Serie B, 35^ giornata: il programma di Brescia - Bologna

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Formazioni, curiosità, editoriali, tutto quel che serve per seguire al meglio questa attesissima partita!

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Mister Diego Lopez ha diramato la lista dei convocati per la delicata sfida didomani al Rigamonti di Brescia, #BresciaBFC delle ore 15:00.

Portieri: Coppola, Da Costa

Difensori: Ceccarelli, Ferrari, Gastaldello, Maietta, Masina, Morleo,Oikonomou

Centrocampisti: Bessa, Buchel, Casarini, Krsticic, Matuzalem, Perez

Attaccanti: Acquafresca, Improta, Mancosu, Sansone, Troianiello

Questi i giocatori convocati dal Mister del Brescia Alessandro Calori.

Portieri: Arcari, Andrenacci, Tognazzi.

Difensori: Lancini, Caracciolo Ant., Budel, Di Cesare, Zambelli, Bruno, Coly,Boniotti.

Centrocampisti: Scaglia, H'Maidat, Sestu, Gargiulo, Morosini, Bertoli,Bentivoglio.

Attaccanti: Corvia, Da Silva, Valotti, Sodinha.

Il Brescia di Calori: numeri e probabile formazione

Dopo la scoppola rimediata nel big match contro il Carpi, il Bologna siappresta domani pomeriggio alle ore 15:00 ad affrontare allo stadio"Rigamonti" di Brescia, la squadra biancoblù del 48enne Calori, ex difensoredel Perugia che i tifosi juventini ricorderanno con dispiacere. Partitasicuramente ostica nonostante la posizione di classifica occupata dailombardi che sono penultimi con 31 punti; la penalizzazione di 6 punti inflittaha sicuramente lasciato qualche strascico che i ragazzi di Calori stannocercando di dimenticare e tutti insieme di provare a conquistare un'insperatasalvezza, che allo stato attuale dista ben otto lunghezze. Nell'ultimo match aPescara, il Brescia ha ottenuto un successo vitale per 2-3 con Corviamattatore (tripletta per lui) e giocando tra l'altro gli ultimi cinque minuti piùrecupero in dieci uomini per l'espulsione rimediata da Tonucci. Il rendimentointerno delle rondinelle è alquanto deficitario, visto che sono solo venti i punticonquistati al Rigamonti in sedici partite: solo la Ternana con un punto inmeno ha fatto peggio. Negli ultimi due incontri in casa sono arrivati unpareggio contro il Trapani per 1-1 ed una sconfitta contro il Latina per 1-2,che ha dimostrato ancora una volta la fragilità di questa squadra. Di frontecome detto in precedenza, arrivano i ragazzi, che vogliono assolutamenteconquistare i tre punti per riprendere la marcia e tenere lontane squadrecome il Vicenza o l'Avellino.

Passando alla formazione biancoblù, mister Calori sembra intenzionato ariconfermare più o meno l'undici vittorioso di Pescara: in porta Arcari, difesa aquattro che vedrà Ant.Caracciolo e Di Cesare al centro, con Coly e capitanZambelli sulle fasce; centrocampo a tre con Budel, l'olandese H'Maidat e l'exTorino Scaglia, mentre Sestu dovrebbe agire come trequartista alle spalle delduo Corvia-Caracciolo, con quest'ultimo che dovrebbe recuperare dalproblemino fisico che l'aveva tenuto ai box a Pescara, e dovrebbe prendere ilposto del brasiliano Sodinha. Squalificato il libanese Ahmad Benali, faro del

centrocampo delle rondinelle, che deve scontare ancora due delle tregiornate inflittegli dal Giudice Sportivo. Di seguito la probabile formazione.

BRESCIA (4-3-1-2): Arcari; Zambelli, Di Cesare, Ant.Caracciolo, Coly; Budel,H'Maidat, Scaglia, Sestu; Corvia, And. Caracciolo.

Squalificati: Tonucci, Benali.

Ballottaggi: And. Caracciolo-Sodinha 70%-30% (con quest'ultimo sipasserebbe al 4-3-2-1).

Arbitro: Di Paolo di Avezzano.

