Settembre - Ottobre n.5/2012 - Lega del Filo d'Oro · dottor Mauro Coppa, re-sponsabile del Settore...

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Da diversi anni ormai è in costante aumento l’ingresso al Centro Diagnostico di Osimo di bambini sordo- ciechi e pluriminorati psi- cosensoriali che vengono presi in carico da un’équipe di operatori qualificati e di medici specialisti. La loro situazione è esaminata in ogni dettaglio e per ognuno di loro viene studiato un programma di recupero personalizzato volto allo sviluppo delle abilità e delle possibilità residue, all’ap- prendimento di orienta- mento, mobilità e autono- mia, all’ integrazione, nella scuola e nella società. Così, sia i piccoli ospiti... Sviluppo, apprendimento, integrazione sono tre passi fondamentali nell’età scolare ATTUALITÀ CONTINUA A PAG. 2 STORIE DI VITA SEGUE A PAG. 5 Lo sentivano in cuor loro, mamma Veronica e papà Davide, che il loro Alessio, nato prematuro e con gravi problematiche a Vasto, nel 2001, avrebbe potuto dare le soddisfazioni che in effetti sta manifestando... L’editoriale di Rossano Bartoli Cari amici, la bella festa che si è svolta al nostro Centro socio residenziale di Molfetta (Ba) ha voluto celebrare i primi cin- que anni di attività della struttura. In questo tempo è stato notevole l’im- pegno in Puglia per dare risposte ade- guate a tante persone che si sono rivolte a noi e oggi questo impegno continua per migliorare il servizio erogato e per riuscire ad accogliere nuovi ospiti ancora in attesa. Pochi giorni dopo l’anniversario del Centro pugliese è stato ritirato dal Comune di Osimo il permesso a costruire che ci consentirà di iniziare i lavori per la realizzazione della nuova sede. È questo il primo passo di un lungo cammino, che richiederà forte impegno e considerevoli risorse economiche e che potremo percorrere confidando nel vostro aiuto. Al fine di far conoscere più diffusa- mente la Lega del Filo d’Oro e di reperire concreto sostegno alle nostre attività abbiamo organizzato in colla- borazione con Coldiretti e con la Fondazione “Campagna Amica” l’i- niziativa “Pasta della Bontà”, che nelle ultime settimane ci ha visto pre- senti in numerose città d’Italia con i nostri gazebo. I nuovi sostenitori che abbiamo trovato e che ringraziamo, uniti agli amici che ci sono vicini da tanto tempo, ci consentono di guarda- re con fiducia ai traguardi che ci siamo posti nell’interesse delle perso- ne sordocieche e delle loro famiglie. NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro.Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a:Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN) Settembre - Ottobre n.5/2012 Notiziario ufficiale DELLA LEGA DEL FILO D’ORO Lega del Filo d’Oro - ONLUS via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN) Dal 1964 Una lunga storia di solidarietà per i sordociechi DALL’ASSOCIAZIONE A PAG. 6 DAI CENTRI E DALLE SEDI A PAG. 4 Piccoli, grandi passi sul cammino verso la vita Al Centro di Riabilitazione di Osimo l’attività “didattica” è parte essenziale dei programmi di recupero personalizzati che, al rientro dei bambini in famiglia, vengono seguiti a casa e a scuola grazie anche al supporto dei nostri servizi territoriali IL NOSTRO ENTE È SEMPRE PIÙ IMPEGNATO PER ASSICURARE UN FUTURO MIGLIORE A CHI NON VEDE E NON SENTE Le numerose iniziative d’autunno UNA SETTIMANA DI MUSICA E SOLIDARIETÀ Anche quest’anno la città di Senigallia (An) ha spalancato le porte per accogliere la tredi- cesima edizione di Summer Jamboree, festival di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50. I parte- cipanti, ogni volta più numerosi, fra balli e divertimenti hanno avuto modo di cono- scere molto della nostra l’Associazione attraverso le parole dei rappresentanti del Comitato delle Persone Sordocie- che, del segretario ge- nerale, Rossano Bartoli, e del prezioso amico e testimo- nial Renzo Arbore. Gli alunni di una scolaresca in visita al nostro Centro di Riabilitazione Dopo le vacanze, un po’ dovunque sono riprese intensamente le attività riabilitative volte al recupero dei nostri ospiti e amici sordociechi, oltre ai corsi di formazione per operatori e volontari.

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Da diversi anni ormai è incostante aumento l’ingressoal Centro Diagnostico diOsimo di bambini sordo-ciechi e pluriminorati psi-cosensoriali che vengonopresi in carico da un’équipedi operatori qualificati e dimedici specialisti. La lorosituazione è esaminata inogni dettaglio e per ognunodi loro viene studiato unprogramma di recuperopersonalizzato volto allosviluppo delle abilità e dellepossibilità residue, all’ap-prendimento di orienta-mento, mobilità e autono-mia, all’integrazione, nellascuola e nella società.Così, sia i piccoli ospiti...

Sviluppo, apprendimento, integrazione sono tre passi fondamentali nell’età scolare

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S T O R I E D I V I TA SEGUE A PAG. 5

Lo sentivano in cuor loro, mammaVeronica e papà Davide, che il loroAlessio, nato prematuro e con graviproblematiche a Vasto, nel 2001,avrebbe potuto dare le soddisfazioniche in effetti sta manifestando...

L’editorialedi Rossano Bartoli

Cari amici,la bella festa che si è svolta al nostroCentro socio residenziale di Molfetta(Ba) ha voluto celebrare i primi cin-que anni di attività della struttura. In questo tempo è stato notevole l’im-pegno in Puglia per dare risposte ade-guate a tante persone che si sonorivolte a noi e oggi questo impegnocontinua per migliorare il servizioerogato e per riuscire ad accoglierenuovi ospiti ancora in attesa.Pochi giorni dopo l’anniversario delCentro pugliese è stato ritirato dalComune di Osimo il permesso acostruire che ci consentirà di iniziarei lavori per la realizzazione dellanuova sede. È questo il primo passo diun lungo cammino, che richiederàforte impegno e considerevoli risorseeconomiche e che potremo percorrereconfidando nel vostro aiuto.Al fine di far conoscere più diffusa-mente la Lega del Filo d’Oro e direperire concreto sostegno alle nostreattività abbiamo organizzato in colla-borazione con Coldiretti e con laFondazione “Campagna Amica” l’i-niziativa “Pasta della Bontà”, chenelle ultime settimane ci ha visto pre-senti in numerose città d’Italia con inostri gazebo. I nuovi sostenitori cheabbiamo trovato e che ringraziamo,uniti agli amici che ci sono vicini datanto tempo, ci consentono di guarda-re con fiducia ai traguardi che cisiamo posti nell’interesse delle perso-ne sordocieche e delle loro famiglie.

