Signor Tennis - n.1 - anno II

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Anno II N.1 gennaio febbraio 2009

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Il Primo numero del Signor Tennis anno II

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Anno IIN.1gennaiofebbraio2009

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Sommariodi MARIO LAURENTI

Partecipare, competeree “magara” vincere!

L’organizzazione di un evento richiede un forteimpegno di risorse fisiche, psicologiche ed

economiche, che solo grazie ad una largapartecipazione può essere ricompensata e gratificata.Non c’è torneo, competizione o circuito, che possa aversuccesso, senza che si raggiungano numeri adeguatiper giustificare l’impiego di qualità personali ed ilsostegno di Sponsor appassionati e lungimiranti, chechiedono un ritorno d’immagine, attraverso unconsiderevole numero di iscritti.Partecipare è un vero piacere, per chi vuole testare ilproprio stato di forma, misurare le capacità personali,con quelle di avversari più o meno competitivi,ricevendo spinta e stimoli nuovi, per allenarsi nellacontinua ricerca del proprio miglioramento psico-fisico.L’importante è partecipare di De Courbetianamemoria, si traduce ai giorni nostri in , senzapartecipazione non esiste gara e senza gara non cisono le premesse del competere. Tutti, con la propriacompetenza, in gara per offrire uno spettacolo degnoed adeguato all’impegno di chi organizza, delpubblico presente, dei Media e meritevole delsupporto degli Sponsor.La complessa macchina che si è messa in moto, siarricchisce, quando molti dei partecipanti sono ingrado di competere a buon livello, facendo crescere latensione e l’interesse per l’evento. L’epilogo vincente èriservato ai migliori che hanno la fortuna e le capacitàdi resistere alla durezza del confronto, pochi in veritàhanno le doti del competere nelle fasi cruciali. Unosolo si erge sul gruppo dei partecipanti e mette incampo qualità particolari, sconosciute per i più, rareper altri, che lo distinguono dalla massa di praticanti,fino a raggiungere il tanto agognato “magara”…..che porta alla vittoria.

Editoriale

Servizi Speciali:Vincenzo [email protected] Stefano Cobolli - [email protected]

Hanno collaborato:Alessio Antonellis, Patrizia Teseo,Maurizio Laurenti

Signor Tennis pubblica foto di:Video Laur.el S.r.l.

In copertina:…………………………

Stampa:Art Color Printing - Roma

Progetto grafico e impaginazione:Riccardo Viola Editore srlwww.riccardoviolaeditore.com

Chiuso in tipografiagg/mm/aa

Salvo accordi scritti o contratti di cessione copyright, la collaborazione è gratuita non sirestituisce il materiale fornito alla redazione.

Anno II - n. 1 - gennaio/febbraio 2009

Direttore Responsabile:Mario [email protected]

Editore First Service SrlLargo Filippo Juvara,400128 - Roma

2 Editoriale

3 L’ARTICOLOIl fascino del doppio di Stefano Cobolli

4 L’ARTICOLORipartiamo di Vincenzo Santopadre

6/7 TENNIS CLUB GARDENUn giardino di amicizia allegria ed agonismo

8 SPORT E PSICOLOGIAL’amicizia e lo Sport di Elisabetta Vellone

9 ASD LA COCCINELLA

10 EMPIRE SPORT & RESORT

11 TENNIS IN CARROZZINANormalmente spettacolari

12 EUR SPORTING CLUBSport e superfici per tutti i gusti

13 RODEO 2009 / OPEN / EUR SPORTING CLUBNasoni concede il bis. Russo non dormeUna finale spettacolare

14 RODEO 2009 / UNDER 14 / G-POWERLucrezia Sinibaldi e Matteo Berrettinitrionfano al GPower

16 tt VIANELLO

17 RODEO 2009 / OPEN / DUE PONTIDi Meo vince seguendo il suo filo illogico…!

18 CIRCOLO ANTICO TIRO A VOLO

19 RODEO 2009 / UNDER 16 M / R70All’R70 un fiume di agonismo in riva al Tevere

20/21 HEAVEN SPORTING CLUB 1/2Sport e salute in strutture all’avanguardia

22 RODEO 2009 / UNDER 16 F / LE PALMEGhedine Lavoretti giovani di qualità

23 RODEO 2009 / UNDER 14 - DUE PONTI

24/25 CIRCOLO OASI DI PACETradizione sport e natura sulla Regina Viarum

26/27 PICCOLI SIGNOR TENNIS

28 OPERATION SMILELe ragioni del volontariato

29/31 Notizie Flash

32 I nostri lettori

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Il fascino del doppioL’articolo

Pur non essendo stato un grandissi-mo interprete del doppio prove-

rò, in questo articolo, a togliere qual-che piccola curiosità riguardo a que-sta splendida disciplina.Intramontabile nei Club, il “doppiet-to” rimane un’icona fondamentaleper gli amanti del tennis, nei Circoli lesfide più affascinanti vengono ancoragiocate utilizzando i “corridoi”.In ambito professionistico, per varimotivi che non sto qui ad elencarvi, ladisciplina del doppio sta pian pianoperdendo d’importanza, vuoi per lafrequenza dei tornei, vuoi per l’eleva-to numero di partite che un giocatoredeve disputare nel singolo, i doppipiù importanti vengono disputati nel-le gare a squadre nazionali e interna-zionali come la serie A, in CoppaDavis e Federation Cup.Il doppio in realtà snatura legger-mente la psicologia del tennista, soli-to ad interpretare la gara in modoindividuale; il fatto che siano dueteste in campo lo avvicina molto aduno Sport di squadra con tutte le con-seguenze del caso.Una regola fondamentale è quindi ildialogo: un buon doppio necessita diuna grande complicità tra i due gioca-tori. Tra un punto e l’altro ci si parla,ci si confronta, e in breve tempo sidecide la tattica da mettere in attonel punto successivo. Non meno importante è la capacità di“tenersi su” a vicenda; anche dopo ungrave errore, un bravo doppista deveessere in grado di pensare positivo,di non far pesare al compagno glierrori appena compiuti.Darsi il “5” , incitarsi, decidere la tat-tica per il punto seguente, sono tuttiescamotage per mantenere alta l’at-tenzione e non calare mai d’intensità,quest’ultima una caratteristica fonda-mentale in una disciplina dove tutto èpiù rapido.Mi capita spesso di imbattermi daosservatore, nei “doppietti “ tra soci; spesso noto che basterebbero piccoliaccorgimenti tattici per migliorare ilproprio gioco.

L’errore principale è la posizione ini-ziale: il 99% dei non professionisti siposizionano in modo errato prima diiniziare il punto.Generalmente l’errore più grave locommette il giocatore che sta a rete,sia quando il compagno stà servendo,sia quando il compagno è in ricezio-ne. Il trucco è quello di stare più vici-no alla riga centrale del servizio che aquella del corridoio, e non preoccu-patevi che vi possa colpire la palla, ameno che il vostro compagno nonvoglia vendicarsi di qualcosa, troveràil modo di evitare la vostra testa....Lo stare più al centro vi aiuterà nel-l’intervento a rete dopo la rispostadell’avversario, metterà pressionementale al ricevitore e aumenterà ilnumero di errori a vostro favore.A volte potrà capitare di dover subirequalche lungolinea vincente, macome è noto il lungolinea è il colpo

più difficile da eseguire, quindi nondovremo far altro che dire bravo alnostro avversario, sperando poi chein futuro ci possa riprovare, consci delfatto che incapperà in tanti errori.... Il doppio non è solo tattica, ma èun’ottima “scuola tecnica”; i giovanidovrebbero spesso approcciarsi aquesta disciplina in quanto è un otti-mo allenamento per il servizio e larisposta, colpi che nel tennis moder-no sono di fondamentale importan-za. Si impara ad essere aggressivi da fon-docampo, dovendo giocare inevita-bilmente più vicino alla riga.Si allenano i riflessi e la tecnica a“rete”.Il mio è sicuramente uno SPOT prodoppio, l’inserimento di questa disci-plina in qualche allenamento aiute-rebbe molto i ragazzi, oltre ad essereun simpatico e divertente diversivo.

di STEFANO COBOLLI

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Ripartiamo!

L a nostra regione storicamente, econ discreta continuità, ha pro-

dotto un gran numero di giocatoridi spicco nel panorama tennisticonazionale giovanile ed assoluto. Purtroppo, per una serie di motiviche proverò ad elencarvi, il trend diquesti ultimi anni non sembra esserein linea con il passato: leggendo, adesempio, i risultati dei nostri giovaninei campionati nazionali individualidello scorso settembre-ottobre ci sirenderà conto che i risultati stenta-no ad arrivare. Sono infatti ben pochi coloro chehanno raggiunto almeno i quarti difinale. Ricordo che quando disputai laCoppa Lambertenghi, nel lontano1983, in quattro ragazzi laziali rag-giungemmo i quarti di finale... Ci tengo a ribadire che, dal mio pun-to di vista, il fatto di conseguirerisultati eccelsi a livello giovanile

non è una condizionenecessaria per diventa-re, in futuro, tennisti; ilmio è un discorso cheguarda al movimentotennistico laziale giova-nile di vertice in rap-porto alle altre regionied alla nostra storia. È vero che abbiamo vin-to per due anni conse-cutivi la Coppa delleProvince ma non èabbastanza per chi èabituato da sempre araggiungere risultati dirilievo in tutte le cate-gorie giovanili. Anche alivello assoluto nondobbiamo ritenercisoddisfatti; solo Cipollae pochissimi altri, trauomini e donne, ci rap-presentano incisiva-mente in ambito nazio-nale. Dalla mia analisi riguar-do all’oggetto in que-stione, e confrontando-

mi con esperti del settore, è emersoquanto segue:

• ci sono, da sempre, annate più omeno “fortunate”: quelle attua-li, raffrontandole a quelle passa-te, sono meno “fruttifere”. Ciò può essere determinato oltreche dalla ciclicità delle stesse, dalfatto che negli anni novanta, iltennis ha avuto ben poca visibili-tà mediatica ed un conseguentecalo di interesse e presenze nellescuole tennis.

• In questi ultimi anni le cose sonocambiate ma, per assurdo, la net-ta ripresa del movimento tenni-stico di base ha sì riempito le Satdei circoli ma, in alcuni casi, hatolto qualità alle stesse. Inoltre, alivello agonistico, va consideratoche la maggior parte dei circolideve fare i conti con la cassa.

• I giovani laziali oltre alle “distra-zioni” sociali hanno lo “svantag-gio” di vivere in una regione cheoffre tanti ulteriori modi di sva-go che distolgono dal tennis.

