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Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 68 - N. 1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2014 Fondato nel 1946 Seguici su: Spedizione in a.p. - d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004, n°46 - art.1, comma 1) - Torino - Euro 0.40 «Commercio News» è all’interno della rivista Sicurezza lavoro, il bando Inail si chiude l’8 aprile Stanziati quasi 20 milioni di euro per il Piemonte Il progetto Chieri Attiva sostiene 60 disoccupati Nuovo modello di ingresso graduale al mercato del lavoro Senza impresa non c’è Italia e non c’è futuro Artigiani, commercianti e Pmi protestano a Roma, il 18 febbraio, in piazza Santi Apostoli Con CNA i carrozzieri battono le assicurazioni Su riforma Rc Auto tutelata l’indipendenza della categoria www.cna-to.it www.corriereartigiano.it Gianna Tuninetti, «300 KaKi», acquerello su carta, 2010, cm. 30 x 30 - www.giannatuninetti.it

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Periodico dell’Artigianato, del Commercio e della Piccola Industria ANNO 68 - N. 1 - GENNAIO-FEBBRAIO 2014

Fondato nel 1946

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«Commercio News» è all’interno della rivista

Sicurezza lavoro, il bando Inail si chiude l’8 aprile Stanziati quasi 20 milioni di euro per il Piemonte

Il progetto Chieri Attiva sostiene 60 disoccupati Nuovo modello di ingresso graduale al mercato del lavoro

Senza impresa non c’è Italia e non c’è futuroArtigiani, commercianti e Pmi protestano a Roma, il 18 febbraio, in piazza Santi Apostoli

Con CNA i carrozzieri battono le assicurazioniSu riforma Rc Auto tutelata l’indipendenza della categoria

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Quando riceverete questacopia del Corriere Arti-giano, si sarà appena svol-ta, a Roma, la manifesta-zione nazionale indetta

da Rete Imprese Italia per richiedere alGoverno e alla politica interventi imme-diati a sostegno delle piccole imprese arti-gianali, commerciali e industriali che, or-mai, sono allo stremo delle proprie forze.L’iniziativa alla quale ci auguriamo parteci-pino decine di migliaia di imprenditori haun forte valore simbolico. Per la prima vol-ta nella storia repubblicana del nostro Pae-se sotto la bandiera di Rete Imprese Italia,le principali e storiche organizzazioni del-l’artigianato e del commercio si ritrovanounite in una piazza della capitale per darevoce a quattro milioni di imprese che rap-presentano il vero tessuto imprenditorialedell’Italia. Dopo il 18 febbraio, nessunGoverno e nessuna forza politica potrà farfinta di dimenticarsi che esiste una nuovaforma della rappresentanza in grado di da-re voce a milioni di imprenditori, alle lorofamiglie e conseguentemente ai loro di-pendenti. Scendiamo in piazza non controqualcuno ma per l’interesse generale ditutti i cittadini e per il nostro e loro futu-ro. Da sempre, la CNA sottolinea con for-za che il problema della disoccupazione ela possibilità che il Paese riprenda una stra-da virtuosa di crescita sono realizzabili so-lo attraverso le piccole imprese. Ed è par-tendo da questo assunto che chiediamo alGoverno e al Parlamento di mettere incampo interventi di forte impulso alla ri-presa economica e misure urgenti per con-sentire alle imprese di resistere alle attualidifficoltà. Chiediamo la riduzione dei co-sti della Pubblica Amministrazione e del-la politica: solo in questo modo è possibi-le ridurre il peso del Debito Pubblico. Ri-teniamo indispensabile una seria lotta al-l’evasione fiscale e al sommerso e la condi-visione di misure per trovare nuove risorseda destinare allo sviluppo. Non è più ac-cettabile e sopportabile l’attuale peso fi-scale che schiaccia le imprese e riduce lepotenzialità di consumo delle famiglie. Di-ciamo basta al calvario della burocrazia alquale le piccole imprese sono quotidiana-mente soggette: l’introduzione del Sistriche ad esempio equiparerà un barbiere a

una industria siderurgica è l’ennesimo attodi follia burocratica al quale si vogliono as-soggettare oltre 350 mila piccole impreseartigiane. Vogliamo essere dei cittadini,siamo stanchi di essere trattati da sudditi.Non siamo più disponibili ad accettareuna tassazione locale che ha raggiunto li-velli irresponsabili. Dove è finito il federa-lismo fiscale che prevedeva una riduzionedelle imposte nazionali pari all’introduzio-ne di quelle locali? Un dato su tutti do-vrebbe far riflettere gli amministratori de-gli Enti locali: tra il 1990 e il 2012 la spe-sa delle pubbliche amministrazioni locali ècresciuta del 118% per stipendi e del213% per l’acquisto di beni e servizi, men-tre l’inflazione cumulata è stata del 63%. Ilruolo della formica “si fa per dire” lo hasvolto la Pubblica Amministrazione Cen-trale che nello stesso periodo ha prodottouna crescita degli stipendi del 78% e perl’acquisto di beni e servizi un più 68%.Vogliamo un drastico intervento per ri-durre il costo del lavoro al fine di mante-nere gli attuali dipendenti e creare le con-dizioni per nuova occupazione. Chiedia-mo alle banche che ricomincino ad inve-stire sull’economia reale e che lo Stato sal-di i suoi debiti nei confronti delle impre-se. Riteniamo indispensabile essere parteattiva di un tavolo nazionale che ridefini-sca una politica industriale per il nostroPaese. Non siamo più disponibili ad accet-tare che si guardi solo alle grandi o medieimprese. Esiste un vasto tessuto di piccoleimprese manifatturiere che ha l’esigenza ditrovare risposte calibrate alla sua dimensio-ne: questo vale per l’innovazione, il capitaleumano, l’internazionalizzazione e l’export, ilcosto dell’energia. Queste sono le proposteche abbiamo portato a Roma. CNA Torino,insieme agli altri 400 imprenditori che nelmomento in cui stiamo scrivendo hanno giàaderito all’iniziativa, continuerà a sollevarle ea portarle in un confronto continuo con leIstituzioni e la politica, conscia che unagrande manifestazione da sola non può ri-solvere tutti i problemi, ma anche del fattoche da essa possono iniziare una marcia e unpercorso dove i piccoliimprenditori si sentanoparte dirigente e respon-sabile per risollevare lesorti del nostro Paese

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Sommario3

Attualità La burocrazia soffoca le imprese

AttualitàMoncalieri investe sull’area Vadò

AttualitàI primi vent’anni dell’Ebap

Unioni dei mestieri • CNA Torino è al B com• Chieri Attiva sostiene 60 disoccupati• CNA difende gli installatori termici• La formazione per i centri estetici• Bando Inail, domande fino all’8 aprile• Rc Auto, vinta la battaglia dei carrozzieri• Fotocopie, diritti Siae entro il 28 febbraio• Cinquemila visitatori per I Love IT• Restructura, i vincitori dei concorsi CNA

Informazione Due anni di successi per Treatabit di I3P

Intervista La bio-gastronomia di Pinerolo

Cultura e arte A Palazzo Accorsi omaggio a Pasini

Commercio NewsInserto centrale staccabile

Reg. Trib. di Torino n°78 del 21 giugno 1948

Direttore responsabile Vitaliano Alessio Stefanoni

Collaboratori:Manuela Pica

EditoreCNA Editrice Srl

ImpaginazioneDue di 2 di Francesco Pavia

StampaGraf Art - Officine Grafiche Artistiche Srl

Venaria Reale (To)

Redazionevia Millio, 26 - 10141 - Torino

tel. 011.1967.2152-2121 - fax [email protected] - [email protected]

Tiratura12.000 copie

Chiuso in tipografia il 6 febbraio 2014

Tutti i diritti sono riservati. I testi, le fotografie e l’impaginazione di questo numero non possono essere riprodotti, neppure

parzialmente, in nessuna forma senza l’autorizzazione dell’Editore.

n°1 - gennaio-febbraio 2014

«Roma: senza impresa non c’è l’ItaliaMobilitazione delle Pmi per il futuroPer la prima volta artigiani e commercianti insieme in piazza

«.

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Le Pmi e le aziende artigianein Italia, oltre alle difficoltà

dettate dall’onda lunga dellacrisi economica, si barcamena-no nel ginepraio delle praticheburocratiche. Un’indagine con-dotta dalla CNA nazionale sulrapporto tra impresa e burocra-zia, diffusa a ridosso dell’Epifa-nia, ha evidenziato in mododrammatico le criticità e i costiche la burocrazia determina perchi conduce un’attività econo-mica. L’indagine è stata condot-ta su un campione di 200 im-prenditori, tra lavoratori auto-nomi e titolari di Pmi fino a 50addetti, intervistati a ottobre2013. Gli adempimenti buro-cratici sono mal visti perchétendono ad aumentare nel tem-po; solo in pochi casi sono per-cepiti come utile strumento dicontrollo; nel processo di auto-

matizzazione anziché semplifi-care hanno generato altre in-combenze. Gli imprenditoricon esperienza manifestano unamaggiore esasperazione per ilpeso della burocrazia, avendoassistito all’infittirsi e compli-carsi della richiesta di docu-menti e pratiche. In particolare,per il 72% degli imprenditoril’aspetto meno accettabile sonoi costi che queste comportano eper il 68% la perdita di tempo;nel 40% dei casi le pratiche bu-rocratiche sono pure formalitàprive di qualsiasi utilità e nel32% sono indebitamente attri-buite all’azienda. In definitiva,l’imprenditore, oltre a dover di-sporre di consulenza esterna perassolvere alle pratiche burocrati-che, deve sottrarre 47 dei proprigiorni lavorativi in un anno e ri-nunciare a 28 giorni lavorativi

dei propri dipendenti. Il fisco èl’area da cui gli imprenditori sisentono maggiormente vessati,soprattutto se operano nel set-tore dei servizi e se hanno pochidipendenti (le lamentele inte-ressano il 64% del campione).La burocrazia inerente l’area«Ambiente e Sicurezza» è parti-colarmente complessa per unnumero ridotto di aziende, inprimis per quelle che hanno ache fare con rifiuti pericolosi, inseconda battuta, per quelle chelavorano nei cantieri: inoltre,non pare rivestire una effettivautilità pratica (28%). Solamen-te le pratiche che afferiscono allavoro sono vissute come menogravose, e meno delle altre ap-paiono inutili ed indebite (suquesto tema le lamentele riguar-dano appena l’8% del campio-ne). In una situazione di questotipo, in cui la burocrazia è sino-nimo di inutile perdita di tem-po, ridondanza, complessità,difficoltà di comprensione, nonresta che appoggiarsi al suppor-to di consulenza esterna quasicompletamente, soprattuttonell’area del fisco, anche perchél’imprenditore non ne tra alcunbeneficio indiretto relativo allapossibilità di gestire meglio ilproprio business. Le aziende piùpiccole e gli imprenditori conpochi dipendenti demandano,più degli altri, all’esterno persbrigare le pratiche fiscali, maquesto non basta. La burocraziasi trasforma così, di fatto, inuna gravosa tassa sul tempo perl’imprenditore e per i suoi di-pendenti, costi per pagare con-sulenti esterni, limitazioni gra-vose per innovare la propria of-ferta: costi e tempi che sono sot-tratti alla crescita ed allo svilup-po. «Quanto a lungo il Paesepotrà permettersi questa tassanascosta?» si chiede il Presiden-te nazionale della CNA, Danie-le Vaccarino.

4 Attualità

La burocrazia soffoca artigiani e Pmi:ogni anno bruciati 47 giorni di lavoroIndagine di CNA nazionale evidenzia incombenze assurde e costi non più sostenibili

VACCARINO, LA CRISI STA DE-CIMANDO LE IMPRESE ARTI-GIANE. «Per le imprese arti-giane siamo alla decimazio-ne. Dobbiamo abbandonareuna politica fatta solo di taglie di tasse». Così il Presidentenazionale della CNA, Danie-le Vaccarino, ha commentatoi numeri dell’ultimo rappor-to di Unioncamere diffusi afine gennaio, il primo dallasua elezione a metà dicembrealla guida della CNA. «Il rap-porto certifica il tributo chele imprese artigiane hannopagato, e continuano a paga-re, alla crisi» ha sottolineatoVaccarino. Il numero degliartigiani che hanno chiusonel corso dell’ultimo anno èstato di quasi 121 mila unità(praticamente 331 imprese algiorno). Un vero e propriodisastro che lascerà un segnoindelebile nell’economia ita-liana dei prossimi anni. Dal2008 al 2013, durante gli an-ni più duri della crisi econo-mica che però è ancora in at-to, è stato un bollettino diguerra: hanno cessato di esi-stere oltre 711 mila impreseartigiane. Una decimazioneche ha coinvolto tutti i setto-ri: dall’edilizia ai trasporti,dalla manifattura ai servizi.«Purtroppo - ha conclusoVaccarino - questi dati con-fermano le nostre stime delgiugno scorso. E’ tempo diinvertire la rotta. Dobbiamoabbandonare una politica fat-ta solo di tagli e di tasse. Il ri-gore è necessario. Il rigoresenza investimenti e senza ilrilancio dei consumi porta al-la distruzione del sistemaproduttivo e all’indeboli-mento progressivo del Paese».

Economia

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Attualità 5

Moncalieri si appresta avarare una variante ur-

banistica sulla zona industria-le Vadò che nelle intenzionidell’Amministrazione comu-nale dovrebbe attrarre, nell’ar-co di pochi anni, 25 milionidi euro di investimenti inopere, servizi e infrastrutturee consentire una crescita oc-cupazionale di oltre mille di-pendenti. La presentazioneufficiale alla stampa del pro-getto, atteso da anni, è avve-nuta lo scorso 27 gennaiopresso la sede della Nital Spa,a cura del Sindaco RobertaMeo e dell’assessore all’Urba-nistica Marcello Concas, unadelle maggiori realtà impren-ditoriali di quest’area popola-ta da oltre 5 mila dipendenti e130 imprese, tra cui la Italde-sign di Giorgetto Giugiaro,Pic Indolor, Ilte e Leroy Mer-lin. Due le grandi novità pre-viste dalla variante, che inter-viene sulla precedente varatanel 1996: l’inserimento dinuove destinazioni d’uso deglispazi dell’area industriale conl’apertura alle attività artigia-nali produttive e all’artigiana-to di servizio alle attività ur-

bane e alla persona; la creazio-ne di un’area di sosta attrezza-ta per i conducenti dei Tir chefrequentano l’area industrialeper il carico e scarico dellemerci. La variante arriverà inConsiglio comunale per l’ap-provazione entro la primave-ra, ma intanto si registrano ipareri positivi delle impresedel territorio e della stessaCNA Torino che sottolineacome «l’apertura alle impreseartigiane sia un riconoscimen-to di un dato di fatto, ovveroche oggi le dimensioni azien-dali non sono più così rilevan-

ti per qualificare il valore del-le imprese, definito in terminidi tecnologie e valore aggiun-to apportato nei cicli dellaproduzione, e dell’importanzastrategica di mettere in retepiccole e grandi imprese percreare uno sviluppo solido efortemente radicato al territo-rio». Il tutto in linea con quel-la che è stata fino ad oggi lastoria dell’area industrialeVadò dove già oggi sono pre-senti filiere produttive a ciclocompleto dalla progettazionealla produzione alla prototi-pazione per finire con la pro-duzione e distribuzione deiprodotti e dei servizi. Secon-do l’assessore Concas, «la va-riante consentirà di abbrevia-re i tempi di insediamentodelle imprese e la riconversio-ne d’uso degli spazi attual-mente utilizzati da quelle giàpresenti, in linea con le lororinnovate esigenze produtti-ve». La variante sarà però an-che il pretesto per un com-plessivo ripensamento dellagovernance delle tante, trop-pe, aree industriali dismessepresenti in città, con un’ope-razione di «ricucitura» urbani-

stica che nelle intenzioni diRoberta Meo consentirà ai re-sidenti e alle imprese di riap-propriarsi di spazi perduti inun progetto di generale mi-glioramento della qualità del-la vita. Operazione che preve-de, tra l’altro, la realizzazionedi nuove aree verdi e piste ci-clabili, ma anche una rinno-vata centralità degli assi flu-viali che attraversano la cittàed in primis quelli del Po edella Stura per uno sviluppodella mobilità urbana. Meoche certamente si prepara conquesto ambizioso progetto adaffrontare la tornata elettoraledel 2015, vuole mettere manosulle aree denominate ex Dea,Altissimo, Emanuel, Firsat,Pozzo Gros Monti e Matta-toio, veri e propri spettri diuna Moncalieri industrialeche non c’è più, ma che vuolea tutti i costi rimanere al pas-so con i più recenti processi diriconversione industriale an-cora in atto che, se cavalcaticon intelligenza, potrannoconsentire alla città di difen-dere un posto di primo pianonel tessuto economico dellaprovincia di Torino (al.st).

