SISTEMI FISSI AUTOMATICI DI RIVELAZIONE E DI … · errori o delle differenze rispetto alla norma....
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1 - Confidential and Proprietary
UNI 9795 Gennaio 2010UNI 9795 Gennaio 2010
SISTEMI FISSI AUTOMATICI SISTEMI FISSI AUTOMATICI DIDIRIVELAZIONE E RIVELAZIONE E DIDI SEGNALAZIONE E SEGNALAZIONE E DIDI
ALLARME ALLARME DD’’INCENDIOINCENDIO..
Progettazione, Installazione ed Progettazione, Installazione ed Esercizio.Esercizio.
Ing. Sergio AbbrugiatiIng. Sergio Abbrugiati
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DISCLAIMERDISCLAIMER
La Presentazione che segue La Presentazione che segue èè basata sulla norma UNI EN basata sulla norma UNI EN 9795 ma non sostituisce la norma stessa.9795 ma non sostituisce la norma stessa.EE’’ possibile che nella presentazione siano presenti degli possibile che nella presentazione siano presenti degli errori o delle differenze rispetto alla norma.errori o delle differenze rispetto alla norma.Per la progettazione e/o lPer la progettazione e/o l’’installazione di un sistema di installazione di un sistema di rivelazione incendio occorre sempre basarsi sulla UNI EN rivelazione incendio occorre sempre basarsi sulla UNI EN 9795.9795.La Notifier Italia Srl ed i suoi dipendenti non sono in alcun La Notifier Italia Srl ed i suoi dipendenti non sono in alcun modo responsabili per gli errori generati dallmodo responsabili per gli errori generati dall’’errato uso errato uso della presentazione che segue.della presentazione che segue.
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Differenze tra:Differenze tra:
SISTEMI CONVENZIONALISISTEMI CONVENZIONALIee
SISTEMI ANALOGICI INDIRIZZATISISTEMI ANALOGICI INDIRIZZATI
Premessa: Differenze tra sistemiPremessa: Differenze tra sistemi
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Premessa: Topologia di un sistemaPremessa: Topologia di un sistemaConvenzionaleConvenzionale
+ Linea 1- Linea 1
+ Linea 2- Linea 2
+ 24 V - 24 V
Massimo 32 dispositivi per linea
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Loop 1
Loop 2
Premessa: Topologia di un sistemaPremessa: Topologia di un sistemaAnalogico Analogico -- IndirizzatoIndirizzato
Massimo99 rivelatori più99 moduli per loop
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LA NORMALA NORMAUNI 9795 GENNAIO 2010UNI 9795 GENNAIO 2010
Premessa: Differenze tra sistemiPremessa: Differenze tra sistemi
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Introdotti nuovi riferimenti normativiInserita Appendice dedicata alla ProgettazioneModificati i Criteri di InstallazioneInserita Appendice dedicata ai Rivelatori per CondottaRichiamate nuove Tecnologie di RivelazionePuntualizzazioni sulle segnalazioni AcusticheIntrodotti i Sistemi EVACModifiche delle modalità di ConnessioneRichiamo alla UNI 11224:2007 per l’avviamento e la Manutenzione
i. Noviti. Novitàà rispetto allrispetto all’’Edizione 2005Edizione 2005
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Riferimenti NormativiTermini e DefinizioniComponenti del SistemaDocumentazione di ProgettoSorveglianzaDistribuzione dei RivelatoriPosizionamento dei PulsantiUtilizzo dei Rivelatori SpecialiCentrale di Controllo e SegnalazioneApparati di SegnalazioneRete di CollegamentoEsercizio dei Sistemi
iiii. Argomenti Trattati. Argomenti Trattati
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La norma prescrive:La norma prescrive:Criteri per la progettazione, lCriteri per la progettazione, l’’installazione e linstallazione e l’’esercizio esercizio dei sistemi fissi automatici di rivelazione e segnalazione dei sistemi fissi automatici di rivelazione e segnalazione allarme dallarme d’’incendio.incendio.
Si applica alle realizzazioni eseguite entro qualsiasi Si applica alle realizzazioni eseguite entro qualsiasi tipologia di edificio indipendentemente dalla tipologia di edificio indipendentemente dalla destinazione ddestinazione d’’uso.uso.
1. Scopo e Campo di Applicazione1. Scopo e Campo di Applicazione
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EN 54: Sono le norme europee che dispongono i criteri tecnico-funzionali ( requisiti, metodi di prova, prestazioni..) a cui devono rispondere i prodotti deputati alla rivelazione.
EN 54.1 Definizioni e terminologiaEN 54.2 Centrali di controllo e segnalazioneEN 54.3 Dispositivi sonori di allarmeEN 54.4 Apparecchiature di alimentazioneEN 54.5 Rivelatori di Calore EN 54.7 Rivelatori puntiformi di fumo EN 54.10 Rivelatori di fiamma EN 54.11 Pulsanti manuali d’allarme EN 54.12 Rivelatori lineari di fumo
Riferimenti presenti anche nell’edizione Aprile 2005
2. Riferimenti Normativi2. Riferimenti Normativi
11 - Confidential and Proprietary
Integrazioni nella nuova norma UNI 9795:2010
EN 54.16 Sistemi di Allarme Vocale (Centrale)EN 54.17 Isolatori di Corto CircuitoEN 54.20 Rivelatori ad AspirazioneEN 54.24 AltoparlantiEN 54.25 Sistemi via Radio EN 7536-16 Segni Grafici: Pulsanti di segnalazione EN 13501-1 Classificazione al fuoco dei prodotti e degli
elementi da Costruzione EN 11224 Controllo Iniziale e ManutenzioneEN 50200 Metodo di prova per la resistenza al fuoco di
piccoli cavi non protetti per l‘uso in circuiti di emergenza
Sono stati eliminati i riferimenti alle CEI 20-36 ed alle CEI 20-45
2. Riferimenti Normativi 2. Riferimenti Normativi –– NovitNovitàà 20102010
12 - Confidential and Proprietary
Si applicano termini e definizioni della UNI EN 54-1Altezza di un locale: Distanza tra il pavimento ed il punto più alto dell’intradosso del soffitto o della copertura, quando questa costituisce il soffitto.
Area: Una o più zone protette dal sistema.
Area specifica sorvegliata: Superficie a pavimento sorvegliata da un rivelatore automatico d’incendio determinata utilizzando il raggio di copertura.
