SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A...

16
Numero Unico Giugno 2014 CLASSI 5ªA e 5ªB S. Primaria Torrita Torrita di Siena SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTICHI ROMANI E A BORDO DELL’INVINCIBILE SPLENDIDA GITA DI FINE ANNO A OSTIA ANTICA Dai nostri inviati della 5ªA e 5ªB Ostia Hanno fotografato e osservato il meraviglioso Parco Archeologico di Ostia Antica camminando per l’intera giornata e navigato un tratto del fiume Tevere fino alla foce. Mercoledì 14 maggio i bambini della classi quinte hanno potuto approfondire le conoscenze storiche e geografiche studiate quest’anno, sui Romani e sul fiume. Sono partiti la mattina alle 6,30 con un pullman granturismo, felici per la gita di fine anno. Il Parco conserva i resti dell’antica città portuale di Ostia, costruita dai Romani fra il 640 e il 616 a. C., dal suo fondatore Anco Marzio, quarto re di Roma. Il sito è un vero e proprio labirinto di monumenti, edifici, piazze e strade ben conservate dove i visitatori possono rendersi conto di come vivevano gli Antichi Romani. I bambini, divisi in gruppi, sono stati accompagnati da una guida che li ha subito condotti nella Necropoli, situata fuori dalle mura difensive della città. Qui si possono osservare vari tipi di tombe; a colombario e a sarcofago e si può verificare la netta divisione fra le classi sociali nell’antica Roma, anche con la morte, grazie alla loro diversa decorazione e collocazione. Attraverso il Decumano Massimo, la strada principale che taglia la città da Est ad Ovest, i ragazzi sono entrati all’interno di Ostia. Sono rimasti impressionati dal fascino che li circondava ed è stato bello camminare sulle stesse strade percorse secoli prima. Per le classi Ostia è stata una città piena di sorprese e quello che ha impressionato di più è stato il teatro con i suoi 5.000 posti a sedere dotato anche di un meccanismo vero e proprio di copertura per i giorni di calura estiva e le terme. Il teatro era un luogo molto frequentato e amato e l’ingresso agli spettacoli era gratuito per tutti i cittadini, ricchi e poveri. Il teatro sorge nel cuore della città ed è bellissimo con il suo palcoscenico e la sua struttura esterna. Vicino al teatro si trovano la palestra, le terme con i bagni pubblici, i negozi e le osterie. Impressionanti sono le terme, frequentate da ricchi e poveri, le donne potevano accedere solo alle prime luci dell’alba. Qui ci si poteva rilassare, fare ginnastica, incontrare e lavarsi al meglio. I bambini hanno visitato i diversi ambienti, compreso l’impianto di riscaldamento sotterraneo. Affascinante e ingegnoso il modo in cui veniva riscaldata l’aria e l’acqua: forni a legna alimentati e controllati da poveri schiavi che spesso morivano stremati dalla fatica, dal caldo e dalla mancanza di ossigeno. La visita è proseguita in un’osteria molto simile a quelle di oggi, con tanto di bancone e sedili alti, menù esposto al di fuori del locale e un’insegna con scritto “Qui si mangia, si beve e ci si diverte con della musica”. È ancora ben visibile la cucina, la dispensa dove si conservava il cibo sotto sale, il braciere per cuocere la carne e un grosso contenitore in terracotta per conservare le pietanze consumate al momento (frigorifero antico). Le classi hanno visitato una buona parte dell’area archeologica, ma non tutta perché per farlo ci vorrebbero circa tre giorni, quindi, nel primo pomeriggio, sono saliti a bordo dell’Invincibile e hanno fatto la crociera sul fiume Tevere percorrendo i due rami principali della foce. Con il Capitano Ubaldo hanno potuto osservare la flora e la fauna di questo ecosistema particolare, costituito da acqua salmastra e dopo un’ora e mezza di navigazione, fra balli e canti, hanno raggiunto il mare che quel giorno era un po’ mosso. Ritornati indietro, hanno costeggiato l’Isola Sacra formata dai detriti del fiume e sono attraccati al molo. Questa gita è stata molto bella perché ha permesso di capire quanto il Tevere sia stato importante per lo sviluppo e l’espansione di questa grande civiltà ed anche perché è stata l’ultima delle “Elementari”. ALL’INTERNO: - A pag. 2 Inchiesta sul mondo del lavoro; - Cronaca locale da pag. 2: Grande gemellaggio a Prato; - Cronaca rosa a pag.8: Si innamora e sposa il proprio carceriere; - Tutto lo Sport a pag 15.

Transcript of SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A...

Page 1: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Numero Unico

Giugno 2014

CLASSI 5ªA e 5ªB

S. Primaria Torrita

Torrita di Siena

Scuola

Elementare

di Torrita di

Siena

SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTICHI ROMANI E A BORDO DELL’INVINCIBILE

SPLENDIDA GITA DI FINE ANNO A OSTIA ANTICA

Dai nostri inviati della 5ªA e 5ªB

Ostia – Hanno fotografato e osservato il meraviglioso Parco

Archeologico di Ostia Antica camminando per l’intera

giornata e navigato un tratto del fiume Tevere fino alla foce.

Mercoledì 14 maggio i bambini della classi quinte hanno

potuto approfondire le conoscenze storiche e geografiche

studiate quest’anno, sui Romani e sul fiume.

Sono partiti la mattina alle 6,30 con un pullman granturismo,

felici per la gita di fine anno. Il Parco conserva i resti

dell’antica città portuale di Ostia, costruita dai Romani fra il

640 e il 616 a. C., dal suo fondatore Anco Marzio, quarto re

di Roma. Il sito è un vero e proprio labirinto di monumenti,

edifici, piazze e strade ben conservate dove i visitatori

possono rendersi conto di come vivevano gli Antichi Romani.

I bambini, divisi in gruppi, sono stati accompagnati da una

guida che li ha subito condotti nella Necropoli, situata fuori

dalle mura

difensive della

città. Qui si

possono osservare

vari tipi di tombe;

a colombario e a

sarcofago e si può

verificare la netta

divisione fra le

classi sociali

nell’antica Roma,

anche con la

morte, grazie alla

loro diversa

decorazione e

collocazione.

Attraverso il

Decumano

Massimo, la strada principale che taglia la città da Est ad

Ovest, i ragazzi sono entrati all’interno di Ostia. Sono rimasti

impressionati dal fascino che li circondava ed è stato bello

camminare sulle stesse strade percorse secoli prima.

Per le classi Ostia è stata una città piena di sorprese e quello

che ha impressionato di più è stato il teatro con i suoi 5.000

posti a sedere dotato anche di un meccanismo vero e proprio

di copertura per i giorni di calura estiva e le terme. Il teatro

era un luogo molto frequentato e amato e l’ingresso agli

spettacoli era

gratuito per tutti i cittadini, ricchi e poveri. Il teatro sorge nel

cuore della città ed è bellissimo con il suo palcoscenico e la

sua struttura esterna.

Vicino al teatro si trovano la palestra, le terme con i bagni

pubblici, i negozi e le osterie. Impressionanti sono le terme,

frequentate da ricchi e poveri, le donne potevano accedere

solo alle prime luci dell’alba. Qui ci si poteva rilassare, fare

ginnastica, incontrare e lavarsi al meglio. I bambini hanno

visitato i diversi ambienti, compreso l’impianto di

riscaldamento sotterraneo. Affascinante e ingegnoso il modo

in cui veniva riscaldata l’aria e l’acqua: forni a legna

alimentati e controllati da poveri schiavi che spesso morivano

stremati dalla fatica, dal caldo e dalla mancanza di ossigeno.

La visita è proseguita in un’osteria molto simile a quelle di

oggi, con tanto di bancone e sedili alti, menù esposto al di

fuori del locale e un’insegna con scritto “Qui si mangia, si

beve e ci si diverte con della musica”. È ancora ben visibile la

cucina, la dispensa dove si conservava il cibo sotto sale, il

braciere per cuocere la carne e un grosso contenitore in

terracotta per conservare le pietanze consumate al momento

(frigorifero antico).

Le classi hanno visitato una buona parte dell’area

archeologica, ma non tutta perché per farlo ci vorrebbero

circa tre giorni, quindi, nel primo pomeriggio, sono saliti a

bordo dell’Invincibile e hanno fatto la crociera sul fiume

Tevere percorrendo i due rami principali della foce.

Con il Capitano Ubaldo hanno potuto osservare la flora e la

fauna di questo ecosistema particolare, costituito da acqua

salmastra e dopo un’ora e mezza di navigazione, fra balli e

canti, hanno raggiunto il mare che quel giorno era un po’

mosso. Ritornati indietro, hanno costeggiato l’Isola Sacra

formata dai detriti del fiume e sono attraccati al molo.

Questa gita è stata molto bella perché ha permesso di capire

quanto il Tevere sia stato importante per lo sviluppo e

l’espansione di questa grande civiltà ed anche perché è stata

l’ultima delle “Elementari”.

ALL’INTERNO:

- A pag. 2 Inchiesta sul mondo del lavoro;

- Cronaca locale da pag. 2:

Grande gemellaggio a Prato;

- Cronaca rosa a pag.8:

Si innamora e sposa il proprio carceriere;

- Tutto lo Sport a pag 15.

Page 2: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

2 Cronaca Locale Il Giornale Delle Quinte

INCHIESTA SUL MODO DEL LAVORO I bambini delle classi quinte sono diventati ricercatori per un giorno

SPETTACOLO D’INIZIO ANNO

CONCERTO ANIMA LA SCUOLA Gli alunni della primaria si divertono in palestra

Dai nostri inviati della 5ªA e 5ªB

Torrita di Siena - Di sicuro gli alunni della scuola primaria

di Torrita hanno avuto un bell’inizio di anno scolastico.

Infatti, lunedì 23 settembre, hanno assistito ad un concerto

organizzato dai loro maestri di musica Mirko Rubegni, Paolo

Acquaviva e Davide Vannuccini.

I bambini, verso le ore 11:00 hanno interrotto le lezioni per

andare in palestra dove ad accoglierli hanno trovato i maestri

e Paolo Scatena insieme ad altri componenti della Scuola di

Musica “La Samba”.

Il concerto si è aperto con un’esibizione bellissima dell’arpa,

poi è stato eseguito un brano al flauto traverso.

Gli spettatori hanno dichiarato di essere rimasti affascinati

dal melodioso suono di questi magici strumenti.

Subito dopo, il concerto ha cambiato decisamente aspetto: da

classico a moderno, infatti sono entrati in scena chitarra,

basso, batteria e gli strumenti a fiato. Il pubblico ha iniziato a

scaldarsi perché i maestri lo hanno coinvolto con due brani

molto famosi del genere swing e rock. La platea ha

accompagnato festosamente la musica con grida e applausi.

