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Te.D. – Teatro Tel. 055 8729663 Impara l’a La storia insegna, e tanto! In Wikipedia l'arte del parlare in pubblico con un disc dire, parlare in pubblico e di saper compo Nella Grecia e nella Roma antica, dove una componente della retorica (ossia la vita pubblica e privata. Aristotele e Quint enfatizzata come parte di una "educazi fosse generalmente confinato negli ambi Oggi si parla di public speaking, una “d attualmente nel mondo del lavoro, e non I contesti in cui esprimere le proprie presentazioni in azienda o in una confer debba gestire una riunione, un’aula di fo un dibattito. L’obiettivo è trasmettere i ed efficacia. Soffermiamoci ancora sulle parole… Imm relatore poco carismatico che non riesc distrazione o noia è direttamente propor monotono, sia che siano abbandonate in sappia far giungere all’obiettivo, cioè all’a Occorre tecnica, preparazione, compe contenuti sono pressoché perfetti che d presenza”? Non è un gioco di parole, m Sì, perché con il supporto o meno di “se sempre più preziosa da imparare. Non frutti sperati perché “Nessuno può impara Una sorta di “allenamento” dunque. Ma q Innanzitutto conta l’empatia, l’energia, no, anche un po’ di humor, per avere un Altri segreti sono nascosti nei fant consapevolezza. Per esempio il linguaggio del corpo, che il 90% attraverso il Linguaggio Non Ve della voce. Pertanto tutti concorderemo s migliorarsi e coordinarsi con la comunica Servizi di Consulenza, Comunicazione e o d’Impresa ® Via di Codilungo, 27 - 50055 Lastra a Sign 3 fax. 055 3909928 - P.Iva: 02234280481 - N. REA 522144 [email protected] www.teatroimpresa.it arte e… parla in pubblic Parole, parole, parole, parole soltanto pa versi di una vecchia canzone di Mina? O oggi nella maggior parte dei casi qua parlare in pubblico?! Capita spesso di trovarsi in situazioni in c è consapevole di tutto tranne che di avere che dovrebbe stare ad ascoltarlo! Dovre casi il pubblico resiste i primi 20 mi messaggi, leggere la posta elettro semplicemente navigare con la testa su ch Ad ogni modo al ventunesimo minuto modo per riconquistare l’attenzione, re urlare “ASCOLTAMI!”, così come recita Mina di cui sopra. (un tempo avremmo citato il “mitico Devoto Oli”) corso eloquente, ed è strettamente collegata alla orre versi per un testo.era conosciuta con il nome di ars dicendi, l'orat composizione e l'esposizione di discorsi), ed era tiliano discussero di oratoria, e la materia, con re ione completa" durante il Medioevo ed il Rinas ienti ecclesiastici. disciplina” alla quale prima o poi, tutti o quasi, do solo, sono sempre più richieste competenze. ie abilità comunicative sono svariati, sia ch renza, sia che si debbano presentare prodotti o ormazione, un team di lavoro o anche semplicem il proprio messaggio, le proprie idee e punti maginiamo soltanto parole in una serie di slides ce a catturare pienamente l’attenzione. Sappia rzionale alla “solitudine” di quelle parole, sia che n territori power point (talvolta sterminati) senza la attenzione e al coinvolgimento del pubblico. etenza e capacità di trasmettere informazio dire dell’esposizione, della presentazione? C ma se ci pensiamo bene è proprio il succo del disc erial slides”, ciò che conta è la Presenza di chi p n va messa da parte, ma utilizzata, anzi più la si m are a parlare in pubblico senza parlare in pubblico quali sono i segreti di quest’arte? la convinzione, l’entusiasmo, il carisma, la c impatto positivo e coinvolgente sulla platea. tastici mondi della Comunicazione. Bisogn è uno dei nostri più importanti mezzi di comunica erbale: postura, gestualità, mimica facciale, sgua sul fatto che dobbiamo esserne consapevoli, cap azione verbale. e Formazione alle Aziende na (FI) 1 co arole, parole tra noi… solo O piuttosto ciò che accade ando ascoltiamo qualcuno cui chi parla ad un pubblico e un pubblico di fronte a sé ebbe, sì, perché in troppi inuti, poi inizia a inviare onica sul telefonino o hissà quale pianeta. bisognerebbe trovare un esettare ogni volta oppure il testo della canzone di ) si legge che “L'oratoria è a retorica, ovvero l'arte del toria veniva studiata come a un'abilità importante nella egole e modelli definitivi, fu scimento, sebbene questo obbiamo “allenarci” e di cui he si debbano affrontare servizi ai clienti, sia che si mente sostenere una tesi in di vista con competenza s, magari presentate da un amo bene che il rischio di e siano perse in una voce a guida di un oratore che le oni. Ma anche quando i Chi presenta ha sufficiente corso. parla in pubblico, un’arte mette in pratica e più darà i o” (Dale Carnegie). concentrazione e, perché na scoprirli e prenderne azione. Comunichiamo per ardo, tono, volume e ritmo pire i nostri eventuali errori,

