sicurezza meglio saperlo Navigatori - Automobile Club d'Italia - … · 2016-02-15 · L’epoca...

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sicurezza meglio saperlo 48 Navigatori Come difenderli dai ladri Tecniche anti-furto AUTOMOBILE | MARZO 2008 I GPS (MA ANCHE GLI I-POD E ALTRI OGGETTI HI-TECH) RAPPRESENTANO UNA PREDA AMBITA PER GLI SCASSINATORI. CHE NON ESITANO A SFONDARE I VETRI PER IMPADRONIRSENE di Valerio Boni foto di Auto Plus/Pilou e A. Paumard, Romana Rocco N egli ultimi tempi si è veri- ficata una vera e propria im- pennata di richieste di so- stituzioni di finestrini andati in frantumi. Il mercato dei ricambi è cresciuto di oltre il 25 per cen- to nell’ultimo trimestre e la cau- sa non è da cercare in difetti di fabbricazione o in eventi natura- li catastrofici. È invece la diretta conseguenza della caccia agli og- getti tecnologici dimenticati a bor- do delle vetture parcheggiate: co- me iPod e, soprattutto, navigato- ri satellitari. Le prime stime non ufficiali riportano che una quota pari ad almeno l’1% del venduto sia soggetta a furto. E se si consi- dera che ormai i dispositivi in cir- colazione in Italia sono oltre quat- tro milioni, significa che almeno 40.000 finestrini sono già stati violati. E per il futuro la situazione può solo peggiorare, fino a raggiunge- re le proporzioni che in passato erano tipiche delle autoradio estraibili. Oggi come allora, i si- stemi per difendersi sono limita- ti. Non ci sono soluzioni infalli- bili e anche le assicurazioni non rappresentano una via d’uscita, visto che i GPS rientrano nella ca- tegoria dei dispositivi mobili, non indennizzabili in caso di furto. L’obiettivo di questo servizio è pertanto quello di suggerire co- me allontanare il rischio, con una serie di accorgimenti semplici da applicare, che tuttavia possono ri- velarsi un peso, soprattutto per chi sale e scende con frequenza dall’auto durante la giornata. Ma si tratta di operazioni che non pos- sono essere assolutamente sotto- valutate o dimenticate, perché le brutte sorprese sono in agguato. Dovremmo chiudere con un «pro- vare per credere», ma chiaramen- te non lo auguriamo a nessuno. “Piccoli” malviventi Quello che interessa rubare non sono più le auto, ma i gadget tecnologici che si possono trovare all’interno GPS LE PREDE PIÙ AMBITE L’epoca dei vecchi ladri d’auto è ormai tramontata. Per rubare una vettura oggi serve una sofisticata do- tazione elettronica, la destrezza non basta. È molto più semplice dedicarsi ad altro, ai piccoli oggetti, me- no costosi, ma anche molto richiesti e più facili da piazzare, che si possono trovare in un abitacolo. In fondo è sufficiente sfondare un vetro, allungare un braccio e con poca fatica chi è senza scrupoli ha rac- colto un importo equivalente a circa la metà del na- vigatore nuovo. Un dispositivo di nuova generazione si rivende a circa il 50-60% del suo valore, e senza particolari difficoltà, visto che l’articolo in questo pe- riodo è davvero molto richiesto. Si tratta di norma di ladri non professionisti, preva- lentemente tossicodipendenti che si accontentano 1 Se i parcheggi non sono protetti da telecamere, tutte le auto diventano “appetibili” per il ladro.

