Signorina mia, non ci sono più le fanciulle di una volta

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  • 8/2/2019 Signorina mia, non ci sono pi le fanciulle di una volta

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    123625 novembre2011

    IMOMriTMLCOS LA POLITICCI DEPRIMIL MUTI-PENSIERTR A VERESHAKESPEAR

    SCOPECILLl

    di CiAMPAOLOVISETTI

    FRANCA VALERIE LUC1ANA LITTIZZETTHANNO SCRITTO INSIEML'EDUCAZIONE DELLEFANCIULLE, UN LIBROSULLE RAGAZZEPERBENE E LA LOROEVOLUZIONE

    NOPIJUHl LFL A.di ANGELO CAROTENUTO eUERA SCHIAUAZZi con commenti d NATALIft SPESI e CHIARASARACENO

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    LA SCOMPARSA

    COME SONO CAMBIATE LE S I G N O R I N EDAL MITO DELLA VER GINITA LLA CARRIERA A TUTTI I COSTI?FRANCA VALERI E LUCIANA LITTIZZETTOSE LO CHIEDONO IN UN LIBRO,E QUI RAGIONANO SULLA NATURADELLE RAG AZZE PERBENEE SULLE SUE VARIAZIONI NEL TEMPO ,CON UN GIALLOdi ANGELO CAROTENUTO

    ULLAE ALTRIMISTERIFEMMINILI

    R O M A ,1955.RAGAZZEASCUOLADIRECITAZIONE,IL 24 DICEMBRE, CHET E M P O C H E FA , IL PROGRAMMA DI FABIOFAZIO SU RAITRE. SAR DEDICATO A FRANCAVAIR1EUJOANA

    UTTIZZETTO E A L LIBRO L ' E D U C A Z I O N E D E L L E F A N C I U L L E

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    i SONO MIA?

    OMA. La soave Miir avevai l d o l c e viso d i mite c i r c o n f u s oalba lunar , mentre Violettacustodiva in s un candido etrepido desire. Ricamatricedi fiori o traviata che fosse,un sogno femminile cos si sporgeva daglispartiti di Puccini e Verdi fin dentro lepagine di Marcel Proust e Matilde Serao.La chiamavamo fanciulla, e ovviamentenon c' pi . Svanita, sfumata, insieme al-la parola stessa, al massimo sopravvissu-ta fra qualche riga di Alda Merini.U n buon matrimonio era il corona-mento dell 'impegno assunto mettendoal mondo una figlia, nei tempi in cui il

    telefono pubblico a gettoni era un og-getto sufficientemente losco da far bat-tere il cuore: entrava nella casistica delpeccato. Sono passaggi della societ. Franca Valeri ch e parla, da regista hafrequentato il melodramma, da attriceha p ortato in scena un ricco ventaglio disignorine. Addio pure a loro, i tedeschino n dicono pi Frulein, i francesi man-dano in disuso M ademoiselle. E noi? Eno i s ignorina non lo usiamo pi n per ledonne avanti co n l'et, n per le ragazzech e ma turano ragiona Luciana Littiz-zetto, che al melo-U n tempounbuonmatrimonioera EcoronamentodeUa missionedeigenitori

    d ra m m a h a dedi-cato la sua tesi dilaurea universita-r ia , e all 'osserva-zione dell'univer-so f e m m i n i l e unbel po ' della suacarriera da sal-timbanco, le pia-ce dire cos. di-ventata s ignorina: una volta si daval'annuncio deEa pubert. Ora le ragazzi-ne sono le prime a dire: mi venuto ilciclo. Po rtano magliette su cui c' scrit-to Erotic Girl , e di l a diventare unaescort il passo brevissimo.Per capire cosa sia successo, bisognariawolgere il tempo, tornare a quel perio-do fra gli ann i Sessanta e gli anni O ttanta,cos sostiene Franca Valeri, quan do sullefanciulle d'Italia si abbattono due novit.La televisione e il divorzio. Senza tv ci sirifaceva al tipo di educazione ricevutodalle proprie madri, e dunque a una linea

    che per asse ereditario proveniva dall'Ot-tocento. D galateo, l'inchino, il ricamo, lesuore. I nervosismi fra i genitori sfuggi-vano ai figli, ora le coppie si separano sot-to i loro occhi. E dopo, come dice Lucia-na Littizzetto, dopo siamo venute noi, lefiglio delle telenovelas con Grecia Colme-nares, di Sentieri e Beaut fuh . O ra, sullapreparazione alla vita di figliole e signori-ne , Franca Valeri e Luciana Littizzettohanno scritto a quattro mani un saggiosotto forma di dialogo, L'educazione dellefanciulle (Einaudi). U na racconta gli anniTrenta visti dalla sua finestra aperta sulmondo altoborghese, l'altra gli avveni-menti pi recenti, vissuti in un ambientepopolare, dove circolava la leggenda chese si faceva l'amore e subito dopo si salta-

