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L'Oscar del giorno lo assegniamo a Michele Iorio. E' stato bistrattato nel suo ultimo periodo alla guida della regione Molise e in molti oggi lo rimpiangono alla luce di quanto posto in essere dalla nuova maggioranza. Soprattutto aveva dato corso a quei tagli dei costi della Ca- sta che, pure, erano stati letti come ri- duttivi dall'allora centrosinistra. Solo che oggi, diventato maggioranza, ha fi- nito con l'aumentare quanto, pure, ta- gliato. E così i provvedimenti di Michele Iorio restano ancora l'unico appiglio per cercare di frenare la corsa spasmodica alla crescita dei privilegi. L’Oscar del giorno a Michele Iorio Il Tapiro del giorno a Paolo Frattura GIORNALE SATIRICO 30.000 copie in omaggio ANNO IX - N° 93 - GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA www.lagazzettadelmolise.it | [email protected] Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo Santagostino Rotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale) Tel. e Fax 0874.698012 E-mail Redazione Campobasso: [email protected] E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected] Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.) Il lunedì non siamo in distribuzione La collaborazione è gratuita Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico CAMPOBASSO Dal primo ottobre chiuderà il teatro Savoia A casa cinque dipendenti A PAG. 6 Il Tapiro del giorno lo diamo a Paolo Frattura. In ben due campagne elettorali è andato promettendo che avrebbe fatto di tutto per ridurre i privilegi della Casta della politica al pari dei tributi locali. Invece ha fatto l'esatto contrario e, al momento, tiene ferma finanche la pro- mulgazione dello Statuto (nato sotto il regime Iorio) solo perchè contempla quattro assessori. Così come ha provve- duto all'aumento dei tributi locali e delle stesse concessioni. Non c'è proprio che dire: si stava meglio quando si stava peggio.

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Riflettete

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L'Oscar del giorno lo assegniamo aMichele Iorio. E' stato bistrattato nel suoultimo periodo alla guida della regioneMolise e in molti oggi lo rimpiangonoalla luce di quanto posto in essere dallanuova maggioranza. Soprattutto avevadato corso a quei tagli dei costi della Ca-sta che, pure, erano stati letti come ri-duttivi dall'allora centrosinistra. Soloche oggi, diventato maggioranza, ha fi-nito con l'aumentare quanto, pure, ta-gliato. E così i provvedimenti di MicheleIorio restano ancora l'unico appiglio percercare di frenare la corsa spasmodicaalla crescita dei privilegi.

L’Oscar del giornoa Michele Iorio

Il Tapiro del giornoa Paolo Frattura

GIORNALE SATIRICO

30.000 copie in omaggio

ANNO IX - N° 93 - GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

www.lagazzettadelmolise.it | [email protected]

Quotidiano del mattino - Registrato al Tribunale di Campobasso atto n. 03 del 21/03/2008 - Direttore Responsabile: Angelo SantagostinoRotostampa Molise sede legale: Sessano del Molise (Zona Industriale)Tel. e Fax 0874.698012E-mail Redazione Campobasso: [email protected]

E-mail: Amministrazione - Pubblicità: [email protected]

Stampa: Rotostampa Molise - Sessano del Molise (Z.I.)Il lunedì non siamo in distribuzioneLa collaborazione è gratuita

Direttore Editoriale: Tommaso Di Domenico

CAMPOBASSO

Dal primo ottobre chiuderàil teatro SavoiaA casa cinquedipendenti

A PAG. 6

Il Tapiro del giorno lo diamo a PaoloFrattura. In ben due campagne elettoraliè andato promettendo che avrebbe fattodi tutto per ridurre i privilegi della Castadella politica al pari dei tributi locali.Invece ha fatto l'esatto contrario e, almomento, tiene ferma finanche la pro-mulgazione dello Statuto (nato sotto ilregime Iorio) solo perchè contemplaquattro assessori. Così come ha provve-duto all'aumento dei tributi locali e dellestesse concessioni. Non c'è proprio chedire: si stava meglio quando si stavapeggio.

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CAMPOBASSO. Signore e signori, ecco a voi il ”Molise ditutti”. Il teatrino della casta continua a presentare ai citta-dini il suo improponibile spettacolo. Non solo alle parolenon seguono ai fatti, ma la difesa a spada tratta dei politicidi centrosinistra all’aumento degli stipendi produce effetticollaterali dannosi al fegato degli elettori ma sicuramentevantaggiosi alle tasche dei politici. Chiedere al presidenteFrattura o al vice presidente del Consiglio regionale Cri-stiano Di Pietro di ridurre i costi del loro stipendio è quasiimpossibile. Diavolo di un demonio, penseranno, ma per-ché noi dobbiamo sacrificarci per i molisani? “Non siamomica degli sciacalli – ha affermato qualche mese Di Pietrojr con Frattura che gli ha fatto da eco con quel – Noi lavo-riamo”. Eh certo. Chi vive con 500 euro al mese e ha figlida campare, invece, gioca a bocce durante il giorno o almassimo fa una partita a tre sette con il morto.

A questo coro austero ha fatto seguito anche la dichia-razione dell’assessore regionale preferito da Frattura. Vit-torio Facciolla lo ha detto chiaro e tondo: della discussionesulle indennità non me ne frega un’emerita mazza. Giusto,si penserà. Fanno parte tutti della squadra del Molise ditutti. Il coro dev’essere univoco per spirito di gruppo.

Ma si sa, la rosa di una squadra va rafforzata durante uncampionato. Si colmano le lacune con l’acquisto di nuovigiocatori. Ed eccolo spuntare il nuovo componente dellasquadra. Si chiama Filippo Monaco, anch’egli vice presi-dente del Consiglio con i voti del Molise di tutti ma elettocon Costruire Democrazia. Anche il movimento che facapo a Massimo Romano durante la campagna elettoraleaveva promesso agli elettori di dimezzare le indennità. Mal’unico eletto in Consiglio, e cioè Monaco, al partito che glichiede di rispettare gli impegni, sbotta.

““In un anno e mezzo di presenza tra i banchi del Con-siglio regionale ho già rinunciato, nell’ordine, a: vitalizio,rimborso chilometrico e il benefit noto come articolo 7 oportaborse”. Sarà questo che pensano anche Frattura, DiPietro jr e Facciolla visto che sono tutti nella stessa situa-zione di Monaco. E quanto guadagnano tutti nonostante ilsacrificio? Frattura, come governatore, prende 13mila euro

al mese (cifra più cifra meno), Di Pietro jr come vice pre-sidente di commissione ne prende 11mila, stessa cifra perMonaco, mentre Facciolla in qualità di assessore ne inta-sca 12mila. A questo stipendio da fame vanno aggiunti2.450 euro per i cosìdetti portaborse.

E come se non bastasse, su 4.500 euro non pagano nep-pure le tasse. Ma porca miseria, come potete voi di Co-struire Democrazia chiedere pubblicamente a dimezzarsilo stipendio? Michele Coralbo, consigliere comunale diCampobasso, replica a Monaco ricordandogli che “gli im-pegni assunti con gli elettori si rispettano”. Ma quandomai!

gr

TAaglio

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Per Frattura e Di Pietro jr il loro “lavoro” va pagato, Facciolla non se” ne frega una mazza”e ora Filippo Monaco rifiuta di dimezzarsi lo stipendio come chiesto dal suo partito

di Domenico Di Lisa

Abbiamo deciso di promuovere la proposta di leggedi iniziativa popolare perché ci siamo sentiti offesi edindignati dal comportamento arrogante del Consiglioregionale. Offesi perché la mattina ha aumentato l’ad-dizionale IRPEF, IRAP, bollo auto, in una regione nellaquale c’è la più alta fiscalità di tutta Italia, i ticket sa-nitari alle stelle che rendono addirittura convenienteeconomicamente pagarsi le prestazioni sanitariepresso i privati, lo smantellamento totale del sistemaproduttivo, una disoccupazione drammatica. Indignatiperché il pomeriggio dello stesso giorno, rimangiandosigli impegni assunti con gli elettori a dimezzare le spet-tanze, ha deciso di sfidare il buon senso ed il buongusto, aumentandole incurante delle crescenti difficoltàdei ceti sociali più deboli e facendo registrare il di-stacco sempre più netto tra politici/politica e societàreale.

Perché meravigliarsi allora dell’aumento esponen-ziale di chi dice basta con i politici che non fanno piùpolitica, non amministrano la Cosa Pubblica secondoil bene comune, ma gestiscono, occupano, ed ormaiostentano, il proprio potere secondo i propri interessi?

Il fatto che molti cittadini, finora assuefatti ed as-serviti, non sono più disponibili ad accettare la situa-zione di sfacciato privilegio dei loro rappresentanti non

solo solleva un problema etico ma é un grande pro-blema politico che mina e mette in discussione il si-stema democratico. Da decenni cerco di richiamarel’attenzione della politica su questi temi. Finora è statoperfettamente inutile. E mortificante, perché proprio lasinistra, il filone politico e culturale al quale mi sonosempre sentito di appartenere, finora ha dimostratoindifferenza, o addirittura ostilità, per chi li ha posti.

Sono stato lasciato solo, quando dieci anni fa hopresentato la prima (ed unica) proposta di legge inItalia per dimezzare le indennità, eliminare il vitalizio,il premio di reinserimento, i portaborse. Sono statoconsiderato un ingenuo, un illuso moralista. E la stessasocietà civile non ha mostrato grande attenzione ed in-teresse. Ora la situazione è cambiata, ma la politicano. Si attarda a divorare le ultime spoglie di una Re-gione e di uno Stato in via di decomposizione.

E’ davvero singolare ed irritante tacciare di qualun-quismo o di atteggiamento antipolitico coloro che con-siderano chi sta in Parlamento o alla Regione unapersona privilegiata.

E’ innegabile che questo sentire comune è sostan-zialmente vero.

Dobbiamo cogliere l'elemento di verità che in quelgiudizio è contenuto, soprattutto oggi che è dramma-ticamente evidente l’impoverimento del Paese, del Mo-lise, dei ceti più deboli; oggi che le famiglieappartenenti al ceto medio non riescono, con il redditoche percepiscono, ad arrivare a fine mese senza in-taccare i loro risparmi; oggi che la disoccupazione di-laga e i giovani non hanno futuro.

