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48 Macchine Utensililuglio 2011

APPLICAZIONI lavorazioni per il settore aeronautico

gg Vittorio Pesce

La realizzazione di componenti meccanici di grossa dimensione, per esempio destinati all’industria aerospaziale (quindi con precisioni spinte e materiali ostici), prevede la risoluzione di problematiche molto complesse in tempi di realizzazione sempre

più stretti, per le quali sempre più spesso occorrono macchine all’altezza sia dal punto di vista dimensionale sia con riguardo alle prestazioni.Un caso particolarmente interessante ci viene fornito dalla Novomeccanica S.r.l. di Bruino (TO), azienda fondata nel 1978 per volontà di Lorenzo Novo,

all’epoca considerato tra i tecnici più preparati, coraggiosi e lungimiranti di tutto il Piemonte. Oggi, a oltre 30 anni dalla sua nascita, l’impresa, gestita dalla moglie Maria e dai figli del fondatore Patrizia e Davide, è divenuta un riferimento tra i contoterzisti specializzati nella produzione di

Fresare con precisione, velocità e aFFidabilità su pezzi di grandi dimensioni e in materiali ostici: una sFida accettata e vinta

Se la fresatura… spicca il volo!

[email protected] 48 24/06/11 12.26

Dopo la crisi, spazio all’ottimismoZayer S.A. (Vitoria-Gasteiz, Spagna) offre un’ampia gamma di fresatrici e centri di lavoro di ultima generazione, destinati in modo particolare ad aziende produttrici di stampi trancia, stampi lamiera, stampi plastica, produttori di macchine e impianti, attrezzerie, lavorazioni in genere e per l’industria aerospaziale e automobilistica. Palmeri precisa: «Sia le fresatrici a banco fisso che le fresatrici a portale e a colonna mobile, per

i pezzi più voluminosi, sono progettate grazie all’esperienza maturata in 50 anni di attività e costruite seguendo regole e procedimenti rigorosi». Quanto all’attuale situazione del mercato, aggiunge: «Per l’acquisto di macchine di grandi dimensioni occorrono grandi sforzi, e purtroppo oggi questo settore è penalizzato dalla mancanza di liquidità e dalla paura di investire, specialmente in Italia. Ciononostante, registriamo

finalmente una tendenza positiva: la crisi ha”stroncato” diverse aziende, ma quelle più solide oggi possono guardare al futuro con maggior ottimismo. L’Italia ha un ritmo di crescita più lento rispetto alla Germania, ma speriamo presto di metterci alla pari, anche perché alcune produzioni “di qualità” stanno finalmente rientrando in Europa dopo diversi anni di migrazione nei Paesi orientali a basso costo di manodopera».

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pezzi di grandi dimensioni destinati non solo al settore dell’aerospace, ma anche a quello degli impianti industriali per l’automazione, delle macchine utensili, della nautica ecc.

Un’impresa “al femminile”Patrizia Novo spiega: «Mio padre era uomo pratico e caparbio, una vera e propria autorità in fatto di meccanica; egli riusciva a trovare soluzioni per problematiche che altre aziende spesso definivano irrisolvibili. Il suo insegnamento è stato molto importante per tutta la famiglia e per la crescita dell’azienda». A oltre 10 anni dalla sua scomparsa, la gestione famigliare ha permesso all’azienda di crescere ulteriormente. «Oggi – prosegue Patrizia – noi eseguiamo principalmente lavorazioni di fresatura e alesatura conto terzi e costruzioni complete e revamping di macchine e impianti, puntando soprattutto su qualità e flessibilità. Riteniamo di proporre al mercato un buon prodotto, tuttavia attualmente il mercato non ripaga in maniera equa il lavoro».Si tratta di una lotta crudele: i margini di guadagno sono sempre più risicati e incassare è impresa sempre più ardua. Novo: «Credo che si stia attraversando un momento storico delicato, un cambiamento culturale nel modo di lavorare. E, pure in questo contesto di difficoltà globale, investire in tecnologia è l’unica ricetta per rimanere sul mercato».

