Senza Pensieri 2 / febbraio 2010

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Dopo una lunga attesa finalmente un po’ di chiarezza. Giovedì 4 Febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato la Riforma della Scuola Secondaria Superiore, che dà indicazioni anche riguardo ai quadri orari e agli indirizzi che saranno presenti nel nostro Istituto nel prossimo anno scolastico. Rimane l’indirizzo IGEA anche se cambia denominazione, si chiamerà infatti “Amministrazione finanza e marketing”, come pure resta l’indirizzo ERICA con il nome di “Relazioni internazionali per il marketing”. Il biennio è comune ai due indirizzi e le scelta definitiva verrà effettuata al termine del secondo anno. Le ore di lezione sono 32, con una riduzione di 2-4 ore a secondo dell’indirizzo attuale. Rimane il liceo linguistico con la novità che le tre lingue straniere saranno insegnate tutte e tre a partire dal primo anno. Le ore di lezione sono 27 nel biennio e 30 nel triennio con l’insegnamento della lingua latina soltanto nel biennio. Rimane il Liceo Socio Psico Pedagogico che però cambia denominazione, si chiamerà “Liceo delle scienze umane” e avrà anche l’opzione “economico sociale”. La differenza tra i due percorsi è che nel primo rimane lo studio della lingua latina ed ha un maggior peso lo studio delle scienze umane, mentre nel secondo si studieranno due lingue straniere ed avrà maggior peso lo studio di Diritto. Infine per quanto riguarda il Professionale per il Commercio, il percorso statale sarà articolato solo sui cinque anni, non ci sarà più l’esame di qualifica al termine del terzo anno, ma sarà affiancato da un percorso regionale, che si attuerà sempre all’interno dell’Istituto Romero con l’esame di qualifica al terzo anno e la possibilità di un quarto e poi d un quinto anno per un eventuale accesso all’università. Sembra che già dal prossimo anno scolastico venga ridotto il quadro orario anche delle future classi seconde, terze e quarte, ma per ora non sono ancora state date indicazioni rispetto alle discipline che potrebbero vedere diminuito il loro orario settimanale. Il 20 e il 22 Febbraio si terrà presso la nostra scuola l’open day. In quell’occasione verrà illustrata ai genitori dei ragazzi che volessero iscriversi al ROMERO per il prossimo anno scolastico la nuova offerta formativa. NOTIZIARIOSCOLASTICO 1 anno 1° numero 2 ISTITUTOOSCARROMERO Dopo la pubblicazione del primo numero di “Senza Pensieri” alla redazione sono state fatte critiche ma soprattutto molti complimenti da professori e personale ATA. Tuttavia pochissimi sono stati i commenti da parte degli studenti: ragazzi, questo è uno spazio fatto apposta per voi, realizzato per creare dibattito e per proporre nuove idee che forse potrebbero migliorare questo istituto quindi, fate sentire la vostra voce! A questo proposito verranno messe alcune scatole qua e là per l’istituto così che voi possiate lasciare più facilmente commenti, curiosità, informazioni e proposte che, se vorrete, saranno pubblicate. Tra le domande che ci sono state rivolte ce n’è una a cui è in particolar modo importante rispondere: perché il titolo Senza Pensieri? È d’obbligo rivelare che questo titolo non è stato frutto di particolari riflessioni ma, anzi, è stato proposto per caso o forse per sbaglio; tuttavia, durante le riunioni del giornalino, questa testata ha cominciato ad assumere significato: il fatto di chiamare un giornale scolastico “Senza Pensieri” può essere inteso come una provocazione, o può essere volto a sottolineare il fatto che questo è un mensile privo di influenze esterne e totalmente libero, nei limiti del possibile naturalmente. In questo secondo numero verrà proposta una riflessione sulla riforma Gelmini che coinvolgerà il nostro istituto a partire dal prossimo anno scolastico, un’ intervista ad un’ universitaria che sta frequentando Scienze della Formazione e tanto altro. Vi vogliamo quindi sentire… e ricordate che la redazione è sempre aperta a tutti! Ragazzi del Romero fate sentire la vostra voce! Alessandra Crotti Il Preside LA RIFORMA DELLA SECONDARIA SUPERIORE

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Notiziario scolastico a cura degli studenti dell'ISIS Romero di albino

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Dopo una lunga attesa finalmente un po’ di chiarezza. Giovedì 4 Febbraio il Consiglio dei Ministri ha approvato la Riforma della Scuola Secondaria Superiore, che dà indicazioni anche riguardo ai quadri orari e agli indirizzi che saranno presenti nel nostro Istituto nel prossimo anno scolastico.Rimane l’indirizzo IGEA anche se cambia denominazione, si chiamerà

infatti “Amministrazione finanza e marketing”, come pure resta l’indirizzo ERICA con il nome di “Relazioni internazionali per il marketing”. Il biennio è comune ai due indirizzi e le scelta definitiva verrà effettuata al termine del secondo anno. Le ore di lezione sono 32, con una riduzione di 2-4 ore a secondo dell’indirizzo attuale.Rimane il liceo linguistico con la novità che le tre lingue straniere saranno insegnate tutte e tre a partire dal primo anno. Le ore di lezione sono 27 nel biennio e 30 nel triennio con l’insegnamento della lingua latina soltanto nel biennio.Rimane il Liceo Socio Psico Pedagogico che però cambia denominazione, si chiamerà “Liceo delle scienze umane” e avrà anche l’opzione “economico sociale”. La differenza tra i due percorsi è che nel primo rimane lo studio della lingua latina ed ha un maggior peso lo studio delle scienze umane, mentre nel secondo si studieranno due lingue straniere ed avrà maggior peso lo studio di Diritto.Infine per quanto riguarda il Professionale per il Commercio, il percorso statale sarà articolato solo sui cinque anni, non ci sarà più l’esame di qualifica al termine del terzo anno, ma sarà affiancato da un percorso regionale, che si attuerà sempre all’interno dell’Istituto Romero con l’esame di qualifica al terzo anno e la possibilità di un quarto e poi d un quinto anno per un eventuale accesso all’università.Sembra che già dal prossimo anno scolastico venga ridotto il quadro orario anche delle future classi seconde, terze e quarte, ma per ora non sono ancora state date indicazioni rispetto alle discipline che potrebbero vedere diminuito il loro orario settimanale.Il 20 e il 22 Febbraio si terrà presso la nostra scuola l’open day. In quell’occasione verrà illustrata ai genitori dei ragazzi che volessero iscriversi al ROMERO per il prossimo anno scolastico la nuova offerta formativa.