Non ci si può giustificare, trincerandosi dietro l'alibidei direttori generali, dei dirigenti regionali e dei ma-nager che guadagnano più dei Consiglieri regionali.Dobbiamo rimettere in discussione anche le loro spet-tanze, i loro privilegi, ridurre a livelli fisiologici le diffe-renze retributive. Ma questo lo può fare solo unapolitica pronta a dare l’esempio, rinunciando priorita-riamente ai propri privilegi, che abbia l’autorevolezzaper farlo. Autorevolezza, che si acquisisce solo defi-nendo un progetto di profondo cambiamento, in gradodi indicare prospettive ed obiettivi comuni, di convin-cere che siamo tutti legati allo stesso destino, sconfig-gere l’idea del “si salvi chi può”, ridare speranza difuturo anche e soprattutto alla massa di “disperati”, fi-nora utilizzata e ricattata dalla politica.

Alla politica si chiede oggi di avere coraggio e lun-gimiranza, di ricorrere, laddove necessario, anche ascelte impopolari che solo una politica autorevole e li-berata da privilegi può fare.

Dobbiamo riportare il trattamento economico deglieletti previsto dalle leggi ad un profilo di sobrietà ed ef-ficienza che ci allontani da una visione notabilare delruolo elettivo.

Dobbiamo scommettere su una democrazia parte-cipata che investe sulla massima legittimazione e sulmassimo prestigio, oltre che sul funzionamento degliistituti democratici, dai partiti agli eletti. Dobbiamoriappropriarci della politica intesa come servizio allacollettività.

Si può, senza demagogia, fare un pezzetto di ri-forma della politica riducendo i "benefici individuali"non necessari ai consiglieri regionali.

Basta con la casta. Noi ci facciamo promotori diuna proposta seria di dimezzamento delle spettanzedei consiglieri regionali, che non cede alla demagogiaed al populismo, che prevede indennità più che digni-tose. Coltiviamo la speranza che la nostra iniziativadiventi il punto di partenza di un processo che possapuntare alla eliminazione dei privilegi anche dei par-lamentari.

Il nostro obiettivo prioritario è ridare senso e di-gnità alla politica. Senso e dignità che la politica haperso da un pezzo.

Basta con la casta

Le reazioni dei politici

Rinunciare ai soldi facili?

Non sia mai

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CAMPOBASSO. Se si cammina per strada e si parlacon il popolo, quello composto da persone che si sve-gliano tutte le mattine per sudarsi uno stipendio, spessoda fame, la delusione e la rabbia nei confronti dellaclasse politica molisana si tocca con mano. Non soloperché la coalizione guidata da Frattura è responsabiledell’aumento delle indennità, ma soprattutto perché in

tanti hanno creduto alle parole del governatore. “Di-mezzeremo le indennità”. E’ questa l’eco che ormai damesi si ascolta per le strade.

Già, dimezzeremo salvo poi adeguare gli stipendi aldecreto nazionale e scegliere, tra gli importi a cui uni-formarsi, quello più alto. Incuranti di qualunque conse-guenza politica, perché quando si tratta del proprio

portafogli da gonfiare con monetesonanti non c’è faccia che tenga.Ma così facendo i governanti re-gionali hanno dimostrato che inloro non c’è il senso della politicaintesa nella maniera più pulitadel termine: l’arte di governare lasocietà. Perché in un momento dicrisi come quello che stiamo at-traversando, buon senso vuoleche i cittadini facciano i sacrificirichiesti dai governanti.

A loro, ai cittadini, si chiede dipagare ulteriori tasse (impostesempre dal governo regionale), diattendere i pagamenti delle pub-bliche amministrazioni i cuitempi lunghi provocano la chiu-sura delle aziende, di dar vita acontratti di solidarietà per sal-vare il lavoro tra colleghi, di uti-lizzare la cassa integrazione, diridursi lo stipendio all’osso.

Da tutto questo c’è una cosache la classe politica, per di più dicentrosinistra, avrebbe dovutoimparare: iniziare a collaborarecon un minimo di sacrificio.

Magari scegliendo un importopiù basso, magari eliminando al-cuni “privilegi”, evitando che lalotta alla povertà implichi unavera e propria lotta di classe.

Si può viaggiare in jacquardcon la spilla di falce e martellod’oro massiccio attaccata al petto,

e allo stesso tempo si può avere la sensibilità dovuta,propria di chi decide di gestire la cosa pubblica, in unmomento difficile. Il più difficile dal dopoguerra. Inveceno.

Tutti uniti, dai comunisti di nome ai falsi democri-stiani di fatto. Tutti insieme hanno deciso di far pagare,ai molisani dagli stipendi ridotti, non solo maggioritasse ma anche 4milioni all’anno (cioè 8 miliardi di vec-chie lire) di soldi che vanno a finire nelle loro tasche.Un consigliere semplice, che si reca a Palazzo Moffasolo in occasione del Consiglio, guadagna la bellezza di10.500 euro a cui vanno aggiunti 2.450 euro per l’arti-colo 7. Loro diranno: ma come? Ci siamo tagliati i rim-borsi chilometrici.

E’ vero, perché con quelle 800 euro sforavano l’im-porto totale del decreto nazionale. Di Pietro e Monacohanno fatto passare l’iniziativa come una rinuncia sen-tita. Frattura continua a difendersi dichiarando chel’aumento è un falso descritto dai giornalisti. Ma, bustepaga alla mano, la matematica non è un’opinione.

Anzi, c’è di più. Se avessimo una classe politica chenon dorme la notte per elaborare una programmazioneseria per il Molise che consenta di creare basi solideper una ripresa economica per il popolo, potrebberoanche raddoppiare le indennità.

Invece il Molise di tutti ha aumentato gli stipendi dipochi che altro non fanno se non restare immobili sullegrandi aziende con ripercussioni gravissime sulla so-cietà molisana, per affannarsi a dire tutto e il contrariodi tutto in tema di sanità senza muovere un dito per ri-solvere i problemi.

Ben venga allora la manifestazione di martedì pros-simo dove i molisani, partecipando in massa, potreb-bero dimostrare un dato incontrovertibile: lademocrazia appartiene al popolo e nessuno, Frattura ecentrosinistra compreso, possono pensare che unavolta eletti hanno la libertà di agire pro domo sua.

Giovanna Ruggiero

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I molisani indignati hanno il dovere di contribuire al cambiamento di chi dice una cosa e ne fa un’altra

Gli eletti in Consiglio regionale fanno spendere ai molisani4milioni di euro all’anno per riempire le loro tasche

I cittadini si ribellano alle facce di bronzo:

tutti in piazza

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Sono molto stupito di quanto ho letto inalcuni giornali oggi per quanto riguardauna tua dichiarazione sull’autostrada Ter-moli-San Vittore e in particolar modo dellarichiesta che tu avresti avanzato al Ministrodelle Infrastrutture Lupi di spostare il fi-nanziamento previsto per l’Autostrada delMolise in altri interventi per la viabilità or-dinaria. Se ciò corrispondesse a verità tuavresti rimesso indietro l’orologio infra-strutturale di questa regione di ben 30 anni,privandola del diritto di essere collegata in

maniera veloce e moderna con il resto delPaese. Non solo, per chi conosce l’iter delleopere pubbliche (che privilegia il finanzia-mento e la partenza delle opere già cantie-rabili) e le rimodulazioni dei fondi, talerichiesta avrebbe l’effetto di rimandaresinedie, se non perdere completamente, i finan-ziamenti ottenuti con tanta fatica in questianni. Ti ricordo che si è giunti a questopunto avanzato per la realizzazione delprogetto autostrada del Molise anche gra-zie ad uno specifico e innovativo decreto

dell’allora Ministro dei Lavori Pubblici DiPietro che non solo diede il via al primoesempio di “federalismo autostradale”, at-traverso la costituzione di una società mista(ANAS e Regione Molise) gestrice dellarealizzazione dell’Autostrada, ma gettò lebasi, mediante la successiva concessioneattribuita a detta società mista, di un rien-tro economico-finanziario importante econtinuativo da spendere a solo beneficiodel territorio molisano. Ti chiedo dunque dirivedere questa tua richiesta e di impe-gnarti con forza, decisione e responsabilitàper fare un ultimo decisivo passo per rea-lizzare un’opera che porterà lavoro a mi-gliaia di persone e creerà sviluppo perl’intera regione. Un’opera che è già patri-monio di questa terra. Un patrimonio chetu, Presidente, non puoi vanificare, essendoormai proprietà di ogni molisano.

Angelo Michele Iorio

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CAMPOBASSO. Buone notizie da Roma. I 346mi-lioni del Cipe per costruire l’autostrada del Molisenon si toccano. Sono lì, nel decreto, e devono esserespesi. A dare la buona notizia è stata il sottosegretariodi Stato Sabrina De Camillis (Pdl) che, a margine del-l’incontro con il ministro Lupi ha confermato: “Nonc’è alcuna volontà del governo di spostare i fondi”.Certo il decreto pubblicato era scritto con i piedi per-ché lasciava pensare il contrario. Lupi e i suoi hanno

deciso di emanare un a circolare ministeriale per darel’interpretazione giusta alla faccenda. Restano però itempi stretti. Entro 90 giorni il progetto va presentato.Il che apre a un’altra novità: i soggetti attuatori del-l’Autostrada Termoli – San Vittore sono soggetti pri-vati. Il governo vuole verificare se si tratta di soggettinon bancabili, la società Autostrada deve essere cam-biata. La palla però è tutta in mano alla Regione Mo-lise che già dorme alla Conferenza Stato Regioni dove

sul documento incriminato non era stata avanzata al-cuna osservazione. Salvo poi sentire il presidentedella Giunta regionale che a Palazzo Moffa, in Consi-glio in atto, afferma di voler chiedere al ministro Lupise è possibile rimodulare i fondi dell’Autostrada. MaFrattura ci è o ci fa? La domanda irriverente rispettoal ruolo istituzionale viene da sé. Perché don Paolinoha preso i voti dicendo che non voleva l’autostrada,una volta eletto ha inserito l’opera nelle sue linee pro-grammatiche e oggi dice di voler incontrare Lupi perchiedere se i fondi Cipe possono essere rimodulati.Ma cosa penserà il padre putativo di Frattura, AntonioDi Pietro? Lui, da ministro, ha fatto il possibile in-sieme all’ex presidente Iorio perché l’opera diven-tasse realtà.

