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SETTORE TECNICO FIGC RELAZIONE ALLENAMENTI AC MILAN 10-11 maggio 2016 Centro Sportivo “Milanello” AUTORE PIER FRANCESCO BATTISTINI PROFESSORE MISTER RENZO ULIVIERI Milano 11/05/2016

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SETTORE TECNICO FIGC

RELAZIONE ALLENAMENTI AC MILAN

10-11 maggio 2016 Centro Sportivo “Milanello”

AUTORE PIER FRANCESCO BATTISTINI

PROFESSORE MISTER RENZO ULIVIERI

Milano 11/05/2016

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Di seguito riporto gli allenamenti proposti da Mr. Brocchi ed

il suo staff in occasione del nostro incontro formativo.

Martedì 10 Maggio

Non credo di essere originale definendo meraviglioso il colpod'occhio di Milanello, struttura immersa in un oasi ditranquillità, sintesi di eleganza ed efficienza. Non da menol'accoglienza da parte del Mister e dello staff, nonostantel'enorme pressione che grava su di loro in questa meravigliosaavventura, particolare veramente non trascurabile,che da unadimensione dell'entusiasmo e l'impegno con cui il nostrocompagno di corso Cristian sta affrontando questa sfida.

Dopo i saluti di prassi del Mister Cristian Brocchi e del suostaff, alle ore 11 è cominciato l'allenamento sul campo, ilsecondo della settimana lavorativa che culminerà nel match disabato 14 maggio contro la Roma, preceduto da una fase diattivazione ed un lavoro individualizzato per ogni giocatoreche è stato svolto prima dell'inizio, come ci è stato riferito nelbriefing pomeridiano, mentre i portieri iniziavano il lavorosotto la guida di Giorgio Bianchi, preparatore, e la guida diAlfredo Magni, responsabile.

Pier Francesco Battistini

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È seguita una esercitazione che ha coinvolto 20 dei 24giocatori di movimento in campo, con 4 centrocampisti che sialternavano nello svolgimento del lavoro tecnico ed uncompenso “a secco” che permettesse lo stesso impegnovolumetrico dei compagni, con dei “vai e torna” sui 20mtcirca.

Al carattere condizionale dell'esercitazione, che prevedealcune corse in allungo anche di 60mt(vedi giocatore 2), sonoconiugati molti obiettivi tecnico-tattici(passaggio, stoporientato, smarcamento, rotazione, tempi di inserimento). Icentrocampisti centrali si alternavano ogni blocco.L'esercitazione è stata svolta per 6 blocchi da 3 minuti con unrecupero di circa 1'. L'immagine mostra l'esercizio svolto soloin una direzione , ma va immaginato in entrambe le direzionicon 10 giocatori che lo eseguono contemporaneamente, allaricerca della giusta attenzione che faciliti la coordinazionecollettiva.

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La seconda esercitazione si è svolta nella metà campo circa, edabbinava ad un marcato target condizionale,l'obiettivo tatticodella difesa dei difensori centrali in campo aperto, con ilsupporto di un esterno difensivo che rientrava con un tempoleggermente ritardato(la corsa dell'esterno partiva non appenagli attaccanti ricevevano palla).

L'esercitazione è durata circa 10', con il pallone continuamentemesso in gioco dai portieri, quindi, nonostante i giocatori dimovimento fossero 24 l'intensità è stata alta. Al termine diogni giocata offensiva, i giocatori rientravano moltovelocemente, con un allungo,alle postazioni di partenza.

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La seduta poi è proseguita con dei 7vs5(i 4 difensori più ilpivot davanti alla difesa) nella metà campo. I difendenti, oltreall'inferiorità numerica, erano messi sotto pressione daglioffendenti per un 1' consecutivo(quando la palla usciva ol'azione finiva, veniva immediatamente rimessa in gioco da uncollaboratore).

Il secondo di mister Brocchi, Alessandro Lazzarini , seguivai movimenti ed i comportamenti della linea difensiva, incitavae correggeva i movimenti, senza comunque interromperel'azione, per mantenere l'intensità dell'esercitazione, che si èsvolta in 6 blocchi di 1' per ogni metà campo(occupata da 7 vs5 + portiere). Il recupero era, ovviamente, il tempo di lavorodell'altro gruppo. Ci è stato riferito , nel briefing pomeridiano,che il secondo ed il terzo esercizio fanno parte di unaprogressione per la fase difensiva.

L'allenamento è terminato con una partitina nei 70 mt(area-area) giocata 9 contro 9. Nel briefing pomeridiano ci è statoriferito che il numero ritenuto corretto per questo spazio gioco

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è di 8vs8, ma la scelta è stata fatta per dosare il carico dilavoro. La partita è stata giocata per due tempi da 7' conrecupero di 2' circa.Tutto l'allenamento è ripreso dalle telecamere, e da un droneche rende disponibili le immagini, che vengono guardate datutto lo staff prima dell'allenamento successivo, alla ricerca dispunti per il miglioramento singolo e collettivo. Le immaginivengono poi proposte a circuito chiuso ad i giocatoridirettamente nello spogliatoio.

