SENATODELLAREPUB'BLICA · 2011. 3. 21. · GOTTO,OTTAVIANI,PINNA, TOLOMELLI ePASTI. ~ «Norme...

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SENATO DELLA REPUB'BLICA VIII LEGISLATURA 88a SED\J1lA PUBBLICA RESOCONTO STENOGRAFICO LUNEDì Il FEBBRAIO 1980 Presidenza del presidente FANFANI, indi del vice presidente CARRARO INDICE AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU. DIZIO Deferimento di domanda all'esame della Giunta delle elezioni e delle immunità par. lamentari .. . . . . Pago 4653 Presentazione di relazioni 4653 4652 Trasmissione di domanda CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM- BLEA (5-14 febbraio 1980) Variazione . . . . . . . . . . . . . 4706 CASSA PER IL MEZZOGIORNO Trasmissione di decreti interrriinisteriali ri. guardanti l'aAprovazione del bilancio 4653 CONGEDI . . . . . . . . . . . . . . 4651 I CORTE DEI CONTI Trasmissione di relazione sulla gestione fi. nanziaria di ente .. Pago 4653 DISEGNI DI LEGGE Annunzio di presentazione . . . . ., 4651 Deferimento a Commissione permanente in sede deliberante . . . . . . . . . 4706 Deferimento a CommissiQne permanente in sede deliberante di disegno di legge già deferito alla stessa Commissione in sede referente . . . . . . . . . . . 4652 Deferimento a Commissioni permanenti in sede referente. . . . . Presentazione di relazioni 4651 4652 Seguito della discussione «Delega al Governo' per il riordinamento della docenza universitaria» (626) (Appro- vato dalla Camera dei deputati): PRESIDENTE . . . 4654 e passim AGRIMI (DC) .4664, 4673, 4677 TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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SENATO DELLA REPUB'BLICAVIII LEGISLATURA

88a SED\J1lA PUBBLICA

RESOCONTO STENOGRAFICO

LUNEDì Il FEBBRAIO 1980

Presidenza del presidente FANFANI,indi del vice presidente CARRARO

INDICE

AUTORIZZAZIONI A PROCEDERE IN GIU.DIZIO

Deferimento di domanda all'esame dellaGiunta delle elezioni e delle immunità par.lamentari .. . . . . Pago 4653

Presentazione di relazioni 4653

4652Trasmissione di domanda

CALENDARIO DEI LAVORI DELL'ASSEM-BLEA (5-14 febbraio 1980)

Variazione . . . . . . . . . . . . . 4706

CASSA PER IL MEZZOGIORNO

Trasmissione di decreti interrriinisteriali ri.guardanti l'aAprovazione del bilancio 4653

CONGEDI . . . . . . . . . . . . . . 4651I

CORTE DEI CONTI

Trasmissione di relazione sulla gestione fi.nanziaria di ente .. Pago 4653

DISEGNI DI LEGGE

Annunzio di presentazione . . . . ., 4651

Deferimento a Commissione permanentein sede deliberante . . . . . . . . . 4706

Deferimento a CommissiQne permanentein sede deliberante di disegno di leggegià deferito alla stessa Commissione insede referente . . . . . . . . . . . 4652Deferimento a Commissioni permanenti insede referente. . . . .

Presentazione di relazioni

4651

4652

Seguito della discussione

«Delega al Governo' per il riordinamentodella docenza universitaria» (626) (Appro-vato dalla Camera dei deputati):

PRESIDENTE . . . 4654 e passimAGRIMI (DC) .4664, 4673, 4677

TIPOGRAFIA DEL SENATO (1200) ~ 4

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Smato della Repubblica ~ 4650 ~

Il FEBBRAIO 1980

VII I Leg islatum~~~~.~~.~.~~~~.,...~.~~~~~~~.~~~~~~"

ASSEl\IBLEA. RESOCONTO 5TF~,;nGn\f'i."88a SEDUTA

AMADEO (DC) Pago 4693BARTOLOMEI(DC) '. , 4737BEVILACQUA(DC) . . 4715BUZZI (DC), relatore 4667 e passimCARRARO(DC) 4673CHIARANTE(PCl) 4668 e passimCOLELLA (DC) . ,4654, 4692, 4725D'AMELIO (DC) 4696DI LEMBO (DC) 4727FAEDO (DC) 4720JANNELLI (PSI) 4691 e passimMARAVALLE(PSI) 4701 e passimPARRINO (PSDl) . . 4701PERNA (PCl) . .4727, 4738PISTOLESE (MSl~DN) 4665 e passimRASTRELLI(MSl~DN) 4668 e passimRUHL BONAZZOLAAda Valeria (PCl) .4700, 4702SANTALCO(DC), 4690e passim

SAPORITO (DC) . . 4691 e passimSCARDACCIONE(DC) , . . . 4701SICA(DC) . . . . 4689SPADACCIA(Misto-PR) 4674 e passimSPADOLINI (PRl) . . 4660 e paSSiJJJ

STANZANIGHEDINI (Misto~PR) 4666 e passimULIANICH (Sin. Ind.) . . . . 4675

*VALITUTTI, ministro della pubblica istru-

zione . . . . . . . . . . . 4666 e passim

ENTI PUBBLICI

Annunzio di richiesta di parere parlamenta~re su proposte di nomine .

'. . . Pago 4653

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Annunzio 4742

Annunzio di risposte scritte ad interroga~zioni 4742

Per lo svolgimento di una interrogazione:

PRESIDENTE . . . . . . . . . . . . . 4741COLOMBO,ministro delle poste e delle teleco-municazioni 4742ROSI (DC) 4741

, ORDINE DEL GIORNO PER LE SEDUTEDI MARTEDI' 12 FEBBRAIO 1980 4746

PARLAMENTO EUROPEO

Trasmissione di risoluzione . , , . , . 4653

PETIZIONI

Annunzio 4654

N. B. ~ L'asterisco indica che il testo del di-scorso. non è stato restituito corretto dall'oratore.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4651 ~

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del presidente F A N F A N I

P RES I D E N T E. La seduta è aperta(ore 17).

Si dia lettura del processo verbale.

F I L E T T I , segretario, dà lettura delprocesso verbale della seduta pomeridianadel 7 febbraio.

P RES I D E N T E. Non essendovi os-servazioni, il processo verbale è approvato.

Congedi

P RES I D E N T E. Hanno chiesto con-gedo i senatori Cacchioli, Cerami, Dal Falco,Giacomelti, Granelll, Lapenta e Tanga pergiorni 2 e Pedini per giorni 4.

Annunzio di presentazionedi disegni di legge

P RES I D E N T E. In data 8 febbraio1980 sono stati presentati i seguenti disegnidi legge di iniziativa dei senatori:

CAROLLO, BOLDRINI, GATTI, LA PORTA, MAR-GOTTO, OTTAVIANI, PINNA, TOLOMELLI e PASTI.~ « Norme per la determinazione del fabbi-sogno edilizio per l'accesso del personale mi-litare alla abitazione nell'ambito del pianodecennale per l'edilizia residenziale ed inrelazione al programma di alloggi di servi-zio per gli appartenenti alle forze armate»(717);

TOLOJ\tIELLI, CORALLO, GIUST, LEPRE e PASTI.~ «Modifiche ed integrazioni alle leggi 18agosto 1978, n. 497, e 5 agosto 1978, n. 457,dirette a facilitare l'acquisizione da partedel Ministero della difesa di immobili da de-stinare ad alloggi e servizi per le forze ar-mate}) (718);

SCARDACCIONEe FERRARANicola. ~ « Auto-rizzazione di spesa per la definizione dei pro.

I

cedimenti amministrativi relativi alle operedi irrigazione e di bonifica finanziate entroil 31 dicembre 1977» (719).

AnnW1zio di deferimento di disegni di leggea Commissioni permanenti ~ in sede refe-rente

P RES I D E N T E. In data 8 febbraio1980, i seguenti disegni di legge sono sta-ti deferiti in sede referente:

alla sa Commissione permanente (Lavo-ri pubblici, comunicazioni):

« Intervento del Fondo centrale di garan-zia per le esigenze finanziarie di alcune so-cietà autostradali» (672), previ pareri dellala e della sa Commissione;

alla jja Commissione permanente (Lavo-ro, emigrazione, previdenza sociale):

Deputati FERRARI MARTE ed altri; BOFFAR-DI Ines ed altri. ~ « Soppressione dell'Entenazionale di previdenza e assistenza delleostetriche e nuova disciplina dei trattamentiass.istenziali e previde!nziali per le ostetri-che}) (683) (Approvato dalla 13a Commissio-ne permanente della Camera dei deputati),previ pareri della la, della sa e della 12a Com-missione.

I seguenti disegni di legge sono stati de-feriti in sede referente:

alla sa Commissione permanente (Pro-grammazione economica, bilancio, parteci-pazioni statali):

« Conversione in legge del decreto-legge 24gennaio 1980, n. 8, concernente aumento delfondo di dotazione dell'ENI per l'acquisizio-ne delle società Chimica del Tirso e Fibradel Tirso e per il risanamento del settore

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Senato della Repubblica ~ 4652 ~ VIII Legislatura

88" SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO Il FEBBRAIO 1980

fibre dell'ENI» (686), prev.i pareri della l"e della IO" Commissione;

alla 12a Commissione permanente (Igienee sanità):

FABBRI ed altri. ~ « Divieto della propa~ganda pubblicitaria dei prodotti da fumo eprescrizioni per le confezioni di sigarette edi tabacco» (670), previ pareri della 2a edella 6" Commissione.

Annunzio di deferimento a Commissione per-manente in sede deliberante di disegno dilegge già deferito alla stessa Commissionein sede referente

P RES I D E N T E. Su richiesta della12" Commissione permanente (Igiene e sani~tà), in data 8 febbraio 1980, è stato deferitoin sede deliberante alla Commissione stessail seguente disegno di legge, già assegnatoa detta Commissione in sede referente:

« Norme sulla produzione e sul commer~cio dei prodotti cosmetici e di igiene perso~naIe ed attuazione della direttiva n. 76/768approvata dal Consiglio dei ministri dellaCEE il 27 luglio 1976» (483).

Annunzio di presentazione di relazioni

P RES I D E N T E. A nome della3a Commissione permanente (Affari esteri),il senatore Dal Falco ha presentato le rela~zioni sui seguenti disegni di legge:

«Ratifica ed esecuzione dell'Accordo dicooperazione culturale e scientifica tra l'Ita~lia ed il Portogallo, firmato a Lisbona il24 marzo 1977» (272);

« Ratifica ed esecuzione dell'Accordo trail Governo degli Stati Uniti d'America e ilGoverno della Repubblica italiana per gliscambi tra i due Paesi nel campo dell'istru~zione e della cultura, firmato a Roma il15 dicembre 1975» (342).

A nome della sa Commissione permanen~te (Programmazione economica, bilancio,

partedpazioni statali), il senatore Giaco-metti ha presentato la relazione sul seguen~te disegno di legge:

«Conversione in legge del decreto~legge11 gennaio 1980, n. 3, recante conferimentostraordinario di fondi alla GEPI . s.p.a.»(646).

A nome della 6" Commissione permanen-te (Finanze e tesoro), in data 9 febbraio1980, il senatore Triglia ha presentato unarelazione unica sui seguenti disegni di legge:

« Conversione in legge del decreto~legge30 dicembre 1979, n. 662, recante norme perl'attività gestionale e finanziaria degli entilocali per l'anno 1980» (642);

« Norme particolari in materia di finan~za locale» (332);

COSSUTTAed altri. ~ « Provvedimenti perla finanza locale per il 1980» (446);

CIPELLINI ed altri. ~ Provvedimenti ge~

nerali e particolari per la finanza locale1980» (486).

A nome della 8a Commissione permanen-te (Lavori pubblici, comunicazioni), in data9 febbraio 1980, il senatore Gusso ha pre~sentato la relazione sul seguente disegnodi legge:

«Conversione in legge del decreto-legge11 gennaio 1980, n. 4, concernente lo studiodelle soluzioni tecniche da adottare per lariduzione delle acque alte nella laguna ve-neta» (645).

Annunzio di trasmissione di domandadi autorizz'azione a procedere in giudizio

P RES I D E N T E. Il Ministro di gra~zia e giustizia ha trasmesso la seguentedomanda di autorizzazione a procedere ingiudizio:

contro il senatore PISANÒ,per il reato d.icalunnia (articolo 368 del codice penale)(Doc. IV, n. 26).

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Senato della Repubblica ~ 4653 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Annunzio di deferimento all'esame dellaGiunta delle elezioni e delle immunità par-lamentari di domanda di autorizzazione aprocedere in giudizio

P RES I D E N T E. La domanda diautorizzazione a procedere in giudizio an-nunciata nella seduta del 6 febbraio 1980

~ Doc. IV, n. 25 ~ è stata deferita all'esa-

me della Giunta delle elezioni e delle im-munità parlamentari.

Annunzio di presentazione di relazioni sudomande di autorizzazione a procedere ingiudizio

P RES I D E N T E. In data 7 febbraio1980, a nome della Giunta delile elezioni edelle immunità parlamentari, il senatore Ric-ci ha presentato le seguenti relazioni:

sulla domanda di autorizzazione a pro-cedere contro il senatore Talamona (Doc. IV,n. 2);

sulla domanda di autorizzazione a pro-cedere contro il senatore Franco (Doc. IV,n. 14);

suNa domanda di autorizzazione a pro-cedere contro il senatore Pisanò (Doc. IV,n. 18).

Annunzio di relazione della Corte dei contisulla gestione finanziaria di ente

P RES I D E N T E. Il Presidente dellaCorte dei conti, in adempimento al dispo-sto dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958,n. 259, ha trasmesso la relazione concernen-te la gestione finanziaria dell'Ente nazionaleassistenza lavoratori, per gli esercizi dal 1971al 1977 e per il periodo 10 gennaio- 7 novem-bre 1978. (Doc. XV, n. 25).

Tale documento sarà inviato alla Commis-sione competente.

Annunzio di trasmissione di decreti intermi-nisteriali riguardanti l'approvazione del bi-lancio della Cassa per il Mezzogiorno

P RES I D E N T E. Il Ministro per gliinterventi straordinari nel Mezzogiorno, aisensi dell'articolo 19 del testo unico delleleggi sugli interventi straordinari nel Mezzo-giorno, approvato con decreto del Presiden-te della Repubblica 6 marzo 1978, n. 218, hatrasmesso i decreti interministeriali del 17gennaio 1980 riguardanti l'approvazione delbilancio della Cassa per ill Mezzogiorno pergli anni 1975 e 1976 (Doc. XXXVI, nn. 1e 2).

I predetti documenti saranno trasmessi al-la sa Commissione permanente.

Annunzio di richieste di parere parlamentaresu proposte di nomine in ente pubblico

P RES I D E N T E. Il Ministro per ilturismo e lo spettacolo ha inviato, ai sensidell'articolo 1 della legge 24 gennaio 1978,n. 14, le richieste di parere parlamentaresulle proposte di nomina del dottor Saturni-no Manfredi e del dottor Ernesto G. Laura,rispettivamente, a presidente e a vice pre-sidente del Centro sperimentale di cinema-tografia.

Tali richieste, ai sensi dell'articolo 139-bisdel Regolamelnto, sono state deferite alla 7aCommissione permanente (Istruzione pubbli-ca e belle arti, ricerca scientifica, spettaco-lo e sport).

Annunzio di trasmissione di risoluzioneapprovata dal Parlamento europeo

P RES I D E N T E. Il Presidente delParlamento europeo ha trasmesso il testodi una risoluzione, a;pprovata da quell'As-semblea, concernente l'intervento sovieticoin Afghanistan.

Tale risoluzione sarà trasmessa alle Com-missioni permanenti 3a, 4a, 6a, loa e allaGiunta per gli affari delle Comunità europee.

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Senato della Repubblica ~ 4654 ~ VIII Legislatura

88a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO Il FEBBRAIO 1980

Annunzio di petizioni

P RES I D E N T E. Invito il senatoresegretario a dare letura del sunto delle peti-zioni pervenute al Senato.

F I L E T T I, segretario:

La signora lole Diamanti, da Lido diOstia (Roma), chiede la reversibilità dell'as-segno annuo vitalizio goduto dai Cavalieridi Vittorio Veneto. (Petizione n. 42);

Il signor Gaetano Noera, da Palermo, chie-de che siano emanate norme di attuazionedell'articolo 40 della Costituzione. (Petizio-ne n. 43);

Il signor Riccardo Tagliabue, da Milano,ed altri chiedono modificazioni alle normeper l'attività gestionale e finanziaria deglientj locali per l'anno 1980. (Petizione n. 44).

P RES I D E N T E. A norma del Re-golamento, queste petizioni sono state tra-smesse alle Commissidni competenti.

Seguito della discussione del disegno dilegge:

« Delega al Governo per il riordinamento del.la docenza universitaria» (626 ) (Appro-vato dalla Camera dei deputati)

P RES I D E N T E. L'ordine del giornoreca il seguito della discussione del disegnodi legge: «Delega al Governo per il riordina-mento della docenza universitaria », già ap-provato dalla Camera dei deputati.

Invito il senatore ColeHa, segretario dellasa CommiS'sione permanente, a dare letturadel parere espresso dalla Commissione stessasugli emendamenti presentati agli articoli 4 eseguenti del disegno di legge in esame.

C O L E L L A. La Commissione program-mazione e bilancio, chiamata ad esprimersi aisensi dell'articolo 100, settimo comma, delRegolamento sugli ~emendamenti trasmessidall'Assemblea, contenuti nel fascicolo n. 3,

in data 8 febbraio 1980, pur esprimendo unparere complessivamente favorevole sugliemendamenti di iniziativa governativa, fapresente che dall'esame sono emerse le sotto-elencate questioni:

1) l'emendamento 7.22, proposto dallaCommissione, è suscettibi~e di produrre mag-giori oneri, peraltro di difficile quantifica-zio1;le;

2) gli emendamenti 7.23 e 12.21, secon-do quanto dichiarato anche dal rappresentan-te del Tesoro, possono anch'essi essere fo-rieri di oneri aggiuntivi;

3) l'emendamento 9.6 non appare tec-nicamente 'appropriato alla luce dei criteriispiratori della recente riforma del bilancioin quanto rinvia alla stessa legge di appro-vazione del bilancio ,la qual'ltificazione del-l'ammontare dei futuri finanziamenti desti-nati alla ricerca scientifica; a tal riguardo,peraltro, va ricordato che il Governo ha pre-annunciato il ritiro dell'emendamento.

Peraltro, per quanto riguarda gli emenda-menti 7.22, 7.23 e 12.21, la Commissione èdell'avviso che gli eventuali maggiori onerida essi derivanti probabillmente possano tro-vare copertura nell'ambito deHa nuova clau-sola proposta dal Governo (emendamento13. 1) sulla base dei rilievi espressi dallaCommissione bilancio ne] parere del 10 gen-naio 1980 e sulla quale la Commissione me-desima si è espressa favorevolmente in data5 febbraio.

Infine va segnalato che nel corso dell' esa-me il rappresentante del Tesoro ha espres-so un avviso contrario a tutti gli emenda-menti di iniziativa parlamentare che prefi-gurano maggiori oneri a carico del bilanciostatale, emendamenti che peraltro non sonostati oggetto di specifico esame da partedella Commissione, che ~ha preferito con-centrare ,la sua attenzione sugli emendamen-ti di inziativa governativa e della Commis-sione di merito. La Commissione bilanciosi riserva a tale riguardo di esprimere il suoparere di volta in volta.

P RES I D E N T E. Comunico che, a se-guito del parere espresso dalla Commissione

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Senato della Repubblica ~ 4655 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASS"CMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

bilancio, sono stati ritirati gli emendamenti7.22 e 9.6.

Passiamo all'esame dell'articolo 4. Se nedia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Art.4.

(Professori ordinari e straordinari)

Le norme delegate devono rivedere lo sta-to giuridico dei professori ordinari e straor-dinari di ruolo con disposizioni dirette:

a) ad attuare una revisione delle proce-dure e dei criteri relativi all'individuazionee alla ripartizione dei posti da mettere a con-corso, secondo piani pluriennali di sviluppodell'università, da definire, in relazione alleesigenze dell'attività didattica e di ricerca,da parte del Ministro della pubblica istru-zione, sulla base di una sistematica indagineconoscitiva, sentite le facoltà ed il Consigliouniversitario nazionale;

b) ad attuare gradualmente, e in ognicaso entro l'anno accademico 1981-1982, unregime di impegno a tempo pieno, incom-patibile con l'esercizio di qualsiasi attivitàprofessionale esterna e con l'assunzione diqualsiasi incarico retribuito, fatta salva laattività scientifica e pubblicistica; a preve-dere la possibilità da parte del professoreordinario e straordinario, con scelta reversi-bile pluriennale da esercitare comunque al-meno sei mesi prima dell'inizio dell'anno ac-cademico, di optare per un regime di impe-gno a tempo definito: compatibile con l'eser-cizio di attività professionali esterne connes-~e con l'insegnamento impartito, incompati-bilmente con attività aventi fine di lucro nonattinenti l'esercizio della professione, incom-patibile altresì con la funzione di rettore, pre-side, membro del consigLio di amministrazio-ne, direttore di dipartimento e direttore deicorsi di dottorato di ricerca; a stabilire, inol-tre, il numero di ore, con un minimo ugualeper tutti i docenti, da dedicare all'attività di-dattica nel corso dell'anno accademico, di-stribuite in forme e secondo modalità da de-finire di intesa tra il docente ed il consiglio

di facoltà nell'ambito della programmazionedell'attività didattica della facoltà stessa; adeterminare gli ulteriori compiti dei profes-sori a tempo pieno, nonchè le modalità, peri professori medesimi, per le consulenze e iliaricerca su contratto o convenzione da ese-guirsi all'interno dell'università. I profes-sori ordinari che optano per l'impegno atempo pieno vengono iscritti in un elencospeciale degli albi professionali ove previstie per lo svolgimento delle attività consentiteda quanto disposto nella presente lettera;

c) ad incentivare la scelta del regime diimpegno a tempo pieno mediante la previ-sione di un trattamento economico superio-re di almeno il quaranta per cento del trat-tamento economico complessivo del corri-spondente personale a tempo definito. Fer-mo restando quanto sopra stabilito, conparticolari disposizioni si provvederà a ri-vedere il trattamento economic9 dei profes-sori universitari con riferimento al tratta-mento economico dirigenziale fissando dif-ferenziazioni tra il trattamento economicodel professore a tempo pieno e quello delprofessore a tempo definito ,in modo che re-sti assicurata in tutti i casi l'anzidetta dif-ferenziazione almeno del quaranta per centoanche con l'eventuale corresponsione di unaindennità di' funzione ai professori a tempopieno che raggiungano l'ultimo parametrodello stipendio nonchè mediante la ridefini-zione dell'ultima classe di stipendio del pro-fessore a tempo definito in coerenza con losviluppo del-le sottostanti classi di stipendiodei professori a tempo definito;

d) ad attuare gradualmente, e in ognicaso entro l'anno accademico 1981-1982, unadisciplina delle incompatibiNtà per i pro-fessori ordinari e. straordinari, che prevedail collocamento in aspettativa, per la duratadella carica, del mandato o dell'ufficio, deiprofessori di ruolo eletti ad Parlamento na-zionale od europeo o comunque investiti diresponsabilità governative o nominati adelevate cariche amministrative, politiche ogiornalistiche, nonchè la determinazione deicriteri per l'eventuale collocamento in aspet-tativa, se richiesto dall'interessato, per ladirezione di istituti e laboratori extra uni-

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Senato della Repubblica ~ 4656 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ;\.SSm-.1BLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

versitari di ricerca. Il periodo dell'aspetta-tiva è utile ai fini della progressione dellacarriera; ai professori collocati in aspettativadeve essere garantita la possibilità di svol-gere, presso l'università in cui sono titolari,cicli di conferenze, attività seminariale eattività di ricerca, anche applicativa;

e) a garantire l'inamovibilità dei profes-sori ordinari e straordinari di ruolo, salva lapossibilità di trasferimento, a domanda del-!'interessato, ad altra facoltà della stessa uni-versità ovvero, dopo un triennio di servizionella medesima sede, presso altra università;

f) a rendere possibile al professore ordi-nario e straordinario, nella salvaguardia del-la libertà di insegnamento e di ricerca e nel-la garanzia di svolgere comunque l'insegna-mento di cui è titolare, di essere temporanea-mente utilizzato, con il suo consenso e~inbase a programmi determinati dal consigliodi facoltà o dal consiglio di corso di laurea,per corsi di insegnamento in materie diverseda quelle di cui è titolare, purchè compresenello stesso raggruppamento concorsuale oin altri raggruppamenti riconosciuti affinida:! Consiglio universitario nazionale, nonchèper attività didattiche aggiuntive rispetto aquelle del corso ufficiale d'insegnamento, in-cluse quelle relative all'insegnamento nellescuole di specializzazione e nelle scuole afini speciali, e quelle relative agli studi peril conseguimento del dottorato di ricerca;

g) a riservare ai professori ordinari estraordinari le funzioni di rettore, presidedi facoltà, direttore di dipartimento, di con-siglio di corso di laurea e di coordinatoredei corsi di dottorato di ricerca. Ai pro-fessori ordinari e straordinari è riservatoinoltre il coordinamento tra i gruppi di ri-cerca. La direzione degH istituti, delle scuo-le di perfezionamento e di specializzazionee di quelle dirette a fini speciali è riser-vata di norma ai professori ordinari e straor-dinari, salvo motivato impedimento;

h) a garantire e a favorire una pienacommutaMlità tra insegnamento e ricerca,consentendo al professore ordinario o straor-dinario, a sua richiesta, sentito il consigliodi facoltà, di dedicarsi periodicamente, se-condo un criterio di rotazione e comunque

complessivamente per non più di due anniaccademici in un decennio, ad esclusive at-tività di ricerca scientifica, anche in istitu-zioni universitarie di ricerca estere, comu-nicandone i risultati al rettore e al consigliodi facoltà, con le modalità di cui alla letteraseguente;

i) a promuovere e a verificare la produ-zione scientifica del professore ordinario. Hprofessore ordinario è tenuto a presentareogni tre anni, al consiglio di facoltà cui ap-partiene, una relazione sul lavoro scientificosvolto nel corso del triennio stesso, correda-ta dagli estremi bibliografici dei lavori ul-timati. Titoli e relazioni devono essere de-positati presso l'istituto di appartenenza eresi consultaMli;

1) a consentire ai consigli di facoltà diaffidare a titolo gratuito a professori ordi-nari e straordinari, con il loro consenso enell'ambito della stessa facoltà, lo svolgi-mento di un secondo insegnamento per ma-teria affine o la supplenza di titolari indispo-nibili, . in caso di comprovata necessità eavesia impossibile provvedere diversamente allaconservazione dell'insegnamento.

La dotazione organica della fascia dei pro-fessori ordinari è fissata in 15.000 posti. Nonpossono essere assegnati posti in soprannu-mero. Le norme delegate stabiliscono le mo-dalità per il riassobimento, nella dotazioneorganica, degli attuali posti in soprannume-ro e dei posti convenzionati.

I concorsi relativi ai posti non coperti,fino al raggiungimento di detto livello, sonobanditi con periodicità biennale, secondo icriteri di programmazione dello sviluppo uni-versitario di cui alla lettera a) del primocomma, nel termine massimo di un decen-nio e dovranno accertare la piena maturitàscientifica del candidato.

NeLl'assegnazione dei posti di professoreordinario da mettere biennalmente a con-corso, il Ministro deve tener conto, oltreche delle richieste delle facoltà, delle even-tuali richieste avanzate, per le discipline ri-coperte, da professori associati che abbianomaturato nove anni di insegnamento in qua-lità di incaricato o di associato nella stessadisciplina o gruppo di discipHne; tali richie-

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Senato della Repubblica ~ 4657 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

ste, presentate alle facoltà, devono esserefatte pervenire al Ministro dalla facoltà me-desima. Per i detti casi il Ministro può di-sporre di un numero di posti pari al 20per~ cento di quelli messi a concorso. Se lerichieste sono in numero superiore, i postisono concessi sino alla copertura della per-centuale indicata, secondo una graduatoriadi criteri stabÌiliti in precedenza dal Ministrodella pubblica istruzione sentito il pareredel Consiglio universitario nazionale. Taliposti sono assegnati all'organico delle facol-tà dei richiedenti.

Devono essere previste procedure che con-sentano, sentito il Consiglio universitario na-zionale, l'assegnazione di posti di ruolo diprofessore ordinario, in quota Hmitata etenendo conto delle richieste delle universi-tà, a studiosi eminenti di nazionalità nonitaliana che occupino analoga posizione inuniversità straniere.

Resta in vigore la disciplina dello straor-dinariato previsto dall'articolo 78 del testounieo delle leggi sull'istruzione superiore,approvato eon regio decreto 31 agosto 1933,n. 1592.

P RES I D E N T E. Su questo articolosono stati presentati numerosi emendamenti.Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Al primo comma, lettera a), aggiungere,in fine, le seguenti parole: «ferme restan-do in ogni caso la richiesta da parte dellefacoltà e l'applicazione automatica dei cri-teri di riparto, a norma delle leggi vigenti ».

4. Il SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,

PINTO, VENANZ5TTI, VISENTINI

Al primo comma, lettera a), al primo ri~go, dopo le parole: « ad attuare », inserirel'altra: «sia}); aggiungere, in fine, le pa~role: «sia una revIsione deHe procedureconcorsuali per quanto concerne i mecca-nismi di valutazione dei candidati. da an-corare a criteri la cui applicazione deve es-sere resa obiettivamente controHabile ».

4.20

Al primo comma, lettera a), aggiungere,in fine, le parole: «nonchè per quanto con-cerne i meccanismi di valutaz,ione dei oan-didati, da ancorare a criteri la cui applica-zione deve essere resa obiettivamente COIl-trollabile e da subordinare, in sede di pri-ma applicazione delle norme delegate, al pie-no riconoscimento dei titoli scientifioi e di-dattici già acquisiti. Resta precisato che iconcorsi per professori ordinari saranno ri-servati ai professori associati ».

4. 1 MONACO, PISTOLESE,

FILETTI, MITROTTI,

MARCHIO, POZZO

RASTRELLI,

FINESTRA,

Al primo Gomma, lettera b), sostituire leparole: «fatta salva l'attività scientifica epubblicistica », Gon le altre: «fatta salva laattività pubblicistica ».

4.24 IL GOVERNO

Al primo comma, lettera b), dopo le pa-role: «con scelta reversibile », inserire lealtre: «annuale o».

4. 12 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

Al primo comma, lettera b), sostituire leparole: «compatihi!e con l'esercÌzio di at-tività professionali esterne », Gon le altre:« compatibile con l'esercizio di attività pro-fessionale e di consulenza continuativaesterne ».

4.25 IL GOVERNO

Al primo comma, lettera b), sopprimerele parole: «connesse con l'insegnamento im.partito, incompatibilmente con attività avcn~ti fine di lucro non attinenti l'esercizio dellaprofessione ».

4.26 IL GOVERNO

Al prin-w Gomma, lettera b), dopo le pa-role: «l'esercizio d",Ha professione », inseri-re l'altra: «ma ».

AGRIMI 4.27 IL GOVERNO

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Senato della Repubblica ~ 4658 ~ VIII Legislatura

88a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO Il FEBBRAIO 1980'

Al pnmo comma, lettera b), al diciottesi-mo rigo, sopprimere la parola: '{altresì ».

4.28 IL GOVERNO

Al primo comma, lettera b), dopo le pa-role: «rettore, preside », inserire le altre:« direttore di istituto, direttore di consigliodi corso di laurea ».

4.22 STANZANI GHEDINI, SPADACCIA

Al primo comma, lettera b), al dicwnno-vesimo rigo, aggiunRere la parola: «eletti-vo », dopo l'altra: « membro ».

4.29 IL GOVERNO

Al primo conunu, lettera b), sostituire leparole da: « a stabilire» fino a: « aH'i[lternodell'università », con le altre: « Nell'ambitodelle attività di,daHiche complessive il nu-mero minimo di ore da dedicare in misu-ra uguale per tutti i docenti a corsi di le-zioni è fissato in 50 ore annu-ali da distri-buire in forme e secondo modalità da de--finire d'~ntesa tra il docente ed il consigliodi facoltà, nell'ambito della programmazio-ne dell'attività didattica della facoltà stessae comunque in modo tale da non superarele due ore a l giorno. I professori a tempopieno svolgono inoltre, nel1'ambito del pro-prio corso o d'intesa con i docenti di altricorsi, attiviltà didattiche di seminario o al-trimenti integrative ».

4.23 STANZANI GHEDINT, SPADACCTA

Al primo C0l11ma, lettera b), sopprimere

le' parole ca:{( nonchè le modalità, per i

professori medesimi, » alla fine della lettera.

4. 13 SPADOLINI, GUALTIERI, JVhNEO,

PINTO. VENANZETTI, VISENTIN1

Al primo comma, lettera b), a~giungere,in fine, le parole: «Ogni eventuale proven-to da attività universitarie per terzi dovràessc;;'e rlestinato all'esclusivo finanziBmentodelìa ricerca scientifica ».

4. 14 SPADoLn'~I, GUALTIERI, ]\.:nmo,Puno, VEl'iANZETT1,VISE;\lTI:XI

Al primo comma, lettera c), sopprimerele parole: {( con riferimento al trattamentoeconomico dirigenziale».

4.30 IL GOVERNO

Al primo comma, lettera c), sopprimerele parole: « nonchè mediante la ridefinizione

, deM'ultima classe di stipendio del professo-re a tempo definito in coerenza con lo svi-luppo delle sottostanti classi di stipendiodei professori a tempo definito ».

4.31 IL GOVERNO

Al primo comma, lettera d), dopo le paro-le: {( al Parlamento nazionale od europeo »,inserire le altre: «o nominati membri di isti-tuzioni deHe Comunità europee ».

4.10 LA COMMISSIONE

Al primo comma, lettera e), sopprimerele parole: ({, dopo un triennia di servizionella medesima sede, ».

4.2 MONACO, PISTOLESE,

FILETTI, MITROTTI,

MARCHIO, POZZO

RASTRELLI,

FINESTRA,

Al primo comma, lettera e), sostituire leparole:, {( ovvero, dopo un triennia di ser~vizio nella medesima sede» con le altre:{(ovvero, compiuto l'anno di servizio nellasede di prima destinazione ».

4.15 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,

PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

Al primo comma, lettera f), sostituire leparole: « e nella gara..D.zia di svolgere co-munque l'insegnamento di cui è titolare »,

con le altre: « fatto salvo H suo diritto altermine del corso di riprendere !'insegna-mento di cui è titolare ».

4.32 IL GOVERNO

Al primo conuna, lettera f), sostituire leparole: {( di essere temporaneamente utiJiz~zato », con le altre: «di assumere anche latitolarità »; sostituire le parole: « per cor-si», con le altre: ({di corsi »; sostituire le

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Senato della Repubblica ~ 4659 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

parole: «di cui è », con le altre: «di cuiera ».

4.3 RASTRELLI,

FINESTRA,

MONACO, PISTOLESE,

FILETTI, MITROTTI,

MARCHIO, POZZO

Al primo comma, lettera f), sostituire leparole: «con il suo consenso e in base a»con le altre: «su sua richiesta, e nel qua-dro di ».

4. 16 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,PINTO, VENANZETTI,VISENTINI

Al primo comma, lettera f), sopprimerele parole: «purchè comprese nello stessoraggruppamento concorsuale o in altri rag-gruppamenti riconosciuti affini dal Consi-glio universitario nazionale».

4. 17 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,PINTO, VENANZETTI,VISENTINI

Al primo comma, lettera h), terzo rigo,sopprimere le parole: «o straordinario ».

4. 33 CHIARANTE, ULIANICH, RUHL Bo-NAZZOLAAda Valeria, PROCACCI,CONTERNO DEGLI ABBATI AnnaMaria, MASCAGNI,SALVUCCI, CA-NETTI, LAZZARI, GoZZINI

Al primo comma, lettera i), dopo la pa-rola: «appartenenza », inserire le altre: «enelle biblioteche di importanza nazionale elocale, ». '

4. 24-bis STANZANI GHEDiNI, SPADACCIA

Al primo comma, sopprilnere la lettera 1).

4.4 ~10NACO, PISTOLESE,

FILETTI, MITROTTI,

MARCHIO, POZZO

RASTRELLI,

FINESTRA,

Al primo comma, lettera l), sostituire leparole da: «o la supplenza» fino alla finedella lettera con le altre: «o la supplenzadi un corso di insegnamento di materia af-fine in caso di temporanea in disponibilitàdel titolare o in attesa della copertura, giàdeliberata dalla facoltà, per trasferimentooppure per concorso. Ove sia impossibile

provvedere alla supplenza nel modo indica~to, la facoltà può nominare un supplenteesterno, che gode della retribuzione minimaprevista per i professori associati di cui al-l'articolo 5, ridotta del 50 per cento se giàlegato ad altro rapporto di impiego. Le sup-plenze di cui sopra non costituiscono in nes-sun caso titolo in vista di concorsi, idonei-tà o chiamate e non possono essere protrat-te oltre un anno accademico ».

4.25-bis STANZANI GHEDlNI, SPADACCIA

Al secondo comma, sopprimere le parole:« Non possono essere assegnati posti in so-prannumero ».

4.5 MONACO, PISTOLESE,

FILETTI, MITROTTI,

MARCHIO, POZZO

RASTRELLI,

FINESTRA,

Al secondo comma, aggiungere, in fine, leparole: «Le norme delegate dovranno pre-vedere la ripartizione dei posti entro unanno dalla loro entrata in vigore ».

I 4.6 MONACO, PISTOLESE,

FILETTI, MITROTTI,

MARCHIO, Pozzo

RASTRELLI,

FINESTRA,

Sopprimere il terzo comma.

4. 7 MONACO, PISTOLESE,Fn,ETfI, MITROTTI,

MARCHIO, POZZO

RASTRELLI,

FINESTRA,

In via subordinata all'emendamento 4.7,dopo il terzo comma inserire il seguente:

« Le norme delegate dovranno disporre chei professori incaricati stabilizzati (che abbia-no ricoperto un incarico per almeno noveanni anche non consecutivi, che siano assi-stenti di ruolo ed abbiano conseguito la li-bera docenza confermata o la maturità in unconcorso a cattedra) siano, previa giudiz.iodi idoneità da parte di una commissione com-posta di cinque professori ordinari o straor-dinari sorteggiati tra i titolari del raggrup-pamento di discipline indicato dall'interes-sato, chiamati a domanda da parte di unafacoltà :'I ricoprire il posto di professore or-dinario in una deHe materie del raggruppa-mento, utilizzando a tal fine le cattedre già

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VII I LegislaturaSellato della Repubblica ~ 4660 ~

11 FEBBRAIO 1980

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S P A D O L I N I. Domando di parlare.disponibili od assegnate alle facoltà od even.tualmente cattedre in soprannumero, da rias.sorbire utilizzando le cattedre che verrannoassegnate ana facoJtà ».

4.8 MONACO, PISTOLESE,

FILETTI, MITROTTI,

MARCHIO, POZZO

RASTRELLI,

FINESTRA,

Sopprimere il quarto comma.

4. 18 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,PINTO, VENANZETTI,VISENTINI

Subordinatamente all'emendamento 4.18,sostituire il quarto comma con il seguente:

« Le norme delegate potranno disporre chenon oltre il 20 per cento dei posti di profes.sore ordinario messi a concorso in ogni tor-nata presso ciascuna facoltà sia destinato adiscipline i cui titolari abbiano maturatoalla data deHa richiesta almeno 9 anni di in-segnamento, anche non continuativo, in qua-lità di professore incaricato o professore as-sociato ».

4.19 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

Al quarto comtna, sostituire le parole:«nove anni» con le altre: «dodici anni »;dopo le parole: «sentito il Consiglio univer.sitario nazionale» inserire le altre: «criteriche dovranno prevalentemente tener contodeJle maggiori anzianità d'insegnamento ».

4.21 AGRIMT, Coco

Aggiungere in fine il seguente comma:

« I vincitori di concorso per professori diruolo, aventi, alla data di pubblicazione delbando di concorso, dodici o più anni accade.mici interi di insegnamento universitario, inmateria del gruppo, o in materia dichiarataaffine dal Consiglio nazionale universitario,sono nominati ordinari senza effettuare ilpreventivo periodo di straordinario ».

4.9 MONACO, PISTOLESE,

FILETTI, MITROTTI,

MARCHIO, Pozzo

RASTRELLI,

FINESTRA,

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Pur riconoscendo lanecessità di pi3.ni pluriennali per le cattedreda mettere a disposizione, riteniamo che lanorma formulata dal legislatore debba essereintegrata con una raccomandazione, che è unrichiamo alla legislazione vigente, di un limi.te alla norma delegante: «ferme restando inogni caso la richiesta da parte delle facoltàe l'applicazione automatica dei criteri di ri.parto, a norma deHe leggi vigenti ».

Voglio chiarire il fondo del problema che èstato sempre in tutta la storia dell'universitàitaliana, il rispetto dell'autonomia delle fa.coltà nel momento più essenziale della stes-sa, cioè la richiesta di posti per concorso edanche di copertura mediante chiamata.

Voglio ricordare che, nell'applicazione del.la legge del febbraio 1979 che ha por-tato all'indizione recente di un numero assaielevato di concorsi universitari, c'è stato uncaso, queHo della facolt~ di giurisprudenzadell'università di Roma, cui, in base alla ri.partizione automatica o meccanica dei postisui criteri della legge del 1973, compet~vano15 posti di ruolo. Il Ministro deJla pubblicaistruzione che lo precedette ritenne di nonattribuirne, perchè non è possibile imporrei posti di ruolo allJe facoltà che non voglionocelebrare concorsi nella misura in cui riten.gono che gli insegnamenti siano coperti inmodo esauriente e sufficiente.

La formazione di piani pluriennali si pre-sta, se non è integrata da questa limitazione,a conferire al Ministero della pubbHca istru.zione, sia pure sentito il parere del CUN (pa-rere imprescindibile con la nuova legiSlla.zione) il potere di attribuire posti anche a fa-coltà che non li vogliono; il che è lesione de}.J'autonomia universitaria ed è principio (e cisono aTtre norme in onesto senso su cui viavia richiamerò l'attenzione) di interferenzaòeH'esecutivo in un settore che deve esserericonosciuto aU'autogoverno degli atenei, se-condo J'ispirazione costituzionale.

P RES J D E N T E. Senatore SpadoHnivuole iIustrare anche gli altri emendamenti?

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Sellato della Repubblica ~ 4661 ~

~

VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

S P A D O L I N I. Li illustrerò tutti in-sieme, ma si tratta di questioni sulle quali losviluppo delle precedenti votazioni potrebbedeterminare orientamenti diversi.

P RES I D E N T E. Ho già preso nota diquesto. Quindi via via che si verificherà l'ipo-tesi da lei detta, si provvederà a rilevarla.

S P A D O L I N I . D'accordo. Ritirol'emendamento 4. 12, e sottolineo la partico-lare importanza, per noi, dell'emendamento4.13, connesso al 4.14.

Si tratta del no che il Partito repubblica-no da sempre oppone ad ogni introduzionesurrettizia deLla professionalizzazione degliistituti e dei dipartimenti universitari; que-stione di essenziale importanza dopo che lanuova legge~delega comprende ~ e a no-

scro giudizio giustamente ~ una disciplina

che noi vorremmo anche piÙ rigida di quantoqui contemplato per quanto riguarda il tem-po pieno. Debbo illustrare la ragione di que-sti due emendamenti a cui noi attribuiamouna importanza fondamentale in rapportoalla opzione che il legislatore ha compiutodopo 1'esperienza del decreto Pedini suJ1a di-stinzione fra tempo pieno e tempo definito.

La nostra critica investe le modalità per laconsulenza e la ricerca su contratto o perconvenzioni da eseguirsi all'interno dell'uni-versità per i professori a tempo pieno.

Noi chiediamo la soppressione dell'interocomma compreso il seguito: «i professoriordinari che optano per !'impegno a tempopieno vengono iscritti in un elenco specialedegli albi professionali ove previsti e per losvolgimento delle attività consentite da quan-to disposto neHa presente lettera ». E chiaria-mo il fondo di questa richiesta. Già nel 1978quando si elaborò nell'ambito della maggio-ranza di emergenza un tentativo di disciplinadi tempo pieno, parlo del marzo del 1978, nonsi arrivò ad un accordo fra le forze politichecostituzionali, accordo che si rese possibilesolo nel novembre allorchè si introdusse l'isti-tuto del tempo definito.

Ora noi osserviamo che se esiste il tempodefinito, tutli coloro che 10 scdgono posso-no esercitare liberamente attività professio-nali e restare iscritti negli albi, laddove il

professore a tempo pieno non può evidente-mente scegliere attività o se le svolge devesvolgerle ~ ecco H senso dell'emendamntoconnesso ~ destinando i proventi aJl'esclu-sivo finanziamento della ricerca scientifica.

È immorale e assurdo pensare che unprofessore a pieno tempo possa svolgere at-tività di ricerca che si immagina pura e di-sinteressata per trarne un vantaggio. Questanorma è stata inserita per attenuare i con-traccolpi dell'introduzione del pieno tempoin quanto l'attuale legislatore non è stato ingrado di prevedere compensi adeguati per illpieno tempo; e del resto tutta la parte deicompensi e delle retribuzioni è assai vaga eindeterminata. Ma noi osserviamo che que-sta è una questione di fondo perchè non sipuò introdurre questa norma sia pure surret-tizia indiretta che consente a un professorea pieno tempo ~ quello che ha il diritto difare poi il rettore, il preside con precise in-compatibilità per i professori a tempo defi-nito ~ di continuare a svolgere attività pro-fessionale nell'ambito degli istituti univer-sitari. Oltre che immorale è impossibile per-chè le nostre università non sono in gradodi consentire svolgimento di attività profes-sionale all'interno degli istituti universitari.Quindi è chiaro che con questa norma noimettiamo in difficoltà anche il funzionamen-to già così difficile degli istituti universitari.È meglio fermarsi sulla distinzione correttae logica che :il legislatore ha introdotto conil tempo definito che consente la partecipa-zione agli albi, l'attività professionale fuoridell'università e il professore a tempo pienoche può e deve svolgere anche attività di con-sulenza e di ricerca per convenzioni o con-tratti il cui utile vada tutto all'università,cioè alll'esclusivo finanziamento della ricercae non vada nelle tasche del professore.

La norma è moralizzatrice ed è una normaper la quale io faccio particolare appello alParlamento nel senso di riflettere sull'assur-dità che non esiste credo in nessuna parte delmondo di riservare aJ professore a tempo pie-no dei vantaggi ulteriori oltre il compenso atempo pieno.

E chiaro che il professore a tempo pienoche riceva un contratto o una convenzioneche lo allontana dall'università può chiedere

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Senato della Repubblica VIII Legislatura~ 4662 ~

Il FEBBRAIO 1980

~ .~~

ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFÌCO88a SEDUTA

un congedo, un'aspettativa di un anno; puòchiedere il tempo definito per un periodo ditre anni. Ma quello che mi sembra mostruo-so e inaccettabile è di introdurre senza nean-che dichiararlo quello che fu motivo di pro-fondo contrasto nell'altra legislatura, il fattodi una professionalizzazione indiretta degliistituti uJ1iversi~ari e, didamolo pure, conla spelimelìtazione dipartimentale contem-plata in un altro articolo, non solo degliistituti attua1i ma anche dei possibili diparti-menti sperimentali. Raccomando quindi par-ticolare attenzione a questo settore perchènon compromette il senso d~l1a legge dele-g2_ il to£liere l'intero capoverso e lasciareben chiaro il fatto che il professore a tempodefinito può svolgere l'attività professionalec deve svolgaia mentre il professore a tem-po pieno non pnt') svo]gerla; oltre tutto ilMinistro ha dich;nrato piÙ volte che la cri-lica repuhblican2_ è fondata, ma che occor-re tener conto di situazioni differenti trafacoltà e facoltà.

