SCUOLE DELL’INFANZIA STATALI DI VIA VERDI E VIA DE … · SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE ... che...

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I.C. “G. Marconi” Concorezzo SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE VIA VERDIPREMESSA La nostra scuola dell’infanzia, nata nel 1971, era formata da sei sezioni , ed è sempre stata identificata con il nome della via dove è ubicata. Attualmente accoglie nove sezioni con oltre 200 bambini e da tempo era nostro desiderio darle un’identificazione più precisa che fosse attinente con il mondo della scuola e dell’educazione. L’occasione è venuta in coincidenza con la recente scomparsa di Mario Lodi, maestro scrittore e pedagogista, che ha dedicato la sua vita al mondo dell’infanzia e di cui condividiamo i principi educativi . Le sue opere sono un punto di riferimento importante nella letteratura infantile e nella pedagogia e sono sovente utilizzate nelle programmazioni didattiche per la loro valenza educativa. “…la scuola sarà quindi come una seconda casa dove si impara a diventare cittadini esercitando ogni giorno il diritto di parola, il rispetto degli altri, la diversità come valore. La scuola pubblica avrà questo fine: se è organizzata come un laboratorio di ricerca in forma collaborativa, i bambini si conoscono, si aiutano , diventano amici, superando i pregiudizi che ancora resistono nella nostra società…” (Mario Lodi)

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I.C. “G. Marconi” Concorezzo

SCUOLA DELL’INFANZIA STATALE

“VIA VERDI”

PREMESSA La nostra scuola dell’infanzia, nata nel 1971, era formata da sei sezioni , ed è sempre stata identificata con il nome della via

dove è ubicata.

Attualmente accoglie nove sezioni con oltre 200 bambini e da tempo era nostro desiderio darle un’identificazione più precisa

che fosse attinente con il mondo della scuola e dell’educazione.

L’occasione è venuta in coincidenza con la recente scomparsa di Mario Lodi, maestro scrittore e pedagogista, che ha

dedicato la sua vita al mondo dell’infanzia e di cui condividiamo i principi educativi .

Le sue opere sono un punto di riferimento importante nella letteratura infantile e nella pedagogia e sono sovente utilizzate

nelle programmazioni didattiche per la loro valenza educativa.

“…la scuola sarà quindi come una seconda casa dove si impara a diventare cittadini esercitando ogni giorno il diritto di parola, il

rispetto degli altri, la diversità come valore. La scuola pubblica avrà questo fine: se è organizzata come un laboratorio di ricerca in

forma collaborativa, i bambini si conoscono, si aiutano , diventano amici, superando i pregiudizi che ancora resistono nella nostra

società…” (Mario Lodi)

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PROGRAMMAZIONE EDUCATIVA-DIDATTICA

La programmazione per quest’anno scolastico avrà come sfondo integratore la storia di “ Cipì”:

“è una favola vera , la storia di un passero e del suo incontro/scontro con il mondo. Protagonisti sono Cipì , la sua

compagna Passerì , un gatto, una margherita-poeta, tanti altri uccelli e farfalle, e soprattutto il sole, le nuvole, la pioggia,

insomma tutta la natura con l’eterno ciclo delle stagioni, personaggi reinventati con fantasia poetica.

È una storia ricca di valori umani e sociali, una metafora del bambino che entra nel mondo con la sua carica di

entusiasmo per conoscerlo, amarlo, trasformarlo. “(Mario Lodi)

Abbiamo scelto questa storia perché coinvolge i bambini che facilmente si identificheranno in Cipì nel loro percorso di

crescita e di scoperta del mondo.

Cipì passerotto curioso che:

si mette sempre alla prova.

trasgredisce ma impara le regole

scopre chi è.

che cerca gli altri e scopre l’amicizia.

Incontra il pericolo

conosce la solidarietà.

vive a contatto con la natura.

