Simonetti Walter to Zion 2.0
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Transcript of Simonetti Walter to Zion 2.0
Ucronia N5
Illuminati Pop Anarchy Baal
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Simonetti Walter
To Zion
Baal edizioni
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Ai miei figli
TO Zion nasce dall’uomo, è opera della fantasia di un Borderline in caduta libera, queste poesie evocano quella che è stata chiamata ucronia una narrazione secondo cui la storia è andata diversamente. L’ucronia è un modo per dire che siamo noi e non gli altri i responsabili della storia, per rivendicare il nostro protagonismo ed anche le nostre responsabilità e i nostri errori.TO Zion è un grido anarchico di libertà che si batte dentro e contro l’Impero neo liberale post-moderno, che oggi si impone con il plagio tardo-mediatico tecnico democratico – nazi(onal) populista. E la rete virtuale? È a volte viola di vergogna … Ogni riferimento a persone, cose e fatti è puramente casuale. Le opinioni e i giudizi espressi su persone, corpi militari, movimenti politici, istituzioni nazionali e religiose appartengono al protagonista e non allo scrittore, sono usati per fini meramente narrativi.
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"non avere più niente da perdere più niente da sperare più niente da temere." Domenico Ferla
Io non ho nessun insegnamento. Non sono un insegnante. Non do nessuna filosofia della vita, né alcuna disciplina, né programmi da seguire. Ho un approccio alla vita ben preciso, che condivido con i miei amici. E il mio approccio inizia con una de programmazione. Per ciò che mi riguarda questa è la parola chiave. Essere iniziati alla mia amicizia significa essere iniziati a un processo di de-programmazione. Ogni essere umano viene programmato dalla nascita a essere cristiano, hindu, ebreo, mussulmano. Il bambino nasce innocente, ma immediatamente viene appesantito da migliaia di concetti, coi quali vive poi tutta la vita. Osho Rajneesh
La superficialità mi inquieta, ma il profondo mi uccide. Alda Merini
"il destino del soggetto, dell’individuo, della persona è più importante del destino del mondo intero e della salute dell’imperatore,.."Vissarion Grigor’evič Belinskij
Tu sei l'Eletto, Neo. Vedi, tu hai passato gli ultimi anni a cercare me, ma io... è una vita... una vita intera che cerco te. (Morpheus)
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È strano dopo 14 anni sentirsi liberi non ascoltare più le voci e gli echi di voci che ti hanno ossessionato e condizionato l’esistenza per tanto tempo parlandoti piano, sussurrando nella testa la musica claustrofobica di una guerra psichica: fatta di amore e odio, alieni e demoni, violenza estrema e spionaggio, segreto di Stato e magia, gnosticismo e sovversione provocando un costante umore nero, depressivo fino allo sfinimento. Col tempo per autodifesa, per non morire in un bel suicidio di Stato, ho costruito nella mente un mondo immaginario parlando la vento da solo con dialoghi e battute con amici e nemici invisibili. Tutto questo si è creato con un avvelenamento e il TSO e i TSV hanno sancito il mio ingresso nell’Olimpo dei folli, per non buttarmi via con l’alcool, ho dovuto prendere i farmaci del controllo (neurolettici atipici) come barriera al complotto (vendetta) degli illuminati cioè lo stato e il capitale, che non perdonano chi ha profanato il tempio, rendendo il Re nudo. Chi ha fatto della sua vita un opera d’arte criminale.
Il Padre.
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To zion
Man detto non pensare, non ragionare
ci pensiamo noi a te
poi si sono visti i risultati
da prigioniero del potere temporale e spirituale
ho fatto un patto col diavolo
venduto la mia anima
praticato ogni tipo di magia
pur di restare in piedi
di esistere
ma di vivere proprio non c'è lo fatta
mi è stato concesso una seconda possibilità
ma la lotta continua
Il Principe sputa sulla parola data
si riempiono la bocca
in questa Repubblica delle banane
di valori e onesta
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io penso la nostra patria è l'esilio
batte forte il mio cuore per Zion
invecchiando male coi capelli bianchi ti sto mirando
c'è una Fatwa laica sulla mia testa
e vado avanti senza paura
perché non ho niente da perdere
col pensiero a mio figlio
turco dove sei? Ti ricordi degli happening?
batte forte il mio cuore per Zion
invecchiando male coi capelli bianchi ti sto mirando
senza speranza guardo l’orizzonte diventare grigio
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“Il folle “sragiona” spesso molto meno di quanto si creda,forse addirittura non sragiona mai.”E. Minkoswski.
