Seminario regionale Progetto SAPA/Diffusione dei risultati · Accordo-Quadro 11 novembre 2010 Per...

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Prof. Sebastian Amelio - MIUR Seminario regionale Progetto SAPA/Diffusione dei risultati CTP – “Bovio-Colletta” Napoli Lunedì 7 novembre 2011 "E' difficile accettare che ormai non si possa più apprendere qualcosa che sia sufficiente per tutta la vita". (J.W.Goethe, "Le affinità elettive")

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Prof. Sebastian Amelio - MIUR

Seminario regionale

Progetto SAPA/Diffusione dei risultati

CTP – “Bovio-Colletta”Napoli

Lunedì 7 novembre 2011

"E' difficile accettare che ormai non si possa più apprendere qualcosa che sia sufficiente per tutta la vita" .

(J.W.Goethe, "Le affinità elettive" )

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Legge 296/06, art. 1, comma 632

DM 25 ottobre 2007

Schema di regolamento9 giugno 2009

I centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti e i corsi serali,funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sono riorganizzati su base provinciale e articolati in reti territoriali

e ridenominati“Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”.

Ad essi è attribuita autonomia amministrativa, orga nizzativa e didattica…”

Ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri per l’istruzione degli adulti, ivi compresi i corsi serali previsto dalla vigente normativa

ai sensi della Legge 6 agosto 2008, n. 133, art 64, comma 4, lett.f)

Con il presente decreto sono definiti i criteri generali per il conferimento dell’autonomia ai centri

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Art. 1, comma 632, L.296/06

“Ferme restando le competenze delle Regioni e degli Enti locali in materia, in relazione agli obiettivi fissati dall’Unione Europea, allo scopo di far conseguire più elevati livelli di istruzione alla popolazione adulta, anche immigrata con particolare riferimento alla conoscenza della lingua italiana, i centri territoriali permanenti per l’educazione degli adulti e i corsi serali, funzionanti presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, sono riorganizzati su base provinciale e articolati in reti territoriali e ridenominati “Centri provinciali per l’istruzione degli adulti”. Ad essi è attribuita autonomia amministrativa, organizzativa e didattica,

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CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEO

del 22 maggio 2008 sull’Istruzione destinata agli adulti

4. Adoperarsi per facilitare l'accesso e aumentare la partecipazione di tutti i

cittadini all'istruzione per adulti, in particolare quelli che hanno abbandonato

precocemente l'istruzione e la formazione iniziali e vorrebbero una «seconda

possibilità», quelli con esigenze specifiche e quelli con competenze di base

insufficienti o bassa scolarità, allo scopo di incoraggiarli a migliorare le loro

qualifiche.

N.B. «qualifica»: risultato formale di un processo di valutazione e convalida, acquisito quando l'autoritàcompetente stabilisce che i risultati dell'apprendimento di una persona corrispondono a standard definiti; (cfr. RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIG LIO del 23 aprile 2008sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifi che per l'apprendimento permanente)

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Quasi il 56% ( più di 28 milioni) della popolazione “adulta”è sprovvista di un titolo di studio superiore alla l icenza media

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Deficit formativo

“Letteratismo e abilità per la vita”

Livelli di Prose, Document, Numeracy, Problem Solvi ng

69,6%

41,7%

48,8%

46,1%

23,3%

41,7%

33,4%

35,1%

6,5%

15,9%

15,3%

16,5%

0,6%

1,4%

2,4%

2,3%

0% 20% 40% 60% 80% 100%

Problem Solving

Numeracy

Document

Prose

Livello 1 Livello 2 Livello 3 Livello 4/5

Oltre l’ 80% della popolazione adulta non raggiunge il livello 3 , “il livellonecessario per garantire il pieno inserimento nella società della

conoscenza” (cfr.INValSI, Indagine ALL, pag. 8)

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1. Il 53% fa registrare livelli bassi o medio/bassi2. Il 30,8 si colloca ad un livello medio

3. Il restante 16% si muove ai livelli alti o medio/ alti

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Trasformazione struttura demografica

� Gli stranieri residenti in Italia al 31 dicembre 2009 hanno superato quota 4 milioni (4.235.059) e costituiscono il 7,0 per cento della popolazione residente complessiva con un costante aumento rispetto agli anni precedenti; erano il 6,5% nel 2008 il 5,8% nel 2007; il 4,5% nel 2005; il 3,4% nel 2003; nei prossimi dieci anni si prevede che raggiungano il 10%; nel 2000 erano solo il 2,9%; nel 2050 si stima una presenza pari tra il 17% ed il 20%;

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…. alcune criticità!!!

