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ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE Seminari di formazione per MMG ANTIBIOTICOTERAPIA ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE IN MEDICINA GENERALE Dr. Francesco Menichetti Dr. Carlo Tascini Dr. Stefano Moscardini

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ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALESeminari di formazione per MMG

ANTIBIOTICOTERAPIAANTIBIOTICOTERAPIA

IN MEDICINA GENERALEIN MEDICINA GENERALE

Dr. Francesco MenichettiDr. Carlo TasciniDr. Stefano Moscardini

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALESeminari di formazione per MMG

CORSO TEORICOCORSO TEORICO--PRATICOPRATICO

1.1. Le infezioni delle alte vie respiratorieLe infezioni delle alte vie respiratorie

2.2. Le infezioni delle basse vie respiratorieLe infezioni delle basse vie respiratorie

3.3. Altre infezioniAltre infezioni

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

OBIETTIVIOBIETTIVI

Il Medico di Medicina Generale deve essere in grado di:

Prescrivere una corretta terapia antibiotica nelle patologiePrescrivere una corretta terapia antibiotica nelle patologie

infettive di comune riscontro nella Medicina Generaleinfettive di comune riscontro nella Medicina Generale

In particolare deve:

1. Conoscere gli antibiotici2. Conoscere le patologie infettive, con particolare

riguardo a quelle più frequenti in Medicina Generale3. Conoscere i dati epidemiologici e le etiologie delle

malattie infettive4. Capire le differenze di approccio tra la Medicina

Generale e la Medicina Specialistica ed i perché5. Saper valutare la correttezza delle varie fonti di

informazione sui farmaci

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

Nella scelta di un antibiotico il Medico GeneraleNella scelta di un antibiotico il Medico Generaleha 4 necessità da rispettare contemporaneamenteha 4 necessità da rispettare contemporaneamente

1. Necessità di usare un farmaco che dia le maggiori

garanzie di guarigione

2. Necessità di usare il farmaco meno tossico

3. Necessità di non indurre resistenze

4. Necessità di utilizzare il farmaco meno costoso,

a parità di efficacia

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

LA TERAPIA ANTIBIOTICA può essere:LA TERAPIA ANTIBIOTICA può essere:

1.1. MIRATAMIRATA

2.2. EMPIRICA EMPIRICA

3.3. RAGIONATARAGIONATA

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TERAPIA MIRATATERAPIA MIRATA

Quando il medico dispone di accertamenti microbiologici,che identificano l’agente responsabile di una infezione e ne evidenziano la sensibilità, prescrive una

TERAPIA MIRATA.

In Medicina generale ciò è possibile quasi esclusivamente nelle infezioni delle vie urinarie.

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

Troppo spesso purtroppo il Medico generale ricorre alla

cosiddetta TERAPIA EMPIRICA, fondata sulla propria

esperienza personale o su quella di altri, oppure indotta

dalla pubblicità sulle novità del momento.

L’immissione sul mercato di nuove molecole,

propagandate come un superamento dei farmaci

precedenti, ci induce troppo spesso ad usare farmaci

più costosi e solo poche volte veramente più efficaci.

TERAPIA EMPIRICATERAPIA EMPIRICA

segue

Non solo, ma la paura di un insuccesso terapeutico,

magari secondario all’insorgenza di resistenze batteriche

agli antibiotici più datati, anche questa amplificata dai

messaggi dell’industria farmaceutica, ci porta a scegliere

degli antibiotici ad ampio spettro, talvolta non necessari.

Ciò può indurre Ciò può indurre dannidanni da antibiotici.da antibiotici.

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

TERAPIA RAGIONATATERAPIA RAGIONATA

Il medico generale deve, nello scegliere un antibiotico,

prescrivere una TERAPIA RAGIONATA:

In assenza di una diagnosi etiologica, possibile solo con

un esame microbiologico,

valuta il probabile agente in causavaluta il probabile agente in causa, basandosi

sui dati epidemiologicidati epidemiologici,

sulla localizzazionelocalizzazione,

sulle caratteristiche dell’infezionecaratteristiche dell’infezione.

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

PUNTI DI RIFERIMENTO 1PUNTI DI RIFERIMENTO 1

La terapia ragionata è possibile solo se si accettano come validi

nella maggioranza dei casi i seguenti punti di riferimento:

1. Sostanziale stabilità del quadro epidemiologico sul territorio.

I patogeni emergenti riguardano gruppi di pazienti

( immunodepressi,etilisti, trapiantati, politrattati ) e non tutti.