• Il fatto che ci siano tantissimi cir-coli può rappresentare un’arma adoppio taglio: troppo spesso iragazzi cambiano continuamenteallenatori senza riuscire a seguireun programma a lunga scadenza.

• Si risente della mancanza di queipolmoni che hanno prodotto gio-catori in gran quantità e qualità:il centro delle Tre Fontane equello del Foro Italico, all’epocadei Maestri Angelo Bartoni eAntonio Rasicci, erano veri e pro-pri punti di riferimento per imigliori prodotti dei vivai dei cir-coli. I migliori giovani laziali poteva-no tirar fuori le proprie qualità inquesti centri di perfezionamentoagonistico: è uscita da questescuole la quasi totalità dei nostrimigliori rappresentanti deglianni ottanta.

A questi punti per certi versi pocopositivi, ne va aggiunto uno che mi fa credere, e sperare, che il Laziotornerà nel breve volgere di po-chi anni, a recitare la parte del leo-ne. La qualità altissima del livello dei nostri insegnanti: Magnelli, Elia,Coppo, Pistolesi, Panatta, Cam-porese, Meneschincheri, Pescosolido,Vianello, Panichi, Squadrone, Pa-squini. Sono straconvinto che nessuna regio-ne può vantare una così alta qualità econcentrazione di abili tecnici e cono-scitori di tennis (e ne avrò sicuramen-te dimenticato qualcuno!). Proprio loro, a mio avviso, dovreb-bero indicare la strada da seguireper far sì che i nostri giovani impari-no ad avere la giusta mentalità e afar capire loro cosa vuol dire giocarea tennis.

L’articolodi VINCENZO SANTOPADRE

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Un giardino di amiciziaallegria ed agonismo

Tennis Club Garden

Quali sono le attrezzature di cuidispone il Garden?10 campi da tennis in terra battuta, 4campi in erba sintetica bivalenti, 2esclusivamente dedicati al calcetto,palestra, piscina, sauna, bar, ristoran-te, struttura per il ballo e per i ricevi-menti.L’attività sociale?È il nostro fiore all’occhiello, dispo-niamo di una sala carte dove i nostrisoci si dilettano in lunghe partite diburraco. Partecipiamo ai Tornei chevedono impegnati i Circoli dellaCapitale con buoni risultati. Perquanto riguarda il tennis organizzia-mo a maggio e giugno il torneosociale di tennis con 8 tabelloni didoppio, da settembre a dicembre 11tabelloni di singolo, a dicembre pre-miazione di fine stagione con l’asse-gnazione del premio all’atleta del-

l’anno, vinto nel 2008 da SerenaMolteni Come è andata la stagione 2008?Abbiamo ottenuto la promozionedalla D2 alla D1, la splendida confer-ma in B1 femminile, nonostante leassenze della Brunetti e Pagliarelli,grazie alle prestazioni della SerenaMolteni eccellente doppista.Pancho, parlaci delle squadre cherappresentano il Club?Allestiamo ben 30 squadre, negliOver siamo presenti in tutte le cate-gorie. Per quanto riguarda i giovanisiamo rappresentati a partire dagliunder 12, ai quali dico sempre didivertirsi ed imparare a stare in cam-po. Voglio fare i complimenti in parti-colare a Chiara Pappacena ed al suomaestro Stefano Ceci per la vittoriaottenuta al Lemon Bowl di quest’an-no. Vuoi segnalarci i giovani delle squa-dre del Garden?Al Garden abbiamo il piacere di alle-nare tennisti come: Manuela Poli,Deborah Cruciani e Isabella NekhaevaUnder 14 femminile. Filippo Marsili,Luca Grifoni, Cristian Mariani, YuriLorenzi e Leandro Pompei Under 12maschile. Chiara Pappacena e SaraSantilli Under 16 femminile.E per gli adulti?Serie D1 maschile, Serie C Maschile eFemminile, Serie B Femminile, Over

35 Maschile e 7 squadre OverMaschili e Femminili.Come si è concluso il 2008?Il Garden, a fine stagione ha vinto ilcampionato di quarta categoria fem-minile di massimo livello e la primaedizione della Coppa Castelli Romaninel doppio femminile.Tu sei in campo ogni giorno e dail’esempio a tutti?La mia passione mi spinge ad esserepresente al circolo già la mattina pre-sto e lo vivo insieme ai soci, unambiente che condivido con i mieicollaboratori Danilo Gargano eCristian Battisti, che mi aiutano nel-l’insegnamento.Il calcetto al Garden è una attivitàmolto praticata, il sabato è un giornospeciale per te?Sì, il sabato con trenta amici giochia-mo sempre, viene anche CorradoBarazzutti, Liverani, e tanti altri. È ilmio sfogo preferito ed i maligni dico-no che la partita finisce solo quandoil punteggio è a mio favore.Ci sono molte foto, che vedono pro-tagonista Pancho giocatore, raccon-tale?In una in particolare, sono in squadradi coppa Davis con campioni del cali-bro di Nicola Pietrangeli, MartinMulligan, Eugenio Castigliano ed alcapitano Vasco Valerio.Era il 1969 incontro che ci vedeva

Abbiamo incontrato Pancho DiMatteo ex giocatore di CoppaDavis, Presidente del Tennis ClubGarden, circolo nato nel 1974.

Da sinistra: Vasco Valerio, …………, Pancho di Matteo, Martin Mulligan, Nicola Pietrangeli.

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TENNIS CLUB GARDENVia delle Capannelle, 21700178 RomaTel. (06) 722.23.39 Fax (06) [email protected]

info utili

Tennis Club Garden

opposti allo squadrone Spagnolo deigrandi Santana e Orantes.Qual è la partita più bella che hai gio-cato e che ricordi volentieri?Agli Internazionali d’Italia contro ilrumeno Jon Tiriac, un giocatore bra-vo e scorbutico, ho vinto 7/6 al terzoset una partita estenuante, perché ilfurbo Jon era un vero maestro nel-l’interrompere il gioco con sceneg-giate che infastidivano pubblico eavversario. L’ho spuntata io ed è statauna delle più belle partite giocate alForo Italico, davanti ai miei tifosi.Il nuovo arrivato tuo figlio Luca, cre-sce bene?Già respira l’aria sana del Garden, siintravede un piccolo atleta, spero cheabbia i piedi buoni come un certoFrancesco Totti. Vuole sempre gioca-re, dà grande gioia a me ed a miamoglie. Il Torneo Internazionale da 50.000$maschile è in preparazione?Sì, oltre ai miei soci ArmandoLucchetti, Aldo Viola e FrancescaCosti, che collaborano con me per lasua realizzazione, c’è il Direttore delClub Giuseppe Briglia ed il Dott.Franco Selmi che sono due colonnedell’organizzazione. Il Torneo Inter-nazionale è una grande realtà e sisvolgerà dal 18 al 25 aprile 2009, lasettimana prima degli Internazionali

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d’Italia. Un evento molto atteso dainostri soci e da tutto il pubblico diRoma.Tra i vincitori del torneo, il caroFederico Luzzi, come lo ricordi?Mario, tocchi un tasto doloroso, tuttala famiglia del Garden ed io in parti-colare eravamo molto legati aFederico. Era un gran bel personag-gio in campo e fuori, ci manca tantis-simo. Spero che continui a giocarelassù.

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Sport e psicologiadi ELISABETTA VALLONE

La capacità di porsi in relazione proponendo rapportiaffettivi adeguati nelle varie circostanze di vita è da

considerarsi una delle espressioni più nobili nella condizio-ne umana. A tale proposito è doveroso distinguere duegrosse categorie in ambito di rapporti affettivi: rapportiispirati da buoni sentimenti e rapporti speculari; quando ilrapporto umano scaturisce da buoni sentimenti o senti-menti positivi contiene implicitamente l’obiettivo di opera-re per il proprio benessere con il benessere dell’altro.L’amicizia, intesa come esponente della categoria dellerelazioni positive, si pone al secondo posto subito dopo ilrapporto di amore. Premettiamo che gli esseri umani han-no bisogno continuo e costante di ricevere segnali di affet-tività positiva che favoriscano e consentano lo sviluppoemotivo e l’equilibrio mentale, segnali egregiamente con-tenuti nelle manifestazioni di stima, consenso, rispetto,considerazione, solidarietà, empatia, fiducia, comprensio-ne ed altri simili. In ambito sportivo, soprattutto in etàadolescenziale, il bisogno di contatti umani positivi occupauno spazio psicologico di grande rilievo, essendo i ragazzi

in fase di edificazione e strutturazione della propria perso-nalità. In una società, come quella che oggi viviamo, impo-stata sull’individualismo, la prevaricazione, la facciata, labramosia del potere materiale a qualunque prezzo, nonc’è spazio per i nobili sentimenti e poca attenzione all’edu-cazione ai valori veri della vita, i giovani, spesso, si sentonocostretti a primeggiare pena l’auto squalificazione, disisti-ma e timore di isolamento. Ad esempio, è abbastanza nor-male per un giovane sportivo capace di distinguersi conbuone prestazioni e altrettanto buoni risultati ricevereammirazione, consensi che consolidano il suo senso di ade-guatezza ed il senso di appartenenza, ma, purtroppo, èaltrettanto normale, che nel momento in cui la sua presta-zione dovesse recedere a livelli inferiori, cosa molto proba-bile in età di sviluppo, il giovane percepisce la propria usci-ta di scena in quanto realizza l’inspiegabile improvvisaindifferenza nei confronti della propria persona. In questesituazioni il danno psicologico che ne consegue, general-mente sottovalutato, può essere anche molto rilevante inquanto va a determinare una serie di eco negative. Sensodi delusione e tradimento, da parte di coloro che ritenevaessere suoi amici. Tristezza, demotivazione, calo dell’auto-stima, in quanto realizza che, come persona non riceve piùtutti i consensi di cui godeva precedentemente. Si insinuala solitudine e prende forma la sfiducia. Molto spesso otti-mi ragazzi con buone potenzialità atletiche abbandonanoil tennis o altre discipline, perché confusi e delusi dalleesperienze di cui sopra. Pertanto sarebbe davvero oppor-tuno correggere la tendenza sociale a valutare la personain base alla prestazione che offre piuttosto che per quelloche è. Solo gli individui adeguatamente appagati nel lorobisogno di considerazione, rispetto e consenso possonoesprimere al meglio se stessi nello sport come nella vita.

