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Giuseppe Diegoli
Servizio Veterinario ed Igiene degli alimenti
Regione Emilia Romagna
Sisma Emilia‐Romagna: la risposta
della Sanità Pubblica
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna
XV Congresso Nazionale AIMC
L’Aquila
14‐15 novembre 2014
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• Alle ore 4:03:52 locali del giorno 20 maggio
2012 la regione Emilia Romagna è stata
interessata da un forte terremoto di magnitudo
pari a 5.9 della scala Richter e profondità di 6,3
km, che ha provocato 7 vittime di cui cinque per
conseguenze dirette determinate dall’evento
sismico e due per cause concomitanti
• Alle ore 9:00 del 29 maggio 2012 si è verificato
un altro terremoto di magnitudo pari 5.8 Richter e
profondità pari a 10 km, localizzato più a ovest
rispetto al precedente che ha provocato 19
vittime.
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Classificazione sismica dei comuni della Emilia Romagna.
Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri 3274/2003
a) principali requisiti igienico-sanitari:
•numero di servizi igienici e tipologia di wc (chimico/allacciamento alle fognature),
presenza e numero di lavandini
•presenza di docce separate maschi/femmine
•fornitura di acqua calda e fredda
•modalità di smaltimento dei rifiuti
•tipologia di brandine e coperte
•n. di posti per singola tenda
•riscaldamento/rafrescamento
•presenza di illuminazione notturna
•presenza di altre dotazioni (tende, tavoli, ecc.)
b) principali requisiti di igiene degli alimenti relativamente a:
•stoccaggio materiali con particolare attenzione a quelli deperibili
•zona preparazione e cottura dei pasti
•zona somministrazione
•zona consumazione
•provenienza pasti in caso di assenza di cucina
•approvvigionamento di acqua
•gestione rifiuti e modalità di igienizzazione.
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Province Popolazione residente Popolazione straniera % stranieri sul tot. Pop Famiglie Abitazioni
Modena 261.645 35.642 13,6 107.914 112.392
Ferrara 214.545 19.414 9,0 98.993 105.835
Bologna 169.636 16.351 9,6 73.393 76.618
Reggio Emilia 121.657 18.774 15,4 48.276 49.355
Totale area colpita
767.483 90.181 - 328.576 344.200
Tabella 1 – Popolazione, famiglie e abitazioni nell’area colpita dal terremoto
Densità di
popolazione
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Assistenza alla popolazione
Gli eventi sismici hanno indotto circa 45.000 persone ad uscire fuori casa e a
ricercare soluzioni alloggiative temporanee. Buona parte della popolazione ha
trovato autonoma sistemazione mentre circa 16.000 persone hanno fatto richiesta di
assistenza.
Prima risposta soluzioni quali campi di accoglienza, strutture e alberghi. I campi e le
strutture hanno rappresentato una soluzione immediata e temporanea con una
tendenza nel tempo al decremento a favore di soluzioni più consone e durature.
Contestualmente sono state trovate anche soluzioni di soggiorno in alberghi tramite
accordi con le associazioni di categoria degli alberghi e degli agriturismi, nel territorio
delle province interessate ed in ambiti extra provinciali e regionali.
Provincia Numero campi di accoglienza Numero strutture al coperto Totale per provincia
Modena 29 19 48
Bologna 2 7 9
Ferrara 3 17 20
Reggio Emilia 2 10 12
Totale 36 53 89
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Provincia Campo di accoglienza
n. ospiti Struttura al coperto
n. ospiti Totale ospiti
Modena 8.247 919 9.166
Bologna 451 284 735
Ferrara 828 1.230 2.058
Reggio Emilia 535 784 1.319
Totale 10.061 3.217 13.278
Provincia Numero di alberghi N. presenze ospiti attuali
Modena 35 184
Bologna 54 465
Ferrara 128 1.490
Reggio Emilia 9 44
Totale 226 2.183
Tabella 29 – Numero alberghi e relative presenze ospiti
ANZIANI E DISABILI SFOLLATI
19.06.2012 PERSONE
Trasferite da
struttura a
struttura
PERSONE
Trasferite dal
domicilio in
struttura
TOTALE di cui
allocate fuori
regione
Modena 375 1.455 1.830 209
Ferrara 24 70 94 7
Reggio E. 16 33 49 0
Bologna 18 24 42 0
Totale 433 1.582 2.015 216
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Settore agricolo e agro-industriale I danni al settore agricolo causati dal sisma sono stati di considerevole entità. Molti edifici dedicati all’attività agricola risultano crollati o danneggiati, ma ingenti sono anche i danni relativi alle attrezzature agricole e zootecniche ed ai beni in magazzino (in particolare Parmigiano Reggiano).
