Seminario Dott Marco Traballesi
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Lamputato di arto inferiore: recenti Lamputato di arto inferiore: recentiacquisizioni cliniche e tecnologicheacquisizioni cliniche e tecnologiche
Dottor MarcoDottor Marco TraballesiTraballesiDirettore Unit Operativa D - sezione amputati
Fondazione Santa Lucia IRCCS, Roma
Tecnico Ortopedico Roberto Pellegrini ITOP Palestrina
FONDAZIONE SANTA LUCIAISTITUTO DI RICOVERO E CURA A CARATTERE SCIENTIFICO
Ospedale di rilievo nazionale e di alta specializzazione per la riabilitazione neuromotoria
00179 Roma, Italia -Via Ardeatina, 306 - www.hsantalucia.it
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Lamputazione vista
dalla persona come linizio della fine
dal chirurgo come latto finale di una lunga battaglia persa per salvare larto
maalla luce dello stato dellarte tecnologico eriabilitativo si deve
VEDERE LAMPUTAZIONE COME LATTOCHE PERMETTE DI PORRE TERMINE A
LUNGHE SOFFERENZE ED IMMOBILIT EPERMETTE LA RIPRESA DI UNA NUOVA
VITA E DELL AUTONOMIA
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Ci che dobbiamo valutare in un amputato cheprendiamo in carico non solo il particolare
(moncone), ma la sua globalit di paziente cronicoaffetto da pi patologie, spesso anziano e affetto dasindrome da decondizionamento.
La presa in carico riabilitativaLa presa in carico riabilitativa
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Inizio patologia vascolare
Progressiva riduzione della mobilit fino
allallettamento
Intervento chirurgicoUlteriore allettamento
Sindrome da decondizionamento
La presa in carico riabilitativaLa presa in carico riabilitativa
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Effetti del decondizionamento sulEffetti del decondizionamento sul
sistema muscolo scheletricosistema muscolo scheletricoIpotrofia muscolare: diminuzione della forza e della resistenzaallo sforzo (con linattivit si calcola una perdita di forza dal 10%
al 20% a settimana, con il massimo della perdita nella primasettimana fino ad un massimo del 25-40% del valore iniziale).
Tale ipotrofia sembra interessare prevalentemente i muscoli pigrandi, antigravitari, e le fibre muscolari tipo I (a contrazionelenta).
Retrazione dei tessuti connettivi periarticolari: limitazione
articolare (riorganizzazione del tessuto connettivo lasso)
Osteoporosi: aumento del riassorbimento osseo (attivit
osteoclastica) per mancata sollecitazione meccanica.
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Effetti del decondizionamento sulEffetti del decondizionamento sul
sistema cardiovascolare e respiratoriosistema cardiovascolare e respiratorioCuore a riposo: frequenza cardiaca (1b/min ogni 2 giorni per 1mese), gittata sistolica, dimensioni cardiache.
Cuore, risposta allesercizio: gittata e risposta dellafrequenza cardiaca allesercizio sub-massimale (30-40 b/min pi
del previsto), VO2 max.
Neurovascolare: intolleranza ortostatica.
Ematico: trombosi venosa e fibrinogeno, volume plasmaticoed ematico totale e massa dei globuli rossi.
Respiratorio: frequenza respiratoria
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Altri effetti del decondizionamentoAltri effetti del decondizionamento
Sistema neurologico equilibrio. coordinazione.Disturbi emotivi: ansia, depressione, apatia, disturbi del sonno,riduzione della soglia del dolore, disturbi comportamentali,
disturbi del sonno.
Metabolismo e sistema gastrointestinale
massa magra, tessuto adiposoRidotta tolleranza al glucosio escrezione minerale motilit intestinale, appetito e assunzione di liquidi.
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Decondizionamento ed invecchiamentoDecondizionamento ed invecchiamento
Fisiologico deterioramento delle funzioni corporee
Linvecchiamento spesso aggravato dalverificarsi di malattie che, soprattutto nei soggettisedentari, producono necessariamente unadiminuzione dellattivit.
Gli anziani attivi possono prevenire una gran parte
del fisiologico declino fisico
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In un amputato darto inferiore vi un drasticoaumento della richiesta di energia per ladeambulazione.
Negli anziani a questo si aggiunge la parafisiologica
riduzione del VO2 max e della tolleranza alleserciziofisico legata non solo allet ma anche alla cardiopatiaaterosclerotica e alla vasculopatia periferica.
Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione
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Un aumento della spesa energetica nel cammino
dellamputato sembra essere dovuto alleccessivospostamento verticale della pelvi durante il passo(Engsberg 1990).