NOTIZIARIO SCOLASTICO

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aannnnoo 11°° nnuummeerroo 22ISTITUTO OSCAR ROMERO

Dopo la pubblicazione del primo numero di “Senza Pensieri” alla redazione sono state fatte critiche ma soprattutto molti complimenti da professori e personale ATA. Tuttavia pochissimi sono stati i commenti da parte degli studenti: rraaggaazzzzii,, qquueessttoo èè uunnoo ssppaazziioo ffaattttoo aappppoossttaa ppeerr vvooii, realizzato per creare dibattito e per proporre nuove idee che forse potrebbero migliorare questo istituto quindi, ffaattee sseennttiirree llaa vvoossttrraa vvooccee!! A questo proposito verranno messe alcune ssccaattoollee qquuaa ee llàà ppeerr ll’’iissttiittuuttoo così che voi possiate llaasscciiaarree più facilmente ccoommmmeennttii,, ccuurriioossiittàà,, iinnffoorrmmaazziioonnii ee pprrooppoossttee che, se vorrete, saranno pubblicate. Tra le domande che ci sono state rivolte ce n’è una a cui è in particolar modo importante rispondere: ppeerrcchhéé il titolo SSeennzzaa PPeennssiieerrii?? È d’obbligo rivelare che questo titolo non è stato frutto di particolari riflessioni ma, anzi, è stato proposto per caso o forse per sbaglio; tuttavia, durante le riunioni del giornalino, questa testata ha cominciato ad assumere significato: il fatto di chiamare un giornale scolastico “Senza Pensieri” può essere inteso come una provocazione, o può essere volto a sottolineare il fatto che questo è un mensile privo di influenze esterne e totalmente libero, nei limiti del possibile naturalmente. In questo secondo numero verrà proposta una rriifflleessssiioonnee ssuullllaa rriiffoorrmmaa GGeellmmiinnii che coinvolgerà il nostro istituto a partire dal prossimo anno scolastico, uunn’’ iinntteerrvviissttaa aadd uunn’’ uunniivveerrssiittaarriiaa che sta frequentando Scienze della Formazione e ttaannttoo aallttrroo. Vi vogliamo quindi sentire… e ricordate che llaa rreeddaazziioonnee èè sseemmpprree aappeerrttaa aa ttuuttttii!!

Ragazzi del Romero fate sentire la vostra

voce!

AAlleessssaannddrraa CCrroottttii IIll PPrreessiiddee

LA RIFORMA DELLA SECONDARIA SUPERIORE

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NO SLAVERY

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L’evento tenutosi la sera del 18 dicembre presso l’Istituto “Oscar Romero” di Albino, è certamente sui generis: studenti (di oggi e di ieri), genitori, personale della segreteria della scuola e docenti si sono incontrati per raccontarsi una “storia bella” come recitava il titolo del convegno promosso da “No slavery”, il gruppo di ragazzi che da dieci anni, seguendo la prof. Robert, non si stanca di promuovere una cultura di solidarietà e amicizia attraverso significative attività proposte all’interno della scuola. Ospite d’onore, il professor Ivo Lizzola, preside della facoltà di Scienze della Formazione all’Università di Bergamo. Il suo intervento, ricco di spunti di riflessione e di approfondimento, è stato sollecitato dalla particolarità dell’evento e dalle riflessioni del Dirigente Scolastico, prof. Savoldelli, e della prof. Robert, che hanno introdotto l’incontro organizzato in occasione dei dieci anni del gruppo “No slavery”. Esperienze di volontariato: queste le storie belle che ci si voleva raccontare quella sera ed il professor Lizzola ha proposto alcune osservazioni alla luce delle quali è stato più facile riconoscere la straordinaria ricchezza delle più diverse esperienze poi raccontate e rintracciare in esse aspetti comuni. Del ricco contributo, riprendiamo solo qualche spunto che ha colpito particolarmente l’uditorio. Ogni esperienza di volontariato, innanzitutto, si caratterizza come mutua accoglienza: è uno “scambio di affidabilità”, di fiducia reciproca in quanto sia chi dà sia chi riceve chiede all’altro di fidarsi, di accettare ciò che dall’altro viene come buono. Tutte le “storie belle” hanno confermato questo: è un dialogo quello che si apre in ogni gesto di gratuità, un dialogo che è tale solo se vi è reciproca apertura e disponibilità all’accoglienza. Ecco un primo fattore che rende il volontariato un’esperienza di crescita e di maturazione, che educa all’accoglienza della diversità e del limite che ciascuno porta. La seconda osservazione del professore nasce dalla constatazione che oggi più che mai pullulano le iniziative di volontariato, nei più svariati ambiti e secondo molteplici finalità. Una possibile spiegazione del

dilatarsi di tali esperienze - secondo il professor Lizzola - è l’evidente fragilità che attraversa a diversi livelli la nostra società. Secondo quanto affermato dal professore “nessun’altra società come la nostra ha dovuto fare i conti con tante situazioni in cui emerge la debolezza, la precarietà, il limite sia a livello personale che sociale”. Così, essendo una esigenza naturale dell’uomo quella di muoversi in aiuto verso il bisogno dell’altro, fioriscono le iniziative di volontariato. Però - notava acutamente il professore - vi può essere una tentazione in tale mossa: sostituirsi al dolore dell’altro, tentare di farlo proprio fino a voler risolverlo, dimenticando la propria fragilità ed ultima impotenza di fronte alla sterminata entità del bisogno, sia in termini quantitativi sia di fronte al singolo uomo che è fonte inesauribile di bisogno. Vi è però un’evidenza a cui l’esperienza del volontariato educa: “Noi non salviamo nessuno, non cambiamo la vita dell’altro. Possiamo solo farci prossimi. Ci mettiamo accanto e vediamo se nasce qualcosa, per noi e per le persone che abbiamo di fronte”. Senza questa ultima umiltà, anche la mossa del volontario può divenire una pretesa, un ultimo calcolo, una presunzione. Quanto invece costruisce uno sguardo realistico su di sé e sull’altro, un gesto di aiuto carico di tenerezza e di passione, nella consapevolezza che apparteniamo ad una stessa natura umana, piena di limiti, di fragilità ma anche di impeti buoni, di desiderio di bene e di cambiamento. Allora la fragilità diviene una risorsa: educa tutti ad un atteggiamento più realistico cioè più umano. Segno di questo è la ricchezza che riceve innanzitutto chi prende la decisione di dedicare un po’ di tempo agli altri; come hanno poi documentato i successivi interventi: non si è uguali dopo un gesto di gratuità, forse chi ci guadagna di più è proprio chi lo compie. E, ancora una volta, conferma di ciò sono stati gli occhi di coloro che hanno raccontato la propria storia la sera del 18 dicembre: occhi contenti di chi propone qualcosa che innanzitutto è vero e utile per sé; questo è il test più sicuro della bontà di un gesto.

