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COMUNITA’ MONTANA DELLA CARNIA Provincia di Udine ___ LINEE GUIDA PER L’ESECUZIONE DEI SERVIZI DI RACCOLTA RIFIUTI URBANI

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COMUNITA’ MONTANA DELLA CARNIAProvincia di Udine

___

LINEE GUIDA PER L’ESECUZIONE DEI SERVIZI DI RACCOLTA RIFIUTI URBANI

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1. ANALISI DI CONTESTO...............................................................................................................................3

1.1 PREMESSA..............................................................................................................................................3

1.2 INTRODUZIONE.......................................................................................................................................4

1.3 CONTESTO GEOMORFOLOGICO E DEMOGRAFICO.................................................................................5

1.3.1 NORMATIVA........................................................................................................................................8

1.3.2 SISTEMA CONAI.................................................................................................................................11

1.4 ATTUALE SERVIZIO E ANDAMENTO RACCOLTE.....................................................................................12

1.5 IMPIANTI...............................................................................................................................................13

1.7 CRITICITA’ DEL SERVIZIO ATTUALE........................................................................................................16

2. SCENARI......................................................................................................................................................18

2.1 AMBITI TERRITORIALI...........................................................................................................................18

2.2. STRUTTURAZIONI DEL SERVIZIO..........................................................................................................19

2.3. PROPOSTE DI INTERVENTO SUL MODELLO DI RACCOLTA...................................................................20

2.3.1 MODIFICHE AL SERVIZIO................................................................................................................20

2.3.3 VALUTAZIONI DEI SCENARI............................................................................................................25

2.3.3 VALUTAZIONI ECONOMICHE.........................................................................................................28

ALLEGATO A): Andamento delle raccolte nell’anno 2011...............................................................................36

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1. ANALISI DI CONTESTO

1.1 PREMESSALa realizzazione di un sistema integrato di gestione dei servizi di igiene urbana mira a promuovere la valorizzazione economica dei rifiuti come materiali recuperabili o come fonte di energia e il ricorso allo smaltimento in discarica, in via residuale rispetto alle diverse possibilità di trattamento, finalizzate al recupero la gestione dei rifiuti, attraverso una rete integrata di impianti di trattamento, recupero, smaltimento.

I principi di tale sistema sono:

- l’autosufficienza nello smaltimento dei RU non pericolosi in ambiti territoriali ottimali (principio di autosufficienza);

- la riduzione della movimentazione dei rifiuti all’interno dell’ambito territoriale di riferimento (principio di prossimità);

- la ripartizione delle responsabilità e delle competenze fra tutti i soggetti coinvolti nel ciclo di vita dei prodotti: enti locali, imprese, utenti (principio di responsabilità condivisa);

- la copertura integrale dei costi del servizio attraverso l’applicazione di un regime tariffario basato sul meccanismo del price cap (principio di economicità della gestione).

E gli obiettivi possono essere sintetizzati in:

Obiettivi ambientali; Prevenzione dell’inquinamento, da realizzare attraverso lo sviluppo di tecnologie

“pulite” orientate alla riduzione alla fonte della quantità e pericolosità dei rifiuti. Valorizzazione economica dei rifiuti, come materiali recuperabili e fonte di energia. Limitazione del ricorso allo smaltimento finale, previsto esclusivamente per i rifiuti non

recuperabili. Sviluppo degli impianti, di trattamento e recupero appropriati dal punto di vista

tecnologico compatibili sotto il profilo ambientale. Obiettivi economici

Superamento dell’attuale livello di frammentazione delle gestioni. Separazione dei ruoli di programmazione e pianificazione da quelli di gestione. Avvio di una progressiva liberalizzazione del settore. Adozione del principio del “full cost recovery”, ovvero copertura integrale dei costi di

investimento e di esercizio, attraverso la definizione di una tariffa.

Sono queste le premesse che hanno guidato la disciplina comunitaria e nazionale di settore, e sono la base sulle quali sviluppare piani e programmi.

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Sono queste le premesse che guidano (o dovrebbero guidare) scelte relative a modelli di raccolta, impianti di riferimento.

1.2 INTRODUZIONEIl presente documento non contiene un’analisi completa sui metodi di raccolta e di selezione dei rifiuti domestici poiché l’analisi contenuta nel Progetto di miglioramento dei servizi di igiene ambientale e di separazione della frazione organica, allegata alla convenzione tra i Comuni e la Comunità Montana del 14.10.2009, è già sufficientemente esaustiva e sostanzialmente invariata. Tuttavia, preme ricordare che la raccolta rappresenta lo stadio centrale di una gestione integrata dei rifiuti poiché il modo in cui i materiali sono raccolti e selezionati influenza fortemente le opzioni di trattamento che possono essere successivamente utilizzate. La modalità di raccolta contribuisce in maniera rilevante a stabilire se metodi quali il riciclo, il trattamento biologico o quello termico sono fattibili in termini di sostenibilità economica e ambientale. Influisce significativamente sulla qualità dei materiali recuperabili o del compost producibile (e di conseguenza sulla possibilità di trovare per essi mercati adeguati) così come sulla quantità di energia che può essere recuperata.

Di fatto, o è il metodo di raccolta che determina le opzioni di trattamento successive o sono i mercati, esistenti o potenziali, che definiscono come i materiali devono essere raccolti e selezionati per poter essere poi opportunamente recuperati e reintrodotti nel ciclo produttivo.

Un obiettivo prioritario è conciliare le necessità del mercato e la qualità dei materiali raccolti e selezionati.

Per tale obiettivo è stata condotta una disamina dell’ambito del Servizio Rifiuti Integrato per l’ambito Carnico (tenendo conto peraltro che gli impianti sono collocati prevalentemente in altre zone geografiche) in cui sono evidenziate alcuni variabili che condizionano scelte di tipo organizzativo e gestionale del servizio.

Verranno analizzati i seguenti aspetti:

GEOMORFOLOGICO E DEMOGRAFICO NORMATIVA E SISTEMA CONAI ATTUALE SERVIZIO E ANDAMENTO RACCOLTE SISTEMA IMPIANTISTICO

1.3 CONTESTO GEOMORFOLOGICO E DEMOGRAFICOLa Comunità Montana della Carnia raggruppa 28 Comuni (interamente montani) su un territorio di 1.221,56 Kmq. Comprende la zona della Carnia propriamente detta, territorio alpino, che separa il Friuli ad ovest dal Bellunese (regione Veneto) e a nord dall'Austria lungo la catena delle Alpi

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Carniche. Ad est e sud confina con la Comunità Montana del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale lungo lo spartiacque fra i bacini dei torrenti Chiarsò e Glagnò, a sud con la Comunità Montana del Friuli Occidentale.

Il sistema orografico è costituito dall'imponente catena delle Alpi Carniche e da una serie di catene minori che separano le varie valli.

Il sistema idrografico è caratterizzato dall'alto corso del fiume Tagliamento, il principale fiume della regione (172 Km.) ed uno dei più importanti tra quelli che sfociano nell'Alto Adriatico. La val Tagliamento, di oltre 60 Km., che percorre da ovest ad est tutta la Carnia, unisce il Friuli al Cadore attraverso il passo della Mauria (m. 1298) e viene raggiunta da profonde valli laterali formate dagli affluenti di sinistra del Tagliamento e precisamente: torrente Lumiei, torrente Degano con il subaffluente torrente Pesarina e torrente But con il sub-affluente torrente Chiarsò. Le due vallate laterali principali, la val Degano che conduce a Sappada nel Bellunese (passo di Cima Sappada m. 1282) e la valle del But che conduce in Carinzia (Austria) attraverso il passo di Monte Croce Carnico (m. 1360), hanno una lunghezza di circa 30 chilometri e sono unite dalla val Calda che collega la conca di Paluzza con quella di Comeglians. La val Tagliamento è collegata attraverso i valichi di Sella Chianzutan (m. 954) e Monte Rest (m. 1052) con le valli dell'Arzino e del Meduna, in provincia di Pordenone.

Di seguito si riportano un serie di tabelle descrittive della popolazione e del territorio:

N. Comuni Popolazione ai censimenti Popolazione      Fonte Istat residente N° Famiglie

    1991 2001 2011 dati provvisori

2010 2011

1 AMARO 752 751 841 820 381

2 AMPEZZO 1.290 1.161 1031 1.058 526

3 ARTA TERME 2.236 2.234 2245 2.273 974

4 CAVAZZO C.CO 1.094 1.140 1089 1.102 484

5 CERCIVENTO 817 771 697 705 330

6 COMEGLIANS 739 637 535 540 279

7 ENEMONZO 1.384 1.347 1352 1.355 609

8 FORNI AVOLTRI 817 735 642 653 311

9 FORNI di SOPRA 1.211 1.123 1031 1.071 577

10 FORNI di SOTTO 761 716 622 660 329

11 LAUCO 1.113 877 785 805 417

12 LIGOSULLO 213 195 142 180 74

13 OVARO 2.404 2.220 2011 2.064 913

14 PALUZZA 3.035 2.597 2378 2.403 1021

15 PAULARO 3.195 2.907 2738 2.782 1193

16 PRATO C.CO 1.217 1.065 928 958 470

17 PREONE 310 294 266 279 132

18 RAVASCLETTO 747 642 560 569 287

19 RAVEO 525 490 509 506 218

20 RIGOLATO 765 641 502 513 272

21 SAURIS 466 414 419 429 214

22 SOCCHIEVE 1.064 1.023 943 938 448

23 SUTRIO 1.422 1.392 1371 1.376 601

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24 TOLMEZZO 10.602 10.611 10575 10.659 4677

25 TREPPO C.CO 744 660 643 659 297

26 VERZEGNIS 943 908 906 929 420

27 VILLA SANTINA 2.140 2.194 2224 2.223 973

28 ZUGLIO 679 642 606 607 278

Comunità Montana 42.685 40.387 38.591 39.532

COMUNI

Superficie Altitudine (mt s. l. m)

Centri abitati Altre località servite

Distanzadel capoluogo da

Tolmezzo (in Km)

Kmq min max capoluogo KmTempo

stimato in min (auto)

