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Scuola Primaria V. Gioberti SIGNORI... IN SCENA: LA SCUOLA VA A TEATRO Un giorno da ricordare per le classi IV. Il 23 Marzo scorso ave- vamo un importante appuntamento con il teatro Massimo e con il museo Salinas. Lo spettacolo teatrale ci ha catapultato nel fanta- stico mondo della Com- pagnia dePazzarelli guidati dalle note della musica di Gioachino Rossini e poi tutti con il naso allinsù al Museo archeologico regiona- le "Antonino Salinas" Polo regionale di Paler- mo per i Parchi e i Mu- sei Archeologici. SUA MAESTAIL TEATRO MASSIMO THE GIOBERTI TIMES CLASSI IV

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Scuola Primaria V. Gioberti

SIGNORI... IN SCENA: LA SCUOLA VA A TEATRO

Un giorno da ricordare per le classi IV. Il 23 Marzo scorso ave-vamo un importante appuntamento con il teatro Massimo e con il museo Salinas. Lo spettacolo teatrale ci

ha catapultato nel fanta-

stico mondo della Com-

pagnia de’ Pazzarelli

guidati dalle note della

musica di Gioachino

Rossini e poi tutti con il naso all’insù al Museo

archeologico regiona-

le "Antonino Salinas"

Polo regionale di Paler-

mo per i Parchi e i Mu-

sei Archeologici.

SUA MAESTA’ IL TEATRO MASSIMO

THE GIOBERTI TIMES CLASSI IV

Ma andiamo con ordi-

ne: alle 8.00 eravamo

già sul pullman. Un

giro tra le vie del cen-

tro della città e abbia-mo raggiunto il teatro.

Il freddo pizzicava e la

pioggia era abbastanza

forte. Ma noi non im-

portava. Alcuni di noi

avevano l’ombrello,

altri il cappuccio, altri

ancora si riparavano

con l’ombrello delle

maestre.

La cosa fondamentale per noi era essere tutti insieme ai piedi del miti-co teatro!!! Appena entrati ci siamo sentiti pic-coli piccoli e in silenzio abbiamo raggiunto i nostri posti. Lo spettacolo ci ha catturato subito. Ci siamo immediatamente resi con-

to che, come ci avevano già spiegato

le maestre a scuola che si trattava di

una “fiaba bizzarra.”

Quella che sta per iniziare- così co-me abbiamo letto in classe nell’opu-scolo che ci ha inviato il Teatro – è una rappresentazione in cui “In un tempo indefinito, in un paese imma-ginario, in un teatro in apparente disarmo, e sotto la minaccia del malvagio Farlocco Maldigesto, la Compagnia de’ Pazzarelli è impe-gnata a tenere

vivo l’amore per la musica e il teatro. Il clima di trambusto nel quale la storia prende l’avvio vuol rievocare i moti e le rivoluzioni dell'Italia rossiniana, ma anche l’incertezza e la precarietà della vita dell’arte e del sogno in ogni epoca.” (nelle foto diversi mo-menti del nostro “viaggio”)

A CAVALLO DELLA FANTASIA:

a briglie sciolte tra i secoli

“Abbiamo “viaggiato su un’originale macchina del tempo, siamo sbar-cati in tre diversi luoghi fantastici: a Siviglia per scoprire gli intrighi di un famoso barbiere; nel castello di don Magnifi-co, dove la giovane An-gelina - Cenerentola patisce le angherie di un patrigno egoista; e infi-ne, nel medioevo, fra le vette innevate delle Alpi, dove un piccolo popolo combatte contro uno spietato invasore, sotto la guida di Guglielmo Tell”.

Il nostro rocambole-sco viaggio è stato reso possibile dalle musiche del grande compositore Gioac-chino Rossini. “Abbiamo conosciu-to, infatti, due opere buffe e un’opera seria del Maestro (Il barbiere di Siviglia, La Gazza ladra e Guglielmo Tell), fra mille capriole, trave-stimenti, emozioni, equivoci e colpi di scena”.

UNA MATTINATA AL MUSEO SALINAS...

E IL VIAGGIO CONTINUA

In alto l’ingresso di via Bara all’Oli-vella del Museo Archeologico Regio-nale "Antonio Salinas”.In basso a destra l’atrio d’ingresso sul chiostro minore. Al centro il frontone del tem-pio C di Selinunte.

Lasciato il Teatro Massimo ci siamo diretti verso il museo. Non prima, però, di aver fatto colazione. Ci siamo sistemati in un angolo di piazza Olivella e ognuno ha messo a disposizione di tutti ciò che aveva. Il “piatto” più richie-sto erano i pop corn e le patatine...