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NavigatoriCome difenderli dai ladri

Tecniche anti-furto

AUTOMOBILE | MARZO 2008

I GPS (MA ANCHE GLI I-POD E ALTRI OGGETTI HI-TECH) RAPPRESENTANO UNA PREDA AMBITAPER GLI SCASSINATORI. CHE NON ESITANO A SFONDARE I VETRI PER IMPADRONIRSENE

di Valerio Bonifoto di Auto Plus/Pilou e A. Paumard,Romana Rocco

Negli ultimi tempi si è veri-ficata una vera e propria im-pennata di richieste di so-

stituzioni di finestrini andati infrantumi. Il mercato dei ricambiè cresciuto di oltre il 25 per cen-to nell’ultimo trimestre e la cau-sa non è da cercare in difetti difabbricazione o in eventi natura-li catastrofici. È invece la direttaconseguenza della caccia agli og-getti tecnologici dimenticati a bor-do delle vetture parcheggiate: co-me iPod e, soprattutto, navigato-

ri satellitari. Le prime stime nonufficiali riportano che una quotapari ad almeno l’1% del vendutosia soggetta a furto. E se si consi-dera che ormai i dispositivi in cir-colazione in Italia sono oltre quat-tro milioni, significa che almeno40.000 finestrini sono già stativiolati. E per il futuro la situazione puòsolo peggiorare, fino a raggiunge-re le proporzioni che in passatoerano tipiche delle autoradioestraibili. Oggi come allora, i si-stemi per difendersi sono limita-ti. Non ci sono soluzioni infalli-bili e anche le assicurazioni nonrappresentano una via d’uscita,

visto che i GPS rientrano nella ca-tegoria dei dispositivi mobili, nonindennizzabili in caso di furto.L’obiettivo di questo servizio èpertanto quello di suggerire co-me allontanare il rischio, con unaserie di accorgimenti semplici daapplicare, che tuttavia possono ri-velarsi un peso, soprattutto perchi sale e scende con frequenzadall’auto durante la giornata. Masi tratta di operazioni che non pos-sono essere assolutamente sotto-valutate o dimenticate, perché lebrutte sorprese sono in agguato.Dovremmo chiudere con un «pro-vare per credere», ma chiaramen-te non lo auguriamo a nessuno.

“Piccoli” malviventiQuello che interessa rubare non sono più le auto, ma i gadget tecnologici che si possono trovare all’interno

GPS LE PREDE PIÙ AMBITEL’epoca dei vecchi ladri d’auto è ormai tramontata.Per rubare una vettura oggi serve una sofisticata do-tazione elettronica, la destrezza non basta. È moltopiù semplice dedicarsi ad altro, ai piccoli oggetti, me-no costosi, ma anche molto richiesti e più facili dapiazzare, che si possono trovare in un abitacolo. Infondo è sufficiente sfondare un vetro, allungare un

braccio e con poca fatica chi è senza scrupoli ha rac-colto un importo equivalente a circa la metà del na-vigatore nuovo. Un dispositivo di nuova generazionesi rivende a circa il 50-60% del suo valore, e senzaparticolari difficoltà, visto che l’articolo in questo pe-riodo è davvero molto richiesto.Si tratta di norma di ladri non professionisti, preva-lentemente tossicodipendenti che si accontentano

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Se i parcheggi non sono protetti da telecamere,tutte le auto diventano “appetibili” per il ladro.

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di raccogliere ogni giorno i soldi necessari per i pro-pri bisogni. Per questo motivo scelgono la strada piùbreve, quella del finestrino sfondato.

PARCHEGGI A RISCHIOAnche se non si tratta di professionisti, i ladri di na-vigatori (e di iPod) seguono comunque un loro me-todo. Innanzitutto nei loro interessi non rientrano leauto più lussuose, a meno che all’interno di questenon siano abbandonate borse o altri oggetti prezio-si in bella vista. L’attenzione è rivolta prevalentemen-te ai modelli di segmento medio, con livelli di allesti-mento standard. Vale a dire quei veicoli che non mon-tano di serie un impianto di navigazione, ma che pos-

sono comunque appartenere a persone che ne han-no acquistato uno.Le preferenze vanno in primo luogo alle auto imma-tricolate in altre province, poiché si presume che chiè arrivato possa avere utilizzato l’aiuto di un GPS. E,potendo scegliere, alle auto parcheggiate in stradavengono preferite quelle che vengono lasciate neigrandi parcheggi. Se l’area non è protetta da un sistema di telecame-re, anche un grande autopark a pagamento può rap-presentare un ottimo terreno di caccia, all’interno delquale il ladro può muoversi praticamente indisturba-to. In queste situazioni l’attenzione non è rivolta so-lo alle vetture più appetibili, ma proprio a tutte.