2. I criteri di scelta dell’antibiotico da usare in Medicina generale

sono diversi da quelli del collega ospedaliero e non vanno

copiati nella nostra pratica.

3. E’ possibile fare una diagnosi etiologica di probabilità.

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PUNTI DI RIFERIMENTO 2PUNTI DI RIFERIMENTO 2

4. Diffidare dalle “coperture complessive”: non esiste l’antibiotico

capace di uccidere tutti i batteri ( e se esistesse sarebbe

dannoso);l’antibiotico più efficace e più tollerato non è quello

a spettro più ampio, ma quello scelto in base alla probabilità

etiologica ed al ragionamento.

5. Anche nella terapia antibiotica è utile mantenere la logica dei

“farmaci essenziali”: ciascun medico si seleziona nel tempo un

proprio prontuario di una decina di molecole, di cui conosce

“tutto”, e continua ad usarle fino a quando non trova altre

molecole che abbiamo dimostrato, in studi controllati, di essere

più efficaci, meno tossiche e con un miglior rapporto

costo-beneficio.

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

AGGIORNAMENTI 1AGGIORNAMENTI 1

In epoca di banche-dati on-line, di Internet e di decine di articoli

pubblicati ogni giorno su “patogeni emergenti” e su “allarmi” per

le percentuali di resistenza batterica agli antibiotici, viene il dubbio

di dover consultare una bibliografia aggiornata ogni qual volta si

debba prescrivere un antibiotico.

In realtà per il Medico generale la situazione epidemiologica e

resistenziale è molto più stabile e le “novità” in antibioticoterapia

non dovrebbero riflettersi subito nelle nostre prescrizioni.

AGGIORNAMENTI 2AGGIORNAMENTI 2

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

Per esempio: leggete su una rivista un articolo che riporta, a

riguardo delle infezioni broncopolmonari, i discreti vantaggi,

in termini di percentuali di guarigione e di effetti collaterali,

di un nuovo antibiotico, rispetto a quelli di uso abituale.

La ricerca, condotta in un reparto di pneumologia, firmata da

un illustre clinico, sembra bene impostata; il confronto con altri

antibiotici è estrapolato dall’analisi di dati provenienti da altri

lavori.

Tutto questo è sufficiente per “provare” la novità?Tutto questo è sufficiente per “provare” la novità?

AGGIORNAMENTI 3AGGIORNAMENTI 3

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

Per metodo bisogna effettuare alcuni passaggi prima di passare alla prescrizione di un farmaco nuovo:

1. Valutare se esistono differenze tra la popolazione oggetto dello studio e quella dei nostri assistiti.

2. Leggere la monografia del prodotto e controllare le indicazionisulla scheda tecnica.

3. Attendere uno studio controllato di confronto con le molecoleche usate abitualmente.

4. Attendere altre conferme nella letteratura o almeno che le fonti di aggiornamento che utilizzate ne parlino.

5. Utilizzare unicamente se gli altri farmaci di cui disponete nonvi soddisfano ed avete registrato degli insuccessi terapeutici.

6. Valutare la differenza dei costi7. Prescrivere solo in casi selezionati, evitando di abbandonare i

farmaci di abituale prescrizione.

AGGIORNAMENTI 4AGGIORNAMENTI 4

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

Ricordarsi che non c’è nessuna fretta ad utilizzare farmaci nuovi.

Il frequente ritiro dal commercio di molecole dopo pochi mesi

dalla registrazione, per effetti collaterali inattesi, deve consigliarci cautela.

L’unica fretta è data dalla sofferenza di quei pazienti che non

hanno ancora trovato un rimedio efficace.

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PATOGENI 1PATOGENI 1

Da una indagine del 1988, confermata in altri studi successivi,risulta la seguente distribuzione delle visite fatte dal Medico generale, per malattie infettive:

•Alte vie respiratorie 63%•Basse vie respiratorie 12%•Vie urinarie 10%•Sinusiti 4%•Otiti 3%•Vaginiti 3%•Cute 2%•Malattie sessuali 1%•Gastroenteriti 1%•Epatiti/ mononucleosi 1%

PATOGENI 2PATOGENI 2

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

Il Medico generale, in tema di malattie infettive, si trova di frontenel 95% dei casi alle seguenti patologie, elencate in ordine di frequenza:

1. Malattie delle prime vie aeree( faringiti,otiti,sinusiti,tracheiti, ecc.), come le tipiche patologie da raffreddamento.