Compartimento: Parte di edificio delimitata da elementi costruttivi di resistenza al fuoco predeterminata e organizzata per rispondere alle esigenze della prevenzione incendi.(D.M. 30/11/83)
Punto: componente connesso al circuito di rivelazione, in grado di trasmettere o ricevere informazioni relative alla rivelazione d’incendio.
3. Termini e Definizioni 3. Termini e Definizioni 1/21/2
- 2005 - - 2010 -
13 - Confidential and Proprietary
Si applicano termini e definizioni della UNI EN 54-1Raggio di copertura: Distanza massima in area libera senza ostacoli che può esserci fra un qualsiasi punto del locale, soffitto e/o sovrastruttura sorvegliato ed il rivelatore più vicino. Nel caso di soffitti inclinati tale distanza si riferisce al piano orizzontale.
Sorveglianza di ambiente: Sorveglianza estesa a un interno locale o ambiente.
Sorveglianza di oggetto: Sorveglianza limitata a un macchinario, impianto o oggetto
Zona: suddivisione geografica dei locali o degli ambienti, in cui sono installati uno o più punti e per la quale è prevista una segnalazione comune ai diversi punti
3. Termini e Definizioni 3. Termini e Definizioni 2/22/2
- 2005 - - 2010 -
14 - Confidential and Proprietary
3. Altezza, Punto, Zona, Area3. Altezza, Punto, Zona, Area
Altezza diun locale
Zona 1
Punto
Zona 2
Area
Area specifica sorvegliata
Raggio di copertura
15 - Confidential and Proprietary
E’ stato introdotto il concetto di “Raggio di Copertura”
3.6 Raggio di copertura3.6 Raggio di copertura
R
E’ la distanza massima in area libera tra qualsiasi punto del locale, soffitto e/o struttura sorvegliata ed il rivelatore. Sempre riferito al piano orizzontale
16 - Confidential and Proprietary
I sistemi di rivelazione automatica d’incendio devono:Rivelare automaticamente un principio d’incendio e segnalarlo il piùvelocemente possibile
I sistemi di rivelazione manuale d’incendio devono:Far segnalare l’incendio nel caso sia rivelato da un’uomo
Scopo dei sistemi è di:Favorire un tempestivo esodo delle persone, degli animali nonché lo sgombero dei beni;Attivare i piani di interventoAttivare i sistemi di protezione contro l’incendioed eventuali altre misure di sicurezza
4. Finalit4. Finalitàà e scopoe scopo
17 - Confidential and Proprietary
COMANDO SIST. AUT. ANTINCENDIO
G
4.2 Componenti del Sistema4.2 Componenti del Sistema
Nessuna variazione dall’edizione Aprile 2005
CENTRALE
B
RIVELATORI
A
PULSANTI
D
DISP. D’ALLARME
CTRASM. ALLARME
E
RICEZ. ALLARME
FTRASM. GUASTO
J
RICEZ. GUASTO
K
SISTEMA AUT. ANTINCENDIO
HALIMENTAZIONE L
Le linee indicano i flussi di informazioni e non le connessioni
Sempre presenti
18 - Confidential and Proprietary
Il punto 4.3 rimanda all’allegato A che indica come deve essere la documentazione di progetto.
Stabilisce che la protezione incendio deve essere vista nel suo complesso tenendo conto delle possibili interazioni con le altre misure previste.
Vengono definite le seguenti fasi progettuali
Fase Preliminare o di massimaRelazione Tecnico-Descrittiva e schema a BlocchiTavole grafiche di:
Tipo di installazione, classe di pericolo, aree non protette, destinazioni d’uso, sezioni con la posizione dei rivelatori.
Riferimento esplicito alla Norma applicata
4.3 Documentazione di Progetto 4.3 Documentazione di Progetto 1/31/3
19 - Confidential and Proprietary
Fase successiva (definitiva-esecutiva)Devono essere presenti:
4.3 Documentazione di Progetto 4.3 Documentazione di Progetto 2/32/3
Scheda riassuntiva con:Informazioni progetto/progettistaRiferimenti di tutti i disegni, i documenti e le tavoleRiferimenti alle norme ed eventuali scostamentiElenco dei componenti
Relazione tecnico descrittiva con:Indicazione di zone, aree sorvegliate e rivelatori.Scelte effettuate per la tipologia dei sensoriDimensionamento dei cavi per il loop e l’alimentazione
20 - Confidential and Proprietary
Fase successiva (definitiva-esecutiva)Devono essere presenti:
4.3 Documentazione di Progetto 4.3 Documentazione di Progetto 3/33/3
Schema a blocchi con:Le tipologie degli apparecchiLe connessioni logicheLa funzionalità del sistemaSchema funzionale con tabelle causa-effetto
Disegni di Layout con:Planimetria con le caratteristiche degli elementi costruttiviSezioni con posizionamento dei rivelatori rispetto al soffitto e rispetto ad altri elementiIndicazioni degli elementi nascosti (controsoffitti, sottopavimenti)
21 - Confidential and Proprietary
PROGETTAZIONE E PROGETTAZIONE E INSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI FISSI SISTEMI FISSI AUTOMATICIAUTOMATICI
22 - Confidential and Proprietary
All’interno di un’area sorvegliata devono essere controllate da rivelatori anche le seguenti parti:
Locali tecnici di elevatori ed ascensori nonché i relativi vani corsaCortili interni copertiCunicoli e cavedi e passerelle per cavi elettriciCondotti di condizionamento dell’aria e condotti di aerazione e ventilazioneSpazi nascosti sopra i controsoffitti esotto i pavimenti sopraelevati
5.1 Estensione della sorveglianza 5.1 Estensione della sorveglianza 1/31/3
Nessuna variazione dall’edizione Aprile 2005
23 - Confidential and Proprietary
All’interno di un’Area sorvegliata possono non essere direttamentesorvegliate da rivelatori le seguenti aree:
Servizi igienici non utilizzati come deposito di materialiCondotti e cunicoli con sezione minore di 1 mq.protetti dall’incendio ed opportunamente compartimentatiBanchine di carico scoperte (senza tetto)Vani scale compartimentatiVani corsa di elevatori ed ascensori che faccianoparte di un compartimento sorvegliato da unsistema di rivelazione
Nessuna variazione dall’edizione Aprile 2005
5.1 Estensione della sorveglianza 5.1 Estensione della sorveglianza 2/32/3
24 - Confidential and Proprietary
All’interno di un’Area sorvegliata possono non essere direttamente sorvegliate da rivelatori le seguenti aree:
Spazi quali quelli sopra i controsoffitti e sottoi pavimenti sopraelevati a condizione che:
• abbiano altezza inferiore agli 800 mm e• abbiano superficie non superiore ai 100 m2 e• abbiano dimensioni lineari non superiori
25 m e• siano totalmente rivestiti all’interno con materiale
classe A1 e A1FL(UNI EN 13501-1)• non contengano cavi per sistemi di emergenza, a meno che i cavi non
siano resistenti al fuoco per almeno 30 minuti (EN50200ph30)
Nessuna variazione dall’edizione Aprile 2005
ALTEZZAMAX 800mm
LUNGHEZZAMAX 25m
SUPERFICIEMAX 100mq
5.1 Estensione della sorveglianza 5.1 Estensione della sorveglianza 3/33/3
25 - Confidential and Proprietary
L’area sorvegliata deve essere suddivisa in zone in modo da identificare velocemente la zona ove sia presente il focolare d’incendio
Le zone devono essere definite in modo che siano costituite da:Non più di un piano per Zona ad esclusione dei vani scala ed ascensoriNon più di 1600 mq per Zona
Alla stessa zona possono appartenere più locali.In tal caso i limiti sono:
Fino a 10 locali per Zona e non più di 600mqcon accesso dal medesimo disimpegno.Fino a 20 locali per Zona e nonpiù di 1000 mq utilizzando segnalatoriottici d’allarme distinti per locale.
