SITO CONFEDILIZIA, (pag. LA FOTO DELLA VERGOGNA · • SATANISMO FISCALE, SEVIZIA PER L’ITALIA...

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www.confedilizia.it www.confedilizia.eu Anno 24 - febbraio 2014 - n. 2 Poste Italiane - Sped. a.p. - 70% - DCB Roma All’interno LA ROVINA È LA SPESA LOCALE SENZA CONTROLLO (pag. 2) NOTAI, una norma sconcertante (3) La riforma valorizza gli amministratori del proprio condominio (3) Il ministro Bray sulle dimore storiche (4) UNO STUDIO CATASTALE E NOI ... (7) Catasto in contraddittorio, controllato dai contribuenti (8) Decreto “Destinazione Italia”, audizione della Confedilizia (9) Spreco Enti locali, lo diciamo dal 2005 (11) Lo Stato e il marchese del Grillo (12) Tracciabilità canoni, istruzioni alle Ape (15) PREZZI VENDITE GIUDIZIARIE, 100% IN MENO DEI VALORI OMI (15) Cedolare secca sugli affitti, revoca (17) SATANISMO FISCALE, SEVIZIA PER L’ITALIA (23) (pagg. 19-22) Compenso, Fondo speciale, dissenso liti, presidente assemblea, condominio senza amministratore, responsabilità penale amministratore SITO CONFEDILIZIA, LA FOTO DELLA VERGOGNA Una fotografia, ripresa dal quotidiano LA PREALPINA, di contribuenti di Varese in lunga fila (come tanti altri, in tutta Italia) per chiedere informazioni sui calcoli e sul pa- gamento della mini-Imu. La “fotografia della vergogna” è stata ripetutamente trasmessa anche da LA7 durante la trasmissione “La Gabbia” di Gianluigi Paragone. “Commentando la foto diffusa da Confedilizia – ha scritto la Repubblica 25.1.’14 – Matteo Renzi ha detto: «La gente in coda per pagare le tasse ti fa venire uno stranguglione al cuore»” (stranguglione: singulto convulso) Ogni imposta dovrebbe essere riscossa al tempo o nel modo in cui è più probabile sia comodo al contribuente pagarla ADAM SMITH La ricchezza delle nazioni (1776) TUTTO CONDOMINIO

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www.confedilizia.itwww.confedilizia.eu

Anno 24 - febbraio 2014 - n. 2 Poste Italiane - Sped. a.p. - 70% - DCB Roma

All’interno

• LA ROVINAÈ LA SPESA LOCALESENZA CONTROLLO (pag. 2)

• NOTAI, una normasconcertante (3)

• La riforma valorizzagli amministratoridel proprio condominio (3)

• Il ministro Braysulle dimore storiche (4)

• UNO STUDIO CATASTALEE NOI ... (7)

• Catasto in contraddittorio,controllato dai contribuenti (8)

• Decreto “Destinazione Italia”,audizione della Confedilizia (9)

• Spreco Enti locali,lo diciamo dal 2005 (11)

• Lo Statoe il marchese del Grillo (12)

• Tracciabilità canoni,istruzioni alle Ape (15)

• PREZZI VENDITE GIUDIZIARIE,100% IN MENO DEI VALORI OMI (15)

• Cedolare secca sugli affitti, revoca (17)

• SATANISMO FISCALE, SEVIZIA PER L’ITALIA (23)

(pagg. 19-22)

Compenso, Fondo speciale, dissenso liti, presidente assemblea, condominio senza amministratore, responsabilità penale amministratore

SITO CONFEDILIZIA, LA FOTO DELLA VERGOGNA

Una fotografia, ripresa dal quotidiano LA PREALPINA, dicontribuenti di Varese in lunga fila (come tanti altri, intutta Italia) per chiedere informazioni sui calcoli e sul pa-gamento della mini-Imu. La “fotografia della vergogna” èstata ripetutamente trasmessa anche da LA7 durante latrasmissione “La Gabbia” di Gianluigi Paragone.

“Commentando la foto diffusa da Confedilizia – ha scrittola Repubblica 25.1.’14 – Matteo Renzi ha detto: «La gentein coda per pagare le tasse ti fa venire uno stranguglioneal cuore»” (stranguglione: singulto convulso)

Ogni imposta dovrebbe essere riscossa al tempoo nel modo in cui è più probabile sia comodo alcontribuente pagarla

ADAM SMITH La ricchezza delle nazioni (1776)

TUTTO CONDOMINIO

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2 febbraio2014

La rovina è la spesa locale senza controlloLo spettacolo che hanno dato – a gennaio – Governo e Comuni,

è desolante. Al peso insopportabile della tassazione hanno saputoaggiungere anche lo sgarbo per i loro cittadini, considerati sud-diti da spennare e basta: la foto della nostra copertina lo docu-menta, e non per niente – questa foto – dal sito confederale è poisbarcata in ogni dove. L’Anci (la potente lobby dei Comuni, mag-giori più che altro) è lontana anni luce dalla gente e non ne co-glie più gli umori; i nostri enti locali sono gli unici in tutta Europaa non avere alcun controllo sulla loro spesa; insieme alle Regioni,i grossi Comuni sono gli enti che più sprecano in tutta Italia (ve-dere nell’home page del nostro sito i cinguettii del periodo ches’è detto). I Comuni, tra il 1992 e il 2012, hanno aumentato lespese del 126,5%, i trasferimenti dello Stato sono aumentati nellostesso periodo di più del 20%. Ma non ne hanno mai a sufficienza.Il ritornello dei servizi per bambini, anziani e vedove, è frusto,manca solo che sia riaggiornato con lo spegnimento dei lam-pioni.

Torniamo a sostenere che i Comuni devono giustificare le loropretese e, davanti ad un Governo come l’attuale, che non sa di-fendersi da quello che è un vero e proprio assalto alla diligenzache non finisce mai, occorre un controllo parlamentare delle(sempre nuove) richieste dei Comuni, che dovrebbe essere lastessa Anci a chiedere. In una situazione nella quale i soldi pub-blici finiscono dappertutto, come le inchieste – giudiziarie e non –vieppiù dimostrano, l’Anci dovrebbe perlomeno non tentare disottrarsi ad un contraddittorio con gli interessati su spese e ri-chieste fatto alla luce del sole. Il Governo, poi, cambi con urgenzametodo, e radicalmente: la concertazione municipale con cui hasostituito la concertazione coi sindacati, si prenda atto che nonfunziona. Il caos fra Imu, mini Imu, Tasi, e con 104.000 aliquoteper l’Imu 2013, è figlio della concertazione municipale, più chedei Ministeri romani. A parte la solita famelicità dei Comuni, chesono stati abituati alla spendita dall’appoggio generalmente bi-partisan dei partiti, di questo caos, più che Saccomanni, è infattiresponsabile proprio questa nuova concertazione fra soggetti tas-satori, in completa assenza, e senza nessun interpello, dei sog-getti chiamati a pagare. A nostro giudizio, ancor prima dimettersi un’altra volta al tavolo della discussione con lo spiritodella vis grata puellis da parte del Ministero dell’economia,avendo come «arbitro» l’ex Presidente Anci e attuale Ministro perle Regioni e le Autonomie locali Delrio, sarebbe ora che si isti-tuisse – come detto – un serio tavolo di controllo della spesa delloStato e delle richieste dei Comuni, integrato – se proprio non sivogliono coinvolgere i contribuenti – quanto meno da parlamen-tari espressi dalle due Camere.

Oggi, il Fisco pesa sui contribuenti un terzo di più di quel cheincassa e cioè tra il 33 e il 35 per cento. Intanto, continuano i datinegativi: per l’Eurostat l’impoverimento degli italiani proprietaridella prima casa galoppa. Il Fondo monetario internazionale in-dica che l’Italia è ai massimi livelli di tax effort; in pratica, indicache spazi per aumentare il carico delle tasse non ce ne sono più.Infatti, lo «sforzo fiscale» italiano è allo 0,99, il più alto tra i 130Paesi considerati.

Gli italiani che hanno investito nel mattone si attendono unasensibile diminuzione della pressione fiscale introdotta con lerendite Monti e rese definitive da questo Governo. Non possonoaccettare che il malgoverno degli enti locali, primi responsabilidel caos tributario, addossi ai proprietari di casa o di immobilistrumentali, aggravi ulteriori rispetto a quelli già previsti nellalegge di stabilità.

La classe politica, dal canto suo, non scherzi col fuoco. Smen-tisca coi fatti chi ha parlato di «rivolta fiscale». La richiesta ge-nerale è quella di una rivisitazione completa di una tassazionecosì pasticciata e così ripetutamente pesante oltre che portatricedi una mentalità interpretata come di totale disprezzo per i con-tribuenti, sottoposti oltre che a un carico fiscale senza prece-denti, a un aggravio sempre meno giustificato anche in relazionealla qualità dei servizi prestati, come dimostra il fatto che i Co-muni non hanno voluto una vera service tax, ma solo una co-moda Imu-bis.

c.s.f.

La CON FE DI LI ZIAè for te di oltre 200 sedi ter ri to ria li

Per in for ma zio ni su in di riz zie sedi tf. 06.679.34.89 (r.a.)

Giordano al TG4.Studio aperto,Broggiato

Mario Giordano è il nuovo di-rettore del TG4. A Studio aperto,il Tg di Italia uno, nuovo direttoreè stata nominata Anna Broggiato.Videonews a Claudio Brachino.

Cavallaro alla Giustizia tributaria

Mario Cavallaro è stato elettopresidente del Consiglio di Giustiziatributaria. Vicepresidenti, MicheleAncona e Giuseppe Savona.

A tutti, i complimenti e gli au-guri della Confedilizia.

DISBOSCARELA P.A.

Bisogna disboscare e sempli-ficare la pubblica amministra-zione. Questà è la madre di tuttele riforme, senza la quale lealtre restano barchette di cartanell’acqua, sulla quale a stentogalleggiano prima di disfarsi.

Eugenio Scalfarila Repubblica, 26.1.’14

La globalizzazione dei mercati

“La globalizzazione dei mer-cati ha consentito a mezzo mi-liardo di persone di uscire dallapovertà: nel 1990 le famigliein condizioni di povertà estre-ma erano, nel mondo, una sutre; oggi sono poco meno diuna su cinque.”

Così Francesco Giavazzi sulCorriere della Sera del 15.11.’13.

25 anni di MipimPer avere un’“istantanea”

sull’andamento del mercatoimmobiliare in Europa, e nonsolo, dall’11 al 14 marzo a Can-nes c’è il Mipim, che quest’annocelebra anche la venticinque-sima edizione.

Per informazioni, consultareil sito internet della manife-stazione (www.mipim.com).

APPUNTAMENTI

DOCUMENTAZIONECATASTO

I prezzi degli immobili sonodiminuiti in Italia (anno suanno) del 5,2 per cento nel2012 e del 5 per cento nel 2013.Fonte S&P, Ocse. Dati riportatida Milano Finanza (25.1.’14).

Anche questo, è un docu-mento da conservare per quan-do si rifarà il Catasto, come daCircolare inviata alle Associa-zioni territoriali già nel set-tembre scorso. Per altro docu-mento da conservare, sempreallo stesso fine, cfr. Cn n. 1/’14.

ACI, costichilometrici

Il S.O. (n. 86) alla Gazzettaufficiale n. 300 del 23.12.’13 pub-blica – a cura dell’Agenzia delleentrate – le tabelle nazionali deicosti chilometrici di esercizio diautovetture e motocicli elaboratedall’ACI (art. 3, comma 1, D.Lgs.29.9.’97, n. 314).

INDAGINE UESULL’IVIE

La Commissione Ue sta inda-gando sull’imposta sul valore degliimmobili situati all’estero (IVIE)per capire se è discriminatoriaverso chi vive fuori dal proprioPaese o se viola le norme che vie-tano la doppia tassazione in Eu-ropa. L’indagine – spiega un lanciodell’Ansa – è partita già l’annoscorso, dopo numerosi esposti dicittadini italiani alla Commissione.La valutazione della Commissionesta prendendo più tempo del pre-visto perché, spiegano le fonti, ècomplicata dal fatto che l’Ivie èstata modificata molte volte.

Crisi: Corte boccia legge antisfratti Andalusia

La Corte costituzionale spa-gnola ha bocciato, su ricorso delGoverno centrale, la legge del-l’Andalusia per arginare l’emer-genza sfratti legati alla crisi.

La norma prevede che gli in-quilini, anche se la casa è stata“espropriata per morosità”, con-tinuino a poterci abitare graziead una “confisca temporanea”dell’immobile alle banche chel’hanno reclamato.

La Corte può sospendere l’ap-plicazione della sentenza e poidecidere se prolungare la so-spensione, come auspica il Go-verno andaluso, o renderla ese-cutiva.

L’Andalusia è una delle regionispagnole più povere della Spagnae quella più colpita dagli sfrattiper morosità, un fenomeno chedal 2008 al 2012 in Spagna hacolpito oltre 400mila persone(40mila solo nel 2012) e causatonegli ultimi due anni una ventinadi suicidi.

Una legge simile era stata giàapprovata ad aprile, ma era statacriticata dalla Commissione eu-ropea – perché avrebbe potuto“influenzare negativamente” lastabilità del sistema bancario –e impugnata dal Governo davantialla Corte Costituzionale.

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3febbraio2014

Il businessdella calamità naturale

“L’evento straordinario e lacalamità naturale straordinariasono diventati ormai un’emer-genza continua, un’emer genzache, al netto delle vittime, deglisfollati e di tutti coloro cheperdono le case e le attivitàproduttive di intere Regionicome la mia, l’Emilia-Roma-gna, ma come anche altre chesono sempre più in ginocchio,anzi, sono completamente aterra, ha consentito di creareperò anche il business dellacalamità naturale e di creareanche del profitto, magari an-che delle assicurazioni, qualorala prospettiva fosse quella diimporre delle polizze assicu-rative anticalamità”.

Così – nel corso di un dibat-tito nell’aula del Senato – lasenatrice del Movimento 5Stelle Maria Mussini.

MintMint è l’acronimo di Mes-

sico, Indonesia, Nigeria eTurchia. Paesi a rapidissimacrescita che nei prossimi anni– secondo Jim O’Neill, padredel più celebre acronimo Bric(Brasile, Russia, India e Cina:cfr. Cn sett.’12) – si afferme-ranno probabilmente comepotenze economiche mon-diali.

Twitter Twitter è un social network

– creato nel 2006 dalla Ob-vious Corporation di SanFrancisco – che fornisce agliutenti una pagina Internetpersonale aggiornabile tra-mite messaggi di testo conuna lunghezza massima di140 caratteri. Il nome derivadal verbo inglese to tweetche significa “cinguettare”.Tweet è anche il termine concui si definiscono gli aggior-namenti del servizio, mostratinella pagina Internet del-l’utente e comunicati a coloroi quali si sono registrati perriceverli.

LA LENTEDI INGRANDIMENTO

NON SE NE PUÒ PIÙTORNARE

ALLE RENDITE ORDINARIE

NOTAI ED ATTI DI TRASFERIMENTO, UNA NORMA SCONCERTANTELa legge di stabilità prevede che il prezzo (ed altro) degli atti di trasferimento della proprietà debba

essere depositato nella mani del notaio rogante.Si tratta di una normativa del tutto sconcertante.Ai sensi dell’art. art. 63 lett. c le somme di denaro, costituenti corrispettivi a saldo delle compravendite, si

trasferiscono – dunque – nella disponibilità giuridica del notaio (sia pure con gli ovvi correttivi della impi-gnorabilità e non ereditabilità: ci mancherebbe altro!); con l’obbligo, di trasferimento al legittimo aventediritto, sottoposto ad una condizione potestativa dipendente dalla volontà stessa del notaio soggetta,beninteso, al termine di legge per la registrazione dei rogiti. Se il notaio non ottempera ovvero incorre inerrore, risponde sul piano obbligatorio.

Nella smania di reperire fondi per le diverse esigenze, il legislatore si dimentica delle più elementarinorme di garanzia verso i cittadini. Queste disposizioni, infatti, non offrono certezze per i cedenti-venditori.

Senza dire della possibilità di malversazioni da parte del notaio, che tuttavia non sono da escludersi, vaconsiderato che il notaio, purtroppo, non è lo Stato, anche se esercita una funzione pubblica. Egli è pursempre un professionista persona fisica, soggetta a tutte le manchevolezze ed i limiti della personafisica. Consideriamo i casi di impedimento, per morte, incidente, malattia, incapacità fisica o mentale,scomparsa.

Eredi e sostituti, tutori-curatori (sotto il controllo della magistratura) devono agire per disporre laliberazione delle somme dal conto corrente bancario.

È assurdo, comunque, ed inammissibile che la legge sostituisca al debitore contrattuale un terzo,persona fisica, il quale diviene il debitore del cedente per quanto attiene al prezzo pattuito.

Se la finalità della normativa è quella di garantire il compratore dal rischio di trascrizione di atti suc-cessivamente stipulati, e nel contempo quella di procurare un finanziamento di attività ritenutesocialmente utili, potrebbe essere meglio raggiunto prevedendo la costituzione di uno speciale contocorrente bancario, intestato al cedente-venditore o sotto la responsabilità della banca (con ogni cautelanecessaria: impignorabilità, non ereditabilità etc.) sul quale versare le somme rappresentanti ilcorrispettivo della vendita, senza disponibilità materiale, da parte del cedente, delle stesse sino abenestare liberatorio del notaio.

Ovviamente, nulla impedisce di vincolare i relativi interessi alla destinazione ritenuta di pubblica utilità.Achille Colombo Clerici

La riforma valorizza gliamministratori

del proprio condominioLa Confedilizia

è vicina per ogni necessità agliamministratori

del proprio condominio

Informati presso l’Associazione della tua provincia

Elenco Associazioni territoriali: www.confedilizia.it

CINGUETTIO www.confedilizia.it

inserimenti h. 16,30“All’art. 2, commi 57 e 58, legge 26.2.’11 n. 10, dopo la parola <56 – bis> è inserita la seguente <56-bis 1>” (Legge di sta-

bilità, n. 147/’13). Perfetto

CONFEDILIZIA: CONCESSO L’AUMENTO DELLA TASI, LA PAROLA È AL PARLAMENTO

Il Presidente confederale, ha dichiarato:“Nell’incontro col Governo, il partito della spesa locale l’ha avuta vinta. I Comuni hanno ottenuto

di poter aumentare la Tasi a carico di proprietari e inquilini nonostante le Camere avessero, insede di legge di stabilità, respinto questo aumento. L’alta burocrazia e il Ministero dell’economiahanno voluto la rivincita. Si tratta dell’ennesima misura che scoraggia, tra l’altro, l’affitto ed aggravaquindi l’emergenza abitativa. Ora la parola è al Parlamento e, in particolare, ai partiti della mag-gioranza e dell’opposizione che questo aumento hanno sempre combattuto, anche sulla base delprincipio che solo la spesa comunale non può essere per definizione incomprimibile”.