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L’amicizia e lo Sport

Dott.ssa Elisabetta Vellone laureata in psicologia alla Sapienzadi Roma - Istruttore Training Autogeno Consulente esternoIstituto Massimo di Roma

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ASD La Coccinella

L’Associazione Dilettantistica LaCoccinella è diretta dal MaestroStefano Germani, che svolge lasua attività presso il Real GolfSporting Club con scuole tennisriservate ai giovani ed adulti.

Quando e dove hai iniziato a giocare?Ho iniziato a sette anni a Latina, seguendo l’esempio di miopadre.Avete allievi promettenti?Sì, Irene Lauro di sette anni e Maria Vittoria Giovagnoli entram-be giocano nella categoria under 10. Cosa curi in particolare nell’insegnamento?I colpi da fondo campo ed il movimento di gambe, serve un granfisico per picchiare forte la palla, la nostra preparatrice è BarbaraBagnara, insegnante di Educazione Fisica e Maestra di tennis.

L’Associazione Sportiva La Coccinella si avvale di un Team di inse-gnanti molto affiatato, che collabora in piena armonia, in unabella e completa struttura.

Maestro Germani dove nasce il Tuoamore per il tennis?Circa 25 anni fa mi sono avvicinato altennis e dopo aver giocato moltissimitornei ho iniziato ad insegnare congrande passione. Collaborano con meDaniele Salati, Stefano Rossini,Doriana Panatta e Barbara Bagnara.Dopo appena tre anni cominciamo adavere buoni risultati.

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ASD LA COCCINELLA (c/o Real Sporting Golf Club)Via Licio Giorgieri, 50 - (Via Aurelia Km 9.500) - 00165 Roma - Tel. (06) 664.11.585 - Fax (06) 664.11.580

info utili

Quali sono i tuoi campioni prefe-riti?Borg su tutti, un mito, in campoera l’immagine dello sport.Essendo io mancino seguivo ancheil grande John McEnroe geniale einimitabile, l’antitesi di Borg. Fragli italiani Adriano Panatta gioca-tore dotato di classe pura.Curate solo i giovani? No, ai giovani dedichiamo partico-lare cura ed attenzione, ma nontrascuriamo gli adulti ai qualiriserviamo lezioni serali moltoaccurate.

Daniele Salati maestro e forte giocatore attualmente classificato 2.6, gioca tornei Open e gare a squadre in serie B.

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EMPIRE SPORT&RESORTVia degli Aldobrandeschi, 11500136 RomaTel e Fax: (06) 66.541.743www.sandroditrentotennis.it

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Quando hai cominciato a giocare eperché il tennis?Ho praticato da bambino tanto sportsono passato dal calcio al tennis unambiente più sano e familiareLa Tua riconoscenza di tecnico a chi va?Devo riconoscenza a due personaggi: ilmaestro Romano Ronchetti e il mae-stro Luciano Cecchinelli. Mi hanno for-mato sia dal punto di vista tecnico, cheda quello organizzativo.Insegno da venti anni e se dirigo unprestigioso circolo come l’Empire lodevo in gran parte a loro.

È importante il maestro per la crescitaumana dei giovani?Il Maestro penso sia fondamentale nonsolo per la crescita tecnica ma ancheper la crescita umana, dobbiamo primadi insegnare il tennis far capire l’impor-tanza della pratica sportiva e lo spiritodi sacrificio che si deve necessariamen-te avere.È più difficile insegnare il tennis aimaschi o alle femmine?All’inizio è più facile insegnare allebambine, ti seguono di più rispetto almaschietto, dai 14 anni in poi è piùfacile insegnare ai ragazzi.

Sandro Di Trento vulcanico maestroe uomo di spessore, trasmette lasua passione ai ragazzi ai soci edalle squadre del Club Empire.

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nato a: Roma

il: 27 dicembre 1970

altezza: 180 cm.

peso: 79 kg.

racchetta: Tecnifibre

corde: Tecnifibre

abbigliamento: Lotto

Il colpo che ti piace insegnare di più?Il rovescio, in particolare il rovescio lun-go linea che è il colpo che giocomeglio.Quali sono i migliori atleti che hai avu-to come allievi ?Ho allenato per un anno e mezzoRiccardo Ghedin ora n° 15 d’Italia, melo ha affidato il suo coach e mio amicoMichele Tellini, in quell’anno Ghedinha fatto un grande salto di qualità, miha dato soddisfazioni e da anni giocanella nostre squadre.Qual è la qualità per essere vincenti neltennis?Avere spirito di sacrificio, tenacia e for-za di volontà, i colpi si imparano e sideve soffrire senza queste caratteristi-che non si può giocare ad alti livelli.Qual è il circolo escluso l’Empire al qua-le sei più affezionato?Ho insegnato per molti anni al Forum,sono ricordi belli ed esperienze positi-ve, sono legato al Forum e VillaAurelia, sia come giocatore che mae-stro.A quanti anni si può cominciare l’attivi-tà agonistica?Direi di non iniziare troppo presto, iragazzi che vincono tra gli under 10 ounder 12 iniziano a fantasticare, arriva-ti a 16 anni le motivazioni non ci sonopiù e si smette vanificando anni dilavoro.Qual è la più bella partita che ricordi,l’emozione più forte che hai provatoda allenatore?La partita di spareggio per la Serie A1nel 2007 contro l’Aniene in doppio,abbiamo vinto con Jorguera ed Eco-nomidis battendo Pujol e Santopadre esiamo rimasti in serie A1.Come ti mantieni in forma?Attualmente il mio fisico è in secondopiano, il lavoro mi prende totalmente.Quando alleno gli agonisti, mi esercitoun po’, ma non basta per mantenere lagiusta forma.I genitori, condizionano il Tuo lavoro?Assolutamente no, con loro ho un rap-

porto aperto e corretto. Ci tengo chenon interferiscano durante la lezione,disponibile prima e dopo l’allenamen-to a qualsiasi chiarimento per l’interes-se dei miei allieviChi sono i tuoi amici tennisti?Tutti i componenti della squadra diserie A1 Luddi, Privato poi Nasoni eMarcello Macchione e altri ancora, sia-mo molto uniti, passiamo le giornateinsieme Qual è il campione di oggi che ammiridi più?Per la tecnica Roger Federer per latenacia Rafael NadalL’allievo che ti ha dato più soddisfazio-ni?Gorgerino, sono anni che lo alleno, havinto il Lemon Bowl in giovane età està lavorando duramente per tornareal livello che merita.Campioni si nasce o si diventa?Il fuoriclasse nasce, il campione con lapassione penso si possa costruire.Cosa farai tra venti anni?Spero di essere sui campi ed insegnarecome fa ancora a 70 anni il mio primoe simpatico maestro Romano Ron-chetti, al quale sono molto legato.

Di Trento con il Presidente Rocchi.

Empire Sport & Resort

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GIANLUCA LOVAGNINI

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I l Tennis in Carrozzina nasce in Italia nel 1987 e coinvolge oltre 150 atleti, molti deiquali impegnati in attività Internazionale.

In italia si organizzano esibizioni, masters ed eventi mondiali per le due categorieOpen: con disabilità agli arti inferiori e Quad: disabilità arti inferiori e superiori.Nel tennis in carrozzina la palla può fare due rimbalzi, prima di essere colpita. Aimondiali 2006 di Brasilia, Giuseppe Polidori, Antonio Raffaele e Gianluca Lovagnini

hanno conquistato la seconda posi-zione nella categoria Quad, risulta-to di grande prestigio per tutto ilmovimento.Al Master Italiano 2008 dellaMadonnetta Tennis Park vincononella categoria Quad AntonioRaffaele nel maschile e MariannaLauro nel femminile, il bravoFabian Mazzei è primo fra gli Open.I diversamente abili, possono diven-tare Maestri di tennis, esattamentecome i normodotati, una giusta econcreta opportunità.

Tennis in carrozzina

Normalmentespettacolari

Normalmentespettacolari

ANTONIO RAFFAELE

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Sport e superficiper tutti i gusti

Eur Sporting Club

Presidente Bruno Albani come ha vis-suto il Rodeo?Una avvincente manifestazione cheospitiamo ogni anno molto volentieri.Ho ringraziato i soci ed i ragazzi chehanno partecipato e lo staff chenonostante il gelo ci ha permesso digiocare. Il Club ha retto bene l’urtovista la numerosa e qualitativa parte-cipazione. Perché all’Eur Sporting Club tutti imigliori sono sempre presenti?In controtendenza alla crisi generaleil club stà vivendo una esperienzaimportante, abbiamo ricevuto 60nuove iscrizioni e nuove domande perdiventare soci.In questi anni le nostre attrezzature,si sono arricchite con un campo diBeach Tennis.Il maestro Cristiano Menighini ne èun ottimo interprete.Due campi da calcio a 5 regolamenta-ri, che inaugureremo l’ 8 marzo con inostri cugini del Circolo Tennis Eur. Quali sono i suoi obiettivi?Avvicinare i giovani allo sport, inse-gnare loro i veri valori, favorire la cre-scita di elementi dotati dal vivaio delMaestro Di Vincenzo. Allenamentipersonalizzati come per PaoloVolpicelli seguito da Silvio Scaiola.Siamo entrati a far parte e ne siamoorgogliosi, dei Circoli Storici dellaCapitale.La nostra forza sono le famiglie cheda quattro generazioni frequentanol’Eur Sporting Club, che ho l’onore dipresiedere.

La cultura del tennis dove nasce?Sono anni che partecipiamo ed orga-nizziamo squadre e tornei, dalla serieA degli anni d’oro a tutte le competi-zioni giovanili e over. La cultura sono i fatti concreti ed illavoro.La scuola come è suddivisa?Alle 17 è uno spettacolo con i giova-nissimi, poi gli allievi vengono suddi-

visi per colore e corrispondono ai cer-biatti, canguri e coccodrilli come unavolta.Il Circolo cosa offre ai ragazzi dellascuola?Oltre ai campi, usufruiamo della pale-stra che ci permette di dare continui-tà alle lezioni in caso di pioggia, conallenamenti al coperto come è succes-so spesso quest’anno.

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Giuseppe Di Vincenzo inossidabile maestro e promotore del Tennis.

