sezione di PIACENZA - 54° FESTA GRANDA · 2016. 5. 19. · no dalla dimora dei Templari. Questo...

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ANNO 42 - N.2 - 2° semestre 2005 - Pubblicazione Quadrimestrale - Spediz. in A.P. - Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Piacenza - TAXE PARCUÈ - TASSA PAGATA - PT - PC - F Direttore Responsabile Dino Lombardi - Proprietà della Sezione di Piacenza dell’Associazione Nazionale Alpini. Iscritto al n. 125 del Registro Periodici presso il Tribunale di Piacenza - Stampa e comp.: Off. Foto Grafica (PC) 1 U n caro saluto ed un caloroso benvenuto a tutti gli Alpini che giungeranno a San Nicolò in occasione della 54° “Festa Granda”. È la prima volta che gli Alpini del gruppo ospitano una così grande manifestazione ed è per questo che la Sezione di Piacenza li ringrazia per il lavoro che stanno svolgendo da parecchi mesi rendendo il paese accoglien- te non solo per gli alpini piacenti- ni, ma anche per quelli che arri- veranno da altre province. Un grazie ed un cordiale saluto a Giulio Maserati, il sindaco alpino del Comune di Rottofreno - di cui San Nicolò è frazione - che tanto si sta prodigando, coinvolgendo praticamente tutti i suoi cittadini, affinchè tutto si svolga nel miglio- re dei modi. Un cordiale abbrac- cio perciò a tutta la popolazione che ha dimostrato in più occasio- ni di voler bene agli alpini e che 54° FESTA GRANDA S. Nicolò 10-11 Settembre 2005 Il Saluto del Presidente LA SEGRETERIA SEZIONALE INFORMA CHE LA SEDE DI PIAZZA CASALI RESTERÁ CHIUSA DALL’1 AL 31 AGOSTO sicuramente parteciperà in modo attivo alle tre giornate di festa. Un ringraziamento particolare a Sua Eccellenza Monsignor Giber- tini, già Vescovo di Reggio Emilia, da noi invitato a celebrare la santa messa che però non potrà essere presente per motivi di salu- te. Un forte abbraccio al Cappellano militare don Claudio Vanetti, di stanza a Bologna, recentemente rientrato da una missione umanitaria a Kabul e che ha voluto essere presente a San Nicolò per conoscere gli alpi- ni piacentini. Ancora, un grazie ed un “benve- nuto fra gli alpini” a don Luigi Dallavalle il quale, con grande alpinità ed amicizia, ha messo a disposizione il salone parrocchia- le dove il sabato sera si esibirà il “Coro ANA VALNURE”. Il mio sentito ringraziamento va in ultimo,ma non per importanza, al capo gruppo di San Nicolò, Carlo Ferrari, e ai suoi diretti collaboratori per l’entusiasmo con cui hanno accolto la designa- zione di San Nicolò a paese ospi- tante la “Festa Granda” e la dedizione con cui si sono dedicati alla puntuale organizzazione della manifestazione. La “Festa Granda”, come tutti sanno, vuol dire entusiasmo, im- pegno, spirito di sacrificio, e rap- presenta un richiamo a quegli ideali che sono caratteristici degli alpini, specialmente degli alpini piacentini. In questi valori gli alpini credono e li mettono in pratica nel loro quotidiano, privato e di gruppo. Il mio augurio è che questi tre giorni siano vissuti all’insegna dell’amicizia e della fraternità alpina con tutte le persone che incontreremo. Bruno Plucani SABATO 10 SETTEMBRE DOMENICA 11 SETTEMBRE ore 17,30 Benvenuto agli ospiti presso il centro culturale di S. Nicolò ore 18,30 Inaugurazione piazza “Don Bruno Negri” ore 19,00 Deposizione corona “monumento ai caduti” presso il cimitero di S. Nicolò ore 19,30 Cena presso trattoria-ristorante “La Noce” di S. Nicolò ore 21,00 Concerto coro A.N.A. Val Nure presso il salone parrocchiale di S. Nicolò ore 9,30 Alzabandiera ore 10,00 Ammassamento via Rivatrebbia-viaXXV Aprile ore 10,30 Inizio sfilata per le vie del paese ore 11,00 S. Messa in piazza Togliatti celebrata da don Claudio Vanetti cappellano militare ore 11,45 Brevi discorsi delle Autorità Assegnazione contributo Fondazione “Capitano Arturo Govoni” ore 12,00 Rompete le righe ore 12,30 Pranzo ore 15,30 Concerto fanfara ore 17,00 Ammainabandiera ore 21,00 Veglia verde

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ANNO 42 - N.2 - 2° semestre 2005 - Pubblicazione Quadrimestrale - Spediz. in A.P. - Art. 2 Comma 20/c Legge 662/96 - Filiale di Piacenza - TAXE PARCUÈ - TASSA PAGATA - PT - PC - FDirettore Responsabile Dino Lombardi - Proprietà della Sezione di Piacenza dell’Associazione Nazionale Alpini. Iscritto al n. 125 del Registro Periodici presso il Tribunale di Piacenza - Stampa e comp.: Off. Foto Grafica (PC)

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Un caro saluto ed un calorosobenvenuto a tutti gli Alpini

che giungeranno a San Nicolò inoccasione della 54° “FestaGranda”. È la prima volta che gliAlpini del gruppo ospitano unacosì grande manifestazione ed èper questo che la Sezione diPiacenza li ringrazia per il lavoroche stanno svolgendo da parecchimesi rendendo il paese accoglien-te non solo per gli alpini piacenti-ni, ma anche per quelli che arri-veranno da altre province.Un grazie ed un cordiale saluto aGiulio Maserati, il sindaco alpinodel Comune di Rottofreno - di cuiSan Nicolò è frazione - che tantosi sta prodigando, coinvolgendopraticamente tutti i suoi cittadini,affinchè tutto si svolga nel miglio-re dei modi. Un cordiale abbrac-cio perciò a tutta la popolazioneche ha dimostrato in più occasio-ni di voler bene agli alpini e che