Area industriale Vadò, variante urbanistica aperta agli artigiani: progetto da 25 milioni di euro

Moncalieri investe sul futuro delle impreseE il Sindaco, Roberta Meo, scommette sulla riqualificazione delle periferie nei prossimi anni

Moncalieri, il municipio

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6 Attualità

Era il 23 luglio del 1993quando veniva firmato

l’atto costitutivo dell’Ente Bila-terale artigianato piemontesetra i rappresentanti delle treConfederazioni dell’artigianato(CNA, Casartigiani e Confarti-gianato) e dei sindacati dei la-voratori (Cgil, Cisl, Uil). Daquel giorno sono trascorsivent’anni che l’Ebap ha festeg-giato con un convegno e unapubblicazione ricca di dati e fo-tografie lo scorso 5 dicembrenella sala del Consiglio regio-nale del Piemonte, in presenzatra gli altri dell’assessore regio-nale Claudia Porchietto, del Se-gretario di CNA Piemonte Fi-lippo Provenzano, del direttoredell’Ebap, Paolo Marcato, delvice Presidente nazionale del-l’Ebna, Vincenzo Lacorte, delvice Presidente dell’Ebap Mau-ro Casucci, e di Alberto Tomas-so in rappresentanza di Cgil,Cisl e Uil. Nel suo saluto, ilPresidente dell’Ebap, ValerioBellero, ha detto, con orgoglio,che «la bilateralità artigianaconsente di raggiungere equili-bri diversamente non raggiun-gibili a vantaggio delle impresee dei loro lavoratori». Alle futu-

re generazioni delle Parti socia-li, Bellero ha poi fatto l’invito arafforzare ulteriormente la bila-teralità. E Bellero, da datore dilavoro, dice tutto questo am-mettendo che venti anni fa eratra coloro che non avrebberoscommesso nulla sul futuro diquesto Ente. Claudia Porchiet-to ha ricordato come nel 1997vi sia stato «il primo riconosci-mento dell’Ebap con legge re-gionale» e come in materia diCassa in deroga, l’Ebap abbiaagito in modo competente e re-sponsabile in un grave momen-

to di crisi per l’e-conomia pie-montese. Lacorteha sottolineatocome oggi l’Entebilaterale rappre-senti a livello na-zionale «circa il70% delle impre-se e dei lavorato-ri» (un dato chesale all’80% inPiemonte) e co-me questo sia av-venuto «in unmomento di crisieconomica e deisistemi della rap-

presentanza a dimostrazionedell’importanza e dell’utilità diquesto istituto». A ottobre(2013, ndd), ha spiegato La-corte, sono stati richiesti oltre70 milioni di ore di Cassa inte-grazione a cui l’Ebna ha fattofronte. «Una tendenza certa-mente non sostenibile per il fu-turo. Occorrerà spostare per ilfuturo l’asse d’intervento del-l’Ente». Ci sono nuove sfide invista che dovranno essere rac-colte insieme alle rappresentan-ze datoriali e sindacali. L’Entebilaterale è stata un’intuizioneinnovativa, ma con un esordionon semplice proprio perchéfuori dagli schemi tradizionalicaratterizzati da una forte con-flittualità tra rappresentanzedatoriali e sindacali. Fu fattauna scommessa, puntando suuomini che avevano una certavisione e si cercò un confrontoschietto e intelligente per tro-vare il modo di fare dei tratti distrada insieme. Un percorso se-gnato anche da eventi dramma-tici come l’alluvione del 1994che vide l’Ente bilaterale moltovicino agli imprenditori colpitida questo evento e ai lavoratoriche in queste imprese lavorava-no. Dopo quell’evento tutte leresistenze sull’operato dell’Ente

caddero. Quella fu la dimostra-zione che si potevano fare coseutili, insieme. L’Ente bilateraleha stanziato risorse importantiper eventi di questo genere: 25milioni di euro dalla sua costi-tuzione ad oggi. Altri interven-ti importanti sono stati fatti sulfronte sicurezza. Anche Sanarti,il fondo di assistenza sanitariaintegrativa, ha dimostrato, al dilà di qualche remora iniziale, lagrande forza dell’Ebap, conuna importante adesione di la-voratori che consente di eroga-re, concretamente, prestazioniutili e di non fare solo accade-mia. Tutte le esperienze, in de-finitiva, si basano sugli uominiche le portano avanti ed è in-dubbio che l’Ebap è cresciutograzie alle persone che si sonoimpegnate in questo Ente, rap-portandosi con correttezza reci-proca e alto senso di responsa-bilità. Tomasso ha sottolineatolo stesso senso di responsabilitàdegli imprenditori artigiani inuna regione come il Piemonteche conta circa 200 mila addet-ti nel settore e dove a fronte diun calo generalizzato della do-manda che ha interessato il50% delle attività, dove si peròè registrato un calo degli occu-pati solo del 9%, a differenza diquanto è avvenuto nella mediae nella grande impresa. Tomas-so ha però incalzato tutti adoperare per dare il via ad un si-stema di previdenza comple-mentare a fronte del progressi-vo affanno del sistema pensio-nistico pubblico, per non crea-re nuove povertà nel prossimofuturo. Sulla Cassa integrazio-ne in deroga, infine, Tomassoha invitato i decisori pubblici acreare nuovi strumenti a soste-gno dell’occupazione delle im-prese artigiane: «Oggi con laCassa in deroga ci stiamo ag-giustando, ma occorre fare

Ventinsieme, i primi vent’anni dell’EbapUn convegno e un libro celebrano l’EnteIl 5 dicembre, nella sala del Consiglio regionale, protagonista la «bilateralità artigiana»

La copertina del volume dell’Ebap per i primi 20 anni diattività dell’Ente, costituito il 23 luglio del 1993

SEGUE A PAG. 78

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7Attualità

La crisi della do-manda interna che

ha caratterizzato il2013 ha ulteriormenteindebolito il tessutoproduttivo piemonte-se: come avvenuto nel2012, infatti, il sistemaimprenditoriale regio-nale ha registrato unanuova contrazione. Nel2013 sono nate 28.630aziende in Piemonte, afronte delle 28.904nuove iscrizioni registrate nel2012. Al netto delle 31.119cessazioni, il saldo è negativoper 2.489 unità (nel 2012 il sal-do era pari a -1930), dato cheporta a 454.613 lo stock di im-prese complessivamente regi-strate a fine dicembre 2013presso il Registro imprese delleCamere di commercio piemon-tesi. Il bilancio tra nuove iscri-zioni e cessazioni si traduce inun tasso di crescita del -0.54%,contrazione di maggiore entitàrispetto al -0.41% del 2012. Ladinamica piemontese risulta incontrotendenza rispetto al tassodi crescita registrato a livellonazionale (+0.21%). «Conti-nuano a resistere solo le impre-

se che innovano e che interna-zionalizzano. Oggi più che mai,le imprese hanno bisogno delnostro aiuto, di incentivi fiscaliper le start up e l’imprenditoriafemminile e giovanile, di un ac-cesso al credito semplificato, dipolitiche volte all’attrazione diinvestimenti e alla promozionedei nostri prodotti Made in»,dichiara Ferruccio Dardanello,Presidente di Unioncamere Pie-monte. Il dato regionale scatu-risce dagli andamenti negativirilevati in tutte le province, adeccezione di Novara che mettea segno un +0.25%: Alessan-dria (-1.61%), Asti (-1.59%),Cuneo (-1.03%) e Biella (-1%).Più intense rispetto alla media

regionale sono le con-trazioni nel VerbanoCusio Ossola (-0.84%)e a Vercelli (-0.62%);più contenuta la perdi-ta a Torino (-0.11%).Dall’analisi per classe dinatura giuridica, si os-serva come le società dicapitale (+1.81%) con-tinuino a caratterizzarsiper tassi di crescita po-sitivi, mentre perman-gono in terreno negati-

vo le dinamiche delle impreseindividuali (-1.60%, a frontedel -0.99% del 2012) e delle so-cietà di persone (-1.12%). Va-lutando le variazioni annualidello stock di imprese registrateper settori di attività economi-ca, si osserva come soltanto ilturismo e gli altri servizi presen-tino dati positivi (rispettiva-mente +0.83% e +0.5%); risul-tano negative, invece, le varia-zioni percentuali registrateda tutti gli altri settori diattività economica, compre-se tra il -0.59% del commer-cio e il -4.46% dell’agricoltura,passando per il -2.63% dellecostruzioni e il -2.26% dell’in-dustria in senso stretto.

Piemonte, il bilancio anagrafico del sistema imprenditoriale fotografato da Unioncamere

Perse altre duemila imprese nel 2013Secondo anno consecutivo negativo; resistono solo le aziende che esportano e innovano

N.C.4,39%

Agricoltura12,62%

Industriain senso stretto

10,29%

Costruzioni15,96%

Commercio23,66%

Turismo6,47%

Altri servizi26,62%

Imprese registrate per settore al 31 dicembre 2013

E’ SCOMPARSO RENATO VIA-LE. «Renato Viale è stato unamico fraterno. Oggi voglioperò ricordarlo per la sua fi-gura di imprenditore al servi-zio delle istituzioni: lo abbia-mo amato per lo stile, la ri-servatezza e la capacità direalizzare grandi progetti ecostruire straordinari rappor-ti umani. Da lui ho ricevutoil testimone di Presidente diUnioncamere Piemonte nel2008: un’istituzione nellaquale ha sempre creduto eche ha rafforzato grazie alsuo grande impegno sia a li-vello locale che nazionale».Con queste parole FerruccioDardanello, PresidenteUnioncamere Piemonte, hacommentato la scomparsa diRenato Viale (foto) impren-ditore nel settore dolciario enella distribuzione organiz-zata, avvenuta il 20 gennaioa Casale Monferrato (Al),dove era nato il 18 maggio1941. Viale era Cavaliere delLavoro dal 31 maggio 2000.Era stato Presidente dellaCamera di commercio diAlessandria dal 1998 al2008, Presidente di Union-camere Piemonte dal 1999 al2008, vice Presidente diUnioncamere nazionale.

Lutto

SEGUE DA PAG. 68

molto di più». La storia deivent’anni dell’Ebap è stata ben do-cumentata nel volume «Ventinsie-me, Ebap 1993-2013» curato dalprofessor Aldo Enrietti del diparti-mento di economia dell’Universitàdegli Studi di Torino, consegnatoai partecipanti alla fine del conve-gno. Il libro è strutturato in cinquecapitoli che ricostruiscono il per-corso nazionale e piemontese cheha portato alla costituzione del-l’Ente bilaterale e le principalibattaglie combattute (al.st). Perritirare gratuitamente una copiadella pubblicazione: UfficioStampa CNA Torino, tel.011.1967.2121-2190.

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P lanet Neo 62 , il serramento di neociclo, è stato selezionato ed inserito nel rapporto GreenItaly 2013, in virtù delle sue cara�eristi�e di sostenibilità �e lo rendono unico nel panorama nazionale.

L ’istantanea di GreenItaly 2013 “Nutrire il futuro” è il rapporto annuale di Unioncamere e Fondazione Symbola , con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente, �e “ricostruisce la forza e racconta le eccellenze della green economy nazionale”.

P lanet Neo 62, il sistema per serramenti realizzato con materiale di riciclo, prodo�o da ALsistem e commercializzato nelle regioni del nord-ovest da Fresia Alluminio, è stato selezionato ed inserito nel rapporto in virtù delle sue cara�eristi�e di

sostenibilità certificate da ente terzo.

Planet Neo 62, arriva il serramento con EPD

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Unioni dei mestieri 9

n°1 - gennaio-febbraio 2014

Le imprese che voglianoattivare un tirocinio -

sia formativo e di orienta-mento, sia di inserimentonel mondo del lavoro - po-tranno contare a breve suuno strumento informaticoin più: il Portale dei Tiroci-ni, realizzato dal Consorzioinformatico regionale Csiper la Direzione Istruzione,Formazione Professionale eLavoro della Regione Pie-monte. I tirocini sono rego-lati da convenzioni tra undatore di lavoro pubblico oprivato (il soggetto ospitan-te) e gli enti che formal-mente possono promuover-lo (soggetti promotori) sul-la base delle disposizioni edei modelli regionali: inPiemonte l’attuazione deitirocini è regolata dalla re-cente Deliberazione dellaGiunta regionale del 3 giu-gno 2013, n°74-5911. Allaconvenzione si associano ladefinizione di un progettoformativo e la compilazio-ne della comunicazione ob-bligatoria di inizio del rap-porto di tirocinio. Il Porta-le dei Tirocini sarà attivato,

tra febbraio e marzo, sulportale regionale sistema-piemonte.it. Partendo dallecomunicazioni obbligatoriecompilate attraverso il Si-stema Informativo del La-voro (Geco), il portale con-sente di gestire in modoelettronico il progetto for-mativo, creando un am-biente di cooperazione trail soggetto promotore deltirocinio e l’azienda, checontribuiscono entrambialla sua stesura. Ogni azien-da e promotore gestisce at-traverso il portale i propritirocini ed ha a disposizio-ne un servizio di «bacheca»,con informazioni utili e se-gnalazioni di scadenze e diattività da svolgere. Al ter-mine del tirocinio, sempreon-line, viene curata anchel’attestazione delle espe-rienze acquisite, che potràessere inserita nel curricu-lum vitae. Il Portale del Ti-rocini si affianca al Portaledell’Apprendistato nel so-stegno a due importantimisure di attuazione dellepolitiche del lavoro con l’o-biettivo di favorire l’occu-

pazione giovanile. Per ulte-riori informazioni: [email protected] - Informa-zioni per le aziende per l’u-

tilizzo di tirocini e appren-distato, Dipartimento Sin-dacale CNA, numero di te-lefono 011.1967.2111.

La formazione professionale e il lavoro:nasce il portale dei tirocini in PiemonteUn nuovo servizio on-line del Csi su sistemapiemonte.it per gestire i progetti formativi

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E’ PENSARE AI VIVI”

“IL MODO MIGLIOREDI PENSARE ALLA MORTE

E’ PENSARE AI VIVI”

1 28-01-2014 15:59:11

AL VIA LA SECONDA EDIZIONE DI B COM, l’evento per le im-prese italiane che vogliono sviluppare il proprio business online. Il 26 e 27 marzo, l’appuntamento è a Torino, al Lingot-to Fiere, per B com, la seconda edizione della fiera B2b dedi-cata all’e-commerce e al web marketing, organizzata da Glevents Italia e sostenuta da CNA Torino attraverso CNA Co-municazione e Terziario Avanzato. L’obiettivo di B com è ge-nerare nuove opportunità di incontro fra domanda e offerta,attraverso il format del business matching. Nelle due giorna-te, infatti, i decision maker dell’area marketing e vendite del-le imprese italiane e estere che vogliono sviluppare il propriobusiness sulla rete avranno l’opportunità di confrontarsi coni professionisti del settore digitale. Un evento sempre più ric-co, che offre incontri B2b pre-organizzati, conferenze inter-nazionali, workshop e un’area espositiva, e che conta inoltresulla presenza delle istituzioni, fra cui CNA Torino, che pre-senterà un workshop dal titolo «Stampa 3D: il rinascimentodell’artigianato italiano» che si svolgerà il 26 marzo(www.bcomexpo.com). B com proporrà, inoltre, importantinovità studiate per andare incontro alle esigenze del settore:l’apertura a buyer esteri e l’incoming di missioni tecnologichestraniere in un’ottica di internazionalizzazione, lo Start UpLab aperto alle Start Up più innovative del settore e PrimoRound, uno strumento di lead generation per i workshop.Info: tel. 011.1967.2152-2190 - [email protected]

CNA Torino è al B com

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Unioni dei mestieri10n°1 - gennaio-febbraio 2014

Aperto dall’assesso-re al Lavoro, Ra-

chele Sacco, il conve-gno finale del progetto«Chieri Attiva», lo scor-so 22 gennaio, ha tiratole somme di un intensoanno e mezzo di attivitàdella CNA a Chieri.Iniziativa pilota nelcampo delle PoliticheAttive del Lavoro, se-condo un modello giàimplementato con suc-cesso in paesi del NordEuropa, il progetto haconsentito a 60 personeinoccupate o disoccu-pate di sperimentare,con il sostegno di unaborsa lavoro di 500 euromensili, un inserimento lavo-rativo di 6 mesi in aziende delterritorio. Le persone benefi-ciarie hanno arricchito il pro-prio «portfolio di competen-ze», le aziende hanno potutousufruire di risorse attive emotivate, senza costi vivi macon l’impegno preciso di tra-smettere conoscenze e capa-cità operative. A seguito delleesperienze di stage, quasi il30% dei partecipanti ha tro-vato lavoro nelle stesse azien-de o in settori affini all’espe-rienza sviluppata. Il progettoha potuto sostenere, grazie alfinanziamento del Comunedi Chieri, della Camera dicommercio di Torino e dellaCNA Torino, ben 56.700 oredi stage e circa 1500 ore diformazione in aula e colloquiindividuali di orientamento erilevazione di competenze.Nella testimonianza di Clau-dio Campagnolo, Presidentedella Sede territoriale dellaCNA di Chieri, e di GuidoBolatto, Segretario Generaledella Camera di commerciodi Torino, questo modello diintervento, in un momento

così critico per l’economia el’occupazione, ha saputo in-dicare una strada maestra peraiutare le persone in cerca dilavoro in un percorso di mo-tivazione-rimotivazione e in-serimento concreto, agevo-lando nel contempo le azien-de per un incontro autenticoe approfondito con potenzialinuove risorse umane. Tuttoquesto grazie alla determina-zione e alla fattiva presenzadell’Ufficio Lavoro e Politichesociali della Città di Chieriche ha fortemente voluto eappoggiato l’iniziativa ed haoperato per ridurre al minimoil peso della burocrazia, e gra-zie all’impegno e alla capacitàtecnica dello staff di progettodella CNA Torino, sotto la re-sponsabilità di Barbara Chia-varino. Strategia vincente nelprocesso è stata la fase digrande lavoro preliminare permappare le esigenze-disponi-bilità delle imprese e le com-petenze-motivazioni dellepersone, lavoro che ha con-sentito gli abbinamenti utili amassimizzare il valore delleesperienze. Il progetto lasciain eredità al territorio il sito

www.chieriattiva.it che per-mette alle persone di presen-tare on-line le proprie compe-tenze, ed alle aziende di ricer-care per parole chiave i profi-li professionali più interessan-ti. Registrate le positive testi-monianze di imprenditori epartecipanti sull’efficacia diquesta sperimentazione, ilconvegno si è concluso con laconsegna dei 60 attestati dipartecipazione da parte delSindaco di Chieri, FrancescoLancione, e dell’assessore Ra-chele Sacco. Al termine diquesto impegno, oltre ai rin-graziamenti di tante personerilanciate sul mercato del la-voro e rimotivate, è giunto ildato confortante di un previ-sto rifinanziamento del pro-getto da parte degli stessisponsor che ne hanno con-sentito la prima edizione ed ilpositivo segnale di altri 15-17sindaci e amministratori delterritorio intenzionati a ripro-porre nelle proprie realtà le li-nee guida tracciate dal pro-getto Chieri Attiva. Informa-zioni: CNA Torino, tel.011.1967.2111, email [email protected]

Il progetto, guidato da CNA si è tecnicamente chiuso con le premiazioni del 22 gennaio

Chieri Attiva sostiene 60 disoccupatiÈ stato proposto, con successo, un modello di ingresso graduale al mercato del lavoro

SISTRI, VERSO NUOVA PRORO-GA? Dal 3 marzo, il Sistri do-vrebbe essere operativo ancheper i produttori di rifiuti pe-ricolosi. A dicembre si sareb-bero intanto concluse le veri-fiche della Commissione dicollaudo sul Sistri istituitadal decreto legge101/2013.Gli esiti di tali verifiche, almomento, non sono però an-cora stati resi noti da partedel ministero dell’Ambiente.Dalle segnalazioni raccoltedalla CNA in questi mesi dioperatività della normativaper trasportatori e gestori, ri-sultano tuttavia confermatele forti inefficienze e criticitàdel sistema. In tale situazio-ne, Rete Imprese Italia ha giàchiesto, con un emendamen-to al Decreto milleproroghe enegli incontri con alcuni Par-lamentari, lo slittamento del-l’operatività del Sistri per iproduttori di rifiuti pericolo-si dal 3 marzo 2014 al 1 gen-naio 2015; Rete Imprese staintanto sollecitando il mini-stero affinché venga riapertoil confronto con le categoriealla luce delle criticità emer-se con la partenza del 1° ot-tobre. Le sanzioni previstedal Sistri sono intanto sospe-se fino al 31 luglio, pertantogli adempimenti che obbli-gatoriamente devono esseremantenuti dalle imprese so-no quelli cartacei. Per quan-to riguarda le cancellazionidelle imprese non più obbli-gate al Sistri, si è ancora inattesa di un riscontro da par-te del ministero alla richiestadi definire una procedurasemplificata, per non carica-re imprese e Associazioni diulteriori costi.

