Simonetti

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Area della Ricerca RM 1 Consiglio Nazionale delle Ricerche

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Area della Ricerca RM 1

Consiglio Nazionale delle Ricerche

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Anno 1978

AREA DELLA RICERCA RM 1

Situazione anno 2002 (Google Earth)Ripresa aerea del 7/01

Anno 2002

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AREA DELLA RICERCA RM 1

Situazione 2011, immagine Google Earth

Anno 2011

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L’Area della Ricerca RM 1, geograficamente adiacente al confine amministrativo delle Provincie di Roma e di Rieti, territorio che fin dall'antichità è individuato come Sabina, nasce da una impostazione di politica generale del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C. N. R.) che nel 1970, ritenne indispensabile, per un corretto sviluppo della propria rete scientifica, realizzare una serie di poli distribuiti sul territorio nazionale.

Nata come prima concentrazione di differenti esperienze scientifiche, l’Area della Ricerca RM1 ha seguito un proprio originale processo di crescita con lo sviluppo sia edilizio che della potenzialità operativa degli Istituti nonché di una notevole capacità di studio ed intervento sulle problematiche territoriali.

Le attività degli Istituti dell'Area non trascurano l'obiettivo dello sviluppo economico e sociale del territorio sabino collaborando con soggetti complementari tra cui, ad esempio, il Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti, il Parco Naturale Regionale dei Monti Lucretili, la Sabina Universitas, i Comuni e le relative Provincie di Roma, Rieti e Viterbo, gli altri Enti di Ricerca e le Università attivi sul territorio.

I servizi offerti sui molti temi trattati dagli Istituti dell'Area, si caratterizzano sia per l'alto grado di innovazione, che permette il raggiungimento di un ottimo rapporto costo/prestazione, sia per l'elevata complessità dei sistemi di erogazione che, utilizzando le competenze interne e di alcune piccole e medie imprese, tra cui alcuni spin-off, formali o di fatto dei gruppi CNR, rendono le offerte competitive.

AREA RICERCA RM 1

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PLANIMETRIA RM 1

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LE DIMENSIONI

L’Area della Ricerca RM 1, la prima e la più estesa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.), occupa un’area demaniale di 65 ettari. La struttura edilizia attuale e quella prevista è la seguente:

Edificabilità m2 190.750

Edificabilità m3 775.000

640.000

135.000

Servizi di Supporto Logistico:

Superfice m2 Capienza

Biblioteca 300 Sala Conferenze 220 100 posti Foresteria 500 20 camere con servizi Mensa 570 200 posti Bar 60 Cucina 320 Magazzini 300 Archivi 1000 Impianti Sportivi 500 2 campi da tennis—spogliatoi/docce Asilo Nido 600 45 posti (in via di realizzazione)

Personale e incremento dello stesso negli ultimi quattro anni:

Risorse Umane 1997 2005 2009 2010 Dipendenti 200 251 430 465 Ospiti n.d. 287 400 200

160.000

30.750

Edificati

Edificati Edificabili

Edificabili

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L’AREA RM 1 E IL TERRITORIO

L’Area RM 1 è impegnata, con gli Istituti che su di essa insistono, nel coordinamento e sviluppo di programmi nazionali ed internazionali e quale sportello tecnologico in grado di mettere a disposizione della Comunità Scientifica, delle Industrie, delle Imprese, degli Enti Locali (di cui si citano alcuni esempi), e di tutti gli interessati, le potenzialità acquisite e sviluppate.

Universita’ degli Studi di RomaSapienza

Universita’ degli Studi di RomaTor Vergata

Polo Universitario di RietiSabina Universitas

Provincia di Roma

Provincia di Viterbo

Provincia di Rieti

I N G V Istituto Nazionale di Geofisica

e Vulcanologia

C N RPolo Neuroscienze

Consorzio Area Industriale di Monterotondo

Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di

Rieti

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AREE DELLA RICERCA DEL C.N.R. IN ITALIA

2 Istituite1 Istituende

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A.d.R. Roma 1- Montelibretti