AMARO 33,26 246 1.906 296 CAPOLUOGO ZONA INDUSTRIALE 10 11

AMPEZZO 73,61 450 2.120 560CAPOLUOGO

OLTRISVOLTOIS

LOC.GOFLOC.NIER,

LOC.PASSO PURALOC. PLAN DAL SAC

21 25

ARTA TERME 52,24 400 1.700 442

AVOSACCOCABIA

CAPOLUOGOCEDARCHIS

LOVEAPIANO D'ARTA

PIEDIM RIVALPO

VALLE

ROSA DEI VENTI 10 14

CAVAZZO C.CO 38,69 195 1.617 290

CAPOLUOGOCESCLANS

MENASOMPLAGO

LOC. VAL 8 9

CERCIVENTO 15,36 550 2.104 607 CAPOLUOGOLOC.CHIANDELIN,

LOC.COSTA,LOC.VIDAL

17 21

COMEGLIANS 19,43 520 2.250 553

CALGARETTOCAPOLUOGO

MARANZANISMIELI

NOIARETTOPOVOLARORUNCHIA

TUALIS

LOC.MARGOLOC.S.GIORGIOLOC. BRAIDA

21 23

ENEMONZO 23,7 350 1.880 398

CAPOLUOGOCOLZA

ESEMON DI SOTTOFRESIS

MAIASOQUINIS

TARTINIS

C.LE PROMEALRAVEIS

11 15

FORNI AVOLTRI

80,71 775 2.780 888

CAPOLUOGOCOLLINA

COLLINETTAFRASSENETTO

SIGILLETTO

LOC.PIANI DI LUZZALOC.PIERABECH

LOC.PONTE NUOVO34 38

FORNI di SOPRA

81,16 780 2.478 907

ANDRAZZACELLAVICO

VILLAGGIO TINTAI

LOC.CHIANDARENSLOC.DAVARASLOC.DAVOSTLOC.MAURIALOC.NUOITASLOC.STINSANS

43 52

FORNI di SOTTO

93,54 551 2.474 777

BASELIATREDOLO

VICOZONA ARTIG-INDUSTRIALE

LOC.AUZALOC.S.ANTONIO

33 40

LAUCO 34,58 390 1.960 719 ALLEGNIDISAVAGLIO

LOC.CHIAUIANSLOC.FUESSA

14 19

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COMUNI

Superficie Altitudine (mt s. l. m)

Centri abitati Altre località servite

Distanzadel capoluogo da

Tolmezzo (in Km)

Kmq min max capoluogo KmTempo

stimato in min (auto)

BUTTEACAPOLUOGO

CHIASSISTRAVAVINAIO

LOC.PESMOLETLOC.PLUGNA

LOC.PORTEALLOC.UERPA

LOC.VALLOC.VAS

LIGOSULLO 16,75 800 1.600 948CAPOLUOGO

MURZALIS22 27

OVARO 57,88 432 2.075 525

AGRONSCAPOLUOGO

CELLACHIALINACLAVAIS

CLUDINICOENTRAMPO

LENZONELIARIISLUINCISLUINTMIONEMUINA

OVASTA

LOC.APPLISLOC.BAUS

LOC.BRAIDALOC.CERCENAT

LOC.COSTA PELOSA

18 21

PALUZZA 69,96 505 2.780 605

CAPOLUOGOCASTEONS

CLEULISNAUNINA

RIVOTIMAU

CASE AIPLOC. MOSCARDO

17 21

PAULARO 84,23 690 2.187 690

CAPOLUOGOCASASO

CHIAULISDIERICO

MISINCINISRAVINISSALINOTRELLI

VILLAFUORIVILLAMEZZO

LOC.CASE SPARSE COGLIAT 19 21

PRATO C.CO 81,48 600 2.500 674

AVAUSACROCEOSAIS

PESARIISPIERIA

PRADUMBLIPRATOPRICO

SOSTASIOTRUIA

LOC. CHIAMPEASLOC. LAVADIN

LOC. PRADIBOSCOLUCH

25 30

PREONE 22,51 380 1.915 461 CAPOLUOGO 15 18

RAVASCLETTO 26,32 666 1.970 952CAPOLUOGO

SALARSZOVELLO

23 28

RAVEO 12,63 325 2.071 518CAPOLUOGO

ESEMON DI SOPRA13 16

RIGOLATO 30,47 650 2.250 760

CAPOLUOGOGIVIGLIANA

GRACCOLUDARIA

MAGNANINSSTALISTORS

VALPICETTOVUEZZIS

27 30

SAURIS 41,52 1.000 1.994 1.212 LA MAINALATEIS

LOC. VELT 38 50

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COMUNI

Superficie Altitudine (mt s. l. m)

Centri abitati Altre località servite

Distanzadel capoluogo da

Tolmezzo (in Km)

Kmq min max capoluogo KmTempo

stimato in min (auto)

SAURIS DI SOPRASAURIS DI SOTTO

SOCCHIEVE 65,95 400 2.075 486

DILIGNIDISFELTRONE

LUNGISMEDIISNONTAPRIUSO

SOCCHIEVEVIASO

BORGO SIEGA DI LUNGISCASOLARE CAPRIZI

CHIAMESANS14 18

SUTRIO 21,06 483 1.969 570CAPOLUOGO

NOJARISPRIOLA

MONTE ZONCOLAN 16 20

TOLMEZZO 65,69 287 1.869 323

CADUNEACANEVA

CAPOLUOGOCASANOVACAZZASO

CAZZASO NUOVAFUSEA

ILLEGIOIMPONZO

TERZO

LOC.BETANIALOC.SEGALOC.SPINS

LOC.TRAMBA

- -

TREPPO C.CO 18,71 671 1.864 671

CAPOLUOGOTAUSIA

TAVELLAZENODIS

18 22

VERZEGNIS 38,81 450 1.917 407

CHIAICISCHIAULIS

INTISSANSVILLA

RIVASIOLOC. PONTE AVONS

LOC. SELLA CHIANZUTAN5 6

VILLA SANTINA

13 320 1.476 363CAPOLUOGOINVILLINO

LOC.VINADIA 7 9

ZUGLIO 8,31 386 1.765 429

CAPOLUOGOFIELIS

FORMEASOSEZZA

VIIT

7 10

1.3.1 NORMATIVAIl quadro normativo che disciplina l’ambito relativo ai rifiuti è di derivazione comunitaria e nel corso degli anni lo Stato ha recepito adeguando la normativa nazionale.

Senza pretesa di completezza le principali norme in materia sono :

a) Delibera interministeriale del 27 luglio 1984, Art.1: relativo ai criteri generali per l’assimilabilità dei rifiuti speciali ai rifiuti urbani;

b) L.R. 7 settembre 1987 n° 30 e s.m.i. Norme regionali relative allo smaltimento dei rifiuti;c) Decreto legislativo 15 novembre 1993 n. 507, e s.m.i. : Capo III Tassa per i rifiuti solidi urbani;d) Decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999 n. 158, art. 9, comma 3 recante

norme per l’elaborazione del metodo normalizzato per definire la tariffa del servizio di gestione del ciclo dei rifiuti urbani;

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e) Decreto legislativo 15 agosto 2000. n. 267: Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli Enti locali;

f) Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231 e s.m.i relativo alla disciplina della responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica;

g) Decreto Legislativo 13 gennaio 2003, n. 36: relativo alle discariche di rifiuti;h) Decreto legislativo 15 luglio 2003, n. 254: recante disciplina della gestione dei rifiuti sanitari;i) Decreto 27 settembre 2010: Definizione dei criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica;j) Decreto Legislativo 25 luglio 2005, n° 151 relativo alla riduzione dell’uso di sostanze

pericolose nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche, nonché allo smaltimento dei rifiuti;

k) Decreto legislativo 3 aprile 2006 n. 152 e s.m.i. - Norme in materia ambientale - Parte quarta Gestione dei rifiuti e relativi decreti attuativi;

l) D.M. 8 aprile 2008 e s.m.i. : Disciplina dei centri di raccolta;m)Decreto 8 marzo 2010, n. 65: Regolamento recante modalità semplificate di gestione dei

rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori e degli installatori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (AEE), nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature;

n) Delibera Giunta Regionale n. 177 del 10.02.2012;o) Decreto Legge 6.12.11 n° 201, convertito con Legge n° 214 del 22.12.2011.

Altro elemento da considerare nella strutturazione del servizio è il Piano Regionale sui Rifiuti Urbani (attualmente in vigore è quello approvato con D.P.Reg. n° 044/Pres. del 19.02.2001) e il Piano provinciale di attuazione del piano regionale per la gestione sezione rifiuti - urbani della Provincia di Udine (approvato con Decreto del Presidente della Regione n. 03/Pres di data 09.01.2004).

Da anni la Regione ha avviato la procedura per l’adozione di un nuovo Piano Regionale sui rifiuti. Gli obiettivi di piano sono sia strategico-gestionali (garanzia di gestione unitaria e di sostanziale autosufficienza, attuazione di politiche di pianificazione e strategie programmatorie coordinate e corresponsabili per una gestione sostenibile dei rifiuti, svolgimento di campagne di sensibilizzazione e informazione dei cittadini sulla gestione sostenibile dei rifiuti; migliorare la qualità, l’efficienza, l’efficacia e la trasparenza dei servizi) sia ambientali (miglioramento delle prestazioni ambientali del sistema di gestione dei rifiuti, la riduzione della produzione di rifiuti e della loro pericolosità, l’implementazione delle raccolte differenziate e del recupero di materia, la riduzione del flusso di rifiuti indifferenziati allo smaltimento in discarica, la minimizzazione della presenza sul territorio regionale di impianti di termovalorizzazione e di discarica, l’individuazione di localizzazioni e accorgimenti che consentano il contenimento delle ricadute ambientali delle azioni del Piano con conseguente distribuzione dei carichi ambientali). Tuttavia il percorso di approvazione ha subito, per diverse ragioni, un significativo rallentamento.

