shkodra - Scutari Albania guide and travel

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Benvenuti a Scutari, e grazie di aver deciso di conoscere la nostra regione!

La Regione di Scutari Vi offre un panorama naturale straordinario, unviaggio sorprendente fra i resti di un passato glorioso e il vigore di unanatura intatta. La ricchezza storica e artistica, la vivacità culturale, le antiche e semprevive tradizioni, la bellezza dei luoghi e la centralità geografica, hanno resoquesto territorio di grande importanza in Albania.Il Consiglio Regionale di Scutari, ringraziando il Governo Italiano e laRegione Molise per la realizzazione di quest’opera, è lieto di poter offrirequesta guida, come strumento per godere le parti maggiormente suggestivedella nostra terra.La guida, infatti, riserva al lettore attento e desideroso di conoscenze, unventaglio assai ampio d’informazioni: dalla storia all’arte, alle tradizioniall’enogastronomia. Nell’augurarvi una permanenza gradevole e un gradito ritorno, vi lascio alla storia, all’arte, alle tradizioni, al folklore, alla natura, aiprodotti tipici e alla famosa ospitalità di Scutari.

Prof.as. Dr. Gjovalin KolombiPresidente del Consiglio Regionale di Scutari

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Salu

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Con grande soddisfazione saluto la realizzazione di questa guida turi-stica della Regione di Scutari. Quando un progetto di cooperazione in-ternazionale lascia una traccia evidente non solo significa averraggiunto l’obiettivo ma aver anche contribuito ad esaltare il protagoni-smo degli attori locali coinvolti nelle attività.Spero che questo piccolo contributo, finanziato dal Governo Italiano edalla Regione Molise, possa essere un segno positivo della rinascita tu-ristica della Città di Scutari, ricca di arti e tradizioni e, soprattutto, di ri-sorse naturalistiche rappresentate da un lago vera e propriapotenzialità ambientale per un’area d’Albania in continua evoluzione.Un vivo apprezzamento và all’Agenzia di Sviluppo Economico Locale diScutari “Teuleda”, l’UNDP ed al GAL “Molise verso il 2000” di Campo-basso, enti attuatori del progetto, che hanno supportato, in ogni mo-mento e con tutta la collaborazione possibile, il Prof. Novelli che harealizzato un’opera di grande valore scientifico.

Sen. Michele IorioPresidente della Regione Molise

e Vice Presidente dell’Euroregione Adriatica

Saluti

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Questa guida presenta una caratteristica di fondo; gli autori dei contri-buti hanno competenze nel campo del turismo, sono cittadini della re-gione di Scutari che mettono a disposizione dei turisti – lettori, lapropria esperienza dei luoghi oppure, se esterni alla regione, descri-vono in forma di racconto della propria esperienza lungo le strade ed isentieri.Diversamente da una concezione paternalistica delle guide stampate,questa impostazione si rivolge ad un lettore che abbia lo spazio di ela-borare un’esperienza autonoma e diretta.In altre parole, speriamo che il nostro lettore usi il testo come un consi-gliere, un referente del proprio viaggio, ma conservi il gusto della curio-sità e dell’iniziativa personale.La struttura aperta del lavoro, potrebbe apparire una mancanza ad au-tori di guide classiche . Da tempo, però, la tendenza a guide “da inter-pretare” più che a seguire, si fa sempre più diffusa e noi ci siamocollocati all’interno di questa tendenza. La guida si rivolge a turisti eu-ropei e non, che scelgano l’Albania come terra di viaggi e di vacanze.Anche questa scelta è determinata da alcune buone ragioni.In primo luogo la guida non è il prodotto di privati, nasce da un pro-gramma internazionale, che vede impegnata la regione italiana Molise,le amministrazioni albanesi di Scutari e agenzie locali di sviluppo.In secondo luogo, la promozione del turismo internazionale è una po-tenzialità importante per lo sviluppo di un sistema turistico albanese eper un ingresso significativo dell’Albania nella geografia del turismomediterraneo.Speriamo che i lettori della guida siano numerosi tra quanti arrivanonel paese. Si tratta spesso, di turisti vocazionali, cioè caratterizzati da una specia-lizzazione e da un interesse specifico: camperisti, giovani con il saccodietro le spalle, ambientalisti, “balcanisti” ecc.La guida dovrebbe aiutarli a capire meglio il paese, la regione e la cittàdi Scutari ed a migliorare l’economia di tempo, di emozioni, di espe-rienza della loro vacanza.Contiamo molto sul loro passaparola con amici, conoscenti,riviste,blog, siti ecc. , ci contano anche gli abitanti della regione.Speriamo di scoprire tra qualche tempo che questo nostro lavoro èstato utile.

a cura del Prof. Renato Novelli*

* Renato Novelli, insegna Sociologia del turismo e sociologia dello sviluppo locale all’Uni-versità Politecnica delle Marche, in Albania ha curato le guide di Valona e Durazzo

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Presentazione

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Prima di partire

Come preparare il viaggio

Un viaggio nella regione di Scu-tari non richiede una prepara-zione particolare. Non èobbligatorio nessun tipo di vacci-nazione. I viaggiatori timorosi oansiosi, che il sociologo Burkechiama psicocentrici, cioè sem-pre preoccupati di trovarsi in dif-ficoltà in una località a loronuova, possono partire tranquilli,salvo portare con sé qualche me-dicinale specifico per personesoggette a cure particolari. Sug-geriamo di inserire nel propriobagaglio un paio di scarpe perpasseggiate sui monti e in cam-pagna. Scutari è una località pio-vosa. Dice un detto popolare cheè difficile trovare uno “scutarino”asciutto quanto un “lezaino” pet-tinato (con riferimento al forte ecostante vento di Lezha, vicinalocalità di mare).

I periodi migliori per visitareScutari

Naturalmente viene indicatal’estate che nella regione è leg-germente fresca. In città la tem-peratura media estiva è di 26°C,nonostante alcuni giorni con afa,umidità e con il termometro chesupera i 30°C. In città natural-mente, mentre il Parco di Thethe la zona di Razma rimangonoabbastanza fresche anche du-rante la stagione estiva. Vi sonocomunque momenti opportuniper una visita anche in altre sta-gioni. In particolare con la prima-vera nei mesi di marzo ed aprile.A Maggio le temperature sonoquasi estive. La terra dei melo-grani selvatici, come Scutari èstata definita, in primavera con lefioriture assume un aspetto sug-gestivo e particolarmente interes-sante per chi è appassionatonella pratica del riconoscimentodei fiori. Tra i mesi invernali no-vembre è di gran lunga quellopiù piovoso.

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Informazioni Pratiche

� Vista di Scutari dal Castello Rozafa

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Le cartine dellaregione, le mappedella città e infogenerali utili

Purtroppo è difficile trovare unacarta della regione di Scutari.Meglio munirsi di una buonamappa dell’Albania prima dellapartenza oppure nella capitale Ti-rana.

Nelle edicole e nelle librerie è re-peribile una mappa della città,non particolarmente dettagliatama comunque utile per indivi-duare luoghi in cui svolgere pia-cevoli passeggiate.

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K O S O V O

M A C E D O N I A

M O N T E N E G R O

G R E E C E

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DOCUMENTI

Per i cittadini italiani è sufficiente la carta d’identità, mentre per i cit-tadini degli altri paesi della EU è richiesto il passaporto.

MONETA E BANCHE

Il Lek è la moneta albanese. Nell’aprile 2009 un Euro venivacambiato per 130 lek. Il cambio si può effettuare nelle bancheaperte dal Lunedì al Venerdì fino alle 16.00.In città si trovano sportelli bancomat dappertutto. In quasi tutti i negozie ristoranti viene accettato di fatto l’Euro.Nei villaggi è più prudente avere Lek.Attenzione: spesso molti commercianti e negozianti usano dire il prezzo invecchi lek. Quando dicono che un paio di piccole forbici costano, peresempi, trecento Lek intendono trenta dei lek reali che voi avete in tasca.Evitate, perciò, reazioni affrettate di sdegno.

VIAGGIATORI DISABILI

Nella zona del centro e nelle vie di grande comunicazione esi-stono sui marciapiedi i passaggi per le carrozzine dei disabili.

ELETTRICITÀ E POSSIBILI CONTRATTEMPI

La corrente è a 220 Volts. Le prese sono di standard europeo.Non occorrono adattatori. Durante il giorno è possibile che si verifichi la mancanza di cor-rente elettrica. Nonostante accada raramente, i principali alberghi elocali pubblici sono forniti di generatori privati. Avvertenzaè consigliata prudenza nel percorrere a piedi le strade di Scutari: le auto ele numerose biciclette sono solite non dare la precedenza ai pedoni.

LIBRI SULL’AREA, LA REGIONE E IL NORD DELL’ALBANIA

Kadarè Ismail File HLucas Peter “Rumpalla” 2002, Library of congressGjergji Andromaqi Albanian Costumes Through the centuries Tirana 2004Gjergji Andromaqi Albanian costumes through the centuries Academyof sciences of Albania. Institute of folk culture Tirana 2004Biagini Antonello Storia dell’Albania contemporanea Bompiani

SALUTE

L’acqua corrente è abbastanza buona, ma è più consigliabile,anche se non indispensabile, bere acqua minerale. Il vaccinodell’epatite B è consigliabile al pari di un’antitetanica, soprat-tutto se si ha in programma di fare lunghe escursioni sulle montagnee nelle zone isolate.

Scutari, strada pedonale

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Come si arriva aScutari

DISTANZE DA SCUTARI (IN KM) E TEMPI DI PERCORRENZA

Tirana Km. 99 1h 30min

Durazzo Km. 105 1h 40min

Shëngjin (Al) Km. 60 40min

Valona (Al) Km. 224 3h

Bar (Mne) Km. 46 55min

Rinas (Al) Km. 94 1h 10min

Pristina (Ks) Km. 210 6h

Podgorica (Mne) Km. 60 50min

Skopje (Mk) Km. 235 5h 30min

BUS - AUTO - TRENO

Da Tirana a Scutari in BusI Bus di linea partono dal viale adiacente la stazione ferroviaria diTirana, ogni ora. Il biglietto costa tra 250 – 300 lek. Da Scutari, i buspartono dall’area dell’Hotel Rozafa. Ci sono anche minibus da dieci posticirca. La partenza è prevista al raggiungimento di un numero sufficiente dipasseggeri.

In AutoSi possono affittare taxi per e da Tirana. I taxi in città si trovano nella piazza dell’Hotel Rozafa. Oppure sipuò chiedere un’auto a pagamento nell’hotel in cui si alloggia. Il prezzo perl’aeroporto di Rinas si aggira intorno ai 40 Euro. L’aeroporto viene raggiuntoin meno di due ore.

In TrenoDue treni al giorno da Tirana a Scutari. Fermate a Lac, Milot, Lezha.I treni albanesi rappresentano un “mito” tra gli albanesi per la loroparticolare lentezza. Per un turista neofita del paese, le piccole stazioni pos-sono essere interessanti e la lentezza potrebbe essere una riscoperta delpaesaggio. Ma è necessario avere buone motivazioni!

Scutari, vista dal Castello Rozafa

Scutari, vista dal Castello Rozafa

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Tutti i voli con orari per Tirana dalle principali città italiane.

Voli dall’Italia

N.B. gli orari dei voli possono subire modifiche, pertanto è consigliabile informarsiprima di partire

ALITALIAda Roma a Tirana: la partenza da Roma è prevista alle 10.15 con arrivo alle11.45 e alle 22.00 con arrivo alle 23.45.Il ritorno da Tirana a Roma è previsto alle 05.30 con arrivo a Roma alle 07.30e alle 12.35 con arrivo alle 14.05.

da Milano a Tirana: giornaliero; la partenza da Milano Malpensa è previstaalle 17.30 con arrivo alle 19.25.Il ritorno da Tirana a Milano è previsto alle 20.15 con arrivo alle 22.15.

ALBANIA AIRWAYSda Roma a Tirana: servizio tri settimanale, il Lunedì, Mercoledì e Sa-bato: partenza prevista alle 10.55 con arrivo alle 12.25.Il ritorno da Tirana a Roma il Lunedì, Mercoledì e Sabato, con par-tenza prevista alle 08.20 con arrivo alle 10.55.

da Bologna a Tirana: il Lunedì, Martedì, Mercoledì e Domenica conpartenza prevista alle 16,20 ed arrivo alle 17,50.Il ritorno il Lunedì, Martedì e Domenica con partenza prevista alle15,00 ed arrivo alle 16.30.

BELLE AIR (LOW COST)Voli per e da Tirana dai seguenti aeroporti italianiAncona, Bari, Bergamo, Firenze, Forlì, Genova, Milano (Malpensa),Perugia, Parma, Cuneo, Pisa, Roma (Fiumicino), Trieste, Treviso, Ve-rona.

VOLI

TEMPI DI PERCORRENZA IN AEREO

Roma 1h 50 min Verona 2h 50 min Bergamo 1h 50 min

Bologna 1h 40 min Bari 35 min Brescia 1h 50 min

Milano 2h Pisa 1h 30 min Firenze 1h 40 min

Panorama dei villaggi delle montagne

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Navi di linea per Durazzo da Città Partenza - arrivo Da Durazzo per

Da Trieste per Durazzo 13.00 - 13.00 (24 ore) 13.00 (24 ore)Mart. Giov. Sab. Mart. Merc. Domen.

Da Ancona per Durazzo 22.00 - 13.00 19.00 – 13.00Lunedì Ven. Sab. Dom.

Da Bari per Durazzo 23.00 - 08.00 23.00 - 8.00quotidiano quotidiano

TRAGHETTO

TEMPI DI PERCORRENZA IN TRAGHETTO

Bari 13h Brindisi 10h Ancona 16h Trieste 24h

Lago di Scutari

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L’ambientee il territorio

La regione è fortemente caratte-rizzata dalla presenza e dall’inte-razione di quattro ecosistemi: illago, i fiumi, la costa marina conla laguna di Viluni, la montagna eda un ecotopo simbolicamentesignificativo, la imponente, irrego-lare roccia di Rozafa. Il lago è il più esteso della peni-sola balcanica. La sua superficiedi 368 Km2, appartiene per 2/3 alMontenegro e 1/3 all’Albania.L’area è costituita da una depres-sione d’origine carsica. Il lago èla fonte del fiume Buna, il qualepoi, ai piedi del Castello, conflui-

sce con il fiume Drin che è il piùlungo dell’Albania. Una caratteri-stica importante è l’alta amplitu-dine, cioè la variazione delle rivesulla base delle piogge e del rap-porto del lago con il fiume Drin econ il Buna che spesso per il sof-fiare del vento di Scirocco, resti-tuisce parte dell’acqua drenatadal lago stesso. L’Amplitudinevaria dai 2,5 ai 5 metri.Lungo le rive, crescono 147 spe-cie di piante, tipiche di zoneumide. Tra tutte, un particolarerilievo visivo per il turista ricopreil Melograno selvatico. Un arbu-sto più che un albero, comesiamo abituati a conoscerlo colti-vato. Le foglie minute e teneresono di un verde molto chiaro e ifrutti di piccole dimensioni pre-sentano il giallo intenso con levenature vermiglie tipiche. Unospettacolo “discreto”, di bellezzacontenuta, lungo le pendici cherende le passeggiate più riflessiveed intense di grandi e spettaco-lari inflorescenze. Vivono nel-l’ecosistema del lago, per ilpiacere dei turisti appassionati dibirdwatchers, 282 specie di uc-celli. Le tipologie di pellicani (Pe-lecanus occidentalis, Pelecanusrufescens, Pelecanus Thagus edaltre sei specie) sono le ultime ri-maste tra quelle native dell’Eu-ropa. L’acqua è ricca di alghe e sicontano 700 specie di microalghe, che costituiscono quellaflora invisibile dei fondali detta“bentica”, che contribuisce in

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Descrizione generale dellaregione

