Senato Accademico 9 marzo 2017 1. Comunicazioni:...

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Senato Accademico 9 marzo 2017 La seduta inizia alle 9:15 NOTA: Il punti dell’odg contrassegnati con * non prevedono attività in seduta. 1. Comunicazioni: 1.0 Viene distribuita in cartaceo la circolare MIUR n.2682 del 27/02/2017 con le ultime disposizioni in tema di personale e reclutamento per l’anno 2017 che recepiscono il quadro normativo come esce dal decreto “Mille proroghe”. Per il quadro normativo 2017 si ricorda che l’ammontare dei Punti Organico al livello di sistema nazionale da ripartire nell’anno 2017 sarà pari all’80% dei Punti Organico relativi alle cessazioni avvenute nel corso dell’anno 2016. Come per il 2016 l’attribuzione ai singoli atenei dipenderà dagli indici di bilancio. Da adesso le posizioni di RTD-a non comportano addebito alcuno di punti organico agli atenei. Si fissano inoltre le scadenze per l’inserimento dei dati nella banca dati PROPER. In particolare, si sollecita al completo utilizzo dei punti organico residui degli anni passati, e il corretto impiego dei punti destinati da piani straordinari (piano ordinari e RTDB). Il Direttore Grasso relazione sulla situazione: Unipi non avrà problemi a rispettare tali scadenze, date le manovre in atto. Vi sono ancora da impiegare alcuni punti relativi al piano RTDB, che risultano vincolati a tale destinazione. Per quanto riguarda il rapporto nuovi RTDB per nuovi professori ordinari, Grasso ricorda che inizialmente il rapporto consigliato era 1:1, mentre a regime dovrà essere 1:2, ma per adesso la circolare fissa la percentuale al 65%. Per questo motivo forse dovremo bandire 1 o 2 posizioni in più di RTDB. Petronio chiede se nel rapporto nuovi RTDB/PO contribuiscono le posizioni acquisite per bandi Rita Levi Montalcini. Grasso risponde in modo affermativo. Unipi ha finora rispettato il vincolo del 20% delle risorse destinate ad esterni. In futuro, nel computo del 20% delle risorse destinate agli esterni non si devono considerare, pro quota, gli incentivi ministeriali. Fra le altre novità normative vi è una più precisa definizione di chi si ritiene come esterno ai fini del vincolo e degli incentivi ministeriali: 1) può essere considerato esterno chi ha in precedenza avuto solo un contratto di insegnamento con l’ateneo, 2) non può considerarsi esterno chi ha prestato servizio in precedenza per l’ateneo in virtù di una convenzione ai sensi dell’art 6, comma 11 della 240/10. Altre novità normative: non vi è più il controllo preventivo della corte dei conti sui contratti cococo, non vi è più il vincolo di spesa per la formazione del personale TA, il fondo per la premialità può essere incrementato a valere sia su fondi conto- terzi sia su fondi comunitari con incentivi specifici ai docenti e al personale TA coinvolti. Inoltre le chiamate di interni abilitati in seguito a procedura valutativa (art.24 – 240/2010) sono possibili fino al 31/12/2019, ma fino aun 50% dei punti organico utilizzati per il reclutamento dei professori. La comunicazione è uno spunto per il Rettore per ricordare che sta andando avanti l’iter per definire le regole del nuovo fabbisogno e la distribuzione dei punti organico. Dopo la riunione della commissione personale del 3 marzo 2017, nella quale sono state proposte in via preliminare le linee di definizione del fabbisogno e la distribuzione dei punti organico, l’iter proseguirà in senato accademico il 21 aprile, quando saranno deliberati i criteri finali per definire il fabbisogno del prossimo triennio. Il CdA successivo andrà poi a distribuire i punti organico per le operazioni del 2017. Il Rettore ricorda che ai direttori di dipartimento sarà inviata una lettera informativa su criteri di fabbisogno, costo in punti organico delle diverse operazioni (incentivate e non) e ripartizione delle risorse. Sarà inoltre richiesto, per metà aprile, un elenco delle operazioni che il singolo dipartimento vuole proporre al CdA, con gli SSD e il tipo di posizione (PO, PA, RTDB, RTDA) e l’ordine di priorità, accompagnandola con la motivazione (sofferenza didattica o di ricerca). Si chiederà inoltre se, per la posizione richiesta, si vuole chiamare dall’esterno o dall’interno e se si vuole ricorrere all’ art.24 o art.18. L’elenco deve riguardare una programmazione a medio termine,

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Senato Accademico 9 marzo 2017

La seduta inizia alle 9:15

NOTA: Il punti dell’odg contrassegnati con * non prevedono attività in seduta.

1. Comunicazioni:

1.0 Viene distribuita in cartaceo la circolare MIUR n.2682 del 27/02/2017 con le ultime disposizioni in tema

di personale e reclutamento per l’anno 2017 che recepiscono il quadro normativo come esce dal decreto

“Mille proroghe”. Per il quadro normativo 2017 si ricorda che l’ammontare dei Punti Organico al livello di

sistema nazionale da ripartire nell’anno 2017 sarà pari all’80% dei Punti Organico relativi alle cessazioni

avvenute nel corso dell’anno 2016. Come per il 2016 l’attribuzione ai singoli atenei dipenderà dagli indici di

bilancio. Da adesso le posizioni di RTD-a non comportano addebito alcuno di punti organico agli atenei. Si

fissano inoltre le scadenze per l’inserimento dei dati nella banca dati PROPER. In particolare, si sollecita al

completo utilizzo dei punti organico residui degli anni passati, e il corretto impiego dei punti destinati da

piani straordinari (piano ordinari e RTDB). Il Direttore Grasso relazione sulla situazione: Unipi non avrà

problemi a rispettare tali scadenze, date le manovre in atto. Vi sono ancora da impiegare alcuni punti

relativi al piano RTDB, che risultano vincolati a tale destinazione. Per quanto riguarda il rapporto nuovi

RTDB per nuovi professori ordinari, Grasso ricorda che inizialmente il rapporto consigliato era 1:1, mentre a

regime dovrà essere 1:2, ma per adesso la circolare fissa la percentuale al 65%. Per questo motivo forse

dovremo bandire 1 o 2 posizioni in più di RTDB. Petronio chiede se nel rapporto nuovi RTDB/PO

contribuiscono le posizioni acquisite per bandi Rita Levi Montalcini. Grasso risponde in modo affermativo.

Unipi ha finora rispettato il vincolo del 20% delle risorse destinate ad esterni. In futuro, nel computo del

20% delle risorse destinate agli esterni non si devono considerare, pro quota, gli incentivi ministeriali. Fra le

altre novità normative vi è una più precisa definizione di chi si ritiene come esterno ai fini del vincolo e degli

incentivi ministeriali: 1) può essere considerato esterno chi ha in precedenza avuto solo un contratto di

insegnamento con l’ateneo, 2) non può considerarsi esterno chi ha prestato servizio in precedenza per

l’ateneo in virtù di una convenzione ai sensi dell’art 6, comma 11 della 240/10. Altre novità normative: non

vi è più il controllo preventivo della corte dei conti sui contratti cococo, non vi è più il vincolo di spesa per la

formazione del personale TA, il fondo per la premialità può essere incrementato a valere sia su fondi conto-

terzi sia su fondi comunitari con incentivi specifici ai docenti e al personale TA coinvolti. Inoltre le chiamate

di interni abilitati in seguito a procedura valutativa (art.24 – 240/2010) sono possibili fino al 31/12/2019,

ma fino aun 50% dei punti organico utilizzati per il reclutamento dei professori.