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Importante e di immediata applicazione invece è la previsione dell’art. 3, comma 25, della L.R. 14/2012: “In attuazione di quanto previsto dall’articolo 3 bis, comma 1, terzo e quarto periodo, del decreto legge 13 agosto 2011, n. 138 (Ulteriori misure urgenti per la stabilizzazione finanziaria e per lo sviluppo), convertito, con modificazioni, dalla legge 148/2011, e sulla base di deliberazioni degli enti locali interessati, da perfezionare con la relativa assunzione entro il 31 dicembre 2012, nei casi di forme di cooperazione tra enti locali per la gestione diretta e in house dei servizi pubblici relativi ai rifiuti urbani operanti per la raccolta differenziata e il recupero in attuazione delle direttive comunitarie in materia, l’ambito territoriale unico di cui all’articolo 3, comma 51, della legge regionale 11 agosto 2011, n. 11 (Assestamento del bilancio 2011 e del bilancio pluriennale per gli anni 2011-2013 ai sensi dell’articolo 34 della legge regionale 21/2007), che viene confermato anche successivamente al 31 dicembre 2012, risulta articolato in zone funzionali corrispondenti alle predette forme di cooperazione. Le gestioni presenti in singoli Comuni non facenti parte delle predette forme di cooperazione proseguono o sono rinnovate in conformità alle norme vigenti in materia, attuando l’organizzazione del servizio pubblico su base sovra comunale anche mediante misure di integrazione disposte dai livelli istituzionali competenti. Resta fermo quanto previsto dalle norme vigenti in materia di servizi pubblici locali con rilevanza economica e, in particolare, relativamente alle fattispecie che già prevedono procedure di affidamento a evidenza pubblica.”

Tale norma va coordinata con il primo comma dell’art. 198 del D.Lgs. 152/2006 prevede che “ I comuni concorrono, nell'ambito delle attività svolte a livello degli ambiti territoriali ottimali di cui all'articolo 200 e con le modalità ivi previste, alla gestione dei rifiuti urbani ed assimilati. Sino all'inizio delle attività del soggetto aggiudicatario della gara ad evidenza pubblica indetta dall'Autorità d'ambito ai sensi dell'articolo 202, i comuni continuano la gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento in regime di privativa nelle forme di cui al l'articolo 113, comma 5, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.” e il secondo comma dell’art. 201 chiarisce che “L'Autorità d'ambito [...] è trasferito l'esercizio delle loro competenze (nota: i Comuni) in materia di gestione integrata dei rifiuti.”

Pertanto sino alla costituzione delle Autorità d’Ambito (o meglio del soggetto gestore dell’ambito, considerata la soppressione delle Autorità d’ambito disposta entro il 31.12.2012 dal comma 186-bis dell'art. 2, L. 23 dicembre 2009, n. 191, prorogato dall’art 13, comma 2, D.L. 29 dicembre 2011, n. 216) compete al Comune provvedere alla gestione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti urbani e assimilati.

I Comuni possono, ai sensi dell’art. 3, comma 25, della L.R. 14/2012 riportato sopra, articolarsi in forme di cooperazione per l’organizzazione del servizio ed essere riconosciuti (nella forma di cooperazione) quali gestori del servizio.

Si ricorda che già la gestione in Convenzione con la Comunità Montana si configura quale modulo per lo svolgimento dei servizi di interesse e che in tema di gestione convenzionata dei servizi

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pubblici locali configura una forma consentita di auto-organizzazione degli enti locali, alternativa alle altre previste dalle norme sull’affidamento dei servizi.

1.3.2 SISTEMA CONAIIl Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) è un Consorzio privato, senza fini di lucro, istituito dal D.Lgs. 22/97, ora D.Lgs. 152/2006, in recepimento della normativa europea in materia. È costituito da tutti i produttori e utilizzatori di imballaggi al fine di attuare un sistema integrato di gestione basato sul recupero e sul riciclo dei rifiuti di imballaggio. Il Sistema CONAI si integra con l’attività di sei Consorzi di Filiera, cui aderiscono i produttori e gli importatori di imballaggi e/o materie prime impiegate per la produzione di imballaggi (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e vetro).

In base alle normative in materia, i produttori e gli utilizzatori sono responsabilizzati alla corretta gestione ambientale degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio generati dal consumo dei propri prodotti, e per questo partecipano al Consorzio (art. 221 del D.Lgs. 152/06).

Il Contributo Ambientale CONAI, stabilito per ciascuna tipologia di materiale di imballaggio, rappresenta la forma di finanziamento attraverso la quale CONAI ripartisce tra produttori e utilizzatori il costo per i maggiori oneri della raccolta differenziata, per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggi. Questi costi vengono determinati sulla base del Programma Generale di prevenzione e gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.

Il versamento del Contributo Ambientale CONAI è regolato dagli articoli 221 e 224 del D.Lgs. 152/06. In particolare l’articolo 224, comma 3, lett. h), stabilisce che la ripartizione del “corrispettivo per i maggiori oneri della raccolta differenziata di cui all’art. 221, comma 10, lettera h), nonché gli oneri per il riciclaggio e per il recupero dei rifiuti di imballaggio conferiti al servizio di raccolta differenziata” debba avvenire “in proporzione alla quantità totale, al peso e alla tipologia del materiale di imballaggio immessi sul mercato nazionale, al netto delle quantità di imballaggi usati riutilizzati nell’anno precedente per ciascuna tipologia di materiale”. Lo stesso principio viene ripreso e sviluppato dallo Statuto e dal Regolamento CONAI.

Ai sensi dell’articolo 4, comma 1, del Regolamento CONAI: “[…] Il Contributo Ambientale CONAI è così determinato”:

Entità del Contributo Ambientale per l’anno 2012Acciaio – CONACCFino al 4% di frazioni estranee 85,07 €/tonDal 5% al 10% di frazioni estranee 72,06 €/tonDal 10% al 15% di frazioni estranee 59,06 €/tonDal 15% al 20% di frazioni estranee 38,99 €/tonAlluminio – CIALFino al 4% di frazioni estranee 434,77 €/tonDal 4% al 10% di frazioni estranee 289,43 €/tonDal 10% al 15% di frazioni estranee 177,21 €/ton

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Carta – COMIECOCorrispettivo servizio raccolta rifiuti imb. cellulosici 93,09 €/tonnLegno – RILEGNOFino al 5% di frazioni estranee 14,18 €/tonnDal 5% al 10% di frazioni estranee 7,10 €/tonnPlastica – COREPLA – Flusso AFino al 5% di frazioni estranee 285,90 €/tonnDal 5% al 16% di frazioni estranee 201,43 €/tonnPlastica – COREPLA – Flusso BFino al 20% di frazioni estranee 35,43 €/tonnPlastica – COREPLA – Flusso CFino al 10% di frazioni estranee 324,88 €/tonnPlastica – Prestazioni aggiuntiveCorrispettivo per il trasporto di materiale sfuso a distanza superiore ai 25 km

1,96 €/tonn

Corrispettivo per la pressatura dei conferimenti da Centro Comprensoriale con trasporto a carico di Corepla

36,20 €/tonn

Corrispettivo per la pressatura/trasporto per conferimenti a Centro Comprensoriale con trasporto effettuato dal Convenzionato in base alla convenzione

46,54 €/tonn

Corrispettivo forfetario a parziale copertura di attività lgistiche svolte per esclusiva iniziativa del Convenzionato

17,73 €/tonn

Corrispettivo per le isole minori (contributo extra – forfetario per trasporto via nave di materiale si sfuso che pressato)

29,53 €/tonn

Vetro – CoreveFascia eccellenza 38,27 €/tonn1° fascia 35,17 €/tonn2° fascia 18,36 €/tonn3° fascia 0,52 €/tonnVetro – raccolta vetro incoloreMax 3% 5,17 €/tonnMax 1% 10,34 €/tonn

Va evidenziato che per il conseguimento dei contributi sopraelencati va ottenuta una percentuale di materiali non conformi predeterminata. Nelle scelte progettuali va pertanto tenuto conto che la percentuale di impurità diventa elemento essenziale per l’accesso ai contributi ambientali Conai.

1.4 ATTUALE SERVIZIO E ANDAMENTO RACCOLTELe schede descrittive del servizio svolto sono riportate all’interno dell’allegato A). Per meglio interpretare i dati dell’anno va considerato che i servizi domiciliari sono partiti in mesi diversi nel 2011 e precisamente:

- Febbraio 2011: Comuni della Val Tagliamento;- Marzo 2011: Comuni della Val Degano;- Giugno 2011: Comuni della Val But;- Novembre 2011: Comune di Paularo.

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1.5 IMPIANTI

Il Piano regionale di gestione dei rifiuti in vigore (e in corso di revisione) imponeva il trattamento degli urbani presso gli impianti definiti quali impianti tecnologici di bacino, senza distinguere tra rifiuti provenienti da raccolta differenziata e rifiuti indifferenziati.

Il testo unico ambientale, all’art. 182, comma 5, prevede la libera circolazione sul territorio nazionale della frazione dei rifiuti urbani provenienti da raccolta differenziata destinata al recupero.

Lo stesso comma 5 sottolinea, inoltre, l’importanza di associare il concetto di libera circolazione al concetto di prossimità agli impianti. Quest’ultimo aspetto è rafforzato dal divieto, previsto dallo stesso comma 5, di smaltire i rifiuti urbani non pericolosi in regioni diverse da quelle dove gli stessi sono prodotti, fatti salvi eventuali accordi regionali o internazionali.

Si rimanda alla disamina sulla situazione impiantistica regionale contenuta nello schema di Piano regionale di gestione dei rifiuti urbani e Rapporto ambientale di Vas quale allegata alla Delibera di Giunta Regionale FVG n. 2925 del 22.12.2009.

Di seguito sono riportati l’elenco degli impianti di destino delle varie tipologie di rifiuti per l’anno 2011 – viene riportata anche la distanza dell’impianto dalla sede della Comunità Montana per evidenziarne la prossimità rispetto alla zona di raccolta dei rifiuti.