Una scelta coraggiosaLa maggior testimonianza di quanto affermato dalla signora Patrizia è data proprio dal caso approfondito in quest’articolo. Nel 2009, pur in piena crisi economica, Novomeccanica decise di non bloccare l’ordine di acquisto,

effettuato qualche mese prima, di una nuova macchina: la fresatrice CNC “gantry” GMCU-AR della Zayer. Patrizia Novo spiega: «Si trattava di un impianto molto grande, per il quale occorreva uno sforzo economico massiccio. Eppure, nonostante le difficoltà e l’incertezza del momento, decidemmo di

investire tutte le risorse dell’azienda in quell’acquisto, in quanto convinti che la nuova fresatrice ci avrebbe permesso di effettuare lavorazioni nuove, di grande precisione e con maggior flessibilità».La scelta si rivelò vincente, tant’è che oggi l’azienda è in crescita, conta circa 30 dipendenti e si sta

La fresatrice GMCU-AR della Zayer esegue il pezzo aeronautico.

Il Boeing 787 Dreamliner è un bimotore turboventola di linea a fusoliera larga.




affermando con decisione nel settore delle lavorazioni conto terzi di pezzi di grandi dimensioni. «Non si è trattato solo di coraggio - riprende Patrizia – ma anche di un ponderato lavoro di squadra, che ha coinvolto tutti i dipendenti e ha portato a una scelta collegiale lungimirante. Per portare avanti un’azienda, infatti, occorre anche il supporto, la fiducia e la serietà degli uomini che vi operano, in modo da crescere uniti».È altresì ovvio che il successo dell’operazione è stato determinato non solo dal “lavoro di squadra”, ma anche dall’elevata qualità e utilità della fresatrice GMCU-AR acquistata, che ha permesso di soddisfare le richieste della clientela in termini di precisione, puntualità di consegna e costi. Rosario Palmeri, amministratore delegato di Zayer Italia S.r.l. (Rivoli, TO) racconta: «Il rapporto tra le due aziende risale a circa metà degli anni ’90, e nel tempo si è sviluppato e rinsaldato notevolmente, tanto che nel corso degli anni Novomeccanica ha installato sei macchine della Zayer, l’ultima delle quali, appunto, la GMCU-AR».

Un “fiore” gigantescoCome anticipato, durante la nostra visita presso lo stabilimento di Bruino abbiamo potuto analizzare un caso

applicativo concreto, cioè la lavorazione di un importante pezzo meccanico destinato all’industria aeronautica. Si tratta, per la precisione, di un componente di un complessivo di circa 15 metri di lunghezza, 6 metri di diametro e circa 14 tonnellate di peso. Tale elemento è stato successivamente assemblato negli stabilimenti di Alenia Aeronautica assieme ad altre cinque parti identiche, come fossero “petali” di una gigantesca stazione di stampaggio a forma di “fiore”. Ogni petalo costituisce in pratica una matrice sulla quale vengono stese le fibre di carbonio, con una tecnica particolare detta “ad incrocio” e successivamente “cotte” in autoclave. I petali saranno poi richiusi formando un unico stampo e, una volta terminato il processo di raffreddamento, l’intero pezzo finito in fibra di carbonio sarà sfilato e costituirà la carlinga del nuovissimo aereo Boeing 787 Dreamliner, attualmente in fase di collaudo. «Il procedimento – precisa Palmeri – permette di realizzare l’enorme carlinga dell’aereo in un unico blocco, peraltro di spessore ridottissimo, dell’ordine di pochi millimetri». Il capofficina di Novomeccanica, entra nel dettaglio del ciclo di lavoro: «L’esecuzione del “petalo” è operazione molto complessa, in quanto realizzato in Invar, un acciaio molto legato, duro,