A.d.R. Roma 2 - Tor Vergata

A.d.R. - Napoli 1

A.d.R. - Napoli 2

A.d.R. - Milano 1

A.d.R. - Milano 2

A.d.R. - Milano 3

A.d.R. - Torino

A.d.R. - Cosenza

A.d.R. - Palermo

A.d.R. - Firenze

A.d.R. - Pisa

A.d.R. - Genova

A.d.R. - Bari

A.d.R. - Padova

A.d.R. - Bologna

A.d.R. - Potenza

A.d.R. - Sassari

A.d.R. - Trento

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I SERVIZI COMUNI

Le Aree di Ricerca del C.N.R. sono costituite con lo scopo di fornire agli Istituti che sono in esse localizzati, servizi comuni di supporto tenendo conto delle esigenze di funzionalità ed economicità di gestione . A tale scopo l’Area della Ricerca RM 1, coordinata dal Comitato d’Area di cui fanno parte i Direttori degli Istituti, attraverso i propri Servizi, dipendenti dal Responsabile, fornisce il necessario supporto amministrativo, tecnico, informatico, logistico e sanitario.

I compiti specifici dei Servizi di cui sopra sono consultabili sul portale di RM 1 all'indirizzo:

http://www.mlib.cnr.it

Servizio Reti

Servizi per ilTerritorio

Comitatod’Area

Servizi Tecnologici

Responsabiled’Area

AmministrazioneEconomato

Biblioteca

Affari GeneraliSegreteria

C.N.R.Sede Centrale

Servizio di Prevenzione e Protezione

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D I P A R T I M E N T I I S T I T U T I

I Dipartimenti rappresentano le strutture cui sono attribuite funzioni programmatiche che devono essere espletate nell’ambito dei piani triennali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.) e approvati dal Ministero Istruzione Università’ Ricerca (M.I.U.R.) tramite la promozione di azioni ed iniziative specifiche, nel rispetto delle Linee Strategiche definite dal Consiglio di Amministrazione del C.N.R.

Gli Istituti sono le unita’ che svolgono le attivita’ di ricerca e si caratterizzano per le competenze, le attrezzature sperimentali e l’eccellenza del personale.

Sull’Area RM 1 sono presenti 17 Istituti appartenenti a 7 Dipartimenti.

• I. B. A. F. ISTITUTO DI BIOLOGIA AGROAMBIENTALE E FORESTALE• I. B .B. A. ISTITUTO DI BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA AGRARIA• I. C. ISTITUTO DI CRISTALLOGRAFIA• I. C. V. B. C. ISTITUTO PER LA CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI• I. G. A. G. ISTITUTO DI GEOLOGIA AMBIENTALE E GEOINGEGNERIA• I. I. A. ISTITUTO SULL’ INQUINAMENTO ATMOSFERICO• I. M. C ISTITUTO DI METODOLOGIE CHIMICHE • I. M. I. P. ISTITUTO DI METODOLOGIE INORGANICHE E DEI PLASMI • I. R. S. A. ISTITUTO DI RICERCA SULLE ACQUE • I. S. C. ISTITUTO DEI SISTEMI COMPLESSI• I. S. C. I. M. A. ISTITUTO DI STUDI SULLE CIVILTA’ ITALICHE E DEL MEDITERRANEO ANTICO• I. S. I. B. ISTITUTO DI INGEGNERIA BIOMEDICA • I. S. M. ISTITUTO DI STRUTTURA DELLA MATERIA• I. S. M. N. ISTITUTO PER LO STUDIO DEI MATERIALI NANOSTRUTTURATI • I. T. A. B. C. ISTITUTO PER LE TECNOLOGIE APPLICATE AI BENI CULTURALI • I. T. C. ISTITUTO PER LE TECNOLOGIE DELLA COSTRUZIONE • I. T. I. A. ISTITUTO DI TECNOLOGIE INDUSTRIALI E AUTOMAZIONE

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I. B. A. F.ISTITUTO DI BIOLOGIA AGROAMBIENTALE E FORESTALE

IBAF

MISSIONE ISTITUTO

Ricerche di base e applicate nell’ambito delle interazioni di piante ed ecosistemi agricoli e forestali con l’ambiente. Le ricadute applicative riguardano la selezione di piante più resistenti agli stress ambientali e ai cambiamenti climatici, ma anche sistemi vegetali per la mitigazione ambientale e il miglioramento del paesaggio (biorimedio, sequestro di CO 2, lotta alla desertificazione, agroselvicoltura e produzione di biomassa) e per il miglioramento della qualità e della salubrità delle produzioni agroalimentari (rintracciabilità, certificazione geografica, difesa da frodi ed adulterazioni).

