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SE QUESTO E’ UN UOMO Primo Levi

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SE QUESTO E’ UN UOMO

Primo Levi

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Parole chiave

� OLOCAUSTO < HOLOKAUSTON= bruciato interamente (evoca la dimensione religiosa del capro espiatorio).

� SHOAH (termine che oggi si preferisce usare) = distruzione, annientamento.

� GENOCIDIO < genus; ghenòs= stirpe + caedere= uccidere. Termine utilizzato dal giurista ebreo polacco Lemkin nell’opera Il governo dell’Asse nell’Europa occupata, recepito ed utilizzato nel 1945 nel Processo di Norimberga, ribadito nel 1948 dall’ONU, nella convenzione per la punizione e la prevenzione del genocidio come crimine internazionale.

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Le fasi

1. (a partire dal 1939) Il PROGRAMMA DI PURIFICAZIONE DELLA RAZZA, unito all’idea di un NUOVO ORDINE

MONDIALE, prevede la conquista di nuovi territori, in cui far migrare gli ariani e da cui far scomparire gli ebrei. In

che modo?

�Nei GHETTI: si tratta di una forma di eliminazione indiretta, in cui la morte era provocata da intollerabili

condizioni di vita, da scarsa igiene..);

�Attraverso una SOLUZIONE TERRITORIALE: dopo l’occupazione della Francia, nel 1940, Himmler ipotizza la

migrazione forzata degli ebrei in Madagascar, la quale risultò impraticabile;

�L’ELIMINAZIONE DIRETTA per fucilazione dell’élite di dirigenti ebrei (circa 50.000).

2. (a partire dal giugno 1941) La conquista dello SPAZIO VITALE comporta la GUERRA di STERMINIO E DI

ANNIENTAMENTO; coincide con l’operazione Barbarossa, l’invasione dell’URSS. Dei 5 milioni di ebrei sovietici, 1,5

milioni fuggono all’estero, 1 milione circa di essi subisce la FUCILAZIONE nelle FOSSE COMUNI.

3. (a partire dal gennaio 1942) si fa strada l’idea della SOLUZIONE FINALE SISTEMATICO DI STERMINIO, così come

viene delineato nella Conferenza di Wansee, in cui si riunirono 15 ufficiali nazisti diretti dall’ufficio di Himmler.

�Dal programma T4 viene ripresa la tecnica della gassazione, effettuata in un primo momento in unità mobili;

Poi verrà attuata nei CAMPI DI STERMINIO: Belzec, Treblinka, Buchenvald (tristemente famoso per gli

esperimenti su esseri umani che vi si svolgevano), Auschwitz;

�Diversa la natura dei CAMPI DI CONCENTRAMENTO, già attivi dal 1933 per la segregazione dei nemici

politici. A Dachau, durante la guerra si aggiunge Bergen Belsen (nella Germania del nord) in cui erano riuniti gli

ebrei che provenivano da paesi neutrali, da Inghilterra e da Francia, i quali potevano essere usati come merce di

scambio per la liberazione di prigionieri tedeschi.

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� 2.700.000 morti nelle camere a gas

� Da 5 a 7 milioni gli ebrei uccisi nelle maniere piùdiverse: con i camion, con fucilazioni di massa, impiccagioni, ecc.

� Gli zingari, I testimoni di Geova,Gli omosessuali

� Gli armeni da parte dei Turchi 1915

� Gli Hutu da parte dei Tutsi in Ruanda nel 1994

� Le pulizie etniche nella ex Yugoslavia

� Gli italiani gettati nelle foibe istriane nel 1945-46

� L’arcipelago Gulag 1917-1991

Shoah, olocausto, genocidio, massacro

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Giornata della Memoria

Il testo di legge:

Istituzione del “Giorno della

Memoria” in ricordo dello

sterminio e delle persecuzioni

del popolo ebraico e dei

deportati militari e politici

italiani nei campi nazisti”

pubblicata nella Gazzetta

Ufficiale n. 177 del 31

luglio 2000

Art. 1 La Repubblica italiana

riconosce il giorno 27 gennaio, data

dell’abbattimento dei cancelli di

Auschwitz…

Art. 2 In occasione del "Giorno della

Memoria" di cui all’articolo 1, sono

organizzati cerimonie, iniziative,

incontri…

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Legge 20 luglio 2000 n. 211

Art. 1.

1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, "Giorno della Memoria", al fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonchécoloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati.

Art. 2.

1. In occasione del "Giorno della Memoria" di cui all’articolo 1, sono organizzati cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado, su quanto èaccaduto al popolo ebraico e ai deportati militari e politici italiani nei campi nazisti in modo da conservare nel futuro dell’Italia la memoria di un tragico ed oscuro periodo della storia nel nostro Paese e in Europa, e affinché simili eventi non possano mai più accadere.

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“Memoria”: PERCHE’?

Per testimoniare “che

questo è stato” e non

rinunciare all’esercizio

della ragione: così nella

Prefazione 1972 ai

giovani del libro “Se

questo è un uomo” di

Primo Levi.

Per riconoscere che i

Giusti “diventano un

esempio morale per le

nuove generazioni e le

loro vicende, finalmente

raccolte e raccontate,

entrano a far parte della

coscienza del mondo”:

così in G. Nissim, “La

foresta dei Giusti” (2006)

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“Se questo è un uomo” - Prefazione 1972

Quando questo libro è stato scritto, nel

1946, molte cose sui Lager non si

sapevano ancora. […] Il fascismo non

vinse: fu spazzato […] dalla guerra che

esso stesso avevo voluta. […] Il mondo

apprese con orrore incredulo

l’esistenza delle “fabbriche di

cadaveri” […] e insieme provò

sollievo al pensiero che il Lager era

morto, che si trattava di un mostro

appartenente al passato, di una

convulsione tragica ma unica, colpa

di un solo uomo […]. E’ passato un

quarto di secolo, e oggi ci guardiamo

intorno, e vediamo con inquietudine che

forse quel sollievo era stato prematuro.

