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    Tecnologia

    Valeria Zacchei *

    290 MulberrySHoP Architects.

    Il mattone nelleraparametrica

    Il vincolo dellinvolucro con muratura faccia a vista per i due fronti su strada,

    dettato dai regolamenti edilizi locali, si rivelato unopportunit per elaborare una

    risposta innovativa, senza imitare il passato e sfruttando al meglio le potenzialit

    delle nuove strumentazioni digitali a supporto della progettazione

    Quello che mancava

    allinizio del Vente-

    simo secolo era lin-

    formazione necessaria per compiere

    un reale cambiamento nel modo in

    cui costruiamo. Oggi abbiamo con

    noi strumenti per rappresentare e tra-

    sferire informazioni in modo istan-

    taneo e completo. Essi permettonoconnessioni tra la ricerca, il progetto,

    la rappresentazione e la produzione,

    che non sono mai esistite dalla spe-

    cializzazione iniziata durante il Ri-

    nascimento (Kieran Timberlake,

    Refabricating architecture: how

    manufacturing methodologies are

    poised to transform building con-

    struction, New York, Mcgraw-hill,

    2003).

    Gli architetti dello studio SHoP

    (Sharples, Holden, Pasquarelli), consede a New York, sono senza dub-

    bio tra i pi dinamici sperimentatori

    delle opportunit offerte dalle nuove

    tecnologie digitali volte a esplorare

    lunione tra la progettazione 3D e la

    fabbricazione 3D, creando lavori che

    spaziano da oggetti e superfici sculto-

    rei a interi edifici. Al centro di questo

    processo si trova la Building Infor-

    mationModeling(BIM), una piatta-

    forma software in grado di generare

    e gestire i dati relativi a un edificiodurante tutto il suo ciclo di vita.

    In genere, un modello BIM impiega

    software di visualizzazione tridimen-

    sionali, modificabile in tempo reale,

    dotati di modellazione dinamica per

    aumentare la produttivit nella pro-

    gettazione degli edifici e delle co-

    struzioni. Il processo produce il Buil-

    ding Information Model(anchesso,

    abbreviato, BIM): un file-databasedi

    progetto che contiene la costruzione

    della geometria, le relazioni spaziali edi contesto, oltre alle quantit e alle

    propriet dei componenti impiegati

    nelledificio.

    La questione se continuare a fare pro-

    dotti unici o fare variazioni multiple

    di un prodotto una di quelle che gli

    architetti dello studio SHoP dimo-

    strano di porsi, soprattutto di fronte

    a nuovi fattori che stimolano unevo-

    luzione nelle dinamiche processuali e

    produttive tradizionali: prima di tutto,

    le funzionalit avanzate della proget-tazione parametrica, che consente ai

    progettisti di prevedere molti dei vin-

    coli legati alle tecnologie impiegate;

    in secondo luogo, levoluzione delle

    macchine a controllo numerico e dei

    dispositivi di produzione, che per-

    mette nuovi gradi di libert in alcuni

    tipi di produzione dei componenti.

    Un esempio interessante di questo

    approccio rappresentato dalledifi-

    cio sito al numero 290 di Mulberry

    Street, a New York.290 Mulberry definito dal suo

    contesto, attraverso una risposta di-

    retta alla zonizzazione e alle locali

    normative edilizie, scrivono i pro-

    gettisti. Situato nella zona di Nolita,

    a Manhattan, ledificio delimitato a

    nord da Houston Street e a ovest da

    Mulberry Street, sulla quale, poco di-

    Local building rules about main faades represented a challenge to develop an

    advanced faced bricks envelope. Innovative solutions have been found by usingnew digital design supports, without imitating existing architecture

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    stante, sorge il Puck Building, storico

    edificio con involucro in mattoni fac-

    cia a vista. I regolamenti edilizi locali,

    nel tentativo di promuovere soluzioni

    progettuali di tipo tradizionale e di

    imitazione del classico, chiedevano

    specificamente un involucro in mu-

    ratura per i due fronti prospicienti le

    due strade.

    Tuttavia, stato proprio questo vin-

    colo a creare lopportunit di rein-

    terpretare le normative edilizie con

    un approccio contemporaneo, cre-

    ando una risposta innovativa al tema

    dellinvolucro con muratura faccia a

    vista e al tipo di dettaglio correlato,

    senza imitare il passato ma, anzi, sfrut-

    tando al meglio le possibilit offerte

    dalle nuove strumentazioni digitali a

    supporto della progettazione.Il cantiere, durato quasi due anni,

    stato completato nel 2009. Ledificio

    alto 13 piani, ospita locali commer-

    ciali ai piani terra e interrato e nove

    appartamenti ai livelli superiori.

