Settima tournée internazionale di concerti all’estero 2018 · 4 Julio Fioravante, countertenore...

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Settima tournée internazionale di concerti all’estero 2018

medici musicistiper un concerto straordinario

UN PARTICOLARE RINGRAZIAMENTO

All’Ambasciata della Repubblica di Germania a Roma per la rinnovata assunzione di mecenatismo per questo tour di concerti;

Al Principe Diofebo Meli Lupi di Soragna per il gentile invito a Parma con la possibilità di suonare nella Basilica Santa Maria della Steccata;

Al Dott. Andrea Benedetti per la disponibilità organizzativa in Brescia;

A Don Maurizzio Funazzi all’utilizzo della chiesa di S. Giovanni Evangelista in Brescia;

Al Prof. Carlo Benatti per tutte le traduzioni;

Ai Musicisti professionisti italiani che hanno suonato con noi;

…. e a tutti coloro che hanno reso possibile questa indimenticabile esperienza musicale (e non solo)

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Eunsoo Jang, soprano

… nata a Seoul, Corea del Sud. Dopo che hafatto sua diploma in Canto in Unuversità diEwha a Seoul, nel 2013 è venuta a continuareil suo studio e si è diplomata nel 2016 alConservatorio di Verona in canto bienniosotto la guida della prof.ssa Paola FornasariPatti. Nel 2016-2018 ha continuato al corsodi Perfezionamento in Canto a Parigi in Con-servatorio Regionale di Saint-Maur.Ha partecipato ai Masteclass con soprano Edith Mathis e mezzosopranoBianca Maria Casoni.Durante suo soggiorno in Italia e in Francia nel 2015-2018 si è esibita comesoprano solista nei Oratori “Passione di San Matteo” di Bach, "Messiah" diHandel, "Dixit Dominum" di Antonio Lotti, "Hör mein bitten", "Psalm 42" diMendelssohn, "Requiem" di Mozart, "Messe de Minuit" e "Te Deum" diCharpentier diretta dai direttori come Martin Gester, Alessandro Quarta,Olivier Kaspar, Pier Carlo Orizio e Eros Negri.Ha cantato in parte soprano solista nel primo esequito in assoluto dei branisacri per solo, coro e orchestra “Solo per Oggi” di Andrea Mannuncci e “AveMaris” di Federico Zandonà. Ha registrato il disco come soprano solista diMessa in Simplicitate di T. Zardini (Verona).Nel 2016 ha interpretato un ruolo principale (Voluptua) in un’operamoderna americana "la pizza con funghi" di Seymour Barab al Seoul ArtCenter durante il “Korean Opera Festival” di Seoul.Nel 2017 ha partecipato in "Chamber Music Festival" a Mantova conEnsemble Ricercare che ha eseguito "Vespro della Beata Vergine" diMonteverdi, "Litanie lauretane della Beata Vergine", "Magnificat II dallaSelva Morale e Spirituale" e "Messa a 4 voci da cappella"Attualmente debutta nei vari concerti in Pologna, Francia e in Italia,seguendo il corso biennio in Canto Rinascimentale e Barocco al Conserva-torio di Verona sotto la guida del prof. Vincenzo Di Donato.Debutta la Stabat mater (A. Dvorak) con Süddeutscher Ärtzechor & Ärtze-Orchester diretta dal M° Marius Popp in Germania.

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Julio Fioravante, countertenore

italo-brasiliano, inizia i suoi studi musicali nelcoro di bambini dei “Canarinhos dePetropolis” per poi proseguire la sua attivitàcome solista in diversi cori ed ensemblevocali e strumentali tra quelli il coroSinfonico di Rio de Janeiro, dell’UniversitàCattolica di Petropolis, di musica antica