ÈÈ pprroopprriioo uunn lluunnggoo nnaassttrroo rroossssoo cchhee vveenneerrddìì 1188 ddiicceemmbbrree 22000099 hhaa uunniittoo aallccuunnii ccoommppoonneennttii ddeellll’’iissttiittuuttoo RRoommeerroo dduurraannttee uunnaa ccoonnffeerreennzzaa oorrggaanniizzzzaattaa ppeerr cceelleebbrraarree ii ddiieeccii aannnnii ddii aattttiivviittàà ddeell ggrruuppppoo NNoo SSllaavveerryy.. AAdd aapprriirree llaa sseerraattaa èè iill pprreessiiddee ccoonn uunnaa ppiiccccoollaa ssppiieeggaazziioonnee ssuu cciiòò cchhee iill ““NNoo SSllaavveerryy”” èè eedd èè ssttaattoo ee ssuu ccoossaa rraapppprreesseennttaa ppeerr llaa nnoossttrraa ssccuuoollaa;; iill pprrooffeessssoorr SSaavvoollddeellllii ssoottttoolliinneeaa iinnffaattttii ccoommee ii rraaggaazzzzii ddeebbbbaannoo ““uusscciirree ddaallllaa ddiimmeennssiioonnee aauuttoocceennttrraattaa ppeerr aapprriirrssii aaggllii aallttii””.. AA sseegguuiirree llaa pprrooffeessssoorreessssaa RRoobbeerrtt,, ffoonnddaattrriiccee ee pprroommoottrriiccee ddeell ggrruuppppoo ddii vvoolloonnttaarriiaattoo ccrreeaattoo aallll’’ iinntteerrnnoo ddeell nnoossttrroo iissttiittuuttoo,, iinnttrroodduuccee bbrreevveemmeennttee llaa sseerraattaa cchhee pprroosseegguuee ccoonn ll’’iinntteerrvveennttoo ddeell pprrooffeessssoorr IIvvoo LLiizzzzoollaa..

PPeerr uunnaa sseerraattaa iill RRoommeerroo uunniittoo ddaa uunn nnaassttrroo rroossssooIl No Slavery dice NO alla schiavitu'

PPrrooff.. TTiizziiaannaa OOllzzeerrii

LLaa sseerraattaa pprroosseegguuee ccoonn ll’’iinntteerrvveennttoo ddii PPaaoolloo,, uunnoo ddeeii sseettttee rraaggaazzzzii ffoonnddaattoorrii ddeell NNoo SSllaavveerryy,, iill qquuaallee rraaccccoonnttaa aall ppuubbbblliiccoo ccoossaa aabbbbiiaa ssppiinnttoo aallccuunnii aaddoolleesscceennttii aallllaa ffoonnddaazziioonnee ddii uunn ggrruuppppoo ddii vvoolloonnttaarriiaattoo:: ddooppoo ll’’iinnccoonnttrroo ccoonn uunn ddoocceennttee bbrraassiilliiaannoo ddii SSoocciioollooggiiaa cchhee rraaccccoonnttòò lloorroo ccoommee iinn EEuurrooppaa ssoolloo llaa SSvviizzzzeerraa ee PPaaeessii BBaassssii ccoonnttrriibbuuiissccaannoo aa ddaarree ffoonnddii ppeerr ii ppaaeessii ddeell tteerrzzoo mmoonnddoo,, nnaaccqquuee uunn sseennttiimmeennttoo ddii iinnddiiggnnaazziioonnee ee ssii vvoollllee ccrreeaarree uunn ggrruuppppoo ddii rraaggaazzzzii cchhee ssii ooccccuuppaassssee pprriinncciippaallmmeennttee ddii rraaccccoogglliieerree ffoonnddii ppeerr llee ppeerrssoonnee ppiiùù ddiissaaggiiaattee.. NNiiccoollaa,, ddiipplloommaattoo aall RRoommeerroo nneell 22000088,, rriiccoorrddaa ppooii iill ppeerriiooddoo iinn ccuuii iill NNoo SSllaavveerryy ccoonnoobbbbee uunn mmoommeennttoo ddii ccrriissii ee ccoommee ssii ssiiaa rriissoolllleevvaattoo ggrraazziiee aadd uunn nnuuoovvoo ggrruuppppoo ddii ssttuuddeennttii vvoolleenntteerroossii cchhee oorrggaanniizzzzaarroonnoo ppeerr eesseemmppiioo bbaanncchheettttii ppeerr rriiccaavvaarree ffoonnddii dduurraannttee iill rriicceevviimmeennttoo ggeenniittoorrii ee pprreesseerroo ppaarrttee aaii ccoonncceerrttii ddeellllaa ppaaccee aa CClluussoonnee ee BBeerrggaammoo.. MMaarriiaa CChhiiaarraa,, FFaabbiioo,, FFllaavviiaa ee AAllbbeerrttoo,, ttuuttttii eexx ssttuuddeennttii ddeell nnoossttrroo iissttiittuuttoo,, rraaccccoonnttaannoo iinnvveeccee llee lloorroo ppiiccccoollee ee ggrraannddii eessppeerriieennzzee ddii vvoolloonnttaarriiaattoo iinn ppaaeessii ccoommee ll’’EErriittrreeaa,, ll’’AArrggeennttiinnaa,, llaa RRoommaanniiaa.. SSeegguuee ll’’iinntteerrvveennttoo ddii aallccuunnii ggeenniittoorrii ee pprrooffeessssoorrii ddeell RRoommeerroo ttrraa ii qquuaallii llaa pprrooffeessssoorreessssaa OOllzzeerrii ee iill pprrooffeessssoorr CCaavvaaggnnaa ccoonn llee lloorroo eessppeerriieennzzee ddii vvoolloonnttaarriiaattoo rriissppeettttiivvaammeennttee iinn PPeerrùù ee iinn MMaallaawwii..

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PPaaggiinnee ddii aammiicciizziiaa aall MMoonntteeoorree

Un gruppo di ragazzi del “Romero” ha raccolto il recente invito di alcuni professori di lettere di dedicare una serie di pomeriggi a leggere e discutere pagine

di romanzi che ci portano a comprendere l’affascinante esperienza dell’amicizia! Nell’ incontro più bello fino ad ora sei ragazzi con i loro insegnanti hanno ripercorso questo

stupendo valore in romanzi quali “L’amico ritrovato”, proposto da Elisa (1^ P), e “Pinocchio”, proposto dal professor Sciuto. L’obbiettivo di questi ultimi incontri è quello di formulare una

proposta di lettura e discussione per l’attività “Monteore”. I prossimi appuntamenti saranno l’8 e il 22 febbraio. Da marzo il lavoro continuerà alla riscoperta di pagine letterarie significative, che ci potranno aiutare meglio a capire i molti volti della lettura. Gli incontri da febbraio in poi saranno

aperti a tutti quelli che desidereranno intraprendere con noi questa magnifica avventura!