È esatto, ma con quale diritto potrà, in se-de di norme delegate, imporre limiti diffe-renti facoltà per facoltà, mentre la normadelegante contiene una autorizzazione gene-rale, che non tollera discriminazioni a caricodi singoli gruppi? E anche quando questenon fossero tali, con quale forza sarà possi-bile resistere ai gruppi che, denunclandolecome tali, reclameranno il massimo allarga-mento? E come si potranno prevenire i gua-sti che questo istituto arrecherà al campodella libera professione, posto che qui non siprevede nè il concerto del Guardasigilli insede di emanazione, nè il parere della Com-missione giustizia in sede parlamentare? Ecome si potrà, senza base nella legge dele-gante, espropriare i lavoratori di quote delfrutto del proprio lavoro tutelato dalle leggiprofessionali, a favore dell'università che so-stiene organizzativamente gli oneri di questaattività privatistica? Tutto ciò senza immagi-nare poi il problema che deriverà per tuttoil personale inserviente amministrativo e tec-nico dal chiedere di concorrére a sua volta aIriparto di proventi che ha contribuito a pro-durre.

Anche qualora non fosse accolto questoemendamento del Partito repubblicano, si

giustifica lo stesso una seconda norma mo-ralizzatrice, ossia quella dell'emendamento4.14: si consenta la professione per non per-dere il cosiddetto contatto tra la scienza e lavita, che è un argomento certamente seriopermettendo lo svolgimento di esperienzeutili, ma si finalizzi tale attività aJ finan-ziamento esclusivo della ricerca scientifica.

È il solo modo per far sì che siano intra-prese le sole attività che hanno reale conte-nuto e significato scientifico, scelte da singoligruppi in ragione e al servizio di questo, enon per fini di lucro che, come tali, sono in-compatibi!li con la concezione pubblica dellauniversità italiana. Non vale l'argomento che,dovendosi sottoretribuire i professori, occor-re la::,ciare questi piccoli margini; questo è unargomento che dobbiamo respingere e sonoconvinto che i professori di ruolo per primi,al di là delle retribuzioni insufficienti, devo~no essere fermi nel respingere queste infiltra~zioni di un elemento professionalizzante al-l'interno dell'università, che è estraneo a tut~te le tradjzioni degli atenei italiani. Quindiio non faccio neanche la questione, che è sta~ta sollevata nell'altro ramo del Parlamento,della necessità di aumentare ulteriormente leretribuzioni dei professori a pieno tempo;dico che essi si devono adeguare al clima didifficoltà che caratterizza la vita italiana eche, a.l di là deJ limite delle retribuzioni at~tuali, è ingiusto lasciar loro la possibilità diinserire l'attività professionale dentro l'isti-tuta, e che oltretutto riguarderebbe solo dueo tre facoltà e creerebbe una condizione im-pari all'interno del mondo universitario, con~ .

dizione Ficonosciuta dal legis latore e quindiancora più grave. Inoltre, è inevitabile che lalicenza di caccia professionale deformi in par-tenza sia la struttura dei dipartimenti costi-tuendi, sia la polHica delle chiamate, essendoinevitabile che sia la prima sia la secondavengano impostate in funzione del prevedibi~le apporto di commesse che la presenza dicerte materie o !'ingresso di date personepuò apportare al dipartimento o facoltà oistituto che sia.

Devo poi illustrare l'emendamento 4.16 chesi -lega ad una questione di fondo che avevog'ià avuto occasione di precisare nel mio di~scorso in discussione generale. Si tratta di un

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Senato della Repubblica ~ 4663 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

punto in cui già una correzione, su propostadel relatore, è stata introdotta rispetto altesto della Camera in sede di Commissioneistruzione e che investe i valori fondamentalidella libertà di ricerca e di insegnamento.

Proprio per la tutela di questi valori ilGruppo repubblicano aveva sollevato sia inCommissione sia in Aula riserve profondesull'uso della delega. Ecco un caso ~ del re..sto ho visto che questo argomento è statoecheggiato in autorevoli articoli di colleghiuniversitari in questi gior:J;1isulla stampa ita-liana e romana in particolare ~ in cui, nono~stante l'indubbio miglioramento che il rela-tore Buzzi ha ottenuto, rimane il consensodel professore, rispetto alla richiesta repub-blicana che mi sembrava che il Governo po-tesse accogliere. Questa richiesta era identi-ca al testo della vecchia legge universitariaelaborata nel 1978, che consentiva ad un pro-fessore, su sua richiesta, di essere tempora-neamente utilizzato per corsi di insegnamen-to in materie diverse. Questo investe il pro-blema della titolarità della cattedra, che, fin-chè non viene attuato il dipartimento, nellalegislazione italiana vigente sussiste ed è poida rivedere in un quadro della riforma uni-versitaria generale di cui questa legge nonè neanche l'anticipazione. Infatti questa è unalegge di attuazione <.leHostato giuridico nuo-vo innestato sulle vecchie strutture.

Mi sembra, quindi, estremamente perico-loso, sia pure con questa formula attenuata,lasciare il «consenso» anzichè la «richie-sta ».

Noi tutti sappiamo cos'è il consenso in unauniversità come è quella che è stata devasta~ta, traversata dai fenomeni della contesta-zione e dell'intimidazione che il Presidentedella Repubblica ha potuto visitare nel suorecente viaggio a Padova.

Ci sono certe facoltà in -cui la parola « con-senso» assume un valore quasi ironico ed incui lo spostamento da una disciplina ad un'al-tra può essere frutto eli soyerchieria, di pre-potenza o di sopraffazione, 2. parte il fattoche questa materia non è assolutamente,seconòo Il1C,collegata allo s~irito della leggedelega ed ai suoi limiti per cui già l'averlainserita ~~ non c'era nel progetto governa-tivo, ma si tralta di un'aggiunta dena Ca-

mera ed anche questo è rivelatore ~ signi-fica travaiicare i suoi limiti anche nellasua più vasta struttura di legge delegaper il personale docente in quanto toccatipicamente materia di riforma. Io rac-comando di tener conto di questa preoccu-pazione repubblicana che tende a stabilirealmeno l'elemento pregiudiziale della richie-sta del professore per essere spostato adaltro insegnamento.

Ricordo che chi vota comunque controquesto, vota contro il testo di accordi chenell'altra legislatura trovarono unanimi i cin-que partiti della maggioranza di emergenza.

L'emendamento 4.17, sempre nello stessospirito, è integrativo dell primo al quale ècollegato intimamente.

L'cynendamcnto 4. 18 si riferisce al quartocomma dell'articolo 4, cioè quello relativoalla scelta delle cattedre da mettere a con-corso che deve derivare soltanto da due fat-tori: le previsioni di programma e la valuta~zione scientifica e didattica autonoma deHefacoltà e domani dei dipartimenti. Introdurrein questo iter logico l'elemento dell'interessemateriale dei singoli più anziani o quello ul-teriormente perturbatore di una scelta del.Ministro o del CUN che si sovrapponga aquello deNa facoltà, è antiprogrammatorioper eccellenza. Questo rientra nella materiadella quota del 20 per cento per i novenna~listi.

In base a quale criterio obiettivo 'il Mini-stro sceglierà tra due docenti ultranovennaIidi diritto romano o di fisica dei quali unoda Torino, uno da Roma e uno da Palermo?Qui si attribuisce un pericolosissimo poteredi sCellta dall'alto che discrimina tra personee di fatto tra scuole. L'elemento dell'anzianitàè già troppo privilegiato nel nostro costumeuniversitario perchè debba intervenire il .le-gislatore a rafforzarlo ossessivamente a be-neficio degli anziani impresentabili o amma-nigliat: da essere preferiti ad altri anziani.

Per quanto riguarda l'emendamento 4. 19,che è legato al precedente, se ,Proprio si vuo-le fare salvo un criticato criterio preferenzia-le a favore dell'anzianità in un quadro rispet-toso dell'autonomia universitaria, s'introducala riserva del 20 per cento, ma se ne facciaun criterio da applicare facoltà per facoltà,

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in base a concrete valutazioni scientifiche, di-dattiche ed autonomistiche e non da imporredall'alto dal Ministro o magari dal CUN, po~sto che nè l'uno nè l'altro siano chiamati poia potere beneficiare di queste norme difavore.

È impossibile prevedere che il Ministro eil CUN possano sapere tra più materie da im-partire da anziani ultranovennali quale sia dapreferire.

Quindi riteniamo che qui debba essere ri~badito il potere delle facoltà, come del restoera nei vecchi concorsi del ministro Gui peri novennalisti: era solo un diritto che il no-vennalista aveva, subordinato a~l'approvazio-ne della richiesta da parte della facoltà.

A G R I M I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

A G R I M I. Onorevole Presidente, lenorme delegate di cui trattiamo nell'articolo4 si limitano ~ credo non opportunamente~ a prevedere aa disciplina, con il provvedi-mento del Governo, della revisione delle nor-me e dei criteri relativi alla individuazionee alla ripartizione dei posti da mettere a con-corso; nessun cenno si dà alle procedure con-corsuali in senso stretto. Ora con il mio emen-damento non si fa che riprodurre il testo pre-sentato dal Governo: non è una invenzionepersonale. Infatti oltre che dare mandato,con la legge delega, di rivedere i criteri perl'individuazione e la ripartizione dei posti,non sembra opportuno ripristinare anche(ripeto, non è una mia invenzione) una de-lega per la revisione delle procedure con-corsualì vel'e' e proprie, che abbisognano diqualche revisione perchè appunto i concorsia cattedra universita!'la da decenni provo-cano vivaci polemiche e motivate insoddi-sfazioni?

Inoltre, anche dal punto di vista funziona-le, è necessaria una revisione tecnica delleattuali procedure concorsuali, per cui unadelega più articolata appare opportuna. Ladizione, che ~ ripeto ~- ripristina il testo delGoverno, è la seguente: (' una revisione delleprocedure concorsuali per quanto concerne imeccanismi di valutazione dei candidati, da

ancorare a criteri la cui applicazione deve es-sere resa obiettivamente controllabile ». Misembra una norma di garanzia che affida auna migliore riflessione da parte del Gover-no anche questo tema importante.

L'emendamento 4.21, il secondo da me pro-posto, è evidentemente subordinato all'acco-glimento del4. 18 del senatore Spadolini quiillustrato, perchè se si esclude, come il sena-tore Spadolini sostiene, ogni intervento (nèper il 20 nè per il 10 nè per 1130 per cento)di altre categorie, se questo criterio si vuoIseguire, non se ne parla più. Ma laddove si ècreduto, da parte della Commissione, di tenerconto di questo inserimento, della valutazio-ne di questa aliquota del 20 per cento, mi per-metto di far presente all'onorevole relatoree all'onorevole Ministro che le norme in que-stione troveranno applicazione, nel miglioredei casi, nel 1982 e fino ad allora i professoriche avranno maturato i 9 anni saranno all'in~circa 10.000, secondo calcoli che non ho fattoio ma sono stati fatti da persone addentrom~na materia.

A fronte di questi 10.000, ci sarà una riser~va del 20 per cento che si può ragionevolmen~te prevedere non superiore ai 400 posti. Ora,vale la pena di mobilitare le attese, le aspet-tative, le domande di 10.000 persone riferitea 400 posti? Non sarebbe più opportuno in-vece restringere l'area che si vuole prenderein considerazione con riferimento agli incon-venienti che si verificano e che suscitanomaggiore malcontento, quali quelli di perso~ne che da più di 9 anni esercitano nelle uni~versità, determinando situazioni, a dir pocostrane? Si tratta di professori che hanno par-tecipato già a concorsi, che hanno già valu-tato per concorso loro assistenti, che hannogià partecipato alla nomina ad assistente eche ad un certo punto, dopo aver esaminatoe valutato l'assistente, dovrebbero entrambiraccogliere le proprie carte ed andare insie-me alla prova di concorso. Di questo, onore-voli colleghi, si tratta!

A questo punto ritengo che precisare unaumento del limite di anzianità, che io pro~pongo in 12 anni, ma che potrebbe ancheessere diverso, non dispiacerebbe a nessu-no, perchè se c'è una cosa che può dispiacerein questa legge è quella di essere scavalcati

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VIII Legislatura~ ~

5é1WlO della R~pubblic'1 ~ 4665 ~

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88a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STE;\10GH,W;C:J

da elementi più giovani i quaili vengono a su-perare posizioni già create, consolidate e me~ritevoli di maggiore considerazione.

Si tenga anche conto ~ e questo è dettoesplicitamente nel mio emendamento ~ di si-tuazioni che si sono venute oggettivamentea determinare in conseguenza del mancatobando di concorsi; che il tempo che è tra-scorso invano, non certo per colpa dei do~centi, per la mancanza di concorsi, deve inqualche modo essere compensato.

Con questi emendamenti, ove si mantengala nonna e non sì acceda all'emendamentoSpadolini, che vuole eliminare del tutto que-sto intervent'J o qu~sta interferenza deJ 20per cento, noi proponiamo che ta1e aliquotadi concorrenti venga meglio delimitata, piùqualificata ed ancorata a norme che garanti-scano meglio, nella graduatoria che si doyràpur fare fra 10.00e partecipanti e i circa400 che, in definitiva, potranno accedere allecattedre, contro preferenze individuali ingiu~stificate, il criterio più obiettivo dell'anziani-tà dell'insegnamento, protrattosi per 12 annied oltre.

P I S T O L E SE. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E SE. Illustrerò gli emenda-menti 4. 1, 4.2, 4.3 e 4.4.

Con l'emendamento 4. 1 proponiamo di in-serire alla fine della lettera a) dell'articolo 4le parole: « nonchè per quanto concerne imeccanismi di valutazbn~ cl,,} candidati, daancorare a criteri la cui applicazione deve es-sere resa obiettl'i'arne!1te controHabile e, dasubordinare, in sede di prima applicazionedelle norme delegate, al pieno riconoscimen-to dei titoli scientifici e didattici già acquisi-ti. Resta precisato che i concorsi per profes-sori ordinari saranno riservati ai professoriassociati ».

Questo emendamento coincide in linea dimassima con quello iIJustrato precedente-mente dal senatore Agrimi, in quanto si tendead assicurare criteri obiettivi per la valuta-zione. Non è possibile lasciare questi criterial['arbitrio: bisogna conoscer1i preventiva-

mente e debbono essere, come tali, control-labili.

Senza questa precisazione ~ posso didocon assoluta serenità ~ questo tip9 di con-corso sarebbe certamente annullato dal tri-bunale amministrativo regionale poichè man-cherebbe proprio la formazione e la valuta-zione di criteri stabiliti prima che il concorsovenga espletato. Mi sembra quindi che ill se-natore Agrimi abbia opportunamente illu-strato un emendamento simile che viene acoincidere col nostro. Insistiamo pertantoper il suo accoglimento.

L'emendamento 4.2 si riferisce alla lette-ra e) che recita: « a garantire l'inamovibilitàdei professori ordinari e straordinari di ruo-lo, salva la possibilità di trasferimento, a do-manda den'interessato, ad altra facoltà dellastessa Università ovvero, dopo un trienniodi servizio nella medesima sede, presso altraUniversità; ». Ora noi sosteniamo la necessitàdi sopprimere le parole: « ,dopo un trienniodi servizio nella medesima sede, ». Queste pa-role infatti sarebbero suscettibili di creareun ingiustificato limite alla libertà del docen-te e a~Haautonomia universitaria. ~ questa laspecifica motivazione in base alla quale chie-diamo la soppressione delle parole che ho te-stè indicato.

Con l'emendamento 4. 3 chiediamo di sosti-tuire, alla lettera f), le parole: «di esseretemporaneamente utilizzato », con le altre:« di assumere anche la titolarità ». Questoa noi sembra fondamentale poichè non sicomprende la ragione per la quale un pro-fessore debba essere utilizzato come si dicenel testo. Il professore infatti prende- latitolarità di un'altra cattedra, non è chevenga utilizzato come se dovesse fare dellepulizie in un'aula. Mi sembra una questionedi stile oltrechè di sostanza. Sempre conlo stesso emendamento si chiede di sosti-tuire ~e parole: «per corsi», con le altre:« di corsi».

Con l'emendamento 4.4 si propone di sop-primere la lettera l), dove si dice: « a con-sentire ai consigli di affidare a titolo gra-tuitò a professori ordinari e straordinari,con il loro consenso e nell'ambito della stes-sa facoltà, lo svolgimento di un secondoinsegnamento... ». Riteniamo che questa par-

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Senato della Repubblica ~ 4666 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

te vada soppressa perchè comporterebbe unaspecie di lavoro nero in quanto, ad esempio,un professore universitario che ha già l,apropria titolarità in una certa materia ver-rebbe utilizzato per un'altra materia gratui~tamente. E questo non solo sarebbe un dbp-pio lavoro assolutamente ingiustificato, matoglierebbe spazio a coloro che aspirano adoccupare quella cattedra. Quindi una doppiacritica: un lavoro gratuito, nero, che si agogiunge a quello ufficiale e la possibilità ditogliere a coloro che vi aspirano un'altra cat.tedra.

Ho illustrato :i primi quattro emendamen-ti; gli altri saranno illustrati dal senatoreRastrelli.

V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Domando di paruare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Gli emendamenti presenta-ti dal Governo si illustrano da sè.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Doman-do di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Il primoemendamento, il 4. 22, tende a sanare unadimenticanza, una svista, un errore. Se cosìnon fosse, chiedo scusa e pregherei il Mini-stro di darmene spiegazione. Il provvedi-mento, infatti, a proposito di incompatibi-lità, fa riferimento .aJ1le£unzioni. di diret-tore, preside, membro del consiglio di am-ministrazione, direttore di dipartimento, di-rettore dei corsi di dottorato di ricerca. Nonsi fa meMione del direttore di istituto e deldirettore del consigLio di corso di laurea.Ci sembra, soprattutto nel caso dei direttoridi istituto, che si tratti di compiti e di re-sponsabilità non inferiori rispetto ad, altri,come quelli, ad esempio, dei membri del con-:,:,iglio di amministrazione. Infatti al diret-tore d'istituto è affidato il coordinamentodeIfu ricerca, della didattica, ed è affidatala responsabilità amministrativa. Il diretto-

re del consiglio di corso di laurea cUll'ail coordinamento della didattica insegnatanel corso di laurea ed è portavoce delle pro~poste del corso di laurea al consiglio di fa-cOlhà, oltre ad essere trait d!union fra do-centi e studenti.

Si tratta probabilmente anche qui dellapresenza incombente dei problemi specificie particolari della facoltà di medicina, doveè difficile trovare qualche professore a pie-no tempo che si assuma ,questo compito che,tra l'altro, in quella facoltà riveste un ca-rattere del tutto particolare in quanto ildirettore di un istituto dlinico, se vogliamousufruire di termini abbastanza usuali e si-gnificativi in questa materia, è certamenteun barone. E allora, se si vuole che il diret-tore di istituto nella facoltà di medicinasia un professore e non un barone, questaci sembra essere una vera e propria dimen-ticanza. Sempre a questo proposito, credodi dover ricordare che all'articolo 13, terzocomma, i compiti del direttore di istitutovengono ampliati, in una logica di decentra-mento che condividiamo. Per esempio, è au-torizzato a spese fino a 4 milioni, mentreoggi queste spese sono autorizzate solo finoa 600.000 lire; autorizza le missioni nelil'am-bito del proprio istituto e questo può costi-tuire un modo 'per aHargarne le competenzee un tentativo di dare una significativitàpiÙ pregnante al suo compito. Ma proprioin questo caso il responsabille dell'istitutopuò essere un professore a tempo definito,mentre non lo può essere un membro delconsiglio di amministrazione.

Il secondo emendamento, il 4.23, riguardail primo comma, lettera b), in cui si vogMo-no sostituire le parole da: « a stabilire» fi-no a: « all'interno dell'università», con lealtre: « Nell'ambito delle attività didattichecomplesffive il numero minimo di ore dadedicare in misura uguale per tutti i do-centi a corsi di lezioni è fissato Ì1'l 50 oreannuali da distribuire in forme e secondomodalità da definire d'intesa tra il docenteed il consiglio di facoltà, nell'ambito dellaprogrammazione dell'attività didattica dellafacoltà stessa e comunque in modo tale dalOn superare le due ore al giorno. I professoria tempo pieno svaligono inoltre, nell'ambi-

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to del proprio corso o di intesa con i do-centi di altri corsi, attività didattiche diseminario o altrimenti integrative ». Questoemendamento da alcuni professori tmiversi-tari potrebbe essere accolto con un sorrisosulle labbra o con un sospiro di sollievo,perchè molti di loro probabilmente ~ diquesto ne sono, ne siamo convinti ......:.... sono

impegnati nelle lezioni per un numero di oreben maggiore di questo minimo che qui, nelnostro emendamento, abbiamo ritenuto difar tornare in 50 ore annuali.

La situazione neill'università però non èuguale per tutte le facoltà ed il disegno dilegge stesso indica la necessità di stabilireun minimo uguale per tutte le facoltà. Perciòcrediamo che sia il caso già fin d'ora diindicare tale minimo che può costituire unsollievo per alcuni professori e per alcunefacoltà, ma che comunque per altre, comemedicina o giurisprudenza o architettura,costituisce invece una garanzia effettiva perassicurare un minimo di presenza nella'in-segnamento. Riteniamo anche utile precisareche l'insegnamento non può superare le 2ore giornaliere, in quanto, se l'insegnantesi deve presentare preparato tutti i giorni,l'impegno necessario per preparare 2 ore algiorno di lezione è già tale, a nostro avviso,da costituire un limite massimo.

Nel porre questi limiti siamo consape-voli, come tutti, che !'impegno del docentenon è limitato alle ore di insegnamento ea qUe!He richieste per prepararle, ma com-prende gli obblighi che gli derivano dagli esa-mi, dalla partecipazione ai conSlÌgli di fa-coltà e a quelli dei corsi di laurea, di istitutoe di dipartimento, alle attività di seminarioe di assisten2'Ja agli studenti e via dicendo.

Il terzo emendamento, il 4. 24-bis, tendea dare una maggiore consistenza alla Ilette-ra i) del primo comma con la quale si vuoIpromuovere e verificare la produzione scien-tifica del professore ordinario. Là dove sidice che i titoli e le relazioni devono esseredepositati prèsso l'istituto di appartenenzae resi consultabili, riteniamo che sia utiledire anche che siano depositati presso lebiblioteche di importanza nazionale e [oca-le, in modo da dare un senso più precisoe concreto a quanto la proposta di legge in-tende affermare.

L'ultimo emendamento, il 4.2s-bis, si rife-risce alla lettera 1) del primo comma del-l'articolo 4 e con esso si vogliono sostituirele parole da « o Qrasupplenza» fino alla finecon le altre: « o la supplenza di un corso diinsegnamento di materia affine in caso ditemporanea indisponibilità del titolare o inattesa della copertura, già deliberata dallafacoltà, per trasferimento oppure per con-corso. Ove sia impossibile provvedere aHasupplenza nel modo indicato, la facoltà puònominare un supplente esterno, che gode del-la retribuzione minima prevista per i profes-sori associati di cui all'articolo 5, ridottadel 50 per cento se già legato ad altro rap-porto di impiego. Le supplenze di cui sopranon costituiscono in nessun caso titolo invista di concorsi, idoneità o chiamate e nonpossono essere protratte oltre un anno ac-cademico ».

Il nostro punto di vista è questo: la ne-cessità, nell'ambito della vita concreta dellauniversità, di utilizzare il personale docenteper altri insegnamenti o per supplenze ènei fatti, è nell'ordine naturale delle cose.Siamo del parere che, solo per questionidi forma o di eleganza, non si 'possa igno-rare la rea1tà a cui bisogna far fronte. '£importante, invece, che SlÌano precisati eonpuntualità i termini e le modalità con cuifar fronte all'insegnamento con soluzioni di-verse da quelle del ricorso al docente uni-versitario.

Il professore universitario a tempo pi~no~ secondo la nostra proposta, che noncontraddice la proposta di legge ~ può farfronte, per la durata massima di un annoaccademico, alle carenze che possono deter-minarsi per temporanea indisponibi1~tà deltitolare o in seguito a trasferimenti o inattesa della copertura del posto per concor-so. Se questo non fosse possibile, allora èmeglio dire chiaramente che le facoltà Siipossono rivolgere all'esterno, ponendo con al-trettanta chiarezza termini e limiti onde evi-tare tassativamente che ciò costituisca l'in-nesco di un nuovo processo involutivo edisgregativo, come si è verificato pericolo-samente fino ad oggi.

B U Z Z I, relatore. Domando di par-lare.

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Senato della Repubblica ~ 4668 ~ VII I Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B U Z Z I, relatore. Con l'emendamento4. 10, si è inteso estendere, a coloro che so-no nominati negli uffici e nelle istituZlionidella Comunità europea, !'incompatibilità po-litica prevista per i mandati parlamentarie per le alte cariche politiche e amministra-tive.

C H I A R A N T E. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C H I A R A N T E. L'emendamento 4. 33si il1ustra da sè.

R A S T R E L L I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. L'emendamento 4.5propone la soppressione delle parole: «Nonpossono essere assegnati posti in soprannu-mero ». Richiamo l'attenzione del Governo,del relatore e dei colleghi sul fatto che laprima frase dello stesso comma recita così:« La dotazione organica della fascia dei pro-fessori ordinari è fissata in 15.000 posti}}.Essendo perentorio il significato di questaprima dichiarazione, non SIivede il motivoper cui debba essere inserita l'altra frase:« non possono essere assegnati posti in so-prannumero }', anche perchè ci sembra che,se da una partè esiste lo specifico divieto giànel contenuto della prima frase, in relazioneall'impossibilità di assegnare un posto di pro-fessore ordinario al quindicimillesimo postopiù uno, d'altra parte la seconda frase dicui chiediamo ~a soppressione vada ad im-pedire, senza una ragione plausibile, la pos-sibilità di aumentare, ad esempio con ,Postidi ruolo convenzionati, gli organici univer-sitari senza aggravio per il bilancio delloStato.

Insistiamo, pertanto, affinchè questa se-conda frase, fonte di grandi equivoci, inquanto vorrebbe essere confermativa ~ e

non lo è ~ del principio già posto nellaprima frase, possa essere soppressa.

L'emendamento 4.6 si pone dopo l'ultimafrase del secondo comma che recita: "Le

norme delegate stabiliscono le modalhà peril riassorbimento nella dotazione organicadegli attuali posti in soprannumero e deiposti convenzionati ». Il nostro emendamen-to aggiuntivo recita: «le norme delegate do-vranno prevedere la ripartizione dei postientro un anno dalla loro entrata in vigore ».Si tratta quindi di associare alilJadisposizio-ne già impartita anche quest'altra precisa-zione che contiene soprattutto un valoretemporale, cioè si fissa un termine entro ilquale le norme delegate devono procederea quanto previsto dal comma che abbiamotestè letto.

Riteniamo peraltro che sia indispensabilesopprimere direttamente il terzo comma del-lo stesso articolo, il quale recita: «I con-corsi reJJativi ai posti non coperti, fino alraggiungimento di detto livello, sono ban-diti con periodiciià biennale, secondo i cri-teri di programmazione dello sviluppo uni-versitario di cui alla lettera a) del primocomma, nel teI'lmine massimo di un decen-nio e dovranno accertare la piena maturitàscientifica del candidato ». La richiesta disoppressione di questo terzo comma è cosìmotivata: esso costituisce un doppione euna parziale contraddizione con la lettera a)del comma pdmo dove già si demanda allenorme delegate di disciplinare <t,lprocedimen-to di copertura dei posti disponibili, da nonconfondere, come si è detto, con il procedi-mento di attribuzione dei posti agli organi-ci delle facoltà. È qudndi assurdo tenereibernati per dieci anni i posti assegnatinè vale l'argomento di riservare i posti aigiovani dato che questi potranno intantoaccedere ai posti d:i _associati resi disponi-bili da coloro che siano andati ad occuparei posti di ordinario. I necassociati, a lorovolta, libereranno i posti di ricercatore ren-dendoli disponibilld per i giovanissimi. Sela locomotiva, tanto 'per esprimere un con-cetto pratico, nen parte, nemmeno i vagonipossono muoversi. Quindi insistiamo perchèsia soppresso l'intero terzo comma.

Ove mai questa richiesta non fosse accal-tà, in via subordinata, al posto di tale com~ma, preferiremmo che l'Assemblea valutassel'opportunità di inserire il nuovo testo danoi preparato e cioè: «Le norme delegatedovranno disporre che i professori inoari-

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Senato de!la Repubblica ~ 4669 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088" SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

catÌ st2.bilizzat.i (che abbiano ricoperto ~'in~carico per almeno nove anni anche non con~secutivi, che siano assistenti di ruolo ed ab~biano conseguito la ~ibera docenza confer~mata o la maturità in un concorso a catte-dra), siano, previa giudizio di idoneità daparte di una commissione composta di cin-que professori ordinari e straordinari sor-teggiati tra i titolari del raggruppamento didiscipline indicato dall'interessato, chiamatia domanda da parte di una facoltà a rico-prire il posto di professore ordinario in unadelle materie del raggruppamento, utilizzan-do a tal fine le cattedre già disponibili odassegnate aille facoltà od eventualmente cat~tedre in soprannumero da riassorbire uti~lizzando le cattedre che verranno assegnatealle facoltà ». Si prevede quindi con taleformula un tipo di concorso riservato chela stessa relazione Tesini ha consideratocome suscettibile di essere adottato in Au-la; un tipo che non può certamente essereconsiderato come un ope legis dato che gliaccertamenti già svolti (concorso per assi-stenti di ruolo, conferimento dell'incaricoper almeno tre vOllte, conseguimento dellamaturità o deHa libera docenza) si aggiun-gono al giudizio di idoneità in sede nazio-nale da parte di una commissione intera~mente sorteggiata che però, dovendo effet-tuare un giudizio di idoneità nei confrontidi determinati candidati e non una sceltadiscrezionale ed arbitraria, non potrà eser~citare il cosiddetto diritto di Breda e il giu~dizio della facoltà che potrebbe anche nonchiamare il candidato dichiarato idoneo mache potrà chiamarlo solo se portato idoneo.La utilizzazione per tale chiamata dei postidisponibi:li impedirà poi che il procedimentoproposto interferisca con il concorso liberoper i posti destinati a tal fine e ne riducail numero; mentre la possibilità per la fa~coltà di chiedere l'assegnazione di nuoviposti per l'impiego immediato od eventual~mente per il riassorbimento per procederealla chiamata degli idonei costituisoe unamanifestazione dell'autonomia universitaria.Le facoltà devono essere libere di autode-tel1IIlinare la loro composizione, decidendoin piena autonomia se chiedere posti in vi~sta di un trasferimento di un professore

ordinario e in vista dell'autorizzazione di unconcorso libero

°in vista della chiamata

di chi, già effettivamente inserito presso lafacoltà, sia considerato idoneo da parte diuna commissione indipendente dalla facoltàa far parte di quest'ultima, nella veste diprofessore ordinario. Credo quindi che iconcetti siano chiaramente espressi nei te-sti presentati; devo solo aggiungere, a pro~posito deLl'ultimo emendamento 4. 9 sul qua-le sono chiamato a riferire, che la fattispe-cie ivi ,Prevista è del tutto particolare. Sitratta di wncitori di concorsi per professo-ri di ruolo aventi alla data di pubblicazionedel bando di concorso dodici o più anni ac~cademici interi di insegnamento univerSiÌta-ria in materia del gruppo o in materia di~chiarata affine dal consiglio nazionale uni~versitario i quali, dal nostro punto di vista,sono stati dimenticati, mentre hanno il pie~no diritto ~ diritto quesito a tutti gli ef~fetti di legge ~ di essere inquadrati diret-tamente, senza effettuare ill preventivato pe-riodo di straordinariato neÌ ruolo dei pro~fessori ordinari.

P RES I D E N T E. Invito H relato.read esprimere il parere sugli emendamentiin esame.

B U Z Z I, relatore. L'emendiaJmento Spa-dolini 4. 11 risolve in u:n modo che poi giu~stifica aTIiChe i sucoessiv,i emendamentil ilproblema dell'assegnazione dei nuovi posti,sia come individuazione che come ripartizio-ne, privi1legi'ando <peròH criterio della richie-sta della facoltà. La motivazione è molto se~da, ma ci pare che essa debba essere conci-liata con una esigenza di programmazioneche si rende necessaria soprarttutto m un mo-mento in 'Cuidobbiamo riequmbrare delle si-tuaZ'ioni che sono di per se stesse irrazionali,così come lo è stata sotto un certo aspettol'espansione ,deHe nostre università. Per que-sto motivo non si riltiene di<poter accoglie-re l'emendamento 4.11.

L'emendamento Agrimi estende la delegaalle procedure di concorso che sono statemodificate daUa legge 3 febbreio 1979, n. 31;esse sono in corso di aJppHcazJioneper la pri-ma v01ta con concorsi in atto 'al presente;',la

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Senato della Repubblica ~ 4670 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088& SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ComII1iiss]one non I1i,tiene che esse debballloessere modificate. Si tratta imatti solo diprocedure per l'assegnazione dei posti e nondi procedure concorsuaH, per cui l'emenda-mento non può essere 'aocoho.

L'emendamento 4. l, presentato dal senato-re Monaco e da aLtri senatori, modifica pro-fondamente 'il cdterio di imm1ssione nel ruo-lo dei pro<fessori ordinari, perchè introduceuna norma che evj!dentemente avrebbe va-lore transitorio, poichè prevede che solo gliassooiarti !pOssano accedere, almeno ndla pri-ma applioazione, al ruolo degH ordinari, men~tre ad esso si può aocedere anohe da unaposizione di totale manoanza di rapporto eonl'uniiVersità: lo studioso che partecipa a unco<ncorso universi,tario può anche presenta1rsiimmediatamente al 'concorso a Caittedra diordinario. I due ruoli non sono infatti da con-siderare l'uno successi'Vo aJll'altro, J'uno ge-varchicamente finalizzato ,all'altro. PertantodI parere è negativo.

L'emendamento 4. 24del Governo è limita-tÌivo rispetto ad una locuzione che può esse-re ambigua, perchè, dicendo: «fatta salval'attività scientifica e pubblicistica », si po-trebbe intendere non queLla che il docentesvolge con articoli e collaborazioni su riviste,ma eventualmente anche un'attività scienti-fica che presuppone un rapporto continua-tivo di consulenza o altro con una qualsiasiistituzione o azienda. È pertanto opportunala Hmitazione introdotta dall'emendamentogovernativo.

L'emendamento 4.25 sostituisoe le parole:« compatibile con l'esercizio di attività pro--fessionali esterne» con le parole: «compa-tibile con l'esercizio di attività professdonaHe di consulenza continuativa esterne », e ciòa proposito del ,professore a tempo definitoper H quale l'esercizi!o deHa professione costi!.'tUFsce un e1<emento caratterizzante del suostatus.

L'emendamento 4.26, presentato dal Go-verno, sopprime una precisazione che semmaipotrà essere meglio espressa nelle norme de-legate, mentre qui diventa un'tinutile e fo<rseeccessiva puntuaHzzazione.

P RES I D E N T E. Accoglie o non acco-glie l'emendamento 4.26?

B U Z Z I, relatore. L'emendamento è ac-colto.

So<no acco<lti anche gli emendamenti 4. 27e 4. 28, presentati Idal Governo, che sono qua-si di coordinamento.

Non è accolto l'emendamento 4. 22, presen-tato dai senatori Stamani Ghediui e Spa-daccia, perchè la Commissione ]1itiene che lafunzione di direttore di istituto e di direttoredi consiglio di corso di laurea sia attinentealla funzFone docente e che ciò debba essereriferito parimenti al professore a tempo pie-no, come al professore a tempo defmito.

L'emendamento 4. 29, presentato dal Go-verno, precisa che è incompa1Ji<bHecon l,acon-dizione di professore a tempo definito la cari-ca di membro elettivo del consigHo d'ammi-nistrazione, mentre non è incompatibile te-ventuale nomina per designazione di ahPi en-ti, ad esempio mppresentanti della regio-ne o dell'ente locale. Pertanto si accoglie que-sto emendamento.

L'emendamento 4.23, presentato dai sena-tori Stanzani GhedinÌ e Spadaccia, non è ac-colto. Tutta la normativa di questo emenda-mento può essere materia di nOI1l11edelega-te; infatti sviluppa una possibile soluzioneche rientra nell'oggetto della delega. Lo si ri-tiene, qUFndi, superfluo e viene respinto.

L'emendamento 4. 13, presentarto dal sena-tore Spadol1ini e da altri senatori, solleva undeHoato problema relativo a quella che il se-natore SpadoHni ha chiamato la profes'siona-lizzazione del dipartimento. In effetti, soppri-mendo le parole: « nonchè le modalità, per iprofessori medesimi », fino alla fine della let-tera, si dà una J.imitazione I1ispetto ad un'apossFbilità: quella di esercit'are attiività dinatura professionale nell'ambito della strut-tura uTI!i'Versitaria che invece Siivuole mante-nere.

Vemendamento viene respinto; però nonc'è dubbio che 10 spirito di tale emendamen-to dovrà essere tenuto presente neHa normadelegat'a proprio al fine di evitare la possibiledegenerazio<ne nel senso professiornsltico cheil senato<re Spadolini teme.

L'emendamento 4. 14, pI'esentato dal sena-tore Spadolirri e da altri senatori, non può es-sere accolto perchè, non avendo la legge didelega definito in quanti,tà quaile sarà i'1va~

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Senato della Repubblica ~ 4671 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

lore, cioè quantitativamente quale potrà es~sere.. .

S P A D O L J N I. L'emendamenta è al~temativo al precedente.

B U Z Z I, relatore. Esatto. L'emendamen-to viene quindi respinto pelI'ovvie ragioni.

S P A D O L I N I. Non per .ovvie ragioni!

B U Z Z I, re/atore. Perchè è respinto i~precedente: questo voglio di>re, doè carneconseguenza.

S P A D O L I N I. Il problema riguarda iltempo pieno.

B U Z Z I, relatore. Sì, certo.

S P A D O L I N I. Che cosa deve fare ilprofessore a tempo' pieno se non la ricercascientif.Ì'ca?

B U Z Z I, relatore. La questione riguarda. il professore a tempo pieno pe-r l'eserciziadell'att1v1tà professionale neUa struttura. Lasua propasta, senatore SpadoHITi, è che tuttii proventi di questa attività vadano alla ri-cerca scientifioa. Poi<chè non abbiama defi-nito quale sarà il compenso del professorea tempo pieno, anche questa proposta, ohepure ha una sua validità, non può essere ac-colta. Questa è l'apin~one della maggioranzadeUa Commissione.

L'emendamento 4.30, presentato dal Go-verno, e l'emendamento 4.31, sempre presen-tato dal Governo, riguardano la lettera c) del~l'articolo 4 e cioè gli incentivi ecanomici chela legge prevede per la ,scdta del re~me diimpegno a tempo pieno.

n testo, così come è stato emendato daNaCommi'ssione, si Hmita sastaJn~i'almente ,adaffermare che la retribuzione del professorea tempo pieno dovrà sempre essere a~menosuperiore del 40 per cento alLa retribuzionedel professore a tempo definito. I ,rj£erimentidi questJi rapporti non sona .oggi quantifi1cahi-li per una ragione malto precisa: che ci tro-viamo a legiferare contempOJ1aneamente alfatto che l'altro ramo del Pwlamento discu-

te il dÌJsegna di legge n. 736, relativa, come ènoto,all'.assetto delle retdbuzion~ del pel'SO-naIe civile dello Stato e dunque anche delpersanale universitario. Quindi mancano, allastata attuale, rÌlferi:menti che consentano ilUlaquantificazione del rapporto. Perciò la Cam-missione ha preferito proporre all'Assembleaun testo che afferma rI ooncetta di un 40 percento in più che deve essere comunque garan~tito, anche sotto forma di indennità di fun-zione. Oltre questi limiti non 'si riti'e11edi po-ter arriViare nella prec~sazione del te'Sto.

P'ertanto i, due emendamenti 4.30 e 4.31sono accettati daUa Commissione. Dell 4.10,che è emendamento della Commissione, hog~à dato ragione e dicMaro ovviamente di es-sere ,ad essa favorevale. L'emend!amento 4. 2,che si ricollega in certo modo anche aH'e-mendamento 4. 15, rÌ'spettiViamente dei sena-tori Monaco e SpadoHll1i, ha suSC'Ìtaito nellaCommiJss:ione u~a fondata preoccupazione,per la ragione che la permanenza per urntri<ennio del professore di nuova nomina de-ve tutdare soprattutto le esilgenze delle pic-cole unÌiVersÌJtà. Non vi è dubbio che con Lanormativa delegata il Governo potrà oonsi-derare la siltuazione particolare che, in .se~de di prima applicazione, si crea per coloroche già svolgono !'incarico da molto temponella ,stessa sede .in oui saranno nominatiprofessori ordinari; al presente non sembraallla Commissione opportuno accettare gliemendamenti 4.2 e 4. 15.

Per quel che riguarda in partico'laTe l'e--mendamento 4.2, essO' 'Ìlnnan1Ji'tutto non ~guarda le supplenze: questo è un altro pro-blema che viene trattata a:Ha lettera 1) del,lastesso articolo. La lettera f) vorrebbe assicu-rare una forma di mobiHtà nella utilizzazianedel personale, che indubMamente w. a toc-care una materia mol,to .deliloata, di cui si èfatto particalarmente carico ill senatore Spa-dolini nei suoi interventi re 'anche con gliemendamenti pJ1esentati, in relazione a:1la. for-mu~azione proposta dal testo per la quale siprevede che debba eS'servi H cansenso del do-cente per la sua utiliz~~ione 'm un dinlsegna-mento diverso da quetlo di tito}tarità. Tutta-via, proprio faOOll!dasi carico deUe preoocu-pazioni manifestate dal senatore Spadalini,la Comm~S'SIÌ'OIleha convenuto su un emenda~

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Senato della Repubblica ~ 4672 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

mento de.!Governo (4.32), che accetta, in cuisi afferma che si deve far salvo H diritto, altermine del corso, per l'insegnante di ripren-dere il corso di cui è titolare.

S P A D O L I N I. Questo è un dirittoche l'insegnante ha: che costa gli riconoscete?

B U Z Z I, relatore.:È un qualcosa che siaggiunge e si precisa, perchè il consenso ri-spetta soltanto il diritto 'soggettivo, ma nonpermette di corrispondere a delle esigenzeoggetti>ve di mobilità e di conseguente pro-grammazione degli insegnamenti che posso-no presentarsi soprattutto in una universitàin cui la presenza di professori ordinari e diprofessori associati e lo stesso numero deglistudenti possono rendere necessaria una uti-lizzazione diversa dei docenti, s,ra pure nel-l'ambHo di materie appartenenti al raggrup-pamento per il quale H docente ha sostenutoil concorso e in relaZJÌone al quale ha raggiun-ta la titolarrtà.

L'emendamento 4.3, presentato dai sena.tori Monaco, Pistalese e da altri senatori, mipare conseguente, nel senso della praposta,all'emendamento 4.2: quindi sarebbe unemendamento di coordinamento, che cade sev~ene respinto il precedente.

L'emendamento 4.16 del senatore Spado-Hni e di altri senatori è inteso a sostiturre leparole: «con il suo consenso e in base a»con le altre: «su sua richiesta, e nel quadrodi ». Il concetto di programmazione e il con-cetto di consenso possono anda:re d'accordo,ma il concetto di richiesta soggettiva può nonandare d'accordo con il concetto di program-mazione. Ecco perchè siamo cOJl!trari ai dueemendamenti 4. 16 e 4.17.

Sono favorevole all'emendamenta 4.33.Per quanto riguarda l'emendamento 4. 24-

bis sembra eccessivo il riferimento alle bi-blioteche di importanza nazionale: sarannosemmai le norme delegate a rare questa pre-cisazione. P'are sufficiente che la rela~ionevenga depositata presso la direzi'One dell'isti.tuta.

Dichi'aro di essere contr.ario all'emenda-mento 4. 4 del senatore Monaco e di altTi se-natori perchè la lettera l) riguarda proprilOil modo come risolvere il problema delle va-oanze temporanee.

Son'O contrario all'emendamento 4.25-bisperchè potrebbe produrre forme di precaria-to dalle quali non ci si tutelerebbe con l'ulti-mo periodo, laddove si afferma ~ e com-prendo quale è l'iintenzrone ~ che le supplen-ze di cui Sop'Ta non costitU!Ìiscono in ness,uncaso titolo in vista di concorsi. Altre volteabbiamo usato questa formulazione e poi siÌè visto quale è stata la conseguenza. Alle sup-plenze si ritiene di poter provvedere effica-cemente con la lettera l).

Son'O contrario agH emendamenti 4.5, 4. 6,4.7 e 4. 8.

Sull'emendamento 4. 18, che è collegato al4.19 presentato in via subordinata al 4.18,esprimo il parere contrario della maggioran-za della Commissione che r:itiene invece giu-stificato il fatto che si sia prevista una possi-bi1Ìità, per i professori che hanno almeno no-ve anni di incarico, di chiedere, sia pure in-formandone doverosamen;te la facoltà, chevengano messi a concorso i posti corrispon-denti alla disciplina che halma insegnato.

Mi dichiaro contrario all'emendame..1'}:to4.21 dei senato,l'i Agrirmi e Coco perchè in so-stanza si potrebbe confìigurare un concorsonel quale l'anzianità diventa un titolo di pre-cedenza. Il problema è delicato perchè inrealtà interveniamo in una situazione nellaquale certi diJritti acquis,iti possono sembra-re trascurati 'Onegletti. Tuttavia l'impostazio-ne generale di questo provvedimento, che haescluso ogni forma di ope legis e ha postotutti di fronte ad un giudizio di idoneità, noncredo che permetta di inserire altri elemen-ti di giudizio oltre quelli basati sui titoliscientifici e didattici. Mi dichiaro pertantocontrario al1'emendamento 4.21 e al 4.9che è nella stessa logica dell'emendamentoAgrimi, cioè vorrebbe riconoscere una cer-ta anzianità, non importa se di 9 o di 12anni, come requisito per un trattamento dif-ferenziato. Purtroppo la logica generale delprovved~mento sembra non consentirlo.

P RES I D E N T E. Invito H Governo adesprimere il parere.

V A L I T U T T I, ministro della pubblicaistruzione. Signor Pres-Mente, il Governo, perle considerazioni esposte dal relatore, chenon ritiene di dover ripetere, è contrario agli

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Seriato della Repubblica ~ 4673 ~ Vl Il Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

emendamenti 4. Il e 4. 20 ~ e chiedo scusaal senatore Agrimi ~ in quanto è stata ripro-dotta una formu}a che era già nel testo origi-nario del Governo. Il Governo ha riconosciu-to la validità dell'obiezione d,ferita dal sena-tore Buzzi.

Inoltre esprime parere contrario all' emen-damento 4. 1 e favorevole ovviramente agliemendamenti 4. 24 e 4. 25.

Il Governo è inoltre ovviamente favorevoleagli emendamenti 4.26, 4.27 e 4.28, contra-rio al 4. 22. Debbo dire al senatore StanzaruiGhedini che la questione è stata discussa alungo in Commissione. Quindi non si è tratta-to di una svista.

Esprimo parere favorevole all'emendamen-to 4.29 e contrario agLi emendamenti 4.23,4. 13 e 4. 14, favorevole ovviamente a14. 30, al4.31 e al 4. 10, contrario al 4.2 e al 4. 15, fa-vorevole al 4.32 e contrario al 4. 3, al 4. 16 ea14. 17, favorevole a14. 33, contrario a14. 24-bis, al 4.4, al 4.25-bis, al 4.5, al 4.6, al 4.7,-al 4.8, al 4.18, al 4. 19, al 4.21 e al 4.9.

P RES I D E N T E. Metto ai voti 1'emen-damento 4.11, presentato dal senatore Spa-dolini e da altri senatori. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to 4. 20.

A G R I M I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

A G R I M I. Ritiro l'emendamento 4. 20perchè n chiarimento del l'datare mi ha sod-disfatto.