Sistri

La consegna degli attestati finali dipartecipazione con il Sindaco di ChieriFrancesco Lancione; la formazione inaula con Barbara Chiavarino (CNA); inalto, elaborato di uno dei gruppi di la-voro sull’autopromozione per la ricer-ca di un lavoro sul mercato

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Unioni dei mestieri 11

Una prima impor-tante battaglia è

stata vinta dalla CNAche lo scorso 31 gen-naio è riuscita ad otte-nere l’approvazione diun emendamento aldecreto DestinazioneItalia dalle commis-sioni Attività produt-tive e Finanze dellaCamera con cui si ri-pristina il diritto delleimprese artigiane a gestiredirettamente gli impiantitermici. Ora occorrerà vigi-lare affinché questo emenda-mento venga recepito in fasedi conversione in legge deldecreto. E’ una vittoria perl’Associazione ed anche per iconsumatori, che potrannocontinuare a scegliere l’arti-giano di fiducia. Libertà che

il decreto ha messo a repen-taglio con il rischio di espel-lere dal mercato 45 mila im-prese. «Il problema sta tutto- spiega CNA nazionale inuna nota stampa, dopo aversollevato la questione in unalettera inviata all’Antitrust -nell’obbligo di delegare lamanutenzione e il controllodi sicurezza degli impianti,

solo alle imprese dota-te di personalità giuri-dica». Un sistema cheescluderebbe, incom-prensibilmente, le de-cine di migliaia di dit-te individuali che daanni, con competenzae professionalità, ga-rantiscono il buonfunzionamento degliimpianti. «E’ una deci-sione illegittima - de-

nuncia Carmine Battipaglia,Presidente di CNA Installa-zione e Impianti - e non lodico io, ma la Cassazione,che in una sentenza ha assi-milato l’impresa individualealla persona giuridica, speci-ficando che ogni interpreta-zione diversa comporta unaingiusta disparità di tratta-mento».

Installatori impianti termici condominialiSì della Camera all’emendamento CNA È stato riconosciuto a 45 mila imprenditori artigiani in tutta Italia il diritto a gestirli

n°1 - gennaio-febbraio 2014

CONVENZIONI SOCI CNA2014. E’ in distribuzionepresso tutte le sedi territo-riali della CNA a Torino eprovincia la guida alle con-venzioni riservate ai SociCNA valide per l’anno2014. Le convenzioni con-sentono un significativo ri-sparmio sull’acquisto dinumerosi servizi e prodottiutili per l’impresa e per iltempo libero degli impren-ditori e delle loro famiglie:automobili e veicoli com-merciali, software e telefo-nia, servizi assicurativi,musei e omaggistica. Leconvenzioni sono anche on-line su www.cna-to.it

Convenzioni

CNA difende gli installatori termici

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Pubblichiamo diseguito la prima

parte dei corsi di ag-giornamento professio-nale organizzati daCNA Benessere e Sa-nità per titolari e colla-boratori di centri este-tici (la seconda partesul numero di marzodel Corriere Artigiano,ndd). Come sempre siè voluto puntare sullaqualità della proposta formativanon solo per quanto riguarda icontenuti, ma anche e soprattut-to per la scelta dei docenti: a)Massaggio connettivale superfi-ciale, per il riequilibrio di siste-ma energetico, osmotico dei li-quidi, ritmo circolatorio, tensio-ni neuro muscolari. Tecnica chese eseguita lentamente rilassa ecombatte lo stress e l’ansia, se

eseguita con ritmica veloce e conpressione corretta può stimolareil soggetto con tessuti rilassati eatoni. Docente: Elisabetta Mulas.Date: domenica 23 e lunedì 24febbraio. Costo: 225 euro + Iva(Soci CNA); 290 euro + Iva(Non Soci); b) Regenerating Wa-ve Massage, una vera e propriaonda rigenerante ottenuta alter-nando manualità vibrate a ma-

novre profonde. Unmassaggio completoche coinvolge la sferaemozionale dell’indi-viduo e consente no-tevoli azioni drenantie di sblocco, ideale an-che per fasce muscola-ri importanti. Per ilsuo contenuto impe-gnativo, il corso do-vrebbe essere riservatoad operatori che ab-

biano almeno cinque anni diesperienza professionale. Docen-te: Alessandro Paoletto. Date: sa-bato 1, domenica 2 e lunedì 3marzo. Costo: 370 euro + Iva(Soci); 450 euro + Iva (Non So-ci); c) DermopigmentazioneEstetica, prima fase: descrizionedella struttura della pelle, storiadel tatuaggio e del trucco per-manente e tatuaggio in campomedico-dermatologico, differen-za tra trucco permanente e semi-permanente, tecniche e tipologiedel tatuaggio; seconda fase: na-tura e inserimento dei pigmentinella cute, materiali e strumenti,anestesia locale, principali regolesulle tecniche del trucco del vi-so, applicazione delle tecnichedel make-up nel tatuaggio esteti-co, effetti collaterali e controin-dicazioni, tecniche di rimozione;terza fase, pratica sulle modelleper trattamento sopracciglia;quarta fase, pratica sulle modelleper trattamento bocca; quintafase, pratica sulle modelle pertrattamento eye-liner. Ogni al-lieva dovrà procurarsi una mo-della Ai partecipanti verrà forni-to il materiale necessario per losvolgimento del corso. Docente:Lorella Pintus. Date: sabato 8,domenica 9 e lunedì 10 marzo.Costo: 370 euro + Iva (Soci); 450euro + Iva (Non Soci). Info eiscrizioni: CNA Benessere e Sa-nità, tel. 011.1967.2108-2139,[email protected], [email protected]

I corsi di CNA Benessere e Sanità per titolari e collaboratori, le date di febbraio e marzo

La formazione per i centri esteticiMassaggio connettivale, Regenerating Wave Massage e Dermopigmentazione Estetica

Unioni dei mestieri12n°1 - gennaio-febbraio 2014

Prezzo e qualità dei corsi sono al centro dell’offerta CNA ai Soci

WEB TAX PER IMPRESE E

PROFESSIONISTI CHE OPERA-NO NEL SETTORE DELLA PUB-BLICITÀ. Scatta dal primo lu-glio 2014 la Web tax previstadalla legge n°147 del 27 di-cembre 2013: imprese e pro-fessionisti potranno acqui-stare servizi di pubblicità elink sponsorizzati on-line so-lo da soggetti titolari di par-tita Iva. In particolare, se in-tendono acquisire spazi pub-blicitari on-line e link spon-sorizzati che appaiono nellepagine dei risultati dei moto-ri di ricerca, tali spazi do-vranno essere acquistati soloattraverso soggetti quali edi-tori, concessionari pubblici-tarie, motori di ricerca e ognialtro operatore pubblicitariotitolare di partita Iva. Inol-tre, l’acquisto di servizi pub-blicitari on-line o servizi au-siliari dovrà essere effettuatoesclusivamente con bonificobancario o postale o con altrimezzi di pagamento traccia-bili con il numero identifica-tivo del beneficiario.

ALPMED, DARDANELLO AL-LA GUIDA DELLE CAMERE DICOMMERCIO. E’ stata confer-mata, anche per il 2014, laguida di Ferruccio Dardanel-lo ai vertici delle Camere dicommercio dell’EuroregioneAlpMed. È quanto decisodai rappresentanti dell’Asso-ciazione delle Unioni regio-nali delle Camere di com-mercio italiane e francesi diPiemonte, Liguria, Valled’Aosta, Sardegna, Rhône-Alpes, Paca e Corsica duran-te l’Assemblea tenutasi loscorso novembre 2013 aBruxelles.

Brevi

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Con il bando Isi Inail 2013,in scadenza il prossimo 8

aprile, vengono finanziate in con-to capitale le spese sostenute dalleimprese per progetti di migliora-mento dei livelli di salute e sicu-rezza nei luoghi di lavoro. I fondia disposizione a livello nazionalesono pari a 307.4 milioni di euro,ripartiti su base regionale, e i con-tributi sono destinati alle imprese,anche individuali, iscritte alle Ca-mera di commercio. Il contribu-to, pari al 65% dell’investimento(era il 50% nella precedente edi-zione), per un massimo di 130mila euro e minimo di 5 mila eu-ro, viene erogato dopo la verificatecnico-amministrativa e la realiz-zazione del progetto. Il bando èaperto dal 21 gennaio scorso, da-ta a partire dalla quale ogni azien-

da interessata può inserire on-lineil proprio progetto. Se le caratteri-stiche del progetto sono in lineacon quelle richieste dal bando, èpossibile partecipare alla fase suc-cessiva di invio telematico delladomanda. I finanziamenti sono afondo perduto e vengono assegna-ti fino a esaurimento, secondol’ordine cronologico di arrivo. So-no cumulabili con benefici deri-vanti da interventi pubblici di ga-ranzia sul credito (per esempioquelli gestiti dal Fondo di garan-zia delle Pmi e da Ismea). Sonoprevisti incentivi alle imprese perrealizzare interventi finalizzati almiglioramento dei livelli di salutee sicurezza nei luoghi di lavoro.Vige il regime cosiddetto «de mi-nimis», per cui una stessa impresanon può superare i 30 mila euro

di contributi pubblici ricevutinell’arco di tre esercizi finanziari.Le risorse stanziate dall’Inail per ilPiemonte ammontano complessi-vamente a 19.7 milioni di euro.Le imprese beneficiarie dei contri-buti dovranno essere in regola congli obblighi contributivi di cui alDocumento Unico di RegolaritàContributiva (Durc); non esseregià state ammesse al contributoper uno degli avvisi pubblici Inail2010, 2011 o 2012 per gli incen-tivi alle imprese per la realizzazio-ne di interventi in materia di salu-te e sicurezza sul lavoro. Sono am-messi a contributo i progetti rica-denti in una delle seguenti tipolo-gie: a) progetti di investimento;b) progetti per l’adozione di mo-delli organizzativi e di responsabi-lità sociale; c) progetti per la sosti-

tuzione o l’adeguamento di at-trezzature di lavoro messe in servi-zio anteriormente al 21 settembre1996 con attrezzature rispondentiai requisiti di cui al titolo III delDlgs 81/2008 e successive modi-ficazioni. Sono ammesse a contri-buto tutte le spese direttamentenecessarie alla realizzazione delprogetto nonché le eventuali spe-se accessorie o strumentali, fun-zionali alla realizzazione dellostesso ed indispensabili per la suacompletezza. Per i progetti checomportano un finanziamentosuperiore ai 30 mila euro, saràpossibile richiedere un anticipodel 50% dell’importo del contri-buto. Info: www.inail.it - AsqAmbiente e Sicurezza, tel.011.1967.2611, [email protected]

13Unioni dei mestieri

Bando Inail, domande fino all’8 aprile:307 milioni per la sicurezza sul lavoroPer le imprese del Piemonte stanziati 19.7 milioni, si partecipa on-line su www.inail.it

n°1 - gennaio-febbraio 2014

CORSO BASE «MANAGEMENT &COMUNICAZIONE: NUOVE TEC-NOLOGIE PER IL LABORATORIOODONTOTECNICO MODERNO»organizzato da Sno CNA incollaborazione con Nobel Bio-care, sabato 22 febbraio, dalleore 9 alle 17.30, presso CNATorino, via Millio 26. Il Relato-re del corso sarà il dottor PaoloBarelli, fondatore di Sb-StudioBarelli management, leader nelmanagement, marketing e co-municazione strategica nel set-tore Dentale e Sanitario. I prin-cipali argomenti trattati saran-no: i prezzi; la programmazioneeconomica; gli strumenti infor-matici e web; il marketing e lacomunicazione; la comunica-zione strategica. Costi: Associa-ti CNA 180 euro + Iva; non as-sociati 250 euro + Iva. Iscrizio-ni: CNA Torino, telefono011.1967.2108-2139-2228,email [email protected],[email protected]

Odontotecnici

Nell’ambito di Restructura2013, si è tenuto un con-

vegno sul corso di Tadelakt, svol-to presso la Casa Circondariale«Lorusso-Cotugno» di Torino,nei mesi di giugno e luglio 2013.Al convegno, presieduto AndreaTalaia, Presidente CNA Costru-zioni, hanno partecipato LuigiBoccardi che ha curato la pre-sentazione storica; Matteo Arese,psicologo e vice-Presidente Asso-ciazione Tangram, coordinatoredel progetto «Uscita di Sicurezza»;Valentina Guastella, educatricepresso la Casa Circondariale «Lo-russo-Cotugno»; Paola Assom, re-ferente della Compagnia di SanPaolo per gli interventi in ambi-to carcerario; Nino Longhita-no,titolare di Athena Art e do-cente del corso di Tadelakt. Il con-vegno è stato moderato da Gio-vanni Brancatisano, responsabile

regionale CNA Costruzioni. Intale occasione sono state proiet-tate le immagini del lavoro svol-to con i detenuti partecipanti esono state fatte alcune conside-razioni sulle possibilità lavorativeche queste antiche tecniche pos-sono dare. Il Tadelakt è una tec-nica di intonacatura di originemarocchina che permette di rea-

lizzare finiture uni-che e di grandepregio. Si ottieneattraverso l’utilizzodi una speciale cal-ce idratata, pro-dotta artigianal-mente nelle vec-chie fornaci nellazona di Marrake-ch. Il Tadelakt è ilrivestimento tra-dizionale deglihammam, delle

fontane, delle stanze da bagno, deiriad e dei palazzi del Marocco; an-ticamente era considerato «il mar-mo dei poveri», perché si realiz-zava, con un costo minore, un ri-vestimento molto simile al mar-mo (si ringrazia per la collabora-zione Nino Longhitano). Per ul-teriori informazioni consultare ilsito www.tadelakt.it

Il Tadelakt: antica tecnica decorativaOpportunità di lavoro per i detenuti della Casa Circondariale di Torino

La decorazione di un ambiente della Casa Circondariale

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Unioni dei mestieri14n°1 - gennaio-febbraio 2014

I l convegno «Rigenerare lacittà», nell’ambito di Restruc-

tura 2013, ha trattato il temadella Rigenerazione Urbana co-me via d’uscita dalla crisi. Alconvegno, moderato da PaoloAlberti, Segretario CNA Torino,sono interventi tra gli altri EnzoLavolta, assessore all’Ambiente eLavori pubblici di Torino, An-drea Talaia, Presidente CNA Co-struzioni Torino e Francesco Cu-dia, Presidente CNA Piemonte,rappresentanti degli Ordini degliIngegneri, degli Agronomi, deiGeologi e Architetti della Pro-vincia di Torino. Il tema «Rige-nerare la città» è strettamenteconnesso a quello che sarà il te-ma dell’Expo 2015, a Milano:«nutrire il mondo». Non solo untitolo, ma un vero e proprio pro-gramma: riportare al centro del-l’attenzione l’agricoltura e i suoipaesaggi e, dunque, riportarel’atto del coltivare la terra nellacittà. La città non è più, da de-cenni, quella della civiltà indu-striale, fatta per produrre mac-chine; siamo passati alla societàinformatizzata, dove l’informa-zione avviene in tempo reale enon ha bisogno di piazze per es-sere scambiata. Le nuove tecno-

logie della comunicazione, infat-ti, collegano direttamente indivi-duo con individuo. Le città sonosopravvissute, ma spesso sono di-ventate dei relitti. Negli anniSessanta, Settanta e Ottanta, av-viene in Italia la più vasta eprofonda trasformazione del ter-ritorio ad opera di un’ediliziacorrente, rivolta a soddisfare leesigenze dei processi di inurba-mento a sostegno dello sviluppoindustriale e, nello stesso tempo,della speculazione fondiaria. Ilfenomeno invade da Nord a Sud,grandi e piccoli centri urbani,con una trama edilizia dai preci-si e ripetuti connotati sociologi-ci: il condominio pluripiano e lamonocultura costruttiva del ce-

mento armato. Qualcosa negliultimi decenni è cambiato: il ter-ritorio non viene più consideratoun bene illimitato, l’abitazionenon è più la macchina per abita-re. Territorio e abitazione sono lospazio e il tempo di un’esistenzanella quale lavoro, cura del cor-po, svago, cultura, si ricompon-gono intorno alla persona e alsuo rapporto con la natura e conla propria natura. Così potrà ac-cadere che la campagna, dopo es-sere stata conquistata dalla cittàindustriale, riconquisterà la città.Una città più leggera, non piùappesantita dalla grande fabbri-ca, che ospiterà un nuovo pae-saggio, oggi appena immaginato,nel quale la coltivazione dellaterra diverrà elemento di unnuovo modo di vivere. Non sitratterà, tuttavia, di un maquilla-ge, un paesaggio nel quale orti egiardini saranno chiamati a co-prire i relitti dell’edilizia dellacittà industriale, ma dell’elabora-zione di un nuovo linguaggioprogettuale fondato sul rapportoarchitettura-natura. Un rapportonel quale edifici energivori, semi-vuoti e dall’architettura per lopiù banale, verranno sostituiti daedifici disegnati dalla natura, at-traverso, per esempio, l’elabora-zione di sistemi passivi di condi-zionamento del microclima ca-paci di farsi architettura (si rin-grazia per la collaborazione il pro-fessore Guido Laganà).

