Scuola Statale Secondaria di 1° grado “ETTORE IACCARINO” · Secondaria di Secondo Grado )....
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Scuola Statale Secondaria di 1° grado
“ETTORE IACCARINO”Via Doglie, 20 – 80056 ERCOLANO (NA)
Cod. fiscale 80039900636
1
Scuola Statale Secondaria di 1° grado
“ETTORE IACCARINO”80056 ERCOLANO (NA) – tel. 081 - 7390222 - fax 081
fiscale 80039900636 – Cod. ministeriale [email protected]
attraverso ciò che si dice,
attraverso ciò che si fa,
attraverso ciò che si è”
Antiochia
Scuola Statale Secondaria
“ETTORE IACCARINO” fax 081 - 7322504
Cod. ministeriale NAMM27100T
“Si educa
attraverso ciò che si dice,
di più ttraverso ciò che
si fa, di più ancora
attraverso ciò che si è”
(Ignazio di Antiochia)
2
Sommario
CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA......... ............................... 4
PRINCIPI ISPIRATORI .......................................................................................... 7
ANALISI DEL CONTESTO............................... ...................................................... 9
L’IDENTITA’ DELLA SCUOLA........................... .................................................... 9
L’ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE................ ...................................... 10
L’ IDENTITA’ PEDAGOGICA DELLA NOSTRA SCUOLA: la MIS SION.............. 10
L’INTEGRAZIONE ALUNNI DISABILI..................... .............................................. 13
LA VALUTAZIONE………………………………………………………………………..15
ORGANIZZAZIONE DELL’ ISTITUTO...................... ............................................. 15
AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA ANNO 2014/ 201………………..21
ORGANIGRAMMA ANNO SCOLASTICO 2014/2015 ....... .................................... 27
DOCUMENTI ALLEGATI AL POF ......................... ............................................... 28
REGOLAMENTO D’ISTITUTO
PATTO DI CORRESPONSABILITA’
TABELLA VALUTAZIONE DELLA CONDOTTA
REGOLAMENTO PER LE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRU ZIONE
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Con la piena attuazione dell’autonomia scolastica, la scuola può e deve prendere molte
e più decisioni, importanti e determinanti, per il suoservizio, predisponendo un piano dell’offerta formativa.
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) definisce la progettazione organizzativa, educativa e didattica, curricolare ed extracurricolare, adottata dal nostro Istdell'autonomia secondo la normativa ministeriale. Il documento è approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Costituisce l’indispensabile strumento di comunicazione pubblica tramite il quale gli utenti del servizio scol
Valutazione
apprendimenti
di sistema
Progetti
formativi
4
POF IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
CHE COS’E’ IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Con la piena attuazione dell’autonomia scolastica, la scuola può e deve prendere molte e più decisioni, importanti e determinanti, per il suo funzionamento e per la qualità del suo servizio, predisponendo un piano dell’offerta formativa.
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) definisce la progettazione organizzativa, educativa e didattica, curricolare ed extracurricolare, adottata dal nostro Istdell'autonomia secondo la normativa ministeriale. Il documento è approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Costituisce l’indispensabile strumento di comunicazione pubblica tramite il quale gli utenti del servizio scolastico (alunni e famiglie),
Cio' che
l'istituto
offre per
quanto
riguarda
Obiettivi
educativi
curriculari
organizzazione
tempo scuola
Organizzazione
organico e
funzione
Valutazione
degli
apprendimenti
di sistema
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Con la piena attuazione dell’autonomia scolastica, la scuola può e deve prendere molte funzionamento e per la qualità del suo
Il Piano dell’Offerta Formativa (POF) definisce la progettazione organizzativa, educativa e didattica, curricolare ed extracurricolare, adottata dal nostro Istituto nell'ambito dell'autonomia secondo la normativa ministeriale. Il documento è approvato dal Collegio dei Docenti e dal Consiglio d’Istituto. Costituisce l’indispensabile strumento di
astico (alunni e famiglie),
organizzazione
tempo scuola
Organizzazione
organico e
funzione
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possono conoscere i principi generali che ispirano l'attività didattica e gli interventi che la scuola intende compiere per favorire il successo formativo di tutti gli alunni.
Il Piano dell’Offerta Formativa è il documento con il quale ogni scuola dichiara la propria identità, offrendo alle famiglie degli alunni uno strumento di conoscenza dell’Istituto. Esso è inoltre il mezzo attraverso il quale si armonizzano gli interventi educativi, didattici e gestionali della scuola stessa, sulla base della Costituzione Italiana e dei Programmi Ministeriali.
Il Piano dell’Offerta Formativa è deliberato dai docenti per ciò che attiene agli aspetti formativi, didattici, pedagogici ed organizzativi, dal Consiglio d’Istituto per le finalità e gli aspetti finanziari generali.
Al termine di ogni anno scolastico il P.O.F. viene sottoposto a verifica e valutazione. In tal modo, la scuola si interroga e riflette sulle sue scelte al fine di migliorarsi ed essere sempre al passo con i tempi.
La Scuola Secondaria di 1° grado “E.Iaccarino di Er colano, nel corso degli ultimi anni, attraverso l’attuazione delle deliberazioni del Collegio dei docenti nonché del Consiglio di Istituto, ha inteso, attraverso uno sforzo continuo, porre attenzione significativa da una parte ai bisogni degli utenti della scuola (famiglie e alunni) e, dall’altra, agli stimoli che provengono dallo sviluppo delle dinamiche interne alla società.