La comunicazione è uno spunto per il Rettore per ricordare che sta andando avanti l’iter per definire le

regole del nuovo fabbisogno e la distribuzione dei punti organico. Dopo la riunione della commissione

personale del 3 marzo 2017, nella quale sono state proposte in via preliminare le linee di definizione del

fabbisogno e la distribuzione dei punti organico, l’iter proseguirà in senato accademico il 21 aprile, quando

saranno deliberati i criteri finali per definire il fabbisogno del prossimo triennio. Il CdA successivo andrà poi

a distribuire i punti organico per le operazioni del 2017. Il Rettore ricorda che ai direttori di dipartimento

sarà inviata una lettera informativa su criteri di fabbisogno, costo in punti organico delle diverse operazioni

(incentivate e non) e ripartizione delle risorse. Sarà inoltre richiesto, per metà aprile, un elenco delle

operazioni che il singolo dipartimento vuole proporre al CdA, con gli SSD e il tipo di posizione (PO, PA,

RTDB, RTDA) e l’ordine di priorità, accompagnandola con la motivazione (sofferenza didattica o di ricerca).

Si chiederà inoltre se, per la posizione richiesta, si vuole chiamare dall’esterno o dall’interno e se si vuole

ricorrere all’ art.24 o art.18. L’elenco deve riguardare una programmazione a medio termine,

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comprendendo una serie di posizioni che possono ammontare fino a circa il doppio dei punti organico

previsti per il 2017.

1.1 Il Presidente informa che è pervenuta la nota ministeriale n. 5227 relativa alla conferma

dell’accreditamento per l’anno accademico 2017/2018 per i corsi già esistenti nell’anno accademico

2016/2017, che si basa su l’analisi ex-post dei requisiti. La nota sottolinea come per l’a.a. 201/2018 non

sarà necessario attendere il DM di conferma dell’accreditamento iniziale del corso ma si dovrà solo fornire

le informazioni richieste nella SUA-CdS necessarie a soddisfare i requisiti di trasparenza e a verificare il

permanere dei requisiti di docenza del corso. Per la verifica del possesso del requisito di docenza per

l’accreditamento iniziale e periodico dei corsi di studio si fa riferimento agli indicatori relativi alla docenza e

agli studenti, calcolati con riferimento al quadro Didattica erogata della SUA. Per la conferma

dell’accreditamento iniziale per l’a.a. 2017/2018 dei corsi già attivati nell’a.a. 2016/2017 viene quindi

effettuata la verifica del possesso dei requisiti di docenza degli stessi nel corrente a.a. 2016/2017. Nel caso

in cui, a seguito di tale verifica, si evidenziassero “corsi con carenza di docenza”, entro il 13 marzo 2017 gli

Atenei sono tenuti a sanare le situazioni facendo riferimento alla didattica erogata nell’a.a. 2016/17.

1.2 Il Presidente comunica che a decorrere dal 1 marzo 2017 e fino al 31 dicembre 2018 è stato affidato al

sig. Davide Guadagni l’incarico di portavoce del Rettore dell’Università di Pisa, così come individuato e

disciplinato nella Legge n. 150/2000. Il sig. Guadagni avrà il compito di coadiuvare il Rettore nei rapporti di

carattere politico-istituzionale con gli organi di informazione, gli enti e le istituzioni del territorio.

1.3 Il Presidente comunica che l’Ateneo grazie alla stretta collaborazione tra la Direzione Servizi Informatici

e amministrazione digitale, la Direzione Didattica e il Presidio della Qualità, raccogliendo anche le

segnalazioni dei rappresentanti degli studenti volte a segnalare persistenti difficoltà di accesso ai

programmi di esame, ha avviato un progetto di inserimento dei programmi di esame in un unico data

center gestito a livello centrale, estendendo al portale già in uso per l’iscrizione agli esami di profitto e per

la valutazione della didattica (esami.unipi.it) nuove funzioni che tendono ad uniformare le modalità di

definizione, di inserimento e di modifica dei programmi. L’obiettivo è quello di: a) creare un unico sito nel

quale inserire i programmi facilitandone l’accesso (per gli studenti, per la compilazione delle Schede SUA-

Cds, per i siti web, open data etc.); b) adeguare i programmi di insegnamento alle specifiche richieste

dall’Anvur, soprattutto per quanto riguarda i risultati di apprendimento attesi; c) fare convergere queste

informazioni con quanto già reso disponibile nell’ECTS Catalogue (versione in inglese dei programmi degli

insegnamenti), per agevolare l’accreditamento annuale Label. È una operazione importante per quando

avremo la visita dei CEV-ANVUR. Il nuovo sistema è stato sperimentato dai dipartimenti di Area 5 (Civiltà e

Forme del sapere e Filologia, Letteratura e Linguistica, da Informatica umanistica e da alcuni corsi con

preiscrizione di Farmacia) ed è già operativo accedendo dalla pagina backoffice esami e cliccando su

Programmi di esame. I campi di compilazione sono più numerosi del passato, ma non sono tutti obbligatori;

la visione dello studente resta comunque semplificata rispetto all’interfaccia del docente. È già stata

predisposta una guida all’uso e ogni campo della scheda del programma è corredato da note informative e

esempi di compilazione. Petronio: molte finestre, si chiede se si possa limitare il numero di finestre

obbligatorie. Da Pozzo: ci si trova bene perché molte finestre non sono obbligatorie e l’inserimento è facile.

1.4 Il Presidente informa che l’Agenzia Nazionale Erasmus+ ha concluso la valutazione del Rapporto finale

sulla mobilità Erasmus+ 2015/16 predisposta dal Settore Internazionalizzazione che, in base a criteri

qualitativi, ha ottenuto il punteggio di 95/100. In tal modo l’Università di Pisa si colloca tra le top

Institutions italiane, su un totale di 210 Istituzioni che partecipano al Programma Erasmus+.

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1.5 Il consiglio degli studenti ha fatto notare che è stata approvata dalla camera il 21 marzo la giornata della

memoria per le vittime di mafia. D’Alò commenta favorevolmente e chiede che si promuovano iniziative in

merito. Rettore: a Unipi vi è un master su antimafia da anni, con docenti prestigiosi come Piercamillo

Davigo, Don Luigi Ciotti, Raffaele Cantone. Incaricherà il coordinatore del master di organizzare iniziativa in

merito.

2. Approvazione verbali:

2.1. Verbale del Senato accademico del 23 febbraio 2017: approvato.

3. Ratifica decreti:

3.1. Si ratifica il Decreto Rettorale 27 febbraio 2017, n. 9677/213, con il quale è stata approvata la

presentazione della candidatura all’avviso pubblicato dalla Regione Toscana nell’ambito del Por Fse 2014-

2020, ai fini dell’individuazione dei soggetti attuatori dell’offerta di Istruzione Tecnica Superiore (ITS)

attraverso i due progetti ITS PROBIT 2.0 e SOFT-SYSTEMTECH riferiti, rispettivamente, all’area tecnologica

“Nuove tecnologie per la vita” e all’area tecnologica “Tecnologie dell’informazione e della comunicazione”.

3.2. Si pone in votazione la ratifica del Decreto Rettorale 27 febbraio 2017, n. 9679/214 relativo alla

sottoscrizione dell’Intesa tra la Regione Toscana, le parti sociali, in Atenei toscani e I'Ufficio Scolastico

Regionale della Toscana sulle Modalità operative per la realizzazione dei percorsi in apprendistato nel

sistema duale, di cui al d.Igs. 15 giugno 2015, n. 81. Il Rettore informa che Unipi si è trovata di fronte ad un

atto già deciso in Regione Toscana. Corti chiede un supplemento di indagine e un eventuale richiesta di

intervento presso Regione Toscana, viste le criticità a cui l’intesa potrebbe portare. Albano critica la legge

su apprendistato su cui si basa l’intesa, che prevede come le ore di formazione siano pagate al 10% della

retribuzione regolare. Il Rettore rassicura che il protocollo sottoscritto non implica che Unipi sia costretta

ad attivare l’iniziativa e informa che ha incaricato gli uffici di approfondire le possibili criticità. Il decreto è

approvato con 5 voti contrari e 4 astenuti.