Fresatura di “pezzi massimi”La fresatrice CNC “gantry” GMCU-AR della Zayer è una macchina ad alto rendimento che, dotata di tavola fissa e portale mobile, permette di lavorare pezzi di peso rilevante, garantendo un notevole risparmio di spazio anche con corse longitudinali decisamente rilevanti. «Come tutte le macchine Zayer, GMCU-AR ha la struttura portante in ghisa, che assicura rigidità e precisione estremamente elevate, evitando qualsiasi deformazione e garantendo alta resistenza e lunga durata nel tempo», precisa Palmeri. Caratteristiche principali della macchina installata presso l’officina di Bruino sono: tavola con superficie di (15.000 x 3.000) mm e con peso massimo ammissibile di 15.000 kg su ogni metro quadrato; rapido di 25.000 mm/min; avanzamento di 10.000 mm/min che consente una forte riduzione dei tempi di produzione; potenza del motore di 40 kW. «Il magazzino – prosegue Palmeri – ha una capacità standard di 30 utensili, estendibile fino a 120, e un tempo di cambio utensile di 10”». Disponibile nella versione standard con una testa di fresatura a 6.000 giri/min, può essere dotata di una testa ad alta velocità (elettromandrino fino a 24.000 giri/min) che, associata alla rigidità e alla robustezza della macchina, consente un netto miglioramento delle prestazioni e una riduzione dei tempi di esecuzione.I motori degli avanzamenti, gli azionamenti e il controllo numerico sono digitali, la movimentazione viene realizzata con doppio pignone e cremagliera sugli assi X e Y: questa caratteristica permette una maggior precisione di spostamento e di esecuzione. Palmeri: «GMCU-AR, infine, rispetto ai modelli standard, consente di garantire un risparmio di tempo di lavorazione stimato tra il 25 ed il 50%, oltre a permettere un’ottima qualità di lavorazione sul pezzo finito».

Patrizia Novo e Rosario Palmeri.

(Segue)




pastoso e difficoltoso da tagliare. Per tale ragione occorrono parametri spinti e utensili speciali, al fine di garantire la precisione richiesta». L’operatore della GMCU-AR aggiunge: «Un’altra difficoltà deriva dal fatto che non sempre è possibile adoperare liquidi

di montaggio, smontaggio, verifica, prelavorazione, normalizzazione, ecc. in circa 2.000 ore di lavoro».Caso aeronautico a parte, il capofficina esprime tutta la sua soddisfazione a circa due anni dall’installazione della macchina: «Velocità, precisione, facilità di programmazione. Grazie a questi requisiti riusciamo a eseguire lavorazioni prima per noi impossibili: il salto di qualità e l’aumento di competitività è stato evidente in moltissimi casi applicativi. L’adozione di una macchina a portale “gantry”, infatti, permette di eseguire il ciclo in un unico piazzamento senza spostare il pezzo, il che è un requisito fondamentale nel caso di componenti di grossa taglia: si guadagna in precisione, si risparmia molto tempo e si riducono gli ingenti costi e i problemi relativi alla movimentazione. GMCU-AR è una macchina anche molto affidabile, in quanto in due anni non abbiamo riscontrato problemi rilevanti. E, in ogni caso, l’assistenza tecnica di Zayer Italia si è sempre rivelata puntuale ed efficace quando necessario ad ha evitato l’insorgere di qualsiasi grave problema, come, per esempio, i fermi macchina».

Puntare con decisione alle grandi dimensioniLa visita allo stabilimento di Bruino, ci ha permesso anche di fare il punto sull’attuale fase economica con Patrizia Novo. «La crisi ci ha messo a dura prova: abbiamo dovuto ridurre i costi e aumentare la qualità dei prodotti per riuscire a sopravvivere. Grazie anche a questo nuovo approccio, comune a molte aziende, oggi il divario di prezzo tra prodotto cinese ed italiano si è di molto ridotto, ed è quindi normale che il lavoro sia rientrato, anche perché il nostro livello qualitativo è superiore». E come trend di crescita? «Altalenante. Gli ultimi mesi del 2010 sono stati ottimi, poi sono arrivati momenti più calmi, ora sembra che di nuovo vi sia grande fermento. Bisognerà abituarsi a questi “sbalzi” del mercato ed essere molto reattivi. In ogni caso, noi continueremo a puntare su pezzi di grosse dimensioni, investendo in macchinari adeguati, anzi riducendo la parte di lavoro dedicata a componenti di dimensioni più contenute». Non è un mistero che Novomeccanica stia trattando con la Zayer per l’acquisto di una nuova macchina ancora più grande, da 25 metri. Patrizia Novo: «Questa è ormai la nostra specializzazione e ci permetterà di essere maggiormente competitivi nei settori di nostra competenza come per esempio l’aeronautica».

Particolare del pezzo rovesciato.

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lubrorefrigeranti, perché allagherebbero la cavità del pezzo stesso, e la lavorazione a secco implica maggiore usura degli utensili. In ogni caso GMCU-AR risponde bene, e ci permette di eseguire con successo l’intero ciclo di lavoro, comprendente anche le fasi


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