“Anima e Cuore”, “Barocco Caliope” e il “Voval Sacra Vox”, pressol’Università Federale di Rio de Janeiro dove nel 2009 ottiene la Laurea inMusica e Canto sotto la guida della maestra V.Mainhard.Nel 2008 frequenta l’Internationale Bachakademie di Stuttgart e partecipaall’incisione dello “War Requiem” di B. Britten, diretta da Helmuth Rilling.E stato selezionato per partecipare nei Masteclass di Gil Feldman, JeffreyGall, Alessandra Althoff e Peter Phillips”. Si è esibito ne La Scelta di Hercoledi Handel, Dido e Eneas di Purcell, Orfeo di Monteverdi, negli Stabat Materdi Pergolesi e Vivaldi, nel Salmo 96 di Teleman, e Petite Messe Solennelle diRossini, tra altri titoli. Ha inciso l’oratorio “La Morte di Sant’Antonio diPadova” di Bonaventura Aliotti con l’ensemble vocale e strumentale delConservatorio di Musica Antica di Vicenza, e delle opere inedite diMonteverdi, Andrea Gabrieli, Giovanni Gabrieli e Cavalli.Nel corrente anno, conclude con i massimi dei voti il Biennio in CantoBarocco e Rinascimentale, sotto la guida della maestra Cristina Miatello,presso il Conservatorio B. Marcello di Venezia.Attualmente collabora come solista presso il coro della “Cappella Marcianadella Basilica di San Marco” e nei “Solisti di San Marco” a Venezia, diretti daM. Gemmani.Debutta la Petite Messe solennelle di G. Rossini con Dekanats-Chor Kronache Konzertchor Coburg Sängerkranz nelle Chiesa Markgrafenkirche Seibels-dorf e cattedrale di Coburg diretta dal M° Marius Popp.

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Giacomo Lee, tenore

… nato a Busan. Diplomato nel 2014 pressol’Università Chung-Ang di Seoul con i massimidei voti. Di seguito frequenta vari corsi diperfezionamento e contemporaneamenteinizia un’ attiva collaborazione come solistain diversi ensemble vocali ma anche comeintegrante in formazioni corali specializzati nel repertorio moderno econtemporaneo.

In Italia, prosegue i suoi studi presso il Conservatorio di Musica E.F.dall’Abaco di Verona dove attualmente frequenta il secondo anno delbiennio specialistico.

Si è esibito ne Il Campanello (Spiridione), La Bohème (Rodolfo). In Oratorioha cantato la Messa Brevis in re di Mozart, Messa in Si min di Bach, StabatMater e Petit Mese Solennelle di Rossini, Magnificat in do di Schubert. Hainciso, Le Composizioni Profane di Lorenzo Perosi, in prima assoluta per laBAM International Geneve.

Debutta la Messa in si minore (J. S. Bach) con Süddeutscher Ärtze-Chor &Ärtze-Orchester diretta dal M° Marius Popp in Italia.

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Frano Lufi, basso

… nato a Shkoder in Albania. Inizia giovanis-simo gli studi musicali di violino, fi sarmonicae pianoforte. Nel 1985 si diploma in Canto alConservatorio di Musica di Stato di Tirana esuccessivamente viene scritturato dal Teatrodi Stato della stessa città come basso stabilesvolgendo contemporaneamente l’attivitàd’insegnante presso il suddetto conservato-rio. Principali ruoli interpretati: Colline ne “La

Boheme”; Ferrando ne “Il Trovatore”; Don Basilio ne “Il Barbiere di Siviglia”di Rossini; i ruoli di Solista nella 9° Sinfonia di Beethoven e nel Requiem diMozart. Molto intensa L’attività concertistica sia nel proprio paese siaall’estero (Romania, Italia, ex Jugoslavia e U.S.A. Nel 1991 è vincitore alConcorso Internazionale di Canto “George Enescu” in Romania e nel 1992è vincitore al Concorso Internazionale di Canto “Giovani Speranze di Opera”nella Città di Scopie (Macedonia). Ancora nel 1992 è vincitore al Concorsodi Canto “Katia Ricciarelli” e successivamente frequenta l’Accademia LiricaMantovana diretta da Katia Ricciarelli.Dal settembre al novembre 1992 è stato impegnato con l’Opera Nazionaledi Veneziain in una turnèe interpretando i ruoli di Monterone e Sparafucilein diverse città del USA.Nel 1993 prende parte al Concorso Internazionale di Canto “G.B.Viotti” diVercelli vincendo il secondo premio ex equo nella categoria maschile. Nelluglio/agosto 1995 ha debuttato all’Arena di Verona, a Venezia con il Teatro “La Fenice”, nel 1997 a Tokyo ed a Osaka, nel 2000 alSan Carlo di Napoli, etc.Ha cantato in centinaia di concerti in tutta l’Italia, Romania, Svizzera,Ungheria, Danimarca, Olanda, Russia, Germania, Giappone, Turchia, etc.Ultimamente come membro di un trio composto da Lina Uinskyte (violino),Gianluca Libertucci o Salvatore Reitano (organo) ha Fatto diversi concerti inSicilia interpretando brani da Bach a Debussy, da Stradella a Massenetconquistando il pubblico.