4. Statuto e regolamenti:

4.1 Si portano in approvazione alcune modifiche al regolamento generale di Ateneo, già oggetto di

discussione in precedenti sedute e frutto dell’apposito Tavolo tecnico, costituito da alcuni componenti del

Senato Accademico (per il settore 1 Caboara), da prorettori e da funzionari dell’Amministrazione. Si

rimanda al file allegato per maggiori dettagli. In sintesi:

- art. 35: è aggiunto il comma 3 per una migliore definizione della procedura relativa all’elezione dei

componenti interni e alla designazione dei componenti esterni del Consiglio di Amministrazione;

- Sistema Bibliotecario di Ateneo art. 138 e seguenti: sono introdotte alcune modifiche per il miglior

funzionamento della struttura, tra le quali l’istituzione di un comitato tecnico che supporti il coordinatore

organizzativo, con funzioni consultive;

- Sistema Museale di Ateneo, art. 148 e seguenti: è proposta una nuova articolazione interna incentrata sui

Musei, anziché sui poli museali, ed è introdotta la figura del direttore di museo, con funzioni di iniziativa e

di promozione, nominato dal rettore sentite le aree culturali di riferimento fra i docenti dell’ateneo in

regime di tempo pieno – inoltre non vi è più l’obbligo di individuare i dipartimenti di riferimento per i

Musei;

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- Sistema informatico Dipartimentale, art. 158 e seguenti: è proposta un’articolazione più snella, incentrata

sul Presidente e sul Comitato, composto dal presidente del SID che lo presiede, dal Direttore, o un suo

delegato, di ciascun Dipartimento e Centro di Ateneo, dal Presidente, o suo delegato, del Sistema

Bibliotecario di Ateneo e del Sistema Museale di Ateneo, da due rappresentanti eletti del personale

tecnico-amministrativo della competente struttura dirigenziale della direzione generale e da due

rappresentanti degli studenti designati dal consiglio degli studenti.

Per i Centri di Ateneo e i Sistemi di Ateneo si introduce la possibilità di conferire la carica, rispettivamente,

di Direttore e di Presidente anche ai ricercatori. Inoltre, si propone che la durata del relativo mandato sia

stabilita nel decreto rettorale di nomina e termini con il mandato del rettore.

Si apre la discussione e vengono proposte modifiche/emendamenti. La rappresentanza studentesca chiede

che venga normata, al livello di regolamento generale, la modalità di richiedere assemblee all’interno dei

dipartimenti (sembra che solo 9 dipartimenti su 20 lo prevedano). Chiede inoltre che si preveda una

rappresentanza studentesca anche nel corsi di laurea di nuova istituzione, da designare dal consiglio degli

studenti o dai rappresentanti degli studenti nel dipartimento di afferenza. Nei centri interdipartimentali che

non prevedono elezioni dei rappresentanti degli studenti, chiede che i rappresentanti siano nominati dal

consiglio degli studenti. Infine chiede di mantenere in carica i rappresentanti che, a causa della decadenza,

vedono perdere il loro status giuridico per pochi giorni fino all’immediata immatricolazione: si tratta di una

richiesta di deroga al regolamento che prevede per tutte le cariche che lo status posseduto al momento

dell’elezione vada mantenuto per l’intero mandato. Il Rettore appoggia tutte le richieste. Capaccioli

propone una serie di emendamenti puntuali: a) si apprezza il fatto che “professore” sia stato sostituito

ovunque con "docente in ruolo a tempo pieno", consentendo quindi ai ricercatori pari dignità, ma all'art.

109 si segnala che per il vicepresidente è rimasta la indicazione di “professore”; b) si chiede per omogeneità

che tutte le figure docenti che possono ricoprire un ruolo (sia in comitato di indirizzo e controllo, sia nei poli

bibliotecari) devono essere "in ruolo a tempo pieno" (art. 140, 145 e 160); c) si chiede che in qualche modo

(art. 142 e 143) sia menzionata l'esistenza dell'ufficio centrale di coordinamento dello SBA, infatti più della

metà del bilancio di SBA è e deve essere gestito centralmente, a causa dei servizi e abbonamenti

centralizzati, inoltre la non menzione della struttura centrale SBA veniva vista come una criticità dall’ufficio

legale di ateneo per una sua definizione nel regolamento di funzionamento dello SBA. Da Caprile propone

emendamenti all’art 127 comma 6 (almeno un rappresentante TA), art 145 – d (rappresentanti TA per sedi

in caso di sedi distaccate), art 145 comma 4 (sostituire “responsabili delle biblioteche del polo stesso” con

“i responsabili delle unità organizzative”). Il Rettore accoglie le proposte e propone alla prorettrice De

Francesco di approntare la revisione formale del testo. Si pone in votazione il regolamento emendato, con

l’eccezione della questione relativa all’allegato 6 – poli SBA, la cui discussione viene affrontata a parte.

Viene approvato all’unanimità. Vengono inoltre approvate le tabelle con l’elenco dei Musei facenti parte

del polo museale. Il Senato Accademico dà mandato al Rettore di adeguare le norme transitorie a seguito

dell’approvazione delle proposte di modifica, e di avviare tutte le attività finalizzate a dare attuazione alle

modifiche del Regolamento. Le modifiche al regolamento, secondo quanto previsto dall’art. 6 della legge n.

168/89, saranno sottoposte al controllo ministeriale di legittimità e merito1.

Inizia la discussione relativa alla composizione dei Poli SBA (allegato 6 del regolamento generale). La

componente studentesca chiede che la biblioteca di economia sia trasferita dal polo 1 (attualmente Scienze

Agrarie - Economia - Veterinaria) al 2 (Giurisprudenza e Scienze Politiche). Bianchi Martini rileva che il

dipartimento di Economia e Management è multidisciplinare: nonostante la vicinanza culturale con Scienze

Politiche e Giurisprudenza, alcune aree economiche sono più vicine alle scienze pure ed applicate. Rileva

inoltre che la collaborazione con scienze agrarie funziona. Si chiede una deroga al principio di aggregazione

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su base disciplinare. I Dipartimenti di Giurisprudenza e Scienze Politiche sono d’accordo al mantenimento

dei poli attuali ma non sono contrari nemmeno allo spostamento di Economia al polo 2. Tognetti rileva che

nel polo 1 vi siano difficoltà per Veterinaria e non ci sia buona collaborazione come fra Economia e Agraria,

nonostante affinità disciplinari con quest’ultima. Si propone di rimanere insieme nel polo 1 ma affrontando

i problemi di Veterinaria, preso atto che c’è una volontà comune di lavorare tutti insieme per risolvere le

criticità. Lorenzini invita a non cambiare la composizione del polo 1 e a impegnarsi per risolvere i problemi.

Caboara nota che, mentre Economia ha i suoi SSD tutti in area 13, Agraria e Veterinaria condividono molti

SSD nelle stesse aree. Se ci sono evidenti diversità culturali i piccoli problemi diventano grandi, semplificare

la struttura aiuta il funzionamento. Dal Canto invita ad attendere e considerare tutte le opzioni, visto che le

tabelle dell’allegato 6 si possono modificare in ogni momento. Da Caprile rileva come dal dialogo con il

personale bibliotecario sia emerso un percorso in questi ultimi anni: all’inizio della riforma i poli sono stati

percepiti come imposizioni, poi il personale bibliotecario, consapevole delle criticità, si è adeguato al nuovo

sistema. I problemi attuali non si possono risolvere in tempi brevi con nuove imposizioni dall’alto. Se si

trova equilibrio nel polo 1 e non si va a perturbare il quadro è meglio.