54° FESTA GRANDAS. Nicolò 10-11 Settembre 2005Il Saluto del Presidente

LA SEGRETERIA SEZIONALE INFORMA CHE LA SEDE DI PIAZZA CASALI RESTERÁ CHIUSA DALL’1 AL 31 AGOSTO

sicuramente parteciperà in modoattivo alle tre giornate di festa.Un ringraziamento particolare aSua Eccellenza Monsignor Giber-tini, già Vescovo di ReggioEmilia, da noi invitato a celebrarela santa messa che però non potràessere presente per motivi di salu-te. Un forte abbraccio alCappellano militare don ClaudioVanetti, di stanza a Bologna,recentemente rientrato da unamissione umanitaria a Kabul eche ha voluto essere presente aSan Nicolò per conoscere gli alpi-ni piacentini.Ancora, un grazie ed un “benve-nuto fra gli alpini” a don LuigiDallavalle il quale, con grandealpinità ed amicizia, ha messo adisposizione il salone parrocchia-le dove il sabato sera si esibirà il“Coro ANA VALNURE”.Il mio sentito ringraziamento vain ultimo,ma non per importanza,

al capo gruppo di San Nicolò,Carlo Ferrari, e ai suoi diretticollaboratori per l’entusiasmocon cui hanno accolto la designa-zione di San Nicolò a paese ospi-tante la “Festa Granda” e ladedizione con cui si sono dedicatialla puntuale organizzazionedella manifestazione. La “Festa Granda”, come tuttisanno, vuol dire entusiasmo, im-pegno, spirito di sacrificio, e rap-presenta un richiamo a quegliideali che sono caratteristici deglialpini, specialmente degli alpinipiacentini. In questi valori gli alpini credonoe li mettono in pratica nel loroquotidiano, privato e di gruppo. Il mio augurio è che questi tregiorni siano vissuti all’insegnadell’amicizia e della fraternitàalpina con tutte le persone cheincontreremo.

Bruno Plucani

SABATO 10 SETTEMBRE

DOMENICA 11 SETTEMBRE

ore 17,30 Benvenuto agli ospiti presso il centro culturale di S. Nicolòore 18,30 Inaugurazione piazza “Don Bruno Negri”ore 19,00 Deposizione corona “monumento ai caduti” presso il cimitero di

S. Nicolòore 19,30 Cena presso trattoria-ristorante “La Noce” di S. Nicolòore 21,00 Concerto coro A.N.A. Val Nure presso il salone parrocchiale di

S. Nicolò

ore 9,30 Alzabandieraore 10,00 Ammassamento via Rivatrebbia-viaXXV Aprileore 10,30 Inizio sfilata per le vie del paeseore 11,00 S. Messa in piazza Togliatti celebrata da don Claudio Vanetti

cappellano militareore 11,45 Brevi discorsi delle Autorità

Assegnazione contributo Fondazione “Capitano Arturo Govoni”ore 12,00 Rompete le righeore 12,30 Pranzoore 15,30 Concerto fanfaraore 17,00 Ammainabandieraore 21,00 Veglia verde

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Il saluto del capogruppo

D opo aver partecipato atante Adunate e ad altret-tante “Feste Grandi”, so-

no commosso, ma orgoglioso diporgere a tutte le autorità milita-ri, civili e religiose, e a tutte lePenne Nere che verranno a SanNicolò il mio personale “Ben-venuto” e quello dei componen-ti del Gruppo. Un invito a partecipare numero-si per commemorare ed onorarei caduti di tutte le guerre e gliAlpini andati avanti, e per dedi-care una Piazza al parroco e cap-pellano Don Bruno Negri chetanto ha fatto per il paese e pergli Alpini.Con la speranza di poter abbrac-ciare tanti amici con i quali hocondiviso tante fatiche, che cihanno resi degni dei nostri padrie nonni, per costruire un avveni-re felice e sereno per i nostri figlie nipoti e per collaborare, comerecita il nostro “credo alpino”con tanta solidarietà e alpinità albene dell’umanità.

Carlo Ferrari

Di San Nicolò in epoca antica sap-piamo poco: infatti, non esistendonessun castello nel paese, sonoassenti anche eventuali testimonian-ze e reperti. Agli inizi degli anni '80però, nell'area compresa tra viaBrodolini e via dalla Chiesa, furonoeffettuati scavi per la costruzione diabitazioni e vennero alla luce i restidi una necropoli costituita da circaquindici tombe, tutte orientate daovest a est, costruite con mattoniromani. Gli studiosi sono quindi risa-liti all'alto Medioevo. Proprio in queisecoli tutto il territorio piacentino fuinteressato da insediamenti deiLongobardi. Anche la chiesa parroc-chiale dedicata a San Nicola di Bari,di cui non si conosce la data dicostruzione, risale con molta proba-bilità al Medioevo, quando si pre-sentava di piccole dimensioni e fun-geva da cappella per un ospedaleche dava ospitalità ai pellegrini inviaggio per Roma. Lo storico pia-centino Campi parla a più ripresedella chiesa e dell' ospedale di SanNicolò. Una bolla del 1132 di papaInnocenzo III conferma al monasterodi San Savino, fra gli altri possedi-menti, anche la chiesa e l'ospedaledi San Nicolò.Proprietà ribadita in un privilegio del1173 di papa Alessandro III. Moltoimportante per conoscere la storiadel paese è anche un antico docu-mento custodito nell'archivio parroc-chiale di San Nicolò: si tratta di unapergamena del 1244 che testimonial'investitura, concessa al priore dellachiesa e dell'ospedale di San Nicolòoltre Trebbia, di varie terre poste neipressi del fiume stesso. Una di que-ste terre è detta "non multum longe adomo Templariorum", cioè non lonta-no dalla dimora dei Templari. Questo

Breve storia di San Nicolò: il paese dedicato a San Nicola, il santo protettore de bambiniSan Nicolò

dimostra che anche nella nostrazona esistevano nel secolo XIII inse-diamenti del Templari, che eranomonaci - cavalieri aventi il compito diproteggere i pellegrini durante i loroviaggi. Esistono ancora oggi riferi-menti ai famosi monaci - guerrieri eli troviamo nella toponomastica loca-le: infatti ben due fattorie limitrofealla nostra zona portano nomi lega-ti ai cavalieri del Tempio. Una sichiama Tempio Sopra ed è posta trala via Emilia e la linea ferroviariaPiacenza - Voghera a metà stradatra San Nicolò e Rottofreno. L'altrainvece è denominata Tempio Sottoe si trova nel comune di Calendascolungo la strada che dalla Boninaporta a Santimento. Di notevole inte-resse storico anche la via Emilia,oggi fulcro della vita del comune,lungo la quale nel corso dei secoli sisono sviluppati i paesi e soprattuttoSan Nicolò. Dapprima piccolo seg-mento della via Postumia, stradaromana, poi nel medioevo brevetratto della cosidetta Romea oFrancigena, strada di cui si serviva-no i pellegrini provenienti dallaFrancia per raggiungere Roma.