Nel complesso le aziende agricole e zootecniche interessate dal sisma, sono 13.735 (pari al 18,7% del totale regionale), per una superficie agricola utilizzabile di 214.968 ettari, di cui 1.233 aziende con allevamenti. Complessivamente, i danni stimati per il settore agricolo e quello agro-industriale sono pari a 497.235.369 euro, di cui 353.100.369 per le aziende agricole e zootecniche e 144.135.000 euro per le imprese agroindustriali. La quota maggiore dei danni si concentra nei territori della provincia di Modena e di Ferrara: il 60% circa si stima essere a carico delle aziende della provincia di Modena ed il 25% circa a carico delle aziende di Ferrara.
La SANITA’
nell’ EMERGENZA TERREMOTO
• Nucleo regionale di coordinamento delle attività tra i diversi Servizi e la Protezione Civile
• Supporto per la predisposizione di atti regionali (ticket, sanzioni, tariffe, autorizzazioni strutture sanitarie e socio assistenziali…)
• coordinamento attività sanitarie e assistenziali, anche del volontariato
• Unità di crisi a livello provinciale per il coordinamento delle attività nelle AUsl delle quattro province coinvolte
ATTIVITA’ DSP
• Mantenere la
sorveglianza sulle
possibili situazioni di
rischio nei campi
(sorveglianza sindromica,
ondate di calore)
• Collaborare alla
definizione di procedure
praticabili di intervento
che tutelino la salute e
l’ambiente
• Supportare il percorso di
rimozione delle macerie e
di ricostruzione con
particolare attenzione alla
sicurezza dei lavoratori
(tavoli attivati con Ordini
professionali)
• Definire un sistema di
monitoraggio della salute
delle popolazioni
coinvolte
Servizio Veterinario AUSL Modena Attività dopo il sisma
del 20 maggio
Il Servizio Veterinario Unità
Operativa di Mirandola, dalle
ore 07,00 di domenica 20
Maggio u.s. si è attivato
prontamente per svolgere i
controlli del caso
1) Verifica sul posto dei 40
allevamenti suini, dando
priorità a quelli con strutture
maggiormente lesionate;
2) Verifica sul posto degli
allevamenti di bovini di
maggiori dimensioni o verifica
con contatti telefonici degli
altri allevamenti; circa 210
allevamenti bovini presenti
3) I restanti allevamenti (di polli di
oltre 10.000 capi ciascuno e 2
di conigli di oltre 2000 capi
ciascuno) non hanno subito
danni.
4) I macelli della zona (5 strutture
di macellazione) non hanno
subito danni di rilievo
5) Alcuni Laboratori di
sezionamento e lavorazione
carni presentano danni che
impediscono la normale
attività;
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Servizio Veterinario AUSL Modena Attività dopo il sisma
del 20 maggio
6) Si evidenzia inoltre che i
depositi di stagionatura del
parmigiano reggiano hanno
subito diversi danni (risultano
cadute dalle scalere 235.164
forme di diverse età); sono
state fornite indicazioni
operative per il sicuro utilizzo
delle forme danneggiate.
7) Controllo i canili e gli
allevamenti di cani presenti nel
distretto (11 strutture) non
sono stati riscontrati danni
significativi.
8) Non sono stati riscontrati
fenomeni di randagismo; i cani
di proprietà fuggiti a causa del
terremoto vengono
accalappiati e restituiti ai
proprietari.
9) Gli operatori del Servizio
Veterinario e del Servizio
Igiene degli Alimenti e della
Nutrizione hanno effettuato un
sopralluoghi presso le cucine
da campo della Protezione
Civile installate nei vari
Comuni, per offrire disponibilità
e supporto.
