Sintesi osservazioni centrale 16.12.11

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Settore Politiche Ambientali Impianto per la produzione di un Bio-Liquido (Olio di Pirolisi) e generazione di Energia Elettrica in Colle di Val d’Elsa, loc. Catarelli (Proponente: Soc. Coll’Energia S.r.l.) Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 50 e segg., LR 10/2010 DOCUMENTO DI SINTESI DEI CONTRIBUTI ED OSSERVAZIONI DEL PUBBLICO INTERESSATO BOZZA NON CORRETTA 16.12.2011

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Settore Politiche Ambientali

Impianto per la produzione di un Bio-Liquido (Olio di Pirolisi) e generazione di Energia Elettrica in Colle di Val d’Elsa, loc. Catarelli

(Proponente: Soc. Coll’Energia S.r.l.)

Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale ai sensi dell’art. 50 e segg., LR 10/2010

DOCUMENTO DI SINTESI DEI CONTRIBUTI ED OSSERVAZIONI DEL PUBBLICO INTERESSATO

BOZZA NON CORRETTA 16.12.2011

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NUMERO

SOGGETTO PROPONENTE

DATA DI RICEZIONE OSSERVAZIONE / CONTRIBUTO VALUTAZIONE

1 SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’

10 agosto 2011

1.1 - L’osservazione è pertinente: Lo SIA riporta dati che confermerebbero l’esistenza della biomassa rinnovabile in un raggio di 70 Km dall’impianto ma non è data ancora ad oggi una certezza della disponibilità da parte del proponente del progetto della biomassa stessa. 1.2 - L’utilizzo del bosco è comunque possibile solo dietro apposita autorizzazione che tiene conto anche delle norme sul vincolo idrogeologico. 1.3 - L’osservazione è complementare rispetto agli elementi che caratterizzano il SIA 1.4 - Non esiste alcuna norma che impone la “filiera corta” 1.5 - L’osservazione è pertinente, infatti il SIA non specifica la tipologia effettiva della biomassa di recupero da riutilizzare on processo anche se il quantitativo giornaliero, fatta salva la presentazione di idonee richieste di valutazione/autorizzazione, allo stato attuale non potrà essere superiore a 10 tonnellate/giorno. 1.6 - L’osservazione è pertinente (vedi anche il parere del Comune del Comune di Colle Val d’Elsa) 1.7 - L’osservazione è pertinente: l’analisi svolta all’interno del SIA e le conseguenti garanzie sul contenimento degli impatti presentano molti elementi di incertezza e carente di approfondimento.

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1.8 - Il SIA prevede espressamene che prima dell’eventuale autorizzazione dell’impianto sarà consegnata idonea documentazione che attesta la effettiva disponibilità di biomassa rinnovabile. Vedi anche 1.2 1.9 - Vedi risposta 1.2 1.10 - Vedi risposta 1.2 1.11 – L’osservazione è pertinente: Il SIA analizza la problematica connessa all’incremento del traffico mezzi pesanti in fase di esercizio dell’impianto indicando tuttavia che l’afflusso di mezzi è concentrato su 5 giorni a settimana e definendo “buona” la dotazione infrastrutturale dell’area di intervento (par. 5.9.5.2). 1.12 – Non pertinente rispetto al SIA 1.13 - Non pertinente rispetto al SIA 1.14 - Non pertinente rispetto al SIA 1.15 – Non pertinente rispetto al SIA

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2 LEGAMBIENTE-CIRCOLO DI SIENA

11 Agosto 2011

2.1 - Il SIA è elaborato sulla specifica scelta ed impostazione della società proponente. 2.2 – La numerosità e la complessità degli elementi osservati costituisce la centralità della fase di valutazione del SIA. 2.3 – L’osservazione è pertinente: il SIA minimizza la portata dell’impatto segnalato limitandosi ad evidenziare che l’impianto rispetterebbe i limiti puntuali di emissione

3.1 – L’osservazione è pertinente il SIA minimizza l’impatto paesaggistico del nuovo impianto.