Ma che dice anche il consigliere delegato alla Pro-grammazione Vincenzo Cotugno. Lui ha lanciato unaccorato appello per ribadirne l’importanza strate-gica. E soprattutto, Paolo di Laura Frattura ha capitol’importanza del ruolo che riveste tanto da volerlo di-mostrare con idee chiare e precise o i molisani do-vranno continuare a ringraziare Roberto Ruta peraver regalato ai cittadini la peggior classe politica nelcinquantenario della storia molisana? Ai posteri l’ar-dua sentenza.

Autostrada, De Camillis conferma: i fondi ci sonoMa il governatore Frattura non sa che pesci prendere: prima non la voleva, poi l’ha inserita nelle linee programmatiche e oggi vuole rimodulare i finanziamenti. Che dice Di Pietro?

La Lettera

Termoli – San Vittore, Iorio scrive a Frattura

Non si parla più di acqua se non per mettere in discussione l’amministrazione e la gestione dell’Azienda speciale regionale

La giunta regionale di Frattura non ha ideené volontà di fare del patrimonio idricomolisano una risorsa anche economicaFrattanto l’acqua molisana se ne va in Campania e in Puglia a condizioni favorevoli per chi la riceve e le dighe artificiali sono fuori dal contesto programmatico regionale

Acqua: risorsa naturale e … business. Difficile

garantirla quale bene sociale primario, e voce attiva

del bilancio regionale. Se fosse governata e gestita

con acume, intelligenza e competenza, potrebbe

soddisfare entrambe le voci. All’acqua presiedono

la Regione, per il tramite l’Azienda Speciale “Molise

Acque” (ex Erim) e, formalmente, l’Assemblea dei

Sindaci tramite l’Ambito Territoriale Ottimale

(Ato). Realtà che avrebbero dovuto interagire,

quantunque partendo da presupposti differenti e

distanti, in quanto l’Azienda provvede alla grande

captazione e adduzione dell’acqua; l’Ato alla ge-

stione del Servizio idrico integrato (reti comunali,

fognature e depurazione), ma di fatto, per i contor-

cimenti del legislatore italiano, inoperativo. Fortuna-

tamente, alla stagione delle concessioni delle reti

idriche comunali ai privati, è seguito silenzio. Chi

capta e adduce l’acqua è un soggetto interamente

pubblico e chi, invece, avrebbe dovuto distribuirla

attraverso le reti idriche comunali, gestire le fogna-

ture e il processo di depurazione, un soggetto pri-

vato. Due logiche (la pubblica e la privata) che

avrebbero dovuto integrarsi sul binomio: acqua

“bene sociale” e “gestione economica”. Il nodo da

sciogliere era questo. Se ne era reso conto il go-

verno regionale creando le condizioni tecniche, am-

ministrative e gestionali per affrontare la

complessità del tema e dei problemi che esso com-

porta, riformando l’Erim, perché fosse il custode

del patrimonio idrico molisano, e costituendo l’Am-

bito Territoriale Ottimale, perché rappresentasse

sul territorio l’esigenza della collettività, e ne cu-

rasse la gestione e la distribuzione e i processi di

smaltimento e di depurazione. Sembrava che la lo-

gica fosse di casa nel Molise. Sembrava. Perché, poi,

nei fatti, la situazione è rimasta qual era, anzi è peg-

giorata. Anche sotto il profilo dell’interesse istitu-

zionale e collettivo. Non si parla più di acqua se

non per mettere in discussione l’amministrazione

e la gestione dell’Azienda speciale. Un tiro al pic-

cione che sul piano dello sviluppo della tematica

sull’uso e l’ottimizzazione delle risorse idriche re-

gionali non fa muovere un passo. Tutto è paralizzato.

La giunta regionale di Paolo di Laura Frattura non

ha idee né volontà di tradurre il patrimonio idrico

molisano in senso dinamico. Ovvero, di assumere

la salvaguardia degli interessi del Molise nella con-

trattazione su scala interregionale dell’eccedenza

idrica rispetto ai bisogni regionali (soprattutto con

la Puglia e la Campania). Quindi, di affrontare con il

corredo di un piano d’intervento la irrigazione delle

piane, e di assicurare le quantità necessarie anche al

sistema industriale. Tutto fermo al 2006. Anche la

tenuta delle reti di adduzione, il loro potenzia-

mento. Incombe il sospetto sugli uomini, montano

le polemiche, e l’Azienda speciale “Molise Acque”

continua ad essere un motore imballato. Frattanto

l’acqua molisana se ne va in Campania e in Puglia a

condizioni favorevoli per chi la riceve; le dighe arti-

ficiali sono fuori dal contesto programmatico re-

gionale, quella di Arcichiaro mette a compassione

anche gli animi più cupi e duri a vederla nello stato

in cui è; il sistema della depurazione non migliora,

nonostante l’assessore Nagni abbia preannunciato

interventi correttivi. L’insipienza amministrativa ac-

coppiata all’arroganza politica di amministratori per

buona parte neofiti, sta congelando enormi poten-

zialità naturali e notevoli risorse, compresa quella

idrica. L’intenzione inconfessata, ma trasparente, è

volgere le potenzialità naturali e le risorse, com-

presa quella idrica, ad affari. Affari degli amministra-

tori regionali e dei loro sodali (occulti e in chiaro).

Convinti che i processi economici e programmatici

che portano al loro arricchimento sia la missione

per la quale sono stati eletti.

Dardo

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CAMPOBASSO. Eì il presidente di As-sindustria, Mauro Natale, a replicare alnostro Dardo in merito al silenzio del-l’Associazione rispetto alla politica dellanuova Giunta regionale.

“C’è chi perde la voce e chi perde ilbuon senso. Tacere per la seconda volta,dopo che già mesi fa ci è stato dedicatoun articolo dal titolo “Il silenzio degli in-dustriali” (La Gazzetta del Molise,Dardo), non ci sembra oggi opportuno.

Per gli imprenditori che rappresento,per le battaglie condotte da chi mi hapreceduto alla presidenza dell’Associa-zione Industriali, per la passione, iltempo e la dedizione che io e tanti altricome me dedichiamo alla nostra orga-nizzazione.

Leggere che Confindustria Molise haperso la voce e tace sulle questioni le-gate alla politica regionale, alla program-mazione, alla concertazione, alle ipotesidi riforma in vari ambiti della pubblicaamministrazione e così via, è davverosorprendente. Mi chiedo, infatti, dove siail buon senso e soprattutto la capacità dianalisi di chi - cimentandosi quotidiana-mente nell’esame dei fatti politici edeconomici molisani - ci ribadisce a di-stanza di pochi mesi (forse perché il suoprimo personalissimo tentativo di attac-caci è caduto nel vuoto!) che manchiamo,con il governo Frattura, di “parlare, diconfrontarci, di chiedere, di discutere e,come con Iorio, di pretendere”.

La capacità di analizzare le vicendeche caratterizzano il Molise in questonuovo arco di legislatura, infatti, do-vrebbe portare senza troppo impegnointellettivo a comprendere le differenzedi “un’epoca” rispetto ad un’altra: nelmodus operandi della nuova classe diri-gente molisana c’è evidentemente qual-cosa di diverso, a nostro avviso, rispettoalla politica con cui abbiamo interagito edialogato per oltre un decennio.

Se non lo si coglie e dunque si restastupiti dalla nostra mancanza di voce odi ”pretese”, vale la pena spiegarlo, inmaniera elementare, affinché lo stuporesi trasformi in qualcos’altro.

Immaginando che le azioni messe incampo, finora, dall’attuale governo re-gionale siano dei puntini (simili a quelliche si trovano sul libri scolastici per gliesercizi degli alunni della secondaclasse), siamo sufficientemente persuasiche alla fine verrà fuori un disegno com-piuto, diverso dai puntini posti voluta-mente qua e là, che avevamo- ahi noi -dovuto osservare e commentare fino alloscorso anno. Per noi ciò oggi fa la diffe-renza: un disegno compiuto seguendol’ordine dei puntini darà, a nostro avviso,un risultato finale più apprezzabile.

Certi che la visualizzazione del temaper immagini abbia giovato ai più, co-gliamo l’occasione per esprimere nuova-mente la nostra posizione su un temamolto attuale, quale la fattibilità dell’ar-teria autostradale Termoli - San Vittore.

Per il sistema industriale è fondamen-tale realizzare un collegamento veloce,sicuro ed efficiente tra il Tirreno el’Adriatico. Per questo va difesa in ognimodo e da parte di tutti (politica, inprimo luogo, ma anche organizzazionidel partenariato economico e sociale) ladestinazione di risorse finanziarie giàpreviste per questa infrastruttura, echiediamo con forza al Presidente dellaRegione l’attivazione di un tavolo di di-battito e mobilitazione su un problemache riveste una importanza decisiva peril Molise.

Ciò per noi vuol dire guardare al futurocon la concretezza di chi fa impresa echiede di infrastrutturare il territorio,avendone una necessità vitale per la so-pravvivenza proprie attività, non solo,ma anche della autonomia regionale.”

Mauro Natale

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26 settembre 2013

Gli industriali rispondono ad un nostro articolo

"Non stiamo in silenzio"

Egregio Presidente Frattura, girano voci poco rassicuranti sul destino dell’Or-

chestra Regionale del Molise: abbiamo ascoltatoesponenti del suo governo affermare che “costatroppo” e che non ha mai avuto un gran successo. Cipermetta di dissentire.

I fondi che la Regione eroga alla Fondazione Cul-tura in nostro favore, secondo l’ Art. 1 della Leggeregionale n.2 dell’ 1/2/ 2011, rappresentano unasomma minima per un organico così ampio ed è notoche quasi tutte le regioni italiane percepisconosomme enormemente superiori per i loro cartellonisinfonici: ci dispiace di avere anche questo triste pri-mato, oltre che la prospettiva di una imminente chiu-sura…. E sorprende sapere che il finanziamento perla nostra orchestra è già stato erogato e disponibile,ma è “congelato” da un anno nel conto della Fonda-zione senza che noi abbiamo avuto modo di utiliz-zarlo per un solo concerto: riteniamo una graveanomalia l’immobilismo, per non dire l’inadem-pienza, della Fondazione Cultura nei nostri con-fronti, priva com’è da molti mesi di un consiglio diamministrazione: eppure quest’ultimo prevede, se-

condo statuto, 2 soli membri più il Presidente Re-gionale in carica…

All’obbiezione dello scarso successo dell’Orchestrapreferiamo lasciar parlare i numerosissimi concertirealizzati in poco meno di 15 anni di attività e lepiazze, gremite di migliaia di cittadini molisani (molti dei quali spettatori per la prima volta diun’opera lirica o di un concerto sinfonico) che nessungruppo pop, sul nostro suolo, è riuscito ancora a rac-cogliere e a coinvolgere.

