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I Chi vuole comprare un rinoceronte? Ne ho visto uno a un prezzo scontato. Ha tenere orecchie penzoloni, enormi zampe che fanno tump tump, e una coda festosa che salta su e giù. È dolce e grasso e sa farsi abbracciare, se ne sta quieto come un criceto e sono tantissime dentro una casa le cose che tu puoi fargli fare.

Per esempio...»

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SHEL SILVERSTEIN Chi vuole un rinoceronte ORECCHIO ACERBO

a un prezzo speciale?L A T R A M A

ilverstein non fa mistero del suo piacere di giocare con le parole, con le immagini, con la comunicazione, con i lettori. Chi vuole un rinoceronte a un prezzo speciale? è un albo illustrato ed è un annuncio pubblicitario,dimostrazione che un linguaggio non esclude l'altro e che le due cose possonocoincidere, eventualmente. Testo e immagini illustrano le caratteristichedell'animale in svendita, offrono esempi pratici di come lo si usi e dei vantaggi che garantisce la sua presenza nell'ambito della vita domestica e sociale. Non si può dire che il suo spirito si incarni perfettamente nella specie che rappresenta, quella dei rinoceronti. Esternamente è gigantesco, il suo volumee il suo peso esagerati. Interiormente è gentile, delicato, pronto a prestarsi a qualsiasi servizio, pacifico. Non morde, ma piange e ride. Ciò rende paradossali gli effetti di certe azioni: aprire una porta, scendere le scale nel cuore della notte senza fare rumore, sedersi in braccio a un bambino, per esempio.

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eggerlo e rileggerlo, è il primo commento. Per chi non conoscesse Silverstein,un buon motivo per aggiornarsi e scoprire che all'umorismo di certi albi illustratinon si resiste a nessuna età. Per chi lo conoscesse già, una ragione per festeggiare la traduzione e la pubblicazione in Italia di un titolo che fino ad oggi mancava all'appello. Come in Lafcadio – la storia del leone che mirava in alto, uscita qualche anno fa per lo stesso editore – la scelta editoriale è quelladi stampare la storia in doppia lingua, in modo che questo oggetto possa servire a chi è bilingue, fare gioco a chi sta imparando l'italiano oppure l'inglese, averemeno barriere linguistiche possibili. Silverstein è un gigante dell'illustrazioneamericana, sul conto del quale potrebbe aprirsi una parentesi troppo estesa per il contesto in cui ci troviamo. Il consiglio, vista l'originalità del personaggio e l'importanza di molti suoi progetti artistici, è di leggere bene la biografia che il sito di orecchio acerbo contiene e di attingere al sito ufficiale dell'autore (www.shelsilverstein.com), che nel 2012 compirebbe ottantadue annise non fosse già morto. Sulle pagine di Silverstein, ridere e dare l'impressione di essere anche non imbecilli è una realtà. Rideremo meglio se saremo in tanti a ridere al modo di Silverstein. Cominceremo a ridere di noi stessi insieme agli altri, prima che ridere degli altri stando da soli. Cominceremo a piangere e ad arrabbiarci in modo differente da quando ridevamo al modo dei Gabibbi, di Striscia e delle Iene. Il mito di comici inesistenti, incide sul mito Silverstein come uno sbadiglio. Una volta scoperta l'esistenza di certi rinoceronti, come non amarli per sempre? L'autore sa fare dei segni, delle parole, delle immagini, ciò che desidera. È grazie a questa sicurezza progettuale e ad un fisiologico anticonformismo, che perfino la comunicazione pubblicitaria diventa buona musica alle orecchie di chi ha bollito i propri pensieri a lungo dentro il pentolone delle televendite.

Perfino un'offerta a prezzi speciali diventa poesia. Buona lettura.

L · A proposito di incontri speciali tra bambini e animali:Joëlle Jolivet, Jean-Luc Fromental, 365 pinguini, Il Castoro, 2006Giovanna Zoboli, Francesca Bazzurro, Dovunque tu sia, caro coccodrillo, Topipittori, 2007Matthieu Maudet, Michaël Escoffier, Un mammut nel frigorifero, Babalibri, 2011

P R O L U N G A M E N T I

· Per chi volesse continuare a leggere e ridere, dopo avere letto Silverstein:Philippe Corentin, L'Africa di Zigomar, Babalibri, 2001Alain Le Saux, Come educare il tuo papà, Il Castoro 2004Giusi Quarenghi, Eleanor Marston, Crepapanza, Topipittori, 2008Hervé Tullet, Un libro, Franco Cosimo Panini, 2010

· Per approfondire le qualità di certi animali:Matteo Marchesini, Benjamin Charbit, Tipi di topi e altri animali, Giannino Stoppani Edizioni, 2009Lotte Braüning, Perrine Ledan, Il viaggio di Adele e altre storie del bosco, Topipittori, 2010 William Wondriska, Gli animali erano arrabbiati, Corraini, 2011

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D E L L O S T E S S O A U T O R E

· Lafcadio, orecchio acerbo, 2009· L'albero, Salani, 2000· Strada con uscita, Salani, 1994

1. Cosa interviene a rendere comicala storia? La copertina di un alboillustrato è sempre un luogo di indiziper la comprensione di certi perchéprimari. Qui, un corpo di proporzionimolto grandi appartenente a un animale e un corpo di proporzioni molto piccoleappartenente ad un bambino, si abbracciano. È un'immaginetenera che vira bruscamente, giuntisul frontespizio, dove il medesimoanimale, un rinoceronte, strabuzzagli occhi per via di un bambino che gli si incastra tra il capo e il corno. Comici sono gli effetti di tali contrasti, che si ripetono a decine nel corso della lettura, e dei paradossi costruiti attorno alle dicotomie grande-piccolo,leggero-pesante, silenzioso-rumoroso, armonico-goffo.2. Spot? Cosa rende questo librocosì diverso dagli annunci televisivi?Anzitutto il fatto di essere un alboillustrato. In secondo luogo,l'intelligenza di comprendere che per vendere qualcosa a qualcuno intelligente, cioè i bambini, bisogna adoperare un linguaggio intelligente. Per continuare, il piacere di rispettare la personalitàmultiforme tanto del rinoceronte,quanto dei soggetti che compongono la societàdisegnata da Silverstein. Senzacontare la presenza dominante di infanzie che non sono obbligate a sorridere sempre e ad essere

“brave bambine”, ma chesemplicemente fanno se stesse.Infine, la scelta di non delegare ognisfumatura di messaggio allo sfondomusicale, come fa la tv, ma adoperare a questo scopo le parole e le immagini.3. Perché l'autore ha scelto il biancoe nero invece dei colori? Perchéesalta il portato narrativo di certesituazioni e ne estremizza il carattere, l'intensità; perché pur trasmettendo serietà, il bianco e nero è una tecnica ideale per esaltare l'impossibilità di rimanere seri di fronte a certi passaggi; perché dimostra l'indipendenza di un albo illustrato dall'uso dei colori; perché allena gli occhi a un tipo di segno che ha reso inconfondibile un altro faro dell'illustrazione mondiale, da riscoprire insieme a Silverstein: Saul Steinberg.

L E G R A N D I D O M A N D E D E L L I B R O