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Te.D. – Teatro d’Impresa ® Tel. 055 8729663 fax. 055 3909928

Impara l’arte e… parla in pubblico

La storia insegna, e tanto! In Wikipedia l'arte del parlare in pubblico con un discorso eloquente, ed è strettamente collegata alla dire, parlare in pubblico e di saper comporre versi per un testo.Nella Grecia e nella Roma antica, dove era conosciuta con il nome di una componente della retorica (ossia la composizione e l'esposizione di discorsi), ed era un'abilità importante nella vita pubblica e privata. Aristotele e Quintilianoenfatizzata come parte di una "educazione completa" durante il fosse generalmente confinato negli ambienti ecclesiastici.

Oggi si parla di public speaking, una “disciplina”attualmente nel mondo del lavoro, e non solo, sono sempre più richi I contesti in cui esprimere le proprie presentazioni in azienda o in una conferenzadebba gestire una riunione, un’aula di formazione, un team di lavoro o anche semplicemente sostenere una tesi in un dibattito. L’obiettivo è trasmettere il proprio messaggio, le proprie idee ed efficacia.

Soffermiamoci ancora sulle parole… Immaginiamo relatore poco carismatico che non riesce a catturaredistrazione o noia è direttamente proporzionale alla “solitudine” di quellemonotono, sia che siano abbandonate insappia far giungere all’obiettivo, cioè all’attenzione

Occorre tecnica, preparazione, competenza e capacità di trasmettere informazionicontenuti sono pressoché perfetti che dire dell’esposizione, della“presenza”? Non è un gioco di parole, ma se ci pensiamo bene è

Sì, perché con il supporto o meno di “serial slides”, ciò che conta sempre più preziosa da imparare. Non va messa da partefrutti sperati perché “Nessuno può imparare a parlare in pubblico senza parlare in pubblicoUna sorta di “allenamento” dunque. Ma q

Innanzitutto conta l’empatia, l’energia, la convinzione, l’entusiasmo,no, anche un po’ di humor, per avere un

Altri segreti sono nascosti nei fantastici consapevolezza. Per esempio il linguaggio del corpo, che il 90% attraverso il Linguaggio Non Verbaledella voce. Pertanto tutti concorderemo sul fatto che dobbiamo esserne consapevolimigliorarsi e coordinarsi con la comunicazione verbale

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Teatro d’Impresa ® Via di Codilungo, 27 - 50055 Lastra a Sign

Tel. 055 8729663 fax. 055 3909928 - P.Iva: 02234280481 - N. REA 522144 [email protected] www.teatroimpresa.it

Impara l’arte e… parla in pubblico Parole, parole, parole, parole soltanto parole, parole tversi di una vecchia canzone di Mina? O piuttostooggi nella maggior parte dei casi quando ascoltiamo qualcuno parlare in pubblico?!