EUR SPORTING CLUB - Via di Vigna Murata, 90 - 00143 RomaTel. (06) 503.41.78-9 - Fax (06) 519.58.853www.sportingeur.it - [email protected]

info utili

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Scarà, Morganti, Quintarelli, Pesoni ingara contro tennisti blasonati come.Massimiliano Pace, Filippucci, Troiani,Gatti, Yari Natali, il tutto in due gior-nate di gara dense di agonismo esocializzazione.Paolo Volpicelli volitivo atleta di casaviene eliminato da Russo 4/2 2/4 10/8,Gian Marco Coletta si ferma davanti aMarco Viola 1/4 4/1 10/6, Nasoni piegaStabile 4/0 4/1, Oscar Rodriguezperentorio 4/2 4/2 su Fidanza. Valerio Russo in perfetta forma fisica,impone ritmo e potenza a MarcoViola 5/4 4/0. Nasoni deve sudare per avere lameglio di Rodriguez 4/5 5/3 10/8.La finale è degna di una grandemanifestazione, colpi d’alta scuola,ace risposte vincenti, passanti, messi

in mostra da Nasoni e Russo.Vince il torneo Mirko Nasoni 4/5 4/0 16/14, che ci ha credu-to fino in fondo, ma Valerio Russo è in forte crescita tecni-ca, fisica e psicologica.Soddisfatti Cobolli e Santopadre organizzatori del rodeoper la partecipazione dei giocatori e la disponibilità deisoci e dello staff dell’Eur Sporting Club.

I l Rodeo Open “SIGNOR TENNIS”, fatappa all’Eur Sporting Club, sodali-

zio sportivo, fra i più prestigiosi dellaCapitale. La sezione tennis diretta dal maestroGiuseppe Di Vincenzo, è conosciutaed apprezzata a livello nazionale. Tanti eccellenti giocatori, si sono for-mati in questa struttura, dotata diattrezzature all’avanguardia come: 9campi da tennis in terra rossa, 2 cam-pi di calcio a 5 in erba sintetica, 1campo da calcio a 8, piscina estiva,sala carte, ampi spazi verdi, bar risto-rante e grande parcheggio.In questo contesto e grazie all’innato senso dell’ospitalità edi vera passione sportiva di tutto il corpo sociale, del consi-glio direttivo con il Presidente Bruno Albani in primis sisvolge per il 2° anno il circuito Rodeo con la sua terza tap-pa open 2009.142 giocatori suddivisi per valore tecnico, da 4 nc allaseconda categoria.Giovani emergenti vedi: Gallo Curcio, Natale, Evangelisti,

13SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

Rodeo 2009 / OPEN / EUR SPORTING CLUB

Nasoni concede il bis. Russo… non dorme!Una finale spettacolare

MIRKO NASONI

VALERIO RUSSO

PAOLO VOLPICELLI

Page 14: Signor Tennis - n.1 - anno II

I l circuito Rodeo prosegue spedito ilsuo cammino con la tappa juniores,

per la categoria Under 14, disputataal G Power sulla Via Tiburtina a Roma.Un moderno impianto polifunzionale,dove il tennis è ben curato dal mae-stro Michele Montani Direttore diuna importante Accademia.Il G Power è invaso dai giocatori piùrappresentativi del tennis regionale.Tanti gli incontri disputati sotto laattenta guida dei giudici arbitriLazzareschi e Napolitano.Tanti i soci del Club ad assistere alla

manifestazione, con le famiglie, i diri-genti, i Maestri dei Circoli del Lazio.Giovani tennisti, sono già di primamattina in Via Nasini al G Power periscriversi personalmente, desiderosi diben figurare in questa manifestazio-ne unica ed originale nel suo genere.La formula dei due set a 4 games contiebreak finale è micidiale, tradiscenel tabellone maschile la testa di serienumero 1 Marco Mosciatti, poco con-centrato contro il potente MicheleGallo del C.T.Eur, ne esce sconfitto .Giovanni Grieco numero 2, gioca unbel match, ma si smarrisce nelle fasicruciali ed esce dal torneo, per manodi Alessandro Spaziani.Matteo Berrettini, della Corte deiConti, dopo una dura lotta, si imponein tre set su Gallo 4/0 0/4 10/8 e acce-de alla finale. Matteo Mosciatti, ingrande forma fisica, costringe

Spaziani suo avversario, a lunghi edestenuanti scambi . La stanchezza sifa sentire ed il bravo AlessandroSpaziani lascia il G Power sconfittoper 4/2 4/2.La Finale è giocata molto bene daidue atleti ed il pubblico presente sidiverte e sottolinea con applausi lospettacolo offerto dai due Matteo. Illungo incontro si conclude conBerrettini vincitore per 4/5 4/2 7/5.Entrambi hanno onorato il Rodeo alG Power con il loro impegno.Nel femminile, al termine di una inte-ressante fase di qualificazione,Sinibaldi batte Tommasi 2/4 4/2 7/4,Poli supera Sforza 4/0 5/3, Cruciani hala meglio su Nekhaeva 4/2 1/4 7/5,Jaccod regola Segna 4/1 4/0.Sinibaldi prosegue il suo cammino eli-minando Poli del T.C. Garden 4/1 5/3,mentre la Jaccod con un secco 4/0 4/0non concede nulla alla Cruciani.Lucrezia Sinibaldi, del CircoloCanottieri Lazio, vince il torneoUnder 14 femminile al G Power, con ilpunteggio di 2/4 4/2 7/5 sulla effer-vescente Guendalina Jaccod, firman-do la prima tappa juniores femminiledel Rodeo Signor Tennis 2009.Simpatica la premiazione, con lemamme degli sconfitti che premiano ifigli dei vincitori, in un clima di gran-de sportività.

14SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

Rodeo 2009 / UNDER 14 / G-POWER

Lucrezia Sinibaldi e Matteo Berrettini trionfano al G-Power

Page 15: Signor Tennis - n.1 - anno II

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27 giugno - 4 luglio 2009

Una settimana di tennis in un contesto unico, contecnici di livello nazionale

Il nostro obiettivo

IN COLLABORAZIONE CON

Lo scopo del Tennis Clinic è quello di accrescere il bagaglio tecnico, migliorareil senso tattico-strategico ed incrementare la prestazione utilizzando metodolo-gie di allenamento specifico per giocatori d’alto livello e con l’ausilio dei riflessifilmati; saranno allenati diritto, rovescio, volée, smash, servizio, smorzata, dire-zione, profondità, variazioni di velocità, tempo sulla palla, cambio di rotazioni,solidità mentale, precisione, costruzione e finalizzazione tattico strategica.

StefanoPescosolidoMaestro nazionale ad Honorem.N° 42 ATP nel 1992.Due titoli in tornei ATP.Per 8 anni ha fatto partedella squadra italiana diCoppa Davis. Campioneitaliano assoluto nel 1993e nel 1997.

VincenzoSantopadre

GiuseppePozzi

StefanoCobolli Alessandro

Filippucci

SilvioScaiola

Lo staff tecnico

Le quote

Maestro nazionale ad Honorem.N° 100 ATP nel 2001.2 convocazioni in CoppaDavis. 5 challenger vinti.Attuale giocatore di serieA per il Circolo CanottieriAniene.

Maestro nazionale. Vincitore, da giocatore, di23 titoli italiani e 3 titolimondiali. Ha trasmesso la sua esperienza digiocatore a tanti atleti dilivello internazionale chehanno fatto parte dellesue squadre.

Best ranking. ATP n° 236, ha vinto 10tornei future/satelliti edha partecipato a tutti itornei del grande Slam,nel 1995 è semifinalista ai Campionati Europeiunder 18, attualmenteclassificato 2.1, difende icolori della CanottieriAniene nella serie A asquadre.

Maestro Nazionale.Ex giocatore di categoriaB1. Pluricampione d’Italia,giocatore estroso daltennis spumeggiante.Superbo interprete deldoppio dove vanta 1titolo italiano Under 18 enumerosi titoli assolutiregionali.

Tennista professionista dal1991 al 1998. Best rankingATP singolo n° 265 edoppio n° 377. Campioneitaliano singolo dicategoria B nel 1993,maglia azzurraCampionati EuropeiMilitari a squadre del1993.

• Quota partecipanti alla Clinic: 1050 euro• Quota partecipanti vacanza: 750 euro• Quota partecipanti da 3 a 12 anni: 375 euro• Quota partecipanti da 0 a 3 anni: gratis

LA QUOTA COMPRENDE• Soggiorno, in camere standard • Pensione completa (bevande incluse) • “Hotel del Faro” 4 stelle c/o il villaggio turistico Pugnochiuso • Possibilità di soggiorno in stanze superior, luxury, suite• Servizio spiaggia (ombrellone, sdraio, lettino) • Pugnochiuso card • Foto di gruppo con i Tecnici+DVD con immagini della vacanza a Pugnochiuso.

LA QUOTA COMPRENDE ANCHE

L’occhio attento del Mondo di Ace di MarioLaurenti con le sue telecamere riprenderà le fasidi gioco in allenamento e durante le partite. Le immagini saranno commentate dai maestri einserite in un video sintesi della Tennis Clinic.

Partecipazione alla Tennis Clinic • Set Clinic: magliette, cappellini e felpa • Un servizio di accordatura racchette • TORNEI DI SINGOLO, DOPPIO GIALLO

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Page 16: Signor Tennis - n.1 - anno II

Fabrizio, quali metodi usi nella tuascuola?Preferisco lavorare sulla qualità, laquantità deve essere al servizio del-la qualità. Per me, è inutile giocare3 palle in più se prive di attenzionee concentrazione. Per migliorareoccorre protrarre nel tempo la mas-sima dedizione possibile al fine diottimizzare le caratteristiche indivi-duali. Esiste una Scuola Italiana? O ti ispi-ri ad altri modelli?Ognuno applica il suo metodo,anche se nel mondo ci sono tantimaestri che insegnano bene e chepossono offrire soluzioni valide dal-le quali prendere spunto. Il con-fronto non fa mai male.Massimo, tu che hai girato il mon-do, cosa prenderesti dalla ScuolaSpagnola?La loro grande capacità di applica-zione nell’allenamento.Da quella Francese?Non hanno una scuola tecnica pre-cisa, dispongono di risorse econo-miche, strutture e tanti maestri. Fabrizio, come sono cambiati gliinterpreti del tennis moderno?Le nuove racchette, le superfici, lepalle, hanno appiattito il tennis,servizio velocissimo, rimbalziimprendibili, siamo arrivati ad unaesasperazione della fisicità. Controquesti forti campioni che colpisco-no la palla 200 Km/h, solo cambian-do qualcosa puoi farcela. Gli italiani per loro natura sonocreativi, amano curare la tecnica,un po’ meno il fisico. I sacrifici e iduri allenamenti sono per moltiindigesti.Perché allenarsi tutti i giorni? Per ottenere i risultati ci vuoleapplicazione quotidiana. Vannoadottati comportamenti ben precisicome: puntualità, rispetto dei ruoli,condivisione degli spazi, cura delcorpo e assoluta dedizione al pro-prio perfezionamento tecnico ago-nistico.Fabrizio, potresti mai rinunciareall’insegnamento?Assolutamente no, amo questo