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Servizio Veterinario AUSL Modena Attività dopo il sisma
dopo la scossa del 29 maggio
Sono stati rivisitati gli allevamenti
bovini, suini e di pollame e le altre
strutture di competenza.Il Servizio
Veterinario per la parte di igiene
degli allevamenti opera in
raccordo con la Provincia e
Comando dei Carabinieri inviando
giornalmente un elenco
aggiornato e segnalando le
necessità di intervento.
1) Suini Nel Distretto di Mirandola
risultano crollate o parzialmente
crollate 5 porcilaie su una
quarantina presenti. Tutte
risultano danneggiate o molto
danneggiate.
Nel Distretto di Carpi risulta molto
danneggiata 1 porcilaia su una
trentina presenti.
2) Bovini Nel Distretto di Mirandola
risultano crollate 10 stalle su un
centinaio. Il 70% delle strutture ha
subito gravi danni, non sono
segnalati altri bovini morti. Gravi
difficoltà per l’alimentazione,
l’abbeverata e soprattutto la
mungitura degli animali.
L’APA (Associazione Provinciale
Allevatori) d’accordo con il
Servizio Veterinario ha fornito per
alcuni allevamenti impianti di
mungitura mobili.
Nel Distretto di Carpi risultano
danneggiate 7 stalle su circa 110
presenti.
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Servizio Veterinario AUSL Modena Attività dopo il sisma
dopo la scossa del 29 maggio
3) Polli e Conigli
Nel Distretto di Mirandola non
risultano danni alle strutture di
allevamento di polli.
Nel Distretto di Carpi le strutture di un
allevamento risultano danneggiate
su una decina di allevamenti.
4) Macelli Nel Distretto di Mirandola
e di Capi le 7 strutture di
macellazione risultano funzionanti.
5) Laboratori di sezionamento e
lavorazione carni n. 3 laboratori
di sezionamento degli 8 presenti
sono inagibili,. Stabilimenti di
lavorazione di alimenti di origine
animale, 12 strutture delle 21
presenti sono inagibili.
6) Caseifici, depositi di
stagionatura e stabilimenti di
lavorazione latte Le strutture
presenti (n. 17 strutture) sono tutte
fortemente danneggiate e in
alcune la maggior parte delle
forme è a terra.
Il latte, dove non è possibile la
lavorazione, viene deviato in
strutture di altre Province o alla
Centrale del latte.
Con il sisma del 29 maggio sono
cadute forme (totale 235.309). Il
70% delle 235.309 forme sono
danneggiate.
7) Mangimifici verificate n. 20
strutture, 4 delle quali hanno
subito danni gravissimi con
inagibilità della struttura,
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Servizio Veterinario AUSL Modena Situazione al 7
settembre
Vigilanza centri di accoglienza. I
sopralluoghi congiunti con il SIAN per
la sicurezza alimentare nelle cucine da
campo si sono conclusi il 28 agosto.
Dal 29 agosto il Servizio Veterinario
interviene solo su richiesta, al
momento non sono pervenute
richieste. Continuano i sopralluoghi da
parte del Servizio Veterinario per la
verifica di eventuali infestazioni da
animali indesiderati (zanzare, mosche,
topi, zecche, ecc...).
Controllo infestanti zone rosse e centri
urbani. Dal 27 al 31 agosto sono state
visitate le zone rosse e i centri urbani
con edifici crollati e macerie, dove la
presenza di derrate alimentari ha
richiamato diversi animali infestanti tra
cui i ratti.
Su segnalazione dei medici dermatologi
si è intervenuti in 5 casi di infestazione
in abitazioni. Due casi sono stati
causati da pulce del cane e tre casi da
acari (Pyemotes ventricosus),
quest’ultima è la causa della dermatite
che si è manifestata nel periodo
estivo.
Controllo infestanti scuole. Nella
settimana dal 3 al 7 settembre sono
state visitate 56 scuole di ogni ordine e
grado incluse quelle provvisorie per
programmare l’attività di controllo della
zanzara Tigre. Sono state definite le
modalità di intervento di
disinfestazione che inizierà a partire
dal 10 settembre per concludersi entro
il 17, giorno di inizio dell’anno
scolastico.
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Emergenze di Sanità Pubblica
cosa ci viene richiesto ?