(Davide De Stradis)

Una sola priorità: vincere

Nell'epoca dei tre punti pareggiare è quasi come perdere. Ecco perché ilBologna che punta alla Serie A, realizzato nell'ultima trasferta di Carpi come ilprimo posto sia ormai appannaggio esclusivo degli uomini di Castori, ha lanecessità di ripartire facendo punteggio pieno oggi. La squadra di Lópezinfatti si trova nella necessità di blindare un secondo posto che fino ad oggi èrimasto in cassa anche per un'incredibile combinazione di risultati conprotagoniste le squadre che inseguono, una situazione che però rischia dinon durare se il Bologna non si dà una mano da solo. Il superiore spessoretecnico dei rossoblù sulle concorrenti è infatti innegabile: la squadra non saràfatta per dominare la categoria a tutti i costi, ma è indubbio che giudicando inomi in rosa di chi insegue si capisce che una piccola differenza, sulla carta,il mercato di gennaio di Pantaleo Corvino l'ha marcata. Sfortuna vuole chemancherà – e per un bel pezzo – il dinamismo di Zuculini, ed ecco allora cheper ripartire, in assenza anche di Laribi squalificato, pare che López siaffiderà ai piedi buoni di chi sa “dare del tu” al pallone: Matuzalèm, Bessa eKrstičić. Proprio quest'ultimo può fare la differenza, come già fatto vedere inquei pochi minuti giocati in rossoblù prima dell'infortunio: un centrocampoabile a fraseggiare per inseguire il gioco e la vittoria, che nel calcio arrivanecessariamente attraverso quei gol a cui il Bologna ha dimostrato di essereallergico nonostante vanti sulla carta il miglior attacco della B. Ci si attendemolto anche da Mancosu dunque, chiamato a far vedere di non essere solo“bomber di provincia”, mentre Sansone deve solo avere un po' più fortuna.Dietro il rientro di Maietta dovrebbe far dormire sonni tranquilli ai tifosi, che siattendono di tornare dal “Rigamonti” con i tre punti. Il Brescia è squadra chemerita rispetto molto più di quanto dica la classifica, ma chi vuole andare inSerie A non può temerlo: rispetto di tutti, paura di nessuno.#conquistiamolA!

BOLOGNA (3-5-2): Da Costa; Oikonomou, Gastaldello, Maietta; Casarini,Bessa, Matuzalèm, Krstičić, Morleo/Masina; Sansone, Mancosu

(Simone Cola)

Gli “ex” della sfida

In campo ci sarà un solo ex: Francelino Matuzalem. Il brasiliano ha vestito lamaglia del Brescia dal 2002 al 2004, in una delle due stagioni con le Rondinelle èstato allenato da Carlo Mazzone e ha giocato anche con un altro grande ex dellasfida come Roberto Baggio. Proprio nella partita dell’addio al calcio giocato diquest’ultimo, Matuzalem siglò due goal. Era il 14 Maggio del 2004 a San Siro sigiocava Milan-Brescia (4-2): si chiudeva all’ 84’ la carriera di uno dei calciatoriitaliani più forti di sempre, forse il più forte di tutti i tempi. In quella partita con ilBrescia giocava anche un altro ex della sfida come Matteo Brighi, che a Bolognagiocò nel 2001-2002, in una stagione in cui fu anche votato come miglior giovanedella Serie A.