NESSUNO È AUTORIZZATO A RISCUOTERE CONTRIBUTI in nome o per conto della Lega del Filo d’Oro. Chi intende effettuare donazioni può farlo mediante il c/c postale 358606 intestato a: Lega del Filo d’Oro - Osimo (AN)

Settembre - Ottobre

n.5/2012

Notiziario ufficialeDELLA LEGA DEL FILO D’ORO

Lega del Filo d’Oro - ONLUSvia Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)

Dal 1964Una lunga storia

di solidarietàper i sordociechi

DALL’ASSOCIAZIONE A PAG. 6 DAI CENTRI E DALLE SEDI A PAG. 4

Piccoli, grandi passisul camminoverso la vita

Al Centro di Riabilitazione di Osimo l’attività “didattica” è parte essenziale dei programmi di recupero personalizzati che, al rientro dei bambini in famiglia,

vengono seguiti a casa e a scuola grazie anche al supporto dei nostri servizi territoriali

IL NOSTRO ENTE È SEMPRE PIÙ IMPEGNATO PER ASSICURARE UN FUTURO MIGLIORE A CHI NON VEDE E NON SENTE

Le numerose iniziative d’autunno

UNA SETTIMANADI MUSICA E SOLIDARIETÀ

Anche quest’anno lacittà di Senigallia (An)ha spalancato le porteper accogliere la tredi-cesima edizione diSummer Jamboree,festival di musica ecultura dell’Americaanni ’40 e ’50. I parte-cipanti, ogni volta piùnumerosi, fra balli edivertimenti hannoavuto modo di cono-scere molto dellanostra l’Associazioneattraverso le paroledei rappresentantidel Comitato dellePersone Sordocie-che, del segretario ge-

nerale, Rossano Bartoli, e del prezioso amico e testimo-nial Renzo Arbore.

Gli alunni di una scolaresca in visita al nostro Centro di Riabilitazione

Dopo le vacanze, un po’ dovunque sono riprese intensamente le attivitàriabilitative volte al recupero dei nostri ospiti e amici sordociechi,oltre ai corsi di formazione per operatori e volontari.

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A T T U A L I T À

... a tempo indeterminatodel Centro di Riabilita-zione, sia i bambini che lìseguono trattamenti diurnie “a termine” (cioè periodi-ci) hanno l’opportunità dicrescere conquistando pic-coli e grandi traguardi che liporteranno verso unamigliore qualità di vita.

Didattica e inserimentoFra le numerose attivitàriabilitative messe in attolungo il cammino verso unpossibile recupero c’è anche

quella didattica. Da moltotempo, infatti, al Centro diRiabilitazione di Osimofunziona una “scuola pari-taria”, ovviamente ben di-versa da qualsiasi scuolaperché i problemi e lenecessità dei nostri piccoli“alunni” niente hanno a chevedere con le possibilità diapprendimento dei lorocoetanei “normali”. “Alcuninostri bambini – spiega ildottor Mauro Coppa, re-sponsabile del Settore EtàScolare dell’Ente - si recanoper qualche ora alla settima-na nella scuola dell’infanzia eprimaria pubblica, dove sonoaccompagnati dai nostri inse-gnanti, per imparare a socia-lizzare e a stare insieme aglialtri. Per gli allievi che li

accolgono, invece, sono fonda-mentali momenti di crescitadurante i quali imparano adaiutare il nuovo compagnomeno fortunato, magari solocon una carezza per rassicu-rarlo in un momento per luidifficile, oppure offrendogli so-stegno lungo un corridoio perlui faticoso da percorrere.Tutto questo è stato elaboratoda noi e proposto e accettatodagli insegnanti delle scuole,che hanno visto nel nostroprogetto anche un aiuto signi-ficativo per facilitare nei loropiccoli allievi l’apprendimentodi accettazione, disponibilità e

comprensione per chi è menofortunato di loro”.

Le opinioniLe insegnanti della Legadel Filo d’Oro spiegano chela loro presenza nelle scuoleè indispensabile per aiutare inostri piccoli a superare ledifficoltà di comunicazione,di apprendimento, di socia-lizzazione, per coadiuvaregli insegnanti a comprender-li e gli alunni ad aiutarli.Anna Maria, mamma di unbambino ospite a Osimo,spiega la grande difficoltàper questi piccoli di affronta-re la vita in comune e di par-tecipare alle attività scolasti-che, ma afferma anche che ivantaggi dell’inserimentosono innumerevoli, soprat-

tutto in termini di accoglien-za e di socializzazione. E sot-tolinea anche come le preoc-cupazioni dei genitori,dovute ai disagi del traspor-to e, spesso, all’incapacitàdei bambini di esprimerenecessità e stati d’animo,siano in gran parte superatedalla sicurezza della presen-za del personale dell’Ente edalla competenza e abilità arelazionarsi degli insegnantidelle scuole, precedente-mente informati alla Legadel Filo d’Oro.