ULTIMO MOMENTO

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4 febbraio2014

SISTEMA CONFEDILIZIA

Associazione Dimore Storiche Italiane(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

(CONVENZIONATA CONFEDILIZIA)FEDERAZIONE NAZIONALE DELLA PROPRIETA’ FONDIARIA

Il ministro Bray sulle dimore storicheNell’ambito della prossima riforma del regime fiscale degli im-

mobili, è da considerare l’assoluta particolarità della posizione delledimore storiche, in modo da aiutare quei proprietari di beni culturaliimmobili a tenere in piedi alcuni tra i beni più importanti del nostroPaese e a garantirne la manutenzione necessaria per la conserva-zione. Abbiamo molti ritardi su questo fronte. Anche su questopunto ho sollecitato un intervento del Ministro dell’economia e dellefinanze, perché ritengo che sia un’azione importante di tutela delnostro patrimonio.

Occorre anche sostenere il mecenatismo, per aiutare lo Stato egli enti pubblici a fare manutenzione programmata e restauri, e alprincipio del vantaggio fiscale per le attività di tutela e valorizza-zione del patrimonio culturale, nonché al sostegno alle attività cul-turali, che è già attualmente presente nella legislazione tributaria.Mi riferisco, in particolar modo, alle ipotesi di detrazione dell’im-posta, per le persone fisiche, e di deduzione dell’imponibile, per lepersone giuridiche con fini di impresa, delle spese per il restaurodi beni vincolati e delle erogazioni liberali, previste dal Testo unicodelle imposte sui redditi, nonché alla recente disposizione che pre-vede l’abbattimento del 50 per cento della base imponibile dell’IMUper i fabbricati di interesse storico o artistico.

Nella stessa legge delega per il riordino del sistema fiscale, ap-provata dal precedente Governo, c’è una menzione espressa del-l’eccezione culturale, ossia della necessità di tenere nel debito contoil tema della fiscalità di vantaggio per i beni e per le attività cultu-rali. È in tale prospettiva che vorrei formulare alcune indicazioni eproposte operative, dall’IVA agevolata per il restauro dei beni cul-turali alla riforma del regime delle detrazioni e delle deduzioni fi-scali dall’imposta sui redditi, pensando magari al modello francese –esso prevede la bene più incisiva misura della detraibilità del 60 percento dall’imposta dovuta dei versamenti effettuati dalle imprese infavore di opere e di organismi operanti nel campo della cultura –passando per una riforma del regime IMU per gli immobili sotto-posti a vincolo storico e artistico.

Queste proposte in tema di vantaggio fiscale per i beni e le attivitàculturali non servono solo a garantire la conservazione e la valo-rizzazione del patrimonio culturale, ma, anche, io ritengo, a favorireproprio la ripresa economica di un settore, quello del restauro, acui, oggi, si affacciano con interesse moltissimi giovani in cerca dioccupazione.

M. BrayMinistro beni e attività culturali

Audizione Camera 28.11.’13 UNION INTERNATIONALE DE LA PROPRIÉTÉ IMMOBILIÈRE(COMPONENTE PER L’ITALIA: CONFEDILIZIA)

Olivier Hamal eletto presidente dell’SNPOlivier Hamal, avvocato di Liegi, già membro del Parlamento

belga, componente del Comitato esecutivo dell’Uipi, è stato elettonuovo presidente del Syndicat National des propriétaires (Snp), or-ganizzazione della proprietà belga.

Arriva il pos più innovativoe più conveniente che c’è

L’Anbba ha firmato una convenzione speciale per i soci sul “pos”con Sumup, che può rappresentare un’ottima soluzione per risolveretutti i problemi legati ai pagamenti elettronici, utilizzando solo unosmartphone o un tablet.

Ogni ulteriore informazione è presente nell’area del sito riser-vata agli associati (indirizzo internet www.anbba.it).

Fabbricati rurali, variazioni catastali retroattiveCon l’ordinanza della Corte di cassazione n. 422 del 10.1.’14, è stata

data applicazione alla normativa che – attraverso diversi interventi le-gislativi – ha conferito ai contribuenti, ai fini del riconoscimento dellaruralità degli immobili, conferiva ai contribuenti la facoltà, esercitabileentro il 30.9.’11, di presentare all’Agenzia del territorio una domandadi variazione della categoria catastale per l’attribuzione delle categorieA/6 o D/10 (a seconda della destinazione, abitativa o strumentale, del-l’immobile) sulla base di un’autocertificazione attestante che l’immobilepossedeva i requisiti di ruralità “in via continuativa a decorrere dalquinto anno antecedente a quello di presentazione della domanda”.

La Cassazione ha così cassato la sentenza di una Commissione tri-butaria regionale concernente un accertamento Ici, rilevando come,per il principio che lo jus superveniens si impone in ogni stato e gradodel giudizio, nel caso in cui il contribuente, dopo la pronuncia dellasentenza in questione, abbia presentato domanda di variazione, talevariazione catastale potrebbe risultare rilevante ai fini della debenzadell’Ici per l’anno al quale si riferisce l’avviso di accertamentoimpugnato (2007).

Nuovi criteri e modalità per i finanziamenti effettuati dalla Direzione Generale degli archivi

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 31.12.’13, il decretodel Direttore Generale degli archivi del 19.6.’13 che stabilisce i criterie le modalità per l’erogazione di finanziamenti per progetti di ricercascientifica finalizzati a censimenti, riordinamenti, inventariazioni ededizioni di fonti archivistiche (cfr. Cn nov. ’13).

Con tale decreto si è provveduto all’aggiornamento di quanto asuo tempo previsto con la circolare dell’Ufficio centrale per i beniarchivistici del 28.1.’94, n. 18. Nello specifico, le istituzioni culturalidi natura pubblica o privata, gli enti ecclesiastici e gli istituti o asso-ciazioni di culto i cui archivi rivestano interesse culturale ricono-sciuto dalla Soprintendenza archivistica e le associazioni culturalipubbliche e private senza scopo di lucro, possono richiedere i finan-ziamenti per i progetti di ricerca scientifica di competenza della Di-rezione generale. Le domande, confezionate come descritto neldecreto citato e complete di tutte le informazioni e documenti sem-pre in quello descritti, devono pervenire entro il 28 febbraio del-l’anno di riferimento alla Direzione generale per gli archivi per postaraccomandata con ricevuta di ritorno, corriere espresso o consegnaa mano nonché tramite inoltro alla seguente casella di posta certifi-cata (Pec) della Direzione generale per gli archivi: [email protected].

Un’apposita commissione valuterà i progetti proposti e, tenutoconto dell’entità dei fondi finanziari disponibili, effettuerà la sele-zione degli stessi sulla base delle seguenti priorità: 1) progetti checonsentano l’implementazione dei Portali tematici realizzati dallaDirezione generale per gli archivi e che siano comunque interope-rabili con il Sistema archivistico nazionale (San); 2) progetti di rior-dinamento e inventariazione di archivi; 3) censimenti di archivi; 4)edizioni di fonti.

Il testo integrale del decreto può essere richiesto alla Sede cen-trale.

ASSOCIAZIONE ARCHIVI GENTILIZI E STORICI (ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

ASSOCIAZIONE DEI BED & BREAKFAST E AFFITTACAMERE(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

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5febbraio2014

SISTEMA CONFEDILIZIA

ENTE BILATERALE PER I DIPENDENTI DA PROPRIETARI DI FABBRICATICOSTITUITO DA CONFEDILIZIA E CGIL - CISL - UIL

(ADERENTE ALLA CONFEDILIZIA)

COORDINAMENTONAZIONALE CASE RISCATTOEDILIZIA PUBBLICA(ADERENTE ALLACONFEDILIZIA)

Edilizia economica e popolare,competenza in materia di prenotazione

e assegnazione di alloggiLa decisione sui ricorsi gerarchici attinenti alla prenotazione e

all’assegnazione degli alloggi, alla posizione e qualità di aspirantesocio e a quelle tra socio e socio, ovvero tra socio e cooperativa,adottati dalla competente Commissione di vigilanza per l’ediliziaeconomica e popolare, nella sua qualità di soggetto pubblico, rivestela natura di atto amministrativo, e dunque può essere impugnatacon ricorso ai Giudici amministrativi, incluso il Consiglio di Stato,investiti di giurisdizione esclusiva di sola legittimità.

Così il Consiglio di Stato con pronuncia n. 4588 del 17.9.13.

Entro il 31 marzo le domande per borse di studio Ebinprof

Si ricorda che entro il 31.3.’14 si possono presentare le domande perle borse di studio 2012/2013 dell’Ebinprof (cfr. Cn dic. ’13). L’Ente –come ogni anno – ha infatti bandito un concorso per l’assegnazione di:35 borse di studio da 1.500 euro cadauna per studenti di istituti o scuolesuperiori che abbiano superato l’esame di Stato a conclusione dell’anno2012/2013; 35 borse di studio da 2.000 euro cadauna per studenti uni-versitari che abbiano sostenuto, nell’anno scolastico 2012/2013, almenoil 70% degli esami previsti dal piano studi; 33 borse di studio da 3.000euro cadauna per neolaureati che abbiano sostenuto l’esame di laureanell’anno 2013; 3 borse di studio da 4.000 euro cadauna a neolaureatiche abbiano sostenuto l’esame di laurea nell’anno 2013 in materia didiritto del lavoro o scienze sociali.

I bandi con tutte le istruzioni nonché la modulistica sono disponibilisul sito internet www.ebinprof.it mentre ogni utile informazione puòessere richiesta alla segreteria dell’Ente al numero 06.44.23.91.66 op-pure inviando via email ([email protected]).

Convenzioni benessere FimpeSul sito del Fimpe (www.fimpe.it) si trovano numerose conven-

zioni, rinnovate anche per il 2014, con condizioni di favore per gliassociati presso terme, beauty farm, spa, hotels e strutture turistiche.E’ consigliabile leggerle tutte per avere la sicurezza di godersi il pro-prio tempo libero con il massimo vantaggio possibile.

Imu-Tasi: esigenze di chiarezzaSulla vicenda dell’“Imu-Tasi” la Domusconsumatori ha rivolto un

appello al Governo e ai Parlamentari tutti per fare chiarezza e pernon lasciare i cittadini senza alcuna certezza con riguardo alla tas-sazione immobiliare. Il susseguirsi di notizie, diverse e contrastantile une con le altre, come si è verificato all’inizio di quest’anno, oltrea generare grande confusione fra i contribuenti, lede soprattutto lefasce deboli della società (quali, per esempio, giovani famiglie, pen-sionati, precari ecc.) che, disorientate da numeri, cifre, date, ognivolta diverse, invocano almeno chiarezza.

Consultazione pubblica sulle chiamate «mute»Domusconsumatori ha partecipato alla consultazione pubblica

sullo “Schema di provvedimento generale in materia di chiamate«mute»” avviata dal Garante della protezione dei dati personali conavviso pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 22.11.’13, n. 274.

Nello specifico – dopo aver evidenziato che il problema delle tele-fonate mute (cioè telefonate, effettuate per telemarketing con sistemidi instradamento automatico, alle quali non segue alcun contattocon gli operatori) è un problema da affrontare e risolvere in modoefficace, in quanto tali telefonate ingenerano in chi le riceve (oltreal fastidio, evidentissimo) anche stati di ansia e stress – Domuscon-sumatori si è detta d’accordo sui contenuti del provvedimento anzi-detto. E ciò, poiché esso appare un valido strumento per bilanciarei diversi interessi in gioco e regolamentare in modo serio la materia.Soprattutto il previsto obbligo a carico dei call center di “conservarei report statistici delle percentuali di telefonate «mute» effettuate perciascuna campagna (…), per un periodo non inferiore a due anni”,sembra essere la giusta strada da intraprendersi per consentire con-trolli da parte dell’Autorità Garante e per poi applicare agli inadem-pienti le conseguenti sanzioni. Naturalmente, ha sottolineato laDomusconsumatori, proprio per scoraggiare comportamenti lesividei principi contenuti nel Provvedimento de quo, dovrebbe seguire,all’entrata in vigore dello stesso, un’intensa attività di controllo daparte degli Uffici preposti.

Domusconsumatori ha colto l’occasione per segnalare al Garantel’opportunità di organizzare meglio anche il meccanismo del “Regi-stro pubblico delle opposizioni” così da garantire con efficacia tutticoloro che – desiderosi di non essere disturbati – hanno espresso,nei modi previsti dalla legge, la propria decisione di non ricevere te-lefonate per scopi commerciali o di ricerche di mercato. Ciò che, in-vece, di fatto prosegue, sia pure in modo quantitativamente inferiore.

Il partito trasversale della spesa sta distruggendo il settore immobiliare

“Il mattone, anche in tempo di crisi, rimane l’unica ancora di sal-vezza per gli italiani ed il bene rifugio per eccellenza, ma il manteni-mento degli immobili in Italia è troppo oneroso a causa di unapressione fiscale sovradimensionata che si ripercuote indistintamentesu tutti i ceti sociali. Il Governo, cedendo alle richieste dei Comuni,ha confermato di dare corso all’aumento delle aliquote Tasi, gravandocittadini ed imprese di un’ulteriore stangata”.

Così Il Presidente della Fiaip, Paolo Righi, che ha aggiunto: “Non c’èalcun dubbio, i cittadini possessori di abitazioni pagheranno di più chenel 2013. L’inasprimento delle tasse sulla casa ha contribuito a peg-giorare la situazione creando un effetto psicologico devastante sulmercato immobiliare. La stangata sugli immobili, insieme all’incer-tezza conclamata su quanto dovranno pagare le famiglie italiane perla casa, pesa come un macigno su un comparto che, in un anno, havisto ben 31 variazioni delle tassazioni sul settore immobiliare. Co-muni, Province, Regioni adeguino i loro bilanci alle minori entrate enon scarichino le loro inefficienze sulle spalle dei cittadini”.

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6 febbraio2014

SISTEMA CONFEDILIZIA

CONFEDILIZIA - SEZIONE SICUREZZA BENI MOBILI

“Troppi furti, chiudetevi in casa”Spesso i giornali parlano di case prese sotto assedio da ladri sem-

pre più veloci e attrezzati. Un articolo pubblicato nel periodo natali-zio su Il Messaggero, Cronaca di Roma, firmato da Elena Panarella,dal titolo “Troppi furti, chiudetevi in casa”, addirittura riportava chenel quartiere romano Nuovo Salario “la polizia è passata a citofonareporta a porta mostrando il tesserino”, segnalando l’aumento dei furtiin zona e consigliando “di stare più attenti, di non aprire la porta asconosciuti e di chiudere bene finestre e porta quando si esce”.

Sarà veramente così in tutt’Italia? Sembra di sì. Secondo i dati con-tenuti nella sua “Relazione al Parlamento – anno 2011 – sull’attivitàdelle forze di polizia, sullo stato dell’ordine e della sicurezza pubblicae sulla criminalità organizzata”, il Ministero dell’interno afferma chei dati statistici sull’andamento della delittuosità hanno fatto regi-strare nel 2011 un sostanziale incremento: 2.763.012 rispetto ai2.621.019 delitti del 2010 (+ 5,42%).

Analizzando i dati relativi ai reati predatori più diffusi (furti e ra-pine) disaggregati per macroaree ed esaminando, nello specifico, lerealtà metropolitane di Torino, Milano e Genova al Nord, Ancona,Firenze e Roma al Centro, Napoli, Bari e Palermo al Sud, si rilevache nel 2011 i furti sono stati 1.460.205, con un incremento del 10,2%rispetto al 2010 (al Nord è stato commesso il 52,36% del totale na-zionale: 1 furto ogni 36 abitanti; al Centro il 24,05% del totale: 1 furtoogni 37 abitanti; al Sud il 23,59% del dato nazionale: 1 furto ogni 56abitanti). Anche le rapine sono aumentate (ben 40.549 con un incre-mento del 20,1% rispetto al 2010), con un aumento del 35,71% perle rapine in abitazione (pari al 7,05% del totale).

COSTUME

Quanti proprietari dovrebbero essere “licenziati“?

Mastrapasqua,”licenziato”.A mezzo della stampa

Antonio Mastrapasqua ha dato le dimissioni dall’Inps, è stato –diciamocelo pure – “licenziato” a mezzo della stampa (ancorprima – questo è il punto – di qualsiasi accertamento giudiziale).Decisivo l’intervento (a gamba tesa) del Presidente del Consi-glio. Vedremo chi lo sostituirà (si fa il nome di Tiziano Treu, exministro, studioso di riguardo del diritto del lavoro, Pd). Di Ma-strapasqua sappiamo niente, o quasi (né ci interessa saperlo).Sappiamo però che potrebbe essere l’ultimo caso di una serie dicasi. Ricordiamo (E. Cisnetto, Il mondo, 7.2.’14) le tardive asso-luzioni piene di Fazio, Scajola, Guargaglini, Scaroni, Scaglia ecosì via. Sotto questo profilo, il caso Mastrapasqua ci preoccupa.Questo Paese, anzi, ci preoccupa. Per Scajola si veda: “Scajola,45 mesi di gogna. Visti da sua figlia”, di Lucia Scajola, Pano-rama 5.2.’14.

Per quanto di nostro interesse, ricordiamo comunque che aMastrapasqua è stato contestato – in buona sostanza – che il pa-trimonio immobiliare dell’ente costituisca una perdita. In par-ticolare, si contesta all’ex presidente che gli affitti non copranomai le spese (24Ore, 2.2.’14). Nel 2010, ad esempio, l’Inps ha in-cassato affitti per 34 milioni e chiuso con 55 milioni di rosso. Tramanutenzioni, spese e tasse sono usciti dalle casse 64 milioni,quasi il doppio delle entrate.

D’accordo, oportet ut scandala eveniant. Ma in questo caso(ammesso che di “scandalo” si tratti...: chi dovrà – e non è lastampa – accerterà) è bene che “il caso “ sia scoppiato: almeno,ci ha permesso di capire che politici e giornalisti consideranoinammissibile che con gli immobili ci si perda... Dire che sonofuori dal mondo, è poco. Noi, dovremmo tutti essere ‘licen-ziati”... Del resto, fra “licenziati” ed espropriati o confiscati, nonc’è differenza. Però, ci fa paura un Paese nel quale si sia “di-missionati“ dalla stampa, e spesso dalla stessa stampa (coinci-denza Scajola-Mastrapasqua). È un Paese civile? Ed è un Fiscocivile (ed onesto) quello che – colpendo, fra l’altro, anche im-mobili collabenti – provoca i passivi che ha provocato all’Inps?Per questo, non se ne doveva parlare, forse. E si doveva, anzichiudere subito il caso, in tutta fretta...

c.s.f.

da Corriere della Sera, 11.1.’14

da Corriere della Sera, 7.1.’14

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7febbraio2014

Uno studio catastale,e noi…Il sito dell’Agenzia delle en-

trate pubblica il sommario de-gli studi presenti sulla rivistaTerritorio Italia, n. 2/’13. Fraessi, quello (“Il catasto a valorie redditi: alcune considerazio-ni”) di Gianni Guerrieri, Diret-tore centrale Osservatorio mer-cato immobiliare e servizi esti-mativi dell’Agenzia delle entra-te.