� Vista del lago di Scutari dal CastelloRozafa

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Sponda del fiume Buna

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modo decisivo al carattere dellospecchio d’acqua. Una parte delfascino del lago di Scutari, con lachiarezza dell’acqua, è propriodovuta a questi invisibili ospiti.Sono visibili e oggetto di catturaben 70 specie di pesci, dallacarpa che è un po’ la signora dellago e (ahi lei) anche della cu-cina scutarina, al cefalo grigio, al-l’anguilla. La tradizione locale delpesce del lago ha sempre avutogrande rilievo economico e nutri-tivo. D’altronde, come sostiene lostorico Montanari, nell’alto Me-dioevo, in tutta Europa e nelMedio Oriente arabo, in una si-tuazione ad economia agricola li-mitata, la pesca in acqua dolcecostituiva la principale fonte dinutrizione dei poveri. I fiumimolto ricchi d’acqua scorronolungo le pianure della regione e aridosso della città di Scutari.Dalle alture e da Rozafa, la vistadei due fiumi è suggestiva. IlDrin, con tre dighe, svolge unruolo rilevante dal punto di vistaeconomico per i rifornimenti dienergia elettrica. Ha originato trelaghi: il Lago di Fierza, il Lago diKoman ed il Lago di Vau Dejës.(Liqeni i Vau te Dejës in Alba-nese). Nasce dalla confluenza didue corsi d’acqua, chiamati DrinNero e Drin Bianco nell’area diTrektan a Kukes, ad est di Scu-tari, vicino al Kossovo. Il DrinNero (Drini I Zi) è originato dallago di Ocride, scorre per untratto in Macedonia ed entra inAlbania. Il Drin Bianco (Drini IBardhë) nasce dal monte Zljeb, anord della città di Pec. Scorre at-traverso il Nord dell’Albania pas-

sando per l’area di Has, poi ar-riva a Dukagjini per piegare aSud fino a Vau Dejes, dove sigetta nel ramo meridionale dellago di Scutari attraverso duerami. Il primo sfocia in Adriaticoa sud est della città di Lezhe.L’altro sfocia nel fiume Buna vi-cino al castello di Rozafa. Buna eDrin diventano all’uscita dal lagoun solo fiume, conosciuto anchecon il nome di Grande Drin (Drini madh). Buna e/o Drin sono uncaso unico al mondo: un corsod’acqua lungo solo 14 Km dallago, che ha una portata d’acquadi 320 m3/s. di 3 metri cubi al se-condo. Il Buna, in realtà, è colle-gato ad una corrente che scorreall’interno del lago secondo unalinea Moraca, Lago di Scutari,Buna. Un tempo il Buna era piùlungo, ma l’innalzamento del lagodi Scutari ne ha ridotto il corso.Ampio, con rive spesso moltoverdi. Attraversa una serie di vil-laggi: Zues, Berdice, Tarragiat,Oblika, Obot, Shirq, Darragjat,Dajç, Gorica. Alla foce, in Adria-tico, il Buna, pochi Km a Nord diVelipoja e dalla palude di Viluniben visibile, forma una lagunadove passa il confine con il Mon-tenegro, dove è situata l’isola flu-viale di Ada Bojana (inmontenegrino Ada significa isolae Bojana è il nome del Buna.)che con una superficie di 6 Km2

ed è la più grande del Montene-gro. Ada Bojana si è formata, sisuppone, intorno al relitto di unanave naufragata nel secolo XIX.Oggi è frequentata da nudisti ditutta Europa. Un’altra piccolaisola appartiene all’Albania e si

Villaggio Shiroka

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chiama isola di Francesco Giu-seppe che è, al contrario di AdaBojana, una formazione naturale.Turisti vi si recano quotidiana-mente nel periodo estivo. Il Bunaè navigabile con barche piccole emedie e si possono fare gite. Veli-poja è situata vicino ad una pa-lude interessante per ricchezzadi fauna acquatica, aviofauna edinsieme alla palude del Buna co-stituisce quel terzo ecosistemache caratterizza la regione diScutari. Le montagne sono l’im-magine più comune della regionedi Scutari. Le Alpi albanesi sonoil massiccio più importante, la cuivetta più alta è Jezerca (2.692,1metri). Alle montagne si accedein direzione Nord est di Scutari,passando per il villaggio di Bogedove finisce la strada asfaltata edanche i trasporti pubblici. Lastrada prosegue fino a Theth, vil-laggio da cui prende il nome ilParco Nazionale. Una corona dimonti che copre un’area di 2.630ettari. A Jezerca vanno aggiuntianche monti tipici dell’aspro pae-saggio montagnoso albanese:Arap, Papluka, Alija. Cascate,corsi d’acqua cristallini, balze,grotte, come quella di ArapiPeak: la sequela di ecotopi digrande bellezza e di rilievo singo-lare. Il parco ha una flora ricca di1500 specie di piante, metà circadel totale delle specie che si tro-

vano nell’intera Albania. La faunacomprende 20 specie di mammi-feri tra cui orsi, lupi, linci, cervi ecapre selvatiche. Vanno aggiunte50 specie di uccelli nidificatorinell’area, 10 specie di rettili e 8specie di anfibi. L’ecotopo piùsingolare dell’intera regione ri-mane la roccia su cui sorge lafortezza di Rozafa. Un’ampia for-mazione di pietra, alta e ripidache sorge unica su un vasto pia-noro con i fiumi Drin e Buna afare da corona. Possibili para-goni: il blocco di marmo dovesorge l’Acropoli ad Atene, la valledelle spianate a Gerusalemme o isette colli verso i quali i seguacidi Romolo furono attratti.

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Tramonto sul lago

� Shiroka, riva del lago

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Storia della cittàe della regione

La città di Shkodra, Scutari in ita-liano, Uscudar in Turco, Skadarin Montenegrino è il centro ur-bano più importante del Norddell’Albania, la quarta città perabitanti nel paese, punto di in-contro delle culture delle valliprofonde e delle montagne delNord. Sorge nella zona sud–estdel lago Scutari, il lago piùgrande degli interi Balcani, chedivide con la regione meridionaledel Montenegro (169 km2 in Al-bania; 199 km2 in Montenegro)dove la maggioranza della popo-lazione è albanese. Scutari è ilsimbolo più conosciuto di unacondizione singolare che riguardatutti i confini dell’intera Albania: ilpaese è circondato da altri alba-nesi che rappresentano mino-ranze etniche come inMacedonia o maggioranze comein Kossovo. È la città capitale deldistretto (rrethet) Scutari. L’area èattraversata dai fiumi Drini, Buna,Shala, Kiri e Cemi. La catenamontuosa delle Alpi albanesicreano paesaggi suggestivi, con ilmonte Jezerca (2.692,1). Il cuoredella città è la fortezza di Rozafache domina Scutari dalla collinaalla confluenza tra i fiumi Buna eKiri, con un perimetro di 600

metri e un’area di 6 h. e settetorri costruite e ricostruite da ve-neziani e ottomani sui resti del-l’antica struttura di un forterisalente agli Illirici. Il nome delcastello deriva dalla leggenda diRozafa, moglie di uno dei costrut-tori della fortezza. (vedi finestra“La leggenda di Rozafa”). Lacittà, grazie alla sua posizione èsempre stata un centro impor-tante della cultura albanese e dicollegamento tra il mondo dellasocietà locale con le diverseanime del Mediterraneo orientale,lungo i secoli che hanno prece-duto la fondazione di uno statonazionale. A Scutari visse edoperò nei lunghi anni dei tre as-sedi della città da parte dell’eser-cito turco, l’umanista MarinBarleti. Dopo la presa della cittàda parte della Sublime Porta,Barleti si trasferì in Italia dovepubblicò in latino “De obsidioneScodrensis” (“L’assedio di Scu-tari” Venezia 1504) e “Historia devita et gestis Skanderbergi” (Sto-ria della vita e delle gesta diSkanderberg” Roma 1508) chefece conoscere le imprese e lalotta di Skanderberg contro l’Im-pero turco. Gjon Buzuk, un altroscrittore del Nord dell’Albania,della cui vita non conosciamonulla, scrisse a Venezia nel 1555il libro più antico in albanese:188 pagine “Meshar” (Il Mes-

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Vista di Scutari dalla Montagna

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sale), una serie di preghiere dicommento al Vangelo. Uno degliscrittori più noti nato a Scutari è ilpoeta e romanziere Migjeni (Mi-losh Gjegi Nikolla 1911 – 1938).Nato in una famiglia ortodossaaveva studiato a Bar e a Bitola inMacedonia. Fu maestro di scuolae morì giovanissimo di tubercolosiin un sanatorio italiano. Il suosolo libro di versi, “Vargjet e lira”(Versi liberi) fu composto tra il1933 e il 1935. Il tema principaledelle liriche sono la sofferenza ela miseria. La raccolta di 35poemi, pubblicata nel 1936 fuimmediatamente vietata dalle au-torità. Scrisse anche una serie diracconti brevi intitolata “Tregi-ment nga Qyeti i Veriut” (Crona-che di una città del Nord), dovedescrive e racconta la vita a Scu-tari durante il regime di Re Zog,trattando anche il tema della pro-stituzione che allora era un tabùassoluto in Albania. La storia verae propria della regione di Scutari,così come è accaduto per il restodell’Albania, si articola tra due re-altà: da una parte la storia degliavvenimenti, il grande confrontostorico tra Occidente ed Orienteche si sviluppa proprio nel pic-colo Adriatico, dall’altro la conti-nuità straordinaria della societàtradizionale locale, con regole

mai scritte che funzionano permillenni, il mondo di vita localecon i ritmi sempre uguali e sem-pre diversi perché adattati al mo-mento particolare. La storia delNord albanese è uno dei temidella grande analisi innovativa diBraudel e degli storici degli Anna-les francesi. I piccoli scambi, icommerci, le emigrazioni locali,la sopravvivenza funzionale della

tradizione cominciano a produrreuna vera e propria Koinè adria-tica, proprio quando dalla fine delCinquecento, la regione escedalla grande storia. Il mito dellafondazione di Rozafa, ci dice chegli insediamenti umani sono con-temporanei alla diffusione delle

� Citta di Scutari, anni ‘80

� Resti di un portone con arcata di pietra

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civiltà micenee. Sappiamo, percerto, che Scutari fu abitata findall’età detta del bronzo da popo-lazioni illiriche della tribù dei La-beati, ma nel III secolo a.C., latribù prevalente nell’area eraquella degli Ardeati. Nel terzo se-colo a.C. un regno illirico governòla regione e Scutari ne fu la capi-tale. Le cronache raccontano delre Agron. Figlio del re Pleuratusche governò dal 250 al 230. Laregina Teuta, sua moglie, rimaneuno dei miti più noti tra gli alba-nesi, per aver combattuto contro iromani. L’ultimo re illirico fu Gen-tius. Figlio del re Pleuratus, doposcontri ripetuti, proprio a Scutarifu sconfitto dall’ esercito romanocomandato da Lucio Anicio Gallo

e fu condotto a Roma nel 167. Lasocietà locale illirica, organizzatasui commerci, la navigazione, maanche sulla forte organizzazionelocale, come il regno testimonia,si trovò ad essere inglobata nelvasto impero romano, senza per-dere le caratteristiche locali. Nel

395 d.C. l’imperatore Teodosio, inpiena decadenza della civiltà ro-mana divenuta oramai mediterra-nea ed europea, divise l’impero indue con quella che oggi chia-miamo la linea di Teodosio. Scu-tari divenne parte dell’Imperod’Oriente e quella linea segnò undestino molto lungo per l’interaAlbania. Bisanzio controllò l’areaper altri secoli, ma dalla fine delVI secolo, iniziò un periodo di in-cursioni dei popoli esterni, slavi,bulgari, con ritorno di controllo daparte dei Bizantini. Le cronacheraccontano questi cambiamenti,ma nel 1346, Scutari organizzavala propria convivenza sulla basedi statuti cittadini, segno chiaro diautonomia locale. Gli Ottomanioccuparono la città, ma nel 1396,Scutari divenne città della Re-pubblica di Venezia fino al 1479,quando dopo gli anni della lottadi Skanderbeg contro i Turchi edell’indipendenza albanese, l’im-pero di Istanbul prese il controllodell’intera Albania. Ma nellostesso periodo, il mondo della vitalocale seguiva percorsi diversiscavati all’interno della storia uffi-ciale e con la esse maiuscola.Sappiamo dalle cronache econo-miche minori (si fa per dire) chedurante tutto il Medioevo, Scutarifu un centro di produzione di setae alla fine del XIV secolo, tro-viamo pagamenti di diritti di fron-tiera che indicano un exportsignificativo di seta. Vi sono testi-monianze di import di panno ber-gamasco e di altre produzionimeno pregiate, testimonianza diuna manifattura significativa, in-tegrata in una rete di scambi, lon-

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tana dagli avvenimenti politici.Nell’area di Scutari si produce-vano manufatti di seta e abiti nonsolo per il consumo locale, maper il mercato, come viene testi-moniato in Kanuname Scutari nel1570. Politicamente, nei lungi se-coli della dominazione turca,Scutari fu organizzato in Sangiac-cato relativamente autonomo, do-minato da famiglie locali. La realeautonomia fu l’organizzazionedella società locale, quella ruralefatta di pastorizia, di regole nonscritte, di tradizioni e di relazioniin continuo cambiamento par-ziale di adattamento alle situa-zioni, ma sempre uguali nellasostanza, in un clima di conti-nuità raro in altre parti d’Europa. Ipastori illustrati nelle opere diUnufri, poco si differenziano daquelli dei secoli successivi. An-cora nel Settecento, in piena do-

minazione turca, Scutari con-serva rapporti commerciali conVenezia. Quando la grande storiafece di nuovo irruzione tra i montie lungo il lago della regione, la vi-talità della società locale, emersedi nuovo con determinazione. Nel1879 uscì a Scutari il primo quo-tidiano dell’Albania. Ai primi delNovecento, il movimento nazio-nale di indipendenza albanesetrovò, in esponenti come LuigjGurakuqi, terreno fertile. Nel1911 la rivolta nel Nord dell’Alba-nia contro la dominazione turca,con la partecipazione attiva degliabitanti delle montagne, segnò, difatto, la fine dell’amministrazionedi Istanbul. Il 13 Ottobre del1912, a soli quaranta giorni dallaproclamazione dell’indipendenzaalbanese (28 Novembre), Scutarisubì il più lungo assedio dellapropria storia da parte dell’eser-

� Dipinto di Kolë Idromeno, Nozze Scutarine

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cito di re Nicola del Montenegro.Solo dopo sei mesi, la città si ar-rese. Ma le truppe montenegrinedovettero ritirarsi, grazie alla pres-sione internazionale e alla deter-minazione degli abitanti dellacittà che si proclamarono città al-banese. Dal maggio del 1913,Scutari visse sotto l’amministra-zione delle potenze europee. Il 28Novembre del 1914, la bandieraalbanese fu issata sul forte di Ro-zafa e le foto Marubi documen-tano l’evento. Intanto a Durazzo,era sbarcato il principe WilhelmWied, re di Albania designato inun ultimo delirio delle grandi po-tenze europee, impegnate nelsuicidio collettivo della PrimaGuerra Mondiale. Le truppe inter-nazionali lasciarono il campo alletruppe di Weid il 16 marzo del1914, solo 4 mesi prima delloscoppio della Grande Guerra. Lazona delle montagne detta Male-sia, aveva partecipato agli eventi,ma il Canun, la Besa, le relazionifamiliari e di villaggio erano sem-pre vive, anche se in modo di-verso. Come era accaduto conWilhelm di Weid, anche l’ammini-strazione italiana scaturita dall’in-vasione del 1939, durò lo spaziodi un mattino (storico) e si tra-sformò presto in occupazione diguerra prima italo – tedesca edopo l’8 Settembre 1943 in occu-pazione tedesca. Nel paeseemerse la resistenza contro leforze dell’Asse. I comunisti e i na-zionalisti, semplificando loschema, ne furono protagonisti inproporzioni diverse. A Scutarioperarono entrambe le forma-zioni. Dopo la fine dell’occupa-

zione, con la preminenza dei co-munisti, Scutari divenne una città“difficile”. Le istituzioni religiosefurono nel mirino di restrizioni,poi chiuse nel 1967 in tutta l’Al-bania e Scutari era un centro sto-rico ed istituzionale della vitareligiosa. La città era amministra-tiva, commerciale, con una forterendita urbana e le città furonoindirizzate verso uno sviluppo dapoli industriali. A Koplik e Po-striba nel 1945 – 1946 si verifica-rono rivolte contro il nuovoregime. Le prime, cronologica-mente, dell’intero nuovo “conti-nente” socialista. Scutari divenneuna città industriale nel settoretessile, nella manifattura dei ta-bacchi, nella lavorazione dellegno e del rame. Nel 1990, lamobilitazione anti regime si svi-luppò e le istituzioni religiose ria-prirono. Nel 1991, nel corso dimanifestazioni antigovernativecontro le frodi elettorali, quattrodimostranti rimasero uccisi du-rante gli scontri con la polizia, edoggi c’è un monumento che ri-corda l’episodio. Lo sviluppo suc-cessivo della città nell’economiadi transizione al mercato, ha mo-dificato il volto della città, ma lostravolgimento urbano è visiva-mente minore che in altre città al-banesi. Il centro è rimasto unatestimonianza ancora viva dellearchitetture del passato e in que-sti ultimi anni, le operazioni di re-cupero e di arredo urbano stannodefinendo il volto della città comeun paesaggio urbano dalla in-tensa vita di passeggiate, caffè,centri che caratterizzano la vitaalbanese.