Siamo consapevoli, Presidente, del momento digrande difficoltà regionale e nazionale, e dei Suoisforzi per tentare di risolvere i gravi problemi di bi-lancio e di impiego; comprendiamo molto meno ilperché del totale disinteresse nei confronti di una re-altà artistica-lavorativa che è fonte di reddito pertutti noi: forse è opinione, in consiglio Regionale, chei lavoratori dello spettacolo siano lavoratori di “serieB”?

Forse si vuole tentare una politica culturale “di-versa”?: davvero la politica può pensare di sbaraz-zarsi dall’oggi al domani di decine di professionistidella musica e di annullare una realtà consolidata,

votata per sua natura alla VERA cultura, magari conil subdolo proposito (ma noi ci auguriamo di no..) diutilizzare quei contributi per altri fini secondo le in-clinazioni dei nuovi governanti , ignorando il passatoe i propri doveri di amministratori nel presente?

Presidente, non obblighi i più giovani di noi a la-sciare la nostra terra, non permetta che si dica che inMolise “non c’è niente” e non impoverisca ulterior-mente questa terra privandola di un elemento cherappresenta la “cartina al tornasole” della sua stessaciviltà. Se è vero che vuole dare un respiro “europei-sta” alla sua politica culturale sa perfettamentequanto la musica colta, in Europa e nel resto di Ita-lia, sia rispettata e considerata e quanta importanza,quindi, rivesta per un capoluogo di Regione una or-chestra sinfonica stabile!

Presidente, facciamo appello alle sue capacità poli-tiche ed alla sua sensibilità: non tocchi e non modi-fichi la legge regionale che è alla base della nostraesistenza e ci metta in condizione di utilizzare, al-meno in parte, la somma a noi destinata dalla Re-gione che Lei stesso rappresenta.

I musicisti dell’Orchestra Regionale del Molise.

La Lettera

L'Orchestra Stabile non va smantellata

____________________________________

(ndr). La replica del nostro Dardo. Il buonsenso lo abbiamo perso nel momento in cui ci siamo occupati dell’As-

sindustria Molise, che farebbe bene, invece di ironizzare, a raccontare ciò che haavuto dalla politica di Michele Iorio in termini di sostegno e ciò che ha dato al-l’economia regionale, e ciò che si aspetta (ed è tutto dire) dal modus operandidella nuova classe dirigente molisana che non a noi, ma alle cronache locali, ri-sulta ferma costantemente alle intenzioni e giammai ad un atto conclusivo. Spe-cie in materia di programmazione, che dovrebbe interessare l’Assindustria intermini decisivi. Ma al presidente Natale, che ha avuto la bontà di confermarela ostilità a Iorio e la scoperta adesione acritica a Frattura, con ciò denunciandouna faziosità che non fa merito ed aggio ad un’associazione di categoria che siprofessa super partes in quanto espressione di valori oggettivamente legati al-l’intrapresa e a null’altro, gli è sufficiente controvertire apoditticamente le vi-cende che caratterizzano il Molise in questo nuovo arco di legislatura che“dovrebbe (dovrebbe, presidente! – ndr) portare senza troppo impegno intellet-tivo (certamente da parte sua, presidente! – ndr) a comprendere le differenze di“un’epoca rispetto ad un’altra: nel modus operandi della nuova classe dirigentemolisana c’è evidentemente qualcosa di diverso, a nostro avviso, rispetto alla po-litica con cui abbiamo interagito e dialogato per oltre un decennio”. Sì, l’immobi-lismo, in attesa che possa liberarsi nell’affarismo, di cui evidentemente gliindustriali del Molise by-Frattura fanno largo affidamento di partecipazione.Presidente, lei non ha riposto ai nostri quesiti sulle scelte programmatiche(2013-2020) per individuare i punti di leva onde sollevare l’economia dai pesiimproduttivi degli apparati pubblici, per ottenere la liberalizzazione dei servizipubblici (acqua, luce, gas, trasporti) e una saggia politica finanziaria, una saggiapolitica degli incentivi, una saggia politica degli investimenti. La sanità: il buconero che, se non affrontato nei modi e nei termini necessari, vanificherà qual-siasi tentativo di risanamento del debito pubblico e del grado di indebitamentodella Regione Molise, perché sa benissimo che non ha alcuna freccia al suo arco.Comunque, ha avuto la modestia e la saggezza, dopo aver sproloquiato di puntie puntini, di cogliere l’occasione dalla nostra impudenza di aver ficcato il nasonella sua organizzazione “per esprimere nuovamente la nostra (degli industrialidel Molise - ndr) posizione su un tema molto attuale, quale la fattibilità dell’ar-teria autostradale Termoli - San Vittore” che, come altrettanto saggiamente ri-leva, “Per il sistema industriale è fondamentale realizzare un collegamento veloce,sicuro ed efficiente tra il Tirreno e l’Adriatico. Per questo va difesa in ogni modo eda parte di tutti (politica, in primo luogo, ma anche organizzazioni del partenariatoeconomico e sociale) la destinazione di risorse finanziarie già previste per questainfrastruttura, e chiediamo con forza al Presidente della Regione l’attivazione di untavolo di dibattito e mobilitazione su un problema che riveste una importanza de-cisiva per il Molise”.

Si fosse fermato a questo avrebbe fatto certamente migliore figura. Anche per-ché, se non è aggiornato, sulla Termoli san Vittore la posizione di Frattura nonè nota. Neanche a lui stesso.

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CAMPOBASSO. Domani 27 settembre, alle ore10.30, presso la Caserma “Gen. Gabriele PEPE” inCampobasso, si svolgerà la cerimonia di avvicenda-mento del Comandante Militare Esercito “Molise”

tra il Colonnello Giuseppe Natalino Finanza e il Co-lonnello Giuseppe Maria Giovanni Tricarico. Allacerimonia parteciperà il Comandante della RegioneMilitare SUD Gen. C. A. Corrado Dalzini.

CAMPOBASSO. Il 1 Ottobre caleràil sipario sulla scena del TeatroSavoia di Campobasso. I 5 dipen-denti resteranno senza lavoro e lastruttura rischia di restare perlungo tempo, un qualcosa di sacrocon i suoi mattoni, le sue luci, ilsuo palco, i suoi artisti e i tecnici,che per tanto ha dato il suo spazioe cuore a molti artisti come aquanti si sono sempre dilettati peramore dell'arte e per quella dellapropria città dando, ad esempio,forme e scena alle commedie im-mortali di Tonino Armagno. Eranell'ordine delle cose dopo che laProvincia di Campobasso avevaannunciato lo scioglimento dellaFondazione Savoia. Solo che laRegione ha detto che ci avrebbepensato lei ma non facendo i conticon le leggi esistenti e il Comunedi Campobasso ripetendo il solitoritornello di "bambole non c'è unalira". "E' inutile andare a cercaredi chi possa essere la colpa di tuttociò, affermo convinto che buonaparte della responsabilità è mia,per innumerevoli ragioni che civorrebbe <spettacolo> intero per

elencarle tutte, quindi, appurata dichi è la colpa, cerchiamo coloroche si prendano i meriti, e scon-giurino la chiusura a data da de-stinarsi di un gioiello che pocheregioni possono vantare". E'quanto scrive Giancarlo Di Lo-nardo rappresentante dei lavora-tori del Savoia. "Naturalmente nonvoglio certo dire che ci arren-diamo, anzi, forse proprio dal 1 Ot-tobre potremmo mettere in attosistemi di "pacifica" protesta, chespero non si rendano necessari;chiedo a tutte le figure coinvolte intale vicenda di far sentire la lorovoce, al fine di permettere allastruttura non di sopravvivere, madi vivere e di svolgere la sua natu-rale funzione di centro di aggrega-zione e di sviluppo delle menti,funzione che il teatro svolge sindalla notte dei tempi, e sono certoche con il buonsenso di tutti que-sto accadrà".E dall'apatia, dall'incapacità ge-stionale, dai soliti giochetti conclu-sione peggiore per il Teatro Savoianon poteva esserci. Eppure, le al-ternative c’erano. Le due Fonda-

zioni, teatro Savoia (Provincia) eMolise Cultura (Regione), avreb-bero potuto lavorare parallela-mente oppure il Comune diCampobasso avrebbe potuto ri-vendicare la gestione delle politi-che culturali accaparrandosi, inqualità di capoluogo, anche il tea-tro che si trova in pieno centro cit-tadino. Quest’ultima ipotesi èstata subito scartata anche perchétutti conoscono la versione “dram-matica” del sindaco Gino Di Bar-tolomeo sulla situazionefinanziaria del Comune. Resta-vano Provincia e Regione che,però, non si sono intese, nonhanno voluto leggere le leggi. Ed ènato il pateracchio. Quel Teatrocalcato per anni da artisti di famamondiale e da tante piccole com-pagnie locali, diviene ora lo spec-chio di una società votata allabanalità, all'impoverimento mo-rale, all'apatia e a quel conformi-smo che annulla ogni libertà, ognicreatività, ogni pensiero. E' lamorte delle coscienze. La fine diuna città come aggregazione dipensanti.

626 settembre 2013 Campobasso

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Esercito, il nuovo colonnelloAl Comando Regione Molise a Finanza subentra Tricarico.