NO SLAVERY

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AAlleessssaannddrraa CCrroottttii

CCoommee èè nnaattaa ll’’eessppeerriieennzzaa ddeell ggrruuppppoo NNoo SSllaavveerryy??Il No Slavery è un gruppo di studenti nato come reazione ad una conferenza tenuta nell’ottobre 1998 dal professor De Souza Martins, uno dei quattro curatori della commissione volontaria dell’ ONU, il quale parlò ai ragazzi delle varie forme di schiavitù esistenti e del fatto che l’Italia non collaborasse con questa organizzazione perché troppo povera. Io credo che all’interno di un istituto che, come il nostro, è dedicato a monsignor Romero non possa mancare un‘ educazione al volontariato. Il nome del gruppo fu scelto dai ragazzi per sottolineare la loro completa opposizione alla schiavitù fisica, psicologica e morale e per testimoniare il forte valore della libertà. CCeerrttaammeennttee iinn ddiieeccii aannnnii ddii aattttiivviittàà ccii ssaarraannnnoo ssttaattii aallccuunnii mmoommeennttii ddiiffffiicciillii……Certo, in particolare circa sei anni fa quando i fondatori si diplomarono e dovettero lasciare il gruppo; durante quel periodo si faceva fatica a trovare ragazzi propositivi e volenterosi ma fortunatamente un nuovo gruppo di giovani, tra i quali Livio e Nicola, prese il posto dei fondatori e grazie a loro quell’anno fu vissuto molto intensamente. Proprio questo numeroso gruppo creò il video di presentazione del No Slavery che fu fondamentale per l’interazione con gli studenti dell’istituto. Anche quest’anno

c’è stata un’ ulteriore svolta; infatti sette insegnanti sono entrati a far parte del gruppo senza essere incentivati e mettendo a disposizione il loro tempo libero.QQuuaallii ssoonnoo ccoonnccrreettaammeennttee llee aattttiivviittàà cchhee ppoorrttaa aavvaannttii iill NNoo SSllaavveerryy??Il gruppo si occupa principalmente della raccolta dei tappi e di telefoni, della colletta alimentare e della vendita delle torte in occasione dei colloqui con i genitori. Fino a tre anni fa il ricavato delle vendite veniva dato all’ONU mentre quest’anno, tramite Amnesty International, i soldi sono stati devoluti per la causa delle donne del Darfour; durante il periodo pasquale invece i nostri sforzi saranno dedicati alla liberazione da un istituto psichiatrico di una bambina bielorussa troppo povera per essere ospitata in una casa.DDuurraannttee llaa ccoonnffeerreennzzaa aabbbbiiaammoo sseennttiittoo ttaannttii ppaarreerrii:: mmaa,, sseeccoonnddoo lleeii,, ccoossaa èè vveerraammeennttee iill vvoolloonnttaarriiaattoo??Secondo me il volontariato è mettersi a disposizione dei bisogni degli altri, è capire che noi siamo portatori di ricchezze da condividere con le persone avendo la consapevolezza di imparare molto. Io, per esempio, mi trovo molto bene all’interno del gruppo No Slavery anche per le modalità attraverso le quali i ragazzi si esprimono e credo che non potrei fare l’insegnante solo in classe perche mi limiterebbe: attraverso questo gruppo ho

la possibilità di far formazione direttamente con i ragazzi.PPeennssaa cchhee qquueessttaa aattttiivviittàà ppoossssaa ccoonnttrriibbuuiirree aanncchhee aallllaa ffoorrmmaazziioonnee ddeeii rraaggaazzzzii??Certo che sì. Anzi, spesso i ragazzi che si mostrano più irrequieti in classe sono quelli più propositivi e organizzati all’interno di questo contesto esterno alla rigidità del sistema scolastico.MMii sseemmbbrraa ddii ccaappiirree qquuiinnddii cchhee èè mmoollttoo ssooddddiissffaattttaa ddii qquueelllloo cchhee èè ssttaattoo ppoorrttaattoo aavvaannttii iinn qquueessttii ddiieeccii aannnnii……Sì, ne sono molto felice ma soprattutto sono contenta di come è stata portata avanti questa attività. Oserei dire che tra me e alcuni studenti si è instaurato un rapporto che non si può definire in altro modo se non amicale.IIll pprreessiiddee,, dduurraannttee llaa ccoonnffeerreennzzaa,, ll’’hhaa ddeeffiinniittaa ““ll’’aanniimmaa ddeell ggrruuppppoo””:: ppeennssaa cchhee qquuaannddoo lleeii aannddrràà iinn ppeennssiioonnee iill NNoo SSllaavveerryy aavvrràà aannccoorraa uunn ffuuttuurroo??Per ora non mi sono posta il problema perché mancano ancora parecchi anni e comunque continuerò a far parte di questo gruppo anche dopo che avrò smesso di insegnare. Io coordino il No Slavery, ma credo che verrà sicuramente portato avanti grazie all’ aiuto e all’appoggio dei miei colleghi che sin da ora si stanno assumendo e dividendo le responsabilità perché il No Slavery non sono io ma tutti quelli che lo compongono.

LLaa ppaarroollaa aallllaa ffoonnddaattrriiccee ddeell NNoo SSllaavveerryy DDaanniieellaa RRoobbeerrtt

MMiicchheellaa FFrriiggeennii ee FFeeddeerriiccaa GGaannddiinneellllii

LLaa lleettttuurraa ddiivveennttaa ppaassssiioonnee

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È il fenomeno culturale del momento,è stato tradotto in oltre venti lingue, è il miglior libro dell'anno secondo Publishers Weekly e il miglior libro del decennio per Amazon, con oltre 100 siti di fan dedicati, e con 25 milioni di copie vendute… e tutto questo solo per quanto riguarda il primo libro: inutile dire che la saga di Twilight ha superato ogni aspettativa. Il racconto è semplice e complicato allo stesso tempo: lui, un vampiro bello e dannato, lei, la classica ragazza un po’ imbranata, il tutto condito da un pizzico di mitologia, un alone di mistero e da quell’accattivante romanticismo dei vecchi tempi che ha rubato il cuore di milioni di fans di tutto il mondo. È curioso notare come ultimamente il modo di percepire questa creatura sia cambiato da demoniaca e malvagia a fondamentalmente buona: il “nuovo vampiro” sta perdendo infatti quel velo di mistero e di oscurità che tanto terrorizzava in passato, avvicinandosi sempre più alla natura umana.