P RES I D E N T E. Metto allora ai va'li1'emendamento 4. 1, presentato dal senato~eMonaco e da altri senatori. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo aHa votazione dell'emendamento4.24.

S P A D O L I N I . Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Debbo dichiarare diessere stupefatto per questo emendamentoche il Governo ha aggiunto dopo H lavorodella Comm~ssione. Lo invito a ritirar10 per-chè l'effetto che in una legge già così comuS'apuò determinare il vatto di lasciare l'attivitàpubblicistica ed escludere quella scientifica,a mio giudiz~o, è un effetto di ilarità.

Mi domando se scrivere un trattato per unprofessore costituisca materia di incompati-bHità perchè qui si riconosce il diriltto di scri-vere sui giornali o sulle enciclopedie. Se hoben capito, questo emendamento, che nOTIèmai stato d~scusso in Commissione, almenoHno a giovedì, ed è stato discusso nella :i!Il1-provvisata seduta di venerdì, vuole togLiereal professore universitario a pieno tempo ildiI'itto di fare dei trattati perchè l'attivitàscientifica di un professore a p.ieno tempo è~nerente aUa sua impostazione. Così come misouo battuto, fautoI'e come sono della incom-patibilità e del pieno tempo, perchè sia toltaogni incentivazione professionale al professo-re a pieno tempo, mi domando con quale lo-gica, rLspetto al testo già varato daUa Came-ra, si possa togliere l'attività scientifica e la-soiare quella pubblicistioa. Questa mi sembr'auna enormità. Comunque, siccome non so seho capito il senso, pregherei il Ministro, cheè stato breve nella sua esposizione, di chia-rirmelo; nel 'Caso che il senso si:a ques.to cheio ho detto, farei un appello personale al Mi-nistro per rifletterei un momento e ritir-areeventualmente 1'emendamento.

C A R R A R O. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C A R R A R O. Signor Presidente,allchea nome de] senatore BompÌ'ani devo espri-mere il mio stupefatto rammarico per la cir-costanza che si proponga in questo ramo delParlamento di inibire al professore universi.tario a tempo pieno lo svolgimento dell'atti-vità sdentifìica, che è il momento più signdfi-cativo, più individuante, più alto deH'aJttivitàdel professore universitario. Senza attirvitàscientifica, senza ricerca scientifiica i~ Pf'<'

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Senato della Repubblica ~ 4674 ~ VII I Legislatura

Il FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

fessore universitario è anche un cattivo do-cente perchè non può insegnare ciò che è iilfrutto della sua ricerca.

Non voglio dilungarmi, ma credo di avermoti'Vato suffioientemente le ragioni del votocontrario a quest'emendamento.

V A L I T U T T I, mimstro deJ.llapubblicaistruzione. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* V A L I T U T T I, ministro della pubblicaistruzione. Signor Presidente, ritengo di ave-re il dovere di prendere la parola su questoemendamento. Io ho l'ass01uta convilnvianeche dire {( attività pubblicistica}} signif.ichiriferirsi all'attività soientiHoa ehe si' conere-tizza in pubblicazioni. Perciò mi stupiscel'obiezione del senatore SpadoHni: non è sta-to mai mess~ in dubbio che i professori a pie-no tempo, pubblicando rtrattati, abbirano >ildi-ritto di farlo e di riscuoterne i frutti', perchèun trattato si conoreta in un. 1ibro che si pub-blica.

Comunque, signor Presidente, per dimo-strare Lamia assoluta serenità e tranquiUitàin proposito, non ho nessuna difficoltà a ri-meHermi alla decisione deH'Assemblea. Sel'Assemblea ritiene di ripristinare la formula:« fatta salva l'attività scienti£ica e pubblici-stica }}, il Governo si rimette alla decisionedell'Assemblea perchè non c'è dubbio cheil Governo, nell'accettare la formula: «atti-vità pubblicistica}} ha inteso iÌ'llterpretartanel senso specificato dal senatore SpadoJiinie dal senatore Carrara. Perciò, ripeto, non hodifficoltà alcuna a rimettermi alla decisionedell'Assemblea.

P RES I D E N T E. Metto ai voti l'e-mendamento 4.24, presentato dal Governo,a:ccettato dallla Commissione e per il quale ilGoverno si rimette all'Assemblea. Chi l'ap-prova è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Ricordo che l'emendamento 4.12, presen-tato dal senatore Spadolini e da altri sena-tori, è stato ritirato.

Metto ai voti l'emendamento 4.25, presen-tato dal Governo. Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4. 26, presen-tato da'l Governo. Chi l'app'rova è pregato dialza're ,l,amano.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.27, presen-t'ato dal Governo. Chi l'approva è pregato dialzare La mano.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4. 28, presen-tato dal Governo. Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

È approvato.

Metto ail voti l'emendamento 4. 22, presen-tato dai senatori Stanzani Ghedini e Spa-daada. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai \roti l'emendamento 4. 29, presen-tato dal Governo. Chi l'approva è pregato dia'lzare la mano.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4. 23, presen-tato dai senatori Stanzani Ghedini e Spa-d'accia. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to 4. 13.

SPADACCIA. Domandodipadareper dichiiara2Jione di voto.

P RES J D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Ho chiesto la parolaper dichiarazione di voto sugH emendamenti4. 13 e 4. 14. DichÌ'aTo di vovare contro l'emen~damento 4. 13, presentato dal senatore Spa-dolini e da altri senatori, con motÌ'V'aziÌo'l1Jianaloghe a queHe del relatore. Ma, proprio

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Senato della Repubblica ~ 4675 ~ VIII Legislatura

88a SEDUTA l'JSSEMBLEA -RESOCONTO STENOGHAFICO 11 FEBBRAIO 1980

per questo, dichiaro di votaTe a favore delsuccessivo emendamento 4. 14. Se non si: vo-gliono lasciare in bianco del,le norme di dele-ga, sono stupefìatto e non comprendo il mo-tivo per cui, nell'ambito deUe linee che sem-brano aver ispirato la Cammissione nel de-finire i contenuti delle 'incompatibilità e deltempo pieno, questo emendamento 4. 14, cheimpedisce quals,iasi aggiramento delle inten-zioni cui la norma si è ispirata nella formu-lazione della Commissione, nan sia stata aç-colto dalla Commissione e dal Governo.

Non è vero neppure che questa emenda-mentO' si:a in cannessione con il 4. 13. È unaformulazione alternativa o, camunque, uncantenuto narmativo integrativo ma assolu-tamente autonamo rispetta ,al 4. 13.

Per questi motivi, mentre confermo il miavoto contraria all'emendamento 4. 13, daròvoto favorevole al 4. 14, memvigLi'ato ohe nonsia stato accolto dal1a Commi:g'sione e dal Go-verno.

C H I A R A N T E. Domando di parlareper diohiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C H I A R A N T E. Desidero chiarire leragioni per le quali esprimÌ!8Jffiovoto contra-rio aglri emendamenti presentati dal senatoreSpadolini. Non ci auguriamo che i diparti-menti o gl.i istituti universitari divengano unasede di attività professionale a fini di lucro:siamo nettamente contro una simi,le ipotesie quindi sottolineiamo lo spirito del tutto di-verso, nel quale riteniamo debba essere in-terpretata la diziane della legge, che a que-sto riguardo ci sembra, del resto, molto chia-ra. Quello ohe la legge deve garantire conquesto comma è a nostro avviso il fatto chei dipartimenti e gl,i istituti universitari nonsiano estraniati dspetto ai problemi che nel-la realtà esterna all'universi,tà si pongono eche richiedono un cantJributo di impegno cul-turale e scientifico da parte dell'università;un impegno che si esprima, quindi, anche inuna attività professianale che si svalga all'lin-terno dei diJpartimenti e degli istituti univer-si,tad, ma secondo cTheri rispo'l'JIdenti a finidi utilità pubbHca e in rapporto a commÌit-

tenze e a cansulenze provenienti in parti-colare da enti pubblici, per abietitvi di ribvanza soai'ale ed ecanomica o di progressooivi'le e culturale.

In questo senso ered-i'ama di dover respin-gere anche H secando degli emendamenti pre-sentati dal senatore Spadalini. Evidellltemen-te qui l'a formulazione della legge di delega èinsufficiente, e senza dubbio deve essere de-finito, neHe norme delegate, un Hmilte moltocantenuta cÌ1rca l'incentivaziane aHa svolgi~menta di attività dspondenti a un pubbllicainteresse, fissandO' un tettO' aHa quata di pro-vent'i che potrà andare al s,ingoIo docente al''Ìcercatore.

Riteni'affio, però, che non si debba negare!'impegno verso l'esterno che l'universi,tà de-ve svalgere. Sarebbe infatti molta pericolosos,e il sola legame dell'università con la realtàesterna fosse quello che passa attraversa lescelte individuali ~ evidentemente dettalteda 'interessi professionaLi privati ~ di chiopta per il tempO' definilto e non attravel"sal"attiv~tà svolta collegialmente e per fini diutilità pubblica nell'ambito dei dipartimenti

, e degli istituti. P.er questa voti'ama cantro gliemendamenti che il sena.tare SpadaHni hapresentata a questa rilguarda.

P RES I D E N T E. Metta ai voti l'e-mendamento 4.13, presentata dal senatoreSpadoHni e da altri senatari. Chi l'appraV'a èpregato di alzare la manO'.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to 4. 14.

U L I A N I C H. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

U L I A N I C H. Coerentemente can quan-to ho asserHo in Commi'ssi'One, l"appreseil1-tanda anche l'atteggiamento della Sinistraindipendente, dichia.ro voto favorevale al-l'emendamento 4.14 presentato dal senatoreSpadO'Hni. Nan perchè noi siamo contraTi auna permeabilità, che ritenilamo invece ne-cessaria, tra istituti scientifici di ricerca e

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Senato della Rcpubblìca ~ 4676 ~ VII I Legislatura

11 FEBBRAIO 19S0SS9. SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

mondo esterno, quanto perchè siamo contra-ri, sia a quanto recitato nell'ultima proposi.zione della lettera b) (laddove si paI'la diiscrizione in elenco speciale degli albi pro-fessionali dei professori a tempo pieno) siaa che i proventi derivanti da attività univer-sitarie possano essere ripartite a vantaggiodi professori operanti a pieno tempo.

A questa preoccupazione sembra rispon-dere l'emendamento SpaJdoHni.

R A S T R E L L I. Domando di parlareper diohiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R A S T R E L L I. Il Gruppo del Movi-mento sociale itaLiano vota a favore dell' e-mendamento 4.14 presentato dal senatoreSpado1ini. La previsione dell'ultima partedd comma in questione, laddove si parla del-l'inserimento dei professori >impegnati a tem-po pieno iin un albo speciale comporta auto-maticamente il divieto per il professore dipercepire deter1ffi~nati emolumenti e determi-nate retribuzioni. Il non prevedel1C la desti-nazione di determinate attività svolte dalprofessore a tempo pieno per conto di terne quindi non prevedere la destinazione deidovuti compensi che devono viceversa esseredestinati secondo l'emendamento SpadoliniaH'univel"sdtà per fini scientifici ci sembraIasciare~n piedi una Iacuna assurda, anchecontemperando e paragonando questa pre-visione normativa con tutte le altre previ'sio-ni normative che esistono in materia. di albispeciali. R:agione per la quale ins'istiarno rac-comandando all'Assemblea di voler valuta-re profondamente il significato dell'emenda-mento Spadolini ed anche la realtà operat1vain cui il rapporto tra istituzioni scientificheuniversitarie e terzi potrà essere incremen-tato attraverso una forma regolare di parte-cipazione economica e di corrispondenzadelle prestazioni richieste e fornite.

P RES I D E N T E. Mett'O ai voti re-mendamento 4. 14, presentato dal senatoreSpadol~ni e ,da altri senatori. Chi l'approva èpregat'O di alZJare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.30, presen-t'aro da'l Governo. Chi l'approva è pregato dialzare la mano.

:11:approvato.

Metto ai voN l'emendamento 4.31, presen-tato dal Governo. Chi l'approva è pregato dialzare 1a mano.

:11:approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4. IO, presen-tato daHa Commissione. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

:11:approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.2, presen-tato dal senatore Monaco e da altri senatori.Chi l'apporva è pl"egato di alzare la man'O.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4. 15, presen-tato dal senatore Spadoli..ni e da altri sena~tor-i. Chi l'approva è pregato di aJlzare laman'O.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4. 32, presen-tato dal Governo. Chi l'approva è pregato dialzare la man'O.

:11:approvato.

Metto ai V'Oti l'emendamento 4. 3, presenta-to dal senatore Monaco e da altri senator-i.Chi l'approva è pregato di alzare La mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.16, presen-tato dal senatore Spadolini e da altri senato~

l'i. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Mett'O ai V'ONl'emendamento 4. 17, presen-.tato dal senatore SpadoHni e da altri sena-tori. Chi l'approva è pregato di alzare l,amano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4.33, presen-tat'O dal senatQre Chiarante e da altri sena-torL Chi l'approva è pregato di alZiaTe laman'O.

:11: approvato.

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Smato della Repubblica ~ 4677 ~ VIIl Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEl\1BLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

Metto ad voti l'emendamenta 4. 24-bis, pre-sentata dai senatori Stanzani Ghedini e Spa-daccia. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l"emendamento 4. 4, presenta-to dal senatore Monaco e da aLtri senatorI.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metta ai V'Om l'emendamento 4. 25-bis, pre-sentato dai senatori Stanzani GhedinJ e Spa-dacda. Chi l'~pprova è pregata di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ad vaN l'emendamento 4. S, presen-tato dal senatore Monaco e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai v'Oti l'emendamento 4.6, presen-tato dal senatore Monaco e da altri senatori.Chi J'approva è pregato di alre:re la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emenda menta 4. 7, preseiO.-mto da'l senatore Monaco e da altri senatori.Chi l'appmva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metta ai voti l'emendamento 4.8, prese.n-tata dal senatore Monaco e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 4. 18, presen-tato dal senatore Spadolini e da altri senato-ri. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamenta 4.19, presen-tato dal senatore SpadoHni e da altri senato-ri. Chi i"approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Pass.i.amo alla votazione deU'emendamen-to 4.21, presentato dai senato'ri Agrimi eCoco.

A G R I M I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

A G R I M I . Dichiaro di non insistere perla votazione della pdrna parte di questoemendamento, quella oioè che chiede di sosti-tuire lie paroIe « nove anni » eon le altre « do~

dici anni ». Insisto invece per la V'Otazionedella seconda pa'rte perohè mi pare di nonintrodurre, così, un elemento dgido di pre-ferenza per criteri d~ anzianità, ma soltantadi delegalre il Governo a considerare con pre-valenza i crÌ'teri stessi. Insisrt:a perciò per lavotazione di questa seconda parte deH'emen-damento.

P RES I D E N T E. Invito la Com-mIssione H Governo ad espr}m~re nuovamen-te il parere sull'emendamento 4.21, modifi-cato dal presentatore.

B U Z Z I, relatore. Ho già dichiarato,signor Presidente, di essere contrario a tut~to l'emendamento, quindi anche ~llla secondaparte di esso.

V A L I T U T T I , ministro della pubblicaistruzione. Il Governa concoI1da con H rela-tore.

P RES I D E N T E. Metto a~ voti la sé~conda parte dell'emendamento 4.21, presen-tata dad senator-i Agrimi e Coco. Chi l'approvaè pregato di alzare la nama.

Non è approvata.

Metto ai voti l'emendamento 4.9, presen-tato dal senatore Monaco e da alltri senatori.Chi l'approva è pregato di al:l)are la mano.

Non è approvato.

Metta ai voti l'articolo 4 nel testo emenda-to. Chi l',approva è pregato di alzare la mooo.

~ approvato.

Passiamo all'esame dell'art~c()llo 5. Se nedia lettura.

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Senato della Rr:.pubblica ~ 4678 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RE~OCONTO STENOGRAFICO

F I L E T T I, segretario:

Art. 5.

(Professori associati)

L'oI1ganico iilliz~ale della fascia dei profes-s'Ori associati è corrispondente al numerodegli idonei che acquisiscono tito~o, a n'Ormadel successivo terzo comma, alla n'Ominain ruolo. Il numero suddetto è accertatocon decreto del Ministro della pubblicaistruzione. L'organico che ne ,risulta è incre~mentato di 6.000 posti. I concorsi per il c'On-ferimento eLiquesti ulteriori 6.000 posti so-no banditi con periodidtà biennale neH'a:r~00 di un decennio, a partire dall'anno acca~demico 1980-1981, secondo un piano pluI1ien-naIe di sviluppo formUil<atocon la stessa pro~cedura di cui alla lettera a) del primo com-ma dell'articolo 4. Per i concorsi a pos,tidi professore associato H Consiglio univer-sitario naZ'i'Onale definisce autonomi e spe~cifici raggruppamenti disciplinari, caratte-rizzati, rispetto a queHi definiti per i con~corsi a posti di professore ordinar,io, da cri-teI'i di maggi'Ore ampiezza e f.l.essibi1i<tà.Iposti che si rendono comunque disponibiHsono soppI'essÌ' fino aHa riduzione dell'orga-nÌ'Co al Livello definitivo di 15.000.

L'accesso al ruolo dei professori associa-ti avviene mediante concorso su base nazio-nale per titoli 'scientifici, integrati da discus~sione dei titolli e da una prova didatticanell'ambito della disciplina cui si rifer.i'sconQi titoli presentati. Il concors'O è inteso ad ac-ceptare l'idoneiJtà scienti£irca e didatti(;a delcandidato. Le commissioni di concorso so~no composte, per ciascun raggruppamentodi discipline, da cinque membri effetti'vi,di cui due professori assodati, e cinqueper eventuali surroghe. I componenti le c'Om-missioni sona eletti dai docenti dei rispet~tivi raggruppamenti di'sdp'linari all'internadi una rosa di nomi, sorteggiata tra i mem~bri del raggruppamento relativo in numero-triplo dei membri componenti la commissio-ne stessa. Le commissioni possono esserefarmate da un numero superiore di commis~s'ari in rapporto al numero dei candÌJdati.Qualora i docenti di ruala afferenti ad UTI

ra:g~ruppamento disciplinare s1ano insuffi~denti a costituire una c'Ommissione H Md-nistrO' della pubblica 'i,struzione provvede adesigna,re, su parere conforme del COll'sigl1.iouni'versitario nazionale, uno o più raggrup-pamènti 'affini, al fiille di procedere al sor~teggio e all'elezione dei membI'i mancanti.I concorsi sono banditi seconda i program-mi di cui al primo comma, per raggruppa-menti di di,sdplrne. In relaZiione ai terminidi espletamento dei concorsi e alle sanzioniper eventuali inadempienze, vaLgano le nar-me previste per ,i cancorsi a professore O'r-dinario di cui aLla legge 7 febbraio 1979, nu~mero 31.

Nella prima applicazione <leBa presentelegge possono essere inquadrati, a d'Oman-da, nel ruolo dei professori associati:

1) i professori incaricati stabillizzati dicui all'articolo 4 del decreto-legge 10 atto-bre 1973, n. 580, converti,to >in legge, canmodificazi'Oni, dalla legge 30 novembre 1973,n. 766, e successive modirficazioni e integra-zioni. I professori incaricati che nQn hannoc'Ompletato il triennio di oui' al decreto-ieg-ge 23 dicembre 1978, n. 817, convertito inlegge, con modificazioni, dalla legge 19 feb-braio 1979, n. 54, maturan'O il diritto aU'in-quadramento nel ruolO' dei prafessori asso-ciati aH'atto del compimento del trienniomedesimo. Per i professori ,incaricati a ti-tolo gratuito è titolo il compiuto decorsodel periodo necessario alla stabilizzazione,di oui aH'artiIColo 4 del deoretD-llegge 10 ot-tobre 1973, n. 580, convertiJto in legge, conmodilficazioni, daUa legge 30 novembre 1973,n. 766, ed integrato dalrarticolo unico deldecreto-legge 23 dicembre 1978, n. 817, con~verdto d.nlegge, con modificaziO'ni, dalla leg-ge 19 febbraiiO 1979, n. 54, certificato dal Mi-nistrO' ddla pubblica istruzione;

2) gli assi,stenti univer'sitari del 'ruoload esaurimento di cui alI'art,icaIO' 3 del de-creto-legge 10 ottobre 1973, n. 580, convertti-to in legge, eon modi£ioazioni, dalla legge30 novembre 1973, n. 766;

3) i tecnici laureati, gli astrO'nomi ericercatori deglti osservatori astronomi:d evesuviano, i curatoI'i degli orti botanici, iconservatori dei musei, inquadTati nei rispet-

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Set/ato della n;;puùblica VIII Legislatura~ 4679 ~

Il FEBBRAIO 1980

~

ASSE.\lBLEA - RESOCO~TO STENO<JI~AFH_u88a SEDUTA

titvi ru'Oli, che aHa data del 31 ottobre 1979abbiano svoLto, nell'ultimo Ì'rÌ'ennio, aUirvitàdidattka e scientifica, documentata dagli at-ti della facoltà risalenti al periodo di svolgi-ment'O dell'attività medesima.

Le norme delegate stabilisc'Ono le mO'da~lità dell'inquadramento di cui al comma pre-cedente, che ha luogo in due tornate di giu-dizi di idoneità, secondo i seguenti criteri:

a) il giudizio di idoneità è espreSS'O, perCÌias'Cun raggruppamento dicLiscipline, daapposite commissioni nazionali composte datre professori ordinari o straordinari, elettisecondo le modaLità previste dal secondocomma;

b) gli aventi titolo a presentare d'Oman-da di ammi'ssione aUa prova di i'danei,tà pas-sano optare per il raggruppamento di mate.-rie per il quale hanno maggiori titoli scien-tifici. Restano impregiudkate le cl,i'sl}Josizioniprevi,ste neHa successiva lettera e);

c) la domanda deve COnltenere l'espli-cito impegno, in caso di giudiz:ia pos,itivo,a sottast'a,re alle norme previste neUe lettereb) e d) del primo comma del precedente ar-ticola 4;

d) la commissiane valuta i candidati,entro quattro mesi da1!a propria costituzio-ne, s'UHa base dei titoli scientifid e didatti-oi, formulando motivate relazioni, atte:stantil'attività scientifica e didattdca, pubblicatenel bOlllettino ufficiale del Ministero dellapubblica istruzione;

e) coloro che conseguon'O il giudizio dijdoneiltà restano assegnati all'università oall'istituto ,di istruzione unirversitaria in cuisvolgono l'inoarico di insegnamento, salvoil diritto dÌ' opzione per i titolari di più in~carichi; gli assistenti di ruolO' con o senzaincat1ico possono a domanda essere assegnatiallIa ~acaltà in cui prestano servizio come as-sistenti di ruolo, previQ parere del Consi~glio universitario nazionale, su motivata ri~chiesta della facoltà interessata, in ,relazionealla effettiva consistenza degli organici' e alnumero degli insegnamenti impartiti nella fa-coltà. In caso di mancato accoglimento del-Ia domanda degli assistenti di ruolIo senzaincarico, essi' possono essere chiamati entro

tre anni da altre università, continuandO'nel frattempo a prestare servizio come assi-stenti nella sede origi:nafli'a; tlrascorsi i treanni, sano assegnati d'ufficiO' dal Ministrodella pubblica istruzione. Partkolari norrmepossono essere emanate per le universitàn'On statali;

f) l'eventuale utilizzazione pres'so l'Uni-versità italiana per stranieri di Perugi'a degliincaricati stabilizzati che vi prestano servi.zio e che canseguano H giudimo di idoneitàper l'inquadramento nel ruola deglli associatideve oomunque avvenire in canformità allen'Orme cantenute neHa legge 16 aprile 1973,n. 181, e nello statuto dell'univers~tà stessa,approvato con decreto del Presidente dellla.Repubblica 22 marzo 1978, n. 1032;

g) per calQro che maturano H dirirttoa partecipare al giudizào di idaneità succes-sivamente alla prima tornata deve essereprevista 'Una terza tornata di giudizio di ido-neità.

I professoI'i incarkati stabHi~1i sono te-nuti a sottoporsi al giudizio di idoneità dioui alla lettera a) del precedente comma,pena la decadenzja dell'incarÌico. La provadi ,id'Oneità, dn caso di esita negativa, puòessere ripetuta per una seconda volta entroun bienni'O. I professori incaJ:'1ÌCatistabiJiz-zati che -non conseguono il giudizio di lido-neità nella prima tornata conservano, fjnoal ,compiuto espletamento deJrla seconda tor-nata dei giudizi di' idoneità di cui al commaprecedente, tutti i diritti e le facoltà lorO'riservati dalle n'Orme in vigare, nO'l1chè lefunzioni eventualmente sv'Olte aiSellsi del-l'articolo 3 del decreto del Presidente dellaRepubblica 27 marzo 1969, n. 129, ed il' re~lativo trattamento econamica maturato.

Gli assistenti dell'attuale ruolO' ad esauri-mento, che nan conseguano il giudizio diidoneità per l'inquadramento nel mola deiprafessori associ'ati o nan intendono sotto-porsi 811giudIzio stes'so, conservanO' il ~orostato giuridic'O ed economico. Conserva al~tresì lo stato giuridico ed economico di as-sistente di ruolo l'assistente che, cumcian~do anche la posizione di incaricato stabiHz-zato, non consegue il giudizio di idoneità ri-chiesto per l'inquadramentO' nel ruolo dei

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St:tla£Ù d..:!:ù Refubblica V I I l Legislatura~ 4680 ~

11 FEBBRAIO 1980

~ ~ ~

ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO88a SEDUTA

professari associati a nan intende sottapor~si al giudi'ZJiomedesimo. Rimangono in agnicaso ferme le dispasiz1ioni inerenti i compitididattici degU assistenti universi'ta'pi del ruo-lO' ad esaurimento, iV'i comprese le attivitàdidattiche a piccoJi gruppi, seminari' ed eser-citazioni.

Salvo quanto previsto daJÌprecedente com-ma per gH assistenti del rualo ad esaurimen-to, coloro che, avendo titolo a presentaredomanda per nnquadramento nel ruolo deiprofessori 'assodati, non conseguono il giu-dizio di idoneità di cui alla lettera a) delprecedente quarto comma, possono ottenerea domanda, anche in saprannumera, il pas-saggiO' ad altre amministrazioni pubblichein cui possanO' ,svolgere un Javaro attinentealla preparazione acqUiisita nell'università,tenuto conto dei rapporti di equipallenzanonchè dell'anzianità di servizio. Le normeddegate determineranno le modalità e ledesti<nazroni del passaggio, prevedendo inte-se bra ojtitalari dei dicasteri mteressat~.

Ai fini della disciplina deNo stata giuri-dico dei professori associati si applicano lenorme previste alle lettere b), c), (1), e), f),h), i) ed l) del ppi:mo camma del p'recooootearticola 4. Le norme delegate determineran-no le modalità deHa conferma in ruolO' non-chè le madalità di applicazilone ai p'rofessoriassociati delle norme relative al trasferimen-to da facoltà a facoltà e da sede a sede.

E. abragato ill primo comma dell'articala4 del decreto-legge 1° ottobre 1973, n. 580,convertita in legge, con modi.ficazioni, dal1lalegge 30 novembre 1973, n. 766, e succes:silVemodi>ficazioni e integrazioni.

P RES I D E N T E. Su questo a-rt<i- 5. 1calo sono stati presen"bati numerosi emenda-menti. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

SostitUlre il primo comma con il seguente:

«La datazione organica della fascia deiprofessori assaciati è di 18.000 posti. 12.000posti sono assegnati mediante giudizio di ida~neità camparativo al quale possono parteci-pare gli aventi titolo di 'Cui al successivocomma secondo. Il riparto di tali posti tra le

facoltà è operato dal Ministro della pubbli-ca istruzione tra le facoltà, sulla base delnumero delle damande presentate, sentitoil Consiglio universitario nazionale. I resi-dui 6.000 posti, insieme ai pasti eventual-mente non assegnati a seguito dei giudizi diidoneità e che restanO' attribuiti alle rispetti-ve facoltà sono banditi con periodicittà bien-nale nell'arco di un decennio secondo un pia-no pluriennale di sviluppo formulato con laprocedura di cui alla lettera a) del primocomma dell'articalo 4. Il riparto di tali pastiè operato dal Ministro della pubblica istru-zione, secondo criteri automatici indicati dalCansiglio universitario nazionale, in mododa adeguare tendenzialmente l' arganico diciascuna facaltà seconda le esigenze della ri-cerca, differenziate tra le facoltà scientifichee le facoltà umanistiche e socialJ. e ,in rap-porto alla cansistenza attuale e prevedibiledella popolazione studentesca. Per i concor-si a prafessore associata il CanstglilO univer~sitario nazionale definisce autonomi e speci-fici raggruppamenti disciplinari caratterizza-ti, rispetto a queJli definiti per i concorsi aprofessore ardinario, da maggiore ampiezzae flessibilità ».

S. 9 SPAOOLINI, GUALTIERI, MINEO,

PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

Al primo comma, sostituire le parole: «Iposti che si rendono comunque disponibilisono soppressi fina alla riduzione dell'orga-nico al Hvel10 definitivo di 15.000 pasti»con le altre: «L'organico dei professori asso-dati non dovrà comunque essere inferiorea 15.000 pasti ».

MONACO, PTSTOLESE, RASTRELLI, FI-

LETTI, MARCHIO, POZZO, FINE-

STRA, MJTROTTI

Al secondo COml11a sopprimere le parole:« e da una prova didattica nell'ambito delladisciplina cui si riferiscano i titoli pre-sentati ».

5. 18 STANZA.NT GHEDINT, SPADACCIA

.41 secondo comma, dopa Ie parole: «pereventua:li surroghe », inserire le altre: «Nellaprima applicazione deHa presente legge in

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Senato della Repubblica ~ 4681 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

mancanza di professori associati, la Com.missione può essere composta di soli pro-fessori ordinari e ,straordilnari».

5.27 IL GOVERNO

Al secondo comma, sostituire le parole da:({ I componenti le commissioni» fino a:({membri mancanti)} con le altre: ({I com-ponenti le Commissioni sono estratti a sortetra i docenti dei raggruppamenti disciplinaridefiniti dal Consiglio universitario naziona-le. Possono essere costituite sottocommissio-ni, con lo stesso procedimento, in relazioneal numero dei candidati ».

5. 19 STANZANI GHEDINI, SPADACCIA

Al secondo comma, sostituire le parole:({ eletti dai)} con le altre: ({sorteggiati tra )}

e le parole: ({sorteggiata tra» con le altre:({eletti dai».

5.10

ziOl11edegli atti ufficiali della facoltà conquali l'incarico è stato conferito ».

S.2S IL GoVERNO

Al terzo comma, n. 2), dopo le parole:«assistenti universitari », inserire l'altra:« confermati ».

S. Il SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,PINTO, VENANZETTI,VISENTINI

Al terzo comma, n. 2), aggiungere, infine, il seguente periodo: ({ Sono equipa-rati agli assistenti universitari del ruolo adesaurimento, al fine dell'inquadramento nelruolo degli associati, i medici interni uni-versitari, assunti con pubblico concorso permotivate esigenze delle cliniche e degli isti-tuti di cura universitari, che abbiano unanno di servizio continuativo al 31 ottobre1979 ».

SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO, 5.33

PINTO, VENANZETTI, VISENTINISANTALCO, BUSSETI, DEL PONTE,

LAPENTA, SCARDACCIONE, RIGGIO,

COLELLA, PAVAN

Al terzo comma sostituire le parole: «Nel-la prhna appLicazione della presente leggepossono» con le altre: «Le norme delegatedovranno prevedere che possano ».

1. 2 MONACO,RASTRELLI, PISTOLESE, FI-LETTI, MARCHIO, POZZO, FINE-STRA, MITROTTI

Al terzo comma, n. 1), al decimo rigo, dopole parole: «legge 19 febbraio 1979, n. 54 »,inserire le altre: «compresi gli assistentiordinari che abbjano ottenuto l'incaricò diinsegnamento, anche a partire dall'anno ac-cademico 1979-80, nei corsi di laurea o nellescuole di specializzazione o di perfeziona-mento ».

5.8 SICA, VITALONE, MANCINO, AMADEO,

GRAZIOLI, TONUTTI, BAUSI, Ros-SI, P AVAN, CODAZZI Alessandra

.41 terzo comma, n. 1), sostituire le parole:« certificato dal Ministro dena pubblica istru-zione », con le altre: «certificato dal retto-re dell'università o dal direttore dell'istItu-to di istruzione superiore con documenta-

Al terzo comma, sopprimere il punto 3).

5.20 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

Al terzo comma, n. 3), sostituire le parole:« che alla data del 31 ottobre 1979 abbianosvolto, nell'ultimo triennia, attività didatticae scientifica» con le altre: «che abbianosvolto almeno due anni di attività didatticae scientifica alla data del 31 ottobre 1979 ».

5.26 J ANNELLI

Subordinatamente all' emendamento 5. 26,al terzo comma, n. 3), sostituire le parole:« che alla data del 31 ottobre 1979 abbianosvolto, nell'ultimo triennia, attività didatticae scientifica» con le altre: «che entro l'annoaccademico in corso maturino 3 anni di atti-vità didattica e scientifica ».

5.25 JANNELLI

Al terzo comma, n. 3), sostituire le parole:« alla data del 31 ottobre 1979 abbiano svol-to, nell'ultimo triennio» con le altre: « en-

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>e;',u[() dell,! Repubblica VIII Legislatura~ 4682 ~

~

88a SEDUTA Il FEBBRAIO 198()ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

tro l'anno accademico 1979-80 abbiano svol.to tre anni di».

5.16 SAPORITO, MARTINAZZOLI, DE CARO-LIS, RIPAMONTI

Al terzo comma, dopo il punto n. 3), in-serire il seguente:

«...) i vincitori di concorso di cui al-l'articolo 5 del decreto-legge 1° ottobre 1973,n. 580, convertito con modificazioni nellalegge 30 novembre~ 1973, n. 766, i quali ab-biano altresì superato da oltre quindici an-ni un concorso nazionale di docenza uni-versitaria ».

5.7 MONACO, RASTRELLI, PISTOLESE, FI-

LETTI, MARCHIO, POZZO, FINE-

STRA, MITROTTI

nari nominati dal Ministro neJl'ambito dicinque de&ignati dal consiglio di facoltàpresso la quale l'interessato presta serviziocome professore incaricato, o, in mancanzadi incarico, come assistente, e di un mem-bro sorteggiato tra i professori ordinari delraggruppamento; ».

5.3 MONACO, PISTOLESE, RASTRELLI, FI-

LETTI! MARCHIO, POZZO, FINE-STRA, MITROTTI

Al quarto comma, lettera a), sostituire leparole: «eletti secondo le modalità previstedal secondo comma» con le altre: «estrat-ti a sorte secondo le modalità previste dalsecondo comma, o da sottocommissioni even-tualmente costituite con lo stesso procedi-mento in relazione al numero dei candidati ».

Al terzo comma, aggiungere dopo il n. 3), 5.21il seguente:

« ...) i vincitori di concorso di cui al-l'articolo 5 del decreto-legge 1° ottobre 1973,n. 580, convertito, con modificazioni, nellalegge 30 novembre 1973, n. 766, i quali ab-biano, altresì, superato da oltre 15 anni unconcorso nazionale di docenza universitariae con incarico di insegnamento da oltre 3anni presso le scuole di specìalizzazione ».

5. 15 COLELLA, PATRIARCA

Al terzo comma, dopo il n. 3), aggiungereil seguente:

« . . .) I contrattisti della facoltà di medi-cina e chirurgia nominati per concorso pub-blico come previsto dall'articolo 5 del de-creto-legge 1° ottobre 1973, n. 580, convertitoin legge, con modificazioni, dalla legge 30novembre 1973, n. 766, che prestino serviziocon funzioni di aiuto ».

5.17 AMADEO

Al quarto comma sostituire la lettera a)con la seguente:

« a) H giudizio di idoneità è espresso,per ciascun raggruppamento di discipline,da comrrussioni costituite presso ogni Uni-versità e composte da due professori ordi-

STANZANI GHEDlNI, SPADACCIA

Al quarto comma, lettera e), sostituire leparole: « Gli assistenti di ruolo con o sen-za incarico possono a domanda essere asse-gnati alla facoltà in cui prestano serviziocome assistenti di ruolo, previa parere delConsiglio universitario nazionale, su moti-vata richiesta della facoltà interessata, in re-lazione alla effettiva consistenza degli or-ganici e al numero degli insegnamenti im-partiti nella facoltà », con le altre: « Gli as-sistenti del ruolo ad esaurimento, anche seincarica ti presso altre facoltà possono essereassegnati, previa domanda, alla facoltà in cuiprestano il servizio di ruolo su motivata ri-chiesta della facoltà stessa, in quanto essi ri~suItino utilizzabili per l'insegnamento di di-scipJine esistenti nello statuto allo novembre1980 e non attivate, ovvero suscettibili disdoppiamento in base alle norme vigenti suicorsi sovraffollati; condizione della richie~sta è la domanda degli interessati, con in-dicazione di una o più discipline per le qualipossiedano titoli scientifici

°didattici; ».

5. 12 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

Al quarto comma, lettera e), dopo le pa-role: « Ministro della pubblica istruzione »,

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Senato della Repubblica ~ 4683 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

inserire le altre: «con preferenza per le fa-coltà e corsi di laurea di naova istituzione ».

5. 13 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,PINTO, VEN<\NZETTI, VISENTINI

Al quarto comma, lettera e), in tine, dopole parole: «Particolari norme» aggiungerele altre: «che non comportino alcun onereper 10 Stato, ».

5.22 . STANZANI GHEDINI, SPADACCIA

Sostituire il quinto comma con il seguente:

«I professori incaricati: stabilizzati sonotenuti a sottoporsi al giudizio di idoneità dicui alla lettera a) del precedente comma,con facoltà di partecipare alla prima o soloalla seconda tornata. La prova di' idoneitàsostenuta nella prima tornata in caso di esi-to negativo può essere ripetuta nella secon-da tornata. I professori incaricati stabiliz-zati, salvo il diritto all'inquadramento incaso di cSÌito positivo della prima tornata,conservano, fimo al compiuto espletamentodella seconda tornata dei giudizi di idoneità I

Q.icui al comma precedente, tutti i di>ritti ele facol>tà loro riservati dalle norme in vigo-re, nonchè le funzioni eventualmente svolteai sensi dell'articolo 3 del decreto del Pre-,idente della Repubblica 27 marzo 1969, nu-mero 129, ed il relativo trattamento econo-mico maturato. I professori i'11caricati sta-bilizzati che non presentano domanda di par-tecipazione neppure alla seconda tornata di:giudizi idoneativi, ovvero che avendo par-tecipato alla predetta tornata non conse-guono il giudizio positivo, decadono dal-l'incarico ».

5.29 IL GOVERNO

Al quinto comma, sostituire le parole:«sono tenuti a» con l'altra: «possono» esopprimere le parole: «pena la decadenzadall' incarico ».

.'5.5 MONACO, PISTOLESE, RASTRELLI, FI-

LETTI, MARCHIO, POZZO, MITROT-

TI, FINESTRA

Al quinto comma, fare dell'ultimo periodoun comma a parte, a cui vanno aggiunte, in

fine, le parole: «Le disposizioni relative alpresente comma non si applicano a 'favoredei professori rncaricati stabilizzati aventi unrapporto di impiego, pubblico o privato, conenti diversi dall'Università ».

5.23 STANZANI GHEDINI, SPADACCIA

Al quinto comma, dopo le parole: «Iprofessori incaricati stabilizzati che» inse-rire le altre: «non si sottopongono o»,

5.6 MONACO,PISTOLESE, RASTRELLI, FI-LETTI, MARCHIO, Pozzo, MITROT-TI, FINESTRA

Al sesto comma, dopo le parole: ~< ad esau-rimento », inserire le altre: «e il personaledi cui al precedente terzo comma, n. 3) ».

5.30 IL GOVERNO

Al sesto comma, dopo le parole: «statogiuI'Ìdico ed ecònomico », inserire le altre:«comprensivo della retribuzione dell'inca-dea».

5.4 MONACO, PISTOLESE, RASTRELLI, FI-

LETTI, MARCHIO, POZZO, MITROT-TI, FINESTRA

Al settimo comma, dopo le parole: «adesaurimento », inserire le altre: «e per ilpersonale di cui al precedente terzo comma,n. 3) ».

5.31 IL GoVERNO

All' ottavo comma sopprimere le parole:« della conferma in ruolo nonchè le moda-lità ».

5.24 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

All' ottavo comma, sostituire in fine le pa-role: «nonchè le modalità di applicazioneai professori associati delle norme relativeal trasferimento da facoltà a facoltà e dasede a sede », con le altre: «Dal giudizio diconfer.ma sono esentati gli incaricati stabi-lizzati riconosciuti idonei che abbiano con-seguito il giudizio di idoneità ad associato.Per quanto concerne gli organi di governosi estendono ai professori associati le norme

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Senato della Repubblica ~ 4684 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

sull'elettorato attivo dei professori ordi-nari ».

5.32 IL GOVERNO

Al comma ottavo, in fine, aggiungere leseguenti parole: «I professori associati sonodestinati, di triennia in triennia, ad un inse-gnamentO' ricompresa nel raggruppamentodisciplinare per il quale hanno vinto il con-carso a conseguita !'idoneità o, su loro do-manda, all'insegnamento di disciplina af-fine ».

5. 14 SPADOLIN:I, GUALTIERI, MINEO,

PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

S P A D O L I N I . Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Signor Presidente,il nostro emendamento 5.9 vuole soprattut-to sottoHneaDe, con una farmulaziane diver-sa, l'aslsaluta inesistenza di un tetto. È unemendamento-denuncia ,di un'altra delle ipo-crisie di questo strumento 1egislati'Vo che,fissando delle cifre, può far credere agU in-genui che esistonO' dei tetti, :laddove nan es~-ste alcun tetto degli associati e la cifra di12.000 più 6.000 contenuta nel testo gover-nativo è del tutto indicativa, cioè è un rtet-to sfondato in partenza dal fatto che esi-ste un numero di aventi dkitto inoa1colabi.le e incalca1ato, che può portare gli asso-dati alle sogHe dei 25.000 . . .

P RES I D E N T E. Invito i coUeghia rinunziare ai condliaboli. Continui, sena-tare Spadol1ini.

S P A D O L I N I. Sono baHaglie impo-polari, che non suscitanO' nè larghi cansensiparlamentari, nè larga .inte!resse nei colleghi.

Dicevo che l'emendamentO' tende a mette-re in luce che le cifre del cos'Ì'ddetto tettonO!l.1eS'Ì,stano perchè il tetto di 15.000 asso-ciati cui la legge delega si richÌ'ama, paral-leloa quello dei 15.000 ordinari, è di fattodnesistente. Con una farmulazione franca ereallistioa noi abbiamo indicato un tetto di18.000 pasti di cui 12.000 da as'segnare me-

diante giudizio di idaneità comparativo più6.000 liberi, che 'è poi la stessa cifra indi-cata dal GO'Verno, essendo nai il più poss>i-bHe fautori dei cancarsi liberi. Sappiamobenissimo di nan avere la minima spera~che questo emendamento sia non dico ac-caho, ma neanche meditato, e lo lasciamosolo a]la storia degli atti padamentari, perdiiChiarare di aver capito che qui nan esi-ste un tetto, come non esisterà ~ e lo ve-dremo dopo più a fondo ~ sul tema dei ri-cercatori; per cui quando in certe dichiara-Zlioni U£Hdali si legge che sano stati' fissatidei tetti, si dice una menzogna assoluta.Questo è un tetto che non è stato neanchecos,trui,to e il numera degli associati è calco-labile solo in hase agli aventi dirHto, chepassono essere 19.000-20.000 più i 6.000 po-sti Hberi.

L'emendamento 5.10 ha carattere pura-mente tecnico e si richiama all'esperienzadelle commissioni giudicanti'. Questa leggecontiene dei criteri di;versi, ,ill1giustificata-mente diversi per formare le commissionigiudicanti, a di'Versi livelli, là dove è ev>iden-te che le esigenze di collegiaHtà, impa'l"Zia-lità e pluraHsmo sono analoghe in tuttli icas>i. Poichè la linea prevalente nella leggeè quella del sorteggio fra eletH o fra desi-gnati in rose più ampie, i>nmO'do da limpe-di,re la precostituzione delle commissioni' adopera di intrighi di candidati o di scualee la formazione di maggioranze prefabbrica-te, il Ba'rtito repubbLicana propone sempli-cemente di allineare anche quesrto tipo dicommissiane sul metodo prescelto in preva-lenza nel resto della legge e già soddrsfacen-temente in atto negli attuali concorsi a cat-tedra tmiversitaria.

Per quanto riguarda l'emendamento 5.11,se per i professori. incaricati si esige il re-qui,s>Ì!todeUa stabiJlizzazione, è almeno altret-tanto oV'Via che per gli assLstenti si debbaesigere il requisito deUa conferma, che delresto è subardinato solo ad un minimo dioperosità e di assiduità, che si ottiene do-po due anni di servizio, anzichè tre comeè per la stabilizzaziane degli incaricati.

Benchè sia un caso limilte, è ovviamenteridicolo che un assistente entri nel ruolodegli associati prima del suo professore ~ il

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VIII LegislaturaSenato della Rt.pubblic! ~ 4685 ~

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ~ ASSEMBLEA. REsacaNTa STENOGRAFICO

che è possiMle ~ o che si trovi magari agiudioarlo per H solo fatto ohe non il me~rita, ma i<lmeccanismO' della legge gli spia-na la parta con anticipo. Inoltre si consenta,con un congegno che livella, senza motivo,posizioni di autorità e di anzianità diversissi-me, che almeno l'assistente non ancora con~fermato non si allinei di colpo, prima di averfatto un minimo di esperienza, al-l'anzianoassistente, magari con libera docenza e qua-Hfica di aiuto. Mi pare che questo sia ilminimo che nan si può decentemente negare.

Si noti che diversamente tutto un setto-re di assistenti si troverebbe, a pochi giornidi distanza, a passare di calpo da un ruoload un altro; H che nan è -realistico, daltoche in pochi giorni non si supera quell'inter-vallo. D'ahra parte sarebbe abbligatorio,essendO' un davere sottoporsi ~la prova al-la prima scaden~a, rinunciarvi del tutta eper sempre.

Per quanto riguarda l'emendamentO' 5. 12,l'attuale testo dell'articala nan fornisce unoriterio obiettivo per determinare quandouna facoltà possa chiamare un prapria as-sistente. Ci si riferisce a non megliO' preci-sate esigenze didattiche che agni facaltà edarea di'Sdplinare patrà valutare saggettiva-mente. In pratica è certo che il CUN non po-trà che recepire le valutaz;ioni fatte daglienH responsabHi. I repubblicani propongo-nO' che >j!lcriterio sia obiettivo. L'assistentev,iene chiamato se c'è un corso da assegnar-gli. Infatti già oggi gliincaèDicati optano peruna delle docenze nelle quali già svol-gono un carso. Questo corso deve esisterea statuto e non essere attilvato, appure de-ve essere raddappiato in ragione deLl'affol-lamento degli studenti e secando d parame-tri di 'legge. In questo mO'da si attiveran-no farse anche corsi di cui non c'era as-soluto bisogna; ma almenO' il parametrosarà certo e abiettiva, non flessibiJe agliandeggiamenti del favaritismo a della ven-detta.

L'emendamento 5.13 cerca di contempe-rare il diritto degli assoCÌati ad essere siste-mati<, ove manchi la chiamalta, nelle facoltàed il rispetto dell'autonarrui,a universitariache certa non esce esaltato da questo pravve-dimento di legge. "£ parso di individuare un

buon criterio neH'indicazione de11e nuove fa-coltà dove, fìinchè esi'ste un comitato tecll!i~co per la formazione deH' 'Organica dei docentiancora in via di completamento, l'iinterventodel Mill1>irstraassume carattere abbligato inqualche misura e quindi meno autori,varioche nan nell'imporre dall'a:I.to una persanaad una facoltà che ha mostrato d,i nO'Il de-siderarla.