Rigenerazione urbana e uscita dalla crisiI nuovi modi di vivere cambiano le cittàIl tema è stato al centro di un dibattito voluto dalla CNA Torino in vista dell’Expo 2015

SLOW FASHION, LA MODA

DAL VIVO AL CIRCOLO DEI

LETTORI DI TORINO. Prose-gue fino a metà maggio il ci-clo di incontri del giovedìpomeriggio al Circolo deilettori di Torino, ore 18-20,curato da CNA Federmoda ededicato alle imprese Slowfashion della provincia di To-rino: a) 20 febbraio, «Labuona sartoria torinese, con-fronti di genere», con Fran-cesca Fasano, sartoria; Eu-dan, camiceria; Sartoria Da-niel Robu, sartoria maschile;b) 13 marzo, «Quando ildettaglio fa la differenza»,con Serena Campelli, il pa-pillon fatto ad arte; France-sco Lanzone, calzature su mi-sura; Elisa Giampietro,gioielli da sogno; c) 17 apri-le, «Tessuti e accessori perpiacere», con Handbag-ban-ner di Andrea Maino, l’operad’arte pret a porter; I mieibijoux di Elena Augelli, bijouestrosi e colorati; RossellaCalabrò, corsetti e seduzione;d) 15 maggio, «L’abito dasposa e il corredo», con Mai-son Morè, abiti da sposa e ce-rimonia; Cecile Jullien, labiancheria per la casa deglisposi in fibra naturale; Lapiccola sartoria di GiuseppaMigliore, ricamificio e confe-zione; Nina Tauro, il cappel-lo. L’ingresso a tutti gli incon-tri è gratuito, con priorità peri Soci del Circolo dei lettori eper i Soci CNA che avrannoprenotato, massimo due postia sedere, scrivendo una emaila [email protected] una settimana primadell’appuntamento prescelto.Info: CNA Federmoda, [email protected]

Moda

Uno dei numerosi convegni dell’edizione 2013 di Restructura

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Approfondimento del Corriere Artigiano - n°1 - gennaio-febbraio 2014

SOMMAR

IO Vendite in saldo È necessario posticipare la data di partenza

SomministrazioneA Torino, al via il corso d’accesso alla professione

Commercianti CNAI numeri a livello torinese, piemontese e nazionale

Musica d’ambientePagamento di Siae e Scf entro il 28 febbraio

Il futuro del commercio a TorinoL’assegnazione dell’area Ex Westinghouse scatena la protesta delle Associazioni datoriali

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Il 31 dicembre 2013 la Cittàdi Torino ha aggiudicatocon asta pubblica la vendi-

ta dei terreni dell’area Westin-ghouse alla società Amte-co&Maiora Srl, dietro il qualeci sarebbe il colosso dellagrande distribuzione Esselun-ga, che ha offerto ben 3 milio-ni in più rispetto al prezzo ba-se d’asta permettendo a Tori-no di incassare 14.7 milioni dieuro. L’area Westinghouse -40mila metri quadri edificabi-li in corso Vittorio Emanuele -vedrà quindi sorgere entro il2016 un centro congressi da5000 posti, come prescrittodalla Città, un centro commer-ciale con una galleria di nego-zi innestata su un braccio del-la Caserma La Marmora, unalbergo (8000 metri quadri) eresidenze universitarie. La de-cisione di inserire nel proget-to un centro commerciale conuna galleria di negozi ha peròscatenato la protesta delleAssociazioni datoriali e por-tato la Città ad avviare un ap-posito studio per riflettere sulfuturo del commercio e sulruolo dei grandi centri com-merciali in merito al quale ilCorriere Artigiano ha decisodi intervistare il Presidente diCNA Commercio, Giovanni Ge-novesio. Presidente, concor-da con l’assessore all’Urbani-stica Stefano Lo Russo che haindicato nel commercio il mo-tore dello sviluppo delle tra-sformazioni urbane? «Il com-mercio è sicuramente un ele-mento su cui puntare per losviluppo urbano, ma a nostro

avviso si deve parlare di com-mercio tradizionale e non dicentri commerciali perché so-lo i negozi di vicinato sono ingrado di assicurare la capilla-rità nei servizi in particolarealla popolazione anziana cherappresenta una quota sem-pre crescente del totale ed’altra parte un presidio co-stante del territorio che con-tribuisce alla sicurezza dellacittà. La desertificazione com-merciale delle città è un impo-verimento per tutti e lasciaspazio alla criminalità». Macome si concilia la tutela deipiccoli negozianti con l’ob-biettivo di valorizzare al mas-simo le aree di proprietà pub-blica e di trovare i soldi per unnuovo centro congressi? «Difronte a questa esigenza, macon la premessa che abbiamodetto,va studiato un compro-messo tra i due obiettivi e col-ta la sfida della trasformazio-ne urbana per sperimentarenuove forme di connessionecon i negozi di vicinato esi-stenti sul modello dei centricommerciali naturali evoluti:una struttura aperta anchedal punto di vista architetto-nico che si integri il più possi-

bile con il tes-suto commer-ciale di BorgoSan Paolo». L’e-sperienza deicentri commer-ciali naturaliperò non sem-pre è positiva,spesso si esau-risce con l’e-

saurimento dei fondi a dispo-sizione... «Il motivo è chespesso i centri commercialinaturali si trovano a fronteg-giare centri commerciali veri,collocati al di fuori della cittàcon maggiori facilità dal pun-to di vista dei parcheggi e del-la viabilità. Centri commercia-li che progressivamente im-poveriscono il centro o ilquartiere, anche perché le fa-mose compensazioni dovutealle esternalità negative crea-te da queste strutture nonsempre vengono utilizzate avantaggio del commercio divicinato e non si traducononella creazione di posti auto,arredo urbano, servizi ag-giuntivi in una parola in unamaggiore attrattività del com-mercio tradizionale. Dovrem-mo pensare ad una trasforma-zione urbana diversa: si pos-sono creare centri commer-ciali naturali evoluti, che of-frono servizi condivisi che unsingolo negozio non può da-re». Occorre una strategia po-litica di fondo? «La politicadeve evitare una pianificazio-ne urbanistica suggerita soloda legittimi interessi impren-ditoriali e da emergenze eco-

nomiche dell’ente locale. Perfarlo si deve partire dal con-fronto tra le parti in causa econ le Associazioni datorialiper far emergere le idee mi-gliori e poi mettere gambe aquelle idee. Occorre trovaredei sistemi che permettano alcommercio tradizionale di so-pravvivere, in questo caso èfondamentale l’attenzione daparte del Governo centrale maanche dei Comuni all’imposi-zione fiscale con sempre mag-giori interventi volti alla ridu-zione delle tasse a carico del-le piccole imprese. L’imposi-zione fiscale sta creando diffi-coltà difficilmente risolvibilida parte di attività che quasisempre sono familiari, allequali si sommano le ormaicroniche difficoltà riscontratenel rapporto banca impresa,la cui risoluzione invece sa-rebbe fondamentale per nonfar chiudere altre attività». Madi fronte ai continui tagli delGoverno... «Dall’amministra-zione mi aspetto che ci siacoerenza nelle scelte che ven-gono compiute, non una meraattenzione ai numeri del bi-lancio comunale: compito del-la politica è quello di renderela città un luogo dove viveremeglio. Le esternalità negati-ve dei centri commerciali nonsono controllabili. Desertifica-re un quartiere vuol dire ren-derlo più insicuro e meno vivi-bile, oltre che far chiuderedelle imprese di territorio cheoffrono lavoro e reinvestono avantaggio di quello stesso ter-ritorio» (m.p).

L’area Westinghouse: 40 mila metri quadriedificabili in corso Vittorio Emanuele a Torino

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In tempo di crisi economicae di ridotta capacità d’ac-quisto delle famiglie, i saldi

continuano a rappresentareuna buona occasione per farecompere risparmiando. Cosìnei primi due weekend di avviosi è registrato un trend positi-vo, complici i turisti presenti inTorino città, anche se gli acqui-sti rimangono cauti e mirati. Isaldi valgono tra il 20 e il 30per cento del giro d’affari di unanno intero e quelli invernali,in corso in questi giorni, sono ipiù importanti, perché metto-no in palio i capi più costosi.Negli ultimi anni l’incidenza deisaldi sul fatturato complessivoè infatti aumentata, sia per lacrisi economica che tende a farspostare gli acquisti, sia per-ché la data dei saldi è stata an-ticipata. «Le difficoltà econo-miche che le famiglie italianestanno vivendo da troppo tem-

po certamente fanno dei saldiun’opportunità importante an-che perché le percentuali disconto sono sempre più eleva-te» commentano Giovanni Ge-novesio e Paolo Reita, Presi-dente e vice Presidente CNACommercio. L’Istat continua aregistrare il calo del potered’acquisto delle famiglie italia-ne e, al tempo stesso, l’aumen-to dei costi legati al cibo o allacasa lievitata dal 46 al 59 percento. Vuol dire che una voltapagate le spese inevitabili, agliitaliani resta ben poco in tasca.Le spese sulla casa e gli ali-menti e bevande spiegano an-che oltre la metà del tasso d’in-flazione medio annuo che per il2013 è stato pari all’1.2%, indecisa frenata rispetto al 3%registrato nel 2012 ed il piùbasso dal 2009. Un tasso dicrescita così basso, nonostan-te il nuovo aumento dell’Iva,

indica una mancanza di fiducianella ripresa ed un conteni-mento forzato dei prezzi nono-stante la pressante imposizio-ne fiscale che espone l’Italia adun rischio deflazione: un esem-pio su tutto l’aumento dellatassa rifiuti, più recentementedefinita tariffa, salita del 14%nel 2013 (dati Istat). «Aumen-tare le vendite nel periodo deisaldi, infine, è certamente po-sitivo ma significa vendere conminori introiti e con margini an-cora più ridotti - aggiunge Ge-novesio. Tra l’altro nei negozidi vicinato le merci in saldo so-no quelle della stagione, e nonfondi di magazzino oppure pro-dotti costruiti per l’occasione,come spesso avviene nei nego-zi monomarca, nelle cosiddettecatene fast fashion, dove iprezzi sono già bassi di per sé.Senza parlare poi dei saldi ma-scherati riservati ai clienti mu-niti di tessera fedeltà, o deglioutlet, specializzati in merci in-vendute o di collezioni ormaifuori catalogo». Inoltre, molteaziende fanno sconti e promo-zioni durante tutto l’anno poi-ché esistono molti strumenti,quali le vendite promozionali edi liquidazione, e il consumato-re si è abituato a pagare meno.«E’ stato giusto stabilire unadata unica di partenza, ma sa-rebbe anche utile posticipare isaldi alla fine stagione per farsì che siano veramente vendi-te di fine stagione e migliorar-ne i risultati: con questo siste-ma sono fin troppo lunghi, lamaggior parte della merce sivende nelle prime due setti-mane» conclude Reita. In talsenso CNA si è fatta promotri-ce di una richiesta di revisionedella normativa alla RegionePiemonte e sta continuando lapropria azione sindacale al fi-ne di attuare azioni mirate inmerito (m.p).

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Saldi: occorre posticipare il loro inizioe confermare la data unica regionaleReita, CNA Commercio: «Giusto conciliare esigenze degli esercenti e dei consumatori»

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Cosap ridotta per gliesercenti che arredanola città. Chi si offrirà di si-stemare lo spazio pubblicocon panchine, rastrelliereper biciclette, giochi perbambini o di provvedere al-la manutenzione delle areeverdi cittadine o ancorarealizzerà interventi di de-coro urbano o di pulizia po-trà ottenere la riduzione delcanone per l’occupazionepermanente del suolo pub-blico, Cosap. Uno sgravioche può interessare gliesercenti e le associazionidi via. Lo ha deciso la Giun-ta comunale, su propostadell’assessore Ilda Curti.Una apposita Commissionecomunale, a cui sarà de-mandata l’individuazionedelle modalità per la pre-sentazione delle propostedi intervento, vaglierà i pro-getti e la loro sostenibilitàfinanziaria. Solo dopo larealizzazione degli inter-venti potrà essere presen-tata, con la documentazio-ne dell’avvenuto pagamen-to degli stessi, la richiestadi agevolazione sul canoneCosap. Le agevolazioni con-sistono nella riduzione delcanone per le occupazionipermanenti di suolo pubbli-co, ad esclusione dei passicarrabili, per l’annualitàsuccessiva alla richiesta,sulla base dell’importo del-le «prestazioni di pubblica»utilità ammesse dalla Com-missione stessa e realizza-te a cura e spese del richie-dente. L’importo comples-sivo della riduzione non po-trà comunque superare il50% del canone dovuto.

Torino

Corso per l’accesso all’attivitàdi somministrazione alimenti

Sono aperte le iscrizioniper il nuovo corso di for-mazione riconosciuto di

somministrazione di alimenti ebevande e attività di commercionel settore merceologico ali-mentare che dovrebbe partire afine febbraio. Il corso è rivolto acoloro che intendono gestireun’attività di somministrazioneo commercio nel settore ali-mentare e non sono in posses-so dei requisiti definiti dalle leg-ge n°38 del 29 dicembre 2006 efornirà le competenze adeguatein materia di merceologia,marketing, contabilità, legisla-zione del lavoro e del commer-cio, Haccp, sicurezza ed igiene.Al termine del corso, è previsto

l’esame di idoneità presso laCamera di commercio di Torino.Le 100 ore di formazione si svi-lupperanno attraverso un ca-lendario modulato su 4 lezioni asettimana, dal lunedì al giovedì,in orario serale dalle 18.30 alle22.30. Le lezioni si terrannopresso la sede di Ecipa CNA Pie-monte, in corso Svizzera 161 aTorino. Il costo del corso è di550 euro (a cui si devono ag-giungere 77 euro per la tassad’esame, 16 euro per la marcada bollo e 8.50 euro per il librodi testo). Per ulteriori informa-zioni e iscrizioni: Ecipa CNAPiemonte, corso Svizzera 161,telefono 011. 35.72.111,www.ecipapiemonte.it

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Sono oltre 27 mila le atti-vità commerciali iscrittealla CNA a livello naziona-

le, presenti soprattutto in EmiliaRomagna (4335), Marche e To-scana. Il Piemonte si colloca alquinto posto con 2284 Soci, deiquali 1118 solo su Torino che èanche l’unica CNA a livello re-gionale ad avere dato rappre-sentanza formale alla categoriaattraverso CNA Commercio. A li-vello provinciale quindi Torino sipiazza decisamente meglio: è alquarto posto subito prima diModena (1033 Soci), e dopo An-cona (1411), Bari (1558) e la pri-ma in classifica Roma (2253).Questi i primi macrodati cheemergono dall’analisi condottada CNA nazionale dei dati Inpsriferiti al settore commercio. E’

bene, quindi, precisare che inrealtà gli associati del settoresono di più ma che per la rap-presentanza sindacale vera epropria vengono considerati so-lo coloro che hanno firmato ladelega Inps. Per CNA Torino adesempio i Soci sono oltre 1300.I dati percentuali, però, rispettoai dati assoluti cambiamo un

po’ il quadro generale: Torino(così come Roma) si colloca agliultimi posti per numero di asso-ciati rispetto al totale delle atti-vità commerciali esistenti, men-tre ai primi posti si conferma so-lo Ancona insieme a La Spezia,Pesaro-Urbino, Reggio Emilia eModena. Le altre associazionidatoriali presenti sul territorio eche da sempre rappresentano lacategoria hanno d’altra parteun peso minore proprio doveCNA è più forte (Ancona, Mode-na, Reggio Emilia, La Spezia).Nella provincia di Torino Conf-commercio conta 4.430 Soci eConfesercenti 2.959. Il dato piùimportante è però quello legatoalle imprese non sindacalizzate:su quasi 118 mila imprese in tut-to il Piemonte (dati Infocamere)solo 19.276 sono legati ad unaassociazione datoriale; a Torinosu circa 64 mila imprese com-merciali invece quelle sindaca-lizzate sono 7756. Si tratta diuna percentuale che storica-mente oscilla tra il 15% e il 30%e che è stata ulteriormente ri-dotta dalla crisi economica. Neimomenti di crisi, infatti, la ten-denza di gran parte degli im-prenditori è quella di isolarsi.Ora più che mai invece gli im-prenditori necessitano di un ri-ferimento che CNA vuole esse-re, offrendo servizi sempre piùinnovativi, razionalizzando lapropria struttura organizzativae rafforzando la propria rappre-sentanza sindacale.