Il nostro istituto intende porsi come scuola:
ATTIVA CHE ACCOGLIE
SOLIDA CHE FORMA
ATTENTA CHE ORIENTA
LIBERA CHE INFORMA
IN LINEA CHE AGGIORNA
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Il Piano dell’Offerta Formativa deriva dal dettato legislativo (In particolare ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica - Regolamento n. 275/1999 emanato ai sensi dell’art. 21 della legge n. 59 dell’ 8 marzo 1997).QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO allegato 1.docx
E’ un progetto che media le esigenze del territorio (socio-economiche e culturali) con le finalità educative e gli obiettivi generali proposti dalle Istituzioni alla scuola, di cui il P.O.F. è espressione. Esso si basa su alcuni principi condivisibili e condivisi.
QUALI PRINCIPI? Della Carta Costituzionale della Carta dei diritti Umani dei Testi Programmatici Istituzionali del regolamento dell’Autonomia Scolastica (DPR 275/99) dell’identità culturale e pedagogica dell’Istituto QUALI SONO I SOGGETTI CHE DEVONO GARANTIRLI?
• Famiglia, come prima istituzione responsabile del ragazzo/a • Scuola come istituzione responsabile di formare la persona e il cittadino • Istituzioni (Stato, Regione, Comune) responsabili di fornire risorse umane e
materiali (operatori, spazi, tempi, strumenti) per garantire un servizio adeguato, sicuro, efficiente.
E’ un’opportunità che famiglia, scuola e territorio possono e devono darsi per garantire
ad ogni bambino/a, ragazzo/a che entra nella comunità scolastica, di raggiungere la propria formazione.
IN QUALI TERMINI?
• SAPER FARE (sviluppare abilità e competenze) Dimensione cognitiva
• SAPER ESSERE (favorire la formazione della personalità come processo continuo di conoscenza e accettazione del sé)
Dimensione dell’identità.
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• SAPER VIVERE CON GLI ALTRI (acquisire abilità relazionali, saper instaurare una positiva intersoggettività, essere in grado di interagire secondo strutture comunicative che facilitano la partecipazione, il rispetto, l’accettazione reciproca)
Dimensione sociale.
• SAPER IMPARARE E SAPER AGIRE (indispensabilità dell’educazione permanente per sapersi orientare nei continui e rapidi cambiamenti del mondo in cui viviamo). Dimensione della responsabilità e della progressione personale.
FORMAZIONE
SAPER
ESSERE
SAPER
VIVERE
CON GLI
ALTRI
SAPER
IMPARARE
E SAPER
AGIRE
SAPER
FARE
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SCOPO DEL POF:
• essere strumento guida per l’Istituto, il team, il singolo docente; • rendere esplicito all'esterno - famiglie e istituzioni presenti sul territorio - l’offerta • formativa dell’ Istituto; • avere un piano comune e chiaro in base al quale verificare, valutare e
modificare i percorsi e i processi formativi; • programmare interventi continuativi e/o migliorativi sulla base dei risultati
raggiunti.
Il POF contiene le scelte educative ed organizzative, nonché i criteri
di utilizzazione delle risorse e costituisce un impegno per l’intera
comunità scolastica.
PRINCIPI ISPIRATORI Considerata la particolare realtà socio/ambientale, la scuola Secondaria di 1° grado
“E.Iaccarino dà la priorità ai seguenti principi:
• UGUAGLIANZA: GARANTIRE PARI OPPORTUNITÀ A TUTTI.
L’Istituto intende erogare a tutti le stesse opportunità, senza alcuna discriminazione di
sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche, socio-culturali ed economiche. La pari opportunità formativa è garantita attraverso l’adozione di:
� provvedimenti per garantire la piena offerta formativa agli alunni diversamente abili; � criteri collegiali per la formazione di classi equi ed eterogenee; � percorsi triennali comuni di orientamento scolastico-professionale, educazione
sessuale, educazione stradale, educazione ambientale; � organizzazione dell’orario di lezione in modo da consentire l’utilizzo dei laboratori
legati ai vari progetti o attività; � criteri collegiali di valutazione, con indicatori, descrittori e vincoli comuni.
• INTEGRAZIONE: VALORIZZARE LE DIVERSITÀ. Ad ogni alunno sono garantiti i diritti fondamentali e i legittimi interessi. Pertanto,
particolare attenzione sarà dedicata agli alunni diversamente abili o di forte disagio socio-culturale (nomadi, extracomunitari). Al fine di favorire l’integrazione scolastico-sociale, vengono realizzate attività di aggiornamento sui temi del disagio giovanile e dell’intercultura.
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• INCLUSIONE: Progettare, sin dalle sue fondamenta, la “piattaforma della cittadinanza” in modo che
ciascuna persona abbia la possibilità di esercitare diritti e doveri come modalità ordinaria (“siamo tutti normali”). L’inclusività non è quindi un “aiuto” per scalare la normalità ma una condizione connaturata e intrinseca della normalità. L’inclusione interviene sul contesto non meno che sul soggetto. In altri termini, inclusività implica l’abbattimento di quelli che “nell’INDEX FOR INCLUSION” di Tony Booth and Mel Ainscow vengono chiamati “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.
Questo approccio segna una prima differenza con l’approccio dell’integrazione in quanto l’attenzione viene posta su tutti gli alunni della scuola: infatti il termine inclusione non si limita agli alunni disabili oppure agli alunni con bisogni educativi speciali, ma prende in carico l’insieme delle differenze, comprendendo gli alunni definiti “normali” e quelli dotati. In questa dimensione il concetto normativo viene superato per recuperare l’insieme delle espressioni e delle potenzialità di tutti gli alunni. Si rende indispensabile, pertanto, un coinvolgimento attivo degli allievi in un processo che mette in relazione le conoscenze formali con quelle personali ed esperienziali.
