Si esibiranno: il coro La Bicoca, direttore Sergio Daniele ...(Nomadi), Io Vagabondo (Nomadi), Un...

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CORO "LA BICOCA" CORO K2 SABATO 16 OTTOBRE CONCERTO ORE 21:00 Si esibiranno: il coro "La Bicoca", direttore Sergio Daniele e il coro "K2", direttore Francesco Mo RINFRESCO ORE 22:30 DOMENICA 17 OTTOBRE CELEBRAZIONE S.S. MESSA ORE 10:00 Sono passati cinquant’anni. Non sembra vero che “La Bicoca” canti da tanto tempo… Ci si trovava alle merende delle fontane con grandi compagnie canterine e noi la facevamo da protagonisti perché alle vecchie canzoni locali sapevamo aggiungere i brani allora in voga nel repertorio alpino che ci entusiasmava. Ma ci mancava qualcosa e così venne fuori l’idea, come dire, di “ufficializzare” il nostro Coro. Era di moda, allora, dare a questi complessi un nome che ricordasse l’ambiente montano: lo chiamammo “La Bicoca” come il colle che unisce Manta a Verzuolo e la cosa fu fatta. Dire che tutto successivamente fu facile sarebbe una bugia… Il primo aiuto, però, venne dal parroco, il non dimenticato Don Scalafiotti ed il nostro primo direttore fu Don Gerardi, il suo vicecurato. Persona mite, generosa e grande intenditore di musica, forse da noi stessi mai abbastanza ricordato: se agli inizi non avessimo trovato lui, forse ci saremmo quasi subito scoraggiati. Gerardi cambiò parrocchia ed arrivò don Mussetto. Due parole sui repertori che il coro ha seguito nella sua lunga vita. Iniziamo, come tutti, con i canti della SAT di Trento. Chi non li ha cantati: La Montanara, Era una notte, Monte Canino… quanti ricordi. Poi abbiamo allargato i nostri interessi ai canti piemontesi, in particolare a quelli che Angelo Agazzani con “La Grangia” ha fatto conoscere al pubblico. Per un breve periodo la Bicoca ha cantato anche canti di ricerca locale. Oggi eseguiamo canti di tutte le provenienze purché comportino delle linee musicali interessanti ed armonie fresche e intriganti. I nostri direttori. Dopo don Mussetto seguirono Dino Dolce, Nino Aimone e Giancarlo Piacenza. Nel ’91 abbiamo inciso il nostro primo CD. Oggi abbiamo quello che, forse, è il più giovane dei direttori di Coro delle nostre parti: Sergio Daniele, figlio di uno dei nostri più vecchi coristi, che non c’è più. Direttore SERGIO DANIELE Sergio Daniele studia pianoforte e flauto traverso, si diploma in canto lirico presso il conservatorio “Ghedini” di Cuneo sotto la guida prima della prof .ssa S. Moyso e poi del prof. C. De Bortoli, segue i corsi di Composizione col prof P. Minetti. Consegue la laurea di secondo livello in Didattica della musica e pedagogia musicale. Comincia fin da giovane l'attività di direttore, con il coro La Bicoca di Manta di Saluzzo e dello storico coro l'Eco d'la tur di Savigliano, dopo il diploma fonda e dirige la Banda musicale e il coro polifonico “Città di Savigliano”. Svolge attività di insegnante di Ed musicale nella scuola media e presso l'istituto socio pedagogico “Soleri” di Saluzzo è stato direttore del coro della scuola , collabora inoltre con associazioni e enti locali nell'organizzazione di concerti e rassegne corali e musicali nella provincia di Cuneo. Il Coro K2 di Costigliole d'Asti è un Gruppo di voci Maschili attualmente formato da 25 elementi. Come peculiarità segnaliamo la "Democrazia Piena" che vi regna. Nel Coro cantano insieme floricoltori, insegnanti, commercianti, vignaioli, impresari, meccanici, studenti, tecnici elettricisti, bancari ed addirittura uno psicologo, tutti accomunati da una fortissima passione per il canto. Dalla Fondazione nel 1968, lo scopo principale del "coro" è la ricerca e l'esecuzione di canti del folclore Piemontese. Ha comunque un repertorio molto vasto che spazia dai Canti Sacri, ai Canti Alpini per finire ai Canti "moderni" che l'attuale Maestro, Francesco Mo, armonizza. Molto interessante, in proposito, l'esperienza che ha acquisito interpretando alcuni brani dei "NOMADI" da "Un giorno insieme", a "Crescerai", a "Io Vagabondo", a tal proposito il coro K2 da alcuni anni apre il consueto concerto dei NOMADI a Castagnole delle Lanze. Il "Coro K2" ha partecipato al "13° Festival Internazionale di Canto Corale alta Val Pusteria" che si è tenuto il 25-26 e 27 Giugno 2010 dove ha ricevuto numerosi apprezzamenti e applausi. Alla rassegna hanno partecipato 83 Cori di cui oltre 50 di provenienza straniera. L’attuale maestro Francesco Mò, oltre al coro K2 dirige anche il “Coro Cisternese” Direttore FRANCESCO MO Francesco Mo ha studiato in un collegio di Salesiani avvicinandosi al pianoforte e all'organo. Seguendo la sua passione per la musica ha poi frequentato per cinque anni il Conservatorio "Verdi" di Torino. Ha cominciato ad insegnare musica e a dirigere il coro Parrocchiale di Cisterna all'età di 16 anni. Da allora guida la "Corale Cisternese". Francesco Mo nel corso degli anni ha armonizzato diversi canti tra cui: La canzon d'amore, Quercia antica, Il tuo sorriso, Vien morettina, Montagne del mè Piemunt (di Gipo Farassino), Madonna della Neve, Il sole dietro ai monti, L'amor bevendo, Al chiaro delle stelle, All'alba all'alba, Crescerai (Nomadi), Io Vagabondo (Nomadi), Un giorno insieme (Nomadi), Quarant'anni. LE CANZONI DELLA MEMORIA La storia, piena di sacrifici e di passioni, che ha segnato la vita dei nostri padri e dei nostri nonni è la stessa storia che ritroviamo nelle parole delle canzoni e nelle note delle musiche che ascoltiamo, ancora oggi, nei cori degli Alpini. Il legame tra passato e presente risuona nelle melodie che descrivono i valori di un tempo a chi delle guerre ha solo sentito parlare ma è oggi sinceramente impegnato a comprenderne il significato. Il canale è la memoria che, di generazione in generazione,viene tramandata per non dimenticare quello spirito di lealtà e di sacrificio che ha caratterizzato soprattutto le nostre comunità rurali. E la comunità rurale dei Gabrielassi ha visto crescere i propri figli con i tempi scanditi dal clima delle stagioni, dalle vicende familiari e dalle ricorrenze religiose, ma non solo. Uno piccolo mondo, quello della frazione, che ha visto il proprio tempo segnato anche dalla storia del nostro paese, dall’unità d’Italia fino ad oggi, ed ha pure contribuito a farla, quella storia. Basti pensare ai numerosi caduti e dispersi nei vari conflitti partiti proprio dai Gabrielassi. E nel celebrare i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia non dobbiamo dimenticare che la storia degli italiani è proprio quella delle “nostre genti”. Come quella di Ferruccio Civra, che nei suoi quarant’anni di sacerdozio ai Gabrielassi è stato e continua ad essere testimone dei cambiamenti che questa comunità ha subito e che possiamo definire, non solo nominalmente, secolari; è stato ed è punto di riferimento, in un tempo di strillati personalismi, per un rinnovato e silenzioso legame della comunità frazionale e, in ultimo, ha visto molti giovani dei Gabrielassi arruolarsi nel nostro valoroso Corpo degli Alpini. Un grazie è dovuto ai promotori di questa iniziativa, attraverso la quale, ammirando gli Alpini che con fierezza e onore portano il caratteristico cappello con la penna, è possibile riflettere sul valore e sulla fedeltà ai principi e agli ideali di chi ha costruito la nostra storia politica, economica e sociale. Una riflessione attenta e necessaria che, solo attraverso il recupero delle nostre tradizioni e della nostra memoria, permette a noi tutti di cogliere la nostra profonda identità popolare. Mario Riu Sindaco di Caramagna P.te Andrea Pedussia Sindaco di Sommariva del Bosco