Direttore: Dr. ENRICO BRUGNOLIResponsabile UOS Montelibretti : Dr. MASSIMO ZACCHINI

D. T. A.DIPARTIMENTO TERRA AMBIENTE

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I. B .B. A.ISTITUTO DI BIOLOGIA E BIOTECNOLOGIA AGRARIA

MISSIONE ISTITUTO

D. A. A.DIPARTIMENTO AGRO ALIMENTARE

Aumentare le conoscenze sulle basi molecolari che regolano il funzionamento dei sistemi biologici di interesse agrario ( vegetale, animale, microbico), a diverso livello di organizzazione (cellula, organismo), come base per programmi indirizzati ad un loro migliore e diversificato utilizzo e per un aumento della qualità delle produzioni.

L’Unità Operativa di Supporto (U.O.S.) dell’Area della Ricerca RM 1 conduce ricerche di biologia e genetica molecolare vegetale nel settore delle biotecnologie agro-ambientali, agro-alimentari e bio-farmacologiche. Focalizza sulla genomica funzionale di proteine regolative (fattori di trascrizione) dello sviluppo e dell’architettura della pianta mediante approcci di “translational biology”, che trasferiscono le conoscenze derivate da piante modello a colture erbacee ed arboree per il miglioramento delle produzioni.

Direttore: Dr. ROBERTO BOLLINIResponsabile UOS Montelibretti : Dr. DONATO GIANNINO

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I. C.ISTITUTO DI CRISTALLOGRAFIA

Sviluppo di metodiche cristallografiche e loro applicazioni nelle aree della Chimica, della Biologia, delle Scienze della Terra; Studi sulla struttura-attività-funzione di biomolecole e biomacromolecole. Le attività scientifiche previste nello statuto dell'Istituto sono le seguenti: Sviluppo di nuove metodologie e strumentazioni cristallografiche - Sviluppo di metodiche di calcolo cristallografico - Studi di sostanze con proprietà antimicrobiche e antitumorali - Studio cristallografico di proteine, acidi nucleici.

MISSIONE ISTITUTO

D. P. M.DIPARTIMENTO PROGETTAZIONE MOLECOLARE

Direttore: Dr. MICHELE SAVIANOResponsabile UOS Montelibretti : Dr. AUGUSTO PIFFERI

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I. C. V. B. C. ISTITUTO PER LA CONSERVAZIONE E VALORIZZAZIONE DEI BENI CULTURALI

L’Istituto si occupa di studi sulla conservazione e valorizzazione del Patrimonio Culturale, con particolare attenzione ai manufatti lapidei esposti all’aperto affrontando in modo interdisciplinare le problematiche relative a: - Individuazione delle cause e dei processi di degrado dei Beni Culturali- Messa a punto dei materiali e studio delle tecniche per la realizzazione delle opere d’arte- Sviluppo di metodologie e prodotti per la conservazione, il restauro ed il monitoraggio dei Beni Culturali - Studi sulla fruizione e valorizzazione dei Beni Culturali

Inoltre l’Unità Operativa di Supporto (U.O.S.) dell’Area della Ricerca RM 1 si occupa della conservazione e valorizzazione dei centri storici con particolare riguardo a:-Rischio antropico - Impatto turistico - Promozione di progetti innovativi per una loro fruizione sostenibile

D. P. C.DIPARTIMENTO PATRIMONIO CULTURALE

MISSIONE ISTITUTO

Direttore: Dr. PIERO TIANOResponsabile UOS Montelibretti : Dr. HELENI PORFYRIOU

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I. G. A. G.ISTITUTO DI GEOLOGIA AMBIENTALE E GEOINGEGNERIA

Studi di base e applicativi riguardanti la storia geologica più recente del pianeta. Reperimento e sfruttamento delle risorse minerarie e dei materiali geologici, nonché studi di base per la geologia degli idrocarburi. Mitigazione dei rischi indotti dall'attività antropica (industriale e non) e dei rischi naturali, relativi agli effetti di terremoti, vulcani e frane. Modelli evolutivi geologici, tettonici e geomorfologici in aree continentali, costiere e marine. Tecnologie di scavo e di stabilizzazione, connessi ai problemi di sicurezza del lavoro, caratterizzazione fisico meccanica di rocce, indagini e monitoraggi per la stabilità.