Lo spettacolo ha avuto un enorme successo e si è concluso

con un augurio caloroso di buon anno scolastico da parte di

tutti i maestri. Era infatti questo lo scopo degli organizzatori.

________________________________________________________________________________________________________________________

I RAGAZZI DELLE QUINTE FANNO UN SALTO ALLE MEDIE

Il Progetto continuità ha permesso di conoscere questa nuova realtà scolastica

I bambini delle quinte sono andati alle Scuole Medie per confrontarsi con i ragazzi delle

prime e con le professoresse e per conoscere la scuola che li aspetta il prossimo anno

scolastico. Sono entrati un po’ impauriti ma molto curiosi, e ne sono usciti più sicuri di

prima. Ci sono state due uscite: la prima, il 17 Febbraio, dove i bambini hanno visitato le

aule e i plessi scolastici; la seconda, il 17 Marzo, dove hanno assistito ad una vera e propria

lezione di Matematica e Italiano. Le quinte sono state rassicurate dalle professoresse che

hanno detto che non c’è nulla da temere nella nuova scuola. Ma c’è ancora qualcuno che ha

paura di perdere l’amico del cuore e per questo timore sono stati di grande aiuto gli amici

delle prime Medie che li hanno rassicurati. È stato anche detto che la lezione delle medie

non è poi molto diversa dalla lezione delle elementari, comunque le maestre li stanno facendo abituare alle nuove modalità

d’insegnamento. L. Bufalini, L. Stefanucci, R. Quadrano S., A. Roghi

LE INCHIESTE DEL NOSTRO GIORNALE

TORRITA DI SIENA- Nell’Ottobre 2013 i bambini della 5ªA e B hanno fatto un’inchiesta sul mondo del lavoro prendendo in

considerazione un campione di persone che appartengono alle proprie famiglie. Dopo aver analizzato i dati si sono resi conto che

ancora l’economia della zona è buona: i disoccupati, fortunatamente, non sono molti.

La popolazione attiva della classe 5ªA è costituita da 43 persone: 22 babbi sono occupati, 20 mamme anch’esse lavorano e solo 1

persona è disoccupata: 3 persone su 46 sono casalinghe per scelta personale, quindi fanno parte della popolazione non attiva,

cioè quella parte di popolazione che comprende bambini, anziani, studenti… .

Questa inchiesta ha messo in evidenza anche le caratteristiche dell’economia di Torrita: quali attività offre il territorio, quante

persone sono occupate nei tre settori e qual è il più sviluppato.

Il settore primario offre pochissime attività lavorative: l’allevamento e l’agricoltura sono presenti ma a conduzione familiare, le

attività estrattive ed energetiche non sono registrate; infatti nessuna delle 46 persone prese in considerazione è occupata in questo

settore; 18 persone sono occupate nel settore secondario, che offre varie attività lavorative: confezioni, artigianato artistico,

falegnameria, industria chimica ed estetica. Anche il settore terziario offre molte attività: servizi culturali, servizi commerciali e

finanziari, medico-sanitari ed impieghi privati. In questo settore sono occupate, infatti, 24 persone su 46.

Da questa inchiesta i bambini hanno capito che il settore terziario è il più sviluppato e offre principalmente attività di tipo

commerciale e finanziario, mentre le industrie sono piccole e soprattutto di tipo artigianale.

Torrita di Siena rispecchia la situazione dei tre settori economici in Italia, mentre è diverso il numero di persone che lavorano:

nella penisola italiana, in proporzione, il numero dei disoccupati è maggiore rispetto a quanto avvenga a Torrita.

F. Cresti, M. Damigelli, R. Stronati

Page 3: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Il Giornale Delle Quinte Cronaca Locale 3 ___________________________________________________________________________________________________________

SPIRITO NATALIZIO AIUTANDO TELETHON Le classi 5ªA e 5ªB hanno partecipato ai lavoretti di Natale organizzati dalla Pro - Loco e dall’Amministrazione Comunale in favore

di Telethon, sabato 15 e domenica 16 Dicembre 2013. I ragazzi prima di vendere e

svendere hanno dovuto lavorare duramente, ma si sono divertiti molto perché creare,

dipingere e incollare sono attività che da sempre li ha appassionati. Alla preparazione,

in classe, sono state coinvolte non solo la maestra di Arte e Immagine, ma anche le altre

di Religione, Matematica e Inglese. Con un mese di lavoro a scuola, i ragazzi sono

riusciti a preparare tantissimi addobbi natalizi. Le vendite sono iniziate il sabato

pomeriggio alle ore 14:00 e sono continuate tutta la domenica. I ragazzi hanno fatto dei

piccoli turni e sono stati presenti personalmente alla cassa, così sono arrivati alla

domenica sera con il banco completamente vuoto. Lo stend delle quinte, infatti, è stato

“preso d’assalto” da numerosi visitatori. I ragazzi hanno affermato che lo spirito

natalizio si è sentito molto e che si sono divertiti a vendere dei lavorini artigianali fatti

con le loro mani. Una parte dell’incasso è stato devoluto in favore di Telethon.

Nell’occasione del Natale, i bambini con la maestra di Religione, hanno voluto preparare un Presepe e donarlo alla Parrocchia di

Santa Flora. Il presepe è rimasto esposto nella bellissima chiesa in Piazza Matteotti per tutte le festività natalizie ed è stato molto

apprezzato dai fedeli. T. Zerillo, G. Pellegrini, V. Panaro, G. Conciarelli

___________________________________________________________________________________________________________

USCITA DIDATTICA SULLE ORME DI ARCIMBOLDI

Laboratorio divertente imitando il bizzarro pittore milanese del ‘500 SIENA – Sabato 5 Aprile con tutti i

compagni e le insegnanti siamo

andati a Siena, al Museo Santa Maria

della Scala. Lì abbiamo conosciuto la

vita e l’arte di un importantissimo

pittore milanese del „500, Giuseppe

Arcimboldi.

Quando siamo arrivati in Piazza

Duomo, siamo entrati al Museo e

siamo andati in una sala dove Davide,

la nostra guida, ci ha raccontato la

vita di uno dei più importanti pittori

di Milano, vissuto al tempo della

Signorie. Era un amante della pittura

e della natura e quando è andato a

Milano, in una bottega, per imparare

il mestiere di pittore, ha sentito una

forte nostalgia per la campagna,

luogo dal quale proveniva ed era

vissuto fino a quel momento. Così,

proseguendo la pratica e lo studio

dell’arte, è diventato famoso. Il

signore della sua città lo ha chiamato

a corte, nominandolo pittore ufficiale

della famiglia Sforza e da quel giorno

è iniziato il suo successo. È diventato

subito famoso grazie ai ritratti dei

principi del tempo rappresentati con

la frutta o altri oggetti della vita

quotidiana.

A noi bambini, questo modo di

dipingere è sembrato molto buffo e

divertente e abbiamo pensato che

Giuseppe Arcimboldi avesse avuto

un’ottima idea nell’inventare un

tecnica diversa dalle altre.

Insieme a Davide abbiamo osservato

e commentato numerose opere e poi,

anche noi, abbiamo provato a fare lo

stesso tipo di disegno, cercando di

imitare Arcimboldi, ma anche

mettendo la nostra pura fantasia.

Abbiamo iniziato il laboratorio

pittorico con entusiasmo e voglia di

creare, anche noi, qualcosa di

veramente originale e bello e, alla

fine … ce l’abbiamo fatta!!

Polito G., Pagliuca S. M.

______________________________________________________________________________________________

UNA RECREAZIONE INDIMENTICABILE Dai nostri inviati della 5ªB

La ricreazione vissuta nella 5ªB è

stata una delle più divertenti e

indimenticabili degli ultimi anni

scolastici. Il fatto è accaduto giovedì

3 ottobre 2013, quando alcune

compagne di Federico hanno portato

a scuola tutto l'occorrente per una

vera e propria festa di compleanno … a sorpresa. Alla fine dell'ora di Matematica, al

suono della campanella, gli amici maschi sono corsi da lui per chiudergli gli occhi,

intanto le femmine hanno apparecchiato i banchi mettendo alcuni regali sotto al suo

naso e lo hanno adornato con una ghirlanda hawaiana. Federico si è emozionato alla

vista dei regali: uno splendido set da pittore e alcuni e alcuni gadget della sua squadra

di calcio del cuore, l’Inter. La festa è decollata quando le pizze e le patatine sono

state servite ed è arrivata la torta, tutti in coro hanno cantato “Tanti auguri …”. I

festeggiamenti sono continuati con i brindisi a base di aranciata e succo di frutta.

Page 4: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

4 Cronaca Locale Il Giornale Delle Quinte

___________________________________________________________________

Progetto Continuità all’Istituto Comprensivo Parini

E-INCLUSION: UNA SCUOLA A PORTATA DI LIM Come si viveva nella Val di Chiana di una volta

Le classi quinte della

Scuola Primaria di

Torrita, insieme alle

prime della Scuola

Secondaria di Primo

Grado, hanno avuto la

fortuna di partecipare,

in questo anno

scolastico 2013-2014, al

Progetto Continuità “E -

inclusion: una scuola a

portata di LIM”.

Questo progetto è stato

effettuato anche da tutte

le classi ponte delle

scuole del Sud senese,

compreso il Monte Amiata, che fanno

parte delle Scuole in rete.

I bambini di Torrita hanno lavorato

per conoscere le tradizioni della Val

di Chiana di un tempo (balli, canti,

passatempi e giochi). Il sottotitolo di

questo Progetto infatti è: “Quando

Internet non c’era: balli, canti e

passatempi della Val di Chiana di una

volta”.

Durante questi mesi le classi hanno

fatto un lavoro di ricerca delle

tradizioni contadine per capire i modi

di vivere, di comunicare, di passare il

tempo e di divertirsi dei bambini e

dei giovani di una volta, ben diversi

da quelli dei nostri giorni. Sono stati

utilizzati vari strumenti informatici

come la fotocamera digitale, la

videocamera, lo scanner,

il computer e la LIM

(lavagna interattiva

multimediale).

Sono venute a scuola

delle persone anziane

che hanno parlato con i

bambini dei “loro tempi”

e hanno mostrato loro i

giochi di una volta.

Gli alunni sono rimasti

impressionati dalla vita

dura di tanto tempo fa,

ben diversa da quella dei

nostri giorni, dove per

passare il tempo,

vengono usati molti

giochi elettronici come il

Nintendo, la Wii, l’X-box, la Play

Station, la Psp e il computer.