2. Infezioni batteriche che complicano virosi influenzali.3. Riacutizzazioni di bronchiti croniche, anche in rapporto ad

una popolazione che invecchia.4. Infezioni genito-urinarie, comprese quelle sessualmente

trasmesse.5. Polmoniti contratte fuori dall’ospedale

In queste situazioni è difficile imbattersi in germi particolarmente resistenti.

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

TERAPIA RAGIONATA: CRITERI DECISIONALITERAPIA RAGIONATA: CRITERI DECISIONALI

Non esistono certezze né protocolli ma CRITERI per comportamenti prescrittivi corretti:

1. Diagnosi di malattia infettiva2. Probabile natura batterica3. Valutazione probabilistica dell’agente in causa4. Valutazione della necessità di terapia antibiotica5. Proprietà dei singoli antibiotici6. Caratteristiche del paziente7. Definizione durata del trattamento8. Valutazione costo-beneficio9. Eventuali controlli clinico-laboratoristici

TERAPIA RAGIONATA: CRITERI DECISIONALITERAPIA RAGIONATA: CRITERI DECISIONALI

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CRITERI CLINICI

CRITERI EPIDEMIOLOGICI

CRITERI FARMACOLOGICI

CRITERI ECONOMICI

SCELTA DELL’ANTIBIOTICOSCELTA DELL’ANTIBIOTICO

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CRITERI CLINICICRITERI CLINICI

•Caratteristiche della malattia( acuta, cronica, ricorrente, etc.)

•Sede dell’infezione

•Caratteristiche fisiologiche del paziente (età, sesso, peso,

gravidanza,etc.)

•Caratteristiche patologiche del paziente (patologie concomitanti,

compromissione d’organo, immunodepressione, etilismo, etc.)

•Terapie concomitanti

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

PRIMA SESSIONEPRIMA SESSIONE

LE INFEZIONI LE INFEZIONI

DELLE DELLE

ALTE VIE RESPIRATORIEALTE VIE RESPIRATORIE

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

PISTE DI DIBATTITO PISTE DI DIBATTITO

EERISPOSTERISPOSTE

CASI CLINICI 1CASI CLINICI 1

CASO N°1

Ragazza di 15 anni, 55 kg. , sportiva, presenta ipertrofia ed arrossamentotonsillare con essudato biancastro, adenopatia sottoangolomandibolare dolente, t. 39C° ad insorgenza brusca, malessere generale.

Diagnosi:

Quali probabili germi in causa?:

dose durata costoTerapia:

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Tonsillite acuta batterica

Streptococco beta-emolitico

Diaminocillina 1,2 1 f im 1 g 3,01Amoxicillina 1g 1c. x 2 10 gg. 8,98

Amoxiclav 1c. x 2 10 gg. 23,74Cefuroxime ax. 250 1c. x 2 10 gg . 33,42Cefpodoxime pr.100 1c x 2 4 gg 15,71Eritromicina 600 mg. 1c. x 3 10 gg. 18,33Azitromicina 1c 1° g, 1/2c. 5 gg. 18,45Claritromicina 250 1c x 2 10 gg 31,82

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CASO CLINICO N°1

L’agente etiologico è lo Streptococco beta-emolitico di gruppo A, (Streptococcus Pyogenes).Sono tuttora in massima parte sensibili allaPenicillina, che rappresenta il trattamento di elezione, da proseguire peralmeno 10 giorni, per una valida profilassi della malattia reumatica.

L’occasionale e rara resistenza alle betalattamine è di tipo intrinseco (modificazione del bersaglio) e non per produzione di beta-lattamasi.

Antibiotici di seconda scelta sono i macrolidi e le lincosamidi, ma cominciano ad essere segnalati ceppi resistenti. Da non utilizzare le Tetracicline per la notevole resistenza. Sconsigliato il Cotrimoxazolo.

In caso di insuccesso della penicillina bisogna pensare alla coesistenzadi Stafilococchi, Moraxella c. o Haemofilus produttori di betalattamasied utilizzare l’Amoxiclav o Cefalosporine.

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CASO N°2

Giovane di 20 anni, 70 kg., presenta cefalea, tosse secca, disfonia, ipertrofia ed arrossamento tonsillare, t. 38C°, rinite, adenopatia cervicale, artralgie e mialgie.