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METODOLOGIA

“Tutto cominciò da lì da una finestra spalancata sul mondo . “sì, fu il mio primo giorno di scuola , al principio degli anni ’50.

Mentre parlavo, uno dei bambini si alzò dal suo banco e andò a guardare cosa succedeva sui tetti di fronte. A poco a

poco, anche gli altri fecero lo stesso. E allora mi domandai: lasciar fare o reprimere? Così mi alzai e insieme a loro mi misi a

guardare il mondo dalla finestra.”

Questa citazione di Mario Lodi illustra la base della sua metodologia educativa e didattica : da insegnante tornava

bambino, e gli scolari si facevano maestri. La nuova scuola era cominciata.

La nostra progettazione e metodologia didattica si articola in percorsi duttili, flessibili e adattati ai bisogni di ogni singola

classe, privilegiando

le situazioni motivanti in grado di suscitare curiosità e interesse (vissuti, drammatizzazioni …ecc)

la narrazione e il racconto come contenitori affettivi dei processi di scoperta

la ricerca e l’esplorazione nell’approccio alla conoscenza

un contesto dinamico in cui lo stile dell’adulto sia sempre più empatico e attento a rendere il ruolo del bambino

attivo

Le attività saranno condotte prevalentemente in sezione ma, saranno anche programmate nello specifico in altri spazi

creati appositamente per realizzare attività e laboratori di piccolo gruppo e per età omogenea a classi aperte. In tali

“spazi”si faranno proposte collegate sia alla programmazione di sezione che proposte didattiche ed espressive sui

bisogni specifici di ciascun bambino.

Nel riconoscere il grande valore che l’ambiente scuola, (inteso sia come luogo spazio-temporale sia come contesto

relazionale), ha nel facilitare l’apprendimento e le relazioni positive, riveste grande importanza la cura dello spazio:

pensato e strutturato per rispondere ai bisogni di accoglienza, esplorazione, gioco e motricità propri dei bambini di

quest’età.

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PROGETTO ACCOGLIENZA

L’ingresso alla scuola dell’infanzia costituisce una tappa fondamentale di crescita, che vede i bambini il più delle volte

alla loro prima esperienza in un contesto sociale diverso da quello familiare, un nuovo ambiente in cui prendono

coscienza delle loro abilità e dove stabiliscono molteplici relazioni con adulti e coetanei.

FINALITA' affrontare e superare serenamente il distacco dalla famiglia;

acquisire fiducia nelle nuove figure di riferimento;

condividere emozioni;

conoscere, rispettare, interiorizzare e consolidare le prime regole sociali a scuola;

promuovere la cooperazione con gli altri attraverso la condivisione di un'esperienza;

favorire l'autonomia nella gestione della propria persona.

OBIETTIVI star bene a scuola;

mostrare interesse e curiosità nei confronti di chi è diverso da sé;

usare linguaggi diversi per comunicare;

riconoscersi nel gruppo di appartenenza.

TEMPI E MODALITA’ DI INSERIMENTO Nel periodo precedente all'inserimento (mese di giugno) viene convocata un’assemblea con i genitori dei bambini

nuovi iscritti per illustrare finalità ed organizzazione della scuola.

I bambini verranno inseriti nella sezione di appartenenza a piccoli gruppi, in giorni diversi, in base ad un calendario

concordato precedentemente tra genitori e docenti.

Tutti gli alunni nelle prime due settimane di scuola, frequenteranno solo il turno antimeridiano. Le insegnanti saranno

quindi in compresenza per consentire un’accoglienza più individualizzata e il più possibile rassicurante.

Indicativamente il periodo dell’inserimento ha la durata di circa un mese. Il consiglio che in genere si dà ai genitori

(compatibilmente con le esigenze lavorative) è quello di inserire gradualmente i vari momenti:

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mattino (9.00/12.00)

introduzione del pranzo (9.00/13.30)

attività del pomeriggio

pre-scuola e/o dopo scuola

L’accoglienza e l’inserimento dei bambini e delle bambine di tre anni non si esauriscono in un limitato periodo di tempo,

ma proseguono gradualmente per tutto l’anno scolastico con modalità diverse nel rispetto delle esigenze di ognuno.