Assolto per non aver commesso il fatto
Mi tocca tornare indietro nel passato
la mia macchina del tempo è la torazina
il mio volto cambia forma espressione
un ghigno drogato mi viene spontaneo
ridivento quello che ero un satiro folle
cammino sui carboni ardenti
vado fino al giorno del giudizio universale
dove il dolore brucia ancora
quando si è deciso di condannare
una persona al rango di intoccabile
un paria dello società dello spettacolo
con un esperimento genetico, il ringiovanimento,
è iniziato il carnevale della morte
si poteva uccidere l’homo sacer
perché l’accusa è di regicidio
facendone un oggetto di divertimento
di un paese, di una comunità,
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di rubargli l’identità, le proprietà la faccia e il nome
per dimostrare che cosa può il potere
della finanza che fa beneficenza mentre violenta l’ebreo
di turno
bisogna alzare il baricentro del conflitto
sono stato assolto per non aver commesso il fatto
non ho ucciso il moro, non ho partecipata a nessuna banda
negli anni del piombo
ero solo un infiltrato
il provocatore dei provocatori
un spia che veniva dal caldo
così dici la giustizia
ma nelle scuole, nelle sezioni di partito e nelle chiese
ancora si narra del figlio della prima linea dell’anticristo
ma non si racconta della condanna infame del Partito
“Non potrai avere rapporti, ogni donna che starà con te verrà …”
come un Cristo in croce
ho dovuto pagare per i peccati degli altri
mi chiamano mistico altri santone altri mongoloide
ma cercavo solo un posto dove vivere in pace
lontano da questo inferno
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Attacco psichico
Ogni santissimo giorno
devo difendermi, alzare le barricate
usare la magia
dire le parole magiche, gli incantesimi
come arma per poter vedere
una nuova alba
contro un nemico che è ovunque
anche dentro di me
non posso più esplodere come un tempo
non ne ho più la forza
questa è stata la rieducazione
siringate di eroina
e artisti senza nome
a massacrarti il cervello
ora le psicosi le dolci nevrosi
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sono il pane quotidiano
10 mg di un neurolettico non bastano
a fermare l’attacco psichico
di un intera comunità
di un Ordine razziale
drogato dal denaro
intollerante e fuori dal mondo
ladri di bambini, uomini coi valori
che violentano e molestano
dettano legge
toccare il fondo del barile
per questa gente è un sacramento
è l’interesse superiore
ogni giorno si ripete questa farsa
ma non c’è niente da fare da capire
devo bruciare le mie sinapsi
nella pubblica piazza
per poter rinascere
di nuovo come il fegato di Prometeo
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Pentito
Mi chiamano infame perché sono un pentito
perché ho tradito, ma cosa? ma chi?
quale bandiera insanguinata, quale idea, quale causa?
non ne esiste una, tutto è riposto sul nulla
il codice d’onore della malavita? no grazie tientelo pure
Io sono un pentito
e se c’era un motivo per combattere a vita
ora c’è ne sono mille per disertare
Ma dicono che viene meno la solidarietà
che si rompe l’amicizia
io ti dico che non c’era nessuna amicizia
ma solo bullismo prevaricazione
solidali con chi?