    UNO DEI PRIMI SENINUDI AL CINEMA,QUELLO DI CLARACALAMAI IN LA CENADELLE BEFFE (1941),SUSCIT ENORMESCANDALO

    va la corda era molto difficile, se nonpossibile, restare incinte. C i siamonosciute una ventina di anni fa raccLuciana, io aprivo un suo spettacolCiak di Milano. Per me un onore, un'zione enorme. Franca arriva sul palcapplauso pazzesco scoppia in sala, e immobile, davant i al microfono, d"Beh, un filino me lo aspettavo". Laconda volta ci siamo trovate a un tavoun ristorante russo, il suo cagnolinoseduto con noi, abbaiava, e lei gli fa: ro, smettila, no n essere ridicolo".Franca Valeri d ice di essere suna fanciulla insolita, in una casa dsi respirava una cultura aperta, micsaputelleria. Luciana Littizzetto siconta come una ragazza svitata, odiente, ma trasgressiva. Voleva fa retrice, la iscrissero a danza ed finstudiare pianoforte, per non sentpi ripetere: e siediti, siediti. Una rda gli amatori irreali senza volto, asti , magri, eleganti, discreti: er a coprincipe a zzurro negli anni T renta. tra confessa il suo debole per Migue

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    DELLE FANCIULLE

    INELLA FOTO GRANDE,DA SINISTRA,A D R I A N A PELUSO,CAIA ELIDE BRUSCHINIE CATERINA SIVIERO,CONCORRENTIDE L GRANDEFRATELL012.SOPRA, LA COPERTINADI L'EDUCAZIONEDELLE FANCIULLE(EINAUDI.PRllO,EURO 10)

    s, Cabrini e Potsie di Happy Days,Franca, tu andavi alla Scala e ti rifugiavinella grande letteratura, io Potsie!.E oggi? Oggi Franca Valeri confessache di fanciulle in giro non ne vede (Lu-ciana urla: Non dire la Santanch, perfavore). Si sono mascolinizzate. Girae rigira, il simbolo resta un paio di pan-taloni. Rivelazione: Io non li ho messimai. Ma proprio mai. Ho la certezza chem i stiano male, un ragionamento cheormai mi pare le donne non faccianoquasi pi. Mia madre li indossava, inve-ce. Li portava d'estate, al mare. Io la im-ploravo: Oooh, ti prego, non farmeli ne-anche vedere. Non li ho mai indossatineppure in scena. Tanto i testi me li scri-vevo da sola, i pantaloni non li rendevomai necessari. Luciana invece ricordaancora le ziteEe che si presentavano nellalatteria dei suoi genitori, ordinavano lapanna e io me le immaginavo in casa chene davano un po' anche al gatto, mentreoggi le single provocano invidia per la vi-ta movimentata che sostengono.

    La fanciulla ai tempi del GrandeFra-

    tello, come dice la Valeri, pare sia impos-sibile da tenere alla larga dalla conoscen-za dell'amore, mentre un tempo era iltratto caratteristico della sua condizio-ne. E non parlate di matrimonio in abitobianco alla Littizzetto: Se l'hai date viacome il granturco ai piccioni di piazzaSa n Marco; se l'hai distribuita a manipiene come quelli dell'Arias quando but-tano il sale d'inverno; se bastava darlaun a volta, e per sicurezza la davi anchedue: poi ti metti l'abito bianco?. La comi-cit, ecco. Anche quella sempre stataun'arma maschile dicono a noi donne,semmai, si addiceva il dramma in teatro,la tragedia, forse anche per questioni or-monali. Eppure la comicit per loro stata un richiamo, mica come la politica.

    LA PRIMA ITALIANAMEDAGLIA D'OROOLIMPIONICA NELNUOTO,FEDEROPELLEGRINI, NOTAPER GLI ALLENAMENTIDURI E IFLIRT

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    Alla Littizzetto, lo dice a mezza voce,qualche candidatura stata offerta. Ame no ribatte la Valeri, non m i attira,la donna forse ha pi bisogno di certez-ze, certezze che la politica non consen-te. Eppure, il potere, con le donne al co-mando, sarebbe in mani migliori, a sen-tire Luciana, perch ci sarebberomenoguerre. Una fanciulla no n tirerebbe m aiuna bomba. Fa polvere. Lascia tutto indisordine. Mi piace la Merkel, m i pareuna signora capace di fare il suo mestie-re. Forse in Italia noi donne abbiamoperso il gusto di votare altre donne. LaMerkel: citata suo malgrado, si dice, nel-le conversazioni pi goliardiche (inter-cettate) di Berlusconi. Franca Valeri, daparte sua, non ha pi illusioni: L a poli-tica diventata a lungo un pretesto, uncampo in cui muoversi accompagnateda favoritismi.Lo trovo detestabile.L'ultima metamorfosi delle ex fan-ciulle in una visione mostruosa dellaLittizzetto. Abbiamo gi i baffi, ci man-ca solo la prostata. Incubo che la Valeririgetta: L'uomo ha tante difficolt, per-ch accollarsele? A m e piaceva quellaantica differenza: estetica e poetica.Luciana le toglie un capello dalla spalla,sono sedute ac-canto, il divano quello di casa Va-Ier i sulla collina avutol'invidiaFleming, a Roma,