Capita spesso di trovarsi in situazioni in cui chi parla ad un pubblico è consapevole di tutto tranne che di avere un pubblico di fronte a sé che dovrebbe stare ad ascoltarlo! Dovrebbe, sì, perché in troppi casi il pubblico resiste i primi 20 minuti, poi messaggi, leggere la posta elettronicasemplicemente navigare con la testa su chissà quale pianeta.

Ad ogni modo al ventunesimo minuto bisognerebbe trovare un modo per riconquistare l’attenzione, resettare ogni volta ourlare “ASCOLTAMI!”, così come recita il testo delMina di cui sopra.

(un tempo avremmo citato il “mitico Devoto Oli”) l'arte del parlare in pubblico con un discorso eloquente, ed è strettamente collegata alla dire, parlare in pubblico e di saper comporre versi per un testo.”

, dove era conosciuta con il nome di ars dicendi, l'oratoria veniva studiata come a la composizione e l'esposizione di discorsi), ed era un'abilità importante nella Quintiliano discussero di oratoria, e la materia, con regole e modelli definitivi, fu

enfatizzata come parte di una "educazione completa" durante il Medioevo ed il Rinascimentofosse generalmente confinato negli ambienti ecclesiastici.

una “disciplina” alla quale prima o poi, tutti o quasi, dobbiamo “allenarci” e di cui mondo del lavoro, e non solo, sono sempre più richieste competenze.

in cui esprimere le proprie abilità comunicative sono svariati, sia che si debbano affronin una conferenza, sia che si debbano presentare prodotti o servizi ai

debba gestire una riunione, un’aula di formazione, un team di lavoro o anche semplicemente sostenere una tesi in L’obiettivo è trasmettere il proprio messaggio, le proprie idee e punti di vista con co

Immaginiamo soltanto parole in una serie di slides, magari presentate da che non riesce a catturare pienamente l’attenzione. Sappiamo bene che

rzionale alla “solitudine” di quelle parole, sia che siano abbandonate in territori power point (talvolta sterminati) senza la guida di un oratore che le

l’attenzione e al coinvolgimento del pubblico.

competenza e capacità di trasmettere informazioniche dire dell’esposizione, della “presentazione”? Chi presenta ha sufficiente

ma se ci pensiamo bene è proprio il succo del discorso.

“serial slides”, ciò che conta è la Presenza di chi par. Non va messa da parte, ma utilizzata, anzi più la si mette in pratic

essuno può imparare a parlare in pubblico senza parlare in pubblicoMa quali sono i segreti di quest’arte?

l’empatia, l’energia, la convinzione, l’entusiasmo, il carisma, la concentrazioneno, anche un po’ di humor, per avere un impatto positivo e coinvolgente sulla platea.

nei fantastici mondi della Comunicazione. Bisogna scoprirli e

è uno dei nostri più importanti mezzi di comunicazioneerbale: postura, gestualità, mimica facciale, sguardo

remo sul fatto che dobbiamo esserne consapevoli, capire i nostri e coordinarsi con la comunicazione verbale.

Servizi di Consulenza, Comunicazione e Formazione alle Aziende

50055 Lastra a Signa (FI)

1

Impara l’arte e… parla in pubblico

parole soltanto parole, parole tra noi… solo O piuttosto ciò che accade

oggi nella maggior parte dei casi quando ascoltiamo qualcuno

Capita spesso di trovarsi in situazioni in cui chi parla ad un pubblico tranne che di avere un pubblico di fronte a sé

are ad ascoltarlo! Dovrebbe, sì, perché in troppi casi il pubblico resiste i primi 20 minuti, poi inizia a inviare

posta elettronica sul telefonino o semplicemente navigare con la testa su chissà quale pianeta.

ventunesimo minuto bisognerebbe trovare un esettare ogni volta oppure

recita il testo della canzone di

”) si legge che “L'oratoria è l'arte del parlare in pubblico con un discorso eloquente, ed è strettamente collegata alla retorica, ovvero l'arte del