Impegno, problemi, grande coinvolgimento

Sono molte le attività chevengono svolte al Centro diRiabilitazione di Osimo,tutte volte al recupero deibambini sordociechi e plu-riminorati psicosensorialiche non possono certoaffrontare un percorso sco-lastico tradizionale. È unimpegno notevole per inostri operatori, che dà esitisempre diversi sia al Centrodi Riabilitazione, sia quandoviene trasferito e seguitonella scuola del territoriod’appartenenza, dove i ri-

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Il sogno realizzato

sultati dipendono non solodai bambini inseriti e dailoro compagni, ma anche dafamiglie, insegnanti, assi-stenti. In classe i problemida affrontare sono davverotanti, gli ostacoli numerosi, itentativi di soluzione spessoardui: un bambino plurimi-

norato ha bisogno di atten-zione continua sia per le suenecessità, sia per la difficoltàdi comunicazione. Ed è perquesto che l’Ente, grazieanche al valido sostegno deiservizi territoriali, opera perfavorire l’incontro di piccoliospiti e amici sordociechicon gli alunni delle scuoledel territorio, supportandoanche gli insegnanti nell’ap-plicazione dei programmiriabilitativi personalizzati.L’inserimento dei nostribambini nel mondo,comunque, non si realizzasolo con qualche ora tra-scorsa in un’aula, ma passa,per esempio, anche attra-verso una merenda con icoetanei, qualche momen-to di gioco in comune, una

passeggiata fra i percorsiesterni per imparare tuttiinsieme a riconoscere altatto e all’olfatto i fiori, lepiante, le erbe aromati-che dell’orto. Solo così,oltre ai bambini, si pos-sono incontrare le fami-glie e gli insegnanti,soprattutto quelli disostegno, che hannomodo di confrontarsi fraloro e di conoscere lavera realtà in cui vivono inostri ospiti.

È quello di Francesca, diciottenne, affetta dalla Sin-drome di Usher che le ha tolto completamente la vista eparzialmente l’udito. Seguita dalla nostra sede territo-riale al Centro di Lesmo per sostenerla e aiutarla asuperare le difficoltà e a integrarsi, Francesca ha appre-so l’uso del computer con barra braille sul quale ha scrit-to un libro di poesie, ha studiato e conseguito la Maturitàiscrivendosi all’Università, ha coltivato i suoi numerosiinteressi. Lo scorso agosto il suo più grande sogno si èavverato: grazie al forte impegno dei nostri operatori edi molti volontari ha potuto incontrare Laura Pausinidella quale afferma: “È una persona speciale che mi aiuta asuperare le mie quotidiane difficoltà”. Un abbraccio cheFrancesca non dimenticherà più.

Momenti di " didattica":dalla lettura al riconoscimento di oggetti e figure fino all'uso del computer

Per trasmettere la nostra esperienza

La dottoressa PatriziaCeccarani, direttore delCentro di Riabilitazione diOsimo, spiega: “Per moltianni la Lega del Filo d’Oro èstata incaricata dalle istitu-zioni di tenere corsi di for-

mazione per insegnanti disostegno: alcuni di loro, oggi,lavorano ancora con noi, altrioperano nel mondo della scuo-la e sono una garanzia perl’inserimenti dei nostri bambi-ni. Ora l’impegno dell’Enteprosegue attraverso corsi diformazione e seminari svoltida professionisti e dedicati atutti coloro che operano afianco di persone pluriminora-te, sia all’interno dei nostriCentri, sia sul territorio. Noitutti, infatti, vorremmo chel’ormai quasi cinquantennaleesperienza della nostra As-sociazione fosse di sostegno achi lavora per assicurare aqueste persone il rispetto ditutti i loro diritti e dei lorodoveri di cittadini e di futuriprotagonisti nella società”.

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A T T U A L I T À

“Speriamo che possiate arrivare presto!”

L’allegra festa Era il 27 agosto 2007 quan-do il nuovo Centro dellaLega del Filo d’Oro, ospita-

to nell’ex Preventorio diMolfetta (Ba) debitamenteristrutturato dal nostroEnte, apriva le porte aiprimi ospiti pugliesi.Alcuni di loro rientravanonella loro regione dopomolti anni trascorsi alCentro di Riabilitazione diOsimo, altri facevano il loro

ingresso nella strutturatanto desiderata e sostenutadalle famiglie che, da allora,hanno potuto trovare vici-

no a casa le risposte ade-guate alle complesse neces-sità del loro familiari senzadover affrontare lunghi efaticosi trasferimenti finonelle Marche. Cinque annidopo, quel giorno è statoricordato con una grande eallegra festa alla quale nes-suno è voluto mancare, dal

direttore agli operatori e idipendenti, dai volontariai familiari, tutti intornoagli ospiti che hanno offer-

to ai parteci-panti anche unpiccolo spet-tacolo.

Il grande rammarico

Purtroppo, permotivi buro-cratici diversi,dopo cinqueanni il Centronon funzionaancora a pienoregime: com-

pleto il numero degli utenti(15) a degenza diurna, masolo 25 dei 40 ospiti previ-sti a tempo pieno hannopotuto essere accolti nellastruttura, mentre gli altrisono ancora in attesa. RosaFrancioli, mamma di An-drea, arrivato fra i primi daOsimo, e per molti annipresidente del nostroComitato dei Familiari dicui continua a far parte,spiega: “In questo Centro dieccellenza alcune personepluriminorate pugliesi hannotrovato una risposta qualifi-cata e specializzata alle loronecessità e perciò la certezzadi un futuro più dignitoso emeno drammatico di quelloche li poteva attendere. Pertutti noi è triste sapere chealtre famiglie, che vivono il

dramma della solitudine edell’isolamento, non possanoancora beneficiare di questapossibilita”.

La speranzaIl direttore, Sergio Gian-nulo, chiarisce: “Il Centro siè ben inserito nell’ambito ter-ritoriale, comedimostrano gliintensi rap-porti con ilmondo dellascuola, gliscout e altreassociazioninon profit. Inoltre, alcuneattrezzaturer iabi l i tat iveinterne, come la piscina perl’attività di idroterapia ria-bilitativa, sono messe a dispo-sizione anche di persone di-sabili non ospitate nella strut-tura per dimostrare i beneficie gli aiuti che possiamo offrireall’intera regione”. Il nostro segretario genera-le, Rossano Bartoli, con-clude: “Noi tutti speriamo

È l’augurio che tutti i partecipanti alla festa di Molfetta hanno rivolto ai futuri ospiti ancora in attesa dipoter cominciare una nuova vita negli ambienti protetti e sicuri della nostra struttura

IL CENTRO SOCIO SANITARIO RESIDENZIALE PUGLIESE HA CELEBRATO IL QUINTO ANNIVERSARIO DI ATTIVITÀ

Nel Suotestamento si ricordidelle personesordocieche

Il Suo testamento può diventare qualcosa dimolto importante. Infatti, con un lascito allaLega del Filo d’Oro Lei assicura un futuromigliore a tante persone sordocieche che pos-sono contare solo sul nostro aiuto. Anche gra-zie ai lasciti siamo riusciti a realizzare i Centridi riabilitazione di Lesmo e di Molfetta e a farproseguire i lavori a Termini Imerese e aModena. Ma tanti altri progetti aspettanoancora le risorse necessarie.