Il Direttore Grasso, in vista di una futura definizione dell’allegato 6, suggerisce che nell’art.144 si possa

prevedere una norma transitoria con le aggregazioni attuali e poi eventuali revisioni in seguito. Il Rettore

suggerisce di rimodulare in modo più generico il passo che prevede per i poli il criterio di aggregazione

scientifica. Adesso si parla di “affinità disciplinare”, che impedirebbe di fatto l’attuale aggregazione del Polo

1. Dopo varie proposte si trova un accordo per la modifica in “affinità scientifico-culturali” il criterio

principale per l’aggregazione nei poli. Inoltre nel regolamento generale che sarà inviato a MIUR non

saranno presenti le tabelle di SBA e SMA che potranno essere definite da successive delibere del Senato

Accademico. I poli SBA rimangono, per adesso, nella configurazione attuale. Il regolamento è approvato

all’unanimità.

4.2. Regolamento per l'assunzione di tecnologi a tempo determinato, ai sensi dell'art. 24 bis delta legge

30 dicembre 2010, n. 240 - Approvazione;

Viene presentato il testo del regolamento per l’assunzione di tecnologi a tempo determinato, ai sensi

dell'art. 24 bis della legge n. 240/2010 (si veda allegato). Il detto articolo disciplina la figura del “tecnologo”

nelle competenze, le attività, le procedure selettive, il regime giuridico e il trattamento economico. Il

regolamento:

1) individua le competenze del tecnologo, che deve essere chiamato a svolgere compiti di particolare

contenuto tecnico e professionale e attività di natura amministrativa strettamente connesse alla gestione

del progetto al quale è chiamato a collaborare e distingue tra le figure di primo e secondo livello;

2) disciplina le procedure di reclutamento e la natura del rapporto che si instaura con l’ateneo, che è un

rapporto di lavoro a tempo determinato di durata non inferiore a 18 mesi, con contratto prorogabile per

una sola volta e per un massimo di ulteriori tre anni. La durata complessiva non potrà superare i cinque

anni. Il rapporto di lavoro potrà essere sia a tempo pieno (36 ore) sia a tempo parziale, regolato dal

contratto di lavoro e dalle disposizioni vigenti in materia di lavoro subordinato, anche per quanto attiene al

trattamento fiscale, assistenziale e previdenziale previsto per i redditi da lavoro dipendente. In nessun caso

il rapporto di lavoro potrà eccedere i limiti di legge, né potrà trasformarsi in lavoro a tempo indeterminato.

3) dettaglia le posizioni di non cumulabilità con analoghi contratti, con borse di dottorato di ricerca, con

assegni o borse di ricerca post-laurea, mentre prevede la possibilità di svolgere, previa autorizzazione del

Direttore Generale, incarichi aggiuntivi esterni; al riguardo è fatto divieto al tecnologo, in conformità alle

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disposizioni di legge in materia, di svolgere in qualsiasi forma attività di supporto all’assistenza sanitaria. Sul

regolamento dovrà esprimere il parere di competenza il Consiglio di Amministrazione.

Si apre la discussione. Il Rettore chiarisce che la figura del tecnologo è a tempo determinato e lavora su

progetti di ricerca, sia su singoli progetti di ricerca sia come supporto all’Ateneo su vari progetti. Il Direttore

Grasso propone alcune modifiche: 1) all’ art.2. comma 1 sostituire “gli obiettivi dei progetti di ricerca” con

“attività di ricerca”, visto che la legge permette di finanziare tali figure sia con fondi di progetti competitivi

sia con fondi di ateneo (potrebbe anche essere finanziata con fondi ex-60% o PRA); 2) all’art.3 comma 2

sostituire “in funzione dell’attuazione del progetto di ricerca” con “in funzione dell’attuazione del progetti

di ricerca”. Capaccioli chiede: a) se la posizione di tecnologo può essere rendicontata su progetti europei; b)

se all’art.3.1.a “programma di ricerca” si riferisca a “progetto di ricerca”; c) se non si possa mettere

limitazione alla attività didattica dei tecnologi, al fine di impedire che si possano configurare come un

canale parallelo di reclutamento per la docenza; d) all’art.8 quando si parla di "fondi dei progetti di ricerca"

ci si riferisca a fondi di progetti specifici o possano essere anche fondi 'centrali' dell'ateneo.

Risposte di Rettore e Grasso: a) si, la posizione è pensata principalmente per supporto a progetti europei;

b) si, ci si riferisce a progetti di ricerca; c) restii a mettere divieti sulla didattica per lasciare possibilità di

usare particolari competenze, ma in ogni caso il tecnologo è un tecnico amministrativo a tempo

determinato: in quanto tecnico può fare docenza, rispondendo ad un interpello, o fare supporto alla

didattica: la titolarità dei corsi di insegnamento è considerata attività aggiuntiva, e va fatta fuori dall’orario

di lavoro, mentre l’attività di supporto a didattica e ricerca fa parte della sua attività istituzionale; d) si,

possono essere anche fondi centrali dell’Ateneo. Corti chiede che differenza c’è fra tecnico a tempo

determinato e tecnologo e se il tecnologo può votare per le rappresentanze. Grasso risponde che è un

tecnico TD (livello fra D e EP), e non può votare perché nei dipartimenti i tecnici TD non hanno

rappresentanza. Caboara invita ad usare questa posizione per supportare i progetti, invece di usare gli

assegni di ricerca come si fa a volte in Ateneo. Il regolamento, comprensivo degli emendamenti proposti dal

Direttore Grasso, viene sottoposto a votazione. Approvato con 6 voti astenuti.

4.3. Regolamento per l'assegnazione di contributi per le attività e i viaggi studenteschi Integrazione -

Approvazione;

Il Senato approva l’integrazione al Regolamento per l’assegnazione di contributi per le attività e i viaggi

studenteschi, inserendo l’articolo 15 bis “Ravvedimento” di seguito riportato: 1) in caso di rendicontazione

tardiva, perché effettuata oltre il termine prescritto dall’art. 4, qualora si accerti che una regolare

rendicontazione è stata comunque effettuata con un ritardo contenuto in 45 giorni, che non vada in ogni

caso oltre il 31 gennaio, la sanzione è ridotta alla metà dell’importo oggetto dell’obbligo di rendicontazione;

2) il comma 1 si applica ai contributi concessi a decorrere dall'anno di entrata in vigore del presente

Regolamento. Il Senato approva con un astenuto.

5. Organi statutari e altri organi:

5.1 Consiglio degli studenti. Accesso ai verbali degli organi di governo - Richiesta;

Viene sottoposta all’esame del Senato accademico la mozione del Consiglio degli Studenti che invita gli

Organi centrali a valutare la possibilità di modificare la regolamentazione interna relativa alla pubblicità

degli atti degli organi stessi, estendendo la pubblicazione sul sito web di Ateneo ai verbali (contenenti

nell’intervento dei capi gruppo del CdS una sintesi degli interventi dei consiglieri) delle delibere delle

singole sedute fatte salve atti esclusi dal diritto di accesso per norma di legge o di regolamento. Il

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Regolamento generale di Ateneo, all’art. 95- Partecipazione alle sedute - prevede che alle adunanze del

Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione possono partecipare solo gli aventi diritto. Al

riguardo si sottolinea che per gli organi collegiali dell’Università, a differenza di quanto accade per le sedute

parlamentari e per i consigli degli enti locali, vige il principio della non pubblicità dei lavori. Ciò che rileva

all’esterno è la volontà dell’organo espressa nella delibera finale, e non gli interventi dei singoli componenti

nel corso della trattazione dei vari argomenti. L’attuale regolamentazione, da un lato, assicura una generale

conoscibilità delle delibere attraverso la loro pubblicazione sulla rete interna di Ateneo e, dall’altro,

garantisce ai componenti la più ampia libertà di espressione nel confronto tra le idee ai fini della

determinazione finale dell’organo, consentendo comunque l’accesso ai verbali a coloro che hanno un

interesse rilevante dal punto di vista giuridico. A tale proposito l’art. 100 – Pubblicità degli atti del

Regolamento Generale - stabilisce che le norme sulla consultazione dei verbali sono contenute nel

regolamento per l’esercizio del diritto di accesso ai documenti amministrativi. SI apre il dibattito. Il

Direttore Grasso fa presente che in caso di delibere in cui un portatore di interessi sia interessato al verbale

può fare richiesta di accesso agli atti. Gli studenti pongono il principio secondo il quale il consiglio degli

studenti (o un qualunque studente) è un portatore di interessi e in quanto tale l’accesso ai verbali dovrebbe

essere automatico, tramite le credenziali di ateneo. Il Senato respinge la mozione: a favore vota compatta

solo la componente studentesca, Capaccioli si astiene, tutti gli altri contro.