Basti solo pensare a come il vecchio stereotipo del principe azzurro sul cavallo bianco sia crollato

miseramente investito dal vampiro sulla Volvo. Questo fenomeno è evidente anche in televisione, dove spopolano programmi come Buffy, True Blood, Vampire High, The Vampire Diaries ed Angel i quali non fanno che accrescere la fama di queste affascinanti creature. Ma come è nato il vampiro? Tenendo conto del fatto che la prima testimonianza scritta ci perviene da una tavoletta babilonese, conservata tutt’oggi presso il British Museum a Londra, è indubbio che le origini di questa strana figura siano antichissime.Ripercorrendo a ritroso la storia del vampirismo possiamo risalire al 1337 quando, in un piccolo villaggio della Boemia, si verificò il primo caso documentato. A partire da quel momento iniziarono a diffondersi in Europa e non solo, i primi vampiri; certo erano vampiri diversi da quelli che ci vengono presentati oggi attraverso le leggende popolari, non avevano canini appuntiti e non dormivano all’interno di bare, ma le vicende che li riguardano sono altrettanto terribili e agghiaccianti.Tra i personaggi più noti troviamo Elizabeth Batthory, la contessa sanguinaria, considerata la vampira più spietata della storia e responsabile, secondo quanto riportato nei documenti ufficiali dell’ epoca, della scomparsa di più di un centinaio di giovani donne; si racconta infatti che la famigerata contessa, terrorizzata nel vedere la sua bellezza sfiorire giorno dopo giorno, avesse l’abitudine di fare il bagno nel sangue di queste sventurate ragazze.A questo punto non ci sorprenderà il legame di parentela che stringeva la contessa al più grande vampiro di tutti i tempi, il temutissimo Vlad III Dracula detto anche l’impalatore.Quest’ultimo perse, nell’ Europa Occidentale, il ruolo di difensore della fede cristiana, per assumere invece, per via della sua nota spietatezza, i connotati demoniaci attribuitegli dall’opera di Bram Stocker nel suo celeberrimo capolavoro intitolato appunto “Dracula”. In ogni caso le leggende sono moltissime, spetta a voi ora scegliere a quali credere, e, poiché alla base di ogni leggenda c’è sempre un minimo di verità ricordate che, nel caso doveste uccidere qualche vampiro, Edward Cullen è immune al paletto di legno e all’aglio… meglio optare per un bel licantropo!!

Edward Cu l l en . . . un pr inc i pe azzurro tu t to nuovo ! ! !

AAlleessssaannddrraa RRoottaa

LLaa sseerraattaa pprroosseegguuee ccoonn ll’’iinntteerrvveennttoo ddii PPaaoolloo,, uunnoo ddeeii sseettttee rraaggaazzzzii ffoonnddaattoorrii ddeell NNoo SSllaavveerryy,, iill qquuaallee rraaccccoonnttaa aall ppuubbbblliiccoo ccoossaa aabbbbiiaa ssppiinnttoo aallccuunnii aaddoolleesscceennttii aallllaa ffoonnddaazziioonnee ddii uunn ggrruuppppoo ddii vvoolloonnttaarriiaattoo:: ddooppoo ll’’iinnccoonnttrroo ccoonn uunn ddoocceennttee bbrraassiilliiaannoo ddii SSoocciioollooggiiaa cchhee rraaccccoonnttòò lloorroo ccoommee iinn EEuurrooppaa ssoolloo llaa SSvviizzzzeerraa ee PPaaeessii BBaassssii ccoonnttrriibbuuiissccaannoo aa ddaarree ffoonnddii ppeerr ii ppaaeessii ddeell tteerrzzoo mmoonnddoo,, nnaaccqquuee uunn sseennttiimmeennttoo ddii iinnddiiggnnaazziioonnee ee ssii vvoollllee ccrreeaarree uunn ggrruuppppoo ddii rraaggaazzzzii cchhee ssii ooccccuuppaassssee pprriinncciippaallmmeennttee ddii rraaccccoogglliieerree ffoonnddii ppeerr llee ppeerrssoonnee ppiiùù ddiissaaggiiaattee.. NNiiccoollaa,, ddiipplloommaattoo aall RRoommeerroo nneell 22000088,, rriiccoorrddaa ppooii iill ppeerriiooddoo iinn ccuuii iill NNoo SSllaavveerryy ccoonnoobbbbee uunn mmoommeennttoo ddii ccrriissii ee ccoommee ssii ssiiaa rriissoolllleevvaattoo ggrraazziiee aadd uunn nnuuoovvoo ggrruuppppoo ddii ssttuuddeennttii vvoolleenntteerroossii cchhee oorrggaanniizzzzaarroonnoo ppeerr eesseemmppiioo bbaanncchheettttii ppeerr rriiccaavvaarree ffoonnddii dduurraannttee iill rriicceevviimmeennttoo ggeenniittoorrii ee pprreesseerroo ppaarrttee aaii ccoonncceerrttii ddeellllaa ppaaccee aa CClluussoonnee ee BBeerrggaammoo.. MMaarriiaa CChhiiaarraa,, FFaabbiioo,, FFllaavviiaa ee AAllbbeerrttoo,, ttuuttttii eexx ssttuuddeennttii ddeell nnoossttrroo iissttiittuuttoo,, rraaccccoonnttaannoo iinnvveeccee llee lloorroo ppiiccccoollee ee ggrraannddii eessppeerriieennzzee ddii vvoolloonnttaarriiaattoo iinn ppaaeessii ccoommee ll’’EErriittrreeaa,, ll’’AArrggeennttiinnaa,, llaa RRoommaanniiaa.. SSeegguuee ll’’iinntteerrvveennttoo ddii aallccuunnii ggeenniittoorrii ee pprrooffeessssoorrii ddeell RRoommeerroo ttrraa ii qquuaallii llaa pprrooffeessssoorreessssaa OOllzzeerrii ee iill pprrooffeessssoorr CCaavvaaggnnaa ccoonn llee lloorroo eessppeerriieennzzee ddii vvoolloonnttaarriiaattoo rriissppeettttiivvaammeennttee iinn PPeerrùù ee iinn MMaallaawwii..

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Sandali gioiello scivolano su un manto carminio mentre mani affusolate decantate da unghie laccate rosso stringono con fermezza quasi angelica pochette di velluto. Di tanto in tanto un umile spilla simboleggia su un doppio petto griffato Burberry il tricolore caraibico che rievoca il caldo sorriso haitiano di chissà quale orfano. Nonostante star magnanime abbiano donato cifre considerevoli per la tragica causa di haiti, abbiamo già la parvenza di un red carpet che mostra la precarietà della nostra esistenza e il contrasto tra lo sfavillante sogno hollywoodiano e la cruda realtà haitiana. Nulla però ferma l' incessante sfilata delle muse, neppure la crisi economica le separa della scelta della seta più pregiata.Se durante l' inverno le più importanti riviste sottolineavano la decadenza dello stile e nelle street newyorkesi ci si poteva imbattere in vip con una mise amorfa e distratta, ora il lusso regna sovrano.Si aprano dunque le danze dopo "il tramonto della crisi" e contempliamo quindi la passerella uggiosa scorgendo all' orizzonte il meglio di questa vetrina vivente. L' orgoglio italiano viene subito attratto dalla bellezza mediterranea di Elisabetta Canalis, meticolosamente seduttiva in Cavalli. L' accessorio migliore? Il fidanzato George Clooney.Le nostre più importanti case di moda avvolgono con i migliori Taffetà e velluti (forgiati con la perizia degna di una bottega d' arte rinascimentale) la maggior parte delle attrici presenti alla cerimonia fatta eccezione per Marchesa e Alexander Mcqueen su cui fanno da padroni nomi che spaziano da Gucci a Dolce & Gabbana, da Salvatore Ferragamo a Prada.Questo tripudio di firme è sicuramente all' insegna della femminilità con una ricercatezza nei dettagli impreziosita quasi all'