E dimostrato che un corretto controllo dellabiomeccanica del passo (in particolare il grado di
spostamento del centro di massa sulla base diappoggio nei tre piani dello spazio) minimizza ilconsumo di O2. (Kerrigan 1995)
Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione
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Altre cause di elevata spesa energetica:
Cause protesiche
1) diminuita coordinazione del movimento per perditadel feed-back propriocettivo (Mensch 1986)
2) incapacit della protesi di simulare la normalebiomeccanica e funzionalit delle articolazioni (piede,
caviglia, ginocchio) (Fisher 1978) e perdita della energiacinetica normalmente accumulata come energiapotenziale durante il passo (Ehara 1993)
Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione
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Altre cause di elevata spesa energetica:
Cause muscolari
3) sovraccarico dei muscoli prossimali residui chedevono controllare lintero arto inferiore durante ilpasso (Gitter 1991)
4) perdita quantitativa di tessuto contrattile in terminiassoluti e cambiamento dei siti di inserzione chedetermina una diminuita energia potenziale (Ganguli 1974,Winter 1988)
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Negli amputati trans-tibiali (TT) si calcolato un
aumento della spesa energetica richiesta durante ladeambulazione variabile dal 15 al 55%. (Gailey 1994,Ganguli 1974, Gonzales 1974, Waters 1986)
Negli amputati trans-femorali (TF) si calcolato unaumento della spesa energetica richiesta durante la
deambulazione variabile dal 55 al 65%. (Schmalz 2002,Waters 1999, Gonzales 1974)
Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione
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Spesa energetica della deambulazioneSpesa energetica della deambulazione
Laddestramento protesico deve quindi mirarepi alla correzione dello schema del passo(controllo del bacino) che non alla ricerca dellavelocit del cammino.
Lallenamento fisico aerobico pu far aumentarela velocit del cammino dell8% circa, diminuire il
consumo di ossigeno del 6-10% sia nei TT chenei TF (Pitetti 1987, Chin 2002).
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Fattori prognosticiFattori prognostici
Favorevoli:
Et < 65 anniPrecoce presa in caricoAlto valore del Barthel Index al ricovero
SfavorevoliGrado di vasculopatia
Et > 65 anni
(soggetti amputati transfemorali protesizzati-Traballesi et al. 1998)
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GeneralitCenni di biomeccanicaPossibili configurazioni
LE PROTESI DI ARTO INFERIORELE PROTESI DI ARTO INFERIORE
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CLASSIFICAZIONE DELLE PROTESI DICLASSIFICAZIONE DELLE PROTESI DI
ARTO INFERIOREARTO INFERIORE
Protesi PARZIALI O TOTALI DI PIEDE
Protesi TRANSTIBIALI Protesi per DISARTICOLAZIONE DI GINOCCHIO
Protesi TRANSFEMORALI
Protesi per DISARTICOLAZIONE DANCA edEMIPELVECTOMIA
Protesi per MALFORMAZIONI CONGENITE
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P ro t e s i t r a d i z i o n a l i
Protesi modulariProtesi scheletriche
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AMPUTAZIONI DI PIEDE
Am pu t a z i o n e d i CHOPART Am pu t a z i o n e d i L ISFRANC
PROTESI DI PIEDE
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PROTESI DI PIEDE
S i l i c o n e T r a d i z i o n a l e
Per la protesizzazione di piede, a causa delle dimensioni del moncone, si
possono utilizzare solo componenti di tipo tradizionali e protesi di siliconedi nuova concezione.
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DISARTICOLAZIONI DI PIEDE
Amp u t a z i o n e d i SYM E
Amp u t a z i o n e d i P IROGOFF
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PROTESI PER DISARTICOLAZIONE DI
PIEDE
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LAMPUTAZIONE TRANSTIBIALE
Per ottenere una forma corretta(cilindrica) del moncone sempre necessario che ilperone sia pi corto della tibiadi 1-3 cm
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LE AMPUTAZIONI TRANSTIBIALI
PROTESI TRANSTIBIALI
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PROTESI TRANSTIBIALI
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DISARTICOLAZIONIDEL GINOCCHIO
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PROTESI PER
DISARTICOLAZIONEDI GINOCCHIO
GINOCCHIO
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GINOCCHIO
PER DISARTICOLAZIONI
AMPUTAZIONI TRANSFEMORALI
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AMPUTAZIONI TRANSFEMORALI
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DISARTICOLAZIONE DELLANCA (1)
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DISARTICOLAZIONE DELLANCA (1)
ED EMIPELVECTOMIA (2)
(1 ) (2 )
PROTESI PER LA
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PROTESI PER LADISARTICOLAZIONE DELLANCA
ED EMIPELVECTOMIA
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Protesi modulariProtesi modulari
temporaneetemporanee
transfemorale
transtibiale
Elementi da valutare per la
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Elementi da valutare per la
scelta della protesi
Et del paziente Peso del paziente
Condizione fisica generale del paziente Condizione del moncone
Altre patologie in atto
Sesso del paziente
Richieste da parte del paziente
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LIVELLO DI ATTIVITALIVELLO DI ATTIVITA
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LIVELLO DI ATTIVITA
K0 - Lamputato non ha labilit di muoversi indipendentemente, ed
usa una protesi solo a fini estetici.
