Sincronia e specificità nel cervello materno e paterno: Relazione con Ossitocina e Vasopressina

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Sincronia e specificità nel cervello materno e paterno: Relazione con Ossitocina e Vasopressina Atzil S, Hendler T, Zagoory-Sharon O, Winetraub Y. and Feldman R. Synchrony and Specificity in the Maternal and Paternal Brain: Relations to Oxytocin and Vasopressin J Am Acad Child Adolesc Psychiatry 2012; 51(8): 798-811 Background La sincronia nel comportamento biologico (biobehavioral synchrony) è la coordinazione delle risposte biologiche e di comportamento tra genitore e figlio, un processo fondamentale nella formazione di un legame nella classe dei mammiferi. L’allevamento bi-parentale (mamma e papà) tipicamente osservato nelle specie monogame è stimato mostrare un meccanismo di sincronia tra i due genitori. Scopi Studio della sincronia nella risposta del padre e della madre a validi stimoli provenienti dal bambino. Metodi Sono state studiate quindici coppie di genitori di bambini sani, figli unici, nati a termine, di 4-6 mesi di età. Nella prima parte dello studio, i ricercatori hanno videoregistrato due minuti rispettivamente di interazione padre-figlio, madre-figlio e figlio mentre giocava da solo presso il domicilio della famiglia. Dopo alcuni giorni i genitori sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale (rmf) mentre vedevano questi filmati. In un terzo momento venivano dosati i livelli ematici di ossitocina e vasopressina per ogni genitore. I risultati delle rmf dei genitori venivano comparati per ogni tipo di filmato al fine di visualizzare una sincronizzazione delle attività cerebrali dei due genitori durante l’osservazione del video del proprio figlio. Risultati Dallo studio è emersa una attivazione cerebrale associata ad una coordinazione congiunta del padre e della madre nei sistemi cerebrali sociali e cognitivi implicati nell’empatia e nella cognizione sociale. Le madri mostravano una attivazione dell’amigdala più elevata ed una correlazione tra ossitocina e attivazione limbica. I padri mostravano una Figura: Sincronizzazione cerebrale madre-padre durante l’osservazione del video riguardante il proprio figlio. Da: J Am Acad Child Adolesc Psychiatry 2012; 51(8): 798-811

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Atzil S, Hendler T, Zagoory-Sharon O, Winetraub Y. and Feldman R. Synchrony and Specificity in the Maternal and Paternal Brain: Relations to Oxytocin and VasopressinJ Am Acad Child Adolesc Psychiatry 2012; 51(8): 798-811

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Sincronia e specificità nel cervello materno e paterno: Relazione con Ossitocina e Vasopressina

Atzil S, Hendler T, Zagoory-Sharon O, Winetraub Y. and Feldman R. Synchrony and Specificity in the Maternal and Paternal Brain: Relations to Oxytocin and Vasopressin J Am Acad Child Adolesc Psychiatry 2012; 51(8): 798-811 Background La sincronia nel comportamento biologico (biobehavioral synchrony) è la coordinazione delle risposte biologiche e di comportamento tra genitore e figlio, un processo fondamentale nella formazione di un legame nella classe dei mammiferi. L’allevamento bi-parentale (mamma e papà) tipicamente osservato nelle specie monogame è stimato mostrare un meccanismo di sincronia tra i due genitori. Scopi Studio della sincronia nella risposta del padre e della madre a validi stimoli provenienti dal bambino. Metodi Sono state studiate quindici coppie di genitori di bambini sani, figli unici, nati a termine, di 4-6 mesi di età. Nella prima parte dello studio, i ricercatori hanno videoregistrato due minuti rispettivamente di interazione padre-figlio, madre-figlio e figlio mentre giocava da solo presso il domicilio della famiglia. Dopo alcuni giorni i genitori sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale (rmf) mentre vedevano questi filmati. In un terzo momento venivano dosati i livelli ematici di ossitocina e vasopressina per ogni genitore. I risultati delle rmf dei genitori venivano comparati per ogni tipo di filmato al fine di visualizzare una sincronizzazione delle attività cerebrali dei due genitori durante l’osservazione del video del proprio figlio.