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CORO e L’ORCHESTRA MEDICIDELLA GERMANIA MERIDIONALE e L’ORCHESTRA

(SÄC & SÄO)sono constituiti nell’autunno 2012sotto la direzione del M° Marius Popp

I componenti dell’Ensembles si riuniscono direttamente quando i concertivengono stabiliti e così si studiano per diversi giorni le musiche in pro-gramma. Le finalità degli eventi sono di promuovere concerti di beneficenzaper associazioni locali che hanno progetti di carattere sociale. Per i grandiconcerti il numero degli orchestrali e dei coristi raggiunge il numero di 60-130 persone. I componenti sono quasi tutti medici dottori che operano neivari settori della sanità.

È con particolare orgoglio che l’ensemble riceve, per la quarta volta, ilpatrocinio del consolato di Germania di Milano per la loro tournée in Italia.

La prima tournée internazionale SÄC & SÄO si è tenuta nel nord Italia2013 per celebrare i 200 anni della nascita di Giuseppe Verdi con “Messada Requiem”. La seconda tournée si è tenuta nel nord Italia 2014 percelebrare i 180 anni della nascita di Amilcare Ponchielli con “Magnificat” e“Messa”. Nel 2015 a Parigi con Brahms "Un Requiem Tedesco", 2016 in Italiae Polonia con Rossini "Stabat mater", 2017 in Belgio con Dvorak "Stabatmater" e in Italia con Bach Messa in si minore.

Siamo ben lieti di poter realizzare questa serie di concertiin alcune importanti città italiane: Mantova, Verona, Cremona, Como,

Meran, Bergamo, Lendinara, Vicenza, Parma e Brescia.I concerti sono organizzati a scopo di beneficenza:

AOI ONLUS Verona aiuto malati oncologici mutilati della voce, AssociazioneConti di Cremona aiuto per bambini colpiti da tumori dell’infanzia eemopatie, Il ricavato sarà devoluto per il recupero delle chiese mantovanecolpite dal terremoto, per un restauro dell’organo nel Duomo di Mantova,Assistenza tumori alto adige circondario Merano, in Belgio per la donazionedi organi TELEDON e in Germania per il hospice bambino St. Nikolaus.

CremonaCattedrale

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Marius Popp, direttore

nato a Klausenburg/Romania. All’età di cinque anniprende lezioni di pianoforte. Studia l’organoall’Accademia evangelica di musica sacra col prof. VictorLukas e presso l’Istituto superiore di musica, mentre aColonia intraprende studi di direzione d’orchestra colprof. Volker Wangenheim. Successivamente studiaeconomia a Darmstadt.

Dal 2002 responsabile della musica sacra del decanato di Kronach, dal 2003fondatore e direttore del coro del decanato di Kronach, dal 2003 fondatoree direttore del ciclo organistico internazionale di Kronach, dal 2006 direttoredell'Associazione coro da concerto “Sängerkranz” e.V. di Coburgo.

dal 2007 regolari tournées all'estero con il coro del decanato di Kronach e ilcoro da concerto di Coburgo

dal 2007 direttore del coro di insegnanti della Associazione insegnantibavaresi di Kronach

dal 2007 collaborazione con la Filarmonica del Vogtlanddal 2011 colalborazione con il CORO DEI MEDICI TEDESCHIdal 2012 fondatore e direttore del CORO E DELL'ORCHESTRA DEI MEDICI

DELLA GERMANIA MERIDIONALE e.V.dal 2012 fondatore del concorso internazionale di cori ecclesiastici di Kronachdal 2014 fondatore e direttore del CORO EUROPEAN DOCTORS CHOIRdal 2014 fondatore e direttore del CORO WORLD DOCTORS CHOIRdal 2015 Onorificenza dell' Ordine al merito della Repubblica Federale di

Germania

L’intensa attività artistica l’ha portato ad esibirsi in varie chiese della Europa. Icompositori Fausto Caporali, Dr. Naji Hakim, Dr. Javier Busto, Gerhard Deutsch-mann, Franz Möckl, Ates Pars e Dr. Enjott Schneider hanno scritto per lui variecomposizioni che sono state poi trasmesse alla radio bavarese e incise su CD.