Secondo uno studio nazionale, il Piemonte con 2.284 iscritti è la quinta CNA d’Italia

Gli associati nel settore commercioA Torino e provincia, al quarto posto nella classifica, i Soci con delega Inps sono 1118

I.P. - CEI SYSTEMS SRL, GE-STIONE DEL PUNTO CASSA, MI-SURATORI FISCALI E TACCUINI

ELETTRONICI. Cei SystemsSrl, azienda attiva dal 1986nella commercializzazionedi sistemi di raccolta co-mande per la ristorazione edi sistemi per la gestionedel punto cassa, ha sotto-scritto una convenzionecon CNA Torino tramite laquale si impegna a riserva-re ai Soci CNA, in particola-re a bar, ristoranti e tabac-cherie, uno sconto del 10%sul prezzo di listino dei pro-dotti e servizi di seguito in-dicati: a) punti cassa Tft 13+ applicativi (Ws500,Pv200, Pv Tac, Pr-Het, Eth-Cam, Gest, Pvws, Multia-zienda, Multilivello, Cashmanager); b) misuratori fi-scali con tastiera e display(Spr500, Rc200, Rc300); c)taccuini elettronici Atz24; d)caricabatterie; e) stampan-ti, raccoglitori e coordinato-ri. Il contatto diretto con ilcliente, l’innovazione e affi-dabilità dei prodotti e lapuntualità e la tempestivitàdel servizio tecnico di assi-stenza disponibile 24 ore su24, fanno sì che l’aziendasia leader nel settore, cono-sciuta e stimata su tutto ilterritorio nazionale. Sul sitoaziendale è disponibile unavasta gamma di prodotti ele loro molteplici funzioni edè possibile richiedere senzaimpegno una visita dimo-strativa. Per informazioni:Cei Systems Srl, via Indipen-denza 9/b/c, Grugliasco, te-lefono 011.408.14.48-56,[email protected], sito webwww.ceisystems.it

Convenzione

CNA Torino, in particolareCNA Costruzioni, organizzauna partecipazione collet-

tiva ad Expocasa, il più importan-te appuntamento del nord-ovestdedicato all’arredamento e allesoluzioni per la casa, che nel2013 ha tagliato il traguardo del-la 50esima edizione. Il costo dipartecipazione a listino Expoca-sa è pari a 2090 euro + Iva. Il co-sto di partecipazione per gli as-sociati CNA (stand di 12 metriquadri, comprensivo di allesti-mento nell’area collettiva ubica-ta nel padiglione 1) è pari a 1466euro + Iva (sconto di circa il30%). La partecipazione include:quota di iscrizione (inserimentonell’elenco alfabetico e merceo-logico sul catalogo ufficiale on li-ne, 50 inviti serata anteprima, 5tessere di ingresso, 1 posto auto,25 coupon omaggio espositori,

perizie antincendio, imposta sul-la pubblicità per la grafica, assi-curazione contro l’incendio e i ri-schi accessori e una polizza di re-sponsabilità civile per danni ca-gionati a terzi nell’ambito di Lin-gotto Fiere e delle zone espositi-ve); plateatico; allestimento (pa-reti di altezza 3 metri, moquette,faretti, insegna con nome dell’e-spositore, allacciamento e con-sumo di 1 kw inclusi). La parteci-pazione è riservata alle aziendedei settori: lavorazioni del legno,ferro, pietra vetro, decorazioneartistica e restauro ligneo ma an-che aziende che vendono ten-daggi, arredamenti ed elementid’arredo. Per informazioni gene-rali su Expocasa 2014 www.expo-casa.it Per info e iscrizioni rispe-dire il modulo allegato a: [email protected], [email protected]

Collettiva CNA a ExpocasaLingotto, 28 febbraio-2 marzo

Torino è ai primi posti per numero assoluto di Soci

Roma

CNA - Associati CNA settore commercio (prime 5 province)

Bari

Ancona

Torino

Modena

2.253

1.558

1.411

1.118

1.033

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Sono in vigore le nuove tarif-fe convenzionate dellaSiae per le imprese asso-

ciate alla CNA relativamente amusica d’ambiente, concertini,trattenimenti danzanti, centri fit-ness, autotrasporto persone. Letariffe, scontate del 25% rispettoa quelle praticate al di fuori dellaconvenzione, valgono per tutto il2014 e, in relazione alla musicad’ambiente, devono essere inte-grate con i diritti connessi pretesida Scf Italia (la società che rap-presenta i costruttori degli appa-recchi fonografici). Il pagamentodei diritti Siae, come di consueto,deve essere effettuato dalle im-prese entro il prossimo 28 feb-braio. Per usufruire della conven-zione le ditte associate alla CNAdovranno eseguire i versamentiutilizzando esclusivamente la mo-

dulistica CNA-Siae disponibilepresso la sede provinciale dellaCNA Torino in via Millio 26. In virtùdell’accordo siglato nel febbraio2011, i Soci CNA hanno diritto an-che ad una riduzione del 15% deicompensi dovuti a Scf Italia: chiha già pagato i diritti gli anni scor-si riceverà in azienda il bollettinoprivo di sconto associativo per cuidovrà comunque richiedere in as-sociazione il bollettino recante lecondizioni di maggior favore.L’associato dovrà individuarel’importo da pagare tra quelli indi-cati nella parte alta del bollettino,che sono importi già scontati ecomprensivi di Iva. Il versamentodei compensi a Scf Italia dovrà es-sere effettuato entro il 28 feb-braio da esercizi commerciali edesercizi artigiani aperti al pubbli-co, avranno tempo invece fino al

31 maggio pubblici esercizi, ac-conciatori e centri estetici, strut-ture ricettive e alberghiere. Il pa-gamento dei diritti connessi a ScfItalia è dovuto per la semplicepresenza di lettori Cd, mp3, Pc,apparecchi Cd compatti o anchesemplicemente radio e Tv e non favenir meno il pagamento del ca-none speciale Rai per le attivitàcommerciali e artigianali e dei di-ritti Siae per la diffusione di musi-ca d’ambiente. Si rammenta chele aziende interessate a taleadempimento sono tutte quelleche fanno uso di musica nellosvolgimento della propria attività,come ad esempio bar, palestre,saloni di acconciatura e di esteti-ca, negozi, taxisti. Per informazio-ni e per il ritiro della modulisticaCNA-Siae, CNA Torino, tel.011.1967.2108-2121.

Musica d’ambiente: i diritti Siaesono scontati fino al 28 febbraioPer usufruirne chiedere i moduli in CNA Torino; stessa scadenza anche per i diritti Scf

Consulenze legali per leimprese del settorecommercio. CNA Commer-cio è in grado di offrire aipropri associati a condizio-ni di particolare favoreconsulenze legali miratesu questioni attinenti l’at-tività d’impresa (ad esem-pio: contratti di agenzia oprocacciatore d’affari, con-tratti di distribuzione osomministrazione, nonchéproblemi legati ad aspettisocietari e di tutela dellaproprietà intellettuale). LoStudio legale Frignani Vira-no & Associati, partner del-la CNA, ha acquisito unavasta e lunga esperienzanella contrattualistica cheabbraccia tutti i tipi dicontratti commerciali e,tra essi, contratti di distri-buzione, somministrazio-ne, agenzia, franchising,sub-fornitura, leasing, fac-toring, licenza di diritti diproprietà industriale, e-commerce, domain names,i contratti societari (tra cuiconsorzi e joint ventures),vendite internazionali, lea-sing e factoring internazio-nali. In particolare gli asso-ciati possono usufruire diun primo incontro informa-tivo gratuito di un’ora pres-so la sede della CNA, in viaMillio 26, a Torino e pressole sedi territoriali, previoappuntamento telefonico.Per il dettaglio delle tariffeè possibile richiedere inconsultazione copia dellaconvenzione. Per Informa-zioni e prenotazioni di con-sulenze: CNA Commercio,tel. 011.1967.2121, [email protected]

Convenzione

Torino, primato dei crimini: +30% di furtiSono i dati del Rapporto sulla sicurezza integrata nella Regione Piemonte 2012

Nel 2012, in Piemonte, ireati sono aumentatidell’1.4%, rispetto al 2011,

con 4.253 denunce in più: in dimi-nuzione i furti d’auto (-429) e suauto (-754), in aumento i furticon destrezza (+3311) e in abita-zione (+3744) nonché le frodiinformatiche (+1933). E’ quantoemerge dal terzo rapporto sullasicurezza integrata nella Regio-ne Piemonte presentato lo scor-so 27 novembre a Torino. Com-plessivamente sono state242.902 le denunce, pari a 5553ogni 100 mila abitanti. Il Pie-monte si colloca in una fascia dilivello medio-alto di criminosità,subito dopo Lazio, Liguria, Emi-lia Romagna e a ridosso dellaLombardia. Torino si conferma laprovincia con il maggior numerodi reati denunciati: 159.225, èquesto il numero da cui è possi-

bile calcolare che nella nostracittà si commettono circa 18 rea-ti ogni ora, poco meno di 1 ogni3 minuti, circa 10.6 denunceogni 100 abitanti che scendonoa 7 nel resto della Regione. El’associazione dei funzionari diPolizia ha lanciato un allarmeper i primi nove mesi del 2013:nella sola Torino i furti sono cre-sciuti del 30% e le rapine del47%. Nel 2012 sono stati infattisoprattutto i furti a spingereverso l’alto i numeri di Torino.Con 86.180 denunce per questotipo di reato, Torino rappresentada sola quasi il 70% del totaleregionale dei furti, soprattuttofurti con destrezza (16.499), fur-ti su auto in sosta (14.487) e fur-ti in abitazione (13.502). Le truf-fe e le frodi informatiche sonostate 5187, le rapine in esercizicommerciali 408, le denunce di

estorsioni e usura 252. Preoccu-panti le variazioni del 2013: dagennaio ad agosto (ultimo datodisponibile) i furti sono saliti del30% rispetto allo stesso perio-do del 2012, le rapine in casa del47% e del 10.4% quelle negliesercizi commerciali. I cittadinipiemontesi hanno sempre asse-gnato alla criminalità un ruoloimportante. Solo quattro volte,negli ultimi dodici anni, la crimi-nalità è stata superata da altriproblemi. Il 2013 vede la crimi-nalità alla pari con la tassazio-ne, al primo posto nelle preoc-cupazioni dei cittadini (23.5%),immediatamente seguito dal la-voro (22.2%). La fiducia nelleforze dell’ordine e nella magi-stratura, dopo quattro anni dicrescita, è in lieve flessione: perle prime è del 73% e per la se-conda del 42% (m.p).

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Centinaia di carrozzieriprovenienti da tutta Italia

e oltre 40 Parlamentari di tutti iGruppi politici hanno parteci-pato lo scorso 15 gennaio allaprima manifestazione contro lenorme della riforma Rc Autopreviste dal decreto «Destina-zione Italia» che rischiavano dicompromettere gravemente illavoro di decine di migliaia dioperatori del settore. La mani-festazione di protesta è stata or-ganizzata a Roma, presso ilCentro congressi Capranichet-ta, in piazza Montecitorio, dalleAssociazioni dei carrozzieri diCNA, Confartigianato e Casar-tigiani. Per la CNA sono inter-venuti il nuovo Presidente na-zionale Daniele Vaccarino e ilPresidente di categoria FrancoMingozzi. E dopo Roma, laprotesta ad oltranza dei carroz-zieri ha avuto un epilogo a Tori-no, sotto il coordinamento del-le Confederazioni artigiane delPiemonte, lo scorso 20 gennaio,presso l’Hotel Sitea, in presenzadel torinese Saverio Mercadan-te, vice Presidente nazionale deicarrozzieri CNA. Sotto lo slo-gan «Giù le mani dai carrozzie-ri», la categoria ha chiesto e ot-

tenuto dal governo un nettopasso indietro sulla riforma del-la Rc Auto che metteva a rischio17 mila imprese e 60 mila ad-detti: «L’impegno e il lavoro as-siduo delle associazioni nazio-nali di categoria dei carrozzieri,CNA in testa, hanno prodottoil risultato che tutti gli artigianisi attendevano: l’articolo 8 deldecreto Destinazione Italia èstato completamente stralciato.I carrozzieri indipendenti po-tranno continuare a svolgere lapropria attività liberamente,senza dover sottostare ai diktat

delle compagnie di assicurazio-ne» - ha dichiarato Daniele Vac-carino, Presidente nazionaledella CNA. «E’ risultata vincen-te la scelta del dialogo istituzio-nale e della forte mobilitazioneterritoriale e nazionale. Com-plimenti e grazie a tutti quelliche hanno collaborato a questoimportante successo della cate-goria» conclude Vaccarino. «Ledisposizioni in materia di RcAuto contenute nell’articolo 8 -spiega Mercadante - di fattoavrebbero impedito agli auto-mobilisti di tutelare i propri le-gittimi interessi cedendo il pro-prio credito al carrozziere, ilquale non avrebbe più potutotrattare il sinistro direttamentecon l’assicurazione, come oggiavviene, evitando tra l’altro difare anticipare somme di dena-ro all’automobilista per la ripa-razione del veicolo». Il decretoaffermava che il risarcimentonon poteva essere superiore aquello valutato idoneo dallacompagnia di assicurazione:questo avrebbe voluto dire chel’automobilista rischiava di ri-metterci di tasca propria perchéil costo della riparazione è unavalutazione oggettiva e nonsempre piegabile ai desideratadelle Assicurazioni. In questocaso, lo sconto irrisorio (il valo-re di una pizza) praticato dalleAssicurazioni in cambio dellaforma specifica avrebbe rischia-to di essere sensibilmente one-

15Unioni dei mestieri

Dopo le manifestazioni a Roma e Torino stralciato l’art.8 del decreto «Destinazione Italia»

CNA vince la battaglia dei carrozzieriBattute le assicurazioni, tutelate l’indipendenza della categoria e la libertà dei consumatori

n°1 - gennaio-febbraio 2014

La delegazione dei carrozzieri torinesidella CNA guidata dal vice Presidentenazionale di categoria, Saverio Merca-dante, durante la trasferta a Romaper la manifestazione del 15 gennaio

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Unioni dei mestieri16n°1 - gennaio-febbraio 2014

La cultura, in Piemonte,produce ricchezza e occu-

pazione. Nel 2012, le 33.148imprese del sistema produttivoculturale registrate in regione(raggruppate nei quattro com-parti delle industrie creative,industrie culturali, performingarts e arti visive, e patrimoniostorico-artistico) hanno creatoun valore aggiunto pari a circa6.4 miliardi di euro, il 5.8%della ricchezza regionale, e im-piegato oltre 121 mila unità, il6% dell’occupazione piemon-tese, consolidando l’importan-za rivestita all’interno del siste-ma economico regionale. A ri-velarlo è il rapporto «La cultu-ra che stimiamo. Stimiamo lacultura», presentato alla stam-pa il 17 dicembre scorso e rea-lizzato, per il secondo annoconsecutivo, da UnioncamerePiemonte, Camera di com-mercio di Torino, Compagniadi San Paolo, Finpiemonte Spae Osservatorio culturale delPiemonte. In un contesto ge-nerale che ha visto il valore ag-giunto piemontese (a valoricorrenti) contrarsi dell’1.3%tra il 2011 e il 2012, e la baseoccupazionale regionale dimi-nuire dell’1.1%, la ricchezza

generata dal sistema produtti-vo culturale è aumentata dello0.4% e il relativo numero dioccupati dell’1.6%. Il sistemaculturale riveste in Piemonteun’importanza maggiore ri-spetto a quanto si osserva a li-vello complessivo in Italia, do-ve crea il 5.4% della ricchezzae impiega il 5.7% degli occu-pati. Le oltre 33 mila impreseregistrate in Piemonte nonrappresentano, tuttavia, gliunici attori del sistema pro-duttivo culturale. Esiste, infat-ti, soprattutto per quanto con-cerne alcune attività legate alpatrimonio storico-artistico-architettonico, una rilevantepresenza di istituzioni pubbli-che e non profit. La culturaestende, inoltre, i propri effet-ti anche al di fuori dei confinisettoriali individuati per il si-stema produttivo culturale,permeando altre attività eco-nomiche, come effetto delleinterdipendenze che legano tradi loro le varie produzioni. Perogni euro attivato da una delleattività che ricade all’internodel perimetro del sistema pro-duttivo culturale piemontese,se ne attivano, al di fuori, me-diamente 1.7. I 6.8 miliardi di

euro prodotti dal sistema pro-duttivo culturale (allargato aicontributi delle istituzionipubbliche e non profit) sono,dunque, in grado di attivarnealtri 11.5, per un valore ag-giunto complessivo della filie-ra culturale pari a 18.3 miliar-di di euro. Il sistema produtti-vo culturale vede, così, cresce-re il proprio ruolo all’internodel sistema economico pie-montese: l’incidenza sul valoreaggiunto complessivo regiona-le passa dal 6.1% al 16.5%.Esaurito l’effetto del 150° An-niversario dell’Unità d’Italia,tuttavia, i consumi culturaliappaiono sospesi tra luci e om-bre. Il confronto fra il 2012 eil 2011 segna infatti un caloimportante del pubblico mu-seale in Piemonte. Tuttavia, sei 3.7 milioni di visite del 2012a livello del Sistema MusealeMetropolitano di Torino, incontrazione del 24.6% rispet-to al 2011, si mantengono,nonostante l’aggravarsi dellacrisi economica, su livelli su-periori a quelli registrati nel2010 e nel 2009, i circa 680mila ingressi rilevati nel restodel territorio piemontese, il32.4% in meno rispetto al2011, appaiono in lieve con-trazione anche rispetto agli an-ni precedenti il 2011. Gli in-cassi al botteghino per gli spet-tacoli dal vivo nel 2012 sonoaumentati dell’1.7% rispettoall’anno precedente, attestan-dosi a 38.1 milioni di euro,così come è aumentata l’offer-ta di rappresentazioni del3.5% (circa 11 mila spettaco-li), tuttavia i biglietti vendutisono calati dell’1.8% (2.1 mi-lioni). Sul fronte dei consumicinematografici, nel 2012 so-no stati venduti in Piemonte7.9 milioni di biglietti in 359schermi, con un calo delle pre-senze in sala del 12.8%.