Ufficio Comunicazionee Raccolta Fondi071 7231763

Per avere più informazioni, richieda ilnostro opuscolo lasciti a:

Informarsi ora è

più facilePer ottenere maggiori indicazioni su come sostenere le attività

della Lega del Filo d’Oroo effettuare donazioni

con carta di creditoo periodiche

chiamate il nostro

che al più presto il Centropossa operare a pieno regime,offrendo così il necessariosupporto ad altre persone sor-docieche e pluriminorate ealle loro famiglie”.

Il nostro “grazie”In attesa del tanto auspicatosblocco di numerosi intoppiburocratici, che consentirà

agli utenti ancora in attesa dipoter entrare nella struttura,è doveroso ricordare chegran parte dei costi per l’a-pertura e per il funziona-mento del Centro sono stati esono ancora affrontati grazieall’attività del nostro UfficioComunicazione e Raccolta

Fondi. Ai tanti sostenitoriche ci hanno finora aiutato econtinuano a farlo, alle azien-de del territorio, ai soci dinumerosi Rotary Club eLion’s Club, ad associazionicome New Erboristeria e abanche come la BPPB-BancaPopolare di Puglia e Basilicatava il nostro “grazie” davverodi cuore!

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Contatto “assistito” con gli animali, esperienze nell’orto, incontri: così è cominciato l’autunno

Dopo la pausa estiva riprendono intensele attività di recupero e di formazione

DAI CENTRI E DALLE SEDI

SU TUTTO IL TERRITORIO SONO STATE ORGANIZZATE NUMEROSE E INTERESSANTI INIZIATIVE PER OSPITI, AMICI SORDOCIECHI E VOLONTARI

OSIMO

“Attività assistita con gli animali”(Pet Activity) presso il Centro diRiabilitazione di Osimo. Accanto aiconsueti programmi riabilitativi si èdato spazio da alcuni anni anche a

questo, assai originale ed efficace,che prevede l’interazione tra utenti ecani. «Un gioco relazionale - comespiega Lorenzo Gatto, direttore delnostro Settore Adulti (ricordiamoche anche alcuni ospiti adulti dellaComunità Kalorama praticano da unpaio d’anni tale attività sotto la guidadi specialisti dell’Associazione “Ilnaso di Carlotta” di Osimo) - chepermette di creare un canale comunica-tivo su base emotiva, sul quale l’educa-tore si inserisce per rafforzare il rap-porto con l’utente». Tutto questo avviene, naturalmente,sotto l’attenta osservazione di esper-ti che fanno capo all’Associazione“Pet Village” di Senigallia, il cui con-trollo verifica di volta in volta le rea-zioni emotive scaturite dal contatto

TERMINI IMERESE

Non è da meno, per quanto concer-

ne le attività nell’orto, il nostroCentro siciliano, in cui, già da apri-le è partito il progetto “Orto-cultura/Floricoltura”, presso ilvivaio “Iris” di Campofelice diRoccella. Obiettivi dichiarati: lacreazione di un percorso multisen-soriale e la conoscenza diun ambiente esternonuovo. Il vivaio ha messo adisposizione dei nostriospiti circa 100 mq di ter-reno sul quale i novelli“coltivatori” hanno potutocompiere tutti i passaggiche dall’interramento dipiante aromatiche, fiori eortaggi (dopo averli annu-sati per trarne un’esperien-za olfattiva) conduce allaraccolta e... all’assaggio.Dopo la pausa estiva, ilprogetto è stato riavviato con qual-che variante: fiori e piante aromati-

con l’animale e che col tempo si svi-luppano nella cura, nella pulizia,nella nutrizione e nel portare a spas-so il cane. I positivi risultati sonotestimoniati dall’emozione con cui inostri ospiti aspettano il momento“magico” del contatto con il loroamico a quattro zampe.

LESMO

Migliorano, grazie al lavoro di uten-ti, operatori e volontari, i percorsitattili e olfattivi, resi più accessibilianche alle persone con difficoltàmotorie e a quelle meno giovanidalla recente ristrutturazione del-l’orto, all’interno del Centro. Lalavorazione della terra, divenutacosì più agevole, ha reso in terminidi un buon raccolto di piccoli frut-ti, ortaggi e piante aromatiche, masi è puntato anche sulla loro siste-

mazione “strategica” lungo diversitratti del corrimano, a lato dei per-corsi pedonali fiancheggiati dapiante e fiori profumati che, conquelli d’acqua, forniscono un pre-zioso orientamento ai nostri ospiti.

che al posto di ortaggi, per la sti-molazione di esperienze sensorialiolfattive che costituiscono un

momento importante nell’ambitodella riabilitazione e dello sviluppodell’ autonomia dei nostri ospiti.

ROMA

Docente d’eccezione al Corso di

approccio di Lis Tattile, AnnaMaria, un’utente sordocieca dellanostra Sede romana, ha esaminatoprincipianti e... ripetenti con soddi-sfazione sua e dei volontari chehanno partecipato alle 20 ore dicorso. Uno degli studenti, Mauro,ha così espresso il suo entusiasmo(visto anche il buon esito del suoesame) che dà un’idea del clima dicollaborazione tra docenti e allievi:«Il desiderio di essere padrone di unlinguaggio così particolare, che sidimentica più facilmente degli altri, siscontra con la difficoltà di praticarlo...Malgrado la materia sia difficile, que-sto è stato un corso ben studiato,divertente, ricco e appagante... Un po’di emozione quando è stato il mioturno... ma, poi, è subito passata,lasciando spazio ad un arricchimentovero e tangibile».