5.2 Suddivisione dell5.2 Suddivisione dell’’Area in Zone Area in Zone 1/21/2
Nessuna variazione dall’edizione Aprile 2005
26 - Confidential and Proprietary
I rivelatori installati nei controsoffitti, sottopavimenti, ecc. devono appartenere a Zone distinte e devono prevedere localmente una segnalazione luminosa visibile.
5.2 Suddivisione dell5.2 Suddivisione dell’’Area in Zone Area in Zone 2/22/2
Se una linea di rivelazione serve più zone o il numero dei rivelatori è maggiore di 32, questa deve essere ad anello chiuso e dotata di isolatori di linea in conformità alla EN54-17 in modo che un corto circuito od interruzioni della linea non facciano perdere le segnalazioni di più di una zona.
I rivelatori aventi differenti tecniche di rivelazione non possono appartenere alla stessa Zona. Parimenti non si possono abbinare rivelatori automatici e pulsanti manuali a meno dell’univoca identificazione del dispositivo intervenuto in Centrale.
INDICATOR
ISO-A
NFXI-SMT2NFXI-SMT3NFXI-ST4
27 - Confidential and Proprietary
Nella scelta del tipo di rivelatore più adatto occorre tenere presente:
Le condizioni ambientali relativamente a moti dell’aria, umidità, temperatura, vibrazioni, presenza di sostanze corrosive, presenza di infiammabili con rischio di esplosione.
La natura dell’incendio nelle sue fasi iniziali.
Configurazione geometricadell’ambiente anche rispetto ailimiti di copertura dei rivelatori.
Funzioni particolari richieste alsistema quali sistemi di estinzioneo esodo.
5.3 Criteri di scelta dei rivelatori5.3 Criteri di scelta dei rivelatori
28 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
RIVELATORI RIVELATORI DIDI CALORECALORE
29 - Confidential and Proprietary
5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di Calore Calore 1/71/7
La temperatura d’intervento del rivelatore deve essere maggiore della più alta temperatura ambiente raggiungibile nelle vicinanze in modo da non generare falsi allarmi.Occorre quindi tener conto di possibili fonti di irraggiamento, di aria calda, di vapore, ecc.Il numero di rivelatori viene determinato tramite il Raggio di copertura riportato nel seguente prospetto:
NonUtilizzabile
NonUtilizzabile
4,54,5
Raggio di copertura (m)Tecnologia di rivelazione
Rivelatori puntiformi di calore
UNI EN 54-5
12<h≤168<h≤126<h≤8h≤6
Altezza h dei locali in m
Altezza massima installazione termici: 8 metri
Locali con copertura piana o con inclinazione fino a 20°
NFX-TDIFF
30 - Confidential and Proprietary
Nella UNI9795:2005 l’area coperta era:
30 mq** Con soffitto 0<α≤20° e per ambienti con superficie >40 mq
Le aree di copertura devono coprire interamente i locali
5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di Calore Calore 2/72/7
Locali con copertura piana o con inclinazione fino a 20°
NFX-TDIFF
31 - Confidential and Proprietary
INCLINAZIONE DELLA COPERTURA O DEL
SOFFITTO
Locali con Soffitto Inclinato oltre 20° o a shed
Prescrizioni aggiuntive:
Spiovente (semplice o doppio) oltre 20°: posizionamento lungo la linea di colmo ed un rivelatore per campata.
Shed o falda trasparente: posizionamento ad almeno 1 mt. dal piano verticale passante dal colmo.
In ogni caso occorre rispettare 0,5 m di distanza tra rivelatori e elementi quali pareti, travi, condotti di aerazione, ecc.)
α
5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di Calore Calore 3/73/7
PAVIMENTO
SOFFITTO - COPERTURA
TMP
32 - Confidential and Proprietary
SHED
1 m
DOPPIO SPIOVENTE
1 m
Locali con Soffitto Inclinato oltre 20° o a shed
R
R
R R
R
R
R
5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di Calore Calore 4/74/7
33 - Confidential and Proprietary
Locali con soffitto con travi sporgenti
D Distanza tra gli elementi sporgenti misurata da esterno a esterno (m)H Altezza del localeh Altezza dell’elemento sporgente
Rivelatore ogni 3 riquadriD<0,13 (H-h)
Rivelatore ogni 2 riquadriD<0,25 (H-h)
Rivelatore in ogni riquadroD>0,25 (H-h)
Distribuzione rivelatori di calore puntiformi nei riquadriD
H
h
H-h
5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di Calore Calore 5/75/7
D
Con correnti o travi a vista i rivelatori devono essere installati all’interno dei riquadri secondo il prospetto seguente salvo se:
Se h ≤ 5% H il soffitto si considera pianoSe h > 30% H si protegge ogni riquadro come fosse un
locale a se stante
34 - Confidential and Proprietary
Se nel soffitto ci sono una serie di piccole celle (nido d’ape) un singolo rivelatore puntiforme può coprire un gruppo di celle. Il volume interno V protetto da un singolo rivelatore non deve superare:
V = a (H-h)dove:a è una costante dimensionale pari a 4 m2
H è l’altezza del localeh è la profondità della trave in metri
H
h
l
c
S1
H-h
In realtà poiché:V1 = l · c (H-h)
= S1 (H-h) ≤ a(H-h) = Vpossiamo dire che:S1 < 4 m2 utilizzo il raggio di copertura RS1 > 4 m2 un rivelatore in ogni riquadro
5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di Calore Calore 6/76/7
Locali con soffitto con elementi sporgenti che si intersecano
35 - Confidential and Proprietary
Locali con pavimento galleggiante e aerazioneSe il locale è dotato di pavimento galleggiante l’altezza si misura dalla superficie superiore del pavimento
Occorre infine evitare:Flussi d’aria che investono direttamente i rivelatori
5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.2 Posizionamento dei Rivelatori di Calore Calore 7/77/7
H
h
H-h
1 m
1 m
SOFFITTO A PANNELLI FORATI PER AERAZIONE
36 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
RIVELATORI OTTICI RIVELATORI OTTICI DIDIFUMOFUMO
37 - Confidential and Proprietary
Nell’uso dei rivelatori di fumo occorre tener conto di:Eventuali aerosol prodotti nelle lavorazioni Velocità dell’aria o numero di ricambi elevati
Il numero di rivelatori viene determinato tramite il raggio di copertura riportato nel seguente prospetto:
Applicazioni speciali6,56,56,5
Raggio di copertura (m)Tecnologia di rivelazione
Rivelatori puntiformi ottici di fumoUNI EN 54-7
Applicazioni speciali previste in ambienti particolari dove è ipotizzabile l’utilizzo della tecnologia dei rivelatori di fumo solo ed esclusivamente se l’efficacia del sistema viene dimostrata con metodi pratici quali per esempio quelli riportati al punto 8 oppure mediante installazioni di rivelatori a piani intermedi.