Lo studioso (premessa unasua – personale, ma opportuna– definizione del discutibile “va-lore normale” di cui, anche,alla legge delega fiscale per ilnuovo catasto – art. 2, comma1, lett. f)) si diffonde in una dif-fusa critica, a livello scientifico,ma di cui non ci meraviglia (cimancherebbe…), della nostrapubblicazione sul catasto patri-moniale (Confed. ediz. 2007),con particolare riferimento aglistudi dei proff. Forte ed ancheRoscelli-Simonotti (e alla loroespressa contrarietà – quanto aquesti ultimi – al calcolo deiredditi ottenuto surrettiziamen-te sulla base dei valori patri-moniali attraverso saggi difruttuosità, magari – aggiun-giamo noi – neanche comunica-ti). Il Direttore sostiene, altresì,che “la tassazione patrimonialeha un senso in quanto il valorepatrimoniale rappresenta unindice di capacità contributiva”(in merito, cfr. M. D’Amico,Rendite catastali, capacità con-tributiva e giurisprudenza co-stituzionale, in Arch. loc. 706,2013), anche “potendosi offrireil bene a garanzia di prestiti”:concetti – osserviamo, anche inrelazione all’adottato (dal-l’Agenzia) comodo ma arbitra-rio, metodo dei saggi di frut-tuosità di cui s’è detto - che pos-sono forse essere spesi a soste-gno della illustrata teoria al-lorché si abbia coerenza tra va-lore e redditività ed allorché la(pretesa) ricchezza possa essererealizzata – presupposto inde-fettibile – sul mercato, ma noncerto nell’attuale momento sto-rico, che ha – non parliamo,poi, dell’accesso al credito – ca-ratteristiche tutte peculiari,neppure lontanamente assimi-labili a qualche privilegiataparte del territorio di Roma.

Il Direttore Guerrieri fa poi

presente che – sulla base deidati OMI – nel periodo che vadal primo semestre 2004 al se-condo semestre 2011 – “l’indicedelle quotazioni (delle abitazio-ni) mostra un incremento del29,9 per cento” e che “si posso-no individuare facilmente dueperiodi: dal primo semestre del2004 al secondo semestre del2008, in cui le quotazioni sonoaumentate del 29,6 ed un secon-do periodo, dal secondo seme-stre 2008 al secondo semestre2011, in cui le quotazioni sonorimaste sostanzialmente ferme,con una variazione percentualenel periodo dello 0,23 per cen-to”. E, al proposito e quand’an-che fosse, si può solo chiedere:perché considerare solo i prezzidelle “abitazioni”? perché non,anche, quelli degli uffici e nego-zi? e quelli dell’uso diverso veroe proprio? La fissità dei prezzitra i vari comparti è, notoria-mente, ben diversa. E perché,ancora, in uno studio redattonel 2013, fermarsi al 2011 percontrastare le tesi di una pub-blicazione di 6 anni prima?

Sempre il Direttore Guerrierifa poi presente che “le nuove lo-cazioni aumentano di oltre il16 per cento tra il 2004 e il2008, per poi ridursi del 2,3 percento tra il 2008 e il 2011”. Edaggiunge: “L’indice dei canonidi locazione su tutti i contrattiin essere, rilevati dall’Istat, pro-prio perché riflette i meccani-smi contrattuali che stabilizza-no l’andamento temporale deicanoni, aumenta nel primo pe-riodo anzidetto del 9,8 per cen-to. Successivamente, tra il 2008ed il 2011, l’indice continua adaumentare di un ulteriore 7,1per cento”. E valgono, anchequa, gran parte delle osserva-zioni già fatte. In sostanza,Guerrieri – per difendere il na-scente catasto anche di valori, ealgoritmi a parte – vuole conquesto contrastare la notoriatesi degli studiosi sulla instabi-lità dei valori e ciò sostenendoche anche i redditi sono instabi-li. Come se due instabilità fa-cessero una stabilità…

A parte questo… Proprietari,fate i conti. E diteci se i contitornano!

c.s.f.

da il Giornale, 8.1.’14

occhioal nostropatrimonio

storico

2Collaborano i lettori

Segnalazioni alla redazione

REGGIA DI CARDITELLO (CE)“Cade a pezzi la settecentesca e meravigliosa reggia

borbonica di Carditello, nei pressi di Caserta, da decennidi proprietà della Regione Campania, ora assediatadalle discariche di rifiuti”. Così ha scritto Sergio Rizzo(Io donna, 12.10.’13), in un magnifico articolo nel qualeevidenzia le responsabilità al proposito anche delloStato “che non si è mai posto seriamente il problemadi tutelare questi tesori” storico artistici (“Prova ne siache non fa nulla per favorire la conservazione e il re-stauro, ma anche il riuso di beni inestimabili per lanostra memoria, che comunque sottopone a vincoli ri-gidissimi. Gli incentivi fiscali sono ridicoli. I contributipubblici addirittura inesistenti”).

La reggia è stata ripetutamente messa all’asta (senzaesito alcuno) dalla banca creditrice del Consorzio dibonifica del Basso Volturno. L’immobile era ipotecato.La questione è comunque stata risolta dal MinistroBray – col quale ci complimentiamo – nell’unico modopossibile: l’immobile è stato, cioè, acquistato dalloStato (per 11,5 milioni).

da IL FOGLIO, 11.1.’14

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8 febbraio2014

Il nuovo Catasto attribuirà, an-zitutto, ad ogni unità immobiliare,un valore patrimoniale (novitàassoluta) e anche una rendita(rappresentativa del reddito ri-traibile dall’immobile).

La seconda novità (assoluta,anch’essa) è che rendite e valoripatrimoniali saranno individuatiattraverso algoritmi (e cioè, at-traverso funzioni statistiche), cheserviranno ad applicare valori eredditi rilevati alla consistenzadelle singole unità immobiliari.Che – terza novità – non sarà piùespressa in vani catastali come èoggi (differenti da zona censuariaa zona censuaria), ma in metriquadrati. Con effetti, da questodi punto di vista e salvo che pergli immobili storico-artistici (ca-ratterizzati da grandi spazi), in-dubbiamente perequativi. Gli annidi riferimento sui quali dovrannolavorare le Commissioni censua-rie provinciali (ed, eventualmente,la Commissione censuaria cen-trale) per stabilire il valore patri-moniale (che servirà per la tas-sazione delle transazioni) e lerendite (su cui si baseranno leimposte reddituali), sono quellidel 2011, 2012 e 2013.

E’ impossibile, in questo mo-mento, stabilire se col nuovo Ca-tasto si andrà a pagare di più o dimeno. Per farlo, occorrerebbesapere quali redditi e quali valoripatrimoniali saranno accertati,tenendo in ispecie presente lacaduta nel mercato che si è rea-lizzata particolarmente negli ul-timi due anni. In ogni caso, il di-scorso in questione dovrà essereall’evidenza collegato al livellodelle aliquote impositive e so-prattutto dovrà essere rispettosodel principio dell’invarianza delgettito stabilito dalla legge delega,invarianza da calcolarsi – comesuggerito da Confedilizia – a livellocomunale (e, quindi, facilmentecontrollabile).

Le garanzie per un Catasto incontradditorio delle parti inte-ressate sono comunque precise,fin che saranno rispettate (o nonmodificate).

Le funzioni statistiche, anzitutto,andranno pubblicate. Lo si è ot-tenuto, ed è un risultato assolu-tamente inedito. Anche gli studidi settore, infatti, sono redatticon algoritmi, che peraltro nonvengono assolutamente resi pub-blici.

Ancora, i rappresentanti delleAssociazioni del mondo immo-biliare (e, in particolare, dellaproprietà edilizia) saranno chia-mati a far parte delle Commis-sioni censuarie (che fra i primiloro compiti hanno proprio quellodella validazione degli algorit-mi).

Da ultimo, valori patrimoniali

e rendite saranno impugnabilinel merito (nella congruità, cioè).Ed è, questa, cosa assolutamente,anch’essa, inedita (finora, le ren-dite erano impugnabili mera-mente per motivi di legittimità).L’importanza del rimedio di me-rito – che si è finalmente ottenuto,dopo anni e anni di insistenzanelle sedi competenti – è statasottolineata dal Presidente dellaCommissione finanze della Ca-mera on. Capezzone, sia in di-chiarazioni di stampa che al Con-vegno del Coordinamento legalidella Confedilizia (“I contribuentiavranno la possibilità di difendersianche nel merito e di far valutarevalori e rendite nella loro con-gruità. E’ un Catasto per superaresperequazioni e situazioni incoe-renti, costruito rafforzando gli

elementi tipici di uno Stato di di-ritto”).

Da ultimo. Il nuovo Catastosarà attivato – si ritiene – nel girodi quattro/cinque anni. Ma dadove si comincerà? Il Governo,al proposito, ha accettato un po-sitivo ordine del giorno dell’on.Pagano che impegna l’esecutivoad avviare la revisione catastale“tenendo in maggior conto la red-ditività dei fabbricati ed avviandoda questo elemento la revisionedel processo estimativo”.

Naturalmente, ai fini di uncompiuto giudizio sulla riforma,molto dipenderà dai contenutidel decreto legislativo di attua-zione. Il suo percorso dovrà essereattivamente monitorato perchépieno sia il rispetto dei principiistabiliti dalla legge delega.

Catasto in contraddittorio, controllato dai contribuentidi

Corrado Sforza Fogliani Contenzioso tributario, preliminare reclamo Con due ordinanze similari,

entrambe depositate il 12.7.’13(pubblicate sulla 1ª Serie spe-ciale, G.U. del 18.12.’13), laCommissione tributaria provin-ciale di Ravenna ha sollevatoeccezione di costituzionalità neiconfronti dell’art. 17-bis, d.lgs.n. 546/’92 (così come introdottodal d.l. n. 98/’11, convertito nellal. n. 111/’11) che prevede – nellecontroversie di valore non su-periore a ventimila euro, relativead atti emessi dall’Agenzia delleentrate – l’obbligo per chi in-tenda proporre ricorso al Giu-dice tributario di presentare,preliminarmente ed a pena diinammissibilità dello stesso, ap-posito reclamo ed eventualeproposta di mediazione.

ECCEZIONE COSTITUZIONALITÀ

Milano Finanza dell’11.1.’14 pubblica un articolo nel quale si parla di antiquariato e, in particolare,della convenienza ad investire, attualmente, in questo settore. Leggendo il pezzo giornalistico si vienea sapere, così, come lo scorso novembre 115 lotti di pregiati mobili antichi siano stati venduti dallafamosa casa d’aste Christie’s ad una cifra complessiva di appena 1,2 milioni di euro, poco più di 10milaeuro l’uno. Per chi ha un piccolo gruzzolo da parte, il consiglio – contenuto nell’articolo – è, quindi, diapprofittare di questo momento in cui con 15-20mila euro si possono fare davvero ottimi affari.

Modificazioni e innovazioniImportante precisazione della Cassazione (sent. n. 18052/’12, inedita). “In tema di condominio

negli edifici, – ha detto la Suprema Corte – le innovazioni di cui all’art. 1120 cod. civ. non corrispon-dono alle modificazioni, cui si riferisce l’art. 1102 cod. civ., atteso che le prime sono costituite daopere di trasformazione, le quali incidono sull’essenza della cosa comune, alterandone l’originariafunzione e destinazione, mentre le seconde si inquadrano nelle facoltà del condòmino in ordine allamigliore, più comoda e razionale, utilizzazione della cosa, facoltà che incontrano solo i limiti indicatinello stesso art. 1102 cod. civ.”.

Fori sulla facciata e decoro architettonico“In tema di condominio, è illegittimo (Cass. sent. n. 14607/’12, inedita) l’uso particolare o più in-

tenso del bene comune, ai sensi dell’art. 1102 cod. civ., ove si arrechi pregiudizio al decoro architet-tonico dell’edificio condominiale”. Nella specie, in applicazione di tale principio, la Suprema Corteha confermato la sentenza di merito, che aveva ritenuto illegittima la realizzazione di alcuni fori diporta o di finestra posti sulle facciate dell’edificio, i quali avevano alterato la simmetria dei fori pree-sistenti, producendo un risultato esteticamente sgradevole.

Mora del creditore, offerta informale“In tema di locazione, il conduttore non può essere considerato in mora nell’adempimento

dell’obbligo di restituzione della cosa alla scadenza del contratto, con conseguente cessazionealtresì dell’obbligo di corrispondere l’indennità di occupazione, se abbia fatto, ai sensi dell’art. 1220cod. civ., un’offerta seria ed affidabile, ancorché non formale, della prestazione dovuta, liberandol’immobile locato, e il locatore abbia opposto a tale offerta un rifiuto ingiustificato sulla base deldovere di buona fede ex art. 1375 cod. civ., non comportandone l’accettazione alcun sacrificio disuoi diritti o legittimi interessi” (nella specie, avendo le parti concordato che i necessari lavori diripristino del bene sarebbero stati eseguiti dal medesimo locatore, dietro rimborso delle spese). Loha stabilito la Cassazione con sentenza n. 21004/’12, inedita).

a cura dell’UFFICIO LEGALE della Confedilizia

GIURISPRUDENZA CASA

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9febbraio2014

Iva sulla Tia,rimborso ai contribuenti

Il Giudice di pace di Lucca –con sentenza n. 789 del 31.10.’13– ha condannato la locale societàdi gestione del servizio di rac-colta e smaltimento rifiuti a re-stituire le somme versate da uncontribuente a titolo di Iva sullatariffa rifiuti (Tia), che la societàaveva addebitato al ricorrentea titolo di rivalsa.

Nella sentenza – oltre a ri-chiamarsi la giurisprudenza del-la Corte costituzionale e dellaCorte di cassazione con la qualeè stata affermata la natura ditributo della Tia, in quanto talenon assoggettabile a Iva – si ri-leva che il termine per la pre-sentazione della domanda di re-stituzione è quello prescrizionaledi dieci anni.

OGNI MINUTOUN FURTO IN CASA

Secondo uno studio di Tran-scrime, l’istituto di crimino-logia dell’Università Cattolicadi Milano, in Italia nel 2012sono stati commessi furti inabitazioni al ritmo di uno ogniminuto e pochi secondi. Ilnumero di case svaligiate, inun anno, ha sfiorato quota240mila. Dal 2004 i furti negliappartamenti sono cresciutidel 114 per cento, contro unaumento dei furti in generaledel 4 per cento.

Vendite case all’asta tassate su base catastale

Anche per l’acquisto di caseall’asta (in sede di espropria-zione forzata o a seguito di pub-blico incanto) – purché da partedi soggetti che non agiscononell’esercizio di attività com-merciali, artistiche o professio-nali – la base imponibile del-l’imposta di registro può esseredata, su richiesta dell’acquirente,da quella catastale, data dallamoltiplicazione della renditaper i moltiplicatori previsti dallalegge (in deroga alla regola ge-nerale, che individua la baseimponibile dell’imposta nel va-lore del bene o, se superiore,dal corrispettivo pattuito).

E’ questo l’effetto della sen-tenza della Corte costituzionalen. 6 del 15.1.’14, che ha dichia-rato illegittima la norma (art.1, comma 497, l. n. 266/’05) chelimitava tale facoltà – nota comecriterio del prezzo-valore – al-l’acquirente in libero mercato.

IMU, QUANDO LO STATO È SORDO E GRIGIO...Una vicenda paradossale, che vede coinvolto un locatore di Ancona, è stata evidenziata dal deputato

Busin, del Gruppo parlamentare della Lega Nord, che, l’ha sottoposta, con un’interrogazione, al Ministrodell’economia e al Ministro dell’interno.

Nel 2010 il proprietario in questione locò un alloggio, con contratto a canone agevolato, usufruendo, diun’aliquota Imu agevolata (si fa per dire) del 7,6 per mille. Dopo poco tempo il conduttore smise dipagare il canone di locazione e, nel 2013, a conclusione del lungo procedimento giudiziario, il proprietarioottenne lo sfratto esecutivo con la risoluzione del contratto, senza però tornare nella disponibilitàdell’alloggio che, a tutt’oggi, risulta ancora essere occupato dall’ex conduttore (lo sgombero è fissato nelmaggio 2014). L’amministrazione comunale, interpellata prima di procedere al pagamento dell’impostadel 2013, comunicò al proprietario che il contratto di locazione tecnicamente non esisteva più e che,pertanto, l’immobile, benché non ancora nella disponibilità della proprietà, doveva essere tassato comese fosse sfitto e quindi con l’aliquota maggiorata, pari al 10,6 per mille.

È all’evidenza di tutti il grave danno cagionato al proprietario, dovuto sia al mancato incasso delcanone di locazione da parte dell’ex inquilino, oggi occupante, sia all’applicazione dell’aliquota maggiorataper il versamento dell’Imu. Ma il Governo non sembra scandalizzarsi della cosa e – al parlamentare chesollecita un intervento legislativo che porti all’eliminazione di queste situazioni grottesche, stabilendoche sugli immobili sottoposti a procedimento di sfratto esecutivo nei quali continua a dimorare l’inquilinoinsolvente, si applica l’aliquota Imu stabilita per gli immobili locati – risponde che “l’introduzione di unasimile disposizione è destinata ad incidere sull’autonomia regolamentare e finanziaria dei comuni”, ag-giungendo che “ogni intervento puntuale da parte del legislatore nazionale, allorché si presentinoulteriori problematiche applicative del tributo a seguito dell’esercizio della potestà regolamentare inquestione, appare suscettibile di comprimere lo spazio di autonomia impositiva attribuito ai comuni, va-nificando lo spirito federalista che informa la disciplina dell’Imu.

Ovvero, quando ci si rende conto di una vergogna, ma non si vuole intervenire, nascondendosi dietrouna burocrazia insipiente e Comuni voraci. Ma non è finita qui.

CALIFORNIA...

Il titolo dell’articolo che la ben nota firma Edoardo Narduzzi ha pubblicato su ItaliaOggi (27.1.’14)«Un pagamento medio di 42 euro per la cosiddetta mini Imu si è trasformato nel girone infernale

degli italiani già stremati da cinque anni di recessione, che ha bruciato poco meno del 10% del Pil del2008, e da un mercato domestico in deflazione», ha scritto Narduzzi nel suo esemplare pezzo, che haanche aggiunto: “Nel 1970 in California fu la marcia contro l’eccessiva pressione fiscale a innescare larivoluzione liberale che portò, in successione, Ronald Reagan a essere governatore e poi presidentedegli Usa. Era una rivolta contro uno Stato onnivoro che aveva occupato troppi spazi di manovra allalibertà dei singoli cittadini. E lo Stato fu costretto a ritirarsi, vinto da una maggioranza, non piùsilenziosa, non più disponibile a farsi tartassare da politici e burocrati pro tempore”.

Decreto “Destinazione Italia”, audizione della ConfediliziaPresso le Commissioni riunite Finanze e Attività produttive della Camera la Confedilizia ha svolto

un’audizione sui contenuti del d.l. n. 145/’13, nel corso della quale, per un verso ha rappresentatol’apprezzamento per le norme varate dall’Esecutivo, con riferimento alle modifiche apportate in relazioneall’attestato di prestazione energetica e per alcuni dei correttivi introdotti alla legge di riforma dell’istitutocondominiale e, per un altro verso, ha illustrato alcune proposte volte a perfezionare la portata di alcunenorme che potrebbero condurre a discordanti interpretazioni.