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STO R I E D I VITA

Un simpatico “biricchino”di nome Alessio

... attualmente. Eppure nessu-no aveva dato loro speranza esostegno, né sul territorio nédurante i pellegrinaggi, comea Verbania e a Roma, allaricerca di aiuto e conforto.Tuttavia i risultati ci sono e cisaranno, da quando il piccoloè stato preso in carico dalla“Lega del Filo d’Oro”.«Alessio è arrivato al CentroDiagnstico di Osimo che avevaormai cinque anni, grazie allasegnalazione di una famiglia che

versava nelle nostre stesse con-dizioni – racconta papàDavide – e immediatamentemio figlio è stato messo a “lavo-rare” manualmente con oggetticome cerchietti e pezzi da inca-strare. Poco alla volta Alessio,che ha un caratterino difficile,irritabile e soffre di crisi epiletti-che, ha imparato a farsi capirecon piccoli gesti e suoni appresidagli operatori. Per esempio,quando ha sete, porta la manoal mento e sa dire “ta” (per“basta”) se non vuole piùbere...»

“Un altro mondo”«...A noi genitori – continuaDavide – sa esprimere il suoaffetto non solo abbracciandoci,ma anche emettendo suoni chesignificano “vi voglio bene”.Grazie al percorso compiuto conla “Lega”, adesso Alessio adoraanche il fratellino Gabriele disette anni, che prima non accet-tava e che ora invece cerca con-tinuamente...» Le attuali condizioni di A-lessio hanno dell’incredibilese paragonate a quelle inizia-li. Dato per morto alla nasci-ta, rimasto in incubatrice alungo, il bambino ha manife-stato precocemente le conse-guenze delle sue patologieche gli procuravano unatotale assenza rispetto

Undici anni, ha lottato per sopravvivere e a Osimo si impegna a migliorare

all’ambiente circostante. «A livello locale nessuno ha cre-duto in lui, né si è impegnato peraiutarlo a migliorare. Del restosul territorio non abbiamo tro-

vato strutture adeguate equelle poche esistenti non sisono mai dimostrate all’al-tezza della situazione,come quando Alessio haavuto bisogno della fisiote-rapia, effettuata peròsenza successo. Nemmenogli insegnanti di sostegnoche abbiamo ottenuto sonoriusciti a continuare a casail lavoro impostato alla“Lega” in quanto non inpossesso delle metodologie

opportune. Invece durante i tretrattamenti ricevuti da Alessioad Osimo ho potuto scoprire nonsolo che il personale lavora concapacità ed esperienza, maanche che ci mette passione ecuore in ogni momento e circo-stanza. Anche in caso di risulta-ti incerti, gli operatori si impe-gnano al massimo, perché cre-dono in quello che fanno. Daglioperatori fino alle figure piùsignificative in campo medico,la grande professionalità e ladedizione li rende tutti ugual-mente importanti. È proprio unaltro mondo...»

“Un piccolo monello”I primi tempi, i genitoridi Alessio avevano pen-sato di trasferirsi in unacittà dove il figlioavrebbe potuto trovarel’assistenza necessaria.Ma poi l’incontro con ilnostro Ente ha cambia-to gli orizzonti dellafamiglia.

«Il primo impatto con Osimo èstato veramente toccante e bel-lissimo – confida Davide – per-ché ci siamo trovati davanti auna realtà che non potevamonemmeno immaginareAll’inizio ci hanno fatto visitarel’intera struttura così che abbia-mo potuto prendere conoscenzadei problemi, anche gravissimi,

dei tanti ospiti e delle soluzioniadottate dall’Associazione. Glioperatori hanno capito subitocome trattare nostro figlio, chedeve essere incoraggiato quandolavora bene e rimproverato senon si applica. Durante l’ultimoricovero, Alessio ha seguito unprogramma per la comunicazio-ne dato che non riesce sempre afarsi capire, si arrabbia spesso esi mette a gridare. A casa, mio

figlio si rapporta dipiù con la madre che,essendo più indul-gente, gli permette diesprimersi con unacerta aggressività neimomenti di rabbia;al contrario, con mesi calma in quanto sache non gli concedocapricci per cui gliconviene fermarsi...»Ogni volta Alessiosi integra moltobene nell’ambientedi Osimo, ma, tra le mura dicasa sua, si “scatena”, mo-strando tutta la sua personali-tà, come riferisce il padre:«L’altra sera mi sono accorto chenon sentivo più mio figlio: ebbe-ne, l’ho ritrovato nel bagno dellanostra camera, dove avevaaperto il rubinetto e versato unintero flacone di sapone liquido,formando un metro e mezzo dischiuma nel localeNaturalmente Alessio si è diver-tito moltissimo, come quando fasbattere gli sportelli dei mobili,soprattutto di notte. Molte voltelo scopriamo alle sette di matti-na, accoccolato per terra, men-tre da ore continua il suo giocopreferito. A questo proposito,Alessio ha ideato uno stratagem-ma per non essere riportato aletto se viene colto in flagrantedavanti al portellone del frigori-fero: infatti è capace di spostare,senza schiacciarlo, l’orsettomusicale collocato all’interno,che darebbe altrimenti l’allarmesulla sua marachella».

“Sacrifici positivi”Oggi, dopo le attività ad

Osimo, Alessio ha un discretomovimento a terra, in ginoc-chio, presta maggiore atten-zione, conserva un residuovisivo e presenta una sola crisiepilettica all’anno, invece dicinque. Il ragazzo ha appresoa giocare da solo, seduto altavolo, e mangia con la for-chetta se questa gli vieneappoggiata al piatto. «La sua alimentazione era sol-tanto liquida, a base di frullati,finché alla “Lega” non gli hannomesso un biscotto tra i denti, sti-molando la masticazione. Daallora Alessio vuole solo cibisostanziosi – dice Davide – Miofiglio apprezza la musica ed èfelice di poter gettare le bracciaal collo del fratello che gli cantaqualche canzoncina. Le sue pos-sibilità, a parere degli specialistidi Osimo, sono molte e ora noidovremo decidere se accettarel’opportunità di ricoverarlo perun anno, da gennaio prossimo.Sappiamo che sarebbe per il suobene e che potremmo riaverlocon noi ad ogni fine settimana,ma temiamo la lontananza e ildistacco».