Tornando a Baggio: fu proprio Mazzone a convincerlo ad andare a giocare nelBrescia nel 2000 e il “Divin Codino” al momento della firma fece apporre nelcontratto anche una clausola che gli avrebbe permesso la rescissione di esso nelcaso in cui Mazzone avesse cambiato squadra. I due sono stati insieme a Bresciadal 2000 al 2003 e fu proprio dopo una tripletta di Baggio, in uno storico Brescia-Atalanta (3-3) del 30 settembre del 2001, che Mazzone andò ad esultare sotto lacurva bergamasca. Nel 2001-2002, nonostante la rottura del legamento crociatoanteriore, Baggio recuperò per l’ultima parte di stagione e proprio contro il Bolognasiglò una delle 3 reti che regalarono la salvezza alla squadra di Mazzone e che difatto condannarono il Bologna a disputare l’Intertoto, dopo aver a lungo inseguito ilsogno Champions e un piazzamento valido per la Coppa Uefa. Baggio primadell’approdo al Brescia, vestì la maglia del Bologna nel 1997-98 non senza qualcheincomprensione con Ulivieri. In quell’anno nonostante i contrasti con l’alloraallenatore rossoblu, Baggio portò i felsinei alla qualificazione in Intertoto e realizzò ilsuo record personale di reti: 22 in 30 partite. A portarlo a Bologna fu GiuseppeGazzoni Frascara, attuale presidente onorario del club rossoblu. Mazzone, invece,ha allenato il Bologna per 3 volte in carriera, prima nel 1985-86, poi nel 1998-99 einfine dal 2003 al 2005 e con i rossoblu vinse l’Intertoto proprio nel 1998.

Nel primo anno di Baggio al Brescia (2000-2001) c’erano molti ex tra le fila delleRondinelle, da Turkyilmaz a Tare, passando per Guana e Bisoli. Quest’ultimo haallenato il Bologna nel 2011, ma la sua esperienza in rossoblu è durata solo 6partite, prima di essere rimpiazzato da Stefano Pioli. Negli anni di Baggio vestì lamaglia del Brescia anche Federico Giunti (dal 2001 al 2003) che poi giocò aBologna nel 2004-2005. Nel 2002 fece una breve apparizione con il Brescia ancheAmedeo Mangone, giocatore voluto in Lombardia proprio da Carlo Mazzone che loaveva già allenato a Bologna e con il quale aveva vinto l’Intertoto nel 1998. Con irossoblu disputò tre stagioni, dal 1996 al 1999, e con lui al Bologna giocò ancheMassimo Paganin. Quest’ultimo che in rossoblu rimase dal 1997 al 2000, con ilBrescia disputò la stagione 1992-93, in un’annata in cui tra le fila dei lombardi militòanche Paolo Negro. Il difensore arrivò a Bologna nel 1990 e rimase fino al 1992,con i rossoblu che lo prelevarono proprio dalle giovanili del Brescia.

Tra gli ex recenti troviamo Federico Agliardi. Il portiere, che a Bologna ha giocatodal 2011 al gennaio del 2014, è cresciuto nelle giovanili del Brescia e nelleRondinelle è stato anche compagno di squadra di Baggio. Con la maglia dellasocietà lombarda esordì in A proprio in un Brescia-Bologna dell’8 Novembre 2003.Nel 2006-2007 Agliardi, che allora difendeva i pali del Brescia, si infortunò e vennesostituito da un altro ex della sfida. Stiamo parlando di Emiliano Viviano, che con ilBrescia giocò dal 2005 al 2009 oltre a due anni nelle giovanili dal 2002 al 2004. Inrossoblu arrivò nel 2009 e nell’operazione che lo portò in rossoblu, rientrò ancheun altro ex come Francesco Della Rocca che ha disputato l’ultima stagione inmaglia rossoblu nel 2013-2014. Tra gli ex c’è anche Alessandro Diamanti, checon Agliardi ha condiviso le stagioni nel Bologna. Il fantasista di Prato arrivò aBologna proprio dal Brescia nel 2011, ma con i tifosi della Leonessa non si lasciòbenissimo, come dimostra quell’esultanza durante un suo goal su punizione inBologna-Brescia di Coppa Italia. Con l’ex capitano rossoblu ha giocato anchePanagiotis Kone: con il greco, “Alino” ha condiviso sia l’unico anno a Brescia chele stagioni a Bologna dal 2011 al 2014.