Codice Rifiuto IMPIANTODistanza da Tolmezzo

130205 PETROLCARBO (Gorizia, 7) - BAGNARIA ARSA (UD) 72 Km

150101CARTA DA MACERO DI MAZZETTI E CANTONI (G.B. Maddalena, 27) - POVOLETTO (UD)

52 Km

150102 ERGOPLAST (Cussignacco, 78/11) - PRADAMANO (UD) 61 Km150102 FRIUL JULIA APPALTI (Cossana, ) - MANIAGO (PN) 70 Km150102 Logica Riciclaggio Inerti Srl Via Pietraferrata 30 - 34147 Trieste 136 Km150103 FANTONI (Rivoli Z.I., ) - OSOPPO (UD) 30 Km150107 Rivetro Srl Via Piave 3 Roncadelle - 31010 Ormelle (TV) 150 Km160103 Chiarcosso Autotrasporti Srl Udine 60 Km160103 Logica Riciclaggio Inerti SrlVia Pietraferrata 30 - 34147 Trieste 136 Km

160216UDINESE RECUPERI DI LEONARDO DEL GIUDICE & C. (A. Malignani, ) - MARTIGNACCO (UD)

53 Km

170603 Eco Energy SpA Via Majorana 5 - 30020 Noventa di Piave (VE) 195 Km170802 ECO STUDIO (Trieste - Z.I., ) - VILLESSE (GO) 84 Km170802 Logica Riciclaggio Inerti SrlVia Pietraferrata 30 - 34147 Trieste 136 Km170904 ECO STUDIO (Trieste - Z.I., ) - VILLESSE (GO) 84 km170904 Logica Riciclaggio Inerti Srl Via Pietraferrata 30 - 34147 Trieste 136 Km170904 SCARSINI GIULIO EREDI 3 km

200101CARTA DA MACERO DI MAZZETTI E CANTONI (G.B. Maddalena, 27) - POVOLETTO (UD)

52 Km

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Codice Rifiuto IMPIANTODistanza da Tolmezzo

200108 DANECO IMPIANTI (Volta, ) - SAN GIORGIO DI NOGARO (UD) 80 Km200108 NET (Gonars, 40) - UDINE (UD) 59 Km200121 SE.FI AMBIENTE SRL 147 Km200121 SPHERAE (Cotonificio, 32) - GORIZIA (GO) 97 Km200123 NEW ECOLOGY CON SIGLA NEC (IX Strada, 115) - FOSSO' (VE) 186 Km

200123S.I.R.A. SISTEMI INTEGRATI DI RECUPERO AMBIENTALE (IX Strada, 22) - FOSSO' (VE)

186 Km

200125 SAPI (Colombo, 185/5) - PASIAN DI PRATO (UD) 51 Km200126 PETROLCARBO (Gorizia, 7) - BAGNARIA ARSA (UD) 72 Km200127 Eco Energy SpA Via Majorana 5 - 30020 Noventa di Piave (VE) 195 Km200132 Eco Energy SpA Via Majorana 5 - 30020 Noventa di Piave (VE) 195 Km200132 MISTRAL FVG (del Cosa, ) - SPILIMBERGO (PN) 56 Km200133 NIAL NIZZOLI SRL - CORREGGIO (RE) 358 Km200133 PETROLCARBO (Gorizia, 7) - BAGNARIA ARSA (UD) 72 Km200135 CORTE (Praz dai Trois - Z.I. Saletti, 4) - BUIA (UD) 28 Km200135 ESO RECYCLING (Galvani, 26/2) - SANDRIGO (VI) 237 Km200135 NEW ECOLOGY CON SIGLA NEC (IX Strada, 115) - FOSSO' (VE) 186 Km200135 S.E.A. - SERVIZI ECOLOGICI AMBIENTALI (E. Segre', 14) - MALO (VI) 248 Km

200135S.I.R.A. SISTEMI INTEGRATI DI RECUPERO AMBIENTALE (IX Strada, 22) - FOSSO' (VE)

186 Km

200135 SPHERAE (Cotonificio, 32) - GORIZIA (GO) 97 Km200136 CORTE (Praz dai Trois - Z.I. Saletti, 4) - BUIA (UD) 28 Km200136 ESO RECYCLING (Galvani, 26/2) - SANDRIGO (VI) 237 Km200136 NEW ECOLOGY CON SIGLA NEC (IX Strada, 115) - FOSSO' (VE) 186 Km200136 S.E.A. - SERVIZI ECOLOGICI AMBIENTALI (E. Segre', 14) - MALO (VI) 248 Km

200136S.I.R.A. SISTEMI INTEGRATI DI RECUPERO AMBIENTALE (IX Strada, 22) - FOSSO' (VE)

186 Km

200136 SPHERAE (Cotonificio, 32) - GORIZIA (GO) 97 Km200138 ECO STUDIO (Trieste - Z.I., ) - VILLESSE (GO) 84 Km200138 FANTONI (Rivoli Z.I., ) - OSOPPO (UD) 30 Km200140 CORTE (Praz dai Trois - Z.I. Saletti, 4) - BUIA (UD) 28 Km200201 ECO STUDIO (Trieste - Z.I., ) - VILLESSE (GO) 84 km200301 ACEGAS-APS SpA Trieste 135 Km200301 DANECO IMPIANTI (Volta, ) - SAN GIORGIO DI NOGARO (UD) 80 Km200307 ERGOPLAST (Cussignacco, 78/11) - PRADAMANO (UD) 61 Km200307 Logica Riciclaggio Inerti SrlVia Pietraferrata 30 - 34147 Trieste 136 Km

Va inoltre ricordato che dal 2014 sarà attivo un impianto di Compostaggio di Codroipo che eviterà il trasbordo dei rifiuti organici dall’impianto Net di Udine agli impianti collocati in Veneto o a Maniago.

1.6 CENTRI DI RACCOLTA

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Il D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. definisce i “centri di raccolta” come aree presidiate ed allestite per l’attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento.

I centri di raccolta sono disciplinati dal DM 8 aprile 2008 e s.m.i. che stabilisce le caratteristiche della struttura, dei mezzi e metodi di raccolta, le competenze richieste al personale che gestisce il centro e introduce alcune specifiche attività di gestione.

I centri di raccolta rappresentano un servizio complementare ai sistemi di raccolta porta a porta o stradali, soprattutto per alcune tipologie di rifiuti (RAEE, ingombranti, RUP, ecc).

È importante un’accurata gestione del centro in quanto presso queste strutture transita tra circa il 40 % del quantitativo totale dei rifiuti raccolti.

I centri di raccolta intercomunali sono strategici nel quadro generale della raccolta differenziata in quanto:

offrono in modo efficiente al territorio centri adeguatamente attrezzati, ottimizzando le risorse impiegate e superando i limiti imposti dalla particolare morfologia del territorio che non sempre permette di avere a disposizione aree ampie e facilmente accessibili da molti utenti;

assumono la funzione di punti di riferimento per l’attivazione di raccolte porta a porta su chiamata di alcune tipologie di rifiuti in essi conferibili.

La Comunità Montana della Carnia attualmente gestisce tutti i centri di raccolta intercomunali.

I centri di raccolta intercomunali in funzione sono i seguenti:

Centro di Raccolta di Sutrio , al servizio anche dei Comuni di Cercivento, Ligosullo, Paluzza, Ravascletto e Treppo Carnico;

Centro di Raccolta di Ovaro , al servizio anche dei Comuni di Comeglians, Prato Carnico, Forni Avoltri e Rigolato;

Centro di Raccolta di Villa Santina , al servizio anche dei Comuni di Ampezzo, Forni di Sotto, Lauco, Preone, Raveo, Sauris, Socchieve;

Centro di Raccolta di Arta Terme , al servizio anche del Comune di Zuglio;

Centro di Raccolta di Tolmezzo , al servizio anche dei Comuni di Cavazzo Carnico, Verzegnis e Amaro.

È prevista inoltre la realizzazione di un Centro di Raccolta Intercomunale ad Ampezzo a servizio anche dei Comuni di Preone e Socchieve.

I centri intercomunali garantiscono, almeno, le raccolte dei seguenti rifiuti:

Rifiuti ingombranti RAEE

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Legno Metalli ferrosi Carta e cartone Plastica Vetro RUP (vernici, contenitori etichettati T/F, oli minerali esausti ed oli vegetali, pile e medicine) Inerti Verde e ramaglie

I centri di raccolta comunali attualmente in funzione sono i seguenti:

Centro di Raccolta di Forni di Sopra (in gestione alla Comunità Montana) ;

Centro di Raccolta di Enemonzo ;

Centro di Raccolta di Raveo ;

Centro di Raccolta di Paularo ;

Centro di Raccolta di Treppo Carnico .

Ai fini della realizzazione del presente progetto si ritengono strategici i centri di raccolta intercomunali e seguenti centri di raccolta comunali, in quanto dislocati in località distanti dai centri di raccolta intercomunali:

Centro di Raccolta di Forni di Sopra ;

Centro di Raccolta di Forni Avoltri (da realizzare) ;

Centro di Raccolta di Sauris (da realizzare) ;

Centro di Raccolta di Paularo (da realizzare) ;

Gli altri Comuni (come ad esempio Enemonzo, Raveo e Treppo Carnico) potranno mantenere i propri centri di raccolta al solo fine della raccolta di limitate tipologie di rifiuti e solo se adeguati alla normativa vigente.

1.7 CRITICITA’ DEL SERVIZIO ATTUALE

Di seguito vengono evidenziati alcuni elementi di criticità che nel corso di questi anni hanno rappresentato elementi di disvalore del servizio prestato all’utenza

Qualità dei rifiuti differenziati raccolti: pur ottenendo postivi risultati in termini di raccolta differenziata da parte di ogni Comune, la qualità dei materiali raccolti non sempre corrisponde ai livelli qualitativi prescritti dalle filiere di valorizzazione del rifiuto, comportando un deprezzamento generalizzato dei materiali raccolti.

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Gestione dei Condomini: In alcuni condomini, soprattutto a Tolmezzo e nei Comuni con elevato turismo (es. Forni di Sopra e Ravascletto), ai quali sono stati consegnati contenitori condominali (120 o 240 litri), si riscontrano problemi di differenziazione dei rifiuti. In generale vi sono problemi relativi alla gestione dei contenitori condominiali (individuazione di un responsabile del condominio per l’esposizione dei contenitori e della qualità dei materiali conferiti).

Manifestazioni: Problemi di differenziazione dei rifiuti, con ingenti quantitativi di rifiuto indifferenziato prodotto. Agli organizzatori delle sagre vengono consegnati dal Comune contenitori di grandi dimensioni (1.100 litri per il secco residuo raccolto con sacchi neri e 240 litri per l’umido raccolto con sacchi biodegradabili), tuttavia generalmente c’è poca attenzione da parte dei promotori della manifestazione in relazione alla differenziazione dei rifiuti.