La pantomima della Regione Molise sul destino della Fon-dazione “Teatro Savoia” pare debba esaurirsi il Primo Otto-bre. Nello stesso giorno dovrebbe aversi l’avvio dellarappresentazione della protesta del personale che s’è ve-nuto a trovare senza lavoro e senza sostegni. Eppure, già su-bito dopo la prima avvisaglia di una conclusione traumatica(la Provincia per decisione del Governo di Roma ha perso latitolarità del settore), c’è stato l’incontro tra il presidentedella Provincia di Campobasso, De Matteis, e l’allora presi-dente della Giunta regionale, Michele Iorio, e la sottoscri-zione di un accordo sulla possibilità di allestire uncartellone comune, per dare continuità all’attività, e l’assor-bimento della Fondazione “Teatro Savoia” da parte della Re-gione Molise, sulla falsariga della Fondazione regionale“Molise Cultura”. Vogliamo dire che una base di partenzaper evitare il trauma che si potrebbe avere il Primo Ottobrecon la serrata del Teatro e la protesta dei lavoratori, erastata gettata. Ma siccome la Cultura (rigorosamente in ma-iuscolo) non è pane per i denti dei nuovi amministratori diPalazzo Moffa, straordinariamente goffi, balbettanti e in-certi, nonostante l’appeal del delegato del presidente Frat-tura ad occuparsene, baffetto impertinente e papillon,Domenico Ioffredi, la Fondazione regionale “Molise cultura”è stata letteralmente interdetta e la Fondazione “Teatro Sa-voia” fatta morire. Entrambe un tentativo, faticoso quanto sivuole, ma concreto, di uscire dall’anonimato culturale, estrumenti di crescita delle potenzialità artistiche locali. En-trambe però cadute nelle mani inesperte e vendicative diamministratori ciarlieri e inconcludenti. Non resta che spe-rare in una resipiscenza, quantunque improbabile, anzi im-possibile, dato il basso grado di sensibilità amministrativa eculturale fin qui espresso da chi comanda.

Chiude il Savoiae apre la protesta

Si sono sposati ieri in Municipio

a Campobasso, con ritocivile, Adele Chiarizia

e Andrea Perrone. Ai due sposi

e alle rispettive famiglie giungano

gli auguri più sinceridalla redazione de

La Gazzetta del Molise.

AUGURI

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Tares, le tariffe del tributo comunale sui rifiuti sono pas-sati al vaglio del Consiglio. Ieri l’assemblea ha approvato icoefficienti per la determinazione della parte variabile dellatariffa delle utenze domestiche e delle parti fissa e variabiledelle utenze non domestiche. Nella sua relazione l’asses-sore alle Finanze Donato Toma ha illustrato gli indirizzi po-litico amministrativi seguiti nella determinazione delletariffe e dei coefficienti da applicare per le utenze domesti-che e non domestiche. Toma ha specificato che, innanzi-tutto, la Tares è una tassa. Ciò vuol dire che maggiore èl’attitudine a produrre rifiuti, maggiore sarà il tributo dacorrispondere in relazione al maggior servizio fruito. ACampobasso sarà applicata la tariffa tributo che oltre al-l’applicazione dei coefficienti fissi stabiliti in base alla nor-mativa vigente comporta la possibilità di applicare icoefficienti variabili scegliendo in un range tra un minimoe un massimo. Toma è entrato nel dettaglio specificandogli indirizzi di massima che il Comune ha seguito per l’ela-borazione degli coefficienti. Per le famiglie: il coefficientevariabile per i nuclei costituiti da un solo componente dovràattestarsi sui valori massimi, in quanto, rispetto alle famigliecon più componenti, già la tariffa prevede una congrua ri-duzione; man mano che i componenti della famiglia cre-scono i coefficienti da adottare dovranno decrescere fino aminimizzarsi per il gruppo da cinque componenti in su. Talescelta poggia sulla considerazione che man mano che glioccupanti aumentano in una stessa superficie la propen-sione alla produzione giornaliera dei rifiuti di una famigliaha una crescita regressiva in rapporto al numero dei com-ponenti. Per esempio, ammesso che un componente possaprodurre un chilo di umido al giorno, più componenti di unnucleo familiare, presi singolarmente, potranno potenzial-mente produrre meno di un chilo di rifiuti al giorno per ef-fetto di scala da attribuirsi alla vita in comune. Per le attivitàproduttive, invece, i coefficienti variabili da scegliere nelrange di riferimento vanno considerati per non oltre l’85%del massimo ma tendenzialmente vanno minimizzati in

modo particolare per le categorie in cui la presunzione dirifiuti è particolarmente penalizzante, in primo luogo perconsentire a queste aziende di potersi organizzare anchecon smaltimento autogestito. L’utilizzo della modalità dismaltimento in proprio dei rifiuti prodotti riduce la coper-tura dei costi per il servizio sostenuti dal Comune nel medioperiodo ma costringe l’ente a spalmare, nel breve periodo,la minore entrata sulla altre categorie” In sintesi, per leutenze domestiche l’indirizzo è di agevolare al massimo inuclei familiari più numerosi, mentre per le non domesti-che è di minimizzare al massimo i coefficienti per quellecategorie che sarebbero fortemente penalizzate da coeffi-cienti presuntivi molto elevati.

La relazione dell’assessore è stata considerata dagli espo-nenti dell’opposizione tecnicamente valida ma politica-mente inconsistente. Da Michele Coralbo a Adriana Izzi, daMichele Durante a Augusto Massa, da Antonio Battista aFelice Di Donato, tutti hanno evidenziato la carenza deldocumento sotto il profilo politico . “Ragionieristicamentecorretto ma profondamente deficitario dal punto di vista

politico - ha ribadito il consigliere Izzi - i conti quadranoma non sono i numeri a far vivere i Comuni, le tariffe dellaTeres avrebbero dovuto essere rimodulate tenendo contodelle reali esigenze degli abitanti di una città che sta scop-piando, invecchiando e morendo”.

Come era prevedibile discutendo di Tares è stato inevita-bile il richiamo alla partecipata Sea prima in deficit poi, di-cono, salvata dall’attuale amministrazione. Di nuovo unritorno al passato ma, si sa, la maggioranza guidata da GinoDi Bartolomeo anche se è agli sgoccioli non perde occa-sione per ricordare le pecche della precedente amministra-zione, in quattro anni e mezzo non c’è stata un’occasionein cui non abbia fatto riferimento alla vecchia gestione diPalazzo San Giorgio. In Provincia Rosario De Matteis no-mina raramente l’ex presidente Nicola D’Ascanio, ancheFrattura che è da poco alla guida della Regione fa cennoall’ex Governatore Iorio solo se strettamente necessario.Invece la squadra di Di Bartolomeo pare ossessionata dalpassato, continuamente ricorda ciò che ha fatto o non hafatto l’ex sindaco Peppe Di Fabio.

726 settembre 2013Campobasso

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CAMPOBASSO-ROMA

ORARICAMPOBASSO-NAPOLI CAMPOBASSO-TERMOLI-PESCARA

CAMPOBASSO. Negli ultimi dieci anni,la medicina ha fatto notevoli progressiper la cura del tumore del retto. Sonostati introdotti nuovi farmaci, le tecnichediagnostiche e terapeutiche miglioranocontinuamente, specialisti di diverse di-scipline collaborano in un percorso assi-stenziale integrato. Proprio di“trattamento integrato” si è parlato nelcorso del convegno organizzatodall’U.O.C. di Radioterapia della Fonda-zione “Giovanni Paolo II” martedì 24 set-tembre 2013.

L’incontro, coordinato dal radioterapi-sta dottor Vincenzo Picardi, ha visto lapartecipazione di chirurghi, radiologi eoncologi della Fondazione e di altri ospe-

dali molisani. Sono interventi, tra gli altri,il Direttore del Dipartimento di Oncolo-gia, professor Cavicchioni, e il Direttoredell’U.O.C. di Radioterapia, prof. Mor-ganti. Dalle diverse relazioni è emersoche l’associazione di radioterapia e che-mioterapia prima dell’intervento ha pro-dotto positive ricadute sulla prognosi esulla qualità della vita. La percentuale dipazienti con ricaduta di malattia e note-volmente diminuita e solo una minimapercentuale è costretta a ricorrere a colo-stomia definitiva, il cosiddetto “sac-

chetto”.Presso la Fondazione, sono state speri-

mentate modalità innovative di tratta-mento caratterizzate dalla associazione dichemioterapia, con più farmaci, e radio-terapia “intensificata”. Questo tipo di te-rapia si è rivelata particolarmenteefficace: in circa il 40% dei pazienti si èregistrata una guarigione locale del tu-more, ancor prima dell’intervento chirur-gico. L’interesse dei ricercatori dellaFondazione si è rivolto anche ai tratta-menti palliativi, finalizzati alla cura dei

sintomi in pazienti, che, per diverse ra-gioni, non possono essere sottoposti adaltri tipi di cure. Una esperienza clinica,condotta dal dottor Picardi, ha dimostratoche un trattamento molto breve di solicinque giorni, è in grado, nella maggiorparte dei casi, di eliminare gravi sintomi(dolore, emorragia, blocco intestinale). Unulteriore tentativo di migliorare i risultaticlinici è attualmente in corso, grazie al-l’introduzione della tecnica VMAT, checonsente la somministrazione di dosi an-cora più intense di radiazioni.

Tumore del retto, le nuove tecnicheAlla Fondazione Giovanni Paolo II importante convegno

Tares, il Consiglio approva le tariffe

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30.000 copie in omaggioISERNIAANNO IX - N° 93 - GIOVEDÌ 26 SETTEMBRE 2013 - DISTRIBUZIONE GRATUITA

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VENAFRO. E' il consigliereregionale delegato, NicandroCotugno, a scrivere all'asses-sore Michele Petraroia in me-rito alla situazione dei dipen-denti della Sil, la Societàitaliana Liquori. "Ti scrivo perrappresentarti la drammaticasituazione in cui versano le fa-miglie di sette operai impiegati

presso l’azienda S.I.L. s.r.l. (So-cietà Italiana Liquori) che hacessato la produzione nelmarzo 2013 e ha attivato lostato di crisi.

L’azienda si trova all’internodel Nucleo Industriale di Iser-nia-Venafro e al momentoconta sette operai che da mesisono senza stipendio e senza

ammortizzatori sociali. In-fatti, pur essendo stata au-torizzata la CIG in derogadal 07 luglio al 07 novembre2013, di fatti, non è mai par-tita e queste famiglie vi-vono una situazione dram-matica, ai limitidell’indigenza.

In pratica è dal mese dimarzo che gli operai nonpercepiscono un euro e, or-mai all’esasperazione, mihanno illustrato la loro si-tuazione chiedendo aiutoal sottoscritto e alla Giuntaregionale.

Ovviamente di fronte aduna situazione così precariae di particolare urgenzasollecito un tuo interessa-

mento affinché venga attivatadi fatto la CIG in deroga richie-sta e vengano pagate perlo-meno le spettanze relative aimesi di luglio e agosto al finedi dare un minimo di sollievo aqueste famiglie".