12<h≤168<h≤126<h≤8h≤6
Altezza h dei locali in m
Locali con copertura piana o con inclinazione fino a 20° senza elementi sporgenti
Altezza massima installazione ottici: 12*-16 metri*vedi nota tabella
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo di Fumo 1/131/13
NFX-OPT
38 - Confidential and Proprietary
Nella UNI9795:2005 l’area coperta era:
60 mq** Con soffitto 0<α≤20° e per ambienti con superficie >40 mq
Le aree di copertura devono coprire interamente i locali
NFX-OPT
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo di Fumo 2/132/13
Locali con copertura piana o con inclinazione fino a 20° senza elementi sporgenti
39 - Confidential and Proprietary
INCLINAZIONE DELLA COPERTURA O DEL
SOFFITTO
Locali con Soffitto Inclinato oltre 20° o a shed
Prescrizioni aggiuntive:
Spiovente (semplice o doppio) oltre 20°: posizionamento lungo la linea di colmo ed un rivelatore per campata.
Shed o falda trasparente: posizionamento ad almeno 1 mt. dal piano verticale passante dal colmo.
In ogni caso occorre rispettare 0,5 m di distanza tra rivelatori e elementi quali pareti, travi, condotti di aerazione, ecc.)
α
PAVIMENTO
SOFFITTO - COPERTURA
Inoltre….
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo di Fumo 3/133/13
40 - Confidential and Proprietary
… deve rispettare la seguente Tabella!
Locali con inclinazione maggiore di 20° e senza elementi sporgenti
In ogni caso occorre rispettare 0,5 m di distanza tra rivelatori e elementi quali pareti, travi, condotti di aerazione, ecc.)
α > 45°
20° ≤ α ≤ 45°
Applicazioni speciali7,57,57,5
Applicazioni speciali777
Raggio di copertura (m)Inclinazione
Applicazioni speciali previste in ambienti particolari dove è ipotizzabile l’utilizzo della tecnologia dei rivelatori di fumo solo ed esclusivamente se l’efficacia del sistema viene dimostrata con metodi pratici quali per esempio quelli riportati al punto 8 oppure mediante installazioni di rivelatori a piani intermedi.
12<h≤168<h≤126<h≤8h≤6
Altezza h dei locali in m
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo di Fumo 4/134/13
41 - Confidential and Proprietary
… deve rispettare la seguente Tabella!
Distanze dal Soffitto o dalla copertura dei rivelatori di fumo
80606035351510 < h ≤ 12
7050503030108 < h ≤ 10
604040252576 < h ≤ 8
50303020203h ≤ 6
max.cm
min.cm
max.cm
min.cm
max.cm
min.cm
α > 30°15° < α ≤ 30°α ≤ 15°
Distanza dell’elemento sensibile al fumo dal soffitto (o dalla copertura) in funzione della sua inclinazione rispetto all’orizzontaleAltezza del
locale
m
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo di Fumo 5/135/13
42 - Confidential and Proprietary
SHED
1 m
DOPPIO SPIOVENTE
1 m
Locali con Soffitto Inclinato oltre 20° o a shed
R
R
R R
R
R
R
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo di Fumo 6/136/13
43 - Confidential and Proprietary
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo di Fumo 7/137/13
Locali con soffitto con travi sporgentiCon correnti o travi a vista i rivelatori devono essere installati all’interno dei riquadri secondo il prospetto seguente salvo se:Se h ≤ 5% H il soffitto si considera pianoSe h > 30% H si protegge ogni riquadro come fosse un locale a se stante
D Distanza tra gli elementi sporgenti misurata da esterno a esterno (m)H Altezza del localeh Altezza dell’elemento sporgente
Rivelatore ogni 3 riquadriD<0,13 (H-h)
Rivelatore ogni 2 riquadriD<0,25 (H-h)
Rivelatore in ogni riquadroD>0,25 (H-h)
Distribuzione rivelatori ottici di fumo puntiformi nei riquadriD
H
h
H-h
D
44 - Confidential and Proprietary
Locali con soffitto con elementi sporgenti che si intersecanoSe nel soffitto ci sono una serie di piccole celle (nido d’ape) un singolo rivelatore puntiforme può coprire un gruppo di celle. Il volume interno V protetto da un singolo rivelatore non deve superare:
V = b (H-h)dove:b è una costante dimensionale pari a 8 m2
H è l’altezza del localeh è la profondità della trave in metri
H
h
l
c
S1
H-h
In realtà poiché:V1 = l · c (H-h)
= S1 (H-h) ≤ b(H-h) = Vpossiamo dire che:S1 < 8 m2 utilizzo il raggio di copertura RS1 > 8 m2 un rivelatore in ogni riquadro
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo di Fumo 8/138/13
45 - Confidential and Proprietary
Locali con pavimento galleggiante ed elementi sporgentiSe il locale è dotato di pavimento galleggiante l’altezza si misura dalla superficie superiore del pavimento
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori di Fumo Fumo 9/139/13
H
h
H-h
>0,5 m
>0,5 m
>0,15 m
Distanza minima tra i rivelatori e le travi o gli elementi sporgenti
Valevole per rivelatori di Fumo e di Calore
46 - Confidential and Proprietary
Nel caso di capannoni alti (6 o 7 metri), con copertura leggera che favorisce, causa l’irraggiamento solare, la possibile formazione di uno strato d’aria calda al di sotto di essa, i rivelatori dovranno essere posti per metà a soffitto (o copertura) e per metà ad 1 metro al di sotto di questa.