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Istituzioni politiche

Qarku: Regione, in albanese. Co-ordina le politiche di interesse re-gionale che i comuni devonoadottare.

Prefectura: Prefettura. Controllagli atti di governo dei comuni. Ècompetente anche per le acque.

Bashkia: Comune di rispettabilidimensioni. Competente per lacittà, urbanistica. Con una nuovalegge le Bashkia sono responsa-bili dei servizi sociali. L’ammini-strazione di Scutari ha elaboratoun progetto pilota di Piano So-ciale di zona in collaborazione

con le regioni Emilia Romagna eMarche. Il Piano è lo strumentochiave di coordinamento dellepolitiche e di quelle sanitarie, diraccordo tra le istituzioni pubbli-che di welfare, il terzo settoredelle associazioni e i soggetti pri-vati. Le altre città con un PianoSociale di zona in Albania sonoElbasan e Valona.

Komuna: ha le stesse prerogativedella Bashkia, l’ambito territorialeè rurale. Il sindaco viene eletto.In genere il Komuna comprendeun certo numero di villaggi e ilsindaco nomina un responsabileper ogni villaggio.

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� Municipio di Scutari

� Prefettura di Scutari

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Mary Edith Durham

Mary Edith Durham era nata nel 1863, figliadi un noto medico. Frequentò un college perragazze e poi, come tutte le giovani donne delperiodo vittoriano, le fu insegnato a dipingerecon gli acquerelli, come suggeriva la moda diallora per le donne. Ma Edith non si fermò allivello della cultura da futura sposa di buonemaniere e andò più a fondo nella pittura e aventidue anni si assicurò un posto alla RoyalAcademy Schools con l’esposizione di trequadri. Alla morte del padre Edith si occupò a tempo pieno della madreche aveva una salute precaria. Intorno ai 35 anni, ebbe una crisi cheoggi si chiamerebbe psico – somatica, un misto di malessere psicolo-gico dovuto ad un senso di clausura della vita e ad un reale malesserefisico. Il medico di famiglia le consigliò un lungo viaggio come terapia. Nel1900, all’età di 37 anni Edith partì per i Balcani, arrivando in Montene-gro, che era tra le aree “remote” della regione, quella più facilmente ac-cessibile per i cittadini dei paesi nord europei. Nei Balcani scoprì unavera e propria vocazione per la scrittura di viaggio, l’etnografia e la cro-naca politico – sociale. Nel 1903, occupandosi della rivolta della Mace-donia, “incontrò gli albanesi” e non smise mai più di dedicare le sueenergie e i suoi sentimenti alla causa dell’autodeterminazione del popoloalbanese. La regione di Scutari fu l’area che sentimentalmente la colpì dipiù, anche perché era quella dove una donna sola poteva viaggiare conassoluta sicurezza. Negli anni, l’attività della Durham fu sempre intensae la fascinazione che la cultura popolare e la società albanese avevanoesercitato su di lei, divenne anche impegno di lavoro sulle vicende poli-tiche del paese nel complesso scacchiere internazionale. In particolare,il Nord e Scutari furono sempre un suo forte interesse. La sua definizionedella regione di Scutari “la terra del passato vivente” è rimasta per sem-pre come la più efficace immagine riassuntiva della continuità con il pas-sato, presente nella società albanese.I suoi libri più importanti che si possono comprare nelle librerie albanesio su Amazon:• Through the Lands of the Serb (1904) • The burden of the Balkans (1905) • High Albania (1909) • The struggle for Scutari (1914) • Twenty Years of Balkan Tangle (1920) • The Serajevo Crime (1925) • Some Tribal Origins, Laws and Customs of the Balkans (1928) • Albania and the Albanians: selected articles and letters, 1903-1944, ed.

by Betjullah Destani (I.B. Tauris, 2001)

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Economia dellaregione nel quadroalbanese

La regione ha 247.394 abitanti. Il63% vive in area rurale e il 37%in area urbana. La città di Scutariha 111.758 abitantiLa forza lavoro è pari a 106.847lavoratrici/lavoratori dei quali78.261 occupati e 28.586 incerca di lavoro.Imprese: 3998. Un’impresa per61 abitanti, per 26 lavoratori, per19 occupati. La imprese per settore sono cosìdivise:

Export Euro 16. 340. 420Import Euro 35.977.030Scutari ha, dopo Kukes, il piùalto del numero di famiglie chericevono il contributo pubblico dipovertà: Kukes 30%, Scutari28%. Valona che ha il più bassoarriva al 3,7%.Al contrario di altre regioni alba-nesi, l’agricoltura non è un set-tore spugna di occupazioneresiduale. Anzi, con 53.693 ettaricoltivabili, è un settore qualificatodi prodotti di qualità nel campodell’agricoltura organica e biolo-gica e nell’agro – industria. In altamontagna ci sono acque mine-

rali, prodotti di sottobosco e daerboristeria che vengono espor-tati. La vasta superficie di acquedolci e salmastre offre opportu-nità per allevamenti ittici di qua-lità. Colpisce l’alto livello dioccupazione nel terziario com-merciale, in parte settore residuo,in parte investimento di piccole –medie dimensioni delle rimessedegli emigrati. Il centinaio di pic-cole imprese delle costruzioni,hanno assorbito manodopera va-riamente qualificata di parte dei15.000 addetti delle imprese sta-tali di produzione di macchine,fallite all’inizio degli anni Novanta.

Settore % Attività

Agricoltura 21,0 Grano, mais, orto, patata,foraggio, ulivo

Industria 17,5 Tessile (abbigliamento), calzature, legno,meccanica

Costruzioni 19,0 Materiali edili, carpenteria meccanica

Servizi 42,25 Ristorazione, trasporti (comunicazioni),commercio, catene distributive

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� Scutari, Scuola Media Superiore

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Prodotti alimentaritipici

MieleNella regione di Scutari, nelle ce-rimonie antiche popolari, le apivengono presentate come sim-bolo di vitalità e prosperità. Il pro-dotto, oggi rigorosamente testatoin laboratori dei paesi EU, pre-senta qualità specifiche con unforte sapore di fiori di castagno edi altre erbe medicinali diffusenelle montagne della regione.Punto di contatto per la commer-cializzazione la Beekeeping Asso-ciation of Scutari e la“Cooperative of Beekeepers”.

Erbe medicinaliNelle zone montagnose della re-gione i prati di pastura e i campidelle rive del lago, per più di ottomesi all’anno, sono caratterizzatidalla diffusa presenza di moltespecie di erbe spontanee condoti curative come trifoglio, timo,mela selvatica. Più di 20.000persone raccolgono le erbe, rica-vando parte del proprio redditoda questa attività.

Prodotti della forestaDall’area di Shllak viene la casta-gna dolce, da Pult noci e boro-nica, in ampie aree della regionesono tipiche le fragole, mele, me-lograno, more e altri frutti dibosco.

Verdure di campoGran parte delle coltivazioni diprodotti tipici è biologica. ADrisht sono particolari le cipolle

(come a Tropea in Calabria), aShale i fagioli, a Bardhaj sonoparticolari le olive, a Krebaj i fichisecchi, a Velipoje, vicino al marei pomodori e i cetrioli.

PatateVermosh, Pult, Shlak produconopatate molto diverse da quelleimportate per il colore più chiaroe il gusto. I semi di queste patatedetti “Bardha e vendit” hannoalta produttività.

CipolleLe cipolle di Drisht sono delicatedi sapore e si trovano in moltimercati dell’intera Albania.

Oltre a queste produzioni di altaqualità, il piatto tipico della re-gione di Scutari è la Carpa insalsa di prugne, il Cacciamak èinvece una focaccia di polenta ti-pica del Nord.

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ViniScutari anticipa una caratteristicache si sta sviluppando su en-trambe le sponde dell’Adriatico:tornare in Italia o rimanere fedelinelle colline orientali ad uve localiautoctone che non hanno lafama dei vitigni più noti coltivatioggi in tutto il mondo, secondouna geografia internazionale delvino che va dal Sud Africa all’Au-stralia passando per il Sud Ame-rica. I vini locali hanno ilvantaggio di una singolarità forseesasperata, ma originale, che iprincipali vitigni del mondo nonpossono avere.

L’uva che caratterizza granparte dei vigneti di Scutari pro-duce, come monovitigno, il vinoKallmet. L’uva dello stesso nomeha una resa buona. Le viti sono

abbastanza forti. Il vino che nederiva, bevuto giovane, è di gra-dazione alta (sopra i 12 gradi),rosso violaceo intenso, spessopoco trasparente, anche per i si-stemi di vinificazione, con sentoridi uva matura, fieno tagliato,viola, marasca, frutta secca e inparticolare fico secco.Alcuni produttori hanno iniziatoanche la coltivazione di vignedell’uva Vranac che è un vitignotipico delle zone vicine del Mon-tenegro. Questo vino comperatoin Montenegro viene offerto in al-cuni ristoranti, Idromeno, peresempio, ma la produzione scu-tarina, ancora sperimentale, dàun prodotto interessante di coloreviolaceo intenso, con sentori diciliegia.

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Çaj Mali

La montagna come regno naturale caratterizza la regione e la città diScutari. In albanese monte si dice Mali e uno dei filoni culturali più im-portanti è la poesia di montagna, la “Malesìa” che ha messo al centro del-l’esperienza sentimentale ed espressiva, il paesaggio, la gente, la vitadelle montagne albanesi. Una dimensione quotidiana e più modesta dellamontagna è legata ad una pianta ben famosa. Per gli albanesi si chiamaÇaj mali che si traduce Tè di montagna. Non è mai entrata nei caffè d’Eu-ropa, né nella medicina internazionale. Il suo nome scientifico è: Sideri-tis Syriaca. Ecco la carta d’identità: appartiene alla famiglia delleangiosperme, dette anche magnoliofyte, parenti delle magnolie. Sono co-siddette perché il seme è protetto da un involucro. È comune nei Balcani,sopra i 1000 metri di altezza. È detta anche Tè del pastore. Le piantinecrescono spontanee e non vengono coltivate, ma raccolte. Attecchisconoin aree rocciose o nelle pasture. Sono piante che sopravvivono con pocaacqua e una piccola superficie di suolo. Per attribuire nobili attributi ri-cordiamo che la Suderitis syriaca cresce in abbondanza ai piedi delmonte Olimpo e che la prima traccia scritta della sua esistenza risale altrattato “Materia Medica”, scritto dal medico greco Pedanius Dioscorides,

che visse ai tempi di Ne-rone, con il quale,per suafortuna, non ebbe mainulla a che fare. Viaggiòper il Mediterraneo con lelegioni e studiò i beneficidelle piante che racco-glieva.Il Çaj mali fa bene alla sa-lute. Si usa contro il raffre-

dore, ma fa bene anche per i dolori in genere, le congestioni, le influenze.È antiossidante, anti infiammatorio. Contiene flavonoidi, ditepreniodi, oliessenziali.Si prepara come il tè, si serve rigorosamente con miele amaro e limone.Si vende nelle drogherie di Scutari. Meglio diffidare delle bustine, ma inmancanza dell’originale, si può azzardare.Il colore è giallo intenso, il sapore acuto, leggermente astringente.

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La città di ScutariScutari (Shkodra o Shkodër)Capoluogo della Regione di ScutariCoordinate: 42°4 N 19°30 EAbitanti : 109.000 ca. (2008)Prefisso tel: +355 (0) 22Targa: SHNome abitanti: scutarini (shkodranë)

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La Torre Inglese

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La città di Scutari

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Informazioni pratiche

Come si arriva da TiranaDa Tirana a Scutari la strada èabbastanza buona. È stata asfal-tata di recente, il traffico non èparticolarmente intenso. È per-corribile anche di notte. Dopo ilbivio per l’aeroporto appare sulladestra la città storica di Kruja, poied una serie di villaggi alla destradei viaggiatori. Dall’aeroporto diRinas si va direttamente a Scutarisenza dover passare per Tirana,risparmiando almeno una tren-tina di chilometri.

Patrimonio culturale,storico, architettonicodella città

Castello di Rozafa Il castello è la corona di una col-lina di roccia alta 113 metri chesovrasta la confluenza dei fiumiDrin e Buma. Nella storia e nellacultura locale, questa collina, lafortezza e l’ampia valle che dalCastello si perde per un vastoorizzonte, sono uno dei motivi co-stitutivi dell’identità locale.La fortezza è il risultato della so-vrapposizione di costruzioni di di-verse epoche, dal periodo illiricofino ai secoli più recenti. I cortilidella fortezza sono introdotti dalle

� Vicolo caratteristico scutarino

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mura cosiddette ciclopiche risa-lenti al periodo illirico, grandiblocchi di roccia, messi meticolo-samente insieme intorno allametà del IV secolo A.C.. Il cuorestorico dell’ampio pianoro delmonte è la Chiesa di santo Ste-fano, costruita nel 1319, allargatadai veneziani in stile dalmata du-rante il XV° secolo insieme adaltri nuove entrate e torri. Di-venne Moschea durante la domi-nazione turca, dopo che ilcastello subì terribili assedi du-rante il periodo del lungo assaltodei turchi nel Balcani. Una fotodei Marubi immortala la fortezza,mentre viene issata la bandieradell’Albania indipendente nel1914.

Dopo le Mura tre cortili da per-correre. Il primo aveva una fun-zione difensiva, il secondo,anche il più grande, ospitava laguarnigione, il terzo, il più alto,era il meglio difeso e ospitava ilcomando della fortezza stessa. In caso di necessità, il Castelloera fornito di passaggi segreti.Il Museo del Castello presentaesposizioni di mappe storiche,oggetti e manufatti, vesti partico-lari ed immagini connesse con lastoria della città e della zona, neimomenti di intersezione con lagrande storia degli avvenimenti enella trama della vita quotidiana.Non molto grande, ma interes-sante.

