Siena, 21 aprile 20031 La naturalizzazione dellio Sandro Nannini Università di Siena.

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Siena, 21 aprile 2003 1 La naturalizzazione dell’io Sandro Nannini Università di Siena

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Siena, 21 aprile 2003 1

La naturalizzazione dell’io

Sandro Nannini

Università di Siena

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Hannover, 9th June 2007 2

La naturalizzazione degli stati mentaliLa naturalizzazione degli stati mentali

• Uno stato mentale X viene naturalizzato sse:Uno stato mentale X viene naturalizzato sse:

• X viene implementato da uno stato funzionale Y che abbia X viene implementato da uno stato funzionale Y che abbia le stesse cause e produca gli stessi effetti di X (le stesse cause e produca gli stessi effetti di X (riduzione riduzione funzionalefunzionale).).

• Lo stato funzionale Y viene implementato da un processo Lo stato funzionale Y viene implementato da un processo cerebrale Z (cerebrale Z (implementazione neurologicaimplementazione neurologica).).

““X” appartiene al linguaggio della psicologia del senso X” appartiene al linguaggio della psicologia del senso comune, “Y” al linguaggio della psicologia cognitiva, “Z” comune, “Y” al linguaggio della psicologia cognitiva, “Z” al linguaggio delle neuroscienze.al linguaggio delle neuroscienze.

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Che cosa è l’io? L’io è un concetto filosofico sul quale il senso

comune offre intuizioni molto vaghe. Tuttavia l’idea che ciascun essere umano abbia un’intuizione di sé come agente delle proprie azioni volontarie non solo è molto radicata nella nostra cultura, ma ha probabilmente una base biologica (cfr. D.M. Wegner)

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L’Io come anima o mente

“Non riesco, o amici, a persuadere Critone che io sono Socrate, questo qui che ora sta ragionando con voi e ordina una per una tutte le cose che dice; ed egli invece seguita a credere che Socrate sia quello che tra poco vedrà cadavere, e, naturalmente, mi domanda come ha da seppellirmi.” (Platone, Phaed., 115 c-d) - Io sono Io sono la mia animala mia anima.

“Cogito, ergo sum” (Descartes) – Io sono una cosa pensante, io sono il mio essere consapevole di me stesso. – Io sono la mia mente. – Io sono la mia mente.

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Mente/stati mentali = sostanza/accidenti

Il Cogito della Seconda Meditazione : Principio implicito: ‘Se un giudizio è vero, allora

l’idea che funge da soggetto di tale giudizio non può essere (materialmente) falsa’.

‘Io sono pensante’ è necessariamente vero; dunque, se penso, io esisto.

Poiché ‘io = la mia mente’, la relazione tra me e le Poiché ‘io = la mia mente’, la relazione tra me e le mie idee (= stati mentali) è una relazione del tipo mie idee (= stati mentali) è una relazione del tipo sostanza/accidenti: sostanza/accidenti: io ho stati mentaliio ho stati mentali..

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L’io come continuità dei propri ricordi “But he, now having no consciousness of any of the

Actions either of Nestor or Thersites, does, or can he, conceive himself the same Person with either of them?” (Locke, Essay)- Io sono la continuità di me stesso Io sono la continuità di me stesso attraverso il ricordo delle mie passate percezioni, azioni attraverso il ricordo delle mie passate percezioni, azioni e pensieri.e pensieri.

Il mio io la mia anima. Io non sono una sostanza che ha stati mentali; io sono una relazione tra stati mentali.

Descartes/Locke: Io sono il mio pensare / Io sono una relazione d’identità tra i contenuti di pensieri passati e presenti.

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Spinoza e Hume sulla mente

“Voluntas, et intellectus nihil praeter ipsas singulares volitiones, et ideas sunt (Spinoza, Ethica, II, 49, Corollarium, Demonstratio].

“(…) what we call a mind, is nothing but a heap or collection of different perceptions, united together by certain relations, and suppos’d, tho’ falsely, to be endow’d with a perfect simplicity and identity” (D. Hume, Treatise).

Ia mia mente è l’insieme dei miei stati mentali (Bundle theory)

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Hume sulla mente

“ [...] and suppos’d, tho’ falsely, to be endow’d with a perfect simplicity and identity”

“I never can catch myself at any time without a perception, and never can observe anything but the perception” (D. Hume, Treatise). - ..

Il mio io è una entità in larga parte illusoria di cui non ho Il mio io è una entità in larga parte illusoria di cui non ho una percezione diretta.una percezione diretta.