� rigidità ordinamentale dei percorsi di studio che hanno impianti troppo simili a quelli dei corsi “diurni”, specie per quanto attiene la suddivisione temporale per anni, la ripartizione degli indirizzi e il sistema di valutazione;

� mancanza di strutture autonome e stabili

� mancanza di un sistema integrato di formazione a distanza che consentirebbe di coinvolgere anche chi è lontano o desidera praticare forme più o meno estese di autoformazione assistita;

� mancanza di un chiaro e organico sistema di crediti e certificazioni che possa riguardare anche le esperienze lavorative e che venga riconosciuto da ogni livello e tipo di formazione

� Alta % di “utenza forte”

� Alta % di “ dispersione” .

� Alta % di “insuccesso”

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Quali sono stati i principaliinterventi e misure

promossi dal MIUR?

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CONCLUSIONI DEL CONSIGLIO EUROPEOdel 22 maggio 2008

sull’Istruzione destinata agli adulti

Comunicazione della Commissione Bruxelles, 23.11.2006

“Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi”

Indicazioni europee

Comunicazione della Commissione Bruxelles 27.09.2007

“Piano d’azione in materia di educazione degli adulti: E’ sempre il

momento di imparare”

Prof. Sebastian Amelio - MIUR

Comunicazione della Commissione - Bruxelles,23.11.2006

“Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi”

Eliminare gli ostacoli

alla partecipazione

Messaggio 1

Favorire il riconoscimento

e la convalida

dei risultati di apprendimento

Messaggio 3

Investire nella popolazione

che invecchia e nei migranti

Messaggio n. 4

Garantire la qualità

dell’educazione degli adulti

alla partecipazione

Messaggio 2

Sviluppare Indicatori

e punti di riferimento

Messaggio n. 5

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Comunicazione della Commissione - Bruxelles,23.11.2006

“Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi”

Garantire la qualità

dell’educazione degli adulti

alla partecipazione

Messaggio 2

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risultati di apprendimento dei percorsi di primo

livello primo periodo didattico

Art. 5, comma

1, lett. c)

linee guida per la progettazione dei percorsi di

istruzione degli adulti

Art. 6, comma 7linee guida per la valutazione e certificazione ivi

compresi i relativi modelli e criteri per la

composizione delle commissioni d’esame e la

redazione del giudizio complessivo conclusivo

dell’esame di Stato

Art. 4, comma

7, lett. d)

realizzazione di attività di accoglienza e orientamento

Art. 4, comma

7, lett. c)

fruizione a distanza di una parte del percorso

Art. 4, comma

7, lett. b)

personalizzazione del percorso di studio relativo al

livello richiesto, che lo studente può completare

anche nell’anno scolastico successivo, secondo

quanto previsto dal patto formativo individuale

Art. 4, comma

7, lett. a)

riconoscimento dei crediti comunque acquisiti dallo

studente per l’ammissione ai percorsi del tipo e

del livello richiesto

RegolamentoTemi

“C A N T I E R E I D A”

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Comunicazione della Commissione - Bruxelles,23.11.2006

“Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi”

Favorire il riconoscimento

e la convalida

dei risultati di apprendimento

Messaggio 3

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http://www.invalsi.it

INVALSI

Il progetto RiCreARe (Riconoscimento dei Crediti e Accoglienza per la

realizzazione di percorsi modulari per adulti) affidato all’INVALSI dalla

Direzione generale per l’istruzione e la formazione tecnica superiore

e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni ha come

obiettivo quello di predisporre strumenti per il riconoscimento dei

crediti al fine di supportare l’operatore dei centri per l’istruzione e

formazione degli adulti nella fase di personalizzazione del percorso di

studio.

