Settembre Qttobre 2013

8
“L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la Sua voce e ne verranno fuori; Giovanni 5: 28 TUTTI GLI UOMINI RISORGERANNO Tutti i defunti ritorneranno in vita - sembra impossibile ma, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Creatore del cielo e della terra lo farà. Egli comanderà che si ricolleghino i corpi dei morti con il loro spirito e la loro anima; ci saranno però due tipi di risurrezioni completamente diverse: - “quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio” Giovanni 5:29 - I credenti saranno risuscitati per la vita - tutti quelli che hanno cre- duto all’opera salvifica di Gesù Cristo torneranno in vita con un corpo nuovo e andranno in cielo per stare sempre col loro Signore. (1 Tessa- lonicesi 4:16; Apocalisse 21:1-8) - Gli increduli saranno risuscitati per il Giudizio - tutti verranno fuo- ri! (Salmo 14:1; Proverbi 28:26; Matteo 7: 26) Il Figlio di Dio li troverà tutti:”Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l’Ades resti- tuirono i loro morti; ed essi furono giudicati ciascuno secondo le sue opere” (Apocalisse 20:13). Compariranno davanti al loro Giudice da persone vive con tutto il loro spirito, anima e corpo. Due risurrezioni con due destinazioni del tutto diverse - o verso la vita o verso il giudizio! Ogni uomo, durante la sua vita, decide a quale risurrezione prenderà parte. E tu? A quale delle due prenderai parte? AFFRETTATI - SEI ANCORA IN TEMPO - PER SCAMPARE AL > > > > Culto: dom. ore 16.00 Studio biblico + Canto + Preghiera: giov. ore 19.30 Agape: ogni ultimo sabato del mese: ore 18.30 bimestrale della chiesa di: BIETIGHEIM-BISSINGEN Gustav Mahler Str. 4, 74321 CONTENUTO: - Il giudizio finale. - L’albero e i suoi frutti. - Il 7° comandamento. - La Sua grazia è sufficiente. - Una mano per l’uomo l’altra per la nave. - Frutti buoni o cattivi? - Non ce la faccio sono troppo debole! Ma poi .

description

 

Transcript of Settembre Qttobre 2013

Page 1: Settembre Qttobre 2013

“L’ora viene in cui tutti quelli che sono nelle tombe udranno la Sua voce e ne verranno fuori; Giovanni 5: 28

TUTTI GLI UOMINI RISORGERANNO Tutti i defunti ritorneranno in vita - sembra impossibile ma, Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Creatore del cielo e della terra lo farà. Egli comanderà che si ricolleghino i corpi dei morti con il loro spirito e la loro anima; ci saranno però due tipi di risurrezioni completamente diverse: - “quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; quelli che hanno operato male, in risurrezione di giudizio” Giovanni

5:29

- I credenti saranno risuscitati per la vita - tutti quelli che hanno cre-duto all’opera salvifica di Gesù Cristo torneranno in vita con un corpo nuovo e andranno in cielo per stare sempre col loro Signore. (1 Tessa-lonicesi 4:16; Apocalisse 21:1-8) - Gli increduli saranno risuscitati per il Giudizio - tutti verranno fuo-ri! (Salmo 14:1; Proverbi 28:26; Matteo 7: 26) Il Figlio di Dio li troverà tutti:”Il mare restituì i morti che erano in esso; la morte e l’Ades resti-tuirono i loro morti; ed essi furono giudicati ciascuno secondo le sue opere” (Apocalisse 20:13). Compariranno davanti al loro Giudice da persone vive con tutto il loro spirito, anima e corpo. Due risurrezioni con due destinazioni del tutto diverse - o verso la vita o verso il giudizio! Ogni uomo, durante la sua vita, decide a quale risurrezione prenderà parte. E tu? A quale delle due prenderai parte? AFFRETTATI - SEI ANCORA IN TEMPO - PER SCAMPARE AL > > > >

Culto: dom. ore 16.00 Studio biblico + Canto + Preghiera: giov. ore 19.30 Agape: ogni ultimo sabato del mese: ore 18.30

bimestrale della chiesa di:

BIETIGHEIM-BISSINGEN Gustav Mahler Str. 4, 74321

CONTENUTO: - Il giudizio finale. - L’albero e i suoi frutti. - Il 7° comandamento. - La Sua grazia è sufficiente. - Una mano per l’uomo l’altra per la nave. - Frutti buoni o cattivi? - Non ce la faccio sono troppo debole! Ma poi .

