Sintesi dei risultati del Piano di monitoraggio degli interventi previsti dai piani regionali in...

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Sintesi dei risultati del Piano di monitoraggio degli interventi previsti dai piani regionali in attuazione dell’accordo in sede di Conferenza unificata 25 novembre 2004 11 febbraio 2009

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Sintesi dei risultati del Piano di monitoraggio degli interventi previsti dai piani regionali in attuazione dell’accordo in sede di Conferenza unificata 25 novembre 2004

11 febbraio 2009

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Finalità del monitoraggio Rilevazione e raccolta di informazioni sullo stato

di attuazione dei piani regionali approvati e cofinanziati dal MIUR con le risorse assegnate con l’Accordo in sede di Conferenza unificata 25 novembre 2004

Rilevazione delle attività dei poli formativi di settore istituiti dalle regioni

Rilevazione dei tempi: dalla programmazione all’avvio e allo svolgimento delle attività

Eventuali scostamenti

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Alcuni dati quantitativi

N.13 regioni hanno deliberato la costituzione dei poli N. 4 regioni hanno attivato solo percorsi a bandoN. 1 regione non ha attivato poli/corsi 97 poli costituiti in 11 regioni hanno attivato 240 corsi19 poli costituiti in 2 regioni sono nella fase di avvio

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Prime osservazioni di carattere generale Tempi di deliberazione e di attuazione dei

piani regionali molto differenziati Scelta quasi generalizzata del modello

dell’ATS come forma di costituzione del polo Difficoltà di gestione di partenariati troppo ampi Esigenza di maggiore coinvolgimento degli

enti locali Difficoltà ad individuare strategie finalizzate a

comunicare la specificità dei poli rispetto ad altre offerte formative

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Le criticità rilevate nei monitoraggi delle precedenti programmazioni e dei piani nazionali sembrano persistere nell’esperienza dei poli:

Difficoltà quasi generalizzata a reperire i corsisti e conseguente carenti forme di selezioneAsimmetria temporale dei corsi rispetto ai tempi della scuolaPersistere del fenomeno degli abbandoniDeboli le misure di accompagnamento al lavoroAzioni di monitoraggio programmate ma non sempre realizzate Non attuata in maniera sistematica la misura di formazione dei formatori Dimensione esclusivamente regionale, con poche eccezioni, del polo

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Gli aspetti positivi:

Ruolo di coordinamento da parte delle regioni nelle attività dei poli e positive interazioni sul territorio

Motivazione del partenariato e dei corsisti Più stretta correlazione tra stage e occupabilità Valore aggiunto delle esperienze pregresse (piano CIPE e

programma Leonardo) Miglioramento organizzativo e progressiva condivisione delle

scelte all’interno del partenariato Introduzione di metodologie innovative nell’analisi dei

fabbisogni Particolare attenzione alle esigenze connesse al trasferimento

tecnologico e alla definizione di UFC coerenti con gli standard europei e nazionali

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Proposte dal territorio

Ampliare i settori di riferimento delle figure nazionali

Rivedere le competenze di base e trasversali e la loro correlazione con i settori

Spendibilità della certificazione sul piano europeo e internazionale

Maggiore coinvolgimento dei centri per l’impiego nella fase di accompagnamento al lavoro

Superare la dimensione regionale nella scelta dei partner

Migliorare la comunicazione