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Revisione 03 01/2016 Pagina1 SISTEMA COSTRUTTIVO P.A.I.A. Pannello Armato Isolante Autoportante MANUALE ESECUTIVO DAL SITO EDIFICATIVO ALL’ INTONACATURA

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SISTEMA COSTRUTTIVO

P.A.I.A. Pannello Armato Isolante Autoportante

MANUALE ESECUTIVO

DAL SITO EDIFICATIVO ALL’ INTONACATURA

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INDICE MANUALE ESECUTIVO

CAPITOLO – 1 VERIFICA E ANALISI DEL TERRITORIO Pag. 04

1.1 Edifichiamo 1.2 Elenco indicativo delle verifiche territoriali

CAPITOLO – 2 PROGETTAZIONE E CALCOLO STRUTTURALE Pag. 05 2.1 Presentiamo il progetto architettonico 2.2 Presentiamo il progetto pannelli 2.3 Presentiamo il progetto con i calcoli strutturali 2.4 Presentiamo il progetto definitivo e le documentazioni necessarie 2.5 Codici di calcolo

CAPITOLO – 3 PREMONTAGGIO DELL’ABITAZIONE IN STABILIMENTO Pag. 07

CAPITOLO – 4 MESSA IN OPERA (INIZIAMO A LAVORARE IN CANTIERE) Pag. 08 4.1 Recinzione e messa in sicurezza 4.2 Scavo e gestione cantiere 4.3 Zona gestione e stoccaggio pannelli 4.4 Gettiamo la sottofondazione (Magrone)

CAPITOLO – 5 ESECUZIONE PLATEA Pag. 09 5.1 Platea intera 5.2 Platea con vespaio aerato. 5.3 Reti di fondazione e ferri di chiamata

CAPITOLO – 6 MONTAGGIO PANNELLI Pag. 12 6.1 Individuiamo gli elementi da montare. 6.2 Priorità di montaggio (sequenza) 6.3 Posizioniamo gli assiti di riferimento per la perpendicolarità e l’allineamento. 6.4 Perpendicolarità e planarità

CAPITOLO – 7 LEGATURA Pag. 16 7.1 Elenco delle reti di RINFORZO/UNIONE 7.2 Punti di legatura

CAPITOLO – 8 MONTIAMO IL TETTO Pag. 19 8.1 Con le travi a vista

8.1.1 Tetto piatto con travi a vista 8.1.2 Tetto inclinato con travi a vista

8.2 Con elementi strutturali a scomparsa 8.2.1 Sequenza di montaggio degli elementi strutturali a scomparsa

CAPITOLO – 9 MONTIAMO I PANNELLI DEL TETTO Pag. 22 9.1 Montiamo il tetto con le travi a vista 9.2 Leghiamo i pannelli del tetto

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CAPITOLO – 10 PREDISPONIAMO GLI IMPIANT Pag. 24 10.1 Tracciatura impianti 10.2 Eseguiamo gli scassi 10.3 Inseriamo le tubazioni 10.4 Modifichiamo successivamente gli impianti

CAPITOLO – 11 PREDISPONIAMO I SERRAMENTI Pag.25 11.1 Predisponiamo le finestre 11.2 Predisponiamo i davanzali 11.3 Predisponiamo le porte (porte blindate) 11.4 Predisponiamo le soglie

CAPITOLO – 12 POSIZIONIAMO I SOSTEGNI TETTO/SOLAIO Pag.27

CAPITOLO – 13 COMPLETIAMO LA LEGATURA DEL TETTO Pag. 28

CAPITOLO – 14 CONTROLLI GENERALI Pag. 28

CAPITOLO – 15 INTONACATURA Pag. 29 15.1 Indicazioni generali e avvertenze 15.2 Prima intonacatura (Rinzaffo) 15.3 Seconda intonacatura (Intonacatura di riempimento) 15.4 Nota importante 15.5 Terza intonacatura (Rasatura)

IMMAGINI REALIZZAZIONI Pag. 33

RIASSUNTO FASI OPERATIVE GENERALI Pag. 34 F1 Terreno, sito edilizio, STATO F2 Progetta F3 Tracciamo e recintiamo F4 Scaviamo gettiamo la sotto-fondazione F5 Gettiamo la Platea F6 Montaggio Pannelli F7 Legatura Pannelli F8 Monta travi o elementi strutturali F9 Impianti e serramenti F10 Montiamo i pannelli del tetto F11 Intonachiamo

INNOVAZIONI/EVOLUZIONE/STUDIO/SVILUPPO Pag. 35

INDIRIZZI E RIFERIMENTI Pag. 36

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MANUALE ESECUTIVO

CAPITOLO - 1 VERIFICA E ANALISI DEL TERRITORIO

1.1 Edifichiamo – ITALIA/ESTERO

Il SISTEMA COSTRUTTIVO permette di edificare sia in Italia, dove è nato che all’ Estero, avendo cura di verificare le NORMATIVE LOCALI DI EDIFICAZIONE ed i relativi CODICI DI CALCOLO STRUTTURALE richiesti.