• ACCOGLIENZA:
Facilitare i passaggi tra ordini di scuola diversi (Primaria - Secondaria di Primo Grado -
Secondaria di Secondo Grado ). L’Istituto organizza momenti di incontro con alunni e genitori per facilitare il passaggio da un tipo di scuola ad un altro, dando la possibilità anche agli ex alunni di raccontare i propri vissuti e le proprie aspettative.
• EFFICACIA:
Finalizzare le attività dell’Istituto alla crescita educativa - didattica dell’alunno. Tutte le
attività della scuola si basano sui criteri di efficacia, di efficienza e di flessibilità sia per quanto riguarda la parte amministrativa che quella didattica.
• TRASPARENZA:
Favorire la comunicazione scuola - famiglia e garantire l’accesso ad ogni atto
documento amministrativo – didattico (nel rispetto della privacy).
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IDENTITA’ A DELLA SCUOLA
PRESENTAZIONE
La Scuola Secondaria di Primo Grado “Iaccarino” si trova ad Ercolano ed è
intitolata al valoroso sottotenente di vascello, pilota aviatore Ettore Iaccarino .
Su un articolo del 22 febbraio del
1926, pubblicato sulla GAZZETTA
DELL’AVIATORE in occasione dei
solenni funerali, emergono le notizie sulla
breve ma intensa vita militare del
sottotenente di vascello pilota e aviatore
Ettore Iaccarino e su come la cittadinanza
ercolanese rese omaggio al suo eroe
morto nell’adempimento del proprio
dovere.
ANALISI DEL CONTESTO TERRITORIALE
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Ercolano è una cittadina collocata alle
pendici del Vesuvio lungo la fascia costiera
vesuviana. Essa dispone di una considerevole
e prestigiosa varietà di risorse naturali, culturali
e architettoniche: il mare, il clima, il Vesuvio, gli
Scavi Archeologici, le Ville Vesuviane, la
Basilica di S. Maria di Pugliano e il Mav sono
alcuni dei preziosi elementi che la
caratterizzano. Inoltre la sua collocazione
geografica la pone in una posizione privilegiata
e strategica nel Golfo di Napoli. E’ infatti vicina
alla città di Napoli, a Pompei ( che insieme ad
Oplonti, Castellammare e Boscoreale vanno a
costituire il prestigioso sistema archeologico
vesuviano), a Sorrento, a Baia, alle isole (Capri,
Ischia e Procida) e a Pozzuoli.
La popolazione nel secolo scorso ha
registrato una consistente e costante crescita
demografica, dovuta ai fenomeni migratori
dalla metropoli all’immediata periferia.
La ricerca di occupazioni stabili, la paura
per la vicinanza del vulcano, la precarietà della
situazione economica, la mancanza di seri
interventi sociali e finanziari, la sottocultura, l’
illegalità e l’ansia di offrire ai più giovani un
ambiente di vita più sereno e meno pericoloso,
negli ultimi decenni ha fatto registrare un
processo inverso per cui la città, anno dopo
12
anno, vede diminuire costantemente il numero
dei suoi abitanti.
L’economia è basata sulle attività agricole, di floricoltura e su un vivace settore
terziario, mentre in crescita sono le presenze artigianali soprattutto quelle relative alla
lavorazione della pietra lavica e del corallo. Modeste sono invece le attività di carattere
industriale.
Nonostante la presenza di risorse naturali, culturali ed architettoniche, il turismo non
riesce ancora a svilupparsi pienamente a causa della mancanza di strutture alberghiere
adeguate.
In città inoltre non ci sono sale cinematografiche, luoghi di aggregazione o strutture
destinate al tempo libero.
Tutto ciò fa sì che la maggior parte degli adolescenti trascorra buona parte della
giornata per strada esposta a pericoli e richiami di ogni genere e per far fronte a ciò le
amministrazioni comunali, negli ultimi anni, stanno prestando grande attenzione alla
risoluzione di tali problematiche. L’ultima considerazione riportata apre il discorso di
cooperazione, di corresponsabilità di formazione unitaria da attuare con le agenzie del
territorio. In una società così complessa e variegata, caratterizzata da una forte fluidità e
da rapidi cambiamenti non solo di tipo culturale ma anche tecnologico, la nostra scuola
deve adottare linee di intervento flessibili e aperte alla realtà territoriale, con l’obiettivo di
conseguire risultati positivi sia sul piano educativo che su quello didattico, in vista
dell’inserimento dei giovani in un contesto che possano in qualche modo padroneggiare.
L ’ IDENTITA’ PEDAGOGICA DELLA SCUOLA
In una società così complessa e variegataL'identità pedagocica della scuola.docx,
caratterizzata da una forte fluidità e da rapidi cambiamenti non solo di tipo culturale ma
anche tecnologico, la nostra scuola deve adottare linee di intervento flessibili e aperte alla
realtà territoriale, con l’obiettivo di conseguire risultati positivi sia sul piano educativo che
su quello didattico, in vista dell’inserimento dei giovani in un contesto che possano in
qualche modo padroneggiare.
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LA “MISSION” DELLA SCUOLA
Un buon
La “mission” della Scuola Secondaria di Primo Grado “E. Iaccarino” privilegia lo
sviluppo armonico dell’allievo, la valorizzazione delle “diversità” e la promozione delle
potenzialità, mettendo in atto tutte le forme di flessibilità di tipo didattico e organizzativo.