Il progetto prevede:

1) uno studio pilota sui sistemi di riconoscimento dei crediti con

particolare riferimento a quelli per l’accesso ai percorsi di istruzione

degli adulti, a partire dalle esperienze già realizzate a livello nazionale

e internazionale;

2) la produzione di strumenti per il riconoscimento delle

competenze comunque acquisite in contesti di apprendimento anche

non formale e informale e l’attribuzione dei relativi crediti in

coerenza con quanto indicato nello schema di regolamento recante

norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo

didattico dei Centri d’istruzione per gli adulti, ivi compresi i corsi

serali, ai sensi dell’art 64, comma 4, del decreto legge 25 giugno 2008

, n. 112, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n.

133 (art. 4 comma 7 lettera a);

3) una sperimentazione finalizzata alla validazione dei predetti

strumenti.

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“Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi”

Investire nella popolazione

che invecchia e nei migranti

Messaggio n. 4

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http://www.initalia.rai.it/

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“Educazione degli adulti: non è mai troppo tardi”

Sviluppare Indicatori

e punti di riferimento

Messaggio n. 5

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http://www.indire.it/

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http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/temi/immigrazione/sottotema001.html

http://www.interno.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/immigrazione/000112_avvisi_precedenti.html

F.E.I. Test di italiano

Programmi di istruzione e formazione nei paesi

di origine

Accordo di Integrazione

http://www.statoregioni.it/dettaglioDoc.asp?idprov=9990&iddoc=33801&tipodoc=2&CONF=CSR

http://www.governo.it/Governo/Provvedimenti/dettaglio.asp?d=64506

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Innovazioni normative in materia di

immigrazione….nuovi compiti per i CTP…..

� DM 4 giugno 2010recante modalità di svolgimento del test di conoscen za della italiana, previsto dall’art. 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, introdotto dall’art. 1, comma 2, lettera i) della legge n. 94/ 2009

� Accordo-Quadro 11 novembre 2010Per dare applicazione al DM 4 giugno 2010 recante m odalità di svolgimento del test di conoscenza della italiana, previsto dall’art. 9 del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, introdotto dall ’art. 1, comma 2, lettera i) della legge n. 94/2009

� Vademecum 16 dicembre 2010Indicazioni tecnico-operative per la definizione dei contenuti delle prove che compongono il test, criteri di assegnazione del punteggio e duratadel test

� FEI 2010 14 marzo 2011Avviso pubblico per la presentazione di progetti a valenza regionale finanziati a valere sull’azione 1 /2010 sul Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di paesi terzi: Azioni di sistema a valen za regionale per l’erogazione di percorsi di formaz ione linguistica ed educazione civica.

� FEI 20111- 2012Definizione attività 2011 ed elaborazione linee di P rogrammazione per il 2012.

� Intesa in Conferenza stato regioni 13 ottobre 2011schema di decreto del Ministro del lavoro e delle p olitiche sociali, di concerto con il Ministro dell’ istruzione, dell’università e della ricerca recante “Svolgimento dei programmi di istruzione e formazio ne da effettuarsi nei Paesi di origine dei cittadin i extracomunitari”. SANCITA INTESA

� Schema di Decreto del Presidente della Repubblica 2 8 luglio 2011recante . "Regolamento concernente la disciplina de ll'accordo di integrazione tra lo straniero e lo Sta to, a norma dell'articolo 4-bis, comma 2, del Testo Unico delle disposizioni concernenti la disci plina dell'immigrazione e norme sulla condizione de llo straniero, di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286"

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R.Merton, Journal of Adult Education,XI, 2 aprile

1939,p. 178].

� In una scuola diurna, dove gli allievi sono di solito bambini o giovani adolescenti, è quasi inevitabile che si stabilisca una relazione tra un docente istruito e un discente incolto e questarelazione,spesso, presenta i suoi vantaggi. Ma in una scuola serale la situazione è completamente diversa. Qui,in classe, il docente è un’ autorità solo nella sua materia e ogni studente ha, nel suo campo particolare, abilità e conoscenze che l’insegnante non possiede. Per questa ragiona, nella classe di una scuola serale esiste uno spirito di reciprocità che porta nell’apprendimento un senso di cameratismo stimolante per l’insegnante come per gli studenti. E la via più breve per arrivare a questo auspicabile stato di cose è il riso, al quale tutti possono partecipare. E così ribadisco che, se davvero vogliamo essere saggi, noi insegnati delle scuole serali, nonostante la tasse o la cattiva gestione, dobbiamo insegnare con allegria!