esasperazione da ruches, balze e chiffon.Non manca però anche una certa dose di originalità della quale si sono appropriate l' attrice Maggie Gyllenhoo,l mai scontata con una creazione di Prada dal sapore vintage, e Cher, sempre più circense uscendo purtroppo da ogni canone di stile.Il color ghiaccio non aiuta di certo la modella Heidi Klum, priva della sua smagliante forma a causa di una recente gravidanza, e neppure il nero dona alla cantante Mariah Carey fasciata in un abito che rasenta la volgarità. La tonalità prediletta dalle stelle è inaspettatamente il color carne: basti citare attrici come Nicole Kidman, Drew Barrymore, Emily Blunt e la stessa Elisabetta Canalis che hanno optato per la raffinatezza di questo insolito colore. Sorprendente Cameron Diaz in total red by Alexander MCQUEEN e Sandra Bullock che sfida ogni superstizione avvolgendosi di una serafica organza purpurea.E' stata proprio la stessa Bullock a stringere tra le mani il Golden Globe per l' eccellente interpretazione nella pellicola drammatica "Blind Side", affiancata all' attore Jeff Bridges che si è aggiudicato lo stesso premio ma nella categoria maschile con "Crazy Heart". Neppure la data della cerimonia ha sfumato l' atmosfera fiabesca; soltanto la pioggia ha portato una lieve patina di malinconia ma le principesse, temerarie alla stessa stregua dei loro cavalieri, hanno sfidato ogni sorte ostentando ancora una volta maxi ombrelli rigorosamente abbinati alla tinta del vestito. Per ora, le leggiadre carrozze dorate condurranno alle regge più ambite soltanto le vere principesse dal sangue blu ma chissà se qualche attrice ruberà il primato a Cenerentola presentandosi trainata da maestosi cavalli bianchi la tanto attesa notte degli oscar?

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T R È S C H I C

AAssiiaa AAccqquuaarroollii

La giovane attrice non possiede di certo il concetto di sobrietà con questo abito dal taglio futurista di Marchesa.Interessante solo l’ acconciatura a banana, il blush tonalità albicocca molto anni 80 e quella sottile linea di kajal illuminata da un ombretto iridescente.

Intelligente la scelta minimalista di Jennifer in lungo by Versace se comparata con quei nauseabondi volant che hanno caratterizzato l’ intera cerimonia.Peccato sia troppo scontata e quella tinta scura con una forma così smagliante sembri quasi incupirla. Osa Jennifer, osa! (Abito monospalla Valentino, scarpe Versace, accessori Salvatore Ferragamo)

Gucci ha scolpito questo prezioso abito da sera completamente ricamato da luminosi micro cristalli sulla figura longilinea e sensuale dell’ attrice. Uno sguardo così intrigante non può che confarsi ad un look azzardato ma perfettamente riuscito.Il gioco di luci riprende la tradizione dell’ attuale moda e Olivia, da grande esperta di attualità, non fa altro che centrare il bersaglio.

“ Una ninfa che sboccia dai lussureggianti giardini di Versailles”. Solo così potremmo definire l’ eterea Diane Kruger con acconciatura anni 40 in Christian Lacroix.Il suo candore viene esaltato da una sofisticata tonalità rosea in gradazione tra onde e balze che si concentrano nella parte superiore della leggera veste quasi a rievocare un fiore nell’ oceano.

Golden Globes: red or golden carpet?

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POST-ROMERO

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AAggnneessee MMaannaarraa

IIll RRoommeerroo ttoorrnnaa aadd aavveerree uunnaa vvooccee

Cara Direttrice,

a te, alla tua vice direttrice e a tutta la tua redazione vanno innanzitutto i miei complimenti per la bellissima iniziativa del

giornalino scolastico, iniziativa che spero verrà portata avanti, sempre migliorandosi, anche negli anni futuri.

Colgo l'occasione con questa lettera per ringraziarti delle belle parole dedicatemi sul tuo primo editoriale. Non ho esitato

nemmeno un minuto per offrire alla nuovissima sua redazione, consigli utili per organizzare e pensare a come poteva essere

questo giornalino. Mi ha fatto veramente piacere che i consigli dati siano serviti a far nascere “Senza Pensieri”.

E poi aiutando voi, mi è sembrato di tornare indietro con gli anni quando ero io alla guida dell'allora giornalino “La Voce del

Romero”. Ricordo le prime riunioni della mia redazione per discutere su cosa pubblicare o meno sul numero del mese; ricordo gli

articoli che andavano dalla cronaca scolastica alla cronaca nazionale, dalla politica alla cultura e allo sport, pur sempre

scrivendo con toni semplici e giovanili; ricordo (e magari, con me, qualche vecchio lettore delle attuali quinte) il “Quizzettone” e

la bella iniziativa di raccolta fondi per l'acquisto di giocattoli per i bambini di una casa di cura a Bergamo; ma soprattutto

ricordo i visi e i sorrisi di tutte le ragazze e i ragazzi che avevano partecipato attivamente a dare una vera e propria voce al

nostro istituto. Quante risate ci siamo fatti!

Certo mettere insieme un giornalino di informazione tutto gestito dagli studenti è un'impresa non da poco. Vi prenderà tempo ed

energia, ma credete al vecchio Direttore: farà circolare tante belle idee e tante nuove soluzioni ai problemi che si potrebbero

creare.Permettimi di usufruire di questo spazio per salutare alcuni V.I.P. ovvero Very Important Professor del Romero tra cui spiccano

il grande Prof. Bettinaglio, il Prof. Parolini e il Prof. Messina (che, se non lo sapete, insieme formano la Santissima Trinità del

Monteore) e la paladina dei diritti delle donne, la Prof. Granziera.

Penso di aver detto tutto. Ora lascio spazio agli articoli delle tue giornaliste che credo anche in questo numero ci illumineranno.

Mattia Barcella (Barcy)

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QQuuaannddoo hhaaii iinniizziiaattoo aa ssuuoonnaarree??All’età di sette anni e mezzo mio zio mi regalò un violino e da quel momento nacque la mia passione per questo strumento; seppur provenendo da una famiglia di musicisti, i miei non m’imposero lo studio di questo strumento,anche se mi hanno sempre appoggiato.DDoovvee ssttuuddii??Studio da privatista, dando esami al Conservatorio.SSuuoonnii iinn qquuaallcchhee oorrcchheessttrraa?? Sì, suono nell’orchestra “Carlo Antonio Marino” e in quella degli allievi del Conservatorio di Bergamo come collaboratore esterno.CChhee ggeenneerree ssuuoonnii ee qquuaall èè iill ttuuoo pprreeffeerriittoo??Suono brani di musica classica, il mio preferito è il periodo moderno-contemporaneo.CC’’èè uunn ccoommppoossiittoorree cchhee ttii ppiiaaccee ppaarrttiiccoollaarrmmeennttee??Sì, mi piace molto il compositore tedesco Johann Sebastian

Bach. ÈÈ dduurraa ffrreeqquueennttaarree ssiiaa iill LLiicceeoo cchhee llee lleezziioonnii ddaa pprriivvaattiissttaa??Sì, è faticoso ma fattibile.NNoonnoossttaannttee qquueessttii dduuee ggrroossssii iimmppeeggnnii rriieessccii aa ttrroovvaarree uunn ppoo’’ ddii ssppaazziioo ppeerrssoonnaallee??Trovo un po’ di tempo anche per lo sport; infatti ogni tanto faccio nuoto libero.CCoossaa vvoorrrreessttii ffaarree iinn ffuuttuurroo??Mi piacerebbe lavorare come violinista, in un’orchestra o come insegnante, magari intraprendere lo studio della composizione, ma anche svolgere solamente la professione di musicista in generale.CCoossaa ssiiggnniiffiiccaa ppeerr ttee llaa mmuussiiccaa??La musica per me è quasi una ragione di vita; è la mia attività più importante e, a volte, l’antepongo anche alla scuola.