Si, fa presente che questa soluzione corri.sponde a quanta norme esi'stenti già sostan-zialmente indioano per una delle sedi più mi-nacciate di elenfantiasi dei nastri. atenei, cioèTar Vergata. La legge di Tor Vergata i'ndi-cava, infaItti, fra i cri<teri priodtari propI1iaquello del passaggio dall'università stataledi Rama aHa nuava università.

L'emendamenta 5. 14 propone una salu-zione più meditata al tema della sistemazio-ne deglii assaciati. L'anarevole Asar Rosaalla Camera ha proposto un emendamentoche è sostanzi'almente accalta 'm questa te~sto, per cui la 1egge d>irchiara che i profes~sori associati sarannO' se1ezionati, sia in se-de di' idoneiltà sia in sede di futuri concor-si, sulla base di raggruppamenti più larghie flessibili dei gruppi disoiplinari. attuali peri concorsi a cattedra.

Il nostra emendamentO' tende a sviluppa-re questa di'scorso, nel senso del contempe-mmento del diritto alla inamovib:ìlità dal'lasede ddl'area di competenm per cui si èvinta.i'l concorsa degli associati, can una pos~sibilità cancreta di mantenere una certa cir-

~ colazione universitaria. Finara infatti, se sul-la materia di un incaricato veni;va chiama-to un 'OTdinar<ÌoQ se l'inoarkato stabilizza-to, messo a concarsa H sua pasto, vem'Vasconfiltta ed un altro docente di ruolO' eradestinata di canseguenza aUa facaltà, il pri~ma passava a d<nsegnare materia affine oparte della stessa. Un sistema troppo rigidocome quella prevista dall'attuale norma Ten-de praticamente molta ,diffic.i'le chiamare unordinario su qualsiasi materia già affidataa un associata.

Questa è un punto di estrema delicatez-za perchè, unito alla inflaz;iane degli argani-ci e aHa mdistinziane o scarsa disti~il()nefra 'Ordinari e assaciati, 'aggrava la crisi didequaHJlicazione degli ordinari e rende più

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Seflaio dellu l(epubblica ~ 4686 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAF](O

che prevedibHe la resistenza deH'associatoad una chiamata da fuori sulla sua materia,con pregiudizio deHe possibHità future difarsi bandire :ill concorso. Ma soprattutto,in caso di sconfitta, si determina un ingiu~stificato raddoppio, eLicui ci sono stati giàesempi, di posti di ruolo sulla materia perla quale la facoltà ne aveva previsto, in se~de di programmazione, uno solo (fra pa-'l'eIltesi, questa parola «programmazione »,Presidente, è spesa con grande larghezzastasera in una legge che non :indica alcuncJ:1iterio per la programmazione di domanie la rimette soltanto all'Esecutivo, cui dà unadelega senza indicare i criteri per eserc:ita~re la stessa), calcolando sulla probabile vit~toria del proprio giovane studioso come or~dinario e sul conseguente recupero per a,l~tra eLirsciplinradel posto di associato da lui'ricoperto.

Per tutte queste ragiond sembra raccoman~dabile una soluzione che, salvaguardandol'essenziale del di,ritto alla inamovibiHtà, cheè stato già leso respingendo l'emendamentoche io avevo raccomandato circa il triennio,non cristaIHzzi senza una ragione funzJiona~le vallida i posti di ruolo della facoltà, con~sentendo una mobilità all'interno del rag~gruppamento disciplinare che è nell'interessedello stesso associato. Inoltre non si conce~de in questo modo una discipHna che po~trebbe. superaffoIlata un anno, perdere inseguito interesse obiettivo per gli studen-ti e determinar~ per la facoltà l'esigenzadi provvedere a coprire altre discipline, sen~za per questo dilatare in modo indefinitoe costante i posti di ruolo al di fuori dellepossibilità della finanza pubblica che so-no portate, in tutto questo complesso legi~slativo, all'estremo della tensione.

~ previsto anche il caso deIJa destinazio~ne a disciplina esterna al raggruppame11J1:o,ma a questo sicuramente affine. Per questosi introduce la garanzia della domanda del~l'associato stesso: di tre anni in tre annil'assegnazione aWinterno del raggruppamen-to può essere rivista; nulla vieta che ancheper questo caso si preveda in via concor-rentei:~consenso dell'interessato. Ecco tutto,Presirdente.

P I S T O L E SE. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E SE. Signor Presidente,illustro gli emendamenti dal S. 1 al 5.6; il5. 7 lo illustrerà à.'!senatore Rastrelli.

Per quanto riguarda l'emendamento 5.1,dove si dice di sostituire l'ultima parte delprimo comma (<< I posti che si rendono co-munque disponibili sono soppressi fino al-la riduzione dell'organico al Ìivello definiti-vo di 15.000 post!i »), noi praticamente pro~poniamo di indicare che l'organico non de-ve scendere sotto i 15.000 posti.

La ragione di questa modifica mi sembmpiuttosto chiara. Si tratta infatti di evitareche l'organico dei professori associati, chedovrà assorbire i riceroatori, venga ridottoper effetto del pas,saggio degH associati tragli ordinari. Si tratta di una precisazionenecessaria.

Con l'emendamento 5.2 chiediamo che leparole: «Nella prima applicazione della pre-sente legge possono essere inquadrati)}, ven-gano sostirtuite con le ahre: «Le norme de-legate dovranno prevedere che possano es-sere inquadrati ». È evidente che una nor-ma delegata non può essere stabilita in ma-niera precettiva. Mi sembra si tratti di unaquestione di tutta evidenza.

La lettera a) stabirlisce che il giudizio diidoneità è espresso, per ciascun raggruppa-mento di discipline, da apposite commi'ssioninazionali composte da tre professori ordina-ri o straordinari. Noi sosteniamo invece chela commi'ssione deve essere disposta diNersa-mente. ChiredIamo quindi ~ con l'emenda-mento 5. 3 ~ che il giudiz'Io di idoneitàs,ia espresso da commissioni costituite pres-so ogni università e composte da due pro~fessori ordinari nominati dal Ministro nel~l'anibito di cinque designati dal con'sigHo difacoltà presso la quale l'interessato prestaservizio come professore incaricato, o inmancanza di incarico, come assistente, e diun membro sorteggiato tra i professori or-diina1ridel raggruppamento. Lo spirito di que-sto emendamento è di tutta evIdenza: se unprofessore è incaricato in una stessa univer-sità occorre che la commissione sia costi~tuita in maniera obiettiva al di là di siitua.zioni di carattere locale o interno che posso--

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Senato de.lla Repubblica ~ 4687 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088" SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

no impedire una serena valutazione del giu-dicando.

Al quinto comma dell'articolo 5 si staM..lisce che i professori incaricam sono tenutia sottoporsli al giudizio di 'idoneità di cuialla lettera a) del precedente comma, penala decadenza dall'incarico. Con l'emendamen-to 5.5 proponiamo di sostituire le parole:«sono tenuti a », con la -parola: «posso-no» e di sopprimere le pa,rale: «pena ladecadenza dall'incadco ». l'matti, se si trat-ta già di una situa2'iione precostituita, l'even-tualità che il professore non si sda sottopo-sto al giudizio di idoneità non gli può farperdere illrequiSlito che già preesisteva. Quin-di la pena della decadenza daH'-inoa1'ico èassolutamente assurda.

Sempre alI quinto comma chiediamo, conl'emendamento 5. 6, di inserire, dopo le pa-role: «I professori incaricati stabHizZJatiche », le altre: «non si sottopongono o»..Bisogna lasciare sempre la facoltà di sce-gliere tra il sottoporsi o meno al giudiziodi ddoneità con le conseguenze che ne pos-sono derivare.

Al sesto comma si stabHisce che gli as-sistenti dell'at'tuale ruolo ad esaurumento,che non conseguono i'1 giudizio di jdoneità,conservano ill loro stato giuridico ed econo-mico. Con l'emendamento 5.4 chiediamo diinserire, dopo Le parole: «stato giuridicoed economico», le altre: «comprensivo del-la retribuzione .dell'incarico ». Infatti, se con-servano lo stato giuridico, devono conserva-re tutti gli emolUilllenti che avevano fino aquel momento.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Doman-do di parlare. .

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T A N Z A N I G H E D I N I. IlJlustre-rò solo una parte degli emendamenti, glialtri li illustrerà il senatore Spadacci'a, su-buto dopo. Per quanto riguarda l'emenda-mento 5. 18, non ci sembra che abbia unsenso la prorva didattica, introdotta dallacommissione, per H concorso a professore as-sociato. Il concorso prevede già una dIiscus-sione dei titoli dalla quale può emergere

anche la capacità espressirva ed esposlitirvadel candidato, in un contesto nel quale ilcandidato stesso è in grado eLi risponderee di chiariTe le eventual'i obiezioni dei com-missari. La prova didattica, tra l'altro, sipresta ,ad abusi (la commissione può sceglie~re argomenti spedaH per contestare il tipodi impostazione seguìto nella ricerca da uncandidato), può servire a far passare can~didati scientificamente meno Vlalidi e creauna differenzi1azionenon essenzdaIle,ma umi-liante tra il modo di aocedere al ruolo diprofessore associato e quello dd accedere alruolo di professore ordinario.

Un altro nostro emendamento riguarda ilsistema per la composizione delle commis-sioni di concorso. Riteniamo che il sli:stemadel sorteggio nonostante tutto dda garanziemaggiori. Non oi nascondiamo che anchecon 'questo sistema vi sono degli inconve-nienti, ma qualsi,asi sistema presenta un mar-gine di d,schio. &iteniamo però che il sor-teggio dia garanzie maggiori che nonaffi-dare la scelta dei commissari aill'ins1eme deiprofessori aventi didtto: questa solumonepuò determinare l'insorgere di solidarietàdi parte ~ chiamiamole così ~ collegate ainteresSli politici o specifici, universitari.

L'emendamento successivo è relativo aitecnici laureati, ai curatori degli orti bota-nici, agli astronomi, ai ricercatori degli os-servatori astronomici, ai conservatori deimusei che sono ammessi al giudizio dd ido.-neità per ill ruolo di professori assooiatli.Non oi rendiamo conto del motivo per ilquale la' Commissione ha modi<fìicato i'1 di-segno di legge in tal senso. Ho ritenuto difare espLicito riferimento a queSito argomen-to già nel mio intervento in sede di discus-sione generale. Ci sembra che questo provve-dimento 'apra la strada ad una serie di I1Ì-vendicazioni a catena. Non riusciamo a com-prendere infatti come si possa poi succes~sivamente impedire ~ una volta rioonosciu-ta questa facoltà a queste persone e anchese la proposta di legge oggi non lo preve~de ~ l'accesso aHa categoria dei profes'soriassociati agli altri, a queHi che verranno, vo-lendo rispettare nel contempo le garanzie,che debbono essere assolute, del concorso.È questa, tra l'altro, una disposizione priva

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Senato de.lla Repubblica ~ 4688 ~ VIII Legislatura.

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

di senso in quanto il personaile suddetto ègià inquadrato in ruoli dello Stato che nes-suno intende s'Opprimere e svolge importan-ti funzioni. Non si,amo di fronte ad un pro-bl~ma di precari, si tratta di dipendenti del-lo Stato con precise garanzie e prerogative.

Una volta ammesso ill principio in baseal quale il personale di questi ruoli acqui-sta il diritto di passare nel ruolo dei profes-sori associati, non vi sarà ragione per nonaccogliere le richieste di coloro che occu-peranno questi ruoli negli anni successivi.Passeranno ciaè al ruolo dei professori as-sociati non solo i tecnici laureati attuali, maanche i loro successori, queHi cioè che oc-ouperanno tra breve i posti da loro lasciatiliberi. EVlidentemente ess.i richiederanno, inbase all'elementare principio di uguaglian-za del cittadirno di frornte alla legge, di esse-re favo:r:iti nello stesso modo e ciò firnÌiràpervanificare le procedure concorsuali per Fas-segnazione dei posti di professore associato.

Nessuno nega che gli astronomi e i ri-cercato:r:i degli 'Osservatori astronomici sia-no persone preparate, ma innanzitutto vi èbisogno di persone prepa'I'ate anche negli os-servatori astronomici e in ,secondo luogaaltrettanto preparati sono i ricercatori delConsiglio nazionale delle ricerche che spes-so hanno svolto attività didattilche del Hporichiesto per !'immissione in ruolo degliastronomi, tecnici laureati, eccetera. Vagli a-ma concedere anche a loro, se non con que-sto, con un altro provvedimento che si do-vrà prendere per ragioni di equità, il dirit-to aH'immissione in ruolo senza concorso?

Si deve quindi ritenere che ill legisJatoreintende escludere che si possa svolgere atti-vità sdenHfica al di' fuori della qualificadi professore universitalrio. Si deve osser-vare anche che molti tecnici '}aUI-eati sonoentrati in ruolo con concorso riservato peraver svolto attività come fatturiJSti, cioè peraver svolto lavori che solo succesSlÌvamentesono stati dichiarati dai ,direttori di iÌ.stitu-to equivalenti ai compiti, dei tecnici laurea-ti, attività che vengono pagate sul bilanciodegH istituti su presentazione di fattura. Al-tri sono passati nei ruoli dei tecnici laurea-ti dapo aver fatto il concorso solo per tecni-co coadiutore, ruolo B, dell'amministrazio-

ne, attraverso le norme che consentono ilpassaggio semiautomatico di qualifirca a chiha il titolo di studio (l'a laurea in questocaso) superiore.

La norma approvata daIla Commissioneconsentirà l'ammissione aiWesame di Monei-tà a tutti coloro che prima del 31 ottobre1980 abbi'ano firmato un verbale di esame.Come è noto, non è richiesta alcuna quali-fica diversa se non quella generioa di cul-tore della materia, per far parte di comm~s-sioni di esami e spesso in effetti resameviene fatto solo dal professare ufficiale,che poi chiede una finna anche a perso-ne che in realtà non hanno parteoipato al-l'esame. Indubbiamente ci salranno perso-ne anche molto preparate tra le categoTliepreviste dal punto 3), che nan avranno fir-mato i verbali di esame e che magari am-biscano a diventare professori assaoiati. Perqueste sa~à necessario il conco~so ma nonper i loro colleghi che per caso hanno m'rmatoi ve'rbaLil. Ciò creerà tensioni che oggi pos-siamo anche far finta di I1itenere poco cre-dibili, ma che provocheranno inevitahi[men-te spinte per allla~gamenti privi di senso perle categorie ammesse nel futuro a prove diidoneità.

S P A D A C C I A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Signor Presidente,con l'emendamento 5.22 riproponiamo 10emendamento già presentato dai nostri. col-'leghi aHa Camera dei deputati. Proponiamoche al quarto comma, lettera e), in fine,dopo le parole: « Particolari norme », si ag-giungano le 'altre: « che non comportino al-cun onere per lo Stato ». Questa espressionericalca quella deUa Costitmrlone ed è stataalla Camera sostenuta da uno schieramentoche comprendeva, oltre ai radicali, i sociali-sti, la Sinistra indipendente, il Partito social-democratico, il Partito liberale. Non so checosa abbia fatto in quella circostanza il Parti-to repubblicano, ma so che ha votato ovvia-mente contro questo emendamento !'interaDemocrazia critstiana e che suno stesso emen-damooto il Partito comunista si è astenu.

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to. GI'azie all'astensione comunista l'emen-damento è stato respinto.

Vorrei qui ricordare che gli avversari diquesto emendamento, ,in prumo luogo i de-mocri'st'iani, hanno sostenuto che non c'èanere per lo Stato, perchè si trattava di pro-blemi di poco conto.

Proprio nel dibatt:i!to della Camera, d~scu-tendo di assistenti di 'ruolo e di professoriincarioati, soprattutto deLla facoltà di me-dicina del policlinico Gemelli, -il deputa1:o,questa volta non radicale ma de}i}aSi11lÌstraindipendente, Luigi Spaventa, ha dimostraJtocome in realtà gli oneri deHo Stato posso-no essere :nHevanti e possono comportarel'apertura di una faHa fiIllanZJkl:rianon 00:1-COIlabile, vi'sta l'assoluta genericità e dHa-tazione deJlpotere delegato attribuito al Go-verno.

Per questi motivi noi sosteniamo (curiosidi vedere cosa faranno 'in questa sede, dovenon possono astenersi se non uscendo da:l-l'Aula, i compagni comunisti) questo emen-damento, anche perchè appatmi'ene ad unatradizionale posizione che abbiamo sempreassunto nell'ambito di ogni problema riguar-dante i rapporti tra ,la SlCuola statale e lascuola non statale, privata o confessionale.

P.er quanto riguarda l'emendamento 5.23propaniamo al quinto comma di aggiungerealila fine le parole: {( Le di'sposizioni relati-ve al presente comma non si applicanO' afavore dei professori incadcati stahiliz2'Jatiaventi un rapporto di impiego, pubblico oprivato, con enti diversi dall'Università ».RÌ'teniamo infatti che chi è interessato o co-munque costretto a ,dover scegliere, a doveroptare, tra la professione di magistrato oaltra professione, che diventerà incompati-bile con l'eserCÌ'1JÌo dei compiti e del'le fun-zioni di professore, non debba trovare inquesta norma, previ'sta invece per chi faesclusivamente ~l docente, un motivo di di-lazione. Mentre la norma è assolutamenteaccettabHe per chi fa il docente, per gli al-tI'i ci appare ingiustificata.

L'emendamento 5.24 propone di elimina-re la situazione di analogia che si viene adeterminare tra professori ordinari e pr0-fessori associati; come c'è una differenzatra ordinari e straordinari, con la norma

proposta dal Governo viene a verifical'siÌ unasituazione ana10ga per gLi associati, associa-ti ordinari e associati straordinari. Questodoppio grado per gli assooiati ci sembra a5~so1utamente ingiustificato, perchè !'incenti-vo a raggiungere i gradi successivi nella ri-cerca scienti.fica e nell'università è rappre-sentato proprio dal concorso successi'Vo aprofessore straordinario.

Non si comprende la logica, nel sistemadeLla pluralità del docente che stiamo instau-rando con questa delega, di questo doppiogradino che l'Iipete quello dello straordina-rio e dell'ordinario, con asSo1uta analogiaanche per gli' associati. Riteniamo che que-sto sia un fattore assolutamente negativo.

V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Domando di pa'Tlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Gli emendamenti del Gover-no si illustrano da sè.

S I C A. Domando di padare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S I C A. Il numero 1) del comma terzodeLl'articolo 5 prevede che possano essereinquadrati a domanda nel ruoio dei profes-sori associati: i professoru stabilizzati dal-la legge n. 766 del 30 novembre 1973 (prov-vedimenti urgenti MaMatti) ed i professoriincarioati che, pur non avendo completatoH triennio di cui al decreto-legge 23 dicem-bre 1978, n. 817, compiano il triennio ed ac-quisiscano tale diritto all'inquadramento nelruolo dei professori associati.

Non è prevista alcuna possibiMtà di stabi'-lizzazione per i docenti delle scuole di spe-CÌiallizzazione o di perfezionamento post-uni-versitario, che pur si'ano assistenti univer-sitari ordinari.

Queste scuole, come è noto, abHitano al-l'esercizio professionale specialHstico d lau-reati nelle università della Repubblica e con-sentonO' agli stessi l'eseroizio professiona-le anche nell'ambito deHa Comunità euro-

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pea. Infatti tutte, o quasi tutte, le dettescuole post-universitarie hanno adeguato ostanno adeguando i loro statuti, approvatidal Consiglio superiore (oggi Consiglio na-zionale) della pubbLica istruzione a:lle nor-me della Comunità economica europea.

Qualcuno obietta che le modalità dellenomine dei docenti in tali scuole di specia-lizzaZJione o di perfezi'onamento non sonocompletamente aderenti alle djJsposiziollli dicui alla legge n. 766 del 1973.

Nel mentre non sempre ciò è vero, è ve-ro invece che tante scuole, attraverso un iterburocratilco amministrativo, previsto da1ladtata legge n. 766 del 1973, provvedono al-la nomina di tali docenti con tutte le ga-ranzie previste dalla legge stessa; in ognicaso sul tipo di nomina cala pur sempre,per lo meno, la mannaia obiettiva del «datodi fatto}} deJl'esercizio del:l'rilnsegnamento daparte dei docenN sopra indicati in corsi diperfezionamento o di speciaJlizzaziO'l1edi lau-reati.

Devo aggiungere che l'emendamento 5.8non fa riferimento sic et simpliciter ai do-centi di tali corsi con una equiparazioneai docenti incaricati stahillizzati all'universi-tà, ma ai docenti che abbiano altresì la qua-lifica di assistenti universitari ordinari. Cisi chiederà da parte di qualcuno che ha esa-minato a fondo l'argomento: se al succes-sivo punto 2) è previsto espressamente l'in-quadramento degli aSSlÌlstentìi univeditaricompresi nel ruolo ad esaurimento di cuiall'articolo 3 del decreto-legge 1° ottobre1973, n. 580, ad quid l'emendamento propo-sto? Esso è in riferimento a quanto previ-sto dal successivo comma, lettera e), cheprevede, in caso di mancato accoglimentodella domanda degli assrstenti di ruolo, masenza incarico, che ess'Ì pos'sano essere chia-mati entro tre anni da altre università, con-tinuando a prestaTe servizio come assisten-ti nelIa sede originari'a. Trascorsi tre anni,sono assegnati d'ufficio dal Ministero delIapubblica istruzione. Si evidenzia subito lagrave discriminazrone tra gli assistenti conincar-ieo e quelli sel1.2a incarico. I primirirrnarranno nella sede ove prestano servizio,i secondi dovranno girovagare, dopo nume-rosi anni di insegnamento presso l'universi-

tà ove hanno avuto !'incarico nelle scuoledi perfezionamento post-universitario, nellediverse città in attesa della collocazione de-finitiva; tra questi, che saranno costretti a gi-rovagare nelle diverse città, sono gli assisten-ti universitari con incarico nelle scuole eLispecia:1izzazione o di perfezionamento chemolto spesso, per una sensibilità ammirevolee certamente non meritevole di punirione,hanno rinunziato agli ,incarichi nelle facoltà.

Una ultima considerazione: l'eventualechiamata da parte di alltJre università di do-centi in tali scuole importa l'obbligo per idocenti di lasciare le scuole di speciaJJJizza~zione post-universitaria nelIe quali insegna-no, con la conseguenza certamente non tra-scurabile, e anzi da prendere in considerazio-ne, che tali scuole verrebbero a trovarsi pd-ve di docenti. Il legislatore non oredo chepossa ignorare tale fatto e dowà certamen-te per il futuro esaminare tale problema.Sarebbe quindi veramente un assurdo, cheio mi auguro il Senato non vorrà convali-dare co] suo voto, esprimendo invece votofavorevole all'emendamento che unitamentead altri colleghi ho avuto l'onore di presen~tare e di illustrare.

S A N T A L C O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A N T A L C O. Signor Presidente,molto brevemente per iIlustrare l'emenda-mento 5. 33. Alcune università italiane, nel-l'espletamento dei servirzi sanitHi dei po1i~tecnid direttamente gestiti, hanno inseritonei ruoli di detti politecnici, con regolareconcorso pubblico, dei sanitari con la quali-fica di assistenti e di aiuti cJinrid. Detto per-sonale travasi in atto in una situazione ano~mala, non essendo inquadrato nei ruoli uni-versitari nè inquadrabile in quelli ospeda-lieri. Si tratta di aiuti e di ass1i'Stenti cliniciin servizio assunti a seguito di pubblicoconcorso, espletato in analogia alle nor-me dei concorsi per assistenti ordinariuniversitari. Va precisato che nei relativibandi di concorso si fa preciso riferimentoall'acquisizione da parte degli aiuti ed assi-stenti clinici di tutti i diritti spettanti agli

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3~nato della RCj.lubblka ~ 4691 ~

88a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAflCO

assistenti universitaTi, compreso il tratta-mento economico. Inoltre di fatto i suddet~ti aiuti e assistenti clinici svolgono attivitàdidatti:che e di ricerca scientifica oltre cheassistenzi8Jlealla stessa stregua degH assd-stenti universitari.

Da qui l'ini21iativa delle univerlS,iitàche han-no 'pichiesto al Ministero deHa pubMica istru~mane, eon regolare delibero, la regolarizza-zione dello stato giuricliJco del personale delquale ci stiarrno occupando. L'emendamentovuole sanare una situazione giuridioa ano-mala.

J A N N E L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

J A N N E L L I. Signor Presidente, ab~biamo presentato due emendamenti, ill 5.26e .iJl5.25, che sono chiaramente afternativitra loro. Mi sembra che l'emendamento pre-sentato in via subordinata ,sia molto simileall'emendamento 5. 16 del senatore Saporito.

Il terzo comma, numero 3), dell'armeolo 5prevede La possibilità per li tecnici laureati,gli astronomi e i ricercatori degli osserva-tori astronomici e vesuviano, i curatori de-gli orti botanici eccetera, di sottoporsi allavalutazione di idoneità; il testo della Com-missione prevede che i tecnici e le categoriepreviste abbiano questo requisito: che alladata del 31 ottobre 1979 abbiano svolto nel-l'ultimo triennia attività didattica e scien-tifica documentata dagli atti della faco:!tà.

Mi sembra che questo testo allarghi mol-tissimo la possibilità di inserumento nei ruo-li dei professori associati dei tecnilCi e degliastronomi e ricercatori, poichè non si pre-vede a:1cun periodo di attività scientifica ve-ra e proprila. Quando imatti si dice: nel-l'uhimo triennia, fino alla data del 31 otto-bre 1979, non si indica neanche un perio-do minimo di attività effettivamente svoltadai tecnici laureati. Di qui gli emendamenti;nel primo ho proposto la soppressione delleparole: «che aHa data del 31 ottobre 1979abbiano svolto, nell'ultimo trJenndo, attivitàdidattica e scientifica» sostituendole conuna espressione a mio avviso assai più pe-

netrante, legislativamente 'e tecnicamente piùadeguata: «che abbiano svolto almeno dueanDii di attirvità didattica e scientifica aHadata del 31 ottobre 1979 ». Nel caso che poidopa si vogHano richÌiedere tre anni di atti-vità per i tecnici e le categorie di cui cioccupiamo (giacchè tin definitiva essi devonodare prova di<avere svolto effettivamente unaattività didattioa e scientifica con continui-tà), potremmo essere più rigorosi e preve-dere tre anni che si maturino, pemhro, an-che n-e!ll'anno in corso. Credo che questiemendamenti silano ~spirati a buon 'senso.

S A P O R I T O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A P O R I T O. Signor Presidente, lemotiva21ioni dell'emendamento S. 16 sonoanaloghe a queUe rappresentate dal coHega,8eIl1IatoreJ,annelli. Vorrei precism-e che, ohoreall'esigenza di rendere più chiara la dizio-ne del numero 3) del terzo comma deH'arti-colo 5, vi è anche un'ultel1Ì1ore motivazio-ne, direi di oamttere pmrico. Ammettiamoal giudizio di 'idoneÌltà, nel1a prima fase diinquadramento ad associati, la categoria deitecnici laureati; chiediamo, però, una seriedi maggiori garanzie: da una parte una do-cumentata attestazione da parte deH'univer-sità sull'attività didattioa e scientifica svol-ta; dall'altm un periodo di esercizio di taleatmvità (a:lmeno nelle intenzioni, se non neltesto proposto) di tre anni. Inoltre, poichènon si precisa con esattezza il term'ÌJne adquem entro cui può essere maturato questorequisito, con l'emendamento proposto sicerca di preci<sarlo e si dà la possib1lirtà diessere sottoposti al giudizio di! idoneità acoloro che entro l'anno accademico 1979-80matureranno i tre anni di attività didatticae scientifica.

Dal punto di vista puramente forma'le,l'emendamento che proponiamo direi che èancora più preoiso rispetto a quello propo~sto dal collega Jannelli, ma per noi è in-differente che venga accolto il nostro emen-damento o l'altro 5.25 che risponde allestesse finalità.

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11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

R A S T R E L L I. Domando di parlare."

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R A S T R E L L I. Signor Presidente,desidero sottoporre all'onorevoJe Minisiro eall'onorevole relatore una pr:ilma considera.zione. La materia trattata dal nostro emen-damento 5.7 si, I1Ì'trova in fondo, anche secon formule diverse, nell'emendamento S. 8dei senat~ri SÌiCa ed altri; ha un riferimen-to nell'emendamento 5.33 dei senatori San-talco ed altri; trova la sua conferma nelloemendamento S. 15 dei senatori ColeMa e Pa-triarca e neI:l'emendamento 5.17 del senato-re Amadeo. Ecco, qU'iJnd~,la pr:ima conside-razione: è segno che la materia tr'attata daquesto emendamento ha interesrsato molteparti politiche ed ha una sua realtà obiet-tiva.

A quale fine è stato presentato l'emen-damento? Si è presentato l'emendamentoal fine di compiere un atto di giustizi~ ver-so un gruppo, anche se non molto numero-so, di ~à docenti. Infatti i benefidari ditale proposta non hanno certamente ti-toli inferiori a quelli di alcune categoriegià inoluse nellla fascia dei professori asso-ciati, quali tecniloi l'aureati, conservatori 'dimuseo, curatol'i di orto botanico; nonchè diun gruppo di assistenti ordinari i quali, an-che subito dopo la laurea, hanno avuto lafortuna di occupare un posto di ruolo ldbe-ratos:jl nel loro istituto e ciò dopo H 1973,data dell blocco dei posti di assistente ordi-nario, anche per istituti di nuova creazio-ne, sancito dalla legge MaJfatlti.

È vero che il concorso di cui all'articolo 5della legge citata nell'emendamento non èstato rilnferiore a queHo svolto di aSS'Ìsten-te ordinario; ma è vero altresì che si' è trat-tato del concorso più completo possibileconsentito daHa legge n. 766 del 30 novem-bre 1973 per esami e 'Per tit01i, per grup-pi di discipline e non per una stingolla ma-ter1a, come per il concorso di assistente or-dilnario, sostenuto pubbliJcamente dinanziad una commissione nominata dalla facoltàe quindi non interamente nel prop:rio isti-tuto.

A tutto ciò si deve aggiungere il concor-so nazionale di docenza universitaria. (con

la legge '1n programmazione, appunto di do-cenza universitaria), il quale, soslte1luto inepoca lonbana da oltre 15 anni, allorquandonei concors1 esisteva una certa selezione, san-civa l'abilitazione all'insegnamento e richie.deva una veri.fiJca della conferma.

Se si esamina tale concorso nei confrontidi quello per incaricati di insegnamento ~

semplice vedfica dei titoli ~ a per dive-nire professori associati ~ verifica dci ti-

toli e discussione sui medesimi ~ non sipuò, in linea di tutta anesrtà, disconoscereche oHconcorsa nazionale di docenza univer-sitaria è stato nel passato più completo,basandosil sulla verifioa e dilscussione deititoli, sudi una prova didattica, rappresenta-ta da una lezione sottoposta al vaglia di ClÌn-que professori ordinari universitari, e di unaprova pratioavaI1iabille a seconda della d1sci-pHn:a e d~l1a materia.

Chi SIÌtrova nelle condizioni di cui allo'emendamento ha già superato due concorsi;è in effetti già docente e dov'rà sottoporsiper assurdo anche ad un altro concorso suititoli scientifici e didattici per essere inqua-drato neHa fasoia dei professori associati,subendo quindi un'ulteriore V'alutazione oltreche deUa carriera anche deHa continuità diproduzione sdentifica.

Se poi si vuoI sostenere che di Iribere do-cenze non se ne danno più da anni e nansi vuole riconoscere questo titolo a coloroche lavoravano nell'università e che quindisono docenti interni, si deve altresì conve.n1re che anche i posti di as's.ilstente ordina-rio dal 1973 non si assegnano più; quindinon dovrebbe, a rigore di log1oa, eiS'sere ri-conosciuto neppure tale titolo ai fini del-l'immissione neHa fascia dei professori as-sociati.

Per questi motivi, considerando ancorache queSIti docenti interni son'O anche in pos-sesso da vari 'anni dell'incarico d'insegnamen-to presso le scuole di specialiizzazione, !invi-tiamo 311Senato a vadutare questa partico-lare situazione per evitare che si compia unatto di ingiustizia.

C O L E L L A. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA

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.\SSE1IBLEA ~ RES(JCONTO ST£NOGRJ\FIC'O

C O L E L L A. Signor Presidente, nohvedo in Aula ill senatore Patriarca, per cui.illustro io l'emendamento S. IS, l'Ì'servando-mi di far dare il parere della Commissionebilancio dal presidente o da un altro com-ponente della Commissione stessa.

Ormai è stato già affrontato i~ problema:con questo emendamento si vuoI dare unriconoscimento, nell momento in cui si vuo-le ripristinare la docenza, a chi ha già ladooon:lJae lavora a tempo pieno soltanto nel-l'università o presso Ie scuole di specializ-zazione dell'università.

Trattasi di contmttilsti con libera docen-za confermata, come i professoI1i incaricatistabil,izzati e assistenti universitari del ruo-lo ad esaurimento e soprattutto i tecnicilaureati eccetera, che abbiano svolto neM'ul-timo triennia attività didattioa e scientifica.Ritengo che sia quanto mai doveroso da par-te nostra prendere i'il dovuta considerazionequesta oategoria. Pertanto affiido l'approva-zione detll'emendamento al Senato della Re-pubbUca.

A M A D E O . Domando di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

A M A D E O . Signor Presidente, mi siconsentano alcune brevi considerazioni sul-l'emendamento S. 17, considerazioni dettateda non pochi dubbi e da non poche pepplessità che sono emersi e continuano ademergere e che in me permangono nel vede..re inquadrati tutti i contrattisti in forma ge-neralizzata nel ruolo dei ricercatori.

Mi riferisco, in particolare, all'inquadra-mento tra i ricercatori anche di quei con-trattisti della facoltà di medicina e chirur-gia che nei !r'epartJi clini'Ci svolgono da anniattività di assistenza e cura identica all'atti-vita degli assistenti. Comprendo come siadifficile fare delle discriminazioni ed esami-nare caso per caso; ma quando contrattistidella facoltà di medicina e chirurgia sianostati nelle cliniche universitarie equiparatigiuridicamente ed economicamente agli as-sistenti ospedalieri, in quanto in esse presta-no serviÌzio con funzione giuridicamente ed

economicamente riconosciuta di aiuto, inquesto caso almeno mi pare perlomeno di-scutib1le, e certamente con netto significa-to di retrocessione di funzione, inquadraredetti contrattisti nel ruolo dei ricercatori.Più giusto, a mio avviso, sarebbe inquadrar-li nel ruolo di professori associati, svolgen-do essi, come svolgono, per la qualifica diaiuto, funzioni ed attività esattamente so-vrapponibili a quelle svolte dagli assistenti.

Questo propone il mio emendamento cheraccomando all'attenzione e all'approvazionedell'Assemblea.

P RES I D E N T E . Invito la Commis-sione ad esprimere il parere sugli emenda-menti in esame.

B U Z Z I , relatore. Mi dichiaro contra-rio all'emendamento 5.9 che modifica nellasostanza l'impostazione della legge che lasciaaperto il numero dei posti, salvo poi ridur-re l'organico a 15.000.

Mi dichiaro contrario all'emendamento 5.1e all'emendamento S. 18. Per quest'ultimo os-servo che sembra ovvio che la prova didatti-ca si debba fare nell'ambito della disciplinaper la quale si concorre.

Mi dichiaro favorevole all'emendamento5.27.

Mi dichiaro contrario all'emendamentoS. 19 il quale affronta il problema della com-posizione delle commissioni d'esame che vie-ne successivamente affrontato anche dal-l'emendamento 5.10. Attualmente la norma,come viene proposta, prevede, come è noto,l'ele2JÌone dei componenti su una rosa di n~mi sorteggiati. L'emendamento 5.19, al qualemi dichiaro contrario, propone esclusiva-mente il sorteggio. Non sembra che il siste-ma possa essere rispondente.

L'emendamento S. IO, al quale pure mi di-chiaro contrario, inverte i momenti. Unaesperienza in questo senso sarà prevista peril concorso dei ricercatori; ma per gli asso-ciati non se ne vede l'opportunità.

Non vedo la ragione dell'emendamento5.2, del senatore Monaco e di altri senato-ri, che propone di dire: «Le norme delega-te dovranno prevedère che possano essere

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Senato della Repubblica ~ 4694 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA Assm.1BLEA- RESOCONTCSTENOGRAFICO

inquadrati, a domanda, nel ruolo dei profes-sori associati ».

P I S T O L E SE. Siamo in sede di leg-ge-delega.

B U Z Z I, re.latore. Comunque mi sem-bra una questione di carattere formale, sullaquale mi "rimetto alla valutazione dell'As-semblea.

Sembra che l'emendamento 5.8, del sena-tore Sica, non consideri il fatto che i sog-getti a cui ci si riferisce hanno già il requi-sito per presentare domanda di inquadra-mento nel ruolo degli associati, in quantoegli stesso li definisce «assistenti ordina-ri »: basta questa qualifica per poter doman-dare di partecipare al giudizio di idoneità.Quindi mi dichiaro contrario.-

Sono favorevole all'emendamento 5.28 delGoverno perchè fa riferimento alle compe-tenze specifiche del rettore e del direttorede!ll'istituto per un tipo di certifioazione cheil Ministro della pubblica istruzione nonpotrebbe rilasciare.

L'emendamento 5. 11 è limitativo perchè,fra tutti gli assistenti di ruolo ai quali fariferimento il testo della Commissione, in-troduce una limitazione e parla solo di « as-sistenti confermati ». È evidente che talescelta, limitativa rispetto alle valutazioni ge-nerali che presiedono a questo provvedimen-to, porta a conseguenze contrarie allo sco-po che ci si propone e che è quello di offrn:ea tutti gli assistenti la possibilità di uscireda un ruolo ad esaurimento per accedere al-la funzione docente nel ruolo dei professoriassociati.

Debbo dichiararmi contrario all'emenda-mento 5.33 del senatore Santalco. Il proble-ma che il senatore Santalco solleva è realeed è quello dei medici interni universitari;però è difficile stabilire se questi medici in-terni universitari hanno veramente svoltouna funzione di assistente, nella varietà del-le situazioni che si sono determinate, e per-tanto la loro assimilazione agli assistenti uni-versitari al fine della partecipazione all'in-quadramento sembra un fatto estensivo ecomunque rischioso. Per questa ragione laCommissione si dichiara contraria, auspican-

do però che il problema venga tenuto presen-te in altra sede, laddove si dovesse, come èauspicabile, affrontare il problema di quelpersonale medico che, nel corso del tempo,ha dovuto prestare la sua attività anche inrispondenza ad esigenze reali dell'universitàper i compiti assistenziali che le cliniche uni-versitarie devono pur svolgere.

Mi dichiaro contrario aLl'emendamento nu-mero 5.20.

Per l'emendamento 5.26, debbo fare rife-rimentoal successivo S.2S e al S. 16 del se-natore Saporito. Sostanzialmente l'emenda-mento Saporito si può dire che risolve il pro-blema posto dagli emendamenti 5.26 e 5.25del senatore Jannelli. L'emendamento Sapo-rito vuole risolvere i problemi che sonostati tllustrati dai presentatori degli altriemendamenti richiamati, ma crea qualchemotivo di perplessità per l'allargamento chesi determina. Ritengo comunque di potermirimettere alla valutazione dell' Assemblea perquesto emendamento presentato dal senato-re Saporito, mentre mi dichiaro contrarioall'emendamento 5.26 ed all'emendamento5.25.

Per quanto concerne l'emendamento 5.7,relativo ai vincitori di concorso fra i qualisi individuano coloro che hanno una certaanzianità, non sembra possibile estendere aicontrattisti la condizione prevista al punto3 del testo e quindi ammetterli al giudiziodi idoneità per l'inquadramento nel ruolodegli associati senza turbare l'equilibrio sucui si è costruito questo provvedimento. Hosempre sostenuto, anche nella mia relazio-ne, la relatirvità delle scelte che si sono com-piute, però non è possibile mettere insiemetutte queste esigenze e pensare di potervicorrispondere. Ogni aHargamento orea deiproblemi anche di spesa...

S P A D O L I N I . Anche per il S. 16 cisono problemi di spesa.

B U Z Z I , relatore. Per il 5. 16 il proble-ma di spesa potrebbe esserci, nell'ipotesi del-la sua accettazione, per coloro che debbonocompletare ill triennia; qud. mvece il nume-ro è difficilmente quantificabile. Dunque laobiezione mi sembra più grave.

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Senato della Repubblica ~ 4695 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

Per quanto riguarda il 5. 15, che pone sem-pre .il problema dei contrattisti che hannoconseguito la docenza universitaria ed han-no un incarico di insegnamento nelle scuoledi specia:HzZJazione,vorrei osservare che que-sto incarico è stato oggetto di valutazioneda parte deHa Commissione ma si è r1tenutodi non poterlo assimilare all'incarico uni-versitario proprio per il modo in cui vieneconferito.

Pertanto resterebbe il problema di esten-dere l'ammissione al ruolo degli associati aicontrattisti liberi docenti. Si tratta di unanuova categol1ia, ma, poichè nel provvedimen-tù non si è mai fatto riferimento alla liberadocenza, si ritiene di non poter accettarequesto emendamento, per il quale resta inve-ce valido l'auspicio fatto prima nella misu-ra in cui esso si riferisce a personale me-dico.

Per l'emendamento 5.17 sono valide lestesse ragioni che mi hanno portato a direno, a nome della maggioranza della Commis-sione, agli emendamenti 5. 7 e 5. 15.

In merito all'emendamento 5.3, in base alquale il giudizio di idoneità dovrebbe essereespresso da commissioni costituite presso leuniversità, si l1itiene che esso modifichi so-stanzialmente l'ordinamento previsto dalprovvedimento, che stabilisce invece unacommissione nazionale per il concorso a ruo-lo di professore associato. Quindi mi dichia-ro contrario.

L'emendamento 5.21 è applicativo dellanorma generale che era già stata consideratae riguarda le commissioni estratte a sorte.La maggioranza della Commissione ha rite-nuto di mantenere per questi concorsi il cri-terio misto. Siamo di fronte a delle sceltechc vanno anche verificate sul piano dellaesperienza. Comunque non si ritiene di ac-cettare la proposta in questa sede.,

Per quanto riguarda l'emendamento S. 12,osservo che il testo presentato daUa Com-missione già si fa carico di certe motivazio-ni contenute nell'emendamento. Ritengo per-ciò, come relatore, che sia preferibile. Per-tanto mi dichiaro contrario all' emenda-mento.

Sono favorevole aU'emenclamento 5.13 cherichiama l'attenzione su una esigenza reale.

L'emendamento 5.22 introduce una preci-sazione al comma relativo alle università nonstatali per le quali, come è noto, all'articoloS, alla fine della lettera e), si dice che par-ticolari norme possono essere emanate. Lacollocazione di questa norma alla lettera e)dell'articolo 5 ne dà l'esattoSlignificato. Essaè intesa soprattutto a tutelare i diritti sog-gettivi di coloro i quali, avendo maturatoi requisivi per partecipare al giudizio diidoneità per }'.inquadramento nel ruolo de-gli associati, possono trovarsi in difficol-tà ad esercitare Ja loro fUl1lJione di docen-ti associati nelle università non statali inrelazione all'esistenza o meno negli organi-ci di questa università di posti di ruolo perpersonale di ruolo associato in misUiI'a cor-rispondente.

Si tratta allora di consentire, fra l'altro,che, nel momento dell'assegnazione della se-de, sia prevista la possibiHtà di accedere an-che ad altre università. Quindi. è una norma-tiva interna alla norma indicata alla letterae); non aggiunge nuovi diritti e nuove con-dizioni. Il riferimento all'onere per lo Statonon sembra in alcun modo giustificato, men-tre assume un significato particolare che, co-me relatore, devo respingere...

S T A N Z A N I G H E D I N I . Quelloletterale.

B U Z Z I , relatore. Certo, quello lette-rale, ma non pertinente nel senso della nor-ma così come viene presentata.

Sono favorevole all'emendamento 5.29 econtrario al 5.5 e al 5.23 perchè si verrebbea stabilire una diversità di trattamento tragli incaricati stabilizzati esterni dipendentida pubbliche amministrazioni e gli incaricatistabiUzzati non dipendenti da pubbliche am-ministrazioni. Si vuole estendere la possibi-lità di ripetere il giudizio di idoneità nell'ipo-tesi in cui il primo giudizio non abbia esitopositivo.

Esprimo parere contrario all'emendamen-to 5.6, favorevole al 5.30 e al 5.31, contrarioal 5.4 e al 5.24, favorevole al 5.32 che esen-ta giustamente dal giudizio di conferma co-loro che hanno la qualifica di incaricati stabi-lizzati. Esprimo infine parere contrario al-

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VIII LegislaturaSenatO' della Repubblica ~ 4696 ~

Zl~~

88a SEDUTA AssE~.mLE.,\ ~ REsocO'NTO' STENOGRAFICO

l'emendamentO' 5.14 perchè intraduce nellasraius del professare assO'ciata un elementO'di differenzia zia ne che nan sarebbe giustifi~cata rispetta a quella che si vuole istituire,ciaè un rualo di professari, gli assaciati ap~punta, che sana titalari di un insegnamentO'alla pari dei prafessori ardinari.

D'A M E L I O . Damanda di parlare.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

D'A M E L I O. Signar Presidente, a na-me della Cammissiane bilancio, prenda laparola sugli emendamenti 5.7, 5.15 e 5.17.Paichè campartana certamente un anere, laCammissiane esprime parere cantraria. Ri~mane incerta il parere per quanto riguardal'emendamento 5.16 del senatore Saparitae di altri senatO'ri, perchè non è facilmentequantificabi1le la spesa, che sembra esseretuttavia d'rriJevante, per il fìattO' che :interes-serebbe 'soltanto J'ultimo anno del triernl:iO'.

P RES I D E N T E . Invito il Gavernaad esprimere il parere.

* V A L I T U T T I , ministrO' della pubbli~ca istruziane. Signor Presidente, onarevolisenatori, il Governo è cantrario per le ragio-ni esposte dal relatore agli emendamenti 5.9,5. l, 5. 18. È avviamente favarevole all'emen-damentO' 5.27 e contraria agli emendamenti5.19, 5.10.

Possa pronunciarmi favarevolmente al-l'emendamentO' 5.2 perchè si tratta di unacorreziane puramente formale.

R A S T R E L L I . Si tratta di una corre-ziane sostanziale.

V A L I T U T T I , ministrO' della pub~bUca istruzione. Se l'Assemblea varrà acca-gliere questa carreziane farmale, che nanincide sulla sostanza delta norma, i'l Go-verna non è contrario.

P RES I D E N T E. Onarevole MinistrO',il proponente insiste nel dire che non è unamadifica farmale, ma sastanziale. VogliamQchiarire questa punta?

11 FEBBRAIO'1980

V A L I T U T T I , ministrO' della pubbli~ca istruziO'ne. Signor Presidente, sembra cheil senatO're proponente ritenga che ci sia unerrore formale. Anche 1'errare farmale puòessere sastanziale, ma qui nan viene madi-ficata il significato della narma.

P RES I D E N T E. Damandiama quin-di al proponente che cosa intende raggiun-gere sastanzialmente con 'queSitO' emenda-mento.

R A S T R E L L I . Signor Presidente, èvero che la libera docenza nan vale più nien-te, però la libera interpretaziane dell'italianoè ancara consentita. Ora, quandO' si dice cheautamaticamente, in virtù della presente leg-ge, che è 'saltanta una legge delegante, siapera un certo trasferimentO', si cammetteun errare. Bisagna dire camunque: le normeche sarannO' emesse in sede di delega, ciaèle narme delegate, cansentiranno questa ope-raziane. La differenza è talmente palmareda nan richiedere altre spiegaziani.

V A L I T U T T I , ministrO' della pubbli-ca istruziO'ne. Signar Presidente, per l'ecana-mia dei lavori di questa Assemblea, mi ri-metto ad essa.

