SEDE ASSOCIATA: GRAZZANISE (CE)...MEC. E MACC. 4h 5^ACM - 5^BCM Cl. Conc. B-17 Laboratori di Scienze...

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Istituto Tecnico Settore Tecnologico "GIULIO CESARE FALCO" CAPUA (CE) SEDE ASSOCIATA: GRAZZANISE (CE) Specializzazioni: MECCANICA E MECCATRONICA, ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI, TRASPORTI E LOGISTICA- SISTEMA MODA DOCUMENTO di PROGRAMMAZIONE del DIPARTIMENTO DI Meccanica, Meccatronica ed Energia Nuovi ordinamenti (Primo biennio, secondo biennio, monoennio): SC. E TEC. APP., D.P.O.I., MEC. MACCH., SIST. E AUT., TEC.MECC. DI P. P. Il Coordinatore del Dipartimento (Prof. Bruno de Rosa) a.s. 2017-2018

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Istituto Tecnico Settore Tecnologico

"GIULIO CESARE FALCO" CAPUA (CE) SEDE ASSOCIATA: GRAZZANISE (CE)

Specializzazioni: MECCANICA E MECCATRONICA, ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA, INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI,

TRASPORTI E LOGISTICA- SISTEMA MODA

DOCUMENTO di PROGRAMMAZIONE del DIPARTIMENTO DI Meccanica, Meccatronica ed Energia

Nuovi ordinamenti (Primo biennio, secondo biennio, monoennio): SC. E TEC. APP., D.P.O.I., MEC. MACCH., SIST. E AUT., TEC.MECC. DI P. P.

Il Coordinatore del Dipartimento (Prof. Bruno de Rosa)

a.s. 2017-2018

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INDICE

COMPOSIZIONE DEL DIPARTIMENTO……….………..……….…………………………….. pag. 3

1. L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DEL DIPARTIMENTO MACCANICA……… . .pag. 4

2. INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNI ALLE DISCIPLINE DI BASE, PER IL

CONSOLIDAMENTO DEI SAPERI DISCIPLINARI……………………………………………..pag. 6

3. OBIETTIVI FORMATIVI DISCIPLINARI DA RAGGIUNGERE ..………………………….. .pag. 6

4. LINEE GENERALI DELLE METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO ………………………..pag. 9

5. OBIETTIVI FORMATIVI PER GLI ALUNNI CON BES ………………………………………pag. 9

6. INDIVIDUAZIONE DI CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE ……………………………….pag. 9

7. STRATEGIE E METODI DI RECUPERO IN ITINERE E POTENZIAMENTO …………….pag. 10

8. DEBITO FORMATIVO……………………………………………………………………………pag. 10

9. CRITERI GENERALI SULLE VERIFICHE…………………………………………………......pag. 10.

10.TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA …………………………………..pag. 11

11. STRATEGIE - MODALITÀ DI LAVORO ……………………………………………………..pag. 11

12. INIZIATIVE EXTRA-CURRICOLARI. ………………………………………………………. pag. 11

13. PROGETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA……………………………..…pag. 12

14. PROPOSTE DI PERCORSI DIDATTICI DI TIPO LABORATORIALE……………………pag. 12

15. PRORAMMAZIONE DIDATTICA E PREDISPOSIZIONE DEI MODULI

INTERDISCIPLINARI………………………………………………………………………………..pag. 12

17. CLIL……………………………………………………………………………………………….pag. 12

APPENDICE………………………………………………………………………………………… pag.13

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

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COMPOSIZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento di Meccanica, Meccatronica ed Energia, Articolazione: Meccanica e Mccatronica,

è composto dai seguenti docenti per le materie, le classi e le ore di lezioni a fianco indicate:

Docenti Materia Classi assegnate ORE Cattedra

Cl. Conc. A-42 Scienze e Tecnologie Meccaniche

1

de ROSA BRUNO (Sede Capua)

D. P. E O. I. 4h

4^AMM

18 D. P. E O. I. 5h 5^AMM

SISTEMI E AUT. 4h 3^BMM

T.M. DI P. E P. 5h 3^BMM

2

MONTUORI PIETRO (Sede Capua)

D. P. E O. I. 3h 3^AMM – 3^BMM

18 M.M. E S. P. 4h 5^ACA – 5^CIN

M.M. ED ENERG. 4h 5^AMM

3

LEO VINCENZO (Sede Capua)

M.M. ED ENERG. 4h 3^AMM – 3^BMM

18

SISTEMI E AUT. 3h 4^AMM – 5^AMM

SISTEMI E AUT. 4h 3^AMM

4

ZARA CIRO

(Sede Capua)

SC. E TEC. APP. 3h 2^AMM

18 T.M. DI P. E P. 5h

3^AMM - 4^AMM - 5^AMM

5

DE ROSA ERNESTO (Sedi Capua + Grazzanise)

M.M. ED ENERG. 4h 4^AMM 15 + 3(disp.)