MUSIC CORNER

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Stefani Joanne Angelina Germanotta, meglio conosciuta come Lady Gaga, da un anno a questa parte sta sulla cresta dell’onda, un’onda che la sta rapidamente portando tra le cantanti pop più amate e famose del pianeta. Nata a New York nel 1986 da padre e madre italoamericani, Lady Gaga inizia a studiare pianoforte all’età di quattro anni mostrando da subito grandi capacità musicali; l’amore per la musica cresce in lei sempre più, infatti, prosegue i suoi studi presso la scuola cattolica “Convent of the Sacred Heart School” dove, all’età di 13 anni, compone la sua prima ballata per pianoforte, simbolo del talento che in lei cresce anno dopo anno. A diciassette anni ottiene l’ammissione anticipata alla “Tisch School of Arts” dove ha modo di affinare le sue abilità di composizione; ciò nonostante a diciannove anni Stefani si ritira dalla scuola. Lasciata anche la casa dei genitori, la cantautrice inizia ad esibirsi nei club musicali del Lower East Side con vari gruppi per mantenersi. A vent’anni viene assunta come autrice dall’Intercope Records dove scrive testi per Britney Spears, Fergie e per le Pussycat Dolls. Dopo qualche mese, più precisamente nel gennaio 2008, Vincent Herbert, un discografico, si accorge del suo talento vocale e decide di proporgli un contratto discografico: da questo progetto nasce il primo singolo di Lady Gaga “Just Dance” che raggiungerà ben presto la

posizione numero due nell’U.S. Dance e la numero uno in sette importanti nazioni tra le quali Australia e Canada. Nell’agosto del 2008 pubblica il suo album d’esordio “The Fame” in cui analizza tutti gli aspetti della fama e dell’essere famosi e del quale in poco tempo verranno vendute migliaia di copie in tutto il mondo. L’album raggruppa diversi generi musicali che vanno dal pop all’Rn’B dall’elettropop alla dance.Il secondo singolo tratto da “The Fame” è Poker Face che in pochissimo tempo scala le classifiche di mezzo mondo aggiudicandosi il titolo di canzone più scaricata e ascoltata nell’estate 2008.Nel 2009 inizia ad ottenere i primi riconoscimenti: il suo primo singolo ottiene il titolo di “Miglior produzione

danc e” ai 51° Grammy Awards e nell’ aprile dello stesso anno si

esibisce sul palco dei BRIT Awards. Il successo di Lady Gaga continua

grazie al singolo Paparazzi che è destinato, però, al solo mercato inglese, italiano e irlandese. A novembre esce il

suo secondo album “The Fame Monster” da cui è tratto il singolo “Bad

Romance” che subito riscuote un grand issimo successo: nonostante sia alle radio da tre mesi, infatti, è uno dei brani più ascoltati.Due piccole curiosità: la cantante,per scegliere il suo nome d’arte, prese spunto dalla canzone “Radio Gaga” dei Queen; inoltre Stefani produce personalmente i suoi eclettici vestiti!

Lady Gaga…uh lallà!

CCrriissttiinnaa PPaallaammiinnii

Musicisti al Romero: intervista a Roberto

AAlliiccee RRoottaa

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QQUUEELLLLII CCHHEE IILL RROOMMEERROO Tra gli sport praticamente sconosciuti in Italia ce n’è uno che in Inghilterra, in Canada e altri paesi è molto diffuso: il lacrosse. Il lacrosse è uno sport nato in Nord America e che anticamente era chiamato Baggataway. Il baggataway veniva utilizzato per risolvere dispute tra tribù con partite che potevano durare anche per giorni coinvolgendo centinaia di giocatori. Il gioco consiste in un incontro tra due squadre ognuna composta da dieci giocatori (dodici se femmine). Ogni squadra ha un portiere, tre difensori, tre mediani e tre attaccanti e l’obbiettivo del gioco è quello di infilare la palla, con una specie di racchetta triangolare munita di tele all’estremità simile a quella da hockey, nel campo avversario. La palla pesa 150g ed ha una circonferenza di 20cm; vince chi segna di più nei 60 minuti regolamentari. L’International Lacrosse Federation (I.L.F.) è sorta nel 1974 in Canada dove il lacrosse, dopo l’hockey su ghiaccio, è lo sport più praticato, anche se il primato di vittorie del campionato del mondo lo ottennero gli USA. In Italia non esiste una lega professionistica ma ne esiste una dilettantistica. Infatti in Italia il lacrosse è ancora giovane, ma si sta espandendo velocemente; viene praticato nel Lazio, Umbria, Piemonte, Liguria e Lombardia; l’organo che si preoccupa dello sviluppo di questo gioco è la Federazione Italiana Giuoco Lacrosse, riconosciuta dalla E.L.F. (European Lacrosse Federation) e dalla I.L.F. e che nel febbraio 2009 ha organizzato la prima Coppa Italia di Lacrosse, torneo vinto dalla Roma Leones, e il primo campionato italiano. Una variante di questo gioco è l’inter-crosse che attualmente è giocato da tre squadre, una delle quali è il Brembate Sopra. AAnnttoonniioo GGaalllloo

LLaaccrroossssee:: uunn mmooddoo ppeerr rriissoollvveerree ddiissppuuttee ffrraa ttrriibbùù

IInntteerrvviissttiiaammoo oorraa LLaauurraa BBeerrttoocccchhii ddii 44^̂LL ggiioovvaannee pprroommeessssaa ddeellllaa ppaallllaavvoolloo cchhee aattttuuaallmmeennttee ggiiooccaa iinn sseerriiee DD::

CChhee ddiiccii LLaauurraa ssee ttii

iinntteerrvviissttiiaammoo?? Wooooooooo che emozioneeee...!!!

DDoovvee ee ddaa qquuaannttoo ggiioocchhii aa ppaallllaavvoolloo?? Bene, gioco ad Alzano Lombardo nell'Alzanese da 8 anni.