non sono i miei fratelli rinchiusi nei manicomi
Quando ancora uscivo dalla gabbia d’acciaio
dove sono prigioniero
bevendo come un matto
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tanti mi assalivano chiamandomi infame
“Tu eri del Livello 14
Per colpa tua è finito tutto”
la solita storia del sovversivo
che deve giustificare la sua impotenza
con un capro espiatorio
Io mi difendevo a suo tempo coi denti e con le bottiglie rotte
ora non più leggo passi dell’esodo
e spero di partire per un viaggio astrale
Sono un pentito
uno della quinta colonna
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Sono un ladro di sogni virtuali
ho rubato quest’immagine
da un mondo di simulacri
dalla rete dell’intelligenza collettiva
lo portata con me
nella vita del non vissuto quotidiano
ho sperato in una risposta
che non è mai arrivata, mai
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un giorno ho incontrato
una venere bionda
che conosceva la storia
del ragazzo da salvare
ma il pogrom postmoderno
dei figli di papa
il socialismo degli imbecilli
ha ristabilito la condanna del silenzio
dell’ebreo errante
che torna sempre in vita e non muore mai
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La mafia di Stato
Non saper viveree scriverlo tutti i giorni sui murisbagliando grammatica e ideologiaCercare nelle case sbagliate
La propria via Il proprio se
E alla fine del viaggiofare appello alla forza primordiale è diventata un autodifesa di un provocatore piccolo piccolouna barriera contro l'attacco psichico che ti vuole fottere la mente-bruciare i neuroni nel falò delle vanità-condotto dal capitale frankista cioè la mafia di Statoche semina violenza e morte coprendo tutto con il segreto di stato pagando a buon prezzo il silenzio e l'autonomia della povera gentemilioni di fortunati sono li a idolatrare il finanzierea leccare il culo del pedofilo pronti a violentare per i soldi in svizzera a vendere la propria dignità
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è il compromesso corporativo di una comunità
Il medioevo prossimo venturo spacciato come civiltàDove sempre l'ebreo e' il capro espiatorio
La politica del risentimento regna sovrana
Perché lottare soli contro tutti? Perché unici, nonostante tutto,ai soldi del mercimoniosi risponde dando fuoco al denaroalle offese si risponde invocando l'angelo dell'apocalisse
Queste sono le conquiste della sinistra nazi-onaleno grazie meglio essere un ebreo di spirito un ebreo errante che non crede in Cristo il magomeglio essere un ciarlatano un falso messia d'Israele pronto a sudare le sette camicieper poi volare a Magonia
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Fratello ebreo
Sento dentro sinuoso drogato come un torrente impetuosoil rumore della persecuzioneascolto non posso farne a menoil battito del mio cuore di plastica fare balzi in avanti
Sembra un uccello che sta
Per spiccare il volo
Migrare via lontanoma è solo ossessione illusione, un operazione psicofarmacologica una delle tante sinapsi bruciate"Ti hanno costruito in laboratorio, sei un mostro, ebreo!"
Ricordo la mia vita precedentel'incontro con i fratelli ebreiPotevano leggerti il pensiero vedere il futuro
Guardandoti negli occhi"Vivrai come un paria, se solo capissi
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se solo abbandonassi la provocazionel'anarchia che ti distruggeràNoi ci siamo sempre, un giorno torneremo un giorno"
Fratello ebreo tanti fan finta di non conoscerticome fosse una maledizionestringerti la manoio non ho mai dimenticatoanche se mi hanno plagiato con quelle medicinetanti ancora hanno la verità dalla loroparlano di progresso ma c'è pur sempre una razza la tua la nostra della 13° tribù d'Israele ormai estinta
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“Nel mondo realmente rovesciato il vero è momento del falso” Debord
Lo spettacolo del segreto di Stato è lo spettacolo totalitario del capitale della lobby dalla redenzione attraverso il peccato al fascismo sociale dall'arianesimo al comunismo nazionaledal santo peccato alla dottrina sociale della chiesasempre in pista il finanziere usa il denaro come arma di devianza di massapiega ogni volontà alla propria causa quella del Nulla