Ha tenuto concerti per organo a quattro mani con Sabine Steinmetz e con CarloBenatti. Cantore decano residente a Kronach, apprezzato e riconosciuto sia inGermania che all’estero, ha assunto l’incarico di dirigente dei concerti tradiz-ionali a Coburg. www.mariuspopp.com

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JOHANN SEBASTIAN BACH (1685 - 1750)

… fu un compositore tedesco, cantore e virtuoso dell'organo e del clavivam-balo barocco. La sua principale attività avvenne presso la chiesa di SanTommaso a Lipsia. Oggi è considerato come uno dei più importanti musicistidella sua epoca e della storia musicale recente.Durante la sua vita Bach fu chiamato in molte città della Germania aprogettare e collaudare nuovi organi ma nonostante questo, le suecomposizioni erano conosciute solo da una piccola cerchia di amici econoscenti.Purtroppo dopo la morte la sua musica cadde nell'oblio e non venne mai piùpubblica nè eseguita .Solo nel periodo classico viennese ci fu una riscoperta di questo grandecompositore tedesco.La Passione secondo Matteo non fu eseguita al di fuori di Lipsia fino al 1829,quando Felix Mendelssohn ne eseguì una versione abbreviata a Berlino, congrande successo.Da quel momento in poi, le opere musicali del Cantore di Lipsia, entrarononel repertorio concertistico internazionale.

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MESSA IN SI MINORE DE BACH

La genesi della Messa in Si minore BWV 232 si estende su un periodo di oltre15 anni. Il lavoro è stato completato al momento della morte di JohannSebastian Bach avvenuta il 28 Luglio 1750. Purtroppo, con la morte delcompositore, non fu possibile realizzare la revisione dell'opera per una primaesecuzione. Lo stesso Bach, stando alle fonti attuali, non ha mai udito lamessa nella sua forma completa e, probabilmente, anche la maggior diebrani che compongono la messa.Il lutto nazionale per la morte di Augusto il Forte, avvenuta il 1° febbraio1733, e l'insediamento del nuovo sovrano principe elettore Federico AugustoII di Sassonia (1696-1763), fu l'occasione per Bach di progettare una nuovaimportante opera musicale. Tale opera avrebbe dato la possibilità alcompositore di ricevere il titolo "Compositore di Capella". Tale onorificenzaarrivò per Bach nel novembre 1736.Il dilemma che si pose in questa circostanza fu in che modo un musicistaprotestante si sarebbe presentato al suo sovrano cattolico. Bach risolsediplomaticamente il problema inserendo in latino il Kyrie e Gloria, presentientrambi ne rito protestante e cattolico.Nei suoi ultimi anni, probabilmente dal 1748, Bach mise mano ancora allapartitura del Kyrie e Gloria e a tutt'oggi non è chiaro il motivo per cui fuinserito il Credo, Sanctus (e Osanna), Benedictus e Agnus Dei ad un Missatota.Egli ha in gran parte compilato la Messa utilizzando parti musicali tratte daopere precedenti, dove le parodie di testi latini sostituirono la parole tedesche.Per completare Bach utilizzò materiale musicale per il "Dona nobis pacem",presente nella prima parte della Messa in si min (in questo caso al "Gratiasagimus'). Questo procedimento veniva utilizzato spesso nelle messe musicali.Dopo la morte di Bach l'autografo fu custodito da Carl Philipp Emanuel Bach,che non solo conservò il manoscritto, ma si attivò per far conoscere la Messain si min. Egli eseguì il Credo della Messa il 9 aprile 1768 in un concerto dibeneficenza. Le origini complesse della nascita e della tradizione storica dellamessa, ci porta a constatare che non si può parlare di una forma d'artevincolante. Le parti dal Credo fino al "Dona nobis pacem" ne stabiliscono laforma. Ulrich Leisinger