TTVIANELLOVia Accademia Peloritana, 26 - 00147 Roma Tel. - Fax (06) 54.103.95 - (06) 97.603.246www.ttvianello.it - [email protected]

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Il presidente Fabrizio Vianello eMassimo Vianello ci presentanosimpaticamente il loro circolo

16SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

lavoro e il contatto con i giovani che tanto mi hanno datoe tanto ho ancora da imparare da loro ed insegnare a loro.Il supporto della famiglia, quanto conta?La nostra è una famiglia di sportivi, viviamo il ttVianellointensamente, condividendo sconfitte e vittorie ed i pro-gressi dei nostri tanti allievi.

ttVianello

Page 17: Signor Tennis - n.1 - anno II

17SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

U na idea vincente, che riceve il consenso e la partecipa-zione di centinaia di giocatori provenienti da tutto il

territorio Nazionale. Il Due Ponti mette a disposizionedegli oltre 200 iscritti la sua efficiente struttura, una acco-gliente “Arena” per gli scalpitanti tori della categoriaOpen. Due giornate di gara dense di incontri tennistici erelazioni sociali. Messi a dura prova i giudici arbitri Stefano

Terribile e Lamberto Lazzareschi, che coordi-nano la lunga serie di partite con professio-nalità. Approdano ai quarti di finale OscarRodriguez, Stefano Valenti, Marlon VanIngen, Massimo Capone, Alessio Abbon-danzieri, Marco Viola, Andrea Paciello eGiulio Di Meo. Tutti atleti di seconda catego-ria, rimasti in gara grazie alla loro superioretecnica ed esperienza agonistica. I padroni dicasa Emanuele e Pietro Tornaboni amano losport, assistono divertiti a questo via vai digiocatori, tecnici, genitori, “zippati “ nellaloro struttura unica per accoglienza, efficien-za e cordialità. La prima sorpresa dei quarti,la fornisce Stefano Valenti del T.C. Parioliche batte Oscar Rodriguez 2-4 4-2 10-6,Marlon Van Ingen supera Massimo Capone

4-1 5-4, Alessio Abbondanzieri lotta e vince contro il forteMarco Viola 4-1 2-4 14-12 e Giulio Di Meo regola il giova-ne napoletano Andrea Paciello 4-0 4-2.In semifinale Di Meo irretisce Abbondanzieri con la suaistrionica personalità, due soli set 4-2 4-1 per entrare infinale.L’olandese Marlon Van Ingen, concede poco al simpaticoValenti 4-0 4-1, avrà di fronte il già qualificato Di Meo atle-ta dell’Empire di Roma. Tra i soci del Due Ponti presenti all’epilogo del torneo, ilmaestro Alessio Palladino Direttore Tecnico della scuolatennis, con i suoi migliori allievi.La finale non delude le attese, con Giulio Di Meo indiscus-so mattatore, che sciorina una serie di fendenti, alternatiad improvvise discese a rete spettacolari e vincenti. Marlon Van Ingen, solido giocatore olandese, nulla puòcontro lo scatenato Di Meo, in giornata di grazia. Escesconfitto 4-2 4-2, pur disputando una bella finale. Numerie qualità in forte crescita al Due Ponti, tappa Open delRodeo Signor Tennis, edizione 2009.

Rodeo 2009 / OPEN / DUE PONTI

Di Meo vinceseguendo il suofilo illogico…!

Marlon Van Ingen, 2° classificato.

Il vincitore Giulio di Meo e Pietro Tornaboni.

Page 18: Signor Tennis - n.1 - anno II

Quali sono i suoi obiettivi per la sta-gione 2009?Dopo aver consolidato la giovanescuola di tennis lavoriamo sulla quali-tà per dare vita alle squadre che cirappresentano nelle competizioniRegionali per le categorie under 12,14 e 16.Ci sono giovani promettenti?Sì, tra gli under 16 maschile CiarroccaClemente e Gregorio Calabresi e tra idebuttanti Annagiulia Parisi. Gli adulti svolgono attività?Certamente, abbiamo una buonasquadra over 40 femminile, il capita-no è Amalia Perfetti ne fanno parteNadia Romano, Anna Sarcinella eBeatrice Calabria Marco, dove hai cominciato a giocaree quando?Ho iniziato al Tennis Massimi, a 10anni ero bravino e sono passato primaal Fleming poi al Foro Italico mi alle-navo nello stesso gruppo di ClaudioPanatta e Marco Alciati. I tuoi incontri più belli?Ricordo una vittoria a Perugia ed unasconfitta a Lavinio con Claudio Pa-natta.Alla premiazione era presente la glo-riosa squadra Italiana di Coppa DavisMario Belardinelli compreso, unagiornata indimenticabile per me.

Quale campione ammiravi ed ammirioggi?Nel passato John McEnroe e PeteSampras, degli attuali Federer e Na-dal.Cosa hai perso o guadagnato con glianni?La mia fortuna è quella di tenere vivoil bambino che è in me, in sintoniacon il professionista. I due, convivonoin piena armonia.Com’è cambiato il tuo gioco dalla rac-chetta di legno ad oggi?Ho iniziato con la racchetta di legno, inuovi attrezzi costruiti con materialileggeri e performanti non si addiconoalle mie caratteristiche. Io devo “sen-tire” la racchetta per poter esprimereil mio tennis migliore. Amo i telai rigi-di con il profilo sottile.Che doti sono necessarie per gestireuna Scuola di Tennis?Cambiano le generazioni, i giovanisono esigenti ed irrequieti. Ci vuolepolso e sensibilità, per comprendereed istruire le nuove generazioni. Illavoro quotidiano paga sempre, serveprofessionalità per chiedere l’impe-gno ai giovani.La differenza fra un buon tennista edil campione?Tutti con allenamenti mirati e attitudi-ne fisica possono diventare non buoni

ma ottimi giocatori, il campione escedalle regole, le sue qualità sono natu-rali e un bravo tecnico può solo gestir-ne l’attività in modo oculato ed intel-ligente. Il gioco moderno richiede ver-satilità, adattabilità alle superfici digioco, ai cambiamenti di fuso orario ela cosa principale è la fortuna di gode-re sempre di ottima salute.Il maestro che stimi di più?Tra quelli di ieri Angelo Bartoni, oggiTato Pedà. C’è una scuola alla quale ti ispiri?Alla gloriosa scuola maestri della TreFontane diretta dal maestro AntonioRasicci.Perché un giovane deve iscriversi allaTua Scuola di Tennis?Per la qualità dell’insegnamento e laserenità del corpo insegnante.Cosa hanno gli stranieri più di noi?La tenacia nell’allenamentoCosa abbiamo noi?Una volta l’estro oggi neanche quello.La tua miglior classifica?B4.Il tuo compagno di doppio ideale?Marco Alciati Cosa farai fra 20 anni?Gestirò un club sportivoA quale circolo sei affezionato?Al Fleming quando ero con il maestroGianni Salvati. Era carismatico e trasci-natore.Come ti trovi al Circolo Antico Tiro aVolo?È un Club fantastico, in fase di rinno-vamento, le nuove attrezzature in co-struzione daranno un impulso im-portante all’attività sociale e sportivadel già prestigioso e storico sodalizio.

18SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

CIRCOLO ANTICO TIRO A VOLOVia Eugenio Vajna, 2100197 RomaTel. (06) [email protected]

info utili

Circolo Antico Tiro a Volo

Marco Fanano, temperamento, classe e lucida determinazione

Page 19: Signor Tennis - n.1 - anno II

19SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

A d accogliere i giovanissimi atleti è il grande campionedel nuoto Stefano Battistelli che gestisce lo storico

impianto. Il campione secondo nei mondiali di nuoto del1986 nella specialità dei 1500 m stile libero, medaglia dibronzo nei 400 misti alle Olimpiadi di Seul ed a Barcellona1992 nei 200 m dorso. Battistelli “Bibì” insieme al Maestrodi tennis Enrico Sellan, ha seguito i giovani durante gliincontri, mostrando interesse per il gioco espresso sui cam-pi, tirati a lucido dal personale dell’ R70. In 8 passano al tabellone finale dei terza categoria: Catini,Scarà, Minerva, Crocetta, Cortegiani, Meneschincheri,Harcila e Quintarelli.Ai quarti di finale Lo Priore batte 5/3 4/1 Gallo Curcio,

Evangelisti 4/2 5/3 aCaperchi, MatteoMosciatti 5/3 4/2 aBerrettini e Spazianielimina Obino 4/2 2/47/3. In semifinale, Evan-gelisti gioca concen-trato e tampona i col-pi potenti di LoPriore che ha troppa

fretta e commette errori di misura. Evangelisti intelligente,agile e sornione, si qualifica per la finale con il punteggiodi 4/2 5/3. Nella parte bassa Matteo Mosciatti affrontaAlessandro Spaziani. Incontro ricco di tecnica ed accesoagonismo, che vede Mosciatti prevalere dopo tre combat-tuti set, 4/2 2/4 8/6 e raggiungere la finale.Evangelisti, nonostante la fatica accumulata nei turni pre-cedenti, gioca un tennis spettacolare contro il velocissimo eresistente Mosciatti. Il punteggio premia l’atleta delNomentano, il bravo Matteo Mosciatti, molto motivato epreparato, vince il torneo 5/4 5/4, ringrazia i simpatici non-ni che lo hanno seguito e sostenuto con l’attenzione el’amore che merita.Santopadre e Cobolli organizzatori del Circuito SignorTennis hanno ringraziato Stefano Battistelli dell’R70 perl’ospitalità, il maestro Enrico Sellan, lo Staff ed i giudiciarbitri Stefano Terribile e Lamberto Lazzareschi.

Rodeo 2009 / UNDER 16 M / R70

All’R70 un fiumedi agonismoin riva al Tevere

Evangelisti, 2° classificato.

Page 20: Signor Tennis - n.1 - anno II

Di Battista, l’Heaven è una bella real-tà, dove ci troviamo?In una zona giovane, circondata dalverde denominata Torraccia, tra la Nomentana ed il raccordo anulare.

Come ti trovi, inquesto avveniri-stico impianto?Molto bene, ilP r e s i d e n t eM a s s i m i l i a n oRicci è un grandeappassionato ditennis e ci mettea disposizionecampi, strutturee spazi adeguatialle nostre esi-genze. Noi mae-stri abbiamo il

compito ed il piacere din far divertirei tanti giovani che vivono in questoquartiere e scelgono l’ Heaven 2.

