sintesi da Zanichelli, Manuale di stile

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Realizzazione di un testo(da: manuale di stile, ed.Zanichelli)

1. Analisi preliminare -tema: di che si parla -destinazione: a chi -finalit: definire gli scopi informativi verso una precisa categoria di lettori. 2. Impostazione 2.1. Definire il contenuto Isolare tutte le informazioni pertinenti al tema in base ai destinatari e allo scopo Fare in modo che siano tutte e sole le informazioni necessarie (in ogni caso, meglio troppe che troppo poche). 2.2. Organizzare il contenuto Articolare il contenuto in: - argomento principale - argomenti secondari Disporlo secondo precedenza e conseguenza, meglio se facendo uno schema iniziale [un esempio possibile: La Domanda Fondamentale, ossia il tema della ricerca o dell'esposizione la questione A posta dalLa Domanda Fondamentale la questione B posta dalLa Domanda Fondamentale ...C...,etc. sviluppo dell'argomento A + citazioni che si intendono usare per esso, (+ autori che hanno trattato l'argomento, loro soluzioni, nostro parere su tali ...B, etc] Per ogni argomento, ci si pu annotare titolo ed event. commenti, cio indicazioni sullo sviluppo degli argomenti e sul modo di trattarli; se possibile specificare esempi e citazioni. Per ogni argomento, specificare titolo ed event. Commenti, cio indicazioni sullo sviluppo degli argomenti e sul modo di trattarli; se possibile specificare esempi e citazioni. Classificare gli argomenti in:

soluzioni)

Introduzione Corpo Appendici [la retorica classica,prevede la seguente dispositio: Exordium: -captatio benevolentiae (Perch siete fra coloro che non possono proprio fare a meno di leggere questo scritto (a chi rivolto) - Questioni a cui risponde; tali questioni non avevano finora ricevuto una risposta soddisfacente - riconoscimento del debito verso determinati studi (il cosiddetto status quaestionis). - partitio, ossia piano dell'argomentazione: Narratio: Esposizione dei propri argomenti Confirmatio Confutazione di quelli avversi Epilogus Ricapitolazione]. Aggiornare costantemente la traccia, ogni volta che si inseriscono argomenti prima non considerati.

2.3 . Struttura funzionale del testo. Introduzione (Presentare il tema e i concetti basilari. Fornire le informazioni preliminari. Delineare, se il caso, un quadro schematico della struttura del testo, evidenziando le relazioni tra le parti, e suggerendo eventuali percorsi di consultazione Esporre scopi e moventi del testo: a quali interrogativi si voluto rispondere con il proprio lavoro? [Chi altri si era occupato di tali questioni, e che tipo di risposte aveva dato? Perch siamo in accordo, o in disaccordo, con queste soluzioni, e che cosa proponiamo di nuovo rispetto ad esse?] (Eventualmente:) quale metodo si adottato? Traccia riassuntiva degli argometi trattati. Corpo del testo suddividerlo in sezioni (paragrafi, capitoli, o quel che si vuole) in modo che sia intellegibile a chi legge l'ordine degli argomenti. Il capoverso (cio a capo, ). il livello elementare di frammentazione di un testo. E' costituito da una serie di periodi logicamente collegati che formano una singola unita' : ogni deve essere caratterizzato da un significato informativo autonomo. Il deve avere la lunghezza minima necessaria per sviluppare un solo concetto: in genere, circa 10-20 righe.

Regole di buona educazione stilistica (consigliate, ma non vincolanti): la prima o le prime frasi di un capoverso devono presentare sinteticamente le informazioni essenziali (dovrebbe essere possibile avere un'idea del contenuto di un documento semplicemente leggendo le prime righe). Le frasi successive espandere e dettagliare tali informazioni. Alla fine si possono collocare le informazioni secondarie o particolari. Anticipare alla fine l'argomento del successivo, oppure riallacciarsi all'inizio del l'argomento del precedente. l'ideale sarebbe fare la stessa cos anche con tutte e sezioni del lavoro (paragrafi, capitoli, etc.) Le note Possono essere: di contenuto (riportano osservazioni o chiarimenti): vi si riportano informazioni marginali, che possono essere utili, ma nel corpo del testo lo appesantirebbero inutilmente. di riferimento bibliografico.