Nel 2008-2009 Sergio Volpi, che attualmente riveste il ruolo di allenatore deiGiovanissimi Nazionali del Brescia, fu decisivo per la salvezza del Bologna con ungoal al Lecce al 94’. Il centrocampista che arrivò a Bologna dopo sei anni allaSampdoria, vestì la maglia del Brescia nel 1993-94 senza mai scendere in campo epoi nel 1995-96 collezionando 22 presenze e 2 reti.Tra gli ex ci sono anche Giovanni Bia e Jonatan Binotto, due giocatori che inrossoblu condivisero le stagioni dal 1998 al 2001. Binotto, che sotto le Due Torritornò anche nel 2003-2004, da allenatore ha guidato i Giovanissimi del Bologna dal2010 al 2012, mentre dal 2012 è il tecnico degli Allievi. Con loro due in magliarossoblu giocò anche Pierre Womè, a Bologna dal 1999 al 2002. Il camerunensevestì, poi, la maglia del Brescia nel 2004-2005 collezionando 16 presenze e 3 goal.

Se torniamo agli anni ’80 e ’90 tra gli ex c’è Ivano Bonetti, centrocampista visto aBologna prima dal 1988 al 1990 e poi nel 1993-94. Nato a Brescia e cresciutocalcisticamente nella squadra della sua città, con le Rondinelle giocò dal 1981 al1984, prima di un breve ritorno nel 1995. Con Bonetti a Bologna nel 1993-94 c’eraanche Luca Cecconi. Quella fu una delle due stagioni consecutive con i rossoblu,mentre con il Brescia giocò dal 1988 al 1990. Nell’anno del ritorno di Bonetti nellasquadra della sua città, con lui c’erano anche altri due ex come Marco Ballotta eLuigi Maifredi, allora allenatore. Il portiere con il Bologna militò nel 1981-82 e nel1983-84, ma non scese mai in campo, mentre Maifredi allenò il Bologna dal 1987 al1990 per poi tornare nel 1991-92. Nel suo primo anno in rossoblu il presidente eraLuigi Corioni che poi dal 1992 diventò proprio il patron del Brescia. A proposito dipresidenti anche Renato Cipollini è un ex della sfida: del Brescia fu giocatore nel1970-71, mentre nel Bologna ha ricoperto il ruolo di presidente dal 2002 al 2005.Ezio Sella è un altro ex di quegli anni: a Brescia giocò nel 1980-81, poi arrivò aBologna nel 1982 collezionando solo 4 presenze. Al Bologna, però, è tornato nel2010-2011 come vice di Alberto Malesani.

Tra gli ex degli anni ’60 ’70 troviamo Ezio Bertuzzo e Paolo Cimpiel. L’attaccantegiocò a Brescia dal 1972 al 1975 e proprio le prestazioni con la squadra lombardagli valsero la chiamata del Bologna nel 1975. Con i rossoblu disputò una solastagione. Il portiere, invece, in rossoblu dal 1961 al 1964, passò al Brescia la nel1964, ma con le Rondinelle non scese mai in campo in gare campionato. Difese ipali della squadra lombarda solo in due partite di Coppa Italia. Nel 1969, invece,sulla panchina del Bologna sedeva Edmondo Fabbri, che allenò i rossoblu fino al1972 e che del Brescia fu giocatore nel 1950-51. Ex di quegli anni è ancheGiuliano Fiorini che con il Bologna esordì in A il 9 Gennaio 1975 contro laFiorentina. In quella gara fornì a Savoldi l’assist decisivo per la vittoria dei rossoblu.Nel 1976 la società felsinea lo girò in prestito proprio al Brescia, società con laquale rimase un anno prima di tornare sotto le Due Torri. A Bologna tornò ancheuna terza volta nel 1980-82. Con Fiorini nel 1975 giocò anche Franco Nanni, inrossoblu dal 1975 al 1978, prima di approdare al Brescia e restare in terralombarda una sola stagione quella del 1978-79.

(Andrea Bonomo)

10 curiosità sul Brescia Calcio

Il "Foot Ball Club Brescia" nasce il 17 luglio del 1911 ed è il frutto dellafusione di tre squadre cittadine: Gimnasium, Unione Sportiva Bresciana eVictoria. Il calcio era arrivato nella città lombarda nel 1905, dando vita apiccole realtà locali che poi si sarebbero trasformate nei club presenti almomento della fusione.