Page 2: Settembre Qttobre 2013

(IL) GIUDIZIO FINALE

“E vidi i morti grandi e piccoli in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere.” Apocalisse 20: 12

Tutte le persone che sono morte senza essersi riconciliate con Dio saranno risuscitate e compariranno davanti al grande trono bianco di Dio. Lì non si deciderà chi appartiene a Dio e chi non; ma, siccome durante la loro vita hanno rifiutato la gra-zia divina, Dio dovrà decidere piuttosto quale sarà la sentenza per ognuno di loro perciò si apriranno i libri nei quali Dio ha registrato tutte le loro malvagità e ci saranno quindi punizioni diverse perché tutti saranno valutati e giudicati secondo le loro opere. Così i perduti saranno sopraffati dal loro senso di colpa e do-vranno riconoscere che la loro punizione è assolutamente giusta. Allora si cercherà il loro nome nel libro della vita e siccome non lo si troverà tutti saranno buttati nello stagno di fuoco e di zol-fo dove non saranno distrutti ma soffriranno continuamente:”Lì sarà il pianto e lo stridor dei denti - Dove il verme loro non muore e il fuoco non si spegne” (Matteo 13:42; Marco 9:48) La bibbia chiama questa destinazione eterna “la morte se-conda” che per queste persone significa una “eterna separazio-ne da Dio”. Dio, per così dire, cancellerà dalla Sua memoria i perduti e non si ricorderà più di loro né che si trovano nell’inferno. Quale terribile e irrevocabile destino! C’è un solo modo per sfuggire a questo giudizio: accettare quello che Gesù ha fatto per noi e confessare i propri peccati a Dio che è pronto a perdonare e a scrivere quel nome nel libro della vita da dove non sarà mai cancellato!

A TE LA SCELTA!!!!!!!!!!!

Page 3: Settembre Qttobre 2013

„In Lui abbiamo la redenzione mediante il Suo sangue, il perdono die peccati secondo le ric-

chezze della Sua grazia“ Efesini 1:7

L’ALBERO E I SUOI FRUTTI

Due problemi umani: 1) “Se diciamo di non aver peccato Lo facciamo bugiar-

do” (1Giovanni 1:10). Pensieri, parole e azioni mal-vage fanno degli uomini dei peccatori! Chi si valut a onestamente non può negarlo! Questi atti peccaminos i sono simili a frutti marci che crescono su un alber o malato.

2) “Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi” (1Giovanni 1:8). Il “peccato” è come la sor gente dalla quale escono gli atti peccaminosi. Se pensiamo di avere dentro di noi qualcosa di buono allora inganniamo noi stessi. È vero il contra r i o : ”Il nostro cuore è completamente corrotto e rovi nato (Geremia 17:9; Matteo: 15:19), precisamente co me un albero malato che può produrre solo frutti marci!” Due soluzioni divine: 1) Dio ci offre il perdono dei peccati - Se li confes siamo (1 Giovanni 1:9) e crediamo al sacrificio e spiatorio di Gesù Cristo, Egli allora ci giustific a (Romani 5.1). I nostri peccati dunque non ci sono più imputati poiché Gesù ha già pagato al posto no stro con la Sua vita. 2) Dio non può perdonare “il peccato” ovvero “la fonte cattiva che è in noi”, Egli deve condannarla . Ma siccome ci ama questo giudizio lo ha fatto subìre a suo Figlio il quale si è caricato sulla croce di tutti i nostri peccati. Di conseguenza non c’è ne s suna condanna per tutti “i credenti” sebbene, fin- chè vivranno sulla terra, possono ancora peccare. (Romani 8:1-3)

Page 4: Settembre Qttobre 2013

Il 7° Comandamento è: “NON COMMETTERE ADULTERIO” Deuteronomio 5:18

Una strada per la felicità fraintesa da molti La bibbia dice che Dio giudicherà gli adulteri:“Il matrimonio sia tenuto in onore da tutti e il letto coniugale non sia macchiato da infedeltà; poiché Dio giudicherà i fornicatori e gli adulteri” (Ebrei 13:4); solo di questo peccato Dio parla in modo esplicito. Ti sorprende? È più sorprendente invece vedere che la legge umana condanna l’omicidio, il furto e la frode ma non più l’adulterio. Ormai nel cinema e in televisione, l’adulterio viene presentato costantemente come un obiettivo di divertimento perché si pensa che arricchisce la vita sentimentale. Ma la Parola di Dio la vede in modo diverso! Anche se chi commette adulterio pensa che sia solo una scappatella sessuale in realtà si carica di una colpa pesante, non solo davanti a Dio ma anche nei confronti del suo coniuge. Già ogni mancanza di fiducia, ogni discorso o pensiero sprez-zante sopra il coniuge tendono a rompere la comunione coniugale, e se un solo sguardo è come uno schiaffo in faccia al coniuge, immaginiamo l’adulterio! Con questo comandamento - “non commettere adulterio” - vediamo chia-ramente che i comandamenti non vietano qualcosa di bello e desiderabile ma ci vogliono proteggere e ci indicano la via della felicità, proprio come la bibbia indica la strada per la felicità piu grande e cioè: “la comunione dell’uomo con Dio nell’eternità”. Infatti, nel suo piano di creazione, con il matrimonio Dio ha inserito l’uomo e la donna in un rapporto: d’amore, di fiducia e di collaborazione che, con l’ indissolubilità, raggiunge il suo grande e bellissimo significato: è la figura terrena della comunione tra Dio e l’uomo. Non per niente il matri-monio ebbe inizio in paradiso e fino a ad oggi il matrimonio può essere, secondo il pensiero di Dio, un pezzo di paradiso. Purtroppo, l’uomo lo fa essere un inferno che spesso finisce in una battagia per il divorzio. In tutti i matrimoni ci sono gioie, dolori, successi e fallimenti. Si, il ma-trimonio è un campo di battaglia ma non contro il proprio coniuge ma contro quei nemici che vogliono distruggerlo. Per proteggerlo si devono individuare queste influenze nocive che lo avvelenano e combatterle con tutte le proprie forze! E TU, STAI PROTEGENDO IL TUO MATRIMONIO?