E’ una scuola che pone al centro di tutte le attività ciascun alunno, consapevole che
l’educazione non è l’insegnamento che forgia e foggia, di sapore ottocentesco:
l’educazione trae da ogni ragazzo cio’ che ha da sviluppare di autentico, di proprio,
formandolo come cittadino del mondo. Non a caso si utilizza “ciascun” alunno in quanto si
segue il principio di inclusività.
PAI (PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’)
Una Scuola davvero inclusiva è una scuola che sa rispondere adeguatamente alle .difficoltà degli alunni e sa eliminare le barriere all’apprendimento ed alla partecipazione di ognuno. Il concetto di Bisogno Educativo Speciale rappresenta una macrocategoria che comprende dentro di sé tutte le possibili difficoltà di apprendimento degli alunni, sia le situazioni considerate tradizionalmente come disabilità (mentale, fisica, sensoriale), sia quelle che riguardano specifici apprendimenti quali la dislessia, il disturbo da deficit
Un buon insegnante non è affatto quello che sa tutto.
E’ quello che ti ascolta e si fa piacevolmente ascoltare.
Fa il suo lavoro con passione e ha il dono di farti innamorare di cio’
che insegna.
Dando il meglio di se, ma soprattutto tirando fuori il meglio di te….
Agostino Degas
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attentivo, o ancora altre situazioni di disagio comportamentale, psicologica, relazionale, di contesto socio-culturale. La recente normativa ha stabilito nuovi e diversi principi e metodi di intervento relativi a questa materia. Si ricordano : Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012: “Strumenti di intervento per alunni con BES e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica” (emanato dal Dipartimento per l’Istruzione. Direzione generale per lo studente, l’integrazione, la partecipazione e la comunicazione e firmato dal Ministro Profumo)
Tale Direttiva riconosce tre categorie di bisogni speciali:
1. Disabilità 2. Disturbi evolutivi specifici (da distinguere in: DSA, deficit del linguaggio, delle
abilità non verbali, della coordinazione motoria (ADHD). 3. Area dello svantaggio socio-economico, linguistico, culturale.
La Direttiva richiama la personalizzazione prevista dalla Legge 53/2003 e dalla Legge 170/2010; afferma la prospettiva della “presa in carico” da parte di tutti i docenti curricolari e non solo dell’insegnante di sostegno; afferma che alcune tipologie di disturbi non esplicitati nella Legge 170 danno diritto ad usufruire delle stesse misure previste per gli alunni con DSA.
Per gli alunni con BES (bisogni educativi speciali) sottolinea la necessità di un percorso individualizzato e personalizzato ANCHE attraverso la redazione di un piano didattico personalizzato (PDP), individuale o anche riferito a tutti gli alunni della classe con BES, ma articolato, che serva come strumento di lavoro in itinere per gli insegnanti e con la funzione di documentare alle famiglie le strategie di intervento programmate.
Nella Circolare Ministeriale N. 8 del 6 marzo 2013: “Indicazioni operative per la direttiva” emanata dal Dipartimento per l’Istruzione a firma del capo Dipartimento Lucrezia Stellacci si legge che sono i C.d.C. a decidere, anche in assenza di certificazione, dove è opportuna e necessaria l’adozione della personalizzazione della didattica ed eventualmente di misure compensative e dispensative.I percorsi didattici personalizzati possono essere attivati per il tempo necessario al superamento del bisogno e l’efficacia degli interventi deve essere monitorata dal C.d.C.
A livello d’istituto nasce il GLI (gruppo lavoro inclusione) con il compito di tutelare le problematiche relative a tutti i BES (rilevazione dei casi, raccolta e documentazione degli interventi, focus/confronto sui casi, monitoraggio e valutazione dei livelli di inclusività della scuola, elaborazione di proposta del Piano Annuale Inclusività, lavoro nella rete dei CTI)
I C.d.C. , nei casi ritenuti opportuni, potranno formalizzare i piani di intervento e le pratiche didattiche personalizzate.
� Ordinanza Ministeriale N. 13 del 24 aprile 2013: Esami di Stato 2012/2013: art. 18 c.4 “alunni con difficoltà di apprendimento di varia natura”Prevede che i C.d.C. forniscano utili e opportune indicazioni per consentire a alunni con difficoltà di apprendimento di varia natura, formalmente individuati dal C.d.C. stesso, di sostenereadeguatamente l’Esame di Stato della Scuola Secondaria di II grado.
� Nota del 27 giugno 2013: “Piano annuale per l’Inclusività” (P.A.I.) emanata dal Dipartimento per l’Istruzione a firma del capo Dipartimento Lucrezia Stellacci Il P.A.I. è parte integrante del POF: è uno strumento mirato ad accrescere la consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la trasversalità dei processi inclusivi e in relazione alla qualità dei “risultati” educativi, per creare un contesto dove realizzare la scuola per tutti e per ciascuno.
Non è un “documento” per chi ha bisogni educativi speciali, ma è lo strumento per una
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progettazione della propria offerta formativa in senso inclusivo; è lo sfondo e il fondamento su cui sviluppare una didattica attenta ai bisogni di ciascuno. L’elaborazione del P.A.I. richiede un percorso partecipato e condiviso da parte di tutte le componenti della comunità educante.
La realtà dell’Istituto Nell’Istituto Iaccarino sono presenti n.18 alunni diversamente abili e n. xxx alunni con
disturbi specifici dell’apprendimento (DSA). .Per gli alunni con DSA non è prevista la figura dell’insegnante di sostegno. Nella
scuola secondaria di I grado, nell’ambito della progettazione dell’ampliamento dell’offerta formativa, realizzata grazie al contributo del diritto allo studio comunale, vengono progettati diversi moduli di intervento didattico a sostegno della individualizzazione e della personalizzazione dell’apprendimento a partire dai bisogni educativi speciali presenti nelle diverse classi.