Tutti gli alunni delle classi quinte

hanno lavorato con impegno ed

entusiasmo e alla fine di questo

Progetto hanno realizzato un ipertesto

digitale.

___________________________________________________________________________________________________________

Proponiamo in questo giornale due interviste significative condotte dai nostri giornalisti che, come veri

antropologi, hanno intervistato le loro care nonnine. Grazie di cuore a queste due donne che ci hanno

dato, con le loro parole, un grande insegnamento.

Elia Dringoli e Cesare Del Secco intervistano la nonna

Com‟era la vita tanto tempo fa quando tu eri piccola?

Nonna di Elia. Quando ero piccola la vita era molto diversa

da oggi. Certamente avevamo meno giochi, c’era molta

povertà ma c’era il rispetto di tanti valori che oggi si stanno

perdendo. Il rispetto verso le persone più grandi era uno di

questi, io per esempio mi rivolgevo alla mia nonna dandole

del voi, e anche il mio babbo, pur essendo adulto, teneva in

grande considerazione i consigli che lei gli dava. Oggi invece

si tende a sottovalutare le persone anziane perché magari non

sanno usare il computer.

Il senso del dovere era un altro valore, infatti anche noi

bambini dopo la scuola, aiutavamo la famiglia nei lavori più

semplici come badare i maiali o le pecore. Apprezzavamo

anche le piccole cose, come un piccolo regalo che poteva

essere qualche mandarino o un cavalluccio a Natale. Eravamo

felici per una gonna nuova che era stata ricavata da un

vecchio vestito della mamma.

Era una vita più “ ricca “ nella sua grande umiltà.

Nonna di Cesare. Quando ero piccola la vita era molto

faticosa e per chi abitava in campagna era ancora peggio.

All'epoca non avevamo tutto quello che voi avete oggi. Oggi

voi bambini avete tutto quello che desiderate, siete molto

fortunati.

Page 5: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Il Giornale Delle Quinte Cronaca Locale 5

____________________________________________________________________

PROGETTO E - INCLUSION

Hai frequentato la

scuola? Fino a quale

classe?

Nonna di Elia. Sì, ho

frequentato la scuola

fino alla quarta

elementare.

Nonna di Cesare. Ho

frequentato la scuola

elementare fino alla

quinta e la materia in cui andavo meglio era la matematica.

La maggior parte delle persone che vivevano in campagna

frequentavano al massimo fino la terza, la quarta. I genitori

preferivano mandare i propri figli al lavoro nei campi e

contribuivano così alla sopravvivenza della famiglia.

Racconta qualcosa della scuola di una volta.

Nonna di Elia. Quando io andavo a scuola le maestre erano

molto severe, se i bambini non facevano i compiti o non

seguivano la lezione, venivano messi in punizione dietro alla

lavagna con il granturco sotto alle ginocchia, oppure

venivano picchiati sulle mani con delle bacchette di legno.

Nonna di Cesare. Avevamo una maestra sola e anche molto

severa e nella classe non eravamo tutti della solita età. I

banchi erano di legno con la seduta attaccata ed eravamo due

per banco. C’era molto rispetto verso il maestro che

pretendeva silenzio assoluto durante la lezione, altrimenti ti

puniva.

Cosa facevi quando ritornavi a casa dopo la scuola? E‟

vero che dopo mangiato andavi a badare i maiali? Nonna di Elia. Sì, dopo la scuola andavamo a badare i maiali

o le pecore.

Nonna di Cesare. Facevo i compiti e ricordo che dopo

giocavo con tre amiche. I bambini prendevano gli animali e

guai se avessero perso qualche bestia, a casa era meglio non

ritornare...!

Le femmine un po’ più grandicelle portavano con sé i

fratellini più piccoli, quelli che sapevano camminare e

dovevano badare anche loro perché le mamme erano al

lavoro nei campi.

Come passavi il tuo tempo libero? Con quali giochi ti

divertivi? Quando stavi con gli amici e dove ti incontravi?

Racconta.

Nonna di

Elia. Il

tempo

libero ce

n’era poco

e quel

poco che si

aveva, si

giocava

nell’aia a

nascondin

o, a moscacieca, a campana, a ruba bandiera e a strappa

cipolla. I giochi non ce n’erano e quei pochi che avevamo, li

costruivamo da noi. Con la stoffa e la lana facevamo delle

bellissime bambole con le quali giocavamo a fare le

mamme. I maschi invece costruivano dei fucili in legno o dei

carroarmati con i rocchetti finiti dei fili da cucire, oppure

usavano le fionde. I più grandi andavano a ballare, ma non

sempre, solo in occasioni particolari.

Nonna di Cesare. Il tempo libero lo passavo a giocare e a

passeggiare.

La nonna Norina a me e alla zia ci aveva cucito una bambola

per uno, era fatta di cencio, i vestiti li aveva ricavati da degli

stracci e questo era il mio gioco preferito.

Quando stavi con gli amici dove vi incontravate?

Nonna di Cesare. Ci incontravamo per la strada, nell’aia del

podere dove abitavamo, oppure a casa di qualcuno.

Ricordo che per noi ragazze andare a Messa era “utile” anche

per questo, potevi incontrare la tua migliore amica oppure

anche “quello che ti piaceva”, perché non c’era tanto tempo

per incontrarsi: tutti, grandi e piccoli, avevano il dovere di

aiutare la famiglia, quindi non esisteva tanto tempo libero per

stare con gli amici. Il babbo spesso come punizione ti diceva

che la domenica non saresti andata alla Messa e per noi era

veramente brutto, un’occasione mancata quella settimana, per

parlare e vedere qualcuno al di fuori della tua famiglia.

Quali riflessioni puoi fare sulla vita di una volta?

Nonna di Elia. La vita di una volta era molto semplice,

difficile perché c’era la povertà e spesso si faceva a meno di

tante cose. Si mangiava meno carne, ma si mangiavano cibi

molto naturali e nutrienti come i fagioli, le patate, le verdure

in genere. Non avevamo l’energia elettrica ma i lumi a

petrolio, quindi non si vedeva bene quando facevamo i

compiti dopo cena, perché il pomeriggio eravamo stati a

badare i maiali. Insomma c’erano molte difficoltà, ma

l’affetto che ci univa, non solo all’interno delle famiglie, ma

anche tra vicini e conoscenti, era tanto grande che ci

ricompensava di tutto.

Nonna di Cesare. Secondo me la vita di una volta era molto

più dura perché anche i lavori erano più faticosi. La gente

aveva meno pretese e forse viveva più tranquilla, anche se

faticava di più. Oggi siamo più ricchi ma il ritmo della vita è

frenetico, noi un tempo ci si divertiva con poco e oggi che

abbiamo di tutto, certe volte siamo anche insoddisfatti.

Page 6: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

6 Cronaca Locale Il Giornale Delle Quinte

____________________________________________________________________ LE CLASSI VISITANO IN ORARIO SCOLASTICO IL MUSEO ETRUSCO DI CHIUSI, IL LABIRINTO DI PORSENNA E LA TOMBA

DELLA PELLEGRINA

I RAGAZZI SULLE ORME DEGLI ANTICHI ETRUSCHI … Dai nostri inviati sul posto F. del Santo e M. Damigelli

CHIUSI - Sabato 15 Marzo 2014, le classi VªA e VªB, sono

andate a Chiusi a vedere il Museo Etrusco, poi il Labirinto di

Porsenna ed infine, la meravigliosa Tomba della Pellegrina.

Nella gita didattica c’era come guida Barbara, una ragazza

molto simpatica, che ha accompagnato la Scolaresca, per

tutta la gita. Ha spiegato agli alunni, che i reperti, all’interno

del Museo, sono in ordine cronologico, cioè dal più antico al

più recente. Gli oggetti risalgono all’Età del Ferro e del

Bronzo e questi provengono, soprattutto dalle Necropoli di

Chiusi.

Barbara si è soffermata a parlare delle Necropoli, infatti, è la

Necropoli che ci ha fornito agli studiosi molte informazioni

sulla vita di un tempo. Le Necropoli sono le “Città dei Morti”

dove si trovano le tombe, Le tombe sono di tre tipi: a

“camera”, a “pozzetto”, a “ziro”. La più importante è quella a

camera che, come dice il nome, è a “camera” simile ad una

casa. Le Necropoli erano molto importanti e secondo la

Scolaresca è una delle cose più belle ed interessanti di tutti gli

Etruschi e della gita. Una cosa interessante che ha spiegato la

guida e che ha colpito molto i ragazzi sono degli oggetti in

ceramica nera chiamati “l’argento dei poveri” (Bucchero), un

vaso cotto con il fumo senza l’ossigeno. Anche se questa

ceramica si chiama così, solo i ricchi in realtà se la potevano

permettere e secondo i ragazzi erano una cosa molto buffa

per quel tempo. “L’Argento dei poveri” si chiama così anche

perché sembra metallo, in realtà era costituito da ceramica

nera di costo inferiore. Un altro tipo di vaso è chiamato

“canopo” ed è simile a quello egizio di ceramica che aveva

un’immagine di un dio e qui venivano messi gli organi del

defunto.

Quello etrusco, invece, aveva il corpo di metallo e la testa in

ceramica. Questa usanza del tutto simile a quella

contemporanea. Gli Etruschi erano abili commercianti e

navigatori, infatti, con le loro imbarcazioni attraversavano il

fiume Clanis, poi il Paglia e infine il Tevere attraverso il

quali giungevano al mare, con lo scopo di commerciare con

Greci e Fenici. Questo tragitto durava circa due giorni ed era

velocissimo per quel tempo. La scolaresca ha potuto infine

avere spiegazioni sulla scrittura etrusca che è in parte ancora

ignota agli studiosi. Infatti degli oltre cinquecento segni sono

stati decifrati solo ventisei, grazie a delle stele rinvenute

doppie, cioè con una scrittura in etrusco e la traduzione in

latino.

Ciò che però è stato meraviglioso, a sentire i ragazzi, è stato

il “Labirinto di Porsenna”, avvolto ancora oggi nel mistero.

In realtà era stato concepito come un vero e proprio

approvvigionamento idrico per la città con tunnel e gallerie

spettacolari. Quest’opera è piaciuta molto alla Scolaresca in

quanto non avevano mai visto una cosa così complessa ed

ingegnosa. In seguito, i ragazzi hanno visitato la “Tomba

della Pellegrina”, una tomba etrusca a camera della quale

sono rimasti tutti estasiati.

Secondo le classi, questa gita è stata la più bella ed

interessante, perché ha permesso loro di ampliare le

conoscenze storiche studiate a scuola sui libri e di vedere con

i propri occhi quello che già sapevano su questo meraviglioso

popolo vissuto nella loro Regione, la Toscana.