3 COMITATO RACCONTIAMOLAGIUSTA

9 Agosto 2011

3.2 – L’osservazione è pertinente: il SIA ipotizza l’utilizzo della sola essenza “pinus pinae” mentre non vengono valutati gli effetti dalla prevedibile e più probabile disponibilità di un mix di essenze legnose nel processo di produzione dell’olio, nelle qualità dell’olio stesso e nell’utilizzo dello stesso a fini energetici. Per la mancata valutazione dell’impatto sulla popolazione vedi anche 2.3

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3.3. – L’osservazione è pertinente: il SIA minimizza gli effetti in ordine a tale impatto sulla popolazione e sugli insediamenti adiacenti. (vedi anche 2.3)

3.4 L’osservazione è pertinente: l’Impianto non rientra negli schemi previsionali dei due livelli d pianificazione anche se gli stessi non si sostanziano in norme prescrittive. E’ evidente che tale elemento innesca la possibilità di impatti più significativi rispetto a quelli valutati negli ambiti di programmazione energetica provinciale e regionale.

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3.5 – L’osservazione è pertinente: la modellistica utilizzata non risponde adeguatamente alle necessità di valutazione del caso.

3.6 –L’osservazione è pertinente: il SIA non prende in considerazione la cumulabilità dei vari impatti rispetto ad un’area molto delicata che già registra la presenza di impatti significativi.

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3.7 – L’osservazione è pertinente ma le carenze rilevate potrebbero essere colmate attraverso idonee prescrizioni rivolte all’inserimento nella progettazione di impianti di abbattimento più efficienti

3.8 – 3.9 – L’osservazione è pertinente: il quadro di riferimento meteorologico utilizzato per il SIA non risulta esaustivo.

3.10 – Il documento citato non evidenza in alcun modo la gratuità dell’immissione in rete. Si ritiene che la citazione sia riportata al solo scopo di evidenziare che nel caso di realizzazione dell’impianto gran parte dell’energia elettrica consumata a Colle Val d’Elsa proverrebbe da fonte rinnovabile.

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3.11 - Vedi 1.2

3.12 – Vedi 1.1, 1.2 e 1.8

3.13 – Vedi 1.8

3.14 – L’osservazione è pertinente: il SIA non fornisce elementi circa la effettiva disponibilità dell’essenza “pinus pinea”. Vedi anche 3.2

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3.15 – L’osservazione è pertinente: il SIA non evidenzia la necessità di tali stoccaggi né tanto meno ne valuta i potenziali effetti

3.16 – Il dato segnalato è 5,5 mc/ora e non 5,5 mc/sec anche se il dato annuale è corretto. Comunque la problematica è esistente. Infatti il SIA, a pag. 12, non effettua alcuna valutazione sulla effettiva disponibilità di prelievi idrici limitandosi ad affermare che gli stessi saranno effettuati dalla rete RCR e dall’acquedotto comunale. Il punto 3.4.3.2 del SIA e la Relazione tecnica generale a pag. 41, punto 7.2.1, indicano che il fabbisogno di acqua da rete acquedottistica sarebbe relativo alle sole docce di emergenza con portata giornaliera pari a 4.500 litri/giorno mentre il resto del fabbisogno proverrebbe dalla rete RCR con portata nominale di 80mc/giorno e massima di 200 mc/giorno. In effetti il dato del solo sistema di raffreddamento di cui al punto 4.4.1 avrebbe un’incidenza di 132 mc/giorno. Il punto 4.4.5 dell’elaborato di progetto descrive le varie necessità di utilizzo di acqua demi da parte del sistema, ipotizzando una portata di 2 mc/ora. Non si capisce come tale sistema sarebbe in grado di alimentare anche l‘unico fabbisogno calcolato, descritto al punto 4.4.1. Inoltre non compaiono valutazioni in ordine alla effettiva disponibilità di acqua da parte del sistema RCR che viene indicato come il principale rifornitore dell’intero fabbisogno. A tale proposito si fa presente che il REGIO DECRETO 11 dicembre 1933, n. 1775 “Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, all’art. 2 riporta: Possono derivare e utilizzare acqua pubblica: a) coloro che posseggono un titolo legittimo; b) omissis… c) coloro che ne ottengono regolare concessione, a norma della presente legge. (omissis) La possibilità di utilizzare acqua in concessione ad altro soggetto, previo accordo tra le parti, non è contemplata dalla norma.