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CORO "LA BICOCA" CORO K2SABATO 16 OTTOBRE

CONCERTO ORE 21:00

Si esibiranno: il coro "La Bicoca", direttore Sergio Daniele e il coro "K2", direttore Francesco Mo

RINFRESCOORE 22:30

DOMENICA 17 OTTOBRE

CELEBRAZIONE S.S. MESSA ORE 10:00

Sono passati cinquant’anni. Non sembra vero che “La Bicoca” canti da tanto tempo… Ci si trovava alle merende delle fontane con grandi compagnie canterine e noi la facevamo da protagonisti perché alle vecchie canzoni locali sapevamo aggiungere i brani allora in voga nel repertorio alpino che ci entusiasmava. Ma ci mancava qualcosa e così venne fuori l’idea, come dire, di “ufficializzare” il nostro Coro. Era di moda, allora, dare a questi complessi un nome che ricordasse l’ambiente montano: lo chiamammo “La Bicoca” come il colle che unisce Manta a Verzuolo e la cosa fu fatta.Dire che tutto successivamente fu facile sarebbe una bugia…Il primo aiuto, però, venne dal parroco, il non dimenticato Don Scalafiotti ed il nostro primo direttore fu Don Gerardi, il suo vicecurato. Persona mite, generosa e grande intenditore di musica, forse da noi stessi mai abbastanza ricordato: se agli inizi non avessimo trovato lui, forse ci saremmo quasi subito scoraggiati.Gerardi cambiò parrocchia ed arrivò don Mussetto.Due parole sui repertori che il coro ha seguito nella sua lunga vita. Iniziamo, come tutti, con i canti della SAT di Trento. Chi non li ha cantati: La Montanara, Era una notte, Monte Canino… quanti ricordi. Poi abbiamo allargato i nostri interessi ai canti piemontesi, in particolare a quelli che Angelo Agazzani con “La Grangia” ha fatto conoscere al pubblico. Per un breve periodo la Bicoca ha cantato anche canti di ricerca locale. Oggi eseguiamo canti di tutte le provenienze purché comportino delle linee musicali interessanti ed armonie fresche e intriganti. I nostri direttori. Dopo don Mussetto seguirono Dino Dolce, Nino Aimone e Giancarlo Piacenza.Nel ’91 abbiamo inciso il nostro primo CD.Oggi abbiamo quello che, forse, è il più giovane dei direttori di Coro delle nostre parti: Sergio Daniele, figlio di uno dei nostri più vecchi coristi, che non c’è più.

DirettoreSERGIO DANIELE

Sergio Daniele studia pianoforte e flauto traverso, si diploma in canto lirico presso il conservatorio “Ghedini” di Cuneo sotto la guida prima della prof .ssa S. Moyso e poi del prof. C. De Bortoli, segue i corsi di Composizione col prof P. Minetti.Consegue la laurea di secondo livello in Didattica della musica e pedagogia musicale.

Comincia fin da giovane l'attività di direttore, con il coro La Bicoca di Manta di Saluzzo e dello storico coro l'Eco d'la tur di Savigliano, dopo il diploma fonda e dirige la Banda musicale e il coro polifonico “Città di Savigliano”.

Svolge attività di insegnante di Ed musicale nella scuola media e presso l'istituto socio pedagogico “Soleri” di Saluzzo è stato direttore del coro della scuola , collabora inoltre con associazioni e enti locali nell'organizzazione di concerti e rassegne corali e musicali nella provincia di Cuneo.

Il Coro K2 di Costigliole d'Asti è un Gruppo di voci Maschili attualmente formato da 25 elementi.Come peculiarità segnaliamo la "Democrazia Piena" che vi regna. Nel Coro cantano insieme floricoltori, insegnanti, commercianti, vignaioli, impresari, meccanici, studenti, tecnici elettricisti, bancari ed addirittura uno psicologo, tutti accomunati da una fortissima passione per il canto.Dalla Fondazione nel 1968, lo scopo principale del "coro" è la ricerca e l'esecuzione di canti del folclore Piemontese.Ha comunque un repertorio molto vasto che spazia dai Canti Sacri, ai Canti Alpini per finire ai Canti "moderni" che l'attuale Maestro, Francesco Mo, armonizza. Molto interessante, in proposito, l'esperienza che ha acquisito interpretando alcuni brani dei "NOMADI" da "Un giorno insieme", a "Crescerai", a "Io Vagabondo", a tal proposito il coro K2 da alcuni anni apre il consueto concerto dei NOMADI a Castagnole delle Lanze.