Tabolacci è esigente il PresidenteRicci?Chi investe nello sport è sicuramenteun imprenditore speciale. Il nostroPresidente vuole insieme a noi, dif-fondere il più possibile la pratica deltennis. La nostra scuola è partita benecon tanti ragazzi, alcuni di loro parti-colarmente dotati per questa discipli-na. Mi auguro di avere al più prestogiocatori agonisti, per formare fortisquadre e perché no, una futura com-pagine di serie A.Di Battista, presentaci lo staff dei tec-nici?Come responsabile della ScuolaTennis ho voluto al mio fianco il mae-stro Tabolacci che oltre ad essere unamico è molto bravo, il maestroFrancesco Cherubini, il collaboratoreRoberto Benas ed il preparatore atle-tico Alessandro Giorgi, uno staff serioe preparato che ci permette di avere

al primo anno ben 180allievi.Tabolacci, quando haiiniziato a giocare e per-

ché il tennis?Ho iniziato a quattro anni

al Virtus Mellano di Aciliadove giocavano Simone Ercoli,Alessandro De Minicis e GuidoPossamai tutti di livello Internaziona-le. Ho iniziato con Patrizia Aleggi ed ilmaestro Andrea Ciabocco con il qualesono rimasto fino a diciotto anni poimi sono trasferito alla PolisportivaPalocco con Alessandro Galli e lì hochiuso la mia carriera di giocatore.Sono ora felice di insegnare ai giova-nissimi ed in particolare agli agonisti.Di Battista, ci sono allievi prometten-ti nell’agonistica?Sì, abbiamo allievi di punta che sonoFrancesco Ferro, Vanessa De Carli eMichela Moroni. una ragazza fanta-stica volenterosa, tanta umiltà evoglia di lavorare, studia si allenaseriamente e partecipa a torneiNazionali ed Internazionali.Michela come ti trovi all’Heaven 2?Contentissima del gruppo con cui mialleno, Marco e Fabrizio mi sono vici-no con tutto lo staff sono soddisfattae spero che arrivino i risultati. Que-st’anno a novembre ho la laurea e poimi dedicherò solo al tennis, per porta-re in alto il nome dell’ Heaven 2.Tabolacci, a cosa devi la Tua coordina-zione?Ho avuto la fortuna di avere comepreparatore Pasquale Giannattasiocampione di Atletica leggera delleFiamme Gialle nei cento e duecentopiani. Mi ha seguito da giovane e miha dato le basi atletiche di cui tuttoragodo, purtroppo non c’è più.Di Battista, dove ti sei formato comeallenatore e dirigente?Ho diretto l’ F84, un club con quattrocampi da tennis, mi occupavo di tutto

Marco Di Battista e Fabrizio Tabolacci maestri non per caso…. ma perscelta

Heavenon Board

Minicrociera a BarcellonaSport, salute e benesserecon Sognando il Mondoe Heaven Sporting Club2-5 Maggio

2009

Sport e salute in strutture HeavenHeavenall’avanguardiaall’avanguardiaSport e salute in strutture

Heaven Sporting Club 1/2

Page 21: Signor Tennis - n.1 - anno II

Heaven Sporting Club

in prima persona, una esperienza for-mativa, dove ho raggiunto dei buonirisultati. Come tecnico, dai maestriFederici e Picchione, ho appreso comesi gestisce una scuola senza trascurarenessuno, dal bambino all’agonistica.Dare il giusto spazio ad ognunorispettando i diversi livelli di gioco è ilsegreto per una buona gestione tec-nica.Tabolacci, cosa vuoi dire ai genitori?Di dare piena fiducia ai maestri,lasciarli lavorare, senza mettere nélimiti né ostacoli. È estremamentedannoso dare inutili consigli al bam-bino, o peggio ancora fare ripetizionia casa. Errori gravi da evitare, per ilbene dei propri figli. Di Battista, per quanto riguardal’agonistica?La mia prima riflessione è rivolta a noimaestri, che con troppa facilità dicia-mo, suo figlio è forte. Si generanonelle famiglie facili illusioni, cosa mol-to pericolosa per tutto l’ambientedello sport. Il vero valore degli atleti,lo dà il campo già negli allenamenti ele competizioni completano il qua-dro. Roma, è una città dove si giocanotanti tornei, per tutte le categorie,non c’è necessità di portare all’esteroatleti che perdono al primo turno inun torneo vicino casa. Ai nostri agoni-sti programmiamo una attività equili-brata e mirata prima sui nostri circuitiregionali, poi Nazionali e per chimerita internazionali.

Tabolacci, il tuo sogno nel cassetto?Avere un giocatore od una giocatricedi livello, con i quali andare ai torneidel Grand Slam.Di Battista, il tuo?Quello di far giocare più bambini pos-sibile a tennis, per questo ho sceltoTabolacci, che pensa in grande. Ildivertimento e la socializzazione sonoalla base del nostro sport, il campioneè un dono e l’eccezione, che anch’iomi auguro di allenare. Tabolacci, Il numero ideale di allievi incampo?Nella fascia dai cinque agli otto annianche sei allievi per campo, fino adarrivare man mano, al rapporto idea-le di un maestro per ogni allievo.Tabolacci, qual è la tua progressionedi insegnamento?

Preferisco iniziare dal diritto, per poiaffrontare il servizio e lasciare perultimo il rovescio. L’esatto contrariodelle mie caratteristiche che ho unottimo rovescio, un pessimo diritto eun discreto servizio Di Battista, cosa offre la scuola tennisdell’Heaven 2?Offre la garanzia del lungo periodo,in questa struttura possiamo darecontinuità al nostro progetto, graziealla fiducia accordataci dal presidenteMassimiliano Ricci. La scuola di tennisall’Heaven 2, è un’oasi di verde, dota-ta di un incantevole percorso salute,lontana dai rumori, dallo smog e for-nita di strutture moderne per l’attivi-tà indoor. Il nostro è uno staff giova-ne, dinamico, disponibile e proiettatoal futuro dei giovani.

21SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

HEAVEN SPORTING CLUBVia Frascineto, 67-71 - 00173 RomaTel. (06) 726.72.551 - Fax. (06) [email protected]

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www.heavensportingclub.it info utili

Page 22: Signor Tennis - n.1 - anno II

A lle Palme Sporting Club di Romasi è svolto il torneo Under 16

femminile aperto alle 4.nc 4.5, finoalle terza e seconda categoria. Moltedelle giocatrici presenti, praticano iltennis da pochi anni, ma tra le iscritteanche alcune eccellenti interpreti deitornei regionali e non solo. Il tabellone 4.nc 4.5 ci ha fatto assiste-re ad incontri giocati più sull’emozio-ne e la voglia di esserci che sullefinezze tecniche. Si qualificano altabellone 4.3 4.2 4.1 Pannone Elisa,Bertuccelli Vittoria, Giovannini Camil-la e Ottaviani Sara, quest’ultima vinci-trice fra le 4nc.Pappalardo Alessia del Sant’Agnese eBoccardi Olivia del Tennis Club Parioli,sono rispettivamente testa di serienumero 1 e 2 del tabellone 4.3 4.2 4.1ed entrambe accedono alla fase fina-le del torneo, dopo aver superato treturni. L’incontro decisivo fra Pappalardo eBoccardi è giocato su ritmi elevati,buone combinazioni tecniche evibrante agonismo. Dopo tre combat-tuti set Alessia Pappalardo si aggiudi-ca il tabellone limitato alle 4.1 con ilpunteggio 3/5 4/1 7/4.La fase finale del torneo vede prota-goniste Caterina Ghedin classifica 2.8,testa di serie numero 1, AdrianaLavoretti 3.4, testa di serie numero 2,Sofia Pecorare 3.5 e le due qualificatePappalardo Alessia e Boccardi Olivia.Alessia Pappalardo, opposta alla

P e c o r a r e ,disputa un belmatch, vince ilprimo set 4-0,perde ilsecondo 4-2per poi cede-re 7-4 al tie-break finale. Boccardi è alla sua quar-ta partita, di fronte alla precisione edalla potenza di Caterina Ghedin, cedee perde 4/0 4/1.Adriana Lavoretti impiega tre set peravere la meglio sulla elegantePecorare 4-1 2-4 7-2, incontro equili-brato vinto grazie alla maggiorepotenza e grinta nei momenti decisi-vi.In finale Ghedin impone il suo ritmo eneutralizza i colpi della volitiva Lavo-retti. Sprazzi di bel gioco e chiusuradell’incontro 4-2 4-1, con il qualeCaterina Ghedin si aggiudica la tappadel Torneo Rodeo Signor Tennis allePalme Sporting Club.Una tappa femminile ben riuscita,grazie alla squisita ospitalità e colla-borazione di Fabrizio Sagnotti, Fa-brizio Castellucci, gestori dell’impian-to e del maestro Francesco Elia.

22SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

Rodeo 2009 / UNDER 16 F / LE PALME

Ghedin e Lavorettigiovani di qualità

ADRIANA LAVORETTI

Alessia Pappalardo, 1ª classificata dellaIII categoria.

Caterina Ghedin, 1ª classificata.

LE PALME SPORTING CLUBVia Bosco Marengo,1500166 RomaTel.: (06) 66.181.868

info utili

Page 23: Signor Tennis - n.1 - anno II

23SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

Nel tabellone femminile Lombardo Beatrice del NewCountry Club Frascati, testa di serie numero 1,

Giannini Lodovica Corte dei Conti numero 2 e JaccodGuendalina, attendono le qualificate del numeroso grup-po delle 4nc, 4.5, 4.4.Ottimo il cammino di Tropiano che nella parte alta, superanell’ordine De Stefano 4/1- 5/3, Arcuti 4/0 – 4/1, la testa diserie numero 1 Moretti 4/0-2/4-7/5 e Nucci 4/0-4/1, qualifi-candosi al tabellone finale.Sforza sempre in due set elimina Ciccone 4/0-4/2, Segna5/3-4/0, Carbonaro 4/2-4/1-, Ranieri 4/1-4/2 e Tommasi 5/4-4/2 ed entra nella fase principale con pieno merito.Guendalina Jaccod interrompe il cammino Di Sforza 4/0-4/1, grazie al suo gioco preciso e potente. Tropiano perdein semifinale con Lombardo, al momento più forte e moti-vata.Jaccod e Giannini danno vita ad un incontro seguito edapprezzato dal pubblico presente, prevale Jaccod 4/2-5/3.