MISSIONE ISTITUTO

D. T. A.DIPARTIMENTO TERRA AMBIENTE

Direttore: Dr. PAOLO MESSINA

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I. I. A.ISTITUTO SULL’ INQUINAMENTO ATMOSFERICO

Studio dei processi di emissione, trasporto, trasformazione e deposizione degli inquinanti atmosferici in ambienti di vita, urbani, industriali e remoti. Studio dei cicli degli inquinanti atmosferici a diverse scale spaziali e temporali nonché della interazione tra l'atmosfera e gli ecosistemi superficiali. Caratterizzazione della qualità ambientale attraverso lo sviluppo e impiego di modelli atmosferici e metodi avanzati di monitoraggio da piattaforme al suolo od aerotrasportate. Supporto alle Amministrazioni pubbliche, ed in particolare al Ministero dell’Ambiente, nella preparazione e implementazione della legislazione ambientale nazionale ed internazionale e agli Enti privati nel settore delle emissioni industriali nonchè gestione e controllo della qualità dell’aria.

D. T. A.DIPARTIMENTO TERRA AMBIENTE

MISSIONE ISTITUTO

Direttore: Ing. NICOLA PIRRONE

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I. M. C.ISTITUTO DI METODOLOGIE CHIMICHE

Sviluppo di procedure chimiche per la sintesi, la purificazione e l’analisi di prodotti e processi attraverso lo studio e lo sviluppo di nuove metodologie di notevole importanza strategica (Cromatografia, Elettroforesi, Radiochimica e Chimica delle Radiazioni, Spettrometria di Massa, Risonanza Magnetica Nucleare). Sviluppo e applicazione di metodologie volte alla organizzazione di sistemi complessi, ordinati sulla base di interazioni non - covalenti e progettati per esprimere funzioni preordinate (sensing, catalisi, trasporto).

D. P. M.DIPARTIMENTO PROGETTAZIONE MOLECOLARE

MISSIONE ISTITUTO

Direttore: Dr. GIANCARLO ANGELINI

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I. M. I. P.ISTITUTO DI METODOLOGIE INORGANICHE E DEI PLASMI

Ricerca di base volta alla caratterizzazione e controllo su scala microscopica di processi chimico - fisici rilevanti alla reattività di sistemi complessi e allo sviluppo di nuove tecnologie nei settori della plasmochimica, del trattamento e sviluppo di materiali innovativi, dell’aerospazio e della chimica ambientale.

D. M. D.DIPARTIMENTO MATERIALI E DISPOSITIVI

MISSIONE ISTITUTO

Direttore: Dr. LORENZO AVALDI

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I. R. S. A.ISTITUTO DI RICERCA SULLE ACQUE

Istituito nel 1968 con il compito di svolgere attività di ricerca nei settori della gestione e protezione delle risorse idriche e nello sviluppo di metodologie e tecnologie per la potabilizzazione ed il trattamento delle acque di scarico. Nell’istituto, distribuito su tre sedi (Roma, Bari e Brugherio), operano oltre 55 ricercatori, 28 tecnici e 10 amministrativi, cui va aggiunto il personale a tempo determinato ed in formazione che, complessivamente può essere stimato in circa 60 unità.

Le ricerche riguardano le seguenti linee tematiche: Funzionamento e risposte degli ecosistemi acquatici agli impatti antropici; Destino ed effetto degli inquinanti; Trattamento di acque reflue urbane ed industriali; Gestione di fanghi e rifiuti solidi; Recupero di siti contaminati; Gestione sostenibile delle risorse idriche; Interazioni tra acque sotterranee e superficiali. Tali attività hanno fondamentali ricadute non solo nell’ambito scientifico, ma anche nell’ambito tecnico-consultivo attraverso la messa a disposizione di competenze e conoscenze a vari soggetti pubblici (Parlamento e Amministrazioni Pubbliche) a Enti di Gestione e alle Industrie nazionali.

D. T. A.DIPARTIMENTO TERRA AMBIENTE

MISSIONE ISTITUTO

Direttore: Dr. MAURIZIO PETTINE

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I. S. C.ISTITUTO DEI SISTEMI COMPLESSI

Studio dei Sistemi Complessi con particolare riferimento alle loro applicazioni interdisciplinari in Fisica, Chimica, Biologia e Teoria dell'Informazione. Studio dei processi di formazione e caratterizzazione di materiali complessi. Ottica complessa in sistemi mesoscopici e aspetti complessi delle nanostrutture. Analisi fine della materia disordinata e dei biomateriali con metodologie spettroscopiche impulsate e locali.