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DALL’ASSOCIAZIONE

Perché la musicoterapia

“Un’occasione per noi moltosignificativa quella delSummer Jamboree, capace diunire musica e solidarietà”ha detto nel suo interventoil nostro segretario genera-le Rossano Bartoli.Sentire le persone sordo-cieche suonare il pianofor-te e veder trasparire lagioia sui loro visi è un’e-sperienza davvero unica.Ecco perché la musicotera-pia è un passo importante-del percorso riabilitativodei nostri ospiti e siamoimpegnati ad attivarla intutti i nostri Centri.

Un palloncino per “ascoltare”

L’importanza di questaattività è stata ben spiega-ta da alcuni rappresentan-ti del nostro Comitatodelle Persone Sordocieche,saliti sul palco durantel’intervallo fra il primo e ilsecondo concerto dellaserata inaugurale del festi-val dedicata alla solidarie-tà. I nostri amici hannoraccontato la loro espe-rienza di ascolto dellamusica attraverso metodidifferenti, compreso quel-lo di tenere fra le mani unpalloncino che permette disentire le vibrazioni e icambi del ritmo e consen-te anche a chi non vede enon sente di ballare se-guendo musiche diverse. Al folto pubblico sono sta-ti distribuiti, nel nostrostand, a ridosso del backstage e all’ingresso, mi-gliaia di palloncini colora-ti e decorati con il nostrologo, così tutti sono statiinvitati a chiudere gliocchi e a percepire attra-verso di essi suoni e ritmi:un’esperienza che ha molto

Il buon sapore della solidarietà

Summer Jamboree,il festival dove il suono arriva al cuore

Migliaia di palloncini colorati e le parole dei nostri rappresentanti hanno fatto conoscere la realtà delle persone sordocieche

coinvolto tutti i partecipan-ti e suscitato grande inte-resse spiegando la realtà incui vivono le persone sor-docieche e pluriminoratepsicosensoriali.

LA LEGA DEL FILO D’ORO SCELTA COME PARTNER ETICO DELL’EVENTO ESTIVO

Durante tutto il mesedi ottobre si è svolta lamanifestazione “Pastadella Bontà” organiz-zata dalla nostra As-sociazione in collabo-razione con Coldiretti e con la Fon-dazione Campagna Amica che ha ospita-to un nostro gazebo in 100 mercati nelleprincipali città italiane. I pacchi di pasta contenevano anche unmini-ricettario con le proposte più gusto-se di tre artisti famosi che ci voglionobene: Renzo Arbore, Marisa Laurito eTeresa Mannino. Per noi questa iniziati-va ha rappresentato un sostegno prezio-so: le donazioni erano tutte a nostro favo-re e ci aiuteranno a proseguire la nostraattività e a realizzare nuovi progetti.

Il volo della speranza

Salito sul palco conun allegro mazzo dipalloncini in mano,Renzo Arbore ha poiraccontato con un po’di commozione il suolungo legame con inostri ospiti e la pro-fonda amicizia che lounisce alla Lega delFilo d’Oro da tantianni. Poi, con la sim-

patia che tutti conoscono,ha dato il via al lancio ditutti i palloncini, in un’at-mosfera di grande festa cheha toccato il cuore deinumerosissimi presenti.

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DALL’ASSOCIAZIONE

«Avevo una conoscenza vagadella Lega del Filo d’Oro. Inseguito ho avuto un incontro aRuvo di Puglia, organizzatoproprio da alcuni amici che nefacevano parte. Essi sognava-no già un grande progetto chepoi la Provvidenza ha voluto sirealizzasse in Molfetta…»S.E. Monsignor Luigi Mar-tella è il Vescovo della cittàpugliese in cui da cinqueanni è operativo il nostronuovo Centro socioresiden-ziale. Gli abbiamo chiesto di“disegnarci” un profilo dellanostra Associazione attraver-so la Sua conoscenza dellastruttura.«Il Centro che ho avuto mododi visitare più di una volta èproprio una bella realtà. Ilcomplesso, già preesistente, eadeguatamente ristrutturato eadattato, si presenta moltobene, situato fuori della città ein una posizione strategica otti-male. Dal punto di vista deiservizi ho potuto constataretanta disponibilità e professio-nalità da parte degli operatori.Naturalmente, la congiunturaeconomica, non consente attivi-tà a pieno regime. Molte sono lepotenzialità di questo Centroche sicuramente può rappre-sentare un punto di riferimentoimportante per tutto il territo-rio regionale e anche oltre».Dal Suo punto di vista direligioso e di uomo a contat-to con la disabilità, qualiritiene siano i vantaggi pergli utenti?«Innanzitutto il Centro è ilsegno tangibile dell’attenzionead un tipo di disabilità cherichiede una particolare assi-stenza. La cura certamente hacome finalità il miglioramento

della qualità della vita dellepersone sordocieche. La sensi-bilità verso certi problemiesprime il grado di civiltà diuna popolazione. I beneficisono sia rispetto ai soggettiportatori di disabilità i quali,ben guidati possono dare risul-tati sorprendenti in termini dioperatività e di relazionalità,sia rispetto alle relative fami-glie, le quali non si sentono iso-late con problemi di notevolegravità. Il contatto, poi, consituazioni di difficoltà fisica edi non autosufficienza, aiutatutti al senso del “limite”,dimensione necessaria ancheper chi gode ottima salute». La Lega del Filo d’Oro trae lamaggior parte delle risorsedai contributi volontari dimigliaia di sostenitori intutta l’Italia: secondo la Suaesperienza, in questo perio-do difficile, la solidarietàpuò essere ancora una risor-sa su cui puntare? «Più che mai oggi di solidarie-tà c’è bisogno. In tempi duri,dal punto di vista economico enon solo, spesso si tende allachiusura; invece, proprio inquesti momenti occorre aprirsimaggiormente ai bisogni deglialtri. In questo modo è piùfacile superare la crisi. Ridaresperanza agli altri significa