Page 7: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Il Giornale Delle Quinte Cronaca Locale 7

____________________________________________________________________

Il Progetto Sarabanda di Musica portato a Prato dai bambini e dal loro Maestro

BELLISSIMO GEMELLAGGIO MUSICALE

Dai nostri corrispondenti G. Marini, L. Singh, F. Cresti

PRATO – È stata una giornata davvero memorabile quella

che hanno vissuto i bambini delle classi quinte della Scuola

Primaria G. Parini di Torrita, Mercoledì 9 Aprile. Si sono

infatti esibiti davanti alla numerosissima platea multicolore

dell’Istituto Comprensivo Mazzoni di Prato.

L’hanno definita una gita musicale e culturale organizzata dal

loro “mitico” maestro di musica Mirko Rubegni che, in quel

di Prato insegna, e ha voluto far conoscere il Progetto

Sarabanda di Torrita anche ai bambini della città Toscana.

Questo Progetto si propone di insegnare gli strumenti a fiato:

corni, trombe, tromboni, saxofoni e flauti traversi, a bambini

piccoli e con soli venti ore annue di lezione.

Partiti da Torrita la mattina molto presto e molto emozionati,

sono arrivati a Prato dopo due ore circa di viaggio e davanti

alla Scuola Media De’ Andrè hanno trovato ad attenderli il

maestro Mirko Rubegni e gli altri due maestri coinvolti nel

Progetto, Paolo Acquaviva e Davide Vannuccini.

Entrati nell’edificio sono rimasti impressionati dalla

grandezza e dalla bellezza della Scuola, e senza fiato quando

hanno visto la numerosissima folla di studenti che li

attendeva nell’androne principale adibito a teatro.

Dopo i saluti e i ringraziamenti di rito della Dirigente

Scolastica, il concerto di musica è iniziato.

I primi ad esibirsi sono stati gli studenti di Prato che si sono

cimentati in canti popolari irlandesi e gospel americani

eseguiti bene, con bravura ed una buona organizzazione.

Dopo è giunto il momento, tanto temuto ed atteso dei ragazzi

di Torrita.

L’esibizione è iniziata con un coro fragoroso degli amici

Pratesi “Siena, Siena, Siena…!!” e, dopo che gli animi si

sono placati, sono saliti sul palco e hanno potuto dare il

massimo con le note composte per il Progetto dai maestri.

Tutti sono stati felici di aver suonato davanti ad un pubblico

che non fossero i familiari e si sono sentiti onorati per il fatto

di far vedere ad altri bambini come sapessero suonare gli

strumenti a fiato.

Qualcuno si è sentito una star sul palco e ha dichiarato di aver

sognato di essere uno degli “One Direction” ed il pubblico di

Prato i loro fan: “C’era gente che filmava ed anche le maestre

hanno ripreso tutto nei minimi particolari” ed ancora:

“Peccato che queste cose capitino una sola volta nella vita!”.

Dopo il pranzo al sacco e i poc-corrn gentilmente offerti, i

bambini di Torrita sono stati accompagnati a visitare il centro

storico.

I ragazzi delle Media hanno fatto da “Ciceroni” e hanno

illustrato le bellezze storico - artistiche di questa stupenda

città: il duomo, Palazzo Pretorio, il Cassero, le case torri e le

piazze, come quella di San Marco e Mercatale.

Le scolaresche a fine giornata, si sono promesse di continuare

il bellissimo gemellaggio musicale l’anno prossimo.

EVENTI INDIMENTICABILI

Page 8: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

8 Cronaca Nera… della fantasia Il Giornale Delle Quinte

____________________________________________________________________ È stata ritrovata svenuta nel bosco

BIANCANEVE IN RIANIMAZIONE La ragazza è stata salvata ma è ancora in pericolo di vita

TORRITA DI SIENA - Biancaneve, una ragazza di 20 anni è

stata ritrovata svenuta nel bosco vicino al paese, il giorno 24

Febbraio. Un cacciatore è stato il primo a dare l’allarme

vedendo la ragazza a terra priva di sensi. È stata

immediatamente portata nel reparto di rianimazione

dell’ospedale di Nottola dove sette medici stanno tentando di

rianimarla. Il cacciatore ritornando nel luogo del fatto, ha

notato a terra un torsolo di mela e presa in mano, ha visto del

liquido celeste uscire dalla buccia, simile ad un veleno. Le

indagini sono state portate avanti dai carabinieri tutto il

giorno ma non sono riusciti a trovare altre tracce importanti, a

parte il torsolo di mela. Dopo qualche ora il cacciatore,

davanti ad un portone di una casa fatta in legno, ha scoperto

un cesto di mele. Tutto questo, è stato riferito agli inquirenti

che, per precauzione, hanno arrestato e messo in galera la

vecchia signora, abitante di quella casa. Le mele, ora sono

state analizzate e sembrano siano state avvelenate da un

potente insetticida, ignoto perfino agli scienziati. La

vecchietta è indagata per tentato omicidio ed il giudice ha

deciso di non scarcerarla. Purtroppo le condizioni di

Biancaneve si stanno aggravando e i medici del reparto di

rianimazione non riescono a farla migliorare. Fortunatamente

nella sala di rianimazione è arrivato un medico molto

giovane, proveniente da Firenze, che le ha somministrato una

potentissima medicina, ancora in fase di sperimentazione.

Ora Biancaneve sta meglio ma è ancora sotto osservazione

nel reparto di rianimazione perché in pericolo di vita.

A. Pecce, E. Quadrano S., R. Franci, E. Di Lorenzo

CENERENTOLA DI SPAGNA SI SPOSA

Londra – Cenerentola, la giovane figlia dei reali di

Spagna, si sposa con il principe William, così, dopo

tanti anni di tristezza e sfortuna, la ragazza ritrova la

felicità. Dopo la morte del padre, infatti, Cenerentola,

rimasta sola con la matrigna Ginevra e le due

sorellastre, diventa la sguattera di casa. Anche Amnesty

Internetional, aveva più volte denunciato senza esito la

situazione della ragazza. Nel 2013 però a palazzo arriva

un biglietto dai reali inglesi, dove c’è un invito da parte

del principe William, per le giovani principesse

spagnole. Le sorellastre ordinano a Cenerentola di non

andare al ballo, così Cenerentola è costretta ad ubbidire.

Ma la ragazza è aiutata da una vecchia signora del

palazzo reale che la manda al ballo con un bellissimo

vestito dello stilista Soldano. Qui viene notata dal

principe William che balla con lei per tutta la sera. Al

termine della stupenda festa, a cui ha partecipato tutta la

nobiltà europea, Cenerentola scappa e perde la scarpetta

firmata. Il principe trovandola, ha potuto restituirgliela

chiedendola in sposa. È così che ieri, i due giovani si

sono sposati nel castello dei Winsor, a Londra, con un

matrimonio in grande stile e una bellissima festa per

tutto il paese. J. Vatrò, C. Bastreghi, D. Contemori

Incredibile storia d‟amore Ragazza rapita si innamora del proprio carceriere e lo

sposa Barcellona – È accaduto ad una ragazza giovanissima,

figlia di un noto industriale della città, che è stata rapita e

rinchiusa all’interno di una casa, nascosta nel bosco. La

polizia ha indagato per diversi giorni sulla sparizione della

ragazza, temendo da subito si trattasse di un rapimento, ma

gli inquirenti non hanno trovato nessuna traccia a conferma

della loro prima ipotesi. La fanciulla dopo due mesi di

assenza ricompare dal nulla, sposata a colui che l’aveva

rapita. Sembra la fiaba della “Bella e la bestia”, ma è un fatto

realmente accaduto nella città spagnola. La sera della

sparizione infatti, la ragazza era stata rapita a scopo di

riscatto e portata in un podere abbandonato alle porte di

Barcellona.Durante la prigionia il rapitore, un uomo di 25

anni, e la ragazza di 22, si sono innamorati e sposati in gran

segreto. L’uomo dopo aver messo da parte il piano di

estorsione, riporta la moglie a casa dai familiari che non

speravano più di poterla riabbracciare o ritrovare viva.

Ora la polizia sta ancora interrogando i giovani per scoprire

se si tratta di rapimento o no!!!

Nei prossimi giorni gli sviluppi della strana storia d’amore.

A. Falcone, C. Del Secco, Marta Di Buono, M. Piselli

Page 9: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Il Giornale Delle Quinte Cronaca Nera… della fantasia 9 ___________________________________________________________________________________________________________

BAMBINA AGGREDITA DA UNO SQUILIBRATO È stata salvata da un coraggioso cacciatore che sarà premiato dal Sindaco

Boscaglia – Forte paura per una bambina e la sua nonna

malata a Boscaglia, dove uno squilibrato aggredisce le

protagoniste del fatto di ieri. Secondo una prima

ricostruzione, lunedì 12 Maggio, la bambina, C. Rosso di 11

anni, sarebbe partita da casa verso le ore

16,00 per andare a trovare la nonna

malata. Durante il tragitto nel bosco,

avrebbe incontrato un uomo di età

avanzata, di nome Lupigno che con un

inganno le avrebbe fatto prendere il

sentiero più lungo per andare dalla nonna.

La giovane Rosso credendo di prendere la

strada più corta, ha imboccato quella più

lunga, così l’uomo è arrivato per primo a

casa della nonna, l’avrebbe imbavagliata e

sequestrata e si sarebbe nascosto aspettando che la nipote

entrasse nell’abitazione. La bambina entrando in casa, è stata

aggredita dallo squilibrato con un coltellino balistico.

L’uomo avrebbe dichiarato dopo l’arresto di non sapere il

vero motivo del sequestro. Torniamo al fatto, un cacciatore

arrivato sul posto, avrebbe sentito delle urla provenienti

dall’abitazione dell’anziana donna e insospettito, si sarebbe

avvicinato alla finestra vedendo così Lupigno mentre

aggrediva le poverine. L’uomo, vedendo di essere sotto mira

dell’MP42 del cacciatore, avrebbe cercato di fuggire, ma il

salvatore avrebbe sparato e lo avrebbe preso di striscio alla

gamba sinistra.

In queste ore i Carabinieri starebbero

sentendo alcuni testimoni per verificare

l’attendibilità delle dichiarazioni del

cacciatore e delle Rosso.

Lo squilibrato, subito ammanettato, è stato

operato d’urgenza alla gamba. I medici

hanno dato all’uomo una prognosi di 30

giorni, ma i giudici del Tribunale di

Boscaglia invece, una condanna per tentato

omicidio e carcere per 5 anni.

