SINTOMI - LICEO SCIENTIFICO N. COPERNICO · Poi chiederei pure una scuola meno òstrumentalizzata...

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NUMERO 52 INTOMI S DICEMBRE 2015 Misericordiosi come il padreParentesi Goliardica Dopo le Pagliette è stato il turno delle Cicogne! Vedi pag. 9 Il Copeinforma Con orgoglio vi informiamo che nell'indagine Edusco- pio che valuta i risultati universitari degli studenti dei licei italiani, il Coperni- co è al secondo posto nell'area metropolitana da Pistoia a Firenze e al primo posto a Prato sia con il liceo scientifico che con il liceo linguistico. Questa e altre news dalla scuola a pag. 7 Le storie di Sintomi Vedi pag. 16-17 Fahrenheit 451 Il romanzo Fahrenheit 451, opera del celebre scrittore di fantascienza Ray Brad- bury, racconta la storia di un pompiere di nome Guy Montag Segue a pag. 13 Natale sotto attacco Dicembre è, inevitabilmen- te, il mese del Natale, eppu- re proprio questa festività è stata oggetto di una forte polemica Segue a pag.5 Save the Earth Così se noi tiriamo un pu- gno alla natura, le conse- guenze non si ripercuotono solo su di essa, ma anche su di noi. Segue a pag. 4 Essere umano, essere (im)perfetto S tiamo parlando dell'esse- re vivente che ha sempre rappresentato l'essenza della perfezione: l'uomo. Ma siamo realmente sicuri che l' homo sapiens sa- piens rappresenti il più brillante esempio di bioin- gegneria e di design? Segue a pag. 5 Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 2 Innamoratevi "<Innamoratevi. Se non vi innamorate è tutto morto.> Innamorarsi rende felici d'essere felici, felici di po- terlo comunicare. Segue a pag. 14 Crucipuzzle e Ruzzle Vedi pag. 18-19 Era tanto tempo che sentivamo parlare di un Giubi- leo straordinario preannunciato da papa Francesco; Ma che cosè un giubileo? Quali sono le sue origini? Segue a pag. 4 Signori e signore, benvenu- ti ai settantaseiesimi Hun- ger Games. Siamo giunti alla fine, la rivolta contro Capitol è arrivata al suo picco, l'intera Panem è in guerra. Segue a pag. 11 Marvels Jessica Jones Se amate David Tennant, che sia per il ruolo del deci- mo dottore in Doctor Who’, o come il detective Alec Hardy in Broadchurch’, non vi resta che ammirarlo come il malvagio Kilgrave. Segue a pag. 12

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NUMERO 52

INTOMI S DICEMBRE 2015

“Misericordiosi come il padre”

Parentesi Goliardica

Dopo le Pagliette è stato il turno delle Cicogne!

Vedi pag. 9

Il Copeinforma

Con orgoglio vi informiamo che nell'indagine Edusco-pio che valuta i risultati universitari degli studenti dei licei italiani, il Coperni-co è al secondo posto nell'area metropolitana da Pistoia a Firenze e al primo posto a Prato sia con il liceo scientifico che con il liceo linguistico.

Questa e altre news dalla scuola a pag. 7

Le storie di Sintomi

Vedi pag. 16-17

Fahrenheit 451 Il romanzo Fahrenheit 451, opera del celebre scrittore di fantascienza Ray Brad-bury, racconta la storia di un pompiere di nome Guy

Montag

Segue a pag. 13

Natale sotto attacco

Dicembre è, inevitabilmen-te, il mese del Natale, eppu-re proprio questa festività è

stata oggetto di una forte polemica

Segue a pag.5

Save the Earth Così se noi tiriamo un pu-gno alla natura, le conse-guenze non si ripercuotono solo su di essa, ma anche su di noi.

Segue a pag. 4

Essere umano, essere (im)perfetto

S tiamo parlando dell'esse-re vivente che ha sempre rappresentato l'essenza della perfezione: l'uomo. Ma siamo realmente sicuri che l' homo sapiens sa-piens rappresenti il più brillante esempio di bioin-gegneria e di design?

Segue a pag. 5

Hunger Games: Il canto della rivolta - parte 2

Innamoratevi "<Innamoratevi. Se non vi innamorate è tutto morto.>

Innamorarsi rende felici d'essere felici, felici di po-

terlo comunicare.

Segue a pag. 14

Crucipuzzle e Ruzzle

Vedi pag. 18-19

Era tanto tempo che sentivamo parlare di un Giubi-leo straordinario preannunciato da papa Francesco; Ma che cos’è un giubileo? Quali sono le sue origini?

Segue a pag. 4

Signori e signore, benvenu-ti ai settantaseiesimi Hun-ger Games. Siamo giunti alla fine, la rivolta contro Capitol è arrivata al suo picco, l'intera Panem è in guerra.

Segue a pag. 11

Marvel’s Jessica Jones Se amate David Tennant, che sia per il ruolo del deci-mo dottore in ‘Doctor Who’, o come il detective Alec Hardy in ‘Broadchurch’, non vi resta che ammirarlo come il malvagio Kilgrave.

Segue a pag. 12

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Indice EDITORIALE di Sara Bichicchi ............................................................................................................................................................... 3 ATTUALITA’ - “Misericordiosi come il padre” di Alessandro Tacconelli ..................................................................................................................4 - Save the Earth. It’s the only planet with chocolate di Ginevra Parrini ......................................................................................... - Essere umano, essere (im)perfetto di Gaia Frosini ..............................................................................................................................5 - Natale sotto attacco di Sara Bichicchi ......................................................................................................................................................... COPERNICO - Sondaggi della Consulta su mobilità ed edilizia scolastica ..............................................................................................................6 - Il Copeinforma di Giulia Frascarella ............................................................................................................................................................. VOCI DEL PASSATO - Caro Copernico di Fabrizio Taricone ..........................................................................................................................................................8

PARENTESI GOLIARDICA - Il “triplete” del Coeernico del g.c.K.T...........................................................................................................................................................9

RUBRICHE SCIENZA: L’australopiteco Lucy di Iman Seradouni .................................................................................................................................................10 FILM E SERIE TV: -Hunger Games: il canto della rivolta - parte 2 di Marta Massenzi................................................................................................. - L’angolo della fangirl di Ginevra Parrini .................................................................................................................................................11- Marvel’s Jessica Jones di Sadà Niamat ....................................................................................................................................................... LIBRI - Fahrenheit 451 di Lavinia Cenni ................................................................................................................................................................12 MANGAMANIA: - Giant Killing di Giulio Raggi ........................................................................................................................................................................... QUOTIDIANITA’ - Innamoratevi di Camilla Scaravaglione ..................................................................................................................................................13 RICETTE - Crumble di mele, consigliata da Chiara Tognocchi ................................................................................................................................ LE STORIE DI SINTOMI - Il coniglio Blanc di Federico Barsaglini .................................................................................................................................................14

- Be the one - Capitolo 3 di Alessandra Santoni ....................................................................................................................................15 ENIGMISTICA - IL CRUCIPUZZLE della prof.ssa Sabatini e la classe 4EL..................................................................................................................16 - RUZZLE .................................................................................................................................................................................................................17

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EDITORIALE

E’ Natale. Finalmente il giorno che la maggior parte di noi aspetta dal 15 settembre è quasi arrivato.