San Nicolò: il suo nome e il suosanto In Italia i paesi dedicati a SanNicola sono circa una trentina e fraquesti il nostro San Nicolò. Il nomedi origine cristiana si distingue dagliomonimi per l'aggiunta della specifi-cazione "oltre Trebbia". San Nicolanacque a Licia nel 270 e morì nel352 a Mira in Asia Minore dove erastato Vescovo. Le sue spoglie furo-no trasportate nel 1087 a Bari.Ancora oggi i suoi resti sono conser-vati nella cripta della grandiosa basi-lica di Bari a lui dedicata.La leggenda.Un'antica leggenda

racconta che San Nicola si recò inun'osteria per mangiare e l'oste gliservì delle carni che però il santorifiutò. Il santo volle vedere dove fos-sero conservate le carni, così l'ostegli mostrò un mastello colmo dipezzi di carne sotto sale. San Nicolatracciò il segno della croce e mira-colosamente dal tino uscirono tre

bambini. Si dice inoltre che quandonasceva un bambino debole e sitemeva che morisse, la mamma loconsacrava a San Nicola e gli impo-neva il nome del santo. In questomodo il santo avrebbe salvato emantenuto in salute il bambino. SanNicola si festeggia il 6 Dicembre.

Il gruppo è stato fondato da Don Bruno Negri negli anni 50 e dopo avere get-tato le basi di questo piccolo ma significativo gruppo si sono succeduti PaoloGazzola, successivamente Nello Bravi poi Giulio Maserati e dal 1988 l'attualecapogruppo Carlo Ferrari. L'impegno che il gruppo di San Nicolo' ha svoltonegli ultimi dieci anni è stato sempre e solo rivolto alle persone deboli e biso-gnose di aiuti economici e morali. Infatti annualmente in occasione delle festenatalizie il nostro impegno si è rivolto nei confronti di case protette e case diriposo andando a parlare con gli ospiti e abbiamo cercato di distoglierli dai loropensieri e malanni dialogando e fornendo loro momenti di musica e canti clas-sici dei nostri cori. L'altro aspetto meramente operativo si può sinteticamenteriepilogare: alcuni di noi si sono impegnati in Albania per la costruzione discuole, così pure in occasione del terremoto in Umbria ci ha visti impegnati perla ricostruzione di una scuola di avviamento professionale a Foligno. Nel brevetermine siamo stati impegnati fornendo a nostre spese il rifacimento delleporte della Chiesa di San Nicolò, abbiamo restaurato il cippo ai caduti parti-giani del Viale di Villa Borghese prima di Rottofreno, abbiamo reso possibile larealizzazione del monumento ai ciambellai, in località Noce, restaurando l'an-tico forno che era ormai caduto in completo abbandono, questo grazie all'im-pegno di una decina di alpini che rinunciando a piacevoli fine settimane dishopping, hanno disegnato, progettato e realizzato il basamento e l'impiantoche permette di illuminare l'opera dello scultore Perotti. In questi giorni dopodiversi tentativi verbali fatte da alte personalità, con la consueta umiltà chesempre ci contraddistingue senza tanto clamore in una ventina di noi abbiamoripulito l'alveo del fiume Trebbia da ben ventiquattromilaottocentocinquantachili di pneumatici che erano stati portati dall'acqua da una discarica abusivarisalente a circa venti anni fa, infatti lo spostamento dello scorrimento delfiume ha eroso la riva nella quale eran state sepolte e la corrente li aveva dis-seminati lungo tutto il fiume. Questi sono solo la punta di una cima che quasiquotidianamente noi contribuiamo a elevare rafforzando e consolidando i valo-ri dell'alpinità fra la gente "tasi e tira". Con vivo senso di gratitudine, il capogruppo ringrazia tutti gli alpini di San Nicolò, in particolar modo:Molinari Enzo, 16/09/1913 - Giacomelli Emilio, 26/04/1919 - MazzoniErnesto, 12/05/1921 - Romenti Ugo, 14/11/1920 - Dario Sogni, 04/04/1919.

STORIA DEL GRUPPO DI SAN NICOLO’

C on grandeonore e orgo-glio rivolgo il

più affettuoso, cor-diale e caloroso salu-to di benvenuto a tuttigli alpini che neigiorni del 10 e 11 set-tembre prossimi inva-deranno S. Nicolò perl’annuale appunta-mento a loro dedicatoe cioè la “54a FESTAGRANDA”. Anche in qualità dialpino profondamen-te convinto, con gran-de soddisfazione os-piteremo nel nostro comune, per laprima volta, questo importante esignificativo avvenimento.La nota ospitalità della nostra comu-nità non mancherà di manifestarsi inmodo generoso anche in occasione diquesto importante e storico evento perS. Nicolò. La genuinità, l’altruismo ela generosità degli alpini è nota; que-sti stessi valori predominano nellacomunità e pertanto lo stare insiemein quei giorni sarà naturale e piace-vole per tutti! Oltretutto molti residen-ti del nostro comune hanno prestato ilservizio militare nel corpo degli alpi-ni e quindi il ritrovarsi sarà una gran-de occasione per ricordare la naia edincontrare vecchi amici. Come non ricordare inoltre le innu-

merevoli iniziative con-crete e le opere prestatedagli alpini in tempo dipace in tutte le parti delmondo, in Italia edanche nel nostro comu-ne; sempre con discre-zione e umiltà, ma conentusiasmo, altruismo egenerosità.Con grandissimo piace-re sono anche lieto diannunciare che l’occa-sione ci permetterà diricordare (intitolando-gli una piazza) unnostro grande e indi-menticato parroco oltre

ad essere stato per tantissimi annianche cappellano alpino: don BrunoNegri, “andato avanti” circa dodicianni fa.Augurandomi che gli ideali sopracita-ti rimangano indelebili e perpetui neltempo colgo l’occasione per espri-mervi, anche a nome di tutta la comu-nità che rappresento, un doveroso esincero ringraziamento per comesiete e per cosa fate. Ansioso di vive-re von voi in allegra amicizia la pros-sima “54a FESTA GRANDA” desi-dero ancora una volta esprimervi,anche a nome di tutti i sannicolini, ilmio più sincero e cordiale benvenuto.