D. M. D.DIPARTIMENTO MATERIALI E DISPOSITIVI

MISSIONE ISTITUTO

Direttore: Prof. LUCIANO PIETRONEROResponsabile UOS Montelibretti : Dr. ANDREA D’ANDREA

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I. S. C. I. M. A.ISTITUTO DI STUDI SULLE CIVILTA’ ITALICHE E DEL MEDITERRANEO ANTICO

L’Istituto si qualifica quale centro di eccellenza per quanto riguarda l’avanzamento delle conoscenze e degli studi sulle culture delle popolazioni antiche stanziate nei paesi che si affacciano sul Mare Mediterraneo nel corso del primo millennio a. C.

Tematiche di ricerca: - Studio multidisciplinare della civiltà etrusco-italica e fenicio-punica, anche sotto il profilo della storia degli studi- Analisi delle radici orientali della civiltà fenicia e del contributo dato dall’Egitto alla koinè mediterranea- Indagine sul ruolo dell’Italia preromana nell’area mediterranea e in Europa- Salvaguardia del patrimonio archeologico, anche attraverso la progettazione di parchi archeologici e musei - Realizzazione di soluzioni di ricerca innovative attraverso tecnologie informatiche avanzate applicate alle fonti storiche, ai dati archeologici ed a quelli epigrafico-linguistici

D. P. C.DIPARTIMENTO PATRIMONIO CULTURALE

MISSIONE ISTITUTO

Direttore: Dr. PAOLA SANTORO

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I. S. I. B.ISTITUTO DI INGEGNERIA BIOMEDICA

Sviluppo, valutazione e trasferimento di tecnologie innovative finalizzate alla conservazione dello stato di salute ed al miglioramento della prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, anche in relazione all'organizzazione sanitaria e alla dimensione epidemiologica, in base alle peculiari competenze possedute in alcuni settori della biomedicina.

MISSIONE ISTITUTO

D. M. DIPARTIMENTO MEDICINA

Direttore: Dr. FERDINANDO GRANDORIResponsabile UOS Montelibretti : Dr. ALESSANDRO SOLURI

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I. S. M.ISTITUTO DI STRUTTURA DELLA MATERIA

Ingegnerizzazione, fabbricazione, caratterizzazione strutturale e studio della struttura elettronica di materiali avanzati con nuove proprietà magnetiche, ottiche e di trasporto con particolare riguardo alla loro funzionalità nel campo dell’energetica e della dispositivistica avanzata. Modelling teorico e controllo dei processi di trasferimento di carica tra molecole organiche e semiconduttori inorganici in materiali ibridi funzionali all’impiego nel fotovoltaico organico. Comprensione dei processi magnetici fondamentali e dei meccanismi di inversione della magnetizzazione in materiali magnetici molecolari e nanostrutturati (film, nanoparticelle, fili, nanotubi) funzionali all’impiego nelle memorie magnetiche, mezzi di registrazione magnetica e sensori magnetici. Ottimizzazione delle prestazioni dei materiali mediante funzionalizzazione delle superfici e controllo dei processi fisici e chimici delle interfacce.

MISSIONE ISTITUTO

D. M. D.DIPARTIMENTO MATERIALI E DISPOSITIVI

Direttore: Dr. DINO FIORANIResponsabile UOS Montelibretti : Dr. ELISABETTA AGOSTINELLI

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I. S. M. N.ISTITUTO PER LO STUDIO DEI MATERIALI NANOSTRUTTURATI

La missione fondamentale dell’Istituto consiste nello sviluppo di materiali, sistemi nanostrutturati e nanotecnologie in settori strategici per l’innovazione in Italia quali: - Sviluppo Sostenibile e Sicurezza Ambientale - Salute e Miglioramento della Qualità della Vita - Converging Technologies

Presso la Sede dell’Area di Ricerca RM 1, le attività riguardano principalmente: la sintesi e la deposizione di nuovi materiali, la funzionalizzazione di superfici e manipolazione della materia così come lo studio di meccanismi e agenti di degrado di sistemi e materiali .