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� Il Castello Rozafa

Il Castello Rozafa

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La fortezza di Rozafa - Leggenda

Si incontra arrivando a Scutari da sud. Sorge su una enorme collina roc-ciosa a forma di ellisse, alta 130 metri, i cui contorni hanno un perime-tro di 881 metri e una superficie di 4 ettari. È un luogo particolare comeil Partenone di Atene, i sette colli di Roma e forse come tutti i luoghi im-ponenti o suggestivi o semplicemente particolari, furono prima luoghi diraduno misterico dei popoli nomadi prima dell’invenzione dell’agricol-tura, poi luoghi sacri. In ogni caso furono tra i primi ad essere abitati dal-l’umanità mediterranea, divenuta stanziale. Le ricerche archeologichesulla “magica” collina continuano ancora, ma vi sono tracce che datanoi primi insediamenti all’età del bronzo. Anche la stupefacente e inquie-tante leggenda della sua fondazione, depone a favore di una datazionemolto antica. La storia, raccolta da Ismail Kadarè ne “I ponti dei tre archi”e da Ivo Andric ne “Il ponte sulla Drina” racconta di tre fratelli costrut-tori, incaricati di erigere la fortezza. Durante i lavori accadeva che quelloche loro costruivano di giorno, crollava durante la notte. Un vecchio sa-piente, disse loro che la distruzione era opera di demoni e consigliò dimurare un essere umano dentro le mura per placare gli spiriti distrut-tori. I fratelli decisero di comune accordo di sacrificare una delle loro

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Porta di entrata del Castello

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mogli, facendo scegliere al caso: avrebbero murato la prima a portare ilcibo del pasto di mezzogiorno consumato sul luogo di lavoro. In questomodo tentarono di scaricare sulla forza del destino la terribile responsa-bilità della scelta della vittima. Raggiunsero, naturalmente, anche l’ac-cordo di non dire nulla alle proprie consorti. I due fratelli più anziani, inrealtà, avvertirono le proprie mogli, il più giovane, invece, fu fedele alpatto. Sua moglie arrivò per prima e fu sacrificata. Lei accettò, per ob-bedienza a forze misteriose più grandi degli uomini, ma chiese che fosselasciata una fessura all’ altezza della sua mammella destra, dalla qualeavrebbe potuto allattare il suo piccolo figlio, una fessura all’altezza dellasua mano destra con la quale avrebbe potuto accarezzarlo e una fes-sura all’altezza del suo piede destro per non farlo cadere. Nel luogo lafontana detta di Rozafa, di acqua calcarea, è ancora oggi visibile, consi-derata la fonte scaturita da quel latte leggendario. La lealtà del fratello mi-nore e l’accettazione del sacrificio da parte della sua giovane moglie,sono elementi di importanza simbolica significativa rispetto alla evolu-zione delle culture mediterranee dell’antichità precedenti alla storiastessa. Il famoso poeta francese Lamartin, richiama per spiegare la leg-genda di Rozafa a quella del sacrificio di Ifigenia, figlia di Agamennone,la cui morte viene richiesta da Artemide per proteggere le truppe acheein partenza verso Troia. Se questa leggenda incatena Rozafa al Mediter-raneo arcaico, i secoli successivi hanno lasciato tracce di storia forti econtinue. Tito Livio, lo storico romano, definisce la fortezza ben difesa. Letracce più importanti risalgono al Medioevo, poi ci fu Venezia, poi i Tur-chi. Gli stili e gli interventi si sovrappongono fino al periodo moderno.Qui, a Scutari, fu alzata nel 1914, la bandiera dell’indipendenza alba-nese. La chiesa di Santo Stefano, oggi una suggestiva rovina fu chiesacattolica, poi Moschea, poi sede di sicurezza dei maggiorenti con carichepubbliche. Poi più nulla ed oggi una meta turistica popolare. VisitandoRozafa si può camminare per impervie salite di ciotoli, come fosse ancorauna città, arrivare al Museo (visita da non perdere) o affacciarsi dai merlidelle mura per vedere il corso del fiume Buna, e un vasto orizzonte.

� Oggetto di culto nel castello che da chiesa divenne moschea durante l’occupazioneturca

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Passaggio dal 1° al 2° cortile del castello

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LUOGHI DA VISITARE

MONUMENTI DI CULTURA

Castello di Rozafa Strada Kolë IdromenoStrada “Branko Kadia” HamamiLa Torre dell’Orologio “Sahati iInglizit”Monumento di “Isa Boletini” Monumento di “Luigj Gurakuqi”Monumento di “Preke Cali”

CASE TRADIZIONALI

Oso KukaPashko VasaRoza SumaFilip CekaRamiz BekteshiGuliem SumaAsllan JukaShyqyri Kalaci Riza Tahiri

ISTITUZIONI CULTURALI ESPORTIVI

Università “Luigj Gurakuqi “Biblioteca “Marin Barleti” Teatro“Migjeni” Museo storicoGalleria deille ArtiFototeca “Marubi”Shkodra radioStadioPalazzo dello sport

LUOGHI DI CULTO

Moschea Ebu BekirMoschea di PiomboMoschea di TophanMoschea di KirasMoschea di BacallekMoschea di PerashLa CattedraleChiesa francescanaChiesa “Madonna del Buon Consiglio”Chiesa ortodossa

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Luoghi di culto

Scutari è città ricca di storia e laregione presenta un patrimonioarchitettonico e culturale digrande interesse. In città, la presenza delle due re-ligioni chiave del Mediterraneo,l’Islam sunnita e il Cristianesimo,quest’ultimo presente con Catto-lici ed Ortodossi, ha prodottocome conseguenza tre tipi diversidi costruzioni religiose che riflet-tono il pluralismo della cultura diarea e la pacifica storica convi-venza delle due fedi.

� Scutari, Chiesa dei Francescani dedi-cata alla Madonna del Rosario

Scutari, La Cattedrale

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Moschee

Xhamia (Ebu Bekir)Costruita nel 1995, con finanzia-menti egiziani e sauditi, secondolinee di stile turco e dedicata adEbu Bekir. Sorge dove una voltaprima della proclamazione del-l’Albania (stato ateo negli annisessanta) sorgeva la moscheaFushë Çela. È il punto di riferi-mento principale della vasta co-munità islamica della città.L’entrata è di fronte all’Hotel Co-losseo e dopo le ore di preghierai visitatori sono i benvenuti. Moltoimponente, con due minareti par-ticolarmente slanciati. All’internopresenta ricche decorazioni.

Xhamia e plumbitLa Moschea di piombo. Il nomederiva dal fatto che il tetto è statocostruito con questo materialenel 1773. La Moschea è ben visi-bile dal castello di Rozafa. Oggi sitrova in una zona alluvionale, nelcentro di una valle formata daidue fiumi di Scutari.

� Scutari, Moschea Ebu Bekir

� Scutari, Moschea di Piombo

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Chiese

Kisha e madhe La cattedrale cattolica della città.Fu costruita in tempi lunghi tra il1856 e il 1898. Nel 1967 fu tra-sformata in centro sportivo. Nel1991 fu restaurata e inauguratada Madre Teresa.Due anni piùtardi Papa Giovanni Paolo II visitòla cattedrale e vi consacrò ilnuovo Arcivescovo Frano Elia,che durante il regime comunistaera stato condannato a morte perla professione della sua fede, marimase di fatto prigioniero a vita.Una statua di Giovanni Paolo II èstata collocata nella Chiesa. Fuori

dalla cattedrale, un palazzo instile italiano è oggi la residenzadell’Arcivescovado.

Zoja e BekuemeDedicata alla Madonna.Durante la sua visita pastoralePapa Giovanni Paolo II nel 1993.benedisse la prima pietra dellaricostruzione della chiesa e pro-clamò la Madonna del BuonConsiglio protettrice dell’Albania(Vedi pag. 40)

Kisha OrthodoxeDetta anche chiesa della natività.La cattedrale degli ortodossi.

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� Scutari, Chiesa ortodossa

� Scutari, Chiesa Cattedrale � Chiesa della Madonna del BuonConsiglio

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In giro nella cittàItinerario 1

Visita al museo storico della cittàdi Scutari, nelle due-tre case ca-ratteristiche, nel castello “Ro-zafa”, fototeca “Marubi”, Pontedi Mesi, Moschea “Ebu Bekir”,Chiesa della Madonna del BuonConsiglio (Zoja e Bekueme).

Durata: 3 giorni – 2 nottiPeriodo: tutto l’anno

Programma per giornate:1° giorno: in mattina arrivo aScutari e sistemazione in albergo;visita a Museo Storico della cittàdi Scutari presso le case scuta-rine tradizionali di Pashko Vasa,di Ramadan Sokoli Mati Jubani;

Visita al castello di Scutari “Ro-zafa” e pranzo nel ristorante dellafortezza. Durante il pomeriggio,una lenta visione del panoramadella città. Poi visita ai dintornidella moschea di Piombo (co-struita nel XVIII secolo dalla fami-glia Bushati. Pausa e cena nelHamam della città (ristorante si-tuato in un ex-bagno turco delsecolo XVIII -1739). 2° giorno: in mattinata trasferi-mento al ponte di Mesi, 6 kmdalla città di Scutari (costruito nelXVIII secolo dalla famiglia dei Bu-shati che governava la città, ilponte collega la città di Scutaricon le zone alpine); visita al ca-

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� Scutari di notte

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stello medievale di Drivatsum -Drishti (Drishti si trova 16 km anord-est dell’abitato di Scutari.Esso aveva la funzione di con-trollo della strada che unisceScutari con Dukagjin. È costruitosulla riva destra del Kiri e nel se-colo IX era il centro di un vesco-vado che dipendevadall’arcivescovo di Antivari, avevaun artigianato sviluppato e arrivòad avere un suo statuto e a bat-tere una sua moneta con l’iscri-zione civita Drivasti); pranzo inun ristorante vicino al Ponte diMesi; trasferimento a Scutari peruna visita alla fototeca “Marubi”dove si trova l’Archivio Fotogra-fico Marubi (un immenso patri-monio storico, culturale escientifico non solo per la città diScutari, ma per tutta l’Albania, i

Balcani e l’area Adriatica); visitaper un caffé al Bar “Museo” –“Sahati i Inglizit” – “Orologio del-l’inglese” (un edificio costruitonel 1880 da Lord Padget, un in-glese che volendo diffondere ilprotestantesimo in Albania, co-struì questo edificio per usarlocome chiesa); pranzo al risto-rante “Tradita” con piatti tipiciscutarini; pomeriggio visita alcentro della città – strada KolëIdromeno (già 13 Dhjetori) dettaanche “Strada veneziana” ocome è meglio conosciuta la“Dugajt e reja” (“strada dei ne-gozi nuovi” fu progettata agli inizidel Novecento dall’architetto al-banese Kole Idromeno secondoun gusto italiano e con il propo-sito di sostituire il vecchio Bazarsul lago) che comincia con il Pa-

� Scutari, Museo del Castello

� Scutari, Il Teatro Migjeni � Scutari, la Torre Inglese

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lazzo della Prefettura (costruitoverso 1911 in epoca turca, suprogetto francese dell’ingegnereBriott) continuando con PalazzoMunicipale, il Gran Caffé, l’edifi-cio della “Intesa San Paolo BankAlbania”, il Teatro e i più impor-tanti edifici di culto: la Moscheadi Parruca, la grande MoscheaEbu Bekir nella zona centraledella città, la Chiesa degli Orto-dossi e la Chiesa Cattolica di S.Francesco poco distante dallaCattedrale e la sede dell’Arcive-scovado dell’Albania del Nord;cena in albergo.3° giorno – in mattinata visita allachiesa della Madonna del BuonConsiglio (antica chiesa cattolica,famosa in tutto il mondo per

avere ospitato una splendida im-magine della Madonna, dipintada un autore rimasto anonimo.Questa chiesa prima della suaseconda costruzione nel 1993, fubenedetta dal Santo Padre, Gio-vanni Paolo II, in occasione dellasua visita a Scutari). Trasferi-mento a Shiroka (lago di Scutari)nella chiesa di San Rocco doveogni anno i cattolici vanno in pel-legrinaggio (il 16 agosto) per lafesta del santo, una ricorrenzache la gente di Scutari chiama il“djegaguri”(cioè la pietra ar-dente); pranzo in ristorante vicinoal lago di Scutari con piatto tipicoscutarino a base di carpa; nel po-meriggio un giro al lago col moto-scafo “Venecia”; cena in albergo.

� Casa scutarina

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La Chiesa della Madonna del Buon Consiglio

L’immagine della Madonna del Buon Consiglio era venerata da lungotempo a Scutari, dove la tradizione cristiana risaliva all’opera vangeliz-zatrice di San Paolo e Sant’Andrea. La presenza dell’immagine marianaè attestata fin dai primi decenni del XIII secolo. La vicenda di questa im-magine sacra è indissolubilmente legata alla personalità di Giorgio Ca-striota Skanderberg e alla straordinaria vicenda di resistenza contro glieserciti turchi. In 1467 fu un anno particolare per la città di Scutari e perl’intera Albania. Un esercito turco forte di 200.000 uomini invase l’Alba-nia e arrivò fino a Scutari. L’invasione fu di nuovo respinta, ma la città subìincursioni turche. La chiesetta dove era esposta la sacra immagine della Madonna fu ri-sparmiata, A Genazzano, intanto, una pia donna rimasta vedova, Pe-truccia de Geneo, aveva messo a disposizione tutti i suoi beni perrestaurare la chiesa del paese oramai fatiscente. Ma le sue risorse eranoinsufficienti alla conclusione dei lavori. Petruccia, poi venerata dalla po-polazione locale, si diceva certa di un miracolo. La tradizione dice che

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l’immagine della Madonna del Buon Consiglio di Scutari fu traslata da an-geli fino al muro della chiesa in costruzione a Genazzano, per essere sot-tratta alla distruzione dell’esercito imperiale il 25 Aprile del 1467. Certaè la presenza a Genazzano nello stesso periodo di due devoti scutariniGjergi e De Sklavis, alla cui iniziativa, sarebbe dovuto il trasferimento.Secondo una versione più dettagliata, i due, soldati di Skanderberg, con-vinti che tutto quello che l’eroe aveva compiuto in difesa della Cristianitàera opera della Madonna di Scutari, si recarono in pellegrinaggio nellacittà. Narra la tradizione che la Vergine apparve ai due soldati in sognoe ordinò loro di prepararsi a lasciare il paese così come Lei stessaavrebbe fatto, per impedire che i Turchi profanassero la sua santa im-magine. Anzi, ordinò ai due devoti di seguire passo passo la sua imma-gine fino alla nuova dimora. Fu così che mentre essi pregavano, l’affrescodella Vergine cominciò a staccarsi dal muro e, avvolto da una nuvola lu-minosa, si diresse verso il mare. Per giorni e giorni i due soldati seguironol’immagine camminando sul mare, fino a quando essa, dopo essere statapersa di vista nei pressi di Roma, il 25 aprile 1467, fu ritrovata a Genaz-zano, nel giorno della festa del patrono, San Marco. I due si stabilirono,poi a Genazzano. All’inizio il dipinto fu chiamato Madonna del Paradiso, per la dolcezza ela serena bellezza dell’immagine. Poi emigrati albanesi arrivati in paesedopo la morte di Skanderberg, la Madonna fu riconosciuta come Ma-donna venerata a Scutari sotto il nome di Madonna del Buon Consiglio.Feste in suo onore, sono istituite secondo lunga tradizione in centri ar-bresh, San Giorgio albanese in Calabria, celebra una festa molto nota.Nel 1895, il terzo convegno degli arbresh, propose la Madonna del Buon

Consiglio come protettrice dell’Alba-nia. “Ritorna o madre pia, ritorna inAlbania” è ancora oggi una strofapopolare, cantata nelle chiese. Dopoil 1912, anno dell’indipendenza delpaese, iniziarono i lavori di restaurodella chiesa della Madonna a Scu-tari. Durante gli anni Sessanta, lachiesa originaria ospite del dipintofu trasformata dal regime ufficial-mente ateo di Hoxa in una discotecaNella chiesa di Scutari si trova oggiuna copia dell’immagine della Ma-donna, identica a quella venerata aGenazzano e nel 1993, GiovanniPaolo II l’ha proclamata protettricedell’Albania.