In finale Lombardo impone ritmo e schemi di gioco,lasciando alla Jaccod solo 2 games, 4/0-4/2 è il punteggio infavore della brillante Beatrice.Nel maschile di scena Catini C.T.Eur numero 1 del tabellone, Cedrone numero 2, Morganti terza testa di serie eQuintarelli numero 4, in un tabellone con ben 99 iscritti.Dai turni di qualificazione emergono, i fratelli Catini,Mogos, Moroni, Quintarelli, Delisio, Fasciani, Lavagna,Balzerani, Seroddi, Cortegiani, Morganti, Scarà, Martinelli,Tucci, Cedrone.Accedono ai quarti Catini D., Moroni, Quintarelli, Lavagna,Balzerani, Cortegiani, Scarà e Cedrone, solo i primi quattroaccedono al tabellone finale e sono Catini D. 4/2-3/5-7/2 aMoroni, Quintarelli 4/1-4/5-7/3 su Lavagna, Cortegiani 4/1-4/2 batte il promettente Balzerani, Cedrone 4/1-1/4-7/5supera Scarà.Quintarelli perde 3/5-0/4 da Gallo, Natale Michele batteCatini 4/0-4/0, Cortegiani ha la meglio su Lerz 4/1-4/2,Mastrantonio ferma Cedrone 4/2-4/2, Gallo elimina Grieco4/2-3/5-7/3.Il torneo entra nel vivo con Natale che impone la sua fisici-tà e potenza sullo stanco Cortegiani 4/0-4/0, Gallo impiega3 set 5/4-2/4-7/5 per sconfiggere il bravo Mastrantonio.La finale viene vinta da Natale, solido, concreto e concen-trato 4/2-4/1 su Michele Gallo che migliora di rodeo inrodeo.Premi Prince per i finalisti e ringraziamenti per i fratelliTornaboni, impeccabili padroni di casa Due Ponti.

Rodeo 2009 / UNDER 14 / DUE PONTI

Il Due Ponti di Pietro ed Emanuele Tornaboni ha ospitato la tappa juniores Under 14 Maschile e Femminile.

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Tradizione, sport e naturasulla Regina ViarumTradizione, sport e naturasulla Regina Viarum

Circolo Tennis “Oasi di Pace”

Presidente Edoardo Pace… e sono 40anni?Nel 2009 festeggeremo il quaranten-nale del nostro circolo. È un bel tra-

guardo, all’inaugurazione io nonc’ero, mio padre Leonardo e nonnoFelice hanno iniziato la costruzione diquesto impianto, che ha sempre privi-legiato l’attività del tennis.Allora il tennis era uno sport pratica-to da pochi?Tra lo scetticismo di molti, che lo con-sideravano d’elite, papà voleva ren-dere accessibile a tutti questo giocoappassionante. La scommessa l’ha vin-ta tanto che io proseguo sul loroesempio la diffusione del tennis, siacome pratica che per l’agonismo.Ora c’è richiesta di tennis?Il nostro sport è in grosso fermento,tanto che oltre agli abituali frequen-tatori, abbiamo inserito la figura disocio che stà riscuotendo ottimi con-sensi. Molti desiderano entrare a farparte della nostra grande famiglia.Noto dei cambiamenti, l’Oasi si tra-sforma?I gusti e le esigenze dei frequentatori,

24SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

ci hanno indotto a migliorare epotenziare tutte le strutture disponi-bili all’Oasi Di Pace. Oltre ai 18 campidi tennis in terra battuta, ha ampliato

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CIRCOLO TENNIS“OASI DI PACE”di Leonardo & Edoardo PaceVia Degli Eugenii, 200178 Roma Tel. (06) 71.84.550Fax (06) 71.80.529www.ct-oasidipace.it

info utili

Circolo Tennis “Oasi di Pace”

l’offerta con la piscina estiva, i duecampi di calcio a 5 in erba sintetica, ilcampo da beach tennis, la palestra, ilbar ed un accogliente e gustoso risto-rante.Il beach tennis va di moda?È una disciplina che rimane moltolegata all’estate e al mare, ma vi pos-so assicurare che noi la pratichiamoanche d’inverno, la usiamo come alle-namento durante la stagione tennisti-ca. Nel 2009 è nostra intenzione orga-nizzare esibizioni e tornei con la pre-senza di forti giocatori.Il calcio a 5 è frequentato? Nel calcio a 5 siamo passati da uncampo in terra battuta , a due in erbasintetica di ultima generazione.Giocano per i colori dell’Oasi di Pacele ragazze della serie A . Dal prossi-mo anno allestiremo anche una squa-dra maschile e una scuola calcio per igiovani.Come va la scuola tennis?Insieme a mio zio Massimiliano, che èstato un forte seconda categoria ecompete tuttora con ottimi risultatinelle categorie over, gestiamo unascuola tennis con 10 ragazzi di livelloagonistico. Ci danno grandi soddisfa-zioni ed alcuni di loro partecipano atornei nazionali.Per quanto riguarda la scuola adde-stramento tennis il discorso cambia,in quanto l’Oasi di Pace è ubicato inun contesto unico, ma lontano daicentri abitati. Lo spostamento deiragazzi va organizzato e coordinato

25SIGNOR ENNIS - N.1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2009

in modo capillare ed è quello chefaremo in futuro grazie anche allacollaborazione dei genitori appassio-nati.Siete impegnati nell’organizzazionedi molte squadre?L’agonismo è la nostra vera passioneper questo non rinunciamo ad allesti-re una grande squadra di serie C cherappresenti il circolo ai massimi livellisenza trascurare i giocatori della“domenica”, per i quali formeremoben 15 squadre di serie D.Con l’occasione del quarantennalespero proprio che l’Over 40, campio-ne regionale 2008, possa finalmentecentrare l’obiettivo difficile ma non

impossibile del titolo Italiano.Contiamo di arrivare nelle primequattro in Italia, per ottenere l’asse-gnazione di sede della fase nazionaleche abbiamo richiesto.

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Piccoli Signor Tennis crescono…Piccoli Signor Tennis crescono…

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Piccoli SigPiccoli

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Cortegiani Alessandro in costante crescita.

Morganti testa, corsa e personalità

Federico Scaràdà contro chiunqueil meglio di se stesso.

Leonardo Lavagnaintuito e scelta di tempo.

Michele Natale è un atleta motivato,vuole confrontarsi con avversari sempre più forti.Stà crescendo ed è migliorato tecnicamente e fisicamente.

Gianmarco Coletta ha tanta voglia di crescere, il sacrificio non è un problema, vuole essere consigliato e guidatoper diventare un forte giocatore.

Giulio Pesoni ha buoni fondamentali,ora è il momento di vincere.

Nicolò Gallo Curcio ama picchiare la palla ecercare soluzioni sempre difficili e vincenti.

Giovanni Grieco intelligente, competitivo, può fare un grosso salto di qualità.

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Piccoli Signor TenniPiccoli Signor Te

Piccoli Signor Tenni

Cecilia Casadonte gioco aggressivo e potentese trova la misura…

Francesco Quintarelli un esplosivo punto esclamativo.Passione infinita per il Tennis.

Gianmarco Moronibuon sangue e mentetecnica sopraffinae fisico in crescita.

Matteo Catelli work in progress. Grandi potenzialità

in lavorazione.

Laura Proietti dalla provincia con furore, animata di verapassione.

Davide Cristinifisico,volontà

e passione.

CristianHarcila pensieri e progetti quasi sempreperfetti.

AlessiaPappalardo

atletaeclettica,completa,

sa quelche fa.

Ales un bel braccio in cerca d’autore.

Page 28: Signor Tennis - n.1 - anno II

vita alcuna altraopportunità di tornaread essere persone nor-mali. Per noi è importanteoperare il maggiornumero di bambinipossibile, ma per far questo dobbiamo anche farci carico di formare il persona-le medico dei paesi dove svolgiamo i nostri programmi, renderli autonomi esostenerne lo sviluppo.Ci troviamo spesso a gestire richieste di partecipare alle nostre missioni in nume-ro maggiore di quanto personale necessiti realmente. Ogni volontario secondo le proprie competenze assume nel corso della missio-ne un ruolo specifico ed una responsabilità; dal lavoro di ognuno dipende ilbuon andamento della missione. Chirurghi, anestesisti, pediatri, dentisti, logopedisti, infermieri, personale tecni-co ed amministrativo, lavorano in modo continuo e coordinato in modo da assi-curare ai bambini il grado più alto di prestazioni in totale sicurezza.L’organizzazione basa la sua coerenza scientifica ed etica proprio su questo:assicurare ai bambini affetti da malformazioni, nei loro paesi, gli stessi standarsqualitativi delle prestazioni che avrebbero in paesi come il nostro.Per fare ciò ci siamo dati delle regole e, sulla base dei principi di project manag-ment, abbiamo creato un sistema in cui da una parte sono stati definiti tutti icriteri minimi che devono essere rispettati per svolgere un’attività così comples-sa, dall’altra ci siamo preoccupati individuare dei criteri per la selezione del per-sonale specialistico con cui poter svolgere le attività ed i programmi.In tale maniera abbiamo messo su una organizzazione in grado di offrire pre-stazioni di elevato grado di specializzazione e qualità che vengono eseguiteanche in paesi disagiati in massima tranquillità e sicurezza sia per i bambini cheper gli operatori coinvolti.Non possiamo far partire tutti, ma solo chirurghi che sanno già fare questomestiere, anestesisti che hanno l’esperienza necessaria ad eseguire anestesiepediatriche, dentisti e logopedisti che hanno già trattato bambini con malfor-mazioni tipo il labbro leporino e patologie cranio-facciali, infermieri con l’espe-rienza pediatrica, ecc. ecc.Tutti i volontari inviano il proprio curriculum ed i propri documenti affinché ilComitato Scientifico possa approvare l’avvio del processo di accreditamento chedarà poi la possibilità ad i volontari di poter svolgere la propria attività in tuttii paesi dove Operation Smile è attiva.La conoscenza della lingua inglese è necessaria per tutto lo staff: la comunica-zione, soprattutto nel corso di una emergenza è un importante punto neiriguardi della sicurezza.Per far sì che tutti i pazienti possano essere controllati dopo l’intervento imme-diatamente e nel corso della crescita, Operation Smile si preoccupa di creare dasubito le condizioni per la continuità assistenziale e lo sviluppo. Innanzituttonon inizia mai una attività di questo tipo se non ha la sostenibilità economicanecessaria a programmare un periodo non inferiore a 5 anni di attività assisten-ziale diretta nel paese; nel corso di tale periodo vengono attivati tutti i canaliper poter dare il via al processo di gestione autonoma delle risorse e dello svi-luppo coinvolgendo i governi e sollecitando loro ad assumere atteggiamenti asostegno delle azioni intraprese e dei programmi di autonomia e sviluppo.Per noi fare comunque qualcosa non è nulla. Dobbiamo fare il massimo. I bam-bini non devono essere trasformati da malformati in deformi; l’incontro conOperation Smile potrebbe essere la loro ultima chance per tornare ad esserenormali.I nostri volontari non sono eroi, sono solo persone che hanno scelto di aprire gliocchi prima di diventare completamente ciechi.Diceva Antoine de Saint-Exupéry: “se vuoi costruire una nave è inutile cercareuomini per procurare legno e materiali e distribuire loro ordini. Insegna loroinvece la nostalgia di un mare ampio e profondo”,