Cimiteri: Le aree cimiteriali sono dotate di contenitori di medio-grande dimensioni non chiusi a chiave per la raccolta del secco residuo. All’interno di questi contenitori si riscontrano rifiuti non solo di provenienza del cimitero. Nel periodo delle festività di Ognissanti vengono raccolte ingenti quantitativi di rifiuto secco.

Punti di Prossimità: Per alcune utenze non raggiungibili dagli automezzi sono stati individuati dei punti con contenitori di medie dimensioni, chiusi a chiave, per la raccolta del secco e dell’umido. In alcuni di questi punti si riscontra una scarsa differenziazione e alcuni abbandoni attorno ai contenitori.

Abbandono di rifiuti: Si riscontrano diversi abbandoni di rifiuti attorno ai contenitori stradali rimasti posizionati sul territorio (soprattutto a Tolmezzo). Altri fenomeni verificati sono l’abbandono da parte di soggetti, generalmente non residenti, di materiali e rifiuti lungo il ciglio delle strade, in prossimità delle piazzole stradali di sosta.

Alta variabilità stagionale e gestione delle seconde case: la produzione di rifiuti in Carnia subisce notevoli scostamenti in termini di produzione (si passa dalle 1000 ton di rifiuti raccolta a febbraio alle 1.600 ton. di agosto con un incremento del 60%) e nel numero di soggetti da servire. In alcuni Comuni (quelli con più presenza di seconde case) ha determinato in alcune occasioni accumulo di notevoli quantità di rifiuti in prossimità dei punti dedicati alle seconde case.

Controllo del servizio: l’elevata dispersione territoriale degli abitati non permette un costante e continuo controllo della corretta esecuzione del servizio.

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2. SCENARI

2.1 AMBITI TERRITORIALI

Nell’analisi condotta emerge un elemento di novità rispetto alla situazione attuale e vale a dire la prossima riorganizzazione del servizio su base di Ambito Territoriale Ottimale, non più su base comunale ma a livello di forma di cooperazione. La competenza per la gestione e l’organizzazione del servizio saranno devolute a soggetti che avranno l’ambito ottimale quale riferimento territoriale.

Per addivenire a tale situazione i comuni e la Comunità Montana dovranno pertanto individuare soggetti operanti sul territorio regionale, e provinciale in particolare, con i quali condividere scelte operative e modus operandi comuni.

In un contesto di governo del servizio da parte degli enti locali o della struttura competente (l’Autorità d’Ambito) è opportuno disaggregare il servizio integrato dei rifiuti urbani individuando i soggetti che meglio di altri possano svolgere il compito di presidio o gestione del processo.

Possiamo distinguere le seguenti fasi del servizio integrato di raccolta rifiuti urbani:

1. Attività di raccolta, trasporto dei rifiuti : comprendono l’organizzazione di mezzi e persone dedicati alla raccolta dei rifiuti e il loro trasporto per lo smaltimento/recupero presso impianti autorizzati

2. Attività di smaltimento/recupero dei rifiuti : comprendono quell’insieme di azioni svolte al’interno di impianti all’uopo autorizzati per lo smaltimento o il recupero dei rifiuti conferiti

3. Gestione dei centri di raccolta 4. Pianificazione e controllo dei servizi di raccolta e trasporto : comprendono quell’insieme di

attività, che tenuto conto della fattibilità tecnica e della praticabilità economica, individuano i modelli di raccolta e trasporto più adatti per il territorio. La fase di verifica dei servizi di raccolta e trasporto consentono di esaminare se l’attività di pianificazione risulta applicata correttamente degli operatori di cui alle fasi 1) e 2)

5. Ottimizzazione del sistema impiantistico : comprende la valutazione della situazione impiantistica in essere e delle prospettive future, per una migliore pianificazione del servizio e per ottenere condizioni economiche favorevoli per le operazioni di smaltimento/recupero

6. Gestione del rapporto con l’utente : comprende tutte quelle iniziative volte a far conoscere all’utente (domestico e non) le regole e l’organizzazione dei servizi di raccolta rifiuti (come ad es. campagne informative, gestione call center, sito internet, ecc.) nonché pretendere

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dallo stesso il rispetto delle Leggi e dei regolamenti, anche tramite il sanzionamento di comportamenti non conformi.

7. Acquisti di beni e servizi connessi con il servizio di raccolta rifiuti 8. Elaborazione e riscossione tassa/tariffa

Le fase 1), 2) e 3) sono attività che tipicamente sono svolte da ditte specializzate del settore.

Le fasi 4), 6) e 7) nel corso di questi anni sono state demandate dai Comuni della Carnia alla Comunità Montana, mentre la fase 8) ogni Comune continua a gestire in proprio (anche se qualche Comune ha convenzionato con la Comunità la fase di cui trattasi, detenendo però la decisione sull’entità delle tariffe applicate).

La fase 5) nel corso degli ultimi anni la Comunità Montana né ha demandata l’esecuzione alle ditte di cui alla fase 1).

Atteso che i termini previsti dagli artt. 3 bis e dall’art. 3, comma 25, della L.R. 14/2012 è necessario procedere a:

1) individuare la forma di coordinamento

2) stabilire il percorso per l’affidamento delle fase 1), 2) e 3)

3) avviare collaborazioni, a livello almeno di livello provinciale, per avviare l’integrazione operativa delle fasi 4), 5), 6) e 7).

Per conseguire fin da subito i vantaggi, che una gestione aggregata a livello di ambito rende possibile, è opportuno che la Comunità Montana integri parte delle attività del servizio dei Comuni con altri soggetti operanti sul territorio provinciale.

2.2. STRUTTURAZIONI DEL SERVIZIO

Per definire nuove modalità di gestione con cui il servizio pubblico va prevista un’articolazione, operativa del servizio pubblico locale che tenga conto delle esigenze della comunità in relazione alle caratteristiche sociali e demografiche, economiche, ambientali e geomorfologiche dell'ambito territoriale di riferimento, nonché del valore economico stimato del servizio pubblico locale e degli eventuali investimenti da programmare. Va inoltre tenuto conto delle iniziative e del servizio attualmente in essere.

Gli obiettivi per il potenziamento ed il miglioramento del servizio di raccolta dei rifiuti devono essere di:

• salvaguardare l’ambiente;• aumentare la percentuale dei materiali raccolti e riciclati;

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• ridurre la produzione complessiva di rifiuti; • agevolare l’impegno a carico degli utenti; • contenere l’aumento dei costi• valorizzare maggiormente i materiali raccolti;• omogeneizzare i sistemi di raccolte tra i diversi Comuni, tenendo conto però delle diverse

esigenze delle Comunità locali.

2.3. PROPOSTE DI INTERVENTO SUL MODELLO DI RACCOLTA

2.3.1 MODIFICHE AL SERVIZIO

Tenuto conto dell’attuale modello di raccolta e delle relative criticità e degli obiettivi sulla strutturazione del servizio vanno valutati i seguenti interventi:

1) Modifica della raccolta degli imballaggi in metallo

2) Incremento delle raccolte domiciliari

a. Omogeneizzazione del servizio tra i Comuni della Carnia

b. Servizio integrale Porta a Porta

3) Attivazione servizio raccolta verde a chiamata

4) Attivazione lettura codice contenitori del secco e controllo GPS dei mezzi di raccolta

5) Riduzione dei punti di prossimità posizionati sul territorio

6) Attivazione di procedure e iniziative volte ad una migliore e maggiore differenziazione dei rifiuti all’interno delle manifestazioni

Tutte queste iniziative hanno delle ricadute economiche (positive e negative) e nell’analisi che segue si evidenzieranno le motivazioni tecniche, ambientali, economiche.

1) MODIFICA DELLA RACCOLTA DEGLI IMBALLAGGI IN METALLO

Di seguito vengono elencati gli elementi favorevoli e sfavorevoli alla modifica del sistema di raccolta multimaterile delle lattine.

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MATRICE DI VALUTAZIONE DELLA DESTINAZIONE DELLE LATTINE

VETRO + LATTINE PLASTICA + LATTINE

Pro Contro Pro Contro

Liberi di andare sul mercato

Nessun impianto disponibile in regione

Già disponibili impianti a livello regionale: RIVE – MORAROSAN GIORGIO SNUA

Vincolati per sempre alla preselezione

Maggior facilità di selezione

Minor contributo COREVE Certezza della disponibilità di più impianti nel prossimo futuro

Modificare le indicazioni sui contenitori

Contenitore del vetro pieno più leggero

Necessario accordo interregionale

Disponibilità di ulteriori impianti in Veneto

Contrordine agli utenti sulle modalità di raccolta

Più facile da spiegare Rischio che la Regione ritardi o non autorizzi il codice (vetro e lattine)

Si deve comunque selezionare la plastica

Più facile la gestione per i bar

Impossibile andare direttamente in piattaforma COREPLA con la plastica

Rispettato l’obbligo di conferimento all’impianto di bacino

Possibilità di passare in prima fascia di qualitàLibera circolazione del solo vetro sul territorio nazionale e maggiore disponibilità di impianti di stoccaggioMaggior contributo COREVE

Alla luce delle risultanze della sopraindicata matrice risulta conveniente passare alla raccolta delle lattine assieme agli imballaggi in plastica.

2) INCREMENTO DELLE RACCOLTE DOMICILIARI

Le modalità di raccolta adottate hanno dimostrato che introducendo la raccolta differenziata spinta è possibile raggiungere tranquillamente l’obiettivo minimo del 65% di raccolta differenziata. Tuttavia, una serie di elementi inducono a ritenere che il prossimo obiettivo da raggiungere sia quello di ottenere una raccolta differenziata con presenza di materiale improprio più bassa possibile. Infatti, sia il sistema CONAI che il libero mercato, al fine della massima valorizzazione del materiale raccolto in maniera differenziata e, quindi, dell’ottenimento del migliore valore economico per la cessione della di materia, pretende una pulizia della stessa estremamente elevata.

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La qualità del materiale raccolto mediante contenitori stradali multiutenza del bacino Carnico risulta avere percentuali di materiale improprio molto elevate: 40% per quanto riguarda gli imballaggi in plastica e superiore al 3% per quanto attiene a carta/cartone, vetro ed organico.

Giocoforza il futuro ci richiede di migliorare la qualità delle raccolte differenziate.