Sette o otto anni fa, a quest’ora, saremmo stati tutti impegnatissimi a scrivere la fantomatica letterina a Babbo

Natale, a guardare Mamma ho perso l’aereo o Il Grinch, ad aspettare la notte più speciale dell’anno. C’era, almeno

da parte mia, una gioia unica in quell’attesa, che raramente ho ritrovato negli anni successivi, quando, inevitabil-

mente, ho smesso di credere in Babbo Natale. Il simpatico ciccione in rosso mi portava i regali, ma soprattutto mi

faceva sognare, e devo ammettere che un po’mi manca. La sua magia rendeva per un po’il mondo meno grigio e

più giusto. Sì, decisamente più giusto, perché Babbo Natale, in tutti i film e in tutte le leggende, portava doni ai

buoni e non ai cattivi. Era una sorta di amministratore della giustizia tra i bambini, leale e imparziale. E poco im-

portava se, ogni anno, al ritorno dalle vacanze scoprivo che in realtà la biondina che tanto mi stava antipatica (e

che secondo me era la prima sulla lista dei cattivi) aveva anche lei ricevuto dei giocattoli: per me i miei erano

ugualmente più belli, perché Babbo Natale sapeva che lei aveva rubato le matite a me e non il contrario (io al

massimo l’avevo presa per i capelli un paio di volte, ma mi pareva cosa di poco conto) e in qualche modo doveva

aver fatto giustizia.

Ecco, ora, invece, nel mondo degli adulti (o quasi), chi ripara ai torti? Nessuno ci dà la sicurezza che chi ci ha fatto

soffrire sarà prima o poi ripagato con la stessa moneta. Il compagno che copia e prende più di noi potrebbe non

essere mai scoperto. Un amico che ci tradisce potrebbe non essere mai tradito a sua volta. E noi, pur non avendo

copiato o tradito, potremmo non avere niente in più di quel compagno o quell’amico. La meritocrazia potrebbe

anche deluderci, perché nessuno ha una lista dei buoni o dei cattivi, e anche se ci fosse, in Italia più che in altri

stati, sarebbe ben boicottata dai “figli di” e dagli imbroglioni.

Se dovessi scrivere per l’ultima volta la letterina a Babbo Natale, decisamente gli chiederei un mondo più equo.

Gli parlerei di uno stato senza dubbio utopistico, ma con meno egoismo e più libero pensiero. Vero libero pensie-

ro, perché, sebbene da questo punto di vista in Europa, in confronto ad altri continenti, non possiamo lamentarci

più di tanto, le persone non sono seriamente abituate alla libertà di pensiero e di espressione. Tutti la professano,

ma appena qualcuno esprime un’idea diversa da quella della maggioranza viene isolato, bollato come “strano”, e

non si trova nelle condizioni di poter serenamente essere se stesso.

Poi chiederei pure una scuola meno “strumentalizzata”, se così si può dire, meno sottoposta al “Dio Denaro”.

Negli ultimi anni l’attenzione è tutta concentrata su cosa essa può produrre, quali guadagni può apportare, dove

si possono ottenere migliori risultati con minime spese, però la scuola dovrebbe formare i cittadini del futuro,

magari insegnare loro un mestiere ma anche educare ai sentimenti, ai valori, al ragionamento. Dovrebbe in qual-

che modo essere salvaguardata dall’imperare degli interessi, che già monopolizzano la maggior parte degli aspetti

della vita sociale, politica ed economica.

Come ultima cosa domanderei gentilmente a Babbo Natale di far funzionare la Bestia (per chi non lo sapesse,

“Bestia” è l’affettuoso soprannome che noi di Sintomi abbiamo dato alla stampante vicino alla presidenza) in mo-

do decente, perché stranamente quando sono in ritardo (come questo mese) mi boicotta sempre. Se, invece, sono

in anticipo stampa che è una meraviglia. Che sia un caso? Non direi. Piuttosto credo che ci sia di mezzo lo stesso

folletto che disordinava le carte di Torquato Tasso. Lui però poi è stato in manicomio, spero vivamente di non fa-

re la stessa fine. E con questo ho concluso, ho terminato l’ultimo editoriale del 2015. Quando aprirete di nuovo

Sintomi, sarà già un altro anno. Nel frattempo, mangiate il Panettone ed esprimete un desiderio a capodanno (ma

attenti, non rivelatelo altrimenti non si avvera!).

Sara Bichicchi

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ATTUALITA’

“Misericordiosi come il Padre”

Era tanto tempo che sentivamo parlare di un Giubileo straordinario preannunciato da papa Francesco; il pon-tefice, infatti, nel marzo 2015 aveva dichiarato di voler-lo indire l’8 dicembre dello stesso anno in occasione del cinquantesimo anniversario dal Concilio Vaticano II (concluso nel 1965). L’anno giubilare durerà, dunque dall’8 dicembre 2015 a 20 novembre 2016. Ma che cos’è un giubileo? Quali sono le sue origini? Il nome deriva dalla tradizione ebraica, in cui veniva fissato ogni 50 anni uno di ripo-so della terra e in tale occasione avveniva anche la restituzione delle terre confiscate e la liberazione degli schiavi. L’anno veniva annunciato con un corno di ariete “yobel” (da cui “giubileo”). Il cristianesimo ha poi preso spunto dalla tradizione ebrai-ca e ha dichiarato l’anno giubilare “Santo” perché volto all’accrescimento della sanità dei fedeli. In questo anno, infatti, è possibi-le lucrare l’indulgenza plenaria (ossia la remissione delle pene derivanti dai pecca-ti) per sé o per i defunti. Il primo giubileo fu indetto da papa Bonifacio VIII nel 1300 (il famoso giubileo di Dante) e da lì le ricorrenze diven-nero dapprima ogni 100 anni poi 50, 33 e ad oggi 25. Tuttavia spesso vengono indetti giubilei in occasioni di ricorrenze particolari e per questo vengono detti “straordinari” (è quanto accaduto con quello di papa Francesco). Ad oggi ci sono stati 26 giubilei ordinari e 64 straordinari.

Il Giubileo straordinario del 2015-16 è stato definito “della Misericordia” proprio perché avrà come tema centrale la Misericordia di Dio. Infatti, la bolla di indi-zione (ossia il documento che attesta l’inizio e le dina-miche del giubileo) prende il titolo di “Misericordiaevultus” (“Volto della misericordia”) e il

motto è “Misericordiosi come il Padre”. Notevoli sono le innovazioni apportate dal Santo Padre Francesco per questo anno santo: il giubileo ha avuto inizio fuori Ro-ma e l’indulgenza può essere lucrata in tutte le diocesi del mondo (e non necessa-riamente nelle chiese giubilari romane co-me San Pietro, San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore ecc…, come era sem-pre stato). Il 29 novembre, infatti, papa Francesco ha aperto le porte sante (è que-sto il simbolo che sancisce l’inizio di un anno giubilare) a Banqui, in Africa; poi l’8 dicembre ha aperto le porte sante di San Pietro e il 13 dicembre tutte le cattedrali di tutte le diocesi del mondo apriranno le loro porte sante proclamando questo evento straordinario, esteso anche alla cit-

tadina più piccola e sconosciuta. Non è casuale la scelta di indizione del giubileo in Afri-ca: con questo segno il papa ha voluto sottolineare la necessità di garantire speranza ma soprattutto sostegno umanitario a questo grande continente.