Questi accorgimenti vengono adottati anche per i bambini inseriti ad anno scolastico già avviato: l’ambientarsi

all’interno della classe, con relazioni interpersonali già consolidate, risulta spesso più difficoltoso.

ATTIVITA’(settembre-ottobre)

storia: “ZEB E LA SCORTA DI BACI”

La storia di Zeb suggerisce ai piccoli che mamma e papà restano accanto a loro anche nei momenti in cui sono

fisicamente lontani. Il semplice espediente “della scorta di baci“ diventa un suggerimento pratico e prezioso da attuare

proprio in occasione del distacco dei primi giorni o quando si sente la mancanza di mamma e papà.

L’esperienza della piccola zebra fa comprendere ai bambini che i loro timori sono spesso anche quelli dei loro coetanei

e che fare amicizia e sentirsi solidali può aiutare a superare insieme le difficoltà.

Questo racconto quindi è indicato per tutti i bambini che si preparano ad affrontare l’esperienza della scuola

dell’infanzia: attraverso una lettura che accompagna, rassicura , consolida le amicizie e favorisce nuovi legami.

Attività proposte:

- giochi liberi e guidati negli spazi a disposizione;

- giochi e girotondi mimati;

- giochi motori di orientamento nello spazio;

- attività grafico-pittoriche e manipolative libere e guidate;

- racconti, canti, drammatizzazioni;

- realizzazione collettiva di un pannello che raffigura Zeb e i suoi amici

- momento finale di festa comune.

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PROGETTO “IL GIOCO del TEATRO"

“Fare teatro a scuola significa ridare alla comunicazione una connotazione di verità e profondità e nello stesso tempo

valorizzare la personalità di ciascuno in forma originale e creativa; è un mezzo prezioso per capire del bambino cose

che lui non ci direbbe mai direttamente.

Il teatro è un gioco serio che non mira a formare bambini attori ma ad usare il linguaggio teatrale per raccontare se

stessi attraverso la finzione scenica, quindi nella dimensione antropologica, un teatro come rappresentazione di se

stessi della propria realtà e dei propri desideri….oggi c’è ancora bisogno di far uscire dal banco il corpo del bambino e

di ridare alla sua mente la possibilità di pensare, immaginare, progettare, di ritornare a giocare al teatro accogliendo

le sue regole di ascolto, partecipazione e autocontrollo. Di rendere insomma il bambino protagonista dell’esperienza

scolastica che è suo diritto vivere come persona libera, consapevole, felice.”

(dalla prefazione di Mario Lodi del libro: “il teatro bambino” di Anna Valera e Carla Penati).

Il progetto teatrale è nello specifico rivolto hai bambini e bambine dell’ultimo anno, ma avrà una ricaduta e

coinvolgerà tutti i bambini della scuola.

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SCOPRO IL MONDO CON CIPI’

LA NASCITA

IL NIDO

IL MONDO

- Come nasce Cipì lettura della

storia e individuazione

caratteristiche dei personaggi

- IO sono NATO --> com’ero/come

sono

Festa di Natale

Solidarietà/Donacibo

La casa di Cipì

La MIA CASA

La SCUOLA

Gli ambienti della

scuola

La trasgressione La natura

La curiosità

Cipì scappa di casa

Emozioni e sentimenti

I fenomeni naturali

La ciclicità delle stagioni

Gli elementi della natura

(Sole, Bosco, Fiume,…)