In particolare l’avv. Vincenzo Nasini, responsabile del Coordinamento condominiale confederale, harappresentato alla Commissione la necessità di reintrodurre la previsione normativa che consente alleassemblee condominiali, con riferimento agli interventi per il contenimento energetico negli edifici, dipoter scegliere tra la possibilità di deliberare i richiamati interventi, con una maggioranza più elevata – in-comprensibilmente eliminata dal decreto-legge in parola – ma senza spese di documentazioni energetichepreventive, e quella con la maggioranza inferiore affrontando, in tal caso, le spese per la documentazioneanzidetta. Indi, con riferimento alle disposizioni sul registro di anagrafe condominiale, è stata propostaun’ulteriore integrazione alla l. n. 220/’12, al fine di fugare ogni dubbio sul fatto che i condòmini nonabbiano alcun obbligo circa le comunicazioni relative alle condizioni di sicurezza delle parti comunidell’edificio, in quanto le modifiche apportate dal decreto n. 145/’13 possono essere suscettibili diinterpretazioni divergenti.

Sulle norme che riguardano l’attestato di prestazione energetica in relazione agli adempimenti richiestiin caso di compravendita e locazione di immobili, il confronto si è fatto più animato. Al riguardo l’avv.Giovanni Gagliani Caputo della Sede centrale ha ribadito il favorevole parere della Confedilizia in meritoalle modifiche introdotte dal decreto “Destinazione Italia”, segnalando alcuni aspetti problematici dellanormativa che, in sede di conversione del decreto in parola, sarebbe utile modificare o chiarire: gravositàdelle pene pecuniarie previste; specificazione dell’Autorità competente a ricevere la richiesta di superamentodella nullità del contratto; precisazione che l’attestato di prestazione energetica dovrà essere predispostoanche nel caso di pagamento della pena pecuniaria prevista dal decreto in esame.

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10 febbraio2014

CINGUETTIO www.confedilizia.it

inserimenti h. 16,30Le aliquote dell’IMU 2013 sono in Italia 103.982 (24Ore 12.12.’13). C’è posto per tutti…

Lo scadenzario del proprietario di casa e del condominio – MARZO 201417 Marzo 2014 – Lunedì

Inail – Dichiarazione retribuzioni per via telematica

Ultimo giorno per la presentazione per via tele-matica da parte del condominio del modello rela-tivo alla dichiarazione delle retribuzioni del 2013.

Imposte e contributiUltimo giorno per il versamento da parte del

condominio delle ritenute fiscali e dei contributiprevidenziali e assistenziali relativi a dipendenti,lavoratori autonomi nonché a contratti di appalto,con riferimento al mese di febbraio 2014.

Addizionali IrpefUltimo giorno per il versamento da parte del

condominio della rata delle addizionali regio-nale e comunale all’Irpef trattenute ai dipen-denti sulle competenze di febbraio 2014 aseguito delle operazioni di conguaglio di fineanno nonché per il versamento in unica solu-zione delle predette addizionali trattenute, sem-pre sulle competenze di febbraio 2014, a seguitodi cessazione del rapporto di lavoro.

31 Marzo 2014 – LunedìDetrazioni risparmio energetico

Ultimo giorno per la presentazione della co-municazione all’Agenzia delle entrate al fine diusufruire della detrazione Irpef/Ires per gli in-terventi di riqualificazione energetica avviati oin corso nel 2013 e non ultimati entro il 31 di-cembre dello stesso anno.

TASIIl Comune stabilisce il numero e le scadenze di

pagamento del tributo, consentendo di norma al-meno due rate a scadenza semestrale. È comunqueconsentito il pagamento in un’unica soluzioneentro il 16 giugno di ciascun anno.

TARIIl Comune stabilisce il numero e le scadenze di

pagamento del tributo, consentendo di norma al-meno due rate a scadenza semestrale. È comunqueconsentito il pagamento in un’unica soluzioneentro il 16 giugno di ciascun anno.

IMPOSTA DI REGISTRORegime Irpef

I nuovi contratti di locazione di immobili de-

vono essere registrati entro 30 giorni dallastipula, presentando all’ufficio delle entrate,oltre all’atto, l’attestato di versamento dell’im-posta, ovvero avvalendosi della registrazionetelematica, direttamente o tramite soggetti de-legati. Per le cessioni, risoluzioni e proroghe dicontratti, il versamento deve essere effettuatoentro 30 giorni dal giorno in cui le stesse hannoeffetto, presentando entro i 20 giorni successivil’attestato di versamento. Per le annualità suc-cessive alla prima di contratti pluriennali, deveessere versata l’imposta entro 30 giorni dall’iniziodella nuova annualità, salvo che non si siaoptato per il versamento unico per l’interadurata del contratto. Anche per il versamentopuò essere utilizzato il metodo telematico.

Regime cedolare seccaI nuovi contratti di locazione di immobili,

per i quali il locatore opti per il regime fiscaledella cedolare secca, devono essere registrati –senza pagamento delle imposte di bollo e di re-gistro – entro 30 giorni dalla stipula, comunicandoanche l’opzione, tramite presentazione all’ufficiodelle entrate del modello cartaceo 69 ovveroavvalendosi della registrazione telematica, di-rettamente o tramite soggetti delegati. Per lecessioni, risoluzioni e proroghe di contratti, laregistrazione e la scelta dell’opzione vanno ef-fettuate presentando all’ufficio anzidetto il mo-dello cartaceo 69 entro 30 giorni dal giorno incui le stesse hanno effetto, negli ultimi due casisenza versamento di imposte. L’opzione per lacedolare può essere esercitata anche a partireda una annualità intermedia, presentando ilmodello 69 entro 30 giorni dall’inizio dell’an-nualità. Finché perdura l’opzione, non deve es-sere versata l’imposta di registro.

N.B. In tutti i casi in cui viene citato il condo-minio quale destinatario di un obbligo si in-tende che al relativo adempimento provveda,quando esistente, l’amministratore o, altri-menti, un soggetto designato dall’assembleacondominiale.

Lo sca den za rio annuale del proprietario di casa edel condominio è presente – continuamente aggiornato– sul sito www.confedilizia.it

Lo scadenzario del datore di lavoro domestico – MARZO 2014MARZO

Certificazione della retribuzioneIl datore di lavoro è tenuto – a termini del

Contratto nazionale di lavoro domestico – a ri-lasciare al lavoratore domestico una dichiara-zione dalla quale risulti l’ammontare complessivodelle somme erogate nel 2013, da usare per ladichiarazione dei redditi da parte del lavoratoremedesimo.

Predisposizione prospetto pagaIn ottemperanza al Contratto nazionale di la-

voro domestico, contestualmente alla corre-sponsione periodica della retribuzione, deveessere predisposto, in duplice copia, il prospettopaga.

Lo scadenzario annuale del datore di lavoro do-mestico è presente – continuamente aggiornato –sul sito www.confedilizia.it

IL BUON GIORNO SI VEDE DAL MATTONE

Condomino che si allontana prima del voto

È frequente l’abbandono del-l’assemblea condominiale daparte di un condomino: a volteviene attuato al solo fine dinon volersi pronunciare suuna delibera. Secondo costantegiurisprudenza, il condominoche si assenta non va compu-tato per determinare la mag-gioranza, posto che soltantonella votazione si determinala volontà dell’assemblea.

Uso diverso: durata minima

La locazione d’immobili a usodiverso da quello di abitazione(correntemente definita “a usodiverso”) ha una durata minima(art. 27, legge n. 392/’78) di seianni, con eccezione per gli im-mobili adibiti “ad attività alber-ghiere o all’esercizio di attivitàteatrali”, per i quali la durata èelevata a nove anni. La rinno-vazione tacita (art. 28) è rispet-tivamente di sei anni in sei e dinove anni in nove.

LOCAZIONI IN PILLOLE

CONDOMINIO IN PILLOLE

57 milioni liberiNegli Stati Uniti d’America

vivono 57 milioni di personein città, borghi e territori nonorganizzati attraverso Comu-ni. Questi 57 milioni di per-sone significano circa 23 mi-lioni di abitazioni, significanosostanzialmente tutta la po-polazione italiana o quasi ecirca il 18,5% della popola-zione statunitense.

Silvio Boccalatte

Scritti in memoria di Corrado Faissola

Questo volume dell’editriceBancaria che raccoglie scritti(e testimonianze) in memoriadi Corrado Faissola, compiantoPresidente dell’ABI (La Bancacommerciale in Italia. Tradi-zione e innovazione. Prefazionedi Antonio Patuelli), si racco-manda all’attenzione di tutti.Per gli studi dedicati al ruolodelle banche, anche nella sfidaculturale che esse devono af-frontare, ma soprattutto per ledoti di un Uomo – ben descrittenella seconda parte del volume– fattosi banchiere, da bancarioche era nato.

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11febbraio2014

LO SPRECO DEGLI ENTI LOCALINell’ottobre 2005 pubblicam-

mo – con la Confedilizia edizioni –questo volumetto (a cura di Mo-nica Allegrucci; scritti d’apertura –a mò di testimonianze – di Mar-cello Pera, presidente del Senato,e di Francesco Staderini, presi-dente della Corte dei conti). Lapubblicazione – molti lettori laricorderanno bene – ebbe ungrande successo, venne dai piùcollocata in libreria, fra i libri daricordare. Fummo i primi, poimolti libri del genere sono statipubblicati, com’è noto, e tutti –come il nostro – hanno avuto (edhanno) grande successo.

Nella prefazione, il Presidenteconfederale (e quello scritto con-serva – mutata l’Ici con l’Imu emutata in peggio la percentualeriportata infra – una grande attualità) scriveva: “La Confedilizia hastampato questo libro per rendere chiaro a tutti dove vanno afinire i soldi di chi paga le imposte locali. In particolare, i soldi dicondòmini e proprietari di casa. Che – oltre al resto – paganoanche l’Ici, l’imposta più odiata dagli italiani: una patrimonialeche tassa anche se non c’è reddito, e quindi espropriativa per defi-nizione. Un corpo estraneo nel nostro ordinamento tributario, uni-formato alla redditualità. Ma che sfiora il 60% delle entratetributarie dei Comuni. Una giungla di aliquote e di stranezze chefarebbero ridere, se non facessero piangere. E, spesse volte, anchelagrime amare, a incolpevoli cittadini”.

Le cose, da allora, sono solo peggiorate.

da Corriere della Sera, 10.1.’14

Sotto questo titolo di ITALIAOGGI (17.1.’14) Marco Bertonciniha pubblicato un magistrale arti-colo nel quale peraltro è detto: “Ilcontribuente non è messo ingrado, ricevendo per tempo unbollettino a casa, di conoscere glielementi essenziali: quando equanto pagare. L’ente pubblico lotratta come un infame suddito:

non pago di spremerlo, lo irride,costringendolo a faticare non perpagare, bensì anche solo per ca-pire quanto egli sia costretto asaldare. Oppure gli manda unbollettino, ma gli importi conten-gono errori. Oppure i totali sonoesatti (forse), ma le date balle-rine. Tutto all’insegna di: «Contri-buenti, arrangiatevi!»”.

LETTERE IN REDAZIONE

CONSORZIO DI BONIFICA,CI RISIAMO...CON LE SPESE

Ricevo e puntualmente pago(con rammarico...) il bollettinoper le spese consortili di bonificache, questa volta, arriva – senon altro – con meno allegaticartacei (tempo fa erano 6/7;evidentemente, si sono accortidello spreco di carta e di spesepostali per il peso del plico...).

Dopo aver provato a leggeretutte le voci elencate, piene dicoefficienti di riparto, di articolidi legge, di gradi di beneficio(mah...!), finalmente arrivi quasiin fondo alla seconda facciatadel primo foglio e trovi un pa-ragrafo che recita: “Tale criteriodi calcolo, seppur complesso,consente di imputare ad ogniparticella consorziata il contri-buto connesso allo specifico gra-do di beneficio”...CI VUOLE UNBEL CORAGGIO SOLO A SCRI-VERLO, NON DICO A INTER-PRETARLO.

Ma veniamo poi all’allegato acolori (una novità), “Cos’è ilConsorzio”; sempre nella secon-

da facciata vengono riportatealcune voci di spesa, con tantodi grafico e di “caselline a colori”:guardacaso, le “Spese diverse”contrassegnate da un quadratinodi colore verde ammontano al6% (che su un bilancio di10.000.000 di euro sono ben600.000 euro).

Per finire, sempre giocandocoi colori e coi simbolini, si arrivaalla voce “Per risparmiare”, conil “maialino salvadanaio”.

Ma allora, ti viene da dire:cosa volete elencare spese “inpercentuale”, dove naturalmentenessuno trova la “voce stipendi”e, soprattutto la “voce emolu-menti” (e dati a chi?) e poi, perchiudere questa mia lamentelada “particella consorziata...sì,nel pagamento...” PER RISPAR-MIARE, VISTO CHE CE LO FATENOTARE, EVITATE ALMENODI INSERIRE UN INUTILE MO-DULO A COLORI.

Danilo PautassoPiacenza

L’attestato di prestazione energetica (Ape) è il tema di un articolopubblicato da Milano Finanza l’11.1.’14. Trattando dell’argomentosi sottolinea, in particolare, come il susseguirsi di norme che si so-vrappongono e si contraddicono fra loro abbia creato una grandeconfusione in materia. Si tratta di un vero e proprio “rebus” – comechiaramente si esprime l’efficace titolo dell’articolo – con cui i pro-prietari di immobili che intendono vendere o affittare sono chiamati,loro malgrado, a confrontarsi.

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12 febbraio2014

Come sotto l’albero di Natale,all’ombra della legislazione di fineanno si trovano sempre regalinidi rara simpatia. Il problema èche i regalini del legislatore nonsi possono riciclare girandoli aqualcun altro.

Non si vuole parlare della de-gradante prassi dei decreti mille-proroghe; non si vuole parlaredell’allucinante prassi delle leggifinanziarie (ora leggi di stabilità:cambia il nome, ma, chissà perché,non cambia la sostanza…), chesono tristi carovane nelle qualiogni parlamentare cerca di far sa-lire qualche norma; non si vuolenemmeno parlare dei devastantieffetti che queste modalità di le-gislazione hanno provocato, pro-vocano e provocheranno sul si-stema delle fonti, ormai trasformatoin un inestricabile guazzabugliodi grida e di norme manifesto. No,sono tutti argomenti che meritanoapprofondimenti specifici, ma chesi ripetono con agghiacciante co-stanza: la mia attenzione, invece,è stata attratta da una normettinain materia di locazioni, dapprimaintrodotta dalla legge di conver-sione del decreto-legge 15 ottobre2013, n. 120, cioè dalla legge 13dicembre 2013, n. 137, e poi mo-dificata dall’art. 2, comma 1, decretolegge 30 dicembre 2013 n. 151.

No, pur parlando di locazioninon si tratta dell’ennesimo bloccodegli sfratti – il 29esimo a partiredal 1978 – la norma di cui si vuolediscutere è una novità: “le regionie gli enti locali, nonché gli organicostituzionali nell’ambito dellapropria autonomia, hanno facoltàdi recedere, entro il 30 giugno2014, dai contratti di locazione diimmobili in corso alla data di en-trata in vigore della legge di con-versione del presente decreto. Iltermine di preavviso per l’eserciziodel diritto di recesso é stabilito in180 giorni, anche in deroga adeventuali clausole difformi previstedal contratto”.

L’ho letta e riletta ma è inutile,torno sempre allo stesso punto:c’è scritto proprio quello che c’èscritto, cioè che tutti gli enti pub-blici più importanti possono sem-plicemente stracciare i contrattiche hanno stipulato il giorno prima.Certo, il Governo ha detto e ripe-tuto che con questa norma si vo-gliono eliminare gli scandalosi“affitti d’oro” (già, a proposito:quando un affitto può essere defi-nito “d’oro”?); certo, pregevoli ser-vizi giornalistici hanno più volteevidenziato situazioni in cui glienti pubblici pagano canoni locatiziapparentemente assurdi ed inutili;certo, questa disposizione contri-buirà a ridurre la spesa pubblica(già: ne siete proprio convinti?);però qui non si cerca di individuaregli abusi, di eliminare quelli esi-stenti e di prevenirli per il futuro.

No, qui si conferisce alla pubblicaamministrazione il puro e semplicepotere di non rispettare i contrattidi locazione di immobili, tutti icontratti di locazione, senza alcunadistinzione.

Da circa mezzo secolo si per-mette impunemente alla pubblicaamministrazione di appropriarsidella proprietà privata senza se-guire regole e procedure (leggasi:occupazione d’urgenza e le con-seguenze giurisprudenziali): cosavolete, è solo il diritto di proprietàimmobiliare.

Vi sono altri esempi colossali dicome allo Stato sia permesso tutto:le giustificazioni non mancanomai, luccicano e risplendono dimodernità, di sviluppo e di pro-gresso. E noi restiamo in silenzio,tanto non è mai un “mio” proble-ma: io non sono ricco, tassatesenza pietà i ricchi; io non sonoproprietario, tassate senza pietà iproprietari; io non sono un evasore,eliminate il contante. Anche inrelazione a questa norma mi sem-bra già di sentire: “intanto chem’importa, non ho mica locato

una casa allo Stato o al comune, iproblemi sono ben altri! Anzi, cosìsi colpiscono gli speculatori. Fi-nalmente!”

Certo. Intanto il cerchio si stringesempre di più.

Adesso lo Stato ci butta in facciaquesta disposizione, sfrontata,sguaiata, motivata in modo im-barazzante, priva del benché mi-nimo rispetto del principio fon-damentale della civiltà giuridicaoccidentale (ah, a proposito: ve laricordate la storia della giungladel mercato? E questa cos’è, ci-viltà?), cioè “pacta sunt servanda”.Chissà quale sarà il gradino suc-cessivo…

Sì, lo stato di diritto, in Italia,non esiste. E forse non è nemmenomai esistito. Lo sapevamo già, mavederselo buttato davanti in modocosì brutale, sinceramente, fa unacerta impressione. Mi ricorda unabattuta famosa del protagonistadi un vecchio bellissimo film in-terpretato magistralmente da Al-berto Sordi, il “Marchese del Gril-lo”: “io so’ io, e voi nun siete…”.

Già, appunto.

LO STATO E IL MARCHESE DEL GRILLOdi

Silvio Boccalatte

2014, a 52 miliardiil prelievo sulla casa

Cinquantadue miliardi ditasse. Il prelievo fiscale sugliimmobili nel 2014 aumenteràdi circa 3 miliardi rispetto al-l’anno scorso sfondando il tet-to dei 50 miliardi di euro. Èquanto ha calcolato la Cgiadi Mestre sulla base dei datiIstat, del ministero dell’Eco-nomia e dei suoi dipartimentie agenzie.

La casa è il mezzo princi-pale che consente allo Statodi fare cassa. Nel periodo2007-2014, cioè da quando èiniziata la crisi, il prelievo le-gato al possesso dell’immo-bile è aumentato del 78 percento. Merito dell’Imu e dellaTasi che alleggerirà le taschedi coloro che detengono caseoltre la prima (anche da af-fittare). Negli ultimi otto anni,ad esempio, le imposte suirifiuti sono aumentate del66% passando da 4,6 a circa7,7 miliardi di euro. L’accop-piata Imu/Ici, invece, ha se-gnato un balzo del 53% da12, 7 miliardi a 19,5 miliardi.