MEC. E MACC. 3h 3^ACM

MEC. E MACC. 4h 5^ACM - 5^BCM

Cl. Conc. B-17 Laboratori di Scienze e Tecnologie Meccaniche

6

D’ANIELLO PAOLO (Sede Capua)

LAB. MECCANICA 2h 5^AMM

18

LAB. T.M.P.P. 3h 3^AMM - 4^AMM - 5^AMM - 3^BMM

LAB. T.T.R.G. 1h 1^AMM - 2^AMM - 1^ATL - 2^ATL

7

TONZIELLO PASQUALE (Sede Capua)

LAB. MEC. E MACC. 2h

3^AMM - 4^AMM

13

LAB. SISTEMI E A. 2h 3^AMM - 4^AMM

LAB. D. P. E O. I. 2h 4^AMM

LAB. D. P. E O. I. 3h 5^AMM

LAB. MEC. MAC. S.P. 2h

4^ACA

LAB. T.T.R.G. 1h 1^BEE - 2^BEE - 1^ASM

8

NATALE ANTONIO VINCENZO

(Sede Capua)

LAB. MEC. E MACC. 2h

3^BMM

18

LAB. D. P. E O. I. 1h 3^AMM - 3^BMM

LAB. SISTEMI E A. 2h 5^AMM

LAB. MEC. MAC. S.P. 2h

3^ACA - 5^ACA - 5^CIN

LAB. T.T.R.G. 1h 1^AEE - 2^AEE - 1^AIN - 2^AIN - 1^CIN - 2^CIN

9 MORELLI ALBERTO

(Sedi Capua + Grazzanise)

LAB. SISTEMI E A. 2h 3^BMM 15 +

3 (disp LAB. MEC. E MAC. 2h 3^ACM - 4^ACM - 5^ACM - 5^BCM

LAB. T.T.R.G. 1h

1^BTL - 1^BIN - 2^BIN - 1^ATLgr - 2^ATLgr

DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof. Paolo TUTORE

COORDINATORE DIPARTIMENTALE

Prof. Bruno de Rosa

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1)L’ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO DEL DIPARTIMENTO DI MECCANICA E

MECCATRONICA

Il gruppo dei docenti configura nella seguente scansione l’organizzazione del curricolo del dipartimento di

Meccanica, Macchine ed Energia:

Obiettivo del nuovo curricolo è quello di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà

produttive molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione, sia dal punto di vista tecnologico sia da

quello dell´organizzazione del lavoro. Le caratteristiche generali di tale figura sono le seguenti:

versatilità e propensione culturale al continuo aggiornamento;

ampio ventaglio di competenze nonché capacità di orientamento di fronte a problemi nuovi e di adattamento

alla evoluzione della professione;

capacità di cogliere la dimensione economica dei problemi.

Nel settore meccanico, l´obiettivo si specifica nella formazione di una accentuata attitudine ad affrontare i

problemi in termini sistemici, basata su essenziali e aggiornate conoscenze delle discipline di indirizzo,

integrate da organica preparazione scientifica nell'ambito tecnologico e da capacità valutative delle strutture

economiche della società attuale, con particolare riferimento alle realtà aziendali.

Per tali realtà, il Perito Industriale per la Meccanica, nell'ambito del proprio livello operativo, deve:

1. conoscere i principi fondamentali di tutte le discipline necessarie per una formazione di base nel settore

meccanico e in particolare:

delle caratteristiche di impiego, dei processi di lavorazione e del controllo di qualità dei materiali;

delle caratteristiche funzionali e di impiego delle macchine utensili;

della organizzazione e gestione della produzione industriale;

dei principi di funzionamento delle macchine a fluido;

delle norme antinfortunistiche e di sicurezza del lavoro.

2. avere acquisito sufficienti capacità per affrontare situazioni problematiche in termini sistemici, scegliendo

in modo flessibile le strategie di soluzione; in particolare deve avere capacità:

linguistico-espressive e logico-matematiche;

di lettura ed interpretazione di schemi funzionali e disegni di impianti industriali;

di proporzionamento degli organi meccanici;

di scelta delle macchine, degli impianti e delle attrezzature;

di utilizzo degli strumenti informatici per la progettazione, la lavorazione, la movimentazione;

di uso delle tecnologie informatiche per partecipare alla gestione ed al controllo del processo industriale.