allargare gli spazi della vita ditutti. Se poi la nostra solidarietàha come destinatari quelli menofortunati, il mondo sarà piùcolorato perché respira il profu-mo della gioia e dell’amore».Le capita di parlare dellaLega del Filo d’Oro con iSuoi diocesani? «Certo! Mi rendo conto, però,che parlare è ancora ben pocacosa; occorrerebbe fare di più.Pertanto, sono poco interessatoa quello che “pensano” i mieidiocesani circa la Lega del Filod’Oro. Mi interessa di più cheessi vedano, comprendano eagiscano in favore dei fratelli esorelle ospiti del Centro. Girando per la diocesi inco-raggio anche alla scelta del 5per mille in favore della Legadel Filo d’Oro. Posso testimo-niare, comunque, che c’è unadiscreta attenzione».Da segnali, anche minimi,ha potuto verificare se la Suacittà ha accettato favorevol-mente la presenza delCentro?«La città di Molfetta, e possoaggiungere la chiesa diocesa-na, ha una grande sensibilitàverso le disabilità, verso tutti ibisognosi e verso gli ultimi. Quic’è una consolidata tradizioneda sempre, ulteriormente raf-forzata per l’opera di zelantiPastori; tra tutti spicca la figu-ra del Servo di Dio, Mons.Tonino Bello».Un ultimo commento spon-taneo, Eccellenza... «Nessun commento, se non unsincero pensiero di gratitudineper chi si è adoperato peravviare questo bel Centro,insieme all’augurio che essopossa offrire un servizio semprepiù efficiente e qualificato».

S.E. Monsignor Luigi Martella:“Solidarietà è un mondo più colorato”

VISTI DAL VICINO Sabina sempre con noi

“La tua voce per loro”Un filo d’oro con i giovanissimi

Così i simpatici e generosiabitanti di Montemonaco(Ap) hanno voluto intito-lare la pluriennale edizio-ne dello spettacolo estivodi canto, ballo, recitazio-ne organizzato a nostrofavore dalla Pro Loco edai ragazzi, in stretta col-laborazione con il Co-mune e l’Associazione

C u l t u r a l e“Peranna”.Moltissimi ipartecipanti diogni età, mas o p r a t t u t t ogiovanissimi,“...a quello che – scrivonodal piccolo paese montano– è ormai considerato unevento irrinunciabile che

aiuta a donare con gioia” egrande, come sempre ilsuccesso. Grazie, cari a-mici, e… alla prossima!

12 ottobre 2012: ormai da tre-dici anni è scomparsa lanostra fondatrice, SabinaSantilli, ma noi non la dimen-tichiamo mai. Il libro “Le miedita ti hanno detto” la ricordacon affetto e si può richiedereal nostro Ufficio Comunica-zione e Raccolta Fondi.

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Anche durante l’estateappena finita si è svol-ta a Marina Palrmense(Fm) la tradizionalesagra “Il Dolce diCasa Mia” che ognianno ci offre un soste-gno prezioso. Tante legolosità preparate dal-le amiche della locali-tà balneare, tanti i par-tecipanti alla ma-nifestazione che han-no gustato queste spe-cialità. Grazie a tutti!

La Banda MusicaTorrigiana di TorreCajetani (Fr) ha cele-brato lo scorso agostoil suo centenario eL’Associazione Musi-cale che ne porta ilnome ha organizzatouna grande festa percelebrare questa im-portante ricorrenza. Le numerose BandeMusicali invitate han-no sfilato lungo lestrade del paese,hanno pranzato insie-me, si sono esibite sin-golarmente, conclu-dendo poi la grandegiornata con un “megaconcerto” eseguito in-sieme nella Piazza del

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AV VE N I M E NTI

L A PO STA

Cari Amici,lo scorso 7 ottobre èstato celebrato il decimoanniversario della pre-matura scomparsa diPierangelo Bertoli, chericordo sempre con lemie offerte per la VostraAssociazione, di cuisono sostenitrice e a-mica da molti anni. Questo bravissimo can-tautore è stato un uomosensibile e generoso, hasaputo affrontare concoraggio i suoi tanti pro-blemi e ci ha regalatobellissime canzoni: vor-rei davvero che nessunolo dimenticasse.

CarlaBusto Arsizio (Va)

La ringraziamo, caraamica, per i Suoi ge-

Comune. Grazie dicuore all’AssociazioneMusicale Torrigiana,che ha voluto dedicarea noi la manifestazio-ne, chiamando anchesul palco un nostrorappresentante perspiegare ai numerosis-simi presenti le attivitàe gli nostri scopidell’Ente.

Che cos’è la “treggia”,anzi la “tregghia” indialetto umbro? E’ unaspecie di slitta cheveniva usata dai con-tadini per trasportareil fieno ed era trainatadai buoi. In occasionedella festa religiosa diS. Egidio, patrono delpaese, i componentidella Comunità A-gricola di Bagnara(Pg) hanno costruitoproprio una “treggia”per i giochi e le garedella giornata e lasignora Marisa, consuo marito e altriamici, ha costruitotante altre piccole“treggette” che, guar-nite da un mazzolinodi fiori secchi, sonostate vendute peroffrire un concretosostegno alla nostra

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Trilli nell’AzzurroNotiziario ufficialedella Lega del Filo d’OroAssociazione Nazionale riconosciutacon D.P.R. n. 516 del 19.5.1967 ONLUS(Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale)Via Montecerno, 1 - 60027 Osimo (AN)tel. 07172451 - fax 071717102c/c postale 358606

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Direttore editoriale Francesco MarchesiDirettore responsabile Rossano BartoliRedazione Maria Giulia Agostinelli, ChiaraAmbrogini, Gianluca de Tollis, LorenzoGatto, Antonio Mellone, AlessandraPiccioni, Elena Quagliardi, Daniela Ruini.Segreteria di redazione Anna Maria Catena,Maria Laura Volpini

Progetto grafico R.C.D. & PartnersCoordinamento editoriale, stampae distribuzione Postel S.p.A.Impaginazione Margaret Ferro - Proart s.a.s.