La disobbedienza /

Le regole

Amore

Passerì

Amicizia

Margherì

Paura/Coraggio

Il Signore della notte

I miei amici

/l’appartenenza

ad una comunità

Una famiglia per Cipì

La mia famiglia/ appartenenza

La cura/ l’ala spezzata

La guerra/la tempesta

La notte/Il buio/Le ombre

L’uomo / Il fucile/Le

trappole

Il gatto con gli

artigli

Il bambino

Palla di fuoco sta male

Uscita didattica

Parchi del territorio

112 Ambulanza Raccordo/Continuità

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LABORATORI o ATTIVITA’ per GRUPPI OMOGENEI

Per tutti i bambini sono previsti, nel corso dell’anno, laboratori con obiettivi, metodologie e attività diversificate in base

all’età dei bambini: tali laboratori sono condotti sia da esperti esterni (finanziati con fondi comunali : “Piano di Diritto

allo Studio”, sia da docenti della scuola.

Per i bambini/e diversamente abili sono previste attività mirate in base a progetti specifici quali la psicomotricità.

3 anni 4 anni 5 anni

Psicomotricità metodo Aucouturier (Casc)

Laboratorio “conosciamo il mondo attraverso il gioco del teatro”

Attività di raccordo con classi prime elementari

Orto Letture in biblioteca

Prato fiorito Progetto Ambientale/intercultura

Teatro Teatro Teatro

FESTA DIPLOMA

Ogni progetto verrà documentato e portato a conoscenza delle famiglie.

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IL PROGETTO di “SPAZIO EDUCATIVO”

Il progetto “Spazio Educativo” costituisce un’esperienza consolidata da tempo nella Scuola dell’Infanzia di via Verdi ed

anche in quest’anno scolastico esso è parte integrante dell’attività didattica e programmatica del plesso.

Il progetto si fonda sul presupposto che tutti gli alunni sono diversi tra loro e che ciascuno costituisce una risorsa per il

contesto: quest’ultimo può essere uno strumento di mediazione tra la scuola ed il bambino diversamente abile, da

progettare e (ri)strutturare in base alle esigenze formative rilevate.

All’interno del plesso di via Verdi, è stato strutturato lo Spazio Educativo in cui svolgere attività laboratoriali in piccolo

gruppo utilizzando una metodologia di lavoro privilegiata. Essa si rivela essere una risorsa non solo per gli alunni

diversamente abili, ma anche per tutti gli alunni della scuola.

Lo Spazio Educativo dispone di:

un angolo morbido: spazio pensato ed attrezzato per le esigenze di rilassamento (e all’occorrenza di sonno) dei

bambini, come angolo di benessere psicofisico;

un angolo degli incastri e delle costruzioni: nel quale gli alunni hanno la possibilità di consolidare concetti astratti;

un angolo fornito di contenitori con materiali di recupero e di riciclo per dar risalto alla creatività e all’espressività

soggettiva;

uno spazio per la “pallestra”: strumento che favorisce la presa di coscienza del proprio “io corporeo” e dell’altrui,

stimolo per il gioco e l’apprendimento dei bambini;

un angolo di lavoro: allestito con tavolini e sedie, dotato di giochi didattici specifici (linguistici ecc..) e materiali

strutturati di varia natura per stimolazioni sensoriali;

un angolo della manipolazione, con vaschette colme di farine e granaglie, che gli alunni possono esplorare e con le

quali possono giocare liberamente, creando situazioni ludiche stimolanti;

uno specchio verticale;

un angolo della lettura;

una parete per la pittura verticale;

un bagno ed un antibagno, in cui è presente un lavandino;

un ripostiglio e armadi destinati al materiale;

Una grande lavagna magnetica poggiata a terra su cui si può disegnare il proprio schema corporeo.

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Importante ricordare come lo “SPAZIO EDUCATIVO” sia principalmente uno spazio mentale e non meramente fisico.