Risuonano nella mia testa le parole e le immagini dello spettacolo della Lobby:"Se l'Ebreo di spirito, il capro espiatorio, sta male e viene violentatotu puoi avere tutto il denaro che vuoi" "è un mezz'uomo un infelice un impotentei suoi figli sono nati per sbaglio" " uccidilo è un sacrificio umano, è sempre stato così. La Dea madre l'ex nazista madrina della camorra è li a testimoniarlo dalla notte dei tempi "il finanziere l'uomo più amato e deviato di questo Stato conosce i segreti dell'Ordine e brama l'immortalità ma non conosce il rispettoha scritto una sentenza di morte apparente di violenza inauditaper lo stregone che si è trasformato per la magia del Capitale in un paria
Al servizio del santo peccatore il finanziere un gregge di stolti coi valori non importa se trafficano in droga protetti dai servizinon importa se rubano i figli alle madrinon importa se stuprano e molestano i debolisono gli eroi di questo Statosono lo spettacolo di questo paese, la Lobby
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Il fondo del barile
-Ma non capite! -E’ un grido di battaglia,una parola d’ordine forse magica
dal Presidente all’ultimo militante in camicia nera ora camicia rossaè la parola di Dio ucciso sulla croce dagli ebrei così raccontano gli antisemitiviene usata dal Partito del maniacostupratore per celare il segreto di Stato.Bambini rubati alle madri,ringiovaniti con esperimenti genetici, drogati con eroina nelle clinichefatti impazzire e torturati vita natural durante dalla lobby del nulla.Del finanziere deviato che cerca comprandola con i soldi la vita eternaMa sta trovando l’inferno sulla terra
-Ma non capite! --L’unica cosa che conta è il denaro sono i valori sacritoccate il fondo del barile
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guardatevi allo specchio e recitate pensate all'apparenzaLa vita di quel mezz'uomo non conta niente tanto è un ebreo.-Quest'ideologia che viene dall'antinomia fattasi mafia di Stato nel ventennio fascista lasciata in stecca ai compagni stalinisti a braccetto con i pretiè un infamia che ha i giorni contati la forza del grande spirito primordiale sta per emettere la sentenza. Tecno dada maoisti, cattivi maestri, maniaci deviaticamerati, qualunquisti, artisti e uomini tutti d'un pezzo si troveranno disoccupati.Giù la testa coglione!
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Nichlismo virtuale
Voci sconnesse di un pogrom in diretta virtualenella crisi del bel paese, nel tramonto dell'occidente,ubriache di politiche del risentimento che fanno una litania sempre uguale"Ebreo, ebreo, ebreo muori!Il capro espiatorio c'è sempre stato!Sei nato per subire!Hai ucciso Gesù Cristo, hai ucciso il Principe!"Il razzismo spirituale e ariano di evoliana memoria portato dalle dee madri, naziste ma di sinistra,(comunità di sangue contro l'ebreo di spirito da violentare a pagamento)si fa forza con quei soldi quel denaro di matrice Frankistasono le conquiste del nazional-comunismoche arrivano agli stolti che già si sentono in paradiso
Sono un club esclusivo gli stolti della lobby, portatori di un nichilismo virulentoche non fa prigionieriuna setta che si è fatta Statodevianza assoluta il loro motto"La redenzione attraverso il peccato"chi finisce sulla loro strada diventa per magia anti-italianoe poi scompare nel nullanon si può sconfiggerla ma solo oltrepassarlala linea del nulla senza poi fare ritorno
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tossici fuggiaschi, alternativi al sistema, nazisti della porta accanto, commercialisti della nuova borghesia, burocrati con lo scheletro nell'armadio, dirigenti d'azienda, preti pedofili, esoterici da strapazzo dell'Ordine di Zerothustraartisti del contemporaneo che si comprano la coca coi soldi del finanziere eminenza grigia che ci sta per lasciareè una legge fisica non una predizione
Essere testimoni del nichilismodalla tv parlano di omicidi senza sensoesplosioni di violenza incontrollatac'è che invoca la pena di mortec'è chi dovrebbe stare zittoproprio come quel compagno coperto dallo Stato e dal Partitoche ha ammazzato senza pietà chi era indifesoparlo io che non dovrei parlareio che ho offeso io un intoccabile ma il trattamento sanitario illegale di un intera vitala persecuzione razzialel'esperimentomi ha ridato diritto alla parola
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Oltre l'autonomia, l'esodo!