Questo numero è stato chiuso in tipografia il 02/10/2012 ed è stato tirato in 437.000copie. Autorizzazione del Tribunale diAncona 29.7.1981 n.15. Bimestrale - PosteItaliane SpA - Spedizione in A.P. D.L.353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n°46)art.1, comma 2 - DCB Milano

Questo periodico è associato alla UnioneStampa Periodica Italiana

● Società Operaia di Mutuo Soccorso - Torre di Palme (Fm)● Associazione Culturale “Il Mosaico” - Vigevano (Pv)● Associazione Culturale Panta Rei - Giano Vetusto (Ce)● Triangolare di Calcio a Olevano Romano (Rm)● Organizzatori manifestazione a Montorio Veronese (Vr)● Associazione Pensionati Cassaghesi - Cassago Brianza (Lc)● Padus Club - Occhiobello (Ro)● Associazione Pensionati e Anziani - Gussago (Bs)● Associazione Panificatori Artigiani Province Ascoli Piceno e Fermo...

... e tantissime altre persone che ci hanno devoluto i loro contributi o hanno organizzato manifestazioni a nostro favore

CI HANNO AIUTATO

nerosi contributi dedi-cati alla memoria diun artista “speciale” eper il prezioso soste-gno che da moltotempo Lei offre allanostra Associazione.Anche noi riteniamogiusto ricordare l’auto-re di musiche e paroleindimenticabili, che cihanno accompagnatonella nostra vita e intanti momenti impor-tanti.

Dopo il soggiorno esti-vo organizzato aChianciano Terme ab-biamo ricevuto questatestimonianza:“Tutto è stato ben orga-nizzato nelle varie atti-vità come, per esempio,le visite nei musei come

quello Archeologico conle tombe etrusche. Poi ilMuseo dei Tartufi, moltointeressante, con il bel-lissimo cane Toppa checi ha mostrato cometrova i tartufi e con lepostazioni che, premen-do diversi tasti, emette-vano i profumi di variespezie, di cipolla, aglio,tartufo e altri. Inoltresiamo stati al Museodella Pesca, dove mi haemozionato trovarmidentro una rete! E poi lagioia di trovarci in disco-teca e ballare con gliamici sordociechi e ivolontari. E, ancora, iltiro con l’arco, l’equita-zione, il bowling. Pertutto dobbiamo ringra-ziare Gessica, Valentina,tutti i volontari e Tho-

mas, il nostro interpreteLIS. La parte più interes-sante è aver avuto vicinoLeopoldo (operatoredella sede di Napolin.d.r.), che è stato mera-viglioso con tutti. Graziealla Lega del Filo d’Oroper organizzare i sog-giorni ogni anno e per-metterci di incontrare gliamici sordociechi: evvivaa tutti, evviva il soggior-no estivo!”.

Maria Assunta D.dal nostro Centro di

Lesmo

Grazie, Maria Assunta,per il tuo raccontopieno di entusiasmo,anche se dobbiamoscusarci con te peraverlo dovuto “tagliare”

un pochino. Al nostroCentro ti hanno aiutatoe ti aiutano a superare ituoi problemi e a gode-re di un’esistenza riccae bella. Con le tueparole ci spieghi l’im-portanza della conti-nua riabilitazione edell’inserimento viven-do nuove e significati-ve esperienze; dellasocializzazione attra-verso l’incontro con gliamici e le tante attivitàsvolte insieme; del pre-zioso aiuto dei volonta-ri e della competenzadegli operatori.Aspettiamo il tuo rac-conto sul soggiorno delprossimo anno: ci sem-brerà di aver vissutocon te un’altra bellissi-ma avventura!

La dolcezzadella generosità Un legame

sempre più stretto...…è quello che unisce la nostraAssociazione al mondo dellosport. Come dimostra la recen-te richiesta di partnership checi ha rivolto la Sutor, società dibasket di Montegranaro (Fm)che gioca nella Serie A e cheora indossa le maglie con ilnostro logo. “Già in passato –ha detto il nostro segretariogenerale, Rossano Bartoli,nella foto con la moglie e lamamma di Alessio Baldinelli, allenatore della Robur Osimo prematura-mente scomparso, mentre premia Fabio Di Bella, capitano della Sutor,dopo la vittoria nel “Torneo Baldinelli” – altre società come Lube, Robur,Volley Osimo, e presto anche Costaverde Cefalù, hanno indossato il nostrologo. Lo stesso si può dire di diverse squadre di calcio e di altre disciplinesportive, soprattutto amatoriali, come il ciclismo, l’ippica, l’atletica, il podi-smo. Essere ora nella Serie A di basket è una bellissima occasione per farciconoscere meglio”. E la più recente manifestazione sportiva a nostro favo-re, la tradizionale corsa ciclistica osimana “Trofeo Rigoberto Lamonica”come avviene da diversi anni ha preso il via dal piazzale antistante ilCentro di Riabilitazione di Santo Stefano.

Associazione: un ge-sto generoso, che ciaiuta come negli anniscorsi!

Sulle colline dell’en-troterra marchigianosorge Grottazzolina(Fm), paese dalle ori-gini antichissime,dalla lunga storia edalle significative tra-dizioni. Una di questeultime, la più sentitadagli abitanti, è laFesta della BeataVergine, che vede,oltre alla suggestivaprocessione lungo levie del centro storico,tante iniziative di ognigenere e che si con-clude la sera con unbellissimo spettacolopirotecnico.Quest’anno gli organiz-zatori di tutto l’eventohanno voluto genero-samente devolvere allanostra Associazione ilricavato della lotteriache, nel pomeriggio,ha coinvolto un grannumero di persone e ciha perciò offerto unsostegno davvero pre-zioso, dimostrandouna volta di più che lasolidarietà è sempreun momento di festa:grazie!

Cent’annia suon di musica

Un piccolo paeseuna grande festa

La solidarietàarriva sulla “treggia”

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