Nella scuola sono presenti altri spazi nei quali è possibile svolgere attività laboratoriali in piccolo/medio gruppo:

l’aula di psicomotricità, dove i bambini acquisiscono una maggiore conoscenza del proprio corpo e imparano

semplici regole di gioco e di convivenza attraverso l’utilizzo di materiali psicomotori (tra cui cuscinoni, mattoncini,

cerchi, corde, palline, ecc.);

l’aula “arcobaleno” arredata e attrezzata per accogliere diverse attività quali il laboratorio di teatro, atelier

espressivi a piccoli gruppi, religione cattolica a gruppi omogenei per età e doposcuola.

il salone ed il giardino.

È rilevante sottolineare che un altro spazio fisico importante all’interno del progetto è la sezione di appartenenza

dell’alunno diversamente abile: essa viene strutturata con gli angoli che risultano più funzionali ai bisogni manifestati dai

bambini; l’organizzazione della giornata viene studiata in modo tale da favorire la condivisione di momenti comunitari. Il

team di lavoro elabora ed attua strategie condivise, mirate all’inclusione di tutti gli alunni nel contesto scolastico, al fine

di renderli reali protagonisti del proprio processo di apprendimento.

Per tali ragioni è possibile affermare che il progetto “Spazio Educativo” implica un nuovo modo di concepire l’inclusione

scolastica degli alunni diversamente abili e più in generale di tutti i bambini che frequentano la Scuola dell’Infanzia.

Quest’ultima è alla base dei percorsi di socializzazione e di apprendimento di tutti i bambini, i quali al suo interno fanno

per la prima volta incontro con l’altro e si cimentano nelle loro prime relazioni e interazioni al di fuori delle mura

domestiche, si misurano con le regole di convivenza e si confrontano con le differenze personali.

Ciascuno di loro è chiamato a confrontarsi con la diversità e a beneficiare della ricchezza che ne scaturisce: questo è il

più importante e significativo messaggio che viene loro trasmesso, anche attraverso una metodologia di lavoro in team

che valorizza l’apporto di tutte le figure professionali che a vario titolo lavorano con gli alunni in un clima di dialogo,

confronto e scambio continuo.

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ORGANIZZAZIONE SCOLASTICA

La Scuola dell’infanzia di via Verdi è composta da 9 sezioni. I docenti e il numero degli alunni/alunne è così costituito:

Sez. Numero

alunni/e

Insegnanti di sezione Insegnanti di

sostegno statale

Educatrici di

sostegno

Assistente alla

comunicazione

A 24 Ballabio Bettina – Grillo Domenica

B 24 Morgese Stefania - Ronchi Vincenza

C 24 Contaldo Pina - Cremonesi Maria Angela Cucurachi Chiara Sala Silvia

D 22 Coduti Antonia - Fumagalli Lidia Lissoni Carola Montanari Silvia

E 24 Cavenaghi Tiziana - Giglio Rosa Maria

F 24 Bellina Marianna – Carnemolla Veronica

G 22 Brivio Olivia - Verderio Patrizia Cucurachi Chiara Sala Silvia Jessica Pastori

H 24 Crippa Gabriella - Sala Gabriella

I 24 Caldarola Marzia - Del Corno Silvia

A,B,C,E,F,G,H,I Lullo Valentina (Religione)

D Tremolada Ivana (Religione)

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PROGETTO RACCORDO INFANZIA/PRIMARIA

Per i bambini di 5 anni viene attuato il progetto di raccordo infanzia/primaria. Il progetto ha tre finalità:

1. favorire l’approccio al codice scritto senza accelerare o forzare il processo di evoluzione.

La scuola dell’infanzia deve offrire un contesto favorevole connotato dall’impulso alla scoperta e permeato di

giocosità

2. favorire tempi sempre più lunghi di ascolto e di attenzione in un contesto relazionale che permette e facilita

l’autonomia dei bambini nell’uso degli strumenti didattici e l’interiorizzazione sempre più consapevole delle regole

3. favorire la conoscenza della scuola primaria (tempi, spazi, modalità)

Le visite alla scuola primaria sono tre:

Febbraio per l’iscrizione

Novembre/Dicembre: ritorno dei bambini della scuola primaria nelle scuole dell’infanzia per un saluto ai

compagni e racconto delle prime esperienze scolastiche.

