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Indicatori ambientali
Si può definire un indicatore ambientalecome una entità “x” che viene utilizzata al posto di un’altra entità “y”, quando la seconda delle due (y) non è direttamente misurabile o non lo è in modo agevole
Proprietà di un indicatore ambientale
• Rappresentatività• Accessibilità• Standardizzabilità• Operatività
Come sono costruiti gli indicatori ambientali?
1. Sono costruiti a partire da dati grezzi (rilevazioni dirette o questionari)
2. I dati grezzi vengono sottoposti ad un’analisi preliminare (per eliminare i dati non congruenti)
3. Si mettono in relazione ad un fenomeno (definizione degli indicatori
4. Si costruiscono gli indici
Piramide dell’informazione
Indicatore ambientaleuna definizione operativa:
E’ una variabile statistica (quantitativa o qualitativa) che descrive un fattore ambientale (naturale o umano) di interesse in uno specifico contesto.
Il modello PSRpressione-stato-risposta
proposto dall’OCSE nel 1994
• Indicatori di pressione• Indicatori di stato• Indicatori di risposta
Rispondono a tre domande
• Quali pressioni le attività antropiche esercitano sulle risorse ambientali?
• Qual è lo stato delle risorse ambientali?• Cosa si sta facendo per farvi fronte?
Indicatori di pressione
• Descrivono le pressioni esercitate dalle attività umane sull’ambiente, incluse le pressioni sulla qualità e quantità delle risorse naturalies. COx come misura dell’inquinamento prodotto dagli impianti di combustione
Indicatori di stato
• Descrivono la situazione (stato) dell’ambientees. NO2 in relazione alla legislazione vigente sulla qualità dell’aria
Indicatori di risposta
• Descrivono la risposta della società ai cambiamenti che si manifestano nell’ambientees. la riduzione del numero degli impianti di combustione
Il modello DPSIR
• Sviluppato dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA, 1997) costituisce una evoluzione del modello PSR
5 Componenti del modello
• Driving forces: fenomeni che generano pressioni (es. trasporti, industria, agricoltura, turismo…)
• Pressioni: attività umane che influenzano direttamente l’ambiente (es., emissioni di biossido di carbonio o di metano)
• Stato: aspetti osservabili dell’ambiente(es. temperatura della Terra e sua evoluzione nel tempo)
• Impatti : effetti prodotti da un cambiamento nell’ambiente (es. diminuzione della produzione agricola, inondazioni…)
• Risposte : iniziative della società per affrontar problemi specifici (es. ricerche nel campo dell’energia solare o definizione di una tassa per contenere il consumo di energia…)
Il modello DPSIR fornisce uno schema di riferimento per analizzare i problemi
ambientali
Mostra come driving forces (es. industria) producano pressioni (es. emettono inquinanti) che modificano lo stato dell’ambiente (peggiorando, per es. la qualità dell’aria), provocano impatti (sulla salute umana e gli ecosistemi) e inducono la società a trovare delle risposte (diffusione dell’informazione, adozione di leggi, istituzione di tasse ambientali..)
Ecosistema Urbano (ricerca annuale di Ambiente Italia – Lega Ambiente –
Il Sole 24 ore)
XX edizione (2013)
Cosa fa? Misura lo stato di salute ambientale dei capoluoghi di provincia italiani (104)Risultati : •Battuta d’arresto delle politiche ambientali urbane•Graduatoria delle città grandi, medie, piccole
Come viene valutata la sostenibilità?
• attraverso l’uso di indicatori• relativi a tutte le principali componenti
ambientali:– Aria– Acqua– Rifiuti– Trasporti– Spazio e verde urbano– Energia – Politiche ambientali pubbliche e private
Segue «Ecosistema urbano – XX»
Primati «relativi: città più sostenibili :– Venezia – Trento– Belluno
Primati negativi: città meno sostenibili- Catania- Siracusa- Caltanisetta
INDICATORI COMUNI EUROPEI (ECI)EUROPEAN COMMON INDICATORS
il progetto Indicatori comuni europei (ICE) - è iniziato nel maggio 1999 ed- è stato sviluppato da un Gruppo di lavoro sugli Indicatori di sostenibilità , in collaborazione con rappresentanti delle comunità locali europee- l’idea di tale progetto nasce da una iniziativa congiunta della Commissione europea (DG Ambiente) , dell’Agenzia europea per l’ambiente (EEA) e del Gruppo di esperti (creato nel 1991 dalla Commissione europea).