Un successo oltre ogni più ro-sea aspettativa. Le iniziativemesse in campo dall’associazioneIsernia tra Archeologia e Cultura,affiliata a IsLife, in occasione delsettembre isernino, messo incampo dall’Amministrazione co-munale di Isernia, hanno lette-ralmente risvegliato negli iserninila passione per il proprio patri-monio storico-archeologico.

Nei tre appuntamenti program-mati, il 7, il 14 e il 21 settem-bre, centinaia di personehanno visitato, gratuita-mente, alcuni tra i più sug-gestivi angoli della città diIsernia, sotto la guida diLuca Inno, archeologo e pre-sidente (nonché fondatore)dell’associazione, e delle suecollaboratrici, Celine D’Ago-stino, Rosella Gnerre e Ste-fania Bustelli. Un grandesforzo, dunque, per una pic-cola associazione, imper-niata sul volontariato puro,che ha però offerto un “ser-vizio” di indiscussa qualità e

competenza, come testimoniatoda tutti i fruitori.

Un classico esempio, insomma,di come si possano condurre ini-ziative valide con pochi mezzi e dicome la collaborazione tra entipubblici e associazioni possa por-tare benefici collettivi attraversomanifestazioni di indubbia qua-lità. Si tratta dunque di un’espe-rienza da ripetere e di una colla-borazione da consolidare.

ISERNIA. A distanza di una setti-mana dal grido d’allarme lanciato dalPresidente della Provincia di Isernia,Luigi Mazzuto, circa la paventata chiu-sura delle sedi delle facoltà di Lettere eScienze Politiche dell’Università degliStudi del Molise situate nel centro sto-rico di Isernia, arriva la soluzione: laRegione ha individuato i fondi permantenere operative le sedi universita-rie in questione.“Esprimo soddisfazione– ha spiegato Mazzuto – per gli sforzicompiuti nell’individuazione di una so-luzione che garantisca continuità e fu-turo alle sedi isernine dell’Universitàdegli Studi del Molise.

Terremo alta la guardia sul territorioe sui suoi presidi principali, a tuteladella dignità storica, sociale ed econo-mica della nostra Provincia. Sono fer-mamente convinto del fatto che inve-stire nell’università e, più in generale,nell’istruzione può invertire la rotta deltrend negativo che affligge la nostra

economia. Eppure sempre più spessoda Roma si affannano a tagliare lespese più facilmente aggredibili, tra cuiquelle destinate alla cultura e all’istru-zione. Decisioni queste, che si ripercuo-tono per effetto domino a livello locale,con conseguenze dannose per il tessutosocio-economico delle popolazioni.Grande sensibilità ha dimostrato il Go-verno regionale a individuare risorseda destinare al mantenimento dell’ope-ratività delle sedi universitarie nel cen-tro storico di Isernia. Rimane in piedi,però, la questione delle strutture da in-dividuare una volta che si dovrà ricon-segnare alla Curia diocesana l’attualesede di via Mazzini. Una soluzione po-trebbe essere individuata nel destinarel’edificio del Liceo classico ‘Fascitelli’di corso Garibaldi, in fase di ristruttu-razione, a sede principale delle univer-sità di Isernia. La struttura apparequanto mai adeguata a una tale desti-nazione d’uso. La sua centralità, innan-

zitutto, favorirebbe il collegamento amezzi di trasporto pubblici su rotaia osu gomma, raggiungibili a piedi nel girodi pochi minuti. L’autorevolezza storicae architettonica dell’edificio, inoltre, fa-ciliterebbe una naturale attribuzione al‘Fascitelli’ di sede universitaria centraledella città di Isernia. Sono molteplici,insomma, gli aspetti vantaggiosi. È ne-cessario, però, che vi sia una conver-genza di intenti e costante confrontosul futuro dell’università di Isernia, inprimis da parte di tutti gli amministra-tori del territorio, non solo quanti ope-rano nella città di Isernia, ma almeno ditutti quei comuni che ricadononell’hinterland isernino. Difficoltà dicarattere logistico possono e devono es-sere superate mediante accordi interi-stituzionali, – ha concluso il presidentedella Provincia – per garantire non soloil potenziamento dell’offerta formativasul territorio, ma per incrementarne gliindirizzi di studio”.

1126 settembre 2013Isernia

bcvb

Il presidente della Provincia, Luigi Mazzuto interviene nella polemica sulla sede.

Il consigliere Cotugno scrive all' assessore PetraroiaIsernia riscopre la passione per il propriopatrimonio grazie all’associazione “Isernia tra Archeologia e Cultura”

“Il Fascitelli per l’Università”

"Un drammaper i lavoratori ex Sil"

Grande successoper le notti dell’archeologia

Il presidente della ProvinciaLuigi Mazzuto

MIchele Petraroia

Nicandro Cotugno

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TERMOLI - A margine della manifestazione DIVI-NOLIO sono stati consegnati i diplomi ai primi“Mastri Coppieri” ASPI del Molise. “Il Mastro Cop-piere è l’antico modo di chiamare il sommelier inItalia – dice Celeste Di Lizio, coordinatore per ilMolise e l’Abruzzo per l’ASPI (Associazione dellaSommellerie Professionale Italiana) – ed è l’appel-lativo che la nostra associazione dà a coloro che se-guono i due livelli di corsi di formazione persommelier e sostengono con esito positivo l’esamedi abilitazione. Solo per i professionisti del settoreè previsto un terzo livello, con un esame che sitiene presso la prestigiosa Fondazione Mach a SanMichele all’Adige, la scuola enologica di riferi-mento in Italia insieme a quella di Conegliano.Questo percorso formativo di assoluta eccellenza cidifferenzia da altre associazioni che danno impro-priamente il titolo di sommelier, che è una profes-sione, a chiunque completi un percorso formativoanche se svolge attività diverse da quelle di ristora-zione”. Come si arriva ad essere Mastro Coppiere?.“Il percorso formativo è costituito da due corsi di15 lezioni ciascuno, con un esame intermedio e unofinale. Le materie trattate nel primo corso sonoquelle generali di enologia (come si fanno i vari tipidi vino, dallo spumante, al novello, dal passito alfortificato), viticoltura, servizio e conservazione delvino, ma anche acqua, birra, caffè, tè, per conclue-dere già con una introduzione all’abbinamentocibo-vino che sarà materia centrale del secondo li-vello, dove tratteremo anche l’enologia delle re-gioni di Italia e del mondo. Il corso è un occasionedi approfondimento per coloro che già lavorano nel

settore, per gli amatori invece è un modo per sco-prire il vino e saper scegliere il vino in base al rap-porto qualità-prezzo. Per un giovane invece è unagrande possibilità di lavoro soprattutto se conosceuna o più lingue straniere”. I diplomati sono: MirkoBerardis, Silvio Chiappa, Michele Ciarlariello, PaoloDe Girolamo, Paolo Di Bello, Matteo Di Nauta, Giu-lia Di Pietro, Alessandro Galasso, Matteo Miucci,Massimo Talia. Chi volesse informazioni sui pros-simi corsi può chiamare il 338 4757792 o scrivere [email protected].

TERMOLI – Lo scorso 18 settembre, una delegazione del Gruppo diminoranza al Comune di Termoli, si è recata al parco comunale perverificare e documentare lo stato di avanzamento dei lavori rispettoalla convenzione stipulata con la società aggiudicataria ed al cronoprogramma ad essa allegato. A seguito dei necessari approfondi-menti e verifiche il Gruppo di minoranza convocherà apposita con-ferenza stampa nella quale evidenzierà tutte le anomalie, alcune giàrilevate in sede di sopralluogo ed illustrerà le iniziative non solo po-litiche che intende assumere a riguardo.

1226 settembre 2013 Termoli

TERMOLI – La Giunta comunale ha deli-berato di intitolare l’auditorium di ViaCina all’onorevole Florindo D’Aimmo, ve-nuto meno lo scorso mese di febbraio al-l’età di 85 anni. In vista della prossimaconclusione dei lavori di realizzazionedell’auditorium, infatti, il sindaco BassoAntonio Di Brino ha proposto di intitolarela struttura ad un personaggio legato aTermoli e alla sua storia. “Al momentodella scomparsa dell’Onorevole FlorindoD’Aimmo – ha relazionato in Giunta ilsindaco Di Brino – nella nostra Comunitàsi è levato un generale grido di cordoglioper colui che è stato unanimemente defi-nito “un vero galantuomo della politica,un fiero servitore della sua Città, della suaRegione e del suo popolo, un padre affet-tuoso ed autorevole, un indiscusso prota-gonista delle Istituzioni, un esempio daseguire per le generazioni a venire”. Inverità l’onorevole D’Aimmo ha contri-buito fortemente a scrivere la storia dellanostra terra ricoprendo con forte perso-nalità, sensibilità ed umanità incarichi

prestigiosi: da economista di rango e do-cente, a Presidente del Consiglio regio-nale prima e della Giunta poi, fino adarrivare ad essere deputato e sottosegre-tario, non senza trascurare le esperienzedi segreteria politica della DemocraziaCristiana, di Consigliere comunale, diPresidente del Comitato Regionale per laProgrammazione Economica. Tutti ruolisvolti con raro spirito di servizio e dimo-strazione di una lungimirante e quadrataintelligenza, che gli ha consentito di va-rare il primo piano di sviluppo regionale,quello sanitario, i progetti meridionali-stici, il piano delle acque. Insieme ad unagenerazione di molisani illustri, chehanno costruito questa Regione, consen-tendone lo sviluppo, e che qui ricordiamonelle persone degli onorevoli Sedati, Vec-chiarelli, Lombardi, Monte e, soprattutto,Girolamo Lapenna (a cui il Comune haintestato il Parco Cittadino), l’onorevoleD’Aimmo ha svolto un’opera colossale,durata un cinquantennio, di vero riscattodella popolazione, segnando il periodo più

fulgido della Regione e della nostra Ter-moli. Né si può tacere il suo impegno perl’impostazione e la concretizzazione dellaUniversità Cattolica del Sacro Cuore conil Centro ultraspecialistico di Campo-basso. A tal proposito è stato detto chel’onorevole Florindo D’Aimmo “concepì ilprogetto mentre dirigeva la sezione meri-dionalistica della DC: un’iniziativa impor-tante per la ricerca scientifica nazionale,un presidio sanitario innovativo formida-bile per il Molise e per le altre Regioni delSud, per porre fine ai viaggi della spe-ranza verso il Nord e l’estero di malati e difamiglie, replicando il freno che con losviluppo dell’industria – dopo Termoli,Boiano e Venafro – aveva posto all’emi-grazione dei lavoratori ed al conseguentespopolamento “. “Per tutto questo è oppor-tuno che resti una testimonianza pubblicae tangibile che imprima per sempre, nellamemoria dei Termolesi, il nome dell’On.Florindo D’Aimmo, legandolo ad un’operache la Collettività Termolese aspetta datempo e che durerà nel tempo”.