3.17 – L’osservazione è pertinente: il SIA in effetti non sembra dettagliare le modalità di stoccaggio dei rifiuti prodotti, compresi quelli citati nell’osservazione, e peraltro evidenziati anche al punto 4.6.2 della Reazione generale.

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3.18 – L’osservazione è pertinente: il SIA dovrebbe chiarire meglio la tipologia delle emissioni del camino 1 considerato che le stesse derivano da più tipologie di combustione.

3.19 – L’osservazione è pertinente: l’argomento risulta pressoché totalmente tralasciato dal SIA se non per generiche indicazioni sulla depolverazione in alcune parte dell’impianto (vedi fig. 5).

3.20 – L’osservazione è pertinente: vedi 3.19

3.21 – Vedi 3.19, 3.20, 3.14 e 3.2.

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3.22 – L’osservazione è pertinente: il SIA dovrebbe effettuare specifiche valutazioni in merito. Vedi anche 3.17

3.23 – L’osservazione è pertinente. Nel SIA non è riportato alcun dato relativo ai livelli di emissioni sonore effettivamente risultanti dall’attività che sarà svolta (sorgenti sia fisse che mobili) né una descrizione dei possibili interventi di mitigazione acustica, non si ritiene conforme ai requisiti normativi la relazione previsionale di impatto acustico prodotta, tanto più vista la prossimità dell’impianto a ricettori sensibili e ad aree che esigono una particolare attenzione dal punto di vista del comfort acustico. Non vi è peraltro alcuna evidenza oggettiva che allo stato attuale i limiti acustici siano rispettati presso i ricettori individuati, non essendo state effettuate misurazioni fonometriche in corrispondenza delle abitazioni più prossime all’impianto ma solamente lungo gli archi stradali. Le mappe acustiche prodotte possono non essere completamente rappresentative dello stato di fatto vista l’inevitabile incertezza del software di simulazione. Si tenga, infine, conto che il rispetto dei livelli di pressione sonora individuati in tabella non garantirebbe in ogni caso il rispetto del criterio 2 (LF < SQA) soprarichiamato, visto che l’approccio di tipo bottom up che è stato utilizzato consiste nello stimare i valori massimi dei livelli acustici che possono generare i macchinari avendo posto a monte i limiti normativi che devono essere rispettati ai ricettori (si avrebbe così LF≈SQA).

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3.24 – L’osservazione è pertinente: anche nel caso in cui La resa effettiva fosse quella ipotizzata con l’utilizzo di solo “pinus pinea”, è molto attendibile l’ipotesi di non poter coprire interamente il fabbisogno d’impianto con legno di Pinus pinea e nell’ottica di garantire gli stessi livelli di produttività di bio-olio e di energia elettrica e calore indicati dal progetto, potrebbe risultare necessaria la fornitura e lo stoccaggio di quantitativi di biomassa superiori al fine di garantire la potenza nominale dichiarata o viceversa ipotizzare variabilità nelle rese ed efficienze di generazione dell’energia. Estremizzando, poiché essenze lignee differenti hanno variazioni di resa dell’ordine anche del 10%, i volumi di stoccaggio della biomassa necessaria per ottenere la produzione di 4.78 t/h di bio-olio preventivata dovrebbero essere incrementati, determinando a cascata problematiche inerenti: la progettazione strutturale di tale sezione dell’impianto, le analisi di rischio di incidente ad essa connesse e le valutazioni effettuate su tali dati forniti in sede di valutazione di impatto ambientale nonchè quelle sulla effettiva disponibilità della biomassa stessa con le correlate problematiche operative e gestionali. Vedi anche 3.2.

3.25 – Al di là dell’elevatissimo rendimento dell’impianto (tutto da verificare) il SIA, anche per soli motivi di trasparenza, riprende il dato puntualmente riportato alla tabella 3 dell’elaborato di progetto. Anche per quanto concerne invece il riferimento al calore ancora disponibile a valle delle sezioni di produzione di energia elettrica, non risulta che né il SIA, né la Relazione tecnica, né le tavole allegate riportino riferimenti e dati di alcun tipo riferibili a tale affermazione.