Page 5: Settembre Qttobre 2013

“Dio è potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinchè, avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi è necessario,

abbondiate per ogni opera buona” 2 Corinzi 9:8

LA SUA GRAZIA È SUFFICIENTE

Dio non elargisce la Sua grazia in anticipo ma dà, nel momento giu-sto, la quantità e il tipo di grazia necessaria. Infatti, per poter rimanere umili e dipendere da Lui, ci dona quella grazia che corrisponde alle nostre esigenze permettendo che ci muoviamo continuamente tra il no-stro proprio vuoto e la pienezza del Signore e tra la nostra debolezza e la potenza di Dio. Tutti i Suoi figli hanno “sempre e tutto a sufficienza!” Siamo com-pleti e ben preparati per ogni opera buona (2 Timoteo 3:17). Infatti la grazia divina non scarseggia mai, ma è una cassaforte che può essere aperta sempre con le chiavi della preghiera. Questa cassaforte non si svuota mai poichè i nostri bisogni non possono farla esaurire. Innumerevoli credenti possono testimoniare la verità delle parole di Giovanni 1:16: “Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto grazia su grazia” La nostra lacuna viene sempre ricolma dall’abbondanza della grazia divina! Tutti noi riceviamo grazia in ogni circostanza della vita: nella gio-ventù o in età avanzata; con il sole o nella tempesta; in buona salute o nella malattia; quando ci sentiamo deboli o veniamo tentati ecc ... Egli ci fa grazia per poter godere insieme a Lui le cose belle ed anche per poter sopportare le brutte senza lamentarci. E nei giorni più difficili Egli ci dona quella particolare grazia che ci fa dire:”Sia fatta la Tua volontà”

Page 6: Settembre Qttobre 2013

„Quelli che costruivano le mura e quelli che portavano i pesi, con una mano lavoravano e

con l‘altra tenevano la loro arma“ Neemia 4:17 Una mano per l'uomo, l'altra per la nave Una mano per l'uomo, l'altra per la nave Una mano per l'uomo, l'altra per la nave Una mano per l'uomo, l'altra per la nave Sulle grandi navi a vela, i marinai si trovano spesso in situazioni di pericolo per noi inimmaginabili. Per esempio, quando il vento è a for-za 9 e le onde sono alte 4 - 5 metri, succede che una corda si rompe e un uomo deve salire fino in cima. La in alto il marinaio pende dalla na-ve perpendicolarmente sul mare in tempestsa una volta a destra e una a sinistra. Fortunatamente ci sono gli ormeggi e può aggrapparsi ovunque, là sopra i capogiri o le vertigini non devono contare, con una mano si tiene forte e con l‘altra fa il lavoro necessario. Ammettiamo che egli si aggrappa agli ormeggi con entrambe le ma-ni certamente non cadrà e alla fine potrà arrivare sicuro sotto. Ma quando il capitano gli chiederà se tutto è a posto egli dovrà rispon-dergli che non ha potuto perché doveva tenersi . Allora dovrà sentirsi dire che anche se è molto importante che si aggrappa forte, è anche importante che con l‘altra mano, comunque, compia il suo dovere - infondo un marinaio morto sulla nave non serve a niente! Spesso, la comunità cristiana è paragonata a una nave e i cristiani ai marinai a bordo. Se, non appena la tempesta infuria, tutti fuggissero sotto coperta, difficilmente la traversata riuscirebbe. Se i danni causati dalla tempesta non verrebbero riparati, presto ci sarebbe un immanca-bile naufraggio. Perciò, se da un lato è giusto che noi credenti ci aggrappiamo stretti al nostro Signore Gesù Cristo affinchè la nostra fede non venga meno e non affondiamo, da un altro lato dobbiamo impegnarci per la nave come meglio possiamo. Una mano per l'uomo, l'altra per la nave. Proprio come il versetto ci-tato sopra: Neemia e i suoi uomini riuscirono a completare i lavori, no-nostante le opposizioni dei loro nemici che volevano ostacolarli, per-chè si erano dedicati con tutto il cuore a quella opera rimanendo uni-ti, armati e veglianti.