Il sindaco di RottofrenoGiulio Maserati

Il Saluto del Sindaco

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PARMA 2005Efinalmente è arrivata l'adu-

nata dei cugini...... Dopol'attesa spasmodica degli

ultimi mesi, come nelle prece-denti Adunate, piena di dubbi,domande, pronostici sull'af-fluenza, su come sarà l'acco-glienza della gente, anche aParma tanto tuonò che piowe;infatti la città verdiana ha rispo-sto nel migliore dei modi. Nonavevamo dubbi, infatti, essa hadato il suo contributo agli Alpinifin dai primordi con una levaalpina che ha sempre rifornito direclute la Julia. Come i nostriveci andavano nell'Exilles inTaurinense, tanti parmensi parti-vano per il Gemona. UnaAdunata Nazionale a Parma nonc'era mai stata e la città harisposto con la generosità che lacaratterizza, tanto nel modo difare della sua gente che nelleespressioni più genuine quali lapassione musicale eper la buona tavola.Così i sentimenti chepredominavano nellestrade erano dapprimauna certa curiosita, poiun entusiasmo quasiincoercibile. Fino dal-l'arrivo della bandieradi guerra il Venerdisera, durante tutta lakermesse del Sabatoed in un crescendo,questa volta rossinia-no, a giungere alla sfi-lata trionfale dellaDomenica, fino allacerimonia dell' ammai-nabandiera, triste, sevogliamo, ma forsemai così seguita, inPiazza Garibaldi. Nellasettimana precedentel'Adunata numerosialpini erano già giuntiin città alla ricerca deiposti tenda più strate-gici, degli acquartieramenti piùfavorevoli, anche se non proprioin città. Alpinissima la vicendadi un gruppo ligure che, atten-dato alle porte di Fidenza, resta-va fortuitamente senza cappella-no per la messa al campo delSabato; si imponeva allora unapattuglia esplorante che, pun-tando al bersaglio grosso, comedi consueto, usciva dalla Curiacon al seguito nientemeno cheS.E. il Vescovo di Fidenza che hacelebrato la Messa davanti atutto il gruppo schierato e sicu-ramente soddisfatto (l'alto pre-lato si sarà fermato anche allesuccessive libagioni ed alle atti-vità gastronomiche?). Potevamoaspettarcelo in una città comeParma il cui Vescovo, Mons.Bonicelli, già cappellano in gio-ventù del 5° Alpini ha inseritonel suo emblema araldico ilmotto del Reggimento; e loabbiamo visto infatti sfilare connoi con il cappello alpino ben

calcato in testa al posto dellamitria. Solo il tempo in settima-na per alcune cerimonie colla-terali nei paesi della provincia,tra cui gli onori alla Medagliad'Oro al VM Cap. Pietro Cella a

Guerra, nelle cui fila sicuramen-te militavano tanti AlpiniPiacentini e Parmensi.L'attaccamento della città èstato infatti grandioso, conPiazza Garibaldi piena all'inve-

tacolo delle varie attività orga-nizzate (campi espositivi dell'E-sercito, mostre fotografiche,esposizioni di cimeli, attrezzatu-re della Protezione Civile, ecc).La Protezione Civile Alpina stes-sa aveva durante la mattinataeffettuato attività addestrativaripulendo buona parte del parcodella Cittadella. L'evento co-munque più rappresentativodella giornata è stata la Messain Duomo officiata dal Vescovo,alpino come si è detto, in suffra-gio di tutti i Caduti; nell'omeliaabbiamo ritrovato l'esperienzadi un uomo di Chiesa la cui pre-parazione è stata nettamentesegnata dal servizio nelle Trup-pe Alpine. Nulla di più da diredella solita e sempre diversaemozionante serata del Sabato,se non che l'eccessivo numerodi bancarelle poco alpine emolto "porchettare" rendevano

lo spettacolo in certezone più simile ad unasagra di paese che allanostra solita ridancia-na riunione. Undiciore continue di sfilatala Domenica, lo sabene la nostra sezioneche ha atteso fin quasial tramonto per poterpartire, eccezionale. La folla attorno non èdiminuita durante lagiornata, sempre calo-rosa ed inneggianteagli Alpini Tricoloridappertutto, a miopersonale giudizio unadelle migliori Aduna-te, sotto questo aspet-to, tra quelle alle qualiho avuto la fortuna dipartecipare.Numerose le persona-lità dello Stato presen-ti, mancava però ilPresidente della Re-

pubblica, trattenuto da altriimpegni istituzionali; si è persoun grande spettacolo e la sfilatadell'Italia più vera che nei suoidiscorsi compare sempre. "....ma un alpino ci sarà sempre"abbiamo letto su di uno stri-scione "se lo vorremo".Probabilmente sta proprio qua ilnocciolo del problema: avrannosì sospeso la leva, ridotto i bat-taglioni alpini, ma se continue-remo ad essere fedeli ai valoriche il Corpo Degli Alpini ci hainsegnato, ogni decisione presacon coerenza sul nostro futuro,che non snaturi la sostanza stes-sa dell'essere Alpino, ci porteràa continuare la nostra affasci-nante storia per molto tempoancora. Arrivederci allora adAsiago il prossimo anno, allaprima Adunata senza alpini dileva, forse la prima del nuovocorso dell'Associazione.

Gianluca Gazzola

Bardi, al quale, per vari motivi,ci sentiamo molto legati anchenoi piacentini, che era giàtempo di rendere gli onori allaBandiera di Guerra del 3° Alpini,il reggimento conquistatore delmonte Nero durante la Grande

rosimile. Detto dalla stampa cit-tadina, già il Sabato la cittàimbandierata non era mai statacosì bella; gli Alpini a frotte,suddivisi per gruppi o alla spic-ciolata, uniti alla cittadinanza, sisono goduti il particolare spet-

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La sezione di Imola ha ospi-tato ad aprile il nonoConvegno Itinerante dellaStampa Alpina (CISA).Ovviamente Radio Scarpanon poteva mancare (rap-presentato dal consigliereGiuseppe Ghittoni), essendopresenti ben 59 testatesezionali ed 8 di gruppo.Cifre importanti, che testi-moniano quanto la stampaalpina sia un fenomenodegno di nota, sia per laqualità del prodotto che peril numero complessivo dilettori, stimato in più di unmilione.Non riportiamo il resocontodettagliato della due giorniimolese, sia per motivi dispazio, sia perché L’Alpinoha riportato con un ampioservizio l’evento, ma focaliz-ziamo la nostra attenzionesu alcuni aspetti principali.Il tema principale del conve-gno era il futuro della nostraassociazione (accattivante il

CONVEGNO ITINERANTEdella STAMPA ALPINA

CONVEGNO ITINERANTEdella STAMPA ALPINA

Camminare e ricordare

titolo “Togliamo il puntointerrogativo dal futurodell’ANA”). I vari interventi succedutisihanno tratteggiato alcunelinee guida, quali la necessitàdi intensificare i contatti con i