Il Perito Industriale per la Meccanica deve, pertanto, essere in grado di svolgere mansioni relative a:

fabbricazione e montaggio di componenti meccanici, con elaborazione di cicli di lavorazione;

programmazione, avanzamento e controllo della produzione, nonché all´analisi ed alla valutazione dei

costi;

dimensionamento, installazione e gestione di semplici impianti industriali;

progetto di elementi e semplici gruppi meccanici;

controllo e collaudo dei materiali, dei semilavorati e dei prodotti finiti;

utilizzazione di impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;

sistemi informatici per la progettazione e la produzione meccanica;

sviluppo di programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione CNC;

controllo e messa a punto di impianti, macchinari nonché dei relativi programmi e servizi di

manutenzione;

sicurezza del lavoro e tutela dell'ambiente.

L’identità dell’indirizzo si configura, in particolare nel secondo biennio e nel quinto anno, nella dimensione

politecnica del profilo, che viene ulteriormente sviluppata rispetto al previgente ordinamento, attraverso nuove

competenze professionali attinenti la complessità dei sistemi, il controllo dei processi e la gestione dei progetti,

con riferimenti alla cultura tecnica di base, tradizionalmente incentrata sulle macchine e sugli impianti.

Nel secondo biennio, per favorire l’imprenditorialità dei giovani e far loro conoscere dall’interno il sistema

produttivo dell’azienda, viene introdotta e gradualmente sviluppata la competenza “gestire ed innovare

processi” correlati a funzioni aziendali, con gli opportuni collegamenti alle normative che presidiano la

produzione e il lavoro.

Nello sviluppo curricolare è posta particolare attenzione all’agire responsabile nel rispetto delle normative

sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, sulla tutela ambientale e sull’uso razionale dell’energia.

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Nelle classi quinte, a conclusione dei percorsi, potranno essere inoltre organizzate fasi certificate di

approfondimento tecnologico, congruenti con la specializzazione effettiva dell’indirizzo, tali da costituire

crediti riconosciuti anche ai fini dell’accesso al lavoro, alle professioni e al prosieguo degli studi a livello

terziario o accademico.

2. INDIVIDUAZIONE DELLE COMPETENZE COMUNI ALLE DISCIPLINE DI BASE, PER IL

CONSOLIDAMENTO DEI SAPERI DISCIPLINARI

Partendo da un’analisi attenta della normativa e dalla considerazione che il percorso formativo dell’alunno

debba svolgersi secondo una coerenza e una continuità educativa forte e motivata, il Dipartimento individua

le seguenti competenze comuni alle discipline di base;

egli deve acquisire le capacità di:

- esplorare il mondo circostante, per osservarne i fenomeni e comprendere il valore della conoscenza del mondo

naturale e di quello delle attività umane come parte integrante della sua formazione globale;

- facilitare l’apprendimento dei saperi e delle competenze attraverso la formulazione d’ipotesi e di verifiche

sperimentali, raccolta di dati e valutazione della loro pertinenza ad un dato ambito;

- adottare strategie di indagine, di procedure sperimentali e di linguaggi specifici al fine di valutare l’impatto

sulla realtà concreta di applicazioni tecnologiche specifiche;

- fornire strumenti per fare acquisire una visione critica sulle proposte che vengono dalla comunità scientifica

e tecnologica, in merito alla soluzione di problemi che riguardano ambiti codificati (chimico, fisico, biologico,

tecnologico, ecc);

- rendere gli alunni consapevoli dei legami tra scienza e tecnologia, della loro correlazione con il contesto

culturale e sociale con i modelli di sviluppo e con la salvaguardia dell’ambiente.

In quest’ottica nuovi strumenti didattici come l’alternanza scuola-lavoro devono svolgere un ruolo

strutturale nel contesto organizzativo del curricolo scolastico della Meccanica. È intenzione del dipartimento

di Meccanica compatibilmente con le risorse economiche e strumentali, potenziare l’utilizzo di questa

“metodologia didattica” già peraltro ben avviata nell’anno scolastico appena trascorso.

3. OBIETTIVI SPECIFICI DEL DIPARTIMENTO DI MECCANICA, MACCHINE ED

ENERGIA SCANDITI PER ANNUALITÀ

SECONDO BIENNIO: Competenze attese a conclusione del 2° Biennio

Conoscenze

anno

Sistemi e

automazione

Dis, prog. e organ.

industriale

Meccanica, macch. ed

energia

Tecn. mecc. di proc. e

di prodotto Conoscenza dei fenomeni e delle grandezze elettriche fondamentali.

Generalità sull' algebra di Boole e le porte logiche fondamentali.