K1 Lamputato pu camminare in ambienti domestici su superficipiane, per brevi spostamenti lentamente.
K2 Lamputato, in ambienti esterni, riesce ad accelerare ladeambulazione e percorrere superfici leggermente dissestate.
K3 Lamputato affronta giornalmente percorsi di varia natura condeambulazione alternata per superare vari ostacoli sul terreno.
K4 Lamputato va oltre le classiche attivit di vita quotidiana,associando attivit sportive e attivit ricreative.
CICLO DEAMBULATORIO
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CICLO DEAMBULATORIO
SUDDIVISIONE DEL TEMPO
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SUDDIVISIONE DEL TEMPO
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FASE STATICA FASE DINAMICA
Nella fase dinamicalarmonia, la velocit e
la rotondit del passo.
Nella fase statica delcammino diinteresse prevalentela sicurezza
SICUREZZA
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SICUREZZA
Affidabilit dellarto che non cede sotto carico.
Nel ginocchio umano data da: Attivit muscolare
Disposizione degli assi delle articolazioni
Arresti ossei e tendinei
Tutte queste funzioni, in una persona amputata, sono
parzialmente o completamente compromesse.
La protesi deve, pertanto, ristabilire tali funzioni.
Quali meccanismi utilizzano
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Quali meccanismi utilizzano
le protesi per garantirela sicurezza?
La struttura portante
Arresti meccanici dellestensione e della flessionedorsale a livello dellarticolazione tibiotarsica
Un meccanismo che blocchi il ginocchio inestensione o un momento estensorio a livello del
ginocchio che non fletta quando non si voglia.
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M .A .S . M a r l o A n a t om i c a l So c k e t
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M i g l i o r a d e s i o n e d e l m o n c o n e
M i g l i o r e s t e t i c a
Ma g g i o r c om f o r t s o p r a t t u t t o i n p o s iz i o n e s e d u t a
COME FUN Z ION A ?
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INVASATURA TRANSTIBIALE
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Invasatura tipoPTS
(Protesi TibialeSopracondiloidea)
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Questo sistema di
Questo sistema diCuffia con
ancoraggio
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sospensione
costituito da duecomponenti:
- la cuffia che presenta
un perno, filettato omeno, nella parte
terminale;
-il dispositivo di
ancoraggio in cui vieneinserito e bloccato il
perno.
Questo viene poi
sbloccato tramite un
pulsante.
Q a
sospensione
costituito da due
componenti:
- la cuffia che presenta
un perno, filettato omeno, nella parte
terminale;
-il dispositivo di
ancoraggio in cui vieneinserito e bloccato il
perno.
Questo viene poisbloccato tramite un
pulsante.
gg
Tipi di ancoraggi
distali
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Vantaggi della CUFFIA
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protesizzare pi efficacemente i monconi
prossimali e/o con parti molli
sovrabbondanti;
protesizzare pi efficacemente i monconi
prossimali e/o con parti molli
sovrabbondanti;
realizzare un reale contatto totale; realizzare un reale contatto totale;
eliminare completamente i problemi dirisucchio nei confronti dellapice del
moncone, tipici del sistema a suzione;
eliminare completamente i problemi dirisucchio nei confronti dellapice del
moncone, tipici del sistema a suzione;
Il sistema con la cuffia, consente di:Il sistema con la cuffia, consente di:
migliorare sensibilmente il comfortdellinvasatura riducendo le sollecitazioni
cui sottoposto il moncone, soprattutto
nelle zone di carico e lungo il bordo
prossimale.
migliorare sensibilmente il comfortdellinvasatura riducendo le sollecitazioni
cui sottoposto il moncone, soprattutto
nelle zone di carico e lungo il bordo
prossimale.
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Svantaggi della cuffia
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Gli svantaggi principali cheladozione della cuffia conancoraggio terminale comporta
sono:
aumento di peso della protesi,
quantificabile in circa 400 g,
aumento del costo della protesi,
quantificabile in oltre 500 ,
sistema non incluso nellattuale
nomenclatore tariffario e, pertanto,
una parte rilevante della spesa a
carico del paziente.