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PROGRAMMA

JOHANN SEBASTIAN BACH(1685 - 1750)

MESSA IN SI MINORE BWV 232per soli, coro e orchestra

Eunsoo Jang,Julio Fioravante,

Giacomo Lee,Frano Lufi,

Marius Popp,

sopranocountertenoretenorebasso

direttore

Non dimenticate di riaccendere il telefono cellulare dopo lo spettacolo, peressere nuovamente raggiunti, grazie.

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I. Messa

1. Kyrie (Coro)

Kyrie eleison

All'inizio di ogni Messa c'è la preghiera "Signore, pietà" (Si minore)". Bachutilizza il coro a 5 voci nelle prime 4 battute, seguita da una parte strumen-tale come grido di invocazione. A questo momento, inaspettatamente il coroinizia una fuga in stile cromatico espressivo che crea una tensione fino altermine del prima brano.

2. Christe eleison (Soprano I, II)

Christe eleison

è composto in un sereno re maggiore. Le due voci soliste, accompagnate daviolini all'unisono, creano un dialogo intimo. La forma del duetto simboleggiaCristo nella seconda persona della Trinità.

3. Kyrie II (Coro)

Kyrie eleison

Bach compose il secondo „Kyrie eleison“ (Fa diesis minore) come uncoro-fuga nello stile della polifonia del XVI sec. Il brano è in quattro parti egli strumenti suonano all'unisono con le voci. L'antica l' invocazione "Kyrieeleison" è stata spesso messa in musica seguendo questo stile.

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4a. Gloria in excelsis Deo (Coro)

Gloria in excelsis Deo!

Come un canto degli angeli tratto dal vangelo secondo Luca per il Natale,Bach fa risuonare il "Gloria in excelsis Deo". Il brano in Re maggiore èscritto a cinque voci ed è rafforzato con timpani e trombe. La divina trinitàviene quì rappresentata con batture di tre ottavi.

4b. Et in terra pax (Coro)

Et in terra pax, bonae voluntatis.

La supplica di pace sulla terra "Et in terra pax" (Sol maggiore), terminainaspettatamente con un giubilante coro del Gloria dopo 100 battute. Glistrumenti afiato e gli archi sostengono la sezione in 4 quarti in sol maggioreche simboleggia l' incarnazione di Dio nel mondo. La figurazione ascendentein semicrome e l'uso di trombe verso la fine della fugua corale, coronal'invocazione di pace sulla terra.

5. Laudamus te (Soprano II)

Laudamus te, benedicimus te, Adoramus te, glorificamus te.

Nell'Aria „Laudamus te“ (La maggiore) si uniscono il soprano e il violinosolista in un dialogo reciproco. Lode, preghiera e glorificazione sonocaratterizzate da una ricca ornamentazione.

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6. Gratias agimus tibi (Coro)

Gratias agimus tibi Propter magnam gloriam tuam.

Il coro " Noi ti ringraziamo" dalla cantata BWV 29 fa da modello a questaparte musicale. Simile al secondo Kyrie è il corale fuga "Gratias agimustibi" (Re maggiore) in stile antico (coro e strumenti all'unisono). La "Gloriam"è rappresentato dal melisma con un movimento in ottavi che formano, percontrasto al "Gratians", la sezione animata.Alla fine della Messa questa frase si sentirà nel "Dona nobis pacem", in segnodi gratitudine alla gloria del Signore.

7a. Domine Deus (Soprano I, Tenore)

Domine Deus, rex coelestis,Deus pater omnipotens,

Domine fili, unigenite JesuChriste, Filius patris

Il numero tre (soprano I, tenore, flauto solo; la prima battuta è ripetuto trevolte) è il simbolo della Santissima Trinità nel duetto "Domine Deus" (Solmaggiore, 4/4). Bach simboleggia l'unità tra Dio Padre (voce celeste,soprano) e figlio (voce terrena, tenore) con uno stretto a canone alla quintatra i cantanti. Analogamente anche l' "Et in terra pax" in chiave di Solmaggiore in 4/4, ci rimanda all'incarnazione di Dio.