Come prologo alla splendida adunata di Parma, il gruppo Alpini diPiacenza ha avuto come graditi ospiti gli alpini del gruppo diAlpignano (To) che hanno fatto tappa nella nostra città in occasio-ne della marcia intitolata “Camminare e ricordare”. La marcia,giunta alla quarta edizione (le precedenti coprirono le distanzaPalermo-Catania, Alpignano – Aosta e Tarvisio – Trieste in occa-sione delle passate adunate nazionali), ha lo scopo di commemo-rare i caduti e gli amici andati avanti.L’edizione di quest’anno è partita venerdì sette maggio alle oreotto e ha toccato i seguenti paesi: Alpignano, Pino Torinese,Chieri, San Damiano d’Asti, Vigliano, Masio, Solero, Spinetta,Tortona, Casteggio, Stradella, Sarmato, Piacenza, Cortemag-

quotidiani locali, di condivi-dere le esperienze delle altresezioni e di valorizzare lostrumento della comunica-zione nel suo significato piùampio, con particolare riferi-mento al web e al mondo di

internet, oggi più che maicapofila di una efficace e dif-fusa comunicazione dimassa.Il problema della visibilità èsempre all’ordine del giornoe solo dando spazio allenostre iniziative possiamocoinvolgere nuovi iscritti edottenere quella “pubblicità”di cui abbiamo bisogno inseguito all’evento nefastodella sospensione del servi-zio di leva.Radio Scarpa esce rinfranca-to da questo appuntamento,sia per i complimenti ricevu-ti che per gli stimoli che unappuntamento così presti-gioso dà a chi collabora allarivista. L’augurio del Comi-tato di Redazione è chenuova linfa arrivi ad alimen-tare i prossimi numeri, certiche il nostro periodico sezio-nale possa migliorare ulte-riormente solo con il contri-buto di tutti i lettori.

“Il consigliere Ronda”: così lo chiamavano tutti gli alpini piacentini. Punto diriferimento alle varie iniziative che la sezione alpini di Piacenza regolarmenteorganizzava. Ha partecipato alla ricostruzione della scuola di Foligno distruttadopo il terremoto del 1999; si è reso disponibile alla ristrutturazione del dor-mitorio pubblico vicino alla stazione di Piacenza, ora intitolato “RifugioCasatelli”. È stato il promotore della sistemazione del salone parrocchiale aPieve di Montarsolo nella parrocchia del nostro cappellano don GiacomoFerraglio e recentemente intitolato a don Carlo Gnocchi.Nel 1968 ha formato il gruppo alpini di Settima con circa 30 iscritti, fino a por-tarlo a quasi 100.Ai funerali tantissimi gli alpini presenti in rappresentanza dei 46 gruppi pia-centini. Oltre al vessillo della Sezione di Piacenza, anche quello della Sezionedi Parma con il presidente Maurizio Astorri.Gli alpini piacentini lo ricordano con grande amicizia e fraternità alpina.

giore, Soragna, Fontanellato e Parma. Protagonisti dell’”impresa”l’organizzatore Bruno Miraglio (del gruppo di Alpignano), CorderoMichele (capogruppo di Alpignano), Oliviero Pierrocco (del gruppodi Alpignano), Mobilia Luigi (del gruppo di Borgo San Dalmazzo,Sezione di Cuneo), oltre agli amici degli alpini Cordero Giovanni(77 anni) e Bruno Francesco.In occasione della sosta a Piacenza agli amici di Alpignano è statoofferto un rancio alpino presso il salone parrocchiale di SanLazzaro, dove – grazie alla disponibilità del parroco – i marciatorihanno potuto pernottare per recuperare preziose energie in vistadella tappa del giorno successivo.

L’ALPINO GILBERTO RONDA E’ ANDATO AVANTI

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Il nucleo della protezione civilesta crescendo anche a Piacenza.Nel corso del 2004 i volontariA.N.A. impegnati nella protezionecivile si sono distinti negli inter-venti effettuati per lavori sulfiume Trebbia ed in occasionedell’iniziativa per il recupero e laprotezione di parte del territoriodell’Appennino parmense.Infatti, tutti i Sabati ormai da pri-mavera, in collaborazione con ilRaggruppamento provinciale, ivolontari alpini si sono recati sulgreto del Trebbia per effettuareoperazioni di pulizia e ripristinodell’alveo del fiume. Inutile direche l’attività ha coinvolto tuttal’organizzazione che il gruppopoteva mettere in campo, sia perla vastità sia per la durata dell’in-tervento, che, infatti, si è protrattofino all’autunno inoltrato.L’intervento ha permesso aivolontari di relazionarsi ed adde-strarsi in concomitanza con altrerealtà del volontariato piacentino.Inoltre a Borgo Val di Taro, per l’e-sercitazione annuale del 2° RGPTdella PC Alpina, è stato allestito

ATTIVITÀ DI PROTEZIONE CIVILE NELL’ANNO 2004

un campo base con la partecipa-zione di oltre 1000 Alpini lombar-di, liguri, toscani ed emiliani di cui12 di Piacenza. (Cesare Albertelli,

PIACENZA - (n.p.) Instancabili i volontari alpi-ni piacentini del nucleo di Protezione Civile. Liabbiamo incontrati di ritorno da Bari dove, inrappresentanza dell’Emilia Romagna e in col-laborazione con i gruppi di Latina, Bergamo,Lecco,Bolzano, hanno smantellato l’interatendopoli allestita per i pellegrini che hannopartecipato al XXIV Congresso EucaristicoNazionale cui ha presenziato anche papaBenedetto XVI.Per quattro giorni i sei alpini piacentini hannolavorato duramente. Un’esperienza che siaggiunge a quella già vissuta a Roma nell’im-ponente evento (seppur triste) dei funerali diGiovanni Paolo II. Circa duecento le tende chegli alpini hanno dovuto smontare e caricaresull’automezzo principale messo a disposizio-ne dalla Protezione Civile Nazionale. I volontari piacentini che hanno partecipato ailavori sono Ermanno Secchi (coordinatore),

Christian Colombi, Giuseppe Villa, GilbertoSchiavi,Giuseppe Chinosi, Armando Perini.Ad accoglierli al ritorno il presidente dellasezione alpini di Piacenza, Bruno Plucani, ilquale ha ringraziato il gruppo di volontari perl’attaccamento dimostrato al “Corpo” e l’im-pegno verso le necessità di chi ha bisogno. Aiprimi di luglio si sono recati a Riolo Terme peruna nuova esercitazione di dieci giorni perl’allesttimento di un campo-accoglienza,sempre in collaborazione con la SezioneEmilia Romagna.Attualmente il Nucleo di Protezione civilesezionale è composto da 30 unità.Rimangono comunque aperte le iscrizioni percoloro che intendono aderire alle attività ealle esercitazioni che regolarmente i volonta-ri svolgono nell’ambito provinciale e regiona-le.