di Alessandro Tacconelli

Save the Earth

“ Dimora infinitamente meno fragile di noi, ma pur sem-pre fragile. “ Così scrive Boncinelli nel suo articolo del Corriere della Sera. Spesso l’uomo, troppo preso a pensare al proprio e individuale benessere, divorato dal desiderio di profitto e dalla visione puramente egoistica delle cose, si dimen-tica che la terza legge della dinamica di Newton - ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contra-ria – non si applica unicamente a quei noiosissimi pro-blemi di scuola che non ti facevano desiderare altro che un asteroide o chissà quale evento apocalittico colpisse la tua insegnante. In gergo comune potremmo tradurlo con: “Se mi tiri un pugno, io te ne tiro un altro.” Così se noi tiriamo un pugno alla natura, le conseguenze non si ripercuotono solo su di essa, ma anche su di noi. E così dal nostro consumo spropositato di elettricità, dalla nostra fame di petrolio, xxxx, abbiamo, un forte inquinamento (in Cina il livello di particelle p.m. 2,5, ritenute rischiose per la salute, è stato 56 volte più alto di quello ritenuto il massimo sopportabile ), l’estinzione di specie animali e vegetali, lo scioglimento dei ghiacciai

e molti altri catastrofici danni. Se continuiamo a rimanere indifferenti verso ciò che ci circonda, verso la salute di un pianeta gravemente am-malato, le maestose foreste di Erawan, gli incredibili ghiacciai dell’Alaska, le immense distese , le tigri bian-che, i lupi rossi, presto non saranno altro che un vago ricordo, immagini raccolte nei libri e nei quadri. Eppure basterebbe solo un po’ più di accortezza nel non buttare i rifiuti per strada, o chiudere l’acqua del rubi-netto quando ci laviamo i denti, spegnere le luci durante il giorno, insomma le solite nozioni sentite fin da quan-do eravamo all’asilo, ma che, se fatte da ognuno di noi, potrebbero veramente salvare il pianeta. “Tu diventi responsabile per sempre di quello che hai addomesticato. Tu sei responsabile della tua rosa…” “Io sono responsabile della mia rosa…” ripeté il piccolo principe per ricordarselo. Antoine de Saint-Exupéry, Il piccolo Principe, Bompiani, 2012

di Ginevra Parrini

It’s the only planet with chocolate

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Natale sotto attacco

Dicembre è, inevitabilmente, il mese del Natale. I super-mercati si riempiono di decorazioni natalizie, nei centri cittadini spuntano le tradizionali luci decorative e i bambini sono in fibrillazione per la classica letterina, eppure proprio questa festività è sta-ta oggetto di una forte polemica, scoppiata all’inizio del mese. A inne-scarla è stata la decisione del preside di una scuola primaria di Rozzano (provincia di Milano) di sostituire il concerto di Natale con un “concerto d’inverno” che , a detta sua, rispettava maggiormente la cultura degli alunni non cristiani e favoriva l’integrazione. Il provvedimento, com’era prevedibi-le, è stato subito disapprovato dai ge-nitori e la notizia, forse un po’gonfiata dai mess media, è rimbalzata su tutti i telegiornali, tanto che per qualche giorno è stata sulla bocca di molti. Hanno detto la loro, tra gli altri, Matteo Renzi e Matteo Salvini, entrambi assolutamente contrari, e il dirigente

scolastico, coperto di biasimo, si è dimesso. Una conclu-sione mesta per una vicenda già in partenza triste: il Natale è la festa dei bambini, è un momento di gioia e di magia, una neutra “celebrazione d’inverno” non regge-

rebbe mai il confronto. E la religione e l’integrazione, tanto per citare alcu-ne delle parole usate dal preside per giustificare la propria scelta, c’entra-no meno di quanto può sembrare. Certo, il Natale è una festività cristia-na, che commemora la nascita di Ge-sù, però, soprattutto per i più piccoli, ha anche un lato più universale, quel-lo delle recite preparate insieme, dei lavoretti portati a casa all’uscita da scuola e dei buoni propositi. È un’oc-casione per fare, come ci ricorda la pubblicità della Bauli, quello che non possiamo fare mai, e per smettere, almeno per una volta, di pensare solo

a noi stessi. Tutte possibilità che vanno date ai bambini in quanto bambini, non tanto in quanto cristiani. Se poi

Essere umano, essere (im)perfetto

Il Rinascimento lo pone al centro del mondo; Leonardo Da Vinci ha passato la sua vita a studiarne l'anatomia; capace di grandi imprese, e di profondi e arguti pensie-ri, è stato per molto tempo al centro del mondo dell'ar-te, della scienza, della medicina, della filosofia... stiamo parlando dell'essere vivente che ha sempre rappresentato l'essenza del-la perfezione: l'uomo. Ma siamo real-mente sicuri che l' homo sapiens sapiens rappresenti il più brillante esempio di bioingegneria e di de-sign? Adesso sappiamo che non lo è affatto. L'uomo ha dovuto affrontare un lungo processo di trasformazio-ne, che lo ha portato a sviluppare nuovi sistemi di sopravvivenza, sen-za prima eliminare o “aggiornare” i precedenti: in questo modo risulta-no certi “difetti di fabbricazione”. Un esempio? La nostra gola: l'esofago incontra la trachea, mettendoci a rischio soffocamento ad ogni bocco-ne, questo problema sarebbe potuto essere risolto alli-neando il passaggio dal naso alla trachea e creando una sorta di ponte che supera l'esofago, ma ciò non è possi-bile nell'uomo; nel processo evolutivo, infatti, la nostra trachea si è abbassata, per permettere una migliore emissione di suoni: per parlare meglio, in definitiva, abbiamo rinunciato alla possibilità di bere e respirare contemporaneamente. Avete dolori lombari, alle cavi-glie o alle ginocchia? Tutta colpa della nostra postura eretta: la nostra colonna vertebrale è costretta a soste-nere un grande peso (quello degli organi) per il quale

non è pronta. E che dire del nostro bacino? Alto, snello e stretto, adatto alla camminata prolungata, ma molto problematico per il parto se si somma alla grandezza del nostro cervello: il “testone” dei bambini passa male dal canale del parto, e questo è la principale causa di un

parto molto doloroso. Alcuni “pezzi” della nostra struttura so-no poi totalmente superflui: alcuni medi-ci sostengono la presenza di una funzio-ne per l'appendice, ma la sua assenza ci allevia da dolorose appendiciti. E quanta sofferenza per i cosiddetti “denti del giu-dizio”, ma essi, in realtà, avevano la fun-zione di aiutare la lunga masticazione quando la carne non veniva ancora cotta; durante l'evoluzione, però, l'uomo ha cominciato a nutrirsi di cibi con prepara-zioni tali da renderli più facilmente ma-sticabili, il risultato? Le nostre mascelle si sono rimpicciolite, e i denti del giudi-zio non riescono più ad entrare nella no-stra bocca.