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3.26 – Vedi 3.25.

3.27 – Il SIA potrebbe utilizzare anche tale strumento di valutazione anche se non è obbligatorio.

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3.28 – La discordanza fra il dato di partenza dello studio ed il consumo ipotizzato effettivo dell’impianto è esistente (vedi comunque nota di riferimento a pag. 2 del SIA). Le considerazioni finali dello studio effettuato sulla disponibilità della biomassa sembrano comunque assicurare attraverso gli ovvi e necessari adeguamenti anche il dato di 87.000 tonnellate/anno così come previsto dal progetto presentato. Per le altre considerazioni vedi anche 1.8.

3.29 – Le valutazioni del SIA sono allineate con le dimensioni dell’impianto proposto

3.30 – Non risulta che il SIA descriva e valuti in modo puntuale la problematica evidenziata.

3.31 – L’osservazione è pertinente: il SIA non valuta gli effetti cumulati dell’impianto rispetto ai vari impatti già esistenti.

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3.32 – L’osservazione è in parte pertinente. Il SIA prevede l‘utilizzo della risorsa idrica proveniente dai pozzi esistenti ed in uso a RCR senza che sia dichiarata la necessità di incrementare i quantitativi concessionati. (vedi anche 3.16)

3.33 – L’osservazione è pertinente: il SIA non riporta una valutazione di compatibilità con il vigente R.U.

3.34 – Dal SIA risulta che l’area di progetto non è interessata da vincolo paesaggistico di cui al D.Lgs. 42/2004. Tuttavia non risulta pienamente valutata la conformità dell’intervento con gli strumenti urbanistici comunali vigenti. (vedi comunque 3.33)

3.35 – Vedi 3.32.

3.36 – Vedi 3.34 e 3.32.

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3.37 – Si tratta di una ripetizione dell’osservazione n. 32

3.38 – Vedi 3.34 e 3.32.

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3.39 – Gli strumenti di partecipazione previsti dalla LR 69/007 non risultano più attivabili in questa fase così come previsto dall’art. 7 commi 1 e 2. Nell’ambito del procedimento amministrativo avviato la LR 10/2010 garantisce comunque la partecipazione dei cittadini.

3.40 – Il procedimento, a seguito della richiesta di parere da parte del proponente, in data 28.06.2011, ha comunque garantito il coinvolgimento di tutte le amministrazioni interessate in sintonia con gli adempimenti di legge

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3.41 – Il documento osservato non fa parte del SIA e non è direttamente riferibile al progetto della Società Coll’Energia anche se ne inquadra gli effetti in un quadro più complessivo di azioni volte all’efficientamento complessivo della struttura RCR. La problematica relativa alla eventuale applicazione delle agevolazioni previste dalla normativa sul S.E.U. (sistema efficiente di utenza) non direttamente riferibile al progetto sottoposto a valutazione.

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3.42 – L’osservazione è pertinente: il SIA non ha approfondito le argomentazioni relative alle potenziali emissioni odorigene dell’attività anche in relazione alla prossimità del complesso impiantistico all’area urbanizzata circostante.

12 Agosto 2011

3.43 – L’osservazione non è pertinente rispetto al SIA. Il procedimento attivato dalla Società Coll’Energia risponde a quanto dettato dall’art. 50 e segg. della LR 10/2010.

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3.44 – Il procedimento di VIA non è stato attivato da RCR In tal caso si sarebbe comunque applicato l’ultimo capoverso dell’art. 43 comma 6 della LR 10/2010, trattandosi di impianto già autorizzato con AIA.

3.45 – La regione Toscana non ha ancora provveduto ad individuare le aree non idonee per la localizzazione degli impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili alimentati a biomasse. In carenza di quanto sopra si applicano l’art 12 del D.Lgs. 387/2003 e le Linee guida di cui al Decreto Ministero Sviluppo Economico 10.09.2010. Vedi comunque parere del Comune di Colle Val d’Elsa.