Cuffie termoformabili VANTAGGI:
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VANTAGGI:
1.una perfetta corrispondenza tra moncone e cuffia, senzacreare delle pressioni eccessive
2.ottimo anche il contatto su pelle molto delicata o su cicatrici
PAZIENTE CONSIGLIATO:1.monconi molto corti o con problemi di aderenza2.anziani3.amputazioni per problemi circolatori4.persone poco abil i ad indossare la protesi a tenuta
tradizionale
SVANTAGGI:1.poca adattabilit ad un moncone molto complesso2.tendenza a perdere la forma acquisita con il tempo o a
dilatarsi anche con il calore (del corpo o esterno)3. tende a deteriorarsi con il sudore , problemi di rotazione tracuffia ed invaso
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Cuffie non termoformabili VANTAGGI:
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VANTAGGI:
1.minor spessore, minor peso, migliore elasticit ed aderenza2.miglior feedback fra moncone e protesi con sensazioni di
contatto pi immediate3.possibil it di tagliare la cuffia poco sotto le zone di
appoggio con un maggiore controllo della protesi
PAZIENTE CONSIGLIATO:1.pazienti dinamici con monconi molto corti2.pazienti con moncone lungo dove la cuffia servir solo per la
sospensione3.pazienti con problemi di allergie verso i materiali tradizionali
SVANTAGGI:1.maggiore difficolt ad infilare la cuffia perch non identica
alla conformazione del moncone2.maggiore compressione del moncone con conseguenti
problemi per i monconi pi delicati
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Mantenere il ginocchio in estensione possibile grazie ameccanismi di bloccaggio
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Ginocchio conbloccaggio manuale
e attraverso meccanismi frenantiGinocchio con frenoautomatico
Ginocchio con frenoidraulico
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Mantenere
il ginocchioin estensione possibile anche
allineandoopportunamente
il ginocchio dietro
la linea di carico
GINOCCHIO MONOCENTRICOGINOCCHIO MONOCENTRICOCON BLOCCAGGIO MANUALECON BLOCCAGGIO MANUALE
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CON BLOCCAGGIO MANUALECO OCC GG O U
Per pazientianziani
Abbinamentocomponenti
GINOCCHIO MONOCENTRICOGINOCCHIO MONOCENTRICOCON FRENO AUTOMATICOCON FRENO AUTOMATICO
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CO O U O CO
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GINOCCH I POL I FU N Z ION A L I
Ginocchio Polifunzionale
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Ginocchio Polifunzionalecon freno automatico
associato adispositivo idraulico
G INOCCH IO POL I FU N Z ION A LE
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Sc i e n za c h e s t u d i a s i s t em i e l e t t r o n i c i c a p a c i d i s im u l a r e i l c om p o r t am e n t o d i o r g a n i sm i v i v e n t i o
d e l l e l o ro p a r t i . B i (o ) + (e l e t t r ) o n i c a
B ION ICA
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Le nuove tecnologie ci permettono dimantenere il ginocchio in estensione grazie
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ai sistemi idraulici e/o pneumatici controllatida microchip
Ginocchio elettonico
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C-LegG IN OCCH IO POL I FU N Z ION A LE
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G in o c c h i o i d ra u l i c o c o n c o n t r o l l o e l e t t r o n ic o
F
M
K
Circa 50
rilevazioni al
secondo
SensoriSensori
SPEC IFICHE TECN ICH E
St ru t t u r a t e s t a t a f i n o a
1 2 5 K g F l e s s io n e d e l g i n o c c h io c o n se n t i t a
1 2 5 g r a d i
M a t e r i a le d e l l a s t ru t t u r a c a rb on io
Pe s o : 1 , 1 4 3K g
Ga ra n zi a l im i t a t a 3 6 -4 8 m e s i
A ss is t en za d op o 2 4 m e s i
Du ra t a d e l l a b a t t e r i a : 4 0 4 5 o re
T em p o d i r i c a r i c a 5 o re
G r a d o m ob i l i t: 3 e 4
Fr eq u e nza d i m i s u ra zi o n e : o g n i 0 ,0 2
s e c o n d i
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GINOCCH IO POL I FU N Z ION A LE
G in o c c h i o E l e t t r o n i c o RH EO TM
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M ic r o p r o c e s s o r e - c o n t r o l l o d e l l a f a s e s t a t i c a e d i n am i c a - a d a t t am e n t o a u t om a t i c o a l p a z i e n t e - f l u i d o m a g n e t o r h e o l o g i c o (M R )
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T l i S i l
G INOCCH IO POL I FU N Z ION A LEG in o c c h i o E l e t t r o n i c o RH EO TM
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R i l e v a t o r e d e l l ' a n g o l a z i o n e
R i l e v a t o re d i
c a r i c o
M i c r o p r o c e s s o r e
T e c n o lo g ia Se n s o r ia l e
SPEC IF ICHE T ECN ICH E
S t r u t t u r a t e s t a t a p e r 1 00 K g F l e s s i o n e d e l g in o c c h i o