1.2 Elenco indicativo delle verifiche territoriali

Forniamo un’ elenco indicativo di verifiche e di controlli che sempre consigliamo di svolgere, prima di iniziare qualsiasi lavoro in qualsiasi parte del mondo ci si trovi a dover edificare.

- Autorizzazioni e concessioni locali di edificazione. - Verifica delle zone con limitazioni di edificazione e/o vincolata. - Verifica zone sismiche e/o problematiche. - Verifica del territorio con analisi geologica. - Verifica delle vie d’accesso al sito costruttivo e dei servizi energia elettrica/acqua e relativi

scarichi fognari. - Urbanizzazione in generale. - Contesto edilizio. - Verifica del clima e dei relativi periodi climatici particolari. - Situazione generale paese. (ESTERO) - Situazione Igienico Sanitaria. - Verifica voli e trasferimenti in loco. (ESTERO) - Verifica documentazioni VISTI e autorizzazioni particolari. (ESTERO) - Verificare il reperimento delle Materie prime necessarie in loco. - Verificare la sicurezza e l’incolumità del personale e la protezione dei materiali. - Altro non indicato per le casualità specifiche (isole,situazioni climatiche estreme ecc..)

F1 – Verifica location di edificazione

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CAPITOLO – 2 PROGETTAZIONE E CALCOLO STRUTTURALE 2.1 Presentiamo il progetto architettonico Iniziamo a lavorare, verificando le esigenze del committente, e producendo i progetti architettonici derivati dalle indicazioni dello stesso , oppure acquisiamo quanto già progettato. In alternativa, proponiamo alcune forme di abitazioni standard di Ns. produzione.

F2 – Progetta

2.2 Presentiamo il progetto Pannelli

Il progetto architettonico viene rielaborato e generato con i pannelli opportunamente posizionati e tagliati a copiare l’esigenza della forma architettonica richiesta.(Possiamo ricavare anche forme particolari, tonde, sagomate, ecc..)

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2.3 Presentiamo il progetto con i calcoli strutturali

Sul progetto pannelli vengono eseguiti i calcoli strutturali ( Vedi CODICI DI CALCOLO in seguito) e vengono inseriti gli elementi strutturali (a vista o a scomparsa) ove necessari.

2.4 Presentiamo il progetto definitivo e le documentazioni necessarie Dal progetto strutturale viene generato il progetto esecutivo definitivo e le relative documentazioni, necessarie per iniziare a lavorare operativamente in cantiere, quali: - Definizione dettagliata della fornitura (Capitolato/Computometrico) - Pianificazione dei tempi di consegna (Planning) - Disegno sottofondazione e fondazioni - Distinta materiali - Definizione dei volumi di imballaggio e relativo peso - Schede di montaggio e procedura esecutiva. - Definizione della gestione del cantiere e della relativa sicurezza - Procedura dei controlli di fase e delle verifiche in opera.

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2.5 Codici di calcolo

Elenchiamo alcuni codici di calcolo riconosciuti ed applicabili ITALIA/ESTERO

EUROCODE 3-2005 (Europa) IS:800-98 (India)

ASD 2001 (America) LRFD 1999 (America)

CP 2004-2004 (Hong Kong) IS 456-2000 (India)

RCDF 2001 ( Messico ) CP 65-1999 ( Singapore)

CAPITOLO - 3 PREMONTAGGIO DELL’ABITAZIONE IN STABILIMENTO

Ove le condizioni lo permettano, eseguiamo un pre-montaggio della struttura, in stabilimento. Sarà possibile visionare la struttura progettata in scala reale, con tutti gli evidenti vantaggi che ne possono derivare. Ad esempio. Affrontando la produzione di grandi numeri di abitazioni, vi è la possibilità di studiare bene il modulo da produrre evitando incertezze ed errori. Oppure su singole abitazioni verificare la posizione degli impianti IDRAULICO/ELETTRICO. Ecc.. Ecc…

Abitazioni di varie metrature PRE-MONTATE

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CAPITOLO – 4 MESSA IN OPERA (INIZIAMO A LAVORARE IN CANTIERE) 4.1 Recinzione e messa in sicurezza

Recintiamo il cantiere e delimitiamo in modo evidente l’area di lavoro, con reti e protezioni, atte a permettere l’ingresso solo al personale autorizzato al fine di evitare che accidentalmente, possano avvenire incidenti.