P RES I D E N T E. Sarà la prima 'Valtache si fa decidere la correttezza filalogica aduna Assemblea.

V A L I T U T T I, ministrO' della pubblicaistruziO'ne. Signor Presidente, il Gaverna ècontraria per le ragiani espaste dal senatoreBuzzi all'emendamentO' 5.8 ed è favarevole

.al 5.28. È cantraria inaltre agli emendamenti5. 11, 5.33, 5.20, 5.26, 5.25, 5. 16. Questi ul-timi tre emendamenti sana cangiunti ed iO'mi debba pranunciare sulla questione cheessi pangona. Sano malta rammaricato dimanifestare un dissensO' nei confranti del re-latare, che si è rimessa alla decisiane del-l'Assemblea, presceglienda ~ gliene do lade

~ tra i tre emendamenti quella del senatoreSaparito che pane Ila stessa questiane, main termini più chiari.

I! Gaverna nan esclude di essere battutosu questa emendamento, però ritiene di da-

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Senato de!la Repubblica VII I Legislatura~ 4697 ~

11 FEBBRAIO 1980

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ASSEMBLEA -REsOCONTO STENOGRAFICO88" SEDUTA

ver compiere il dovere di esporre le questio-ni per cui è contrario aH'emendramento delsenatore Saporito, che un po' riassume echiarisce i due precedenti.

La questione è stata già posta dal senato-re Stanzani Ghedini, il quale ha notato, se-condo me esattamente, che questi candida-ti, previsti dalla legge come ammissibili algiudizio di idoneità per il loro eventualeinserimento nel ruolo degli associati, sonocandidati appartenenti a ruoli che non SIsopprimono, che restano.

C'è stato un lungo dibattito, signor Presi-dème, onorevoli senatori, in Commissione,nel

.quale mi sono pronunciato contro la

modifica apportata dalla Commi'ssione allanorma come giunta dalla Camera dei depu-tati, che non prevedeva l'ammissibilità deitecnici laureati, degli astronomi e dei con-servatori degli orti botanici a questi giudi-zi di idoneità. L'argomento che ho adoperatoper oppormi, senatore Stanzani, è statoquello che lei ha adoperato stasera. Siamotuttavia giunti a una soluzione di compro-messo in seno alla Commissione, consistentenel depennare questi candidati dall'articolo7, come candidati ammissibili ai giudizi peril ruolo dei ricercatori, e nel Hmitarne l'am-missione ai giudizi di idoneità per il ruolodi associato, condizionatamente al sussiste-re di un preciso requisito (devo dke le ragio-ni per cui il Governo ha aderito a questocompromesso, consistito nel fatto che que-ste categorie sono state depennate dall'arti-colo 7 e sono state inserite nell'articolo dicui stiamo discutendo): il triennia di atti-vità sdentifìka e didattica, svolta entro i[31 ottobre 1979.

Qual è stata la ragione che ha indotto ilGoverno ad aderire a questo compromesso?Una ragione tecnica: effettivamente queste ~

catcgorie di tecnici laureati, astronomi, con-servatori hanno una certa posizione ambigua,specialmente in questi anni nei quali si èsoppresso il ruolo degH assistenti e non ne so-no stati nominati di nuovi (almeno non so-no stati creati nuovi posti); pertanto alcunidei tecnici laureati hanno praticamente svol-to attività didattica di assistenti. Però io hoin tanto aderito in quanto si è riconosciutoda parte di tutti, senza nessuna eccezione,

in Commissione, che bisognava esigere il sus-sistere di questo requisito: che i tecnici lau~reati avessero prestato almeno tre anni diattività didattica e scientifica documentabi-le con atti ufficiali della facoltà risalenti alperiodo in cui tale attività si è svolta.

Ora devo dire, signor Presidente, che ilGoverno mantiene l'adesione all'accordo rag-giunto in Commissione, però non può accet-tare l'emendamento Saporito perchè modifi-ca 1'accordo raggiunto e lo modifica anchecon effetti gravi -dal punto di vista finan-ziario.

Il senatore che ha portato il parere dellacompetente Commi'ssione si è riferito anchea questo pericolo ed io devo aggiungerequalche cosa di più. Il senatore Spadolini haqui stasera manifestato la sua preoccupazio-ne per la mancanza del tetto. Senatore Spa-dolini, io non sottovaluto la sua preoccupa-zione che è anche quella del Governo. Ora,proprio perchè non c'è il tetto, diventa piùgrave allargare l'area ed il numero degli am-missibili a giudizi di idoneità per il ruolodegli associa ti.

P RES I D E N T E . È un favore pergli osservatori astronomici non avere il tet-to! (Ilarità).

V A L I T U T T I , ministro della pubbli-ca istruzione. Lei è sempre arguto, signorPresidente.

P RES I D E N T E. Cerco di distrarreun pochino!

V A L I T U T T I, ministro della pubblicaistruzione. E tutti abbiamo bisogno di que~sto conforto, signor Presidente; gliene s~moparticolarmente grato.

Sono rammaricato, ma avrei tradito ilmio dovere se non avessi esposto le ragio-ni della contrarietà del Govel1no. Non sonoperciò favorevole alla approvazione del-l'emendamento.

Il Governo è poi contrario all'emendamen-to 5.7 ed agli emendamenti 5.15 e 5.17, cheprodurrebbero gravissimi effetti finanziari; ècontrario all'emendamento 5. 3, al 5.21, al5. 12. È pdacevolmente, senatore Spadoldni,

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Senato della Repubblica ~ 4698 ~ VII I Legislatura

11 FEBBRAIO1980888 SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

favorevole aJll'emendamento 5.13; è contra-rio all'emendamento 5. 22, favorevole 3015.29,contraJrio agli emendamenti 5. S, 5.'23, 5.6,favorevole agli emendamenti 5.30 e 5.31,contrario agli emendamenti 5.4 e 5.24, fa-vorevole 'al 5.32 e contrario al 5. 14.

P RES I D E N T E . Metto ai votil'emendamento 5.9, presentato dal senatoreSpada lini e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti ,l'emendamento 5.1, presen-tato dal senatore Monaco e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5. 18, presen-tato dai senatori Stanzani Ghedini e Spadac-cia. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.27, presen-tato dal Governo. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.19, presen-tato dai senatori Stanzani Ghedini e Spadac-cia. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.10, presen-tato dal senatore Spadolini e da altri senato-ri. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento5.2, presentato dal senatore Monaco e daaltri senatori.

B U Z Z I , relatore. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

B U Z Z I , relatore. Nonostante il mo-mento procedurale, sento il dovere di preci-

sare questo: è molto diverso rendere normadelegante quella proposizione dell'emenda-mento 5.2 in quanto lascerebbe un certo am-bito di possibilità, anche se le categorie sonoindividuate, rispetto alla formulazione deltesto dove si tratta evidentemente di normaprecettiva i'1 cui valore cogente non è talesolo quanto ad individuazione delle categoriema anche per il valore formale della norma.

In coscienza, vorrei correggere la mia di-chiarazione di rimessione all'Aula e, almenoa titolo personale, dichiaro che voto per ilmantenimento del testo.

C H I A R A N T E . Domando di parlarepe dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

C H I A R A N T E . Sono anche io con-trario aH'emendamento 5. 2 e sottolineo, 'Ol-tre alle considerazioni esposte dal relatore,anche il fatto che nel testo che è sottopostoall'Assemblea c'è un preciso riferimento allaprima applicazione della presente legge, chemi pare un punto essenziale perchè delimitaqual è il senso e ~a portata deLla normativaspeciale che viene prevista per le categorieche già si trovano a godere di determinatirequisiti.

Un generico riferimento, ,invece, alla nor-ma delegata non solo renderebbe molto piùvaga la definizione contenuta nella legge, maestenderebbe anche al di là della prima ap-plicazione la possibilità di applicazione diquesta normativa e questo credo che sareb-be molto pericoloso per le divergenti inter-pretazioni che potrebbero sorgere in faseapplicativa.

S P A D O L I N I . Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I . Riconosco che l'emen-damento sottolinea un punto che deve esse-re chiarito: se quelle che realizzano gli in-quadramenti sono norme delegate, l'inqua-dramento è corretto e in questo caso, ri-riprendendo anche gli spunti del Ministro,

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Senato de.lla Repubblica ~ 4699 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

propongo di votare a favore; se viceversa ilMinistro aveva in animo ~ e ce lo deve chia-rire ~ di procedere agli inquadramenti at-traverso strumenti legislativi diversi dalladelega, allora è chiaro che converrebbe man-tenere il testo. Io che sono un avversariodella legge-delega, pt;rchè ritengo che sia unostrumento inadatto a risolvere la questioneuniversitaria, dico che deve essere chiaritopreliminarmente se gli inquadramenti av-vengono con strumento legislativo delegatoo ordinario, cioè in applicazione diretta, sen-za delega. A questo solo il Ministro può ri-spondere.

P I S T O L E SE. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E . Ne ha facoltà.

P I S T O L E SE. Signor Presidente,onorevole Ministro, mi sembra che le osser-vazioni fatte veramente ci allontanino dallarealtà del nostro emendamento. Lo stesso re-latore, melius re perpensa, è tornato sullesue decisioni ed ha espresso un parere per-sonale contrario. Viceversa 11 senatore Spa-dolini ha molto ben puntualizzato la situa-l'ione. Ci troviamo di fronte ad una legge-de-lega, quindi è chiaro che essa non può di-sporre: «Nella prima applicazione della pre-sente legge possono essere inquadrati... ».Poichè però in questa legge si accavallanonorme delegate e norme dispositive, in unaconfusione veramente notevole ~ che for-merà oggetto poi della nostra dichiarazionedi voto in senso contrario ~ riteniamo cheeffettivamente il Ministro debba risponderese intende che sin dalla prima applicazionesi procede o intende, con quella che dovreb-be essere la vera interpretazione, affidare al-le norme delegate l'attuazione di questi prov-vedimenti.

Con questi chiarimenti insistiamo per l'ac-cog.Jimento dell'emendamento.

V A L I T U T T I . Domando di pa:r;lare.

P RES I D. E N T E . Ne ha facoltà.

* V A L I T U T T I , ministro della pub-blica istruzione. Signor Presidente, anche i

lettori di Omero si addormentano più spes-so di quanto capitasse al Sommo, quindi misono addormentato un po' anche io. Ritengoche effettivamente sia meglio mantenere iltesto sottoposto all'esame dell'Assemblea echiedo scusa al senatore proponente l'emen-damento, che io ritenevo fosse privo di ve-leni; però il senatore Spadolini, più acuto edarguto, ci ha detto che ci sono dei veleni egliene sono grato.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 5.2, presentato dal senatoreMonaco e da altri senatori. Chi l'approva èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'~mendamento 5.8, presen-tato dal senatore Sica e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare Ja mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.28, pre-sentato dal Governo. Chi l'approva è prega-to di alzare la mano.

t!: approvato.

Metto ai 'Voti l'emendamento 5.11, pre-sentato dal senatore Spadolini e da altri se-natori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento5.33, presentato dal senatore Santalco e daaltri senatori.

S A N T A L C O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A N T A L C O. Il relatore, nel moti-vare il suo' no, non ha potuto fare a meno diriconoscere la bontà dell'emendamento. Per-ciò, se il 'relatore ed il Governo sono d'ac-cordo, sono pronto a ritirare l'emendamen-to ed a trasformarlo nel seguente ordine delgiorno:

Il Senato,

impegna il Governo a valutare, in sededi riforma della facoltà di medicina, la po-

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Senato~della Repubblica ~ 4700 ~ VII I Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA- RESOCONTO STENOGRAFICO

sizione dei medici interni universitari, as.sunti con pubblico concorso per motivateesigenze delle cliniche e deglli istituti di cu-ra universitari, che abbiano un anno di seravizio continuativo al 31 ottobre 1979, al fione dell'inquadramento nel ruolo degli as.sociati.

9.626.1 SANTALCO

P RES I D E N T E. Chiedo al Go-verno qual è la sua posizione di fronte aquesto ordine del giorno.

V A L I T U T T I, ministro della pub-bUca istruzione. Lo accolgo come raccoman-dazione.

P RES I D E N T E. Senatore San-talco, insiste per la votazione?

S A N T A L C O. Non insisto.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 5.20, presentato dai senatoriSpadaccia e Stanzani Ghedini. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è appro\7ato.

Metto ai voti l'emendamento 5.26, pre-sentato dal senatore Ianrielli. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamento5.25, presentato dal senatore Iannelli.

S A P O R I T O. Signor Presidente, sesi vota sull'emendamento 5.25, è chiaro che,poichè l'approvazione di tale emendamentoassorbirebbe il 5. 16, lo ritiro.

P RES I D E N T E. Osservo che ilGoverno ed anche il relatore sono contrariall'emendamento 5..25.

S A P O R I T O. Ma il Governo è con-trario anche al 5. 16.

P RES I D E N T E. Sì, ma per il~. 16 il relatore si rimette all'Assemblea e il

rappresentante della sa Commissione, il se-natore D'Amelio, si è solo dichiarato per-plesso, nel senso che è incerto se l'emenda-mento superi il tetto, sfondi il tetto; il Mini-stro assicura invece che il tetto lo sfonde-rà. Questa è la situazione: lei cosa vuoI fare?

S A P O R I T O. Mantengo l'emenda-mento 5. 16.

P RES I D E N T E. Comunque, oravotiamo prima il 5.25.

J A N N E L L I. Ritiro l'emendamen-to 5.25.

P RES I D E N T E. Passiamo alloraalla votazione dell'emendamento 5.16, pre-sentato dal senatore Saporito, per il quale

~ ripeto ~ il relatore si rimette all'Assem-blea e il Governo è contrario per vari mo-tivi, soprattutto finanziari.

S P A D O L I N I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Mi associo piena-mente alle osservazioni fatte dal Ministro edichiaro di condividere le sue preoccupazio-ni su questo emendamento, che allarga inmodo non calcolabile la spesa, e mi meravi-glio del parere espresso, immagino a titolopersonale, dal rappresentante della Commis-sione bilancio, che introduce un elemento ul-teriore rispetto alla meditazione della Com-missione e che costituisce un'altra forma dilassismo in una legge che francamente nonha bisogno di stimoli ed impulsi in questadirezione, per cui mi dichiaro d'accordo coni1 Ministro e raccomando aLl'Assemblea divalutare attentamente quello che fa in rap-porto ai complessi problemi della coperturafinanziaria che questa legge ha imposto e inrapporto a quella linea di un minimo di se-rietà che occorrerà pur salvaguardare.

RUHL BONAZZOLA ADAV A L E R I A. Domando di parlare perdichiarazione di voto.

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Senato de!la Repubblica ~ 4701 ~ VII I Legislatura

11 FEBBRAIO 198088" SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.".-;~"';:, 0 \

RUHL BONAZZOLA ADAV A L E R I A. Il Gruppo comunista è favo-rèvole all'emendamento 5. 16 presentato dalcollega Saporito, che viene a sanare una si-tuazione anomala che oggi esiste e che nonincide in modo tanto rilevante sul provve-dimento al nostro esame. Infatti i tecnicilaureati, che si dedicano all'insegnamento,che svolgono attività didattica, sono un nu-mero abbastanza esiguo: si tratta di circa400 persone in tutto su decine di migliaia dipersone che stiamo esaminando come collo-care nei diversi ruoli con questa legge.

Si tratta di tecnici laureati che hanno perlegge dei compiti effettivamente diversi daquelli che verremmo a riconoscere appro-vando l'emendamento Saporito, tuttavia al-cuni di essi sono stati utilizzati dalle uni-versità per svolgere attività didattica nel cor-so di lunghi anni e i loro compiti possonoessere assolutamente equiparati a quelli de-gli assistenti ordinari.

Per questo siamo favorevoli all'emenda-l11.Jntopresentato dal senatore Saporito checonsente a questo piccolo gruppo di do-centi (possiamo chiamarli così) che svolgonoattività didattica nell'università di parteci-pare al concorso per accedere al ruolo degliassociati.

M A R A V A L L E. Domando di par-lare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.~"

~ '-,~--",,"'f~f ;;l.",.'];'

M A R A V A L L E. Il Gruppo socialistavoterà a favore dell'emendamento. Condivi~diamo quanto' testè ha dichiarato la collegaBonazzola per quanto riguarda il numero. Ilproblema verrà al momento della parteci-pazione, al momento in cui si dovrà discer-nere tra coloro che effettivamente hanno pre-stato attività didattica e coloro che nonl'hanno fatto. Comunque, pur con queste ri-serve, votiamo a favore dell'emendamento.

S C A R D A C C ION E. Domando diparlare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S C A R D A C C ION E. Voterò a favo-re dell'emendamento perchè in Commissioneabbiamo valutato con la massima obiettivitàla posizione di questi tecnici laureati. Si trat-ta di persone che sono state' chiamate perconcorso nell'università e sappiamo quantosono seri questi concorsi. Costoro prestanoservizio nelle univeI"sità contribuendo allaricerca scientifica. Hanno avuto un incaricodi insegnamento, per cui, in analogia a quan-to abbiamo fatto per gli incaricati, abbiamoproposto di ammettere anche questa catego-ria alla prova di idoneità. Ecco perchè ap-proviamo questo emendamento e propongodi votare a favore.~~:Cf:'

P A R R I N O. Domando di parlare per:Hchiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P A R R I N O. Nella Commissione èprevalsa la convinzione che i tecnici laureatiabbiano uguale diritto a partecipare agliesami di idoneità degli assistenti ordinari.

Del resto non ho eccessive preoccupazio-ni per quanto riguarda il numero, come giàho osservato in sede di discussione generale.Si può' calcolare, infatti, grosso modo, chei tecnici laureati siano 400. Non credo per~tanto che saranno quelle poche unità cheparteciperanno al giudizio di idoneità ad in-cidere sul numero in modo consistente.

Per questi motivi mi dichiaro favorevoleall'emendamento.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 5. 16, presentato dal senato-re Saporito e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare la mano.

:li: approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5."

presen-tato dal senatore Monaco e da altri senato-ri. Chi lo approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.15 presen-tato dai senatori Colella e Patriarca. Chi loapprova è pregato di alzare la mano.

- . ,

Non è approvato.

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Senato della Repubblica ~ 4702 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

Metto ai voti l'emendamento 5. 17, presen-tato dal senatore Amadeo. Chi lo approvaè pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.3, presen-tato dal senatore Monaco e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.21, presen-tato dai senatori Stanzani Ghedini e Spadac-cia. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5. 12, presen-tato dal senatore Spadolini e da altri sena~tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5. 13, presen-tato dal senatore Spadolini e da altri sena-tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

:£ approvato.

Passiamo alla votazione dell' emendamen-to 5. 22, presentato dai senatori StanzaniGhedini e Spadaccia.

RUHL BONAZZOLA ADAV A L E R I A. Domando di parlare perdichiarazione di 'Voto.

P RES i D E N T E. Ne ha facoltà.

RUHL BONAZZOLA ADAV A L E R I A. Questo emendamento siriferisce a una questione piuttosto circoscrit-ta e non rilevante, ci sembra, dal momentoche attiene alla distribuzione nelle varie se-di di docenti che abbiano conseguito un giu~dizio di idoneità, di assistenti di ruolo chedebbono essere assegnati alle diverse facol-tà e via dicendo. Ci sembra che si tratti diun punto che non riguarda tanto i dirittidelle università non statali quanto i dirittidei sog~etti, cioè i diritti di chi consegue un

giudizio di idoneità, di chi entra in un de.terminato ruolo e deve essere assegnato aquesta o a quella sede.

Quindi questa questione ci sembra moltocircoscritta. Non è una questione di granderilievo politico. Questo punto non ci sembrain contrasto con i princìpi costituzionali.Pertanto il nostro Gruppo, per queste consi~derazioni e di fronte all'emendamento 5.22presentato dal Partito radicale, si asterràdal voto.

M A R A V A L L E. Domando di par-lare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A R A V A L L E. Signor Presidente,in sede di discussione generale dicemmo chela legittimità di questa norma ci sembravapotesse essere dubbia in relazione all'artico-lo 76 della Costituzione, in quanto si trattadi una norma che non impone le determina-zione di princìpi o criteri direttivi alla delegache prenderà il Governo.

Vi è poi da fare un altro discorso e a que.sto proposito annuncio che voteremo a fa-vore dell'emendamento 5.22. Le cose sonodue: o si prefigura un trattamento di tipodiverso tra le università statali e le univer-sità non statali oppure, se il trattamentodeve essere uguale, così come noi crediamo,ci dovrà essere per forza un aumento di spe-sa da parte dello Stato. Ecco perchè ci di-chiariamo favorevoli all'emendamento.

S P A D O L I N I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Signor Presidente, laquestione posta dall'emendamelnto radi-cale è complessa e richiede un ,mo-mento di riflessione. La mia impressioneobiettiva è che non possa essere invocato,nel caso specifico, l'articolo 33 della Costi-tuzione, al quale ribadiamo la nostr,a inte-grale e incondizionata fedeltà e che recita:« Enti e privati hanno il diritto di istituirescuole ed istituti di educazione, senza oneri

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VII I LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4703 ~

88a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO 11 FEBBRAIO 1980

per lo Stato ». Vorrei dire che di fronte aquesta norma si configura un caso in qual~che misura opposto: lo Stato impone deglioneri alle università libere per le quali, all'atto del riconoscimento, è stato fatto undiverso tipo di valutazione.

Non condivido ~ lo dico subito ~ il te.sto legislativo in quanto è estremamente pe-ricoloso parlare di particolar~ norme che siemanano per le università, come ho già det-to in Commission~; però, prima di arri-vare alla mia critica che mi porterà allaastensione su questo emendamento, debbospiegare il motivo di fondo per cui le normeriguardanti gli inquadramenti automatici de-gli insegnanti non possono essere applicatealle università non statali, che hanno soltan-to l'obbligo per i professori di ruolo di se-guire le regole che valgono per lo Stato, mache non possono essere obbligate ad assu-mere altre figure che fioriscono da questocomplesso ordinamento. Al limite ne,anchegli associati possono essere in partenza im-posti aUe università non statali, talchè cisiamo preoccupati nei lavori della Commis-sione di ottenere che le norme restrittivedei professori a contratto fossero ridotteper consentire alle università non statali dipoter utilizzare in misura maggiore delleuniversità pubbliche i professori a contratto.

Non dobbiamo dimenticare, colleghi ra-dicali, che qui viene eliminato un isti-tuto che ha fatto molto male alla uni-versità italiana per il cattivo uso che nehanno fatto le facoltà, ma su cui si reggo-no quasi tutte le università non statali, cioè!'istituto dell'incarico, che è regolato da re-tribuzioni molto minori dei posti di ruolodella maggioranza d~lle università non sta-tali, soprattuto di quelle, che sono poi lamaggioranza, che vogliono essere statizzateal più presto, e che si ,fonda sugli insegna-menti ad incarico che, secondo la letteradella legge temperata e corretta in peggioda questo ramo del Parlamento, non posso-no essere più conferiti. Dico in peggio per-chè abbiamo introdotto una norma che an-che questa abolizione dell'incarico rende ab-bastanza incerta. n pretendere che con unanorma della legge; per di più delegata, sipossa imporre alle università non statali di

prendere tutte le figure, abbastanza comples-se e variegate, che noi stiamo elaborando èassurdo, perchè lede in modo assoluto ilpluralismo universitario, ovvero significaabolire quel minimo di distinzione che ab-biamo salvaguardato certamente con il pre-supposto dei non oneri per lo Stato dell'in-segnamento universitario, che non può es-sere uguale nelle università pubbliche e inquelle non stataJi. Infatti dobbiamo lasciarea queste ultime la facoltà di elaborare per-fino dei tipi di insegnamento diversi chepoi attraverso l'esperienza possono essere ri-conosciuti.

D'altro canto è indubbio che la preoccupa-zione del Partito radicale non si può dichia-rare infondata quando si dice che «parti-colari norme possono essere emanate per leuniversità non statali », senza chiarimenti al-meno più precisi in rapporto a questi in-quadramenti. La formula che fu scelta allaCamera, come dissi già in sede di Commis-sione, non è soddisfacente e secondo me sa-rebbe più corretto dire che queste normenon possono valere in modo automatico perle università non statali. Nel che sarebbeimplicita ,la preoccupazione che gli oneri nonpossono essere accollati allo Stato, perchècon questo testo senz'altro c'è un rischio edio per questo dichiaro di astenermi sul-l'emendamento.

D'altro canto è assurdo fare una battagliacontro le università non statali rispetto adistituti che introduciamo in questo momentoe che sappiamo per esperienza non esseresopportabili per la maggioranza delle uni-versità non statali. Infatti il professore as-sociato verrà a costare il triplo, il quadru-plo del professore incaricato e quindi nondobbiamo nasconderci che le università nonstatali non possono in alcun modo, senzaviolare il principio della libertà delle univer-sità, essere obbligate ad accogliere quelloche facciamo qui in questo olima di frettae di stanchezza senza valutare minimamentele conseguenze degli atti che compiamo.

Quindi la mia è una dichiarazione di asten-sione preoccupata e comunque di ribadimen-to della necessità, per motivi diversi da quel-li dei sènatori radicali ed anzi per qualchemisura opposti, che non sia fatto carico

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Senato della Repubblica ~ 4704 ~ VIn Legislatura

Il FEBBRAIO 19BOBBa SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

aUe università non statali di questo onereingiustamente delineato.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Do-mando di parlare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T A N Z A N I G H E D I N I. SignorPresidente, la dichiarazione di voto del se-natore Spadolini mi induce in gravi perples-sità, perchè gli argomenti più validi a favoredel nostro emendamento sono stati portatiproprio da lui, anche se nella sua interpre-tazione il risultato, in concreto, del nostroemendamento sarebbe l'opposto. Questo èperò un processo alle intenzioni. Questoemendamento infatti vuole raggiungere unsolo obiettivo che sia il senatore Spadolini,guarda caso, sia molti altri, che arrivano pu-re essi a conclusioni di voto opposte, rico-noscono necessario: escludere il finanzia-mento pubblico per le università private.

Se è vero che non .si possono e non si devo-no imporre alle università private vincoli elimiti al loro ordinamento, resta tuttavia ma.teria di discussione ciò che eventualmentesi debba comunque statuire affinchè lo Sta-to abbia le indispensabi:1i garanzie.

Ma questo non è nel tema: si tratta quisoltanto di affermare un principio che ilsenatore Spadolini ed altri senatori hannoriconosciuto sacrosantamente valido e cioèche, quale che sia l'ordinamento da consen-tire alle università private, questo non devecomportare oneri per lo Stato. Questo è ilpunto sul quale ci troviamo' d'accordo, col-lega Spadolini. Non capisco quindi come sipossa arrivare alla conclusione di astenersisul nostro emendamento che, anche se im-perfetto, esprime un principio valido e co-me tale riconosciuto, facendo affermazionidi questo genere (e con ciò non voglio essereirriguardoso nei confronti di nessuno). IlPartito repubbLicano poteva ~ caso mai ~

prendere l'iniziativa di proporre un emen-damento più corretto, ma tale da conseguireIo stesso obiettivo e noi saremmo stati benlieti di ritirare il nostro e di associarci aquello repubblicano.

La verità è questa: se ciò che vogliamo af-fermare e sancire con il nostro emendamento

ha la validità e il significato che qui vengonoriconosciuti, non si comprendono (capiscopiuttosto il voto contrario dei colleghi de-mocristiani, se ci sarà) queste rinunce siste-matiche a difendere e sostenere nei fatti que.ste nostre sacrosante battaglie; si riconosceche tali battaglie sono valide, ma poi si usa-no tutti gli escamotages, tutti i pretesti perarrivare ad un'astensione che in questa se-de vuoI dire ~ lo sappiamo_tutti benissimo~ consentire l'affermarsi delle tesi opposte,.

Cledendo con questo comportamento di sal-vare la faccia, al solito, nei confronti del-l'esterno. Ciò che ho detto nei riguardi delsenatore Spadolini vale anche nei riguardidi chiunque altro riterrà, condividendo certeposizioni, di arrivare poi alle sue stesseconclusioni.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 5.22, presentato dai senato-ri Stanzani Ghedini e Spadaccia. Chi l'appro-va è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.29, pre-sentato dal Governo. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

:2 approvato.

Sono preclusi, quindi, gli emendamenti5.5, 5.23 e 5.6.

Metto ai voti l'emendamento 5.30, presen-iato dal Governo. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

:2 approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.4, presen-tato dal senatore Monaco e da altri senatori.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.31, pre-sentato dal Governo. Chi l'approva è prega-to di alzare la mano.

£ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5.24, pre.sentato dai senatori Spadaccia e StanzaniGhedini. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

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Senato della Repubblica ~ 4705 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

Passiamò alla votazione dell'emendamento5. 32, presentato dal Governo.

B U Z Z I, relatore. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B U Z Z I, relatore. C'è da apportareuna modifica; forse si tratta di un erroretipografico. Bisogna leggere: .J.( Dal giudizio

di conferma sono esentati gli incaricati sta.bilizzati che abbiano conseguito il giudiziodi idoneità ad associato », omettendo le pa-role: «riconosciuti idonei ».

P RES I D E N T E. Benissimo: si sop~primono allora dall'emendamento le parole:<\ riconosciuti idonei ». Metto pertanto ai vo-ti l'emendamento 5.32, presentato dal Go-verno, con la modifica testè indicata. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

£ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 5. 14, l're.sentato dal senatore Spadolini e da altrisenatori. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'articolo 5 nel testo emenda-to. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

£ approvato.

Passiamo all'esame dell'articolo 6. Se nedia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Art.6.

(Professori a contratto)

I rettori delle università possono stipu-lare contratti di diritto privato a tempodeterminato, su designazione dei consigli difacoltà, d'intesa con i docenti del diparti-mento o degli istituti interessati, per l'atti-vazione di corsi integrativi di quelli ufficia-li impartiti nelle facoltà al fine di acquisiresignificative esperienze teorico-pratiche ditipo specialistico provenienti dal mondo

extra universitario ovvero risultati di parti-colari ricerche o studi di alta qualificazionescientifica o professionale. Detti corsi, chenon possono essere in numero superiore aun decimo degli insegnamenti ufficiali im.partiti nella faco1tà, costituiscono indispen-sabile elemento di giudizio all'atto della va-lutazione dello studente. I docenti di talicorsi sono chiamati a far parte delle com-missioni di esame quali cultori della ma-teria.

Le università non statali possono avvalersidi professori a contratto in percentuale su-periore a quella indicata nel precedente com-ma e possono affidare ad essi, nel primoquinquennio di applicazione della presentelegge, anche insegnamenti ufficiali.

I contratti di cui al primo comma posso.no essere stipulati con studiosi ed espertiche non siano docenti nelle università ita-liane e la cui alta qualificazione scientificao professionale sia comprovata da pubblica-zioni scientifiche o dalle posizioni ricopertenella vita professionale, economica e ammi-nistrativa, anche se dipendenti dall'ammini-strazione dello Stato o da enti pubblici diricerca o se docenti di università estere.

Le prestazioni dei professori a contrattoe i relativi compensi, da corrispondere inuna o due soluzioni, sono fissati, su propo-sta dei consigli di facoltà, dalle università,chc iscrivono i relativi oneri a carico dei lo.ro bilanci, nei limiti delle disponibilità fi-nanziarie attribuite annualmente a questoscopo a ciascuna università con decreto delMinistro della pubblica istruzione, sentito ilConsiglio universitario nazionale.

I contratti hanno la durata massima diun anno accademico e non possono essererinnovati per più di due volte in un quin-quernio nella stessa università. Deroghe pos-sono essere concesse con decreto del Mini-~tro della pubblica istmzione, su propostadel Consiglio universitario nazionale, esclu-sivamente ove risulti impossibile impartiref1ltrimenti insegnamenti di particolare spe-cializzazione e alto contenuto tecnologico insettori per i quali l'università non dispongadelle idonee competenze.

Le ,università possono assumere per con-tratto, anche in assenza o al di fuori di

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Senato della Repubblica ~ 4706 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

specificI accordi internazionali, lettori di ma~dI'e lingua straniera in numero normalmentl.non superiore al rapporto di 1 a 150 tra illettore e gli studenti iscritti agli specificicorsi di lingua.

Il contratto di cui al comma precedentenon può protrarsi oltre l'anno accademicoper il quale è stipulato ed è rinnovabile an-nualmente per non più di cinque anni. I re~lativi oneri, da iscrivere nei bilanci dellesingole università, sono coperti con finan-ziamenti a questo scopo disposti per cia-scuna università con decreto del Ministrodella pubblica istruzione, sentito il Consigliouniversitario nazionale.

Le università possono stipulare convenzio-ni con enti pubblici e privati al fine di av~valersi di strutture extra universitarie perlo svolgimento di attività didattiche inte-grative di quelle universitarie, finalizzate alcompletamento della formazione accademi~ca e professionale. Nel caso di convenzionicon enti pubblici possono essere attribuiteanche in soprannumero, senza i limiti dicui al primo comma e senza oneri per launiversità, le funzioni di professore a con-tratto a studiosi o esperti appartenenti alsopraindicati enti.

Con le stesse modalità stabilite al primocomma, i rettori delle università possonostipulare contratti, a tempo determinato enon rinnovabili, per uso di attrezzaturescientifico~didattiche di particolare comples-sità, con tecnici, anche stranieri, di compro~vata esperienza. I titolari di questi contrat-ti non hanno compiti di docenza universita-ria, salvo eventualmente l'addestramento dipersonale tecnico già in servizio presso l'uni-versità.

P RES I D E N T E. Su questo arti-colo è stato presentato un emendamento. Sene dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Sopprimere il secondo comma.

6. 1 STANZANIGHEDINI,SPADACCIA

S T A N Z A N I G H E D I N I. Do-mando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T A N Z A N I G H E D I N I .~

Desi-dero dire soltanto due parole per spiegarei motivi per i quali ritiriamo questo emen-damento: guarda caso, sono proprio le argo-mentazioni esposte dal senatore Spadolini inoccasione della sua dichiarazione di votosuJl'articolo 5. Le argomentazioni da lui ad-dotte ci sembrano convincenti, degne quin-di di essere prese in considerazione e di con-seguenza ritiriamo l'emendamento.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'articolo 6. Chi l'approva è pregato di al-zare la mano.

£ approvato.

Variazione al calendario dei lavori in corso

P RES I D E N T E. Ai sensi dell'ar-tkolo 55, terzo comma, del Regolamento,il disegno di legge: «Conversione in legge,con modificazioni, del decreto-legge 15 di-cembre 1979, n. 626, concernente norme perl'attuazione del coordinamento delle forzedi polizia}) (714) (Approvato dalla Cameradei deputati) è inserito nel calendario deilavori della corrente settimana.

Annunzio di defer1mento di disegno di leggea Commissione permanente in sede dell.berante

P RES I D E N T E. Il seguente dise-gno di legge è stato deferito in sede delibe-rante:

alla 2a Commissione permanente (Giusti-zia):

« Provvedimenti urgenti per l'Amministra-zione della giustizia» (568), previ pareri del-la 1a e della sa Commissione.

Sospendo la seduta per un'ora.

(La seduta, sospesa alle ore 20,40, è ripre~sa alle ore 21,40).

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Senato della Repubblica ~ 4707 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

Presidenza del vice presidente C A R R A R O

Ripresa della discussione

P RES I D E N T E. Passiamo al~l'esame dell'articolo 7. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Art.7.

(Ricercatori universitari)

È istituito il ruolo dei ricercatori univer-sitari per contribuire allo sviluppo della ri-cerca scientifica universitaria e per l'assol-vimento di compiti didattici integrativi deicorsi di insegnamento ufficiali, ivi compresele esercitazioni, la collaborazione con gli stu-denti nelle ricerche attinenti alle tesi di lau-rea e la partecipazione alla sperimentazio-ne di nuove modalità di insegnamento e alleconnesse attività tutori ali.

La dotazione organica del ruolo di cui alcomma precedente è di 16.000 posti di cui4.000 da bandire a concorso libero nel primotriennia successivo all'entrata in vigore del-la presente legge. I posti assegnati a con-corso libero sono ripartiti tra le facoltà del-le varie università con decreto del Ministrodella pubblica istruzione, sentito il Consigliouniversitario nazionale, tenendo conto delleesigenze funzionali delle facoltà stesse.

L'accesso al ruolo dei ricercatori avvienemediante concorsi decentrati, presso le sin-gole sedi univeI1sitarie, banditi annualmen-te per gruppi di discipline, determinati suparere vincolante del Consiglio universita-rio nazionale. Condizione per la partecipa-zione ai concorsi è il possesso della laurea.I concorsi consistono in prove scritte edorali e in un giudizio su eventuali titoli deicandidati, e sono volti ad accertare l'attitu-dine alla ricerca.

Le commissioni giudicatrici sono compo~ste di tre membri, di cui un professore or-dinario designato dalla facoltà e un ordi-

nario e un associato estratti a sorte tradue teme di docenti del gruppo di di'sci-pline designati dal Consiglio universitarionazionale. Nella prima applicazione dellapresente legge, in luogo del professore asso-ciato, può far parte della commissione unprofessore incaricato.

l ricercatori, dopo tre anni dalla immis-sione in ruolo, sono sottoposti ad un giudi~zio di conferma da parte di una commis-sione nazionale composta di tre professo~ri di ruolo, di cui due ordinari e uno as-SOCIato, estratti a sorte su un numero tri~pIo di docenti designati dal Consiglio uni-versitario nazionale tra i docenti del grup-po di discipline, che valuta l'attività scienti-fica e didattica svolta nel triennia.

Se il giudizio è favorevole, il ricercatoreè immesso nella fascia dei ricercatori con-fermati, ricompresa nella dotazione organi-ca di cui al secondo comma. Se il giudizioè sfavorevole, può essere ripetuto una solavolta dopo un biennio. Se anche il secondogiudizio è sfavorevole, il ricercatore cessadi appartenere al ruolo.

Coloro che non superano il secondo giu~dizio hanno comunque titolo, a domanda,all'applicazione, da quel momento, delle nor-me di cui al settimo comma dell'articolo 5.

Nella prima applicazione della presentelegge, sono inquadrati nella fascia dei ri-cercatori confermati a domanda, i titolaridei contratti di cui all'articolo 5 del decreto-legge 1° ottobre 1973, n. 580, convertito inlegge, con modificazioni, dalla legge 30 no-vembre 1973, n. 766, previa giudizio di ido~neità. Lo stesso giudizio di idoneità è al-tresì previsto per coloro che appartengonoalle seguenti categorie:

a) titolari di assegni biennali di forma-zione scientifica e didattica di cui all'arti-colo 6 del decreto-legge 1° ottobre 1973, nu-mero 580, convertito in legge, con modifi-

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Senato della Repubblica ~ 4708 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

cazioni, dalla legge 30 novembre J973, nu~mero 766;

b) titolari di borse di studio conferiteper l'anno accademico 1973~19ì4, ai sensidelle leggi 31 ottobre 1966, n. 942, e 24 feb~braio 1967, n. 62;

c) borsisti laureati vincitori di concor-si pubblici banditi dal Consiglio nazionaledelle ricerche e da altri enti pubblici di ri-cerca di cui alla tabella VI, alìegata allalegge 20 marzo 1975, n. 70, e successive mo~difiche, nonchè dall'Accademia nazionale deiLincei e dalla Domus Galileiana di Pisa;

cl) perfezionandi della scuola normalee della scuola superiore di studi universita-ri e di perfezionamento di Pisa, compresi inon titolari di assegni di formazionescien-tirica e didattica;

e) titolari di borse o assegni, di forma-zione o addestramento scientifico e didat~tico o comunque denominati, purchè fina~lizzati agli scopi predetti, istituiti sui fondidestinati dai consigli di amministrazione suibilanci universitari, anche se provenienti dadonazioni o da contratti o da convenzionicon enti o con privati, ed assegnati CODdecreto rettorale a seguito di pubblico con-corso;

f) assistenti incaricati o supplenti e pro-fe~sori incaricati supplenti;

g) vincitori di pubblici concorsi bandi-ti dall'università che abbiano svolto attivi-tà di lettore;

h) medici interni universitari, assunticon pubblico concorso o a seguito di deli-bera nominativa del consiglio di ammini-strazione dell'università per motivate esigen-ze delle cliniche e degli istituti di cura uni-versitari.

Hanno titolo a partecipare al giudizio diidoneità gli appartenenti alle categorie dicui al precedente comma, che abbiano svol-to la loro attività in una o più delle quali-fiche elencate presso una sede universita-ria per almeno due anni anche non conse-cutivi entro il periodo compreso tra il 31dicembre 1973 e il 31 ottobre 1979, ovverosiano in servizio nelle predette categorie daalmeno un anno alla data del 31 ottobre1979.

l posti disponibili per i giu.dizi di idonei-tà di cui all'ottavo comma sono 12.000. Essivengono ripartiti tra le facoltà con la pro-cedura di cui al precedente secondo comma,sulla base del numero degli aventi titolo.Se il numero di coloro che superano il giu-dizio di idoneità è superiore a tale numero,si procede a inquadramento in soprannume-ro; se è complessivamente inferiore, i postinon ricoperti vanno ad incrementare il nu-mero dei posti da bandire a concorso libe-ro, restando assegnati alle medesime facol-tà. I concorsi sono decentrati. Le commis-sioni- giudicatrici sono composte da tre pro-fessori universitari, di cui uno designato dalconsiglio di facoltà e due designati dal Con-siglio universitario nazionale fra i docentidel gruppo di discipline corrispondente, se-condo modalità dettate con norme delega-te. La valutazione dei candidati ha per og-getto esclusivamente i titoli scientifici e l'at-tività didattica svolta.

I! MilJ.11strodella pubb1ica istruzione ban-disce due tornate di giudizi di idoneità dicui all'ottavo comma, aperte a tutti gli aven.ti diritto. La pr1ma tornata è bandi<ta en.tro 30 gi'Orn.i dall'entrata in vigore dellenorme delegate, la secQnda entro 18 mesidaUo stesso term~ne.

I contratti, gli assegni, le borse di studio,gli incariohi e le supplenze di cui all'ottavocomma sono prorogati per coloro che sonoin servizio alla data di entrata in vigoredella presente legge fino aU'es'Pletamentodella seconda tornata dei giudizi di idonei.tà e, per coloro che sono dichiarati idonei,fino all'inquadramento i.n ruolo. Se l'interes-sato non presenta domanda per pa'rtecipareal giudizio di idoneità neÌ'la prima tornata,il relativo rapporto è risalto di diritto. Talerapporto è risolto di didtto anche per co-loro che non sU'Perano 11 giudizio di ido-neità neppure nella seconda tornata. Coloroche non superano il giudizio di idoneità han-no comunque titolo, a domanda, all'appli.cazione delle norme di cui al settimo commadell'articolo 5.

Le norme delegate provvedono a traJsferi-re allo Stato, con decorrenza dallo novem-bre 1979, l'onere deHe borse del Consiglionazionale delle ricerche di cui alla lettera c)

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VI II LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4709 ~

88" SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO 11 FEBBRAIO 1980

dell'ottavo comma, prorogate ai sensi delcomma precedente.

I ricercatoI1i confermati possono accederedilrettamente ai fondi per la ricerca scienti-fica, sia a livello nazionale sia a livello lo--cale. Essi adempiono a compiti di ricercascientifica su temi di loro scelta e possonopartecipare ai programmi di ricerca dellestrutture universitarie in cui sono inseriti.Possono altresì svolgere, oltre ai compitididattici di cui al primo comma del presen-t.e articolo, cicli di lezioni interne ai corsiattivati e attività di seminario di intesa congli organi preposti al coordinamento delladd<datJtica. Impegni e modalità di eserc~iodeHe funzioni scientifiche e di quelle didat-tiche sono det0rminati, per ogni anno ac-cademico, dai consigli delle stmtture uni-versitarie dalle qual,i i ricercatori dipendo-no, secondo criteri generali stabiliti dallenorme delegate.

I ricercatori confermati permangono nelruolo fino al compimento del sessantacin~quesimo anno di età.

Ai ricercalori, compresi quelli conferma-ti, è richiest.o un impegno a tempo pieno,e le norme delegate stabiliranno i criterie le modalità per la verifica r~riodica del-l'attività didattiva integrativa e scientificasvolta. In materia di incompatibilità e dicumulo di impieghi si applicano le dispo-sizioni di cui alla parte prima, titolo V deltesto unico delle disposizioni concernenti lostatuto degli impiegati civili dello Stato, ap-provato con decreto de'l Presidente della Re-pubblica 10 gennaio 1.957,n. 3.

Dopo quattro anni dall'entrata in vigoredella presente legge, il Ministro della pub-blica istmzione, sentito H Consiglio univer-si,tario nazionale, presenta al Parlamentoun disegno di legge per definire il caratterepermanente o ad esaurimento della fasciadei ricercatori confermati. Con la stessa leg-ge sono ridefiniti i compiti e gli organici delruolo dei ricercatòri, sulla base delle espe-rienze didatti'Che e di ricerca nel frattempocompiute e dei risultati dell'attuazione deicorsi per il conseguimento del dottorato diricerca, dei movimenti del personale docen~te e delle esi.genze di un corretto ed equili-brato rapporto tra le diverse fasce del per-sonale stesso.

Particolari norme possono essere emanateper le università non statali.

P RES I D E N T E. Su questo af1tico.}osono stati presentati numerosi emendamen-ti. Se ne dia lettura.

F I L E T T I, segretario:

Al terzo comma, dopo la parola: « titoli »,inserire l'altra: « scientifici ».

7.27 MARAVALLB, SPINELLI, SCEVAROL-

LI, SIGNORI, LEPRE, FOSSA, SE-

GRETO, LANOOLFI

Al terzo comma, dopo la parola: « ricer~ca }}, aggiungere le altre: « ; per gli eventua~li titoli didattici le norme delegate prevede~ranno apposito punteggio ».

7.28 MARAVALLE, SPINELLI, SCEVAROL-LI, SIGNORI, LEPRE, FOSSA, SE-

GRETO, LANOOLFI

Al terzo comma aggiungere in fine le pa.role: « tra i titoli didattici si darà partico-lare rilievo a quelli concernenti attività diinsegnamento e di ricerca svolte nell'uni-versi tà ».

7.29 IL GoVERNO

Al quarto comma aggiungere, in fine, le pa~role: « Gli atti dei concorsi sono sottopostiall'approvazione del Consiglio universitarionazionale ».

7. 18 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

Al quinto comma sostituire le parole da:« su un numero » alla fine del comma, con lealtre: ({ tra i docenti del raggruppamento n.

7.8 STANZANI GHEDINI, SPADACCIA

Dopo il sesto comma, inserire il seguente:« I candidati al giudizio di idoneità possonorichiedere di essere sottoposti a tale giudi-zio solo nell'ateneo in cui prestano servizioo hanno prestato l'ultimo servizio e per unsolo gruppo di discipline ».

7.9 STANZANI GHEDINI, SPADACCIA

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Senato della Repubblica ~ 4710 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

All'ottavo comma, dopo le parole: « lostesso giudizio di idoneità », inserire le al-tre: «, agli stessi effetti, ».

Al nono comma, dopo le parole: «ovverosiano in servizio », inserire le altre: «pres-so un ,istituto universitario ».

7.2] IL GOVERNO 7.26 LA COMMISSIONE

All' ottavo comma, lettera f), dopo le pa-role: «assistenti incaricati o supplenti »,aggIungere le altre: « profes>sori incaricati dicorsi di insegnamento in scuole a fini spe-ciali ».

7.5 SAPORITO

All'ottavo comma sostituire la lettera g)con la seguente:

« g) lettori assunti con pubblico concor-so o a seguito di delibera nominativa delConsiglio di amministrazione dell'univer-sità; ».

7.30 IL GoVERNO

Alla lettera g) aggiungere, in fine, le pa-role: «e lettori che abbiano svolto taJle atti-vità per almeno due anni ».

7.20 CALARCO, SANTALCO, GENOVESE,

BAUSI, FALLUCCHI, DI LEMBO,

Coca, CODAZZI Alessandra

Al comma ottavo, lettera h), dopo le paro-It!-: «amministrazione dell'università» inse-rire le altre: «o con delibera nominativadel cons<iglio di facoltà ».