All’ingresso abbiamo fatto i biglietti e siamo entrati. Per fortuna la maestra Alessandra ha incontrato una sua cara amica che era una delle guide del museo. Questa

signora ci ha accompa-gnato passo passo e ci ha spiegato i vari oggetti e le varie epoche di ap-partenenza...

APPUNTAMENTO CON LA STORIA

Un film che parla di

amicizia, libertà e coraggio

E’ stata un’esperienza uni-ca. Il film ci ha tenuti con il fiato sospeso fino alla fine. Ciascuno di noi si è identificato con i piccoli in fuga e sapere che il film era ispirato a una storia vera ci ha incollati allo schermo. Non abbiamo

studiato quel periodo stori-co, ma le maestre ci hanno spiegato chi erano i nazisti e cosa è stata la persecuzio-ne razziale durante la se-conda guerra mondiale…Noi ci siamo chiesti perché e anche se le risposte sono tante, tutte riportano a una

domanda: fino a che punto può spingersi la follia dell’uomo? Ma il viaggio di Fanny non

è solo un film pieno di odio

e di violenza, anzi! Alla

fine nonostante la guerra, nonostante la cattiveria

dell’uomo, i ragazzi si sal-

vano grazie al coraggio,

alla lealtà, all’amicizia e

alla solidarietà.

LA TRAMA 1943. La Francia è occupata dai nazisti. Fanny, una ragazzina ebrea di 13 anni, trascorre le sue giornate in una colonia in montagna, provando grande no-stalgia per i genitori che hanno dovuto accettare di separarsi da lei e dalle sue so-relline per cercare di proteggerle dai rischi incombenti. Lì Fanny

conosce altri coetanei e con loro, quando i rastrellamenti nazisti si intensificano e ina-spriscono, è costretta alla fuga, senza che nessuno dei responsa-bili del centro possa più occuparsi di loro. Questi bambini do-vranno fare appello a tutta la loro forza interiore e al loro coraggio per affronta-re pericoli e peripezie

nel tentativo di rag-giungere il confine. In alto la locandina del film. A destra l’attrice e Fanny Ben-Ami che oggi vive in Israele. In basso la sinistra e classi IV , durante la visione del film nell’aula Falco-ne della scuola “Scinà” e in basso a destra un’altra lo-candina del film.

Le tre sorelle di Fanny sono rimaste in Svizzera fino alla fine della guerra. Nel 1946, sono tor-nate in Francia, ma non hanno mai rivisto i loro genitori.

INSETTI, RETTILI E ANIMALI MARINI NON HANNO PIU’ SEGRETI PER NOI

I biologi della cooperativa “Microcosmo” hanno portato in classe, in 3 diversi labora-tori, rettili, animali marini e insetti. Il professore che è venuto ci ha spiegato che gli “Invertebrati Terrestri vivi portati in aula appartengono ai taxa dei miriapodi, degli anellidi, dei molluschi, degli isopodi, degli aracnidi e tanti altri. Per ognuno ci

ha spiegato l’importanza e il ruolo ecolo-gico che ognu-no di questi piccoli animali svolge nel no-stro pianeta. Gli Invertebra-ti Marini vivi portati in aula appartengono ai taxa dei crostacei, degli echinodermi, dei molluschi. I Rettili e gli Anfibi vivi por-tati in aula appartengono ad appariscen-ti, particolari e e a volte molto rare specie esotiche”.

Ognuno di noi così ha potuto ammirare e toccare il pun-teruolo rosso, il millepiedi, il maialino di terra...ma la cosa più entu-siasmante è stato l’incontro ravvicinato con alcuni rettili: l’iguana, il serpente del grano ...

CRONACHE DAL PASSATO UN REPORTAGE

DEGLI AVVENIMENTI PIU’ IMPORTANTI

Il racconto di Hans Cri-

stian Anderson è stato adattato e portato in scena da Michele Perricone e dalla sua compagnia. Uno spettacolo divertente e che talvolta offriva punti di riflessione. Tutto ruota, infatti, attor-

no alla vanità dell’Impe-ratore che si fa prendere in giro da due tessitori. Nessuno ha il coraggio di dirgli che non è affatto elegante, anzi non è affat-to vestito. Solo un bambi-

no gli dice la verità.

Il Teatro viene a scuola

con lo spettacolo teatrale

IL VESTITO NUOVO

DELL’IMPERATORE

E poi… Che carnevale sarebbe

SENZA NUTELLA

Panini, Nutella e tanta allegria. Le nostre maestre e i nostri genitori hanno organiz-zato per noi una giornata di divertimento e golosità. Il nostro carnevale è stato ricco di giochi, barzellet-te, indovinelli e musica. Tutto all’insegna della gioia e della spensieratezza!

E’ NATALE ANCHE PER NOI!