C'era ancora quello spirito di libertà totaleil denaro non era quel Dio terribile e sanguinariosi era passati dal dominio formale al dominio reale del capitalema il movimento non lo capivagiocava con lo Stato una partita a scacchigià persa in partenzacoi doppi livelli portava avantilo scontro frontalesolo l'esodo rimaneva da percorrere
Qualcuno appena uscito dalla clinica degli orrorivedeva già oltre l'autonomiainsieme ad altri tossici fuggiaschiseguiva le indicazioni del vecchio della montagnasapeva che ormai tutto era persola violenza nichilista dei gruppi avrebbe portato la controrivoluzione (preventiva)
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già eravamo uno Stato d'eccezione
L'idea di uscire dal solco descritto dai cattivi maestrici viene da un clown al circoun organizzazione informaleun affinità elettivafuori dal parlamento e dal soggettivismo assolutodalla violenza illustrataripartire dall'uomo, dall'unico
Davanti alle fabbricheinsceniamo un teatrino dell'assurdoall'università parodiamo il volantone per i militanti duri e puri siamo dei pazzii provocatori dei provocatori troppo giovani per moriretroppo vecchi per vivere
Quello che ci aspettavaè l'esperimento criminale dello Stato il ringiovanimentol'annullamento della personalitàla tabula rasa della memoriaun altra faccia un altro nomema sempre la stessa rabbia
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Torazina
lo ammetto non vivo più su questo mondosono un morto viventealieno a se stessomi hanno seppellito con ancora i vestiti addossoa volte mi si aprono le portedell’inferno in viaggio astralenel girone degli ereticiho due amici che mi tengono compagniama stare vicino a loro è pericolosoperdi il sennosono come dei vampiri psichiciper difendermi costruisco castelli in ariadove combatto i mulini a ventoin trance ho visto eserciti di crociati e saraceni scontrarsi per poi interrompere la battagliaper il volere di uno scherzo del destinoun meticcio dal sangue impuro che cercava di salvare i suoi figlidalla morte i miei ricordi persi per sempresenza fine senza legge
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senza regolasono stato posseduto come uno stregone africano da un ebreo morto durante l’olocaustoil cui spirito chiedeva giustiziaper i preti in alta uniforme è una manifestazione del malignoda distruggere con ogni mezzoun santone 35 anni fami ha predetto il futuromorirai e rinascerai come Gesù Cristo pagherai il prezzo dell’anarchia e ti risveglieraimi chiamano generatore di kaos i militanti del partito della devianzache facevano beneficenza aiutavano la gentema c’è sempre chi segue la linea di condottaanche quando questa non c’èil viaggio più bello quello con la torazinaun esperienza unicaho bruciato le cellule del mio cervelloper rivedere il passatonon erano allucinazioniin presa diretta ho affrontato i miei incubie per una volta ho vinto
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quanto vale un uomo? era il motivo che si cantava dentro la gabbia con gli untorelliquanti soldi servono per corrompere una persona?pochi per vendere i parenti
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molti per vendere anche l’animascreditare uno Stato un Partitopuò costare il diritto alla vita,una fatwa laica pesa come un macigno sulla tua testae non basta bere e drogarti per respiraree penso mentre non ha più senso descrivere il villaggio dei dannatisolo la fuga per sfuggire alle violenze alle sopraffazionie non ci riesco a stare zitto noi subumani gridiamo al mondo anche senza vocele nostre manie di persecuzionele nostre debolezzenon parlo più come uno strippatoche nessuno aiutavasono già scappato sono già evaso dalla prigione chimicadal confino psichicomi resta solo un paeseche da asilo alla tredicesima tribùsono un traditore non so bene di cosanon faccio parte di questa alleanzadi questa unione di questo collettivodi questo racketero solo un provocatore insignificanteche ha destabilizzato il mondocon le mani sporchee la coscienza andata ai restiho pagato ultima frontiera il capitano kurzaffronta l’ultimo viaggionelle tenebre fino all'extra mondo