    La struttura composta da un tradi-

    zionale telaio in calcestruzzo a maglia

    regolare, mentre la facciata realizzata

    in pannelli prefabbricati standardiz-

    zati ad andamento ondulato. La di-

    mensione contenuta del lotto e lalto

    valore immobiliare nellarea hannocostretto i progettisti a ottimizzare

    lo spessore degli elementi di facciata:

    massimizzare larea utile delledificio

    minimizzando lo spessore delle chiu-

    sure verticali stato il primo criterio

    progettuale adottato, cui si sono pre-

    sto aggiunti i vincoli legati al mate-

    riale e al processo costruttivo.

    La scelta progettuale stata quella di

    reinterpretare le tradizionali chiusure

    verticali in laterizio creando pannelli

    prefabbricati in calcestruzzo con unparamento in laterizio ad andamento

    ondulato.

    Pur essendo fortemente caratterizzati

    nellaspetto, i pannelli sono comple-

    tamente standardizzati dal punto di

    vista produttivo, in modo da tenere

    sotto controllo i costi realizzativi: ren-

    dendo flessibile la realizzazione di un

    La struttura compostada un tradizionale telaioin calcestruzzo a magliaregolare, mentre la facciata realizzata in pannelliprefabbricati standardizzatiad andamento ondulato.

    Utilizzando un unico stampo-matrice sono stati realizzatidiversi tipi di controstampo,corrispondenti ai diversi tipidi pannelli impiegati.

    sistema standard di componenti pre-

    fabbricati, rivestiti in mattoni faccia a

    vista, i progettisti sono r iusciti a otte-

    nere un ottimo effetto contenendo gli

    oneri di produzione e mantenendo

    sotto controllo la qualit della finitura

    e dellesecuzione dei singoli compo-

    nenti.

    Le facciate nord e ovest sono state,

    dunque, realizzate con pannelli pre-

    fabbricati in calcestruzzo, con para-

    mento di mattoni faccia a vista, pro-

    dotti in stabilimento, consegnati in

    cantiere e posati in opera con una g ru.

    Il fissaggio tra facciata e struttura

    assicurato da un profilo tubolare in

    acciaio ancorato ai pannelli prefab-

    bricati e imbullonato al profilo di

    rinforzo ad L anch'esso in acciaio

    100x100x15 mm agganciato allo spi-golo superiore della lastra strutturale

    orizzontale in c.a. Alla testa del solaio

    applicato un pannello isolante igni-

    fugo di spessore 20 mm. I serramenti

    sono dotati di telaio in alluminio e

    cristalli vetrocamera 6/12/6.

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    Tecnologia

    Nelle fasi progettuali iniziali, sono

    stati utilizzati Rhino e Autocad, suf-

    ficienti a ideare concept e studi di

    fattibilit, ma, nel passaggio alla fase

    definitiva del progetto, SHoP ha de-

    ciso di adottare il BIM come stru-

    mento operativo, modellando ledi-

    ficio con Revit.

    Le implicazioni legate alla prefab-

    bricazione e alla costruibilit hanno

    spinto il teama lavorare contempora-

    neamente su due scale diverse: quella

    del pannello e quella delledificio.

    Alla scala delledificio, lintero pro-

    getto stato modellato in Revit che,

    grazie al principio dellinteroperabi-

    lit delle piattaforme BIM, in grado

    di ricevere e processare le informa-

    zioni provenienti da altri software e

    di fornire tutti i documenti a corredodel progetto.

    Contemporaneamente, per lo studio

    di dettaglio dei pannelli sono stati uti-

    lizzati software specificamente r ivolti

    alla produzione e in grado di inter-

    facciarsi con le macchine a controllo

    numerico presenti negli impianti

    produttivi. Inizialmente, stato uti-

    lizzato Digital Project, estremamente

    preciso nel definire lassemblaggio dei

    pannelli, ma poco adatto a un tipo di

    progettazione iterativa; a questo sof-tware stato dunque affiancato Ge-

    nerative Components che, invece,

    ha reso possibile modellare con pi

    flessibilit i mattoni, i loro giunti, le

    loro reciproche posizioni e quantit. I

    singoli elementi di laterizio non po-

    tevano sporgere rispetto ai loro vicini

    di oltre 20 mm; inoltre, si doveva ot-

    tenere che il movimento complesso

    dei pannelli dialogasse con la spazia-

    tura dei pilastri per tutta laltezza, dal

    pavimento al piano, e con il disegno

    delle finestre. Attraverso lutilizzo di

    modelli diversi, il teamha creato un

    processo bottom-up, che riguarda la

    posizione dei mattoni, e un processo

    top-downfocalizzato sul progetto del

    pannello in calcestruzzo.