Germano Bertuzzi, Giuseppe Chi-nosi, Gian Luca Gazzola, RenatoGiraldi, Ernestino Marchini, Gae-tano Morosoli, Luciano Palombi,

Angelo Perini, Alberto Sartori,Giuseppe Villa e Marco Zazzali).Essi si sono impegnati nellariapertura di un sentiero lungocirca 350 m che collega un picco-lo abitato al torrente che ne ali-mentava il vecchio mulino. Unatarga in rame, appositamenteconfezionata dall’alpino SilvanoDelindati, posta all’inizio del sen-tiero, ricorda l’evento. Il lavorosvolto è stato anche a scopodidattico, infatti, ora le scolare-sche potranno accedere agevol-mente al vecchio mulino perpoter vedere testimoniato unodei vecchi mestieri ora quasicompletamente scomparsi.L’esercitazione si è svolta il 3 – 4 –5 settembre 2004 con l’aperturadi ben 41 cantieri distribuiti neiterritori di 14 comuni. Il nucleopiacentino si sta gradualmenteattrezzando grazie ai proventi dellavoro svolto ed alla disponibilitàdi Alpini e simpatizzanti. In parti-colare merita un ringraziamentoil cav. Aldo Silva che ha offertouna borsa valigia ad ogni compo-nente il nucleo.L’auspicio è di vedere aumenta-re le adesioni e la qualità opera-tiva. Il nucleo di Piacenza, rap-presentato dal presidente sezio-nale cav. Bruno Plucani e dalcoordinatore Ermanno Secchi,s’impegna per la realizzazionedi questo obiettivo.Naturalmente il gruppo è apertoa qualsiasi Alpino od amico degliAlpini; se ti senti di operare agomito a gomito con amici, in ungruppo di fratelli Alpini, sia per ilbene comune sia per la sicurezzaed il benessere di persone menofortunate, magari colpite da cala-mità, allora la Protezione CivileAlpina fa per te. Iscriviti senzaindugio o alla sede di PiazzaCasali, 7 a Piacenza o presso ilcoordinatore Ermanno Secchi.

Il Nucleo di Protezione Civile alla sfilata di Parma 2005

Il Nucleo di Protezione Civile in partenza per Roma in occasione dei funerali di papa Giovanni Paolo II

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VITA NEI GRUPPIBettola Borgonovo

Vigolzone

Anche quest’anno, in occasionedella Fiera dell’Angelo, il Gruppo

Alpini di Borgonovo era presente allarassegna enogastronomica.Come nella precedente edizione, ilGruppo ha offerto ai visitatori il gnoc-co fritto farcito con i salumi e i for-maggi delle nostre vallate. I socihanno aderito in forze visto lo scopobenefico dell’iniziativa. Una partecospicua del ricavato è stata devolutain beneficenza. La nostra scelta ècaduta sul nuovo hospice dell’IstitutoAndreoli (casa di riposo presente nelcomune di Borgonovo) e al CUAMM(medici per l’Africa) per la realizzazio-ne di una scuola per ostretiche inMozambico. Il 18 giugno, presso lasede di Bruso, è avvenuta la conse-gna del ricavato dell’iniziativa allapresenza del sindaco di Borgonovodott. Francesconi e del parroco donPaolo Buscarini. Dopo un breve dis-corso del capogruppo Filippo Salvi edel vicecapogruppo Piero Bosini è

avvenuta la consegna delle somme. Arappresentare l’Istituto Andreolierano il presidente Alessandro Fioranicon i collaboratori Loretta Crosignanie Roberto Caritatevoli che hanno elo-giato il Gruppo per la lodevole inizia-tiva e per essersi ricordati dell’istitutoa volte un po’ troppo dimenticato dalpaese. Per il CUAMM la dott. PatriziaMorganti ha elogiato a nome dellasua associazione gli alpini borgono-vesi, ringraziandoli per la donazionein un momento così difficile per leorganizzazioni non governative cheoperano nei paesi del terzo mondo. Ilgruppo ha anche fatto dono di dueguidoncini che saranno esposti all’i-stituto e nella nuova scuola inMozambico.A conclusione della giornata è statoofferto a tutti i presenti un piccolo rin-fresco. La collaborazione con l’IstitutoAndreoli continua con la realizzazionedi un giardino e la sua successivamanutenzione.

Riportiamo la lettera spedita dalla famiglia GALASAN, abitante aMitoc nella repubblica Moldova, al Gruppo di Bettola.Per non stravolgerne il senso riportiamo integralmente il documento,tradotto dal Rumeno all’Italiano, che abbiamo ricevuto.

14 Ottobre 2003

Io sottoscritta Galasan Paolina e tutta la nostra famiglia composta da4 persone, siamo molto contenti per il regalo ricevuto- una carrozzel-la per disabili destinata al mio figlio Galasan Simon, nato il 19 diFebbraio 1992.Questa Vostra offerta ha reso più facile la cura del nostro bambino di-sabile dalla nascita. Da oggi in poi non saremo più costretti a portar-lo sulle nostre braccia.Ringraziamo di tutto il cuore l’Associazione Nazionale Alpini, e parti-colarmente il Gruppo Alpini di Bettola e di Piacenza, nonché il sig.Giancarlo Carini che ci ha consegnato la carrozzella.

Galasan Paolina

Bravi a tutti gli Alpini coinvolti nell’iniziativa.

GITA SOCIALELa nostra gita, cui hanno preso partealpini di Agazzano, Fiorenzuola ePontedell’Olio, si può definire un ritornoe un pellegrinaggio: un ritorno nei luo-ghi dove molti di noi hanno fatto la naiatanti anni orsono ridestando tanti ricor-di di gioventù, pellegrinaggio compiuto

visitando luoghi tristemente famosi danon dimenticare. Dopo una breve sostaad Udine, siamo riparttiti per Trevisodove abbiamo rivisto varie località bennote a noi alpini della Julia comeGemona, Tolmezzo, Venzosa con fer-mata a Moggio Udinese per il pranzo.Abbiamo quindi proseguito perPontebba e Tarvisio passando il confi-ne a Cava del Predil e dopo aver per-corso la valle dell’Isonzo teatro della 1°guerra mondiale toccando Plezzo eTolmino siamo arrivati a Caporettodove abbiamo visto l’interessante

Museo storico. La cena e il pernotta-mento a Solcan in Slavonia rientro inItalia a Trieste che abbiamo visitatoaccompagnati da un alpino della localesezione. Visitate le Foibe di Basovizza,profondi crepacci esistenti in questezone del Carso che possono arrivare apiù di duecento metri, dove i nazisti e i

ESTATE 2005Sarà un’estate calda per gli alpini di Sarmato che saranno impegnati in tre importanti appuntamenti.