Locali con copertura leggera
1 m 1 m
R
R
R
R
5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori di 5.4.3 Posizionamento dei Rivelatori di Fumo Fumo 10/1310/13
47 - Confidential and Proprietary
Ambienti con elevata circolazione d’aria
5.4.35.4.3--4 Posizionamento dei Rivelatori 4 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo ottici di Fumo 11/1311/13
a) Se il prodotto raggio rivelatore per ricambi d’aria orari è particolarmente elevato è necessario effettuare valutazioni specifiche che possono portare ad un aumento dei rivelatori da installare e/o all’installazione di un sistema di rivelazione supplementare a diretta sorveglianza dei macchinari.
2a)≥40
Coefficiente maggiorativoProdotto del raggio dei rivelatori per il numero di ricambi orari
Occorre infine evitare:Flussi d’aria che investono direttamente i rivelatori
1 m
SOFFITTO A PANNELLI FORATI PER AERAZIONE
1 m
48 - Confidential and Proprietary
Ambienti con elevata circolazione d’aria
5.4.35.4.3--4 Posizionamento dei Rivelatori 4 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo ottici di Fumo 12/1312/13
Se la ripresa d’aria è fatta tramite bocchette poste nella parte alta delle pareti in vicinanza del soffitto, i rivelatori,oltre ad essere uniformemente distribuiti, devono essere posti in modo che uno di essi si trovi in corrispondenza di ogni bocchetta di ripresa
Se la ripresa d’aria è fatta tramite bocchette poste a soffitto, i rivelatori devono essere sempre distribuiti uniformemente a soffitto ma il piùlontano possibile dalle bocchette stesse.
49 - Confidential and Proprietary
Rivelatori puntiformi di fumo negli spazi nascosti sopra i controsoffitti e sotto i pavimenti sopraelevati con circolazioned’aria elevata.
Al di sopra di un metro si procede come per un locale a se stante.
Si richiamano esplicitamente i locali CED in cui la turbolenza dell’aria è piùsignificativa che in altri ambienti e dove dette intercapedini sono spesso utilizzate come condotte d’aria.
Se non sussiste la circolazione d’aria forzata e la ventilazione è a scopo esclusivo di benessere non si applica alcun coefficiente maggiorativo.
In generale per i controsoffitti ed i sottopavimenti si applicano le disposizioni valide per gli altri locali.
5.4.35.4.3--4 Posizionamento dei Rivelatori 4 Posizionamento dei Rivelatori ottici di Fumo ottici di Fumo 13/13/1313
2Senza ripresa d’aria
3Con ripresa d’aria
Coefficiente maggiorativoSpazio nascosto h minore di 1 m
50 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
RIVELATORI PER RIVELATORI PER CONDOTTACONDOTTA
51 - Confidential and Proprietary
I rivelatori puntiformi di fumo devono essere posti anche all’interno dei canali di immissione e ripresa dell’aria da ogni macchina.
Novità 2010
5.4.4.5 Posizionamento dei Rivelatori da 5.4.4.5 Posizionamento dei Rivelatori da CondottaCondotta 1/31/3
Nell’area sorvegliata devono essere sorvegliate anche i condotti di condizionamento dell’aria, ed i condotti di aerazione e di ventilazione.
La posizione dei rivelatori deve essere chiaramente identificata.
DHX-402/502
52 - Confidential and Proprietary
I rivelatori sono complementari e non sostituiscono il sistema di rivelazione in ambiente.I rivelatori devono arrestare i ventilatori e/o comandare le serrande tagliafuoco in chiusura.Vanno collocati:
Nei canali di mandata a valle dei ventilatori e filtri ma prima di qualsiasi derivazione con portate d’aria maggiori di 3500 m3/h
Nei canali di ricircolo (ritorno) da ciascun compartimento oppure prima della condotta comune a 2 o più compartimenti nei sistemi aventi portata maggiore di 25000 m3/h con le seguenti:
Eccezioni: l’intero spazio servito dalle riprese è protetto da sistema di rivelazione incendiEccezioni: l’edificio è ad un solo piano
Non sono richiesti rivelatori se l’unità ventilante serva solo a trasferire l’aria all’esterno.
Novità 2010
App. B. Posizionamento dei Rivelatori da App. B. Posizionamento dei Rivelatori da Condotta Condotta 2/32/3
53 - Confidential and Proprietary
App. B. Posizionamento dei Rivelatori da App. B. Posizionamento dei Rivelatori da CondottaCondotta 3/33/3
4 rivelatori posti a due a due su due lati opposti della condotta, uniformemente
distribuiti900 mm < H ≤ 1800 mm900 mm < L ≤ 1800 mm
2 rivelatori su uno dei lati orizzontali uniformemente distribuiti
Oppure1 su ogni lato verticale in mezzeria
H ≤ 900 mm900 mm < L ≤ 1800 mm
1 alla mezzeria di uno dei latiH ≤ 900 mmL ≤ 900 mm
RivelatoriAltezza della condottaH (In verticale)
Larghezza della condottaL (in orizzontale)
54 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
RIVELATORI LINEARI RIVELATORI LINEARI OTTICI OTTICI DIDI FUMOFUMO
55 - Confidential and Proprietary
Sono dispositivi che utilizzano l’attenuazione e/o i cambiamenti di uno o piùraggi ottici.
Appartengono a questa categoria tutti i dispositivi che consistono di:
un trasmettitore ed un ricevitore
un complesso trasmettitore e ricevitore con uno o più riflettori ottici.
5.4.5 Rivelatori ottici lineari di fumo 5.4.5 Rivelatori ottici lineari di fumo 1/41/4
LPB 400-700
B-100
ARDEA (serie)
56 - Confidential and Proprietary
Nessuna variazione rispetto all’edizione Aprile 2005
L’area di copertura non può superare i 1600 m2
La larghezza dell’area coperta non può superare i 15 metri.
Nel caso di copertura piana i rivelatori devono esserecollocati entro il 10% dell’altezza del locale.