Diagnosi:

Quali probabili germi in causa?:

Terapia:

I.R.S. Aspecifica

Virus

Terapia sintomatica

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CASO CLINICO N°2

Nelle forme a probabile etiologia virale l’impiego di un antibioticonon facilita la guarigione.

Nei casi dubbi si ricorre talvolta ad una antibioticoterapia “prudenziale”,atteggiamento non razionale, volto più spesso a soddisfare l’ansia delMedico o le richieste del paziente o dei suoi familiari.In questi casi non andare oltre le Aminopenicilline.

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CASO N°3

Uomo di 38 anni, 80 kg., non fumatore, presenta intenso brucioreretrosternale, tosse insistente secca, t. 38 C° da 2 giorni, esame obiettivo polmonare non significativo.Diagnosticate una tracheite.

Quali probabili germi in causa?:

Terapia:dose durata costo

Oppure:

Virus – ( Mycoplasma – Chlamidia)

Sintomatica

(In caso di persistenza della tosse)Eritromicina 1 g. x 3 6 gg. 14,58ClaritromicinaRM 500 x 1 7 gg. 15,96Azitromicina 1c 1°g, 1/2c 5 gg. 18,45Roxitromicina 300 x 1 6 gg. 15,30Doxiciclina 1 c x 2 10 gg 8,40

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CASO CLINICO N°3

Laringiti e tracheiti sono abitualmente malattie ad etiologia virale enon richiedono pertanto terapia antibiotica.

Le forma batterica è molto rara. Si può manifestare in bambini (tra i 5 e 10 anni) od in soggetti intubati. Si manifesta con stridore inspiratorio,febbre elevata, stato settico ed abbondante espettorato purulento. Il patogeno più frequente è lo Stafilococco aureo, seguito dall’Haemophilo.Poiché il decorso può essere rapidamente fatale, il paziente, se non lo è già, deve essere immediatamente ricoverato, come per l’epiglottite acuta.

Se condizioni legate al paziente e non alla malattia inducono a prescrivereantibiotici, bisognerebbe utilizzare i Macrolidi , data la presenza di Micoplasmi come saprofiti.

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CASO N°4

Donna di 45 anni, 58 kg., lamenta da 3 giorni cefalea fronto-facciale, rinorrea anteriore, dapprima sierosa ed ora mucopurulenta, dolore provocato dalla digitopressione alla radice nasale.

Diagnosi:

Quali probabili germi in causa?:

dose durata costoTerapia:

Rinosinusite acuta

Virus -Pneumococco – Haemofili – Moraxella c.

Oppure, dopo 7 gg :Amoxicillina 1g. x 2 10 gg. 9,98Amoxiclav 1g. x 2 10 gg. 23,74 Claritromicina 500mg. x 2 10 gg. 78,90Cefuroxima Ax. 250mg. x 2 10 gg. 33,42Moxifloxacina 1c 10 gg 45,90Trimetoprim/sulf. f. 1c x 2 10 gg 7,44

Sintomatica

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CASO CLINICO N°4

La sinusite acuta rappresenta un’infezione molto frequente nell’adultonei mesi invernali: lo 0,5 % delle riniti si complica con una sinusite.

I virus agiscono paralizzando la normale funzione mucociliare e consentendo così l’insediamento da parte di colonie batteriche.

Molti farmaci penetrano poco in una cavità ossea dalla quale lesecrezioni sono rimosse con difficoltà, per la compromissione dell’epitelo ciliato e l’ostruzione delle vie di deflusso. Diffondono bene nei seni paranasali le Betalattamine, i Macrolidi, la Rifampicina, il Cotrimossazoloed i Fluorchinolonici.

Se si tratta di recidive la scelta dovrà tener conto della presenza di Haemofili e Moraxelle c. resistenti, per cui è razionale utilizzare Amoxiclav, Cefalosporine di 2° generazione ed iMacrolidi più recenti.

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CASO N°7

Maschio di 43 anni, 73 kg., lamenta oramai da 10 giorni cefalea sottoorbitaria e retrooculare, che si accentua fino all’insopportabilitànella notte, con senso di ostruzione nasale, scarsa rinorrea posteriore filante bianco-grigia. Rilevate punti zigomatici dolenti.

Diagnosticate uno dei ricorrenti episodi di sinusite di questo paziente.