Il "Coro K2" ha partecipato al "13° Festival Internazionale di Canto Corale alta Val Pusteria" che si è tenuto il 25-26 e 27 Giugno 2010 dove ha ricevuto numerosi apprezzamenti e applausi. Alla rassegna hanno partecipato 83 Cori di cui oltre 50 di provenienza straniera.L’attuale maestro Francesco Mò, oltre al coro K2 dirige anche il “Coro Cisternese”

DirettoreFRANCESCO MO

Francesco Mo ha studiato in un collegio di Salesiani avvicinandosi al pianoforte e all'organo. Seguendo la sua passione per la musica ha poi frequentato per cinque anni il Conservatorio "Verdi" di Torino. Ha cominciato ad insegnare musica e a dirigere il coro Parrocchiale di Cisterna all'età di 16 anni. Da allora guida la "Corale Cisternese".

Francesco Mo nel corso degli anni ha armonizzato diversi canti tra cui:La canzon d'amore, Quercia antica, Il tuo sorriso, Vien morettina, Montagne del mè Piemunt (di Gipo Farassino), Madonna della Neve, Il sole dietro ai monti, L'amor bevendo, Al chiaro delle stelle, All'alba all'alba, Crescerai (Nomadi), Io Vagabondo (Nomadi), Un giorno insieme (Nomadi), Quarant'anni.

LE CANZONI DELLA MEMORIA

La storia, piena di sacrifici e di passioni, che ha segnato la vita dei nostri padri e dei nostri nonni è la stessa storia che ritroviamo nelle parole delle canzoni e nelle note delle musiche che ascoltiamo, ancora oggi, nei cori degli Alpini.Il legame tra passato e presente risuona nelle melodie che descrivono i valori di un tempo a chi delle guerre ha solo sentito parlare ma è oggi sinceramente impegnato a comprenderne il significato.Il canale è la memoria che, di generazione in generazione,viene tramandata per non dimenticare quello spirito di lealtà e di sacrificio che ha caratterizzato soprattutto le nostre comunità rurali. E la comunità rurale dei Gabrielassi ha visto crescere i propri figli con i tempi scanditi dal clima delle stagioni, dalle vicende familiari e dalle ricorrenze religiose, ma non solo. Uno piccolo mondo, quello della frazione, che ha visto il proprio tempo segnato anche dalla storia del nostro paese, dall’unità d’Italia fino ad oggi, ed ha pure contribuito a farla, quella storia. Basti pensare ai numerosi caduti e dispersi nei vari conflitti partiti proprio dai Gabrielassi. E nel celebrare i centocinquant’anni dell’Unità d’Italia non dobbiamo dimenticare che la storia degli italiani è proprio quella delle “nostre genti”. Come quella di Ferruccio Civra, che nei suoi quarant’anni di sacerdozio ai Gabrielassi è stato e continua ad essere testimone dei cambiamenti che questa comunità ha subito e che possiamo definire, non solo nominalmente, secolari; è stato ed è punto di riferimento, in un tempo di strillati personalismi, per un rinnovato e silenzioso legame della comunità frazionale e, in ultimo, ha visto molti giovani dei Gabrielassi arruolarsi nel nostro valoroso Corpo degli Alpini.Un grazie è dovuto ai promotori di questa iniziativa, attraverso la quale, ammirando gli Alpini che con fierezza e onore portano il caratteristico cappello con la penna, è possibile riflettere sul valore e sulla fedeltà ai principi e agli ideali di chi ha costruito la nostra storia politica, economica e sociale.Una riflessione attenta e necessaria che, solo attraverso il recuperodelle nostre tradizioni e della nostra memoria, permette a noi tutti di cogliere la nostra profonda identità popolare.

Mario RiuSindaco di Caramagna P.te

Andrea PedussiaSindaco di Sommariva del Bosco