Anche il nostro cervello avrebbe bisogno di qualche mo-difica, soprattutto riguardo agli impulsi di fame e gola, che, in tempi di magra, ci permettevano di sopravvivere, mentre adesso ci causano diabete e obesità. E non è finita qui, ci sarebbero da riprogettare anche occhi e testicoli (esposti a maggiori rischi, poiché posti all'esterno del corpo). Insomma, riguardo al buon vecchio progetto uomo, si sarebbe decisamente potuto fare di meglio.

di Gaia Frosini

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cristiani. Se poi si tratta di integrazione e educazione alla diversità, non è cancellando le usanze che sono pro-prie del nostro paese che si fanno passi avanti. I festeg-giamenti natalizi sono parte della tradizione italiana, come il Ramadan o il Muharran lo sono di quella araba, e ridimensionarli vorrebbe dire rinunciare a un pezzet-tino della nostra cultura. E, per tornare alle dichiarazio-ni del preside di Rozzano, non è sicuramente il Natale a offendere i musulmani, ma la disinformazione e l’igno-

ranza di chi li associa all’Isis, reputando la loro una reli-gione di violenza e facendo di tutta l’erba un fascio. L’integrazione si ottiene affiancando due culture e favo-rendone la conoscenza reciproca, non tagliando pezzetti di una delle due. Deve venire fuori un quadro armonico, con tanti colori e sfumature, non una tela a tinta unita con qualche macchiolina.

di Sara Bichicchi

COPERNICO

La Consulta Provinciale pratese al momento si sta occu-pando di alcuni temi molto importanti per gli studenti del nostro territorio: l'edilizia scolastica e i trasporti pubblici. Noi consultini vorremmo proporre alcuni son-daggi negli Istituti pratesi (di cui potrete trovare la for-mula anche online) per comprendere le problematiche reali soddisfacendo allo stesso tempo il più ampio nu-mero di richieste possibile in modo da elaborare un'al-ternativa concreta conoscendo le criticità e, soprattutto, il punto di vista degli studenti stessi. Proprio per questo vi invitiamo a svolgere i due questionari che vi sono sta-ti consegnati, uno diretto al singolo, ovvero quello ritar-dante la mobilità, e uno diretto alla classe, cioè il son-daggio sull'edilizia, e portarli ad Alessio Goricchi (5IS) e Marta Logli (3CL) o ad un Rap-presentante d'Istituto entro il 23 Dicembre. Siamo consapevoli del fatto che intensificare le linee dei treni e degli autobus e portarli a una maggiore efficien-za e puntualità e migliorare le strutture scolastiche o, quantomeno, renderle a norma affinché gli studenti possano essere in sicurezza, siano imprese non di poco conto, ma il nostro intento è quello di creare una città a misura di studente! Per qualsiasi domanda, proposta, critica eccetera, rivolgetevi ai Rappresentanti di Consul-ta: Alessio Goricchi ([email protected]) Marta Logli ([email protected]) I rappresentanti della Consulta

Sondaggi della Consulta su mobilità ed edilizia scolastica

Il Copeinforma

- La prima giornata di scuola aperta si è svolta domeni-ca 13 dicembre con grande successo. Il prossimo “open day” è previsto per sabato 23 gennaio dalle ore 15 alle ore 18. - Con orgoglio vi informiamo che nell'indagine Edusco-pio della Fondazione Giovanni Agnelli che valuta i risul-tati universitari degli studenti dei licei italiani, il Coper-nico è al secondo posto nell'area metropolitana da Pi-stoia a Firenze e al primo posto a Prato sia con il liceo scientifico che con il liceo linguistico.

- L’alunno Andrea bardelli di 3Es è stato scelto tra i pri-mi 20 di una selezione mondiale di circa 3000 persone per la partecipazione ad una formazione ed alla costru-zione del blog Voice Of Youth, per il quale dovrà per 6 mesi contribuire settimanalmente con un articolo e con interventi al forum del gruppo selezionato. - Gli studenti della classe 3Gs del nostro istituto, accom-pagnati dalle prof.sse Maria Grazia Nieri e Susanna Pec-chioli, hanno partecipato all’incontro, organizzato da Confcommercio, ”legalità, mi piace”, proponendo un

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INDAGINE EDUSCOPIO 2015 – FONDAZIONE GIOVANNI AGNELLI

INDIRIZZO SCIENTIFICO - 30 KM DA PRATO

Istituto Provincia Comune Posizione Indice FGA Media dei voti Crediti ottenu-

ti

Guido Castel-

nuovo

FI Firenze 1 78.48 27.24 79.92

Niccolò Coper-

nico

PO Prato 2 78 26.97 81.22

Leonardo da FI Firenze 3 77.78 27.12 79.51

Posizione degli altri licei scientifici pratesi:

Carlo Livi: sedicesimo posto

Gramsci - Keynes: diciottesimo posto

Conservatorio San Niccolò: ventesimo posto

Cicognini: ventiduesimo posto

INDIRIZZZO LINGUISTICO – 30KM DA PRATO

Istituto Provincia Comune Posizione Indice FGA Media dei voti Crediti ottenu-

ti

Piero Cala-

mandrei

FI Sesto Fiorenti-

no

1 76.8 26.34 84.05

Niccolò Coper-

nico

PO Prato 2 74.69 26.62 77.51

Filippo Pacini PT Pistoia 3 70.74 26.41 71.36

Posizione degli altri licei linguistici pratesi: Carlo Livi: sesto posto

breve video sul tema ella legalità, preparato con il prof. Guidoalberto Musetti. La giuria ha particolarmente ap-prezzato l’ introduzione al video, letta da Eleonora Tad-dei, e l’ incisività delle immagini proposte, decretando la vittoria degli studenti del Liceo Copernico. - Sono state rinviate al 21 dicembre le iscrizioni al “salone dello studente”.La nuova edizione della manife-stazione si terrà il 9 e 10 Febbraio 2016 presso la Stazione Leopolda dalle 9.00 alle 14.00. Il Salone del-lo Studente, organizzato da Class Editori, è la principale manifestazione italiana di orientamento universitario volta a dare ai giovani strumenti e metodologie atte a facilitare la scelta post-diploma. L’ingresso è gratuito ed è rivolto a tutte le classi e in particolar modo agli stu-denti di quarto e quinto superiore.

- È partito il progetto “Un coro per il Copernico”.Tutti gli alunni sono invitati, sia quanti hanno conoscenze musi-cali, sia quanti hanno curiosità di sperimentare e cono-scere la propria voce. Per ulteriori informazioni rivol-gersi alla prof.ssa Cappellini. - Sono usciti i risultati dei Giochi di Archimede, congra-tulazioni ai vincitori Faustini Tommaso (Triennio) e Pecchioli Matilde (Biennio). La classifica completa la trovate sulla pagina Facebook di Sintomi. - Sul sito del Copernico è disponibile il nuomo regola-mento scolastico, con le modifiche approvate durante l’ultimo Consiglio d’Istituto.

di Giulia Frascarella

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VOCI DEL PASSATO

Caro Copernico

Caro Copernico.