Salve ma impaurite le fortunate Rosso che

sono state, anche loro, ricoverate all’ospedale per degli

accertamenti.

Il cacciatore sarà premiato dal Sindaco per il coraggio

dimostrato con una medaglia d’oro e un assegno di mille euro

durante l’annuale manifestazione “Non sei di Boscaglia

se…”.

F. Parente , G. Marini, R. Quadrano S., G. Polito

___________________________________________________________________________________________________________

I bambini si erano persi durante un‟escursione sul Gran Sasso

SCOUT ATTACCATI DA UN LUPO Tutti salvi grazie ad un cane del soccorso cinofilo

Gran Sasso - Tre scout vivi per miracolo, ritrovati dopo 48

ore di ricerche durante il finesettimana in Abruzzo, grazie

alle loro capacità di sopravvivenza.

Si sono persi in un bosco del Gran Sasso mentre facevano

un’escursione e hanno cercato subito disperatamente un

rifugio, senza perdersi d’animo e facendosi coraggio gli uni

con gli altri.

I tre bambini però mentre camminavano hanno sentito un

fruscio tra i cespugli e guardando tra gli alberi, hanno visto

un grosso lupo che li guardava minaccioso mostrando loro i

lunghi canini affilati. Accorgendosi della presenza

dell’animale sono scappati e dopo un’affannata corsa hanno

trovato la loro salvezza in un capanno di un pastore della

zona. I bambini hanno passato così una spaventosa notte in

bianco sentendo dei rumori sinistri. Il lupo però si era

allontanato. La mattina seguente, incuriositi, hanno guardato

dalla finestra e hanno visto un pastore tedesco con un grosso

distintiv

o al

collo

andare

diretto

verso di

loro. Gli

scout

hanno

capito

così che finalmente erano arrivati i soccorsi.

Il cane orgoglioso ha portato i ragazzi al confine del bosco

dove i genitori preoccupati insieme ai soccorritori li stavano

ancora cercando. La sera precedente, i compagni, infatti, non

vedendoli tornare al campo base, avevano subito avvertito i

soccorsi e i loro familiari.

G. Pellegrini – I. Bracciali – V. Panaro – S. M. Pagliuca

BAMIBINI RAPITI NEL BOSCO MONTEFOLLONICO - Due ragazzi di 10 e 11 anni ritrovati nella casa della vecchia megera. I due fortunati protagonisti si

chiamano Giacomo e Gaia e sono vivi grazie alla loro furbizia. È stata ricevuta una chiamata alle ore 22:00 nell’ufficio di

Polizia da parte della madre dei ragazzi. La mamma racconta all’ispettore Canapini: «I miei bambini erano andati a

giocare come al solito nel bosco davanti casa e all’ora di cena non sono tornati!!». I ragazzi hanno raccontato poi hai

soccorritori di aver perso l’orientamento perché si sono distratti e la vecchia Pina, li ha colti di sorpresa e con un tranello

li ha portati nella sua casa tenendoli nascosti. Canapini e la sua squadra, dopo qualche ora, è tornata dalla madre con i

bambini salvi e la strega in manette. Quando gli agenti li hanno ritrovati, stavano correndo impauriti nel bosco; i

bambini, infatti si erano liberati dalla prigione della donna spingendola dentro ad una profonda botola della cantina. La

famiglia Paolucci non dimenticherà mai questa storia, accaduta il giorno 2 maggio 2014, perché se gli inquirenti non

avessero portato avanti le indagini così velocemente, i bambini non avrebbero potuto raccontare di persona la loro triste

avventura. I. Paolucci, T. Canapini, G. Conciarelli, G. Nanni

Page 10: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

10 Cronaca … della fantasia Il Giornale Delle Quinte

____________________________________________________________________ Crociera da brivido per i passeggeri del transatlantico “Viola Azzura”

DELITTO SULL‟ATLANTICO Il giovane investigatore Watson riesce ad ammanettare il colpevole

DAI NOSTRI INVIATI A NEW YORK CITY – Ieri il famoso detective Watson ha

arrestato sul fatto il protagonista di tante sparizioni avvenute sulla nave da crociera Viola

Azzura durante la lunga navigazione. La nave era partita giorni prima, diretta a New

York, e da subito a bordo il giovane e’ stato coinvolto in un vero e proprio giallo da

risolvere. Alcuni passeggeri della nave sono spariti senza lasciare apparentemente

traccia. Il comandante Mario Gotzè coordinando le indagini insieme al commissario di

bordo, hanno coinvolto l’aiutante di Sherlock Holmes nelle intricate investigazioni.

Un clima di sospetto e mistero ha aleggiato sulla nave dove sono state ritrovate anche

delle lettere anonime. Con astuzia e intelligenza, Watson ha risolto il caso della sparizione

attraverso l’analisi di numerosi indizi. Il colpevole è risultato essere il capo dei

camerieri, Carlos Batistuta di 46 anni che, per vendetta, aveva rapito per uccidere coloro i

quali, tanto tempo prima avevano commesso un triste errore medico. I medici rapiti

avevano fatto morire la giovane moglie durante il parto e stavano per essere uccisi, ma sono stati liberati da Watson con un atto di

coraggio nel momento terribile dello strangolamento. Una volta arrivati a New York il giudice Tourè ha deciso di mettere in galera il

criminale Carlos Batistuta per tentato omicidio. A. Bazzoni, E. Colombo, S. Sodi, S. Vannuzzi

Gli inquirenti stanno ancora lavorando

RAGAZZA TROVATA MORTA NEL SUO

LETTO

Olanda - Mercoledì 19 agosto 2009 è stato ritrovato il

corpo deceduto della bellissima Aurora, una ragazza

molto famosa tra gli adolescenti perché protagonista

del “Grande Fratello” olandese.

Gli inquirenti interrogando la madre della ragazza,

hanno scoperto che quella sera in casa c’era solo il

maggiordomo, ma la versione non è del tutto certa. Il

giorno dopo la Polizia è ritornata a casa della ragazza e

indagando meglio, hanno trovato tracce di veleno sugli

ultimi vestiti indossati da Aurora. Analizzate le tracce

si è scoperto che era solo zucchero. Proseguendo con i

sopralluoghi sulla scena del delitto, è stata trovata una

forchetta, ma si è scoperto che non centra niente con

l’accaduto. I fans della ragazza stanno criticando

aspramente la Polizia per la poca serietà portata fin’ora

nelle indagini e stanno assalendo i social network con i

loro commenti. Sembra, infatti, che fin ad oggi il

lavoro degli inquirenti non sia servito a niente e si

dovrà continuare ad indagare ancora per molto.

Ma come è morta Aurora?

Nei prossimi numeri del nostro giornale ci saranno

aggiornamenti su questa intricata vicenda.

N. Viviani, T. Milani, L. Stefanucci, A. Roghi

I BAMBINI DI 5ªB FANNO ARRESTARE I LADRI

FURTO IN PIENA REGOLA

Torrita di Siena - Nella classe 5°B è stato rubato un computer e gli

alunni hanno catturato i ladri. I bambini hanno raccontato tutto ai

carabinieri solo quando il delitto era stato risolto. I ladri sono stati

catturati con le mani nel sacco. Il furto del PC è avvenuto a scuola e i

malviventi hanno lasciato una lettera anonima con richiesta di riscatto,

così gli alunni hanno iniziato a trovare degli indizi che hanno portato ai

primi sospettati. Nella classe, luogo della sparizione, sono stati

rinvenuti dei fili di spazzolone considerati importanti per la risoluzione

del caso, dopodiché i ragazzi hanno effettuato un interrogatorio alle

bidelle da cui è saltato fuori un altro indizio: un guanto bianco da

lavoro appartenuto ad un tecnico. Il tecnico poi è risultato innocente ed

estraneo ai fatti. Il cerchio dei sospettati si è ristretto grazie ad un

mozzicone di sigaretta trovato anch’esso nell’aula, così gli alunni con

astuzia ed intelligenza investigativa sono arrivati ai colpevoli. Hanno

voluto tendere una trappola come succede nei film e incastrarli con

prove schiaccianti. Aiutati dalla maestra hanno fissato un

appuntamento con i malfattori poi hanno piazzato una telecamera nel

cortile della scuola puntata verso il luogo dell’incontro. Quando i

sospettati si sono avvicinati per ricevere il riscatto, la telecamera ha

iniziato a filmare e i ragazzi sono saltati addosso ai ladri. Questi

coraggiosi investigatori hanno scoperto i colpevoli che si sono rivelati i

ragazzi delle medie. Così è stato recuperato il computer vinto al

concorso H2O l’anno scolastico precedente.

E. Dringoli, L. Bufalini , M. Monaco, F. Magi

Page 11: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Il Giornale Delle Quinte Scienza e Salute 11

____________________________________________________________________

NOI COME VERI SCIENZIATI Gli esperimenti scientifici più divertenti di questo anno scolastico

Lavorare come dei piccoli scienziati con “il contatto diretto delle cose”, è stato stimolante

per tutti ed è servito a motivare il nostro interesse e la curiosità verso gli argomenti di

Scienze trattati quest’anno.

Ecco i risultati dei nostri esperimenti.

Esperimento 1: L‟OSSO SI PIEGA?

Materiali: vasetto di vetro, aceto, ossa di pollo, ossa di maiale (costole).

Esecuzione: abbiamo messo (dieci giorni prima) in un vasetto delle ossa e

le abbiamo immerse nell’aceto bianco. Jennifer ha portato un vasetto con

un osso di pollo immerso nell’aceto rosso (da 8 giorni).

Osservazioni: Le ossa di pollo immerse nell’aceto bianco sono risultate

flessibili ai lati, ma non al centro; le ossa di maiale sono

rimaste rigide (occorrerà più tempo?).

L’osso di pollo immerso nell’aceto rosso, invece, è risultato

completamente flessibile: l’abbiamo potuto piegare senza

romperlo. Conclusioni: l’esperimento è riuscito solo con le ossa

di pollo e in modo migliore con l’osso immerso nell’aceto

rosso.

L’aceto ha sciolto i sali minerali e il calcio che lo rendevano rigido: è rimasta solo l’osseina.

Esperimento 2: L‟OSSO DURISSIMO

Materiali: un accendino e un osso di pollo.

Esecuzione: abbiamo preso un osso di pollo e l’abbiamo

avvicinato alla fiamma dell’accendino. L’osso è stato vicino alla

fiamma per circa cinque minuti.

Una volta annerito, abbiamo spento l’accendino. Successivamente

abbiamo provato a rompere l’osso.

Osservazioni: l’osso bruciato, anche se ancora caldo, si è spezzato

in due parti appena lo abbiamo toccato.