5.2 Elezioni suppletive studentesche - Adempimenti;

Si richiede al Senato Accademico la autorizzazione per il Rettore a indire le elezioni suppletive delle

rappresentanze studentesche a.a. 2016-2018, oltre ai casi indicati dal Regolamento generale di Ateneo agli

artt. 54, comma 2, e 62, comma 3, anche per i consigli di dipartimento e di corsi di studio per i quali non

siano state presentate candidature nel corso delle elezioni generali, e per i consigli medesimi che risultino

avere un numero di rappresentanti uguale o inferiore a 2. La rappresentanza studentesca propone una

delibera in alternativa che prevede suppletive “per i consigli.... che risultino avere un numero di

rappresentanti uguale o inferiore al 50%, minimo 2”. Si vota in contrapposizione la mozione come da

istruttoria e quella degli studenti. Il senato approva la proposta dell’istruttoria, con 16 voti a favore e 5

contrari.

6. Strutture didattiche, scientifiche e di servizio *;

7. Personale docente:

7.1 Conferimento dell'Ordine del Cherubino Anno 2017;

Viene conferito l’ordine del Cherubino a Daniela Belli (Chimica), Massimo Augello (Economia), Riccardo di

Donato (Fileli), Guido Tonelli (Fisica), Raffaele Teti (Giurisprudenza), Dino Pedreschi (Informatica), Leonardo

Bertini (Ingegneria Civile e Industriale), Marco Raugi (DESTEC), Fulvio Basolo (Patologia); Andrea Cavallini

(Scienze Agrarie).

Il Rettore lascia la seduta. Presiede in sua vece la prorettrice vicaria Prof. De Francesco.

8. Personale tecnico amministrativo *;

9. Finanza e contabilita' *;

10. Edilizia e Patrimonio *;

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11. Attività didattiche e studentesche:

11.1. Lauree alla memoria - Proposte di conferimento: è conferita la laurea alla memoria in: a) Scienze per

la pace: cooperazione internazionale e gestione dei conflitti (classe L-37) allo studente Tommaso Vanni,

nato a Lucca (LU), il 12 ottobre 1994, deceduto il 7 agosto 2006 a seguito di un incidente stradale; b)

Medicina e chirurgia (classe 46/S) allo studente Marco Scarpantonio, nato a Teramo (TE), il 2 aprile 1983,

scomparso prematuramente nel luglio 2016. In entrambi i casi gli studenti avevano quasi completato il loro

percorso di studi. Il Senato approva.

11.2. Definizione del potenziale formativo dei corsi di studio programmati a livello nazionale - Anno

accademico 2017/2018 - Parere; Il Senato esprime parere favorevole relativamente al potenziale formativo

dei corsi di studio programmati a livello nazionale per l’anno accademico 2017/2018, così come indicato

nella tabella che segue:

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11.3. Contribuzione universitaria anno accademico 2017/2018 e introduzione della figura dello studente

a tempo parziale - Parere;

Sono sottoposte al parere del Senato Accademico le seguenti proposte: 1) Modifica del regolamento sulla

contribuzione universitaria, in seguito alle modifiche introdotte dalla legge di stabilità 2017; 2) Introduzione

della figura dello studente a tempo parziale.

1) La prorettrice Ada Carlesi illustra il nuovo regolamento sulla contribuzione studentesca. La legge di

stabilità 2017 introduce novità in merito alla contribuzione universitaria degli studenti. Nello specifico, il

legislatore introduce:

- una NO TAX AREA per gli studenti in possesso di tutti i seguenti requisiti: a) con ISEE inferiore a € 13.000;

b) Iscritti da un numero di anni pari alla durata normale del corso di studio aumentata di uno; c) che hanno

un numero di crediti in un anno solare pari a: 10 per il primo anno; 25 per gli anni successivi.

- un limite massimo della contribuzione dovuta dagli studenti che, oltre a possedere i requisiti b) e c),

abbiano un ISEE compreso tra € 13.000 e € 30.000. Detto limite è pari al 7% della differenza tra l’ISEE e

13.000;

- una maggiorazione per gli iscritti “fuori corso” pari al 50% della contribuzione, con un minimo di € 200.

Da ciò ne consegue che: viene riconosciuta la massima autonomia agli Atenei nella definizione della

contribuzione per coloro che hanno un ISEE oltre € 30.000; vi sarà un’inevitabile riduzione di gettito dovuta

alla NO TAX AREA; è obbligatoria una maggiorazione della contribuzione per gli studenti fuori corso fino a €

30.000 di ISEE, che deve necessariamente estendersi anche a coloro che appartengono alle fasce più alte;

tutto ciò comporta una riduzione di gettito, che deve essere compensata, almeno parzialmente, da un

inevitabile aumento della contribuzione per i nuclei familiari più abbienti.

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L’Ateneo nella definizione del nuovo regolamento intende attenersi ai seguenti principi, in continuità

conciò che è già avvenuto negli anni accademici precedenti: contenere la contribuzione dovuta dagli

studenti appartenenti a fasce medio-basse; verificare se sussistono i presupposti per un ampliamento della

NO TAX AREA rispetto ai vincoli definiti dalla legge di stabilità (tale ampliamento non ha effetti apprezzabili

di riduzione di gettito rispetto agli anni precedenti); “accettare” una riduzione del gettito a condizione che

la stessa sia sostenibile a livello di bilancio e di programmazione triennale. La proposta, elaborata da una

apposita sottocommissione, individuata dalla Commissione Didattica, vede i seguenti punti:

- Estensione della NO TAX AREA da € 13.000 a € 18.000;

- Innalzamento del limite massimo da € 30.000 a € 36.000 per coloro che sono situati nella seconda fascia e

con l’utilizzo di una percentuale inferiore, rispetto a quella definita dalla finanziaria (7%), ai fini del calcolo

della contribuzione;

- Previsione di una fasciazione che non comporti scostamenti significativi rispetto a quella dello scorso

anno;

- Aumento dell’importo massimo totale (da € 2.214 a € 2.340) per coloro che hanno un ISEE alto o che non

presentato la richiesta di riduzione.

Sulla base delle richieste di riduzione contributi presentate nell’a.a. 2015/2016, l’applicazione della

proposta comporta un minor gettito stimato intorno a € 700.000, da incrementarsi nel caso in cui un

maggior numero di studenti siano interessati alla richiesta di riduzione a causa dell’aumento della

contribuzione massima dovuta (da € 2.214 a € 2.340). MIUR ha promesso un fondo perequativo per

compensare gli atenei dei mancati introiti legati alla no tax area, ma ancora non ci sono notizie certe

sull’importo, la tempistica e la modalità di ridistribuzione di tali fondi.