Tracciamo l’area come da progetto e procediamo con lo scavo.

F3 Tracciamo e recintiamo 4.2 Scavo e gestione cantiere

Nel SISTEMA COSTRUTTIVO A PANNELLI la profondità dello scavo è molto ridotta. Il progetto indicherà la profondità da raggiungere secondo le necessità. NON SERVONO FONDAZIONI PROFONDE E/O PLINTI PARTICOLARI Avremo cura di rendere il fondo dello scavo il più livellato possibile

F4 Scaviamo

Diamo un’indicazione di massima. Per un’ abitazione a piano unico da 90 m2, necessita uno scavo ad 5/10 cm che possa contenere il primo strato di sottofondazione (magrone) che avrà uno spessore di 5 cm.

4.3 Zona gestione e stoccaggio pannelli

Individuiamo la zona di stoccaggio dei pannelli, possibilmente coperta e riparata, che ne favorisca la movimentazione, ma che sia anche al riparo dalla pioggia dal sole e dal vento. Accertiamoci di non appoggiare direttamente a terra i pannelli con il rischio di sporcarli, facendo venir meno la successiva aderenza dell’intonaco. Accertiamoci di non poggiare i pannelli su un terreno cedevole. NON CALPESTIAMOLI

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4.4 Gettiamo la sottofondazione (Magrone)

Gettiamo lo strato di sottofondazione (Magrone) composto da : Calcestruzzo “magro” realizzato con quantitativi ridotti di cemento meno di 150 Kg/m3 e una granulometria degli inerti grossolana. Lo scopo è quello di non far poggiare i ferri di fondazione sulla nuda terra e di livellare il terreno, preparando una base piana per la tracciatura e la posa dei ferri di fondazione.

F5 Gettiamo la sottofondazione

Dobbiamo avere cura di far debordare il getto di magrone, 20 cm oltre tutto il perimetro della platea da Tracciare.

CAPITOLO - 5 ESECUZIONE PLATEA

Possiamo eseguire due tipologie di fondazione, tenendo presente che l’abitazione che andiamo a sostenere PESA MOLTO MENO di un’abitazione tradizionale, PUR MANTENENDO E SUPERANDO TUTTE LE RICHIESTE STRUTTURALI NECESSARIE. (vedi successivamente le percentuali di impasto cementizio)

5.1 Platea intera

F5 Gettiamo la Platea

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5.2 Platea con vespaio aerato.

5.3 Reti di fondazione e ferri di chiamata

Prepariamo i materiali necessari e procediamo Rete da cantiere Ø 8 mm con maglia da 250 x 250 mm. Ferri di chiamata piegati a disegno Ø 8 mm SVILUPPO 1,5 mt (Le quantità esatte saranno espresse nel Ns. progetto delle fondazioni)

- Posizioniamo le assi di contenimento sul perimetro

platea tracciato - Eseguiamo la tracciatura a disegno delle fondazioni - Posiamo il primo strato di rete da cantiere Ø 8 mm

con maglia da 250 x 250 mm. - Posizioniamo i ferri di chiamata con passo 25 cm

legandoli con filo di ferro alla prima rete e successivamente alla seconda. (i ferri possono essere preparati in precedenza legandoli a due ferri guida).

- I ferri di chiamata risulteranno “fuori terra (platea)” di 45/50 cm in altezza.

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Facciamo attenzione, camminando nell’area della platea , ai ferri di chiamata, che in questa fase sono esposti e senza protezione, usiamo i copri-ferro. - Posizioniamo il secondo strato di rete distanziato (in altezza) di circa 10/15 cm dal primo. - Segui progetto platea

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- Posizioniamo le tubazioni di scarico per i servizi igienici posandoli con la giusta pendenza. (Tappare temporaneamente le tubazioni al fine di evitare di riempirle di cemento).