, l'oratoria veniva studiata come a la composizione e l'esposizione di discorsi), ed era un'abilità importante nella

discussero di oratoria, e la materia, con regole e modelli definitivi, fu Rinascimento, sebbene questo

la quale prima o poi, tutti o quasi, dobbiamo “allenarci” e di cui

, sia che si debbano affrontare prodotti o servizi ai clienti, sia che si

debba gestire una riunione, un’aula di formazione, un team di lavoro o anche semplicemente sostenere una tesi in e punti di vista con competenza

slides, magari presentate da un appiamo bene che il rischio di

che siano perse in una voce senza la guida di un oratore che le

competenza e capacità di trasmettere informazioni. Ma anche quando i ? Chi presenta ha sufficiente

il succo del discorso.

di chi parla in pubblico, un’arte anzi più la si mette in pratica e più darà i

essuno può imparare a parlare in pubblico senza parlare in pubblico” (Dale Carnegie).

il carisma, la concentrazione e, perché

Bisogna scoprirli e prenderne

omunicazione. Comunichiamo per sguardo, tono, volume e ritmo , capire i nostri eventuali errori,

Page 2: Servizi di Consulenza, Comunicazione e Formazione a Impara ... · Per esempio il linguaggio del corpo, che il 90% attraverso il Linguaggio Non V erbale della voce. Pertanto tutti

Te.D. – Teatro d’Impresa ® Tel. 055 8729663 fax. 055 3909928

E le parole? Con il Linguaggio Verbalesiano solo parole parole parole, soltanto parole speciale arte di parlare in pubblico che è una vera e propria

Come ci si può allenare a quest’arte? Possiamo trovare la risposta nel teatrale e nelle sue tecniche formative e esperienzialilavoro che mette in gioco mente, corpo ed emozioni aiutando anche a gestire lo stress e l’ansia da prestazione.

Perché? Perché tra l’attore e l’oratore c’è un’evidente coinvolgendo sul piano razionale ma anche su quello emotivo. Devonoanche creare una corrente di simpatia ed empatiaperformance.

Di fondamentale importanza per l’oratol’energia e per conoscere bene il “copionemeglio la voce, avere notevoli capacità di ascolto e sostenere idiversi. E non si tratta di “recitare”, inteso nell’erron

“Un bravo attore non è uno che si mette un travestimento e diventa qualcuno che non è… Recitare non c’entra niente con il fingere. Recitare bene vuol dire diventare più te stesso. E’ vero che questo te stesso sulla scena magari parla o si muove diversamente dal ‘te stesso’ di tutti i giorni, ma il personaggio che stai interpretando è una versione allargata di se stessi… Se un attore non “è”, il pubblico è consapevole che la persona che sta guardando è solo un attore… I bravi attori ci fanno dimenticdi essere a teatro: ci convincono che stiamo guardando qualcosa di autentico, qualcosa di reale. Ma devono creare quella realtà

lasciando che essa entri nelle loro menti e nel loro corpo: è questa l’arte

(Whitney e Packer – Giochi di Potere – Shakespeare spiegato ai manager

Divenire più se stessi, quindi essere autenticisignifica avere un carisma forte e influenzare il cambiamento.

Uno strumento percorsi di formazionerappresentato dallMaschera strumenti copre il volto ma rivsvelando, corpo” che fanno paLe maschere sono parola latina “origine al termine “ Dunque asaranno o vo

ascoltati da un pubblico numeroso, tutti a scuola di Presenza, così come nell’antica Grecia e… parole parole NON soltanto parole, parole

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Linguaggio Verbale comunichiamo per il restante 10%, e quindi non possiam, soltanto parole fra il relatore e l’uditorio, ma è fondamentale imparare

pubblico che è una vera e propria “Arte della Presenza”.