Differenza tra circuiti logici

e sequenziali; concetto di

memoria; semplici

Possedere una conoscenza

completa delle principali

norme di unificazione che

regolano il disegno

meccanico.

Conoscenza delle tolleranze

dimensionali e sistemi di

misure unificati.

Acquisizione di conoscenze

sulle problematiche inerenti

le applicazioni di statica,

dinamica dei moti rettilinei

e rotatori.

Principi generali

dell'idraulica.

Acquisizione del concetto di

misura.

Conoscere le principali

proprietà dei materiali

metallici;

Conoscenza dei processi di

produzione dell'acciaio e

della ghisa.

PRIMO BIENNIO: Scienze e tecnologie applicate

Competenze attese a conclusione del 1° Biennio

Conoscenze I materiali e loro caratteristiche fisiche, chimiche, e tecnologiche; le caratteristiche dei

componenti e dei sistemi di interesse; le strumentazioni di laboratorio e le metodologie

di misura e di analisi; processi e macchine caratterizzanti il tipo di indirizzo.

Abilità

Riconoscere le proprietà dei materiali e le funzioni dei componenti. Utilizzare

strumentazioni, principi scientifici, metodi elementari di progettazione, analisi e calcolo

riferibili alle tecnologie di interesse; analizzare, dimensionare e realizzare semplici

dispositivi e sistemi; analizzare e applicare procedure di indagine. Riconoscere, nelle

linee generali, la struttura dei processi produttivi e dei sistemi organizzativi del settore.

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conoscenze di base sulla

struttura di un elaboratore.

Conoscenza delle principali

tipologie di collegamento

fra elementi meccanici.

Saper leggere ed

interpretare un disegno

meccanico.

Saper cosa si intende per

tolleranza dimensionale e

sistema di misure unificate.

Conoscenza delle principali

macchine idrauliche motrici

ed operatrici.

Conoscenza dei processi di

produzione per

deformazione plastica.

Conoscenza delle macchine

utensili e delle

problematiche connesse alle

lavorazioni per asportazione

di truciolo.

anno

Differenza tra pneumatica

ed oleodinamica.

Differenza tra cilindri

semplici e a doppio effetto.

I diversi tipi di valvole.

Alcuni semplici schemi.

Aver conoscenze specifiche

dei sistemi CAD.

Aver acquisito una certa

conoscenza sulle tipologie

produttive e sui principali

fattori della produzione.

Avere conoscenza dei

parametri di scelta nella

progettazione e

dimensionamento di

elementi di macchine.

Acquisizione di capacità di

schematizzazione di

problemi di resistenza dei

materiali nonché della loro

scelta ed utilizzazione in

casi concreti.

Conoscenza dei principi

fondamentali e relative

applicazioni pratiche di

Termodinamica.

Conoscenza dei meccanismi

di trasmissione della

potenza nel moto rotatorio.

Conoscere le principali

proprietà delle leghe

metalliche; conoscenza dei

diagrammi di stato.

Conoscenza dei principali

trattamenti termici.

Conoscenza delle nozioni di

base sulle macchine utensili

(tornio e fresatrice).

SECONDO BIENNIO: Competenze attese a conclusione del secondo biennio

Abilità

anno

Sistemi e

automazione

Dis, prog. e organ.

industriale

Meccanica, macch. ed

energia

Tecn. mecc. di proc. e

di prodotto Comprensione dei più

importanti fenomeni

elettrici in c.c..

Saper scrivere e risolvere

semplici schemi logici.

Saper distinguere un

circuito logico e

sequenziale.

Saper riconoscere i vari tipi

di memoria.

Saper utilizzare in modo

semplice il Sistema

Operativo, Word ed Excel.

Redigere con gli strumenti e

con l'uso di tabelle e

manuali tecnici il disegno

costruttivo di un particolare

ed il disegno di semplici

complessivi in adeguata

scala, completi di quotatura

e di tolleranze dimensionali.

Saper effettuare il rilievo

dal vero di un pezzo

meccanico.

Saper distinguere e

rappresentare nel rispetto

delle norme UNI le diverse

tipologie di collegamenti di

elementi meccanici.

Saper leggere ed

interpretare disegni quotati.

Utilizzare correttamente le

unità di misura.

Saper eseguire operazioni

sulle grandezze vettoriali.

Applicare le leggi della

cinematica e della dinamica.

Saper adoperare i principi

fisici per la descrizione delle

macchine idrauliche.

Saper applicare l’analisi

dimensionale.

Saper scegliere ed usare

uno strumento di misura e

di controllo.

Saper classificare e

scegliere un materiale.

Essere in grado di

classificare i processi di

produzione dell'acciaio e

della ghisa.

