SEI FOLLETTI NEL MIO CUORE - didanote.it · 2020. 6. 7. · SEI FOLLETTI NEL MIO CUORE Dentro una...

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SEI FOLLETTI NEL MIO CUORE Dentro una casetta tutta rossa, in un luogo segreto, vivevano sei minuscoli folletti. Avevano nomi e caratteri molto diversi. GAIETTO era sempre di ottimo umore. Si vestiva con i colori presi in prestito dal Sole. Conosceva il segreto della felicità TREMOLINO era un gran fifone. Pensava che il mondo fosse pieno di pericoli. I suoi abiti verdi potevano cambiare colore per mimetizzarsi. LACRIMOSO era sempre molto triste. I suoi occhi erano sempre umidi e la sua bocca rivolta all’ingiù. Si vestiva di blu scuro. STUPORELLO era un sognatore. Con il naso all’insù e gli occhietti spalancati. Il suo vestito era dipinto con tutte le sfumature del cielo. SCATTO era molto nervoso. Era sempre convinto di essere dalla parte della ragione. Il colore del suo vestito era rosso come il suo viso quando andava su tutte le furie. SCHIZZINOSO era un folletto pulito e ordinato a cui dava disgusto ogni cosa. Si vestiva sempre di bianco e si lavava di continuo.

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  • SEI FOLLETTI NEL MIO CUORE

    Dentro una casetta tutta rossa, in un luogo segreto, vivevano sei minuscoli

    folletti. Avevano nomi e caratteri molto diversi.

    GAIETTO era sempre di ottimo umore. Si vestiva con i colori presi in prestito

    dal Sole. Conosceva il segreto della felicità

    TREMOLINO era un gran fifone. Pensava che il mondo fosse pieno di

    pericoli. I suoi abiti verdi potevano cambiare colore per mimetizzarsi.

    LACRIMOSO era sempre molto triste. I suoi occhi erano

    sempre umidi e la sua bocca rivolta all’ingiù. Si vestiva di blu scuro.

    STUPORELLO era un sognatore. Con il naso all’insù e gli

    occhietti spalancati. Il suo vestito era dipinto con tutte le sfumature del cielo.

    SCATTO era molto nervoso. Era sempre convinto di

    essere dalla parte della ragione. Il colore del suo vestito era rosso come il suo

    viso quando andava su tutte le furie.

    SCHIZZINOSO era un folletto pulito e ordinato a cui dava disgusto

    ogni cosa. Si vestiva sempre di bianco e si lavava di continuo.

  • A prendersi cura dei sei folletti c’era SERENELLA una dolce fatina dai

    capelli d’oro che aveva una bacchetta magica .Serenella scomparve una notte

    d’inverno in misteriose circostanze: per un oscuro incantesimo la fatina venne

    cancellata sia dalla vita che dalla memoria dei folletti.

    I sei folletti erano dei grandi lavoratori ma svolgevano una professione insolita:

    ognuno di loro era…un’

    EMOZIONE La loro casetta rossa era infatti un cuore che batteva nel petto di un bambino

    Era un bambino tanto sensibile! Il suo nome era Tommy, aveva nove anni, il

    viso tondo e un po’ paffuto, la pelle chiarissima e una spruzzatina di lentiggini

    sul naso. Intorno agli occhi color nocciola cadevano ciocche di capelli

    castano-rossicce appiccicate dal gel. Tommy viveva alla periferia di una

    grande città; possedeva Ralph, un cane pastore tedesco, amava giocare con i

    videogiochi, adorava le patatine fritte, i gelati e le torte al cioccolato. Con gli

  • sci ai piedi era un piccolo campione, a scuola non era una cima ma si

    impegnava.

    Tutti, la maestra, la mamma, il papà, la sorella Martina sostenevano che era

    un bambino troppo sensibile. I suoi compagni lo prendevano in giro, per

    fortuna c’era Chiara la sua migliore amica che lo rincuorava.