Come stai? Vorrei dire che è da un po’ che non ci si vede ma in realtà vengo quasi ogni settimana a trovarti. Un po’ per la noia, un po’ perché mi manchi mi ritrovo spesso a girare per quei corridoi in cui in cinque anni ho vissuto tante di quelle esperienze che a elencarle tutte non basterebbe un articolo. Di sicuro la cosa che mi ri-marrà più impressa del Copernico è l’ansia. So che sem-bra una cosa brutta da dire, ma in realtà l’ansia non è una cosa completamente negativa, non ora almeno. So-no due mesi e mezzo che ho iniziato l’università e non ho quell’ansia di svegliarmi la mattina ed essere inter-rogato dalla prof di inglese o da quella di scienze (sì, mi avete traumatizzato, ma vi voglio bene lo stesso) e se-condo me uno dei punti forti dell’università è proprio il fattore “ zero ansia fino agli esami “. Che poi in realtà ho già l’ansia per Febbraio (aiuto, come do il parziale di Materiali ed elementi costruttivi?). Almeno ho fatto lo scientifico. A matematica avevo 5/6 e ora sono uno dei più bravi del mio gruppo (Grazie Anna Lupi, le voglio bene). Parliamoci chiaramente Cope, la verità è una sola: Cin-que anni come quelli che ho passato con te non li rivivrò mai più. Perché che che se ne dica sei stata la miglior scelta che io abbia mai potuto fare. Sei stato il liceo più bello del mondo, sei stato spesso e volentieri la mia an-cora di salvezza, la mia valvola di sfogo e anche la ragio-ne di scleri e scenate. Quante volte ho sbattuto la testa

su quei banchi, quanti pugni ho tirato a quei muri, quan-ti urli ho tirato durante le partite di calcetto e quanti ne ho tirati a Fede del bar per un cotto e fontina prima de-gli altri. Quanti cinque battuti ai miei amici e quanti so-spiri di sollievo a interrogazioni scampate (ma giuro che io ero sempre preparato eh). Tutta questa cosa smielata ha due fini principalmente: Il primo è quello di ricordarmi quanto sei stato importan-te per me e quanto la mia vita sarebbe stata diversa (sicuramente peggiore) senza di te. Il secondo è di dire a tutti quelli che sono con te in questo momento, tutti gli studenti, di non arrendersi, di vivere serenamente e di godersi il tempo che li rimane all’interno del Coperni-co. Perché sì, la vita è dura, il liceo ancor di più e va pre-so sul serio, ma non dobbiamo mai scordarci l’impor-tanza del ridere e del prendere la vita col sorriso. Per-ché nonostante le ansie, le insicurezze e il pensiero di cambiar scuola tu, Liceo Scientifico Nicolò Copernico regalerai emozioni uniche ai tuoi studenti. Per Natale quindi, per chiudere questo sproloquio che leggeranno in tre (Spero che lo legga my lovely Assun-ta) ti chiedo solo due cose Cope: prima di tutto rendi uniche le vite di tutti i tuoi abitanti e secondo di poi por-tami il diploma a casa che mi fa tanta fatica tornare da te prima di Natale

Un Abbraccio.

Fabrizio Taricone, ex 5As anno 2014/2015

E ora per chi al Cope ancora c’è.... Buone feste!

Disegno di Stefano Ciapini

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PARENTESI GOLIARDICA

Il “triplete” del Copernico

Giornata sorprendente quella dell’11/12 per i nostri classicisti rivali del Cicognini, i quali la mattina, prima di entrare a scuola, si sono trovati di fronte un “omaggio” che occupava tutto lo sviluppo delle scale d’emergenza. Sale infatti a tre il conto degli scherzi compiuti dal club goliardico del nostro liceo, che ha staccato di gran lunga tutti gli altri goliardi pratesi. Il grande striscione raffigu-rava una cicogna al rogo, e dei versi in rima che denota-no le sorti del club delle Cicogne: “Occhio a dove vi anni-date/ a scherzar coi’drago vu’rischiate/ più che cicogne ci sembrate/ un branco di oche carbonizzate”. I membri del g.c.K.T. ricordano, a chi fosse interessato, che nel mese di gennaio si terrà una cena aperta a tutti gli studenti del Copernico che siano almeno al secondo anno di studi. Dal club arancio-nero, buone festeee!

Il g.c.K.T.

Striscione:

“Occhio a dove vi annidate

A scherzar coi’drago vu’rischiate

Più che cicogne ci sembrate

Un branco di oche carbonizzate”

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RUBRICHE

SCIENZA

L’australopiteco Lucy

Era il 24 novembre 1974 quando vennero scoperti i re-sti di Lucy, l'ominide più noto mai ritrovato e vissuto 3,2 milioni di anni fa. Il periodo com-preso tra il 1973 e il 1977 viene defini-to da alcuni come il periodo dell'oro della paleoantropologia. Il 24 novembre 1974, il paleoantropo-logo Donald Johanson si mise a con-trollare un punto già analizzato in di-verse occasioni senza particolare for-tuna. Si accorse che c'era un fossile di un osso, probabilmente di un braccio, e si mise a scavare con cura. Nelle vici-nanze la sua squadra iniziò a trovare altri frammenti, sempre più numerosi. Gli studiosi si trovarono di fronte lo scheletro più completo di un antenato umano antico di oltre 3 milioni di anni: ben 52 ossa, tra le quali le ossa degli arti, la mandibola, alcuni frammenti del cranio, costole, vertebre e soprat-tutto il bacino, che permise di capire che si trattava di una femmina. La chiamarono Lucy, prendendo spunto da una delle canzoni che nell'accam-pamento venivano ascoltate di più: Lucy in the sky with diamonds, dei Beatles. «Il suo cervello era un po' più

grande di quello di uno scimpanzé », dice Donald Johan-son, che la scoprì. «Le ossa erano adatte all’andatura

eretta. Ma aveva ancora caratteri scim-mieschi: viso prognato, naso schiacciato e fronte sfuggente». Gli arti superiori erano lunghi e questo indica che, pur camminando in modo molto simile a un uomo (anzi a una don-na) moderna, Lucy sapeva arrampicarsi con agilità sugli alberi. Era alta circa un metro e pesava proba-bilmente 25 kg. Attraverso i denti ritro-vati si può osservare che si nutriva pro-babilmente prevalentemente di radici . Difficile stabilire come sia morta data l’antichità delle ossa ma poiché nello stesso “strato” geologico sono stati ri-trovati frammenti dei corpi di almeno 13 individui diversi, qualche studioso ha azzardato l'idea che il gruppo possa essere deceduto per una improvvisa catastrofe naturale.

Secondo alcuni ricercatori, inoltre, Lucy aveva circa 18 anni quando morì.

di Iman Seradouni

FILM E SERIE TV

Hunger Games : Il canto della rivolta - Parte 2

USA - 2015. 137 minuti. Signori e signore, benvenuti ai settantaseiesimi Hunger Games - Regia: Francis Lawrence - Interpreti: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson, Liam Hemsworth, Julianne Moore, Philip Seymour Hoff-man - Genere: distopia, guerra, azione, av-ventura Siamo giunti alla fine, la rivolta contro Capitol è arrivata al suo picco, l'intera Panem è in guerra. Katniss Everdeen (Jennifer Lawrence) è ancora la Ghiandaia Imitatrice, il simbolo della rivoluzione, ma il suo compagno di giochi, Peeta Mellark (Josh Hutcher-son), è stato torturato e ora non la ri-conosce più. La ragazza vuole andare sul campo di battaglia e mettere un fine alla pazzia ma la presidente del distretto 13, Alma Coin (Julianne Moo-re), glielo impedisce, adducendo come scusa il fatto che se morirà i ribelli perderanno la loro motivazione. Igno-

rando però l'ordine, Katniss si infiltra nelle periferie di Capitol e insieme al migliore amico Gale (Liam

Hemsworth) si incamminerà verso la fine del suo incubo. La pellicola è stata rilasciata il 19 no-vembre 2015 nelle sale italiane in 2D e 3D ed è stata filmata insieme alla prima parte, con un budget condiviso di 250 milioni di dollari. Il film ha un rating del 70% su Rotten Tomatoes ed ha incassato ad oggi 531 milioni di dollari. Philip Seymour Hoffman, che interpreta Plutarch Heavensbee, è morto il 2 feb-braio 2014. Al momento della sua morte non erano ancora state girate alcune sce-ne. Fu annunciato che l'attore sarebbe stato ricreato digitalmente in una scena essenziale per il film, ma successivamen-te venne rivelato che non c'era l'inten-zione di falsare una scena dell'attore e la scene rimanenti sarebbero state riscritte

dando i rimanenti dialoghi ad altri personaggi. di Marta Massenzi

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L’angolo della fan girl

(Johnlock, uno stile di vita)