• Accreditamento – procedure
• Rapporti con altri enti - accordi interistituzionali
• Comunicazione del rischio
- informazione alla popolazione
Emergenza di Sanità Pubblica
NON concentrarsi sull’evento specifico
ma
Approccio multirischio
(uscire dalla suddivisione
epidemiche/non epidemiche)
Sviluppo di capacità trasversali agli scenari per prepararsi ad un ampio spettro di rischi potenziali
Che cosa richiede ai DSP in termini di
preparazione questa definizione di
emergenza ?
• Coinvolge le nostre normali abilità operative ad eseguire rapidamente compiti
• Richiede infrastrutture, personale e pianificazione
• Richiede un continuo miglioramento, entrare in un percorso qualità, con la sperimentazione dei piani ed esercitazioni
Che cosa richiede ai DSP in termini di
preparazione questa definizione di
emergenza ?
Il coordinamento con un vasto quadro di attori non solo nella salute pubblica.
Il coinvolgimento della comunità
Soggetti coinvolti nelle emergenze
• Assessorati regionali alla Sanità
• Aziende sanitarie (Dipartimento di prevenzione, presidi ospedalieri) e
ospedaliere
• Sistema emergenza / urgenza 118
• Prefetture
• ARPA
• Istituti Zooprofilattici Sperimentali
• Sanità militare
• Croce Rossa Italiana
• Associazioni di volontariato con componente sanitaria
• Facoltà universitarie in ambito sanitario
• Ordini professioni sanitarie
• Servizi sociali dei Comuni
Che cosa richiede ai DSP in termini di
preparazione questa definizione di
emergenza ?
• Una gamma completa di attività che comprendono: – Prevenzione
– Mitigazione/Soccorso
– Ritorno alla normalità
– Non solamente quindi le attività di risposta agli eventi
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Conclusioni
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna
.
CONSAPEVOLEZZA
Conoscenza diffusa del Ruolo del DSP nelle Emergenze
(prima di tutto nel personale del DSP)
RISORSE LOCALI
La prima risposta, la più importante, è sempre delle
risorse locali che in ogni caso grazie alle specifiche
conoscenze del territorio devono individuare le priorità
e coordinare le attività
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Conclusioni
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna
.
SUSSIDIARIETA’
Deve comunque essere creata una ?Task force?
AUSL/Regionali di supporto per le emergenze
Individuando per ogni AUSL almeno
1 veterinario, 1 medico, 1 tecnico
•Formalizzare la composizione del gruppo, funzioni, ruoli e
responsabilità e l’attività extraterritoriale
•Aggiornamento e formazione continui
Modello rivisto dopo Modena e aviaria
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Conclusioni
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna
.
1. Lo scompenso fra necessità e risorse deve fare parte
della normale pianificazione delle attività
2. La sorpresa davanti agli eventi calamitosi può colpire il
singolo operatore, meno l’ AUSL, poco la Regione, niente
il sistema nel suo complesso
3.La Sanità è UNICA
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Conclusioni
Direzione Generale Sanità e Politiche Sociali della Regione Emilia Romagna
.
Visione globale ma impegno locale
Le conoscenze storiche
La guida della protezione civile
L’esempio di Modena che crea un modello nuovo
La difficoltà dell’interdisciplinarietà
La difficoltà di formare chi realmente lavora ma
soprattutto decide
Le difformità regionali
Centro di Referenza Nazionale delle Emergenze di Teramo
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Definizione del ruolo del Dipartimento di Sanità Pubblica
A seguito di incidenti rilevanti, soltanto una parte della popolazione risulta fisicamente traumatizzata, mentre la grande maggioranza è composta da individui sani;
La fase drammatica dell’emergenza sanitaria è concentrata
nelle prime 48/72 ore, nelle quali la competenza appartiene esclusivamente al Pronto Soccorso sanitario “Emergenza 118”;
La Sanità Pubblica interviene successivamente con il
compito di mantenere la salute della popolazione a un livello prossimo a quello che ha preceduto l’evento, sino al ripristino delle condizioni ambientali iniziali.
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Definizione del ruolo del Servizio Veterinario
Nel medio periodo compiti aggiuntivi del servizio veterinario nelle grandi emergenze sono anche:
La tutela del benessere animale La salvaguardia del patrimonio zootecnico dell’area Il ripristino delle attività produttive zootecniche Il ripristino delle attività di trsformazione dei prodotti di
origine animale