L’Istituto ha prodotto diversi documenti di indirizzo al fine di migliorare il livello di inclusività della scuola.
LA VALUTAZIONE
Per i docenti del nostro istituto la valutazione è parte integrante della programmazione, non solo come controllo degli apprendimenti, ma come verifica dell’intervento didattico al fine di operare con flessibilità sul processo educativo.
La valutazione così intesa non è mai giudizio sulla persona e sul suo valore, ma la certificazione di cosa sa fare un alunno in un determinato momento della sua crescita.
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COME SI VALUTA
La valutazione accompagna i processi di insegnamento/apprendimento e permette:
AGLI INSEGNANTI
• di personalizzare il percorso formativo di ciascun alunno • di predisporre collegialmente percorsi individualizzati per alunni in difficoltà
AGLI ALUNNI
• di essere consapevoli del proprio modo di apprendere • di riconoscere le difficoltà incontrate e le strategie utilizzate per superarle • di conoscere i propri punti di forza e di debolezza.
LA VALUTAZIONE
E' UN
MONITORAG
GIO CHE PASSA:
LA
VALUTAZION
E DELLA
SITUAZIONE
INIZIALE
OSSERVAZIO
NI DEI
COMPORTA
MENTI
I RISULTATI
DELLE
VERIFICHE
OSSERVAZIONI
SISTEMATICHE
PROCESSI DI APPRENDIMEN
TO
17
La valutazione è un'operazione che va oltre la misurazione di una media matematica, perché tiene conto anche della continuità, dell'impegno e dell'interesse.
CON QUALI STRUMENTI
• Prove oggettive. • Interrogazioni e discussioni guidate. • Prove strutturate e non, funzionali ai diversi linguaggi. • Osservazioni sistematiche e non su aspetti non quantificabili, come la
partecipazione e la socializzazione.
A tal proposito i docenti del nostro istituto da anni sono impegnati nella definizione di prove di verifica, con l’obbiettivo di una valutazione condivisa nelle strategie, nei contenuti e nelle modalità di presentazione delle prove stesse, nell’ottica di una effettiva continuità tra i diversi ordini discuola.
QUANDO
• All’inizio dell’anno (prove d’ingresso) • Durante e al termine delle unità d’apprendimento • A fine quadrimestre
Per la valutazione del comportamento si allega la tabella utilizzata da tutti i
docenti della scuola.
ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA
RISORSE UMANE E PROFESSIONALI
Dirigente Scolastico (D.S.): è la figura di riferimento principale per tutte le
componenti dell’istituzione e supervisiona sugli aspetti di ordine amministrativo,
organizzativo e didattico.
AREA AMMINISTRATIVA
Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (D.S.G.A): è colui che si occupa
della gestione finanziaria della scuola.
Assistenti amministrativi: sono gli addetti alla segreteria e collaborano con il D. S. e
con il D. S. G. A.
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Personale non docente: è formato dai collaboratori scolastici. Essi garantiscono un
servizio puntuale ed efficiente, sia nelle prestazioni specifiche, sia nei rapporti
interpersonali con alunni e docenti.
AREA GESTIONALE
Consiglio d’Istituto : è un organo collegiale formato dai rappresentanti dei docenti,
dai rappresentanti dei genitori degli alunni, dai rappresentanti del personale ATA, dal
Dirigente Scolastico. All’interno del Consiglio d’Istituto viene nominata la Giunta Esecutiva.
R.S.U.: sono i rappresentanti sindacali eletti ogni tre anni da tutto il personale della
scuola.
AREA DIDATTICA
Collegio docenti: è l’insieme di tutti i docenti in servizio presso la scuola.
Sul piano didattico essi lavorano in un clima di collaborazione con i colleghi
mentre sul piano educativo-relazionale cooperano con le famiglie senza mai perdere di
vista la crescita e la valorizzazione della persona, nel rispetto delle differenze e della
identità di ciascuno alunno.
Docente vicario: è colui che si sostituisce, supporta e collabora con il D. S. in caso
di assenza o di necessità. E’ scelto dal Dirigente Scolastico tra i docenti in servizio.
Funzioni Strumentali: sono figure funzionali che hanno compiti organizzativi
complessi e funzioni di coordinamento finalizzate al raggiungimento di obiettivi fissati dal
POF. Sono individuati dal Collegio docenti e sono scelti in base alle loro competenze,
esperienze professionali o capacità relazionali.
Consigli di Classe: sono formate dai docenti delle varie discipline scolastiche che
lavorano nella stessa classe
Docenti coordinatori: sono i docenti che coordinano e organizzano tutte le attività e
gli adempimenti destinati alla classe, e gestiscono i rapporti con le famiglie.
Commissioni responsabili: sono gruppi di docenti che, in base alle loro competenze
o alle loro esperienze, sono chiamati a elaborare proposte o a risolvere delle
problematiche riguardanti determinati aspetti della vita della scuola.
Referenti di dipartimento:sono i docenti responsabili delle attività e delle decisioni
dei dipartimenti disciplinari.
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RISORSE STRUTTURALI E STRUMENTI
� 30 aule;
� Laboratori didattici;
� Biblioteca;
� Palestra;
� Campetto esterno e anfiteatro esterno;
� Laboratorio informatico;
� Laboratorio musicale;
� Laboratorio scientifico;
� Lavagne LIM;
� Attrezzature calcio balilla;
� Attrezzature tennis tavolo.
L’edificio scolastico è dotato di impianto di videosorveglianza ed è monitorato 24
ore su 24.