No, non esistono oggi in nessun

luogo camere a gas […]. Esistono,

quasi in ogni paese, carceri, istituti

minorili, ospedali psichiatrici,

in cui, come ad Auschwitz, l’uomo perde il

suo nome e il suo volto, la dignità e la

speranza.[…] Libri come questo, oggi, non

possono più essere letti con la serenità con cui

si studiano le testimonianza sulla storia

passata: come Brecht ha scritto, “la matrice

che ha partorito questo mostro è ancora

feconda”.

Proprio per questo, e perché non credo che la

reverenza che si deve ai giovani comporti il

silenzio sugli errori della nostra generazione,

ho accettato volentieri di curare un’edizione

scolastica di “Se questo è un uomo”. Sarò

felice se saprò che anche uno solo dei nuovi

lettori avrà compreso quanto è rischiosa la

strada che parte dal fanatismo nazionalistico

e dalla rinuncia alla ragione.

da “Se questo è un uomo” di P. Levi (ediz.

Einuadi, 1986) pp. 5-7

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Se questo è un uomo(1947)

Varietà linguistica e stilistica. Parti diaristiche e narrative si alternano a pagine in cui prevale la descrizione e la riflessione.

La tregua (1963), diario dell’avventuroso ritorno in Italia dopo la liberazione dal campo di Auschwitz. Scrittura diaristica e forte intreccio narrativo.

I sommersi e i salvati(1986), la summa delle riflessioni suggerite dall’esperienza del Lager. Taglio saggistico.

Primo Levi (1919-1987) chimico e scrittore, deportato ad Auschwitz nel marzo 1944,

liberato il 27 gennaio 1945,

morto suicida nel 1987

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Se questo è un uomo, il successo internazionale

Se questo è un uomo, il successo internazionale

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Allora per la prima volta ci siamo accorti che la nostra lingua manca di parole per

esprimere quest'offesa, la demolizione di un uomo. In un attimo, con intuizione quasi

profetica, la realtà ci si è rivelata: siamo arrivati in fondo. Più già di così non si può

andare: condizione umana più misera non c'è, e non è pensabile. Nulla è più nostro: ci

hanno tolto gli abiti, le scarpe, anche i capelli; se parleremo, non ci ascolteranno, e se ci

ascoltassero, non ci capirebbero. Ci toglieranno anche il nome: e se vorremo conservarlo,

dovremo trovare in noi la forza di farlo, di fare sì che dietro al nome, qualcosa ancora di

noi, di noi quali eravamo, rimanga.

[...]

Si immagini ora un uomo a cui, insieme con le persone amate, vengano tolti la sua casa,

le sue abitudini, i suoi abiti, tutto infine, letteralmente tutto quanto possiede: sarà un

UOMO VUOTO, ridotto a sofferenze e bisogno, dimentico di dignità e discernimento,

poiché accade facilmente, a chi ha perso tutto, di perdere se stesso; tale quindi, che si

potrà a cuor leggero decidere della sua vita o morte al di fuori di ogni senso di affinità

umana; nel caso più fortunato, in base ad un puro giudizio di utilità. Si comprenda allora il

duplice significato del termine "Campo di annientamento", e sarà CHIARO che cosa

intendiamo esprimere con questa frase: GIACERE SUL FONDO.»

p.23 ed. Einaudi

… Alcuni importanti passaggi

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… viene in luce che esistono fra gli uomini due categorie particolarmente ben distinte: i

salvati e i sommersi. Altre coppie di contrari (i buoni e i cattivi, i savi e gli stolti, i vili e i

coraggiosi, i disgraziati e i fortunati) sono assai meno nette, sembrano meno congenite, e

soprattutto ammettono gradazioni intermedie più numerose e complesse.

Questa divisione è molto meno evidente nella vita comune; in questa non accade spesso che

un uomo si perda, perché normalmente l’uomo non è solo, e, nel suo salire e nel suo

discendere, è legato al destino dei suoi vicini; per cui è eccezionale che qualcuno cresca

senza limiti in partenza, o discenda con continuità di sconfitta in sconfitta fino alla rovina.

Inoltre ognuno possiede di solito riserve tali, spirituali, fisiche e anche pecuniarie, che

l’evento di un naufragio, di una insufficienza davanti alla vita, assume una anche minore

probabilità. Si aggiunga ancora che una sensibile azione di smorzamento è esercitata dalla

legge, e dal senso morale, che è legge interna; viene infatti considerato tanto più civile un

paese, quanto più savie ed efficienti vi sono quelle leggi che impediscono al misero di essere

troppo misero, e al potente di essere troppo potente.

pag.79-90, capitolo ‘I sommersi e i salvati’

… Alcuni importanti passaggi

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La pace è frutto della giustiziaIsaia 32,17

Guernica P. Picasso

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Giuro sulla non violenza ,

perché so che essa sola

può condurre l’umanità

al grado più alto di bene

e non soltanto nel mondo

futuro ma anche in questo.

Sono contrario alla violenza perché quando sembra che possa produrre del bene quel bene è soltanto temporaneo; mentre il male che produce è permanente.

Mohandas K. Gandhiji Young India 21 maggio 1925

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Può anche darsi che dovremo pentirci in questa generazione.” Non solo per le parole al vetriolo e le azioni violente delle persone cattive, ma per il silenzio spaventoso e l'indifferenza delle brave persone che siedono intorno e dicono: "Aspetta in tempo."

M. L. King Stanford April 14, 1967