Quali probabili germi in causa?:

dose durata costoTerapia:

Anaerobi – Haemofili-Moraxella

Bacampicillina 1,2 g. x 2 10 gg. 16,36Amoxiclav. 1g. x 2 10 gg. 23,74Claritromicina 500mg. x 2 10 gg. 78,90

Clindamicina 2c. x 3 10 gg. 26,85

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CASO CLINICO N°7

La sinusite cronicatrova le proprie radici non tanto nell’infezionequanto nella degenerazione dell’epitelio della mucosa dei seni paranasali.

La sola terapia efficace, specie nelle forme mascellari, èquella chirurgica, mentre il trattamento antibiotico riesce solo a risolvere gli episodi di riacutizzazione legati alla sovrapposizione batterica recidivante.

La scelta dell’antibiotico deve tener conto della presenza di anaerobi,per cui bando ad alcuni fluorchinolonici e cefalosporine.

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CASO N°6

Maschio di 40 anni, 75 kg., presenta congestione nasale, sensazione di orecchio pieno, dolore talora intenso, t. 37,2C°. All’otoscopia rilevate arrossamento ed introflessione della membrana timpanica.

Diagnosi:

Quali probabili germi in causa?:

dose durata costo

Terapia:

Otite catarrale o tubotimpanite

Virus

Sintomatica ( decongestionanti, Fans )

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CASO CLINICO N°6

Le otiti catarrali o tubo-timpaniche sono provocate da fattoriinfiammatori e dall’accumulo di secrezioni,oltre che dai virus propri delle riniti, perciò il primo tentativo terapeutico va fatto con farmaci decongestionanti ed antiflogistici.

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CASO N°5

Ragazza di 20 anni, 49 kg., riferisce di aver sofferto per tutta la notte di un violento dolore all’orecchio destro, accompagnato da senso di ottundimento e suoni ovattati, t. 37,5C°. Dopo otoscopia diagnosticate una otite media acuta.

Quali probabili germi in causa?:

dose durata costoTerapia: Amoxicillina 1g. x 3 7-10 gg. 8,98

Amoxiclav 1g. x 2 7-10gg. 23,74

Cefuroxima axetil 500 mg. x 2 7-10gg. 56,04Ceftriaxone 1g. x 1 3gg. 18,93Azitromicina 1c 1°g, 1/2c 5gg. 18,45

Pneumococco – Haemofili Moraxella c. - Virus

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CASO CLINICO N° 5

Più del 90% delle otiti medie ha una causa batterica.

segue

L’uso degli antibiotici ha reso molto rare le complicanze suppurative,mastoidite ed ascesso cerebrale, ma talvolta l’essudato infiammatorio persiste nell’orecchio medio per molti mesi, anche dopo la cura antibiotica e può essere causa di ipoacusia.

E’ necessario che la durata del trattamento non sia inferiore a 7-10 giorni.

I farmaci che diffondono bene sono gli stessi dei seni paranasali.Trova indicazione anche il Cotrimossazolo, data la scarsità di Streptococchi piogeni.

Nelle forme recidivanti, data la frequente presenza di Haemofili betalattamasi produttori si consiglia l’Amoxiclav ( che in molti anni non ha sviluppato resistenze). Indicate anche le Cefalosporine orali.

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

CASO CLINICO N° 5

Una forma particolare, notevolmente rara, data dal Micoplasma Pneumoniae, si manifesta con una miringite emorragica, con formazione di bolle sulla membrana timpanica. In questo caso è elettivo l’uso di Macrolidi.

Nei casi di recidive frequenti può essere tentato un trattamentoprofilattico con Cotrimossazolo a dosi dimezzate per 2 mesi.

Nelle forme croniche, dove prendono il sopravvento Gram- ed anaerobi,si deve passare ad una terapia mirata e ad eventalitrattamenti chirurgici.Si tratta di forme la cui gestione è di pertinenza specialistica.

ANTIBIOTICOTERAPIA IN MEDICINA GENERALE

1.1. Le infezioni delle alte vie respiratorieLe infezioni delle alte vie respiratorie

LINEELINEE--GUIDAGUIDA

TONSILLITI E FARINGITITONSILLITI E FARINGITI

Etiologia

-VIRUS: 50% Bambini <3 anni: 100% Mononucleosi infettiva

-BATTERI : -Streptococco Pyogenes 30%-Altri batteri sono rari: Gram neg.