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L’osservazione riporta documentazione grafica consistente in planimetria, sezione e documentazione fotografica a supporto dei contenuti dell’osservazione stessa

4 COMITATO SENESE “2 SI PER L’ACQUA BENE COMUNE”

17 Agosto 2011

4.1 - Vedi osservazione 1.2 4.2 - Vedi osservazione 1.2 4.3 – L’osservazione è pertinente: vedi osservazione 3.16 e 3.32

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4.4 - La quantità di scarico acque oleose inviata al disoleatore risulta indicata nell’allegato F alla relazione tecnica generale quantificata in 10 mc/h (nella rel. Tec a pag. 41 sono riportati 11mc/h) 4.5 – Non risulta che esista un studio recente a livello provinciale sugli effetti del disboscamento dovuto all’alimentazione di centrale a biomasse. L’osservazione è comunque pertinente e si può ritenere che la modellistica ISC3 utilizzata per la simulazione della dispersione non sia la più affidabile ed in grado di rispondere alle due esigenze peculiari dell’aria ossia la presenza di orografia non piana e di frequenti fenomeni di calme di vento. 4.6 – Il punto 4.2.2 del SIA riporta i dati conosciuti riferiti al fenomeno. Il SIA non analizza la problematica sollevata che non appare comunque strettamente connessa al progetto. 4.7 – L’osservazione è pertinente: il SIA riporta in modo parziale i dati aggiornati al momento della attivazione del procedimento. In particolare i dati sul monitoraggio svolto da Arpat sulle acque superficiali e pubblicati nel gennaio 2011 nella “Relazione sullo Stato dell’Ambiente della Provincia di Siena” descrivono lo stato quali-quantitativo della risorsa idrica fino al 2008 e limitatamente al parametro IBE (indice biotico esteso) fino al 2009. 4.8 – Il SIA risulta carente per quanto riguarda l’individuazione degli impatti nel regime idrico superficiale e sotterraneo in fase di esercizio. Per quanto riguarda le misure di mitigazione in fase di cantiere il SIA non tiene conto della particolare sensibilità degli acquiferi individuata dal PTC.

5 SIG. GIANNI GIOVANI 23 Agosto 2011

5.1- L’osservazione è pertinente: vedi 1.1 e 3.14 5.2 - L’osservazione è pertinente: il SIA non valuta la possibilità molto più realistica di non utilizzare solo pino ma una miscela di essenze con un potere calorifico più basso. Tale elemento porterebbe inevitabilmente ad una produzione minore di energia elettrica oppure ad un incremento considerevole di biomassa in ingresso. (vedi anche 3.2)

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5.3 – L’osservazione è pertinente: vedi 3.3. 5.4 – L’osservazione è pertinente: vedi 2.3

6 ITALIA NOSTRA-SEZIONE DI SIENA

1 Settembre 2011

6.1 – L’osservazione riporta erroneamente come dato di superficie boscata necessaria al soddisfacimento del fabbisogno ventennale, pari a 87.000 Ha mentre questo è circa 30.000 ha (come tra l’altro giustamente riportato in calce all’osservazione). (vedi anche 1.1, 3.14 e 3.28) Per quanto riguarda le problematiche connesse al rischio idrogeologico ed alla “distruzione del patrimonio boschivo” si rimanda al punto 1.2 6.2 – Si prende atto.

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6.3 – L’osservazione è pertinente: il SIA non effettua nessuna valutazione sulle modalità di trattamento/recupero/smaltimento rifiuti prodotti dall’impianto, così come evidenziati al punto 3.4.5 del SIA limitandosi a specificare un generico invio a discarica controllata ( vedi anche punto 3.17) Per le problematiche connesse all’approvvigionamento idrico si veda 3.16. 6.4 – L’osservazione è pertinente: la problematica connessa alla prossimità con un impianto classificato “a rischio di incidente rilevante”, ai sensi del D.Lgs. 334/99 e s.m.i. non viene adeguatamente approfondita nel SIA (vedi anche 3.3.) 6.5 – Si prende atto.