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Io analitico e io sintetico in KantIo analitico e io sintetico in Kant• ““Infatti la coscienza empirica, che accompagna diverse rappresentazioni, è in sé Infatti la coscienza empirica, che accompagna diverse rappresentazioni, è in sé

dispersa e senza relazione con l’identità del soggetto. Questa relazione dunque dispersa e senza relazione con l’identità del soggetto. Questa relazione dunque non ha luogo ancora per ciò che io accompagno colla coscienza ciascuna delle non ha luogo ancora per ciò che io accompagno colla coscienza ciascuna delle rappresentazioni, ma perché le rappresentazioni, ma perché le compongocompongo tutte l’una con l’altra, e sono tutte l’una con l’altra, e sono consapevole della loro sintesi. Solo perciò, in quanto posso legare in consapevole della loro sintesi. Solo perciò, in quanto posso legare in una una coscienzacoscienza una molteplicità di rappresentazioni date, è possibile che io mi una molteplicità di rappresentazioni date, è possibile che io mi rappresenti rappresenti l’identità della coscienza in queste rappresentazioni stessel’identità della coscienza in queste rappresentazioni stesse; cioè, ; cioè, l’unità l’unità analiticaanalitica dell’appercezione è possibile solo a patto che si presupponga dell’appercezione è possibile solo a patto che si presupponga una unità una unità sinteticasintetica” (I. Kant, ” (I. Kant, Critica della ragion pura,Critica della ragion pura, B 134, trad. it. di G. B 134, trad. it. di G. Gentile e G. Lombardo-Radice).Gentile e G. Lombardo-Radice).

• ““Denn das empirische Bewusstsein, welche verschiedene Vorstellungen Denn das empirische Bewusstsein, welche verschiedene Vorstellungen begleitet, ist an sich zerstreut und ohne Beziehung auf die Identitbegleitet, ist an sich zerstreut und ohne Beziehung auf die Identität des Subjekts. ät des Subjekts. Diese Beziehung geschiet also dadurch noch nicht, dass ich jede Vorstellung mit Diese Beziehung geschiet also dadurch noch nicht, dass ich jede Vorstellung mit Bewusstsein begleite, sondern dass ich eine zu der andern Bewusstsein begleite, sondern dass ich eine zu der andern hinzusetzehinzusetze und mir der und mir der Synthesis derselben bewusst bin. Also nur dadurch, dass ich ein Mannigfaltiges Synthesis derselben bewusst bin. Also nur dadurch, dass ich ein Mannigfaltiges gegebener Vorstellungen gegebener Vorstellungen in einem Bewusstseinin einem Bewusstsein verbinden kann, ist es möglich, verbinden kann, ist es möglich, dass ich mir dass ich mir die Identität des Bewusstseins in diesen Vorstellungendie Identität des Bewusstseins in diesen Vorstellungen selbst selbst vorstelle, d.i. die vorstelle, d.i. die analytischeanalytische Einheit der Apperzeption ist nur unter der Einheit der Apperzeption ist nur unter der Voraussetzung irgend einer Voraussetzung irgend einer synthetischensynthetischen möglich.” (K.d.r.V., B 134). möglich.” (K.d.r.V., B 134).

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Io analitico e io sintetico in KantIo analitico e io sintetico in Kant• Io non sono né una sostanza pensante né semplicemente Io non sono né una sostanza pensante né semplicemente

l’insieme dei miei stati di coscienza; sono il loro principio l’insieme dei miei stati di coscienza; sono il loro principio unificatore.unificatore.

• Questo principio unificatore lascia il suo marchio di Questo principio unificatore lascia il suo marchio di fabbrica in ciascuno dei miei stati di coscienza.fabbrica in ciascuno dei miei stati di coscienza.

• Pertanto io, in quanto ‘io sintetico’, sono la funzione di Pertanto io, in quanto ‘io sintetico’, sono la funzione di unificazione dei miei stati di coscienza e, in quanto ‘io unificazione dei miei stati di coscienza e, in quanto ‘io analitico’, sono il contenuto della meta-rappresentazione analitico’, sono il contenuto della meta-rappresentazione di tale io sintetico; un contenuto che fa parte del di tale io sintetico; un contenuto che fa parte del contenuto di ciascun mio stato di coscienza.contenuto di ciascun mio stato di coscienza.

• La relazione tra l’io analitico e gli stati di coscienza non è La relazione tra l’io analitico e gli stati di coscienza non è né una relazione sostanza/accidenti né una relazione né una relazione sostanza/accidenti né una relazione tutto/parti; è una relazione contenuto/rappresentazione. tutto/parti; è una relazione contenuto/rappresentazione.