Che emo-zione.! Con recite e canti abbiamo rivissuto il grande mistero della Na-tività. Iustina e Giorgio erano Maria e San Giu-seppe. Rebecca, Gaetano, Cristian e Danilo erano gli osti… E poi tutti in coro a intonare i nostri canti . Tutti ave-vamo al collo un cuore che rappre-sentava l’amore di ciascuno di noi per i nostri compa-gni, le famiglie, le maestre e tutta l’umanità.

Lanterne per la notte

di Halloween

e papiri Egizi

Per la festa di Halloween ab-biamo realizzato le lanterne. Cia-scuno di noi ha portato un barat-tolo vuoto e con l’aiuto delle maestre lo abbia-mo dipinto e dentro abbiamo messo una can-dela. Potevamo non realizzare i papi-ri degli Egizi in classe? Abbiamo utiliz-zato: un foglio di car-toncino abba-stanza resistente, colla vinilica, acqua, caffè e polvere di caffè

e delle garze telate. Abbiamo mesco-lato tre quarti di colla vinilica con un quarto di ac-qua e mezza tazzina di caffè espresso; abbia-mo aggiunto anche un cuc-chiaino di caffè in polvere per dare ancora di più la sensazione di antico. Abbiamo spen-nellato le garze leggermente sovrapposte tra loro con il com-posto di colla caffè e acqua e abbiamo fatto prima uno strato e poi subito so-

pra il secondo strato per rende-re il tutto omo-geneo e compat-to. E li abbiamo messi ad asciu-gare. Una volta asciutti ognuno ha dato sfogo alla pro-pria fantasia. Abbiamo dise-gnato sopra Fa-raoni, Dei… e li abbiamo colora-to con i colori a cera. Sopra la colori-tura delle lan-terne, . Sotto e a fianco la realizzazione dei papiri egizi.

ASPETTANDO LA SANTA PASQUA

Tutta la scuola è stata coinvolta nella rappre-sentazione della passione di Gesù. E’ stato emozionante vedere il nostro compagno Aleandro nei panni di Gesù… “Nella foto in altro l’arrivo del’asinello su cui Aleandro/Gesù ha fatto il suo ingreso trionfale a Gerusalemme”

In alto a destra l’Ultima Ce-na, a seguire l’ingresso dell’asinello a scuola,. Nella foto a seguire tutti noi,con i ramoscelli di ulivo in mano, che attendevamo l’ingresso di Gesù e accanto il narratore (il nostro compa-gno Luigi).

E INFINE UNO SGUARDO D’INSIEME...

Per una veloce carrel-lata sui progetti curri-culari che hanno arric-chito l’offerta formati-va di questo anno che sta per concludersi, passiamo la parola all’ins. Gina Gambet-ta, responsabile del plesso Gioberti. “L’intero team docenti e io—afferma l’ins Gambetta – siamo molto soddisfatti delle molteplici opportunità di cui hanno potuto usufruire i nostri alun-ni. L’open Day è stata la prima tappa che ha

visto protagonisti i nostri alunni che sono stati impegnanti nella gestione della mostra mercato, in rappresen-tazioni teatrali, in balletti, in laboratori di lingua francese, di arte…” “Un altro obiettivo centrato dalla scuola- continua l’insegnante – è stato l’abbellimen-to degli ambienti di apprendimento che ha visto lavorare fianco a fianco docenti, genito-ri e alunni per la rea-lizzazione

di murales.” “Ma i progetti portati avanti sono veramente tanti, - con-tinua - basti pensare all’ orto didattico, ai progetti di lingua inglese per l'infanzia, che hanno reso ricco e va-riegato il bagaglio di nuove conoscenze degli alunni. Altro fiore all’occhiello della scuola è la metodolo-gia “a scuola Senza Zaino”.

“Questo pilastro innovativo ha dato forza e coerenza -conclude la responsabile di plesso - alle scelte dell'Isti-tuto. Infine vorrei sottoli-neare che tutto ciò è stato possibile anche grazie alla guida e al supporto del no-stro Dirigente, la dottoressa Ajello, che ha costantemen-te creduto in noi.”

In alto l’Open day, a destra la realizza-zione dell’orto didatti-co, a destra i murales e a si-sistra la cerimo-nia di conse-gna del defibril-latore

E’ DAVVERO FINITA! GRAZIE DI TUTTO

E ARRIVEDERCI AL PROSSIMO ANNO!!!

Anche il nostro giornale termina qui. E’ stata una bella esperien-za. Ciascuno di noi ha fatto qualcosa. Speriamo il pros-simo anno di fare meglio e di più. Dalla redazione un saluto

alle maestre, ai genitori e alla Dirigente. Ci rivediamo a settembre con nuovi progetti e nuove idee. BUONE VACAN-ZE!!!