Saper scegliere il processo

di produzione più idoneo

per un semilavorato.

Essere in grado di eseguire

semplici lavorazioni alle

M.U. (tornio).

anno

Saper distinguere un

circuito pneumatico ed

oleodinamico.

Saper riconoscere le valvole

più importanti e i cilindri.

Saper realizzare semplici

schemi circuitali.

Saper risolvere i cicli

combinatori e sequenziali

più noti.

Saper eseguire il

dimensionamento e il

proporzionamento di

organi meccanici.

Saper eseguire il disegno

con l’utilizzo di strumenti

informatici.

Saper leggere ed

interpretare il disegno di

un complessivo meccanico.

Sapere scegliere i materiali

in grado di assicurare al

meglio le prestazioni

richieste dal progetto.

Schematizzare i problemi

che riguardano i calcoli di

dimensionamento e di

verifica di organi di

macchine.

Acquisire le capacità per

analizzare e descrivere il

Saper scegliere il materiale

più adatto per un

determinato organo

metallico.

Essere in grado di leggere il

diagramma di stato Fe-C .

Acquisire la capacità di

saper scegliere il T.T. più

appropriato.

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Aver acquisito il concetto di

sistema.

Essere capace di utilizzare

collegamenti vari tra organi

rotanti .

funzionamento di semplici

meccanismi.

Saper adoperare le leggi

della termodinamica per

descrivere le caratteristiche

ed il funzionamento delle

macchine termiche.

Saper scegliere la macchina

più adatta per una data

lavorazione.

MONOENNIO: Competenze attese a conclusione del monoennio

Conoscenze

anno

Sistemi e

automazione

Dis, prog. e organ.

industriale

Meccanica, macch. ed

energia

Tecn. mecc. di proc. e

di prodotto

Conoscenze di base del PLC

e primi elementi di

programmazione.

Conoscenze di base dei

sistemi di controllo e

regolazione.

Conoscere i concetti di

automazione flessibile.

Conoscere la differenza tra

manipolatori e robot.

Conoscere la struttura di

base di un robot.

Conoscenza generale delle

strutture dell'impresa nelle

sue principali funzioni e

negli schemi organizzativi

più ricorrenti con

riferimento all'attività ind.le.

Conoscenza specifica dei

principali aspetti della

organizzazione e della

contabilità ind.le con

particolare riguardo alla

programmazione,

avanzamento, controllo e

qualità della produzione

nonché all'analisi e

valutazione dei costi.

Conoscenze specifiche sulle

tipologie produttive e sui

parametri che regolano la

produzione.

Meccanismi di trasmissione

della potenza.

Regolazione delle

macchine; apparecchi di

sollevamento e di trasporto.

Dimensionamento e verifica

di organi di macchine e di

semplici strutture.

Caratteristiche costruttive e

di funzionamento degli

impianti motori con turbine.

Motori alternativi.

Impianti operatori a ciclo

inverso.

Conoscenza delle

lavorazioni non tradizionali.

Conoscere le principali

prove eseguite sui materiali

metallici.

Conoscenza dei metodi di

controllo non distruttivi.

Conoscenza delle

problematiche della

corrosione.

Conoscenza delle macchine

a C.N. e del CAD/CAM.

MONOENNIO:Competenze attese a conclusione del monoennio

Abilità

anno

Sistemi e

automazione

Dis, prog. e organ.

industriale

Meccanica, macch. ed

energia

Tecn. mecc. di proc. e

di prodotto Saper realizzare dei

semplici circuiti combinatori

e sequenziali con l'ausilio di

un PLC.

Essere in grado di

effettuare la

rappresentazione con gli

schemi a blocchi e la loro

semplificazione.

Riconoscere, descrivere e

rappresentare le diverse

tipologie dei robot.

Distinguere i diversi tipi di

trasmissione del moto,

organi di presa e sensori

utilizzati nei robot.

Saper effettuare una

semplice programmazione a

punto di un robot.

Avere acquisito una

mentalità critica di

progettazione meccanica.

Saper sviluppare cicli di

lavorazione eseguendo

scelte di convenienza

economica.

Essere capace di

individuare le caratteristiche

di un processo produttivo

ed il livello di automazione.

Acquisire capacità e

conoscenza sul sistema

azienda: funzioni, strutture,

costi e profitti.

Acquisire le capacità per

applicare i criteri di verifica

e di progettazione ai vari

organi delle macchine

sottoposte a carichi statici e

dinamici.

Sapere adoperare i manuali

tecnici ed interpretare la

documentazione tecnica del

settore.

Essere in grado di

analizzare e descrivere il

funzionamento dei diversi

meccanismi per la

trasmissione del moto.