Il modello di raccolta che meglio si adatta a tale esigenza è quella domiciliare. Nello specifico in realtà regionali ove questo modello è stato introdotto e mantenuto efficiente le percentuali di scarto sono bassissime: 10% per quanto riguarda gli imballaggi in plastica e lattine, inferiore all’1% per quanto attiene sia a carta e cartone che alla frazione organica ed addirittura inferiore allo 0,20% per il vetro. Questo - a fronte di un leggero aumento dei costi della raccolta porta a porta rispetto alla raccolta di prossimità – ha comportato:

- l’ottenimento della fascia di eccellenza per quanto riguarda il vetro (€/t 38,00);

- la produzione di compost di qualità;

- l’ottenimento del massimo valore economico possibile per quanto riguarda la carta da macero (+ 36,36% rispetto al listino di Milano);

- la migliore valorizzazione possibile per quanto riguarda gli imballaggi in plastica e lattine.

Inoltre, la raccolta domiciliare e quella che maggiormente si adatta all’eventuale applicazione tariffazione puntuale (art. 14 Decreto Legge 6 dicembre 2011 n° 201, convertito con Legge n° 214 del 22.12.2011)

3) ATTIVAZIONE SERVIZIO RACCOLTA VERDE A CHIAMATA

Considerato il numero significativo di richieste per la rimozione dei rifiuti verdi da sfalci e potature va previsto un servizio, anche a pagamento (previo passaggio alla tariffazione puntuale), per la raccolta di detti materiali da utenti impossibilitati a trasportare i rifiuti presso i Centri di Raccolta. La frequenza delle raccolte a chiamata dovrà essere calibrata in base alla stagione vegetativa.

4) ATTIVAZIONE LETTURA CODICE CONTENITORI DEL SECCO E CONTROLLO GPS DEI MEZZI DI RACCOLTA

Per un migliore monitoraggio dei conferimenti degli utenti (anche per sperimentare in limitate zone del territorio) va previsto non solo l’obbligo alla pesatura dei rifiuti (con qualunque mezzo raccolti) al termine dell’operazione di raccolta in ogni Comune, ma anche la lettura dei microchip collocati in ogni contenitore per la raccolta del secco residuo (vedi comuni di Premariacco e Rive d’Arcano dove, tra l’altro da anni, viene applicata la tariffazione puntuale).

I costi per la lettura dei microchip (dovuti essenzialmente dalla maggior attività richiesta agli operatori della raccolta e al conseguente maggior necessità di mezzi e persone per effettuare i servizi di raccolta) saranno valutati di volta in volta e da considerare quali servizi dedicati a carico dell’Ente richiedente il monitoraggio.

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Inoltre la ditta dovrà impegnarsi a installare su tutti gli automezzi adibiti alla raccolta e trasporto dei rifiuti dispositivi GPS di localizzazione dei veicoli. I dati verranno trasmetti in tempo reale alla centrale di controllo presente presso la Comunità, la quale potrà così monitorare la posizione, gli svuotamenti effettuati, i percorsi e la sosta degli automezzi impiegati.

Le spese relative all’acquisto/noleggio, installazione, gestione e manutenzione dei dispositivi di localizzazione potranno essere elemento di valutazione all’interno della procedura di affidamento del servizio.

I dati trasmessi alla centrale di controllo saranno messi a disposizione della Ditta, qualora da essa richiesto.

L’insieme di tali azioni permetterà una verifica sul territorio dei servizi eseguiti e un monitoraggio dei conferimenti.

5) RIDUZIONE DEI PUNTI DI PROSSIMITÀ POSIZIONATI SUL TERRITORIO

Attualmente sono posizionati sul territorio due tipologie di contenitori di prossimità: una per raggiungere case sparse ed una per servire utenze posizionate in vie strette.

Considerando il possibile aumento delle raccolte domiciliari è importante avvicinare quanto più possibile l’utente al punto di conferimento. Tenuto conto della viabilità degli abitati montani è indispensabile che il servizio venga svolto con l’utilizzo di mezzi di limitata dimensione che possano circolare nelle vie più strette.

Dal punto di vista dei costi, come indicato al precedente punto 2), l’eventuale aumento dei costi di raccolta per il passaggio alla raccolta domiciliare spinta viene compensato da una maggiore redditività per la cessione/vendita dei materiali raccolti in maniera differenziata e dal minore costo di smaltimento. Per fare un esempio, molti comuni della Comunità Collinare del Friuli - i quali adottano un metodo di raccolta stradale misto (secco residuo porta a porta e carta/cartone, imballaggi in plastica, lattine vetro ed umido raccolta mediante contenitori pluriutenza) avente un costo pari a €/ab/anno 55 - , dall’inizio del prossimo anno, per ottenere i benefici indicati al punto 2), passeranno al porta a porta integrale, avendo valutato che il costo delle raccolte stradali non sarà superiore a quello attualmente in vigore.

6) ATTIVAZIONE DI PROCEDURE E INIZIATIVE VOLTE AD UNA MIGLIORE E MAGGIORE DIFFERENZIAZIONE DEI RIFIUTI ALL’INTERNO DELLE MANIFESTAZIONI

In Carnia dalla tarda primavera all’autunno si svolgono numerose sagre e manifestazioni che per quanto riguarda gli aspetti di produzione dei rifiuti impattano significativamente sulla quantità e sulla qualità delle raccolte effettuate.

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Salvo alcune meritevoli eccezioni, la gran parte delle manifestazioni produce un eccessivo quantitativo di rifiuti indifferenziati. La differenziazione “domestica” sembra essere difficile quando, invece, i rifiuti vengono prodotti da una manifestazione.

Gli obiettivi sono quelli di:

- ridurre la produzione di rifiuti durante le feste;

- incrementare e valorizzare la raccolta differenziata diminuendo la percentuale di rifiuto secco residuale destinata al trattamento presso la discarica a favore della quota destinata al compostaggio;

- diminuire il ricorso a materie prime non rinnovabili (petrolio) favorendo l’utilizzo di materie prime rinnovabili quali le bioplastiche;

- utilizzare feste, sagre e manifestazioni in genere come veicolo per promuovere la cultura ambientale dei partecipanti;

- orientare e sensibilizzare la comunità verso scelte e comportamenti consapevoli e virtuosi in campo ambientale.

Sono obiettivi conseguibili introducendo strumenti per responsabilizzare gli organizzatori delle manifestazioni seguendo l’esempio di altre realtà montane come ad es. la procedura per le manifestazioni prevista dalla Val di Non (rintracciabile al link http://www.comunitavaldinon.tn.it/images/stories/pdf/modulistica/tariffa_rifiuti/regolamento_feste.pdf)

In via sperimentale si propone di individuare una serie di manifestazioni di grande attrattiva sulle quali testare forme diverse di differenziazione.

Tale intervento a regime ha benefici poiché i maggiori oneri per l’organizzazione di sistemi di differenziazione dei rifiuti saranno ampiamente compensati dai risparmi sugli smaltimenti delle enormi quantità di rifiuti raccolte attualmente.

2.3.3 VALUTAZIONE DEGLI SCENARI

In questo paragrafo verranno prima descritti quattro scenari individuati per procedere ad un’analisi degli impatti (ambientali, organizzativi, impiantisti) delle diverse opzioni descritte al paragrafo precedente e poi ad una quantificazione economica dei singoli scenari.

Si analizzeranno 4 scenari, dato atto che gli interventi di cui ai punti 3), 4), 5) e 6) del paragrafo precedente dovranno essere attuati. I quattro scenario prevedono:

Scenario 1) Mantenimento attuale sistema di raccolta;

Scenario 2) Attuale sistema di raccolta e modifica raccolta imballaggi in metallo (con plastica)

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Scenario 3) Omogeneizzazione delle raccolte su tutto il territorio carnico al modello attualmente in essere nella Val Tagliamento

Scenario 4) Modello di raccolta porta a porta integrale.

In tutti gli scenari si prevede, in accordo con le Amministrazioni Comunali e tenendo conto del costo del servizio, di revisionare le frazioni e località servite con il secondo giro nel periodo ottobre-maggio dal secondo giro del rifiuto organico.

SCENARIO 1 – Mantenimento attuale sistema di raccolta

Rifiuto Comuni della Carnia (non della Val Tagliamento)

Comuni della Val Tagliamento

Modalità di raccolta Frequenze raccolta Modalità di raccolta Frequenze raccolta

Secco Residuo Porta a porta Settimanale Porta a porta Settimanale

Organico/Umido Porta a porta Settimanale/Bisettimanale a seconda della località e del periodo

Porta a porta Settimanale/Bisettimanale a seconda della località e del periodo

Carta Stradale Settimanale/Bisettimanale (Tolmezzo Capoluogo)

Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

Imb. Plastica Stradale Settimanale/Bisettimanale (Conca Tolmezzina)

Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

Vetro e imb. metalli

Stradale Quindicinale Stradale Quindicinale

Pro Contro

Nessun investimento Elevata presenza di materiale improprio tra i rifiuti raccolti in maniera differenziata

Abbandono di rifiuti nei pressi dei contenitori pluriutenza

Benefici dovuti all’introduzione della raccolta differenziata spinta sempre più ridotti a causa della progressiva riduzione dei contributi

Difficoltà pratica al passaggio a tariffazione puntuale

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SCENARIO 2 – Attuale modello di raccolta e modifica raccolta imballaggi in metallo

Rifiuto Comuni della Carnia (non della Val Tagliamento)

Comuni della Val Tagliamento

Modalità di raccolta Frequenze raccolta Modalità di raccolta Frequenze raccolta

Secco Residuo Porta a porta Settimanale Porta a porta Settimanale

Organico/Umido

Porta a porta Settimanale/Bisettimanale a seconda della località e del periodo

Porta a porta Settimanale/Bisettimanale a seconda della località e del periodo

Carta Stradale Settimanale/Bisettimanale (Tolmezzo Capoluogo)

Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

Imb. Plastica e imb. metalli

Stradale Settimanale/Bisettimanale (Conca Tolmezzina)

Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

Vetro Stradale Quindicinale Stradale Quindicinale

Vedi matrice sub punto 1) del punto 2.3.1

SCENARIO 3 – Omogeneizzazione delle raccolte su tutto il territorio carnico

Rifiuto Comuni della Carnia

Modalità di raccolta Frequenze raccolta

Secco Residuo Porta a porta Settimanale

Organico/Umido Porta a porta Settimanale/Bisettimanale a seconda della località e del periodo

Carta Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

Imb. Plastica e imb. metalli Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

Vetro Stradale Quindicinale

PRO CONTRO

Unico modello di raccolta su tutto il territorio Investimenti per parziale modifica servizi

Razzionalizzazione operativa del servizio Attivazione nuova campagna informativa capillare

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Uniformità di comportamento per tutte le utenze della Carnia

SCENARIO 4 – Modello di raccolta porta a porta integrale.