I risultati del rapporto annuale di Unioncamere, Compagnia di San Paolo, Finpiemonte

La cultura è un volano per l’economiaNel 2012, stimati 6.4 miliardi di euro e 121 mila occupati, ma alcuni dati sono in calo

roso per gli assicurati che - senza riflettere, o senza saperlo - avessero ac-cettato tale clausola contrattuale. E ancora aggiunge: «Il Governo siriempie la bocca con le liberalizzazioni, ma di fatto il decreto avrebbefatto solo un grande regalo alla lobby delle Assicurazioni operando inuna direzione opposta rispetto a quella auspicata di favorire libera con-correnza nel settore Rc Auto». I veri problemi e le vere domande sono al-tre, incalza Mercadante: «Dagli anni Novanta ad oggi, i costi delle po-lizze sono aumentati del 245% mentre i sinistri (e dunque i risarci-menti) sono calati del 40%. Questo significa concretamente che sonoaumentate le entrate delle Assicurazioni ed è diminuito di molto il la-voro dei carrozzieri. Le frodi assicurative, fenomeno illegale che bisognacontrastare senza tregua, in Italia sono la metà di quelle della media eu-ropea (3%) mentre il prezzo medio delle polizze è il doppio rispetto al-la media europea. Come mai in Europa hanno un tasso di frodi doppiodell’Italia e le tariffe Rc Auto dimezzate rispetto alle nostre?» (al.st).Info: CNA Autoriparazioni, Luca Massenz, tel. 011.1967.2111,[email protected]

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Unioni dei mestieri 17

Aseguito del rinnovo auto-matico dell’accordo si-

glato il 13 gennaio 2009 dalleAssociazioni di categoria del-l’Artigianato con la Siae suldiritto d’autore per l’attivitàdi reprografia per i punti di ri-produzione, l’Unione CNAComunicazione e TerziarioAvanzato comunica comeogni anno i compensi dovutialla stessa Siae per l’anno2014, a seguito dell’adegua-mento Istat con il tasso di in-flazione reale registrato ad ot-tobre 2013 (+0.7%) delle ta-riffe concordate nell’anno2009. Si ricorda che sono te-nute al pagamento di tali im-porti tutte le attività che effet-tuano direttamente o consen-tono ai propri clienti la ripro-duzione di opere dell’ingegnomediante fotocopia, xeroco-

pia o sistema analogo, nei li-miti del 15% di ciascun volu-me o fascicolo di periodico(ex art.68 della Legge 22 apri-le 1941, n°633). Gli importisono dovuti in ragione delpossesso e non dell’effettivoutilizzo delle macchine per ri-produzione presenti all’inter-no dei locali dell’azienda e ac-cessibili al pubblico. Gli im-

porti da pagare sonodettagliati di seguito. Siricorda che la data ulti-ma per il pagamento èfissata, come di consue-to, entro e non oltre il28 febbraio (2014): a)con una macchina attaalla riproduzione pre-sente nell’esercizio, 219euro; b) con due mac-chine atte alla riprodu-zione presenti nell’eser-

cizio, 710 euro; c) con tremacchine atte alla riproduzio-ne presenti nell’esercizio,1416 euro; d) con quattromacchine atte alla riproduzio-ne presenti nell’esercizio,2404 euro; e) con cinque opiù macchine atte alla ripro-duzione presenti nell’eserci-zio, 2842 euro; f) con unamacchina atta alla riproduzio-

ne presente nell’esercizio (chesvolga attività di fotocopiatu-ra in via occasionale), 163 eu-ro per ogni biennio. CNA ri-corda a tutti gli operatori chetali importi non vanno versatise l’attività non effettua copiefotostatiche di opere lettera-rie. In questo caso, occorre af-figgere in modo ben visibile alpubblico un cartello con scrit-to: «In questa attività non sieffettuano fotocopie di opereletterarie». Il semplice posses-so di una macchina fotoco-piatrice ad uso ufficio, collo-cata in locali non aperti alpubblico, non comporta il pa-gamento dei diritti Siae.Informazioni: CNA Comuni-cazione e Terziario Avanzato,Vitaliano Alessio Stefanoni,tel. 011.1967.2152 - [email protected]

Chiarimenti su fotocopie e «diritti» Siaein vista della scadenza del 28 febbraioCompetono solo a chi ne effettua attività d’impresa e riproduce parti di opere letterarie

n°1 - gennaio-febbraio 2014

I diritti Siae vanno corrisposti per il semplicepossesso degli apparecchi per la riproduzione

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Unioni dei mestieri18n°1 - gennaio-febbraio 2014

Cinquemila visitatori e dueproroghe, a grande richie-

sta di pubblico, prima fino al 24dicembre e poi fino al 6 gennaio2014, hanno sancito il successodell’edizione 2013, la terza, dellamostra-evento I Love IT dedica-ta allo shopping di Natale allesti-ta nei locali dell’Area mostre del-la Regione Piemonte da CNATorino in collaborazione con Ca-sartigiani e Confartigianato. Lamostra ha aperto ufficialmente ibattenti il 3 dicembre ed è statainaugurata il giorno successivo,in presenza, tra gli altri, dell’as-sessore regionale all’ArtigianatoAgostino Ghiglia, e dei dirigentidella Regione Piemonte Alessan-dra Fassio e Giovanni Menino, eper CNA del Segretario regiona-le Filippo Provenzano, del vicePresidente torinese Nicola Scar-latelli e del Segretario torinesePaolo Alberti. Ottimo il riscon-tro sui mezzi d’informazione, apartire da Rai Piemonte e dalleprincipali emittenti televisive lo-cali per arrivare a La Stampa, ilGiornale del Piemonte e la Re-pubblica. Unico neo, la chiusuraforzata della mostra, da lunedì 9a sabato 14 dicembre, impostaper motivi di sicurezza a causadelle manifestazioni del Comita-to 9 dicembre che hanno avutopraticamente tutti i giorni il loroepicentro in piazza Castello ed inparticolare di fronte al Palazzodella Giunta Regionale. La mo-stra era stata programmata fino al22 dicembre, tuttavia, la Regioneha concesso su richiesta dellaCNA una prima proroga per lu-nedì 23 e martedì 24 dicembre epoi, visti gli ottimi risultati rag-giunti in termini di visite, conpunte di oltre 700 ingressi gior-nalieri, la mostra è stata definiti-vamente prorogata fino all’Epifa-nia. Nata in occasione delle cele-brazioni dei 150 anni dell’Unitàd’Italia, I Love IT è una oppor-tunità rivolta al pubblico torine-

se, ma anche ai turisti, per unoshopping di Natale diverso, a kmzero, con la possibilità di ammi-rare in mostra e acquistare diret-tamente dagli artigiani prodottidi eccellenza nei settori dell’ali-mentare, moda-accessori e legno-arredo. Un progetto finalizzato

all’avvicinamento dei consuma-tori ai prodotti di qualità del ter-ritorio per la promozione dell’ar-tigianato e la difesa delle econo-mie locali. Si è rivelato partico-larmente positivo l’abbinamentocon il Sottodiciotto Film Festi-val. Una parte dell’Area mostre

della Regione Piemonte di piazzaCastello 165 ha accolto per unasettimana, in contemporanea adI Love IT, l’evento «Sono tornatii dinosauri - Sea-Rex», facenteparte del calendario della 14aedizione del festival con la proie-zione su megaschermo del docu-mentario in 3D Sea-Rex distri-buito dalla Universal Pictures eduna avvincente mostra fotografi-ca su pannelli di grande formato.«Per le imprese artigiane eccel-lenti espositrici di I Love IT, l’in-contro con il pubblico variegatodi Sottodiciotto è stata una incre-dibile opportunità di promozio-ne del made in Italy, raggiungen-do un pubblico trasversale fattodi famiglie, cinefili, curiosi e tu-risti» come ha dichiarato PaoloAlberti. La promozione delle im-prese espositrici prosegue ora sulportale www.iloveitartigianato.itattraverso il quale sarà possibilemantenere i contatti per ap-profondire lo shopping a chilome-tro zero. Per ulteriori informazio-ni: [email protected]

Terzo appuntamento per la mostra-evento dedicata allo shopping di Natale a km zero

Cinquemila visitatori per «I Love IT»Inaugurata il 4 dicembre, è stata prorogata a grande richiesta fino al giorno dell’Epifania

Il taglio del nastro, con Filippo Provenzano, Nicola Scarlatelli, Alessandra Fassio,Paolo Alberti e Agostino Ghiglia. In senso orario: il corner di Tessitura Corte, Ele-na Marengo de Il Tarlo, bustier di Camden e prodotti tipici alimentari

Sulla scia di I Love IT Praga2013, CNA Torino organizza

il 28 febbraio, ore 18-20, uncooking show al Circolo dei letto-ri di Torino, via Bogino 9, con lochef marchigiano Riccardo Luc-que che con la sua arte culinariaha sedotto Praga. Cucina dal vivoe degustazioni guidate animeran-no una serata dedicata al binomiocibo-cultura. Sette piccole aziendealimentari torinesi di alta qualitàmetteranno i loro prodotti a di-sposizione di Riccardo Lucque edel suo primo chef, Mirek Grusz,per una serata aperitivo diversa estimolante: Agroalimenta, Azien-

da Agricola Carlo Alberto Solero,Distilleria Erboristica Alpina-Dealp, Gattodolcione-La Perla diTorino, Pasticceria Mauro Berti-no, Pastificio dell’Arco, Tuttovo-

Natura è piacere. Classe 1969,dopo le prime esperienze in Italiae una lunga carriera internaziona-le che lo ha portato anche a Lon-dra e New York, nell’aprile 2005,Riccardo Lucque ha aperto il suoprimo ristorante a Praga, Aromi.Quattro anni dopo, nel 2009, halanciato il suo ristorante gemello,La Finestra in Cucina, nel centrodi Praga, a pochi metri dal celebrePorte Carlo. Nel maggio 2012, haaperto il suo terzo ristorante, IlMercato, a Brno, in Moravia. Co-sto di partecipazione, 10 euro.Prenotazione obbligatoria: [email protected]

I Love IT incontra Riccardo LucqueCooking show al Circolo dei lettori di Torino, il 28 febbraio ore 18

Riccardo Lucque

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Unioni dei mestieri 19

Diecimila incontri B2b,mille partecipanti a forum

e tavoli tecnici, 1135 operatorida 66 paesi coinvolti in 53 work-shop in Piemonte: sono questialcuni dei numeri che testimo-niano l’attività del Centro Esteroper l’Internazionalizzazione(Ceipiemonte) nel corso del2013, presentati all’Assembleadei soci dell’ente lo scorso 23 di-cembre. Nel corso dell’anno ap-pena concluso, sono stati con-dotti 16 Progetti Integrati di Fi-liera (Pif ) e 15 Progetti Integratidi Mercato (Pim) gestiti da Cei-piemonte nell’ambito del Pianoper l’internazionalizzazione, va-rato da Regione Piemonte e si-stema camerale piemontese. Aquesti si aggiungono le attivitànon incluse nel Piano, tra cui:190 imprese partecipanti a 7eventi all’estero per il comparto

agroalimentare, 21 operatori tu-ristici partecipanti a 4 saloni disettore, 55 tra tour operator, tra-vel blogger e giornalisti, accom-pagnati alla scoperta del Pie-monte, 40 contatti aperti conpotenziali investitori stranieri,483 giornate formative realizzate(di cui 28 per Pif e Pim) per2800 partecipanti (311 di azien-de iscritte a Pif e Pim). «In temadi formazione siamo riusciti agarantire opportunità di aggior-namento continuo a costo ridot-to o zero a una pluralità di sog-getti: titolari d’impresa, persona-le occupato e giovani laureati dainserire nel mondo del lavoro,concentrando le nostre energiesoprattutto sui bisogni delleaziende di piccole dimensioni»,spiega Giuseppe Donato, allaguida di Ceipiemonte dall’otto-bre 2010, che prosegue: «Sul

fronte turistico abbiamo coordi-nato numerose azioni promozio-nali in Brasile, Francia, Svizzera,Belgio, Germania e lavorato suProgetti Transfrontalieri Italia-Svizzera e Italia-Francia, comeVetta e Strattour, finalizzati allosviluppo di un turismo sosteni-bile». Resta molto richiesto ilsupporto consulenziale che ga-rantisce assistenza gratuita a curadi un team di esperti, per la riso-luzione pratica di problemi lega-ti alle trattative commerciali conl’estero: circa 1200 i contatti re-gistrati quest’anno con richiestepervenute per lo più da impresedel torinese, seguite in ordinedecrescente da quelle di Cuneo,Vercelli e Alessandria. Tra i temipiù frequenti: la costituzione dijoint venture e associazione tem-poranea di imprese, i contratti difornitura e distribuzione, la mer-ce in conto deposito, l’aperturadi posizione Iva all’estero. Attra-verso i Pif è stato messo a puntoun programma di attività rivoltoalle filiere produttive del Pie-monte più rilevanti. I Pim, inve-ce, con una logica plurisettoriale,hanno raggruppato le aziendeintorno a obiettivi geografici conl’obiettivo di favorire la loro pre-senza stabile sulle aree di interes-se. «Brasile, India, Cina, Russiarestano tra i mercati più appeti-bili - aggiunge Donato - ma lenostre imprese possono coglieremolteplici occasioni anche in al-tri Paesi, ad esempio nel GolfoPersico, dove in Qatar stiamo ot-tenendo risultati importanti, nelbacino del mediterraneo, dove laTurchia rappresenta uno sboccodi grande rilevanza». Grazie alPiano per l’Internazionalizzazio-ne, è inoltre stata data particola-re attenzione anche a micro im-prese, start-up e spin-off cui èstato proposto un servizio di tu-toring commerciale per l’ufficioexport: vi hanno aderito le 19aziende.

Ceipiemonte, azioni concrete per l’exportPresentato il rapporto sulle attività 2013Sviluppati 31 progetti integrati, effettuati diecimila incontri B2b e coinvolti 66 paesi

n°1 - gennaio-febbraio 2014

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Unioni dei mestieri20n°1 - gennaio-febbraio 2014

Nuovo successo per i con-corsi di abilità che si so-

no svolti durante l’ultima edi-zione di Restructura 2013, al-l’Oval di Torino, dal 21 al 24novembre scorsi. Le premia-zioni degli artigiani si sonotenute domenica 24 novem-bre, in presenza dell’assessoreregionale all’Artigianato Ago-stino Ghiglia, del senatore PdStefano Esposito, dell’assesso-re all’Urbanistica della Cittàdi Torino Stefano Lo Russo,dei Presidenti e dirigenti dellaCNA Torino e CNA Piemon-te tra cui Daniele Vaccarino,in qualità di Presidente diCNA Torino (oggi Presidentenazionale CNA, ndd), dei rap-presentanti della Camera dicommercio, delle Associazio-ni datoriali e degli Ordiniprofessionali. I premiati deiconcorsi di abilità: a) XVIedizione «Idee nuove per ef-fetti decorativi d’interni edesterni» (foto 1): 1° Cioce De-corazioni di Michele Cioce,Caselle; 2° Ferrieri Decora-zioni di Roberto Ferrieri, To-rino; 3° Renzo Spatazza, Pie-tra Ligure (Sv); b) XII edizio-ne «Artigianato artistico edEccellenza Artigiana» (foto 2):1° Sandro Dalla Croce, Chi-vasso; 2° Calcinia di LucianoRiberi, Valgrana (Cn); 3°Merlino Zeldenthius, Rue-glio; c) IV edizione «La calcenelle finiture e nel restauro:esperienze sul campo» (foto3): 1° Chiara Coda Zabetta,Biella; Gianluca Gattino, Bal-dissero; Il restauro di Gabrie-le Ortolani, Pinerolo; d) IVedizione «Decorazione artisti-ca» (foto 4): 1° Ocra RossaSnc, Torino; 2° Cristina Pol-liotti, Pinerolo; 3° DanieleBianco, Savigliano (Cn).Informazioni: CNA Costru-zioni, Giovanni Brancatisano,tel. 011.1967.2102-2228.

Quattro le prove di abilità dell’edizione 2013 del salone delle costruzioni e ristrutturazioni

Restructura, tutti i vincitori dei concorsiI primi classificati sono stati premiati dal neo Presidente nazionale CNA, Daniele Vaccarino

CNA Costruzioni, in col-laborazione con Gbc Ita-

lia Green Building Council,hanno avviato il progetto diformazione e qualificazioneprofessionale «UpToGreen»sul tema della sostenibilità nelmondo delle costruzioni,un’opportunità di lavoro per ilnuovo mercato sia privato chepubblico. UpToGreen rientranelle attività interne al proget-to «La Gestione d’impresa:supporti per la competitività»cofinanziato dalla Camera dicommercio di Torino. LaCNA creerà un albo riservatoalle imprese allineate al proto-collo Leed. La formazione af-fronterà i seguenti temi: defi-nizione del concetto di soste-nibilità; la sostenibilità in edi-

lizia: interpretazioni e pro-spettive; opportunità di busi-ness nella green economy e ca-se studies; la questione dellaqualità certificata; le linee diindirizzo date dalle direttiveeuropee sul tema sostenibilitàed efficienza energetica; legi-slazione ed incentivi nazionaliin tema di efficienza energeti-ca e sostenibilità (detrazionedel 65%, conto termico, ecc.);il Piano d’Azione Nazionalesul Green Public Procuremente i Criteri Ambientali Mini-mi; il sistema di certificazioneLeed; il sistema di rating Leede la famiglia di protocolli; fo-cus sul protocollo di certifica-zione Leed 2009 «Nuove Co-struzioni e Ristrutturazioniimportanti» e il protocollo

«Gbc Home» e approfondi-mento del protocollo Leed;analisi dei crediti di costruzio-ne e analisi dei piani operativiparticolareggiati a cui la filieradegli artigiani si dovrà attene-re per non comprometterel’ottenimento della certifica-zione. Il corso è gratuito pergli iscritti CNA. Per le impre-se di costruzioni il corso hauna durata di 16 ore. Per leimprese del comparto finitureil corso ha una durata di 8 ore.Entrambi i corsi si svolgeran-no il sabato presso la sede pro-vinciale della CNA, via Millio26, Torino. Per maggioriinformazioni: CNA Costru-zioni, Giovanni Brancatisa-no, tel. 011.19672102-2228,[email protected]

UpToGreen, qualificarsi per crescereSono aperte le iscrizioni per le imprese di tutta la filiera dell’edilizia

Foto 1. I vincitori di «Idee nuove per effetti decorativi d’interni ed esterni»: da sinistra, Renzo Spatazza, Michele Cioce e Ro-berto Ferrieri. Foto 2. I vincitori di «Artigianato artistico ed Eccellenza Artigiana»: da sinistra, Merlino Zeldenthius, Lucia-no Riberi, Sandro Dalle Crode e figlia. Foto 3. I vincitori di «La calce nelle finiture e nel restauro, esperienze sul campo»: dadestra, Gianluca Gattino con la collaboratrice (la prima a sinistra) Chiara Coda Zabetta e Gabriele Ortolani. Foto 4. I vinci-tori di «Decorazione artistica»: da sinistra, Daniele Bianco, Debora Gambino, Cristina Polliotti