c o n s e n t i t a : 1 2 0 g r a d i
M a t e r i a l e d e l l a s t r u t t u ra :a l l um i n i o
Pe s o : 1 ,6 3 0K g
A l t e zza s t ru t t u r a : 2 30 mm
A s s i s t e nza d i e s t e n s i o n e :m o l l a d i t o r s i o ne i n t e r n a
Ga ra n z i a l im i t a t a 3 6 m e s i
A s s is t e n za d op o 1 5 e 30 m e s i
B a t t e r i a a g l i i o n i d i l i t io
Cap a c i t54 0 0 m Ah -f i n o a 4 8o r e d i u t i l i zzo
T em p o d i r i c a r i c a 3 -4 o r e
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Lattuatore controllato dallunit centrale util izza un fluidomagnetoreologico . Tale fluido contine delle particelle ferrose
che formano delle catene pi o meno resistenti in base al campomagnetico che viene applicato. A differenza dei fluidi idraulicicomunemente util izzati nei ginocchi protesici, il fluidomagnetoreologico ha la capacit di variare la resistenza offerta in
flesso-estensione, adattandola alle reali esigenze del paziente conuna velocit pari a quella della luce. Non ci sono quindi inerzielegate alle propriet intrinseche del fluido stesso. Il risultato unaresistenza al moto dei fluidi minima allinterno del ginocchio,che
restituisce una posizione pelvica pi naturale in fase di pre-flessione, riducendo i livelli di affaticamento.Rheo Knee ha unpeso di 1,6 kg ed applicabile a tutti quegli amputati transfemoraliche hanno un peso inferiore ai 100kg e con un livello di impatto
moderato.
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GINOCCH IO POL I FU N Z ION A LEG in o c c h i o Pow e r K n e e TM
M ic r o p r o c e s s o r e c o n t r o l l o d e l l a f a s e s t a t i c a
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M ic r o p r o c e s s o r e - c o n t r o l l o d e l l a f a s e s t a t i c a e d i n am i c a - a d a t t am e n t o a u t om a t i c o a lp a zi e n t e a t t u a t o r i e l e t t r o m e c c a n i c i m o du lo d i p ro p r i o c e zi o n e a r t i f i c i a l e c o l l o c a t o
s u l l a r t o s a n o
POWER KNEE stato sviluppato da Ossur in collaborazione con lacanadese Vichtom Human Bionics. il primo ginocchio azionatototalmente ad energia elettrica auto produce energia ideato per
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totalmente ad energia elettrica,auto produce, energia ideato persostituire la forza muscolare ormai persa nellamputato, con lenergiaarti ficiale, allo scopo di r iprodurre unandatura naturale e armonica.unaserie di sensori come celle a pressione , celle di carico giroscopi (sensori che ri levano laccelerazione angolare), angolometri permettonodi monitorare continuamente lo stato dinsieme dellinterfaccia protesi-persona. Tali sensori sono alloggiati sia nel POWER KNEE che nelModulo di Propriocezione Artif iciale collocato sullarto sano,posti sottola pianta del piede,con senzori di pressioni, comunicanti con un
trasmetti tore situato nella cavigl ia del piede sano. Le informazionifornite dal sensore che controlla la parte sana permettono almicroprocessore del Power Knee di r icreare la cinematica delmovimento e di anticipare i movimenti necessari quando le condizioniesterne variano.il sistema monitora e mantiene continuamente la
simmetria tra la parte sana e quella protesica grazie all interazioniesistenti tra il Power Knee e il controllo sensorio del lato sano. Conquesto ginocchio viene notevolmente migl iorata la qualit dellandatura,aumentata la velocit di deambulazione, facili tato il cammino insalita,discesa e terreno sconnesso, data la possibi lt di salire e
scendere le scale con una andatura passo passo. Questo t ipo diginocchio si applica allamputato transfemorale unilaterale con un pesomassimo di 100kg e con un livello di attivi t medio-alto.
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G INOCCH IO POL I FU N Z ION A LEG in o c c h i o Pow e r K n e e TM
f
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Mo d u lo d i p r o p r i o c e z i o n e a r t i f i c i a l e c o l l o c a t o s u l l a r t o s a no
A r t i f i c i a l Pr o p i o c e p t i o n Mo d u l e
Or t e s i c o n s e n s o r i d i p re s s io n i P o s i zi o n am e n t o d e l l A PM
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Il ginocchio elettronico si dimostrato utile a farridurre il costo energetico del cammino in
particolare per cadenze del passo pi alte
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particolare per cadenze del passo pi altedellandatura confortevole
ABSTRACT. Buckley JG, Spence WD, Solomonidis SE.Energy cost of walking: comparison of " intelligent prosthesis"with conventional mechanism.
Arch Phys Med Rehabil 1997;78:330-3.
Objective: To determine physiological energy cost with
Blatchford's " Intelligent Prosthesis" (IP) compared to energycost with a conventional pnuematic swing phase control(PSPC) mechanism.