7.6 RIGGIO, BEVILACQUA, COCO, SAPO-

RITO

All' ottavo comma, lettera h), dopo le pa-role: «degli istituti di cura universitari»aggiungere le altre: «aventi almeno un an-no di servizio continuativo al 31 ottobre1979 ».

7.10 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

All'ottavo comma, in fine, dopo la lette-ra g), aggiungere le seguenti:

« . . .) tecnici laureati;. . .) astronomi e ricercatori degli osser-

vatori astronomici e vesuviano, curatori de-gli orti botanici, conservatori 'dei musei ».

7.11 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

Al nono comma, sostituire le parole: «daalmeno un anno aHa data del 31 ottobre1979», con le altre: «da almeno quattromesi alla data del 31 ottobre 1979 ».

7.22 LA COMMISSIONE

Al nono comma, sostituire, in fine, le pa-role: « del 31 ottobre 1979», con le altre:« di entrata in vigore della presente legge ».

7. 1 JANNELLI

Al nono comma aggiungere, in fine, le pa-role: «Per i borsi1sti del Consiglio naziona-le delle ricerche, in servizio presso un isti-tuto univel1sitar,io aHa data del 31 ottobre1979, si prescinde dal requisito dell'anno diattivÌità quando siano vincitori di borse pre-viste da bandi di concorso pubblicati da oltreun anno dalla predetta ,data ».

7. 7 SAPORITO

Al nono comma, aggiungere, in fine, leparo/e: « Gli interessati possono richiederedi esserf: sottoposti a tale giudizio solopresso l'ateneo ove prestano servizio e perun solo raggruppamento disdplinare ».

7. 12 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

II decimo comma è sostituito con il se-guente:

« I posti disponibili per i giiUdizidi idonei-ta di oui all'ottavo comma sono 12.000. Se ilnumero di coloro che superano il giudi1Jio diidoneHà è superiore a tale numero, si prov-vede ad inquadramento i:n sopmnnumero; seè complessivamente inferiore, i posti non ri-coperti vanno ad inorementare irlnumero deiposti da bandire a concorso libero e posso-no essere riassegnati aHa stessa facoltà com-patib11mente con le esigenze di programma.ZIOne di cui al secondo comma del presentearticolo. I concorsi sono decentrati, le com-missioni giudicatrici sono composte da treprofessori universitari, di oui uno designato

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Senato de.lla Repubblica ~ 4711 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

dal consiglio di facoltà e due designati dalConsiglio universitario nazionale tra i do~centi del gruppo di discipline corrisponden~te, secondo modalità dettate con norme de~legate. La valutazione dei candidati ha peroggetto esclusivamente i titoli scientif\ici el'attività didattica svolta. Coloro che sonodichiarati idonei restano assegnati alle fa~coltà presso le quali hanno sostenuto il giu-dizio. Entro un anno dall'entrata in vigoredella presente legge il Mini,stro della pubbli~ca istruzione, sentito il Consiglio universi-tario nazionale, provvederà con suo decretoalla redistdbuzione tra le facoltà dei postinon coperti, sulla base dei oriteri di cui alsecondo comma, disponendo anche i trasfe~rimenti eventualmente necessari ».

7.23 I L GOVERNO

Al decimo comma, sostituire le parole:« designati dal Consiglio universitario na~zionale fra i docenti del raggruppamentodisciplinare corrispondente» con le altre:« estratti a sorte fra i docenti del raggrup-pamento disciplinare corrispondente ».

7.13 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

Al comma decimo, sostituire le parole: « dicui uno designato dal consiglio di facoltà edue designati dal Consiglio universitario na-zionale» con le altre: «di cui uno sorteggia-to fra tre designati dal consiglio di facoltà,e due sorteggiati fra sei designati dal Consi-glio universitario nazionale ».

7.2 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,

PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

Al dodicesimo comma, sopprimere le pa~role: «per coloro che sono in servizio alladata di entrata in vigore della presentelegge» .

7. 19 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

Al quattordicesimo comma, sopprimere leparole: {( interne ai cOI1Siattivati ».

7.14 SPADACCIA, STANZANI GHEDINl

Al quindicesimo comma, sostituire le pa-role: {( compimento del 65° anno di età» conle altre: «decimo anno dall'ingresso in ruoloapplicandosi, a tale data, la previsione di cuia:l precedente comma dodicesimo ».

7.3 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,

PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

Sopprimere il diciassettesimo comma.

1.4 SPADOLINI, GUALTIERI, MINEO,

PINTO, VENANZETTI, VISENTINI

Sopprimere il diciassettesimo comma.

7 15 STANZANI GHEDINI, SPADACCIA

.41diciassettesimo comma, dopo le parole:{( della fascia dei ricercatori confermati », in-serire le altre: «e neHa prima ipotesi il rela.tivo stato giuridico ».

7.24 IL GOVERNO

Sopprimere l'ultimo comma.

7 16 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

Sostituire l'ultimo comma con il seguente:{( Le norme delegate prevedono le moda~

lità di 81Pplicazione del presente articolo al.le università non statali, nel dspetto <lenaloro autonomia ».

7.25 IL GoVERNO

Subordinatamente all'emendamento 7.16,al diciottesimo comma, dopo le parole:

« Particolari norme» inserire le altre: «chenon comportino alcun onere per lo Stato ».

7. 17 SPADACCIA, STANZANI GHEDINI

P RES I D E N T E. Ricordo che l'emen-damento 7.22 è stato ritirato.

V A L I T U T T I, ministro della pubblicaistruzione. Domando di parlare.

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Senato dell.:!.Repubblica ~ 4712 ~ VII I Legislatura

Il FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO' STENOORAFICO

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

V A L I T U T T I, ministro della pubblicaistruzione. Signor Presidente, gli emenda~menti presentati dal Governo si illustranoda sè.

M A R A V A L L E. Domando di parlare

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A R A V A L L E. Signor Presidente, ilterzo comma dell'articolo 7, all'ultimo perio-do, laddove dice che « condizione per la par-tedpazione ai concorsi è il possesso dellalaurea », prosegue: « I concorsi consistono inprove scritte ed orali e in un giudizio su even-tuali titoli dei candidati ». Ora, non vienespecificato di quali tiltoli si tratta, anche sesi deve presumere che tali debbano essere ititoli scientifici e didattici. Pertanto con l'e~mendamento 7.27 proponiamo una ulteriorespecificazione nel senso di precisare che de-ve trattarsi di titoli scientifici. Inoltre, dopola parola ricerca, proponiamo che siano ag-giunte le altre: « per gli eventuali titoli di~dattici le norme delegate prevederanno unapposito punteggio ». Questo per distinguerela validità dei titoli scientifiici atti alla ricer-ca ricordando che l'articolo 7 è dedicato airicercatori. Una valutazione a se stante, masempre valida, va fatta per coloro che hannoesercitato attività didattiche.

STANZANI GHEDINI. Do-mandò di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Desi~dero dire anzitutto che riuiTilamo tutti gliemendamenti relativi ai tecnici Iaureati inquanto gli emendamenti presentati agli ar-ticoli precedenti e collegati con questi nonsono stati approvati.

Ciò detto, vorrei anzitutto introdurre ildi,scorso relativo all'emendamento 7.16 chesi collega a queHo da noi presentato. all'ar-

ticolo 5, riguardante le norme particollaripreviste per le unirversità non statali. Se perquanto riguardava l'articolo 5 il numerodelle persone interessate era abbastanza li-mitato e quindi si poteva sostenere che, infondo, la questione non era di grande rile~vanza, affermazione suna quale evidentemen~

! te noi radicali non possiamo concordare,

I

in medto a questo articolo ci sono da fareI due considerazioni: la prima è che se perI l'articolo 5 il regalo ci proveniva daHa Ca~

I

mera, nel caso dell'articolo 7 H regalo ciproviene qui, dal Senato. La seconda co:nsi~

I

derazione è che, trattandosi dei ricercatori,:l'argomento secondo cui la qualità, non es-I sendo supportata dalla quantità, non è ri-II levante, non si può porre. Infatti in questo

I caso, quello dei TicercatorJ, alla qualità si

I

accompagna anche la quantità.I Pertanto spero che almeno per l'emenda-

mento da noi proposto a questo articolo iI compagni della sinistra, quelli che non han-

no ritenuto di votare a favore del nostroI emendamento all'articolo 5, facciano una lo-I ro riconsiderazione e, in coerenza con gliI argomenti da essi stessi addotti, si compar-

Itino in maniera diversa, votando a favoredel nostro emendamen~o.

Desidero inoltre fare una precisazione inmerÌ'to all'emendamento 7.19: invece di pro-porre ~ come abbiamo proposto ~ di sop-

primere le parole: « per coloro che sono inservizio aHa data di entrata in vigore del-la presente legge» ritengo si.a più correttofare riferimento alla data del 31 ottobre1979.

Devo anche ribadiTe che questo emenda~mento si colloca in un contesto che nonè quello che più e meglio risponde alla po~sizione da noi assunta nei confronti di tut-ta la proposta di Iegge e in particolare neiconfronti di molte delle norme previste dal~l'articolo 7. Pur restando noi, nella sostan-za, contrari a tutto il provvedimento, rilte-niamo tuttavaa che, una volta presa una stra~da ~ anche se non è la nostra ~ abbiamo

il dovere di continuare ad assicurarne la coe-renza. Sono già state introdotte molte srp.a~gUature, sia pure nel quadro di una impo.

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::>enato della Repubblica VIII Legislatura~ ~ 4713 ~

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

stazione che vorrebbe restitu~re all'uniiVeT-sità una sua dignità, ma che all'atto prati-co non si riesce ad assicul1are e mantenerepoichè le forze politiche e il Governo nonpossono resistere alle pressioni di gruppi,gruppetti e interessi che, se si possono an-che comprendere uno per uno, contribuisco-no nel loro insieme a far sì che l'universitàsia quella che di fatto ci trOiViamo davan-ti (abbiamo visto che è stato qui sostenutocon vigore un emendamento, sempre all'ar-ticolo S, che interessa un numero limiltatis-sima e circoscritto di persone e proprio daparte comuni'sta è stato fatto presente c:heper i tecnioi laUl'eati non si traJtta di piùdi 400 persone). Anche il nostro emenda-mento si riferisce a un numero limitato diassistenti supplenti, ai quali il Ministro, ochi per lui, ha inviato dei telegrammi coiquali si comunicava il mancato rinnovo del-l'incarico, per cui queste persone dal 10 ot-tobre hanno cessato di avere un rapportodi lavoro con le università.

Poichè la legge, nella formu~azione qui pro-posta, s1abiHsce! se la memoria non mi in-ganna, che la norma ha valore solo per co-loro che hanno un rapporto di lavoro conl'università alla data di entrata in vigoredella legge, questo gruppo di persone verreb-be a trovarsi completamente privato di qual-siasi supporto economico pur I1iconoscendosiloro la possibilità di parteciipare al giudi-zio di idoneità. In altri termini, in attesache questo giudizio venga pronunci'ato, soloa queSiti assistenti viene negata la possibi-lità di percepire una retribuzione. Ripetoche non è questa la logica che da parte ra-dicale abbi1amo portato avanti, è tuttaviala logica condivisa dalla maggioranza delParlamento, in particolare qui al Senato ~

e mi riferisco sia ai colleghi democristianiche a quelli del Gruppo comunista ~ e percoerenza con la vostra logioa ci siamo sen-titi in obbligo di sot'toporre questo problema.Ri'peto anche che le esigenze che abbiamovoluto qui proporre potrebbero non esserecorrettamente interpretate neLl'emendamen-to da noi presentato, ma, precisato e indi-viduato l'obiettivo, non siamo certo alieni

dall'aocogliere un eventuale subemendamen-to o un correttivo che COITsenta comunquedi raggiungere il fine che ci siamo pro-pos ti.

S P A D A C C I A. Domando di parlme.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Signor P.residente,l'emendamento 7.18 tende ad aggiungere alquarto comma, in fine, le parole: «Gli at-H dei concorsi sono sottoposti alla appro-vazione del Consiglio universitario naziona-le », perchè questa era una frase conrtenutanel testo presentato alla Camera e che èstata volutamente soppres'sa in Commissioneal Senato. Non conosco i motivi di questasoppressione e perciò richiederei' un attimodi attenzione da parte del Ministro e delTe'latore a questo p::oposito.

Non comprendo perchè tale frase sia sta-ta eliminata al Senato. Infatti nel testo at-tuale diamo dei poteri a priori al Consigliouniversitario nazionale, soprattutto nel cam~po delle formazioni delle commissioni uni-versitaDre. Il Consigliro universiltario nazio-nale è un organismo abbastanza ristretto,sospettabile in questo campo di essere unluogo in cui si stabiliscono equilibri e com~promessi politki che poi possono riflettersie'diramarsi dall'alto verso il basso su tuttal'università. ~ singolarmente strano che in-vece per quanto riguarda i giudizi di idonei-.tà, che sono una questione deli'cata, unavera e propria scommessa, tog1iamo al Con~siglio universita.rio nazionale proprio quelpotere di sindacato, di controHo a posteriorisulregolal'e svolgimento dei concorsi o deigiudizi di idoneità per i quali: un oonsessocome il Consiglio universitario naziOiIlale èassai più abilitato a giudicare che non sualtre questioni per le quali è invece s05pet~tabile, come appunto è il caso della forma-zione delle commi'ssioni.

C'è quindi questa contraddizione che nonè strana, perchè corrisponde ad una logicaprecisa in quanto si sanziona il Consiglliouniversitario nazionale come luogo di pote-

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Senato della Repubblica ~ 4714 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

re o di compromesso di, potere, mentre sisospetta dello stesso Consiglio lì dove es'Sopotrebbe funzionare come organo di garan~ZJiae di controllo.

Con l'emendamento 7.8 si vogliono sosti-tuire al quinto comma le parole da: {( suun numero» fino alla fine del comma, conle altre: «tra i docenti del raggruppamen-to ». Credo che non ci sia bisogno di spie-gada perchè l'emendamento si illustra da sè.

L'emendamento 7.9 lo riltiriamo perchè èsbagliato: abbiamo ripetuto due volte lostesso emendamento. Ir.£atti l'emendamento7.9 al sesto comma è uguale aIremendamen-to aggiunvivo 7.12. Noi manteniamo questoultimo emendamento e quindi dopo ill nonooomma proponiamo di aggiungere le paro-le: {( Gli tÌmteressati possono richiedere diessere so1:1toposti a tale giudizio solo pres-so l'ateneo ove prestano servizio e per unsolo raggruppamento disciplinare ».

C'è da dire che con la cQI1;>,erturadei giu-diZ'i di idoneità stiamo procedendo ad unasanatoria di questa situazione di precariatoche si è accumulata durante gli anni. Sii po-trebbe dire che questo è già implicito nel~la norma, che il delegato può presupporreche il delegante l'ha già previsto, però nonvorrei che venissero fuori norme delegateche lasciassero ques,ta enorme possibiHtà aiprecari di scegliersi le commissioni nelle uni-versità piÙ favorevoli o in quelle di cui sisa i!ll anticipo che le commissioni sarannopiù benevole.

Evidentemente:il valore deWemendamentoè restrittivo, cioè i precari possono svoJgerei loro esami di ,idoneità soltanto presso leuni\'ers.ità dove hanno prestato servizio.

L'emendamento 7.11, che riguarda i tec~nici universitari, è ritirato.

Anche l'emendamento 7. 13 è ritirato. C'èpoi la proposta di soppresS'ione del dicias-settesimo comma dell'articol,o 7; d sembraun comma parbicolarmente grave in quantalascia aperto per quattro ;:>.nni-il problemade'l precariato, senza risolvere il problemauna volta per tutte. Si tratta di una cosache abbiamo già lamentato alla Camera ri-spetto al testo origiTIaJe usdto dalla Com-missione del!'altro ramo del Parlamento eche riproponiamo qui al Senato, con 10 stes~so intento.

Gli altri emendamenti sono già stati illu-strati dal collega Stanzani e non mi restache associarmi alle conS'idera:;>;ioni da luisvolte in ordine a tutti gli emendamenti ri-guardanti le università non statali. Il pro-blema è particolarmente grave perchè, se lasituazione poteva essere considerata drco-scritta per quanto riguardava gli stabiHzza-ti, non lo è per ,i precari; è una giustifica-zione che non vale e stiamo aprendo, rispet-to alle università non. statali, 1.illa falla chepotrà comportare notevoli oneri per lo Sta-to, con tutte le contraddizioni che l'inter-vento del senatore SpadolJni ed H ritiro suc~cessivo del nostro emendamento all'artico-lo 6, fatto dal senatore Stanzani, hanno mes-so in luce nel corso di questo dibattito.

S A P O R I T O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A P O R I T O. Ritiro l'emendamento7.5. L'emendamento 7.7 serve a consentireai borsisti del CNR di sottoporsi al giudizio

I per essere inquadrati, nella fase di primaapplicazione, nonostante che, a stretbilssimorLgore e secondo i termini ed i Hmiti ~ndi.oati dal nono comma dell'articolo 7, non ab-biano maturato l'anno di servizio dchies,to.

Con l'emendamento che si propone si in-tende riconoscere, infatti, la possibilità diinquadramento ai borsistÌi del CNR che sd:a-no vinoitori di un concorso pubblico, bandi-to da oItre un anno dalla data di entratain vigore de'Ha legge; si intende cioè SM1a-re la situazione in cui si trovano alcunivincitori del concorso pubblico del CNR,e ciò per mot~vi non dipendenti dalla lorovolontà. :E: avvenuto, jnf8~tti, che, pur es-sendo stato bandito il concorso nel maggiodel 1978, la lungaggine dE'JJe procedure hafatto sì che i giovani, vinci!ori de~le bors~di ricerca, siano, DJ momento dell'entratain vigore dena legge, in possesso di unaanzianHà inferiore all'anno pre"isto, in ge-nerale, dalIe nerme di primo inquadramento.

Mi rendo conto che con questo emenda-mento si tiene jn considerazione so~o la si-tuazione di una categori1a, cioè dei 45 vin-dtori dell'ultimo concorso d::òl CNR; perquesto, anche per venire incontro ad esigen-

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Se1lato della Repubblica ~ 4715 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

ze rappresentate da altri gruppi politici quipresenti, non sono contrario a trovare unaformulazione che estenda questa deroga atutti i borsisti che si ,trovano nella medesi~ma situazione, cioè vincitori di un concorsopubblico bandito da oltre un anno dalla datadi entrata in vigore della legge; in tal mo-do offriremmo una soluzione uguale per tut-te le categorie che si trovano nelle medesimecondizioni.

S A N T A L C O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A N T A L C O. Signor Presidente, perquanto riguarda l'emendamento 7.20, si rtrat-ta di assicurare giustizia ad un es'iguo nu-mero di dipende.nti che da anni, a segui'todi delibere del consiglio di amministrazio-ne, prestano servizio presso le universitàquali lettori.

Il decreto..legge n. 535, del 31 ottobre 1979,riJconosce ai lettori che abbiano superato unpubblko concorso bandito dall'università Hdiritto di chiedere l'ammis'sione ai giudizidi idoneità per l'mquadramento nel ruolodei ricercatori. Alcuni lettori assunti dal-l'università non possono trovarsi in posses-so del ,requisito richiesto, in quanto le uni-versità, alla data di entrata in vigore del de-creto-legge n. 535, non avevano bandito iconcorsi al pos10 di lettori. Le stesse uni-versità hanno però proceduto ad assun:zJionidi: lettod a seguito di delibere del consigliodi amministrazione su rkhiesta motivatadelle singofe facoltà, attenendosi a rigoroseed oggettive modalità di selezione. Da quila necessità dell'emendamento.

Siccome mi pare che H Governo abbi~ pre-sentalto un suo emendamento con il qualeha recepito le istanze da me testè segnaliate,'al momento opportuno ritirerò il mio emen-damento e voterò a favore dell'emendamentodel Governo.

V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Potremmo fondere i dueemendamenti.

S A N T A L C O. Senz'altro.

B E V I L A C Q U A. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B E V I L A C Q U A. Onorevole Presi-dente, daHa semplice lettura della letterah) del comma ottavo apparirebbe soddi-sfatta una categor.ia di medici interni as-sunti coa pubblico concorso a seguito dideliberazione del consiglio di amministra-zione dell'università, per motivate esigenze,avendo almeno un anno di servizio alla datadel 31 ottobre 1979.

Vedi caso, però, in questo comma nonviene cons,iderata analoga categoria di me-dici interni, che pure nascono come figuradal precariato, proprio COll il blocco degliorganici della legge Stammati, cioè aHor-quando fu impedita quaJsiasi forma di re-clutamento di personale medico. Secondo al~cune normatirve, ciascuna università italianaregolò il proprio rapporto con i medici in-terni in mateda difforme: alcune univer~sità, infatti, prooedevano con regolare deli-bera del consiglio d'ammini'strazione, aJt.reinvece provvedevano attraverso una delibe-razione con elenco nominativo clef consigliodi facoltà. E bene hanno fatto, secondo me,quelle qui non previste e per le quali chiedia-mo l'emendamento, che, avuto rispetto del-la legge Stammati, non hal"lno dato luogoad atti amministrativi non conformi alla leg-ge stessa.

Ebbene, proprio all'articolo 7, cQIITI..maot-tavo, lettera h), è prevista questa categoriadi medici .interni universitari che, malgradole sollecitazioni che in questi mesi di trat~tativa noi abbiamo rivolto aJ Governo, nonsiamo riusciti neanche a quantificare. Siha quasi certezza che ciò sia avvenuto ltlni~tatamente alle università sicMiane, e dirò Hperchè: mentre altre università, come quel~la di Napoli ~ e bene ha faJtto questa cit~tà ~ hanno potuto rimediare (grazie anchealla regione) e allo stato giuridilco ed a quel-lo economICO, la regione Si'Oilia non ha po-tuto fare la stessa cosa perchè osta la leg-ge del 1958, che fa assoluto divieto di as-sunzione financo negli ospedali. Quindi amedesime condizioni di lavoro, a medesime

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Senato de.lla Repubblica ~ 4716 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

prestazioni, a medesime condizioni giuridi-che non fa purtroppo riscontro il medesimotrattamento. Sulla scorta di una documenta-zione che mi premerebbe illustrare, ma nefaccio a meno, riteniamo che debbano essereaggiunte al comma ottavo, lettera h), dopole parole: «am~inistrazione dell'universi-tà », le altre: «o con delibera nominativa delconsiglio di facoltà ». Inoltre, signor Mini-stro, laddove si voglia operare una certa li-mitazione, atteso che ci troviamo anche, perquelle stesse università, di fronte ad un attoamministrativo perfetto del consiglio di fa-coltà ratificato dal consiglio di amministra-zione dell'università, anche per limitare !'in-tervento a poche unità, nell' ordine di qual-che centinaio, proponiamo di prendere inconsiderazione i medici interni universita-ri, assunti a seguito della delibera nomina-tiva del consiglio di facoltà, sulla base delregolamento specifico che essa ha approva-to, in servizio al 31 ottobre 1979, per esi-genze delle cliniche e degli istituti univer-sitari, aventi almeno un anno di serviziocontinuativo.

Certo, non si può ipotizzare che una me-desima categoria subisca una disparità ditrattamento; mi si dica se medico inter-no è quello assunto dal consiglio di am-ministraziolIle dell'università o se è quel-lo assunto eon delibera della facoltà. Se-condo il mio modesto avviso, quelli as-sunti dal consigho di amministrazione del-l'università hanno avuto approvato e lo sta-to giuridico ~ e qui lo si riconosce ~ elo stato economico, mentre altri mediciche hanno ugualmente assolto H loro com-pito e la loro funzione si trovano ad essereremunerati solo sotto una rubrica quantomeno criticabile, cioè quella della guar-d~a medica. Dopo tanti anni essi attendeva-no che il Governo ed il P;;tr1amento ren-dessero loro giustizia; ma purtroppo dobbia-mo notare che tale giustiZJia non è stata resa.

Mi permetterò, signor Presidente, di ci-tare un solo esempio che, forse, darà la di-mensione del problema e deill'ingiustizia che,qUé\)lomil Parlamento non a~cogliesse il no-s'tro invito, colpirebbe una benemerita oate-goria: «Si 'attesta» ~ ed io ometto il no-me del medico ~ ({ essendo io dkettore del-la clinica, che TI dottore. .. ha frequentato

come medico interno l'istiltuto di clinica me-dica prima dell'università di Palermo. Egliha inoltre svolto attività assistenziale, hasvolto attività scientifica e didattdca coHa-barando nel tenere le esercitazioni in corsiaagLi studet1Jti di quinto e sesto anno. Il di-rettore» .

Non mi si dica che questa è una misti-ficazione; si tratta di una larga documen-tazione della quale sono in possesso e che,secondo me, dovrebbe servi!re affinchè la no-stra Aula questa sera renda giustizia a quan-ti ne hanlno diritto, evitando dì cadere inerrori che appaiono formali, ma che sonosostanziali e che recano nocumento e dan-no a chi in questi é\)ilni ha dato al paeseil ,proprio servizio, a chi è stato nelle cor-sie, nelle sale, nelle aule d'esame, nei labo-ratori, rischirundo anche qualcosa della pro-pria vita.

B U Z Z I, relatore. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B U Z Z I, relatore. Signor Presidente,l'emendamento 7. 26 'contiene urrà precisa-zione, cioè si vuole fare riferimento espliK;i-to al servizio prestato presso un istituto un1~versitario.

J A N N E L L I. Domando eLiparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

J A N N E L L I. Signor Presidente, ab-biamo ritenuto di presentare l'emendamen-to 7.1 affinchè tutte le categorie che sonoprevi1ste neLl'articolo 7 abbiano la possibiH-tà di beneficiare di questo provvedimentolegislativo. Infatti, se noi stabilissimo la da-ta del 31 ottobre 1979 in modo così rigido efisso, senza precisare che basterebbe un annodalla data {( di entrata in vigore della pre-sente l'egge », resterebbero fuori da quest:ibenefici e dalla possibiH<tà di sostenere gliesami di idoneHà mo:ltissimi 'r'icercatori emoltissimi operatori nell'ambito dell'univer-sità.

Pertanto, se non si perviene 'ad una qual-che soluzione, alla quale il senatore Sapo--

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SenatO' della Repubblica ~ 4717 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO'198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESO'CO'NTO' STENO'GRAFICO'

rito ha accennato, prevedendo la possibilitàdi fondere gli emendamenti proposti all'As~semblea, manterrò l'emendamento, a menache la Commissione non ritenga ~ ripeto ~

di far sì che tali emendamenti vengano fusi.

S P A D O L I N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Noi ci battiamo peralcuni princìpi che trovano scarsa eco inquest'Aula; ma siamo fermi nella nostraposizione e sotto}ineiamo che soo:o tre i pro~blemi fondamentali che abbiamo rilevata inquesto 'articolo, uno dei quali ~ sarà l'ul~timo che tratterò ~ riguarda una formuladi compromesso, l'unica che il Gruppo re~pubblicanO' è riuscito, nella sua battaglia,ad ottenere in sede di Commissione circa ilrecupero deÌl posti.

Ma parto prima, presoindendo dall'emen-damento 7.2 che ha carattere tecnico e chesi illustra da sè, da quello fondamentale 7.3che tocca un problema di fondo sul qualeci eravamO' già battuti ai tempi del decre-to Pedini.

Signor Presidente, iO' parlo se c'è possi-biHtà di parlare, perchè in caso contrarioriconfermo a lei La disponibilità che ho giàespresso al presidente Fanfani di rinunciare,data l'assoluta indifferenza del Gruppo de~mocratko ,cristiano ed anche del relatore,che non dà minimamente prova di inte-ressarsi: io le chiedo S'e ha senso continua~re questo dibattito se neanche il l'datareascolta. (Repliche dal centro).

P RES I D E N T E. Senatore Spado~lini, la prego. . .

S P A D O L I N I. Io parlo se c'è unminimo di ascolto, altrimenti rinuncio a par-lare. (Commenti dal cent-to. Richiami delPresidente). Sto parlando ,di cose per cuila Democrazia cristiana ha avuto un atteg-giamento opposto nell'altra legislatura; e laassoluta, solare indifferenza che il GruppO'democratico cristiano oppone alle mie arga~mentaLJioni è Ìlndice, devo dire, di una certacapacità di disinvoltura poli;tica... (Pro te-

ste del senatore GussO', che abbandona laAula).

Sto iUustrando un emendamento e la con-fusione mi impedisce di favlo. (PrO'teste dalcentro) .

P RES I D E N T E. Onorevoli colleghi,1a discussione si è svolta finara in manieracivHe: vi prego di continUlare sulla stradache abbiamo imboccato. Prosegua, senatoreSpadolini.

S P A D O L I N I. Io amo la civiltà fon~data sulla ragione e sul colloquio, ma se nonriesco neanche ad esprimere queLlo che pen~so, è impossibile il colloquio. (CO'mmenti dalcentro).

Mi riferisco all'emendamento 7.3 e miI1ifaccio a tutta l'elaboraziane legislativa re.-lativa al decreto Pedini, dove fu formulatain un primo tempo l'ipotesi del sessantacin~quesimo anno per gli aggiunti, ciaè per laterza fascia, analoga a queLla dei ricercatoriattuali. In sede di Commiss1one istruzionedel Senato arrivammo aHom (parlo dei tem-pi dell'emergenza che aggi appaionO' moltolontani, ma ai quali io sono politicamenterimasto fedele) a riconoscere che il sessanta-cinquesdiIDo anno di età per una fascia diriceroatori costituiva un assurdo e che almassimo si poteva ipotÌlzzare un periodo de.-cennale o quindicennale. E consegnai in que~sto senso un appunto all'onorevole Vali tuttiquando lasciai il Ministero della pubblicaistruzione, ritenendo questo un punto essen-ziale e qualificante di qualunque provvedi~mento per l'università, per cui si stabilisse. . .(Commenti del senatO're Marchio).

P RES I D E N T E. Non commenti:lasoi parlare jtl senatore Spadolini!

S P A D O L I N I. ... per cui si stabi~lisse un termine, che poteva essere di diecio di qwndici anni, dopo H quale sIÌ sarebbeavuta l'uscita dal ruolo del ricercatore. ntermine ha, nel suo stesso nome, un caratte-re provvÌisorio, perchè un ruO'la permanentedi riceroatore fino a 65 anni ha senso neglienti pubblici di ricerca, tipo. il Consiglio d.el~le riceI"che, ma non lo ha nell'università,

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Senato deUa Repubblica ~ 4718 ~ VIII Legislatura

88a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

come non lo aveva il vecchio assistente chedopo H decimo anno, se nan diventava libe~l'a docente, decadeva dal ruo10 di assistentee aveva H diritto di transitare nell'insegna~mento secondario supeI1iore.

Noi avevamo praposto un emendamentoche si rifaceva a questa normativa, fissandoil decimo anno dall'ingresso in ruola, appli~candosi' a tale data la previsiane di cui alprecedente comma dodicesimo, cioè quellache la stesso Governo ha considerata. Que~sto punto, torno a dire, si rifà a una pre~cedente elaborazione legislativa allara can-divisa, in un clima evidentemente diversa,dai calleghi del partitto di maggiaranza re-lativa, che nan vedo perchè si scaldino tantaquandO' iO' richiamo accordi che riguardava~nO' anche il Partita comunista, senatore Per-na, e lei particolarmente che si battè con~tra il sessantaoinquesimo anno: è inutileche mi interrompa perchè io ricordo benis~sima la vita della precedente legislatura; leisi battè cantro il diritta degli aggiunti distare a vita e oggi lei cantraddice, come idemaoristiani, gli accordi di a11ora. Questaè la conseguenza dd fatta che si fanno delleleggi senza un. minimo di impostaziane pro-grammatica.

Si capisce che arriviamo a questa ed ar-riveremo anche al peggio.

Comunque il punto è che noi ripraponiamoun emendamento conforme ad una intesarealizzata nel 1978.

Più grave però è la questione relativa al~l'emendamento soppressi,'o 7.4. Si tratta diun comma che anestamente ~ questa seravoglio difendere il Ministro ~ il Gaverno nonaveva propasto nel suo testo originario e cheè stato inserito dalla Camera dei deputati.Questo comma contempla una formula po-litica s:..,lla quale vorrei i lumi dalla sapienzagiuridica del nastrO' Presidente di turno. In-fatti in u:ca legge delega che autorizza il Go-verno a costituire dei ruO'li ~ e dichiaro diessere favorevole, come sono sempreSltata,al ruolo dei ricercatori ~ si afferma che da~po 4 anni ~dall'entrata in vigore della presen-te legge « il Ministro della pubblica istruzia-ne, sentito il ConsigIro universitaria nazia-naIe, presenta al Parlamento » ~ mi daman-do se è una cosa che abbia un senso comune

Il FEBBRAIO 1980

~({ un disegno di legge per definire il carat-

tere permanente od a esaurimento della fa~soia dei ricercatori canfermati. Con la stessalegge SDno ridefiniti i campiti e gli organicidel ruolo dei ricercatori, sulla base delle espe-rienze didattiche e di riceroa nel frattempacompiute e dei l'isultati dell'attuazione deicarsi per il conseguimento del dattorata diricerca, dei movimenti del personale docentee delle esigenze di un corretto ed equilibrntorapporta tra le diverse fasce del personalestes,so ».

Noi chiediamo la sappressione di questabomba a tempO' fabbricata dal legislatarecontro se stesso. Il fatto stes,so d~ aprire ilrualo dei ricercatori, che seconda la 110stravalutazione òbbedisce ad una esigenza ogget-tiva, anzichè castituire una condizione ditranquillità e di prospettive cente, crea unostato di nevratica aspettadva circa il pro-prio destino definitivo.

È vero ~ la I1iconosco ~ che abbiamo sba-

gHato una volta, nel1973, ai tempi dei prov~vedimenti urgenti Malfatti, a fare i oontrattiquaddennali, perchè in quel moda abbiamO'alimentato la contestazione in partenza del<ruala dei contrat1Ji,sti, che era di fatto un ruo~lo, anohe se non riconosciuta, can tutte leconseguenze che abbiama pagato interamen~te nella università italiana dal1977, da quan-do, poco prima deJla scadenza, ljJ segretariodella Confederazi~ne del lavoro fu fischiatadagli « indiani metropolitani» nel febbraio1977 all'università di Roma. Da allora nacquequel fenamena che aveva radice nello statodi disagia e di frustrazione legittima e cam~prensibile del personale precario.

Om, non ammoniti abbastanza dagli erroriche tutti, senza distinzioni, abbiama compiu-to, nel creare una bomba a tempo, ne creilamoun'altra. Il SenatO' è ancara in grado di evita~re questo errore e facoia un appella al Mini~stra dato che egli non è neanche responsabiledi questa comma che fu aggiunta, credo, 'ad-d~rittuI1a contro il suo parere a perlomenocan 'il sua parere renitente a11a Camera. Do-vete immaginare che dei 4 annt previsti dallalegge uno sarà occupata dalle pracedure diidoneità e dest<inaziane, il secondo fOT8'ene-gli studi, mentre dal terzo cominceranno leagitazioni per ottenere che il nuova rualo

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4719 ~

11 FEBBRAIO 198088" SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

venga proclamato ad esaurimento o che siorgani'zzino delle procedure accelerate perfavoT'ke l'aocesso al ruolo :degli associati, iquaJi, incalzati dalla pressione, si agiterannoa loro volta per procedure facilitate di acces-so al ruolo degli ordinari. Così può essereche si fabbrichino delle clientele di massaper organÌzzz'..ZJioTIlidi protesta, ma certo nonsi riforma l'università nè si dà un assettoaHa docenza che è almeno l'obiettivo di que-sta legge.

È inconcepibile ~ e ;rÌ!Chiamo l'attenzione

dei colleghi su questo punto ~ che nell'at-to in cui si dà vita ad un ruolo che non è di-chiarato ad esaurimento e che è inserito nel-la rubrica dell'articolo 3 come ruolo integra-tivo di formazione della docenza, il Governoe, se lo segue, il Parlamento, non sappianoneanche se questo ruolo corrisponde ad unasicura e permanente necessità delJ'universi-tà. Questa formula dei quattro anni ripete,torno a dire, un errore macroscopico, ma piùcomprensibile, che commettemmo alloraperchè non sapevamo se sostituire l'assisten-te o no. Voglio rifarmi alla discussione del1973 perchè aLlora vi era un problema poli-tico posto dai coHeghi del Parm,to sodalista.E ricordo che l'amico De Martino, allora vicepresidente del Consiglio, che comunque siintendeva di università, disse: non possiamomantenere gJi assistenti nel vecchio senso diportaborse che la tradizione feudale e baro-naIe poteva giustificare, ma dobbiamo trova-re una formula nuova.

E venne :iJl termine «contrattisti» chepoi si è rivelato abbastanza sbagliato. Co-munque allora obbedivamo 'alla necessità dicercare quakosa di nuovo in sostituzionedella vecchia struttura dell'università fon-data sull'autorità della cattedra monocrati-ca. Ma oggi abbiamo fatto rl'esperienza che,senza forme sostitutive dell'assistente, nonsi governa una università di massa. E mi ri-chiamo al fatto che dobbiamo governare unauniversità di massa, non una universrutà diélite, che non rimpiango, onorevole Mini-stro, perchè appartiene ad un mondo del tut-to superato. E proprio perchè si tratta di unaul1lÌversità di massa, dobbiamo difenderecerti valori di qualità e di qualificazJione.

Allora è necessario creare un ruolo di rÌ;-cercatori stabile, permanente, con certe ga~

ranzie. Questa è la sola paI1te positiva dellalegge, per tutto il resto contraddittoria, far-ragi:nosa, eclettioa; è il solo punto nel qualesi risolve un pPOblema di ordine sociale,quale quello del precaritato e si dà una pro-spettiva a questi giovani che da anni aspet-tano di essere si'stemati nell'unirversità. Maproprio in quesiÌo momento diciamo loro chefra 4 anni decideremo se li rendiamo perma-nenti o ad esaurimento. E facciamo questocon una delega che dà al Governo tutti i po--teri.

Faccio un appello estremo ~ so che ser-virà a poco ~ a meditare su questo articoloche ci apprestiamo a votare, che vanifica losforzo di pacificazione che compiamo nei ri-guardi del precariato che costituisce il temaprincipale di questa legge. E til Ministro haconfessato con molta onestà nel suo discor-so che si è mosso ad una visione globale del-la docenza, che non condivido, comunque èun motivo di dissenso altamente cìwle, per-chè ha ritenuto che non si potesse risolvereil problema dei precari se non in una visionepiù generale che è vanificata ed annullata seinseriamo questa bomba a tempo che non eraprevista nel progetto governativo, ma che èstata inserita dalla Camera per giochi e pat-teggiamenti politici che non so quanto possa~no contare rispetto a una deHberazione par-lamentare.

Diamo una delega al Governo, che, a;}limi-te, data la sua vastità e indeterminatezza, puòesercitada. So che molti colleghi della Com-missione erano perplessi su questo diciasset-tesimo comma. Che bisogno c'è di fissare inuna legge delega, oltre il Hmite della delega,se fra quattro anni occorre rivedere il pToble-ma? È chiaro che illeg,islatore, se l'esperien-za di questo ruolo si rivelerà sbagliata, ha ildiritto di fare un'altra legge. Ci manchereb-be altro!

Questa, per certi aspetti, è una predicainutile, alla Einaudi, perchè si inserisce inun testo legislativo con una prece, una rac-comandazione rivolta al quadriennio, però èuna miccia che inneschiamo in un mondoagitato e travagliato qual è il mondo del-l'università 'italiana, rischiando di vanificareil punto più positivo della nostra azione, cioèla creaziione di una fascia di I1kercatori conprecisi compiti, che la legge definisce in roo--

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4720 ~

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA - RESOCONTO STENOGRAFICO

do abbastanza limpido, differenziandoli, so-prattutto dopo gli emendamenti proposti dal-la Commissione del Senato, daMa docenzavera e propcia. E vogliamo P'Orta<rli alla lot-ta con lo Stato nel momén10 in cui diciamoloro che fra 4 anni stabiliremo se questo po-sto ha un carattere permanente o è ad esau-rimento? Ma ad esaurimento di che, se nelfrattempo saranno fatti 'Concorsi liberi? Cisono alcune migliaia di concorsi liberi cheLei, onorevole Mini'stro, giustamente ha volu-to. Facciamo concorsi l'iberi per un posto chenon sappiamo se sarà permanente o ad esau-rimento.

Confido nella comprensione e neHa rifles-sione di tutti i colleghi di ogni parte politicaperchè questo comma sia eliminato, in quan-to non fa parte del disegno di legge nè degli

. accordi dei partiti nè di niente, fa parte sal-tanto della vol'Ontà ,di colpire anche questalegge nel momento in cui la si realizza.

P RES I D E N T E. Informo gli onore-voli senatori che, nel corso dell'iMustrazionedegli emendamenti, sono stati presentati iseguenti emendamenti:

All'emendamento 7.7, dopo le parole:« per i borsisti », sopprimere le altre: « delConsiglio nazionale delle rÌiCerche ».

7.7/1 MARAVALLE ed altri

Al dodicesimo comma, sostituire le paro-le da: «i contratti, gli assegni, ...» fino a:«all'inquadramento in ruolo» con le altre:« i contratti, gli assegni e le borse di studio,di cui all'ottavo comma, sono prorogati, percol'Oro che erano in servizio alla data del 31ottobre 1979, fino all'espletamento della se.conda tornata dei giudizi di idoneità e, percoloro che sono dichiarati idonei, fino all'in-quadramento in ruolo; parimenti sono pro-rogati fino all'anzidetto termine, gli incari-chi e le supplenze di cui all'ottavo commaper coloro che sono in servizio al,la data dientrata in vigore della presente ~egge ».

7.31 LA COMMISSIONE

M A R A V A L L E. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A R A V A L L E. Signor Presidente,ho cercato di accogliere insieme agli altri col-leghi quant'O aveva suggerito 10 stes,so sena-tore Saporito nell'iHustrare il suo emenda-mento, allorchè egli stesso ha riconosciutoche il suo emendamento 7.7, così come èconcepito, lascia fuori a:1cuni borsisti di cui,non c'Onosco il numero. So tuttavia che Hnumero non è rilevante, perchè ci riferiamoa borse bandite un anno prima della datadel 31 ottobre 1979.

P RES I D E N T E . Bandite da chiunquee non solo dal Cons~glio naziona}e deHe :ri-cerche, bandite cioè da istituti banoari, isti-tuti privati.

M A R A V A L L E. Sign'Or Presidente, nonè esatto questo, perchè si tratta sempre dibarsisti in servizio pres'so un istituto univer-sitario che siano vincitori di borse di studiopreviste da bandi di concorso pubblicati 'Ol-tre un anno dalla predetta data e sempre pre-senN a tUitt'aggi nelle uni'Versità, ovvero aHadata del 31 ottobre 1979.

Vorrei dire che un emendamento di que-sto tipo., riferito solamente ai borsisti delCNR, sarebbe troppo restrittivo. Vorrei in'OI-tre rammentare a me stesso e agli altri c'Olle~ghi che già l'emendamento della Commi!ssia-ne 7.22, che è stata ritiJrato, quando. diceva:« da almeno quattro mesi 'alla data del31 ot-tobre 1979)} era in pratica molt'O simile al-l'emendamento 7.7 con il subemendamentoda me proposto.

F A E D O. Domando di padare.

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

F A E D O. Signor Presidente, mentre perl'emendamento del senato're Saporito si pre-cisava di quali borsisti si trattava, ovvero diqueHi del CNR, con questo emendamenrt:anon si definisce H tipo di borse di studia. Bi-sognava almena precisare che si tratta di bor-se di studio bandite con cancorso nazionale.Questo subemendamento è molto vago, alcontraI1io di quello che si riferiva alle baI"sedel CNR, perchè non si S'aquali e quante sTa-na tali borse e questo mi spaventa.

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Senato della Repubblica ~ 4721 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

B U Z Z I, relatore. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B U Z Z I, relatore. L'emendamento cheviene presentato a nome della Commissionenasce dalla riflessione cui ci obbliga il dodi-ces-imo comma, per il rapporto che si vienea stabilire tra l'approvazione di questo te-sto e il noto decret01legge, che è possibileche venga trasformato in legge, come pure èposs\:jIbileche non lo sia.

Nella seconda ipotesi più probabile, si veri-ficherebbe che la dizione « aHa data di en-'trata in vigore del,la presente legge» perde-rebbe ogni efficada in quanto sarebbe venu-ta meno la condizione della proroga. Si èdata peroiò una formulazione diversa checonsente di coprire tutto il tempo e non solouna parte di esso.

Il testo, così come è, presuppone la proro-ga che è stata disposta dal decreto-legge. Inca'So di decadenza della proroga, il termine diriferimento su cui la proroga è fondata vienea mancare per alcune categorie. Allora perqueste categorie si provvede a dire: «i con-tratti, gli assegni e le borse di 'Studio, di cuiall'ottavo comma, sono prorogati, per coloroche erono in serv.izio alla dat,a del 31 ottobre1979 » ~ termine indicato nel decreto

~ « fi-no all'espletamento della seconda tornata deigiudizi di idoneità e, per coloro che sono di-cMarati idonei, fino aH'inquadramento inruolo; parimenti sono prorogati fino all'anzi-detto termine» ~ cioè all'espletamento del-la seconda tornata ~ « gli incarichi e le sup-plenze di cui all'ottavo comma per coloro chesono in servizio alla data d'entrata in vigoredella presente legge ». È una integrazione del-la norma che si rende necessaria per ovviareall'eventuale S'copertura o frattura che si de-terminerebbe tra .}anorma che stiamo appro-vando e la prevedibHe decadenza deil decreto.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Doman-do di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Vorreiun chiarimento in merito a quest'ultima pre-

cisazione fatta dal relatore, perchè mi sem-bra che contempli un'infinità di casi, ma la-sci escluso proprio quello cui mi riferivoquando ho illustrato il nostro emendamento.

Avevo rivolto anche una cortese domandadi chiarimento all'onorevole Ministro, manon ho avuto risposta e dal ,relatore ne hoavuta una che mi pare contraddittoria.

Per quanto riguarda gli assistenti supplen-ti mi è stato 'assicurato che da parte del Mimi-stero sono stati inviati telegrammi alle uni-versità in base ai quali non sono stati rinno-vati questi incarichi di supplenza così chequeste persone dal 10 ottobre non hanno piùun rapporto di lavoro con l'università. Alloravorrei capire perchè da questo nuovo emen-damento letto dal relatore, che sembra onni-comprensivo, dovrebbero invece restare fuo-ri solo le persone cui mi sono riferito.

Prego ancora una volta il -relatore o iil Mi-nistro di volermi dare una risposta.

P RES I D E N T E. Invito il relatoread esprimere il parere sugH emendamenti al-l'articolo 7 e a rispondere al senatore Stan-zani Ghedini.

B U Z Z I, relatore. Cercherò di esserebreve ed utile anche per d,lproblema che poneil collega Stanzani.

Mi dichiaro favorevole all'emendamento7.27. Per quanto riguarda l'emendamento7.28 ritengo che possa essere sostituito, as-sorbito o Euso, come si preferisce, con l'emen-damento del Governo 7.29 che recita in que-sto modo: «Tra i titoli didattici si daràparticolare rilievo a quelli concernenti atti-vità di insegnamento e di ricerca svolte nel-l'Università », cui mi dichiaro favorevole.

Sono contrario all'emendamento 7. 18 per-chè sarebbe una procedura del tutto anoma-la: il consiglio universitario nazionale nonha oompetenza nè gli organi che lo hanno tra-dizionalmente preceduto hanno mai avutocompetenza per approvare i concorsi.

Sono contrario all'emendamento 7.8. So-no favorevole all'emendamento 7.21 che èesplicativo.