Per il furto di un GPS non serve essere abiliscassinatori: basta sfondare il finestrino.

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Cavi, supporti o il segno della ventosa sul vetro

Una regola d’oro: eliminare le tracceLa prevenzione è sicuramente la prima arma di difesa. È fondamentale nascondere tutti quei dettagli che possono far individuare ai malintenzionati la presenza di un GPS2

Ogni volta che si applica una ventosa alparabrezza rimane una traccia che risultafacilmente visibile dall’esterno dell’auto.

Identificare l’auto di una persona che utilizza unnavigatore portatile non è assolutamente difficile.Per pigrizia di chi li acquista, o a causa delle ca-ratteristiche dei dispositivi universali, restano qua-si sempre tracce apparentemente senza impor-tanza, ma che sono estremamente significativeper i malintenzionati. Un cavo dimenticato nella presa dell’accendisiga-ri, la ventosa attaccata al parabrezza o più sem-

plicemente i segni lasciati dall’anello in silicone evisibili in trasparenza sono indizi che un ladro sacogliere al volo. E, nella maggior parte dei casi, inpresenza di uno di questi segnali il GPS portatileè riposto in un vano portaoggetti dell’auto par-cheggiata. Le esperienze negative fatte negli annipassati con le radio estraibili e successivamentecon i più pratici frontalini sono state probabilmen-te dimenticate, quindi sono sempre più numerosi

i casi di auto violate. È tuttavia importante sottoli-neare che i professionisti dei piccoli furti difficilmen-te si muovono a caso. Quando decidono di agire, lo fanno prevalente-mente se hanno maggiori probabilità di succes-so. Ciò significa che tra una vettura che non pre-senta alcuna traccia di possibile presenza di navi-gatore e una con almeno un elemento in bella vi-sta, scelgono senza alcun dubbio la seconda.

La scelta di rimuovere il navigatore dalsupporto, ma di lasciare questo in posizione,può risultare un vero invito per il ladro.

Allo stesso modo, non scollegare il cavo di alimentazione e lasciarlo in vista è unaleggerezza che dovrebbe essere evitata.

Quattro mosse per evitare spiacevoli sorpreseNessuna precauzione può dare la certezza di man-tenere l’auto inviolata, ma quattro semplici precau-zioni possono aiutare a evitare di trovare una ser-ratura danneggiata o un finestrino sfondato. La pri-ma, che vale non solo per il GPS, è quella di por-tarlo sempre con sé ogni volta che si abbandonal’auto. Allo stesso modo, bisogna evitare di lascia-re cavi di alimentazione, antenne e ogni altro det-

taglio che possa indicarne l’eventuale presenza.È inoltre possibile lavorare anche sul supporto. Sene può scegliere uno da posizionare sulla planciae non sul parabrezza, oppure fare in modo di nonlasciare alcuna impronta. Ma se poi le tracce ri-mangono, vanno fatte sparire con un panno, undetergente e una dose di olio di gomito.

Una pulizia frequente del vetro èsufficiente per eliminare il segno dellaventosa. Oltre a mantenere la visibilità.

Inserendo una pellicola adesiva morbida tra il parabrezza e la ventosa, si evita di lasciare sul vetro il classico “bollo”.

OCCHIO AGLI INDIZI

OLIO DI GOMITO A PROVA DI “BOLLO”

NIENTE IN VISTA

Ogni volta che scendete dall’auto, non siate pigri: portate via tutti gli oggettiche possono attirare l’attenzione.

Se possibile, ai supporti a ventosa è meglio preferire quelli da applicare alla console, molto più “discreti”.