Tali indicazioni possono variare in base alle caratteristiche tecniche indicate dai fabbricanti ed in base a:
Tipologia di incendio generato dai materiali contenuti
Temperature medie sotto copertura
Condizione ambientali che influenzino la dinamica dell’incendio
Polverosità dell’ambiente
5.4.5 Rivelatori ottici lineari di fumo5.4.5 Rivelatori ottici lineari di fumo 2/42/4
BSF (SERIE)
57 - Confidential and Proprietary
Nel caso di copertura inclinate o a shed i rivelatori deve essere collocato preferibilmente in senso parallelo alla copertura o shed.
Occorre privilegiare installazioni in prossimità alla linea di falda.
Nel caso di posizionamento trasversale bisognerà considerare che se l’altezza dello shed è maggiore o uguale al 15%, si dovrà aumentare la protezione con un rivelatore addizionale ogni 2.
Nel caso di elementi sporgenti ci sicomporta come per gli shed.
5.4.5 Rivelatori ottici lineari di fumo 5.4.5 Rivelatori ottici lineari di fumo 3/43/4
58 - Confidential and Proprietary
Se i rivelatori lineari vengono installati in ambienti con un’altezza massima superiore o uguale a 12 metri vanno installati anche a quote intermedie.Tali rivelatori possono essere installati anche verticalmente in cavedi, cunicoli, ecc.
5.4.5 Rivelatori ottici lineari di fumo 5.4.5 Rivelatori ottici lineari di fumo 4/44/4
Nel caso di soffitti a calotta semisferica o a cupola i rivelatori devono essere posizionati lungo il piano d’appoggio.In questo caso, la larghezza massima di copertura diventa di 8 metri max.
59 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI SISTEMI MANUALI:SISTEMI MANUALI:
PULSANTI PULSANTI DIDISEGNALAZIONESEGNALAZIONE
60 - Confidential and Proprietary
I sistemi fissi automaticidevono essere completati con un sistema di segnalazionemanuale.
I guasti e/o l’esclusione deisistemi di segnalazionemanuale non deve metterefuori servizio il sistema deipunti manuali e vice versa.
5.4.6 Punti di Segnalazione Manuale 5.4.6 Punti di Segnalazione Manuale 1/31/3
61 - Confidential and Proprietary
I criteri utilizzati per la loro suddivisione in zone sono gli stessi utilizzati per i rivelatori automatici
In ogni zona devono essere installati almeno 2 punti di segnalazione manuale.
Almeno un punto di segnalazione manuale deve essere raggiungibile da ogni luogo della Zona con un percorso non superiore a:
30 m per le attività a rischio basso o medio
15 m per le attività a rischio elevato.
I punti di segnalazione manuale vanno installati lungo le vie di esodo ed anche in prossimità di tutte le uscite di emergenza
6 Punti di Segnalazione Manuale 6 Punti di Segnalazione Manuale 2/32/3
Novità 2010
62 - Confidential and Proprietary
L’aumento dell’altezza di installazione a 1,6 m consente di soddisfare requisiti di altre norme che prevedono altezze di installazione al di sopra di 1,5 m.
6 Punti di Segnalazione Manuale 6 Punti di Segnalazione Manuale 3/33/3
I punti di segnalazione manuale a se stanti necessitano sempre di Centrale di Controllo
I punti di segnalazione manuale devono essere protetti contro l’azionamento accidentale e devono essere segnalati con apposito cartello (UNI 7546-16).
In caso di azionamento deve essere possibile individuare sul posto il punto di segnalazione manuale utilizzato.
1,0 ÷ 1,4 1,6 mt
Novità 2010
63 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
RIVELATORI RIVELATORI DIDI FIAMMAFIAMMA
64 - Confidential and Proprietary
Hanno la funzione di rivelare le radiazioni emesse da un fuoco.Possono essere utilizzati rivelatori sensibili a:
InfrarossoUltraviolettiCombinati: UV e IR
Trovano applicazione tipicamente in situazioni in cuisiano presenti materiali combustibili di origine petroliferae non.Possono essere installati per la protezione di aree dove
fiamme improvvise possono sprigionarsi da punti digiunzione di pompe, tubazioni o valvole che trasportinocombustibili, depositi di legname, di vernici,solventi alcoli.
Novità 2010
5.4.7 Rivelatori di Fiamma 5.4.7 Rivelatori di Fiamma 1/31/3
65 - Confidential and Proprietary
5.4.7 Rivelatori di Fiamma 5.4.7 Rivelatori di Fiamma 2/32/3
* Mod. -B con autotestFiamme generate da carburanti o gas a base di idrocarburi;
Doppio sensore, UV e IR40/40L4-L4B
Sensore UV insensibile alla luce solare* Mod. -B con autotest
Carburanti o gas a base di idrocarburi;Fiamme non visibili di idrogeno;Fiamme di idruri, ammoniaca, silano ed altri materiali organici;
Sensore UV40/40U-UB
* Mod. -B con autotestCarburanti o gas a base di idrocarburi;fiamme di metalli e materiali organici;
Doppio rivelatore UV e IR40/40L-LB
Fiamma di benzina a 65m, o una fiamma di idrogeno a 30m alla distanza di 65m in meno di 5 secondi.
Idrocarburi;Idrogeno;
Multi spettro IR40/40M
Fiamma di benzina di 0.1mq alla distanza di 65m in meno di 5 secondi
Idrocarburi;Triplo spettro IR40/40I
SENSIBILITA’ E NOTESOSTANZETECNOLOGIAMODELLO
66 - Confidential and Proprietary
Possono essere installati a soffitto oppure a pareteLa visuale del dispositivo deve essere sgombraBisogna adottare opportuni accorgimenti contro i falsi allarmiPer la corretta installazione e l’area di copertura ci si riferisce al manuale del
fabbricante
L’apertura è tipicamente di circa 90°:4 rivelatori ai vertici di una stanzacontrollano un oggetto al centro datutti i punti di vista.