1. L’annuale “SAGRA DI SAN ROCCO” che partirà il 12 agosto per con-cludersi la sera del 16, giorno del Santo Patrono del paese. Tutte le serenell’ampio spazio attrezzato davanti alla sede sociale, musica e danze pergiovani e non più giovani. Inoltre sarà sempre aperto lo stand gastrono-mico con i piatti tipici piacentini.Quest’anno avremo però una novità importante proprio nel giorno dedi-cato al Santo il 16 agosto con un’importante manifestazione: “SARMATO-MESTIERI” dedicata ai vecchi mestieri ed ai prodotti tipici del lavoro pia-centino tradizionale e moderno. La rassegna, che lo scorso anno si eratenuta nei locali della Canonica Parrocchiale, si sposta nelle vie centralidel paese e viene organizzata in collaborazione con il Comune diSarmato.Nel pomeriggio dello stesso giorno ci sarà una bella manifestazione fol-kloristica sul vicino campo sportivo parrocchiale, mentre a conclusionedella Sagra assisteremo allo spettacolo pirotecnico d’eccezione.

2. Il 3 e 4 Settembre, ad Agazzino, altro importante appuntamento conl’ormai tradizionale Festa dei “Vecchi Ricordi”, con esposizione di vecchiemacchine agricole che faranno anche una tour tra i campi e le cascine delcomune. Come sempre la gastronomia degli alpini conforterà le fatichedella gente dei campi, e non solo, affezionata all’evento.

3. E l’8 e 9 ottobre, infine, grande festa dell’anniversario di Fondazionedel Gruppo Alpini di Sarmato, e di ricordo per quanti sono andati avanti.Momento di unità del Gruppo con tutti gli Alpini, ma anche di condivisio-ne con tutta la comunità locale per l’apporto dato e ricevuto nel corso ditutto l’anno.

titini buttavano la gente (ebrei e italiani)ancora vivi, legati con un filo di ferro.Abbiamo quindi ascoltato la letturadella “Preghiera degli infoibati” scrittadall’arcivescovo di Trieste. Il capogrup-po Morosoli e l’alpino Cademartini plu-ridecorato della Divisione Garibaldihanno deposto una corona d’allorosulla foiba principale. Abbiamo quindiringraziato gli alpini Michele Rosa eLorenzo Andreani della Sezione diTrieste per la loro disponibilità e siamoritornati a Piacenza.

Sarmato

Il capogruppo di Bettola Giancarlo Carini con il piccolo Simon

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V I TA S E Z I O N A L E

50° del Gruppo di Pontenure5 GIUGNO 2005

N ella cornice di una splendidagiornata di sole che ha favorito

la partecipazione di numerosi alpinie degli abitanti che coinvolti dallasolenne manifestazione hannoaddobbato le vie del paese con il tri-colore. Accompagnati dalla bandamusicale “Del Val Pegorini”, da unpiccolo drappello di crocerossine edalle diverse autorità civili e militarihanno sfilato le rappresentanzedelle Sezioni di Piaceza e ReggioEmilia insieme ai numerosi gagliar-detti dei gruppi della nostra provin-

cia. La cerimonia, presenziata dalVicepresidente Nazionale GiorgioSonzogni, è iniziata con la deposi-zione di una corona al Monumentoai caduti, ha poi proseguito per levie del paese fino a giungere adun’area verde con un piccolo giardi-no da intitolare agli Alpini, dove èstata collocata una simbolica scultu-ra dell’artista piacentino RinelloBrusi raffigurante tre volti che rap-presentano il passato, il presente e ilfuturo del Corpo Alpino. Con unmonito a non dimenticare i caduti.

Arrivati nella piazza Centrale ilSindaco Angela Fagnoni ha apertole serie degli interventi sottolinean-do lo spirito di fratellanza e di soli-darietà sempre presente nellesituazioni di bisogno. Il Presidentedi Sezione Bruno Plucani ha poiricordato nel suo intervento che ilmotto degli alpini è “onorare i mortiaiutando i vivi” citando alcune inizia-tive nelle quali la locale sezione èimpegnata. Sono poi seguiti gliinterventi di Roberto Formaggioniconsigliere nazionale per l’EmiliaRomagna, il saluto del capogruppoPontenurese Giorgio Lazò e quindila semplice ma significativa allocu-zione del Vicepresidente nazionaleGiorgio Sonzogni che ha nome delpresidente nazionale Corrado Pe-rona e dei 390mila membri dell’as-sociazione ha invitato a tenere sem-pre alti gli ideali alpini di solidarietà,di fratellanza e di attenzione verso ipiù deboli e bisognosi e ha ricorda-to i reduci di guerra attraverso lepersone del loro rappresentantepontenurese Giuseppe Larini.

Il sindaco di Pontenure AngelaFagnoni con il VicepresidenteNazionale Giorgio Sonzogni

Il Vicepresidente Nazionale Giorgio Sonzogni, il sindaco di PontenureAngela Fagnoni e il Presidente sezionale Bruno Plucani durante la sfilata

Alzabandiera

Benedizione del cippo

Importante Raduno Sezionale quello che si svolgerà domenica 25 settem-bre p.v. nella bella cittadina della Val d’Arda. Nel corso della cerimonia, cheavrà inizio alle ore 9 al Monumento ai Caduti, si andrà ad inaugurare lanuova sede del gruppo situata nei pressi dei padri Sacramentini. Per parec-chio tempo gli alpini hanno lavorato per rendere decorosi i locali destinati adaccogliere non solo gli iscritti,ma anche tutti gli amici degli alpini. Durante lagiornata si ricorderà anche l’alpino Diego Repetti, fratello dell’attuale sinda-

PPPPrrrrooooggggrrrraaaammmmmmmmaaaaore 9,00 Alzabandiera al Monumento ai Caduti (Giardini Pubblici)

ore 9,30 Ammassamento presso il convento dei Padri Sacramentini

ore 9,40 Inaugurazione della Sede Associativa

ore 10,00 Sfilata per le vie del paese

ore 10,30 Santa Messa celebrata dal parroco Mons. Luigi Ghidoni

ore 11,30 Deposizione corona, saluto autorità presenti: oratore ufficiale

della cerimonia sarà il Gen. Cesare Di Dato, diretttore del gior-

nale “L’Alpino”

ore 12,30 Pranzo nella nuova sede (presso i Padri Sacramentini)

Infine dopo l’omaggio del guidonci-no sezionale alle varie autorità pre-senti e lo scambio di attestati con laconsueta preghiera dell’Alpino esulle note di “Signore delle Cime” lamanifestazione si è conclusa.