    La gestione delle informazioni ha

    rappresentato una grande sfida, do-

    vendo controllare, oltre alla geome-

    tria complessa, una cospicua serie di

    altri parametri tra cui il sito, i costi, icodici normativi, i ricorsi dei mattoni,

    il peso finale del pannello, il suo tra-

    sporto, fabbricazione e posa in opera.

    Poich la facciata doveva essere ri-

    spondente a questi parametri, sia in

    fase di progettazione che in quella di

    costruzione, stato essenziale lim-

    piego di una piattaforma di software

    di progettazione avanzati e intero-

    perabili: caratteristiche, queste, delle

    piattaforme BIM (Building Infor-

    mation Modeling). In breve, i pan-nelli, progettati con Digital Compo-

    nents, ricevevano informazioni sui

    mattoni direttamente da Generative

    Components, consentendo modifi-

    che istantanee e, allo stesso tempo, un

    controllo estremamente accurato del

    progetto. I dati prodotti da entrambi

    i sofware venivano poi raccolti e pro-

    cessati da Revit. Rendendosi neces-

    sario limpiego di differenti software

    per problemi specifici, ha avuto una

    grandissima importanza la possibi-

    lit di gestire dati di diverso tipo in

    ununica piattaforma BIM, tenendo

    sotto controllo gli errori. Date la

    specifica realt del processo di pro-

    gettazione e le necessit di controllo

    degli aspetti produttivi e costruttivi,

    i diversi software sono stati utilizzati

    come unopportunit per effettuare

    una doppia analisi sui dati e sulla ge-

    ometria. Il modello digitale finale in-

    corpora dati tecnici e di costo, ed stato utilizzato anche per fabbricare i

    prototipi del pannello.

    La nostra capacit di creare semplici

    regole velocemente, provarle e cam-

    biare immediatamente si prestava al

    compito a portata di mano; la piatta-

    forma impiegata era chiara e precisa,

    ancora abbastanza aperta per soste-

    nere un processo di progettazione che

    stato in continuo mutamento. Allo

    stesso tempo, questo progetto stato

    scelto per diventare il primo a testaree implementare la nostra piattaforma

    BIM, Revit, dice Cr is Sharples,part-

    nerdello Studio.

    Modello del pannello realizzato con Digital Project.Modello delle connessioni tra pannello e struttura portante realizzato con Digital Project.

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    Naturalmente, per una corretta pro-

    gettazione e modellizzazione dei

    pannelli si resa necessaria una cono-

    scenza approfondita dei processi in-

    dustriali di prefabbricazione fin dalle

    prime fasi ideative:i primi confronti

    con produttori di pannelli prefabbri-

    cati in calcestruzzo e laterizio sono

    stati di grande aiuto e riferimento per

    i progettisti, sebbene molte variabili

    differissero fra gli stessi prefabbrica-

    tori (per esempio, il peso della strut-

    tura in calcestruzzo, il tipo di arma-

    tura, lo spessore del copriferro, i me-

    todi di connessione, e cos via).

    Per la modellizzazione del pannello,

    era necessaria una precisione tale da

    consentire tolleranze molto piccole

    tra i corsi di mattoni, ma allo stesso

    tempo occorreva una flessibilit taleda permettere modifiche man mano

    che i pannelli venivano studiati nel

    dettaglio. Per raggiungere il risultato

    desiderato, sono stati sviluppati degli

    scriptspecifici per il progetto, per il

    controllo di possibili variazioni come

    la dimensione dei mattoni, il tipo di

    giunto, la sovrapposizione minima

    tra i mattoni stessi, la dimensione e la

    posizione dei giunti tra i pannelli, la

    posizione delle finestre.

    I pannelli sono stati realizzati a par-tire da un positivo, uno stampo-

    matrice ricavato in una lastra di ela-

    stomero attraverso fresatura da pieno,

    utilizzando una macchina a controllo

    numerico gestita direttamente dai

    fileelaborati dai progettisti; su questa

    matrice sono stati poi realizzati dei

    controstampi in gomma, utilizzati

    per tutti i pannelli. Il controstampo

    riproduce un negativo della geome-

    tria del pannello e prevede lallog-

    giamento dei singoli mattoni, la loroinclinazione e lo spessore del giunto

    e, in sintesi, garantisce laspetto finale

    del pannello stesso; in questo con-

    trostampo sono poi stati inseriti i

    mattoni, si predisposta larmatura e

    si eseguito il getto di calcestruzzo.