MISSIONE ISTITUTO

D. P. M. DIPARTIMENTO PROGETTAZIONE MOLECOLARE

Direttore: Dr. GIUSEPPINA PADELETTIResponsabile UOS Montelibretti : Dr. GABRIEL MARIA INGO

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I. T. A. B. C.ISTITUTO PER LE TECNOLOGIE APPLICATE AI BENI CULTURALI

Definizione, sperimentazione ed applicazione di metodologie e tecniche multidisciplinari integrate per la conoscenza, conservazione, gestione, fruizione e valorizzazione del Patrimonio Culturale.

MISSIONE ISTITUTO

D. P. C.DIPARTIMENTO PATRIMONIO CULTURALE

Direttore: Dr. SALVATORE GARRAFFO

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I. T. C.ISTITUTO PER LE TECNOLOGIE DELLA COSTRUZIONE

L’Istituto svolge attività di ricerca applicata nel settore della costruzione attraverso le complementari competenze nelle sue sei sedi. L’Unità dell’Area della Ricerca RM 1, si occupa dei seguenti ambiti:- Accessibilità dell’ambiente costruito (edilizia residenziale, spazi aperti al pubblico, strutture miste residenziali sanitarie) per la più ampia categoria possibile di utilizzatori, inclusi anziani e persone con esigenze particolari; accessibilità dunque, intesa non solo nell’accezione fisica ma soprattutto come ricettività dell’ambiente a molteplici esigenze-Tipologie edilizie, domotica e nuove tecnologie di automazione e di comunicazione per il miglioramento della qualità della vita domestica in termini di sicurezza, salute, indipendenza e comfort: gestione ed ottimizzazione di utenze, servizi a distanza per il monitoraggio/consulto sanitario, per il tempo libero e le attività sociali- Dinamica di strutture, attuatori innovativi e sistemi di controllo delle vibrazioni per l’ingegneria civile

D. S. P. DIPARTIMENTO SISTEMI DI PRODUZIONE

MISSIONE ISTITUTO

Direttore: Arch. ROBERTO VINCIResponsabile UOS Montelibretti : Ing. ANNALISA MORINI

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I. T. I. A.ISTITUTO DI TECNOLOGIE INDUSTRIALI E AUTOMAZIONE

L’Istituto, motore di innovazione industriale, svolge attività di Ricerca Scientifica e Sviluppo Tecnologico finalizzate alla competitività e sostenibilità del Manifatturiero in Italia ed Europa. Il focus delle attività di ricerca si incentra sulla coevoluzione di prodotti/servizi, processi, sistemi di produzione. L’Istituto opera in collaborazione con Imprese, Università, Centri di Ricerca ed Istituzioni nell’ambito di Programmi, Progetti e Contratti Industriali Nazionali, Europei ed Internazionali. Le unità di Milano e dell’Area della Ricerca di Roma RM 1 sono focalizzate principalmente sulla ricerca e sviluppo di tecnologie abilitanti per :- lo sviluppo di sistemi di produzione, microsistemi, sistemi robototizzati, macchine e componentistica avanzata- sistemi di automazione adattativi, sistemi di controllo e dispositivi industriali- ambienti virtuali per la progettazione integrataLe Unità di Vigevano e Bari sono focalizzate su specifici settori produttivi : footwear, automotive, meccatronica, aerospace.

MISSIONE ISTITUTO

D. S. P.DIPARTIMENTO SISTEMI DI PRODUZIONE

Direttore: Prof. TULLIO ANTONIO MARIA TOLIOResponsabile UOS Montelibretti : Dr. GIUSEPPE CONFESSORE

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Dal 1987, anno in cui fu inaugurato il primo doppio anello in fibra ottica Token Ring, la rete telematica dell’ Area RM1, avvalendosi delle tecnologie più avanzate, è stata sempre più adeguata alle necessità informatiche sia delle ricerche scientifiche che del decentramento delle strutture tecnico amministrative.Attualmente l’infrastruttura dispone di:

- 7 km di fibre ottiche per il collegamento degli edifici dell’Area al Centro di Servizio (CED)- 2000 punti di accesso fisico alla rete in rame- Wireless di Campus- Collegamento in fibra ottica spenta (51 km) con l’Area RM2 di Tor Vergata- Sistemi di Firewall per la sicurezza e protezione, Farm di server per i servizi

