Sistemi a legislazione negoziata: il Belgio

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1 Sistemi a legislazione negoziata: il Belgio Corso di Diritto Ecclesiastico Lezioni Erasmus Dott.ssa Federica Botti

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Sistemi a legislazione negoziata: il Belgio

Corso di Diritto EcclesiasticoLezioni Erasmus

Dott.ssa Federica Botti

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Sistemi a legislazione negoziata: il Belgio

• L’ordinamento distingue tra culti riconosciuti e culti non riconosciuti

• L’attività dei culti riconosciuti è regolata da una apposita legge, negoziata di fatto con la confessione religiosa.

• L’attività dei culti non riconosciuti è regolata dal diritto comune.

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Loi 4 mars 1870 sur le temporel des cultes

• La legge riconosce nuovamente i quattro culti già riconosciuti dalla legislazione precedente (Cattolico, Protestante Anglicano e Ebraico)

• Detta le norme generali che regolano le attività di culto• Fissa i criteri con i quali vengono attribuiti i benefici che

derivano dal riconoscimento.• Regolamenta il bilancio delle fabrique d’église, stabilendo che

esso costituisce un allegato al bilancio del Comune civile nel cui territorio si trova l’edificio di culto.

• Poiché l’attività di culto è un’attività a carattere sociale i costi relativi all’edificio di culto e allo stipendio del ministro di culto vengono sostenuti rispettivamente dal Comune e dallo Stato

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Loi 4 mars 1870 sur le temporel des cultes

• Organizza il culto cattolico e attribuisce al vescovo un potere ispettivo equiparandolo ad un funzionario pubblico. Il deficit del bilancio viene coperto dal Comune.

• estende le norme relative al bilancio e all’amministrazione degli edifici di culto alle confessioni Protestante, Anglicana e israelita.

• stabilisce che queste Chiese, per la gestione dei loro interessi temporali e per i loro rapporti con l’autorità civile, saranno rappresentate e organizzate nella maniera stabilita dal governo. Questa organizzazione comprenderà:

A) la composizione del personaleB) le circoscrizioni (comunale, provinciale, ecc.)C) Il regime dei beni

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La loi 19 juillet 1974 sur le temporel culte islamique

• La legge riconosce il culto islamico• L’art. 2 organizza tale culto su base territoriale provinciale• Successivamente vengono creati dei collegi elettorali per

eleggere i rappresentanti del culto• Viene assegnata una quota di elettorato attivo a 17 donne e

giovani, con una rappresentanza femminile obbligatoria su un totale di 51 membri da eleggere

• I collegi elettorali sono strutturati nel rispetto delle appartenenze alle aree geografiche di provenienza (nord Africa estremo oriente, ecc)

• Attraverso la struttura dei collegi elettorali viene concessa una maggiore rappresentatività ai mussulmani con cittadinanza belga

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La loi 17 avril 1985 sur le temporel du culte ortodoxe

• Un decreto reale del 15 marzo 1988 organizza i consigli di amministrazione e gestione delle fabrique d’église del culto ortodosso e stabilisce i criteri per il finanziamento di tale culto.

• La strutturazione del culto su base comunale o provinciale dipende dalla distribuzione numerica dei fedeli sul territorio e da tale scelta discende la conseguenza che i costi per la gestione del culto ricadono sul bilancio del Comune o della Provincia

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LE SPESE PER I CULTI RICONOSCIUTI

• La struttura federale dello Stato belga distribuisce le spese per il culto tra:

• Lo Stato centrale (i ministri di culto) • Le communautés dei Fiamminghi e dei

Valloni• Le Regioni • Le Province e i Comuni

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Il riconoscimento delle associazioni filosofiche non confessionali

• Le associazioni filosofiche non confessionali rappresentano l’ateismo organizzato e forniscono assistenza morale.

• La più numerosa in Belgio è le Centre de Action Laique la cui presenza è diffusa in tutto il paese sia tra i Fiamminghi che tra i Valloni

• L’art. 19 della Costituzione equipara i culti alle associazioni filosofiche non confessionali.

• L’art. 20 della Costituzione assicura la libertà negativa di religione ovvero la libertà di non credere.

• La Costituzione assicura agli incaricati delle associazioni filosofiche non confessionali lo stesso stipendio dei ministri di culto

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La separazione tra lo Stato e i culti

• Il combinato disposto degli artt. 19, 20 e 21 della Costituzione belga sanciscono la separazione tra lo Stato e i culti.

• I culti che non dispongono di una specifica legge di riconoscimento sono regolati dalla legislazione di diritto comune che riconosce a tutti i culti la libertà di esercizio del proselitismo della celebrazione dei riti, dell’organizzazione

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L’ articolo 19 della Costituzione belga

• Art. 19La libertà dei culti, quella del loro pubblico

esercizio così come la libertà di manifestare le proprie opinioni in ogni materia sono garantite, salvo la repressione dei delitti commessi in occasione dell'uso di tali libertà.

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Articoli 20 e 21 Costituzione del Belgio

•  Art. 20Nessuno può essere costretto a partecipare in qualsiasi maniera

agli atti o alle cerimonie di un culto, né ad osservarne le festività.

• Art. 21Lo Stato non ha il diritto d'intervenire né nella nomina, né

nell'insediamento dei ministri di un qualsiasi culto, né di vietare agli stessi di corrispondere con i loro superiori e di pubblicare i loro atti, tranne, in quest'ultimo caso, la responsabilità ordinaria in materia di stampa e di pubblicazioni.

Il matrimonio civile dovrà sempre precedere la benedizione nuziale, salvo le eccezioni stabilite dalla legge, quando ne sia il caso