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I Marubi

L’arte della fotografia comincia in Albania nel secolo scorso. Nel 1858Pjetër Marrubi, un vero maestro in questa arte, apre a Scutari il primo ate-lier fotografico, il quale fin dai primi passi diventa un laboratorio creativodella foto artistica. Marrubi era in realtà di nazionalità italiana, e preci-samente veniva da Piacenza. La sua attività politica – era garibaldino,sostenitore dell’unità d’Italia – l’aveva portato, nel 1856, in esilio nella

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�Ragazza di Scutari, Pjetër Marrubi

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città del Nord dell’Albania, dove aveva sviluppato la sua attività di foto-grafo pioniere e fondato lo Studio MARUBI.Il suo atelier si specializzò inservizi fotografici non solo per privati (ritratti di persone o di famiglie), manegli anni ’70 Pietro (diventato nel frattempo Pjetër) esegue dei servizi dareporter per la rivista italiana “Illustrazione Italiana” nel vilajet di Scu-tari.Le sue fotografie vennero usate come illustrazioni in molte opere let-terarie sull’Albania, come cartoline illustrate e per altri scopi. La secondagenerazione dei fotografi Marubi fu rappresentata dai fratelli Mati e KelKodheli. Il primo, molto caro al maestro come un figlio, morì giovane,mentre il minore, Kel, rese questo studio il più famoso nel suo genere,soprattutto nell’arte del ritratto. Dopo la morte del maestro, Kel assunseil cognome Marubi, per cui oggi ancora si parla della fototeca Marubi.Questa fu organizzata da Kel stesso. La terza generazione è rappresen-tata da Gegë, figlio di Kel, che negli anni ’20 si recò a Parigi dove si di-plomò nello studio dei Fratelli Lumiere, presso la prima “Scuola dellaFoto e della Cinematografia” nel mondo. Applicò le tecniche più attualidi questa arte, utilizzò i raggi infrarossi, la solarizzazione e la foto in ri-lievo.Nel 1936 Gegë vinse la medaglia d’oro nel panair di Bari, e nel1938 lo stesso premio a Salonicco.Nel 1970 Gegë Marrubi regalò la suafototeca allo Stato albanese. Oggi questa raccolta, dichiarata fra l’altrodall’UNESCO patrimonio dell’umanità, è un archivio molto importantenon solo per storici, etnografi, architetti, artisti, ma anche per gli abitantidi Scutari, perché rappresenta un vero e proprio archivio della memoriadella città, un vero riferimento “visivo” della nostra storia. Una visita allagalleria Marubi è d’obbligo per il turista, ma l’esposizione attuale può di-ventare una delusione perché le foto esposte, pur sempre molto inte-ressanti, sono poche e sistemate in un corridoio di ingresso. Sonocomunque sufficienti a far intuire la grandezza rappresentativa e storicadi questa esperienza unica non solo nei Balcani. Le foto documentanola vita cittadina, i mutamenti del mondo balcanico di fronte alla moder-nizzazione, gli atteggiamenti culturali conseguenti a questo impatto enello stesso tempo costituiscono una testimonianza di grande valore sullasocietà locale delle montagne, il mondo dei pastori abituati ad organiz-zare la propria vita uguale da millenni. In questo, l’Albania e in partico-lare il Nord, è una regione unica in Europa.

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Scutari, portale di casa

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Vivere in città

Dove dormire

HOTEL EUROPA

Situato al centro.Hotel imponente, che testimonia la volontà dei pro-prietari di farne il primo albergo della città. La hall èmolto ampia con un bar–caffé. Il servizio di bar neglialberghi di lusso è una certificazione importante delvalore e del prestigio sociale dell’albergo stesso.

Servizi hotelSISTEMAZIONE:50 camere, (4 meravigliose suite, 20 camere ma-trimoniali, e 26 camere doppie).Le camere hanno minibar, asciugacapelli, tv sateli-tare, pass, aria condizionata, telefono a linea diretta,idromassaggio.

L’hotel ha un ristorante, situato al primo piano, convista aperta sulla hall. Le stanze sono arredate incoerenza con il tono dell’hotel. Mobili, lampade esuppellettili con fregi classicheggianti in oro, lettidoppi ampi e comodi. In bagno rubinetteria e lavabisecondo la moda degli ultimi anni. Le finestre sonomolto ampie e luminose. In inverno, la fonte di ri-scaldamento è l’aria condizionata che può essereattivata solo con la card e quindi non funziona inassenza del cliente. Breakfast ricco.

ALTRI SERVIZI:Sala conferenze - Parcheggio - Organizzazione diviaggi - Staff multilingue - Security - Deposito assi-curato - Taxi - Punto internet - Cambio di valutaBabysitter a pagamento - Aria condizionata in ogniambiente - Macchine a noleggio

Sheshi 2 PrilliScutari

Tel. +355 (0) 2224 1211 Fax +355 (0) 2224 7470

[email protected]

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KOMPLEKSI LUANI A

L’albergo si trova all’entrata della città di Scutari, 1km dal centro della città, in Bahcallek.

Servizi hotel: SISTEMAZIONE:Camere singole 5, camere doppie 3 Prezzo per camera 50 euro, breakfast incluso.

Ristorante - pizzeria, capacità 80 posti. Cucina tra-dizionale albanese e italiana - Bar - pasticceria, ca-pacità 100 posti

ALTRI SERVIZI:Internet- Sala giochi per bambiniTaxi - Posti parcheggio 80

Bahçallëk Scutari

Tel. +355 (0) 22 24 03 32+355 (0) 266 20 365+355 (0) 266 20 366 Mob. +355 69 20 24 947+355 68 20 24 947

HOTEL ARGENTI

L’albergo si trova all’entrata della città di Scutari.

Servizi hotelSISTEMAZIONE:Camere 34, letti 58 - Camere singole con un letto10, camere singole 19, camere doppie 5. Prezzoper camera 1500 – 3000 leke.

Il ristorante ha una capacita di 60 posti. Ha uno stileclassico, un progetto che usa il legno e i colori. La cucina offre specialità tradizionali e internazio-nali. La cantina è molto ricca, con vini, bevande ditutti i tipi. Il bar ha la capacità totale di 60 posti. Lospazio interno è molto accogliente e offre una tran-quillità massima, mentre l’ambiente esterno è im-merso nel verde, molto gradevole per passaremomenti di relax.

ALTRI SERVIZI:Sala riunioni con una capacita di 60 posti.Palestra - Sauna - Sala giochi per i piccoliTaxi - Parcheggio 20 posti.

Via Alqi KondiScutari

Tel./Fax +355 (0) 22 4 39 09 Mob. +355 69 20 52 065+355 68 22 22 065

www.kompleksi-argenti.com [email protected]

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HOTEL COLOSSEO

L’albergo si trova nel centro della città. Come si puòcapire dal nome stesso, è costruito secondo lo stiledella meravigliosa opera dell’architettura antica.

Servizi hotel: SISTEMAZIONE:Camere 14, letti 28 - Camere singole 7, camere dop-pie 5, suite 2. Tutte le camere sono ammobiliate conuno stile elegante e offrono: Aria Condizionata, Ser-vizi privati / Doccia, TV satellitare, telefono diretto, ri-scaldamento centrale, minibar, aria condizionata.Prezzo per camera 50 – 90 euro, breakfast incluso.

Ristorante con capacità 16 posti seduti. Cucina tra-dizionale albanese e italiana. Vini scelti italiani.Bar, veranda con una capacita totale di 170 postiche offre la possibilità di godere del passeggio chesi fa nel centro della città.

ALTRI SERVIZI:Sala riunioni con capacita 50/60 posti - TaxiParcheggio

Kolë IdromenoScutari

Tel. +355 (0) 22 24 75 13 Fax +355 (0) 22 24 75 14 Cel. +355 68 20 60 130

[email protected] www.colosseohotel.com

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METEOR

L’albergo si trova al nord della città di Scutari, 5 kmdal centro e 30 km dal confine con il Montenegro.Costruito in mezzo al verde, l’albergo garantisce unsoggiorno tranquillo e piacevole.

Servizi hotel: SISTEMAZIONE:Camere 14, letti 28 - Camere singole 10, cameredoppie 4 - Le camere offrono tutte le comodità diun albergo di 4 stelle: Aria Condizionata, Servizi pri-vati / Doccia, TV satellitare, scrivania. Prezzo per ca-mera 40 euro, breakfast incluso.

Ristorante con una capacita di 80 posti. Offre spe-cialità tradizionali albanesi e internazionali che pos-sono essere accompagnati con i migliori vini italiani,francesi e montenegrini. Bar, giardino con una ca-pacità di 160 posti.

ALTRI SERVIZI:Sala riunioni con capacità 45 posti - InternetTaxi - Posti parcheggio 60

Shtoji i riScutari

Tel. +355 (0) 262 20 40+355 (0) 262 20 241

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HOTEL KADUKU

L’albergo si trova nel centro della città di Scutari.Dall’albergo si ha un ampia vista di tutta la piazza “5Heronjte”, la grandezza del teatro “Migjeni” co-struito nello stille degli anni ‘20, ed il verde del parcoRozafa. La posizione dell’albergo offre la possibilitàdi raggiungere facilmente tutte le mete turistichedella città, anche a piedi, e di fare un giro nel cen-tro cittadino.Il personale dell’albergo può comunicare in diverselingue straniere.

Servizi hotel: SISTEMAZIONE:Camere 8, letti 12 - Camere singole 1, camere dop-pie 3, camere con due letti 4 Le camere sono arredate in modo semplice, offronole comodità base, Servizi privati / Doccia, TV satel-litare, riscaldamento, ventilatore. Prezzo per camera20 - 50 euro, breakfast incluso.

ALTRI SERVIZI:Sala riunioni, capacità 45 postiTaxi - Posti parcheggio 6

Sheshi "5 Heronjte"Scutari

Tel. +355 (0) 22 24 22 16 Mob.+355 69 25 51 230+355 68 26 70 760

RISTORANTE TRADITA GEGE E TOSKE

All’entrata si viene accolti da un piccolo museo dioggetti della cultura materiale scutarina, soprattuttoagricola e pastorale. L’interno: Salone ampio a due piani, un caminoenorme dove brucia permanente un gran fuoco evengono cotte focacce e carni alla brace. Il Menù: La cucina è quella tradizionale del Norddell’Albania. Si possono assaggiare specialità comeil Fergez (interiora di agnello in salsa bollente conformaggio fuso e carne macinata), cacciamak (fo-caccia di polenta). Le carni di agnello o manzo. Sot-taceti come antipasto, prodotti localmente.

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Via Skenderberg, 4Scutari

Tel. +355 (0) 22 240537Cel.: +355 68 20 86056

[email protected].

Dove mangiare

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BAR RISTORANTE IDROMENO

Si accede in una sala caffè molto ampia mentrenella seconda sala si trova un ristorante vero e pro-prio. Sedie molto grandi, tavoli circolari, posate epiatti eleganti. Ordinate una minestra e vedrete ar-rivare un piatto di forma inedita. Il personale è gen-tile e mostra disponibili.

Il menù alla carta: pesce, carne, verdure e pizze.L’influenza italiana pervade la proposta di piatti intutti i settori. L’offerta di pesce si basa prevalente-mente su prodotti diffusi come gamberi, calamari,orate e spigole. Una curiosità: il merluzzo costa 500lek per 100 grammi, l’aragosta 400. Un riscatto cheil “Merluccius” dell’Adriatico non conosce in nes-sun altro luogo. Le minestre tipiche albanesi: mine-stra di uovo e limone, di pesce e di spinaci. Isecondi di carne: classici arrosti, bistecche, spie-dini con qualche interpretazione balcanica.

Il vino sfuso, comune ma piacevole, viene dal Mon-tenegro, come gran parte delle bottiglie offerte. Ilprezzo oscilla intorno ai 2000 lek per un pasto com-pleto all’italiana.

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Via Jorgji Karamitri(cortile Prefettura)Scutari

Tel. +355 (0) 22 250263

[email protected]

PIAZZA PARK

Il luogo si presenta con un’ampia entrata a viale.Molti tavoli, atmosfera calda all’interno.Pizzeria e ristorante. Vasta scelta di primi all’italianaaccanto alle pizze. Insalate albanesi e formaggio diqualità. Vino Vranac. Uve montenegrine, ma colti-vate nelle colline di Scutari.

MUZEU

Situato nel centro della città, è composto da dueambienti, quello interno e quello esterno: preferibilequello esterno per il verde che lo circonda e per lavista che offre. Il menu del ristorante è abbastanza modesto: oltrele pizze, offre anche alcune specialità albanesi editaliane.

Sheshi 5 HeronjteScutari

Tel. +355 69 226 42 49

Via 28 NentoriScutari

Tel. +355 (0) 22 249090

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BAR RISTORANTE VILLA BEKTESHI (ÇOÇJA)

Accanto alla cattedrale ortodossa. Il palazzo in stiledei primi anni del XX secolo.

All’interno una grande sala caffè con un lungo ban-cone, tavoli e separè, accoglie il cliente. D’estatefunziona un giardino con tavoli. Il ristorante è alpiano superiore. Ampie finestre rendono l’ambientemolto luminoso. Anche qui d’estate i tavoli vengonomessi in terrazza. Personale gentile e attivo.

Il menù: ampio, ma sobrio, con pesce e carne. Mi-nestre albanesi classiche: limone ed uovo, pesce,spinaci. Ampia scelta di primi all’italiana. I rigatonihanno una sezione a parte con 5 proposte. Pesci:spigola, orata, gamberi, ma anche merluzzi e triglie.Carni: soprattutto manzo, filetto della casa in salsadi pomodoro, spinaci ed altro. I formaggi sono diqualità.

Il vino (sfuso) viene da vigne del padrone del risto-rante. Le uve provengono dal Montenegro, ma sonocoltivate nell’area di Scutari. Il rosso proviene dal-l’uva Vranasht. La vendemmia 2007 ha un colorerosso violaceo, non molto trasparente, intenso diodore con sentori di frutta matura, soprattutto cilie-gia, prugna. Frutti di bosco. Anche il rakì provienedalle stesse vigne.

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Via Vaso Kadia Scutari

Tel. +355 (0) 22 240799Mob. +355 69 2867445

VIVALDI

Si trova in una stradina adiacente alla Cattedrale,nel piano terra di un edificio caratteristico dellazona. Arredato in uno stile semplice e rustico. Lacucina offre specialità italiane. Nei fine settimana siorganizzano serate con musica live, ed i proventivanno in aiuto delle persone in difficoltà, ai qualidurante la settimana viene offerto il pranzo nellostesso ristorante.

Via Justin Godard, 18Scutari

Tel. +355 (0) 22 242052

Page 53: shkodra - Scutari Albania guide and travel

CHIKAGO

Il luogo si presenta con un’ampia entrata a viale.Molti tavoli, atmosfera calda all’interno.Pizzeria e ristorante. Vasta scelta di primi all’italianaaccanto alle pizze. Insalate albanesi e formaggio diqualità. Vino Vranac. Uve montenegrine, ma colti-vate nelle colline di Scutari.

PALMA

Si trova nei pressi dell’università di Scutari ed èquindi molto frequentato dai giovani. È un edificio didue piani con una grande veranda.La cucina offre alcune specialità albanesi, italiane emontenegrine.

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Via Ndre MjedaScutari

Via Ndre MjedaQender TregtareScutari

Tel. +355 68 238 89 72

Kolë IdromenoScutari

Tel. +355 (0) 22 240864

CENTRO

Situato al terzo piano di un centro commerciale, alcentro della città. Arredato in stile moderno. La mag-gior parte della sala viene sfruttata per il bar, men-tre in un angolo è possibile degustare le specialitàprincipalmente italiane che vengono offerte dalla cu-cina di questo ristorante. In una parte della salasono esposte le bottiglie di vino quasi tutte italiane.

COUNTRY CLUB

Si trova in una delle strade più antiche della cittàcaratterizzata da una architettura di tipo venezianodove si notano le finestre coi cancelli.

Kolë IdromenoScutari

Tel. +355 68 219 78 81

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LEGENDA

Si trova sulla superstrada nazionale Scutari – Ti-rana, ai piedi della fortezza Rozafa e in riva al fiumeBuna. Dopo aver attraversato un bellissimo giar-dino, ecco il ristorante. Un edificio tradizionale. Al-l’interno, sui muri, è dipinta la leggenda dellafortezza di Rozafa. Arredato con uno stile semplice,rustico. Durante l’inverno è possibile degustare lespecialità alla griglia.Cucina tradizionale albanese ed italiana. Vini di qua-lità, principalmente italiani.