Il ginocchio elettronico si dimostrato utile a farridurre il costo energetico del cammino, rendere
pi agevole superare un percorso ad ostacoli e
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pi agevole superare un percorso ad ostacoli emigliora la qualit della vita
Comparison between the C-leg microprocessor-controlled
prosthetic knee and non-microprocessor control prosthetic
knees: A preliminary study of energy expenditure, obstacle
course performance, and quality of life surveyRON SEYMOUR et al
Prosthetics and Orthotics International
March 2007; 31(1): 51 61AbstractThis study investigated energy expenditure and obstacle course negotiation between the C-leg1 and various non-microprocessor control (NMC) prosthetic knees and compared aquality of life survey (SF-36v2 TM) of use of the C-leg1 to national norms.
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PIEDI PROTESICI
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I piedi per protesi sono componenti prefabbricati. La scelta del piede giusto dipende dal tipo di protesi,dallo stato del moncone,
dalle condizioni fisiche, dalla professione,
dallhabitat del paziente.
CLASSIFICAZIONEDEI PIEDI PROTESICI
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PIEDI RIGIDI (Sach, dinamici)
PIEDI ARTICOLATIPIEDI PLURIASSIALIPIEDI A RESTITUZIONE DI ENERGIA
Piede SACH
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In fase di
ammortizzazione edi derotazionelelasticit deipiedi Sach data
dal materiale in cui costruito ilcuneo del tallone e
il piede stesso
Tipo di piede :S.A.C.H.
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Criteri paziente:
Livello funzionale 1 e superiore
Deambulazione con poco dinamismo Vecchio utilizzatore del prodotto
Paziente di sesso femminile
Tallone morbido, centro piede rigido
PIEDE DINAMICO
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Grandi segmenti elastici nel piede dinamicopermettono una flessibilit maggiore che aumenta il
comfort della protesi.
PIEDE DINAMICO
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Criteri pazienti:
Livello funzionale 2 e superiore
Leggero per deambulazionemoderata
Indicato anche su terreniscoscesi
Il piede con articolazione monocentrica permette movimentisul piano sagittale: la flessione dorsale limitata da un
PIEDI ARTICOLATI
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p psul piano sagittale: la flessione dorsale limitata da unarresto rigido, la flessione plantare viene regolata da unammortizzatore in gomma.
Piede articolato con dita
Tipo articolato monoasse:
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Criteri pazienti:
Livello funzionale 1 e superiore
Deambulazione livello basso o vecchioutilizzatore del prodotto
Esigenza di stabilit del ginocchio Non adatto a monconi molto lunghi
Questi piedi hanno unammortizzazione pluriassiale data da
vari componenti elastici che consentono un movimento in
PIEDI PLURIASSIALI
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pflesso-estensione e prono-supinazione
P i e d e G r e i s s i n g e r
e v o l u t o
PIEDE ARTICOLATO PLURIASSIALE
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Ottima addattabilit al terreno
Peso rilevante del piede
Manutenzione delle parti interne
Livello funzionale 2 e 3
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1C40:C-Walk
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Buona rotondit del passo
Ottimo rapporto tra spinta emorbibezza
Estetica gradevole
Non adatto a monconi molto
lunghi
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DESIGN CLASSICI
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CAVIGLIACAVIGLIA
ARTICOLATAARTICOLATA
PIEDE E PILONEINTEGRATI
CAVIGLIA ARTICOLATA
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++ FUNZIONE MULTIASSIALEFUNZIONE MULTIASSIALE
++
MAGGIOR RANGE DIMAGGIOR RANGE DI
MOVIMENTOMOVIMENTO
++ MAGGIOR REGOLABILITAMAGGIOR REGOLABILITA
MINOR RISPOSTA DINAMICAMINOR RISPOSTA DINAMICA
PESO SUPERIOREPESO SUPERIORE
PIU MANUTENZIONEPIU MANUTENZIONE
PILONE/PIEDE INTEGRATI
MAGGIOR RISPOSTA
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+ MAGGIOR RISPOSTA
DINAMICA
+ PESO RIDOTTO
+ MINOR MANUTENZIONE
MOVIMENTO CAVIGLIAMOVIMENTO CAVIGLIA
LIMITATOLIMITATO
FUNZIONE MULTIASSIALEFUNZIONE MULTIASSIALELIMITATALIMITATA
REGOLABILITA LIMITATAREGOLABILITA LIMITATA
OBIETTIVO: COMBINARE DESIGN EPERFORMANCE IN UN UNICO PIEDE
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RANGE DI MOVIMENTORANGE DI MOVIMENTORI
SPOSTA
DINAMICA
RI
SPOSTA
DINAMICA
GOAL!GOAL!