CCoossaa ttii aappppaassssiioonnaa ddii ppiiùù ddeellllaa ppaallllaavvoolloo?? Io sono letteralmente innamorata della pallavolo ...giocare mi permette di evadere dal mondo di tutti i giorni e mi aiuta a sfogarmi.QQuuaall èè iill ttuuoo ssooggnnoo?? Spero di arrivare in serie A ovviamente (ahahahah io guardo lontano) QQuuaannddoo hhaaii iinniizziiaattoo aa ggiiooccaarree?? Ho iniziato a 3 anni con mia mamma in giardino facendo i palleggi sul muro di casa.ÈÈ iimmppeeggnnaattiivvoo ccoonncciilliiaarree ssccuuoollaa ee iimmppeeggnnii ssppoorrttiivvii?? Sì, è abbastanza impegnativo conciliare pallavolo e impegni

scolastici perché è uno sport faticoso e avendo quattro allenamenti alla settimana e una partita il

tempo libero è assai poco.AAlllloorraa bbuuoonnaa ffoorrttuunnaa ee aarrrriivveeddeerrccii iinn

sseerriiee AA…… SSìììììììììììììììììììì !!!!!!LauraAAlliiccee RRoottaa

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MMOONNTTEEOORREEQQuuaallcchhee ddoommaannddaa aall pprrooffeessssoorr PPaarroolliinnii

" ERRATA CORRIGE: a differenza di quanto pubblicato nel primo numero ricordiamo che il progetto Otzenhousen non è stato introdotto nel nostro istituto l'8 dicembre 2007 ma già a partire dal 2003. Ci scusiamo con gli interessati."

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Ed ecco a voi due membri del personale ATA che ci hanno gentilmente concesso questa intervista doppia:

NNOOMMEE: NadiaCCOOGGNNOOMMEE: MorottiEETTAA’: 47FFIIGGLLII: 2PPRROOFFEESSSSIIOONNEE: Lavoro in segreteria docentiHHOOBBBBIIEE: PalestraMMOOTTTTOO: E qui andiamo in crisiFFIILLMM PPRREEFFEERRIITTOO: AzioneLLIIBBRROO PPRREEFFEERRIITTOO: Non c’èCCAARRTTOONNEE AANNIIMMAATTOO PPRREEFFEERRIITTOO: Looney tunes e DisneyMMIIGGLLIIOORRAAMMEENNTTII AALLLLAA SSCCUUOOLLAA: Ci sono già molti progetti sia portati avanti da tanto tempo che nuovi… credo possa bastare!CCOOSSAA PPEENNSSAA DDEELL SSUUOO LLAAVVOORROO: Mi piace perché mi occupo di pratiche amministrative, domande di trasferimento…PPRREEGGIIOO DDEEII CCOOLLLLEEGGHHII: DisponibilitàDDIIFFEETTTTOO DDEEII CCOOLLLLEEGGHHII: Ad alcune persone dovrebbero essere affidate mansioni più mirate QQUUAANNDDOO HHAA DDEECCIISSOO DDII FFAARREE QQUUEESSTTOO LLAAVVOORROO: Tramite un concorso, poi mi è piaciuto e ho continuatoSSOODDDDIISSFFAATTTTAA DDEELLLLAA SSCCEELLTTAA: SìCCOOSSAA VVOOLLEEVVAA FFAARREE DDAA PPIICCCCOOLLAA: Ho cominciato facendo la commessa e poi avrei voluto fare lingueEERRAA BBRRAAVVAA AA SSCCUUOOLLAA: Nella normaLLAA PPRRIIMMAA VVOOLLTTAA CCHHEE HHAA VVIISSTTOO II SSUUOOII CCOOLLLLEEGGHHII: Mi hanno fatto una buona impressione, accoglienteCCOOMMEE SSII TTRROOVVAA AALL RROOMMEERROO: Abbastanza beneUUNN CCOONNSSIIGGLLIIOO AAII GGIIOOVVAANNII: Impegnatevi in cose concrete

NNOOMMEE: Angela

CCOOGGNNOOMMEE: Bruno

EETTAA’’: 42

FFIIGGLLII:: 2

PPRROOFFEESSSSIIOONNEE: Mi occupo degli acquisti

HHOOBBBBIIEE: Manualità

MMOOTTTTOO: E qui andiamo in crisi

FFIILLMM PPRREEFFEERRIITTOO: Romantico

LLIIBBRROO PPRREEFFEERRIITTOO: Con i libri dopo due minuti mi addormento

CCAARRTTOONNEE AANNIIMMAATTOO PPRREEFFEERRIITTOO: Classico

MMIIGGLLIIOORRAAMMEENNTTII AALLLLAA SSCCUUOOLLAA: La nostra scuola è già al passo con i tempi

CCOOSSAA PPEENNSSAA DDEELL SSUUOO LLAAVVOORROO: Mi piace perché si è sempre informati sulle novità

PPRREEGGIIOO DDEEII CCOOLLLLEEGGHHII: Disponibili e simpatici

DDIIFFEETTTTOO DDEEII CCOOLLLLEEGGHHII: Alcuni sono un po’addormentati, dovrebbero svegliarsi

QQUUAANNDDOO HHAA DDEECCIISSOO DDII FFAARREE QQUUEESSTTOO LLAAVVOORROO: Ho iniziato nel 2000, mi è sempre piaciuto

SSOODDDDIISSFFAATTTTAA DDEELLLLAA SSCCEELLTTAA: Sì, abbastanza

CCOOSSAA VVOOLLEEVVAA FFAARREE DDAA PPIICCCCOOLLAA: La commessa

EERRAA BBRRAAVVAA AA SSCCUUOOLLAA: Normale

LLAA PPRRIIMMAA VVOOLLTTAA CCHHEE HHAA VVIISSTTOO II SSUUOOII CCOOLLLLEEGGHHII: Ce n’era una che avevamo soprannominato “la Belva” però da lei abbiamo imparato tanto

CCOOMMEE SSII TTRROOVVAA AALL RROOMMEERROO: Bene

UUNN CCOONNSSIIGGLLIIOO AAII GGIIOOVVAANNII: Guardate meno TV (Grande Fratello, Uomini e Donne) e studiate di più

INTERVISTA DOPPIA

AAnnnnaa MMaattiieenniiee DDiiaabbaattee

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NO SLA VE

RY : raccolti 1280,00 euro per Haiti

E V E N T I

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OPEN DAYS

- Sabato 20 Febbraio 2010

1° turno 14.30-16.30

2° turno 17.00-19.00

- Lunedì 22 Febbraio 2010

17.30-19.30

DATE MONTEORE24-25-26 Febbraio

AA..AA..AA CCEERRCCAASSII::

nnuuoovvii ggiioorrnnaalliissttii

PPeerr IInnffoo:: rriivvoollggeerrssii iinn 44^̂LL

E' stata di recente consegnata una borsa di

studio di 650 euro ad un'alunna diplomata al Romero con 100 e lode