    Poich il costo dello stampo-matrice

    alto rispetto al costo dei contro-

    stampi e dellintera facciata, era au-

    spicabile generare la maggiore va-

    riet di forme per i pannelli a partire

    dal minor numero di stampi. Mentre

    la produzione dei pannelli stata og-

    getto di appalto (e delle conseguenti

    offerte al ribasso), la prototipazione

    di stampo e controstampo stata re-

    golata da un contratto a parte (con

    la societ Architectural Polymers),

    consentendo ai progettisti di assi-

    curarsi questo aspetto e creare pro-

    Dettaglio in pianta di un pannello: landamento ondulatodella superficie ottenuto con sporgenze e rientranzeprogressive di 95 mm rispetto al piano di facciata.

    Dettaglio del sistema di facciata. Dallesterno versolinterno: pannello prefabbricato in cemento armatoe paramento in laterizio; camera daria 50 mm;telaio con correnti e montanti metallici coibentatocon pannelli isolanti da 95 mm; barriera al vapore;lastra in cartongesso 15 mm.

    Nodo facciata- solaio. Dallalto verso il basso:pavimentazione in tavolato di noce 20 mm; strato di posa10 mm; serpentine del sistema radiante a pavimento20 mm; guaina impermeabilizzante; pannello in legno

    compensato 15 mm; membrana per isolamento acustico;lastra orizzontale in calcestruzzo armato 205 mm;pannello prestampato con doghe in acciaio zincato25 mm; soffitto in lastre di cartongesso 15 mm.

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    Tecnologia

    totipi efficaci sin dalle prime fasi

    progettuali. La ricerca e lo sviluppo

    sono stati particolarmente accurati

    nel testare questa parte del processo

    produttivo. La posizione del rive-

    stimento in mattoni, il rapporto tra

    ogni singolo mattone e i suoi vicini e

    la forma data ai giunti di malta sono

    tutti controllati attraverso questo

    componente. Di conseguenza, unac-

    curata realizzazione dello stampo-

    matrice risultata di cruciale impor-

    tanza. Nella progettazione esecutiva

    del pannel lo, i progettisti sono infine

    riusciti a controllare i costi e le va-

    riabili di produzione utilizzando un

    unico stampo positivo e realizzan-

    dovi sopra i controstampi in nega-

    tivo in maniera articolata, in modo

    da ottenere un certo grado di varia-bilit, ben leggibile nel disegno della

    facciata: ogni pannello del sistema di

    involucro stato progettato per es-

    sere ricavato da uno stampo unico.

    La prefabbricazione dei pannelli ha

    consentito un miglior controllo della

    qualit del prodotto e un minor co-

    sto r ispetto alla realizzazione in opera.

    Il prefabbricatore (Saramac, societ

    canadese), durante la progettazione

    esecutiva del pannello, ha realizzato

    un proprio modello digitale, testatoripetutamente dai progettisti per ve-

    rificarne eventuali incongruenze.

    Poich ledificio rientra in un con-

    testo di investimento immobiliare di

    tipo speculativo, luso del Building

    Information Modelingha mostrato i

    suoi vantaggi anche nella gestione del

    progetto, dalla fase ideativa a quella

    realizzativa.

    Innanzitutto, un modello BIM in

    grado di fornire documentazioni con-

    gruenti e istantaneamente aggiornate

    a corredo del progetto, agevolando le

    operazioni di computo, di stima delle

    quantit e di gestione delle fasi tem-

    porali del cantiere, consentendo una

    migliore gestione delle maestranze

    coinvolte e verificando i costi legati

    agli imprevisti.

    Oltre a controllare in modo esatto

    lesecuzione dei pannelli, ha consen-

    tito di effettuare valutazioni di tipo

    strutturale, energetico e impiantistico

    in modo coordinato, accertando las-senza di interferenze tra i sub-sistemi

    tecnologici e garantendo livelli quali-

    tativi decisamente alti.

    Limpiego di piattaforme BIM, avva-

    lendosi della caratteristica di interope-

    rabilit tra i diversi software, permette

    un grado di previsualizzazione delle-

    dificio che pu essere estremamente

    accurato, permettendo di prevedere

    e affrontare i problemi pi frequenti

    ben prima che avvengano in cantiere,

    riducendo, dunque, i tipici errori chesi possono verificare nel passaggio

    dalla fase di progettazione esecutiva a

    quella realizzativa.

    * Architetto, PhD, Universit di Bologna

    Controstampo in gomma.

    Uno dei pannelli prefabbricati: i progettisti hanno sceltodi mostrare la struttura del pannello nel risvolto incorrispondenza delle finestre.

    Facciata su Mulberry Street. Modello BIM (Revit) per lo studio del sistema di facciata.