- Gettiamo la platea con cemento composto da:

Acqua: 160 l/m3 Cemento Tipo Portland 42,5 R : 350 kg/m3 Sabbia (grana) 3-4 mm: 1600 kg/m3 RCK 30 spessore a progetto

- Attendiamo l’asciugatura/maturazione (i tempi variano a secondo delle condizioni

climatiche del luogo) - Tenere inumidito ove le condizioni climatiche troppo aride lo richiedano.

CAPITOLO - 6 MONTAGGIO PANNELLI

I PANNELLI DEVONO SEMPRE ESSERE MONTATI CON LE GRECHE DEL TRALICCIO INTERNO IN POSIZIONE VERTICALE.

6.1 Individuiamo gli elementi da montare.

I pannelli arrivano in cantiere con un numero stampigliato, molto evidente.

Utilizzare le schede di montaggio, che mostrano i pannelli numerati in visione tridimensionale per facilitare il riconoscimento degli elementi e agevolare il corretto montaggio. Indicano anche la procedura di montaggio da seguire per priorità, ed i controlli di fase.

F6 Montaggio Pannelli

Inseriamo i pannelli nei ferri di fondazione facendo attenzione che gli stessi entrino all’interno della rete, a filo del Polistirene, su entrambe i lati. (vedi immagini successive) Premiamo bene e facciamo aderire il fondo del pannello con la platea. Controlliamo che non vi siano detriti sulla platea che ne impediscano il corretto montaggio. Il pannello deve essere perpendicolare e planare, controllare ogni volta con la livella o il filo a piombo.

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I ferri di chiamata devono essere posizionati all’interno delle reti, a filo del Polistirene

Leghiamo i ferri di fondazione come

indicato (vedi anche capitolo Legatura)

6.2 Priorità di montaggio (sequenza)

Partiamo solitamente da un’ angolo della struttura progettata e procediamo al consolidamento, stanza per stanza, seguendo il disegno (Vedi schede montaggio).

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Nel procedere legheremo i pannelli fra di loro su entrambe i lati lungo la rete , con passo di circa 60 cm, facendoli aderire uno all’altro con precisione.

NON LASCIAMO SPAZI FRA UN PANNELLO E L’ALTRO

Gli sfalsamenti e i disallineamenti gravano sul consumo di cemento per la finitura, e fanno variare in eccesso la dimensione dello spessore del muro. Possono generare ponti termici. Facciamo sempre attenzione al senso di montaggio del pannello.

Il pannello non intonacato, nella sua dimensione standard, che è la dimensione massima, di 1,5 x 3 x 0,15 mt pesa 27 Kg, potrà quindi essere movimentato anche manualmente senza l’utilizzo di mezzi di sollevamento meccanici.

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Movimentiamo con attenzione i pannelli, il reticolo d’acciaio anche se non sporgente dal pannello potrebbe impigliarsi negli abiti e/o generare piccole graffiature. Utilizziamo guanti e abiti idonei. Non camminiamo sopra i pannelli, e/o deformiamo in qualsiasi modo le reti del pannello, questo ridurrebbe la distanza tra reticolo ed isolante, non consentendo un corretta aderenza del cemento. 6.3 Posizioniamo gli assiti di riferimento per la perpendicolarità e l’allineamento. Montiamo le assi di perpendicolarità (o profili in alluminio tubolari) e controlliamo con livella o con filo a piombo la perpendicolarità e la planarità posizionandoci per il rilievo nella parte più alta del pannello. Monteremo gli assiti opportunamente a seconda della gestione degli spazi del cantiere, ove possibile sarà preferibile montarli sull’esterno lasciando libero l’interno dell’abitazione per il successivo posizionamento dei sostegni del tetto/solaio.

Completiamo la prima legatura fra pannello e pannello dei muri perimetrali e delle tramezze e di eventuali pilastri.

6.4 Perpendicolarità e planarità

Controllare la perpendicolarità e la planarità, ponendo il riferimento nella parte più alta del pannello. Posizionare correttamente le assi di planarità.(controllare le assi utilizzate per i riferimenti che siano diritte). Un preciso montaggio garantisce una struttura efficiente di alta qualità con valori elevati di insonorizzazione e scambio termico, di facile finitura, ed il contenimento del consumo di cemento.

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CAPITOLO – 7 LEGATURA

Tutti i pannelli, sono legati fra di loro e in prossimità di tutte le giunzioni devono essere legate le reti di unione/rinforzo. Eseguiamo la legatura a mano con tenaglia e filo di ferro ricotto facendo un anello che chiuderemo su se stesso, troncando il filo attorcigliato e ripiegato verso l’interno.