Mediante la tecnologia DWDM (Dense Wavelength Division Multiplexing) è attivo un collegamento su fibra ottica tra l’Area RM 1-Montelibretti è l’Area RM 2-Tor Vergata. Questa tecnologia consente di avere attualmente una capacità di connessione da 22Gbps (incrementabile fino a 0,32 Tbit/s ) con la quale è stato possibile avviare un progetto per la realizzazione di una infrastruttura integrata di servizi comuni tra i due Campus

SERVIZIO RETI

L’indirizzo e-mail del Servizio Reti è: [email protected]

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Dal 2007 il Servizio Reti, avvalendosi delle più avanzate tecnologie Wireless e con l’obiettivo di facilitare il raccordo tra gli Enti Locali e le Piccole e Medie Imprese, ha avviato un progetto per il collegamento dell’Area RM1 con il territorio della Sabina e della media valle del Tevere. A tale scopo sono stati stipulati protocolli d’intesa con alcuni Comuni del territorio in base ai quali sono state attivate procedure per l’accesso delle comunità locali a servizi informatici ad alto valore aggiunto.

Nel dicembre 2009 è stato inoltre siglato un protocollo d’intesa con la

Provincia di Roma nell’ambito del

“Piano Innovazione” a seguito del quale il

Servizio Reti ha avviato l’istallazione degli Access Point di “Provincia WiFi”

per la realizzazione delle piazze digitali nei Comuni in cui è presente la

dorsale Wireless dell’Area RM 1.Sono infine in via di definizione, accordi di programma con altri

soggetti pubblici: Ente Parco dei Monti Lucretili e privati: Piccola e

Media Impresa (P. M. I.) per lo scambio di competenze tecnologiche e

proposizione di progetti e supporto logistico

LA RETE E IL TERRITORIO

Torrita Tiberina

Fara in Sabina

Ponzano Romano

Civitella San Paolo

Sant’Oreste

Morlupo

Fonte NuovaGuidonia

MonteCelio

Palombara Sabina

Moricone

Marcellinaa

Monte Gennaro

Sant’Angelo Romano

Montopoli di Sabina

MonteFlavio

Accordi attivi con i Comuni di: Palombara Sabina Sant'Oreste Montopoli MonteFlavio Ponzano Romano Torrita Tiberina Moricone Morlupo Marcellina Fara in Sabina Sant'Angelo Romano Fonte Nuova Civitella San Paolo Guidonia - MonteCelio

(BIS)

RM 1

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LA NECROPOLI DI COLLE DEL FORNO

Nell’Area RM 1 in località Colle del Forno negli anni ‘70 del secolo scorso, è stata individuata una necropoli relativa all’antica città sabina di Eretum (localizzata sull’altura di Casacotta) inquadrabile cronologicamente tra la fine del VII° e gli inizi del III° secolo a. C.Gli scavi dopo un periodo di interruzione, che ha permesso il restauro e l’esposizione dei materiali recuperati negli scavi degli anni ‘70 nel Museo Civico Archeologico di Fara Sabina, sono ripresi negli anni 2003—2008. Queste campagne di scavo hanno permesso di mettere in luce quasi completamente la Necropoli e dare un quadro dell’evoluzione culturale e sociale di un’antica città dei Sabini.Tutto ciò che è stato fatto fino ad oggi lo si deve alla notevole capacità professionale dei ricercatori dell’Istituto di Studi sulle Civiltà Italiche e del Mediterraneo Antico (I.S.C.I.M.A.) e dell'Istituto per le Tecnologie Applicate ai Beni Culturali (I.T.A.B.C.) che, in sinergia con la Sovraintendenza del Lazio, hanno utilizzato le più moderne tecnologie strumentali per la localizzazione delle strutture sepolte che sono state la base per lo scavo della Necropoli.Una documentazione più completa ed esauriente dei Popoli dell’antica Sabina la si può trovare nel Museo Territoriale di Magliano Sabina e, specialmente per quanto riguarda Colle del Forno, nel Museo Archeologico di Fara Sabina.