SHQIPONJA

Si trova all’entrata della città, ai piedi della fortezzadi Rozafa, in riva al fiume Drin. Gli ambienti internied esterni hanno una estensione di 3000 m2. L’am-biente esterno è costruito secondo lo stile caratteri-stico dei giardini scutarini. Per i più piccoli c’è unparco giochi ed un mini zoo.Menu ricco, offre specialità tradizionali albanesi escutarini, oltre ad alcune specialità italiane.Con una capacita di 250 posti, il ristorante è adattoper l’organizzazione delle cerimonie.

WINE BAR TORONTO

Offre vini locali, bianchi e rossi con qualche piattodi affettato o formaggi per accompagnamento. Vinisfusi o imbottigliati della ditta Rozafa.

Caffé e locali

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Via e QafesScutari

Tel. +355 (0) 22 24 1625Mob. +355 69 2094643+355 68 2162507

[email protected]

Scutari

Tel. +355 (0) 22 248936

Lago Scutari

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Percorsi nella regione

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Il Lago ScutariDifficilmente pensiamo a quantosia famoso questo lago nei Bal-cani e non solo. É il più estesodell’intera regione. É a ridossodel mare, quasi lo lambisce.Segna il confine tra due paesi,antichi per civilizzazione e recentiper formazione politica. È ai piedidi alte montagne disposte NordSud, senza catene vicine chevanno da Ovest ad Est, come ingran parte d’Europa. Il lago Scu-tari è molto particolare. Il coloredella sua superficie varia, nellaparte vicina alla costa albanese èquasi plumbeo, ma non tetro,anzi non abita qui, quella malin-conia delle rive che molti autoriattribuiscono ai laghi lombardi esvizzeri. A volte sembra una la-guna e come le lagune lascia chesia il tempo a far notare i coloridei melograni delle aree sco-scese sull’acqua. Quando si esce dalla città e siprende la strada per andare allago, il ponte sul fiume Buna haun cartello con le distanze diScutari dalle principali città del-l’Albania e dei Balcani. Ci sirende conto così del fatto cheDubrovnik è a portata di gita, ilMontenegro è tutto compresoentro poco più di un centinaio diKm di costa. Il lago che già co-steggia parte della città in dire-zione Nord - Ovest, è percorribilecon un lungolago spettacolare.La superficie di questo immensospecchio d’acqua è di 368 Km2,di cui 149 sono in territorio alba-

nese ed il resto appartiene alMontenegro. La profondità mediadel lago è di 10 metri. Dal lagostesso si origina il fiume Bunache si getta nel mare a Nord diVelipoja. Il paesaggio lacustre è caratteriz-zato da coste alte con colline sco-scese alle spalle. Molti sentieri emolte potenziali passeggiate.

Shiroka e Zogaj Shiroka gode di ottime condizioniclimatiche ed è un noto luogo divacanze. L’aria fresca è moltosana specialmente nella monta-gna di Tarabosh.

Zogaj è posizionata geografica-mente dopo Shiroka ed è cono-sciuta per la ricca flora e fauna,per il paesaggio meraviglioso,che offre una vera attrazione pergli stranieri ed altri cittadini. Lagente di questa zona si occupa di

� Zogaj

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Shiroka, Chiesa di San Rocco

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MARKU

Uno dei più belli nella zona di Shiroka. Si trova fa-cilmente, dopo il ponte sulla Buna, sulla collina, vi-cino il lago di Scutari. Offre una vista meravigliosadel lago. Chi non ha avuto la possibilità di fare unavisita alla fortezza di Rozafa, può trovare una mi-niatura della stessa nel giardino del ristorante.La parte interna del ristorante è stata ristrutturata direcente.Il menu è ricco. Potete trovare pesce fresco del lagoe degustare piatti tipici. Inoltre viene offerta ancheuna vasta varietà di secondi di carne.

PANORAMA

Se fate una gita lungo il lago di Scutari, prima di ar-rivare a Zogaj non potete non fermarvi al ristorantePanorama. Dalla terrazza avrete una gradevole ve-duta del lago. Il ristorante e specializzato in pesce, piatti tipici scu-tarini vengono preparati con cura dallo chef. Ilpesce lo potete scegliere anche voi stessi da unapiccola vasca che si trova accanto al ristorante.

Dove mangiare

pesca; agricoltura; estratti del-l’olio e lavorazioni artigianali (tap-peti; borse; ricami). In questazona si contano circa 70 donneche lavorano e producono tappeticon motivi tradizionali e rendonocosi i prodotti turistici sempre piùparticolari.La posizione geografica, neipressi della montagna di Tara-bosh e del lago di Scutari, rendequesti luoghi molto interessanti.In questa zona turistica esistonotipi diversi di piante; inoltre, uc-celli, pesci ed animali che vivono

in armonia. Tra le piante segna-liamo il cespuglio che si conosceper le caratteristiche curative;inoltre questa zona è ricca di sal-via, che ricopre la maggior partedella montagna. Come in moltesuperfici d’acqua, i gabbiani do-minano con i loro voli il campo vi-sivo degli sguardi dei turisti. Glialberi sono di diversi tipi: ulivi; ca-stagni, fichi e vigne. Le case sonomolto caratteristiche perchè ven-gono costruite in pietra e sonomunite di profondi pozzid’acqua.

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Strada Shkodër - Shirokë

Tel. +335 (0) 22 241771

Via Zogaj

Tel. +355 68 2941050

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2 LUMENJTË

Li dove il fiume Buna si unisce con il fiume Drin sitrova il ristorante Lumenjte. Al piano terra di un edi-ficio di tre piani, c’è il ristorante con un ampia ve-randa. Cucina tradizionale albanese, piatti di pesce ecarne.Gli altri due piani fanno da albergo. Ci sono 4 ca-mere matrimoniali. Servizi offerti: sevizi privati / Doc-cia, TV, aria condizionata.

MONTE

Situato in riva al fiume Buna è il posto giusto perchi vuole passare dei momenti piacevoli nella fre-schezza dell’aria e nella bellezza della veduta che sipuò ammirare dai tavoli posti in prossimità dellerive. Cucina tradizionale albanese ed internazionale.

Via Scutari Muriqan, 500 m nga urae Bunes

Tel. +355 682209802

Via Scutari Muriqan

TAVERNA SHKODRANE

Un ristorante molto carino in riva al lago di Scutari.L’ambiente interno è arredato in modo semplice, latovaglia e i tovaglioli sono tradizionalmente fatti amano, come veniva usato tanti anni fa. La verandaha una bellissima vista sul lago.La cucina è tradizionale scutarina, specialità con ilpesce del lago e alcuni secondi di carne. Tutti pro-dotti freschi dalla zona.Vini dalla zona di Scutari e alcune bottiglie dai paesivicini.

Via Shkodër-Zogaj km 5

Tel. +355 [email protected]

REAL

Il ristorante “Real” conosciuto anche come “da Hil-mia” (dal nome del proprietario che è anche ilcuoco) si trova sulle rive del lago. Oltre alle specia-lità di pesce e di carne potete passare momenti pia-cevoli nella veranda del ristorante che si affaccia sullago.

Via Zogaj

Tel. +355 68 2254496

Shiroka, riva del lago

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Muriqan - ScutariMuriqan è una zona di frontieratra Scutari e Montenegro. La di-stanza tra Muriqan e la città diScutari è di circa 15 km. I redditiprincipali di questa popolazionevengono dalla lavorazione dellaterra, agricoltura e pastorizia. Al-cune famiglie di questa zonasvolgono diverse attività com-merciali.La strada è circondata dai campidove si coltivano legumi e grano,mentre l’altra parte della monta-

gna è coltivata con alberi di olive.Avvicinandosi alla città la vista sifa sempre più attraente, il pae-saggio è meraviglioso; il lago ed ilfiume Buna, e dall’altra il magni-fico castello di Rozafa.Per passare la frontiera albanesesi deve pagare 1 Euro al giorno. Ivisitatori in gruppo non paganomentre i turisti europei pagano10 Euro se desiderano passarequalche giorno nella nostra città.La strada Muriqan Scutari èasfaltata ed in buone condizioni.

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Altri itinerari

ÇELIKU

Si trova nella strada Scutari – Muriqan, vicino il con-fine con il Montenegro, molto appropriato per tuttiquelli che passano il confine. Immerso nel verde èil posto ideale per assaggiare la cucina albanese eitaliana offerta da questo ristorante. Con una capacita di 270 posti, è molto adatto ancheper cerimonie.

BUNA PARK

Situato in riva al fiume Buna, offre una meravigliosaveduta del fiume e nello stesso tempo anche dellafortezza di Rozafa. Un ristorante di due piani arre-dato in stile moderno. La freschezza dell’area, labellezza del verde e del fiume, la tranquillità delposto, ti faranno passare dei momenti indimentica-bili.Il menu è ricco, specialità tradizionali, antipasti,primi e secondi, pizze di diversi tipi.Per l’intrattenimento dei bambini c’è un piccoloparco giochi.

Dove mangiare

Via ScutariMuriqan

Tel. +355 (0) 26290003Mob. +355 69 2095872+355 692545355

Via ScutariMuriqan

Tel. +355 69 2091726+355 69 3811688

[email protected]

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Scutari - KoplikShtojShtoj è un centro importante. Ilvillaggio è situato a circa 5 Km aNord est di Scutari tra il ponte diVraka e i villaggi di Boks a Dra-goç. Vi sono resti archeologici ri-salenti all’età del bronzo e allaprima età del ferro. A Shtoj, le fa-miglie hanno avuto la possibilitàdi sviluppare il turismo agricoloper la produzione di bevande tra-dizionali come la grappa ed ilvino; tutto questo grazie allabuona posizione geografica.I turisti interessati, possono am-mirare la flora delle rive del lago. Proseguendo oltre Shtoj si arrivaa Vraka, che offre due possibilimete:• una visita alla chiesa ortodossa

slava;• la strada che porta al lago di

Scutari La popolazione è mista albaneseed albanese-montenegrina. Siparlano anche il serbo ed ilcroato.

Come in tutte le aree vicine allago, il pesce è il cibo più diffuso.

Valori etnografici della zonaEsistono diversi tipi di etnografia.In relazione all’abbigliamentomaschile e femminile di Duka-gjin, della zona di Malesi eMadhe caratteristici sono adesempio i kilt di lana ed altri co-stumi tipici della zona di Scutari;rappresentano un’importante va-rietà etnografica.

Valori archeologiciVicino a Koplik, nel villagio Kall-drun, nell’itinerario chiamato “viade senta”, è possibile osservare ireperti delle molte esplorazioni ef-fettuate nel corso degli anni.Allo stesso modo, dall’altra partedi Koplik-Theth- Koplik i Siperm,si trova il castello di Marshej,dove si possono ammirare impo-nenti scavi preistorici.Superata Koplik, attraversandovie secondarie, si possono visi-tare alcuni villaggi posti sulle rivedel lago come Kullaj.

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� Lago di Jezercë

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Vrith - RazmaUscendo dalla città in direzioneNord Est, si attraversano zonecaratteristiche in cui è possibilescoprire un po’ più a fondo leabitudini, gli usi ed i costumidegli abitanti locali. Vita tipo vi-colo e cortile, che qualche tempofa affascinava i visitatori di cittàeuropee come la Napoli dei quar-tieri spagnoli, la Berlino di Ale-xander Platz, la Roma delTestaccio, la Milano dei navigli, laParigi del quartiere latino. Lastrada volge poi verso il Montene-gro. Dal terreno pianeggiante siinnalzano piccole colline di pietracon una vegetazione ridotta apiccoli arbusti e crinali rocciosi. Ilpaesaggio abbraccia una serie divalli oltre le colline. Si lascia lastrada che porta al confine e siarriva nel territorio della munici-palità di Koplik. Si continua lungouna strada in salita non troppo ri-pida, lunga, percorribile anchecon una mountain - bike. Si ar-riva ai piedi del sentiero che si ar-rampica sulla montagna. Qui,sempre a Koplik, si incontra unpiccolo ponte su uno stretto ca-nyon dove da cui si può scrutareil letto di un torrente senzaacqua. Il ponte non a caso sichiama il Ponte del Torrentesecco. Ma l’aspetto più rilevanteè il paesaggio. C’è una preva-lenza di faggi che caratterizzano

veri e propri canyon fino al villag-gio di Vrith mentre sulla destra siscorgono massicci di monti. Sa-lendo lungo il sentiero, la stradaè ben asfaltata e comoda, ecco ilvillaggio di Vrith, annunciato daqualche maiale che razzola aibordi della strada. Visione cam-pestre ed agricola. Qualche bar –caffè ai limiti delle case. Si saleancora. La vegetazione ai lati delpercorso è formata da boschi dipini di montagna. Si arriva infinea Razma, storica località di turi-smo montano.Il paesaggio è molto ampio, do-mina fino alle valli e presentapasseggiate di montagna tipichedelle vacanze di relax e medita-zione. Piccole ville e residenze instile austriaco sono la testimo-nianza del turismo storico. Du-rante il regime socialista, lecostruzioni erano utilizzate per leferie organizzate dei lavoratori edei bambini. Oggi c’è un risto-rante albergo, che si chiama Tigriche offre pasti a base di carne.Anche il vino viene dalla zona. Sitratta di uva Sangiovese. La partedell’accoglienza in hotel presentaun livello standard dell’Albaniapost-socialista. Struttura nongrande e gestita come impresafamiliare. Arredamento spartano,bagno piccolo, ma con tutti i ser-vizi necessari. Il prezzo è più cheragionevole.

� Razma, paesaggio � Razma

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Koplik,distretto industriale con paesaggio di qualità?

L’Associazione Imprenditori Italiani Operanti in Albania sta promuovendoun progetto per acquisire, da sola o in comproprietà con lo stesso Go-verno Albanese, un’area di 70 ettari a Koplik, all’interno della quale rea-lizzare una vera e propria area industriale interamente dedicata agliimprenditori che operano in Albania. Area industriale che avrà al suo in-terno aree destinate: alle attività produttive; agli uffici e servizi( qualistudi professionali, banche, assicurazioni, agenzie, dogana ecc.; ai ser-vizi di medicina (guardia medica, pronto intervento, medicina del la-voro); zone didattiche per la formazione; oltre a zone di socializzazione,di verde e aree di ristoro. Il progetto – idea nasce dalla convinzione, chel’Albania, possa in un futuro prossimo essere da “Testa di Ponte” tral’Area Balcanica e l’Italia e in particolare la Puglia. Per questa iniziativa è stato chiesto l’intervento del Consorzio per lo Svi-luppo Industriale di Bari e di un’equipe di ingegneri specializzati, alloscopo di realizzare la stesura di un master plan su una superficie di circa64 ettari, di proprietà del Comune di Koplik, per definire gli obiettivi, glistrumenti e le procedure per la costruzione di alcuni edifici industriali,nonché per le altre attività di produzione. Paese in forte evoluzione, con un economia molto attiva e con interes-santi mercati ancora non coperti.