Come ci si può allenare a quest’arte? Possiamo trovare la risposta nel Teatro, in particolar modo nel tecniche formative e esperienziali che pongono al centro l’esplorazione della persona con un

lavoro che mette in gioco mente, corpo ed emozioni aiutando anche a gestire lo stress e l’ansia da prestazione.

e l’oratore c’è un’evidente analogia: entrambi si confrontama anche su quello emotivo. Devono comunicare dei contenuti (il “copione”), ma

corrente di simpatia ed empatia tenendo viva l’attenzione durante tutta la durata della propria

l’oratore, come per l’attore, sono le “prove” per allenarsi adcopione”. Entrambi devono conoscere il linguaggio del corpotà di ascolto e sostenere il “ruolo” sapendo scegliere stili diversi per pubblici

on si tratta di “recitare”, inteso nell’erroneo significato di “fingere”, bensì di trovare la propria auten

Un bravo attore non è uno che si mette un travestimento e diventa qualcuno che non è… Recitare non c’entra niente con il fingere. Recitare bene vuol dire diventare più te stesso. E’ vero che questo te stesso sulla scena magari parla o si muove

e dal ‘te stesso’ di tutti i giorni, ma il personaggio che stai interpretando è una versione allargata di se stessi… Se un attore non “è”, il pubblico è consapevole che la persona che sta guardando è solo un attore… I bravi attori ci fanno dimentic

ssere a teatro: ci convincono che stiamo guardando qualcosa di autentico, qualcosa di reale. Ma devono creare quella realtà

lasciando che essa entri nelle loro menti e nel loro corpo: è questa l’arte…” Shakespeare spiegato ai manager - Fazi Editore).

Divenire più se stessi, quindi essere autentici, è la chiave di volta per avere “Presenzaavere un carisma forte e influenzare il cambiamento.

Uno strumento prezioso ed efficace, che Te.D.-Teatro percorsi di formazione per allenare i partecipanti a trovare la propria arappresentato dalle maschere che vengono usate nelle scuole di teatro. Maschera Neutra, per esempio, rappresenta la punta di distrumenti teatrali e, contrariamente a quanto si pensa, copre il volto ma rivela altre qualità della persona facendo riaffiorare, e dunque svelando, altri aspetti della personalità, atteggiamenti,

che fanno parte di tutti. Le maschere sono utensili teatrali molto antichi: la parola greca “parola latina “persona-ae”, che designano la maschera dell’attore, hanno dato origine al termine “persona”.

Dunque a coloro che sono, saranno o vorrebbero essere

tutti a scuola di Arte della così come nell’antica Grecia e… parole, parole,

soltanto parole, parole tra noi!.

di Roberta Pinzauti, Mara Di Bartolomeo

Te.D.

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50055 Lastra a Signa (FI)

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quindi non possiamo lasciare che ci , ma è fondamentale imparare quella

, in particolar modo nel training zione della persona con un

lavoro che mette in gioco mente, corpo ed emozioni aiutando anche a gestire lo stress e l’ansia da prestazione.

si confrontano con un pubblico/aula comunicare dei contenuti (il “copione”), ma

urante tutta la durata della propria

per allenarsi ad usare al meglio linguaggio del corpo e usare al

“ruolo” sapendo scegliere stili diversi per pubblici

trovare la propria autenticità!

Un bravo attore non è uno che si mette un travestimento e diventa qualcuno che non è… Recitare non c’entra niente con il fingere. Recitare bene vuol dire diventare più te stesso. E’ vero che questo te stesso sulla scena magari parla o si muove

e dal ‘te stesso’ di tutti i giorni, ma il personaggio che stai interpretando è una versione allargata di se stessi… Se un attore non “è”, il pubblico è consapevole che la persona che sta guardando è solo un attore… I bravi attori ci fanno dimenticare

ssere a teatro: ci convincono che stiamo guardando qualcosa di autentico, qualcosa di reale. Ma devono creare quella realtà

Presenza”. Ed essere Presenti

atro d’Impresa® utilizza nei a trovare la propria autenticità, è

nelle scuole di teatro. La punta di diamante di tutti gli

non nasconde ma rivela, ela altre qualità della persona facendo riaffiorare, e dunque

, posture e “linguaggi del

molto antichi: la parola greca “prosopon” e la ”, che designano la maschera dell’attore, hanno dato

Roberta Pinzauti, Mara Di Bartolomeo e Riccarda Patelli Linari

Te.D.-Teatro d’Impresa®