A proposito dell'emendamento 7.20, ri:ten-go 'risolutiva la soluzione che può aversi fon-dendo l'emendamento Calarco, il 7.20, con

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Senato della Repubblica ~ 4722 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 19808801 SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

analogo emendamento presentato dal Gover.no, per cui la lettera g) sarebbe così formu-lata: «lettori assunti con pubblioo concorsoo a seguito di delibera nominativa del consi-glio di amministrazione deH'unilVersità, cheabbiano svolta tale aHività per almeno dueanni », accogliendo una parte dell'emenda-mento Calarco.

P RES I D E N T E. Onorevole relatore,dal suo punto di vista, che sorte dovrebbesubire l'emendamento 7.30 del Governo?

B U Z Z I, relatore. Esso assorbe l'emen-mento 7.20. Infatti ho detto che il problemasi risolverebbe fondendoH, quindi invitereiil senatore Calarco a ritirare il proprio emen-damento, poi darò H mio parere ~ che dell'eSito ho già preannunciato ~ sull'emenda-

mento 7.30 del GO'Verno. Con il 7.6 si ripro-pone la questione dei mediiCi interni, ma adun altro fine e sotto un altro aspetto: si ri-propone ai fini del ruolo dei ricercatori e sot-to l'aspetto deHa delibera con cui sono statinominati. Purtroppo si deve di're di no a que-sta categoria, anche se le ragioni portate daipresentatori, soprattutto per le universitàsiciliane, soHevano indubbiamente un pro-blema particolare. Infatti, le unilVersità dellaSicilia, in ragione dello statuto speciale, sisono venute a trovare in una situazione di-versa anche sotto il profilo dell'assistenza.Tuttavia, la norma non può essere accolta,per cui m questa sede come relatore ritengoche non si possa dare una soluzione al pro-blema. È auspicabile però che anch'esso tro-vi una soluzione nell'ambito della legge perla facoltà di medioina o in altra sede appro-priata, così come è stato previsto da partedel Governo nell'accogliere l'ordine del glior-no riguardante analogo pro:blema, propostodal senatore Santalco.

Mi! dichiaro contrario all'emendamento7.10. L'emendamento 7.26 è una esplicazio-ne. Sono contrario all'emendamento Jannel-li 7. 1. Sono favorevole all'emendamento 7.7nel testo presentato dal senatore Sapodto;ritengo che non si possa estendere questanorma genericamente ai borsisti, almeno perquello che '1'1Ìsultaalla conoscenza e alla ri-flessione deilla Commissione, in quanto com-

porterebbe un allargamento dei soggetti adun numero non quantificabHe e comunqueelevato. Perciò, l'unica ipotesi che la Com-missione ha ritenuto di poter considerare èappunto quella particolare dei borsÌ'sti delConsiglio nazionale delle ricerche. La mag-giore spesa che ne può derivare è quantifica-bile entro limiti numerici di poche decine diunità, per CU!ila spesa sembra tollerabileneHa previsione che accompagna questalegge. Sono pertanto contrario al subemen-damento 7.7/1.

Mi dichiaro contrario all'emendamento7.12.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Sarebbeinteressante sapere il perchè.

B U Z Z I, relatore. Temevo di rubaretroppo tempo all'Assemblea.

La ragione è questa: la Commissione si èsoffermata a lungo innanzitutto sul fatto \Sedovesse essere una commissione n:azJionale ouna commissione presso le facoltà ed ha ri-solto nel secondo senso.

Lasciare libero un giovane che intende av-viarsi alla carriera di ricercatore di presen-tarsi a questa o a quella facoltà di questa odi quella università significa riconoscergli undiritto di cui difficilmente può essere priva-to. Questo è il concetto. Non si può fare lanorma sul presupposto che vi siano commis-sioni più severe e commi'ssioni meno severe.Si deve ritenere che tutte le commissioni sia~no ,idonee ed intenzionate a giudicare eon pa-ri obiettività. (Interruzione del senatoreMarchio).

S T A N Z A N I G H E D I N I. Siamonelle nuvole!

B U Z Z I, relatore. Mi dichiaro favo-revole all'emendametnto 7.23 presentato dalGoverno.

All'emendamento 7.13 devo dire di noper le ragioni che ho dichiarato a propoSiitodell'artiIColo 5 sul sorteggio.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Questoemendamento è stato ritirato.

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4723 ~

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

B U Z Z I, relatore. L'emendamento 7.2introduce una modificazione nel criterio dicomposizione della commissione o meglionella modalità di costituzione della com-missione. Infatti si dice « di cui uno sorteg-giato fra tre designati dal consiglio di facoltà,e due sorteggiati tra sei designati dal Consi-glio universitario nazionale ». Abbiamo am-piamente discusso in CommÌissl0ne ed abbia-mo introdotto una norma che è all'inverso diquella adottata per il ruolo dei professoriassociati. Sembra interessante compiere, aquesto ~ livello, l'esperienza di procedere alsorteggio, cioè all'elezione sulla base di unarosa di nomi sorteggiati. Pertanto parerecontrario sull'emendamento 7.2.

Per quanto rtiguarda l'emendamento 7. 19esprÌimo parere contrario. Questo emenda-mento riprende, in parte almeno, la formula-zione deHa Camera; però è una formula-zione.. .

S T A N Z A N I G H E D I N I. :t:. esat-tamente quell'emendamento che io ho dettoche probabilmente andrebbe formulato inmaniera diversa, ma che risponde a quell'esi-genza su cui ancora aspetto la risposta.

B U Z Z I , relatore. La CommÌissi:one stabi-lendo due terrndni e cioè che siano in servizioe che siano in :servizio alla data dell'entmtain y.i!gore della presente legge, riferendo aquesti due dati la proroga per le categorie i'il-dicate (contrattisti, ass-egnisti, borsisti, inca-ricati o supplenti) ha dato per certo che sia-no prorogati questi .incarÌIChi o queste fun-zioni in quanto attuamente risulrtano pro[[()-gati in ragione del decreto-legge. Nel momen-to in cui il decreto-legge dovesse cadere, cadeanche la norma che noi stiamo per votare.Allora l'emendamento proposto, dissociandoi due gruppil, cioè ill gruppo dei contrattism,degli assegnisti e dei borsi:sti dal gruppo de-gli incaricati e supplenti per i quali il decre-to prevedeva già un dispositivo a parte, havoluto fare :I1iferimento a dei dati certi e danoi indiv1duati, senza far riferimento ad unad1sposizione legi1slativa che ha !'incertezzache prima abbiamo detto.

I contratti, gli -assegni e le borse di studiodi cui 'all'ottavo comma ,sono prorogati per

coloro che erano iÌn servizio alla data del 31ottobre 1979, perchè queSito 'è un riferimen-to certo, fi:no aH'espletamento della secondatornata dei giudizi di idoneità, senza fare ri-ferimento al ~atto che siano in servizio alladata di entrata in vigore deHa presente leggeperchè fra il31 ottobre e la data di entrata invigore della presente legge potrebbe verifi-carsi la decadenza del decreto: questa è laragione che ha reso necessario !'intervento acui con l'emendamento 7.31 si provvede.

Parimenti si dice poi che sono prorogati fi-no all'anzi:detto termine gH incarichi e le sup-plenze di cui all'ottavo comma per coloro chesono in servizio alla data di entrata in vigoredella presente legge.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Invece,dn base ad un telegramma del Ministro, la si-tuazione risulta diversa.

B U Z Z I, relatore. Non so di un tele-gramma: semmai il Governo potrà dare chia-rimenti che io non sono ]n grado di fornire.

Mi dichiaro anche contrario a:Il'eme:nda-mento 7.14. Per quanto riguarda l'emenda-mento 7. 3 del senatore SpadolilJli:, credo didover precisare che la Commissi~e ha con-frontato la disposizione contenuta nel testoal nostro esame con il decreto Pedini, cuiha fatto riferimento il :senatore SpadoHni.Non vi è dubbio che l'ultÌimo comma dell'ar-ticolo costituisce un elemento di incertezzaper il ruolo dei ricercatori, laddo:ve1a funzio-ne viene definita Ìin modo tale da doverla ri-tenere necessaria e permanente. Però l'incer-tezza I1iguarda il futuro della fascia alta deicosiddetti ricercatori confermati, per i qualituttavia l'esigenza di dsolvere la loro situa-zione di precarietà comportava la garanziadella continuità del rapporto sano a:l sessanta-cinquesimo anno di età. D'altra parte ancheil decreto Pedini, che citiamo per la storiae anche per illvalore politico che esso ha avu-to nella elaborazione di questa legge, lo defi-niva un ruolo ad esaurimento, il che non si-gnificava definire la natura e la caratteriz-zazione nè tanto meno lo status degli aggiun-ti, 1n quanto ciò si sarebbe dovuto comun-que fare con legge successiva.

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Senato della Repubblica ~ 4724 ~ V II I Legi'slatura

88a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO 11 FEBBRAIO 1980

Perciò, se la soluzione di allora av'eva co-me dato certo che si trattava di una situazio-ne ad esaur,imento, questa ha come dato certoche si garantils'Ce la stabilità e si prevede pro-grammaticamente ~ non come legge di dele-ga ma semplicemente 'Come norma program-matica, quindi con un valore 'politico e nongiuridico ~ che TI Governo entro quattro an-

ni dovrà risolvere il problema avendo pre-sente la diversa situazione dei confermatirispetto aHa categoria ,dei giovani ricercato-ri. Non mi sembra qUlindi di potere accoglie-re l'emendamento, al quale mi dichiaro con-trario.

P RES I D E N T E. Onorevole relatore,neill'emendamento 7.31, che lei ha presen-tato adesso al dodicesimo comma dell'artico-lo 7, si parla, nella terz'ultima riga, di « anzi-detto termine ». Siccome nel 'Corso dell'emen-damento di termini ne sono menzionati pa-recchi (tre), sarebbe forse preferibile che sidicesse qual è questo « anzirdetto termine ».

B U Z Z I, relatore. Riconosco che dallaformulazione proposta può derivare una am-biguità, dovuta alla fretta con cui si è pro-ceduto. Il testo esatto potrebbe essere il se-guente: «Parimenti sono prorogati sino al-l'espletamento ddla seconda tornata dei giu-dizi. di idoneità gli incarichi e le supplenzedi cui all'ottavo comma per coloro che SODOin servizio a;lla data di entrata :in vigore del-la presente legge ». La ringrazio, signor Pre-sidente, per il suo suggerimento.

Sono contrario agli emendamenti 7.4 e7.15, favorevole all'emendamento 7.24, con-trario all'emendamento 7.16, favorevole al-l'emendamento 7.25 con le seguenti motiva-zioni: l'ordinamento che regola il riconosci-mento legale delle università non statali pre-vede la necessità dell'adeguamento all'ordi-namento didattico deLle università stataliper quanto concerne gli insegnamenti uffi-ciali e quindi si può ritenere che ad essesi applichino i ruoli docenti.

Qui siamo di fronte ad una norma istitu-tiva di un nuovo ruolo, quello del ricerca-tore, che è da intendere prevalentementecome un «ruolo di formazione ». Non c'èdubbio che il problema, nei confronti delle

università non statali, si pone in duplicemodo: si pone come problema di salvaguar-dia dell'autonomia dell'università non sta-tale, nel senso che si deve ipotizzare un chia-rimento o una integrazione della norma cheI1iguarda il riconoscimento legale dell'uni-versità non statale per stabilire se l'obbligoper essa debba considerarsi esteso a quesitoruolo di formazione e secondariamente nelsenso più immediato ~ e l'unico che già ha

giustificato .l'emendamento all'articolo 5 ~

di come salvaguardare i diritti soggettivi dei« precari» operanti nelle università nonstatali.

Ovviamente il comma si propone al ter-mine dell'articolo perchè è in questione setutta la materia del ruolo dei ricercatoridebba trovare applicazione nelle univer-sità nom statali, per analogia o comunquein modo che rispetti l'autonomia di esse.La formulazione peraltro è tale che consen-tirà al Parlamento di verificare le normeche saranno emanate e la loro legittimitàcostituzionale. Si parla inoltre di modalitàe con questo termine si vogliono intenderequelle normative che debbono regolare l'ap-plicazione dell'articolo 7 in rapporto allaparticolare situazione delle università nonstatali.

All'emendamento 7.17 debbo dire no perle stesse ragioni per le quali ho dovuto di-re no ad analogo emendamento presentatoa proposito dell'articolo 5.

P RES I D E N T E. Avverto che daparte della Commissione è stato presentatoil seguente subemendamento all' emendamen-to 7.30 del Governo:

All' emendamento 7. 30 aggiungere, in fine,le parole: «, che abbiano svolto tale attivi-tà per almeno due anni».

7.30/1

S A N T A L C O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A N T A L C O. Signor Presidente, ri-tiriamo allora l'emendamento 7.20.

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VI II LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4725 ~

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

PRESIDENTE. Primadidarelaparola al rappresentante del Governo doman-do al senatore Colella se, a nome della Com-missione bilancio, ha qua:lche osservazioneda fare sugli emendamenti proposti all'ar-ticolo 7.

C O L E L L A. Signor Presidente, espri-mo parere contrario al subemendamento7.7/1 del senatore Maravalle. Per quanto ri-guarda gli emendamenti 7.30, preselntato dalGoverno, e 7.7 a firma del senatore Sapori-to, debbo dire che gli uffici competenti han-no confermato che Itrattasi di poche unitàassunte, quelle di cui parla l'emendamento7.30, per indilazionabili esigenze delle fa-coltà da parte dei consigli di amministrazio-ne in base a rigorosi criteri selettivi.

Inoltre, sempre per quanto concerne que--sti due emendamenti, leggo testualmentequanto scritto nel sommario della sedutadell'8 febbraio tenutasi dalla Commissionebilancio: «Allorchè il senatore Caro~lo siriferisce all'emendamento 4.25, il Ministrodichiara che in quel caso ed in altri casiancora probabilmente si registra una dimi-nuzione di spesa ». E allora, in virtù di quan-to rilevato dal verbale della Commissionebriliancio dell'8 febbraio e trattandosi di unaspesa limitatissima, sia per l'emendamento7.30 del Governo che per l'emendamento 7. 7del senatore Saporito esprimo parere favo-revole.

Per quanto riguarda il subemendamentodel senatore Maravalle, ripeto, trattandosidi una dilatazione della spesa, esprimo pare-re contrario.

Per quanto attiene l'emendamento 7.25,mi rimetto all'Assemblea.

J A N N E L L I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

J A N N E L L I. La Camera dei depu-tati ha approvato una norma in base allaquale hanno titolo a partecipare al giucliziogli aspiranti comunque in servizio pressoun istituto universitario al 31 ottobre 1979e ora l.a Commissione bHancio eccepisce che

l'emendamento che ho presentato e il sube-mendamento che ho presentato assieme adaltri colleghi comportano una spesa ta-le da non poter essere consentita dalbilancio dello Stato. Allora spiegatemi cosahanno fatto i nostri deputati. Lei, signorMinistro, che era alla Camera quando han-no approvato questa norma, cosa ha detto?Ma allora veramente vogliamo ampliare laspesa pubblica quando si tratta di protegge..re alcuni interessi ben determinati, mentrequando sono in gioco gli interessi di gio-vani borsisti la vogliamo contenere!

Insomma, ritengo che non sia possibiletrattare così un argomento di questa am-piezza, nel quale vengono in evidenza gliinteressi di molti giovani.

P RES I D E N T E. Invito il Governoad esprimere il parere.

* V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Senatore Jannelli, le chiedola cortesia di attendere la risposta che darònel corso dell'esposizione del mio pareresui vari emendamenti e quindi anche sul suo.

Sono favorevole all'emendamento 7.27 perle ragioni esposte dal relatore. Propongo disostituire all'emendamento 7.28 l'emenda-mento del Governo. Il senatore Maravallemi aveva dato assicurazione che avrebbe ri-tirato il suo emendamento e avrebbe accet-tato quello del Governo, l'emendamento 7. 29.

Sono contrario, per le ragioni esposte dalsenatore Buzzi, agli emendamenti 7.18 e7.8. Sono favorevole naturalmente all'emen-damento 7.21. Per quanto riguarda l'emen-damento 7.20 è stato Titirato, alla condizio-ne, credo di fonderlo ICon H 7.30 presenta-to dal Governo. Da questa fusione si haquindi il seguente ,testo: « lettori assunticon pubblico concorso o a seguito di deli-bera nominativa del Consiglio d'amministra-zione dell'università che abbiano svolto taleattività per almeno due anni ».

Sono contrario agli emendamenti 7.6 e7.10 e favorevole all'emendamento 7.26.Sono contrario all'emendamento 7.1 e favo-revole all'emendamento 7. 7 del senatore Sa-

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Senato della Repubblica ~ 4726 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESOCONTO STENOGRAFICO

porito; contrario invece al subemendamentodel senatore Maravalle, anche se sono viva~mente rammaricato. Posso a questo propo~sito fornire una precisa risposta sia al sena~tore Jannelli che al senatore Maravalle, chetuttavia non ha formulato la sua obiezione.

Senatore Jannelli, il bicameralismo è giu-stificato proprio dalla esigenza di corregge-re eventuali 'errori che può commettere unramo del Parlamento. Se non fosse così ilbicamerallismo non si giustificherebbe. Ef-fettivamente il Senato ha corretto la normaapprovata dalla Camera e devo ricordare al~l'Assemblea che la Commissione bilancioespresse parare contrario, motivandolo, in~vestendo il complesso della legge, per cuisi è dovuto rifare la norma relativa al:la co-pertura, contenuta nell'articolo 13. Ora, lanorma relativa alla copertura, senatore Jan-nelli, è stata formulata in base al testo cor-retto ed approvato dalla sa Commissionedel Senato e quindi non è giusto quantolei ha detto. Abbiamo una copertura finan-ziaria che è stata calcolata con stretto rife-rimento al testo che stiamo discutendo, qua-le è stato corretto ed approvato dalla Com~missione del Senato. Ogni variazione a que-sta testo fa cadere la certezza della caper~tura. Perciò mi sembra che sia gius;tifica~tO' l'atteggiamento del Governo.

Devo dire al senatore Jannelil che se ve~ramente passasse il suo emendamento ed ilsubemendamento del senatore Maravalle, daparte del rappresentante della Commissionebilancio sarebbe veramente giustifioata larichiesta di un nuovo rinvio in Commissio-ne di questo disegno di legge. Quindi proprioper serie ragiani sono contrario all'emenda-mento del senatore Jannelli ed al subemen-damento del senatore Maravalle.

Ho già detto, signor Presidente, che sonofavorevole all'emendamento 7.7 del sènatoreSaporito non subemendato. Sono contrarioall'emendamento 7.12; sono ovviamente fa-vorevole all'emendamento 7.23, contrario al-l'emendamento 7.2, contrario all'emenda~mento 7. 19, cantrario all'emendamento 7. 14.Sono contrario all'emendamento 7. 3. Sena~tore Spadolini, lei sa bene che io ho serieragioni per apprezzare i suoi timori, peròho anche serie ragioni (forse sa anche que-

ste) per dichiararmi contraria al suo emen.damento. Sono contrario all'emendamentO'7.4. Mi permetta, senatore Spadolini, di dir-le solo che mi sembra che ci sia contraddi-zione tra l'emendamento 7.3 e l'emendamen-to 7.4. Per quello che valga il rinvio al ter-mine del prossimo quadriennio, è sempremeglio di nulla, senatore Spadolini: man-teniamo aperto il problema.

Sono contrario al['emendamento 7.15; so-no naturalmente favorevole all'emendamen-to 7.24; contrario all'emendamento 7. 16, fa-vorevole all'emendamento 7.25, contrario al~l'emendamento 7.17.~Devp pronunciarmi, signor Presidente, sul~

l'emendamento 7.31 della Commissione.Devo dire che ho fatto un grosso sforzo in~te~lettuale, forse per l'ora tarda, per capire,questo emendamento, senatore Buzzi. Le sa~rei tanto più grato in questo momento seme ne avesse dato conoscenza prima. Lei haritenuto di presentarla ed io ho dovuto fareun grosso sforzo per capirlo. Le confessoche ho qualche perplessità. Tuttavia, pur di-chiarandomi perplesso, pronuncio parere fa~vorevole all'emendamento presentato dal se-natore Buzzi.

STANZANI GHEDINI. Lohacapito?

V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Alla fine l'ho capito. Devo,a questo punto, fornire una risposta al se-natore Stanzani Ghedini. Egli ha posto unproblema giuridicamente elegante: se cioèsi possa confermare a addirittura conferireuna supplenza su un posto giuridicamentesoppresso. Senatore Stanzani Ghedini, i po--sti di assistente che si sono resi vuoti peruna qualsiasi ragione dal primo novembre1979 sono posti giuridicamente soppressi,perchè il ruolo degli assistenti ~ il senatoreSpadolini lo sa bene ~ fu soppresso con iprovvedimenti urgenti del 1973. Il ruolo do--veva vivere solo per un quadriennio; poil'esecuzione dellla sua candanna a morte fudifferita. Però, con il 31 ottobre 1979 è scat-tata la ghigliottina. Quindi dal pliÌmo novem~bre 1979 il ruolo degli assistenti esiste solocome ruolo di esaurimento e questo signifi~

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Senato della Repubblica ~ 4727 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

ca, senatore Stanzani, che un posto di assi-stente che si rende giuridicamente disponi-bile in data primo novembre 1979 è riassor-bito; questa è la logica del ruolo ad esauri-mento. Quindi, come si fa a nominare unsupplente su un posto che giuridicamentenon esiste più perchè è riassorbito? Conti-nuano ad esistere quei posti del ruolo degliassistenti che sono ad esaurimento, cioè chesono coperti da un titolare. Quelli, sì, con-tinuano ad esistere e continueranno ad esi-stere fino a quando saranno occupavi dailoro titolari, ma i posti che si rendono va-canti via via, a decorrere dal primo novem-bre, sono posti giuridicamente soppressi.

Non vedo, quindi, come si possa nominareun supplente su un posto soppresso. Eccoperchè, senatore Buzzi, sarebbe stato beneche avess,imo concordato l'emendamento del-la Commissione perchè crea problemi giu-ridici.

P E R N A Non è della Commissione,ma del relatore.

V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Le leggi nel 1973 le ha ap-provate anche questo ramo del Parlamentoed io fui un critico severo della norma sop-pressiva del ruolo degli assistenti.

Credo di aver dato risposta al senatoreStanzani Ghedini e lo ringrazio della suapremurosa attenzione.

P RES I D E N T E. Metto ai voti loemendamento 7.27, presentato dal senatoreMaravalle e da altri senatori. Chi l'approvaè pregato di alzare da mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'emendamento 7. 29, pre-sentato dal Governo. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

~ approvato.

Resta così assorbito l'emendamento 7.28.Metto ai voti l'emendamento 7.18, pre-

sentato dai senatori Stanzani Ghedini e Spa-daccia. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 7.8, presen-tato dai senatori Stanzani Ghedini e Spa-daccia. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

L'emendamento 7.9 è stato ritirato.Metto ai voti l'emendamento 7.21, presen-

tato dal Governo. Chi l'approva è pregatodi alzare la mano.

~ approvato.

L'emendamento 7.5 è stato ritirato.Metto ai voti il subemendamento 7.30/1,

presentato dalla Commissione. Chi l'appro-va è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

Metto ai voti l'amendamento 7.30, pre-sentato dal Governo, nel testo emendato.Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

~ approvato.

L'emendamento 7. 20 è stato ritirato.Passiamo alla votazione dell'emendamen-

to 7.6.

D I L E M B O. Chiedo di parlare perdichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

D I L E M B O. I requisiti richiestidalla lettera h) dell'ottavo comma dell'arti-colo 7, perchè possano essere ammessi agiudizio di idoneità i medici interni univer-sitari che non abbiano SOE:tenuto concorso,sono tre: una delibera nominativa, le moti-vate esigenze delle cliniche e degli istitutidi cura universitari, la prestazione di la-voro per almeno due anni o per almeno unanno, a seconda che il periodo di serviziosia stato continuativo fino al 31 ottobre 1979nell'ultimo caso, oppure che i due anni sisiano compiuti nel periodo che va dal di-cembre 1973 all'ottobre 1979. Anzitutto vaprecisato che questi requisiti non bastano,perchè essi sono pregiudizi ali al giudizio diidoneità; cioè è comunque necessaria unavalutazione di idoneità. Dei tre requisiti, unoè formale, gli altri due sono sostanziali, ten-gono cioè conto di una effettiva posizione

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Senato della Repubblica ~ 4728 ~ VIII Legislatura

88a SEDUTA ASSEMBLEA~ RESacaNTa STENOGRAFICO'

di lavoro, cioè dell'effettività della presta~zione professionale. Sarebbe perciò stranoe probabilmente cantraria allo spirito dellaCostituzione, che pastula e pretende l'ugua~glianza dei oittadini di fronte alla norma,dare risalto solo all' elemento formale ~ chenel caso di specie peraltro vi è, anche seè diverso ~ ignorando che a parità di pre-stazioni svolte per uguale o maggiore perio-do di tempo, alcuni soggetti vengono esclu-si dalla previsione normativa.

D'altra parte tutta la normativa relativaalla regalamentazione del lavoro subordina~to si ispira al principio generale della tuteladdl' elemento oggettivo della posizione dilavaro e del decorso del tempo, rappre-sentando l'atto formale che conferisce l'in-carico a assume il lavaratore elemento ne-cessario per determinare la data certa del.!'inizio dell'incaI'ico a deLl'effettiva presta-zione di lavaro, che deve essere prestatoper il tempO' stabilito dalla legge. Tutto que-sto senza volere assalutamente ritenere che,così came potrebbe sembrare, i medici in-terni universitari, assunti da una particalareuniversità, siano stati assunti senza che vene fosse bisogna.

Allora, se si riconosce che medici assunticon delibera nominativa del consiglio di fa-coltà hanno svoho le stesse funzioni deimedici assunti dal consiglio di amministra.zione e che la loro opera era altrettando ne.cessaria, nan pensa che possa rimanere ladiscriminazione derivante ~ came ha detto

anche .il relatare ~ da una diversa legisla-zione regionale. Per questa motivo voto a fa-vore e mi auguro che l'emendamento possaavere H voto favorevale dell'Assemblea, inmO'do che venga eliminata una ingiusta di-scriminazione.

P I S T O L E SE. Domanda di parlareper dichiarazione di vota.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E SE. Signor Presidente,anorevoli colleghi, molto brevemente per sot-tolineare l'importanza di questo emendamen-to 7.6, che realmente tende ad eliminareuna disparità di trattamento. Lo stessa me.

11 FEBBRAIO 1980

tro è stato adottato Can la lettera h), allor-quando si è trattata di valutare i medici in-terni un~versitari, assunti con pubblico con-carso, per quanta riguarda, ad esempiO', imedici di Napoli.

Per realtà e carrettezza deva ricanascereèhe la situaziane è identica per il casa dellaSicilia, dove non è possibile avere una deli~bera del cansiglio di amministraziane, maci vuole una delibera del consiglio di facoltà.Non vedo perchè solo il mutamento delladelibera, dovuta a ragioni estranee alla vo~lontà degli interessati, ma dipendente dalladisciplina legislativa locale della Sicilia, deb-ba porre i medici di questa regione in pa-sizione diversa e canltraria a quella dei me-dici di Napali dove è stata liberamente ac~cettata la lettera h) dell'emendamentO' ap-pravatO' iIn Cammissione. Ebbene è vera-mente una violazione dell'articala 3 della Co-stituzione quando per posiziani analaghe siusano trattamenti differenti.

Poi, signor Ministro, mi consenta di direche con questa legge abbiamo fatto tantiabiti su misura che ne passiamo fare anchequalcuno di più.

P RES I D E N T E. Metta ai vati IoemendamentO' 7. 6, presentato dal senatoreRiggio e da altri senatori. Chi l'apprava èpregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 7.10, presen-tato dai senatori Spadaccia e Stanzani Ghe~dini. Chi l'approva è pregato di ailzare lamano.

Non è approvato.

l'emendamento 7.11 è stata ritirata.Metto ai vot~ l'emendamento 7. 26, presen~

tato dalla Cammissione. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

:t approvato.

L'emendamento 7.22 è stato ritirata.PassiamO' alla vataZiione dell' emendamen~

to 7. 1.

J A N N E L L I '. Domanda di parIareper dichiarazione di vato.

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Senato deJla Repubblica ~ 4729 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICa

P RES I D E N T E. Ne ha facaltà.

J A N N E L L I. Signor Ministro, le dicocon franchezza che non sono rimasto asso-lutamente soddisfatto dalle spiegazioni chelei mi ha dato. D'ai!tra parte stiamo consu~manda una grave ingiustizia, signor Ministro,e lei forse non se n'è reso conto. Infattistiamo. votando un articolo ~ l'articolo 7 ~

che prevede appunto l'inquadramento neUafascia alta dei ricercatori, nella prima fasedi attuaziane di questa legge, di alcuni ri-cercatori. Ed allora vediamo, scorrendo i di-versi commi dell' articolo 7, quaJi sono i ri-cercatori che possono essere inseriti in que-sta fascia alta: i titolari di assegni bienna-li di formazione scientifica; i titolari diborse di studio conferite per l'anno accade-mico 1973-74; i borsisti laureati vincitori diconcorsi pubblici banditi dal Consiglio na-zionale delle ricerche e da altri enti pubblicidi riceroa di cui aMa tabella VI, allegata al-la legge 20 marzo 1975, n. 70,.e successivemodifiche, nonchè dall'Accademia naziona-le dei Lincei e dalla Domus Galileiana diPisa.

Mi dica lei, signar Ministro, se si può con-sentire che alcuni borsisti del Consiglio na-zionale delle ricerche possano usufruire diquesti benefici ed altri borsisti che sonoprevisti neilla stessa lettera c), unitamente aivincitori delle borse di studio del Consiglionazionale delle ricerche, debbano essereesclusi, come coloro i quali sono borsistidi altri enti pubblici di ricerca, oppure iborsisti dell' Accademia nazionale dei Linceio della Domus Galileiana di Pisa. Mi dicalei, signor Ministro, se davvero risponde aduna logica l'atteggiamento. del Governo. Midomando se davvero il suo atteggiamento.signor Ministro, sia responsabile e cioè ri-sponda ad un senso. di giustizia e di equità.

Mi appello alla sensibilità dei senatori per-chè questa ingiustizia non si consumi in que~sl'Aula.

Mantengo il mia emendamento che sanatutto. Fissa all'entrata in vigore della pre-sente legge il possesso dei requisiti perchèsi possa essere inquadrati nel ruolo dei ri~cercatori.

P RES I D E N T E. Metta ai vati Ioemendamento 7.1, presentato dal senatareJannelli. Chi l'approva è pregato di alzare almano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione degli emendamen-ti 7. 7/1 e 7. 7.

M A R A V A L L E. Domando di parla~re per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. . Ne ha facoltà.

M A R A V A L L E. Signor Presidente,onorevole Ministro, veramente non riesco acapire la ratio che ci sta ispirando da quan-do questo disegno di legge è venuto in Com-missione ad oggi. Non voglio ricardare qui,cosa che ha già fatto il collega Jannelli, co-me il testa della Camera fasse di gran lun-ga più dilatante rispetto all'attuale, nè ~

mi si cansenta ~ vale, a mio giudizio, ladichiarazione fatta dall'anorevole Ministroquando ha affermato che la Commissionebilancio del Senato. ha data il suo parere inbase al testo presentato dalla Commissionedel Senato. D'accordo, onorevoae Ministro,ma lei è il Governo: il Governa è lo stessosia per la Camera che per il Senato, ed allaCamera aveva data l'approvazione per undeterminato numero di aventi diritta checomprendeva ~ tutti su questa decisianesiamo rimasti quanto meno un pachina di-sorientati ~ anche coloro che avevano ri-cevuto una barsa, se non sbaglio, il giarnoprima che fosse steso il disegno di legge.

Onorevole Ministro, vorrei ricordarle chela Commissione ~ tant'è che rimane tracciadi questo ~ aveva presentato l'emendamen~to 7.22, poi ritirato, il quale voleva sosti-tuire alle parole: « da almeno un anno alladata del 31 ottobre 1979 », le altre « da ~meno quattro mesi alla data del 31 attobre1979 ».

Perchè era stato presentato questo emen-damento? Proprio per comprendere quei bor-sisti ~ non solo quelli del CNR, perchè nonera specificato nella dizione presentata eapprovata dalla Commissione ~ che (gros-so modo il concetto è lo stesso nell'emen-

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Senato della Repubblica ~ 4730 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

damento Saporito) avevano da un certo pe-riodo di tempo, cioè da un anno (dal giu-gno, dicemmo, del 1979), potuto usufruire,attraverso regolari bandi nazionali (ed ioero d'accordo sul subemendamento propo-sto dal Presidente della Commissione), diborse di s-tudio.

Onorevole Ministro, faccio osservare a leied anche all'onorevole rappresentante dellaCommissione bilancio: si fa eccezione alpunto da dare un parere negativo, da partedel Governo, del relatore e soprattutto dellaCommissione bilancio, ad un emendamentoche negli effetti pratici veramente non dila-terebbe a dismisura la spesa, riducendolasempre rispetto a quella prevista dallo stes-so Governo alla Camera, non si dice asso-lutamente nulla sull'emendamento 7.25 e sidà parere contrario all'emendamento 7.17che vuole proprio arrestare quella che po-trebbe essere, quella sì, una dilatazione adismisura della spesa pubblica.

Voglio denunciare, qui in Aula, questipesi e misure diversi, questo modo di ra-gionare veramente strano, per cui attra-verso passaggi tra Camera, Commissione edAula del Senato determinati provvedimentiche noi vogliamo restringere, ad un certomomento '2 i:estringiamo al punto da crearedelle grosse ingiustizie per quei borsisti chesu concorso nazionale ~ torno a ripetere ~

hanno avuto diritto ad usufruire di unadeterminata borsa di studio nello stesso pe-riodo, ma alcuni del Consiglio nazionale del-le ricerche ed altri di enti sempre di tipouniversitario.

~ per questo che mantengo il subemen-damento ail 7.7, di cui chiedo la votazione.

U L I A N I C H. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

U L I A N I C H. Signor Ministro, ono-revoli colleghi, prendo la parola sull'emen-damento 7.7, che lascia profondamente per-plesso il Gruppo della Sinistra indipendente.Si è impostato qui un discorso di coper-tura finanziaria. Si è affermato che per !'in-serimento di pochi borsisti del CNR vi sa-

rebbe disponibilità di copertura e che dun-que essi possono entrare nel provvedimen-to. Ma, onorevoli coHeghi, la copertura nonè, nè può divenire un criterio di giustizia.

Cosa diremo agli altri borsisti i quali re-stano fuori, pur trovandosi nelle stesse con-dizioni dei borsisti del Consiglio nazionaledelle ricerche? Che cosa risponderemo do-mani alla gente che potrà porci u!n quesitodi questo genere? Che non v' è sufficientecopertura?

Ma questo discorso, valido sul piano stret-tamente tecnico, non può essere invocato sulpiano della giustizia distributiva.

Per questo motivo, dobbiamo pefllomenoastenerci su tale emendamento.

C H I A R A N T E. Domando di parla-re per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

C H I A R A N T E. Signor Presidente,anche il Gruppo comunista esprime la suapreoccupazione per la logica che va emer-gendo dagli emendamenti presentati a pro-posito de1le categorie che hanno titoloa partecipare ai giudizi di idoneità per!'inquadramento nel ruolo di ricercatore. Losforzo che era stato compiuto dalla Com-missione, col contributo del nostro Gruppo,tendeva a ricondurre ad uniformità i criteriche regolano il riconosoimento del possessodi determinati requisiti considerati comecondizione per l'ammissione ai giudizi diidoneità. Per questo si era assunto comecriterio, omogeneizzando in tal modo la nor-ma della legge con ciò che era previsto neldecreto di proroga dei precari che il Gover-no ha emanato fin dalla fine di ottobre eche ha riconfermato alla fine di dicembre,un anno di anzianità nel servizio come re-quisito minimo da parte di coloro che appar-tenevano a tutte le categorie prese in esamenel provvedimento.

Già l'emendamento 7.7 introduce inveceuna deroga rispetto a questo criterio; macrea per di più anche aIrl'interno della stes-sa deroga quelle sperequazioni che sono statenotate dal collega Maravalle e che lo hannoportato alla presentazione di un emendamen-

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Senato della Repubblica ~ 4731 ~ VIII Legislatura

88a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 11 FEBBRAIO 1980

to. :£ chiaro infatti che, nel momento incui si prevede una deroga per i borsisti delConsiglio nazionale delle ricerche, diventadifficile capire per quali motivi questa de-roga debba essere negata ad altri borsistiche hanno vinto pubblici concorsi banditida altri enti di ricerca. Viceversa in prece-denza è stato proposto un emendamento go-vernativo per quello che riguarda i lettoridelle università eon il quale il tempo dianzianità veniva fissato in due anni: modi-ficando in tal caso in senso peggiorativo ocomunque restrittivo ancora la norma ge-nerale.

Voglio richiamare l'attenzione dei coIil.eghisulle conseguenze molto negative dello scar-dinamento di un criterio che, se ha natural-mente un elemento di convenziol1.oalità, tutta-via doveva e deve servire a dare certezza alcomplesso degli appartenenti alle categorieche concorrono all'inquadramento nel ruolodel ricercatore. Non si può infatti pensaredi modificare i termini di anzianità a se-conda delle categorie o delle sottocategorie.Per questo siamo molto preoccupati per ilmodo in cui si rischia di scardinare questaparte molto delicata della legge. Ci astenia-mo perciò' sull'emendamento Maravalle; mapoichè ci rendiamo conto delle ingiustizie chesi possono determinare tra i vari tipi di bor-sisti, per le stesse ragioni ci asteniamo an-che sull'emendamento relativo ai soli borsi-sti del Consiglio nazionale delle ricerche.

S P A D O L I N I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Esprimo parere con-trario, signor Presidente, sia all'emendamen-to Saporito sia al subemendamento Maraval-le, sottolineando la impossibilità di allarga-re ulteriormente le maglie di un disegnodi legge già colpevole per eccesso di las-sismo.

Voglio ricordare che nel 1977 ci fu soltan-to l'accordo all'origine del primo provvedi-mento sui precari per contrattisti ed asse-gnisti: La tesi di inserire, attraverso giudizidi idoneità, i borsisti dentro la fascia degli

allora aggiunti (ruolo ad esaurimento, comericordava il collega Buzzi) si affacciò piùtardi, tanto la situazione dei borsisti appa-riva ed appare ancora oggi diversa da quel-la dei contrattisti e degli stessi assegnisti,allorchè i provvedimenti Malfatti cambiaro-no l'antica borsa di studio in assegno distudio. ,

Un criterio obiettivo, il 31 ottobre, è le-gittimato dal fatto che esiste ~ lo ricordoancora una volta ~ un decreto-legge contem-poraneo a questo disegno di legge, il qualesi è preoccupato di prorogare i contratti egli assegni che scadevano tutti al 31 otto-bre. :£ quindi logico, una volta entrati inquesta ottica, che ci si arresti al 31 ottobresenza prescindere dal requisito degli annid'attività perchè le conseguenze che giusta-mente il collega Ulianich ha .denunciato siripercuoterebbero su altri settori di borsistie creerebbero ulteriori frustrazioni.

Ma voglio fare un'osservazione in rapportoad un altro articolo che troviamo più avan.ti. In questo provvedimento si tenta di ri-mettere le borse di studio senza effetti pre-

I videnziali. Se stabiliamo una deroga in viadi approvazione in seconda lettura di questotesto, rendiamo ancora più ridicola la difesache poco più avanti troveremo della borsadi studio collegata al dottorato di ricerca.Questo è un motivo di più per non allargarele maglie, per rimanere dentro lo schemache è stato elaborato su questo punto allaCamera e che sarebbe estremamente colpe-vole da parte del Senato allargare. Debboesprimere la mia meraviglia per il parerefavorevole che il relatore ha espresso sul-1emendamento del senatore Saporito, in com-pleto contrasto, se ho ben capito, con tuttoil lavoro della Commissione perchè questoemendamento in Commissione non è maivenuto e ogni volta che ci sono stati tenta-tivi di protrarre oltre il 31 ottobre, vi èsempre stato un fronte compatto contro.

Quindi non solo sono contrario e vadooltre l'astensione dei colleghi comunisti edella Sinis,tra indipendente annunciando ilmio voto contrario, ma esprimo meravigliaper il voto favorevole espresso dal relatore.

S P A D A C C I A. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

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Senato della Repubblica ~ 4732 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Credo che stiamoscontando in questo articolo 7 tutti gli er~rari di una impostazione che già in parten-za, nel compromesso raggiunto tra democri-stiani e comunisti alla Camera, era sbagliata.Tornerò su questo in sede di dichiarazionedi voto. Per ora mi limito a dire che vo-terò contro sia il subemendamento Mara-valle sia contro l'emendamento perchè sonocomunque contrario a questo indiscrimina-to allargamento corporativo.

Credo che abbia fondamento quello cheè stato rimproverato dai senatori Maravalle,Jannelli, Ulianich e Spadolini. Non compren~do perchè si debbano fare eccezioni ad hoce perchè si debba scegliere tra una clientelae un'altra, tra una corporazione e un'altra.Da questo punto di vista, sarei tentato ad-dirittura di votare a favore del subemenda~mento Maravalle perchè comunque su questopunto corrisponde a criteri di equità e digiustizia. Però la coerenza della nostra po~sizione di radicali in questo dibattito ci im~pone di votare contro l'emendamento e ilsubemendamento proprio per non appanna~re una opposizione che è rivolta ad evitarela corsa affannosa a riempire tutti i posti,tutti gli organici. Sembra che in questo pae~se non ci sia più bisogno di ricercatori, diosservatori, di astronomi; e che tutti quantidebbano divenire professori universitari. ~un arrembaggio a coprire tutti gli organicisubito quello che stiamo favorendo, nellamaniera più clientelare. A mezzanotte menodieci si può presentare qualunque emenda~mento e sono sicuro che possono passarele cose più obbrobriose.

Credo che già con l'emendamento prece-dente sui tecnici laureati abbiamo apertouna falIa e che di falla in falla ci stiamoavviando verso l'affossamento corporativodi questa legge. Se fino a ieri vi era qual-che speranza che questa legge non fosse labase per l'introduzione di nuovo precaria~to, con g1liepisodi di questa notte, con l'eli~minazione di ogni argine migliorativo daparte del Senato. abbandonandoci a questacorsa sfrenata all'inglobamento di tutte lerichieste corporative, questa illusione sta de~finitivamente svanendo.

Con queste motivazioni confermo ,il nostrovoto contrario sia al subemendamento cheall' emendamento.

S A P O R I T O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A P O R I T O. Signor Presidente, ono~revoli colleghi, lo spirito con cui era statopresentato l'emendamento era stato condivi-so in Commissione da tutte Je forze poli~tiche. A me spiace che si sia creata una di-visione su questa proposta di emendamentoche era stata concordata in Commissione esu cui c'era anche il parere favorevole delGoverno. Questo emendamento risponde alleprecise esigenze di 45 giovani del CNR vin-citori del concorso nazionale. Dato che c'èdivisione e si preannuncia una pericolosadivaricazione tra i gruppi politici, ritiro,mio malgrado, l'emendamento.

P RES I D E N T E. Con il ritiro del~l'emendamento 7.7, presentato dal senatoreSaporito, si intende decaduto il subemenda-mento 7.7/1, presentato dal senatore Mara-valle e da altri senatori.

Metto ai voti l'emendamento 7.12, pre-sentato dai senatori Spadaccia e StanzaniGhedini. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to 7.23.

S P A D O L I N I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Signor Presidente, suquesto emendamento del Governo che cor-regge e tempera un emendamento ottenutoin Commissione su proposta del Gruppo re~pubblicano e del relatore, voglio sottolinearela differenza tra l'emendamento votato dallaCommissione e la questione forse più gros~sa di questo articolo: il recupero dei postidei ricercatori, dei candidati al ruolo di ri-<::ercatore. Memor.i anche qui dell'esperienza

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4733 ~

11 FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

del provvedimento del 1978, noi insieme coni colleghi della Democrazia cristiana aveva-mo chiesto che si stabilisse ~ in parte ilprincipio è rimasto in questo articolo ~ ilrecupero dei posti a favore delle facoltà.

Desidero intratte::1ermi un secondo su que~sta questione molto grossa, che ha suscitatomolte polemiche, sottolineando come il te-sto dell'emendamento governativo attenui etemperi la deliberazione in Commissione. Iltesto della Commissione parlava dei postinon ricoperti che vanno ad incrementare iposti da bandire a concorso libero, restandoassegnati alle medesime facoltà. Il testo delGoverno parla viceversa di una possibilità:i posti non ricoperti vanno ad incrementareil numero e possono essere assegnati allastessa facoltà, compatibilmente con le esigen~ze di programmazione. Evidentemente noiavremmo preferito ~ e desidero ribadirlo ~

il testo, che ci sembrava più compiuto, piùcoerente, della Commissione.

Riteniamo comunque che, date le gravidifficoltà politiche che questo argomento hasuscitato, anche l'emendamento del Gover-no tenga conto, in forme che non giudichia-mo del tutto soddisfacenti, ma neanche deltutto insoddisfacenti, delle preoccupazioniespresse dal Partito repubblicano che si ri~fanno non tanto ad una questione di nume-ri, quanto di principio. La possibilità chesiano molti i giudizi di idoneità che incido-no sul valore dei candidati, è evidentementeremota. Sappiamo che il giudizio di idonei-tà per i contrattisti, assegnisti e borsisti, èin gran parte una forma, sia pure indirettae temperata, di ope legis. Noi riteniamo chealmeno le commissioni debbano essere mes-se nei casi estremi, che potranno essere l'unoo il due per cento di contrattisti, assegnisti

~ ma soprattutto assegnisti, perchè i con-trattisti hanno una maggiore esperienza ~

o borsisti, nelle condizioni di esprimere an-che un voto contrario, cioè di non ammet-tere il candidato, almeno immediatamente,e di confermarlo anche nel secondo turnoprevisto dalla legge. In questo caso il recu-pero da parte delle facoltà è necessario perdare a quelle commissioni quel minimo diautorità per giudicare senza i ~icatti e leimimidazioni che la mancanza del recupe-ro stesso determinerebbe.

Si tratta quindi di un punto fondamen~tale per assicurare al giudizio di idoneitàun minimo di serietà e per evitare la totaledequalificazione che deriverebbe dall' apelegis.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 7.23, presentato dal Gover-no. Chi l'approva è pregato di alzare la mano.

:li: approvato.

L'emendamento 7. 13 è stato ritirato, men-tre l'emendamento 7.2 è precluso.

Metto ai voti l'emendamento 7. 19, presen~tato dai senatori Spadaccia e Stanzani Ghe-dini. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è appprovato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to 7.31, presentato dalla Commissione.

B U Z Z I , relatore. Ritiro l'emenda~mento 7.31 e presento il seguente emenda-mento:

All' articolo 7, dodicesimo comma, sosti-tuire le parole: «alla data di entrata in vi~gore della presente legge », con le altre:«al 31 ottobre 1979 ».

7.32 LA COMMISSIONE

SAPORITO Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A P O R I T O. Penso che l'emenda-mento sostitutivo del 7.31 sia chiaro di persè. Il comma di cui si tratta riguarda laproroga del contratto, degli assegni, delleborse di studio, degli incarichi e supplenzedi cui all'ottavo comma, cioè delle catego-rie ammesse, in base al nono comma dell'ar~ticolo 7, al giudizio di idoneità nella primafase di inquadramento. Il testo così comeè arrivato in Aula prevedeva che le catego-rie di cui sopra (i contrattisti, gli assegnisti,i borsisti, gli incaricati e i supplenti) eranoautomaticamente prorogati fino all'espleta-mento della seconda tornata dei giudizi pur-chè fossero in servizio alla data di entratain vigore della legge.

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Senato della Repubblica ~ 4734 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

C'è la preoccupazione della Commissioneche possa non essere convertito in legge ildecreto~legge 30 dicembre 1979, n. 664, cheha determinato la proroga per queste cate~gorie al 29 febbraio 1980.