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ho riscritto il libro della leggevolevo solo fare luceed è stato facilecome con gl’incantesimil’arte della negromanzia quella vera tramutare il carbone in oro bere dal calice della vita, l’immortalitàin cambio ho solo ottenutofatwa! morto solo mortomi chiamano con un altro nomeun ultima antica derisione, provocazionelo stregone follenostro padre, nostra madreho cercato ho trovato turbe psichiche disturbi della personalitàho passato la linea della normalitàsono stato un addotto rapito dagli alieniper creare una nuova umanitàho ottenutofatwa! morto solo morto
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Torazina
lo ammetto non vivo più su questo mondosono partito per un viaggiosolo andatasono un morto viventealienato e disturbatomi hanno seppellito con ancora i vestiti addossoa volte mi si aprono le portedell’inferno in viaggio astralenel girone degli ereticiho due amici che mi tengono compagniama stare vicino a loro è pericolosoperdi il sennosono come dei vampiri psichiciper difendermi costruisco castelli in ariadove combatto i mulini a ventoin trance ho visto eserciti di crociati e saraceni scontrarsi per poi interrompere la battagliaper il volere di uno scherzo del destinoun meticcio dal sangue impuro che cercava di salvare i suoi figli
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dalla morte i miei ricordi persi per sempresenza fine senza legge senza regolasono stato posseduto come uno stregone africano da un ebreo morto durante l’olocaustoil cui spirito chiedeva giustiziaper i preti in alta uniforme è una manifestazione del malignoda distruggere con ogni mezzoun santone 35 anni fami ha predetto il futuromorirai e rinascerai come Gesù Cristo pagherai il prezzo dell’anarchia e ti risveglieraimi chiamano generatore di kaos i militanti del partito della devianzache facevano beneficenza aiutavano la gentema c’è sempre chi segue la linea di condottaanche quando questa non c’èil viaggio più bello quello con la torazinaun esperienza unicaho bruciato le cellule del mio cervelloper rivedere il passatonon erano allucinazioniin presa diretta ho affrontato i miei incubie per una volta ho vinto
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L’ultima sigaretta del condannato a morte
Ho fumato l’ultima sigaretta quella del condannato a morte. Mi viene in mente una mia vecchia paranoia, se volete allucinazione o visione come direbbero i pellerossa, che mi ha tolto il sonno per settimane. Girovagavo senza metà con l auto per le cesane, dopo la paura e il delirio a Bologna e dopo soprattutto quel mese che mi è stato sottratto e solo Dio sa cosa è successo a Roma. Nel sangue l’effetto della droga che mi è stata iniettata contro la mia volontà per farmela pagare ero una specie di zombi. E nelle cesane alla improvviso ma fino ad un certo punto, si presenta un tipo che prima dice che vuole aiutarmi poi senza tanti giri di parole viene al dunque sono un terrorista e sono venuto ad ammazzarti sei un provocatore, un infiltrato, autodistruttivo e pericoloso per te e per gli altri. Faccio la volontà del movimento c'è stata una votazione e il 99% è
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per la tua condanna a morte. Io rispondo che me lo aspettavo e accetto la condanna. Voglio solo l’ultimo desiderio del condannato a morte una sigaretta. Il terrorista mi chiede se avessi il vizio del fumo se fumassi rispondo no e mi passa una cicca ridendo. Sono i secondi più lunghi della mia vita, alla fine non muore nessuno era una messa in scena credo, spero. Il Luther Blisset ha voluto dare il ben servito al Padre alias il colonnello Kurz alias Simonetti Walter che però anche se distrutto ed in forma vegetale ha riso di questa storia molti anni dopo come un matto, sentivo le voci e ridevo, sentivo le voci e addio cellule cerebrali. Questa è la visione della ultima sigaretta quella del condannato a morte, mi è venuta voglia di un altra sigaretta
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Volevo cambiare il mondo