Una volta raffreddato, la parte annerita si è sgretolata e l’osso è

risultato completamente senza consistenza, è per questo che, la

parte bruciata, si è polverizzata.

Conclusioni: l’esperimento è riuscito alla perfezione.

Il fuoco ha bruciato l’osseina che rendeva elastico l’osso: sono

rimasti solamente i sali minerali e il calcio che rendono l’osso

rigido.

Esperimento 3: IL SISTEMA DIGERENTE

Memo! La bileè un liquido verdognolo. Viene prodotto dal

fegato (la ghiandola più grossa del corpo:

pesa circa 1,5 kg) e si accumula in una specie di piccolo

sacchetto chiamato cistifellea.

Materiale: una caraffa, dell’olio, dell’acqua e della bile.

Esecuzione: abbiamo messo nella caraffa un po’ d’acqua e

dell’olio; l’olio faceva molte bolle in superficie e rimaneva

separato dall’acqua. Successivamente abbiamo rotto, dal

fegato di pollo, la cistifellea e abbiamo versato la bile dentro

la caraffa.

Osservazioni: l’olio non ha più quelle grandi bolle: ce ne sono

molte più piccole e sminuzzate. Inoltre la bile ha reso di un

verdognolo anche l’acqua, che si è leggermente mescolata

all’olio.

Conclusioni: l’esperimento è riuscito.

La bile ha sciolto i grassi (l’olio), quindi abbiamo dimostrato

l’azione importante che essa compie quando avviene la

digestione.

Page 12: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

12 Cultura Il Giornale Delle Quinte

____________________________________________________________________

Qui a Torrita di Siena, dei giornalisti storici, Aurora, Francesco, Tommaso, Sofia

Sodi, Sofia Simi e Federico studiano e confrontano la politica degli Etruschi con

quella del giorno d’oggi. Gli Etruschi non fondarono mai uno stato unitario ed ogni

città aveva un governo proprio e autonomo. Secondo la tradizione etrusca il popolo

era formato da tre leghe, quella del Nord, del Centro e del Sud. La più importante

fu quella del Centro ed era composta dalle seguenti città : Perugia, Cortona, Arezzo,

Volterra, Veio, Tarquinia, Vulci, Vetulonia, Roselle, Populonia, Cerveteri e Chiusi.

Queste città’ si riunivano in un unica Lega di carattere religioso, politico e militare ,

che aveva il suo centro nel “ FANUM VOLTUMNAE” (santuario del dio

nazionale etrusco” Voltumna“). Ciascuno di questi grossi centri urbani fu

inizialmente retto da un re detto “Lucumone” (monarchia), poi da una repubblica

oligarchica, con le Magistrature elettive, collegiali e temporanee, affiancate da un

SENATO, formato dai capi delle famiglie più importanti, dalla Magistratura

Suprema che aveva la supremazia sulle altre magistrature e dalle Assemblee

Popolari, attraverso cui si riconosceva al popolo la

possibilità di esprimere la propria approvazione o

disapprovazione sull’operato dei politici. Riflettendo su

questo tipo di organizzazione politica, gli storici su

menzionati hanno confrontato la politica di allora con quella

odierna e sono giunti alla conclusione che, all'epoca degli

Etruschi, la politica era maggiormente considerata e

rispettata, poiché al potere c'erano uomini che mantenevano le loro promesse e ciò

gratificava il popolo, che si sentiva considerato e rispettato. Oggi, in Italia c’è una

Repubblica Parlamentare, fondata sulla Democrazia, ma allo stato degli attuali

eventi politici, ci si rende conto che la politica odierna non è del tutto democratica,

perché il sistema politico italiano prende in considerazione soltanto le esigenze di

pochi e non rappresenta gli interessi dell’intera collettività, ma solo di quelle poche

persone che hanno il potere economico. Possiamo quasi dire che: “Dietro

all’apparente democrazia, si nasconda un potere oligarchico”. Consiglio:"Politici

italiani prendete esempio dagli Etruschi, siate rispettosi del popolo italiano! T.

Canapini, F. Cresti, F. Pallecchi, A. Pecce, S. Simi, Sodi

!

Il Giornale Delle Quinte Cultura 13

___________________________________________________________________

LE DONNE ETRU…CHE? La donna nella civiltà etrusca era molto importante, infatti era

considerata al pari dell’uomo. A differenza di quella greca,

aveva una maggiore considerazione e libertà sia nell’ambito

politico-culturale, che in quello religioso. Gli Etruschi,

considerata l’importanza femminile, subito dopo il nome,

possedevano anche il cognome della madre, cioè il

matronimico. Caratteristico delle donne etrusche era

l’abbigliamento, dove troviamo anche gonne, casacche e

corpetti, mentre le calzature più comuni erano sandali,

stivaletti alti o una scarpa di stile greco orientale con la parte

anteriore e la punta rivolte verso l’alto. Le donne etrusche

curavano molto la loro persona, infatti indossavano orecchini,

collane, cinturoni, anelli fatti con bronzo, rame, ferro e certe

volte d’argento. Esse avevano una forte rilevanza sociale,

infatti accompagnavano o addirittura sostituivano il proprio

uomo ai banchetti, dove si sdraiavano su dei lettini per

gustare cibi deliziosi. Inoltre, potevano avere dei servi che le

aiutavano nei lavori quotidiani e nei propri bisogni. Da

quanto su affermato, possiamo dedurre, cari toscani, come la

donna etrusca fosse già a quel tempo, molto considerata… per

cui: “Omini torritesi non siate insistenti, le donne toscane

continuano ad esser belle, forti ed influenti! “

A.Bazzoni, I.Bracciali, E.Colombo, E. Di Lorenzo, J.

Paolucci, E.Quadrano Sarracino, L.Singh

M.Di Buono, G.Conciarelli, R.Franci, T.Milani, G.Nanni, V.Panaro, M.Piselli, G.Polito, R. Quadrano Sarracino, S.Vannuzzi, N.Viviani

Il popolo Etrusco è stato fin dall’inizio abile a sfruttare i terreni fertili e ad utilizzare il commercio marittimo, per le varie attività economiche. Fu

inizialmente un popolo di bravi agricoltori e pastori e per tutta la durata della loro civiltà non abbandonarono mai questa loro vocazione. Coltivavano

ceci, grano e orzo, diventando così importanti produttori di cereali, tra cui il più importante era il SILIGIO, usato per la produzione di pane e focacce.

Già dall'età del ferro essi riuscirono ad ottenere prodotti di qualità superiore come il vino e l'olio, da cui prese il via una vera impresa commerciale.

Gli Etruschi commerciavano in tutto il Mediterraneo, creando in tal modo lavoro e ricchezza, trasformando le città costiere in animati centri

commerciali: barattavano le raffinate ceramiche con vasi greci, gli oggetti in bronzo venivano scambiati con stagno, argento, ambra e avorio. Il

commercio etrusco si svolgeva attraverso traffici marittimi: le navi etrusche giungevano a nord, fino alla Liguria e alla Francia Meridionale, passando

per l’arcipelago Toscano e la Corsica, mentre verso sud seguivano le coste della Campania e della Sicilia, fino alle coste dell’Africa Settentrionale.

Questa intensa attività marittima rese necessario organizzare e costruire nuovi porti lungo la costa Tirrenica. Inoltre, dalle coste partivano anche vie

commerciali verso l’interno, utilizzando alcuni fiumi navigabili: Clanis, Paglia, Tevere… .Nell’età Arcaica avvenne un cambiamento sociale molto

importante; la navigazione e il commercio con gli altri popoli, non riguardava la sola classe aristocratica, ma anche la classe media, costituita da

commercianti ed artigiani, che divennero abili navigatori, per poter esportare i propri prodotti, che ben presto si diffusero in tutto il Mediterraneo. Ne

è testimonianza il ritrovamento di anfore, buccheri e ceramiche lungo le rotte commerciali marittime. Il bucchero è un tipo di ceramica nera, fine e

leggerissima, prodotta per realizzare vasi che sembravano di argento; infatti, il bucchero era definito “argento dei poveri”: grazie alla fase di

lavorazione in un forno chiuso senza aria (affumicazione), la ceramica si anneriva. Altro che cinesi!!! I nostri cari Etruschi, in caso di crisi se la

sarebbero cavata meglio di noi!

Page 13: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Il Giornale Delle Quinte Cultura 13

____________________________________________________________________

____________________________________________________________________________________

Le origini degli Etruschi sono ricoperte da un velo di mistero e rappresentano un argomento di discussione fin dall’antichità. Qui la vera storia si mescola con leggende, miti e favole. Gli studiosi ci offrono almeno tre diverse ipotesi, ma ciò non ci aiuta a chiarire questa situazione problematica. La prima teoria si basa sugli scritti di Erodoto, il grande storico greco del V secolo a.C., secondo il quale questo popolo discenderebbe dalla Lidia: “Sotto il regno di Atis, tutta la Lidia sarebbe stata afflitta da una grave carestia. Allora il re divise il suo popolo in due gruppi: quello estratto a sorte sarebbe rimasto, l’altro avrebbe cercato fortuna altrove, giungendo sulle coste italiane, guidato da Tirrenno.“ Di opinione assai diversa è Dionisio di Alicarnasso, storico greco vissuto nel I secolo a.C., che negava le teorie precedenti ed affermava l’autoctonia di questo popolo, cioè stabiliti in Italia da tempi immemorabili; già nell’ età Villanoviana si sviluppò un nuovo popolo: gli Etruschi! La terza teoria si basa sugli studi di Tito Livio, storico romano, che supponeva che gli Etruschi fossero provenuti dal settentrione attraverso le Alpi. La quarta ipotesi è dedotta dal gruppo storico appassionato degli etruschi formato da: Diego, Federico, Jacopo, Jennifer, Luca, Lucio e Mayra. Essi sostengono la coesistenza di tutte e tre le tesi, ovvero, gli Etruschi si sono formati dall’ unione di diversi popoli, alcuni provenienti dalla Lidia, altri dal nord (Alpi), oltre da un altro popolo autoctono (i Villanoviani). Nel tempo tale popolo subì le influenze culturali di Greci, Fenici ed Egizi, opinione avvalorata dalla somiglianza delle tecniche di sepoltura, sculture e religione. Sembra quindi che non ci siano testimonianze storiche certe né per una tesi, né per l’altra e forse possiamo concludere che gli Etruschi sono conosciuti come popolo o nazione soltanto in Italia e che sono fortemente legati, in tutti gli aspetti della loro cultura, all’ambiente italiano. Terminiamo, affermando che: “ La civiltà etrusca è la prima grande, potente e fiorente civiltà italiana.“ L.Bufalini, D.Contemori, F.Del Santo, M.Monaco, J.Pellegrini, L.Stefanucci, J.Vatrò