Sapere descrivere il

funzionamento e le leggi

delle macchine motrici

termiche e dei cicli

frigoriferi.

Saper scegliere in modo

razionale il processo di

lavorazione più adatto.

Saper eseguire le prove sui

materiali metallici e

analizzare i risultati

ottenuti.

Essere in grado di scegliere

il metodo di controllo non

distruttivo da applicare.

Saper scegliere il metodo

di protezione per evitare la

corrosione.

Essere in grado di scrivere

programmi di lavorazione

sia manuale sia con l'aiuto

del computer.

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4. LINEE GENERALI DELLE METODOLOGIE DI INSEGNAMENTO I contenuti disciplinari sono organizzati per modulo. Ogni modulo, poi, è suddiviso in unità didattiche. Ogni unità sarà strutturata in modo da permettere agli studenti di sviluppare le varie abilità attraverso una serie di attività che li impegneranno a lavorare in coppia, in gruppi, ad intergruppi

5. OBIETTIVI FORMATIVI PER GLI ALUNNI CON BES Il Dipartimento avrà cura di garantire il raggiungimento degli obiettivi didattici degli alunni con BES attraverso la flessibilità delle strategie e, in particolar modo, mirerà allo sviluppo e al potenziamento delle capacità cognitive, affettive- relazionali, promuovendo atteggiamenti di interesse di motivazione e di partecipazione. Questi gli obiettivi socio-comportamentali e formativi da raggiungere, oltre quelli concordati con la FS per l’Inclusività: • migliorare i processi di integrazione e di socializzazione; • potenziare l’autostima e il grado di autonomia personale e sociale; • sensibilizzare al rispetto dei ruoli e delle regole; • saper esprimere le conoscenze e i contenuti utilizzando un lessico appropriato ed adeguato. • saper analizzare e comprendere semplici testi e utilizzare linguaggi specifici; • arricchire il proprio bagaglio culturale.

6. INDIVIDUAZIONE DI CRITERI COMUNI DI VALUTAZIONE Il Dipartimento ritiene che il momento della valutazione, particolarmente delicato nell’ambito della progettazione “per competenze”, debba fondarsi sui seguenti punti.

valutazione iniziale delle competenze “in entrata” ed iniziali, con l’analisi dei “prerequisiti”;

valutazione delle competenze acquisite in un tempo intermedio, per permettere una modifica o un intervento in sede di progettazione;

promozione alla capacità auto-valutativa e di auto-orientamento;

valutazione delle competenze acquisite sia a livello della singola disciplina, sia di più insegnamenti;

organizzazione di più strumenti di valutazione che possano agire alternativamente o insieme, rispetto alle diverse prestazioni fornite dall’alunno;

raccolta di documentazione del lavoro svolto e delle prestazioni fornite, analisi ed interpretazione degli stessi;

accertamento non solo matematico e numerico degli elementi raccolti, ma valutazione dei livelli di partenza, intermedi e finali;

valutazione anche degli elementi motivazionali, orientativi ed emotivi, nell’ambito delle performance fornite. Il Dipartimento, tenendo conto dei concetti generali sopra esposti, ritiene utile attribuire un parametro comune di votazione nel giudizio del singolo alunno, pertanto, fa riferimento alla “Griglia di valutazione” inserita nel POF alla voce valutazione dei risultati 7. STRATEGIE E METODI DI RECUPERO IN ITINERE E POTENZIAMENTO DELLE ECCELLENZE I docenti del Dipartimento di Meccanica, Meccatronica ed Energia ritengono di poter attuare le seguenti strategie di recupero in itinere: 1. promuovere in tutti gli alunni una franca consapevolezza, in ogni momento, del livello del proprio apprendimento, dei punti critici e dei punti forti 2. sollecitare in tutti gli alunni l’espressione manifesta di tale consapevolezza e accogliere poi le richieste anche implicite che ne derivano 3. affidare agli alunni con diverse capacità, almeno in fase di studio, compiti differenziati e di difficoltà differenziata, stabilendo, poi, con la figura preposta all’inclusione scolastica, il prosieguo degli interventi 4. favorire attività specifiche per la promozione dell’eccellenza, come gare di cultura generale, gare sportive, eventuali corsi di preparazione agli esami di ingresso all’università, corsi di approfondimento su tematiche culturali e sociali che daranno, poi, l’opportunità di acquisire crediti per la valutazione finale.

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8. DEBITO FORMATIVO I docenti valuteranno il lavoro svolto durante le vacanze estive attraverso prove, test, interrogazioni interrogazioni orali per verificare se le lacune individuate nel precedente anno scolastico sono state colmate.