    Un’incredibile scoperta

    Una mattina, nell’ora di matematica, il maestro Ugo disse a Tommy che era

    sempre distratto, che non si impegnava e il suo era il peggior compito. Diventò

    tutto rosso dalla vergogna, corse in bagno e scoppiò a piangere. Mentre le

    lacrime sgorgavano copiose, Tommy scorse nello specchio di fronte a sé un

    minuscolo esserino vestito di blu scivolare sulla sua guancia sospeso dentro

    una lacrima. Cercò di prenderlo ma gli sfuggì. Nella notte sentì anche delle

    voci provenire dal suo cuore.

    Devo dirlo a qualcuno.

    Finalmente Tommy si era fatto un’idea del perché fosse così “sensibile”.

    Aveva scoperto i colpevoli!

    Erano i folletti che vivevano nel suo cuore! Doveva liberarsi di loro ma non

    sapeva come fare; decise di parlarne con la maestra Giulia, molto dolce e disponibile.

    Tommy non fu preso sul serio e anzi fu anche un po’ deriso.

  • Una sorpresa nel freezer

    Un po’ amareggiato, tornato a casa, si avviò verso il frigo perché aveva fame.

    Con molta sorpresa vide volteggiare tra i cubetti di ghiaccio un minuscolo

    esserino nero a cavallo di una piccola scopa.

    Si chiamava , detta e

    diceva di conoscere molto bene i folletti che vivevano dentro a Tommy.

    Un tempo viveva anche lei con loro ma siccome erano molti rumorosi e

    fastidiosi se ne era andata e ora voleva vendicarsi di loro. Promise a Tommy

    di aiutarlo a risolvere i suoi problemi.

    Questa sì che è vita

    Il mattino dopo RENZA si posizionò a cavalcioni sul naso di

    Tommy e ogni volta che un folletto cercava di risvegliare inTommy

    un’emozione, Renza recitava:

    Lacrime di pipistrello

    ruggito di leone

    qui non c’è posto per l’emozione!

    Sbadiglio di mucca

    Sospiro di gnu

  • Dormi folletto, precipito giù!

    A quelle parole i folletti come per magia si addormentavano per delle ore. Decisero

    allora di fuggire dalla loro amata casetta che si era ormai trasformata in una

    prigione. Ma come sfuggire al controllo della strega?

    Un piano per la fuga

    Approfittando di un sogno fatto da Tommy nella notte, i folletti uno dopo

    l’altro riuscirono ad uscire dal cuore del bambino.

    Si rifugiarono dentro un vecchio scarpone abbandonato da Tommy nella sua

    cameretta che diventò la loro nuova casa.

    Uno strano senso di vuoto

    Il mattino dopo Tommy si sentiva vuoto; cercò la sua amica Renza e dopo un

    po’ scoprì la verità: i folletti se ne erano andati e la strega aveva preso il loro

    posto; ora si trovava in fondo al suo cuore.

    Tommy non provava più nessuna emozione.

    Anche i folletti sognano

    I folletti intanto, stufi di vivere in uno scarpone da sci puzzolente, sognavano

    di vivere in luoghi per loro ideali. Schizzinoso sognava la città di

    CONTROLLOPOLI, molto pulita e raffinata. Stuporello voleva

  • raggiungere AROBALENIA, un luogo magico. Scatto diceva di voler

    andare a PERFETTOLANDIA dove tutto andava sempre nel migliore

    dei modi. Tremolino voleva vivere a PORTOSICURO dove non c’erano

    pericoli.

    Gaietto invece sapeva di vivere bene ovunque e non cercava mete lontane.

    Lacrimoso invece voleva raggiungere la città di BORGOFELICE dove

    non esisteva la tristezza. I sei folletti decisero di partire e di raggiungere

    ognuno il proprio luogo ideale ma di ritrovarsi dopo un mese e raccontare le

    loro esperienze. Solo Tremolino , troppo pauroso, ritornò nello scarpone senza

    essere visto.

    Guai in arrivo

    Tommy intanto si cacciò in un guaio serio. L’ultimo giorno di scuola ci fu

    una gita allo zoo. Privo di sentimenti e di buonsenso si arrampicò sulla

    recinzione della gabbia dei leoni, cadde pesantemente a terra. Fu portato in

    ospedale dove gli curarono le ferite. Tremolino che, per paura del viaggio era

    rimasto nello scarpone, quando vide Tommy in quello stato, si pentì di non

    essere rimasto nel suo cuore.