La città etrusca di Clevsi, diventata poi la latina Clusium, aveva un' importanza fondamentale, poiché collocata sull'arteria che collegava Roma all'Etruria settentrionale: gli antichi etruschi, infatti per arrivare fino a Roma, seguivano il fiume Clanis, che nasceva nelle colline presso l'attuale Castiglion Fiorentino e, dopo aver attraversato la Val di Chiana, si gettava nel Paglia, affluente del Tevere, giungendo così fino a Roma. Le prime testimonianze archeologiche consistenti fanno risalire il primo insediamento nella zona, all'Età del Ferro, con ricchi corredi funerari, a partire dall'VIII secolo a.C. L’abitato sorgeva sui tre colli nei quali sorse la città medioevale e moderna. Nell’VI secolo a.C. Chiusi divenne una delle più importanti città-stato della dodecapoli etrusca ed entrò in contatto persino con Roma. Raggiunse il suo massimo splendore alla fine dello stesso secolo e il lucumone Porsenna assediò Roma conquistandola. Chiusi inoltre divenne un grande centro di importazione dall’Attica (regione storica della Grecia) che fungeva da luogo di smistamento commerciale per tutta l’Etruria interna. Nel V sec.a.C. si sviluppò anche una notevole produzione locale in particolare quella del “bucchero” e di sculture in “pietra fetida” (pietra locale che puzza ), mentre nel III-IV secolo a.C. nacque la fabbricazione di sarcofagi e urne in alabastro e marmo. Nel corso del III secolo a.C. Chiusi venne assorbita dalla civiltà Romana, tuttavia ancora oggi esiste! La Chiusi attuale, posizionata su una collina tufacea che domina la Valdichiana, è una città che non esprime adeguatamente la sua antichità e la sua grande importanza raggiunta in passato. Della città Etrusca, che sorgeva nel luogo di quella odierna, non si hanno resti apprezzabili: essa è testimoniata solo dalle sue necropoli saccheggiate più volte dei bronzi e delle oreficerie più importanti. Sotto tutta la collina si estende un grande sistema di cunicoli e gallerie distribuite su più livelli, con molti pozzi ascendenti: è un ingegnoso sistema di drenaggio e approvvigionamento idrico attivo già in epoca etrusca. La fama di questo “ labirinto” è legata al re etrusco Porsenna che vi sarebbe stato sepolto con un tesoro favoloso, consistente in un carro trainato da 4 cavalli in scultura d'oro, con un sarcofago anch'esso d'oro e una chioccia con 5000 pulcini d'oro. Sarà leggenda o realtà??? Lasciamo a voi decidere la verità!!! C.Bastreghi, E.Dringoli, G.Gorelli, F.Magi, F.Parente

PLURALITÁ DELLE RELIGIONI La diversità delle religioni non va discriminata

Anche gli Etruschi e altri popoli lo avevano capito

Fin dall’antichità sono coesistite molte religioni differenti, di cui

etrusca, greca, romana… . Secondo gli Etruschi, la loro religione era stata rivelata da un fanciullo divino di nome Tages, figlio di Genio e

di Tinia, che dettò i principi ad un uomo molto saggio che si

chiamava Tarconte; egli li raccolse in libri chiamati Tagetici. Gli Etruschi dedicarono numerosi templi alle diverse divinità, qui vi si

recavano per pregare, offrire doni e conoscere il volere degli dei.

Questi ultimi, tuttavia, alle origini della civiltà etrusca, erano spiriti privi di forma che si manifestavano occasionalmente. Con l’influsso

dei Greci, assumono l’aspetto antropomorfo. Molte divinità discendevano da quelle greche, quelle più importanti erano: Tinia,

(Zeus), dio del cielo, Uni (Era), sua sposa e la loro figlia Menrva

(Atena per i greci e Minerva per i romani) dea della guerra; Turan, dio dell’amore, Nethuns, dio del mare, Aplu (Apollo), dio del Sole,

Maris (Marte), dio della guerra, Turms (Ermes), Fufluns (Il Dionisio

greco e il Bacco romano) e Voltumna, dio etrusco che proteggeva l’alleanza fra le poleis etrusche; un grande eroe era Hercle (Ercole).

Oltre agli dei esistevano anche i demoni, che secondo questo popolo

si incontravano dopo la morte. I principali sono: Charun, (il Caronte dei Greci), un demone che accompagnava le anime nell’aldilà e

Tuchulcha, demone ostile; una dea amichevole era Vanth. Gli

Etruschi svilupparono l’arte divinatoria perché, secondo loro, la vita di ogni essere vivente era già stata scritta dagli dei fin dalla nascita.

L’arte divinatoria permetteva all’uomo etrusco di prevedere,

attraverso lo studio di segni specifici, la volontà degli dei, il futuro e quindi anche il proprio destino. I sacerdoti erano specializzati in tre

diverse discipline: gli auguri predicevano il volere degli dei

osservando il volo degli uccelli, gli aruspici guardando le interiora

degli animali, soprattutto il fegato e i folgoratori osservavano le

caratteristiche dei fulmini. Oltre alla religione etrusca, nell’antichità,

esistevano altre religioni, che tra loro non si discriminavano, ma si accettavano. Anche oggi in Italia esiste una pluralità di religioni,

protetta dall’art. 19 della Costituzione Italiana, che tutela la libertà

di religione e riconosce al cittadino la possibilità di credere e professare il “culto” che vuole! Per cui: – Cittadini italiani abbiate

rispetto degli altri, anche se professano un’altra religione! –

M.Damigelli, M.S.Pagliuca, G.Pellegrini, R.Stronati, T.Zerillo

Page 14: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

14 Spettacoli Il Giornale Delle Quinte

___________________________________________________________________

POMERIGGIO MUSICALE AL TEATRO DEGLI

OSCURI

Torrita di Siena – IL 7 Aprile 2014 c’è stato il bellissimo

concerto dei ragazzi delle quinte della Scuola Primaria G.

Parini. Gli alunni durante l’anno hanno avuto il maestro

di musica Mirko Rubegni e i suoi assistenti Giacomo

Vannuccini e Paolo Acquaviva e sono stati guidati da loro

in maniera impeccabile. I Bambini si sono presentati in

jeans e maglietta bianca con il logo dell’Istituto a cui

appartengono e hanno iniziato il loro giro del mondo

musicale. Hanno suonato 15 pezzi caratteristici di molti

paesi, ricomposti a posta per loro dai maestri. Il maestro

Rubegni, infatti, ha ideato metodo d’insegnamento per i

più piccoli e l’ha inserito in un progetto chiamato

“Sarabanda”. L’esperimento è sicuramente riuscito

perché i bambini delle due classi hanno suonato i pezzi

con più sicurezza e abilità dell’anno precedente e sono

stati così bravi che, alla fine, è stato chiesto perfino il bis.

Il repertorio suonato è stato emozionante, soprattutto, il

pezzo della “Pantera Rosa” dove il maestro Mirko ha

accompagnato i ragazzi con la sua tromba e l’ultima

canzone “Seventy School”. C. Del Secco,

N. Viviani, A. Falcone

INTERVISTA ESCLUSIVA A VIOLETTA

Firenze - Dopo il bellissimo spettacolo incontriamo la giovane Martina Stessei, stanca ma felice di essere qui in Italia,

insieme ai suoi giovani compagni d’avventura della famosa serie televisiva “Violetta” della Walt Disney.

D. Quando hai iniziato a cantare?

R. Ho iniziato a cantare a 5 anni e da lì non ho mai smesso.

D. Quando hai scoperto il tuo talento per il canto e il ballo?

R. A tre anni, mi mettevo davanti allo specchio tutta ingioiellata e mi mettevo a cantare e ballare. Poi la mamma mi ha

visto e ha deciso di iscrivermi a una scuola di danza.

D. Qual è il tuo soprannome?

R. Il mio soprannome è TINI e tutti, compresi i miei genitori, mi chiamano così.

D. Come hai fatto a entrare nel cast di “Violetta”?

R. In città avevo sentito dire che la Walt Disney cercava una ragazza tra i 15 e 20 anni e che stava facendo dei casting. Ne

ho parlato con i miei genitori e mi hanno dato il permesso di fare l’audizione. Così il giorno dopo, sono andata a fare il

provino e poi, dopo qualche giorno, mi hanno chiamata dicendomi che ero stata scelta per fare la protagonista della serie”

VIOLETTA”.

D. È iniziato il tuo tour per l‟Italia. Che cosa hai provato la prima volta che sei salita sul palco?

R. Ero molto emozionata, l’Italia è un paese bellissimo e sono contenta di essere qui e conoscere i miei fans.

D. Adesso che è terminato il tuo tour e la seconda edizione televisiva, cosa vorresti dire alle tue fans italiane?

R. Non vi preoccupate ci sarà una terza stagione. Vi aspetto!!! T. Milani, M. Di Buono

RIHANNA IN VACANZA IN ITALIA

Lago di Como – La cantante afro-americana con la sua

famiglia in vacanza in Italia.

Ha quanti anni ha iniziato a cantare?

Ho iniziato a cantare grazie ad una mia amica che mi ha

fatto fare una prova a 6 anni.

Qual è stato il primo spettacolo?

Il mio primo spettacolo è stato quando avevo 11 anni ed

è stato un grande momento, non me lo dimenticherò

mai.

Quanti tatuaggi ha?

Ne ho tantissimi e tutti hanno per me un significato

particolare. L’ho fatto in momenti importanti della mia

vita.

Quale le piace di più?

Il mio tatuaggio preferito è la scritta in indiano che ho in

fondo alla schiena.

Si sente una privilegiata?

No, mi sento una persona come le altre con una

passione per il canto ma devo ammettere che nella mia

vita la fortuna mi ha aiutato.

Di cosa ha paura?

Ho paura di rivivere il trauma che ho vissuto da piccola.

Come andava scuola da piccola?

Io ero abbastanza brava a scuola, avevo tutti i voti

abbastanza alti.

Ha mai avuto una cotta?

Sì, quando ero piccola, ho avuto una cotta per un mio

compagno di classe.

Ha mai cantato in duetto?

Sì, pochi mesi fa ho cantato una canzone con la mia

collega Shakira.