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7b. Qui tollis peccata mundi (Coro)

Qui tollis peccata mundi,Miserere nobis.

Qui tollis peccata mundi,Suscipe deprecationem nostram.

Alla dolce atmosfera del duetto, fa da contrasto il coro in tempo tranquilloche rappresenta il pianto e il dolore " Qui tollis peccata mundi" (Simaggiore).Come modello per questo coro struggente Bach si derve del brano "Schauetdoch und sehet“, tratto dalla canatat BWV 46. Il motivo è costituito dalladiscesa di triadi minori con piccoli salti di sesta, impremendo a questopassaggio un gesto supplichevole e doloroso. Il brano termina sulla

8. Qui sedes (Alto)

Qui sedes ad dexteram patris,miserere nobis.

Testualmente l'aria "Qui sedes ad dexteram Patris" (Si minore) appartieneai movimenti precedenti. Contralto e oboe d'amore (un'altro colore timbrico)creano questa straordinaria parte della messa. Il vibrante andamento ritmicoin 6/8 è ben sentito. Tre battute del tema sono descritte dall' oboe con unmovimento dal basso verso l'alto. Quindi le medesime tre battute conduconoverso il basso con una serie sedicesimi. Esse rappresentano la misericordiadel Padre sulla terra. Il contralto solista e oboe si alternano in eco.

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9a. Quoniam tu solus sanctus (Basso)

Quoniam tu solus sanctus,Tu solus dominus,

Tu solus altissimus, Jesu Christe.

Con l'aria "Quoniam tu solus sanctus" (Re maggiore) del basso, Bach ciporta in un nuova e inattesa atmosfera attraverso la sonorità del corno dacaccia concertante. Come ulteriore sonorità timbrica vengono aggiunti duefagotti che conducono costantemente la figurazione del basso e del corno.Le prime due battute del corno, costituite da cinque note, formano unmovimento in ottavi che si traduce nella stessa sequenza di note, ma permoto contrario. Questo passaggio rappresenta la perfezione di Dio, "tu solo".Questo motivo si sente cinque volte durante l'aria. La battuta in 3/4- creauna atmosera euforica di danza che ci prepara alla successiva sezione delcoro "Cum Sancto Spiritu".

9b. Cum Sancto Spiritu (Coro)

cum sancto spirituin gloria dei patris.

Amen.

Il giubilante coro "Cum Sancto Spiritu" (Re maggiore), con il suo tipico motivoa triade, Bach sviluppa in 3/4 una vigorosa fuga corale che con l'esuberante"Amen" termina il Gloria.

Segue una pausa di 3 minuti. Si prega di non applaudire. Grazie.

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II. Symbolum Nicenum

10. Credo in unum Deum (Coro)

Credo in unum Deum,

Il Credo, in gran parte eseguito dal coro, è il punto culminante di tutta laMessa. Il testo si basa sul Credo di Nicea del 4 ° sec. . La rigorosa simmetriadella disposizione di tutta la sezione è ipica di Bach. Le uniche arie siarticolano sui tre temi centrali della fede cristiana: Incarnazione, Crocifissi-one e Risurrezione.Nel "Credo in unum Deum" (La maggiore) Bach utilizza varie forme musicalidella tradizione medioevale e gregoriana con motivi fugati a sette note. Inparticolare, l'uso del basso continuo è legato alla musica sacra nel 18 °secolo. Alla fuga corale a cinque parti Bach aggiunge due violini comeulteriore rinforzo. Il numero sette rappresenta la relazione tra Dio e l'uomo.

11. Patrem omnipotentem (Coro)

Patrem omnipotentem,factorem coeli et terrae,

visibilium omnium et invisibilium.

Il "Patrem omnipotentem", caratterizzato da una grande gioia, vieneeseguito da tutti. La prima invocazione di fede in forma di fuga, èpresentata nelle altre tre parti corali, come le Fanfare di Ottoni nel "Credoin unum Deum".

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12. Et in unum Dominum (Soprano I, Alto)

Et in unum Dominum,Jesum Christum,

filium Dei unigenitum,et ex patre natum,ante omnia saecula.