Alcuni reperti della Necropoli

Lastra di rivestimento di calesse

- Borchietta d’oro con animali gradienti

- Pendente d’oro configurato a paperella

Trono in terracotta

Tomba 11 Tomba 11Tomba 36

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Responsabile d’Area Tel : +39 06 90672 - 432Fax: +39 06 90672 - 699

e-mail: [email protected]

Segreteria Tel : +39 06 90672 - 446/547/432

Fax: +39 06 90672 - 445e-mail: [email protected]

Coordinamento Servizi Tel: +39 06 90672 - 432Fax: +39 06 90672 - 699

Servizio Rete Telematica Tel: +39 06 90672 - 620 +39 06 90672 - 730Fax: +39 06 90672 - 436

Biblioteca Tel: +39 06 90672 – 718Fax: +39 06 90672 – 806

Servizio di Prevenzione e ProtezioneTel . +39 06 90672 – 906Fax : +39 06 90672 - 522

Vigilanza / Entrata Tel: + 39 06 90672 - 386 + 39 06 90672 - 639

RECAPITI AREA RICERCA RM 1

Consiglio Nazionale delle RicercheArea della Ricerca Roma 1

Via Salaria Km 29,300 00015 Monterotondo Stazione

Roma - Italy

http://www.mlib.cnr.it

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Ferrovia Metropolitana FM1Stazione Pianabella di

Montelibretti

Polo NeuroscienzeZona industriale

Monterotondo scalo

Come arrivare

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Dall’Autostrada Firenze-Roma (A1): uscire a Fiano Romano, proseguire in direzione di Rieti e uscire sulla via Salaria in direzione di Roma, al km 29,300 svoltare a sinistra in direzione di Palombara Sabina (” Via della Neve”). In alternativa uscire a Castelnuovo di Porto e procedere in direzione di Monterotondo sino ad incontrare la Via Salaria, svoltare a sinistra (direzione Rieti) e al km 29,300 svoltare a destra in direzione di Palombara Sabina (“Via della Neve”)  Dall’Autostrada Napoli–Milano (A1): dopo Valmontone prendere il raccordo autostradale in direzione di Firenze/Milano, uscire a Fiano Romano, proseguire in direzione di Rieti e uscire sulla via Salaria in direzione di Roma, al km 29,300 svoltare a sinistra in direzione di Palombara Sabina (“Via della Neve”). In alternativa uscire a Roma Sud, prendere a destra il Grande Raccordo Anulare di Roma e uscire sulla via Salaria in direzione di Rieti, passare Monterotondo Scalo e al Km 29,300 svoltare a destra in direzione di Palombara Sabina (“Via della Neve”) . In alternativa, dal Grande Raccordo Anulare, prendere la Roma-Firenze, uscire a Castelnuovo di Porto e procedere in direzione di Monterotondo sino ad incontrare la Via Salaria, svoltare a sinistra (direzione Rieti) e al km 29,300 svoltare a destra in direzione di Palombara Sabina (“Via della Neve”)  Pescara-Roma (A25) che si allaccia all’Autostrada Aquila-Roma (A24 svincolo di Torano): dopo Tivoli prendere il raccordo autostradale in direzione di Firenze/Milano: uscire a Fiano Romano, proseguire in direzione di Rieti e uscire sulla via Salaria in direzione di Roma. Al km 29,300 svoltare a sinistra in direzione di Palombara Sabina “Via della Neve”. oppure: uscire a Roma Sud, prendere a destra il Grande Raccordo Anulare di Roma e uscire sulla via Salaria in direzione di Rieti. Passare Monterotondo Scalo e al Km 29,300 svoltare a destra in direzione di Palombara Sabina “Via della Neve”  

Da Roma e dal Grande Raccordo Anulare: prendere la via Salaria in direzione di Rieti. Passare Monterotondo Scalo e al km 29,300 svoltare a destra in direzione di Palombara Sabina “Via della Neve” 

Dalla Stazione Termini: prendere la metropolitana linea B e scendere alla fermata Stazione Tiburtina. Quindi proseguire con la ferrovia FM1 Roma-Fara Sabina-Orte e scendere alla fermata Pianabella di Montelibretti 

In Treno : 

In Aereo : Dall’Aeroporto di Fiumicino: prendere la ferrovia FM1 Roma-Fara Sabina-Orte e scendere alla fermata Pianabella di Montelibretti

 

In auto :  

Come arrivare

A cura di Renzo Simonetti e Claudio Ricci – Servizi Comuni – Settembre 2011

Coordinate GPS : 42° 06’ 07.95’’ N – 12° 38’ 05.41’’ E