Grazie a lei Rianna. L. Singh

Page 15: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Il Giornale Delle Quinte Sport 15

____________________________________________________________________

VINCE IL MONDIALITO DI MOUNTAIN BIKE Federico, 10 anni, arriva al traguardo dopo una lunga pedalata

Livorno – È riuscito a vincere dopo i vari tentativi negli anni passati e a portare a casa la vittoria. Federico Pallecchi di Torrita di

Siena, ha vinto meritatamente, dopo una gara molto combattuta, il Mondialito della sua

categoria. Prima di partire era molto nervoso non solo perché, l’anno precedente, non era

riuscito a vincere a causa di una caduta, ma anche perché c’erano ciclisti molto bravi

provenienti da tutte le parti d’Italia. La pista era piena di curve, spesso in pendenza e con un

rettilineo di arrivo molto lungo, dove “IL CAMPIONCINO” è arrivato molto stanco ma

felice e incredulo per quello che aveva appena realizzato.

Tutto questo si è tenuto il 7 Settembre 2013 presso una località vicino Livorno.

Poco dopo la vittoria abbiamo intervistato Federico:

A QUANTI ANNI HAI INIZIATO A FARE GARE CON LA MOUNTAIN BIKE ?

Ho iniziato a sei anni, grazie a mio padre Luca Pallecchi, appassionato di questo sport.

CHE COSA FAI COME HOBBY?

I miei hobby sono le costruzioni con i mattoncini LEGO, perché a volte costruisco anche

delle biciclette e la mountain bike.

QUANDO DIVENTERAI ADULTO PRETICHERAI ANCORA QUESTO SPORT?

Certo che lo praticherò!! Questo sport mi è nel sangue e non smetterò mai di praticarlo, non

mi sentirei una persona completa. F. Pallecchi, A. Pecce

__________________________________________________________________________________________________________

USEIN BOLT SI FA CONOSCERE

Il Campione di atletica leggera dichiara di non voler abbandonare tanto presto la corsa

TORRITA

Quando hai iniziato a correre?

Ho iniziato a correre a quattro anni, infatti io fin da piccolo

ero molto agitato e mi piaceva correre.

Quando hai fatto le tue prime gare?

Le mie prime gare le ho fatte a sei anni, tra paesi vicini; negli

anni successivi ne ho fatte altre, tutte in Jamaica, il paese in

cui sono nato.

Hai sempre seguito la corsa?

Da piccolo seguivo di più il calcio e la pallavolo, ma poi ho

preferito la corsa e quindi ho cominciato a praticarla.

In quali gare sei specializzato?

Sono specializzato nelle gare dei 100 e dei 200 m dell’atletica

leggera, in queste specialità ho vinto molte.

Le tue medaglie sono sempre d‟oro?

No! A volte sono state anche di bronzo e d’argento. In questi

ultimi anni, grazie agli allenamenti ripetuti e al mio

coach,però ho vinto quasi sempre medaglie d’oro.

Come ti sei sentito quando hai battuto il record di velocità

alle Olimpiadi di Londra 2012?

Non ci credevo di aver battuto il record, è stata un’emozione

fortissima!

Quindi ti rivedremo alle prossime Olimpiadi, vero?

Mi rivedrete. Probabilmente non sul podio, ma mi rivedrete.

Gli allenamenti sono duri, ma io mi diverto, quindi correrò e

parteciperò.

Hai cambiato spesso allenatore?

Sì, per sperimentare nuove tecniche e per provare nuovi

metodi. A dir la verità mi sono trovato bene con tutti e tutti

mi hanno aiutato e sostenuto e grazie a loro sono progredito

nella tecnica di corsa e sono migliorato.

Tu hai una famiglia?

Sono fidanzato con una

ragazza Giamaicana, anche

a lei piace correre ma non

partecipa alle Olimpiadi. A

volte facciamo delle

piccole gare sulla spiaggia

quando siamo al mare.

Credi di abbandonare

presto la corsa?

Credo di no. Ancora sono

giovane, infatti sono nato

nel 1986. Spero di

divertirmi ancora e non di

vincere o di qualificarmi,

ma di divertirmi.

Hai progetti per quando smetterai di correre?

Bella domanda! Prima di tutto se avrò abbastanza soldi li

darò in beneficenza e poi starò di più con

la mia famiglia e i miei figli. Comunque ancora non ci penso,

quando accadrà te lo dirò in un’altra intervista!!

M. Damigelli G. Nanni

Page 16: SI DIVERTONO TRA LE ROVINE DEGLI ANTIHI ROMANI E A …torrita.scuolevaldichiana.org/jml/images/stories/Scuole_Plessi... · molto famosi del genere swing e rock. La platea ha accompagnato

Sport Il Giornale Delle Quinte _______________________________________________________________________________________

FORMIDABILE PARTITA DI PALLAVOLO Strabiliante pareggio e grande festa al palazzetto

Torrita di Siena - Ieri, 19 maggio 2014, c'è stato un raduno di

superminivolley al palazzetto dello sport a Torrita di Siena a

cui hanno partecipato la Poliziana di Montepulciano e il

Fides Torrita.

Alle ore 16:00 le tribune si sono

riempite di spettatori. Quando

sono entrati i giocatori in campo, il

pubblico ha cominciato ad

applaudire e così l'arbitro ha

iniziato a presentare ad uno ad uno

i ragazzi impegnati nel torneo.

Gli esordienti pallavolisti hanno

iniziato a fare il riscaldamento e

subito sono iniziati gli incontri con

dei “pari o dispari” per la palla.

Una gara è stata particolarmente emozionante perché si sono

scontarti i maschi contro le femmine di Torrita.

Al sorteggio hanno vinto le femmine che hanno scelto palla.

Le partite sono state giocate con

impegno e grinta e i pallavolisti

hanno dato il massimo in tutti i

fondamentali di gioco.

Le squadre della Poliziana e del

Fides Torrita hanno pareggiato con

grande felicità da parte di tutti e gli

organizzatori del torneo hanno

potuto notare un grande entusiasmo.

E' stata una grande festa dello sport

e dell’amicizia, terminata con una

merenda finale a base di Nutella.

D. CONTEMORI, C. DEL SECCO, J. PELLEGRINI, N. RAFFAELE, S. BONICOLINI, J. VATRO'

_____________________________________________________________________________________________________________________

I PULCINI DELL’U.S. TORRITA CALCIO AL PROVINO DI SIENA Dai nostri inviati sul campo Tommaso C., Iacopo P., Elia C., Salvatore M. P.

Siena - I RAGAZZI DEI PULCINI 2003 E 2004 DELL’U.S.TORRITA SONO

STATI INVITATI A PARTECIPARE AD UNA PARTITA/PROVINO CONTRO

I PULCINI DEL SIENA. LA SOCIETÀ, INFATTI GIÀ DA DIVERSO TEMPO

AVEVA AVUTO DELLE SEGNALAZIONI DA UN OSSERVATORE DEL

SIENA CHE AVEVA CHIESTO DI POTER VISIONARE MEGLIO ALCUNI

RAGAZZINI ATTRAVERSO UN’AMICHEVOLE. SONO PARTITI UN

MERCOLEDI’ DI MARZO TUTTI CONTENTI INSIEME AI LORO

ALLENATORI. SAPEVANO CHE SAREBBE STATA DURA AFFRONTARE I

RAGAZZI DEL SIENA PERCHE’ QUESTI FANNO PARTE DEL SETTORE

GIOVANILE DI UNA SQUADRA PROFESSIONISTICA E QUINDI TUTTI

BRAVI E PREPARATI. FINALMENTE SI SCENDE IN CAMPO. IL TORRITA

INIZIA CON IL MODULO 3-3-2 SCHIERANDO INIZIALMENTE PARENTE,

BENNATI, MESHI,NIGI, CANAPINI, INGRATI, VANNOZZI, LA CAMPORA

E CASAGNI. IL MATCH SI APRE PERÒ CON IL GOAL DEL SIENA CHE VA

SUBITO IN VANTAGGIO. LA PARTITA CONTINUA E LA SQUADRA DI

CASA VA A SEGNO ALTRE TRE VOLTE ED IL PRIMO TEMPO TERMINA

QUINDI SUL 4 A 0. INIZIA IL SECONDO TEMPO E NEL TORRITA CI

SONO MOLTI CAMBI: ENTRANO COLOMBO, PAOLUCCI, DEL SANTO,

SIMI, ATTEMPATI, FUMI E BERGAMINI OLTRE A MESHI E CANAPINI

GIA’ IN CAMPO DALL’INIZIO. LA PARTITA È PIÙ COMBATTUTA ED

INFATTI IN QUESTA FRAZIONE DI GIOCO IL RISULTATO NON CAMBIA

ED IL TEMPO TERMINA SULLO 0 A 0. NEL TERZO TEMPO CI SONO

MOLTI CAMBI VOLANTI DI GIOCATORE DA TUTTE E DUE LE PARTI,

MA IL TORRITA NON RIESCE ANCORA A SEGNARE MENTRE IL SIENA

REALIZZA ANCORA DUE GOAL ANDANDO A VINCERE LA PARTITA PER

6 A 0. I RAGAZZI DEL TORRITA, NONOSTANTE LA SCONFITTA, SONO

RIMASTI COMUNQUE SODDISFATTI DELLA LORO PRESTAZIONE

PERCHE’ SONO RIUSCITI, ANCHE PERDENDO, A TENERE TESTA AD

AVVERSARI MOLTO PIU’ FORTI DI LORO ED HANNO RICEVUTO I

COMPLIMENTI DEGLI AVVERSARI.

Concorso per passare una giornata con Federica Pellegrini, tre bambine ci sono riuscite

UNA GIORNATA SPECIALE CON UNA CAMPIONESSA Milano - Il 24 Giugno 2013 Federica Pellegrini ha incontrato le tre vincitrici del concorso “Una giornata con Federica”

abbinato ai famosi biscotti Pavesini. Le vincitrici si chiamano Teresa, Nicole e Marta e provengono da Torrita, una piccola

cittadina della Toscana in provincia di Siena. Le ragazze hanno iniziato la giornata conoscendo Federica e nuotando con lei. Le

fortunate hanno dichiarato che Federica è una ragazza molto semplice e simpatica che ama la musica, la lettura, la moda e i

tatuaggi. La campionessa ha raccontato che i suoi allenamenti pur essendo molto faticosi, fanno ottenere buoni risultati e ha

detto anche di aver fatto una durissima gara e di aver perso, ma di essere comunque felice perché l’importante è partecipare e

mettercela tutta. Quando Teresa, Marta e Nicole sono scese in acqua con lei, hanno notato che è brava in tutti gli stili ma

soprattutto nello stile libero. Alla fine della giornata Federica ha regalato alle ragazze dei gadget, e la sua ultima biografia

uscita da pochissimo tempo. Molto felici di questo regalo l’hanno ringraziata e sono tornate a casa felici di questa esperienza.

T. Milani, N. Viviani, M. Di Buono