Un aspetto che viene modificato nel nuovo regolamento è la riduzione per merito. Nel regolamento valido

fino adesso per gli studenti iscritti ad anni successivi al primo essa è determinata: i) in € 261,00 per chi si

colloca al di sopra del 90° percentile della distribuzione della sommatoria del prodotto dei voti degli esami

sostenuti dall’atto dell’immatricolazione per i relativi crediti, calcolato per ciascun corso di studio, ii) nella

misura di € 100,00 per chi si colloca tra l’80° e il 90° percentile (estremi compresi) della distribuzione della

sommatoria del prodotto dei voti degli esami sostenuti dall’atto dell’immatricolazione per i relativi crediti,

calcolato per ciascun corso di studio. La sottocommissione propone di abrogare la parte in cui si prevede il

riconoscimento di una riduzione per merito di € 100,00 “per chi si colloca tra l’80° e il 90° percentile

(estremi compresi) della distribuzione della sommatoria del prodotto dei voti degli esami sostenuti”,

mantenendo inalterato tutto il resto. Il risparmio su questa voce va parzialmente a compensare i mancati

introiti legati alla No Tax Area. Il nuovo regolamento prevede anche una nuova definizione delle scadenze

per la presentazione delle richieste di riduzione, per venire incontro ad alcuni problemi di tempistica

riscontrati negli anni passati.

Si apre la discussione. I rappresentanti degli studenti vedono con favore la proposta, pur stigmatizzando la

politica ministeriale che non compensa con FFO aggiuntivi i mancati introiti della no tax area ma ne fa

ricadere il peso sulla contribuzione degli altri studenti. Capaccioli rileva che, sia per il nuovo regolamento

sia per la graduatoria relativa allo studente a tempo parziale, si prevede che requisito essenziale per la

presentazione della domanda è l’aver presentato l’attestazione ISEE o la Dichiarazione Sostitutiva Unica; il

livello di contribuzione o l’ordine in graduatoria viene quindi formulato sulla base dell’ordine crescente

dell’ISEE dichiarato. Chiede quindi che si intensifichino i controlli a campione su ISEE presentato e se ne dia

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adeguata pubblicità come deterrente per gli evasori. Da Caprile conferma che l’azione di controllo serve a

garantire equità di trattamento e conferma che purtroppo vi sono svariato casi di abusi sulle dichiarazioni:

lo scorso anno, pur intervenendo con discrezione e con controlli a sondaggio, al netto dei rimborsi sono

stati recuperati 145mila euro circa. Secondo le statistiche del ministero del lavoro la più alta percentuale di

evasione è nelle fasce più basse, dove si trovano spesso imprenditori o partite IVA. Sempre dalle statistiche

ministeriali si scopre che, prima della riforma ISEEE (che ha ridotto molto la tipologia di dati

autocertificabili) quasi l’80% dei richiedenti riportava conti correnti con giacenze pari a zero, ma dopo la

riforma in molti casi gli stessi soggetti hanno dichiarato conti correnti con non trascurabili somme di

denaro. Il Rettore si dice d’accordo con l’aumento dei controlli. Il regolamento contribuzione viene

approvato con voto unanime.

2) La prorettrice Del Corso illustra il regolamento sullo studente tempo parziale, che vedrà una

sperimentazione di un anno e pertanto viene inserito nel regolamento per contribuzione studentesca (che

viene aggiornato di anno in anno dal Consiglio di Amministrazione). Il regolamento è previsto per agevolare

gli studenti che, per ragioni lavorative, personali o altro, intendono frequentare un corso di laurea

“concordando” un percorso formativo più lungo rispetto alla durata normale del corso. La figura dello

studente a tempo parziale ha come obiettivi quello di: i) ridurre il numero di laureati fuori corso; ii)

riconoscere una maggiore riduzione della contribuzione rispetto agli studenti full-time; iii) migliorare gli

indicatori ministeriali ai fini dell’assegnazione dell’FFO. Il Consiglio di Amministrazione, in sede di

approvazione del bilancio di previsione 2018, ha previsto il budget di € 1.000.000 da destinare all’iniziativa.

La proposta che è stata elaborata da una sottocommissione nominata dalla Commissione Didattica prevede

i seguenti punti:

- il numero di studenti ai quali viene riconosciuto il beneficio è determinato sulla base del minor introito

collegato alla riduzione della contribuzione riconosciuta ai richiedenti e fino ad esaurimento delle risorse

disponibili previste in bilancio dal Consiglio di Amministrazione;

- la domanda per optare per il regime a tempo parziale può essere presentata da tutti gli studenti

dell’Università di Pisa, iscritti ad un corso di laurea, laurea magistrale a ciclo unico o laurea magistrale;

- requisito essenziale per la presentazione della domanda è l’aver presentato l’attestazione ISEE o la

Dichiarazione Sostitutiva Unica;

- la graduatoria viene formulata sulla base dell’ordine crescente dell’ISEE dichiarato, dando priorità a coloro

che, per comprovati e documentati motivi, si trovino in una delle seguenti condizioni: 1) Attività lavorativa:

riferita ad un contratto in essere alla data di scadenza della presentazione della domanda; 2) Servizio civile

volontario; 3) Cura e assistenza dei familiari: impegno non occasionale nella cura di familiari non

autosufficienti (con certificazione di invalidità rilasciata dalla ASL); 3) Problemi personali di salute o di

invalidità: le malattie o l’invalidità che impediscono la regolare progressione degli studi devono essere

certificate da strutture sanitarie pubbliche; 4) Gravidanza o maternità/paternità relativa a figli fino all’età di

8 anni; 5) Attività sportive di alto livello: sono da considerarsi atleti di alto livello gli studenti che rientrano

in una delle tipologie previste dal protocollo sottoscritto dal MIUR, CONI, CRUI, CIP, CUS e ANDISU; 6)

Iscritti a istituti di alta formazione artistica, musicale e coreutica riconosciuti dal MIUR;

- lo status di studente a tempo parziale viene mantenuto per un biennio, e l’eventuale rinnovo per gli anni

accademici successivi è riconosciuto a domanda dell’interessato;

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- il numero di crediti da acquisire non può essere superiore a 36 CFU per il primo anno accademico del

biennio (entro il 28 febbraio 2019) e fino a 60 CFU in due anni accademici (29 febbraio 2020);

- la contribuzione dovuta dallo studente parziale è pari al 65% del totale previsto dal regolamento

contributi, tenendo comunque conto delle eventuali riduzioni per condizione economica.

Ci si attende un numero medio di fruitori intorno ai 1200 studenti. Le rappresentanze studentesche

apprezzano la proposta. Alcuni docenti vedono critica la questione dell’apertura anche a studenti con

motivazioni non certificabili. Il Senato esprime parere positivo con due astenuti (Saletti e Petronio).

11.4. Dottorato di ricerca honoris causa in scienze cliniche e traslazionali. Proposta di conferimento da

parte del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale: è conferito il dottorato honoris causa in

Scienze cliniche e traslazionali al professor John P. Bilezikian (Columbia University); è dato mandato al

Rettore di trasmettere al MIUR la delibera di conferimento per la relativa autorizzazione. Il Senato approva.

11.5. Sanzione disciplinare nei confronti dello studente avente il numero di matricola 232849. Il Senato

delibera che lo studente matricola 232849, iscritto al corso di laurea magistrale in Ingegneria Nucleare,

colpevole di avere aggredito, anche fisicamente, una docente, sia sospeso da qualsiasi forma di attività

didattica fino al 31 marzo 2020. Il Senato approva.

12. Ricerca *;

13. Internazionalizzazione:

13.1. Accordo di Ateneo di Cooperazione Accademica fra l'Università di Pisa e la Universidade Federal De

Santa Maria (Brasile) - Approvazione; Il senato approva.

