Sicilia

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SICILIA 400 g di grano tenero 300 g di ricotta Cacao (o cioccolato a scagliette) 200 g di zucchero 100 g di zucca candita Polvere di cannella CUCCIA Pulire accuratamente il frumento, metterlo a bagno in acqua fredda per 24 ore. Sciacquarlo più volte e lessarlo in abbondante acqua con un cucchiaio di sale Raggiungerà la cottura dopo non meno di un paio d'ore, quando i chicchi del frumento risulteranno morbidi ma non sfatti. Scolare e condire con la ricotta, lo zucchero e la cannella. Setacciare, aggiungere al composto il cacao, il candito di zucca ridotto a dadini, amalgamando per bene. Da ultimo spolverare di cacao e servire freddo Preparazione Ingredienti per 4 persone:

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SICILIA

• 400 g di grano tenero

• 300 g di ricotta

• Cacao (o cioccolato a scagliette)

• 200 g di zucchero

• 100 g di zucca candita

• Polvere di cannella

CUCCIA

Pulire accuratamente il frumento, metterlo a bagno in acqua fredda per 24 ore.

Sciacquarlo più volte e lessarlo in abbondante acqua con un cucchiaio di sale

Raggiungerà la cottura dopo non meno di un paio d'ore, quando i chicchi del

frumento risulteranno morbidi ma non sfatti.

Scolare e condire con la ricotta, lo zucchero e la cannella. Setacciare,

aggiungere al composto il cacao, il candito di zucca ridotto a dadini,

amalgamando per bene. Da ultimo spolverare di cacao e servire freddo

Preparazione

Ingredienti per 4 persone:

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Pasticceria Artale, via Landolina 32, Siracusa

DOVE ASSAGGIARLA

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CARATTERISTICHE ENOGASTRONOMICHE E PRODOTTI TIPICI

La cucina siciliana forse non ha bisogno di presentazioni, eppure va ricordata:

un tripudio di colori, di profumi e di sapori che ha letteralmente conquistato il

mondo. Alzi la mano chi non ha mai assaggiato la pasta con le sarde alla

palermitana. Oppure la pasta alla Norma, con le melanzane (ortaggio in cui i

siculi sono maestri), dedicata dai catanesi alla protagonista dell'opera più nota

del loro concittadino Vincenzo Bellini. Già meno probabile e frequente è

l'assaggio del cuscus (anzi, cuscusu) alla trapanese, o della gelatina di maiale

della Sicilia orientale. Con la dolcissima cassata torniamo invece alle ricette

arcinote, mentre col pani c'a meusa (panino con milza) torniamo alla

poverissima tradizione popolare.

Dalla Sicilia ci viene uno dei più grandi formaggi italiani, anche per dimensione:

il Ragusano. Appartenente alla famiglia dei caciocavalli, ha la forma di un

grosso parallelepipedo, e viene stagionato (anche per molti mesi) letteralmente

“impiccato” a una robusta corda. Imparentati col Ragusano per la filatura della

pasta, ma non per forma e sapore, sono poi la Provola dei Nebrodi e la Provola

delle Madonie. Pure di pasta filata, ma di latte di pecora (unico caso in Italia), è

la morbida, carezzevole Vastedda del Belice, formaggio ricercatissimo e molto

fine malgrado la genesi povera.

Importantissima la cultura del latte di pecora: il Pecorino Siciliano ha ottenuto la

DOP, ma dalle greggi si ottiene anche molto altro. Per esempio, il Piacentinu di

Enna, aromatizzato con pepe e zafferano. O il Maiorchino, di grossa dimensione

e con una percentuale di latte di capra, nato nel territorio dei dintorni di Messina.

Tra i salumi, particolarmente pregiati sono pancette, salami e prosciutti ottenuti

da carni di maiale nero dei Nebrodi. Interessante anche il Salame di

Sant'Angelo in Brolo, caratterizzato dalla macinatura grossa, a punta di coltello.

La Pasqualora è una salsiccia rossa piccante prodotta tradizionalmente nel

Trapanese.

Ricca e variegata è la produzione di vino, orgoglio dell'isola. Ci piace ricordare

uno dei più apprezzati, il Passito di Pantelleria.

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CONTENUTO IN PREPARAZIONE ….

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DA NON PERDERE

L’isola di Pantelleria

Più vicina all'Africa che all'Italia, Pantelleria è un caldo, assolato paradiso

agricolo, terra di uve dolcissime e di acque altrettanto limpide.