Precisazione: Richiamato lo scenario 3, l’omogeneizzazione del modello deve necessariamente tendere verso una dei tre modelli attualmente in essere. Per le motivazioni più volte sopra espresse, il modello attualmente adottato che più si avvicina al modello contemplato nello scenario 4 è quello in essere nella Val Tagliamento.

Rifiuto Comuni della Carnia

Modalità di raccolta

Frequenze raccolta

Secco Residuo Porta a porta Settimanale

Organico/Umido Porta a porta Settimanale/Bisettimanale a seconda della località e del periodo

Carta Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

Imb. Plastica e imb. metalli Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

Vetro Porta a porta Quindicinale/settimanale (luglio-agosto)

PRO CONTRO

Cessazione abbandono di rifiuti presso i contenitori pluriutenza

Investimenti per la parziale modifica del modello di raccolta

Maggiore decoro dei centri abitati Attivazione nuova campagna informativa capillare

Elevata qualità delle raccolte differenziate

Maggiori entrate per cessione/vendita materie prime

Possibile efficace applicazione della tariffazione puntuale

2.3.3 VALUTAZIONI ECONOMICHE

SCENARIO 1 - Mantenimento attuale sistema di raccolta

Le tabelle sono strutturate in quattro parti:

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1) i costi dei singoli servizi di raccolta oltre ad una posta (Costi Generali per gestione integrata dei servizi) corrispondente alla gestione amministrativa, autorizzativa e per l’ottimizzazione della gestione degli accessi agli impianti e automezzi oltre all’utile di impresa da riconoscere alla ditta appaltatrice;

2) i costi degli smaltimenti dei diversi materiali , i costi per il trattamento e selezione delle raccolte differenziate e i costi per lo smaltimento degli scarti di tali operazioni di selezione;

3) i proventi derivanti dalla cessione dei materiali al mercato o al circuito Conai;4) il costo di gestione del centro di raccolta

Negli scenari che seguono si evidenzieranno le poste che variano dallo scenario precedente.Gli importi indicati sono arrotondati alle centinaia di Euro.

DESCRIZIONE DEI SERVIZI TIPOLOGIA DI SERVIZIO COSTO Frazione secca non riciclabile porta a porta € 402.300,00 Pulizia territorio € 40.500,00 Frazione organica porta a porta € 731.400,00

Carta e cartonecassonetti stradali € 222.900,00 porta a porta € 73.800,00

Carta e cartone presso centri di raccolta € 35.400,00 Carta e cartone ut. non domestici € 37.700,00

Imballaggi in plastica cassonetti stradali porta a porta € 212.900,00

€ 70.500,00 Vetro e lattine cassonetti stradali € 107.900,00 Vetro e lattine Vetro bar € 37.700,00 Ingombranti centro di raccolta € 20.600,00 Ingombranti e RAEE porta a porta su chiamata € 21.200,00 Materiali Ferrosi centro di raccolta € 12.800,00 Verde e ramaglie compreso smaltimento centro di raccolta € 41.600,00 Legno compreso recupero centro di raccolta € 15.000,00 Inerti centro di raccolta € 10.900,00 Vernici, T/F centro di raccolta € 10.600,00

RUP Raccolta itinerante + cassonetti stradali € 16.000,00

Altre raccolte (inerti – carta catramata – ecc) centro di raccolta - porta a porta su chiamata € 52.300,00

Costi Generali per gestione integrata dei servizi Abitanti 38.500 €/ab 9,53 € 366.900,00 TOTALE € 2.540.900,00

SMALTIMENTI/TRATTAMENTI QUANTITÀ (TON) €/ton COSTO Frazione secca 3.100 € 145,00 € 449.500,00 Ingombranti 600 € 119,00 € 71.400,00 Frazione organica 2.500 € 101,14 € 252.900,00 Inerti 1.000 € 3,00 € 3.000,00 Carta catramata – cartongesso – ecc. 100 € 200,00 € 20.000,00 ONERI PER LA SELEZIONE € -

Carta e cartone 2.100 € 30,50 € 64.100,00 plastica 1.300 € 115,00 € 149.500,00 Vetro e lattine 1.800 € - € - Vetro stoccaggio 1.700 € 8,00 € 13.600,00

smaltimento degli scarti da selezione 105 carta € 122,00 € 74.400,00

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455 plastica50 vetro

TOTALE € 1.098.400,00 CONTRIBUTI CONAI E PROVENTI

MATERIALE PESO (ton) €/ton Provento Carta 1.600 € 5,00 € 8.000,00 Cartone 400+250 € 93,09 € 60.500,00 Plastica 845 € 322,10 € 272.200,00 Vetro e lattine 1700 € 5,00 € 8.500,00 Metalli 600 € 185,00 € 111.000,00 TOTALE - € 460.200,00

Gestione centri di Raccolta € 160.000,00

TOTALE € 3.339.100,00

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SCENARIO 2 - Attuale sistema di raccolta e modifica raccolta imballaggi in metallo (con plastica)

Rispetto allo scenario 1) vi sono minori oneri di smaltimento della selezione della raccolta vetro e una valorizzazione delle raccolte delle lattine e degli imballaggi in metallo.

TIPOLOGIA DI RACCOLTA TIPOLOGIA DI SERVIZIO COSTO Frazione secca non riciclabile porta a porta € 402.300,00 Pulizia territorio € 40.500,00 Frazione organica porta a porta € 731.400,00

Carta e cartonecassonetti stradali € 222.900,00 porta a porta € 73.800,00

Carta e cartone presso centri di raccolta € 35.400,00 Carta e cartone ut. non domestici € 37.700,00

Imballaggi in plastica e lattinecassonetti stradali € 212.900,00 porta a porta € 70.500,00

Vetro cassonetti stradali € 107.900,00 Vetro Vetro bar € 37.700,00 Ingombranti centro di raccolta € 20.600,00 Ingombranti e RAEE porta a porta su chiamata € 21.200,00 Materiali Ferrosi centro di raccolta € 12.800,00 Verde e ramaglie compreso smaltimento centro di raccolta € 41.600,00 Legno compreso recupero centro di raccolta € 15.000,00 Inerti centro di raccolta € 10.900,00 Vernici, T/F centro di raccolta € 10.600,00

RUP Raccolta itinerante + cassonetti stradali € 16.000,00

Altre raccolte (inerti – carta catramata – ecc)

centro di raccolta - porta a porta su chiamata € 52.300,00

Costi Generali per gestione integrata dei servizi Abitanti 38.500 €/ab 9,53 € 366.900,00

TOTALE € 2.540.900,00

SMALTIMENTI/TRATTAMENTI QUANTITÀ (TON) €/ton COSTO Frazione secca 3.100 € 145,00 € 449.500,00 Ingombranti 600 € 119,00 € 71.400,00 Frazione organica 2.500 € 101,14 € 252.900,00 Inerti 1.000 € 3,00 € 3.000,00 Carta catramata – cartongesso – ecc. 100 € 200,00 € 20.000,00 ONERI PER LA SELEZIONE € -

Carta e cartone 2.100 € 30,50 € 64.100,00 plastica e lattine 1.300 € 121,00 € 157.300,00 Vetro stoccaggio 1.700 € 8,00 € 13.600,00

smaltimento degli scarti da selezione105 carta

€ 122,00 € 68.300,00 455 plastica0 vetro

TOTALE € 1.100.100,00 CONTRIBUTI CONAI E PROVENTI

MATERIALE PESO (ton) €/ton Provento ~ 30 ~

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Carta 1.600 € 5,00 € 8.000,00 Cartone 400+250 € 93,09 € 60.500,00 Plastica 845 € 322,10 € 272.200,00 Lattine alluminio 22 € 472,77 € 10.300,00 Lattine banda stagnata 82 € 85,07 € 7.000,00 Vetro 1.700 € 5,00 € 8.500,00 Metalli 600 € 185,00 € 111.000,00 TOTALE - € 477.500,00

Gestione centri di Raccolta € 160.000,00

TOTALE € 3.323.500,00

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SCENARIO 3 - Omogeneizzazione delle raccolte su tutto il territorio carnico

Rispetto allo scenario precedente vi sono maggiori costi per l’esecuzione dei servizi di raccolta porta a porta e una diversa quantificazione sia degli oneri di smaltimento e selezione, sia una maggiore valorizzazione dei materiali ceduti.