� Scutari, lago

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Le comunità locali, particolarmente quella di Koplik, si sono dati comepriorità la riorganizzazione del territorio, al fine di renderlo interessanteper gli investitori esteri sempre più attenti a questo mercatoGrazie alla sua posizione geografica, Koplik rappresenta il luogo idealeper la localizzazione di processi produttivi, come base o ponte, per tuttal’area balcanica, dal Montenegro alla Macedonia, dalla Serbia al Kos-sovo. Gli ingenti collegamenti quotidiani, sia via mare che via aerea conl’Italia, possono garantire un flusso rapido e continuo di merci e persone.Va sottolineato l’impegno del Governo italiano e della Comunità Interna-zionale ad intervenire ulteriormente per migliorare la circolazione locale.Nella regione di Scutari vi sono importanti risorse minerarie, di grandeestensione, di qualità e poco sfruttate. Un enorme giacimento di argilla,a otto chilometri dalla città, aveva dato il via a una grande produzione sta-tale di prodotti in terracotta, in seguito abbandonata. Le miniere perl’estrazione del rame e i relativi impianti di arricchimento, creati duranteil passato regime,sono oggi bloccati e in attesa di privatizzazione. Giaci-menti di calce e caolino, insieme a una grande vena di marmo, da pocoscoperta, completano il quadro delle risorse geologiche. Il settore agri-colo, tutto da sviluppare, presenta un potenziale notevole, grazie al climafavorevole e ad ampie aree inutilizzate con interessanti possibilità di in-tegrazione con l’industria conserviera e di trasformazione. Le numerosee pure sorgenti d’acqua delle zone montuose sono ancora ampiamenteinutilizzate. La Regione di Scutari-Koplik per anni è stata la regione dell’artigianato inAlbania e al pari uno dei maggiori centri di scambio dei prodotti di arti-gianato di tutta l’area Balcanica. Le capacità professionali esistenti sonola base specialistica e di manovalanza per qualsiasi produzione, con in-terventi minimi di formazione professionale mirata, specie per l’alta tec-nologia. Il salario medio a Koplik (Malësi e Madhe) è molto ridotto, tra i più bassiin Albania e in Europa.A Scutari si trova l’unica università del nord Albania con circa 6000 stu-denti, con più di 500 laureati all’anno. Elemento da non sottovalutare èla conoscenza della lingua italiana da parte della popolazione giovanilee non solo,ulteriore opportunità per gli investitori esteri, i quali possonocontare su potenziali dirigenti aziendali parzialmente formati e fortementemotivati a rimanere nel proprio territorio. Attualmente a Scutari operano sette banche commerciali: Intesa SanPaolo Bank Albania, Raiffeisen Bank, ProCredit Bank, National Com-mercial Bank, United Bank of Albania, Tirana Bank e la Banca Italianaper lo Sviluppo.Oltre alla Banca Mondiale, altre istituzioni internazionali finanziarie of-frono una serie di servizi come: l’IFC (membro della Banca Mondiale),BERS, ecc.

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ThethDire Theth, vuol dire per chiun-que in Albania evocare non soloun luogo, ma una suggestionenota e mai banale: le Alpi Alba-nesi. Di gran lunga il paesaggioche più di ogni altro identifical’immagine dell’Albania mon-tuosa, aspra, isolata e nellostesso tempo autentica, con lasua eredità di culture tradizionali,di vita naturale. Edith Durhamnel suo viaggio del 1908 a Thethscrive “Penso che nessun luogoabitato da esseri umani, mi abbiadato una tale impressione dimaestoso isolamento dalmondo”. “È un posto dove i se-coli rinsecchiscono, il fiume forseè la sorgente del mondo, le suerive la patria di passioni elemen-tari, rapide ed incandescenti”.Insomma, anche ai nostri giornimeno eroici di quelli della Dur-ham, anche salendo in auto in-vece che a dorso di un cavallo, leAlpi albanesi sono uno deglispettacoli più autentici, nel sensodi radicalmente intimi e maestosiche si possano immaginare. Oggiquesti luoghi sono parte di unparco nazionale e le suggestionisono più ragionate, orientateverso la conoscenza, anche seintatte rimangono le emozioni.Per visitare le Alpi Albanesi sipuò entrare da Scutari pren-

dendo la direzione Nord – Est.Koplik come nei tragitti perRazma e per Hani i Hoti è unpassaggio obbligato. La stradasale, si incontrano i villaggi diDedaj, dopo 21 Km Dukai e in-fine Boge, dove finiscono tra-sporti pubblici e strade asfaltate.Per arrivare a Theth mancano 25Km. Camminare a piedi presentaalcune difficoltà: poca acqualungo il percorso, strada moltostretta, curve frequenti e, sempred’estate un traffico sostenuto.In diversi villaggi ma special-mente a Theth, Boge e Vermoshesiste la possibilità di sviluppo diospitalità agro turistica. Questezone non soltanto hanno la possi-bilità di produrre, elaborare evendere le produzioni di pastori-zia e agricoltura, ma anche assi-curare redditi e posti di lavoro. Iprodotti freschi derivanti da agri-coltura e pastorizia ed il servizioofferto nelle case dei residentipossono soddisfare benissimo ledomande dei turisti. Le possibilitàche offre la parte settentrionaledel nostro paese, la bella naturadelle alpi maledette (Bjeshkët eNamuna) costituiscono unagrande attrazione per lo sviluppodell’agriturismo in queste zone,oltre ad offrire una possibilità euna grande risorsa economicaper lo sviluppo della popolazionerurale.

� Theth

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Itinerario: i villaggi diBoge, Theth e Vermosh

Durata: sei giorniPeriodo: estateCampi di interesse:natura, antropologia, sociologia.

Programma per giornate:

1 giorno: RazmaIl villaggio di Razma è situatocirca 41 km a Nord di Scutari. Èun posto ideale per alpinismo dimontagna e sport invernali, scisoprattutto. I villaggi dei dintorni,Vermosh, Boga e Vukli sono uniciper la loro bellezza naturale. Il vil-laggio offre la possibilità di allog-gio per i visitatori.Partenza da Scutari alle ore 9.00;sosta al villaggio Dedaj per ammi-rare la bellezza della valle pro-fonda di Perroi Thate (fiumeSecco); arrivo a Razem alle ore11.15 e sistemazione nelle caseprivate con stanze in affitto onell’albergo “Preval”; si godel’aria fresca di Razem, si passeg-gia nel giardino del campo e siammirano le bellezze della naturafino alle 12.30. Il pranzo si con-suma all’aria aperta meglio se simangia il classico menù di carnedi agnello arrostita (specialitàdella zona); nel pomeriggio visitaai paesani e partecipazione allaloro vita quotidiana per osservarele loro attività; la cena si consumain una casa del villaggio.

2° giorno: L’occhio di SheganPartenza da Razem alle ore12.30; nel percorso tra i villaggidi Marshel Gradec e Pjeter Shan

si possono ammirare le belle vallilungo la strada, avendo sempredi fronte il lago di Scutari. Si pro-segue fino ad arrivare sullastrada nazionale in direzioneBajze; per poi arrivare al locale“Dardha” intorno alle ore 13.30(un locale con ottimo servizio ecucina italiana). Pranzo fino alleore 16.00 e proseguimento versoil villaggio di Shegan da cui, se-guendo una via non asfaltata, siarriva all’Occhio di Shegan (Syri iSheganit) e le Hurdhanat e She-ganit alle ore 16.30. Riposo e vi-sita del luogo fino alle ore 18.30.Partenza per Scutari con arrivoprevisto alle ore 19.30; cena inalbergo.

3° giorno e 4° giorno:Thethi(Parco Nazionale di Theth)Situato sulle Alpi Albanesi, vicinoal “Bjeshkët e Namuna”, a 70km da Scutari, ha una superficiedi circa 2.630 ettari. Nel mezzodi questo parco fluisce il fiumeThethi, con una portata di circa1000-1300 sec. Interessante èanche la cascata di Grunasi,davvero incantevole e pittorescacon le sue acque che cadono dauna altezza di 30 m. Il parco èconosciuto per la varietà di ani-mali e vegetazione. C’è una ten-denza all’emigrazione verso areeurbane, ma durante il periodoestivo molti tornano per le va-canze, in modo da essere pre-senti ancora nell’area di originecon un forte impegno per lo svi-luppo dell’agriturismo e del turi-smo familiare.Partenza da Scutari alle 9.00; ar-

� Theth - Scutari

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rivo nel villaggio di Boge alle ore10.00 e si sosta presso la chiesadel villaggio dove si può ammi-rare una antica campana del secXVI; continuando per Theth, siarriva alla “Qafa e Thores” alleore 10.30 per ammirare la bel-lezza delle Alpi ad oltre 2000m;arrivo a Theth alle ore 11.00; vi-sita della zona e pranzo con de-gustazione dei prodotti tipici dellacucina tradizionale; ritorno daTheth alle ore 16.00 ed arrivo aScutari alle ore 17.00.

5° giorno e 6° giorno: VermoshLe caratteristiche naturali e cli-matiche di questa valle hanno fa-vorito lo sviluppo di una riccaflora e di una vegetazione di bo-

schi di faggi e prati subalpini checreano un effetto scenico moltoattraente per i visitatori. La zonaè inoltre ricca di piante medici-nali di tutti i tipi, oltre che mirtillie fragole ed è rinomata per il fa-moso formaggio di Vermosh. Partenza da Scutari alle ore 7.00;arrivo a Lepushe alle ore 10.00;riposo e passeggiata attraverso iboschi di faggi, querce e pini;partenza da Lepushe alle ore12.00 e arrivo a Vermosh alle ore13.00; pranzo nelle case dei resi-denti di Vermosh; visita dei prin-cipali agriturismi (Rrok Luca,Pjeter Deda, Prek Gjetja e Gje-losh Buja, Fran Vukaj e GjergjVukaj); partenza per Scutari alleore 15.00; arrivo a Scutari 18.00.

Boga - Scutari �

� Cataratta di Grunasi a Theth

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Itinerario: visita nellacittà di Puka

Durata: tre giorniPeriodo:Primavera-Estate-AutunnoCampi di interesse: Natura sto-ria e turismo della salute

II programma secondo le giornate.

1° giornoSi parte alle 08.00 di mattinadalla citta di Scutari, per arrivarea Puka alle 09.00. Puka dista 60Km circa ad est di Scutari. È unodi centri urbani più importanti delnord del Albania. (1.034 mq -50.000 abitanti). Si trova a circa150 km da Tirana. Era cono-sciuta nel mondo classico con ilnome di Epicaria. La città ha6.495 abitanti e si trova a 838metri d'altitudine, è una dellecitta le più alte dell’Albania. Letemperature medie annuali sonointorno ai 10°C. Da più di 2000anni esiste nell’area la lavora-zione della resina. Tracce di que-sta lavorazione sono state trovatetra le rovine di un vecchio quar-tiere di Puka ed a questo è do-vuto il nome stesso della città.Nel XX secolo Puka è stata unabase militare e un centro impor-tante dell'insegnamento cattolico.Il grande poeta albanese Migjenilavorò come maestro nella cittànel periodo 1936-1937. Lascuola dove insegnò è ancoraoggi un punto di interesse per ituristi. L’abitato è circondato daun’ampia pineta di 400 ettari.Puka dà l'impressione di un

grande anfiteatro naturale. Oltrealla pineta, circa l’80% della su-perficie della zona è coperta dauna vegetazione formata da 160tipi di alberi: pini, acacie, pioppi,cipressi, macchia mediterranea.L'industria più importante èl’estrazione di minerali. Arrivati a Puka i turisti possonoscendere all’hotel "Turizmi" Puke,che si trova a circa 200 metri dalpalazzo comunale. L'hotel ha 62posti letti, camere singole, matri-moniali e suite. Tutte le camerehanno l'aria condizionata, TV sa-tellitare, telefono. C’è una piscinae un parco giochi. Il ristoranteoffre una cucina molto tradizio-nale e una classica cucina inter-nazionale. Puka ha conservatouna vocazione per la cucina tra-dizionale e per il rispetto ambien-tale. Nota è la birra ecologica diPuka. Una pista sciistica fun-ziona in inverno. Il centro dellacittà è molto caratteristico, conedifici interessanti: "Pallatin eKultures" (centro culturale), ov-vero la scuola dove Migjeni la-vorò. Alle ore 11.00 si può partireper raggiungere il colle di Ka-bash, luogo che ha lo status spe-ciale come zona di sviluppoturistico dal 1993. Il colle di Ka-bash si trova a 14 km distante daPuka. (9 km non asfaltati). Areadi interesse naturale, con ampiboschi, fauna tipica il lupo, lavolpe, il cinghiale, l’orso, il galloselvatico e il fagiano.Tornando a Puka alle 13.00 sipuò pranzare in hotel. Nel pome-riggio, una visita a Munella, luogodi un bellissimo villaggio, con unaricca vegetazione naturale, ca-

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Puka Puka

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verne e animali selvatici. Durantela notte, dalla cima di Munella sipuo intravedere l'Italia. Nelle vici-nanze si trova il colle dei Preti "Li-vadhi i priftit" con una stupendacascata e la chiesa di Shenkoll.Alle 19.30 si fa il ritorno al centro.

2° giornoLa seconda giornata potrebbe es-sere dedicata alla visita nel villag-gio di Iballa. La partenza alle ore09.00 di mattina per arrivare alle11.30 a Iballe. Il pranzo all’ ariaaperta. I contadini possono offrireun pranzo a base di agnello allabrace piu altri piatti con prodottitipici e tradizionali della regione.Il pranzo può essere accompa-

gnato con musica e danza tradi-zionale detta "Pukiane".Iballa è un bellissimo villaggio conuna ricca vegetazione Un luogoparticolare è il colle delle casta-gne. Ci sono da visitare case tradi-zionali di Puka, ed anche il lagoartificiale che diventa spiaggia du-rante i mesi estivi.

3° giornoAl terzo giorno partenza alle ore09.00, intenerario da Puka aKoman. Siti rilevanti: il castellodella Dalmacia del sec Vl-VIII, ilcastello Sardo medievale, la anti-cha strada Sarda-Dalmaci-Ka-bash-Vaspas.

Puka sotto la neve

PUKA TOURISM HOTEL

L’Hotel Turismo di Puka è situato nel centro dellacittà di Puka. L’architettura che presenta questo Al-bergo rispecchia quella tipica alpina. D’altra parte ilmedesimo albergo si trova circondato da una fore-sta massiccia di pinete.

Servizi hotelSISTEMAZIONE:Dispone di 62 posti letto divisi in camere singole,doppie, camere a tre letti cosi come suite, in un to-tale di 32 stanze. Riscaldamento centralizzato, TVsatellitare, telefono in stanza e bagno proprio. Prezziper persona: 35 Euro camera singola • 25 Euro ca-mera doppia

Il ristorante offre piatti di cucina tradizionale conun’atmosfera molto accogliente in un ristoranteclassico con diversi piatti di cucina internazionale.Si possono assaggiare le specialità della zona rino-mate per la garanzia di prodotti ecologici. La birraprodotta in questa zona è un punto forte da provare.

ALTRI SERVIZI:Accesso internet - WiFi - Conference Room - Bre-akfast - Buffet - Restaurant - A La Carte - Bar - Par-king - Free Parking - Exchange - Deposito bagagli

Piazza principalePuka

Tel +355 (0) 21 222822 Mob. +355 692070306Fax. +355 (0) 21 222586

[email protected]

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Velipoja

Velipoja è una località moltoampia che si estende sul marecon lunghe spiagge dalla foce delfiume Buna fino alla palude delvillaggio di Rrjoll, per una decinadi chilometri.

Parco naturale L’area di Viluni è localizzata nelDistretto di Scutari (Nord dell’Al-bania) vicino alla zona di Veli-poja. È una laguna situata 7 km asud della foce del fiume Buna, e10 km a nord-ovest del porto diShëngjin. I confini sono il villag-gio di Velipoja a nord, il villaggioBaksi Ri a est, il villaggio Rrjoll asud e il mar Adriatico a ovest. Si varca il cancello di entrata e cisi trova in un bosco di pioppi epini. Si notano cespugli di bian-cospini ed erba alta di paludesecca. Lungo i sentieri che por-tano al mare, ci sono postazionidi birdwatching. Si arriva allaspiaggia dove il mare depositatronchi enormi consumati dalsale dell’acqua e spolpati dalvento. Alle spalle della spiaggia si vedela superficie d’acqua della la-guna. È di circa 280 ettari, la sualunghezza massima è 3,5 km e lasua larghezza massima è di 2km; la profondità massima è di 5m, mentre quella media è di 1 m.Lo scambio d’acqua con il mareè facilitato da un canale di 500 mdi lunghezza e 40 m di lar-ghezza. La profondità del mareaumenta lentamente fino a rag-giungere i 20 metri, a 3 km dallariva. Due principali canali di dre-

naggio portano acqua ricca di so-stanze nutritive nella laguna diViluni dalla pianura agricola. Aparte qualche piccolo affiora-mento di rocce dell’Eocene e del-l’Oligocene, sulla riva la zona ècomposta da sedimenti quater-nari, principalmente di sabbiafine. La laguna di Viluni, facendoparte del complesso di zoneumide della costa albanese delnord, si è originata da depositi al-luvionali del delta del fiumeBuna, che entrano in profonditànel mare.