RISORSE ESTERNE DI SUPPORTO
Periodicamente diventano “risorsa“ persone esterne alla scuola, coinvolte in progetti
specifici. Volontari, giornalisti, artigiani, esperti esterni, educatori professionali, forze
dell’ordine coadiuvano il lavoro dei docenti fornendo agli alunni interessanti e stimolanti
spunti di ampliamento dell’offerta formativa.
Inoltre la scuola si avvale della collaborazione di:
� Altre scuole del territorio;
� Azienda Sanitaria Locale;
� Enti ed Istituzioni culturali locali;
� Associazioni di volontariato e di cooperazione sociale;
� Soggetti economici locali;
� INDIRE;
� Centri di formazione professionale
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SERVIZI ALL’UTENZA
Il Consiglio d’Istituto, il Dirigente Scolastico, il Collegio dei docenti, i genitori, gli alunni, il personale ATA partecipano ai processi decisionali, relazionali e ai progetti di sperimentazione, nel rispetto delle specifiche competenze.
• Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico previo appuntamento. • Gli uffici di segreteria sono aperti al pubblico conformemente agli avvisi affissi
all’albo e garantiscono i seguenti servizi: � rilascio certificati di frequenza e/o iscrizione, entro tre giorni dalla richiesta; � rilascio certificati con votazione e/o giudizi, entro cinque giorni dalla richiesta; � rilascio attestati e certificati di diploma: “a vista” a partire dal terzo giorno
lavorativo dopo la pubblicazione dei risultati finali. I collaboratori scolastici provvedono alla sorveglianza degli alunni e alla pulizia dei
locali
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
I genitori entrano nella scuola quali rappresentanti degli allievi e, come tali, partecipano al Contratto Educativo, condividendone responsabilità e impegni nel reciproco rispetto di competenze e ruoli.
Compiti dell’Istituzione scolastica sono:
• formulare proposte educative e didattiche; • fornire in merito ad esse informazioni chiare; • valutare l’efficacia delle proposte; • rendere conto periodicamente degli apprendimenti dei singoli alunni; • individuare le iniziative tese al sostegno e allo sviluppo dei soggetti in situazione
di handicap, svantaggio, disagio, difficoltà ed esplicitarne le modalità, la frequenza, la durata.
Compiti dei genitori sono:
• intervenire alle assemblee; • tenersi informati e al corrente delle iniziative della scuola, discuterle e contribuire
al loro arricchimento e alla loro realizzazione; • sostenere i ragazzi nel mantenere gli impegni assunti a scuola; • partecipare ai colloqui individuali;
• cooperare perché l’ alunno percepisca l’importanza della collaborazione tra scuola e famiglia per la sua crescita e formazione.
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• Nel corso dell’anno, i docenti sono disponibili ad incontrare i genitori nelle ore di ricevimento, che verranno comunicate tempestivamente dai docenti stessi; inoltre, sono programmati 4 incontri collegiali:
� presentare il P.O.F.(Ottobre); � andamento didattico-disciplinare (Dicembre e Aprile) � illustrazione schede di valutazione (Febbraio).
I momenti assembleari devono rispondere alle esigenze di dibattito, di promozione, di confronto culturale e costituiscono il momento privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso.
La formalizzazione dei rapporti scuola- famiglia-alunno è esplicitata nel “Patto Educativo di corresponsabilità”, in cui vengono delineati i compiti essenziali degli utenti (docenti-famiglie-alunni) che rappresentano i soggetti direttamente interessati allo svolgimento concreto e quotidiano della vita scolastica.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità viene allegato al presente documento (Sezione ALLEGATI) e viene distribuito ai genitori all’inizio del primo anno di scuola secondaria di primo grado.
• disponibili ad incontrare i genitori nelle ore di ricevimento, che verranno comunicate tempestivamente dai docenti stessi; inoltre, sono programmati 4 incontri collegiali:
� presentare il P.O.F.(Ottobre); � andamento didattico-disciplinare (Dicembre e Aprile) � illustrazione schede di valutazione (Febbraio).
I momenti assembleari devono rispondere alle esigenze di dibattito, di promozione, di confronto culturale e costituiscono il momento privilegiato per la costruzione di un valore comune e condiviso.
La formalizzazione dei rapporti scuola- famiglia-alunno è esplicitata nel “Patto Educativo di corresponsabilità”, in cui vengono delineati i compiti essenziali degli utenti (docenti-famiglie-alunni) che rappresentano i soggetti direttamente interessati allo svolgimento concreto e quotidiano della vita scolastica.
Il Patto Educativo di Corresponsabilità viene allegato al presente documento (Sezione ALLEGATI) e viene distribuito ai genitori all’inizio del primo anno di scuola secondaria di primo grado.
22
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA a. s. 2014 – 2015
PROGETTI CURRICULARI
Denominazione
del progetto
Obiettivi Destinatari
Modalità di
attuazione Tempi Doc
enti
RECUPERO
MATEMATICA
Migliorare le abilità di
calcolo orale e scritto, le
capacità di analisi di
situazioni problematiche
per individuare strategie e
procedimenti risolutivi.
Classi
prime,
seconde e
terze
In orario
curriculare
(anche a
classi
parallele)
Ultima
settimana di
ogni mese
Doce
nti
interni
RECUPERO
ITALIANO
Migliorare le capacità
di ascolto, di
comprensione, di lettura e
di produzione orale e
scritta. Riconoscere le
parti principali del
discorso.
Classi
prime,
seconde e
terze
In orario
curriculare
Ultima
settimana di
ogni mese
Doce
nti
interni
RECUPERO DI
LINGUE STRANIERE
COMUNITARIE
Migliorare le capacità
di ascolto, di
comprensione, di lettura e
di produzione sia orale che
scritta.