Foto 1 Foto 2

Foto 3 Foto 4

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La crescita del comparto tec-nologico è una realtà con-

solidata. Negli ultimi vent’anni,e ancora di più da quando In-ternet è diventato uno strumen-to di largo consumo a livellomondiale e ha superato la bollaspeculativa di fine anni Novan-ta, il settore ha conosciuto unacrescita esponenziale ma soprat-tutto una grande capacità disfruttare le novità, creando po-sti di lavoro, opportunità, e an-cor di più, prospettiva futura.In Piemonte una prova tangibi-le di tutto questo è Treatabit, ilpercorso di accompagnamentoalle start up operanti nel campodei nuovi media lanciato a no-vembre 2011 da I3P, l’Incuba-tore d’Imprese Innovative delPolitecnico di Torino. A dueanni di distanza dalla sua nasci-ta, Treatabit ha tenuto a battesi-mo 124 team imprenditorialicon un’idea di business nell’am-bito dei nuovi media (daimarketplace ai videogiochi,passando per le app per disposi-tivi mobili). Di questi, 59 han-no lanciato il loro prodotto oservizio on-line e 28 sono di-ventate imprese, che complessi-vamente hanno ricevuto 1.7milioni di euro di finanziamen-ti seed, ovvero investimenti pri-vati in capitale di rischio per so-stenere l’entrata delle start upnel mercato. Molte le impreseche stanno ottenendo un otti-mo riscontro sia da parte degliutenti della rete che degli ad-detti ai lavori, così come sononumerose quelle che, ancora infase di lancio, hanno in sé il se-me del successo, grazie alle bril-lanti intuizioni dei loro ideato-ri. Una delle ultime arrivate inTreatabit è CraCra Kids, unportale di vendite-evento rivol-to a mamme e papà interessati aprodotti a ridotto impatto am-bientale. Ma cosa significa ven-dite-evento? Accedendo al por-

tale www.cracrakids.it, i neo ge-nitori eco-sensibili potranno vi-sualizzare una serie di venditepromozionali dalla durata ditempo limitata, con sconti finoal 70%. Tutti gli oggetti propo-sti dal portale sono accurata-mente selezionati e riguardanoarticoli per la prima infanzia,abbigliamento per mamme ebambini, pannolini lavabili, fa-sce per portare i bambini consé, cosmetici biologici e tantis-simi altri accessori delle miglio-ri marche. I denominatori co-muni sono, quindi, il prezzo ri-dotto e le caratteristiche di eco-sostenibilità: la maggior partedei prodotti sono eco-friendly,realizzati cioè da aziende cheutilizzano materiali biologici oche producono cosmetici certi-ficati vegan e cruelty free. L’im-pegno di CraCraKids, però,non finisce qui. Il portale pro-muove infatti il progetto Smart,acronimo di Super MammeArt-igiane, attraverso uno spa-zio dedicato a tutte le mammecreative che desiderano presen-

tare e vendere alcune loro crea-zioni per un periodo di tempolimitato. Start up nella start up,quindi, per innescare un circolovirtuoso con al centro i futuriabitanti del pianeta Terra. Altraimpresa di grande interesse, so-stenuta da Treatabit, è Veicoli(veicoliapp.com). Si tratta diuna applicazione gratuita, pen-sata soprattutto per tutte le per-sone che fanno fatica a ricorda-re tutte le scadenze relative allapropria auto o moto. Una voltascaricata la App, l’utente puògestire le scadenze, dal bollo al-l’assicurazione, dal tagliando al-la revisione, e organizzare i co-sti, tenendo traccia di tutte lespese relative al veicolo, com-preso il consumo di carburante.In prossimità di ogni scadenza,l’applicazione ne segnalerà l’im-minenza, consentendo all’uten-te di non correre più il rischiodi prendere multe a causa - adesempio - della mancata revisio-ne. Disponibile sia per i dispo-sitivi Android che Apple, è giàstata scelta da oltre 12 mila

utenti. Sempre nel solco dellatecnologia applicata ai devicemobili, è Actions, applicazionesviluppata da un’altra start upsotto l’ala protettiva di Treata-bit. La App, i cui downloadhanno superato le 370 milaunità, permette di trasformarel’iPad in una specie di teleco-mando multiuso, necessario perpoter gestire in tutta semplicitàle molteplici attività del compu-ter, che sia Mac o Pc. Comespiegano i loro ideatori, invecedi usare complessi menù o pro-grammare shortcut difficili damemorizzare, Actions dà la pos-sibilità di creare pulsanti coiquali attivare, con un semplicetocco, moltissime azioni, dal co-mando ‘copia e incolla’ all’inviodelle email, ma anche complessiflussi di lavoro che prevedonocentinaia di azioni. L’applicazio-ne, che è possibile scaricare dal-l’indirizzo getactionsapp.com,permette così di semplificare, edi molto, la vita dei professioni-sti della creatività come quelladi tutti gli utenti digitali.

21Informazione

Due anni di successi per Treatabit di I3P:tenuti a battesimo 124 progetti di web 2.0Al via da novembre 2011 il percorso di incubazione per imprese che operano nei new media

n°1 - gennaio-febbraio 2014

In attesa della nuova edizionedel Digital Festival che si

terrà anche quest’anno a Tori-no, dall’8 maggio all’8 giugno,l’Associazione Culturale Luo-ghi di Relazione lancia la se-conda edizione del Digital Ex-perience Awards, il concorsoitaliano indipendente creatoper promuovere l’User Expe-rience di siti web, mobile web,application, social e blog. Digi-tal Experience Awards è la nuo-va prospettiva del web, dove laUser Experience - l’esperienzad’uso - è la protagonista indi-

scussa e il valore su cui si con-frontano le web agency, le im-prese che comunicano online, iweb designer, i web developer,sviluppatori software, webcontent manager, social mediamanager e tutte le professiona-lità che applicano il proprio ta-lento nella creazione di proget-ti digital. Dal 15 gennaio al 15aprile 2014, Digital Experien-ce Awards premia i progetticon la migliore user experiencee le migliori performance digi-tali. Perché è solo attraverso uninput creativo che si possono

ottenere i risultati più strabi-lianti per agevolare la fruizionedi contenuti e servizi digital:oltre al parametro dell’UserExperience, saranno valutatianche Design e Content diogni elaborato digital. La sfidasi articola su cinque fronti:web, mobile, app, social mediae blog. Ognuno è composto da4 categorie: e-commerce, cor-porate, editorial e game. Il re-golamento del premio è dispo-nibile on-line all’indirizzowww.digitalawards.it/regola-mento

Digital Experience Awards 2014Adesioni on-line entro il prossimo 15 aprile su www.digitalawards.it

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Informazione22n°1 - gennaio-febbraio 2014

Sovente succede di commette-re errori e distrazioni. È un

fatto umano, con cui dobbiamoconvivere. Ci succede nella vitaprivata come in quella lavorativae in ogni occasione in cui il no-stro impegno è necessario. Di so-lito l’errore, quando viene ricono-sciuto, produce un senso di disi-stima verso sé stessi: ci si sente,come si suol dire, «in difetto». In-dipendentemente dalle dimensio-ni e dalle conseguenze dello sba-glio commesso è importanteprenderne coscienza e compren-derne le cause, soprattutto se si èagito in buona fede. Infatti, il ve-ro pericolo che corrono le nostrevendite sono gli errori in malafe-de: commettiamo un’azione dan-nosa per qualcuno per ottenerneun’altra vantaggiosa per noi.Questo comportamento producedue effetti: anzitutto ci obbliga a«tenere il gioco» per non essereapertamente sconfessati, e poi so-vente, dopo un po’ di tempo, citroviamo a pagare conseguenzeben più ampie del misfatto com-messo, poiché «il cliente è come ilfiammifero: si frega una volta so-la». Capita anche che il clientenon si accorga di essere «fregato»subito, ma prima o poi succede equando succede la sua reazione èdevastante: non si limita a noncomprare più da noi ma va oltre,ci fa perdere altri clienti, agisce daopinion leader negativo. Di solitola gestione dell’errore passa pertre comportamenti: minimizza-zione, scaricabarile e negazione.La minimizzazione è la tendenza,molto latina, di dire: «Ma chevuoi che sia mai? Non è mica unatragedia». Questo atteggiamentoirrita il cliente poiché comportauna doppia lettura altamentesgradita: da un lato stiamo giudi-cando un suo comportamentosenza conoscere fino in fondo leconseguenze e il percepito per ilcliente stesso, dall’altro gli stiamodando del permaloso, qualcuno

cioè che da un peso eccessivo allecose. Al danno uniamo l’insulto.Lo scaricabarile è ben altra cosarispetto alla «forza maggiore»: ci

sono elementi nella vendita chein nessun modo possono dipen-dere da chi vende (incidenti, scio-peri, malattie, guasti improvvisietc), ma quando si sposta la colpaverso qualcun altro o qualcos’al-tro o addirittura verso il clientestesso, allora sono guai, si agiscein malafede poggiandosi su «spal-le» altrui che raramente gradisco-no e prima o poi si spostano fa-cendoci cadere rovinosamente.

Infine, la negazione, che è la piùodiosa di tutte le reazioni possibi-li, si basa sul pregiudizio che ilcliente stia affermando il falso eche quindi è in malafede. Se vabene perdiamo il cliente. L’unicaazione che ridurrà i danni e chepotrebbe addirittura rilanciare lanostra immagine è, invece, l’am-missione dell’errore, quando que-sto c’è, seguita dalle scuse e dal-l’impegno concreto a non ripeter-lo. Le persone intelligenti noncommettono mai due volte lostesso errore, ne fanno sempre dinuovi. Assumere un atteggia-mento di dispiacere sincero, dicoinvolgimento e comprensionedella delusione e della rabbia ge-nerale nel cliente (sempre entrocerti limiti) farà in modo chequesti torni a rivolgersi a noi,perché sa che troverà rispetto esenso di responsabilità (si ringra-zia per la collaborazione GiuseppeIzzinosa, www.izzinosa.it).

Gestire l’errore significa comprenderlo,analizzarlo e isolarlo per non ripeterloMai agire in modo scorretto deliberatamente verso clienti o fornitori: effetto boomerang

L ’Associazione per il Marchiodel Canavese, in collaborazio-

ne con le organizzazioni economi-che e culturali più rappresentativedel territorio canavesano, ha orga-nizzato il 30 novembre scorso,presso l’Enoteca regionale di Calu-so, a Palazzo Valperga di Masino,un incontro-dibattito dal titolo «IlMarchio del Canavese: il bello diesserci». L’incontro è stato il prete-sto per ragionare sull’utilità dell’a-desione all’Associazione per il Mar-chio del Canavese (logo) quale stru-mento per valorizzare il territoriocanavesano. Il principale obiettivodell’Associazione, nata nel 2010 edi cui la CNA Torino è membro, èquella di dare vita ad una forma disolidarietà tra tutti i soggetti, priva-

ti e pubblici, che rappresentano ilterritorio canavesano, stimolando-ne la collaborazione attraverso l’in-terscambio di esperienze e risorse,per rafforzare l’identità del Cana-vese ed il senso di appartenenzaterritoriale. Tutto ciò, naturalmen-te, finalizzato ad un auspicabilemiglioramento dell’economia at-traverso strategie di sviluppo localee di marketing territoriale, anchein vista di Expo 2015. CNA Tori-no figura tra i Soci fondatori del-

l’Associazione e ne esprime, inquesto momento, il Presidente nel-la persona di Silvana Neri, dirigen-te provinciale CNA, ed è altresìrappresentata da Nicolò Gagliar-do, referente dell’Ufficio territo-riale CNA di Ivrea, che è attivonel Comitato di indirizzo pro-grammatico. In occasione dell’e-vento a Palazzo Valperga è statoconferito, per il primo anno, ilpremio Marchio del Canavese al-l’attrice Laura Curino per il suoimpegno artistico a favore del ter-ritorio. Info: Associazione per ilMarchio del Canavese, pressoBioindustry Park Silvano FumeroSpa, Colleretto Giacosa (To), tel.0125 561309, [email protected] - www.marchiocanavese.com

Il Canavese guarda all’Expo 2015Incontro programmatico a Caluso dell’Associazione per il Marchio

La gestione dell’errore è alla base diuna corretta pianificazione dell’atti-vità di un’azienda (nella foto, sedutamodulare in ceramica di Castellamon-te progettata da Gap Design e realizza-ta dall’azienda La Castellamonte, re-pertorio CNA)

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Adesso c’è anche una bio-gastronomia a Pinerolo, in

via Virginio, a pochi passi daiportici del centralissimo corsoTorino. Inaugurata il 6 aprile2013, ha ottenuto la certifica-zione Icea per la trasformazionedi prodotti esclusivamente bio-logici il 10 giugno, non senzaqualche disguido iniziale per lasua titolare, Mioara FlorinaBlanaru: «Non potevo esporrel’insegna perché senza la certifi-cazione è vietato l’utilizzo delladenominazione bio». Nata inRomania, Florina, come amaessere chiamata, vive da ben un-dici anni a Pinerolo che ormai èla sua città; è associata allaCNA Torino ed ha aperto la suaattività grazie al progetto regio-nale sul microcredito di cui lastessa CNA è partner per l’avviodei progetti d’impresa. Il me-stiere Florina un po’ l’ha impa-rato lavorando per molti anniin un ristorante della zona e unpo’ l’ha «rubato» come dice lei asuo papà in Romania. Florina èuna persona energica e piena divoglia di mettersi in gioco e dicrescere: «Mi sono diplomata inItalia come geometra, lavoran-do al mattino e facendo le scuo-le serali. Quando sono arrivata,infatti, il mio titolo di studiopreso in Romania non venivariconosciuto. Gli studi mi han-no aiutato a imparare bene l’ita-liano e mi hanno aiutato ad in-serirmi meglio». Agli studi su-periori, Florina ha affiancatomolti altri percorsi di formazio-ne: di cucina, di vetrinistica, dilingua italiana e persino di pro-gettazione 3D. «Ho cercato dicrescere ed in questo sono sem-pre stata aiutata da mio mari-to», spiega. La passione per lacucina l’ha in qualche modoereditata dal papà. «Lui cucina-va sempre per le grandi festeche si facevano in casa. Da noiin Romania è molto sentita la

tradizione di festeggiare con ce-ne importanti a cui si invitanotanti amici e parenti. Papà nonmi ha mai insegnato a cucinare,ma io lo guardavo sempre men-tre era all’opera. Lui mi dicevache questo mestiere non si im-para, che bisogna rubarlo». Epoi spiega: «Quando ero picco-la non capivo bene cosa inten-desse dire. Poi ho imparato astare attenta, ad osservare papàmentre preparava da mangiare.Da giovane aveva fatto il cuoco,durante il servizio di leva. E gliera rimasta la passione nel san-gue». Quella di Florina, al di làdelle sue origini, è una gastro-nomia tutta italiana e moltopiemontese. «La cucina rumenaè molto pesante e qui ha menomercato. Ho provato a propor-la i primi tempi, quando nonavevo ancora la certificazioneper trattare gli alimenti biologi-ci, ma non funzionava». La de-cisione di occuparsi di alimentibiologici nasce da una sceltafatta a titolo personale. «In casasono già sette anni che mangia-mo solo prodotti biologici. Hoiniziato per motivi di salute:non stavo bene, non digerivo.Così ho cambiato alimentazio-ne e ho scoperto che stavo me-glio». Florina prepara molti

piatti sfiziosi nel suo negozio-laboratorio. Innanzitutto la pa-sta fresca: lasagne, gnocchi,agnolotti alla piemontese. «Unamico che ha fatto il cuoco a Pi-nerolo e che ora è in pensionemi insegna molte ricette tipi-che», racconta sorridendo. Poici sono le insalate di pasta, so-prattutto durante la bella sta-gione, gli arrosti, le verdure gri-gliate, le torte salate. «Ho unaclientela che mi chiede una cu-cina leggera, con pochi grassi,senza burro. Faccio molta at-tenzione anche a chi è vegano,preparando per esempio unamaionese senza uova, con lattee uova di soia. La maionese pertutti, invece, la preparo conl’uovo sodo, così non c’è il ri-schio della salmonella e la pos-sono mangiare in tutta sicurez-za anche i bambini ed è co-munque più digeribile». Florinaorganizza anche catering per ce-ne e buffet a casa e feste di com-pleanno con tutte le portate,dall’antipasto al dolce. E alcunipiatti li realizza su richiesta delcliente che viene poi a ritirarliin negozio. Infine, Florina pre-para i dolci: crostate alla frutta,muffin alle arance; tutti dolcisemplici, casalinghi. Le arance,rigorosamente biologiche, arri-vano dalla Sicilia. E sono tra ipochi ingredienti non a chilo-metro zero presenti nella suacucina. Tutte le materie prime

che utilizza, compresi il sale e ilpepe, sono biologici e proven-gono dal territorio provinciale:le verdure arrivano da un’azien-da agricola di Chieri e le carnida un’azienda agricola di Bor-garo. «La mia impressione -spiega - è che oggi i miei clientivengano qui perché amano ilprodotto biologico. Alcune per-sone anziane però si stanno av-vicinando alla mia gastronomiaperché dopo aver provato lamia cucina scoprono che digeri-scono meglio: qualcuno attri-buisce questo risultato al fattoche uso solo prodotti biologici equindi più sani, qualcuno inve-ce al mio modo di cucinare. Ioringrazio tutti per la preferen-za». I clienti di Florina sono ditutte le età, giovani e meno gio-vani. «Molti clienti - conclude -hanno trovato nel mio negoziola soluzione ai loro problemi: sipuò mangiare bene e a casa pro-pria ad un prezzo contenuto an-che se i ritmi del lavoro nonconsentono di fare la spesa e cu-cinare tutti i giorni». E per age-volare i suoi clienti, soprattuttoquelli più giovani che lavoranofuori Pinerolo, Florina tieneaperto il negozio fino alle 13 lamattina e fino alle 20 la sera(al.st). Si invitano i Soci CNA araccontare la propria esperien-za imprenditoriale al CorriereArtigiano: tel. 011.1967.2152-2121, [email protected]

23Intervista

Mioara Florina Blanaru, Socia della CNA, ha aperto la prima bio-gastronomia di Pinerolo

Vieni perché è bio, torni perché è buonoDa una buona abitudine di consumo ad un progetto d’impresa solido che ha messo radici

n°1 - gennaio-febbraio 2014

Mioara Florina Blanaru presenta unadelle sue specialità; accanto, la vetri-na della sua bio-grastronomia