9. CRITERI GENERALI SULLE VERIFICHE Relativamente al 2° punto all’O.d.G. il Coordinatore dipartimentale, compila, su indicazioni di ciascun docente, lo schema seguente, in cui sono evidenziate le metodologie e le strategie didattiche utilizzate:

Disciplina

Lezio

ne fro

nta

le/dia

log

ata

Lez

ion

e

fron

t./dia

. inte

gra

ta d

a lettu

ra

dei testi e

sistemi tec

no

log

ici

Attiv

ità d

i

cod

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Scienze e tecnologie applicate X X X X X X X X X

Disegno, prog. ed org. Ind. X X X X X X X X X X X

Meccanica, macch. ed energia X X X X X X X X X X X

Sistemi ed automazione X X X X X X X X X X

Tecnologie mecc. di proc. e di prodotto X X X X X X X X X X

La valutazione deve essere finalizzata a favorire negli alunni un processo di comprensione delle proprie capacità e dei propri limiti, prendendo sempre più coscienza del proprio processo di apprendimento. Si deve considerare la valutazione un processo continuo degli obiettivi educativo-didattici proposti, come traguardo del processo formativo ed il livello conseguito dall’alunno. Per questo sarà sempre necessario sottolinearne il carattere formativo ed orientativo e non punitivo. Per una valutazione globale dell’alunno si dovrà tener conto dei seguenti fattori: situazioni familiari, ambientali, livello delle conoscenze pregresse. 10. TIPOLOGIA E NUMERO DELLE PROVE DI VERIFICA Le verifiche scritte ed orali, in numero di due/tre per trimestre e pentamestre, sono intese come forma di controllo del grado di maturazione linguistica, strumentale e critica degli studenti. In particolare nel valutare le prove orali e scritte si terrà conto dei criteri esposti nelle griglie allegate. La valutazione complessiva, intesa non solo come giudizio sulla crescita culturale, ma anche civile dello studente, terrà conto inoltre di: livello di partenza, partecipazione al dialogo educativo, interessi culturali, assiduità della frequenza, applicazione allo studio.

11. STRATEGIE - MODALITÀ DI LAVORO

STRATEGIE DIDATTICHE Premesso che lo studente verrà sempre posto al centro dell’azione educativa, si cercherà di motivarlo alla partecipazione attenta e responsabile ed allo studio continuo. Pertanto le strategie saranno diversificate a seconda delle occasioni didattiche, ma in linea di massima si concretizzeranno con la lezione frontale breve ed incisiva, la lezione discussione, l’analisi principale del testo e l’utilizzo di strumenti multimediali. Le attività didattiche saranno variate in funzione delle fasi di lavoro e delle opportunità offerte da ogni argomento.

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MODALITÀ DI LAVORO Si adopereranno di volta in volta le metodologie didattiche più adatte alle questioni affrontate, calate consapevolmente nel gruppo classe ed in linea con le finalità e gli obiettivi che ci si prefigge di raggiungere. In particolar modo saranno privilegiati i seguenti approcci, che si accompagneranno alla più comune lezione frontale: - Lezione dialogata, lezione-dibattito; - Approccio diretto a fonti letterarie e storiche, con analisi guidate; - Lavori di gruppo e cooperative learning; - Ricerche individuali e di gruppo; - Brain-storming problem solving - Visione di film tematici e di audiovisivi.

12. INIZIATIVE EXTRA-CURRICOLARI. Le Linee-Guida fanno esplicito riferimento al profilo educativo, culturale e professionale definito dal Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, allegato A, che è finalizzato alla crescita educativa, culturale e professionale degli studenti, allo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio, all’esercizio della responsabilità personale e sociale. Pertanto, la proposta di attività “laboratoriali” può e deve prevedere l’adozione di strategie didattiche “flessibili” per operare nella scuola ma anche nell’ambiente esterno, nel territorio, nella città, nel mondo della cultura, del lavoro e delle professioni, utilizzando: risorse e servizi urbani ed extra-scolastici; contatti e scambi con il sistema produttivo locale; visite ad enti, musei, biblioteche che fanno riferimento alla cultura storica, tecnica e professionale, alla sfera religiosa e cristiana; contatti con gli enti locali, i Municipi, il Comune, la Provincia, la Regione; contatti e visite nei luoghi delle istituzioni democratiche: sedi parlamentari, Presidenza della Repubblica; tutte le iniziative correlate con i moduli integrati proposti.