Le feste si avvicinano, e con il freddo e Babbo Natale arriva anche l’attesissimo special di Sherlock. Un natale tutto in epoca vittoriana che precede il grande ritorno dell’investigatore più famoso al mondo con la quarta stagione della serie britannica, ideata da Steven Moffat e Mark Gatiss. Ambientata nella Londra odierna, la se-rie televisiva si ispira ai libri di Conan Doyle rimanendo fedele al personaggio originale senza troppi stravolgimenti. Una brillante e travolgente serie che toglie il fiato dal primo al novantesimo minuto grazie agli episodi incredibili e coinvolgenti. Una serie imperdibile per gli amanti del più geniale de-tective della letteratura, e ugualmente imperdibile per chi non conosce le due avventure. Ma questa volta, in concordanza con il titolo della recen-sione, voglio estrapolarmi dalla mia perenne posizione di vedetta per avanzare in prima linea e portare avanti il buon nome di fangirl ( per chi non lo sapesse, la fan girl è una ragazza che va matta per una determinata coppia di serie tv/libri/film – va bene, pazza sclerotica è

uguale - ). Quindi come non parlare dello splendido rap-porto tra Sherlock e John, ovvero della Johnlock? Sherlock Holmes arrogante e pieno di sé, acuto e bril-lante, un po’ sociopatico e pieno di cerotti alla nicotina –

eh sì, sta cercando di smettere con la pipa – non può essere considerato lui senza il suo assistente, nonché amante amico, il dottor John Watson. Uniti da un profondo legame di fiducia, rispetto e affetto, sono l’uno l’ancora di salvezza dell’altro, e non tarderebbero un secondo a sacrificarla propria vita per la salvaguardia del compagno. Infatti è pro-

prio Sherlock, nonostante la sua stramberia, a salvare l’amico dai fantasmi del passato ed è stato John a rende-re più umano e socievole il nostro caro detective. Sono sempre lì, l’uno per l’altro, inseparabili, tra una tazza di tè e un cadavere, pronti ad affrontare tutto e tutti per difendere l’altro. Se questo non è amore …

di Ginevra Parrini

Marvel’s Jessica Jones

Se amate David Tennant, che sia per il ruolo del decimo dottore in ‘Doctor Who’, o come il detective Alec Hardy in ‘Broadchurch’, non vi resta che ammirarlo come il malvagio Kilgrave. In realtà,come si può dedurre dal titolo, il protagonista non è lui, ma Jessica Jones inter-pretata dalla bellissima Krysten Ritter. Da ragazza rimane orfana a causa di un incidente d’auto nella quale è coinvolta, scopre però di aver acquisito dei super poteri dopo ciò. Jessica infatti ha l’abilità della superforza, di vola-re, anche se lei la definisce più come “ jumping and then fal-ling”.Jones, dopo una breve car-riera da supereroina, fallita tragi-camente, si rifugia nel suo appuntamento diventando un’investigatrice privata. Fin dal primo episodio si in-tuisce che lei ha avuto un passato tormentato e ancora cerca di farci i conti. Il suo arcinemico è Kilgrave, il qua-le possiede a sua volta un superpotere: il controllo del-lamente. Questo ha controllato in passato Jessica per compiere vari omicidi, la anche abusata sessualmente. Lei riesce a liberarsi, sfortunatamente le cose non van-no come si aspetta perchè questo tornerà nella sua vita. Un’ altro personaggio importante è Luke Cage, barista per tutti, uomo con forza sovraumana e pelle indistrut-tibile per i più confidenti. Fra Luke e Jessica nascerà una storia d’amore molto intensa, che verrà presto interrot-ta da una vicenda che lega il loro passato. Jessica è una cosiddetta “anti-hero” a tutti gli effetti: lei non pensa ad aiutare gli altri, ma a se stessa. Questa infatti dopo l’inci-

dente soffre di PSTD (post-traumatico da stress) che la porta all’alcolismo. È tormentata dai suoi demoni che ogni giorno tenta di combattere, intanto cerca di pagare le bollette come meglio può. Ha un carattere molto forte e sfrontato, non pensa due volte a dire ciò che pensa. La

serie debutta in Italia su Netflix a Novembre con 13 emozionanti episodi. Per chi adora vedere serie tv e ha Netflix, sa già come trascor-rere le vacanze di Natale. Vi cattu-rerà subito questa figura del ‘Purple Man’, ovvero Kilgrave che continua a stare nei pensieri della protagonista. Vi chiederete cosa abbia potuto fare un uomo britan-nico così affascinante da rovinarle

la vita. E credetemi, per una fan di Tennant, è difficile odiarlo anche in questa veste dai toni noir. Non di fatto David è stato apprezzato moltissimo per il ruolo, inter-pretato da lui eccellentemente. Personalmente conside-ro Kilgrave è la vera chicca del programma, non vi stu-pite se in alcuni momenti starete dalla sua parte, anche se è uno psicopatico omicida. Tennant ha già dato prova della sua bravura in ‘Doctor Who’, in ‘Broadchurch’, vin-cendo un Emmy per ‘Star Wars: The Clone Wars’ e molti altri premi ancora. Krysten Ritter è stata riconosciuta per il ruolo in ‘Breaking Bad’, ma anche per il personag-gio principale in ‘Don’t trust the B---- in Apartment 23’. Insomma abbiamo due attori fantastici in una serie al-trettanto bella. Non resta altro che guardarla.

di Sadà Niamat

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LIBRI

Fahrenheit 451

Il romanzo Fahrenheit 451, opera del celebre scrittore di fantascienza Ray Bradbury, racconta la storia di un pompiere di nome Guy Montag. La vicenda è ambientata in un’epoca futura imprecisata, dove i libri sono fuori-legge ed i pompieri hanno appunto il compito di bru-ciarli qualora fossero tenuti nascosti dai cittadini nelle loro case. La televisione rappresenta l’unico mezzo di comunica-zione attraverso il quale è possibile rice-vere notizie. Il protagonista conduce un’esistenza priva di soddisfazioni ed in un perenne stato di infelicità, la moglie rispecchia perfetta-mente il modello di donna imposto dalla società, in quanto sembra priva di affetti ed eccessivamente attaccata ai beni mate-riali. L’incontro con la giovane vicina di casa, ragazzina bizzarra fuori dalle righe e che si oppone a seguire il modello comporta-mentale dei suoi coetanei, porterà il pro-tagonista a riflettere su quanto siano sba-gliati i concetti sui quali si fonda la società. I temi principali che sono dibattuti nel romanzo sono dibattuti nel romanzo sono l’eccessivo attaccamento ai beni materiali e l’importanza dei libri e della lettura, la cui sostituzione con la tecnologia porta alla creazione di una società superficiale, impregnata di futilità, priva di cultura e di proprie opinioni, che segue le regole di vita imposte dal governo. Gli ideali presentati nel romanzo sono molto validi, ed è impressionante come un romanzo scritto quasi sessanta anni fa possa presentare problematiche che caratteriz-zano la società odierna. Il messaggio che lo scrittore vuole dare è quanto le nuove tecnologie rendano le per-sone prive di valori e opinioni, facendole così diventare