perché la mia vita era il vuoto assoluto pensavo di essere uno sfigato invece ero stato segnato come l'anticristovolevo cambiare il mondo invece ho trovato i racket della politica, i burocrati di Partito a giudicaread emettere sentenze di morte su capri espiatori trovati al mercatino delle pulci drogati di libertàè questo che non si tollera una vita vissuta diversamente
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qui si fa forza la politica del risentimento l’infamia più grande volevo cambiare il mondo devi credermi ora voglio solo cambiare ideae mi ripeto per rimanere me stessovolevo cambiare il mondo in piazza mascherato per dire sono vivoesisto anch’io ma la gente non capisce parla di provocatori pagati dai marzianima in quel momento ero io il regista della mia vital’unico che può cambiare se stessocambiando le leggi di merda degli uomini dalle maschere di cartapestache fanno i regalini al popolo ma in cambio chiedono di violentare e uccidere come squali bianchichi non si può difendere solo per il sangue che portasolo perché i preti dicono che sono i discendenti del demoniosolo sacrifici umani che non hanno diritto nemmeno di parlare“Tanto son nati per subire“ la litania del lobbista di partitoè lo spettacolo delle merci della politica di questo paeseche non cambierà mai nemmeno con le 5 stellevolevo cambiare il mondo ora voglio una straccio di vitalontanocerco l’esodola fugail ritorno dalla mia gente dai sopravvissuti all'estinzione
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Prigioniero Mi è concessa la libertà della sigaretta Mi è concesso il dovere del lavoro perché rende liberi come dicevano i nazistiNon mi è concesso avere rapporti veri con l'altro
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mondo l'altro sessoLe chiamano sentenze mortali di stalinista memoria
Non mi è concesso più di bere perché è l’autodistruzioneDopo tutto quello che è successo sono ormai schizofrenico ma vengo curato come depressoQuesto Stato che mi tiene prigioniero da 35 anni non fa scontiAncora sento il rumore che è come un tumore delle sue promesse, mai mantenute Sono un paria così mi ha chiamato mia ziaE per noi non c'è legge diritto che valga come uomini sacer veniamo sacrificati ad ogni festa del paese ad ogni mal d testa del PrincipePrigioniero da 35 anni e si aspetta che il resto del mondo dica la parola fine
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Sono invecchiato male 15 anni di trattamento sanitario da parte dello Stato quello non ufficiale dei servizi (il secondo livello insieme ai squadroni della morte) con l’avvelenamento con l’eroina e altre sostanze cancerogene che ti fanno impazzire ti portano su un altro pianeta e poi la discesa è piena di pericoli. E quello ufficiale inevitabile considerando i danni che prima ti hanno fatto i nostri eroi da serie televisiva, del dipartimento di salute mentale con le droghe legali gli antipsicotici su tutti. Con i loro effetti collaterali: ingrassi come una balena e sessualmente diventi un ameba e non bastano le pillole blu a tirarti su. Questa è la vita nuda di un capro espiatorio uno dei tanti che ancora ha il coraggio di alzare la voce in questo silenzio assordante. In questo gioco di specchi di opposti estremismi liberal fascisti contro liberal(post)comunisti ma tutti a libro paga dai soliti noti. E la gente, il cittadino, l’alternativo, se ne sbattano altamente i coglioni pensano al portafoglio a sistemare la famiglia coi soldi della finanza tanto quelli non sono uomini, tanto quelli sono ebrei, tanto quelli sono demoni, tanto quelli sono sionisti, tanto quelli sono anarchici…
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Nell’arco di una sola settimana
ho pensato di farla finitacon questo gioco al massacro
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questo tiro al piccionenon ho trovato un qualcosache valesse la penadi scommettere ancora con la morteho guardato in altosopra i muri per vedere un altro paesaggiodove spiccare il volo e un altro corpo tramutarsi rigenerarsitutto quello che mi dà la vitaè un Cristo in croceche deve pagare per i peccati altruisempre al centro del mirino del cecchino assassinoche non crede in nessuna divinitàe aspetta la cicogna come i bambini con i donidei Re magima poi ho provato una nuova droga di Statoe le paure le paranoiesi sono dissoltec’è solo quella leggera debolezzaquell’incantoper un altro giorno di non vissuto