RISOLUZIONE ANTICIPATA DEL CONTRATTO, REGISTRAZIONECOMMISSIONE TRIBUTARIA PROVINCIALE

DI MILANOSez. 35, 9 luglio 2013, n. 147/35/13

Pres. De Lillo – Rel. Faranda – X c. Agenzia Entrate Direzione provinciale I di MilanoLocazione – Risoluzione anticipata del contratto – Mancata registrazione – Conseguenze

In caso di risoluzione anticipata di un contratto di locazione, il locatore – ai sensi del combinatodisposto degli artt. 17 (Cessioni, risoluzioni e proroghe anche tacite dei contratti di locazione e diaffitto di beni immobili), 43 (Base imponibile) e 5, Tariffa, parte prima (Locazione e affitti di beniimmobili), D.P.R. 131/’86 – deve sottoporre a registrazione la risoluzione anticipata e versare larelativa imposta in termine fisso. Ne consegue che, ove il contribuente non esegua gli adempimentiprevisti, legittimamente l’Agenzia dell’entrate può assoggettare a tassazione i canoni di locazioneafferenti il periodo successivo alla risoluzione anticipata del contratto, a nulla rilevando che talicanoni non siano stati, effettivamente, percepiti.

COMMISSIONE TRIBUTARIA REGIONALE DI MILANO

Sez. 46, 28 agosto 2013, n. 95/46/13Pres. Pezza – Rel. Preda – Agenzia Entrate Direzione provinciale I di Milano c. X

Locazione – Risoluzione anticipata del contratto – Registrazione tardiva – ConseguenzeIn caso di risoluzione anticipata di un contratto di locazione, il tardivo assolvimento del pagamento

dell’imposta di registro, non è condizione sufficiente ed idonea ad addebitare al contribuente unapretesa omessa dichiarazione di parte di un canone di locazione nella sostanza inesistente (inapplicazione di questo principio, la Commissione ha confermato la sentenza di primo grado cheannullava un avviso di accertamento emesso nei confronti di un contribuente a cui si contestava lamancata dichiarazione di canoni riferibili ad un periodo posteriore l’intervenuta risoluzione delcontratto di locazione, registrata solo dopo diversi anni).

Le due pronunce sopra riportate, emesse a pochi giorni l’una dall’altra, risolvono in maniera oppostale conseguenze, ai fini impositivi, del mancato o tardivo versamento dell’imposta di registro per il caso dirisoluzione anticipata del contratto di locazione. Per utili riferimenti in materia si veda, peraltro, ancheComm. trib. prov. La Spezia, 16.11.2000 (in Arch. loc. e cond. 2001, 139), secondo cui in mancanza dellaregistrazione della risoluzione del contratto, l’imposta di registro è dovuta per gli anni successivi dilocazione previsti in contratto a meno che, per lo stesso immobile, non sia stato registrato – prima deltermine finale dell’iniziale contratto di locazione – un altro contratto di locazione.

Lorsque le bâtiment va, tout vaMartin Nadaud

politico francese di fine ‘800

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13febbraio2014

EDITORIALE

Avv. Sforza Fogliani, ancora un piccolo sforzo!Sempre più incisive (e giuste) le osservazioni di Confedilizia, ma...a cura di Guglielmo PelliccioliConfedilizia (http://www.ilqui.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search(companies)=Confedilizia)Sforza Fogliani Corrado (http://www.ilqui.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search(people)=Sforza Fogliani Cc

Corrado Sforza Fogliani, piacentino, avvocato, banchiere, di nobili natali, è soprattutto noto peressere il capo riconosciuto, ben oltre la formale rappresentanza, di Confedilizia. Tutto si potrà dire dilui tranne che non si batta come un leone per difendere i diritti dei proprietari di casa: piccoli e grandi.E per farlo non teme di crearsi nuovi nemici: il governo, la politica, i consulenti, i sindaci, le societàimmobiliari-finanziarie. Verrebbe da dire: “Tanti nemici, maggior onore”. In realtà Sforza Fogliani haun nemico solo: chi vuole calpestare i diritti della proprietà immobiliare. Per la sua missione dipaladino dei proprietari di casa, non esita ad andare nelle Commissioni parlamentari, alla radio, suigiornali e a sfornare comunicati stampa al ritmo di un paio la settimana. Da qualche settimana lotroviamo anche su Twitter con cinguettii che più che timidi gorgheggi sembrano squilli di tromba.

Con la sua azione ha, sicuramente, fatto più lui e la sua associazione che tutte le altre messeassieme per difendere la casa dagli attacchi di governi e pubbliche amministrazioni sempre piùvoraci. Purtroppo l’immobile, per sua natura, è quanto di più facile si possa aggredire fiscalmente e, aogni emergenza, un piccolo o medio prelievo fiscale sulla casa è quasi certo. Grande polemista(trattasi, del resto, di avvocato), nel suo mirino infallibile sono finiti di recente i sindaci che, per nonperdere 1,5 miliardi di fondi dallo Stato, hanno costretto il governo a inasprire la Iuc, ennesima siglasulla tassazione immobiliare. Si potrà obiettare che i Comuni hanno una serie di incombenze (tra cuiquelle a sostegno delle famiglie più bisognose) tali che ogni spicciolo serve; tuttavia non si può nonconvenire con Sforza Fogliani che una spending review andrebbe messa in atto anche dentro imunicipi. Ognuno di noi ha sotto gli occhi gli sprechi che si perpetrano nei Comuni, grandi o piccoliche siano, soprattutto in termini di inefficienza del personale o di allocazione delle risorse. Ilpresidente di Confedilizia cita, a mò di esempio, le feste di fine anno che radunano folle spessooceaniche nelle principali piazze d’Italia. Tra allestimenti dei palchi e della viabilità, costo degli ospiti,consumi di energia elettrica, predisposizione del servizio d’ordine, pulizie finali delle strade, quantocostano ai sindaci queste kermesse? E la cosa si ripete spesso anche per altre manifestazioni similaridurante l’anno. Quanti uffici inutili ci sono in un’amministrazione comunale di una media città?Quante spese esagerate di consulenze? Si potrebbe continuare con altri esempi che evidentementenon annullano quanto di buono viene fatto localmente, ma che inducono a pensare che qualcherisparmio lo si potrebbe ottenere con una più oculata gestione delle risorse comunali. I sindaci per illoro ruolo sono la parte dello Stato più vicina ai cittadini e in questa difficile mansione spesso devonocantare e portare la croce. E poi ci sono sindaci di serie A, di serie B e sindaci che non vanno oltre laterza categoria. Fa bene dunque Corrado Sforza Fogliani a mettere in evidenza le mancanze di questao quella istituzione, soprattutto quando sono pagate con i soldi di tutti i cittadini (quelli almeno che letasse le pagano). Auspichiamo che il battagliero presidente di Confedilizia continui a sostenere leragioni di chi è proprietario di una o più case; soprattutto ci piace che lo faccia senza urla scomposte,senza proclami fumosi, con circostanziate documentazioni e carteggi, sempre coerentemente legatoal rispetto della legalità e, soprattutto, senza mai scendere a compromessi con il potente di turno, siaesso politicamente vestito di bianco, rosso o verde. Ci permetterà l’amico Sforza Fogliani, a questopunto, solo un appunto in controluce dopo tanti meritati complimenti. Faccia sentire la sua voce anchecontro coloro che affittano le case in nero (ogni anno viene tenuta nascosta al fisco una cifra pari a 1,5miliardi di affitti in nero agli studenti universitari, che corrisponde a un’evasione fiscale di 330milioni), contro quei proprietari che lasciano decadere i propri immobili pur potendoli sistemare,contro quanti costruiscono male per mera speculazione, contro quanti considerano le case solooggetti economici e non anche un bene sociale. Combatta anche questa impopolare battaglia, caroavvocato, e gliene saremo grati come giornalisti, come contribuenti, come cittadini italiani.

Sforza Fogliani risponde all’editoriale di Guglielmo PelliccioliConfedilizia (http://www.ilqui.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search(companies)=Confedilizia)Sforza Fogliani Corrado (http://www.ilqui.it/quotidiano-immobiliare/cerca?search(people)=Sforza Fogliani Cc

Riceviamo e pubblichiamo da Corrado Sforza Fogliani, Presidente di Confedilizia, in rispostaall’editoriale di Guglielmo Pelliccioli: “Grazie del Suo editoriale a me dedicato e delle gentili parole ri-servatemi. Tenga però presente che quanto al nero l’ho recentemente stigmatizzato in più siti (nell’esprimereil mio pensiero sull’obbligo di pagamento dei canoni in modo tracciato). Quanto agli immobili indecadenza, penso si tratti di situazioni forzate, e isolate. Comunque, vigileremo. La terza osservazioneriguarda l’Ance, ma diremo la nostra. La quarta. Credo già di condurre in proposito le mie battaglietutte le volte che difendo, e promuovo, l’affitto: ma Governo e Comuni sono sordi, forse otterremo che sifaccia qualcosa con un prossimo decreto legge (per il quale siamo in contatto col Ministero). In questabattaglia, ci aiuti Lei. Grazie ancora e resto sempre in attesa di suggerimenti e consigli da un espertocome Lei. So benissimo di averne sempre più bisogno. Cordialità vivissime e complimenti, sempre.” da il Giornale, 11.1.’14

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14 febbraio2014

Meno tasse e meno Statoper uscire dalla crisi

In un mio intervento nel di-cembre del 2012, commentandola legge di stabilità del governoMonti scrivevo che la manovranon ci avrebbe fatto uscire dallacrisi, come sostenuto invece dalgoverno dei professori, bocconianie non, dei banchieri, degli altiburocrati di Stato. Ora si sa che ilPil è diminuito nel 2013 dell’1,8%sul 2012, a sua volta diminuitodel 2% sul 2011. Il debito è au-mentato di quasi 100 miliardi, ladisoccupazione è aumentata, letasse sono aumentate (solo perLetta sono diminuite!) come purela spesa pubblica.

La legge di stabilità del governoLetta temo non servirà a fareuscire il Paese dalla crisi che loattanaglia e avviare la ripresa.Come già con il governo Monti,le ricette messe in campo dai co-siddetti tecnici prima e ora daipolitici sono sempre le stesse chehanno già fallito in passato, nonsono in grado di risolvere il pro-blema italiano che è di una sem-plicità estrema: bisogna diminuirele tasse, non aumentarle, perchése si aumentano le tasse aumentala spesa pubblica e contempora-neamente il debito. Questa è lalezione che almeno gli ultimi ventianni di vita italiana ci hanno datoin un modo inequivocabile. Senon si libera l’economia dai laccie lacciuoli che la opprimono nonci sarà salvezza.

Ma come può un Paese salvarsi,se più del 50 per cento della pro-pria economia è controllata nondal mercato ma dalla mano pub-blica?

Allora, cosa si dovrebbe fare?Quello che alla fine degli anni‘70 seppero fare l’Inghilterra e gli

Stati Uniti, Paesi che in quei tempisembravano condannati a un de-clino economico. Però quei duePaesi ebbero la sorte di averecome leader dei personaggi delcalibro di Margaret Thatcher eRonald Reagan, la figlia del dro-ghiere e l’ex attore di serie B, cheavevano però una convinzioneassai ferma nei loro principi euna volontà di ferro nel proseguirenel cammino intrapreso. E classidirigenti che seguirono questi lea-der senza tentennamenti, a lorovolta convinte che la soluzionedei loro problemi era possibile. Ilconfronto con la nostra classe po-litica e con Enrico Letta mi appareonestamente impietoso.

L’ex cancelliere dello Scacchieredi Margaret Thatcher, Nigel Law-son, a Milano nei giorni scorsi haricordato in una intervista comeloro riuscirono in dieci anni afare cose ritenute impossibili, acominciare dalla riforma delleleggi sui sindacati che bloccavanol’economia. Le chiavi furono leliberalizzazioni, l’apertura del-l’economia, la deregulation. Nonè il governo che crea la crescita(sarebbe già molto che non laostacolasse troppo), ma le impresee gli individui con il loro impegnoquotidiano. Rompere i monopoli,frenare il potere di veto dei sin-dacati, abbassare le tasse, liberarel’economia dagli eccessi di regolee di burocrazia.

Questa ricetta, per molti certa-mente amara, ha però un pregio:è stata provata sul campo e haavuto successo. Non mi sembraun pregio da poco.

Mario Del ChiccaPresidente Confedilizia Parma

Norme ugualiper persone diverse

Le persone non sono ugualitra loro, gli agglomerati di per-sone non sono uguali tra loro,gli edifici non sono uguali traloro: non si capisce perché leregole condominiali debbanoessere pressoché identiche su300mila chilometri quadrati eper 60 milioni di esseri umani.

Silvio Boccalatte

Convivenzasenza Stato

La convivenza tra le personeesiste anche senza un organi-smo coercitivo – che da qualchesecolo chiamiamo “Stato” – cheassume le decisioni a prescin-dere da quanto scaturisce dalleinterazioni tra i diritti e la vo-lontà delle persone.

Silvio Boccalatte

Spese comuni di manutenzione straordinaria tra venditore e acquirenteConflitto di interessi nel condominio

Riacquisto donativo e agevolazioni prima casaEugenio Piscino illustra su la Finanza locale (n. 5-6/’13) le

modifiche all’imposizione immobiliare in tema di Imu.Esaustiva nota a sentenza di Paolo Scalettaris (Giustizia civile nn.

11-12/’13) sulla ripartizione della responsabilità per le spese comunidi manutenzione straordinaria tra venditore e acquirente dell’unitàin condominio. Dello stesso Autore ma su altra rivista (Rivistagiuridica dell’edilizia luglio-agosto ’13) un’altra nota a sentenza aproposito del conflitto di interessi nel condominio.

Giurisprudenza di merito (n. 12/’13) dedica un suo intero numeroal commercio elettronico, esaminandone profili civili, penali e am-ministrativi.

Sul Bollettino tributario (n. 21/’13) nota a sentenza di RobertoDini a proposito delle agevolazioni prima casa in caso di riacquistodonativo.

a cura dell’UFFICIO STUDI della Confedilizia

DALLE RIVISTE…

Ai let to riAl cu ni let to ri ci se gna la no

che, in que sta ru bri ca, mol te te -sta te di ri vi ste ven go no “per er ro -re” pub bli ca te con l’ini zia lemi nu sco la.

Rin gra zia mo i no stri af fe zio -na ti (ed at ten ti) let to ri. Ma non sitrat ta di er ro ri: le te sta te ven go nopub bli ca te esat ta men te qua li so -no. E mol te ri vi ste (for se, so lo percom pli car si – e com pli car ci – lavi ta) usa no l’ini zia le mi nu sco la,che noi – quin di – cor ret ta men teri spet tia mo.

SE TAN TI PRO PRIE TA RI CHE NON SO NO ISCRIT TISA PES SE RO CO SA FA PER LO RO LA CON FE DI LI ZIASEN TI REB BE RO IL DO VE RE DI COR RE RE AD ISCRI VER SI

da il Giornale 26.1.’14

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15febbraio2014

L’INTERESSEDEGLI INQUILINI

È conforme al beninteso inte-resse della collettività degli in-quilini che il capitale privato flui-sca quanto più abbondante pos-sibile nell’industria della costru-zione di case: qualunque sia iltipo di case cui si dirige, il capitaleprivato ridonda, in base al ripetutoprincipio quantitativo, a beneficiodei vari nuclei di inquilini (dallapubblicazione).

Casa, tante tassee l’inquilino non paga

Quando si parla di case, i po-litici e tutti gli altri che propon-gono ricette non sento mai unaparola sui proprietari che sonotartassati dalle tasse. A 74 annime ne sono capitate tante. Peresempio: chi ripaga il proprie-tario che è stato costretto a sfrat-tare l’inquilino per morosità di8 mesi non pagati? Parliamo di6mila euro di mancati introiti,di spese cospicue per far ese-guire lo sfratto (8 visite dell’uf-ficiale giudiziario a 100 euro avisita), di 370 euro per il medicolegale, di cui 150 euro per unmedico veterinario, 100 europer un accalappiacani, 300 europer un legale presente allo sfrattoesecutivo. Una volta eseguito losfratto capita poi di constataredanni enormi all’immobile, sen-za poter eseguire alcuna azionelegale contro l’inquilino in quan-to nullatenente.

Oltretutto le tasse le devi pa-gare anche se l’inquilino nonpaga l’affitto. Mi sembra di capireche ci sono solo doveri. Benvenga la lotta ai contratti in neroe all’evasione fiscale, che inItalia ammonta ad oltre centomiliardi di euro. Sarebbe graditaanche un po’ più di giustizia.

Benito PolizzanoRoma

(da Il Messaggero, 8.1.’14)

Tracciabilità canoni, istruzioni pratiche per le Associazioni territorialiCome segnalato su Confedilizia notizie di gennaio, con la legge di stabilità è stato previsto – in deroga

alla norma che stabilisce che dai mille euro in su non sono ammessi pagamenti in contanti – che i pa-gamenti riguardanti canoni di locazione di unità abitative, ad eccezione di quelli relativi ad alloggi diedilizia residenziale pubblica, siano corrisposti obbligatoriamente, quale ne sia l’importo, “in formee modalità che escludano l’uso del contante e ne assicurino la tracciabilità”.

Al proposito, deve evidenziarsi che nulla osta, da parte della vigente normativa in tema di istitutibancari e di pagamenti con mezzi tracciabili, che il conduttore, anche non titolare di alcun conto ban-cario, si rechi in banca con il contante – anche superiore a 999,99 euro – disponendo un bonifico parialla somma dovuta al locatore (in questo caso dovrà fornire alla banca le coordinate bancarie diquest’ultimo) oppure richiedendo un assegno circolare intestato allo stesso locatore, curandone poila consegna al medesimo. Entrambe le operazioni sono soggette , se richiesto, al pagamento di unacommissione bancaria di diverso importo da banca a banca.

Pur non recando la norma specifica sul pagamento del canone in contanti una sanzione propria, siritiene che – in caso di pagamenti al locatore superiori a 999,99 euro – tale comportamento sia soggettoalla sanzione di cui alla legge, che è dall’1 per cento al 40 per cento dell’importo trasferito e che è acarico sia del soggetto che versa sia del soggetto che riceve il denaro.

FISCO, IMU: MERCATO IMMOBILIAREALLE CORDE – PREZZI VENDITE GIUDIZIARIE

A PIU’ DEL 100% IN MENO RISPETTO AI VALORI OMII dati sul mercato immobiliare sono impressionanti e parlano da soli: da dopo la smodata

rivalutazione delle rendite catastali e la conseguente tassazione, il mercato non si è piùripreso. Oggi è alle corde: i prezzi delle vendite giudiziarie sono a più del 100 per cento inmeno rispetto ai valori Omi dell’Agenzia delle Entrate; il confronto tra canoni reali e valorilocativi erariali, è anche peggio. La tassazione degli immobili, solo degli immobili e solo diquelli della proprietà diffusa, continua a condizionare in modo decisivo una ripresa delsettore, che in questo momento non dà alcun segnale in questo senso. La revisione della pa-sticciata della Tasi, invocata da forze politiche governative che chiedono un confronto serioe che ringraziamo, va nella giusta direzione, s’impone. Ma decisivo, allo scopo, è ripristinareuna minima convenienza dell’affitto: solo attraverso quest’ultima potrà tornare l’investimentoin immobili, ora limitato all’acquisto della prima casa e comunque marginalmente, mentrel’emergenza abitativa aumenta giorno per giorno. Auspichiamo che le forze politiche dimaggioranza e di opposizione siano unite in questo obiettivo e che, nel comune interesse, inquesto senso si esprimano. A tutti, e a tutto il Governo in particolare oltre che alla presidenzadel Consiglio, chiediamo di sostenere lo sforzo innovativo che il ministro Lupi ha allo studio.Solo se questa iniziativa ministeriale andrà a buon fine in tutta la sua potenzialità, si darà al-l’immobiliare quello shock del quale esso ha bisogno urgente perché la fiducia ritorni.