  • Alla ricerca del luogo dei sogni.

    I folletti intanto stavano raggiungendo i luoghi tanto desiderati.

    Scatto fu il primo ad arrivare nella città dei suoi sogni: PERFETTOLANDIA

    La regola di questa città era : NON SI PUO’ DIRE DI NO

    tutti vivevano la loro vita cercando di accontentare gli altri anche quando le

    richieste erano davvero assurde. Scatto cominciò a dire a tutti di ribellarsi e così

    fu cacciato.

    Stuporello raggiunse ARCOLALENIA con l’aiuto di un gabbiano. Subito

    fu incantato dalla bellezza del luogo ma poi l’abitudine che colpisce

    chiunque pensa di non aver più nulla da scoprire, gli rese la vita impossibile

    e se ne andò.

    Anche a BORGOFELICE Lacrimoso non si trovò bene: bisognava solo

    sorridere e festeggiare e non era ammessa nessuna forma di sofferenza.

    Lacrimoso aiutò a guarire un vecchio malato di morbillo e poi abbandonò

    la città.

    CONTROLLOPOLI, era una città troppo pulita, troppo perfetta, troppo

    asettica tanto da non accettare nemmeno la presenza di animali.

    Schizzinoso salvò la vita di un coniglietto e riprese la via del ritorno.

    Il segreto della felicità

    A differenza dei suoi amici Gaietto non cercò un luogo dei sogni: a lui bastava

    essere libero, godere di ogni occasione che il mondo gli offriva. Fece amicizia

    un’ape e a lei svelò il segreto della FELICITA’, riuscire a vedere nelle piccole

    cose che ci circondano tutti i lati positivi.

  • l’incantesimo del mago gelone

    Tommy intanto senza folletti nel suo cuore era diventato triste e indifferente a tutto. Un

    giorno la strega Renza gli raccontò di come

    un mago, il mago GELONE, la trasformò da fata a strega. Il mago Gelone era tutto

    vestito di bianco, aveva gli occhi di ghiaccio ed era avvolto in un mantello intessuto di

    cristalli di neve. Promise alla fata di renderla libera, priva di sacrifici e padrona della

    sua vita. Fece sparire la sua bacchetta magica e le regalò la scopa dell’oblio: sarebbe

    diventata invisibile e tutti si sarebbero dimenticati di lei. Tommy ora sapeva la verità:

    era diventato un bambino senza emozioni, indifferente, privo della forza di cambiare

    le cose.

    Il giorno del raduno

    Tremolino aveva ascoltato tutta la storia e, quando i folletti ritornarono dai loro viaggi,

    lui che non si era mosso raccontò di sapere tutta la verità e ricordò il nome di serenella

    ai suoi amici. In un attimo tutti si ricordarono della fata e scoprirono dell’incantesimo

    del mago Gelone.

    Tommy intanto non aveva più interessi, non aveva più amici e se ne stava tutto il giorno

    a fissare il soffitto con un’espressione ebete.

    I folletti decisero di aiutarlo. Per spezzare l’incantesimo dovevano recuperare la

    bacchetta magica di Serenella!

    Missione disgelo

    Annullare l’incantesimo del mago non era certo un’impresa facile. A Stuporello

    venne una fantastica idea: quella di usare uno specchio, riflettere la luce del sole e

    sciogliere così l’acqua gelata del laghetto dove il mago Gelone aveva gettato la

  • bacchetta magica. Con un po’ di fatica l’obiettivo fu raggiunto e una volta

    recuperata la bacchetta si doveva rientrare nel cuore di Tommy, far toccare a

    Renza la bacchetta e trasformare la strega in Serenella, la fata buona.

    Bentornata Serenella!

    Serenella ritornò nel cuore di Tommy e con questa formula fece dimenticare tutto

    al bambino:

    Lacrime di luna, sorrisi di stella vai vecchia scopa Iiricordi cancella. Cancella la strega, i

    folletti e i leoni, riapri il suo cuore a mille

    EMOZIONI.

    ( TRATTO DAL LIBRO “Sei folletti nel mio cuore” di Rosalba Corallo)