Scopo dell’iniziativa• sviluppare e verificare indicatori in grado di
rappresentare, nel modo più integrato possibile, le azioni locali verso la sostenibilità
Risultato• definizione di un insieme (set) di indicatori
relativi a un numero limitato di tematiche• flessibile e aperto (a includere altre
tematiche)
Come risultato di consultazioni tra diverse città, si è raggiunto un accordo su una lista di 10 indicatori comuni europei
possono essere considerati degli indicatori complessi della qualità della vita , in quanto affiancano a dati di tipo fisico, informazioni sulle condizioni, sui comportamenti e sulle percezioni delle comunità di riferimento.
• In occasione della 3°Conferenza europea sulle Città sostenibili (Hannover, 2000) è stata lanciata l’iniziativa ICE, invitando le amministrazioni locali a sottoscrivere l’accordo di adozione degli indicatori
• Tra il 2000 e il 2003 è stato attivato un servizio di promozione e supporto alle pubbliche amministrazioni partecipanti al progetto ICE (ruolo di Ambiente Italia -Istituto di Ricerche, coordinatore tecnico dell’iniziativa).
Il set di indicatori ICE
1 - Soddisfazione dei cittadini con riferimento al contesto locale
indicatore principale: soddisfazione media dei
cittadini
2 - Contributo locale al cambiamento climatico globale
indicatore principale: emissione pro-capite di CO2
segue
3 - Mobilità locale e trasporto dei passeggeri– indicatore principale: % di spostamenti che
avviene con mezzi motorizzati privati
4 - Accessibilità delle aree verdi pubbliche edei servizi locali
– indicatore principale: % di cittadini che vive entr o 300 m da aree di verde pubblico (maggiori di 5000 m²)
5 - Qualità dell’aria locale– indicatore principale: superamenti netti di PM10
segue
6. Spostamenti casa-scuola dei bambiniindicatore principale: % di bambini che vanno
a scuola in auto
7. Gestione sostenibile dell’autorità locale e delle imprese localiindicatore principale: % di certificazione
ambientali rispetto al totale delle imprese
8. Inquinamento acusticoindicatore principale: % di popolazione esposta a
livelli continui equivalenti di rumore, nelle ore notturne, maggiori di 55dB(A)
segue
9 - Uso sostenibile del territorioindicatore principale: % di aree protette sul totale dell’area amministrativa
10 - Prodotti sostenibiliindicatore principale: % di cittadini che acquistano prodotti sostenibili
11°indicatore: l’impronta ecologica
• proposta nel 1996 (Wackernagel-Rees) èun indice sintetico che valuta l’impatto umano sulla terra
• esprime quanto territorio, biologicamente produttivo, viene utilizzato da un individuo o da gruppi (città, regioni, umanità intera) per produrre le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti che produce
Ecological Footprint• Misura i consumi netti di una popolazione
(produzione+importazione-esportazione)• I consumi sono rilevati in termini quantitativi e
non monetari
• I dati complessivi sono rapportati alla popolazione per ottenere l’impronta media pro-capite annua
• Il senso dell’impronta ecologica è quello di trasformare i consumi quantitativi in termini di territorio produttivo necessario a sostenerli
Schema di calcolo dell’impronta ecologica dell’umanità (2001)
• L’ Impronta ecologica globale è stimata in 2,2 ettari globali pro-capite
• L’Area produttiva della biosfera è pari a 1,8 ettari globali pro-capite
• L’ Impronta ecologica supererebbe quindi di 0,4 ettari globali pro-capite la bio-capacità globale