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Da Cartesio al Global WorkspaceDa Cartesio al Global Workspace• Global Workspace theory is a simple cognitive Global Workspace theory is a simple cognitive

architecture that has been developed to account architecture that has been developed to account qualitatively for a large set of matched pairs of conscious qualitatively for a large set of matched pairs of conscious and unconscious processes (Baars, 1983, 1988, 1993, and unconscious processes (Baars, 1983, 1988, 1993, 1997).1997).

• GW theory may be seen in terms of a theater metaphor of GW theory may be seen in terms of a theater metaphor of mental functioning.  Consciousness resembles a bright mental functioning.  Consciousness resembles a bright spot on the theater stage of Working Memory (WM), spot on the theater stage of Working Memory (WM), directed there by a spotlight of attention,  under executive directed there by a spotlight of attention,  under executive guidance (Baddeley, 1992). guidance (Baddeley, 1992).

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Da Cartesio al Global WorkspaceDa Cartesio al Global Workspace• The primary functional role of consciousness is to allow a The primary functional role of consciousness is to allow a

"blackboard" architecture to operate in the brain, in order "blackboard" architecture to operate in the brain, in order to integrate, provide access, and coordinate the to integrate, provide access, and coordinate the functioning of very large numbers of specialized networks functioning of very large numbers of specialized networks that otherwise operate autonomously (Mountcastle, 1978). that otherwise operate autonomously (Mountcastle, 1978). All the elements of GW theory have reasonable brain All the elements of GW theory have reasonable brain interpretations, allowing us to generate a set of specific, interpretations, allowing us to generate a set of specific, testable brain hypotheses about consciousness and its testable brain hypotheses about consciousness and its many roles in the brain.  This approach is compatible with many roles in the brain.  This approach is compatible with a number of other proposals (Crick, 1984; Crick & Koch, a number of other proposals (Crick, 1984; Crick & Koch, 1990; Damasio, 1989; LaBerge, 1997; Gazzaniga, 1996; 1990; Damasio, 1989; LaBerge, 1997; Gazzaniga, 1996; Ramachandran, 1995; Edelman, 1989; Llinas & Ribary, Ramachandran, 1995; Edelman, 1989; Llinas & Ribary, 1992; Newman & Baars, 1993; Shallice, 1976; Posner, 1992; Newman & Baars, 1993; Shallice, 1976; Posner, 1992). 1992).

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Da Hume a D.C. DennettDa Hume a D.C. Dennett

• The Cartesian Theater is a The Cartesian Theater is a derisive term coined by derisive term coined by philosopher Daniel philosopher Daniel Dennett to pointedly refer Dennett to pointedly refer to the defining aspect of to the defining aspect of Cartesian materialism, Cartesian materialism, which he considers to be which he considers to be the often unacknowledged the often unacknowledged remnants of Cartesian remnants of Cartesian dualism in modern dualism in modern materialistic theories of materialistic theories of the mindthe mind

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Da Hume a D.C. DennettDa Hume a D.C. Dennett

• Dennett says that, when Dennett says that, when the dualism is removed, the dualism is removed, what remains of what remains of Descartes' original model Descartes' original model amounts to imagining a amounts to imagining a tiny theater in the brain tiny theater in the brain where the homunculus, where the homunculus, now physical, performs now physical, performs the task of observing all the task of observing all the sensory data projected the sensory data projected on a screen at a particular on a screen at a particular instant, making the instant, making the decisions and sending out decisions and sending out commands.commands.

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Da Hume a D.C. DennettDa Hume a D.C. Dennett

• ““Cartesian materialism is Cartesian materialism is the view that there is a the view that there is a crucial finish line or crucial finish line or boundary somewhere in boundary somewhere in the brain, marking a place the brain, marking a place where the order of arrival where the order of arrival equals the order of equals the order of "presentation" in "presentation" in experience because what experience because what happens there is what you happens there is what you are conscious of...are conscious of...

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Da Hume a D.C. DennettDa Hume a D.C. Dennett

• “ “ [...] Many theorists [...] Many theorists would insist that they would insist that they have explicitly rejected have explicitly rejected such an obviously bad such an obviously bad idea. But [...] the idea. But [...] the persuasive imagery of the persuasive imagery of the Cartesian Theater keeps Cartesian Theater keeps coming back to haunt us coming back to haunt us — laypeople and — laypeople and scientists alike — even scientists alike — even after its ghostly dualism after its ghostly dualism has been denounced and has been denounced and exorcized”. exorcized”. [Consciousness explained, [Consciousness explained, 1991, p.107]1991, p.107]

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Da Hume a D.C. DennettDa Hume a D.C. DennettLe Molteplici VersioniLe Molteplici Versioni

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Da Hume a D.C. DennettDa Hume a D.C. Dennett