OBIETTIVO: COMBINARE DESIGN EOBIETTIVO: COMBINARE DESIGN EPERFORMANCE IN UN UNICO PIEDEPERFORMANCE IN UN UNICO PIEDE
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PESO RIDOTTO
RISPOSTA DINAMICA
BUON RANGE DI
MOVIMENTO DELLACAVIGLIA
MAGGIOR RESISTENZA
NESSUNA
MANUTENZIONE!RANGE DI MOVIMENTORANGE DI MOVIMENTO
RI
SPOSTA
DINAMICA
RI
SPOSTA
DINAMICA
GOAL!GOAL!
SOLUZIONE:
UTILIZZANDO UN ELASTOMERO COME
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INTERFACCIA IDEALE SI PUO:
ESALTARE LA PERFORMANCE DEL COMPOSITO
AUMENTARE LA FLESSIBILITA ELIMINARE I COLLEGAMENTI MECCANICI
GARANTIRE UNA BUONA TENUTA (ADESIONE) E
QUINDI LINTEGRITA STRUTTURALE
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COMPOSITO + PLASTICO (elastomero) =
COMPOSITI IBRIDI
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LASTRE COMPOSITE (LASTRE COMPOSITE (stratostrato superioresuperiore ee inferioreinferiore))
ELASTOMERO PUELASTOMERO PU
ELASTOMERO PU =MOVIMENTO FLUIDO
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MOVIMENTO FLUIDO
RISULTATO: COMPOSITO IBRIDO =
PERFORMANCE IDEALE
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ELASTOMEROELASTOMERO
DI URETANODI URETANO
PILONEPILONE
COMPOSITOCOMPOSITO
LAMINA COMPOSITALAMINA COMPOSITA
COMPOSITO IN FIBRA DI CARBONIOCOMPOSITO IN FIBRA DI CARBONIO
LEGA IN ELASTOMERO SU BASE DI URETANOLEGA IN ELASTOMERO SU BASE DI URETANO COSTRUZIONE SINGOLACOSTRUZIONE SINGOLA
RISPOSTA DINAMICARISPOSTA DINAMICA
REALIZZATA SU MISURAREALIZZATA SU MISURA
Risoluzione dei problemi
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Ottimizzare lallineamento in base a:
tipologia di paziente e livello di attivit
selezione dei componenti
controllate tipo di calzatura / altezza tacco
44 piedipiedi concon pilonepilone integratointegratoAdvantage DPAdvantage DP,, Springl ite II, Springlite Gold MedalSpringlite II, Springlite Gold Medal,, SprinterSprinter
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Advantage DPg ,, Springl ite II, Springlite Gold Medalp g , p g ,, Sprinterp
Laiuto tecnologicoLaiuto tecnologico
Il piede dinamico (tipo flex foot costruito in fibra dicarbonio) si dimostrato utile a restituire lenergia
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carbonio) si dimostrato utile a restituire l energia
accumulata nella fase di appoggio del passoLa prerogativa del carbonio quella di accumulare
energia, deformandosi elasticamente, durante la fasedi carico e di restituirla nella fase di spinta (toe-off).
Laiuto tecnologicoLaiuto tecnologicoPiedi a restituzione di energia
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Laiuto tecnologicoLaiuto tecnologico
Buckley (Clin Biomech 2000) ha dimostrato cometali protesi (durante la corsa) assorbono energia
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tali protesi (durante la corsa) assorbono energia
nella prima met dello stance (come lartosuperstite) e generano energia nella secondamet.
Ricordiamo per che in una caviglia umanalenergia generata superiore a quella assorbita;
la caviglia protesica in carbonio riesce arestituire circa il 90% di quanto assorbe.
Un piede tradizionale (SACH) invece restituiscesolo il 31% dellenergia assorbita (Czerniecki 1992)
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g ( )sia per i l materiale usato che per la forma:
lenergia dissipata prima della fase di spinta.
Tallone morbido, centro piede rigido
Lo sviluppo tecnologicoLo sviluppo tecnologico
Le maggiori novit degli ultimi anni riguardanolancoraggio.
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gg
Ancoraggio distale (vite-clip)
Effetto sotto-vuoto
sotto-vuoto passivosottovuoto attivo
Ci ha permesso di allentare le prese condiloidee espinta poplitea (ricordando che questa la zona ove siregistrano le pi alte pressioni nellinterazione moncone-invaso) (Protesi Total Suface Bearing) .