Classi
seconde e
terze
Laborato
ri a classi
parallele in
orario
curriculare
Ultima
settimana di
ogni mese
Doce
nti
interni
PROGETTO
JONATHAN
Il progetto mira alla
piena integrazione
all’interno dei gruppi
classe e del “sistema
scuola” degli studenti,
ponendo particolare
attenzione agli alunni
diversamente abili.
Alunni con
certificazione
di disabilità
classi prime,
seconde e
terze
In orario
curriculare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni di
sostegno
I DSA NELLA
SCUOLA
INCLUSIVA
Il progetto mira alla
piena inclusione degli
alunni con disturbi
specifici di
apprendimento, in un
contesto scolastico
accogliente e competente.
Alunni con
certificazione
DSA classi
prime,
seconde e
terze.
In orario
curriculare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni
23
BEN ESSERE
Il progetto mira a
sviluppare la capacità di
vivere legalmente la
scuola, lo Stato e
l’ambiente, per favorire
l’acquisizione di una
coscienza civile e
democratica
Alunni
classi prime,
seconde e
terze
In orario
curriculare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni
PROGETTO
PETER PAN
Il progetto mira al
recupero educativo e
didattico degli alunni in
situazione di disagio
relazionale.
Alunni
classi prime,
seconde e
terze
In orario
curriculare
Un’ora
settimanale
da gennaio a
maggio con
eventuali
modifiche ed
integrazioni
Doce
nti
interni
PROGETTO
CONTINUITA’
Il progetto ha lo
scopo di rendere più
sereno possibile il
passaggio per gli alunni
dalla scuola primaria alla
secondaria di primo grado.
Alunni e
genitori delle
classi V delle
scuole
primarie
In orario
curriculare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni
PROGETTO
ORIENTAMENTO
Il progetto, attraverso
la collaborazione tra
docenti, alunni e genitori,
tende ad individuare e a
valorizzare le motivazioni,
le attitudini e gli interessi
degli studenti, mirando a
favorire capacità di scelte
autonome e responsabili.
Alunni e
genitori classi
terze.
In orario
curriculare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni
POTENZIAMENTO
INGLESE
Potenziare le
competenze
di ascolto
comprensione e
interazione in inglese.
Il progetto è
finalizzato all’acquisizione
delle certificazioni
STARTERS – MOVERS –
FLYERS.
Alunni
classi prime,
seconde e
terze
In orario
curricolare
Un’ora
settimanale
da gennaio a
maggio con
eventuali
modifiche ed
integrazioni
Esper
ti madre
lingu
a e
doce
nti
interni
GIOCHI
MATEMATICI
Potenziare le
competenze matematiche.
Alunni
classi prime,
seconde e
terze
In orario
curricolare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni
24
IL CALENDARIO
DELLA
IACCARINO
Il progetto mira a
promuovere l’offerta
formativa proposta per
l’anno scolastico e ad
informare sulle attività
svolte dalla scuola
attraverso
l’approfondimento di
tematiche legate
strettamente al territorio
e alle tradizioni della
nostra città.
Alunni
classi prime,
seconde e
terze
In orario
curricolare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni
IL CONSIGLIO
COMUNALE DEI RAGAZZI
Il progetto dà voce ai
ragazzi dell’istituto che
analizzano e affrontano le
problematiche legate al
territorio e alla scuola. Gli
alunni eletti sono i
portavoce dei propri
compagni e devono
collaborare con
l’amministrazione
comunale.
Alunni
classi prime
seconde e
terze
In orario
curricolare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni
IL CORO DELLA
IACCARINO
Il progetto è un
efficace strumento
formativo e di diffusione
del linguaggio e della
cultura musicale tra gli
allievi, le famiglie e il
territorio, fornendo
preziose esperienze di
scambio, arricchimento e
stimolo.
Alunni
classi prime
seconde e
terze
In orario
curricolare
Anno
scolastico
Doce
nti
interni
25
AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA a. s. 2014– 2015
PROGETTI EXTRACURRICULARI
Denominazione del progetto Obiettivi
Destinatari
Modalità di
attuazione Tempi
Docenti
PROGETTIPON
Classi
prime, seconde
e terze.
Docenti
interni ed
esterni
Laborato
ri
pomeridiani
Gennaio
– Maggio,
Doce
nti
interni
ed
esperti
esterni
POTENZIAMENTO
TEDESCO
Il progetto tende al
potenziamento della
conoscenza della lingua
tedesca.
Alunni
classi terze
Laborato
rio
pomeridiano
Ottobre
e Novembre
Doce
nti
interni
AVVIAMENTO
ALLAPRATICASPORTIVA
Il progetto mira, attraverso
lo sport e le attività ludiche, a
sviluppare la socializzazione, il
rispetto delle regole e la tutela
della salute.
Classi prime, seconde e terze
Laborato
rio
pomeridiano
a classi
aperte
Da
Novembre a
Maggio con
un incontro
settimanale
Doce
nti
interni
INFORMATICA
Il progetto mira a
potenziare le capacità
operative attraverso l’utilizzo
degli strumenti multimediali.
Classi prime, seconde e terze
Laborato
rio
pomeridiano
a classi
aperte
Da
Novembre a
Maggio con
un incontro
settimanale
Doce
nti
interni
L’antica
HERCULANEUM
Conoscere il passato
della propria città attraverso
lo studio della storia.