cittadini che si interessano in modo passivo alla vita sociale; l’eliminazione dei libri comporta la scomparsa della cultura personale e lascia spazio alla manipolazio-ne mediatica, che trasforma le persone in “pedine” facil-mente manovrabili che seguono tutti lo stesso modello

di vita. La società rappresentata è appunto disposta a bruciare i libri e dunque tutto ciò che co-stituisce la possibilità di porsi i giusti inter-rogativi e, quindi, di azzardare a creare un mondo dove tutti possano esprimere le pro-prie opinioni. Tali ideali si rispecchiano an-che nei comportamenti dei personaggi stes-si. Ad esempio la moglie del protagonista, Mildred, e la vicina di casa Clarisse sono due personaggi completamente opposti. La pri-ma , come precedentemente evidenziato, segue gli standard della società, conduce la propria vita confinata in casa, davanti a uno schermo, trascurando anche le sue pessime condizioni fisiche e mentali. La ragazza, in-vece, assume comportamenti totalmente

opposti a quelli della società e perciò tutti pensano che sia strana. Nonostante alcune problematiche che ho rilevato du-rante la lettura del romanzo, quali la lentezza e la poca scorrevolezza, dovuta alla complessità del linguaggio impiegato, consiglio vivamente la lettura poiché la tra-ma e gli avvenimenti sono interessanti e avvincenti, in-curiosiscono il lettore e lo coinvolgono trasportandolo nel mondo creato dall’autore, pieno di insidie e misteri che riguardano anche i personaggi, inoltre i temi affron-tati sono molto importanti e portano a numerose rifles-sioni.

di Lavinia Cenni

MANGAMANIA

Giant Killing

Agli italiani piace molto il calcio, tant’è che Churchill dirà di noi “Gli Italiani perdono le guerre come se fosse-ro partite di calcio e le partite di calcio come se fossero guerre.” In parte è vero, siamo molto più attaccati al pal-lone che alla patria. Nel mio caso non sono mai stato un appassionato di calcio ma grazie a questo manga, mi sono avvicinato molto a questo sport ed ho iniziato ad apprezzarlo appieno. Storia: 4/5 La squadra dell’ETU (East Tokyo United) non se la pas-sa molto bene: è composta da giocatori mediocri, ha po-chi fan ed è sempre a rischio retrocessione, l’unica spe-ranza per la società è di assumere un nuovo allenatore, Tatsumi Takeshi ex-calciatore di fama internazionale, che con le sue folli tattiche porterà l’ETU a mutare per poter competere contro le squadre in testa alla classifi-ca. Le partite non saranno soltanto descritte nelle azioni

di gioco ma anche dal punto tattico designato dagli alle-natori e dal punto di vista psicologico. L’autore, Masaya Tsunamoto, saprà combinare tutti questi punti di vista in modo egregio e semplice; inoltre alternerà alle parti-te dei ritiri e dei flashback per approfondire i personag-gi sotto un punto di vista psicologico e caratteriale. Disegni: 5/5 I Disegni, realizzati da Tsujitomo, sono molto particola-ri: messi in un manga di un altro genere, stonerebbero, ma inseriti nel contesto spokon (ovvero sportivo) sono perfetti, il dinamismo con cui Tsujitomo rappresenta i corpi è impeccabile, accentuato dal tratto “sporco” e frettoloso del disegno durante le azioni calcistiche. Si-milmente il disegnatore rende le espressioni dei gioca-tori in modo da far immedesimare il lettore. Da brividi. Personaggi:5/5 I personaggi sono innumerevoli: ogni calciatore, ogni

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QUOTIDIANITA’

Innamoratevi

"<Innamoratevi. Se non vi innamorate è tutto morto.> Innamorarsi rende felici d'essere felici, felici di poterlo comunicare. Permette di mostrare agli altri la vostra gioia affinché capiscano che, in realtà, innamorarvi è stata la cosa migliore che vi sia mai capitata. Quando va bene, però. Quando va male, invece, la persona sbagliata, il momento inopportuno, il luo-go errato, rendono tutto cosi maledettamente complicato e difficile. <Dovete patire, stare male, soffrire> Non va sempre come si vuole, non va sempre come è giusto, ma va, procede, passa in qualche modo. Poter andare in giro raccontando di essersi innamorati farà tornare no-stalgia agli anziani, i quali ricorderanno con malinconia la loro gioventù quando, come voi, si sentivano così vivi. Farà venir voglia ai bambini di crescere per diventare grandi e vi guarderanno con occhi apprensivi gli adulti che ricorderanno ancora il loro primo amore del liceo.

Sputate senza vergogna la vostra voglia di vivere e se fa soffrire, voi raccontate che ne vale la pena. < siate tristi e taciturni con l'esuberanza> C'è chi vi guarderà con disprezzo, chi vedrà nella vostra mente l'illusione di una storia d'amore a lieto fine. La-

sciate perdere, lasciateli dire, non potran-no fare differenza. < vi dovete innamorare e diventa tutto vivo, si muove tutto> Perchè non mollare? Perchè non lasciar perdere? Perchè tentare ostacoli così alti da essere insormontabili per qualcosa che magari finirà? Perchè non spengere la luce e tornare a dormire? Sarebbe la soluzione più facile. È perchè, alla fine, non c'è gloria

nel facile. Nessuno ricorda con entusiasmo e orgoglio le cose facili. Si ricorda quando c'è di mezzo la lotta, la guerra, il sangue. E allora perchè non partire bene? Di-venta tutto vivo quando vi innamorate, e allora lasciate perdere i dubbi, prendete il piccone, scalate la cima e, poi, godetevi il panorama."

di Camilla Scaravaglione

allenatore è caratterizzato in modo egregio e realistico, portando il lettore a faticare nel capire chi sia il vero protagonista della storia, potrebbe essere lo stesso alle-natore Tatsumi, descritto come un uomo strano, insi-stente e infantile, che però si rivela essere un allenatore carismatico e uno stratega geniale. Un altro possibile protagonista potrebbe essere Daisuke Tsubaki, un ra-gazzo appena uscito dal vivaio, caratterizzato da un grande potenziale, a questi due se ne aggiungono altri, come il capitano Murakoshi, capace anch’egli di essere il protagonista.

In conclusione, Giant Killing si presenta come un manga spokon puro sulla scia di Slam Dunk (che si basa sul ba-sket), basato su allenamento, strategia e partite: non mancano le sconfitte, che pesano sia sul piano morale sia economico della squadra e della società calcistica. Giant Killing si differenzia dagli altri spokon grazie al suo realismo e alla sua capacità di far facilmente imme-desimare il lettore.

Voto finale: di Giulio Raggi

RICETTE

Crumble di mele Con le vacanze di Natale alle porte, viene un po’a tutti la voglia di cimentarsi ai fornelli, quindi perché non pro-vare a preparare un delizioso crum-ble di mele? - Preparazione: 30 minuti - Cottura: 40 minuti a 180-200 gra-di - Dosi per: sei persone - Costo: basso - Difficoltà: bassa - Ingredienti: burro (20 g), mele Golden o renette (1 kg), cannella (1 cucchiaino), zucchero (70 g), il succo di mezzo limone. Per la pasta crumble: burro (120 g), zucchero di canna (120 g), farina (180 g), vanillina (1 bustina) - Presentazione: il crumble di mele è un dolce inglese tradizionale; le mele a pezzetti, aromatizzate alla can-nella, vengono cotte in forno con una copertura di im-

pasto croccante e “briciolosa”; la parola “crumble” in inglese significa appunto “briciola”.