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n°1 - gennaio-febbraio 2014

«Quando a scuola nonsapevo cosa fare, riem-

pivo i buchi». Inizia così, conuna battuta scanzonata, tipicadel suo carattere, la lunga inter-vista a Glauco Giacomelli, do-cente di tecnologia delle scuolemedie dei quartieri più difficilidi Moncalieri, oggi in pensio-ne, con una laurea in materieletterarie ad indirizzo storico intasca e la passione per il rugbynel cuore e nella testa. Un per-sonaggio eclettico, particolar-mente attento al ruolo socialedella sua professione, vissutaper una vita intera come unaspecie di missione durante lasua lunga carriera di insegnan-te. Carriera iniziata alla mediaLuigi Pirandello di Moncalierinella seconda metà degli anniSettanta, subito dopo l’Univer-sità, e conclusasi nel 2006, sem-pre a Moncalieri, alla mediaMaria Clotilde di Savoia, pocoprima di incontrare tangenzial-mente la CNA Torino. Per lui,torinese di nascita e tuttora diresidenza, Moncalieri è statauna lenta scoperta. Della cittàdel Castello Sabaudo e del Pro-clama Carloalbertino, Giaco-melli ha sempre frequentato,per mestiere, i borghi più soffe-renti, le periferie rimaste spessoin ombra: prima Borgo SanPietro e poi Borgo Santa Mariache nella pietà dei nomi giàevocano tutta la sofferenzaumana e il desiderio di riscattodei loro residenti. Un riscattopossibile che, da laico convinto,per Giacomelli deve arrivare suquesta terra, attraverso un per-corso di educazione e di cresci-ta delle persone. Un percorsoche deve iniziare proprio dallascuola e che grazie allo sport,anche quello duro come ilrugby, che insegna a governarelo scontro facendolo diventarealtro rispetto alla violenza fine ase stessa, può diventare portato-

re di messaggi di solidarietà eun potente propulsore di socia-lizzazione. «Negli anni ‘80,Borgo San Pietro era una dellemete di destinazione della se-conda massiccia ondata migra-toria dal sud Italia innescatadalle dinamiche del nuovo cicloespansivo della Fiat. Molti era-no calabresi». In pochi anni, ilborgo sarebbe arrivato a 22 mi-la abitanti, quasi un terzo deltotale della popolazione nel co-mune di Moncalieri. Naturaleche questo fenomeno si portas-se dietro una urbanizzazione di-sordinata e un contesto socialespesso sofferente per le diffi-coltà oggettive di adattamentoe una integrazione un po’ forza-ta. In questo mondo Giacomel-li ha iniziato il suo non sempli-ce cammino, al fianco dei ra-gazzi che rischiavano di diven-tare i frutti più acerbi di quel-l’ondata migratoria. Ragazzi dacoinvolgere, da motivare alla vi-ta, da educare ai valori dell’one-stà e della legalità. E la via scel-ta da Giacomelli fu quella delrugby, sport non convenzionalein un’Italia malata di calcio, lavera grande passione della sua

vita: Glauco è stato, infatti, unex giocatore del Cus TorinoRugby, la società del centrosportivo dell’Università di Tori-no. E proprio dal Cus arrivaro-no i due allenatori della primasquadra fondata da Giacomelliper gli studenti della media Pi-randello: «Erano due inglesigrandi e grossi. Andavamo aprenderli a casa o in qualchepub e li portavamo in tram aMoncalieri. Uno dei due eracosì robusto che riusciva a ma-lapena ad entrare nel mezzo».L’impegno era di un paio di ap-puntamenti a settimana, sfrut-tando quelle famose «ore bu-che» che il ministero della Pub-blica istruzione ha sempre defi-nito «complementari» allo stu-dio e nelle quali, spesso, lescuole non sanno cosa far fareai ragazzi. Il campo da gioco,un po’ improvvisato, era il«Campo Maina», un terrenocoltivato a patate proprio a ri-dosso della scuola. Era nato co-sì, ufficialmente, il MoncalieriRugby. I ragazzi, dai 12 ai 18anni, erano organizzati nelledue categorie previste a queltempo dalla Federazione Italia-na Rugby (Fir): Aquile e Aqui-lotti. La società, pur con i mo-desti mezzi a disposizione, rag-giunse subito livelli importanti:«Siamo stati ammessi due voltealle semifinali italiane e ci sia-mo scontrati con squadre for-

tissime che ci hanno massacratoma riempito d’orgoglio». Dopoalcuni anni, però, Giacomellilascia la società per motivi per-sonali. Un lungo viaggio in In-dia lo allontanerà per alcunimesi da Moncalieri e la squadraverrà lasciata a Francesco Crosache la porterà avanti solo per iseniores, capitalizzando gli annidi selezione di giovani talentifatta da Giacomelli. Il Monca-lieri Rugby arriverà in serie C,ma senza un vivaio giovanile fi-nirà con l’esaurire presto la suaspinta propulsiva e la sua capa-cità di rinnovamento. Prima lasocietà rimane senza camposportivo e gioca a Torino in viaGermagnano, vicino al canilemunicipale, sui terreni concessiin prestito dal Cus, poi quandoverrà meno la sua capacità disostenersi economicamente ce-derà definitivamente i propri ti-toli sportivi allo stesso Cus. Tra-scorreranno quasi venti anni daquel momento alla rifondazio-ne del Moncalieri Rugby daparte di Glauco Giacomelli checon la stessa voglia di fare e dimettersi in gioco dei suoitrent’anni appena compiuti,poco prima di andare in pen-sione, nel 2006, riprenderà inmano il suo vecchio progettoda docente della media MariaClotilde a Borgo Santa Maria,supportato da una Preside dina-mica come l’ex assessore allaCultura di Moncalieri, MariaGiuseppina Puglisi. Borgo San-ta Maria confina con Borgo SanPietro non solo da un punto divista geografico: si tratta di unaltro quartiere difficile, dovel’integrazione mai completatadelle famiglie emigrate dal sudItalia si è recentemente scontra-ta con le nuove ondate migrato-rie dal sud del mondo. «Appenaarrivato in questa nuova scuolami trovai di fronte a quelle che

Rugby, intervista a Glauco GiacomelliQuando lo sport è integrazione socialeMoncalieri, occhi puntati sul futuro di una squadra nata per affrontare il disagio giovanile

Intervista24

Foto di gruppo del Moncalieri Rugby,stagione 2008/2009: da questa squa-dra Glauco Giacomelli ha selezionatomolti talenti che oggi compongonol’attuale prima squadra di Serie C del-la società sportiva

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Intervista 25

io chiamo facce da rugby e perme fu naturale pensare allarifondazione del Moncalieri»,dice sorridendo Glauco. Così,insieme a vecchi e nuovi amicil’avventura ricomincia. A «faresquadra» con Giacomelli ci so-no Stefano Schettini e sua sorel-la Emanuela, due insegnanti disostegno della Clotilde; LicioGaiola che già aiutava Glauconella vecchia squadra; la figliadi Francesco Crosa, Paola, chediventerà Presidente. «Arruo-lammo diversi ragazzi, risco-prendo in alcuni degli ex gioca-tori di rugby. Il primo annopartimmo già con una quaran-tina di giovani». La nuova so-cietà utilizza, a pagamento, ilCampo Santa Maria A, curiosadenominazione urbanistica diun’area sportiva attrezzata piut-tosto fatiscente vicino alla scuo-la media. Lì la società rimarràfino al 2008, quando con l’u-scita del bando comunale perl’assegnazione della concessionedei campi sportivi il MoncalieriRugby ottiene per dieci anni ilcampo a fianco, il Santa MariaB dopo aver costituito un’Asso-ciazione temporanea di impresecon la società calcistica CarloAlberto di Moncalieri, per faremassa critica e stare dentro aiparametri del bando. L’alleanzatra le due squadre è vincentesotto il profilo pratico perchéporta in dote il nuovo camposportivo, decisamente di qualitàsuperiore al precedente, ma ri-sulta alla lunga difficile da so-stenere per la disparità dimen-sionale delle due società: ilMoncalieri Rugby, più piccolodel Carlo Alberto, si ritrova agiocare quasi sempre in trasfer-ta, a Chieri e a Carmagnola.Così si arriva al 2012, l’annodella svolta per la società sporti-va moncalierese che intanto ècresciuta di livello agonistico edi dimensioni con sei squadre -una in serie C, una under 18,una under 16, una under 14,una under 12 e una under 10 -150 iscritti e un campo da gio-co regolamentare e omologatodalla Fir, il Santa Maria B, or-mai definitivamente assegnato.Risultati raggiunti anche grazie

al sostegno di importanti spon-sor locali come la Amt di Anto-nella Tenore, Presidente della

Sede territoriale della CNA diMoncalieri, sostenitrice dal2010 e ispiratrice dei più recen-ti progetti di crescita della so-cietà sportiva. Nel 2011, Gia-

comelli, insieme ad AntonellaTenore, partecipa ad un bandoregionale per l’impiantistica

sportiva con l’obiettivo di ri-qualificare un’area di 22 milametri quadri che si trovava pro-prio a fianco del campo SantaMaria, occupata da una discari-ca dismessa di materiali edili. Ilprogetto punta tutto sulle ener-gie rinnovabili e sull’autosuffi-cienza energetica della società econvince: viene premiato dallaRegione Piemonte con 80 mila

euro, attirando a sua volta l’at-tenzione della Fir che nel 2013ne assegnerà altri 50 mila. Re-stano tuttavia da affrontaregrandi problemi gestionali peruna società cresciuta in frettagrazie all’entusiasmo dei suoifondatori che deve ora consoli-dare i risultati raggiunti e ri-mangono aperte alcune que-stioni con la Città di Moncalie-ri sulla bonifica dell’ex discari-ca. «Confidiamo nel supportodell’Amministrazione comuna-le» spiegano Giacomelli e Teno-re, convinti della bontà del lorooperato e dell’impegno profusofino a questo momento per unprogetto di alto valore sociale.«Stiamo lavorando e lottandoogni giorno per il recupero deiragazzi e delle loro famiglie»,spiega Tenore. Il rugby, del re-sto, non è solo uno sport: è unostile di vita perché insegna atrovare una meta attraverso ilsacrificio, la responsabilità, latolleranza, l’aggregazione, il ri-spetto e la legalità (al.st).

n°1 - gennaio-febbraio 2014

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Glauco Giacomelli e la Presidente del-la Sede territoriale CNA Moncalieri,Antonella Tenore, allo Stadio Olimpicodi Torino per la partita Italia-Australiadel 9 novembre scorso

Daniele Vaccarino è il12esimo Presidente na-

zionale della CNA, ma anche ilprimo piemontese. Imprendito-re metalmeccanico, Vaccarino ènato nel 1952 in provincia diTorino, dove vive e lavora. Spo-sato, due figli. Figlio d’arte, ilpapà era un artigiano metal-meccanico, dal 1987 è ammini-stratore della Carmec Srl. Presi-dente della CNA Torino, è sta-to vice Presidente della Cameradi commercio del capoluogopiemontese fino ad ottobre2013. Vaccarino è stato eletto altermine di una fase congressua-le che si è svolta in tutta Italia. Idelegati-elettori, circa 300, chehanno indicato, a voto segreto,il nuovo Presidente CNA sonostati legittimati da circa 9 milaimprenditori che, a loro volta,sono stati delegati dai circa 40mila imprenditori che hannopartecipato alle Assemblee svol-

tesi in tutta Italia. Daniele Vac-carino ha ottenuto il 69% deivoti. L’inseguitore, Valter Tam-burini ha ottenuto il 30%. Leschede bianche sono state l’1%.Il nuovo Presidente CNA prati-ca sci, trekking, motociclismo ecalcetto. Appassionato di viaggie di conoscenza dei popoli, Vac-carino ha partecipato a nume-

rose iniziative umanita-rie in Africa ed ha an-che contribuito a realiz-zare una scuola di cera-mica in Israele, dovestudiano insieme giova-ni israeliani e palestine-si. L’elezione di DanieleVaccarino è avvenutanella serata del 12 di-cembre, al termine dellaprima giornata dei lavo-ri dell’Assemblea nazio-nale elettiva CNA che siè conclusa il 14 dicem-bre. Vaccarino è suben-

trato all’emiliano Ivan Malavasie rimarrà in carica fino alla finedel 2017. Il 16 giugno scorso,Daniele Vaccarino era statoconfermato alla guida dellaCNA Torino per il suo secondomandato consecutivo. A seguitodel nuovo incarico nazionale èprevisto un avvicendamento al-la guida della CNA Torino.

Vaccarino, 12esimo Presidente CNAÈ il primo piemontese che guida l’Associazione a livello Italia

Daniele Vaccarino

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Aun anno di distanzadalla mostra dedica-

ta ad Antonio Fontanesi,la Fondazione Accorsi-Ometto di Torino ospitanelle sale del museo divia Po una rassegna mo-nografica intitolata L’O-riente di Alberto Pasini.La mostra, in corso dal 7febbraio al 29 giugnoprossimi, rappresenta ilsecondo appuntamentocon gli omaggi alla pittu-ra dell’800 e affronta ilperiodo orientalista delpittore emiliano, nato aBusseto, in provincia diParma, il 3 settembre1826, e morto a Cavoret-to il 15 dicembre 1899. Accantoa una sessantina di opere, per lopiù di collezionisti privati, saràesposta per la prima volta unaserie di fotografie e di disegni,appartenenti ai discendenti delpittore, testimonianza storicafondamentale per comprende-re il vissuto del grande artista.Esistono numerose analogie traFontanesi e Pasini: entrambi at-tivi nel XIX secolo, nacquero inEmilia, da famiglie economica-

mente disagiate, dopo essersiformati in accademie provincia-li (Reggio per Fontanesi, Parmaper Pasini) e accorsero comevolontari alla prima guerra diindipendenza. A Torino espose-ro alla Promotrice in numeroserassegne e si stabilirono defini-tivamente nella capitale sabau-da, diventando piemontesi d’a-dozione: Pasini, in particolare,anche per via delle sue fre-quentazioni con artisti pede-

montani e della specialeamicizia con il collegaCarlo Felice Biscarra, suogrande ammiratore, nel1870 decise di vivere inPiemonte in una ridentevilla con tenuta, a Cavo-retto. Pasini, che nellaprima giovinezza fu unabile litografo, si trasferìa Parigi nel 1851, dovecominciò a trarre ispira-zione nei suoi paesaggidalle novità della scuoladi Barbizon. Nel 1855,riuscì ad aggregarsi allamissione diplomaticaBourée presso lo scià diPersia, compiendo unlungo viaggio nel favo-

loso «Oriente». Al suo ritorno aParigi, dopo due anni, sanzionòil proprio addio alla litografiacon una splendida serie di do-dici vedute. Con i dipinti dedi-cati all’Oriente, realizzati da chi iluoghi li aveva visti e vissuti dalvero, al contrario della maggiorparte dei suoi colleghi che inve-ce lavoravano nell’orientalismodi convenzionali fantasie, ac-quistò rapidamente una larganotorietà, assecondata dall’abi-le professionalità del propriomercante, il celebre AdolpheGoupil. Non fu che una primaesperienza, ribadita in successi-vi viaggi in Egitto, Sinai, Palesti-na, Libano e Siria durante il1859, a Costantinopoli nel 1867e di nuovo nel 1869. Fu proprioal secondo ritorno da Istanbulche, a Torino, Pasini trattò l’ac-quisto della casa di Cavoretto,che gli tornò comodo rifugio,l’anno successivo, per sfuggireal conflitto franco-prussiano esi rivelò logisticamente «strate-gica» per i suoi interessi parigi-ni. Per informazioni: Museo Ac-corsi-Ometto, via Po 55, tel.011.837.688, www.fondazio-neaccorsi-ometto.it - Ingressoscontato per i Soci CNA

Cultura e arte26n°1 - gennaio-febbraio 2014

Alberto Pasini, Mercato orientale, 1870, collezione privata

NASCE L’ARCHIVIO FRANCESCOTABUSSO. Per volontà dellafamiglia, Torino diventapunto di riferimento perstudiosi, collezionisti epersone interessate allaconoscenza dell’opera edella vita del pittore Fran-cesco Tabusso (Sesto SanGiovanni 1930 -Torino2012). Al fine di salvaguar-dare il consistente patri-monio artistico e docu-mentario, l’Archivio pro-muoverà ricerche storico-critiche, iniziative editoria-li, esposizioni legate all’ar-tista, auspicando la colla-borazione con Istituzioni,Enti, Musei. Il primo pro-getto dell’Archivio è lapubblicazione del catalo-go generale dei dipinti diTabusso, di cui è stata av-viata la schedatura, in-sieme al riordino del ric-co materiale d’archivio.Materiale fotografico,corrispondenza, rassegnastampa, cataloghi, mono-grafie documentano circasessant’anni di attività arti-stica (nella foto, «Ragazzabergamasca», 1965). Info:[email protected] -www.archiviotabusso.it

Tabusso

Un lungo viaggio nel favoloso Oriente:Palazzo Accorsi rende omaggio a PasiniIn via Po, a Torino, fino al prossimo 29 giugno sono esposte una sessantina di preziose tele

Da gennaio ci sono gli sconti su visite collettive e gadget

Museo del Toro, convenzione CNACNA Torino invita i propri Soci a visitare il «Museo del Grande To-rino e della Leggenda granata» ospitato a Grugliasco, presso Vil-la Claretta Assandri, via La Salle 87. In questo museo è racconta-ta con passione ed orgoglio non solo la storia di una grande so-cietà sportiva, ma anche di un pezzo della storia di Torino e del-l’Italia del Dopoguerra di cui questa società è stata un simbolo.Vi sono custoditi preziosi cimeli, come le maglie dei giocatoridei primi decenni di vita della Società, quella che ebbe nel con-te Enrico Marone Cinzano il proprio benefattore. E testimoniati igrandi successi sportivi che hanno preceduto la tragedia di Su-perga del 4 maggio 1949, per arrivare ai nostri giorni. La con-venzione Soci CNA, siglata a gennaio, prevede lo sconto del 10%per l’acquisto dei gadget museali e la riduzione da 5 a 3 euro perl’ingresso infrasettimanale di comitive. Orari: sabato 14-18 e do-menica, 10-18. Info: www.ilgrandetorino.net

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