Al termine dell'allenamento, ci è stata presentata la stupenda struttura del Milan Lab, con le sue cinque aree tematiche che consentono uno studio a 360 gradi dell'atleta, al quale viene fatta una “fotografia” fisiologica integrata anche da parametri che riguardano anche lo stato psichico, oltre che quello fisico, dell'atleta.È interessante la visione “olistica” dell'atleta/persona, del quale si misurano tutti i parametri non in maniera asettica e scollegata, ma in una visione di insieme certamente all'avanguardia, soprattutto se si considera che questa struttura opera da 14 anni.

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Dopo uno squisito pranzo nel punto di accoglienza del Milan,siamo stati accolti nella sala riunioni,dal Mister e dal suo staff che ci hanno spiegato con un esauriente presentazione, la filosofia, lo spirito e l'organizzazione che animano lui ed il suo staff, giovane e numeroso.

Il mister ci ha spiegato come ogni ruolo abbia delle specifiche competenze all'interno e fuori del campo. Riporto la composizione dello staff:

AREA TECNICAALESSANDRO LAZZARINI – VICE ALLENATORESIMONE BALDO – ASSISTENTE TECNICOALESSANDRO LUPI – ASSISTENTE TECNICOALFREDO MAGNI – RESPONSABILE PORTIERIGIORGIO BIANCHI – PREPARATORE PORTIERI

AREA ATLETICAPIETRO LIETTI BRUNO DOMINICI FABIO ALLEVI MAURO BALDUS ANDREA PRIMITIVI

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SERGIO MASCHERONI

AREA VIDEOMARCO SANGERMANIMARCO GABRIELLIDAVIDE FARINALUCA MONGUZZI

AREA MENTALEANDREA PECCIARINI

Gli assistenti tecnici hanno tutti un preciso focus sulle diverse aree(difensiva, offensiva, costruzione) e svolgono compiti in relazione ad esse.Nutrita è la schiera dell'area atletica, che si occupa anche del Milan Lab, che oltre ai test completi, somministra anche un daily-test prima di ogni allenamento, i cui dati sono disponibili in tempo reale allo staff.Anche l'area video ed elaborazione dati è corposa, mentre il Mister ci ha spiegato come il responsabile dell'area mentale sia di grande aiuto a lui ed il suo staff, oltre ad essere disponibile a richieste che possano arrivare dai calciatori.Il Mister ci ha riferito poi alcuni particolari relativi al rapportocon i giocatori, con i quali ha avuto colloqui individuali per la migliore conoscenza del singolo; sulla comunicazione che è “personalizzata” a seconda della sensibilità e dello stato d'animo del giocatore stesso(pur essendo “le regole uguali per tutti”); che i parametri che vengono messi a disposizione dellostaff sono di ordine tecnico, fisico e mentale; che le somministrazioni di video vengono fatte sia con interventi mirati sui singoli che collettivamente, una volta nella settimana ed una volta nella riunione prepartita; che l'analisi della propria squadra occupa circa un 80% dell'analisi-video totale; che la “reazione alla palla persa”, con una ricerca di una riconquista in avanti, è un concetto sempre presente in ogni allenamento; che i calci piazzati offensivi e difensivi vengono provati nella parte finale della settimana, proposti a tutti i componenti della rosa, a volte in versione di “sfida” per motivarne la migliore esecuzione.

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Martedì 11 Maggio

Alle 11 del mattino, sotto una pioggia battente, comincia il terzo allenamento settimanale, con circa 10' di attivazione a secco, svolta con consueti esercizi di mobilizzazione svolti in 4 file.

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Al riscaldamento è seguita una esercitazione molto simile a quella vista nello stage di Firenze: in 3 quadrati di circa 10 mt per lato, 6 giocatori fanno possesso ad 1 tocco; in 2 quadrati su 3 hanno l'opposizione di due compagni che cercano l'intercetto. Quando questo avviene, chi ha commesso l'errore ed il compagno che gli ha fatto il passaggio devono andare velocemente a pressare nel quadrato dove sono solo i 6.Mr Brocchi ed il suo staff chiedevano ai suoi giocatori di “reagire” prontamente all'errore, insistendo appunto sul concetto di reazione alla perdita di possesso formulataci ieri.

L'esercizio è stato svolto in due blocchi da 4'30” con 1' di recupero fra uno e l'altro.

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Il secondo esercizio è stato un possesso palla a squadre schierate in un campo di 70x55 mt, diviso in 5 zone. Nella zone più vicine alle porticine, i difensori non potevano entrare; nella zona adiacente i difensori centrali non potevano essere pressati in fase di possesso. Eseguita a tocco libero, unaregola era di non poter fare attacco diretto nella porticina dellazona di riconquista, piuttosto nelle altre due, magari eseguendo un cambio di fronte(molto gradito) o un inserimento da dietro del terzino o della mezzala.