13. PROGETTI INTEGRATIVI DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Dipartimento propone di promuovere all’interno dei rispettivi C.d.C. attività relative al modulo di Cittadinanza e Costituzione e iniziative di Educazione alla Legalità e di Educazione Ambientale, e di accogliere eventuali altre proposte che emergessero nel corso del presente a.s. da esigenze specifiche di ciascun consiglio. Inoltre si indicano delle possibili attività da svolgersi al di fuori della struttura scolastica quali:

I viaggi di istruzione in località che dovranno essere rispondenti ad una progettualità comune di classe le visite guidate a musei, istituzioni, luoghi di culto, cantieri di interesse nell’ambito culturale-tecnologico, aziende. 14. PROPOSTE DI PERCORSI DIDATTICI DI TIPO LABORATORIALE Il gruppo di docenti del Dipartimento ritiene che la “didattica laboratoriale”, così come teorizzata dalla normativa, debba scaturire da un coinvolgimento della classe e dei singoli alunni (lavoro collettivo/individuale insieme) nelle “azioni” di un lavoro scolastico concreto ed operativo. Pertanto propongono i seguenti percorsi didattici laboratoriali: 1. uso e decodifica dei codici linguistici; 2. lettura esplorativa ed analitica; 3. uso di tecniche per riassumere, selezionare, ridurre ed annotare le informazioni, per produrre il testo; 4. applicazione dei programmi Word, Excel, ecc.; 5. creazione e archiviazione e stampa dei testi; 6. applicazione del programma Power-Point; 7. applicazione dell’ipertesto; 8. visite ad enti, istituzioni, uffici pubblici, aziende private, musei, biblioteche, ecc.; 9. partecipazione ad eventi, feste, manifestazioni, ecc.; 10. applicazione della ricerca-azione con l’uso della lavagna interattiva.

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15. PROGRAMMAZIONE DIDATTICA E PREDISPOSIZIONE DI MODULI INTERDISCIPLINARI Il Dipartimento stabilisce che, ferma restando la programmazione didattica del Consiglio di Classe ed individuale di ogni singolo docente, i punti fondamentali di “programmazione dipartimentale” che servono da base per l’organizzazione della didattica di classe e personalizzata per gli alunni del primo e secondo biennio e della quinta classe sono: 1. consolidamento delle competenze delle discipline di base; 2. integrazione tra le discipline che forniscono un contributo per le competenze specifiche dell’area d’indirizzo, 3. programmazione intesa come “progettazione”, ovvero didattica del progetto; 4. progettazione di attività che abbiano il fine di stimolare l’alunno ad acquisire conoscenze ed abilità, ad attivare operativamente interessi, motivazioni ed attitudini, ad applicare le competenze; 5. organizzazione di progetti che facciano acquisire “competenze complesse” ed applicabili nel contesto scolastico ma anche nella pratica personale ed extra-scolastica, in modo che abbiano una funzione “orientativa”. 16. CLIL Le norme inserite nei Regolamenti di riordino (DPR 88 e 89/2010) prevedono l'obbligo, nel quinto anno, di insegnare una disciplina di indirizzo non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL.

Nella classe V AMM la disciplina coinvolta sarà Meccanica, macchine ed energia, il cui docente sarà affiancato da un docente curricolare di Inglese in quanto non dispone della certificazione di lingue richiesta.

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APPENDICE

GRIGLIE DI VALUTAZIONE

Griglia di valutazione per le prove Scritte/Grafiche

Discipline interessate: Meccanica, d.p.o.i., Sistemi, Tecnologie meccaniche

INDICATORI Limitato e lacunoso

Essenziale

Completo e coerente

CONOSCENZA e PADRONANZA degli ARGOMENTI 0 1 2

COMPLETEZZA della PROVA e APPLICAZIONE

CORRETTA delle FORMULE

0 1 2

RAPPRESENTAZIONE GRAFICA

0 1 2

ORDINE e ORGANIZZAZIONE ESPOSITIVA

0 1 2

ANALISI ed ELABORAZIONE dei DATI e delle

INFORMAZIONI. CONOSCENZA delle UNITA’ di

MISURA

0 1 2

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

/10

Griglia di valutazione per le prove Orali

Discipline interessate: Meccanica, d.p.o.i., Sistemi, Tecnologie meccaniche

INDICATORI Limitato e lacunoso

Essenziale

Completo e coerente

CAPACITÀ ESPOSITIVE

0 1 2

CONOSCENZA dei DATI

0 1 2

ASSIMILAZIONE ed APPROFONDIMENTO dei

CONTENUTI

0 1 2

CAPACITÀ di COLLEGAMENTO e di CONNESSIONE

dei CONTENUTI delle DISCIPLINE

0 1 2

APPROFONDIMENTI CRITICI e RIELABORAZIONE

PERSONALE

0 1 2

PUNTEGGIO ATTRIBUITO

/10