5.4.7 Rivelatori di Fiamma 5.4.7 Rivelatori di Fiamma 3/33/3
67 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
RIVELATORI LINEARI RIVELATORI LINEARI DIDICALORE NON CALORE NON RESETTABILI RESETTABILI
CAVI TERMOSENSIBILI CAVI TERMOSENSIBILI AD AZIONE UNICAAD AZIONE UNICA
68 - Confidential and Proprietary
Sono rivelatori non resettabili, costituti da cavo in speciale guaina protettiva inserito in una speciale mescola plastica, tarata per fondersi ad una determinata temperatura
Si utilizza a protezione di oggetti o passerelle cavi, cunicoli ed impianti petrolchimici
Novità 2010
5.4.8 Cavi Termosensibili 5.4.8 Cavi Termosensibili 1/11/1
IsolamentoTermoplastico sensibile alla temperatura
Guaina PVC nero o colorato o treccia termoplasticaConduttori
Acciaio stagnatorivestito in rame
69 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
RIVELATORI RIVELATORI PUNTIFORMIPUNTIFORMI
70 - Confidential and Proprietary
Sono rivelatori multitecnologia quali:Fumo e calore (massima temperatura o termovelocimetrici)Fumo ionici ed otticiFumo ionici, ottici e di calore (massima temperatura o termovelocimetrici)Fumo e COFumo, termici e CO
Devono essere conformi almeno aduna norma di prodotto specificaQuando tutti gli elementi che licompongono sono conformi alle EN54,si distribuiscono considerando i limitidella Tecnologia più restrittivaEs. Ottico e termovelocimetrico raggio di copertura 4,5 m
Novità 2010
5.4.9 Rivelatori puntiformi combinati 5.4.9 Rivelatori puntiformi combinati 1/21/2
71 - Confidential and Proprietary
I rivelatori multicriterio possono essere utilizzati:quando consentono di avere una rapida risposta a focolari di tipo differente (OR)o che necessitino di due fenomeni per raggiungere la condizione di allarme (AND)
Novità 2010
5.4.9 Rivelatori puntiformi combinati5.4.9 Rivelatori puntiformi combinati 2/22/2
La produzione attuale prevede:Ottico e termovelocimetricoOttico, termovelocimetrico e IROttico, termovelocimetrico, IR e CO
72 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
SISTEMI AD SISTEMI AD ASPIRAZIONEASPIRAZIONE
73 - Confidential and Proprietary
5.4.10 Sistemi ad Aspirazione 5.4.10 Sistemi ad Aspirazione 1/41/4
Scarico Aria
Rivelatore Ottico Normale o Laser
Apparato di Aspirazione
Tubazione in ABSDN 25 mm (EN50086) Fori
Tappo
74 - Confidential and Proprietary
Per il calcolo delle massime distanze delle tubazioni ed il numero di fori praticabili su di esse, fa fede il manuale del produttore
La copertura del foro deve essere considerata come quella di un sensore puntiforme di fumo, pertanto l’area protetta da esso è uguale a quella considerata per il sensore
L’area massima di sorveglianza di una tubazione è 1600 m2
Per la suddivisione in Zone vale quanto prescrittonella Norma
Valori di oscuramento tipici0,005% al 20% di oscuramento/metro
Novità 2010
5.4.10 Sistemi ad Aspirazione 5.4.10 Sistemi ad Aspirazione 2/42/4
75 - Confidential and Proprietary
Per il
5.4.10 Sistemi ad Aspirazione 5.4.10 Sistemi ad Aspirazione 3/43/4
76 - Confidential and Proprietary
Classe C - Sensibilità standard, per la rivelazione di incendi in ambienti "normali" oin zone inaccessibiliCon sensore laser - 17 fori con diametro da 3mm Con sensore ottico tradizionale 1 foro con diametro da 8 mm oppure 2 fori con diametro da 5 mm
5.4.10 Sistemi ad Aspirazione 5.4.10 Sistemi ad Aspirazione 4/44/4
La EN54-20 divide i sistemi di aspirazione in tre classi:
Classe A - Elevata sensibilità per la rivelazione precoce di fumo in numerosi ambienti commerciali e produttivi, con elevata circolazione d'aria, o ad alto rischio.ottenibile.Con sensore laser - 3 fori con diam. da 4mmClasse B - Sensibilità migliorata, per la rivelazione efficace e tempestiva (preallarme) in ambienti critici o in presenza di apparecchiature il cui danneggiamento non può essere tollerato dall'attività.Con sensore laser - 6 fori con diametro da 4mm
77 - Confidential and Proprietary
CRITERI CRITERI DIDIINSTALLAZIONE DEI INSTALLAZIONE DEI
SISTEMI AUTOMATICI:SISTEMI AUTOMATICI:
SISTEMI VIA RADIOSISTEMI VIA RADIO
78 - Confidential and Proprietary
5.4.11 Dispositivi via radio 5.4.11 Dispositivi via radio 1/31/3
Sono dispostivi che, per mezzo di una interfaccia, comunicano bidirezionalmente con la Centrale.Tale tipo di comunicazione deve permettere il continuo controllo di tutti i dispositivi.L’alimentazione deve essere supervisionata e la centrale deve essere avvertita prima dell’esaurimento della carica.I dispositivi (rivelatori, pulsanti, ecc.) devono essere univocamente identificati dalla centrale.I dispositivi vanno installati come descritto nella Norma per i loro analoghi via cavo.Oltre al raggio di copertura normativo va anche considerata la reale efficacia del sistema di trasmissione.
Novità 2010
79 - Confidential and Proprietary
WL-NTMInterfacciawireless
Rivelatorianalogici
WL-D100 OtticoWL-D200 Ottico-Termovel.WL-D350 Termovelocim.
Rivelatori Wireless
WL-MCPPulsantiWireless
Pulsanti
5.4.11 Dispositivi via radio 5.4.11 Dispositivi via radio 2/32/3
Sistemi analogici di rivelazione incendi
Centrale
WL-EXPInterfaccia
di espansione
80 - Confidential and Proprietary
Materiale
Legno,intonaco
Mattoni,legno pressato
Cemento armato(trasmissione attraversometallo)
Metallo, grata in metallo, riscaldamento a sottopavimento
SISTEMI VIA RADIO
5.4.11 Dispositivi via radio 5.4.11 Dispositivi via radio 3/33/3
Perdita di energia
0 – 10 %
5 – 35 %
30 – 90 %
90 – 100 %
81 - Confidential and Proprietary
DISPOSITIVI DISPOSITIVI DELLDELL’’IMPIANTO IMPIANTO DIDI
RIVELAZIONE RIVELAZIONE AUTOMATICA AUTOMATICA DD’’INCENDIOINCENDIO::
LA CENTRALE LA CENTRALE DIDIRIVELAZIONERIVELAZIONE
82 - Confidential and Proprietary
Deve essere posta in un locale
Permanentemente e facilmente accessibile
Protetta dal pericolo d’incendio e da possibili danneggiamenti
Sorvegliato da rivelatori di incendio, se non presidiato permanentemente
Possibilmente vicino all’ingresso principale
Dotato di illuminazione di emergenza ad intervento automatico
Dovrà discriminare l’allarme proviene da rivelatoriautomatici da quello generato da avvisatori manuali.