L'esercizio è stato svolto in tre blocchi da circa 5'30” con recuperi di 1'.

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Sono stati poi svolti degli sviluppi offensivi doppi nei ruoli con partenza nella metà campo avversaria direttamente con i centrocampisti; tre movimenti svolti sia a destra che a sinistra,alternativamente con l'opposizione attiva di due difensori ed ilportiere, con attenzione ai contro-movimenti in ricezione, ai tempi ed agli spazi di attacco.

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L'allenamento si è concluso con una partita nella metà campo, 8vs8 con i portieri, di due tempi da 7'30”, con 1 minuto di recupero, senza corner , con palla rimessa sempre dal portiere.

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Nel briefing pomeridiano abbiamo incontrato di nuovo Mr Brocchi ed il suo staff, che ci hanno spiegato altri particolari del loro lavoro.Ha cominciato Alfredo Magni, responsabile della preparazione dei portieri di tutta l'area agonistica del Milan, dai 2001 in su. Ci ha spiegato come il loro lavoro con i portieri sia collegato a quello del resto della squadra, in un inquadramento del ruolo come soggetto molto attivo sia nella fase di costruzione(saper riconoscere lato debole e forte a seconda della corsa in pressione dell'avversario, presenza costante in appoggio nella circolazione del pallone) che in fasedi non possesso(molto legato alla linea difensiva con scelte a volte rischiose). Ci è stato mostrato come la partita del portiere(ed anche di quello avversario), venga costantemente monitorata da una videocamera fissa, per studiarne il comportamento in tutte le fasi di gioco. Ci è stato mostrato in particolare la cura del lavoro sugli appoggi e sullo stile di corsa, e riferito che Donnarumma, nelle sue partite, corre una media di circa 6 km. Un altro dato interessante, collegato al lavoro coordinato alla linea difensiva, è quello degli intercetti da parte del portiere, dove il Milan è in testa.Magni ha sottolineato più volte il fatto che il lavoro del preparatore dei portieri è fatto in relazione alle richieste del modello di gioco proposto.

C'è stato poi un intervento nel quale sono state presentate dellestatistiche che derivano dalla match analisys, attraverso il video tracking, che consente di misurare ogni parametro relativo alle distanze ed alle velocità dei giocatori e del pallone.Alcuni dati presentati sono confortanti rispetto le richieste fatte dal modello di gioco proposto. Innanzi tutto le azioni avversarie di durata maggiore ai 6” sono diminuite, mentre è aumentata la velocità di circolazione della palla da parte degli avversari e sono diminuiti i tocchi della palla sempre degli avversari; si è inoltre alzato il baricentro della squadra, questoa testimonianza di una maggiore ricerca di riconquista in avanti e reazione alla perdita di possesso. I dati inoltre

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testimoniano un incremento del 20% di alta velocità(maggiore ai 16/km) ed il 6% della potenza metabolica.I dati sono stati confrontati con le partite disputate all'andata con le medesime squadre.

È seguito poi un approfondimento sul lavoro del Milan Lab, che lavora secondo una metodologia di raccolta dati che si basa su una visione olistica dell'atleta/persona. Quello che si ricerca è il balance dell'atleta, punto di partenza per un miglioramento delle qualità condizionali che sarà svolto dall'area atletica.Applicando un punto di vista sistemico(l'atleta è un sistema “aperto”), si valutano tutti i fattori che possono influire sulla prestazione, e si opera una customizzazione del lavoro per ogni atleta(come abbiamo visto il primo giorno, ogni atleta faceva un lavoro personalizzato prima e dopo l'allenamento).Ci è stato poi spiegato come i dati del Daily test vengano forniti allo staff che decide in base a quelli che utilizzo fare dell'atleta stesso nella seduta.

Pier Francesco Battistini

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È successivamente intervenuto Pietro Lietti, che fa parte dell'area atletica dello staff di Mr. Brocchi, che ci ha spiegato, insieme al resto dello staff, come funziona il training load attraverso i parametri forniti dai cardio-frequenzimetri e dei Gps. Dalle partite nelle quali la risposta tecnico tattica è stata vicina al modello di gioco proposto dall'allenatore, è stato estrapolato un modello prestativo sul quale si basano le proposte di allenamento. Tali proposte vengono sempre analizzate, confrontando gli obiettivi iniziali e quello che si è realmente ottenuto attraverso le esercitazioni, provvedendo a modificarle attraverso i parametri dello spazio e del tempo al fine di avvicinarle sempre di più a quello che richiede il modello prestativo.Ci sono state poi mostrate alcune esercitazioni, specificando come al carattere tecnico-tattico che hanno tutte, sia coniugatauna adeguata richiesta condizionale e ci sia attenzione anche alcarico cognitivo che ognuna comporta.

Il briefing si è concluso con un piacevole scambio di opinioni con i compagni di corso, a testimoniare ancora una volta la cortesia e la cordialità dimostrataci dagli addetti ai lavori e dalla società AC Milan, che ringraziamo per la magnifica ospitalità.

Pier Francesco Battistini