Page 7: Settembre Qttobre 2013

“Camminate secondo lo Spirito e non adempirete affatto i desideri della carne”

Galati 5:16

FRUTTI BUONI O CATTIVI? Abbiamo visto che l’uomo per natura può solo pro durre cattivi frutti (Geremia 17:9; Matteo 15:19) , tutti quelli però che ci siamo convertiti siamo delle nuove crea ture, Dio ci ha donato una nuova vita e lo Spirito Santo abita in noi. Con ciò siamo in grado di vivere per piacer e a Dio e portare dei frutti a Lui. Come redenti possiamo vivere la nostra vita in base a due principi: 1) O - viviamo “secondo la carne” cedendo ai desideri del peccato in noi e allora si rivelano in noi le opere della carne: fornicazione, impurità, passione, desideri cattivi, avidità, invidia, collera, mali zia, divisioni, ubriachezze, e ghiottoneria. Con questi “cattivi frutti” disonoriamo il nostro Salva tore e ci rendiamo infelici 2) Oppure - viviamo “secondo lo spirito” lasciando agire lo Spirito Santo nella nostra vita. Egli vuo le riempire i nostri pensieri con il Signore Gesù e guidare il nostro comportamento quotidiano. Allora si mostrerà la nuova vita e il frutto dello Spirito sarà visibile: Amore, gioia, pace, pazienza, benevo lenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo . Con queste “ qualità” onoriamo il nostro Dio. Come possiamo produrre buoni frutti ogni giorno nella potenza dello Spirito? Da un lato, non appena venia mo a conoscenza di un peccato commesso dobbiamo immediat amente confessarlo e dall’altro lato, dobbiamo leggere la bibbia e pregare regolarmente. Solo così la nuova vita può esse-re nutrita e rafforzata! Tu cosa nutrisci giornalmente - la tua carne o il tuo spirito?

Page 8: Settembre Qttobre 2013

info. :Nino e Rita Calì, Kernerstr. 10, 71686 Remseck tel. 07146 9392724

e-mail : [email protected]

website : www.vieni-con-noi.de

ven. 13 Rosetta Miccichè ven. 27 Marco Pinnelli lun. 30 Aaron Spatola

merc. 16 Michela Pinnelli

Continuiamo a pregare gli uni per gli altri! I soggetti di preghiera vengono presentati, ogni gi ovedì,

nella riunione di preghiera!

NON CE LA FACCIO SONO TROPPO DEBOLE! MA POI ...

A volte mi sento così debole, così impaurito, così confuso, cosi incapace.

E mi sembra che non dovrei essere così, perché lo Spirito di Dio abita in me. Però, un nuovo pensiero poi si impadronisce di me. Come posso dare a Dio la

gloria e il credito di ció che sono, senza ricordarmi della mia debolezza? Come posso avere fiducia in Lui, senza ricordarmi costantemente delle mie incapacità? Ascolto il grido del salmista che confessava a Dio le sue paure e i suoi timori

(Salmo 55:1-89) e sento l‘ apostolo Paolo che diceva: „ Quando sono debole

allora sono forte!“ (2 Corinzi 12:7-10)

Devo imparare dai miei limiti!

E allora mi dico che non devo avere paura della mia debolezza, della mia inca-pacità, della mia peccaminosità. Dio vuole che ci sentiamo deboli, prima che

Egli possa renderci forti (Deuteronomio 8:3; 2 Corinzi 4:7-16). Solo quando

saremo ben coscienti dei nostri limiti, saremo capaci di andare avanti con l‘ amore e

la forza di Dio.

Esattamente come è successo al Signore Gesú, il quale, nella sua umiliazione e nella sua totale debolezza sulla croce, ha conquistato la più strepitosa vittoria.

Solamente non devo permettere che queste realtà (debolezza, incapacità e pec-caminosità) mi sommergono. Devo solo permettere che mi istruiscano e che mi aiutino ad andare più vicino al Signore. E quando lo faccio sperimento una forza

nuova e una gioia indescrivibile e allora mi ricordo le Sue parole:„ La mia gra-zia ti basta, perché la mia potenza si dimostra perfetta nella debolez-za!“ (2 Corinzi 11:9a)