Dielle

co di Cortemaggiore, Luigi, che per un incidente sul lavoro ha raggiunto ilParadiso del Generale Cantore, lasciando increduli e sgomenti tutti gli alpi-ni e l’intero paese. Oratore ufficiale della manifestazione sarà il direttore delnostro giornale nazionale “L’Alpino”, il generale Cesare Di Dato, il quale,nonostante gli innumerevoli impegni, ha accettato l’invito rivolto dallaSezione di Piacenza. E non si mancherà certo di fare gli auguri al vecio alpi-no Pelizzeni Romeo che in questi giorni ha compiuto 91 anni. Dielle

22225555 SSSSeeeetttttttteeeemmmmbbbbrrrreeee 22220000000055553° RADUNO SEZIONALE A CORTEMAGGIORE

Sfilata Festa Granda 1995

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REDAZIONE ED AMMINISTRAZIONEPiazza Casali, 7 - Piacenza - Tel. 0523 322980 - www.anapiacenza.it - [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEDino Lombardi

COMITATO DI REDAZIONE - Presidente: Bruno PlucaniCOMMISSIONE RADIO SCARPA - Giuseppe Ghittoni, Alberto Gemelli, RobertoMigli, Gianluca Gazzola - Addetto alla spedizione: Giuseppe Manfredi

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GRUPPO ALPINI DI VERNASCAMarazzi Maurizio

GRUPPO ALPINI DI LUGAGNANOBarani Ludovicogià vice Capogruppo

GRUPPO ALPINI DI AGAZZANOSchiaffonati Ezio

GRUPPO ALPINI DI PECORARAQuadrelli Ginocapogruppo di Pecorara per 58 anni

GRUPPO ALPINI DI RUSTIGAZZOGuarneri Luigi

GRUPPO ALPINI DI SETTIMARonda GilbertoCapogruppo

GRUPPO ALPINI DI CASTELSANGIOVANNIGenesi Adamoex Capogruppo

Molinari Renzo

Sezione in gramaglie

E’ nata Giada figlia di Ottobelli Filippo e Risoli Romina.

Congratulazioni e felicitazioni da tutti gli Alpini di Rustigazzo!!

Stelle alpineGRUPPO DI RUSTIGAZZO

ALPINO CHIAMA ALPINO

E’ nato Luigi, figlio di Guarnieri Sergio e Soressi Federica.Scarponcini

Vi scrivo questa mia E-Mail per chiedervi (se è possibile)informazioni sull'alpinoLOSI FRANCO del primo scaglione 1967 che era nella caserma R.R.R.R. JULIAdi Basiliano (UD) e in quel periodo risiedeva a Riva Trebbia di San Nicolò (PC)in via IV Novembre, 29In attesa di un positivo riscontro vi ringrazio anticipatamente alpino achille rai-nieri E-Mail: [email protected]

La Sezione Alpini di Piacenza, in collaborazione con l’Università Cattolica delSacro Cuore, intende organizzare per venerdì 21 ottobre p.v. alle ore 21 unconcerto benefico con il Coro A.N.A. di Milano e il Coro A.N.A. Valnure, coriufficiali delle rispettive Sezioni. Alla serata, all’insegna della solidarietà alpina,saranno presenti autorità civili, militari e religiose della nostra provincia.Il direttore del Coro A.N.A. di Milano, Max Marchesotti, ha accettato di buongrado tale invito a dimostrazione della grande amicizia instaurata con il nostromaestro don Gianrico Fornasari. Naturalmente sono invitati tutti gli alpini pia-centini, amici degli alpini e loro familiari che avranno la possibilità di ascoltarenuovi brani che i due cori proporranno dal loro repertorio. La serata sarà pos-sibile grazie all’interessamento del dottor Libero Ranelli, direttore della sedepiacentina dell’Università Cattolica.

Commovente e significativo l’in-contro avvenuto nella sede dellaSezione A.N.A. di Piacenza didue reduci del battaglionePiemonte che hanno combattutospalla a spalla tutta la guerra diLiberazione. Insieme a DomenicoBassi e Dario Sogni sono interve-nuti i parenti dell’amico BrunoTurni andato avanti nel 1998.Dopo un brindisi augurale i reduci

21 Ottobre 2005CONCERTO BENEFICO

ALL’UNIVERSITA’ CATTOLICA DI PIACENZA

Incontro con i Reduci

hanno ricordato fatti e vicissitudinidel lungo periodo trascorso insie-me durante la guerra dalla Russiaalla Grecia, all’Albania, all’exJugoslavia e così via. Il PresidenteBruno Plucani ha quindi conse-gnato il guidoncino della Sezionedi Piacenza con l’augurio di ritro-varsi alla prossima Festa Grandache avrà luogo a S.Nicolò l’11 set-tembre 2005.

INTERVENTO AL MURO DELLA PELLEGRINASi avviano alla conclusione i lavori di ristrutturazione del muro a “LaPellegrina”, la casa famiglia di proprietà della Diocesi di Piacenza-Bobbio situata nei pressi di Gossolengo che accoglie giovani siero-positivi ed ex tossicodipendenti. Don Giorgio Bosini, che dirige lastruttura, è estremamente soddisfatto degli Alpini che giornalmenteportano avanti il lavoro di muratura ed ha affermato che “gli alpinisono persone con un cuore grande e sempre pronti ad aiutare chi ènella necessità”. Il responsabile della commissione lavori, GrazianoZoccolan, capogruppo di Castel San Giovanni, che non manca maia queste iniziative sezionali e provetto muratore, ringrazia tutti ivolontari alpini che si sono alternati nello svolgimento dei lavori. Infuturo sicuramente ci saranno altre iniziative di questo tipo cui, fin daora, la Sezione invita tutti i gruppi a partecipare con i propri volonta-ri perché le necessità sono tante e le risorse sempre poche.

In una foto alcuni volontari durante i lavo-ri; nell’altra il responsabile della commis-sione lavori, Graziano Zoccolan

Il Coro A.N.A. Valnure

I due reduci insieme agli alpini Gianluca Gazzola e Marco Girometta

I due reduci Domenico Bassi e Dario Sogni