(Neisserie, Haemoflli 20% in anziani)

segue

Antibiotici di scelta:

PENICILLINA ORALE (Fenospen l000000ui) 1 c. x 2/die per 10 gg.E’ tuttora la terapia elettiva. Non ci sono dimostrazioni cliniche di resistenza. Gli insuccessi sarebbero da attribuire alla scarsa compliance ed alla interruzione precoce della terapia.

BENZATIN-PENICILLINA G 1 fiala intramuscolare. Anche associabile alla terapia orale per ovviare al rischio della scarsa compliance

AMOXICILLINA 1 gr. 1 c. x 3/die per 10 giorni

2° scelta:

MACROLIDE (allergia alla penicillina) per 10 giorni(Azitromicina per 5 giorni)

AMOXICLAV 1 gr. x 2 per 10 giorniDi solito non necessario. Può dare diarrea.

CEFALOSPORINE ORALI 2à gen.Stesso discorso dell’amoxiclav. Maggior costo.Da usare solo in caso di inefficacia della penicillina o della amoxicillina, x 4-10 gg

CLINDAMICINA 150-300 mg. x 2-3/die x 5-10 giorni

TELITROMICINA 800 mg./ die, in unica somministrazione, x 5 giorni

Da non usare perchè di solito inefficaci: Tetracicline e Bactrim.

LARINGITE ACUTALARINGITE ACUTA

Etiologia:

VirusRaramente sovrapposizione batterica ( > Moraxella C. )

Terapia:

Riposo vocale, umidificazione dell’aria e sedazione della tosse

Raramente necessaria una terapia antibiotica.Preferire:

MACROLIDIAMOXICLAV

LARINGOTRACHEITE ACUTALARINGOTRACHEITE ACUTAPseudoPseudo--croupcroup

Patologia di interesse pediatrico

Etiologia:

VirusTalvolta Mycoplasma

Terapia:

Umidificazione dell’aria, steroidi per via generale, catecolamine inalatorie

Come terapia antibiotica: MACROLIDI

OSPEDALIZZAZIONE nei casi più gravi

EPIGLOTTITE ACUTAEPIGLOTTITE ACUTA

Etiologia:

HAEMOPHILUS INFLUENZAE, PARAINFLUENZAESTREPTOCOCCO PNEUMONIAE

Terapia:

Si tratta di una infezione batterica che induce un quadro cellulitico della regione sovraglottidea e dell’epiglottide.

Da considerare una emergenza medica, di pertinenza O.R.L..

Necessita di terapia antibiotica iniettiva:

CEFALOSPORINE di 2°-3° generazioneAMPICILLINA-SULBACTAMCon associata terapia cortisonica.

Può richiedere l’intubazione o la tracheotomia

TRACHEITI e BRONCHITI ACUTETRACHEITI e BRONCHITI ACUTE

Etiologia:

>Virus ( 90%)Mycoplasma pneumoniae ( 5%)Clamidia pneumoniae ( 5%)Bordetella pertussis

Occasionalmente: Streptococco pneumoniae ed Haemofilus inf.

Terapia:

La terapia antibiotica non ha dimostrato indurre una più rapida remissione dei sintomi. Utili antitosse e Broncodilatatori.Se si decide tuttavia, per la persistenza della tosse oltre 1 settimana, di dareun antibiotico scegliere un MACROLIDE

Nel sospetto di Pertosse la durata della terapia deve essere:

14 gg. per ERITROMICINA10-14 gg. per CLARITROMICINA5-7 gg. per AZITROMICINA

SINUSITE ACUTASINUSITE ACUTA

Etiologia:

STREPTOCOCCO PNEUMONIAE (30%)HAEMOFILUS INFLUENZAE (25%)MORAXELLA CATARRALIS (20% nei bambini)

ALTRI GRAM NEG. (9% in adulti)ANAEROBI (> da infezioni dentarie)

Trattamento sintomatico per 7 giorni. Se c’è febbre o persistono dolore e secrezione purulenta si fa terapia antibiotica.