Non dobbiamo avere riccioli sporgenti che penalizzerebbero la successiva fase di intonacatura.

Piegare verso l’interno del pannello

NO SI

Oppure possiamo utilizzare delle clip metalliche.

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7.1 Elenco delle reti di RINFORZO/UNIONE

Le reti di unione/rinforzo servono per rinforzare le aperture (Porte / Finestre) e per collegare i pannelli fra loro dando continuità al reticolo strutturale. Vengono fissate con filo di ferro ricotto attraverso legatura, a pinza o a clip.

RETE ANGOLARE K5-Standard

Utilizzata in tutti gli angoli e nei collegamenti con tetto e solette, sia internamente che esternamente alla struttura. Peso = 1,85 Kg

RETE PIANA K6-Standard

Utilizzata in tutti i punti di unione dei pannelli sia internamente che esternamente alla struttura Peso = 1,25 Kg

RETE A CAV. K7 – Standard

Utilizzata sui lati terminali dei pannelli, per le bordure del tetto, per le bordure delle finestre e porte. Peso = 1,85 Kg

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7.2 Punti di legatura

Leghiamo gli elementi come di seguito specificato. Legatura dei ferri di fondazione Legatura reti angolari Legatura pareti consecutive con reti piatte Legatura reti a cavallotto

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Completiamo tutte le legature prima di procedere al montaggio del tetto

F7 Legatura Escluso tetto CAPITOLO - 8 MONTIAMO IL TETTO 8.1 Con le travi a vista (Piatto o con più falde) (2-4 falde)

Individuiamo gli appoggi metallici già posizionati sui pannelli e montiamo le travi a vista. 8.1.1 Tetto piatto con travi a vista

Verifichiamo la distanza di sporgenza della trave dal muro, vedi progetto. Controlliamo la planarità, l’ allineamento e l’altezza da terra.

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8.1.2 Tetto inclinato con travi a vista (anche a più falde)

Verifichiamo la distanza di sporgenza della trave dal muro perimetrale. Controlliamo l’allineamento con le altre travi e le relative altezze da terra.

F8 Monta travi o elementi strutturali

8.2 Con elementi strutturali a scomparsa (anche a più falde e/o piatto)

Inseriamo gli eventuali elementi strutturali infilandoli nelle apposite sedi, sotto il reticolo superiore, ponendoci per l’inserimento, ai lati della costruzione NON SALIAMO SUL TETTO

Esempio di elementi tubolari a scomparsa

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8.2.1 Sequenza di montaggio degli elementi strutturali a scomparsa

Prepariamo scale o ponteggi e poniamoci ai lati dell’abitazione. Predisponiamo dei rompi tratta-mobili (sostegni mobili) all’interno dell’abitazione. Infiliamo gli elementi nelle apposite sedi, facendoli scorrere orizzontalmente fino a raggiungere la posizione richiesta.

NON FACCIAMO SPORGERE GLI ELEMENTI DAL PROFILO DEL TETTO

Per luci superiori ai 12 metri , o per particolari esigenze di montaggio, inseriamo gli elementi di giunzione (forniti) degli elementi strutturali.

Esempio giunzioni

Procediamo sino all’inserimento di tutti gli elementi strutturali a scomparsa, spostando opportunamente i rompi tratta mobili. Nel procedere del montaggio legheremo i pannelli fra di loro (solo il lato sotto-tetto), con passo di circa 60 cm, facendoli aderire bene l’ uno all’altro.

NON SALIAMO SUL TETTO

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CAPITOLO – 9 MONTIAMO I PANNELLI DEL TETTO

9.1 Montiamo il tetto con le travi a vista

Predisponiamo i mezzi per sollevarci da terra, scale, ponteggi ecc …, e accertiamoci di poterci muovere in sicurezza. Liberiamo le aree di movimento ripulendo da qualsiasi impedimento, la zona di montaggio. Lasciamo gli assiti per il posizionamento della perpendicolarità.

Montiamo i pannelli tetto come da disegno appoggiandoli sulle travi Verifichiamo la misura della sporgenza dei pannelli dal muro perimetrale e l’allineamento

F9 Montiamo i pannelli del tetto

Leghiamo i pannelli tetto l’uno all’altro solo internamente, NON SALIAMO SUL TETTO Verifichiamo la misura della sporgenza dal muro perimetrale della gronda.