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Ad una persona ad una cosasei un sogno irrealizzabile un icona che si può solo venerarele nostre direzioni sono diverseposso solo ammirare il tuo splendoreda un vetro che promette l'impossibiledevo tornare con i piedi per terrafare una scelta per non morirecamminare e respiraretogli il fiato l'energia primaria anche se ho bisogno di tutto anchedelle più semplici cosereciterò una preghiera un mantraper non pensaree trovare un via senza farmi male
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Io ho riposto la mia causa sul nulla
Biografia ucronica di Simonetti Walter
Simonetti Walter, nato a Milano il 07/01/1971, è un demone implacabile della negazione, un portatore di luce, la reincarnazione dello stregone folle Il Padre della
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fratellanza MOCHI, appartenente suo malgrado all’Ordine Galattico della Stella “La Cultura”, chiamato anche “Gli Illuminati”. Ultimo dirigente del Partito dell’Anarchia, mascotte del movimento del 77, cresciuto dai “cattivi innominabili maestri”. Discendente di un popolo maledetto che arriva dall’antica Sumeria, di origini extraterrestri, gli Anunnaki. Tra i suoi antenati troviamo Zorasrtaini, Zeloti, Nizariti detti anche Assassini e i baschi. Per semplificazione viene considerato un ebreo rinnegato.
Dal 1980 diventa il capro espiatorio della società italiana per volere della lobby Frankista e dei Partiti. La sua vita diventa un manicomio e cielo aperto. Tutto per interesse i soldi della lobby trasformano i suoi parenti, amici, sorelle e fratelli in traditori, viene abbandonato a se stesso. IL denaro lo sterco del diavolo trasforma le persone in mentecatti e il clientelismo frankista alza le percentuali di voto del PCI.
Nasce per l'anagrafe l’11/05/1975 a Fossombrone. E’ soggetto a multi personalità e risulta gli scienziati essere immortale e amorale. La super intelligenza artificiale che sprigionava, e la sua memoria, tramite interventi di lavaggio del cervello e controllo mentale, se ne vanno per sempre all’inferno. La dislessia l’accompagna per il resto della sua vita. Ma resta un individuo Unico, speciale, terrorista poetico, spia ed agente provocatore doppiogiochista dello SDECE, e gola profonda al servizio della Stasi, cacciato con disonore dalla Legione Straniera.
La pubblicazione nel 2007 di blog su internet segna per Simonetti Walter (l’ebreo che ride) la fine della militanza in progetti più direttamente postsituazionisti (e politici O_O) nella scena subavanguardista internazionale. Vere e proprie T.A.Z (1977-2000), come quelle del Consiglio degli Unici, l’intervista al Moro con il vecchio della montagna, la morte del demone postmoderno, il Livello 14, il gruppo TNT e i freak di Lucifero, il Nuovo Ordine Mondiale, Gli
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Illuminati sezione mongoloidi di Fossombrone (la compagnia fittizia). Poi proseguita fino al 2006 con la diffusione di bigliettini da visita locandine in luoghi strategici, magici (locali alternativi, centri sociali, vie e piazze di Bologna, Fano, Rimini, Firenze, Milano, Parigi, la Realidad).
Ma “Simonetti Walter” non è solo un ex anarchico stirneriano: é anche il nome di una leggenda metropolitana, una setta ipersegreta, piccola comunità iniziatica (macchina desiderante nomadica), che raccoglieva attorno a Walter alcuni dei suoi amici e collaboratori. Su questa setta (società pirata), realizzazione di una “violenta congiura dissacrante” che sarebbe stata fondata addirittura sul sacrificio umano di una vittima consenziente, un importante dossier in gran parte inedito fa ora per la prima volta piena luce in queste pagine post-materialiste.
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