Il crumble di mele è sicuramente la ver-sione più diffusa di crumble, ma ne esi-stono diverse varianti: alle ciliegie, alle pesche, al rabarbaro e addirittura delle versioni salate! Si consiglia di servire il crumble di mele caldo o tiepido e di accompagnarlo con una salsa alla vaniglia. - Preparazione: tagliare a dadini le mele e farle saltare in padella per un minuto,

nel burro con lo zucchero, il limone e la cannella prece-dentemente fatti sciogliere. Imburrare una teglia da forno e versare le mele e poi coprire con la pasta crumble. Infornare a 180-200 gradi e attendere 40 minuti.

consigliata da Chiara Tognocchi

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LE STORIE DI SINTOMI

Blanc il coniglio

di Federico Barsaglini

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BE THE ONE

Un sorriso poteva bastare a riempire il suo vuoto inte-

riore, un suo sorriso poteva far resuscitare chiunque,

poteva cambiare la

giornata, poteva farla

sentire viva.

Dopo quel breve incon-

tro, la mente di April

continuava a trasmet-

tere la sua immagine

sorridente e lei non

smetteva di sorridere

neanche per un secon-

do.

Trascorse così tutta la mattinata scolastica, sperando

però che terminasse il prima possibile, in modo da tale

da poter poi riflettere al meglio su quella strana situa-

zione.

L’ultimo suono della campanella arrivò ed interruppe

una lunga spiegazione che andava ormai avanti da due

ore.

Uscì velocemente per prendere il bus,stracolmo come

sempre di persone.

Infilò le cuffiette nelle orecchie,così da non sentire le

solite urla e stramazzi. Si lasciò trasportare dalla musi-

ca,considerata una via di fuga da quel mondo,così insen-

sibile e arrogante.

In men che non si dica,arrivò a casa. Posò lo zaino e il

giubbotto in camera e pranzò con i suoi genitori che la

torturavano di domande su come era andata la giornata.

Decise poi d'iniziare il prima possibile i compiti, in mo-

do da tale da poter trascorrere un pomeriggio tranquil-

lo a leggere i suoi libri preferiti, distante da tutto e da

tutti.

Scelse i libri necessari ed iniziò, anche se controvoglia,a

studiare. Infilò nuovamente le cuffiette ed iniziò a stu-

diare.

Dopo qualche ora di incessante studio,decise di riposar-

si per qualche minuto. Prese il telefono e notò un mes-

saggio. Scorse su di esso per aprilo e lesse “Ehi April!

Sono Zack, non ho niente da fare e pensavo che magari

potevamo vederci,ti va??”

Un sorriso involontario si formò sulle sue labbra. Si

morse nervosamente il labbro inferiore indecisa su cosa

fare. Camminò nervosamente avanti ed indietro per la

stanza e alla fine decise di non rispondergli.

A malincuore,ritornò a sedersi e imprecò numerose vol-

te vedendo la moltitudine di compiti che le rimaneva.

Il telefono, però, squillò di nuovo.

*Non vuole proprio arrendersi allora* pensò April sorri-

dendo.

Scorse ancora una

volta sul messaggio e

lesse

“Non affacciarti alla

finestra”

Corrugò la fronte non

capendo ma testarda

com’era, si affacciò lo

stesso.

Vide che Zack era lì

sotto la sua finestra

ad aspettarla.

April sorrise e gli scrisse un messaggio.

“che ci fai qui?!”

Dopo pochi secondi,arrivò la risposta di Zack.

“Dai scendi, sono qui per te”

April continuò a sorridere e scese velocemente le scale.

Uscì di casa ma si fermò rimanendo distante di qualche

passo da Zack che stava litigando al telefono.

“Mi devi lasciare in pace,capisci?” urlava Zack.

“Ne abbiamo parlato oggi, basta! Non mi devi più cerca-

re” urlò per l’ultima volta prima di attaccare.

Mille domande circolavano nella mente di April, sebbe-

ne ancora non sapesse cosa nascondeva quel ragazzo.

di Alessandra Santoni

Capitolo 3

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CRUCIPUZZLE

A cura della prof.ssa Sabatini e della classe 4EL

1. Achille 12. Dauno 23. Giunone 34. Polidoro

2. Alba Longa 13. Dei 24. Laocoonte 35. Roma

3. Anchise 14. Delo 25. Latino 36. Rutuli

4. Anna 15. Didone 26. Lavinia 37. Sibilla

5. Apollo 16. Ecuba 27. Lazio 38. Sicheo

6. Ascanio 17. Enea 28. Musa 39. Troia

7. Caronte 18. Eroe 29. Mito 40. Troiano

8. Cartagine 19. Eurialo 30. Navi 41. Turno

9. Creusa 20. Fato 31. Niso 42. Venere

10. Cuma 21. Furor 32. Palinuro 43. Vinto

11. Cupido 22. Giove 33. Pius 44. Virgilio

Eneide

E N O D I D E U R I A L O A E’

S N O N A I O R T S D P U P O

I A E N M O A B U C E A A O D

H V T A U E E E R P I L L L I

C I N C S H R R N O A I B L P

N R O H A C G I O V E N A O U

A G O I E I A M I E A U L N C

N I C L E S A N P I T R O I A

N L O L C L I C I N G O N T R

A I A E L A Z I O O I O G A T

P O L I D O R O A E U S A L A

P T B U A E T O N M N C O O G

M I I M T A L N N S O T A F I

S M U D A U N O I T N R T I N

C C O S F U R O R V E N E R E

Soluzione:

L’Eneide...

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RUZZLE

Quante ne riuscite a vedere? Scriveteci sulla nostra pagina Facebook con l’elen-

co delle parole trovate.

Lo scorso mese Katia Sula e Ilda Ibrahimi ne hanno trovate un’ottantina, riuscite a batterle?

Chi ne individuerà di più?

I E O M

C A E M

M R T C

O L E A

Madrid: la corsa dei Babbo Natale. Circa 10.000 persone hanno corso la maratona da 5.5 km per battere

il Guinnes World Record per la più grande corsa di maratoneti vestiti da Babbo Natale.

E infine... BUON NATALE (E BUON ANNO) DALLA REDAZIONE DI

SINTOMI! See you in 2016!

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Come sempre l’appuntamento mensile con Sintomi non è mancato, grazie a

tutti coloro che hanno contribuito! Per suggerimenti, critiche, commenti o

quant’altro scrivete alla mail della direzione o su Facebook alle direttrici o alla

pagina del giornale. A presto con il numero di gennaio!

Referente: Prof. Claudio Puccetti

Direzione:

Sara Bichicchi 4As

Isabella Giusti 4Ds

Hanno contribuito: Alessandra Santoni 5Cl

Alessandro Tacconelli 4As

Camilla Scaravaglione 3Bs

Chiara Tognocchi 4Gs

Federico Barsaglini 3Ds

Gaia Frosini 4Ds

Ginevra Parrini 4Gs

Giulia Frascarella 2Ds

Giulio Raggi 5Gs

Iman Seradouni 3Es

Lavinia Cenni 1Bl

Marta Massenzi 5As

Sadà Niamat 4As

Il g. c. K. T.

La prof.ssa Sabatini e la classe 4El

Per la rubrica “ Voci del passato e Stefano Ciapini, ex copernicani

E’ disponibile anche una versione

digitale sul sito scolastico.

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