NOTA: E’ possibile effettuare alcune legature dei pannelli tetto a terra, preparandoli per il successivo montaggio, facciamo attenzione a non superare i pesi trasportabili.

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9.2 Leghiamo i pannelli del tetto Leghiamo le reti K5 e K7 sia internamente (sottotetto) che esternamente (perimetrale). NON SALIAMO SUL TETTO Leghiamo le reti piatte K6 solo nel sotto tetto NON SALIAMO SUL TETTO

Rimangono da legare i pannelli fra loro e le reti di rinforzo/unione, nella parte superiore del tetto (esterna sopra tetto)(vedi più avanti) .

Asportiamo tutti gli assiti di perpendicolarità, e i rompi tratta mobili. Eseguiamo i controlli di fase. Prepariamo per l’esecuzione degli impianti.

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CAPITOLO – 10 PREDISPONIAMO GLI IMPIANTI

10.1 Tracciatura impianti

Tracciamo gli impianti direttamente sui pannelli, (come da progetto) cercando di far corrispondere ove possibile, eventuali scatole elettriche od altri accessori, nel passo della rete di 15 x 15 cm evitando di tagliare il fili costituenti il reticolo.

10.2 Eseguiamo gli scassi

Direttamente sul pannello ricaviamo gli scassi della dimensione necessaria utilizzando preferibilmente aria calda (pistola di sverniciatura) o in alternativa manualmente, asportando il polistirene necessario.

F10 Impianti

10.3 Inseriamo le tubazioni

Le tubazioni flessibili saranno agevolmente inserite sotto la rete, per le tubazioni rigide potrà essere necessario tagliare le reti. Ove costretti a tagliare la rete, utilizzeremo le reti di rinforzo/unione per ripristinare il reticolo.

NOTA: Tutte le operazioni definite “ ASSISTENZE” ed il relativo materiale di risulta scompaiono, rendendo il

procedimento molto rapido ed economico.

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Facciamo attenzione a non ridurre eccessivamente lo spessore del Polistirene, durante l’esecuzione degli scassi, garantiamo che ci siano sempre almeno 6 cm di isolante. Ove vi sia la necessità di tagliare la rete utilizzeremo un tronchese o un flessibile. Nel caso vi siano tubazioni in rame, sarà necessario isolarle dal reticolo in acciaio, mediante rivestimenti isolanti.

10.4 Modifichiamo successivamente gli impianti

Nei casi in cui , per esigenze sopravvenute successivamente all’intonacatura, si volessero inserire altri impianti, si può proceder in due modi.

- 1 Tagliamo la parte interessata, togliendo meno materiale possibile, utilizzando un flessibile

con lama idonea, asportando sia rete che intonaco che Polistirene. Inseriremo le nuove canalizzazioni, ripristiniamo il reticolo con le reti di unione/rinforzo , eseguiamo la legatura e chiudiamo con l’intonacatura.

- 2 Oppure aggiungeremo gli impianti esternamente a cassonetto.

CAPITOLO – 11 PREDISPONIAMO I SERRAMENTI

I vuoti per le porte e le finestre sono risultanti dal montaggio dei pannelli e dai relativi tagli. Tali superfici e squadrature sono quindi già ben definiti, facilitando così il montaggio successivo dei serramenti. Conoscendo la tipologia del serramento che verrà montato, è possibile predisporre la sede con gli attacchi richiesti. Necessita tenere presente che la spalla muraria finita avrà uno spessore di 17 /20 cm. 11.1 Predisponiamo le finestre

Alcune tipologie di serramento richiedono il montaggio di falsi-telai, in questo caso sarà necessario predisporli prima dell’intonacatura fissandoli alle reti di unione/rinforzo K7 già esistenti sul perimetro della finestra. Altre tipologie vengono fissate direttamente sul muro finito. Riempire gli interstizi con schiume poliuretaniche per ottenere un corretto isolamento dall’esterno.

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11.2 Predisponiamo i davanzali

I davanzali possono essere montati, indipendentemente, sia prima che dopo l’intonacatura, a seconda della scelta che si intende fare e del tipo di serramento che si monterà. Ricordiamo nuovamente che la spalla del muro finito sarà di spessore 17 cm.