Con l'emendamento che si propone, sivuole rendere certa la norma e si dice che,in relazione alle procedure stabilite per igiudizi di idoneità visti in precedenza, han~no diritto alla proroga fino all' espletamen~to della seconda tornata del giudizio di ido~neità, le categorie di cui all'ottavo comma,cioè tutte le categorie: i contrattisti, gli as~segnisti, i borsisti, gli incaricati ed i sup~plenti. Mi sembra che la formulazione pro~posta sia più chiara, più logica e più coe~rente rispetto all'impostazione data in pre~cedenza; non si modifica niente ma si ri~sponde, con l'emendamento, alla necessitàdi coordinamento di cui la Commissione siè fatta carico.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Do-mando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S T A N Z A N I G H E D I N I. Perchiarezza pongo di nuovo il quesito cui pri~ma il Ministro ha dato una sua interpreta~zione. Il problema cui mi riferivo e mi ri~ferisco è questo: si tratta di assistenti sup~plenti che hanno, in base alla legge, il di~ritto di concorrere al giudizio di idoneità,ma che nell'intervallo tra il mancato rin~novo dell'incarico e il momento in cui ot~terranno il giudizio di idoneità restano sen-za stipendio.

Il Ministro pone una questione di posti,relativa alla situazione sancita dalla leggeprecedente e riguardante gli assistenti. Maa questo punto mi chiedo: se non sbaglioquella legge regola la condizione degli assi-stenti successivamente al 31 ottobre 1979.Allora queste persone ~ e lo chiedo al rela-tore o al Ministro ~ con questo emenda~mentò, e in tal caso la questione da me po~sta sarebbe positivamente risolta, sono al31 ottobre da considerare ancora in servizio?O il telegramma a cui mi sono prima rife~rito, quello inviato dal Ministro, interrom-

pe il rapporto prima del 31 ottobre? Al fi-ne di chiarire definitivamente questo pro~blema, vorrei avere una risposta esplicitae precisa.

SAPORITO Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A P O R I T O. Desidero dare un chia~rimento ed una risposta al senatore Stan-zani, che probabilmente confonde due pro-blemi: quello dell'ammissibilità al giudiziodi idoneità e l'altro concernente gli assisten~ti incaricati o supplenti che ha un aspettopratico. Il senatore Stanzani deve ricordarel'articolo 2 del decreto~legge 31 ottobre 1979,n. 35, che stabilisce che, nel termine di 60giorni dalla data di entrata in vigore dellostesso, possono chiedere di essere sottopostiai giudizi per !'inquadramento in ruolo (chesaranno regolati dalla legge sulla docenzauniversitaria) 'gli assistenti incaricati o sup~plenti e incaricati supplenti che abbianosvolto attività scientifica e didattica peralmeno un anno accademico entro il trien-nio che termina il 31 ottobre 1979, inten~dendosi che l'anno può risultare dalla som-ma dei periodi parziali, comunque non piùbrevi di 3 mesi ciascuno. Poichè questo de-creto-legge è in vigore, ed è stato seguitodall'ulteriore decreto~legge 30 dicembre 1979,n. 664, che ha prorogato al 29 febbraio 1980i termini previsti per le domande da inol-trarsi da parte del personale precario, lecategorie di cui parla il senatore Stanzaniavranno già fatto la domanda (la dovevanofare nei 60 giorni) per chiedere !'inquadra-mento. Nell' emendamento presentato dalsenatore Stanzani c'era un elemento che nonemerge da questa norma, che è transitoriae serve per la proroga; a mio giudizio nonsono legittime le preoccupazioni del collega.

P I S T O L E SE. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

P I S T O L E SE. Signor Presidente,vorrei prendere le mosse da questo emen-damento per effettuare un rilievo: mi sem-

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Senato de.lla Repubblica ~ 4735 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

bra che i lavori su questa legge stiano pro~cedendo in maniera veramente strana, pernon dire assurda. Questo famoso comma 12è stato valutato in Commissione in un cer~to modo, siamo arrivati in Aula con unaproposta della Commissione, ma poi, stra~namente, alcuni componenti della stessa pre-sentano l'emendamento 7.31. Dopo di cheil Ministro ci dichiara che non ha capi~to niente, che ha dovuto fare un grossosforzo per capire, dopo che il relatore equalche altro collega hanno fatto una nuo-va edizione di questo articolo che lascia tut-ti perplessi, perchè non si riesce a capireche cosa si sia voluto fare. Si ventila unacerta preoccupazione che il decreto-leggenon venga convalidato nell'altro ramo delParlamento; ebbene, siamo arrivati a quelloche diceva fin dall'inizio il senatore Spado-lini: ci troviamo in una strana situazione,abbiamo un decreto-legge da una parte eun disegno di legge dall'altra, che si sovrap-pongono con norme delegate e norme di-spositive, con una serie di emendamenti pre-sentati in Aula (il Governo ne ha presentati20 venerdì sera), e questa sera siamo ancorasullo stesso articolo nel disordine e nellamancata comprensione! Vorrei chiedere auno qualunque di voi presenti se ha capitoqualcosa di questo emendamento che il col-lega Saporito ha cercato di spiegarci! Nondobbiamo legiferare in questo modo, signorMinistro, perchè sono mortificato di essereparlamentare in questo modo e di lavorarein questa maniera assurda. Propongo che difronte alla confusione che si è creata su que-sti emendamenti la legge venga rinviata inCommissione, dove la si possa valutare conserietà, perchè quello che stiamo facendoquesta sera non è serio; lo affermo piena-mente responsabile di quello che dico.

Per questa ragione propongo, signor Pre~sidente, che, di fronte alla confusione chesi è creata, venga rimesso in Commissioneil disegno di legge che stiamo discutendo.

P RES I D E N T E. Senatore Pisto-lese, lei sa bene che, essendo noi ormai infase di votazione, non possiamo fare altroche deliberare se approvare o no il testo cheabbiamo davanti.

Il rinvio del disegno di legge in Commis-sione potrà proporlo in un momento suc-cessivo.

Debbo inoltre fare rilevare a lei ed aicolleghi che l'emendamento 7.32 è di unachiarezza esemplare rispetto al testo pre~cedente.

Passiamo quindi alla votazione dell'emen-damento 7.32 sul quale invito il Governoad esprimere il parere.

V A L I T U T T I, ministro della pub-blica istruzione. Il Governo è favorevole.

P RES I D E N T E. Metto ai votil'emendamento 7. 32, presentato dalla Com-missione. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

È approvato.

Metto ai voti l'emendamento 7.14, pre-sentato dai senatori Spadaccia e StanzaniGhedini. Chi l'approva è pregato di alzarela mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 7.3, presen-tato dai senatori Spadolini e da altri sena-tori. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 7.4, presen-tato dal senatore Spadolini e da altri sena-tori, identico all'emendamento 7. 15 dei se~natori Stanzani Ghedini e Spadaccia. Chil'approva è pregato di alzare la mano.

Non è approvato.

Metto ai voti l'emendamento 7. 24, pre-sentato dal Governo. Chi l'approva è pre-gato di alzare la mano.

È approvato.

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to 7.16.

C H I A R A N T E Domando di par~lare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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Senato della Repubblica ~ 4736 ~ VIII Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

C H I A R A N T E Signor Presidente,il Gruppo comunista voterà a favore di que-sto emendamento per la soppressione del-l'ultimo comma dell'articolo 7, il commache prevede particolari norme per le uni-versità non statali. La ragione del nostrovoto è che ci sembra non si possa stabilirenessun parallelo con la norma prevista al-l'articolo 5, sulla quale è stato espressoun voto di astensione da parte del nostroGruppo. In quel caso si trattava di unanorma riferita molto specificamente all'in-quadramento in ruolo e all'assegnazione allesedi degli associati: quindi la norma eradiretta a tutelare, come abbiamo spiegato,i diritti dei singoli docenti. In questo casosi tratta invece di una normativa di carat-tere generale, che oltretutto

~

non ha alcuncriterio di delega al suo interno e che po-trebbe perciò aprire varchi molto pericolosi,sia per quel che riguarda i finanziamenti siaper quel che riguarda il rapporto tra l'or-dinamento didattico delle università statalie quello delle università non statali.

Per questo siamo a favore della soppres-sione di questa norma e riteniamo che indiversa sede, cioè nella disposizione conte-nuta all'ultima lettera dell'articolo 12, sia-no già previsti gli strumenti che possanoconsentire gli adeguamenti indispensabili ~

ma di carattere meramente tecnico ~ perl'applicazione della legge nel caso delle uni-versità non statali.

M A R A V A L L E Do:nando di par-lare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A R A V A L L E. Molto brevemente,perchè credo nel corso di tutta la not-tata di aver espresso il nostro giudizio suidue emendamenti già presentati dal Partitoradicale per quanto riguarda le norme perle università non statali. Quindi, analoga-mente a quanto abbiamo fatto per la nor-ma precedente, noi voteremo a favore del-l'emendamento che prevede la soppressio-ne dell'ultimo comma dell'articolo 7.

S P A D O L I N I. Domando di parlareper dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I ~. Signor Presidente,ho già espresso, a proposito della norma su-gli associati, le perplessità che il Grupporepubblicano aveva in merito alla formula-zione del testo circa una delega conferitaal Governo in questa materia che, toccandola sfera delle università non statali, dovreb-be secondo me essere accompagnata da in-dicazioni di princìpi insieme volte a riba-dire la piena autonomia delle università nonstatali e a rispettare il dovere costituziona-le della mancanza di oneri sullo Stato. Perònon posso non ripetere le osservazioni cheho fatto per gli associati, che ~ qui midifferenzio dal senatore Chiarante ~ val-

gono assolutamente per questa fascia diricercatori.

Anche qui assistiamo ad un inquadramen-to, per di più caotico e confuso (come l'ul-tima fase di questo dibattito, per la veritànon edificante, ha dimostrato) di fasce dipersonale inserito in ruoli provvisori oprecari dello Stato che le università non sta-tali in gran parte non conoscono, perchè,per esempio, i contratti esistono in taluneuniversità non statali e in altre non esisto-no. Quanto alle borse di studio (o assegni,come oggi si dice con termine eufemistico),esse sono regolate nell'ambito delle univer-sità non statali da norme diverse da quelleche regolano le università statali.

Ora, imporre alle università non statalidi assumere tutte le persone che supere-ranno questi presunti giudizi di idoneità,sulla cui consistenza ho già avuto occasionedi intrattenermi e che 10 spirito di questeultime decisioni del Parlamento aggrava ri-spetto a quanto fu deciso dalla Camera, nonconsente minimamente di prevedere chel'onere che deriva da questi inquadramentipossa e debba essere caricato dallo Statoalle università non statali.

È chiaro che siamo contro qualunque one-re che le università non statali scarichinosullo Stato, e per questo motivo mi sonoastenuto sull'emendamento dei colleghi delPartito radicale, ma è altrettanto chiaroche ci opponiamo, in omaggio ad una ¥isio-ne corretta del pluralismo universitario, acaricare sulle università non statali in par-

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Senato de.!la Repubblica ~ 4737 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

tenza gli oneri che derivano da una cattivalegislazione come quella che ci apprestiamoa fare, di carattere. assistenziale, corporati-va, priva di qualunque razionalità e ~ la-

sciatemelo dire, dopo l'ultimo episodio delleproroghe dei contratti degli incaricati e deisupplenti ~ perfino di qualunque dignità.

In queste condizioni volere in partenzastabilire che questi oneri ricadono sulle uni-versità non statali significa soltanto favo-rire la loro concreta dissoluzione e metterlein condizione di non parità con le univer-sità statali. Pertanto anche in questo casoraccomanderei al Governo di presentare, perevitare una spaccatura grave su questo ter-reno, un testo un po' più preciso, diversodaLla dizione «particolari norme possonoessere emanate », poichè l'attuale testo, nel-la sua~ genericità ed indeterminatezza, spie-ga poi le reazioni legittime, i dubbi e i so-spetti dei colleghi della sinistra.

Quindi, esistendo il problema, che secon-do me non può essere risolto con la spada,dicendo che tutto il carico dei ricercatorideve passare su università che in gran par-

I

te non possono sopportarlo, dobbiamo sta-re attenti nella adozione di questa normase vogliamo salvaguardare il diritto laicodello Stato. Infatti, togliendo questa norma,è chiaro che molti dei contrattisti o assegni-sti non potranno avere comunque accoglien-za nell'ambito delle università non statali.

Sicchè, ripeto, la mia raccomandazionesarebbe, con un momento di riflessione edi meditazione, che il Governo stesso o laCommissione (che è stata così fervida disoluzioni in queste ultime ore su materieper la verità meno importanti di questa,che tocca valori essenziali di natura costi-tuzionale) elaborassero una formula sostitu-tiva di questa, troppo generica, tale da chia-rire, solo per l'aspetto dell'obbligo alle uni-versità non statali, i contenuti della delegaal Governo ad emanare norme che rispet-tino i limiti di compatibilità economica del-le università libere. In questo modo sarebbesalvo il principio che lo Stato non deveprovvedere a questi oneri, ma sarebbe an-che salvo il principio opposto che le uni-

versità non statali non siano sottoposte aduna taglia che non possono sopportare.

S A P O R I T O. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S A P O R I T O. Signor Pr~sidente"chiederei l'accantonamento per brevissimotempo degli emendamenti relativi all'ultimocomma dell'articolo 7, per vedere se sia pos-sibile raggiungere la convergenza necessariaper adottare una formulazione più precisa emeno generica, accogliendo così anche ilsuggerimento che mi pare sia stato espressodal senatore Spadolini.

P RES I D E N T E. Chiedo ai colle-ghi se credono che in una decina di minutisi possa superare questa difficohà. (Protestedall'estrema sinistra).

S A P O R I T O. Signor Presidente, iopropongo che si vada avanti nel nostro la-voro, accantonando però gli emendamentirelativi all'ultimo comma.

S I G N O R I . Non è serio; in questecondizioni si scredita il Parlamento.

BAR T O L O M E I. Domando diparlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

BAR T O LO M E I. Chiediamo anchenoi l'accantonamento degli emendamenti7.16, 7.25 e 7.17, procedendo nel dibattito,allo scopo di vedere se è possibile trovareuna formulazione dell'ultimo comma del-l'articolo 7 che eviti una spaccatura su unargomento estremamente importante.

S P A D O L I N I. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D O L I N I. Mi associo alla pro-posta del senatore Bartolomei. Ritengo chesia opportuno, andando avanti nella discus-

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VIII LegislaturaSenato della Repubblica ~ 4738 ~

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sione degli emendamenti agli altri articoli,accantonare questa questione che è di deli~cata rilevanza costituzionale e che non puòessere decisa nel clima di estrema stan~chezza di quest' ora.

di questa Assemblea, perchè inquina pro-fondamente il momento del voto.

P RES I D E N T E. Non è vero af-fatto. Invito il relatore ad esprimere il pa~l'ere.

FER M A R I E L L O. Siamo contrari. "

S P A D O L I N I. Si chiuderà allequattro, ma almeno avremo avuto tempo...(Interruzione del s,~natore Permariello. Ri~chiami del Presidente).

P RES I D E N T E. Senatore Ferma-riello, la invito a chiedere la parola, se cre~de di dover parlare. Stiamo civilmente dibat~tendo se sia il caso o no di arrivare all'accan~tonamento di alcuni emendamenti.

S P A D A C C I A. Domando di par~lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

S P A D A C C I A. Signor Presidente,debbo rinnovare una eccezione e una prote-sta che ho già fatto in altra occasione pro-prio con lei alla Presidenza, e me ne di-spiace. In base alla mia interpretazione, incontrasto con la sua, quando si è in sededi dichiarazione di voto si è già in sede divotazione e quindi si debbono evitare gliaccantonamenti e le sospensioni in quantonon rientrano più nel potere del Presidentee dell'Assemblea, PQichè il procedimento divotazione ha avuto inizio.

In quella circostanza lei ritenne di doversospendere, su richiesta del Ministro, laseduta. Però io continuo a ritenere che, insede di dichiarazione di voto, si è già in se~de di votazione, cioè si è in una fase nellaquale nè il Presidente nè l'Assemblea han-no la facoltà di sospendere.

P RES I D E N T E. Senatore Spa~daccia, ricordo quell'episodio avvenuto po-chi giorni fa ed ho richiamato anche quel~la volta qualche precedente...

S P A D A C C I A. Una prassi di que~sto genere annulla la limpidezza dei lavori

B U Z Z I ~, relatore. La storia di que~sto testo è ben nota ai membri della Com-missione... (Vivaci proteste dall'estrema si~nistra) .

FER M A R I E L L O Cosa dice ilRegolamento? (Richiami del Presidente).

B U Z Z I , relatore. Volevo proporreuna soluzione di mediazione. Se preferitela rottura su questo argomento, ognuno as-suma le sue responsabilità. Questo è il pun-to! Ed io le domando, signor Presidente, seho ancora la parola o no. (Proteste dallaestrema sinistra).

P RES I D E N T E. Lei ha semprela parola, salvo gli impedimenti che pos-sono derivare da chiassate altrui.

P E R N A. Domando di parlare per unrichiamo al Regolamento.

P RES I D E N T E. Senatore Buzzi,il senatore Perna ha chiesto la parola perun richiamo al Regolamento. Ha facoltà diparlare.

P E R N A. Signor Presidente, sarò bre-visimo. L'articolo 100 del Regolamento pre~vede il modo di svolgimento del dibattitoe del voto sugli articoli e sui relativi emen-damenti e stabilisce che, una volta illustra~ti gli emendamenti da parte dei proponenti,si apre una discussione a cui può partecipa~re ogni senatore sul complesso degli emen~damenti presentati all'articolo. Ora questadiscussione è avvenuta; dopodichè a normadel Regolamento si pronunciano il relatoreed il Governo; e anche questo è avvenuto.Tutti gli emendamenti che precedevanoquello di cui stiamo parlando sono stati mes-si in votazione e votati. Ora sono state in-dette da lei, signor Presidente, le votazionied in sede di votazione sono state fatte le

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Senato della Repubblica ~ 4739 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA ~ RESOCONTO STENOGRAFICO

dichiarazioni di voto. A questo punto è in-tervenuta una proposta incidentale del se-natore Bartolomei di accantonare questoemendamento e quindi, come giustamentediceva lei, l'articolo 7. Lei ha chiesto il con-senso dell'Assemblea, ma questo consensonon c'è stato e quindi non c'è altro che pos-sa evitare il voto dell'emendamento. Checosa può spiegarci ora il relatore? Il rela-tore, come tale, ha assolto la sua funzionesu tutti gli emendamenti presentati su que-sto articolo.

P RES I D E N T E. Posso consentirecon lei, salvo a richiamare la sua atten-zione, senatore Perna, sul fatto che io pri-ma di far votare ogni emendamento ho ildovere di dare la parola a chi la chiede perdichiarazione di voto.

P E R N A. Noi abbiamo sentito che èstata data la parola al senatore Buzzi comerelatore.

P RES I D E N T E. Se lei vuole cheio dica in questa circostanza « senatore Buz~zi» anzichè « relatore », questo non cambianiente, perchè il senatore Buzzi continuaad essere relatore su questo provvedimento.

B U Z Z I, relatore. Domando di par-lare per dichiarazione di voto.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B U Z Z I, relatore. La mia è una dichia-razione di voto che intendo svolgere non co-me relatore, ma come senatore. Essa ovvia-mente è favorevole a questo emendamento.Non posso però non farmi carico del gravesignificato politico che assumerà una spac-catura su una questione che a nostro ed amio giudizio viene a forzare con argomen-tazioni ben note e con motivazioni evidentitutta una questione che invece ha una og-gettiva validità. La mia dichiarazione è ac~compagnata da una proposta: nel senso chesi potrebbe, probabilmente, trovare una nuo-va formulazione che, nel riferimento al te-sto costituzionale, all'articolo 33 della Costi-tuzione, consenta a tutti di vedere risolti po-sitivamente, con una generale convergenza

dell'Assemblea, i problemi che questo emen~damento solleva, cioè i problemi dell'auto~nomia delle università non statali e i pro-blemi dei diritti soggettivi di coloro che par-tecipano ai giudizi di idoneità e che deb-bono poter essere garantiti nella possibilitàdi essere inquadrati come ricercatori in tut-te le università, comprese quelle non sta-tali, senza che debba derivare a queste uncondizionamento economico.

Credo pertanto che se noi dicessimo:« Le norme delegate prevedono le modalitànecessarie per l'applicazione del presente ar-ticolo alle università non statali, nel rispet-to della loro autonomia e delle loro speci-fiche esigenze, in attuazione» (bisognerà ri-petere questo termine; perdonatemi, ma losto improvvisando) «delle norme costitu-zionali» (con il riferimento alle norme co-stituzionali), potremmo allontanare dallavotazione un significato che si teme possasottindere chissà quali cose e potremmo da-re al Governo la possibilità di rendere appli~cabile l'articolo 7 anche alle università nonstatali e al personale che in esse ha raggiun-to i titoli e i requisiti necessari per acce-dere al ruolo dei ricercatori.

B E L L I N Z O N A. Stiamo discuten~do il 7. 16, non il 7.25.

B U Z Z I, relatore. Ho detto che voteròa favore del 7. 25 e implicitamente voteròcontro il 7.16. Abbiamo lavorato tanto in-torno a questo provvedimento e mi permet-to di aggiungere che questa formulazione,che non è quella elaborata dalla Commis-sione istruzione, ma è quella presentata dalGoverno, costituiva un tentativo di media-zione, sul quale si era riscontrata la conver-genza delle forze politiche qui rappresenta-te, almeno a livello dei parlamentari che lerappresentavano, non in Commissione, main una riunione interpartitica promossa aquesto scopo.

M A R A V A L L E. Tutti punti che poisono saltati!

B U Z Z I, relatore. No, collega Maraval-le. Nessuna delle intese di quegli incontriè stata disattesa; questa sarebbe la prima.

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VIII LegislaturaSenato de.lla Repubblica ~ 4740 ~

11 FEBBRAIO 1980B8a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

Ed è un'intesa che riguarda una materiaparticolarmente delicata. La nostra buonafede è chiara. Se voi temete che attraversoquesta norma si voglia dare denaro alle uni-versità non statali, non è questo il sensodella norma. È piuttosto quello di ri,solverei problemi che nascono inevitabilmente nel-la applicazione dell'articolo 7 alle universitànon statali. Sono problemi che riguardanocontemporaneamente l'autonomia delle uni-versità, ma anche i diritti soggettivi dellepersone di cui qui si tratta.

Possiamo quindi confrontarci nel voto econcludere con un voto contrapposto, contutte le conseguenze che ciò comporta, mapotremmo anche cercare una soluz;ione diconvergenza.

Ecco il senso della richiesta del mio capo-gruppo ed ecco il senso di un auspicio alquale affido anche la mia dichiarazione divoto.

M A R A V A L L E. Domando di par-lare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

M A R A V A L L E. Accetto la propo~sta del senatore Buzzi di votare il 7.25 delGoverno ma ad una condizione: che vengaaccettato, unitamente al 7.25, proprio par-tendo dalle considerazioni fatte dal sena~tore Buzzi, il 7.17, per cui l'ultimo commadell'articolo 7 dovrebbe contenere il con-cetto che le norme concernenti le univer-sità non statali non debbono comportarealcun onere per lo Stato.

P RES I D E N T E. Dobbiamo primavotare l'emendamento 7.16.

Senatore Spadaccia, mantiene l'emenda-mento?

S P A D A C C I A. Siccome la formula(che, all'articolo precedente, era stata rifiu-tata) «senza oneri per 10 Stato» è accet-tata per quanto riguarda questo articolo 7,nonostante tutte le mie perplessità e riser-ve sul modo di condurre la discussione insede di emendamenti quando si è già in fasedi dichiarazione di voto, a questo punto,

visto che sono state fatte tante cose éontroil Regolamento, non ho alcuna esitazione aritirare l'emendamento 7.16, a condizionebeninteso che sia proposto il testo ora for-mulato.

P RES I D E N T E . C'è una propostadiretta a fondere l'emendamento 7.25 conil 7.17. Invito l'onorevole relatore ad espri-mere il suo parere.

B U Z Z I, relatore, L'emendamento po-trebbe suonare così: «Le norme delegateprevedono le modalità di applicazione delpresente articolo alle università non statali,nel rispetto della loro autonomia e sempreche le stesse non comportino alcun onereper lo Stato ».

V A L I T U T T I, ministro della pubbli-ca istruzione. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

* V A L I T U T T I, ministro della pubbli-ca istruzione. Signor Presidente, sono statoligio al Regolamento: come Governo crede-vo che non avessi il diritto di intervenire neldibattito che si è svolto dopo che il relatoreed il Governo avevano dichiarato il loro pa-rere sull'emendamento controverso.

A questo punto penso che, forse, la solu-zione migliore da parte del Governo, per evi-tare spaccature, sia quella di ritirare l'emen-damento controverso. Come Governo, se hoil potere di farlo, ritengo di poter dare ilmio contributo alla pacificazione degli ani-mi ritirando l'emendamento. L'emendamen-to l'avevo presentato e l'avevo sostenuto per-chè avevo valide ragioni per ritenere chefosse un emendamento pacificatore. Ora cheho visto che è un emendamento che divide,come Governo mi ~assumo la responsabilitàdi ritirarlo.

C 9 R A L L O. Lo poteva dire prima cheil senatore Spadaccia ritirasse il suo.

S P A D A C C I A . Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

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Senato della Repubblica ~ 4741 ~ VI II Legislatura

Il FEBBRAIO 198088a SEDUTA ASSEMBLEA-RESOCONTO STENOGRAFICO

S P A D A C C I A. Devo fare una dichia-razione su quanto dichiarato adesso dal Go-verno.

Avevo acceduto al ritiro dell'emendamen-to 7.16 in base ad una proposta fatta dalrelatore, conc.ordata dal relat.ore e da altriGruppi pubblicamente in questa Assemblea.

Se il Governo ritira il successivo emenda-mento che è base della soluzione propostaaLla fine, evidentemente cade anche il moti-vo per cui ho ritirato l'emendamento 7.16.Devo dire che a questo punto la decisionedel Governo diventa ~ scusate l'espressio-ne che è grave ~ una truffa non più ai dan-ni dei presentatori di quell'emendamento,ma ai danni di una parte dell'Assemblea chesi era espressa a favore dell'emendamentoe dell'intero Senato che aveva visto verifi-carsi la convergenza sul testo proposto dalrelatore e dal senatore Maravalle.

Prego, quindi, il Ministro di voler riflet-tere su questo perchè è un fatto grave anchedal punto di vista del procedimento che ab-biamo seguito, sia pure in maniera tumul-tuosa, fino a questo momento.

E- mi appello, su questo, alla Presidenza.

P RES I D E N T E. Io credo che il pro-blema si possa risolvere se il relatore, cheha proposto una nuova formulazione, fa suol'emendamento ritirato dal Governo.

B U Z Z I, relatore. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

B U Z Z I, relatore. L'emendamento delGoverno aveva posto un problema reale; ioho cercato di proporre una formulazioneemendata che fosse chiara nelle intenzionie su cui si potesse realizzare la c.onvergenza.n riferimento~ di cui non mi nascondevola pericolosità ~ al famoso « inciso» del-

l'articolo 33 della Costituzione era nel sensodella più corretta interpretazione giuridicadi quel testo controverso e non doveva pre-cludere una contribuzione, laddove si fossestabilito un obbligo di inquadramento deiricercatori al di là di quanto fosse previstodall'università non statale. Poichè era an-che .opinione dei colleghi di altri Gruppi che

a questa esigenza si davesse provvedere an-che con legge apposita, non intenda faremio, nè credo che il Gruppo cui appartengaritenga fare proprio, l'emendamenta che ilGaverna ha dichiarata di voler ritirare.

P RES I D E N T E Si vata allora l'emen-damento soppressivo 7. 16 dei senatori Spa-daccia e Stanzani Ghedini. Il suo ritiro erasubordinato infatti al permanere dell'emen-damento 7.25 come riformulato dal relatore.

Metto pertanta ai voti l'em,endamenta7.16. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

:I!: approvato.

BUS S E T I. Viva il pluralisma! (Repli-che dall' estrema sinistra. Richiami del Pre-sidente) .

P RES I D E N T E. L'emendamenta 7.17,presentato dai senatori Spadaccia e Stan-zani Ghedini, è precluso.

Metto ai voti l'articalo 7 nel testo emen-dato. Chi l'approva è pregato di alzare lamano.

:I!:approvato.

Rinvia il seguito della discussiane allaprassima seduta.

Per Io svolgimento di una interrogazione

R O SI. Domando di parlare.

P RES I D E N T E. Ne ha facoltà.

R O SI. Signor Presidente, è stata pre-sentata dal senatore Bausi una interroga-zione al Ministro delle paste e delle teleco-municazioni della quale sano cofi.rmataria.Questa interragazione (3 -00538) ha caratteredi urgenza. Sarei grato aLla Presidenza se pa-tesse intervenire presso il Ministra perchèl'interragazione venga svolta con la debitasollecitudine.

P RES I D E N T E. Posso rivolgermi di-rettamente al qui presente Ministro delle po-ste e delle telecamunicazioni, facendagli ri-

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Senato de.lla Repubblica ~ 4742 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

levare che c'è una interrogazione dei sena.tori Bausi ed altri a lui diretta, per la qualeil collega Rosi chiede sollecita risposta.

C O L O M B O, ministro delle poste edelle telecomunicazioni. Il Governo è prontoa rispondere anche nella seduta di domanipomeriggio.

P RES I D E N T E. La ringrazio.

Annunzio di risposte scrittead interrogazioni

P RES I D E N T E. I Ministri com.petenti hanno inviato dsposte scritte ad in-terrogazioni presentate da onorevoli sena-tori.

Tali risposte sono state pubblicate nell'ap-posito fascicolo.

Annunzio [di interpellanza

P RES I D E N T E. Invito il senatore se-gr~tario a dare annunzio della interpellanzapervenuta alla Presidenza.

P A L A, segretario:

, SPADACCIA, STANZANI GHEDINI. ~ Al

Presidente del Consiglio dei ministri ed alMinistro degli affari esteri. ~ Per conoscerequaT è la decisione o, almeno, l'orientamen-to del Governo sul problema della parteci-pazione italiana ai Giochi olimpici di Mo-sca, e in particolare per sapere se l'aver vo-luto vincolare la decisione italiana a quelladegli altri Paesi comunitari, come ha fatto

.il Presidente del Consiglio negli incontri conil Presidente Carter, comporti da parte delGoverno italiano un orientamento favorevoleo sfavorevole alla partecipazione, oppure si-gnifichi semplicemente nessun orientamentoin attesa che siano gli altri partners della Co-munità a decidere.

Gli interpellanti chiedono anche di cono-scere le valutazioni del Governo in ordinealla tesi, da diverse parti sostenuta, secondola quale sarebbero comunque da condannare

sanzioni economiche e misure come quelladeIJa non partecipazione ai Giochi olimpici,perchè inutili e controproducenti, tesi chericalca quella sostenuta dal Governo fasci-sta e dai settori filofascisti dell'opinione pub-blica internazionale contro la Società dellenazioni dopo l'occupazione dell'Etiopia.

Gli interpellanti chiedono, inoltre, di sa-pere se il Governo non ritiene che la rinun-cia a misure come quelle dtate compor-ti una politica dell'accettazione del fattocompiuto, con conseguenze estremamente pe-ricolose per gli equilibri internazionali, cherichiamano necessariamente il precedentedi Monaco, e se non ritiene, inoltre, che ilrifiuto di una larga e ferma risposta su que-sto piano porti oggettivamente a favo.rire in alternativa risposte di tipo militare,cioè risposte di ulteriore riarmo e di nuovifatti compiuti, sicchè paradossalmente lapretestuosa affermazione di un'autonomiaitaliana ed europea verso risposte giuste edoverose di fronte al sopruso si tradurreb-be più facilmente in una subordinazione edin una sudditanza nei confronti di politicheche forse oggi è ancora possibile scongiurare.

Gli interpellanti chiedono, infine, una va-lutazione del Governo italiano sugli orienta-menti del Governo americano, che sembradeciso a tagliare i contributi e gli aiuti ri-servati ai Paesi in via di sviluppo per desti-narli agli armamenti, nonchè a ridurre laproduzione granaria, due decisioni che con-tribuiranno ad affamare ulteriormente i Pae-sti in via di S'viluppo e che sembrano giàiscriversi in una logica di guerra, e, in parti-colare, chiedono di conoscere se il Governonon ritiene che l'aggravamento delle formedi guerra alimentare in atto fra i Paesi in-dustrializzati (compresi i Paesi che arbitra-riamente si definiscono socialisti) ed il Suddel mondo avvicinino i periColi di una guer-ra anche militare.

(2 - 00115)

Annunzio di interrogazioni

P RES I D E N T E. Invito il senatore se-gretario a dare annunzio delle interrogazio-ni pervenute alla Presidenza.

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Senato della Repubblica ~ 4743 ~ VI/I Legislatura

Il FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

P A L A, segretario:

CARLASSARA, ANGELI N, BACICCHI. ~

Al Ministro della difesa. ~ Per sapere qualiiniziative sono state predisposte dopo il gra-ve episodio che provocò la morte del capo-rale Valeria Niero, durante un'esercitazionedi sbarco con mezzo anfibio del battaglionelagunare « Serenissima », il 1° febbraio 1980,nei pressi di Jesolo.

In particolare, si chiede di conoscere:a) se le condizioni del mare erano per-

mittenti;b) se l'anfibio «M-1l3» era in buono

stato di conservazione;c) se i militari erano provvisti di salva

gente;d) se risultano precise responsabilità di

comandanti a vari livelli.(3 -00535)

LANDOLFI, SPINELLI. ~ Ai Ministri del-l'mdustria, del commercio e dell' artigianatoe delle partecipazioni statali. ~ CO'nsltatatala situazione di crisi che si è venuta a de-terminare nel1a GIP di Gaeta, del gruppo« Monti », specie in seguito agLi ultimi svi-luppi della crisi energetica;

raVV'isata la necessità di una razionaliz-zazione di tutto H settore, allo scopo di ga-rantire una proficua utilizzazilOIle degli im-pianti esistenti e di evitare il deterioramen-to degli stes,si, ill cui costo costituirebbe unaperdita irrimemabi1e per la città e la Re-gione;

rilevato che da circa 4 anni le forzepolitiche e sindacali hanno promosso unaazione nei confronti del Governo per la de-finitiva soluzione di questi problemi, nel-l'mteresse del Paese e dei lavoratori;

considerato che il persistere di atteggia-menti dilataTi aggraverà sempre più il pro-blema,

.

gli interroganti chiedono al Governo comeintende dare sollecita e defi.nitiva soluzioneai suddetti problemi, pO'sto che la questionerientra nel più generale problema del rias-setto prodUlttivo del settore della raffinazio-ne petrolifera.

(3 - 00536)

SANTALCO, CALARCO, GENOVESE. ~

Al Presidente del Consiglio dei mini'Stri edat Ministri dell'industria, del commercio ede;ll'artigianato, delle partecipazioni statalie del lavoro e della previdenza sociale. ~Per sapere:

quali provvedimenti immediati ill Gover-no intende adottare per risolvere il proble-ma del blocco di ogni attività deJla «Raffi-neria Mediterranea» di Milazzo, che deter-mina }a odsi economica della provinda diMessina ed il ccmseguente licenziamento dicirca 2.000 lavoraJtori, legati aHa sorte dellapredetta industda;

se non ritiene di dover convocare conla massima urgenza i parlamentari della pro-vinda di Messina ed i rappresentanti dellaRegione sid-liana, dell'Amministrazione co-munale di Milazzo e dei ,sindacati per l'esa-me deUa grave situazione.

(3 - 00537)

BAUSI, BOMPIANI, JERVOLINO RUSSORosa, RIGGIO, ROSI. ~ Al Ministro delleposte e delle telecomunicazioni. ~ Per co-noscere quali interventi intenda effettuareper evitare il ripetersi di trasmissioni tele-visive quale quella dell'attore Benigni deJgiorno 9 febbraio 1980, che, con espressionivolgari ed irriguardose nei confronti del Pon-tefice, reca offesa alla dignità che deve pre-siedere ill servizio pubblico della RAI-TV, eche anche per tale sua natura non può, nèdeve, diventare megafono di turpiloquio.

(3 - 00538)

MIRAGLIA, ZAVATTINI, TALASSI GIOR-GI Renata, SASSONE, SESTITO. ~ Al Mini-stro dell'agricoltura e delle foreste. ~ Persapere come intende rimediare alla grave ca-renza finanziaria della Cassa per la forma-zione e l'ampliamento della proprietà conta-dina, la quale, potendo disporre nei pros-simi 3 anni di fondi per circa 20 miliardiall'anno, non riesce a far fronte a tutte lerichieste di intervento per l'acquisto di ter-reni già inoltrate (per oltre 100 miliardi nel1979) ed a quelle successive.

Si fa presente che l'inadeguatezza di dispo-nibilità finanziarie da parte della Cassa ri-salta ancor più, sia in rapporto alla lievita-

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Senato della Repubblica ~ 4744 ~ VIII Legislatura

88a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO 11 FEBBRAIO 1980

zione delle quotazioni dei beni fondiari ~

conseguente al deprezzamento del valore del-la lira, per cui si riduce con il tempo, a pa..rità di assegnazione di finanziamenti, l'entitàdei terreni oggetto di transazioni ~ sia co-me effetto dell'approvazione di un recenteprovvedimento legislativo che ha esteso me-ritoriamente ad altri importanti soggetti, fionora esclusi, quali le cooperative agricole,la possibilità di accedere ai finanziamentipubblici per l'acquisto di terreni, con il ri-sultato che aumenteranno progressivamentele richieste di interventi e, di riflesso, lostato deficitario della Cassa.

(3 -00539)

Interrogazionicon richiesta di risposta scritta

CARLASSARA, ANGELIN, FLAMIGNI,MARGOTTO. ~ Al Ministro dell'interno. ~

Per sapere:in base a quali normative .il Comando del

raggruppamento di pubblica sicurezza di Ve.nezia non ha conces-so la caserma «SantaChiara» per un'assemblea indetta dai lavo-ratori della polizia per il28 gennaio 1980, alle16,30;

se corrisponde a verità che l'iniziativa delsuddetto Comando è stata sollecitata dal pre-fetto di Venezia;

se il Ministro non ritiene almeno inop.portuno che con iniziative di tale genere sicreino possibili tensioni nel Corpo di pubbli-ca sicurezza;

quale azione intende svolgere perchèquestioni simHi non debbano ripetersi.

(4 -00803)

SPINELLI. ~ Al Ministro di grazia e giu-stizia. ~ Per conoscere quando verrannoportate a termine le pratiche relative allanomina del titolare alla Pretura di PoggioMirteto (RIeti).

L'interrogante non nasconde la sua preoc-cupazione per l'attuale situazione di stallodovuta alla vacanza pretorile. I ritardi nel-l'iter dei dibattimenti causano disagi e dan-ni anche economiJCi alle popolazioni del man-damento e si teme, inoltre, che il forzato

ridotto funzionamento possa essere preso apreteSito per una ventilata soppressione dellaPretura, malgrado la dimostrata convenien-za del suo mantenimento.

(4 -00804)

ROMEO, MIRAGLIA, PANICO, CAZZATO,FRAGASSL ~ Al Ministro delle poste e delletelecomunicazioni. ~ Premesso che 10 svi-

luppo socio-economico e tUrFstico deHà Pu-glia richiede nuove ed adeguate strutturetecnico-sociali di cui La comunità della re.gione possa avvalersi anche per l'esigenza dirapidi collegamenti internazionali, gli inter-roganti chiedono di conoscere quale azioneintende svolgere il Ministro affinchè l'Azien-da di Stato per i servizi telefonici ~ in ana-logia a quanto ha fatto nella città di Bari ~

provveda all'istituzione di nuovi posti tele-fonici pubblici statali nei capoluoghi di Ta-ranto, Brindisi, Leece e Foggia.

(4 - 00805)

ORIANA, GIUST, FALLUCCHI, FORNI,DE ZAN. ~ Al Ministro della difesa. ~ Re-

centi articoli pubblicati sulla stampa nazio-nale (ad esempio «Il Messaggero» del 14gennaio 1980) e numerose lettere pervenutedalla Lega degli obiettori di coscienza par-lano di pessime condizioni igienico-sanitarieesistenti nelle Carceri militari di Gaeta e diviolazione dei diritti fondamentali dei dete-nuti.

Tali notizie hanno avuto vasta diffusionee destano preoccupazioni nell' opinione pub-blica.

Si chiede, pertallto, di conoscere quale siala reale situazione di vita nelle suddette car-ceri, con particolare riferimento ai program-mi intesi a migliorare le sistemazioni logi-stiche ed igieniche.

(4 - 00806)

D'AMICO. ~ Al Ministro dei lavori pub-blici. ~ Premesso:

che nel programma dell'eserci~io 1970,predi'Sposto ai sensi della legislazione vigen-te dai Provveditorato alle opere pubblichedi L'Aquila, in Abruzzo, ri'scltavano inclusilavori per la straordinaria manutenzione del-la chiesa di San Donato di Oasalanguida;

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Senato de.lla Repubblica ~ 4745 ~ VIII Legisla£ùra

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA. RESOCONTO STENOGRAFICO

che la Sopri.ntendenza ai monumenti edaile gallerie di quel1a regione, tenuta ad espri-mere il proprio parere sulla perizia tecnicaall'uopo elaborata, a quanto è dato di sapere,vi ha provveduto con nota n. 551 del 27 gen-naio 1976. indirizzata al Genio oivile diChieti;

che in seguito ~ ovviamente per i ritar-di regi1strati dalla stessa perizia nelle suetraversie tra i. diversi ufHci ~ il finanzia-mento disponibilé nel 1970 è andato in pe-renzione;

che la situazione di precarietà dell'im-mobile, a sanare la quale nel 1969-70 si)n-tese di dover far fronte con una previsionedi spesa risultata inutilizz<ata, è oggi perve-nuta a tale stato di degrado da costringereil sindaco di quel comune ad emettere ordi-nanza di chiusura dell'edificio per garanti-re la pubblica incolumità;

che esistono oggi ragioni di fatto cherichiedono iniziative urgenti e non più pro-crastinabili,

l'interrogante chiede di conoscere le dispo-srizioni che il Ministro ~ntende dare ancheperchè si riparino i guasti maggiori derivaltidal ritardo di interventi da anni ritenuti ne-cessari.

(4 - 00807)

D'AMICO. ~ Al Ministro dell'industria,del commercio e dell' artigianato. ~ Pre-messo:

che da anni in Abruzzo, nell'area di VillaMartelli di Lanciano, risultano vincolati ter-reni agricoli in conseguenza di ricerche mi.nerarie colà condotte ed apparse positive,per cui vi sono stati aperti i pozzi Lancia-no-l e Lanciano-2, concessi in coltivazioneall'AGIP;-

che, a quanto è dato di sapere, in effettii predetti pozzi sarebbero improduttivi oscarsamente produttivi, per cui l'AGIP nonmostra interesse a far uso della concessionedi cui è titolare;

che perciò si sarebbe ravvisata l'oppor-tunità della loro chiusura e che richiesteautorizzative in proposito sono state ripetu-tamente fatte al Ministero da parte dell'Uf.ficio nazionale minerario per gli idrocar-burl;

che ovvie ragioni di sicurezza, da unaparte, e l'esigenza di eliminare vincoli equi-valenti ad espropri di fatto, dall'altra, indur-rebbero a tempestive decisioni,

l'interrogante chiede di conoscere le de-terminazioni cui si intende pervenire, solle-citandole nel senso prospettato dall'Ufficiosopra citato.

(4 - 00808)

FORNI. ~ Al Ministro del tesoro. ~ Persapere se è a conoscenza della grave situa-zione organizzativa della Direzione provin-ciale del tesoro di Coma.

Di fronte all'aumento del carico di lavoro,a seguito anche del decentramento dellosvolgimento di alcune pratiche alle Direzio-ni provinciali, l'organico si rivela insuffi-ciente. Esso. infatti, risulta così composto:23 impiegati di molo, 2 dei quali sarannocollocati a riposo nel maggio 1980, 3 impie-gati distaccati dal Provveditorato agli studidi Coma, 1 impiegato distaccato da un entesoppresso e 12 impiegati precari assunti conla legge n. 285.

E evidente che, nonostante l'impegno deidipendenti, le pratiche non possono essereportate a termine in tempi brevi. I ritardihanno creato e continuano a creare nume-rosi di<;agi agli utenti, e in particolare aipensionati, che hanno manifestato più volteil loro giustificato malcontento.

L'interrogante chiede, pertanto, di cono-scere quali provvedimenti si intendono adot-tare per coprire urgentemente i posti giu-ridicamente vacanti a seguito degli avvenuticollocamenti a riposo e dei trasferimenti,nonchè per adeguare 1'organico alle realinecessità dell'Ufficio.

Si sottolinea l'urgenza dell'intervento dalmomento che l'agitazione del personale ~

che non svolgerà piÙ dallO febbraio 1980funzioni per le quali non è tenuto dallo sta-to giuridico in vigore ~ è destinata ad ac-crescere i disagi degli utenti.

(4 -00809)

MIRAGLIA, POLLASTRELLI. ~ Al Mini-stro delle finanze. ~ Premesso:

che, a causa della diffidle reperibilità dimoduli per le dichiarazioni di inizio di atti-

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Senato della Repubblica ~ 4746 ~ VIII Legislatura

11 FEBBRAIO198088a SEDUTA ASSEMBLEA -RESOCONTO STENOGRAFICO

vità ai fini dell'IV A, molte organizzazioniprofessionali agricole si trovano di frontea:ll'impossibilità di fornire adeguata assisten-za ai coltivatori nel rispetto del termine del30 gennaio;

che gli Uffici provinciali IVA, sforni-ti dei nuovi moduli di inizio attività ad usomeccanografico, su istruzione del Ministeronon accettano più le domande sui vecchi mo-delli o qualsiasi altra forma di dichiara-zione;

che molte sono le aziende che nel 1979hanno superato i 10 milioni di volume diaffari e che il tempo utile per provvederealla soluzione dei problemi suesposti è breve,

gli interroganti, facendo propria la segna-lazione fatta in proposito dalla «Confcolti-vatori» nazionale, chiedono che gli UfficiprovinciaJli dell'IV A vengano al più prestoforniti di nuovi modelli meccanografici eche venga decretato lo spostamento al 29febbraio del termine per la presentazionedelle dichiarazioni di inizio attività.

(4-00810)

Ordine del giornoper le sedute di martedì 12 febbraio 1980

P RES I D E N T E. Il Senato torne-rà a riunirsi oggi, martedì 12 febbraio, indue sedute pubbliche, La prima alle ore 9,30e la seconda alle ore 16,30 ~ anzichè alleore 10 e alle ore 17 come previsto dal calen-dario dei lavori dell'Assemblea ~ con ilseguente ordine del giorno:

L Seguito deLla discussione del disegno dilegge:

Delega al Governo per il riordinamentodella docenza universitaria (626) (Appro-vato dalla Camera dei deputati).

II. Disoussione dei disegni di legge:

Conversione in legge del decreto-legge30 dicembre 1979, n. 662, recante normeper l'attività gestionale e finanziaria deglienti locaLi per l'anno 1980 (642).

Norme particolard in materia di finanzalocale (332).

COSSUTTA ed altri. ~ Provvedimenti

per la finanza locale per il 1980 (446).

CIPELLINI ed altri. ~ Provvedimenti

generaLi e particolari per la finanza locale1980 (486).

~ e della peti2Jione n. 35.

III. D:i!SlCUssionedel disegno di legge:

Conversione in legge, con modificazioni,del decreto~legge 15 dicembre 1979, n. 626,concernente norme per l'attuazione delcoordinamento delle forze di polizia (7.14)(Approvato dalla Camera dei deputati).

La seduta è tolta (ore 0,55 di martedì 12febbraio).

Dott. PAOLO NALDINIConsigliere preposto alla direzione delServizio dei resoconti parlamentari