Interpretazione del significativo squilibrio nei contratti con i consumatori

La Corte europea dei diritti dell’uomo, con la sentenza del 16.1.’14, nella causa C 226/12, in temadi clausole “abusive” nei contratti stipulati con i consumatori, ha stabilito che l’art. 3, paragrafo 1,della direttiva 93/13/CEE del Consiglio europeo del 5.4.’ 93, deve essere interpretato nel senso che“la sussistenza di un «significativo squilibrio» non richiede necessariamente che i costi posti a caricodel consumatore da una clausola contrattuale abbiano nei confronti dello stesso un’incidenza econo-mica significativa rispetto al valore dell’operazione di cui trattasi, ma può risultare dal mero fatto diun pregiudizio sufficientemente grave alla situazione giuridica in cui il consumatore, quale parte delcontratto, viene collocato in forza delle disposizioni nazionali applicabili, che si tratti di restrizione alcontenuto dei diritti che, ai sensi di tali disposizioni, egli trae da tale contratto, o di ostacolo all’eser-cizio dei medesimi, oppure ancora di imposizione a quest’ultimo di un obbligo ulteriore, non previstodalla disciplina nazionale”. La Corte ha anche precisato che, al fine di valutare l’eventuale sussistenzadi un significativo squilibrio, spetta al giudice del rinvio tenere conto della natura del bene o serviziooggetto del contratto, facendo riferimento a tutte le circostanze che hanno accompagnato la conclu-sione di tale contratto, nonché a tutte le altre clausole del medesimo.

La Corte è stata infatti chiamata a giudicare un caso in cui al compratore/consumatore, nel con-tratto di compravendita di un immobile a destinazione residenziale, era stata imposta la seguenteclausola: “È a carico dell’acquirente l’imposta comunale sull’incremento di valore degli immobili dinatura urbana, circostanza che è presa in considerazione ai fini della determinazione del prezzo degliimmobili oggetto del contratto. Sono inoltre a carico dell’acquirente le spese di allacciamento indivi-duale corrispondenti ai diversi contratti di somministrazione di acqua, gas, energia elettrica, di for-nitura di servizi di fognatura ecc., anche nel caso in cui siano state anticipate dal venditore”. Ilcompratore aveva poi presentato un ricorso, arrivato fino al secondo grado di giudizio, fondato propriosul fatto che l’anzidetta clausola doveva essere considerata abusiva dal momento che non era stataoggetto di negoziato e determinava un significativo squilibrio dei diritti e degli obblighi delle particontrattuali.

Il testo integrale del provvedimento può essere scaricato dal sito www.confedilizia.eu.

CONFEDILIZIA.EU

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16 febbraio2014

CHI PIÙ NE HA PIÙ NE METTA

Florilegio sull’IMU 2013Aliquote numerose

Il Comune di Asti ha 16 diversealiquote, quello di Venezia ben 17.Abitazioni in uso gratuito (tragradi ed altro)

Il Comune di Alessandria pre-vede un’aliquota ridotta “per leabitazioni e relative pertinenzeconcesse in uso gratuito dai geni-tori al figlio, e viceversa, purchéil titolo dell’intera proprietà siesaurisca tra i suddetti soggetti”,ma specifica – per l’anno 2013 elimitatamente alla seconda ratadell’Imu – che, per usufruire del-l’agevolazione anzidetta, “il limitedell’indicatore della situazioneeconomica equivalente (ISEE) delcomodante e del suo nucleo fa-miliare viene fissato in euro 40.000(quarantamila)”.

Il Comune di Ascoli Piceno ap-plica invece, a specifiche condi-zioni, un’aliquota ridotta sempre“all’abitazione concessa in como-dato gratuito, a parente in linearetta di primo grado a condizioneche quest’ultimo vi abbia stabilitosia la propria dimora che la resi-denza anagrafica e non abbia altreunità immobiliari ad uso abitativoagibili nel Comune, escluse quelleacquisite a titolo di successioneereditaria a proprietà indivisa”.

Il Comune di Belluno, dal cantosuo, prevede un’aliquota ridottaper “gli alloggi e le relative perti-nenze, nella misura massima diun’unità pertinenziale per ciascunacategoria catastale C2-C6-C7, datiin comodato (definito dall’art. 1803C.C.) a parenti in linea retta entroil secondo grado a condizione chevengano utilizzati quale abitazioneprincipale e ciò sia comprovatoda residenza anagrafica”.

A Lodi, ove si equiparano al-l’abitazione principale le unità im-mobiliari concesse in uso gratuitoa parenti di primo grado, si speci-fica che tale agevolazione vieneapplicata “quando l’indicatore dellasituazione economica equivalente(ISEE) dei componenti del nucleofamiliare del soggetto passivo nonsuperi il limite di € 25.000,00”.

Ad Iglesias praticamente stessaassimilazione, ma – a parte spe-cifiche condizioni comunque darispettare – “limitatamente ai casiin cui il comodatario appartengaad un nucleo familiare con ISEEnon superiore ad € 12.000,00”. C’è chi premia i teatri o le bot-teghe storiche e chi tassa di piùgli ospedali

Il Comune di Bologna prevedeun’aliquota ridotta per gli “immo-bili posseduti dagli enti non com-merciali (...) e destinati prevalen-temente a spettacoli musicali eteatrali”.

Il Comune di Arezzo, invece,prevede un’aliquota maggiorataper “unità immobiliari iscrittenella categoria catastale D/4 (case

di cura ed ospedali)”, mentre ilComune di Cremona applicaun’aliquota ridotta “per le botteghestoriche riconosciute dalla RegioneLombardia”.

Chi favorisce le giovani coppieIl Comune di Napoli prevede

un’aliquota ridotta “per gli im-mobili locati, a titolo di abitazioneprincipale a «giovani coppie» (...)”con la precisazione che “per «gio-vane coppia» si intendono coniugiche, al 31 dicembre 2012, nonhanno compiuto i 35 anni d’età eche hanno contratto matrimonionon prima del 1° giugno 2009”.

Tributo reale progressivo (e nonin base al reddito…)

Il Comune di Verona stabiliscealiquote crescenti a seconda delnumero di unità immobiliari delcontribuente, esclusa l’abitazioneprincipale, se posseduta. Si va dal-l’aliquota del 7,6 per mille per laprima unità immobiliare, all’8,6per mille da applicarsi dalla se-conda alla quarta, fino ad arrivareall’aliquota massima del 10,6 permille dalla quinta in poi.

Bisogna leggere il regolamentoIl Comune di Bolzano stabilisce

un’“ulteriore detrazione per leunità immobiliari adibite ad abi-tazioni principali abitate dal sog-getto passivo o dai suoi familiaricon disabilità grave (ai sensi del-l’art. 2 del regolamento IMU)”:quindi per sapere chi ha dirittoa questo beneficio non basta leg-gere la delibera, ma si deve ve-dere anche il regolamento.

La produzione di energia elet-trica aiuta o no il contribuente?

Il Comune di Brindisi stabilisceun’aliquota maggiorata “per fab-bricati ed impianti anche indu-

striali adibiti o utilizzati per laproduzione di energia elettricacompresa l’autoproduzione concapacità superiore a 50 KW in-cluse le pertinenze e le parti strut-turalmente connesse anche invia transitoria”, mentre il Comunedi Cagliari fissa una specifica ri-duzione per le “unità abitative(cat. da A1 ad A9) dotate di im-pianti a fonte rinnovabile per laproduzione di energia elettrica otermica per uso domestico”.Quella fotovoltaica sì

Il Comune di Lecce prevedeun’aliquota ridotta per 5 anni pergli “immobili a destinazione esclu-sivamente abitativa a servizio deiquali, nel corso dell’anno 2013,verranno installati impianti foto-voltaici”.Il fallimento aiuta…

Il Comune di Ferrara fissaun’aliquota ridotta “per i fabbricatiacquistati, dal 1.1.2012, da un fal-limento, da altra procedura con-corsuale, nonché a seguito dellaprocedura prevista dal D.Lgs.270/99, destinati all’insediamentodi nuove attività produttive, a ca-rattere industriale, artigianale ocommerciale non classificati nelgruppo catastale D”.… lo sfratto, non sempre

Il Comune di Firenze fissaun’aliquota ridotta per “le unitàabitative appartenenti alle ca-tegorie catastali A/2, A/3, A/4,A/5 e A/7 in relazione alle qualisussista un provvedimento disfratto esecutivo per morosità,emesso dalla competente Auto-rità Giudiziaria”. L’agevolazionein parola quindi non si applica– pur a parità di condizioni –alle unità immobiliari di cate-goria catastale A/1, A/8 E A/9…

“Dirigenti p.a., l’Italia al top”“I dirigenti della pubblica amministrazione italiana guadagnano il triplo rispetto a quelli dei

Paesi Ocse”. Lo scrive ItaliaOggi in un articolo del 15.11.’13, sulla base dei dati risultanti dall’ultimorapporto stilato in materia dalla stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.Nell’articolo si precisa, in particolare, che la paga dei nostri top manager è, in media, di “650miladollari”. I dirigenti pubblici neozelandesi, che in questa speciale classifica si collocano al secondoposto, arrivano “appena” a “397mila dollari”.“Trekking urbano”

Libero del 15.11.’13 parla del “trekking urbano”: un fenomeno nato una decina d’anni faall’estero e che oggi, con l’incremento della voglia di natura e l’esigenza di risparmiare un po’, sista diffondendo sempre più anche da noi. Si tratta, più in particolare, di “un modo nuovo di vivereil turismo”, che consiste nel camminare in città, da soli o in compagnia, alla scoperta degli angolipiù nascosti e curiosi, affrontando “itinerari caratterizzati da forti dislivelli del suolo e da scalinate”.Un’attività, insomma, “che fa bene al fisico e alla mente”.Testamento on-line

“Notai infuriati per l’e-testament”. E’ il titolo di un articolo di ItaliaOggi del 6.12.’13, nel quale sidà conto dell’iniziativa del francese Virgile Delporte che ha creato, per i suoi connazionali, il primosito Internet dove ciascun interessato può registrare il proprio testamento, con una spesa tra i 35 ei 70 euro. Gli atti vanno redatti sulla base di un modello tipo del quale viene garantita la validitàgiuridica e, al termine della scrittura, il testatore cybernauta ha tre opzioni: stampare e conservareil testamento a casa; registrarlo nello schedario dei testamenti tenuto dal Notariato; depositarlo dalnotaio.

CORBEILLE

Liberalizzareil condominio

L’unico modo per ridurreil gigantesco contenzioso cheogni anno si produce all’in-terno delle mura dei normalicondomini è quello di “li-beralizzare” completamenteil contenuto dei regolamentidi condominio: sembra in-credibile che il legislatorenon se ne voglia rendereconto (e, infatti, anche la ri-forma va in un senso dia-metralmente opposto), mala gente deve poter esserelasciata libera di decidereogni singolo aspetto inerenteal luogo fisico in cui vive:attualmente il contenziosotrae la sua origine o dal-l’inadeguatezza delle normedei regolamenti condomi-niali, che non si possonospingere sino a regolamen-tare aspetti anche decisa-mente rilevanti, o dal (pre-teso) contrasto tra le normedei regolamenti condomi-niali e quelle imperativa-mente dettate dalla legge, odall’insufficienza/indetermi-natezza delle regole civili-stiche in materia di condo-minio. La risoluzione non èrichiedere a gran voce nuoveregole o più regole (non sipuò tacere che l’importanteprogetto di riforma attual-mente in discussione in Par-lamento è costituito di moltipiù articoli rispetto alla si-tuazione vigente), ma, sem-plicemente nessuna regolapubblica, lasciando che ognicondominio abbia il poteredi fornirsi di un vero e pro-prio Statuto.

Silvio Boccalatte

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17febbraio2014

Stato,unico settoreche si espande

Uscire oggi dall’euro è unproblema molto serio che ri-chiede un’intensa azione di-plomatica preparatoria per nuo-ve alleanze, come lo richiedela messa a punto dei modi perrestarci. Questi non possonoessere l’aumento disordinatodella pressione fiscale, alimen-tato dalla filosofia redistributivadei redditi e della ricchezza daipresunti ricchi agli effettivi po-veri che contraddistingue l’at-tuale «svolta dei quarantenni».Se essi non provvedono a dueinterventi urgenti, la ristruttu-razione del debito pubblico congaranzia di cessione del patri-monio dello Stato e il taglio dialmeno il 3% della spesa pub-blica, per acquistare tempo eprocedere a una riforma radi-cale che richiede tempi lunghi,quella della pubblica ammini-strazione, non usciremo dallacrisi, anzi ci addentreremo inessa. Lo Stato assorbe la metàdel pil ed è l’unico settore chesi è espanso nel corso dellacrisi, mentre tutti gli altri sisono ridimensionati. Se poi iquarantenni mettono mano,sorretti dai fautori della crisiattuale, a una maggiore patri-moniale rispetto a quella che ègià stata decisa, allora l’uscitadall’euro verrà causata da chiprenderà questa decisione. Ei-naudi non esiterebbe a chia-marli scriteriati.

Paolo SavonaMF, 28.12.’13

CRISI

IBL, un Thin Tankdi grande successo

Anche quest’anno la Universityof Pennsylvania ha pubblicato ilsuo “Global Go To Think TankReport”. Si tratta di una classificainternazionale di centri di ricercache si occupano di politiche pub-bliche, economia, relazioni in-ternazionali. Ai fini dell’elabo-razione del rapporto, sono statipresi in esame 6.826 istituti diricerca in tutto il mondo.

L’Istituto Bruno Leoni vieneconsiderato il 122mo migliorthink tank mondiale (87mo,se si escludono le fondazioniamericane). È inoltre classifi-cato come il 69mo miglior cen-tro studi europeo.Istituto Bruno LeoniP.zza Castello, 2320121 MilanoVia Bossi, 1 - 10144 TorinoTel. +39 02 3657 7325Tel. +39 011 0702087http://www.brunoleoni.it

Revoca della cedolare secca sugli affittiCon il provvedimento dell’Agenzia delle entrate del 10.1.’14, di approvazione del modello Rli (cfr.

altro articolo pubblicato su questo Notiziario), sono state finalmente disciplinate le modalità di revocadel regime opzionale della cedolare secca, come previsto dal Provvedimento del 7.4.’11. Infatti, nono-stante l’avvio del regime fiscale anzidetto dal 2011, si era ancora si in attesa del provvedimento diret-toriale che doveva provvedere in tal senso. Con la circolare del 4.6.’12, n. 20/E le Entrate si eranolimitate ad affermare che, in attesa dell’anzidetto provvedimento, l’Ufficio poteva considerare validala revoca effettuata in carta libera, debitamente sottoscritta e contenente i dati necessari all’identifi-cazione del contratto e delle parti, o quella effettuata con il modello 69, utilizzato come schema di ri-chiesta della revoca.

Adesso, con il provvedimento del 10.1.’14, si è disposto che il locatore può revocare l’opzione in cia-scuna annualità contrattuale successiva a quella in cui è stata esercitata l’opzione entro il termineprevisto per il pagamento dell’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento. La revoca com-porta il pagamento dell’imposta di registro dovuta per detta annualità di riferimento e per le succes-sive. Per effettuare la revoca si deve presentare all’Agenzia il modello Rli, anche in via telematica,entro il termine previsto per il pagamento dell’imposta di registro relativa all’annualità di riferimento,ciò comportando il versamento dell’imposta di registro dovuta.

Nelle istruzioni del modello, poi, viene precisato che “sarà cura del locatore che revoca l’opzioneper la cedolare secca darne comunicazione al conduttore al fine di procedere solidalmente al paga-mento dell’imposta di registro dovuta”.

Resta salva la facoltà di esercitare l’opzione nelle annualità successive.

Assistenza dell’avvocato per le mediazioni, il parere del Consiglio nazionale forense

È sempre necessaria l’assistenza dell’avvocato nel procedimento di mediazione, indipendentementedalla circostanza che si tratti di mediazione obbligatoria o facoltativa. L’obbligo riguarda, infatti,“ogni «modello» di mediazione, atteso che il testo normativo non fa distinzioni al riguardo”.

Così il Consiglio nazionale forense, nella circolare n. 25-C-2013 del 6.12.’13, recante alcunichiarimenti sulla procedura di conciliazione alla luce delle modifiche introdotte dal decreto delFare (d.l. n. 69/’13, come convertito in legge).

Nel senso, invece, che l’assistenza dell’avvocato è necessaria esclusivamente nelle ipotesi di me-diazione obbligatoria ma non anche nelle ipotesi di mediazione facoltativa si era espresso ilministero della Giustizia, qualche tempo prima, con circolare del 27.11.’13 (prot. 168322); documentonel quale erano stati affrontati anche altri aspetti della mediazione (cfr. Cn genn. ’14).

Demolizione di fabbricati ruraliLe novità legislative degli ultimi anni in tema di fabbricati rurali (si pensi all’obbligo di dichiarazione

al catasto edilizio urbano degli immobili rurali iscritti al catasto terreni) hanno recato con sé onerosiadempimenti per i proprietari di tale tipo di fabbricati al punto da spingere tanti di loro – amalincuore – alla decisione di demolirli. Si assiste così, sempre più spesso, all’abbattimento di vecchicascinali, i quali erano lì a testimonianza di un mondo che ora non c’è più, e che un legislatoreattento al patrimonio culturale delle nostre campagne avrebbe dovuto valorizzare e non certoindurre a distruggere. Ma tant’è. E allora i proprietari dei fabbricati in questione interessati ademolire il proprio immobile è bene che tengano presente due aspetti pratici: il primo è che per unintervento del genere non occorre necessariamente il permesso di costruire essendo sufficiente –secondo la giurisprudenza (cfr. Cass. penale, sent. n. 24423 del 17.6.’11) – in ambito nazionale (esalvo, quindi, diversa disposizione regionale) la semplice denuncia di inizio attività; il secondoaspetto è che la demolizione di cui trattasi deve essere denunciata – tramite procedura informaticaDocTe o apposito modello cartaceo (il n. 26: cfr. circolare dell’Agenzia del territorio n. 14063/’05) –anche in Catasto, accompagnando il tutto, in particolare, con fotografie che documentano lo stato deiluoghi prima e dopo l’intervento demolitivo.

Naturalmente, in via preliminare, occorrerà verificare che per il fabbricato di interesse non visiano norme, a livello comunale, che ne vietino la demolizione.