2.4. Raccolta informazioni Compilare un elenco dei documenti utili, che si possono anche numerare per comodit di riferimento; Riportare sulla traccia i riferimenti ai documenti che contengono info pertinenti; ricordarsi di specificare le pp. 3.Stesura 3.1. Criteri di stesura (Queste sono e tecniche consigliate dal "manuale", ma non detto che siano le uniche possibili, n le migliori; anzi, per certi versi mi sembrano discutibili. Ciascuno scelga che cosa vule farne). Fare gi la versione iniziale come se fosse la definitiva. Questa sar l'originale di stesura Affrontare subito i problemi, non appena si presentano (terminologia, forma di presentazione, struttura dell'esposizione) e adottare sistematicamente le soluzioni. Non indispensabile trattare gli argomenti nell'ordine stabilito nella traccia dove saranno collocati alla fine. Se non vi sono forti relazioni di dipendenza dell'uno dall'altro, si pu iniziare dai pi facili. (la mia esperienza, per, che un argomento svolto tende a modificare la soluzione degli altri, per cui per non cadere in un circolo vizioso meglio seguire la traccia; questo dipende dalle predisposizioni individuali). I tratti di collegamento si possono scrivere a posteriori. Se emergono argomenti nuovi, si abbia cura di inserirli nei punti opportuni del testo. Si pu modificare l'ordine previsto inizialmente. In entrambi i casi, aggiornare la traccia! Redigere direttamente sotto forma di sezioni introdotte da titoli. Scrivere sempre per sequenze e paragrafi distinti, isolando le singole idee. Ogni idea deve corrispondere ad un capoverso ed essere compiutamente svolta in esso; viceversa, in ciascun capoverso non dovrebbe essere svolta pi di un'idea. (nota mia: la struttura ideale di un capoverso simile a quella di un'intero documento; in effetti ogni sezione, sottosezione o di un testo, cio ogni livello dell'argomentazione, dovrebbe avere questa struttura: idea, svolgimento, conclusione e posizione del probelma affrontato nella sezione/nel successivo. Cum grano salis!).

Aver cura che le relazioni fra gli argomenti appaiano chiare al lettore; per questo, si possono fare dei rimandi interni, ma se c' bisogno di usarne troppi segno che la struttura del testo male organizzata e va rivista. E' bene che gli argomenti siano sviluppati progressivamente, cio i concetti generali prima di quelli particolari, quelli elementari prima di quelli derivati, quelli semplici prima dei complessi. Prima di dare un'informazione, accertarsi di aver fornito tutti i dati necessari perch il lettore la interpreti correttamente (nota mia: e prima di fare un'affermazione, accertarsi di aver fornito o di stare per fornire tutti i dati necessari per dimostrarla). E' bene presentare in forma analoga i concetti analoghi: p.Es. Non "a controlla b e d controllato da c", ma "a controlla b e c controlla d". 3.2. Stile Termini: Fare attenzione a usare termini coerenti con l'epoca in cui scrive l'autore e con il su vocabolario: p. es. se Spinoza parla di affetti noi possiamo tradurre nel vocabolario moderno con "emozioni", ma precisando che e perch lo facciamo, e stando bene attetni al fatto che l'uso di questo termine ha per Spinoza un valore ben preciso. In generale, meglio mantenere il pi possibile il vocabolario dell'autore di cui si parla. Scegliere sempre i termini pi semplici possibili, ma fra quelli pi precisi: se una parola non semplice, ma esprime il significato corretto, va usata. Preferire i termini concreti a quelli astratti. Se non si pu evitarlo mediante una diversa costruzione, meglio ripetere una parola piuttosto che usare un sinonimo, quando quest'uso potrebbe far pensare ad una differenza che non c': usare sinonimi soltanto quando si certi che non generino ambiguit.

4.Revisione Tre fasi successive: 4.1 revisione del contenuto Mancano argomenti significativi? Mancano informazioni significative? Sono presenti argomenti superflui? Sono presenti informazioni superflue? (Gli argomenti sono sviluppati in proporzione alla loro importanza, o sono tropo sommari o troppo diffusi?) Le informazioni sono accurate? Le informazioni sono concettualmente corrette? Se la revisione porta ad aggiungere degli argomenti, questi vanno redatti e rivisti separatamente.

4.2. Revisione dell'esposizione. L'ordine in cui si trovano gli argomenti quello giusto? Le relazioni logiche sono ben evidenziate ed i rimandi interni sono corretti ed efficaci? Gli argomenti pi importanti sono bene in evidenza? I concetti esposti sono chiari ed immediatamente interpretabili? Le informazioni sono organizzate in modo da essere facilmente reperibili per il lettore? Lo stile semplice, chiaro, preciso? La terminologia tecnicamente corretta e usata in modo coerente? 4.3. Revisione della forma. Controllare: Maiuscole, corsivi, virgolette Punteggiatura Abbreviazioni Citazioni Riferimenti bibliografici Coerenza delle scelte redazionali.