Un dispositivo di allarme interno dovrà dare un segnalepercepibile nelle sue immediate vicinanze.
5.5.15.5.1--2 Centrale di Controllo e Segnalazione2 Centrale di Controllo e Segnalazione
83 - Confidential and Proprietary
DISPOSITIVI DISPOSITIVI DELLDELL’’IMPIANTO IMPIANTO DIDI
RIVELAZIONE RIVELAZIONE AUTOMATICA AUTOMATICA DD’’INCENDIOINCENDIO::
DISPOSITIVI DISPOSITIVI DIDIALLARME ACUSTICI E ALLARME ACUSTICI E
LUMINOSILUMINOSI
84 - Confidential and Proprietary
5.5.3 Dispostivi di Allarme Acustici e 5.5.3 Dispostivi di Allarme Acustici e Luminosi Luminosi 1/21/2
A differenza dei dispositivi di allarme in centrale, i dispositivi di allarme ausiliari, posti esternamente alla centrale, sono facoltativi.Se previsti devono essere adeguati all’ambiente in cui sono installati.In assenza di presidio deve essere previsto un sistema di trasmissione degli allarmi e guasti ad una o più stazioni ricevitrici tramite connessione supervisionata.Le segnalazioni di allarme incendio devono essere chiaramente riconoscibili come tali e non confondibili con altre segnalazioni.
85 - Confidential and Proprietary
5.5.3 Dispostivi di Allarme Acustici e 5.5.3 Dispostivi di Allarme Acustici e Luminosi Luminosi 2/22/2
Le uscite di allarme devono essere supervisionate
Il Livello acustico percepibile deve essere maggiore di 5 dB(A) rispetto al rumore ambientale.
La percezione acustica degli occupanti deve essere compresa tra i 65 dB(A) ed i 120 dB(A).
Negli ambienti dove è previsto che gli occupanti dormano la percezione deve essere di 75 dB(A).
Possono essere utilizzati sistemi EVAC ad integrazione o sostituzione dei dispositivi di tipo sonoro.
Il sistema di segnalazione di allarme deve essere concepito in modo da evitare rischi indebiti di panico.
Novità 2010
86 - Confidential and Proprietary
DISPOSITIVI DISPOSITIVI DELLDELL’’IMPIANTO IMPIANTO DIDI
RIVELAZIONE RIVELAZIONE AUTOMATICA AUTOMATICA DD’’INCENDIOINCENDIO::
ALIMENTAZIONIALIMENTAZIONI
87 - Confidential and Proprietary
5.6 Alimentazioni5.6 Alimentazioni
L’alimentazione primaria deve essere eseguita tramite linea riservata e dotata di propri sezionatori
L’alimentazione di riserva deve assicurare il funzionamento ininterrotto del sistema per almeno 72h.
Tale autonomia può essere ridotta a 24h nel caso di allarmi trasmessi all’esterno e sia in atto il contratto di assistenza e manutenzione ovvero un’organizzazione interna adeguata.
L’alimentazione di riserva deve assicurare che tutti i segnalatori di allarme dovranno poter funzionare contemporaneamente per almeno 30 minuti
88 - Confidential and Proprietary
ELEMENTI ELEMENTI DIDICONNESSIONE:CONNESSIONE:
CONNESSIONI VIA CAVOCONNESSIONI VIA CAVO
89 - Confidential and Proprietary
La sezione minima da impiegare sia per il loop che per le alimentazioni deve essere di 0,5 mm2
Le interconnessioni devono essere eseguite in uno dei seguenti modi:con cavi in tubo sotto malta o sotto pavimento (fermo restando quanto previsto dalla 64-8)con cavi in tubo a vistacon cavi a vista (cavi con guaina).
Non sono ammesse linee volanti
7.1 Connessioni via cavo7.1 Connessioni via cavo
Tutti i Cavi devono resistenti al fuoco per almeno 30 minuti secondo la EN50200 ph30 a bassa emissione di fumo e zero alogeni, o comunque protetti per tale periodo.
Le linee ad anello chiuso devono essere distribuite differenziando il percorso dell’andata da quello di ritorno per evitare il danneggiamento contemporaneo dei due rami.
Novità 2010
90 - Confidential and Proprietary
ELEMENTI ELEMENTI DIDICONNESSIONE:CONNESSIONE:
CONNESSIONI VIA CONNESSIONI VIA RADIORADIO
91 - Confidential and Proprietary
Vanno adoperate esclusivamente apparecchiature conformi EN 54-25 e vanno eseguite le indicazioni della stessa per l’installazione.
Le interconnessioni tra l’Interfaccia via radio e la centrale di controllo e segnalazione devono essere eseguite secondo le indicazioni riportate nella Norma.
Per il raggio di azione dei dispositivi via radio nei confronti dell’interfaccia di gestione, il riferimento è costituito da quanto riportato nel manuale del produttore.
7.2 Connessioni via radio7.2 Connessioni via radio
WL-NTM
92 - Confidential and Proprietary
8 Verifica ed esercizio dei Sistemi 8 Verifica ed esercizio dei Sistemi
L’utente deve provvedere al mantenimento delle condizioni di efficienza del Sistema.
L’Utente deve tenere un apposito registro, firmato dai responsabili, in cui vanno annotate tutte le operazioni ordinarie e straordinarie, gli eventi di allarme e guasto, nonché le variazioni di estensione dell’impianto nel tempo.
Per le operazioni di Controllo Iniziale e Manutenzione si fa riferimento alla UNI 11224.
Novità 2010
93 - Confidential and Proprietary
RiepilogoRiepilogo
Bisognerà curare la progettazione nei dettagli e giustificare le scelte operative
Nuove considerazioni in fase di posizionamento
Maggiore supporto sui rivelatori da condotta
Sarà possibile utilizzare nuove soluzioni impiantistiche
I segnalatori di allarme andranno distribuiti uniformemente
Si favorirà l’utilizzo di sistemi EVAC
I cavi dovranno essere più performanti
Le linee di connessione richiederanno maggiore attenzione
Bisognerà avere maggiore cura e responsabilità
94 - Confidential and Proprietary
Grazie per laGrazie per lacortese attenzionecortese attenzione
Ing. Sergio AbbrugiatiIng. Sergio Abbrugiati335 1418811335 1418811
Notifier Italia SrlNotifier Italia Srl