TERMOLI – Il sindaco Basso Antonio Di Brino esprime soddisfa-zione per l’avvio positivo del servizio di mensa scolastica. “Sonosoddisfatto – ha dichiarato Di Brino – per l’ottimo avvio del servi-zio di mensa scolastica. I numeri, cioè i 1.029 pasti serviti, testimo-niano l’ampia condivisione dei genitori nei confronti della nostrascelta di anticipare l’apertura del servizio mensa per i bambinidella Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria. Data la consi-stenza di questo primo riscontro, riteniamo verosimile un au-mento dei numeri nelle prossime settimane. Ringrazio tutte leoperatrici e gli operatori della ditta incaricata del servizio, augu-rando loro di poter proseguire con grande determinazione nelloro delicato e fondamentale compito di preparare i pasti ai piccolialunni delle scuole termolesi”.

Sindaco e genitori soddisfatti del serviziodi mensa scolastica

Sopralluogo ai lavoridel parco comunale

Diplomati i primi “Mastri Coppieri” dell’ASPI

Auditorium di via cina intitolazioneall’onorevole Florindo D’Aimmo

TERMOLI – La Capitaneria di Porto ha dira-mato due chiamate d’imbarco per marittimientrambi con le qualifiche di mozzo – marinaioda imbarcare uno sul peschereccio “Nuovo Si-licio”, l’altro sul motopesca “Maria e FrancescoCannarsa”. I marittimi interessati dovranno presentarsinegli uffici della Capitaneria di porto entro le 9del 27 settembre muniti di: Libretto di naviga-zione; tesserino di iscrizione nel registro pe-scatori; Certificato medico di visita preventivad’imbarco e per i soli Marittimi muniti di li-bretto di navigazione (1a ctg della gente diMare), visita biennale in corso di validità’.

Due chiamated’imbarco per marittimi

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FOGGIA – E’ di Termoli la ricercatrice del CRA-CER di Foggia Da-niela Marone che ha presentato “uno studio che aiuterà a selezionarenuove varietà di frumento resistenti all’oidio, migliorando la qualitàe la quantità delle produzioni”. Un frumento resistente alle malattieriducendo l’uso della chimica, in particolare dei fitofarmaci, in agri-coltura. Lo studio è stato presentato durante il convegno SIGA – So-cietà Italiana di Genetica Agraria. La ricercatrice del CRA-CER hautilizzato i più moderni approcci di genomica per identificare, all’in-terno della biodiversità delle varietà coltivate e selvatiche, i geni re-sponsabili della resistenza alle malattie e in particolare all’oidio, unodei principali agenti patogeni che danneggia le coltivazioni di fru-mento. “Questa scoperta – spiega Marone - renderà possibile selezio-nare nuove varietà di frumento resistenti all’oidio migliorando laqualità e la quantità delle produzioni riducendo l’impatto ambientaledell’agricoltura”. Un risultato che si colloca nell’ambito degli obiettividel programma europeo Horizon 2020 e ai temi di EXPO 2015 nutrireil pianeta che punta a migliorare le produzioni riducendo il loro im-patto sull’ambiente.

CAMPOMARINO - Martedi1 ottobre alle ore 15,30presso il Santuario di “Ma-donna Grande” a Campoma-rino inizierà l'annualeincontro di apertura delmese missionario con la gra-dita presenza di S.E. Mons.Leo Boccardi - già NunzioApostolico in Sudan ed Eri-trea e da poco trasferito inIran. Le offerte raccolte epresentate da ogni parrocchiasaranno in parte destinatealle Pontificie Opere Missio-narie per l’acquisto di arrediliturgici per le chiese di mis-sioni, che ne hanno necessitàe in parte a Mons. Leo per le future opere da concretizzare in Iran.Per chi ne avrà necessità sarà a disposizione un banchetto con i testirelativi agli itinerari formativi, per fasce di età, preparati dalla dire-zione nazionale delle Pontificie opere missionarie per il nuovo cam-mino di formazione 2013/2014. I lavori avranno inizio alle 16 con larecita del S. Rosario; alle 16,30 la testimonianza missionaria di S.E.Mons. Leo Boccardi e a seguire la Celebrazione Eucaristica preside-duta da S. E. Mons. Leo e dal Vescovo Diocesano S. E. Mons. Gian-franco De Luca.

BASSO MOLISE - La Segreteria Regionale del SUNASha appreso con grande sconcerto e preoccupazione la no-tizia data dal Presidente del Comitato dei Sindaci dell’am-bito Territoriale di Termoli, Luigi Mascio, Sindaco di Por-tocannone, comune capofila, il quale ha riferito delladecisione presa all’unanimità dallo stesso Comitato che

prevede l’interruzione di tutti i servizi socio-assistenzialierogati dall’Ambito sociale di Termoli a partire dal 1° Ot-tobre 2013, e nello specifico dei seguenti servizi: Serviziosociale professionale; Uffici di Cittadinanza; Assistenzadomiciliare alle persone con disabilità (Sad disabili). Inquanto Sindacato professionale, ci sentiamo coinvolti dauna tale grave decisione perché storicamente ci siamosempre preoccupati, oltre che della tutela sindacale deinostri associati, anche della promozione e della difesadei servizi di cura per i cittadini. Consapevoli che la situa-zione di crisi che stiamo vivendo comporta la necessità diattuare spesso scelte difficili, mirate al contenimentodella spesa e che ciò riguarda tutti i settori, osserviamoche il più penalizzato però è sempre quello sociale, ed as-sistiamo impotenti a pesanti tagli, che riducono le risorse,mettendo a rischio servizi che pure la legge definisce es-senziali e diritti fondamentali per i cittadini, in particolareper coloro che si trovano in situazione di difficoltà. Il wel-fare non deve essere considerato solo come costo, mapiuttosto come una forma di investimento sociale, produt-tivo di benefici che coinvolgono le istituzioni, il mercato,i cittadini. Ridurre pesantemente il finanziamento delle

politiche sociali (e più in generale del welfare) ha comeconseguenza, di fatto, un’ulteriore riduzione di servizi peri cittadini e di posti di lavoro e di opportunità occupazio-nali nel territorio. Ed è ciò che si sta verificando in questigiorni nel Basso Molise. Si invitano pertanto, le IstituzioniRegionali e Locali ad adoperarsi affinché vengano ripri-stinate le risorse, che sono state ridotte o cancellate comei fondi a favore delle famiglie, dell’infanzia, del disagio so-ciale, della non autosufficienza, con gravi ripercussionisulla tenuta del tessuto sociale del nostro territorio. IlSUNAS contesta fortemente la scelta del Comitato deiSindaci ed esprime forte preoccupazione per l'interru-zione dei suddetti Servizi Socio-Assistenziali nell'Ambitoterritoriale di Termoli, scelte che incidono negativamentesia sui disabili e sulle loro famiglie che sulle cooperativeaccreditate e sugli operatori coinvolti; chiede la revocadella citata deliberazione e chiede agli Amministratoricoinvolti che venga istituito un Tavolo di confronto, nel-l’ambito del quale lo scrivente Sindacato intende fornireil proprio contributo.

Il Segretario RegionaleD.ssa Maria Mallosu

1326 settembre 2013Termoli

BASSO MOLISE - Nell’ottica della condivisione delle preoccupazioniforti espresse nelle ultime ore dall’assessore regionale Michele Petraroiae dal Tutore pubblico dei minori, l’avvocato Erminia Gatti, non posso cheunirmi al fronte istituzionale che chiede a gran voce il trasferimento deifondi nazionali destinati ai servizi degli Ambiti Territoriali, la cui rilevanzaè evidente in tema di erogazioni, prestazioni e supporti per la comunità.L’allarme lanciato dall’Anci e dalla Commissione nazionale degli Assessoriregionali alle Politiche Sociali non può che essere recepito e rilanciato,nella consapevolezza che non sono questi i “tagli” di cui il Paese ha biso-gno. Le Regioni, in grave ritardo nell’accreditamento delle somme, sof-frono per la mancata erogazione delle risorse che ha ripercussioni sullaqualità della vita dei singoli e delle comunità. E’ nostro preciso impegnosupportare l’assessore Petraroia in difesa dei servizi e delle professionalitàimpegnate. Con lui teniamo alta l’attenzione sulle ripercussioni che imancati trasferimenti dei fondi statali rischiano di avere sulla vita di ognisingolo cittadino del Molise fin dal prossimo primo ottobre, quando lascure rischia di abbattersi sull’Ambito di Termoli-Portocannone.