TIPOLOGIA DI RACCOLTA TIPOLOGIA DI SERVIZIO COSTO Frazione secca non riciclabile porta a porta € 402.300,00 Pulizia territorio € 40.500,00 Frazione organica porta a porta € 731.400,00 Carta e cartone porta a porta € 69.000,00 Imballaggi in plastica e lattine porta a porta (quota variabile in base al peso) € 83.400,00 Carta e cartone e Imballaggi in plastica e lattine

Porta a porta (quota fissa ad abitante più fornitura annuale sacchetti) € 496.800,00

Vetro cassonetti stradali € 107.900,00 Vetro Vetro bar € 37.700,00 Ingombranti centro di raccolta € 20.600,00 Ingombranti e RAEE porta a porta su chiamata € 21.200,00 Materiali Ferrosi centro di raccolta € 12.800,00

Verde e ramaglie compreso smaltimento centro di raccolta € 41.600,00

Legno compreso recupero centro di raccolta € 15.000,00 Inerti centro di raccolta € 10.900,00 Vernici, T/F centro di raccolta € 10.600,00

RUP Raccolta itinerante + cassonetti stradali € 16.000,00

Altre raccolte (inerti – carta catramata – ecc)

centro di raccolta - porta a porta su chiamata € 52.300,00

Costi Generali per gestione integrata dei servizi Abitanti 38.500 €/ab 9,53 € 366.900,00

TOTALE € 2.536.900,00

SMALTIMENTI/TRATTAMENTI QUANTITÀ (TON) €/ton COSTO Frazione secca 3.100 € 145,00 € 449.500,00 Ingombranti 600 € 119,00 € 71.400,00 Frazione organica 2.500 € 101,14 € 252.900,00 Inerti 1.000 € 3,00 € 3.000,00 Carta catramata – cartongesso – ecc. 100 € 200,00 € 20.000,00 ONERI PER LA SELEZIONE

Carta e cartone 2.100 € 53,10 € 111.500,00 plastica e lattine 1.040 € 121,00 € 125.800,00 Vetro stoccaggio 1.700 € 8,00 € 13.600,00

smaltimento degli scarti da selezione plastica 104 € 122,00 € 12.700,00

€ 1.060.400,00 CONTRIBUTI CONAI E PROVENTI

MATERIALE PESO (ton) €/ton Provento Carta 1.600 € 80,00 € 128.000,00 Cartone 400+250 € 93,09 € 60.500,00 Plastica 832 € 322,10 € 268.000,00 Lattine alluminio 22 € 472,77 € 10.300,00

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Lattine banda stagnata 82 € 85,07 € 7.000,00 Vetro 1.700 € 5,00 € 8.500,00 Metalli 600 € 185,00 € 111.000,00 TOTALE - € 593.300,00 Gestione Centri di Raccolta € 160.000,00 € 3.164.000,00

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SCENARIO 4 - Modello di raccolta porta a porta integrale.

Rispetto allo scenario precedente aumenta il costo del servizio di raccolta del vetro ma aumentano anche i proventi dalla cessione del materiale.

TIPOLOGIA DI RACCOLTA TIPOLOGIA DI SERVIZIO COSTO Frazione secca non riciclabile porta a porta € 402.300,00 Pulizia territorio € 40.500,00 Frazione organica porta a porta € 731.400,00 Carta e cartone porta a porta € 69.000,00 Imballaggi in plastica e lattine porta a porta (quota variabile in base al peso) € 83.400,00Carta e cartone e Imballaggi in plastica e lattine

Porta a porta (quota fissa ad abitante più fornitura annuale sacchetti)

€ 496.800,00

Imballaggi in Vetro Porta a porta e bar € 223.100,00 Ingombranti centro di raccolta € 20.600,00 Ingombranti e RAEE porta a porta su chiamata € 21.200,00 Materiali Ferrosi centro di raccolta € 12.800,00

Verde e ramaglie compreso smaltimento centro di raccolta € 41.600,00

Legno compreso recupero centro di raccolta € 15.000,00 Inerti centro di raccolta € 10.900,00 Vernici, T/F centro di raccolta € 10.600,00

RUP Raccolta itinerante + cassonetti stradali € 16.000,00

Altre raccolte (inerti – carta catramata – ecc)

centro di raccolta - porta a porta su chiamata € 52.300,00

Costi Generali per gestione integrata dei servizi Abitanti 38.500 €/ab 9,53 € 366.900,00

TOTALE € 2.614.400,00

SMALTIMENTI/TRATTAMENTI QUANTITÀ (TON) €/ton COSTO Frazione secca 3.100 € 145,00 € 449.500,00 Ingombranti 600 € 119,00 € 71.400,00 Frazione organica 2.500 € 101,14 € 252.900,00 Inerti 1.000 € 3,00 € 3.000,00 Carta catramata – cartongesso – ecc. 100 € 200,00 € 20.000,00 ONERI PER LA SELEZIONE € -

Carta e cartone 2.100 € 53,10 € 111.500,00 plastica e lattine 1.040 € 121,00 € 125.800,00 Vetro solo stoccaggio 1.700 € 8,00 € 13.600,00

smaltimento degli scarti da selezione plastica 104 € 122,00 € 12.700,00

€ 1.060.400,00 CONTRIBUTI CONAI E PROVENTI

MATERIALE PESO (ton) €/ton Provento Carta 1.600 € 80,00 € 128.000,00 Cartone 400+250 € 93,09 € 60.500,00 Plastica 832 € 322,10 € 268.000,00 Lattine alluminio 22 € 472,77 € 10.300,00 Lattine banda stagnata 82 € 85,07 € 7.000,00 Vetro 1.700 € 38,00 € 64.600,00

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Metalli 600 € 185,00 € 111.000,00 TOTALE - € 649.400,00

Gestione CDR € 160.000,00

€ 3.185.400,00

Come indicato nel precedente paragrafo i benefici ambientali, gestionali, organizzativi e di valorizzazione dei materiali raccolti sono perseguibili maggiormente nello scenario 4) rispetto allo scenario 3). La differenza economica tra i due scenari (3 e 4) è minima (0,6%) e pertanto i due scenari debbono considerarsi equiparabili economicamente. Gli scenari 1) e 2) invece appaiono economicamente più onerosi presentando nel medio-lungo periodo maggiori costi di gestione e non sembrano sostenibili per quanto attiene al bilanciamento costi di smaltimento/costi di servizio/ricavi dalla cessione dei materiali/benefici ambientali.

Dall’analisi condotta sui quattro scenari descritti si propone di introdurre una modalità di raccolta dei rifiuti che porti allo scenario 4). Lo scenario 4) non è un’evoluzione possibile dello scenario 3) ma risulta di fatto alternativo. Infatti, non è pensabile avviare una terza campagna informativa e distributiva dopo quella iniziale e quella che porterebbe allo scenario 3). Considerati i maggiori benefici ambientali e organizzativi, bilanciamento costi di servizio/ricavi dalla cessione dei materiali dall’analisi condotta lo scenario 4) è quello preferibile.

Ricordando che i Comuni in base a quanto previsto dalla lettera c), comma 1, articolo 3 della Convenzione potranno esprimere la propria volontà sull’indirizzo da dare all’interno del proprio ambito, sarà compito della Comunità Montana individuare le modalità di raccolta (frequenza, località servite) al fine di garantire un adeguato livello di protezione dell’igiene pubblica e dell’ambiente e l’economicità del servizio.

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ALLEGATO A): Andamento delle raccolte nell’anno 2011

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olio minerale imb. carta imb. plastica imb. legno vetro pneumatici toner cartongesso isolanti inerti carta organico RAEE

2011 13 02 05 15 01 01 15 01 02 15 01 03 15 01 07 16 01 03 16 02 16 17 08 02 17 06 03 17 09 04 20 01 01 20 01 08 20 01 21

GENNAIO 0 24.440 57.610 0 144.550 4.830 0 0 3.860 1.980 125.830 67.060 200FEBBRAIO 610 17.540 66.720 0 92.180 5.930 0 0 3.840 55.620 138.500 90.720 80MARZO 0 27.940 96.430 3.460 145.660 2.760 98 0 0 86.580 161.860 121.900 120APRILE 0 16.920 90.080 0 131.360 6.260 0 0 5.220 99.260 149.180 134.860 110MAGGIO 0 20.180 110.860 0 122.190 4.370 97 0 4.360 70.300 166.370 115.200 0GIUGNO 0 19.650 108.720 0 163.580 3.740 0 0 0 62.560 195.110 165.860 170LUGLIO 0 23.150 124.530 0 153.890 6.320 0 6.770 4.480 96.700 178.400 180.260 450AGOSTO 0 19.900 151.810 0 234.870 0 96 0 0 83.460 176.520 235.600 0SETTEMBRE 180 17.700 120.880 0 190.030 11.520 20 2.680 4.600 128.990 241.540 193.300 179OTTOBRE 360 19.860 118.860 0 131.820 5.660 0 0 0 60.840 211.510 168.400 80NOVEMBRE 0 23.820 116.750 0 170.910 6.800 0 0 4.700 79.220 155.840 189.980 260DICEMBRE 0 22.020 119.820 0 142.320 4.380 0 8.910 0 64.200 194.840 191.000 200

TOTALE 1.150 253.120 1.283.070 3.460 1.823.360 62.570 311 18.360 31.060 889.710 2.095.500 1.854.140 1.849

RAEE olio veg. olio min. vernici farmaci batterie pile RAEE RAEE legno ferro verde RSU/secco ingombranti TOT. RAC

2011 20 01 23 20 01 25 20 01 26 20 01 27 20 01 32 20 01 33 20 01 34 20 01 35 20 01 36 20 01 38 20 01 40 20 02 01 20 03 01 20 03 07

GENNAIO 6.400 0 0 0 0 2.410 0 17.540 16.184 25.100 31.360 6.610 679.220 11.380 1.226.564FEBBRAIO 5.990 0 0 0 0 2.820 0 9.830 8.762 30.160 49.980 24.980 435.400 31.580 1.071.242MARZO 3.960 500 0 0 0 790 0 13.410 16.236 33.940 56.300 29.490 469.900 48.280 1.319.614APRILE 6.040 500 0 4.540 0 3.300 0 9.290 16.134 68.200 73.200 36.660 436.120 44.440 1.331.674MAGGIO 5.920 1.100 0 2.440 1.140 2.620 1.240 9.435 12.314 55.740 60.140 24.460 444.980 40.220 1.275.676GIUGNO 5.660 1.050 0 0 500 1.870 0 10.385 17.762 63.040 67.720 29.190 312.620 59.790 1.288.977LUGLIO 10.400 1.130 2.100 0 0 1.800 0 13.405 18.065 58.940 67.380 33.920 283.460 66.870 1.332.420AGOSTO 10.360 1.400 0 0 0 2.560 0 19.285 21.510 84.060 76.520 43.800 415.240 74.270 1.651.261SETTEMBRE 5.820 400 1.110 5.580 540 4.350 1.330 8.355 18.210 65.180 69.240 48.440 322.240 57.240 1.519.654OTTOBRE 10.380 1.150 400 0 0 2.900 190 11.020 13.400 78.620 69.820 43.240 285.540 52.360 1.286.410NOVEMBRE 6.400 0 100 3.840 480 0 690 8.180 8.175 37.220 61.580 43.850 262.640 46.330 1.227.765DICEMBRE 2.500 400 0 0 460 1.360 0 4.560 6.635 46.580 37.880 10.560 206.280 40.540 1.105.445

TOTALE 79.830 7.630 3.710 16.400 3.120 26.780 3.450 134.695 173.387 646.780 721.120 375.200 4.553.640 573.300 15.636.702