Operation Smiledi DOMENICO SCOPELLITI

Spesso si trova giusto farsi carico di altri esseri umani che versano in condizio-ni disagiate, assai diverse dalle nostre. Ci si trova a volte accomunati da un

senso di pietà che va oltre il credo religioso. È come se in qualche modo si con-siderasse il nostro agio ed il benessere che ci circonda qualcosa di sfrontato neiconfronti di altri meno fortunati di noi. Alcuni ancor più sono spinti a conside-rare che persino l’essere in buona salute ed il poter fruire delle bellezze e dellameraviglie della natura e della gioia della vita non debbano essere consideratidoni gratuiti ma che ognuno debba in qualche modo pagare il proprio tributo.Questo a me lo ha insegnato bene il mio amico Goosla, un chirurgo indiano.Andai a trovarlo per la prima volta ad Hyderabad qualche anno fa; mi ospitò acasa sua come un vecchio amico. Trovai la sua casa molto dignitosa e con diver-se persone che non mi sembravano tutte di famiglia. Capii subito che alcuni di loro erano a servizio e fu Goosla stesso a spiegarmi le

cose. Avevano preso dentrocasa una piccola famiglia,con dei bambini, gli aveva-no dato un tetto e ciascunosvolgeva un compito; veni-vano pagati, ma parte deldanaro anzichè darglielo inmano glielo facevanocustodire in banca. Appena possibile avrebbe-ro quindi acquistato unaloro casa e sarebbero anda-ti via coi figli grandi giàautonomi.La sua famiglia faceva que-

sto da generazioni, raccoglieva la gente in strada e le dava una dignitosa oppor-tunità. Era il loro contributo all’umanità che consideravano una tassa necessariaal loro benessere psichico.Ad ogni buon conto, ci sono due modi essenziali con cui si sceglie la strada delvolontariato. Entrambi possiedono una radice fortemente narcisista, un senti-mento comune che spinge alla ricerca del bello interiore che risiede in ognunodi noi. Sono diverse le finalità con cui si persegue lo scopo. In un caso il volon-tario è l’eroe che, senza alcuna modestia o travestitosi falsamente, ricerca inmodo spettacolare il gesto eroico con cui farsi riconoscere come tale; per taleragione cerca sempre la scena o la situazione pericolosa in cui ficcarsi a capofit-to. L’altro è un eroe alla rovescia; alla ricerca del bello che risiede in lui in realtàattraverso l’azione di volontariato cerca di riparare le parti difettanti proprie,quelle intime. Vive spesso a disagio di fronte a situazioni che potrebbero met-tono a nudo proprio le parti sue più deboli e magari proprio mentre sta cercan-do di porvi rimedio. Per fortuna entrambe le situazioni portano del bene a chi fruisce delle azioni.Per non scadere i mere disquisizioni etiche, a noi piace pensare che quella delvolontario debba essere essenzialmente un’azione di tipo responsabile. È unascelta di vita, uno stile che parte proprio dall’assunzione di una responsabilità. Ilvolontariato non si esaurisce in una missione o un gesto, né in un’esperienzaumanitaria.È un impegno costante che nulla ha a che fare con il compenso e la retribuzio-ne, ma che non esime dal completare e finire quanto cominciato. Il volontaria-to non si fa solo quando non si ha null’altro da fare, ma si fa insieme alle altrecose della vita quali il lavoro, la famiglia, gli hobby e quant’altro. Altrimenti è meglio dare una moneta ad un mendicante all’uscita della chiesa esentirsi in pace per il gesto.Operation Smile non si occupa dell’emergenza sanitaria, non salva vite umanein pericolo; questo lo fanno già assai bene altre organizzazioni nel mondo. Operation Smile ha scelto di curare bambini con malformazioni del volto cheprecludono una vita dignitosa e di relazione, sono spesso oggetto di discrimina-zione sociale culturale e religiosa; se non fossero operati non avrebbero nella

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Le ragionidel volontariato

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NoNotizie flashALESSANDRO CERRI tennista doc del Kipling Sport Image.Come è cambiato il tennis e cosa tiha spinto a tornare in campo?Gioco da 35 anni, il tennis è cambiatomoltissimo, ci si allena di più emeglio. È sbagliato l’approccio allapartita, oggi dall’inizio alla finesenza ragionare. Io dedico i primigiochi allo studio dell’avversario perimbastire la giusta strategia equando serve affondo i colpi.Un giorno i miei figli in cantinahanno visto le coppe vinte nei tantianni di gara e difronte ai trofei delpapà mi ha emozionato.È scattata la molla del ritorno allecompetizioni in modo naturale,anche loro giocano a tennis alKipling e ogni tanto mi chiedono dipalleggiare.

Buon sangue nonmente, NANDO ORSIcampione di calcio edallenatore di serie A,vede crescere suafiglia, la bella Carolinaattualmente 2.6, nelladifficile scalata delleclassifiche del tennis. Ilgrande Nando daesperto conoscitoredell’ambienteagonistico sa che nellosport la cosa piùimportante è ildivertimento e lovuole trasmettere aCarolina cheaccompagna conamore e passione intutti i tornei.

STUCCHI PUNTA IN ALTOIl promettente Andrea Stucchi vincitore delTorneo Internazionale “Tennis Europe” Under 16di Foligno, attuale posizione in classifica nazionale2.3, vuole dare una svolta decisiva alla suacarriera, dedicando più tempo agli allenamenti.Un atleta cresciuto in modo esponenziale, grazieal sostegno della sua famiglia e del CircoloCanottieri Roma, che lo supportano anche inquesta impegnativa decisione.

Partecipare al CIRCUITO RODEO SIGNOR TENNIS è una bella occasione persocializzare, giocare e fare nuove amicizie.

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Il Presidente MASSIMO GRIMALDI, il maestro Giuseppe Pozzi, e lo stafftecnico del Circolo Tennis Eur pronti per la stagione 2009.Il Circolo è presente in tutte le manifestazioni più importanti delpanorama tennistico Nazionale e non solo.

Il maestro e scrittore ROBERTO IACOPINI del Due PontiSporting Club, autore del libro Segreti del Tennis, sicomplimenta con il vincitore del Rodeo Open Giulio DiMeo per il brillante gioco espresso, moderno e vincentecome piace insegnare a lui.

PIETRO ANGELINImaestro di tennis,ha partecipato dagiocatore agli Opend’Italia, trasmettela sua grandepassione ad allievicome AlessandroVolta, nel qualerivediamo latenacia, la tecnica ela correttezza delbravo Pietro.

TEAM SENZA NOME…CON MOLTI FATTIGiulio Di Meo, AlessioAbbondanzieri da Velletrie Francesco Piccari diAnzio, si affidano allecure di Gianluca Luddi ,giocatore di serie A chesta intraprendendo lastrada dell’insegnamento con buoni risultati. Le qualità dei giocatori,tutti di livello Nazionalee l’esperienza diGianluca, darannosicuramente buoni frutti.

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ADRIANO PANATTA alla ricerca della forma perduta siaffida all’esperto e preparato Prof. Loris Gallippi, unbinomio vincente che ci riporta al clima del tennisbrillante degli anni settanta, anni in cui Gallippi aPalagano forgiava le giovani promesse ed il buonAdriano, con il suo gioco spettacolare attirava le massenegli Stadi di tennis di tutto il mondo. Una passione incomune per l’efficienza fisica ed uno stimolo in più, perAdriano Panatta impegnato nel prossimo CampionatoMondiale di motonautica Powerboat 2009.

RICCARDO VIOLA RICONFERMATO ALLA PRESIDENZA DEL COMITATOPROVINCIALE DEL CONI DI ROMARoma è sede di eventi sportivi Nazionali ed Internazionali, di questosono orgoglioso, ma il nostro compito è quello di allargare la basedei praticanti. In Provincia ci sono oltre 5.000 società sportive dagestire, un enorme patrimonio che deve attivamente partecipare alleiniziative che andremo ad intraprendere. Dobbiamo aumentare l’im-piantistica e migliorarla dove già esiste, avvicinare gli studenti dellescuole il più possibile al mondo dello sport. Un programma impegna-tivo, che va portato avanti con un intenso lavoro di squadra e con la

collaborazione del Comune di Roma, della Provincia e della Regione Lazio. Abbiamoquattro anni per realizzare i nostri progetti, ci dobbiamo mettere subito al lavoro.

BRUNO ORECCHIO ha imparato le tattichee le strategie di gioco, che lo hanno resofamoso e vincente dal suo amico, vero edunico maestro Giorgio Perconti, miticogiocatore di doppio del Circolo CanottieriRoma.

IL NOSTRO CARO ANGELO BARTONI,CI HA LASCIATO.Ha insegnato ad amare il tennis a migliaiadi maestri raro esempio di competenza edisponibilità, rimarrà sempre vivo il suomodo di dialogare con tutti. Loringraziamo per averci introdotto nellagrande famiglia del tennis.

Al CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE è stata presentata ai soci una nuova struttura. Una nuova area dedicata ai giovani, allo sport e alle nostre famiglie, dice il PresidenteGiovanni Malagò, su un terreno bonificato e attrezzato con campi da : basket, volley,calcio a 5 e spazi verdi, nel pieno rispetto della nostra storia. Mi farebbe piacere che il fiume Tevere, ricevesse uguale attenzione lungo tutto il suocorso, per dare un segnale di rispetto e di amore alla città di Roma. Siamo animati davera passione, spirito no profit, di cui siamo orgogliosi.Il 24 aprile inaugureremo la nuova struttura, è un impianto pubblico destinato alMunicipio ed a tutti gli sportivi, con particolare attenzione per i diversamenti abili. La Federazione Italiana Nuoto ci ha assegnato i Campionati Nazionali a Squadre, apartire dal 25 aprile, faremo il nostro meglio per essere pronti a questo importanteevento. Siamo impegnati da anni nel nuoto e Campioni d’Italia in carica, vincere è statodifficile, confermarsi lo sarà ancora di più, speriamo di fare la nostra bella figura.

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