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ITINERARI (IN) CONSUETI

La Sicilia è terra di arte e gastronomia deflagrante, semplicemente. Come

restare indifferenti al cospetto del centro storico barocco di Catania, patrimonio

dell'umanità? Un tripudio di chiese e palazzi che testimoniano un immenso

splendore del passato. Catania va girata con calma, a piedi, per respirarne il

decadente, delirante splendore. Per mangiare, potreste optare per il giovanile,

accurato Sale Art Cafè, del simpatico Andrea Graziano, oppure fermarvi da un

piccolo venditore di cibo di strada.

Catania sta proprio sotto il vulcano dell'Etna, il maggiore d'Europa e uno dei più

attivi al mondo. Sulle pendici del monte, è radicata la produzione del

caratteristico vino Etna DOC, mentre le possibilità di compiere escursioni sul

vulcano sono molteplici.

Nei dintorni di Catania, è degna di nota Paternò, cittadina dalle antiche tradizioni

religiose, che presenta un formidabile Castello Normanno, la più grossa

installazione del genere costruita in Sicilia dai Normanni.

Andando più a ovest, in direzione Enna, incontriamo la grande cultura dello

Zafferano Ennese, detto Oro Rosso di Sicilia, prodotto in numerosi paesini. La

cittadina di Leonforte, poi, è famosa per la tipica pesca tardiva, perfetta per

ottenerci squisite marmellate: la coltiva, tra gli altri, Giovanni Trovati. Leonforte

stessa è un fascinoso, antico borgo con la fisionomia tipica delle cittadine

dell'entroterra siciliano.

BAROCCO ARTISTICO E GASTRONOMICO

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Arriviamo poi a Enna, che è il capoluogo di provincia più alto d'Italia. Il punto di

massima altitudine, 992 metri sul livello del mare, è in corrispondenza del

maestoso, fortificato Castello di Lombardia. Per una sosta mangereccia,

Trattoria La Rustica, senza pretese ma con una cucina saporita (polpettone alla

ennese, spaghetti alla mollica).

L'ovest della Sicilia è un mondo. Un mondo di mare, di sole, di tradizione. E di

bellezza. Visitate Erice, per esempio, vicino Trapani. La città mantiene un

incantevole centro storico di antichissime origini, con un Duomo perfettamente

conservato. Conviene rifocillarvi: fatelo a Paceco, alla Trattoria del Sale. Oltre

che un'ottima cucina trapanese, il ristorante offre pure un Museo del Sale, che

documenta l'annosa storia delle saline trapanesi (siamo nella Riserva Naturale

delle Saline di Trapani e Paceco, tutelata dal wwf e visitabile). A Paceco ha

sede pure l'azienda vinicola Firriato, una delle migliori della Sicilia.

A Trapani città c'è molto da passeggiare. La maggiore attrattiva è costituita dal

centro storico, dove un magnifico barocco convive con edifici ancora più antichi.

Mangiate Al Solito Posto, solida trattoria di cucina sicilianissima.

TRAPANI, SULLE TRACCE DEL SALE

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EVENTI ENOGASTRONOMICI, SAGRE E FIERE

Fiera Agroalimentare Mediterranea, Ragusa, settembre 2013

Sagra e Torneo del Maiorchino, Novara di Sicilia (ME), tra gennaio e febbraio

'A Nivarata e il rito della granita siciliana, Acireale (CT), seconda settimana di

giugno

Sagra della Vastedda cu sammucu, Troina (En), in giugno

Agri-cultura, Cesaro (ME), seconda settimana di giugno

Sagra del pesce spada, Acitrezza (CT), seconda settimana di giugno

Street food festival – Sicily and the world, Montelepre (PA), ultima domenica

di giugno

Sagra delle pesche, Chiusa Sclafani (PA), seconda domenica di agosto

Sagra dell'arancino, Aci Castello (CT), prima settimana di agosto

Fiera regionale del salame e dei prodotti tipici, S. Angelo in Brolo (ME), in

agosto

Sagra della Provola Basicotana, Basicò (ME), in agosto

Sagra della cipolla di Giarratana, Giarratana (RG), seconda settimana di

agosto

ALTRI EVENTI

Cous Cous Fest, San Vito Lo Capo (TP), 24-29 settembre 2013