• L’alternativa al Teatro L’alternativa al Teatro Cartesiano è il modello delle Cartesiano è il modello delle Molteplici Versioni:Molteplici Versioni:

• ““The Multiple Drafts model The Multiple Drafts model makes [the procedure of] makes [the procedure of] "writing it down" in memory "writing it down" in memory criterial for consciousness: criterial for consciousness: that is what it is for the that is what it is for the "given" to be "taken"... There "given" to be "taken"... There is no reality of conscious is no reality of conscious experience independent of the experience independent of the effects of various vehicles of effects of various vehicles of content on subsequent action content on subsequent action (and hence, of course, on (and hence, of course, on memory)”.memory)”.

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Da Hume a D.C. DennettDa Hume a D.C. Dennett

• Consciousness is the Consciousness is the property of having enough property of having enough influence to affect what influence to affect what the mouth will say and the the mouth will say and the hands will do. Which hands will do. Which inputs are “edited” into inputs are “edited” into our drafts “is not an our drafts “is not an exogenous act of exogenous act of supervision, but part of supervision, but part of the self-organizing the self-organizing functioning of the functioning of the network, and at the same network, and at the same level as the circuitry that level as the circuitry that conveys information conveys information bottom-up”.bottom-up”.

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Da Kant al Direttore AssenteDa Kant al Direttore Assente

• Intenzionalità, coscienza ed io Intenzionalità, coscienza ed io sono tre fenomeni distinti.sono tre fenomeni distinti.

• Il contenuto di una Il contenuto di una rappresentazione mentale è rappresentazione mentale è determinato dalla funzione che determinato dalla funzione che tale rappresentazione svolge tale rappresentazione svolge nella interazione tra l’agente e nella interazione tra l’agente e l’ambiente (Millikan, Dennett, l’ambiente (Millikan, Dennett, Dretske ecc.).Dretske ecc.).

• Tale contenuto è implementato Tale contenuto è implementato dalla dinamica dei processi dalla dinamica dei processi cerebrali che implementano la cerebrali che implementano la rappresentazione mentale rappresentazione mentale stessa.stessa.

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Da Kant al Direttore AssenteDa Kant al Direttore Assente

• Coscienza Coscienza ≠≠ io (Russell) io (Russell)• La coscienza come binding La coscienza come binding

mediante sincronizzazione mediante sincronizzazione (Crick, Singer, Engel ecc.)(Crick, Singer, Engel ecc.)

• Da Spinoza a A. Damasio:Da Spinoza a A. Damasio:• ““Mens humana nullum corpus Mens humana nullum corpus

externum, ut actu existens, externum, ut actu existens, percipit, nisi per ideas percipit, nisi per ideas affectionum sui Corporis” affectionum sui Corporis” (Spinoza, Eth. II, 26)(Spinoza, Eth. II, 26)

• Il “self neuronale” e la Il “self neuronale” e la coscienza come interfaccia tra coscienza come interfaccia tra mappa del proprio corpo e mappa del proprio corpo e mappa del mondo esterno mappa del mondo esterno (Damasio).(Damasio).

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Da Kant al Direttore AssenteDa Kant al Direttore Assente

• All’io sintetico corrisponde All’io sintetico corrisponde nella Ipotesi del Direttore nella Ipotesi del Direttore Assente una funzione di Assente una funzione di coordinamento, coordinamento, frammentaria e distribuita, frammentaria e distribuita, tra processi cerebrali ordinati tra processi cerebrali ordinati in parte in parallelo e in parte in parte in parallelo e in parte in serie.in serie.

• All’io analitico corrisponde il All’io analitico corrisponde il contenuto di una contenuto di una rappresentazione mentale rappresentazione mentale idealizzata (in parte idealizzata (in parte cosciente) dell’io sintetico.cosciente) dell’io sintetico.Esistono vari tipi di io (G. Roth), ossia varie funzioni di Esistono vari tipi di io (G. Roth), ossia varie funzioni di

coordinamentocoordinamentoe varie rappresentazioni idealizzate di tali funzioni; la principale tra e varie rappresentazioni idealizzate di tali funzioni; la principale tra queste è il sentimento di agency (Wegner). Questo sentimento di queste è il sentimento di agency (Wegner). Questo sentimento di continuità con se stessi è pertanto il contenuto di stati di coscienza continuità con se stessi è pertanto il contenuto di stati di coscienza diversi; è un’illusione ricreata di momento in momento da processi diversi; è un’illusione ricreata di momento in momento da processi cerebrali almeno in parte diversi.cerebrali almeno in parte diversi.

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B1 B2

Linea del tempo

Illusione di continuità