Risultati Dallo studio è emersa una attivazione cerebrale associata ad una coordinazione congiunta del padre e della madre nei sistemi cerebrali sociali e cognitivi implicati nell’empatia e nella cognizione sociale. Le madri mostravano una attivazione dell’amigdala più elevata ed una correlazione tra ossitocina e attivazione limbica. I padri mostravano una

Figura: Sincronizzazione cerebrale madre-padre durante l’osservazione del video riguardante il proprio figlio. Da: J Am Acad Child Adolesc Psychiatry 2012; 51(8): 798-811

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più grande attivazione nei circuiti cognitivo sociali, i quali correlavano con la vasopressina. Non erano presenti differenze tra livelli ematici di vasopressina e ossitocina nei due gruppi di genitori. Conclusioni I genitori coordinano le reti neurali sociali e cognitive collegialmente in modo tale da sostenere insieme una comprensione intuitiva dei segnali del bambino ed la pianificazione di cure adeguate mentre l’attivazione di aree limbiche-motivazionali possono essere genere-specifiche. Anche se preliminari, questi risultati dimostrano una sincronia nella risposta cerebrale di due persone legate attraverso una relazione di attaccamento verso il figlio ed indica che l’attaccamento umano si sviluppa attraverso una matrice di accordamento biologico e di sincronia cervello-cervello tra i due genitori. Commento Uno studio molto interessante su un argomento, il padre, dibattuto da antropologi, sociologi, psicologi ma e purtroppo affrontato dalla scienza con molta difficoltà. Il merito di questi ricercatori israeliani è proprio quello di misurare la biologia della paternità confrontandola con la maternità. Se siamo certi sull’esistenza di un istinto materno – ma siamo davvero sicuri che esista questo istinto? – altrettanto non è quando si parla di paternità. Ed è così in tutto il regno animale: poche specie praticano la monogamia e pochissime (al massimo un 3-5%) quelle che presentano una figura paterna, un padre che, cooperando con la madre, nutre e cresce il proprio cucciolo. La specie umana pratica prevalentemente la monogamia non come istinto ma come cultura, ed alcune etnie preferiscono la poliginia o, più raramente, la poliandria. Dal punto di vista antropologico, inoltre, è accreditata la teoria secondo cui, nello scenario evolutivo umano, l’allevamento dei figli è stato appannaggio della madre per centinaia di migliaia di anni con l’aiuto di altre donne, soprattutto la nonna materna in quanto avvantaggiata dal fatto di avere un precoce declino delle proprie capacità riproduttive attraverso una brusca involuzione dell’ovaio qui, fatto biologico che favoriva l’investimento delle energie verso la prole della propria figlia. Anche altre donne, parenti o no, appartenenti alla stessa tribù partecipavo alla crescita del bambino, chiamate così allomadri dagli antropologi (Hrdy SB. “Mothers and Others: The Evolutionary Origins of Mutual Understanding” Belknap Press, Harvard University Press, Cambridge USA). Un padre, sembrerebbe quindi, senza una esaltante storia evolutiva e senza una predisposizione biologica per occuparsi del proprio figlio. Feldman, invece, in questo studio indica chiaramente che il padre non solo ha una predisposizione biologica ad occuparsi del figlio ma è anche in sintonia (meglio dire: sintonizzazione) con la madre nelle fasi di accudimento del figlio: madre e padre coordinano le loro risposte cerebrali, legate alle aree corticali interessate all’empatia, agli stimoli del proprio figlio; inoltre, le differenti attivazioni corticali per mezzo dei diversi neuropeptidi sono una prova a supporto della costruzione di un legame biologico genitoriale sia nel maschio che nella femmina. Le aree corticali interessate (insula, corteccia prefrontale dorso laterale, giro frontale inferiore) sono correlate alle competenze sociali, come l’empatia e la teoria della mente ed indicano che entrambi i genitori possono comprendere intuitivamente in tempo reale i segnali e lo stato del loro bimbo. Una vera e propria sintonizzazione affettiva tra i due genitori, base necessaria per la mentalizzazione del bambino, ossia alla costruzione di un proprio Sé. In questo senso, una alterazione di questa delicata rete di accordamenti affettivi in questa nuova triade (padre – madre – figlio) potrebbe influire su esiti patologici come l’autismo o altre sindromi disfunzionali sociali.