13.2. Linee Guida sui Programmi Visiting Fellows e Visiting Students - Proposta - Approvazione;

L’Università di Pisa mira al potenziamento della propria politica di internazionalizzazione attraverso, tra

l’altro, l’incentivazione delle attività legate all’accoglienza di ricercatori, professori e studenti internazionali

che intendono svolgere attività di ricerca, collaborazione, scambio scientifico e studio presso il nostro

Ateneo. A tal fine si rende necessario definire alcune regole e criteri generali in merito all’accoglienza e

permanenza di tali figure all’interno delle strutture dipartimentali. Visiting fellows and students dovranno

essere registrati e gestiti secondo alcune linee guida (si veda allegato) elaborate a seguito del confronto

avvenuto nel mese di gennaio 2017 con i Coordinatori di Area per l’Internazionalizzazione. Si apre il

dibattito. Capaccioli invita a togliere la specificazione di “confermato” accanto a “ricercatore a tempo

indeterminato” come requisito per chi propone l’invito al visiting, e, sempre per la stessa funzione, non

considerare ostativa la scadenza del contratto per il ricercatore TD. Il Presidente accoglie la richiesta. Le

linee guida sono approvate all’unanimità.

13.3. Linee guida di Ateneo sulla registrazione dei CFU acquisiti all'estero - Proposta - Approvazione;

Sono sottoposte all’esame del Senato Accademico le Linee guida di Ateneo sulla registrazione dei CFU

acquisiti all’estero (si veda allegato). L’internazionalizzazione del sistema universitario è uno degli obiettivi

che l’Università di Pisa si è prefissata di raggiungere attraverso l’incentivazione di alcune attività come la

stipula di accordi quadro con università europee ed extraeuropee, il riconoscimento di titoli e crediti

acquisiti all’estero, l’incremento dell’offerta formativa in inglese, il rilascio dei titoli congiunti/doppi,

l’agevolazione e il potenziamento dei servizi offerti agli studenti internazionali e la creazione di sempre

maggiori occasioni di studio e di lavoro all’estero per i propri studenti. In particolare, uno degli strumenti

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operativi con i quali si pone in essere il processo di internazionalizzazione è di favorire la mobilità all’estero

dei nostri studenti, garantendo loro il riconoscimento in termini di CFU delle attività svolte all’estero. Si

rende, pertanto, necessario definire alcune regole e criteri generali sull’iter procedurale da adottare per la

registrazione dei CFU acquisiti all’estero. La definizione di questo iter è stata condivisa con i Coordinatori di

Area per l’Internazionalizzazione (CAI) e ha consentito la predisposizione delle Linee Guida di Ateneo per la

registrazione dei CFU acquisiti all’estero. Le linee guida sono approvate all’unanimità.

14. Accordi e convenzioni:

14.1. Protocollo d'intesa tra Università di Pisa e Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale

per la Lotta alla Contraffazione Ufficio Italiano Brevetti e Marchi - Proposta - Parere;

E’ sottoposta all’esame del Senato accademico la proposta di Protocollo d’intesa tra l’Università di Pisa e il

Ministero dello Sviluppo Economico – Direzione Generale per la Lotta alla Contraffazione – Ufficio Italiano

Brevetti e Marchi (DGLC-UIBM), (Si tratta di un progetto pilota che il Ministero realizza con tre Università

del Nord, del Centro, tra cui Pisa, e del Sud Italia) riguardante l’instaurazione di un rapporto di

collaborazione per la fornitura di un servizio sperimentale di assistenza in favore delle piccole e medie

imprese del territorio locale, diretto ad individuare il portafoglio di titoli di proprietà industriale delle stesse

e a fornire indicazioni in merito alla loro valorizzazione. La Commissione Tecnica Brevetti nella seduta del

26 gennaio 2017, considerati i vantaggi che le PMI locali, tra cui le Spin-Off universitarie potrebbero trarre

dall’utilizzo della piattaforma, ha espresso parere favorevole alla sottoscrizione del suddetto protocollo

d’intesa. Le attività in oggetto sono a titolo non oneroso. Il protocollo ha validità di due anni dalla

sottoscrizione e potrà essere rinnovato per un uguale periodo. Saranno oggetto di valutazione ulteriori

ipotesi collaborative sulla base delle necessità che potranno emergere nel corso di validità del Protocollo in

questione. Il Senato esprime parere positivo.

14.2. Convenzione quadro tra l'Università di Pisa e l'Unione Industriale Pisana - Proposta - Parere;

È sottoposta all’esame del Senato accademico la convenzione quadro tra l’Università di Pisa e l’Unione

Industriale Pisana. L’Università di Pisa e l’Unione Industriale Pisana è in essere una Convenzione quadro,

stipulata a suo tempo, con lo scopo di realizzare una collaborazione per lo sviluppo della ricerca scientifica

che tenga conto anche delle esigenze espresse dal mondo produttivo. Alla luce dei cambiamenti intervenuti

nell’assetto organizzativo dell’Università e delle modifiche normative negli ambiti di comune interesse si

rende necessario procedere alla stipula di un nuovo testo convenzionale. Nello schema di Convenzione si

prevede in particolare che:

- l’Unione Industriale Pisana fornisca annualmente il programma di formazione destinato agli imprenditori e

loro dipendenti, di norma entro il mese di Febbraio di ciascun anno;

- l’Università di Pisa valuti sulla base del programma la possibilità di interventi di docenza;

- l’Università di Pisa possa richiedere la presenza di rappresentanti dell’Unione Industriale Pisana

nell’ambito dei programmi per favorire la conoscenza diretta dell’industria;

- l’Unione Industriale Pisana possa richiedere, nell’ambito di programmi seminariali interni, la presenza di

docenti dell’Università di Pisa per favorire lo scambio tra aspetti del mondo dell’impresa e dell’Università di

Pisa;

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- nell’ambito dei programmi formativi l’Unione Industriale Pisana e l’Università di Pisa possano sviluppare

interventi mirati a facilitare e sviluppare il trasferimento tecnologico al fine di migliorare la competitività

del tessuto imprenditoriale del territorio.

Per l’attuazione degli obiettivi di cui sopra è prevista la costituzione di un “Centro di programma” composto

da due rappresentanti dell’Università e due dell’Unione Industriale Pisana, con il compito di raccogliere le

istanze e i programmi delle parti interessate rendendole coerenti con le esigenze dei rispettivi programmi.

Le attività programmate dovranno essere ratificate dall’Università di Pisa e dall’Unione Industriale Pisana

da parte dei rispettivi organi preposti. La Convenzione avrà una durata di due anni.

Il Senato esprime parere positivo.

15. Provvedimenti e pratiche di natura diversa:

15.1. Associazione battaglione universitario Curtatone e Montanara – Recesso- Parere;

Si fa presente che l’ Università degli studi di Bologna, con nota del 7 febbraio 2017, ha comunicato la

volontà di recedere dall’Associazione Battaglione Universitario Curtatone e Montanara (L’Associazione è

stata costituita nel 1995 con sede presso l’ Università degli studi di Bologna tra gli atenei di Ferrara,

Modena, Padova, Parma, Pavia, Pisa, Siena e Trieste, a tutela del monumento eretto nel 1870 nelle località

di Curtatone e Montanara a ricordo della Battaglia di Curtatone e Montanara), in considerazione

dell’inattività della medesima già da diversi anni, e ha proposto l’eventuale scioglimento della stessa

qualora non ci sia disponibilità degli atenei fondatori ad accogliere la sede, anche in considerazione delle

esigue risorse finanziarie disponibili e delle difficoltà di promuovere iniziative che giustifichino l’esistenza

dell’ Associazione. Successivamente anche l’Università degli studi di Pavia, con nota del 27 febbraio 2017,

ha espresso la propria volontà per un eventuale recesso dall’ Associazione stessa. Si propone il recesso

dall’associazione. Nel dibattito che segue in Senato si esprime rammarico per l’uscita del nostro Ateneo da

una associazione che richiama alle radici storiche dell’Ateneo. Si decide di rimandare la decisione, in attesa

di avere più informazioni sul futuro e sull’attività della associazione.