11.3 Predisponiamo le porte (porte blindate)

Le porte interne, come i portoncini di ingresso, seguono la stessa procedura di montaggio delle finestre. Predisponiamo un falso telaio, oppure li montiamo sul muro finito. Per i portoncini blindati con rinforzi inseriti nel muro (zanche) verranno forniti appositi rinforzi.

11.4 Predisponiamo le soglie

Anche le soglie potranno essere posate sia prima che dopo l’intonacatura. Consigliamo di posarle dopo l’intonacatura, al fine di non sporcarle con il cemento di risulta dell’intonacatura. Posare le soglie tenendo conto dei livelli definiti per il pavimento.

Qualsiasi tipologia di serramento può essere montata nei pannelli

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CAPITOLO – 12 POSIZIONIAMO I SOSTEGNI TETTO/SOLAIO (ROMPITRATTA)

Completate le fasi precedenti, ripuliamo da materiali e attrezzatura la zona interna di lavoro, asportando anche gli eventuali assiti interni e procediamo con il posizionamento dei sostegni tetto/solaio (rompi tratta)

Posizioniamo i puntelli e le relative travature di sostegno a circa 50 cm dal muro e in prossimità delle giunture dei pannelli con passo di 60 cm una dall’altra in senso longitudinale e con passo di 1,5 mt in senso trasversale (vedi disegno).

Ora possiamo salire sul tetto in sicurezza.

Facciamo attenzione muovendoci sul tetto camminiamo con attenzione muniti delle protezioni necessarie richieste dalle norme di sicurezza.

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CAPITOLO – 13 COMPLETIAMO LA LEGATURA DEL TETTO Completiamo la legatura dei pannelli del tetto con reti di rinforzo/unione K5 e K6 Leghiamo fra di loro i pannelli Leghiamo le reti di rinforzo/unione

Le operazioni di legatura sono così completate. CAPITOLO – 14 CONTROLLI GENERALI

Prima di procedere alle fasi successive è opportuno verificare il lavoro fatto. Indichiamo un elenco di controlli che consigliamo di eseguire prima di passare alle fasi successive di intonacatura. Interfacciandoci con i disegni e le schede di montaggio verifichiamo che: Tutti i pannelli sono stati utilizzati. Tutti i pannelli sono stati montati nel senso voluto. Il progetto è stato rispettato. Tutte le legature sono state eseguite. Tutte le reti di rinforzo/unione sono state montate. Tutti i vari elementi strutturali (travi/elementi a scomparsa) siano stati montati correttamente. Vi sia planarità fra i pannelli. La perpendicolarità dei pannelli sia a 90° rispetto alla platea. I pannelli non siano sporchi o umidi. Le reti dei pannelli non siano schiacciate/deformate. La predisposizione dell’impianto elettrico è completa. La predisposizione dell’impianto idraulico è completa, controlliamo anche gli scarichi esterni. Altri impianti … I falsi telai (ove richiesti) per porte e finestre sono stati montati. I rompi tratta sostegno tetto/solaio sono stati correttamente posizionati in sicurezza e lascino lo spazio di movimento. Prima di passare alle fasi successive di intonacatura accertiamoci delle condizioni meteorologiche dei giorni successivi. (i pannelli devono essere asciutti per garantire l’ aggrappaggio del l’intonaco)

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F11 Intonachiamo

CAPITOLO – 15 INTONACATURA

15.1 Indicazioni generali e avvertenze

L’intonacatura può essere eseguita sia a mano che con pompe a spruzzo per cemento.

Prepariamo i materiali necessari: Acqua, Cemento, Sabbia (inerti) di grana variabile a secondo della tipologia di intonacatura da eseguire, ( consigliato aggrappante liquido)

NON INTONACHIAMO CON LA PIOGGIA O CON I PANNELLI ANCORA UMIDI Accertiamoci delle condizioni meteorologiche

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15.2 Prima intonacatura (Rinzaffo)

La prima intonacature è denominata Rinzaffo o “ Strollatura” si tratta di un riporto di cemento e sabbia da eseguire su tutte le pareti, sia perimetrali che tramezze che tetto, sia interne che esterne, (escludiamo per il momento il sottotetto, in quanto i rompi-tratta di sostegno tetto/solaio occupano gran parte della superficie).