Ambiente marinoCome la maggior parte dellacosta albanese, la laguna di Vi-luni è essenzialmente caratteriz-zata da micro maree (ladifferenza di marea non supera0.5 m). Tra le specie di alghemacrofite, si può trovare la quer-cia marina (Fucus virsoides), cheè una specie endemica del-l’Adriatico, concentrata soprat-tutto in alto mare.

Ambiente zone umideTypha sp., Carex sp., salicorniaerbacea, suaeda marittima, cal-catreppola campestre circondanola laguna. La vegetazione palu-dosa è rappresentata da salicor-nia erbacea, giunco pungente,lisca maggiore e salicornia frutti-cosa. La vegetazione naturale in-clude anche una forestacomplessa molto affascinante,con ontano, frassino comune,olmo campestre e altre specie.L’area è ricca di uccelli, comeporciglione, gallinella d’acqua,nitticora e sgarza ciuffetto. Altre

Riserva Naturale di Viluni

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specie importanti di uccelli sonogarzetta, airone cenerino, mi-gnattaio, spatola, cormorano,marangone minore, svasso mag-giore, tuffetto (nidificante), ocaselvatica, codone, alzavola e me-stolone. Le principali specie itti-che sono: cefalo, anguilla, orata,sogliola, branzino, ombrina, salpae suacia imperiale.

Ambiente terrestreLa vegetazione costiera è costi-tuita da associazioni di Agropyre-tum mediterraneo e caratterizzatada gramigna delle sabbie, zigolodelle sabbie, gramigna dellespiagge, santolina delle spiagge,violacciocca selvatica e vilucchiodi mare. La costa è parzialmentecoperta da pini piantati e olmi,mentre la laguna di Viluni è or-nata da estesi canneti.

Attività umaneLa popolazione di questa zonacerca di ritornare a praticare l’at-tività di zootecnia, non solo per-

ché rappresenta da sempre ilproprio lavoro, ma anche perchéil bestiame fornisce guadagni piùfacili e più sicuri. La terra arabileè in gran parte utilizzata per sod-disfare le esigenze della popola-zione locale tramite la produzionedi verdure, patate e melone, e leesigenze del bestiame con il fo-raggio (mais, erba medica, bar-babietola, ecc.). Oltre allazootecnia e all’agricoltura, vi-vendo in prossimità del mare edelle lagune, la popolazione lo-cale è impegnata nel settore dellapesca (soprattutto nella laguna),della caccia, e in una certa mi-sura della silvicoltura. Le princi-pali specie ittiche sono la triglia,l’orata, il branzino e l’anguilla.

Attuale status di protezione/con-servazioneIl Ministero dell’Ambiente, delleforeste e delle risorse idriche, at-traverso il Servizio Forestale dellaDirezione di Scutari è responsa-bile della gestione della palude di

� Spiaggia di Velipoja

Spiaggia di Velipoja

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Viluni e dell’area boscosa. Con laDecisione del Governo No. 682del 02.11.2005, la zona delfiume Buna insieme al suo estua-rio e l’isola di Franc Josef, il san-tuario di Velipoja, la laguna diViluni, la spiaggia di Baks-Rrjolli,la palude di Domni, così come iterritori circostanti, sono stati de-signati come “paesaggi acquaticie terrestri protetti”.

La spiaggia turisticaDal parco si percorrono pochichilometri di strada e si arrivaall’ampia spiaggia di Velipoja.Lunga almeno tre chilometri,molto ampia, mare aperto difronte, abbastanza profondo finoalle vicinanze della riva e quindibattuta da onde di medie dimen-

sioni soprattutto nel mare inver-nale. Alle spalle della spiaggia cisono ancora gli alberghi del so-cialismo, parallelepipedi disa-dorni. Per tutta la lunghezza dellaspiaggia, alberghi, pensioni, caseda affittare, stabilimenti balnearicresciuti dopo la caduta del re-gime. Rispetto ad altre spiaggealbanesi, Velipoja è pulita. Percorrendola si arriva in un’altrazona paludosa fino al villaggio diRroll. Prima del villaggio si trova il risto-rante Rozafa, una costruzione inlegno situata nella palude aforma di chiglia di nave. Menù abase di pesce, naturalmente;pasta all’italiana con sughi dimare e pesce alla griglia sono lespecialità.

� Spiaggia di Velipoja di notte

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L’Anatra Caramello

Il parco di Velipoja è caratterizzato soprattutto da uccelli, ma il simbolo del-l’area è l’Anatra Caramello o Ferroginous Duck - Aythia nyroca. Le caratteristiche sono:• Sistematica• Non ha sottospecie è monotipico.• Aspetti morfologiciIl maschio adulto presenta una colorazione castano carico con il dorso piùscuro e l’occhio giallo. Il sottocoda bianco candido aiuta a distinguere que-sta specie dall’abbastanza simile moretta eurasiatica. La femmina è similema ha colori più spenti e l’occhio scuro.

Distribuzione e habitatIl loro habitat di nidificazione sono le paludi e i laghi con acque profondeun metro o più. Queste anatre nidificano in Europa meridionale e orientalee in Asia meridionale e occidentale. Sono abbastanza migratrici e svernanoun po’ più a sud e nel Nordafrica.

Cibo ed AlimentazioneQuesti uccelli si nutrono soprattutto immergendosi o stando in superficie.Mangiano piante acquatiche, insieme ad alcuni molluschi, insetti acquaticie piccoli pesci. Spesso si nutrono di notte e lo fanno sia immergendosi sot-t’acqua per metà (facendo grandi schizzi) che immergendosi completa-mente.

RiproduzioneNidifica in primavera inoltrata.

SpostamentiQuesti sono uccelli gregari, che in inverno formano grandi stormi, spessomisti ad altre anatre tuffatrici, come morette eurasiatiche e moriglioni.

Status e conservazioneÈ una delle specie protette dall’Agreement on the Conservation of African-Eurasian Migratory Waterbirds (AEWA).

CuriositàLa specie è nota colloquialmentre tra i birdwatcher come “anatra caramello”.

BibliografiaBirdLife International 2006. Aythya nyroca. In: 2008 IUCN Red List of ThreatenedSpecies. IUCN 2008.Vinicombe, K. E. (2000) Identification of Ferruginous Duck and its status in Britain andIreland British Birds 93(1):4-21Vinicombe, K. E. (2007) ID in depth - Ferruginous Duck Birdwatch 176:24-26

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Riserva marina

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Itinerario: visita allaspiaggia di Velipoja,30 km dalla cittàdi Scutari

Durata: 3 giorni – 2 nottiPeriodo: estateCampi di interesse: natura, cac-cia sportiva, salute.

1° giornoSi parte da Scutari alle ore 8.00per la spiaggia di Velipoja (unaspiaggia lunga circa 15 km, pre-valentemente vergine e con sab-bia nera con alta percentuale diiodio); si arriva a Velipoja alle ore9.30 e ci si sistema presso l’al-bergo “Bella Vista”; si resta allaspiaggia fino alle ore 12.30 perpoi pranzare al ristorante dell’al-bergo; alle ore 18.00 si parte per“Derdhja e Bunes” e si visita lazona attorno alla quale si vedonol’isola di Franc Jozef ed il confinecon il Montenegro; durante il per-corso inverso si visita la Riservadi Caccia indicata quale zona diprotezione di specie specialicome anitre feroci, oche feroci,beccacce, quaglie, tortore ed al-lodole; nella categoria “specieparticolari” rientrano invece lalepre feroce, il maiale feroce, lavolpe, lo sciacallo, il fasano etc.

La cena all’albergo “Adriatico” èaccompagnata da musica tradi-zionale di Scutari.

2° giornoPartenza dall’albergo alle ore9.30 per raggiungere la laguna diVilun (superficie 1,96 km2) chegode di grandi potenziali per il tu-rismo estivo ed invernale, in basealle ricchezze della fauna (uccellie pesci) e alle possibilità di svi-luppo della pesca sportiva e dellacaccia agli uccelli; il pranzo al ri-storante “Rozafa, è allietato damusica tradizionale scutarina;successivo ritorno all’hotel “BellaVista” dove, dopo un breve ri-poso, è possibile ammirare il tra-monto sulla spiaggia di Velipoja;cena in hotel.

3° GiornoPartenza dall’albergo alle ore9.30 per il villaggio di Baks-Rrjoll.Arrivo a Baks Rrjoll dove è possi-bile passeggiare lungo il villaggioche somiglia ad un giardino bota-nico coltivato con diversi tipi difrutti fino alle ore 11.15; il pranzosi consumerà all’aria aperta op-pure presso una casa del villaggio(llesh Nikolla) in un suggestivoluogo in cui il mare si incontracon la montagna; il ritorno a Scu-tari è previsto alle ore 17.00.

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Vau Dejës

Si lascia la città fino ad arrivare alpaese di Hajmeli. Una cattedralecattolica di recente costruzionedomina il paese. Subito dopo, incima ad un’altura si vedono le ro-vine di una miniera, dove siestraeva cromo, un minerale es-senziale per la formazione dellalega dell’acciaio inossidabile equindi fondamentale per l’indu-stria di casalinghi e non solo.Solo la Cina, Sud Africa e Albaniapossiedono nel proprio sottosuoloil tipo di cromo che entra nellalega. In Albania la quantità è limi-tata. La miniera aveva anche unafabbrica annessa. Sono statechiuse entrambe nel 1997. Lacentrale elettrica è stata costruitanegli anni Settanta ed ha formato

il lago. Nell’area d’acqua c’era unpiccolo paese, ora sommerso. Lazona è sempre stata agricola eabbastanza isolata. Si lascia lastrada principale e si arriva sullariva del lago dove c’è il Perla unalbergo ristorante con ombrelloni.D’estate arrivano e sostano turi-sti. L’acqua del lago è pulita. Nelpaesaggio intorno si vede unasola casa tradizionale. Per il restola vista è sgombra di tracceumane. Nel ristorante si serverakì con sottaceti di pomodori,carote e cavoli bianchi. Il proprie-tario Arthur è stato per dodicianni a Rimini. La carne allabrace è buona, il servizio di qua-lità e l’arredo elegante. Ungrande camino, come da tradi-zione del Nord dell’Albania, do-mina la sala.

� Isola di Shurdhah

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RISTORANTE PERLA

In riva al lago di Vau Dejes si trova uno dei più beiristoranti della zona. Particolare per lo stile della co-struzione e per la bellezza del paesaggio. Il risto-rante è in stile alpino, costruito tutto in legno. Anchenell’ambiente esterno ci sono degli elementi inlegno: i tavoli, le sedie, le tende, gli ombrelloni. I ta-voli all’esterno offrono una interessante veduta dellago; alcuni sono posti proprio in prossimità dellospecchio d’acqua. La cucina è principalmente albanese, si usano pro-dotti freschi della zona.

DEA

Un ristorante molto particolare. Interni e decorazionitutti fatti a mano, forme particolari ed interessanti.Anche l’ambiente esterno è particolarmente curato.La cucina è tipicamente albanese, specialità tradi-zionali di pesce e di carne. Nel menu ci sono anchealcune specialità internazionali e diversi tipi di pizze. Per quelli che vogliono passare la notte in questoposto ci sono anche dei bungalow.

Dove mangiare

Vau Dejës(Via per Koman km 1)

Tel. +355 683543605

SpatharëVau Dejës, 14 km ngaScutari

Tel. +355 692065896

Isola di Shurdhah

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Dove dormire nella regione

Guesthouses

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CASA HOTEL “TOM CURRI”

Tel. +355 68 20 60 871 Tel. +355 69 20 23 647

PALË RUPA

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Camere 2, letti 6 - Prezzo per camera: 10 euro apersona

Menù: latte, diversi prodotti di fattoria, miele, uova,carne allo spiedo, diverse minestre, pollame ed al-cune altre specialità tradizionali - Pranzo/cena: 15euro

PREKË HARUSHA

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Camere 3, letti 12 - Prezzo per camera 25 euro apersona, all inclusive.

Menù: latte, diversi prodotti di fattoria, miele, uova,carne allo spiedo, diverse minestre, pesce dellazona, pollame, ed altre specialità tradizionali.

CASA HOTEL “TONIN VECI”

Tel. +355 68 25 63 187

CASA HOTEL “NIKOLLË VECI”

Mob. + 382 69 75 9520

CASA HOTEL “MARASH KOCI”

Tel. +355 (0) 22 24 51 45 Tel. +355 68 20 03 93

[email protected]

Tel. +355 69 27 70 294

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VERMOSH

SOKOL FRANISHTA

Tel. +355 68 31 05 837

MHILL ÇARKU

Tel. +355 69 31 64 211

PREKË THERTORJA

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Camere 2, letti 10 - Prezzo per camera 10 – 15euro a persona, colazione inclusa.

Menù: specialità tradizionali - Pranzo/cena 5 - 20euro

GJERGJ FRANI

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Camere 6, letti 24 - Prezzo a persona: 20 euro,tutto incluso.Le camere sono ben arredate e dispongono dellacomodità di base.

Menù: specialità tradizionali, come formaggio, pa-tate, pesce; tutti prodotti bio.La casa offre anche una guida per la zona in ita-liano, inglese, francese e tedesco.

Durante il 2007 il numero dei turisti che hannopernottato in questa casa ha raggiunto quota3000. I turisti vengono principalmente da Italia,Germania e Svizzera.

LUCE SHQUTAJ

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Camere 2, letti 3

Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sonobio.

Tel. +355 68 36 44 788

Tel. +382 67 59 55 12

Tel. +382 69 83 55 01

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LLESH NIKOLLA

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Camere 2, letti 6 - Prezzo a persona: 30 euro, tuttoincluso.

Menù: latte, miele, uova, carne allo spiedo, diverseminestre, pollame, dolci tradizionali tipici dellazona ed alcune altre specialità tradizionali, tuttiprodotti bio.

I proprietari collaborano con le agenzie turistichee si registra una buona presenza di turisti stranieri.

NIKË VOLAJ

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Camere 3, letti 10

Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sonobio.La casa è ben arredata.

GJOKË BUJAJ

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Camere 1, letti 3 - 4

Menù: specialità tradizionali, i prodotti usati sonobio.

La casa è molto caratteristica, tipica, il pavimentoe il tetto sono fatti di legno. La casa è ben arre-data, molto funzionale e offre tutte le comodità.

Tel. +382 67 59 54 37

Tel. +382 69 29 27 25

Tel. +382 69 56 2512

Isola di Shurdhah

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PUKË

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KËLMENDI

Tel. +382 69 20 44 131 Tel. +355 69 20 44 132

TOM DRANGO

Tel. +382 69 55 90 49

CASA HOTEL PERPARIM LACI

Servizi offerti:SISTEMAZIONE:Numero delle camere: 11

La casa offre specialità tipiche della zona: latte, di-versi prodotti di fattoria, miele, uova, carne allospiedo, funghi, dolci tradizionali, frutti secchi, etc.Tutti prodotti bio.

Attività che si posso svolgere: gite nel bosco, sportinvernali, speleologia, alpinismo, etc.

CASA HOTEL HAMIT MUSTAFA

Numero delle camere: 7

CASA HOTEL ZEF NDOCI

Numero delle camere: 3

CASA HOTEL ZEK CURRI

Numero delle camere: 3

PukeLagjia Lacaj

Tel. +355 68 2056472

Fushe - Arrez

Tel. +355 68 2357774

Fushe - Arrez

Tel. +355 68 4096400

Fushe - Arrez

Tel. +355 68 4073461

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Uomo con abito tipico delle montagne

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Finita di stampare nel mese di aprile 2009presso la tipografia

Arti Grafiche La Regione srl86025 Ripalimosani (CB)

Tel. 0874.483224

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