16. Organismi partecipati dall'Ateneo *;

17. Richieste di patrocinio

17.1 Richieste di patrocinio – Proposte – Approvazione. Sono sottoposte all’esame del Senato accademico

le seguenti richieste di patrocinio avanzate:

- dall’ASIS –Associazione Studi sull’Industria della Salute, di cui è Presidente il Prof. Marco Macchia

(Professore Ordinario presso il Dipartimento di Farmacia), per il convegno “Gli incontri ASIS – Innovare per

crescere”, che si svolgerà a Tirrenia (PI), nei giorni 31 marzo e 1 aprile 2017;

- dall’A.S.C.Pisa, - Associazione Studentesca Camerunense di Pisa, per l’evento culturale “Il Camerun si

racconta – Arte e Cultura”, che si svolgerà presso la Residenza Universitaria “IPraticelli”, nei giorni 11 e 12

maggio 2017;

- dal Dott. Giancarlo Cavinato, Segretario Nazionale dell’Associazione pedagogico-culturale MCE –

Movimento di Cooperazione Educativa, per il corso di formazione per studenti e insegnanti dal titolo

“Quando qualcosa va storto. L’inciampo: occasione, ostacolo, risorsa nell’azione educativa”, che si svolgerà

a Pisa, nelle aule del Polo Porta Nuova e del Polo Carmignani, nei giorni 4 e 7 luglio 2017;

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- dal Prof. Agostino Monorchio, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione,

per le Giornate di studio dal titolo “La segnatura radar ed elettroottica delle moderne unità navali: valenza,

metodi per il controllo e sviluppi tecnologici”, che si terranno il 31 maggio 2017, presso il CISAM a San Piero

a Grado (PI) e il 1°giugno 2017, presso il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale di Livorno;

- dalla Prof.ssa Manuela Roncella, Direttore del Centro Senologico dell’AOUP, e dal Dr. Luigi De Simone,

Direttore di SD Anestesia e Rianimazione dell’AOUP, per il convegno “Prevenzione e benessere: Oncologia

Integrata”, che si svolgerà a Pisa, nei giorni 9 e 10 giugno 2017;

- dal Sig. Gabriele Tiralongo, Presidente dell’A.S.D. Podistica Ospedalieri Pisa, per la Gara podistica “Corri sui

Lungarni”; la manifestazione, che è stata inserita nel programma del Giugno Pisano, si terrà il giorno 3

giugno 2017;

- dal Prof. Gianluca Giorgi (Dipartimento di Biotecnologie, Chimica e Farmacia dell’Università di Siena), per il

“22th International Mass Spectrometry Conference – IMSC 2018”, che si terrà a Firenze, presso la Fortezza

da Basso, nei giorni 26 – 31 agosto 2018;

- dal Sig. Massimo Balzi, Presidente del Circolo Culturale Filippo Mazzei, per la “Mazzeiweek”, settimana

culturale in memoria di Filippo Mazzei, che si svolgerà dal 12 al 19 marzo 2017;

- dal Prof. Bruno Rossi, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove

Tecnologie in Medicina e Chirurgia, per il “17° Congresso Nazionale della Società Italiana di Riabilitazione

Neurologica – SIRN”, che si terrà a Pisa, presso il Palazzo dei Congressi, nei giorni 6-8 aprile 2017;

- dai Sig.ri Massimo Mallegni e Andrea Biagiotti, rispettivamente Sindaco di Pietrasanta e Presidente del

Premio, per la “17° edizione del Premio Internazionale Barsanti e Matteucci”, che si terrà a Pietrasanta, il

giorno 8 aprile 2017;

- dalla Dr.ssa Laura Palagini, Dirigente Medico dell’AOUP, per il convegno Internazionale, organizzato dal

Prof. Giulio Perugi (Professore Associato presso il Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale), dal

titolo “Medicina Personalizzata in Psichiatria: dalla stratificazione della diagnosi alla specificità della cura”,

che si svolgerà a Pisa, nei giorni 8 e 9 giugno 2017;

- dall’Ing. Lorenzo Leongrande, Presidente dell’Associazione Italiana Ingegneri Clinici – AIIC, per il 17°

Convegno Nazionale AIIC dal titolo “Tecnologia e persona: la sfida dell’innovazione – L’Ingegneria Clinica

come motore, garanzia e prospettiva”, che si terrà a Genova, nei giorni 6-8 aprile 2017;

- dal Prof. Alfredo Mussi, Professore Ordinario presso il Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica,

Molecolare e dell’Area Critica, per il congresso “Presente e futuro del Mesotelioma Pleurico Maligno

(MPM)”, che si svolgerà a Viareggio, nei giorni 12 e 13 maggio 2017;

- dal Dr. Paolo Parchi, Ricercatore presso il Dipartimento di Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie

in Medicina e Chirurgia, per il 19° Congresso della Società Italiana per la Ricerca in Ortopedia “IORS 2017”,

sul tema “Medicina rigenerativa e nuove tecnologie in Chirurgia ortopedica (ricostruttiva, sostitutiva ed

oncologica) – Focus sulle Nanotecnologie”, che si terrà a Pisa, nei giorni 1 e 2 dicembre 2017;

- dal Prof. Domenico Cerri, Direttore del Dipartimento di Scienze Veterinarie, per il 56°Congresso Nazionale

AIVPA (Associazione Italiana Veterinari Piccoli Animali), dal titolo “Fa’ che il cibo sia la tua medicina e che la

medicina sia il tuo cibo”, che si svolgerà presso “PiacenzaEXPO”, dal 5 al 7 maggio 2017;

Page 16: Senato Accademico 9 marzo 2017 1. Comunicazioni: 1people.unipi.it/simone_capaccioli/wp-content/uploads/sites/329/2017/03/... · 1.4 Il Presidente informa he l’Agenzia Nazionale

- dall’Ing. Cesare Di Cesare, Presidente dell’A.S.D. Pallavolo Ospedalieri Pisa, per il torneo, in memoria

dell’atleta studentessa Alessandra Palla, “Spritz N’Play Cup”, che si svolgerà a Pisa, nei giorni 14 e 15 aprile

2017;

- dall’Avv. Laura Antonelli, Presidente della Camera Penale di Pisa, per il convegno nazionale dal titolo “Le

investigazioni difensive: la necessità di adeguare l’attuale normativa all’art. 111 della Costituzione”, che si

svolgerà presso il Grand Hotel Duomo di Pisa, il giorno 31 marzo 2017.

-dall’associazione Medici Termali (con patrocinio ONU e Comune di Pisa) per il convegno del 22 marzo

World Water Day Giornata Mondiale dell'acqua Palazzo Gambacorti Sala delle Baleari Pisa.

Il Senato approva.

19. Varie ed eventuali

19.1 Attribuzione competenze alla Commissione Paritetica della Scuola interdipartimentale di Ingegneria

Sono sottoposte all’esame del Senato Accademico, ai sensi dall’art. 27 dello Statuto di Ateneo, le proposte,

formulate dai Dipartimenti afferenti alla Scuola interdipartimentale di Ingegneria, di attribuire alla

commissione paritetica della Scuola le competenze proprie di ciascuna delle commissioni paritetiche dei

singoli Dipartimenti. Conseguentemente è proposta la soppressione delle suddette commissioni. Il Senato

approva.

La seduta termina alle 13:20. Prossima seduta del Senato Accademico il 21 aprile 2017.

Un caro saluto dai vostri rappresentanti

Massimo Caboara

Simone Capaccioli

Carlo Petronio