Inizialmente fu scelta una maglia a strisce verticali arancioni e blu, ma già treanni dopo la fondazione, poco prima dello scoppio della Grande Guerra, ilBrescia aveva cominciato ad utilizzare il blu e il bianco che sono anche icolori della città. La famosa "V" bianca sulla maglia si deve agli anni '40,quando fu introdotta per utilizzare i campi della Voluntas. In seguito furiproposta e mantenuta come simbolo portafortuna.

Il Brescia partecipò al primo campionato di "Serie A" del 1929-30, ottenendoil 9° posto sotto la guida dell'ungherese Imre Schoffer. L'ultimo campionato dimassima serie al quale ha partecipato è la Serie A 2010-11, quando sulla suapanchina si sono alternati Giuseppe Iachini e Mario Beretta.

La compagine lombarda detiene il record di partecipazioni totali (57) econsecutive (18, dal 1947-48 al 1964-65) nel campionato di Serie B, che havinto per 3 volte. Nella sua bacheca figura anche un Torneo Anglo-Italiano,conquistato nel 1994 in finale contro il Notts County (1-0). Il migliorpiazzamento in Serie A è il 7º posto della stagione 2000-2001, quando,guidata dal Pallone d'oro 1993 Roberto Baggio, la formazione lombarda siqualificò per la Coppa Intertoto. In quest'ultima competizione il Bresciaraggiunse la finale e venne sconfitto per la regola delle reti in trasferta dalParis Saint Germain dopo due pareggi.

Il giocatore che mentre indossava la maglia del Brescia ha collezionato piùpresenze nell'Italia è il portiere Giuseppe Trivellini. La sua è una storiafantastica: giocò tutta la vita nella squadra della sua città dove esordì a 16anni nella prima gara di sempre del Brescia, continuando a fare il commessoe tracciando le linee del campo per pagarsi l'annuale quota societaria.

Portiere di grande talento, esordì in azzurro nel 1915, poco prima delloscoppio della Grande Guerra: nel conflitto fu artigliere alpino dal primoall'ultimo giorno e perse il fratello Luigi, che era suo compagno di squadracome mediano. Quando la guerra terminò tornò al calcio e alla Nazionale,con cui giocò altre 6 gare. Alla morte la città gli ha dedicato, giustamente, unavia.

Lo stadio di Brescia è dedicato a Mario Rigamonti, difensore di classe esostanza morto nello schianto di Superga dove perì il Grande Torino.Rigamonti aveva 27 anni e dei granata era un punto fermo, tanto da esserestato protagonista nella vittoria di ben 4 Scudetti. Era nato a Brescia e nellasquadra cittadina aveva fatto il suo esordio nel calcio.

Una storia curiosa è quella legata all'inglese James "Jim" Bellamy: dacalciatore aveva giocato per una moltitudine di club (tra cui Arsenal,Portsmouth, Norwich, Dundee United e Fulham) mettendosi in mostra comeun buonissimo interno. Da allenatore allenò solamente il Brescia e ilBarcelona, con cui vinse il primo campionato spagnolo di sempre.

Il miglior realizzatore di sempre della storia del Brescia è Andrea Caracciolo,attaccante milanese soprannominato "l'Airone". Il bomber ha vestito la magliadel Brescia in quattro occasioni diverse e ha avuto esperienze anche conPerugia, Palermo, Sampdoria, Genoa e Novara. Attualmente, a 33 anni, èancora in organico e vanta 306 presenze in bianco-azzurro e ben 138 reti.

Il giocatore più presente di sempre, la "bandiera" del Brescia, è StefanoBonometti, che dal 1978 al 1996 ha messo insieme la bellezza di 475 garecon la maglia della "Leonessa". Mediano di marcatura tenace e aggressivo,ha giocato tutta la carriera nella squadra della sua città, dove è cresciuto,tranne una breve esperienza in prestito all'Ancona.

Il Brescia fu uno dei primi club italiani a organizzare una tournée oltreoceano:accadde nell'estate del 1928, quando la squadra partì alla volta dell'Americadove disputò 10 partite vincendone 6 e perdendone 4. L'esperienza (peraffrontare la quale il Brescia aveva "noleggiato" anche diversi giocatori daaltre compagini italiane) fruttò ben 30.000 dollari, una cifra molto importanteper l'epoca.

(Simone Cola)

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