Domenico Ioffredi

Interruzione servizi socio-assistenziali,sconcerto del SUINAS

Presentato uno studio per ottenere frumenti resistenti alle malattie

Notizie in breve

LARINO - Il Corso per la for-mazione degli animatori, curatodalla Creative, si svolgerà in treweek-end dal sabato pomerig-gio alla domenica dopo pranzoe si svolgeranno presso la casadiocesana di formazione. Ilprimo si terrà il 26 e 27 ottobre,il secondo il 16 e 17 novembre eil terzo week end nei giorni 30novembre e 1 dicembre 2013.Destinatari del corso sono tuttigli animatori, educatori e cate-chisti dai 18 anni in su che sioccupano dell’educazione edell’animazione di bambini egiovani. La metodologia saràcoinvolgente e interattiva, inchiave strettamente laborato-riale, unendo contenuto e me-todo. I partecipanti saranno

coinvolti in giochi di ruolo, di si-mulazione, problem solving, at-tività in sottogruppi. In questomodo si lavorerà su due obiet-tivi contemporaneamente: ap-profondimento dei contenuti edelle conoscenze sul tema del-l’ecclesialità; incrementare lecompetenze didattiche dei par-tecipanti in modo da avere deglistrumenti operativi da usare nelproprio servizio educativo. Trat-tandosi di un corso base peranimatori vengono individuati iseguenti obiettivi formativi:consapevolezza del ruolo e delservizio educativo: rifletteresulle motivazioni, la chiamata, ilvalore del servizio, la responsa-bilità educativa; allenare e po-tenziare le proprie competenze

relazionali in chiave educativa:lavorare sulla relazione educa-tiva, lo stile dell’animazione, gliatteggiamenti e i comporta-menti educativi e quelli dis-educativi, il valore del gruppointeso anche come lavoro inéquipe: acquisire strumenti etecniche per operare in modoefficace con bambini e ragazzi:giochi, dinamiche, strumentianimativi per gestire in modoefficace e coinvolgente bambinie ragazzi, per rinforzare i le-gami di gruppo, stimolare ilconfronto e la discussione, ri-flettere e pregare, vivere la gioiadi un cammino insieme. Periscrizioni e informazioniwww.creat ivformazione. i t ;www.creativ.it

CAMPOMARINO – Il Cir-colo Pensionati, con il con-tributo dell’amministrazionecomunale, ha organizzatouna gita di un giorno per il27 settembre. L’itinerarioprevede le visite ai Santuaridi: Santa Giusta a Palata,Madonna della Salute a Ca-stelmauro e della MadonnaDi Bisaccia aMontenero diBisaccia.

SAN GIACOMO DEGLISCHIAVONI - L’ammini-strazione comunale rendenoto che la gita anziani 2013nella sicilia orientale previ-sta per il periodo 4 - 9 otto-bre non sarà espletata permancanza del numero mi-nimo necessario dei parteci-panti. Coloro i quali hannoversato l'acconto potrannoessere rimborsati previa esi-bizione della ricevuta di ver-samento

Creative - corso di formazione per animatoriInterruzione servizi sociali comunali: occorreagire tutti insieme per scongiurare il pericolo

Appuntamenti per il mese missionario

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1426 settembre 2013 Spettacolo

di Charles N. Papa

CAMPOBASSO - Una volta si compravano i di-schi. I 33 giri, quelli belli degli anni ‘70/’80. Quelliche quando li scartavi, ne assaporavi l’odore,come un libro nuovo. Quelli che in Italia uscivanocon una copertina diversa da un’altra nazione.Quelli che contenevano i poster, come “Eagleslive”, doppio poster che ancora oggi campeggia sumuri di over ‘40. Le copertine rare come “Deja vù”di CSN&Y con la stampa a rilievo e la foto appic-cicata sopra (oggi è una fotocopia). Insomma, unrituale quello del vinile oggi scomparso. L’avventodel cd nei primi anni ‘80 ad opera della Philips, fatraballare, barcollare e poi crollare, il mondo delvinile. La magia non è più la stessa, certo la pra-ticità del compact disc è inequivocabile, ma nellostesso tempo, la fredezza del nuovo supporto, fasospirare i nostalgici. Oggi vi è una lenta ripresadel mercato del vinile, ma nulla in confronto alfatto che negozi di dischi chiudono (a Campo-basso ben tre, Disco Ring, Bootleg, Musica In). Nelcapoluogo resta Doo Bop, luogo non solo di mu-sica ma d’incontro per chi vive di essa. Parliamocon Nicola Giannantonio, il titolare.

Come sopravvive oggi un negozio di dischi?“ Facendo economia su tutto. Anche sulle buste

shopper. E poi attenzione massima a tutti i feno-meni sia commerciali che di nicchia . La conoscenzadel mercato aiuta a non commettere troppi errorinegli acquisti”.

Quale è il cliente tipo che oggi compra cd?“In generale sono collezionisti, grandi appassio-

nati, ricercatori della qualita’ . Poi c’e’ la fascia deigiovanissimi che segue i propri beniamini anchenelle uscite discografiche oltre ad andare ai con-certi. Le fasce d’eta’ ? Under 20 e Over 40 soprat-tutto. Poi ci sono i dee-jay che hanno bisogno sem-pre di novita’ e molte persone che trovano sempreaffascinante regalare dischi in particolari occa-sioni”.

Nel capoluogo Bootleg, Musica In e Doo Bop,il primo si è riconvertito, il secondo ha chiuso,tu sei l’ultimo baluardo della vendita di cd.

“Che chiudano tutti i concorrenti non e’ una buonanotizia. Significa che il mercato peggiora ed ancheil nostro spazio si riduce. Fortunatamente Doo-Bop e’ meta obbligata anche per i tanti appassionatisparsi nel centro-sud Italia che ancora amano spul-ciare nei negozi fisici”.

Nel mondo i negozi di dischi chiudono, per-ché la pirateria, l’mp3, il download, hanno am-mazzato il mercato, tu che futuro prevedi?

“Mp3 e download non sostituiranno mai il fascinodel supporto fisico, del packaging, delle note di co-pertina. Certo le nuove generazioni si stanno abi-tuando ai nuovi metodi di ascolto ma io li trovomolto dispersivi e non sempre la qualita’ sonora e’degna”.

Il ritorno al vinile può essere un escamotageper deviare dalla crisi?

“Il ritorno al vinile e’ gia’ una realta’ e non e’ solo

un escamotage. Dietro c’e’ tutta una filosofia diffe-rente che fa dell’ascolto un rituale. Il calore e il co-lore del suono del vinile sono inarrivabili e soprat-tutto si e’ costretti ad ascoltare davvero tutto ildisco, tutta l’opera. a prendersi del tempo per unascolto consapevole, non solo quindi un sottofondorandom di pezzi sparsi”.

La tua attività è stretta dal sell in o si è liberidi comprare la quantità di cd da vendere?

“Siamo liberi attualmente di acquistare le quan-tita’ e i titoli che preferiamo. Un buon negozio e’fatto ,oltre che da chi gestiscem anche e in specialmodo dai clienti : e’ la qualita’ e la competenza diessi incidono sulla qualita’ della proposta. Almenon questo non sono stato sfortunato”.

Un negozio di musica, non credi dovrebbeaprirsi a tutte le diramazioni della musicastesa, merchandising, vendita biglietti, orga-nizzazione bus per concerti, raccolta vinili percollezionisti.

“Infatti facciamo tutto cio’ che elenchi, tranne cheper l’organizzazione di autobus per i concerti. Bi-sogna stare attenti pero’ , specie in questo periodoin cui la gente dispone sempre di meno euro daspendere per il proprio tempo libero, a centrarebene gli acquisti”.

Quale il costo più odioso per un’attivitàcome questa?

“Guarda, direi sempre l’Iva insieme alle spese ditrasporto che a pensarci bene incidono notevol-mente in quanto abbiamo frequenti arrivi settima-nale che pero’ hanno un certo costo. Ma e’ la fisca-lita’ generale a rendere impossibile la quadraturadel cerchio.Balzelli e costi lievitano ogni mese afronte di una diminuizione del fatturato”.

Cosa ci vorrebbe per respirare?“Abbassare l’IVA sui prodotti discografici. Equi-

parandola a quella sui libri ed i prodotti editorialidarebbe un immediato impulso a questo settore .Ma e’ la fiscalita’ generale a rendere impossibile laquadratura del come ho gia’ detto prima .Negli ul-timi due anni in realta’ abbiamo chiuso in perdita.Resistiamo per passione e finche’ ce lo consenti-ranno le contingenze. Ho delle idee molto chiare inproposito ma molto probabilmente non e’ questa lasede per affrontare certe questioni macroeconomi-che. Non noto grande interesse per questi argo-menti da parte dei nostri governi. In generale sa-rebbe opportuno istituire un reddito di cittadinanzaper i giovani e per coloro che perdono il posto di la-voro (come esiste in quasi tutti i paesi europei) inmodo da consentire a tutti di fruire della cultura,non necessariamente musicale”.

Da un punto di vista strettamente artistico,di gusto, quali sono le scelte dei giovani?

“C’e’ da registrare l’esplosione di tutta la nuovascena hip-hop italiana (Club dogo, Salmo, NoyzNarcos , Fedez, Mondo Marcio) che attrae molti gio-vanissimi . Per il resto il mercato risulta frammen-tatissimo e i gusti sono i piu’ disparati. C’e’ da direche anche i giovani cominciano ad apprezzare il “di-sco nero” in vinile e questo e’ di buon auspicio”.

Quando si compravano i dischiI negozi di cd e vinile chiudono, il download, l’mp3 e le tasse hanno ammazzato il circuito della musica, chi sopravvive?

Questa settimana, venerdì, prende il via la stagione inver-nale al Move club di via Garibaldi (foto). Molti gli appunta-menti in programma, tanti gli eventi già in calendario. Ve-nerdì riprende l’appuntamento dance con la novità dellacena. Dalle 20.30 infatti sarà possibile cenare e proseguirepoi con il club e la sua musica. In consolle Alex C., AndreaBarletta, Emanuele Di Re, Nian Project. Info 3391078305.

Venerdì anche il bar Prestige presenta la stagione2013/14.Cena dalle 20,30. Buffet e dj set dalle 23.00. In con-solle Uptown.

Il venerdì a Campobasso

RIPALIMOSANI - La Incas film, presenta la prima puntata "Alla ri-cerca del gusto perduto" della serie di docu-fiction sulla tradizioneenogastronomica molisana. I protagonisti della puntata sono DanielaTerreri (foto), Marco Caldoro, Teresa Musacchio e Francesco Vitale. Re-gia di William Mussini. Il Simposio avrà luogo presso il Palazzo Marche-sale sino al 28 settembre 2013. Info e abbonamenti 3381916075.

Proiezione docu-fiction

Page 15: 26 settembre 2013

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PER TARIFFE E MODALITA’

DI PAGAMENTO CHIAMARE

IL NUMERO

0874.698012VERRANNO ACCETTATI SOLO

GLI ANNUNCI PRESENTATI

CON DOCUMENTO

DI RICONOSCIMENTO VALIDO.

ROTOSTAMPA MOLISE

SI RISERVA

DI MODIFICARE PAROLE

O FRASE RITENUTE POCO IDONEE

ALLA PUBBLICAZIONE

NELLA SEZIONE

DEGLI ANNUNCI

Pagina redazionale singolarmente autogestita

Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto

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Campobasso

Mattino

Pomeriggio

Sera

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