SOTTO TONO

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Viste le modalità utilizzate per sottrarre i dispo-sitivi dall’abitacolo, è facile intuire che la preven-zione è fondamentale. Rendere l’abitacolo pri-vo di ogni dettaglio che possa attirare i malin-

tenzionati è alla base di tutto: dunque, mai la-sciare il supporto o il cavo in posizione e, so-prattutto, mai lasciare il GPS nel vano portaog-getti. Anche se la sosta è breve. Attenti poi agli

scippi, e infine ricordate di annotarvi da qualcheparte il numero di serie del GPS portatile. E sesiete “a rischio”, sottoscrivete almeno la poliz-za cristalli per il rimborso del finestrino.

Tre consigli anti-intrusioni

Tirando le somme

È bene tenere alta la guardia anche quando si è al volanteQuando si tratta di rubare un GPS, l’azione deglispecialisti è difficilmente effettuata “di fino”. Al la-dro non interessa l’auto (e il fatto che resti integra),ma l’oggetto. Di conseguenza all’apertura dellaserratura sarà sempre preferito lo sfondamentodel finestrino laterale, se l’auto è parcheggiata. Mabisogna anche fare attenzione quando si è alla gui-da. La tecnica del «Rolex» (cioè un motociclistache urta lo specchio retrovisore con il manubrio,e approfitta del momento in cui chi è al volante ab-bassa il finestrino per effettuare lo scippo) si pre-sta alla perfezione anche per i GPS portatili. So-prattutto quando il dispositivo non è applicato alcentro del parabrezza, ma sul lato sinistro.

Meglio evitare di tenere il Gpsmontato sul lato sinistro del parabrezza. E se un motociclistaurta con il manubrio il vostro specchiettoretrovisore, non affrettatevi ad abbassare il finestrino!

Quando ci si trova imbottigliati in una coda, al ladro è sufficiente aprire una porta, infilareun braccio nell’abitacolo e allontanarsi dicorsa con la refurtiva. Per questo motivo èbuona norma bloccare sempre le serrature.

Tra le possibilità per difendersi c’è quella direndere antisfondamento i finestrini. Conl’applicazione di una particolare pellicolache non modifica la trasparenza, eimpedisce che il cristallo vada in frantumi.

Una terza via per scoraggiare i ladriè quella di dotare l’auto di allarme.L’installazione di un dispositivo sonoro chesi aziona in caso di effrazione o di vibrazione è molto efficace per questo tipo di furto.

BLOCCATE LE PORTE DISSUADETE I LADRI

RINFORZATE I VETRI

La polizza? Non serveLe compagnie di assicurazione rimborsano solo la rottura del finestrino, ma non il furto di oggetti

NESSUNA PROTEZIONENon c’è polizza che tenga: quello che valeva per leautoradio estraibili ieri, oggi si applica ai navigatoriportatili. L’unico GPS per il quale è eventualmenteprevista la copertura in caso di furto è quello fisso inplancia, fornito in primo equipaggiamento con l’au-to. In caso contrario, quelli applicati con una vento-sa e comunque removibili dall’abitacolo non sonoassicurabili, al pari di tutti gli altri oggetti, dalle auto-radio ai palmari, fino ai telefoni cellulari.

CHIEDETE AL VENDITORELa responsabilità della compagnia assicuratrice si li-mita al rimborso della sostituzione del vetro, qualo-ra la polizza preveda la garanzia «cristalli». L’alterna-tiva può arrivare da polizze non legate all’auto, maeventualmente fornite dal negozio che vende il di-spositivo, che possono essere stipulate con costicontenuti. Comunque è bene impostare sempre unPIN di sicurezza sul GPS: in caso di furto, sarà inu-tilizzabile. Una piccola consolazione.

3PRECAUZIONI INUTILIQuando si acquista un navigatore portatile, èimportante conservare lo scontrino (che valeanche come garanzia) e annotare il numero diserie. Questi elementi possono aumentare le (peraltro limitate) possibilità di rientrarne inpossesso in caso di ritrovamento. Se vi dovessecapitare di subire un furto, bisogna presentareuna denuncia fornendo a Polizia o Carabinieri ilmaggior numero di indicazioni, quindi anchemarca, modello e numero di serie deldispositivo. Copia della denuncia deve essere poiinviata con raccomandata a/r alla compagniaassicuratrice. O alle compagnie, se i rischi auto enavigatore sono separati.