Lo sviluppo tecnologicoLo sviluppo tecnologico
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Sotto vuoto passivo
Lo sviluppo tecnologicoLo sviluppo tecnologico
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Sotto vuoto passivo
Invasaturatradizionale
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Invasatura
sotto vuoto
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Sistema Sotto Vuoto attivo
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Liner in PUVacuum trainvasatura eliner
Invasatura acontatto totale
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HARMONY ELET TRON ICO E-PU LSE
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SPEC IF ICHE TECN ICHE
L u n g h e zza : 8 2 m m
L a r g h e z za : 6 5 m m
Pe s o : 1 2 0 g
4 l i v e l l i d i v u o t o a ss i s t i t o
L ed lu m i n os i e se g n a l i s o n o r i
Lo sviluppo tecnologicoLo sviluppo tecnologico
Elimina i cambiamenti divolume del moncone
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Sotto vuoto attivo
o u e de o co e
Migliore propriocettivit Migliore circolazionesanguigna Favorisce la guarigione delle
lesioni cutanee
Sotto vuoto attivo, effetti dopo 8 mesi di utilizzo
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CUFFIA ICEROSS SEA L INMem b r an a ip o b a r i c a d i Se a l i n g (H SM)
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CU FFIA ICEROSS SEA L -IN
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M em b ra n a i p o b a r i c a f a t t a d i s i l i c o n e ;
O t t im a s o s p e n s i o n e e d e f f e t t o p i s t o n e p o r t a t o a l m i n im o ;
Cu r a d e l l a p e l l e a t t i v a t ram i t e m e n t o l o ;
Pr o d o t t o i n n o v a t i v o c o n m a rc h i o e c o l o r i n u o v i ;
D is p o n ib i l e c o n o se n za o n d e (Wa v e )
A.I. - intelligenza artificiale
CAV IGL I A A CON TROTT ROLL OELETTRON ICO
PROPRIO FOOT
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FUNZ ION I Do r s i f le s s i o n e i n p re p a r a zi o n e
a l l 'a p p o g g i o , i n c l i n a z i o n e i n
s a l i t a e d i s c e sa s c a le L a c a v i g l i a s i a d a t t a a l l a s a l i t a
e d is c e s a
L a c a v i g l i a s i a d a t t a a l l e s c a l e
Po s s i b i l e r e g o l a r e i l t a c c o e l e t t r o n i c a m e n t e d a 0 a 5 c m
PROPRIO FOOT il primo piede protesico intelligente in grado di
percepire diverse condizioni adattandosi perfettamente al terreno emodifiacando lapproccio in presenza di scale e pendenze. Cambiandoadeguatamente langolazione del piede rispetto alla caviglia, consenteallut illizzatore di sedersi e alzarsi in maniera naturale. Il dispositivo in
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pgrado di di rilevare le condizioni ambientali di movimento, analizzare i
dati ed agire nel modo migliore . Un acceleramento in grado di misurare1600 volte al secondo le accelerazioni a cui soggetto il piede e quindiquale tipo di terreno sta calpestando lutilizzatore durante ladeambulazione: salite,discese,scale. In base ai dati rilevati, lintelligenzaArtificiale denominata Terrain Logic in grado di pilotare un attuatorelineare che cambia in maniera opportuna langolo dellarticolazione tibio-tarsica protesica, in modo da affrontare nel modo migliore il passosuccessivo. Se ad esempio viene rilevato uno stacco dal suolodellavampiede, il processore ordina un sollevamento della punta condistacco del terreno; se viene rilevata una superficie inclinata, lAI ordinauna flessione della caviglia proporzionale alla pendenza. Sulla base delpasso precedente del paziente, I parametri di movimento della caviglia sipreparano al passo successivo. PROPRIO FOOT ha un peso di circa 1kged applicabile a tutt i quei pazienti amputati transtibiali con attivit lievee moderata che hanno un peso variabile fra I 45kg e 116 kg
T e c n o l o g i a a se n s o r i
CAV IGL I A A CON TROLL OELETTRON ICO
PROPRIO FOOT
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A c c e l e r o m e t r o
R i c o n o s c e l a m b ie n t e G ra d i d e l l a s a l i t a /d i s c e s a , s c a l e
C i c l o d e l pa s s o Co n t a t t o i n iz i a le , f a s e s t a t i c a , s t a c c o d e l l a v am p ie d e ,f a se d in am i c a
F r e q u e n z a : 1 6 00 Hz (c i c l i /s )
T e c n o l o g i a a se n s o r i
A . I . - i n t e l l ig e n za a r t i f i c i a le
CAV IGL I A A CON TROLLOELETTRON ICO
PROPRIO FOOT
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SPEC IF ICHE TECN ICHE
L im i t e d i p es o : 1 16 k g
Ma t e r i a le d e l l a s t r u t t u r a : a l l u m in io
Pe s o : 9 9 5 g
I n g om b r o : 1 8 0 m m
Pe s o d e l l a b a t t e r i a : 2 4 0 g
B a t t e r i a a g l i i o n i d i l i t i o
Ca p ac i td i u t i l i zzo : f in o a 3 2 o r e d i u s o c o n t i n u a t i v o
T em p o d i r ic a r ic a : 3 -4 o r e
L i v e l l o a t t i v i t: k 2 - k 3 (n o c o r s a )
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