Aprile/Maggio per conoscere gli spazi e svolgere attività didattica con i bambini iscritti nelle classi prime

Per quanto riguarda il progetto inerente all’acquisizione dei pre-requisiti ogni team sceglie la metodologia (nella propria

sezione o in contesti laboratoriali a sezioni aperte) e gli strumenti (astuccio, libro con schede, quaderno, raccoglitore).

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ORARI DOCENTI:

In tutte le sezioni le insegnanti adottano un orario giornaliero flessibile al fine di garantire una maggiore compresenza nei

momenti importanti (attività didattica del mattino, pranzo e gioco in salone nel dopo-mensa).

L’orario di funzionamento delle scuole è di 10 ore giornaliere: dalle h. 8.00 alle h. 18.00.

Dalle h. 8.00 alle h. 8.30 i bambini e le bambine che frequentano il pre-scuola saranno accolti/e da tre insegnanti a

rotazione.

Dalle h. 9.00 tutte le sezioni funzionano regolarmente.

Il post-scuola dalle h. 16.00 alle ore 18.00 è gestito da personale comunale.

UTILIZZAZIONE DELLE COMPRESENZE

Al fine di garantire la compresenza delle insegnanti nei momenti importanti della giornata, quali l’attività didattica, i

laboratori e il momento del pranzo, in tutte le sezioni si è attuato un orario giornaliero flessibile. La presenza di tutte e due

le insegnanti dalle ore 10.30 per quattro giorni alla settimana permette di svolgere:

attività didattica in sezione in un clima disteso e attento ai bisogni espressivi, con l’attivazione di metodologie

adeguate per le diverse fasce d’età (quasi tutte le sezioni sono eterogenee)

attività laboratoriali (in intersezione) di tipo espressivo

attività a piccolo gruppo in presenza di bambini/e con bisogni e attenzioni particolari

attività laboratoriali con esperti esterni a cui va sempre garantita la compresenza di un docente

attività da svolgersi al di fuori del proprio plesso dove, per uno specifico progetto, una sola fascia d’età deve recarsi

altrove (teatro, mostre, biblioteca, “continuità” o “intercultura”…).

Nel periodo dell’inserimento la compresenza viene utilizzata prevalentemente nella propria sezione con l’obiettivo

primario della cura, dell’accoglienza, del consolidamento di riti che creano un clima relazionale e affettivo significante.

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VERIFICA ATTIVITA’ DIDATTICA

Si dedica particolare attenzione alla verifica di sezione, suddivisa in due quadrimestri, che scaturisce in un momento di

confronto globale di plesso finalizzato a focalizzare positività e criticità del percorso educativo- didattico.

Nella verifica si fa riferimento:

alla qualità delle esperienze scolastiche

al contesto organizzativo: - alla destinazione degli spazi;

o alla scelta dei tempi e dei materiali;

o al coordinamento delle attività individuali e di gruppo

alla qualità e validità dei progetti con esperti

Nei mesi di gennaio e maggio ai genitori viene proposto un incontro di sezione come momento di verifica intermedia e

finale di confronto sul percorso didattico dell’anno.

VALUTAZIONE INDIVIDUALE

Il percorso di maturazione globale di ogni singolo bambino è descritto su una scheda predisposta dalle insegnanti dove

sono espresse le competenze raggiunte nell’area:

dell’autonomia e della relazione

della comunicazione, lingua e cultura

motoria

cognitiva

della creatività e dell’espressione

Il percorso educativo viene presentato alla famiglia durante incontri individuali. Per la Scuola di via Verdi i colloqui,

sono calendarizzati dalle insegnanti, ma possono essere concordati al bisogno con i genitori durante tutto l’anno.