Detrazioni fiscali in caso di ricostruzione di edificiIl Sottosegretario all’Economia, Baretta, ha risposto ad un’interrogazione presentata dalla deputata

Gebhard (Misto-min. ling.), con la quale si chiedeva se possa rientrare nel regime delle detrazionifiscali per interventi di ristrutturazione edilizia anche la ricostruzione di un edificio, con la stessa vo-lumetria di quello precedente, ma con uno spostamento di lieve entità dell’immobile rispetto alsedime originario.

Al proposito – ha precisato Baretta – è stato necessario interpellare il Ministero delle infrastruttureal fine di verificare che l’intervento richiamato nell’atto di sindacato ispettivo fosse riconducibile aquelli di cui alla lettera d) del comma 1 dell’articolo 3 del T.U. delle disposizioni legislative eregolamentari in materia di edilizia.

Il Dicastero in questione ha concluso che la nozione di sagoma edilizia è intimamente legata ancheall’area di sedime del fabbricato e, avendo il legislatore eliminato il riferimento al rispetto dellasagoma, negli interventi di ristrutturazione edilizia, per gli immobili non vincolati, consistenti nellademolizione e ricostruzione, può consentirsi lo spostamento di lieve entità rispetto al sedimeoriginario. Con la conseguenza che l’agevolazione fiscale deve ritenersi applicabile.

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18 febbraio2014

Pagamento spese e imputazioneIn materia di condominio, il condomino, eseguendo un pagamento

per spese condominiali, può imputarlo a singoli debiti e puòescludere che le somme pagate vengano imputate a crediticontestati. (Nella specie, la Cassazione – sent. n. 22634/’13 – hastabilito che correttamente il condomino debitore, a fronte dellasua contestazione delle spese di riscaldamento, ha esercitato lafacoltà di imputazione riconosciuta dall’articolo 1193 del CodiceCivile).

Servizio postale, presunzione di regolaritàUna raccomandata, anche in mancanza dell’avviso di ricevimento,

costituisce prova certa della spedizione, attestata dall’ufficiopostale attraverso la ricevuta, da cui consegue la presunzione(fondata sulle univoche e concludenti circostanze della spedizionee dell’ordinaria regolarità del servizio postale) di arrivo dell’attoal destinatario e di conoscenza ex articolo 1335 del Codice Civile.Lo ha stabilito la Cassazione (sent. n. 23920/’13).

CASSAZIONE

Dal 3.2.’14, arriva il “modello Rli”e le relative applicazioni telematiche

Dal 3.2.’14, il nuovo modello Rli (Richiesta di registrazione eadempimenti successivi - Contratti di locazione e affitto di immobili)prende il posto del modello 69 (che resterà per altri adempimenti)e i modelli utilizzati telematicamente. Il nuovo modello serve perla registrazione iniziale del contratto, per gli adempimenti successivi(quali risoluzione, cessione, proroghe), per l’esercizio dell’opzione(e revoca) della cedolare secca, per la comunicazione dei dati ca-tastali, per le denunce relative ai contratti di locazione nonregistrati, ai contratti di locazione con canone superiore a quelloregistrato o ai comodati fittizi. Fino al 31.3.’14 è, comunque ancorapossibile presentare agli uffici dell’Agenzia delle entrate, per gliincombenti anzidetti, il modello 69 e usare le varie modalità di re-gistrazione telematica.

Il modello Rli – reperibile gratuitamente in formato elettronicosul sito internet dell’Agenzia delle entrate (www.agenziaentrate.gov.it)– si presenta con modalità telematiche. Può, però, anche essere pre-sentato in forma cartacea presso gli uffici dell’Agenzia delle entrateoppure avvalersi dell’opera degli intermediari abilitati tra i quali – siricorda – figurano le Associazioni territoriali della Confedilizia.

Gli sprechi degli enti localiRoma, seicento immobili affittati “a canoni-regalo”. Un

esempio? “Un appartamento di quasi 130 metri quadrati a viadel Colosseo a 122 euro al mese, 1.472 euro l’anno”.(la Repubblica 15.11.’13)Ecco dove finiscono i nostri soldi..

Spot gay finanziato dall’Università Statale di Milano.(il Giornale 16.11.’13)Centri per i migranti

Cibo, stipendi, affitti: i Centri di identificazione ed espulsione(Cie) per i migranti “ci costano 200mila euro al giorno”.(Corriere della Sera 24.12.’13)“I corsi dell’Asl per i medici? Insegnano a giocare a bridge”

“Scandalo all’ospedale di Bergamo”: a ogni medico che fre-quenta il corso di bridge vengono riconosciuti 25 dei 50 creditiformativi annuali richiesti. Le lezioni di radioterapia, invece,valgono solo 4 crediti. (il Giornale 12.01.’14)I costi dei politici locali/1

160 milioni è il costo annuo dell’Assemblea regionale siciliana:1,7 milioni per “ognuno dei 90 deputati regionali (85mila euroin più rispetto ad un senatore)”. (Corriere della Sera 22.12.’13)I costi dei politici locali/2

“Liguria, spese pazze in Regione tra promozioni e benefit apioggia”. Previsti anche 13 euro al giorno a favore dei dirigentiper “stress da ufficio”.(la Repubblica 22.12.’13)Altro che semplificazione

“Mi è arrivato un plico che pesa 88 kg ed è alto 148 cm. L’hadovuto preparare l’Autocamionale della Cisa per chiedere l’au-torizzazione ambientale al Comune per la tinteggiatura di unviadotto che esiste da alcuni decenni. E noi dovremmo studiarloe dibatterlo. E questa sarebbe semplificazione?” Così il Sindacodi Berceto – un paesino dell’Appennino parmense – su ItaliaOggidel 17.12.’13.“Immobili vuoti ma ministeri in affitto”

“Sborsati 750 milioni l’anno in canoni mentre il demanio hastabili sfitti per 5 miliardi”. (la Repubblica 15.12.’13)I costi delle Province

La Provincia di Roma, commissariata da un anno, ha assunto,“a tempo determinato, un nuovo dirigente (oltre ai 50 che già cisono) con 130mila euro di stipendio per coadiuvare la strutturacommissariale. Ovvero il commissario prefettizio più quattrosubcommissari”.(CorrierEconomia 9.12.’13)“Se muore la Provincia spendacciona rinasce il PaeselloMetropolitano?”

La Sicilia ha individuato tre città metropolitane: il 20% deltotale nazionale. Tra queste c’è anche Messina che ha menoabitanti e un’estensione territoriale inferiore alla Provincia diPerugia.(CorrierEconomia 9.12.’13)Poltrone per tutti

A Roccafiorita, un paesino in provincia di Messina che contaappena 226 abitanti, ci sono 12 consiglieri comunali (1 ogni 19abitanti). Due in più rispetto, ad esempio, al ben più grande Co-mune di Cortina d’Ampezzo, dove ci sono 10 consiglieri per6.075 abitanti (uno ogni 620 abitanti).(Panorama 18.12.’13)Il grande affare della sosta a pagamento

“Il business dei cartelli truffa”: a Milano insegne per la sostaa pagamento recanti tariffe non ancora in vigore. In 14 giorni sistima che il Comune abbia incassato “indebitamente” circa700mila euro.(il Giornale 11.12.’13)

BELLITALIA

BellItalia è sul sito della ConfediliziaLa rubrica “BellItalia” – costantemente aggiornata – è presente

e consultabile sul sito Internet confederale (www.confedilizia.it).

da ItaliaOggi, 22.1.’14

L’Agenzia delle entrate apre una finestra su Twitter

L’Agenzia delle entrate è approdata su Twitter per parlare inmodo semplice e immediato ai milioni di utenti che usano tale so-cial network. Si apre così una nuova finestra di comunicazione intempo reale, per consentire ai cittadini di tenersi aggiornati, anchevia mobile, sulle novità e le scadenze del Fisco.

Speriamo che Twitter rappresenti veramente – come affermatonel comunicato stampa di presentazione – uno strumento utile aicontribuenti.

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19febbraio2014

TUTTO CONDOMINIO

Abbiamo già trattato su questecolonne del compenso dell’am-ministratore di condominio. Daultimo, su Confedilizia notiziedi gennaio 2014, dove riferivamodi una recente pronuncia dellaCassazione (la n. 22313 del30.9.’13), secondo cui “l’attivitàdell’amministratore, connessaed indispensabile allo svolgi-mento dei suoi compiti istitu-zionali deve ritenersi compresa,quanto al suo compenso, nelcorrispettivo stabilito al momentodel conferimento dell’incaricoper tutta l’attività amministrativadi durata annuale e non deve,pertanto, essere retribuita a par-te”. A giudizio dei Supremi giu-dici, infatti, non è possibile esi-gere, da parte di chi amministraun condominio, compensi perprestazioni aggiuntive in man-canza di una specifica deliberain punto, giacché spetta solo al-l’assemblea “il compito generaledi valutare l’opportunità dellespese sostenute dall’ammini-stratore”. Nella specie si trattavadi attività connessa all’esecu-zione di lavori nello stabile edella redazione e stipula del re-lativo contratto di appalto.

Nel precisare che la decisionede qua conferma quanto già sta-tuito in materia dalla giurispru-denza di legittimità in altre oc-casioni (cfr., ex multis, Cass.10204 del 28.4.’10), vi è da ag-giungere, in argomento, che lalegge di riforma dell’istituto con-dominiale (l. n. 212/’12) ha in-trodotto una previsione che miraproprio a prevenire il sorgeredi contenziosi di questo tipo. Ilriformulato art. 1129 c.c. – normainderogabile ai sensi del suc-cessivo art. 1138 cc – prevedeinfatti, al quattordicesimo com-ma, che l’amministratore, “al-l’atto dell’accettazione della no-mina e del suo rinnovo”, deve“specificare analiticamente”,l’importo dovuto a titolo di com-penso; pena: la “nullità dellanomina stessa”. Chi svolge l’at-tività di amministratore deve,dunque, portare, ora, a cono-scenza dell’assemblea (e fareaccettare alla stessa), in sede diconferimento dell’incarico (ov-vero di rinnovo di questo), laretribuzione richiesta, e ciò tantoper le competenze relative aprestazioni di carattere ordinarioquanto per quelle relative adattività di natura straordinaria.La questione di eventuali pretesedi somme aggiuntive rispetto alcompenso inizialmente pattuitodeve, pertanto, ritenersi defini-tivamente superata.

In questa prospettiva va sottoli-neato, peraltro, quanto riportatosu Confedilizia notizie di ottobre2013 in materia di rinnovo tacitodell’amministratore in carica: per

giovarsi delle norme introdottedalla riforma che scattano in oc-casione della nomina dell’ammi-nistratore – tra cui, appunto, l’in-dicazione analitica del compensorichiesto – è opportuno che i con-dòmini provvedano tempestiva-mente a stabilire in assemblea(eventualmente convocata da, oa richiesta di, due di essi, ex art.66, primo comma, disp. att. c.c.) ea comunicare formalmente al-l’amministratore (che, in ognicaso, potrà anche prenderne for-malmente atto – quindi a verbale– in sede di riunione condomi-niale), il diniego di rinnovazione

dell’incarico (Cn apr. ’13).Si segnala, infine, che per

l’analiticità della specificazionedell’importo di cui al predettoart. 1129 c.c. può farsi riferi-mento alle voci di cui allo “Sche-ma tipo per la determinazionedel compenso dell’amministra-tore di condominio”, predispostodal Coordinamento condomi-niale della Confedilizia e il cuitesto può essere richiesto alleAssociazioni territoriali dellaConfedilizia, nonché ai Registriamministratori costituiti pressole stesse (recapiti sul sitowww.confedilizia.it).

Amministratore di condominio e compenso

Fondo speciale per le opere straordinarie e contabilità separataSu Confedilizia notizie ci siamo occupati più volte del fondo speciale delle opere straordinarie

previsto dall’art. 1135, primo comma, n. 4), c.c., da ultimo dando conto, oltreché delle recenti novitàlegislative in materia, anche della possibilità di ricorrere all’istituzione di un trust, di modo che lerisorse raccolte vengano effettivamente destinate alle opere deliberate e, di conseguenza, nonpossano essere aggredite dai creditori che a diverso titolo abbiano fornito al condominio prestazionio servizi (Cn gen.’14). In precedenza, avevamo evidenziato invece – sempre trattando del fondo inquestione – l’importanza di costituire un conto corrente ad hoc dove far confluire la provvistarelativa al primo pagamento previsto e così via per i successivi stati di avanzamento (cfr. Cn ott.13).In questo contesto non possiamo non sottolineare, ora, che insieme al predetto conto corrente è beneanche che venga tenuta una contabilità separata per i lavori straordinari e le innovazioni di cui trattail citato art. 1135 c.c.. Oltre, infatti, a rappresentare un indubbio elemento di trasparenza nellagestione condominiale, ciò permetterebbe – in linea con quanto già osservato in relazione al contocorrente ad hoc – di individuare subito eventuali inadempienze nel pagamento delle somme destinateal fondo speciale, consentendo, da un lato, all’amministratore di adempiere puntualmente all’obbligo– impostogli dall’art. 63, primo comma, disp. att. c.c. – di comunicare ai creditori non ancorasoddisfatti che lo interpellino i dati dei morosi; dall’altro, agli stessi creditori, di dare celermenteavvio alle conseguenti azioni esecutive.

L’art. 1132 c.c. tratta di un ar-gomento molto delicato per lavita condominiale anche se ingenere poco considerato: il dis-senso dei condòmini rispettoalle liti.

La norma – inderogabile aisensi del successivo art. 1138 c.c.e non toccata dalla legge di ri-forma del condominio – prevede,infatti, che, qualora l’assembleaabbia deliberato di promuovereuna lite o di resistere ad una do-manda e un condomino dissentada tale decisione, questi possa,con atto da notificarsi all’ammi-nistratore entro 30 giorni da quel-lo in cui ha avuto notizia delladeliberazione, separare la propriaresponsabilità in ordine alle con-seguenze della lite per il caso disoccombenza. In tale ipotesi, ilcondomino dissenziente avrà di-ritto di rivalsa per ciò che abbiadovuto pagare alla parte vitto-riosa, mentre se l’esito della liteè stato favorevole al condominioe lo stesso dissenziente ne ab-biano tratto vantaggio, quest’ul-timo sarà tenuto a concorrerenelle spese del giudizio che nonsia stato possibile ripetere dallaparte soccombente.

È discusso se l’ambito di ap-plicazione dell’art. 1132 c.c. ri-

guardi soltanto i rapporti tra ilcondominio ed i terzi oppure sipossa estendere alle controversieintercorrenti tra lo stesso con-dominio e il singolo partecipante:in giurisprudenza si propendeper la prima ipotesi (cfr. Cass.sent. n. 801 del 25.3.’70); in dot-trina per la seconda (cfr. AA. VV.,Trattato del condominio, ed.: Ce-dam, 2008, 601).

Ciò che sembra incontroverti-bile, invece, è che si sia in pre-senza di una disposizione (in-giustamente) favorevole a chi siestranea dalla lite.

Se infatti il legislatore intro-ducendo questa norma ha sen-z’altro inteso tutelare il dirittodei singoli condòmini di opporsialle liti (che evidentemente noncondividono) e nel contempo dinon impedire che la maggioranzadifenda gli interessi della collet-tività, va anche detto, tuttavia,che con tale previsione il legi-slatore sembra essere andatooltre le sue stesse intenzioni, ar-rivando quasi a “premiare” i dis-senzienti, i quali sono chiamatia partecipare, in caso di vittoriadel condominio e sempreché de-rivi loro un vantaggio (riferibile,ad esempio, alla conservazionedel bene comune o al suo miglior

uso: cfr. AA. VV. in op. cit. 602),solo – come abbiamo visto – allespese di giudizio che dalla partesoccombente per qualsiasi motivo(es.: insolvenza) non si sia potutorecuperare. Questo, almeno, stan-do al tenore letterale dell’art.1132 c.c. Ma del resto alcuni ten-tativi, pure operati in dottrina,di fornire una diversa interpre-tazione della norma (cfr., adesempio, M. De Giorgi, Il Con-dominio, ed.: Cedam, 2009, 226)non risulta abbiano avuto seguitoin giurisprudenza.

Chiarito questo – e precisatoanche che il suddetto terminedei 30 giorni decorre, in lineacon quanto previsto dall’art. 1137c.c. per le impugnazioni delledelibere assembleari, dalla datadi deliberazione per coloro chehanno espresso voto sfavorevoleo si sono astenuti e dalla datadella comunicazione per gli as-senti (cfr. R. Triola, Il condominio,Giuffré editore, 2007, 817) – restasolo da segnalare, in argomento,che, secondo la giurisprudenza,il dissenso non necessariamenteva notificato a mezzo di ufficialegiudiziario bastando, allo scopo,anche una raccomandata con ri-cevuta di ritorno (cfr. Cass. sent.2967 del 15.6.’78).

Il dissenso dei condòmini rispetto alle liti

REGISTRO NAZIONALE

AMMINISTRATORI

Informa in tempo reale

su tutte le novità in materia legislativa,

giurisprudenziale e pratica

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20 febbraio2014

TUTTO CONDOMINIO

da LA STAMPA, 3.2.’14

da LA STAMPA, 13.1.’14

CREDITI VERSO LO STATOSFITTO INVOLONTARIO

Gli interessati si segnalino con urgenza alla Segreteria generale

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21febbraio2014

TUTTO CONDOMINIO

Due modellidi libertà

57 milioni di pazzi libertari,57 milioni di uomini dellagiungla vivono senza i Comu-ni, risiedono tranquillamentein realtà riconducibili a dueforme giuridiche. Vi è un pri-mo modello in cui gli abitantisono “inquilini”: gli immobilisono di proprietà di un sog-getto unico (un’associazione,una società di cui gli abitantisono titolari di una quota, ouna fondazione) e sono con-cessi in uso abitazione/loca-zione. Nel secondo modello,invece, gli abitanti sono pro-prietari degli immobili in cuivivono e sono comproprietaridei beni comuni (strade, aiuo-le, ma anche centri ricreativie altro): di fatto si tratta dienormi condomini, che, però,non sono vincolati ad una nor-mativa preconfezionata dallalegge (com’è in Italia per icondomìni, appunto) e pos-siedono regolamenti che nedelineano spesso forme asso-ciative.

Silvio Boccalatte

AutarchiaAlcuni anni fa i proprietari

dell’unico minimarket pre-sente a Partigliano hanno de-ciso di chiudere l’attività: tuttala Comunità è insorta, benconscia che, senza un eser-cizio commerciale, un borgodegrada velocemente a meroagglomerato di case, per poiscomparire. La reazione nonè stata quella di urlare e star-nazzare affinché qualcuno(cioé un’autorità pubblica)ponesse dei vincoli alla ces-sione, oppure rilevasse l’at-tività, oppure elargisse finan-ziamenti e sovvenzioni: a Par-tigliano la popolazione si èrimboccata le maniche e hadeciso di rilevare l’attivitàcommerciale tramite il Co-mitato paesano, altra asso-ciazione locale che gode solodi minimi rimborsi spese daparte del Comune di Borgo aMozzano, del tutto insuffi-cienti a pareggiare gli esborsi.Adesso il minimarket esiste,è in piena attività e dà purelavoro a due persone.