Antibiotici di scelta :

AMOXICILLINA 1 gr. x 3/die per 10 giorni

BACTRIM FORTE 1 c. x 2 per 10 giorni

Questi antibiotici sono da preferire in caso di primo episodio.segue

Se si tratta di recidive, data la possibilità di resistenze alla Amoxicillina ed alle Cefalosporine di l° generazione da parte di Haemofili e Moraxella c. è utile passare ad un antibiotico di:

2° scelta:

AMOXICLAV 1 gr. x 2 per 10 giorni

ACETILCEFUROXIMA 250 mg. x 2 per 10 giorni

CEFPODOXIMA PROXETILE 200 mg x 2 x 10 giorni

LEVOFLOXACINA o MOXIFLOXACINA

MACROLIDE (resistenze ci possono essere anche per i macrolidi )preferire:

Claritromicina 500 mg. x 2 per 10 giorniAzitromicina 500 mg 1c. il 1° g. e ½ c. x altri 4 gg

SINUSITE CRONICASINUSITE CRONICA

Etiologia:

L’etiologia batterica non è stata ancora ben definita.

Si possono avere delle colture positive ma spesso come forma di colonizzazione e non di infezione.

Si ritiene che tale condizione, caratterizzata da sintomi di infiammazione dei seni perdurante più di 3 mesi, sia causata da una disfunzione della secrezione mucociliare, come conseguenza di ripetute infezioni pregresse, piuttosto che da una infezione batterica persistente

Alla luce di quanto detto è ovvio che nelle colture si trovino spesso:

FORME MISTE:-ANAEROBI-STAFILOCOCCHI AUREI-GRAM NEG. RESISTENTI

segue

Antibiotici di scelta:

Nelle riacutizzazioni si possono usare gli stessi antibiotici indicati per le sinusiti acute, ma è necessario prolungare la terapia fino a due-tre settimane.

Talvolta è necessario associare un antibiotico per gli anaerobi, come Clindamicina o Metronidazolo.

Utile associare terapia antiedemigena: Cortisone per aerosol o per os.

Può essere necessaria la terapia chirurgica per correggere il blocco degli osti.

Ricordarsi che esistono forme di:

SINUSITE MICOTICA

NON INVASIVA (in immunocompetenti) : - ALLERGICA- NON ALLERGICA

INVASIVA ( P. diabetici non controllati, P. immunocompromessi)

OTITE ESTERNAOTITE ESTERNA

Orecchio del nuotatoreOrecchio del nuotatore

Etiologia:

PSEUDOMONAS AERUGINOSASTAFILOCOCCO AUREOSTREPTOCOCCHI

Terapia:

Può essere necessaria una delicata pulizia del condotto con cotone asciutto. Raramente necessita di terapia antibiotica sistemica.

Si usano ANTIBIOTICI LOCALI come POLIMIXINA e NEOMICINA,eventualmente associati ad un cortisonico per ridurre l’edema (Anauran, Otosporin)

segue

Se riteniamo utile associare ANTIBIOTICI PER 0S scegliere tra:

AMOXICILLINAAMOXICLAVACETILCEFUROXIMAALTRE CEFALOSPORINE ORALI

Ricordare che esiste la forma INVASIVA, NECROTIZZANTE, DA PSEUDOMONAS, molto grave, che può insorgere in pazienti anziani,diabetici o in immunocompromessi.

In tale forma può essere indicata la CIPROFLOXACINA.

OTITE MEDIA ACUTAOTITE MEDIA ACUTA

Etiologia:

Generalmente associata ad infezioni batteriche può, però, essere sostenuta anche da altri fattori:

-Infezioni virali 15-40%-Modificazioni della pressione barometrica(Anomalie del palato-Patologie allergiche e adenoidee-Infezioni ricorrenti)

BATTERI:Streptococco pneumoniae 35%Haemofilus influenzae 25%Moraxella catarralis 15%

Nel neonato prevalgono: Streptococcbi e Bacilli Gram Neg.

segue

Antibiotici di scelta:

AMOXICILLINA 1 gr. 1 c. x 3/die per 10 giorni

2° Scelta ( per presenza di germi produttori di beta-lattamasi):

AMOXICLAVCEFALOSPORINE ORALI (Acetil- cefuroxima, Cefpodoxime-proxetil )MACROLIDI (Azitromicina per 5 giorni)BACTRIM FORTELe forme più gravi possono richiedere una terapia iniettiva:ad es. Ceftriaxone.

Una complicanza rara ma temibile è la mastoidite ( di pertinenza O.R.L.).

Da recenti meta-analisi risulterebbe che la terapia antibiotica influenza la risoluzione dell’otite media con versamento solo nel 14% dei casi.

OTITE MEDIA CRONICA SUPPURATIVAOTITE MEDIA CRONICA SUPPURATIVA

Membrana perforata, con otorrea cronica.

Prevalgono GRAM NEGATIVI ed ANAEROBI.

Di pertinenza specialistica.