Intonachiamo sempre dall’alto verso il basso

Con queste quantità del mix di: Sabbia grossolana: 1600 Kg/m3 Grana 3 - 4 mm Cemento Tipo PORTLAND 42,5 R: 350 Kg/m3 Acqua pulita: 200 l/m3 Spessore medio circa 1 cm per parete (in compensazione sulla seconda intonac.) Tempo di asciugatura 24 ore (maturazione 10 gg)* 15.3 Seconda intonacatura (Intonacatura di riempimento)

La seconda intonacatura è denominata Intonacatura di riempimento si tratta di un riporto di cemento e sabbia da eseguire su tutte le pareti sia perimetrali che tramezze che tetto, sia internamente che esternamente (escludiamo per il momento il sottotetto, in quanto i rompi-tratta di sostegno tetto/solaio occupano gran parte della superficie).

Intonachiamo sempre dall’alto verso il basso Con queste quantità del mix di: Sabbia grossolana: 1600 Kg/m3 Grana 3 - 4 mm Cemento Tipo PORTLAND 42,5 R: 350 Kg/m3 Acqua pulita: 160 l/m3 Spessore medio circa 2 cm per parete Tempo di asciugatura 72 ore ( maturazione 28 gg)*

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Pag. 12 Posizioniamo gli angolari e i distanziali zincati di riferimento, ci aiuteranno a garantire la planarità e la perpendicolarità, ottenendo un’ ottimo risultato visivo e qualitativo. Usiamo la livella per posizionare e controllare. (tenere sotto controllo lo spessore risultante) 15.4 Nota importante

Per il tetto, utilizziamo i rompi tratta per generare una leggera bombatura verso l’esterno (bombatura convessa) che permetta, una volta completata l’asciugatura del cemento, la compensazione della deformazione concava, che si avrebbe per effetto del peso del cemento caricato con l’intonacatura, Togliendo i rompi tratta otterremo una superficie del tetto perfettamente planare. Riempiamo bene tutte le cavità sia in prossimità degli elementi a scomparsa sia delle travature. Attendiamo l’asciugatura della seconda fase di intonacatura, asportiamo i rompi tratta e tutti gli eventuali assiti rimasti. Procediamo con il completamento del sotto tetto eseguendo le fasi di rinzaffo e intonacatura di riempimento.

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15.5 Terza intonacatura (Rasatura) La terza intonacatura è denominata Rasatura si tratta di un riporto di cemento e sabbia molto fine che consente di rifinire la parete correggendone gli eventuali errori di planarità, agisce come protettivo contro eventi atmosferici, l’umidità, e dona un risultato estetico finale molto gradevole. Possono essere utilizzate finiture differenti per le pareti perimetrali esterne, per le pareti perimetrali interne e le tramezze, scegliendo il prodotto che si ritiene più idoneo. Con queste quantità del mix di: Sabbia fine: 1600 Kg/m3 Grana 4 micron Cemento Tipo PORTLAND 42,5 R: 350 Kg/m3 Acqua pulita: 160 l/m3 Spessore medio circa 0,5 cm per parete Tempo di asciugatura 24 ore (maturazione 15 gg)*

Facciamo attenzione a non tappare i punti presa o eventuali sfiati. Nota * : I tempi di asciugatura dichiarati si riferiscono a quanto rilevato per un’abitazione (tipo 80) la cui intonacatura è stata eseguita nello stato del Senegal Con temperatura esterna MEDIA 35° Tasso di umidità MEDIO 80% Ventilazione MEDIA 8/12 nodi. Pag. 32

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IMMAGINI / REALIZZAZIONI

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RIASSUNTO FASI OPERATIVE

F1 Terreno, sito edilizio, STATO F2 Progetta F3 Tracciamo e recintiamo

F4 Scaviamo F5 Gettiamo la sottofondazione F6 Montaggio Pannelli

F7 Legatura pannelli e reti F8 Monta travi o elementi strutturali F9 Montiamo i pannelli del tetto F10 Impianti e serramenti F11 Intonachiamo

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INNOVAZIONE/EVOLUZIONE /STUDIO/SVILUPPO

La nostra azienda, sempre attenta alle esigenze reali del mercato e del cantiere, ha attualmente in fase di sviluppo e certificazione nuovi prodotti derivati dal progetto originario

Ne diamo una breve descrizione.

Pannello spessore 9 cm (intonacato 11 cm) (sviluppo superficie 4,5 m2)

Pannello lunghezza 6 metri spessore 15 cm (intonacato 17 cm) (sviluppo superficie 9 m2)

Pannello spessore 20 cm (intonacato 23 cm) (sviluppo superficie 4,5 m2)

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REFERENTE AUTORIZZATO DI ZONA