Silvio Boccalatte

informa su tutte le novitàche interessano

da 24Ore, 27.12.’13

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22 febbraio2014

TUTTO CONDOMINIO

La responsabilità penale del-l’amministratore, in particolareallorché questo ometta di effet-tuare lavori necessari a rimuo-vere situazioni di pericolo, è unotra i temi più delicati in ambitocondominiale. Ed è anche par-ticolarmente controverso.

I giudici infatti, in materia,non hanno assunto una posizioneunivoca.

Secondo una parte della giu-risprudenza, nel caso di mancataformazione della volontà assem-bleare e di omesso stanziamentodi fondi necessari per porre ri-medio al degrado dell’edificioche dà luogo al pericolo, nonpuò ipotizzarsi un’eventuale re-sponsabilità penale a carico del-l’amministratore di condominioper non avere attuato interventiche non erano in suo materialepotere, ricadendo, in tal caso,su ogni singolo proprietario l’ob-bligo giuridico di rimuovere lasituazione pericolosa (cfr. Cass.pen. n. 21401 del 10.2.’09).

A giudizio di altra parte dellagiurisprudenza, invece, negli edi-fici condominiali l’obbligo giu-ridico di rimuovere il pericoloderivante dalla minacciante ro-vina di parti comuni della co-struzione incombe senz’altro suchi amministra il fabbricato. Se-condo questo indirizzo, infatti,l’amministratore è titolare opelegis – salvo diversa disposizioneregolamentare – sia del doveredi erogazione delle spese attinentialla manutenzione ordinaria ealla conservazione delle parti edei servizi comuni dell’edificio,sia del potere di ordinare lavoridi manutenzione straordinariache rivestano carattere urgente(con l’obbligo di riferirne nellaprima assemblea di condominio),per cui deve riconoscersi in capoallo stesso l’obbligo giuridico diattivarsi senza indugio per l’eli-minazione di situazioni poten-zialmente pericolose (cfr. Cass.pen. sent. n. 6757 del 6.5.’83).

L’orientamento da ultimo ci-tato trova conferma anche inuna recente sentenza della Cas-sazione penale (la n. 34147 del6.9.’12), secondo cui l’ammini-stratore riveste una specificaposizione di garanzia, ex art.40, secondo comma, c.p., (il qua-le stabilisce che “non impedireun evento, che si ha l’obbligogiuridico di impedire, equivalea cagionarlo”); di conseguenza,ha il dovere di attivarsi per ri-muovere eventuali situazioni dipericolo per l’incolumità di terzi.Nella specie, si trattava del-l’omesso livellamento della pa-vimentazione dell’edificio con-dominiale che aveva determinatola caduta di un passante: in ap-plicazione del principio testéenunciato, i Supremi giudici

hanno riconosciuto la respon-sabilità penale dell’amministra-tore (per il reato di lesioni) sulpresupposto che l’eliminazionedi un’insidia – determinata dalpredetto mancato livellamento– costituisca certamente un in-tervento riconducibile ad un ob-bligo di legge imposto, a chiamministra, dalle ordinarie re-gole civilistiche applicabili inmateria di condominio.

Concludendo, alla luce diquanto precede, è importante,allora, che l’amministratore, ondeevitare di incorrere in respon-

sabilità penali, si attivi pronta-mente per rimuovere possibilipericoli per l’incolumità dei con-dòmini o di terzi. Così come èimportante che pure gli stessicondòmini non rimangano inerti,dato che anch’essi – come ab-biamo visto – potrebbero esserechiamati a rispondere del veri-ficarsi di eventuali sinistri.

Per una trattazione più appro-fondita della responsabilità pe-nale omissiva dell’amministra-tore si rimanda all’Archivio dellelocazioni e del condominio n.5/’13.

La responsabilità penale omissiva dell’amministratore di condominio AT TEN ZIO NELa Con fe di li ziaha isti tui toil RE GI STRONA ZIO NA LEAM MI NI STRA TO RIIM MO BI LIA RIChi aves se ne ces si tàdi tro va reun Am mi ni stra to renel la pro pria cit tà oin al trepuò chie de reIN FOR MA ZIO NIal laSE GRE TE RIA GE NE RA LE

GUIDA PRIVACY SU SITO CONFEDILIZIACome riportato su Confedilizia notizie di gennaio, il Garante per la protezione dei dati personali ha

predisposto – anche alla luce delle novità recate dalla legge di riforma del condominio – una guida per ilcorretto uso dei dati personali nell’ambito condominiale, suddivisa in otto brevi capitoli ed un miniglossario.

Nel merito, si segnala il capitolo dedicato all’amministratore in cui viene effettuato un riepilogo sulleresponsabilità dello stesso in tema di privacy nel condominio, con particolare attenzione ai dati personali,sensibili e sanitari che possono essere trattati nell’ambito dell’amministrazione condominiale e a quelliche non possono essere trattati. In tal senso, il Garante specifica che, per esempio, è vietato riportare infogli cartacei o elettronici condominiali, vicino a nomi di condòmini o inquilini, annotazioni personaliquali “single”, “non verrà all’assemblea”, “va in vacanza a giugno”, “risponde sempre la segreteria”.

Inoltre, nella Guida vi è un apposito capitolo dedicato alla gestione trasparente del condominio, che puòaiutare gli amministratori ad un corretto rapporto con i condòmini e con i terzi estranei alla compaginecondominiale.

Come pure già evidenziato su Confedilizia notizie, si torna a ricordare che la guida – intitolata“Condominio e privacy” – è scaricabile dal sito internet della nostra Organizzazione (www.confedilizia.it).

PARERE ABI SU ESTRATTI CONTOÈ possibile scaricare dal sito della nostra Organizzazione (www.confedilizia.it) il parere dell’Ufficio

legale dell’Associazione Bancaria italiana-ABI sulla “Riforma del condominio e normativa sul trattamentodei dati personali”.

Nel parere in questione si affronta, alla luce della normativa sulla privacy, l’eventuale responsabilità in cuipuò incorrere una banca rilasciando ai condòmini, per il tramite dell’amministratore – come previstodall’art. 1129 c.c. –, estratti conto nella loro versione integrale.

Uso del muro comune in condominioCome è noto, i condomini possono fare il più ampio uso del muro comune secondo il proprio interesse

e le proprie necessità (fermi restando i divieti di mutamento della destinazione del bene e di impedimentoagli altri comproprietari di uso analogo del bene stesso: art. 1102 c.c.): ma ciò è consentito solamentequale estrinsecazione delle facoltà, delle attività e degli interessi di ciascun condomino all’internodell’ambito proprio del condominio stesso.

Con riguardo a questo problema una recente sentenza della Cassazione (la n. 15024 del 14.6.’13) hasottolineato importanti principii, confermando peraltro il precedente orientamento della giurispruden-za.

La sentenza citata ha precisato appunto che i muri perimetrali di un edificio in condominio sonodestinati al servizio esclusivo dell’edificio stesso, di cui costituiscono parte organica per funzione edestinazione, sicché possono essere utilizzati dal singolo condomino solo per il miglior godimento dellaparte di fabbricato di sua proprietà esclusiva, ma non possono invece essere usati, senza il consenso ditutti i comproprietari, per l’utilità di altro immobile di proprietà esclusiva di uno dei condòminicostituente unità distinta rispetto all’edificio comune. Ciò infatti comporterebbe la costituzione di unaservitù, a carico dell’edificio condominiale, per la quale sarebbe necessario il consenso di tutti icomproprietari.

Ne deriva che il condomino che voglia appoggiare una costruzione – realizzata su suolo contiguo chesia di sua esclusiva proprietà e non faccia parte del condominio – al muro comune di un edificio di cuiegli sia comproprietario, non può farlo senza il consenso degli altri condòmini, non essendo nemmenoapplicabile nella fattispecie il disposto dell’art. 884 c.c., che attribuisce al comproprietario il diritto diappoggiare le sue costruzioni al muro comune.

Paolo Scalettaris

IL PUNTO SU ...

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23febbraio2014

SATANISMO FISCALE

L’articolo di cui al titolo (Libero,27.1.’14) è esemplare e bisogne-rebbe poter obbligare tutti i politicie gli alti burocrati a leggerlo.

Dopo aver spiegato che l’ideadi un fondo ove meno spese di-venisse meno tasse è stato irri-mediabilmente mandato a monteda un comma della legge di sta-bilità che ha previsto la possibilitàdi destinare i soldi risparmiati aspese urgenti, inderogabili e giuste(quindi, tutte le spese d’ora inpoi saranno dichiarate tali), Pa-ragone – conduttore anche delnoto programma televisivo “LaGabbia” – scrive: “Assieme allarigidità del lavoro, all’oppressioneburocratica e alla malagiustizia,il satanismo fiscale compone iquattro pali cui è legata e seviziatal’Italia”, aggiungendo: “Non so ache punto sia il commissario peri tagli; so, però, che il suo lavorosarà del tutto inutile se non sitorna allo schema iniziale: ognicentesimo tagliato deve essereun centesimo restituito, senza ul-teriore intermediazione statale.L’esito della cura deve essere undimagrimento della macchinastatale, non il suo peso invariato,o accresciuto, però spostato dalgroppone alle chiappe degli ita-liani. Questo gioco dello spostarei pesi fiscali, cercando di spremeresempre di più, deve essere ban-dito. È da banditi”.

ESECUZIONE FORZATA

Apprezzato volume di Massi-miliano Di Pirro (ed. la Tribuna),con 47 percorsi monografici, leformule, le norme aggiornate.

Particolarmente curata (e ap-profondita) la parte dedicata al-l’esecuzione per consegne e ri-lasci, alla quale l’Autore dedicaben 35 pagine del completo vo-lume.

Iva al 22% per la costruzione delle RtaCon la risoluzione n. 8/E del 14.1.’14, l’Agenzia delle entrate si

è occupata del trattamento fiscale applicabile ai fini Iva alle resi-denze turistico-alberghiere (Rta) che – rileva l’Agenzia – possonoessere definite, secondo le disposizioni regionali di settore, comestrutture ricettive che, pur avendo servizi comuni di tipo alber-ghiero, possono offrire ospitalità in appartamenti, costituiti da unoo più locali dotati di servizio autonomo di cucina ed aventi accessiindipendenti in ambiti condominiali o pubblici.

Secondo le Entrate, l’aliquota Iva applicabile alla costruzione diun complesso immobiliare costituito da unità abitative e da unitàstrumentali è quella ordinaria, attualmente pari al 22%. L’aliquotadel 10% può essere applicata solo se sono rispettate le proporzionifra parti abitative e no secondo le regole della legge Tupini (l. n.408/’49).

In merito alla locazione delle singole unità abitative, l’Agenziaesprime l’avviso che tali operazioni siano esenti, salvo che le im-prese costruttrici che le pongono in essere optino per l’imponibilità(in questo caso l’aliquota applicabile è quella del 10%).

da la Repubblica, 11.1.’14

LA VERA STORIA DELLA MINI IMU

da LIBERTÀ, 23.1.’14

Una Gazzettada quasi 2 Kg

Il titolo è incomprensibile (senon leggendo approfonditamenteil testo del decreto). Chiaro, invece,è il suo peso, quasi 2 chili, perl’esattezza 1,860. Cosa sarà costatoallo Stato?

La Confedilizia, convocata dalCommissario per la riduzione dellaspesa pubblica dott. Cottarelli, ha– fra le altre proposte – suggeritodi controllare le singole leggi cheprevedono la pubblicazione diparticolari provvedimenti in Gaz-zetta per verificare se si tratti (neitempi di Internet e così via) diprevisioni proprio indispensabili.Nell’augurio che, in caso negativo,gli interessi di chi ha convenienzaa che le Gazzette siano molte, epesanti, non prevalgano. Speriamobene...

da il Giornale, 13.1.’14

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24 febbraio2014

No ti zia rio men si le fuori commerciodiffuso esclusivamente

tramite le Associazioni territorialidella Confedilizia

Anno 24Numero 2

Di ret to re re spon sa bi leCOR RA DO SFOR ZA FO GLIA NI

Re dat to reFLAVIO SALTARELLI

Re da zio neUf fi cio Stam pa Con fe di li zia

00187 - Ro ma - Via Borgognona, 47Tel. 06/6793489 (r.a.)

Fax. 06/6793447Impaginazione e fotocomposizione

Publitep - PiacenzaStampa

TEP s.r.l. - PiacenzaRegistrato al Tribunaledi Piacenza (n. 442)

Licenziato per la stampail 4 febbraio 2014

Il numero di gennaio 2014è stato postalizzato il 21.1.2014

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INFORMAZIONI PRESSOTUTTE LE CONFEDILIZIELOCALIE PRESSOTUTTI GLI SPORTELLIDI BANCA INTESA/SAN PAOLO

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Proposte, interrogazioni e mozioni di nostro interesse

Norme in materia di dismissioni e gestione di immobili deglienti previdenziali privatizzati, degli enti pubblici o con partecipazionepubblica e degli enti o società sottoposti a vigilanza o controllopubblico sono il tema di una proposta di legge del deputatoMorassut (Pd).

Una delega al Governo per la revisione della disciplina e del-l’organizzazione del processo tributario e della giurisdizione tri-butaria è contenuta in una proposta di legge della deputata SandraSavino (FI).

La deputata Mannino (M5S) è la prima firmataria di unaproposta di legge con la quale si intendono apportare modificheal testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari inmateria edilizia (dpr 6.6.’01, n. 380), volte all’introduzione di unamaggiorazione del contributo per il rilascio del permesso dicostruire per gli interventi di trasformazione del territorio eseguitisu aree agricole ovvero libere e non urbanizzate.

Con un’interrogazione rivolta al Ministro dell’economia e dellefinanze i deputati Fragomeli e Causi (Pd) chiedono se il Governointenda, al fine di ridurre gli adempimenti burocratici per icittadini tenuti al versamento di importi minimi di tributi e tariffecomunali, permettere agli enti locali, attraverso modifiche legislative,di stabilire, nell’ambito della propria autonomia finanziaria,l’importo minimo per gli accertamenti.

Proviene da alcuni deputati del Gruppo parlamentare di Sel,prima firmataria Di Salvo, una mozione con la quale, prendendole mosse dai dati Istat sullo stato di povertà delle famiglie italiane,si impegna il Governo a procedere alla programmazione delleattività necessarie per affrontare la questione degli sfratti inmaniera strutturale, avviando i provvedimenti illustrati al riguardodal Ministro delle infrastrutture e a prendere le opportune iniziativevolte, tra l’altro, a valutare la possibilità di sostenere gli affittiagevolati con un’ulteriore riduzione della cedolare secca.

Riconoscimento agli avvocati con almeno tredici anni di iscrizioneall’albo di poter trascrivere contratti di compravendita immobiliareè il tema di un disegno di legge di cui il primo firmatario è ilsenatore Cardiello (Forza Italia).

Con un’interrogazione rivolta al ministro delle Finanze, alcunisenatori appartenenti al Gruppo parlamentare del Pd, prima fir-mataria Mattesini, chiedono di sapere, in particolare, se il Governonon ritenga indispensabile intervenire per normare l’obbligatorietàdella contribuzione al Fondo di solidarietà per gli acquirenti diimmobili da costruire di cui al d.lgs. n. 122/’05 attraverso unefficace sistema sanzionatorio.

DAL PARLAMENTO

SEGNALAZIONI

Margaret Thatcher, This Ladyis not for turning, a cura di StefanoMagni, IBL Libri ed., pp. 120

Alcuni discorsi (in versione ita-liana) della “Dama di ferro”, chemolto bene chiariscono la suapolitica economica e sociale, ilsuo liberismo, la sua peculiareposizione rispetto all’Europa.

Giuseppe Verdi, È così bellacosa il ridere, L’Orma ed., pp. 64

Nella collana “I pacchetti” (cheunisce libro e cartolina in insolitaveste tipografica) esce una sceltadi lettere del musicista inattesa-mente brillanti e talora, anzi, di-vertenti.

Rocco Attinà, Offresi presidenteusato come nuovo, TipolitografiaEssegraph, pp. 266

Già presidente nazionale dellaFiaip, l’autore rievoca, con unabuona dose d’ironia, numerosiepisodi della propria vita profes-sionale, specie riferiti all’attivitàassociativa.

Antonio Pilati, Europa sovranitàdimezzata, IBL Libri – Il Foglioedd., pp. 92

Riflessioni su controverse que-stioni europee: debito pubblico,ruolo della Germania, scontri so-ciali, euro, integrazione, globa-lizzazione, finanza mondiale.

L’Italia e la guerra di Libiacent’anni dopo, a cura di LucaMicheletta e Andrea Ungari, Stu-dium ed., pp. 494

Un’articolata serie di ricerchesulla guerra di Libia 1911-’12, do-vute a studiosi di svariati orienta-menti culturali e incentrati su mol-teplici aspetti: politica estera, storiamilitare, cultura, istituzioni.

Co sto del la vi ta - In di ci na zio na li(Co mu ni ca zio ni ISTAT ai sen si dell’art. 81 leg ge 392/1978)

Le variazioni dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed im pie gati - da utilizzareper l’aggiornamento dei contratti di locazione - sono le seguenti:VA RIA ZIO NE AN NUA LE Da to pub bli ca to dall’ISTAT 75%Variazione luglio 2012 - luglio 2013 1,2 % 0,900 %Variazione agosto 2012 - agosto 2013 1,1 % 0,825 %Variazione settembre 2012 - settembre 2013 0,8 % 0,600 %Variazione ottobre 2012 - ottobre 2013 0,7 % 0,525 %Variazione novembre 2012 - novembre 2013 0,6 % 0,450 %Variazione dicembre 2012 - dicembre 2013 0,6 % 0,450 %

VA RIA ZIO NE BIEN NA LEIl dato relativo alla variazione biennale non viene più pubblicato, posto che la soppressionedell’aggiornamento biennale risale al 1985. A richiesta, il dato potrà essere fornito a chi neavesse bisogno, direttamente dalla Segreteria generale della Confedilizia.

AVVERTENZA - Il dato al 75% viene qua pubblicato con tre decimali, come da computo arit-metico. Per ragioni pratiche, potrà peraltro essere utilizzato il dato con i primi due decimaliLe variazioni dell’“Indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi del l’U nio ne Europea”(cosiddetto indice armonizzato europeo, che si può utilizzare con specifica clausola nei contratti dilocazione abitativa per l’aggiornamento del canone - cfr. Confedilizia notizie febbraio ’99) sono leseguenti:VA RIA ZIO NE AN NUA LE Da to pub bli ca to dall’ISTATVariazione luglio 2012 - luglio 2013 1,2 %Variazione agosto 2012 - agosto 2013 1,2 %Variazione settembre 2012 - settembre 2013 0,9 %Variazione ottobre 2012 - ottobre 2013 0,8 %Variazione novembre 2012 - novembre 2013 0,7 %Variazione dicembre 2012 - dicembre 2013 0,7 %I dati Istat sono tempestivamente disponibili (il giorno stesso del la diffusione) presso le Associazioniterritoriali della Confedilizia.

Ci ta zio ni

Le frasi riprodotte in questo nu-mero di Confedilizia notizie (perstimolo di conoscenza e discus-sione) sono tratte da uno studiodi Silvio Boccalatte pubblicato nelvolume La città sussidiaria – Vivereoltre lo Stato a cura di Carlo Lottieried edito dall’Associazione culturale“Carlo Cattaneo” (Pordenone).

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