Deum de deo, lumen de lumine,Deum verum de deo vero.

Genitum non factum,con substantialem patri,

per quem omnia facta sunt.Qui propter nos homines

et propter nostram salutemdescendit de coelis.

Bach compone "Et in unum Dominum" (Sol magg.) in forma di canone trail soprano e il contralto. Come nelle frasi precedenti in Sol maggiore in 4/4,il compositore ribadisce ancora una volta che il Figlio Cristo è il puntocentrale della fede cristiana.

13. Et incarnatus est (Coro)

Et incarnatus estde Spiritu Sanctoex Maria virgine,

et homo factus est.

Con "Et incarnatus est" (Si min.) Bach in un modo geniale, attraverso unaconduzione onomatopeica discendete di triadi minori, ci descrive come Dioè venuto attraverso il suo Figlio sulla terra. Il costante movimento a quartidel continuo, da un impulso vivace come colpi di martello. La conduzioneall'unisono dei violini tuttavia, si traduce in una costante movimentoascendete e discendente degli ottavi. Le note appropriate si collegano traloro e creando una figura a croce simbolica. Entrambi i simboli annuncianochiaramente la parte successiva.

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14. Crucifixus (Coro)

Crucifixus etiam pro nobissub Pontio Pilato,

passus et sepultus est.

Quì Bach utilizza il coro di apertura dalla cantata "Weinen, Klagen, Sorgen,Zagen“ (Pianti, lamenti, preoccupazione, esitazione), come modello per il„Crucifixus“ (Mi min.). I colpi di martello costantemente ripetuti, sonorappresentati da cromatismi discendenti che sottolineano il profondo dolore.La parte corale si muove una dopo l'altra con una successione di semitoni.Nella prima parte del "Crucifixus" viene da pensare a quando Gesù fu toltodalla croce, mentre nella parte finale più tranquilla alla sua sepoltura.Come cristiani crediamo nella risurrezione. Tristezza e dolore hanno lo stessosignificato e parallelamente Bach le musica con il relativo maggiore; Remaggiore. Esse prefigurano, nelle ultime due battute, la gioia pasquale dellarisurrezione.

15. Et resurrexit (Coro)

Et resurrexit tertia diesecundum scripturas.Et ascendit in coelum

sedet ad dexteram patris.Et iterum venturus est

cum gloriaiudicare vivos et mortuos,cuius regni non erit finis.

Bach concepì questo brano di gioia pasquale della resurrezione con unraggiante Re maggiore. Il tutti concertante inizia con una cadenza chiara econcisa (I, IV, V, I).

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L'ascesa melodica, a triadi spezzate al basso, sottolinea all'ascoltatore ilgioioso movimento del soprano a terzine.Il testo conciso del "Resurrexit, resurrexit" si lega alla raffigurazionecompositiva che ricorda il saluto pasquale cristiano "Cristo è risorto, èveramente risorto". Le festose figure ritmiche di sedicesimi in tutte le vociillustrano la gioia esplosiva. Gli ultimi tre interventi corali sono i temi centralidella fede cristiana: Incarnazione, Crocifissione e Resurrezione.

16. Et in Spiritum Sanctum (Basso)

Et in Spiritum Sanctumdominum et vivificantem,

qui ex patre filioque procedit,qui cum patre

Delizioso, danzante e pieno di gioia in 6/8. Bach continua il credo con l "Etin Spiritum Sanctum" (La maggiore) dove il basso è accompagnato da dueoboi d'amore contrastanti.

17a. Confiteor (Coro)

Confiteor unum baptismain remissionem peccatorum.

Le ultime due parti corali formano il secondo e ultimo quadro del Credo. Comenel primo movimento del Credo (Fa# minore, tono relativo del precedente Lamaggiore), il Confiteor è composto nel vecchio stile su una melodia gregori-ana. L'amosfera è in tonalità minore.

L'esposizione della confessione del battesimo, simboleggia il legame tra DioPadre e noi umani. Esso è rappresentato musicalmente da un salto di ottavaascendente. Il secondo tema elabora il "perdono dei peccati" (in remissionempeccatorum). I salti discendenti di quinta creano varie modulazioni che nericordano peccati.

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Confiteor unum baptismain remissionem peccatorum.

17b. Et expecto (Coro)

La gioiosa attesa dell' "Et expecto" è in Re maggiore. I passaggi immedia-tamente successivi sono caratterizzati da ricche modulazioni di quinte, cheai tempi di Bach risultavano assai audaci.Tali modulazioni indicano la trasformazione della "risurrezione dei morti".Bach, con un radioso Re maggiore, "formula" la fede che trasformerà lamorte in vita eterna. Al termine un giubilante Amen corona la confessionedi fede.

Segue una pausa di 3 minuti. Si prega di non applaudire. Grazie.

III. Sanctus

18a. Sanctus (Coro)

Sanctus, sanctus, sanctus,Dominus, Deus Sabaoth.

Bach fu un grande precursore di innovazioni per suo tempo. Nel „Sanctus“(Re maggiore) egli estende il coro aggiungendo il Contralto II (un totale disei voci) per raggiungere una maggiore intensità sonora. Il gioioso inizio intempo moderato di 4/4, è sostenuto dalle trombe che a terzine alternatetrasmettono all'ascoltatore una visione di angeli alati.

La benedizione di Dio è contrassegnata dal triplice invocazione (Isaia 6: 1-4).Le terzine tra il coro e l'orchestra simboleggiano la divina trinità. A questovanno aggiunti i salti d'ottava discendenti che rappresentano la discesa diDio sulla terra in una atmosfera suggestiva.

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18b. Pleni sunt coeli (Coro)

Pleni sunt coeli et terragloria tua.

L' allegra atmosfera del precedente movimento è mantenuta. Le terzine simodificano nel "Pleni sunt coeli" (Re maggiore) nel tempo di 3/8. La lodea Dio viene prolungata con trepida gioia terminante con una fuga.

IV. Osanna, Benedictus, Agnus Dei

et Dona nobis pacem

19. Osanna in excelsis (Coro)

Hosanna in excelsis!

Con l'Osanna (Re maggiore) Bach accresce la lode esuberante a Dio. Il coroè esteso a otto voci e viene diviso in due cori. Non si può perdere la gioia conun possente „Osanna“ cantato all'unisono nel vivace 3/8.Il motivo iniziale della Osanna è preso dai bassi e contralti del „Pleni suntcoeli“ del Sanctus. La coloratura in sedicesimi alternata dai due cori, espremila gioia esuberante. La frase iniziale della cantata augurale BWV 215"Premia la tua felicità, benedetta Sassonia" (1734) fa da modello di questafrase.

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20. Benedictus (Tenore)

Benedictus qui venitin nomine Domini.

Hosanna in excelsis!

Liturgicamente "Osanna e Benedictus" (Si minore) sono strettamente legatial Sanctus. Questa aria del tenore è forse l'unica composizione originale dellaIV parte.

Il flauto solista è ricco di melismi. La parte vocale, d'altra parte, sembrapiuttosto semplice. L'effetto contemplativo e riflessivo è una richiesta dicompassione (Kyrie), di incarnazione (Incarnatus) e di redenzione (Qui tollispeccata).

21. Osanna in excelsis (Coro)

Hosanna in excelsis!

Completamente inaspettato il doppio coro che ancora una volta esprime labenedizione di Dio.

22. Agnus Dei (Alto)

Agnus Dei,qui tollis peccata mundi,

miserere nobis.

Il tono meditativo del "Benedictus" è ripreso nell' "Agnus Dei". In riferimentoalla tonalità di Si minore della messa, la nuova tonalità lontana di Sol minorecrea in quest' aria un notevole effetto. Il ricco cromatismo esprime quì larichiesta implorante di compassione.

23. Dona nobis pacem (Coro)

Dona nobis pacem.

Bach nel coro finale "Dona nobis pacem" (Re maggiore) utilizza la parte del"Gratias agimus tibi" del Gloria. Anche quest' ultimo brano è composto nelvecchio stile con il coro a quattro voci e l'orchestra che suonano all'unisono.La messa termina in un sereno Re maggiore.

www.sueddeutscher-aerztechor.de