Alunni
classi terze
Laborato
rio
pomeridiano
a classi
aperte
Da
Novembre a
Maggio con
un incontro
settimanale
Doce
nti
interni
A SCUOLA DIBALLO
Il progetto è finalizzato a
migliorare le capacità psico-
motorie ed espressive,
nonché a far acquisire i
concetti e le tecniche del
tempo musicale, ed i ritmi
dei principali balli di gruppo
Alunni classi prime seconde e terze
Laborato
rio
pomeridiano
a classi
aperte
Da
Novembre a
Maggio con
un incontro
settimanale
Doce
nti
interni
26
IL COROGOSPEL
Esprimersi e comunicare attraverso il linguaggio musicale
Rispettare l’altro nell’esecuzione dei brani
Alunni classi prime seconde e terze
Laborato
rio
pomeridiano
a classi
aperte
Da
Novembre a
Maggio con
un incontro
settimanale
Doce
nti
interni
LABORATORIO DI
DECOUPAGE
Il progetto vuole
sviluppare la creatività, il
senso estetico ed espressivo
attraverso le tecniche del
decoupage.
Alunni
classi prime
seconde e terze
Laborato
rio
pomeridiano
a classi
aperte
Da
Novembre a
Maggio con
un incontro
settimanale
Doce
nti
interni
NONNI SUINTERNET
Sviluppare le capacità comunicative, il senso di responsabilità e di solidarietà.
Favorire lo scambio intergenerazionale
Alunni
delle classi
seconde e
terze.
Laborato
rio
pomeridiano
a classi
aperte
Da
Gennaio a
Maggio con
un incontro
settimanale.
Doce
nti
interni
R.S.U.
prof.sse
BORRELLI
ANTONELLA
DI ROSA
MARIASSUNTA
COLLABORATORI
DIRIGENTE
Prof.sse
TESTA FILOMENA
PENNUCCI
COSIMINA
COMITATO DI VALUTAZIONE
CONSIGLIO DI CLASSE
COLLEGIO DEI
DOCENTI
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DIRIGENTE
SCOLASTICO:
PROF.SSA
LETIZIA
SPAGNUOLO
R.S.U.
prof.sse
BORRELLI
ANTONELLA
DI ROSA
MARIASSUNTA
FUNZIONI
STRUMENTALI:
AREA1: CAPALDO
GRAZIA
AREA 2: GIANANI
TIZIANA
AREA 3: DE
CIMMA MARIA
PAOLA
AREA 4: PELELLA
MARIATERESA
AREA5: WALTER
MARIA LAURA
CONSIGLIO DI ISTITUTO
DE CIMMA MARIA PAOLA
LA BUA ANNA
PELELLA MARIATERESA
SANNOLO SANTA
TESTA FILOMENA
WALTER MARIALAURA
ZENO GIOVANNA
RENELLA CLORINDA
LOMBARDI ANOTNIETTA
TIRONE ANTONIETTA
AMENDOLA ANGELO
BOSSA SALVATORE
DE GAETANO TERESA
NOVIELLO TERESA
SANNINO ANNA
SCARPATO VINCENZA
STRIANO CECILIA
GIUNTA
ESECUTIV
CONSIGLIO DI ISTITUTO
DE CIMMA MARIA PAOLA
LA BUA ANNA
PELELLA MARIATERESA
SANNOLO SANTA
TESTA FILOMENA
WALTER MARIALAURA
ZENO GIOVANNA
RENELLA CLORINDA
LOMBARDI ANOTNIETTA
TIRONE ANTONIETTA
AMENDOLA ANGELO
BOSSA SALVATORE
DE GAETANO TERESA
NOVIELLO TERESA
SANNINO ANNA
SCARPATO VINCENZA
STRIANO CECILIA
GIUNTA
ESECUTIV
A
COMMISSIO
NE TECNICA
D.S.G.A.
SEGRETER
IA
AMMINIS
TRATIVA
SEGRETERIA
DIDATTICA
COLLABO
RATORI
SCOLASTI
CI
29
R egolam ento R egolam ento R egolam ento R egolam ento
d’Istitutod’Istitutod’Istitutod’Istituto
Scuola Secondaria di
1° grado
30
“E TTO R E IA CCA R IN O ”“E TTO R E IA CCA R IN O ”“E TTO R E IA CCA R IN O ”“E TTO R E IA CCA R IN O ”
E rcolano
A .S. A .S. A .S. A .S. 2014/152014/152014/152014/15
31
L’istituto “E.Iaccarino” è una comunità composta da allievi, dirigente, docenti, personale
non docente, genitori.
Tutti i membri della comunità hanno pari dignità edognuno, nel proprio ruolo, hauguale
responsabilità per il buon funzionamento dell’istituzione scolastica..
I SOGGETTI DELLA COMUNITA’ SCOLASTICA
A) GLI STUDENTI Tutti gli alunni hanno uguale diritto allo studio.
Il consiglio d’istituto, il collegio dei docenti e iConsigli di classepromuovono iniziative
idonee a rimuovere le cause di natura economica o ambientale pregiudizievoli all’esercizio
di tale diritto egarantiscono, nel contempo, l’eguaglianza di trattamento nell’ambito della
comunità educativa.
E’ diritto degli allievi poter fruire di un insegnamento sereno, aggiornato, adeguatoal
grado di scuola, aperto al dibattito e alla collaborazione.
B) L’UFFICIO DI DIREZIONE
L’ufficio è costituito dal Dirigente scolastico e dai suoi collaboratori.
Il Dirigente rappresenta l’Istituto e riconduce in unità le esigenze, le aspettative, le
azioni delle varie componenti. Egli svolge i compiti e le funzioni conferitegli dalla legge.
C) I DOCENTI Gli insegnanti svolgono la attività didattica e adempiono agli obblighi connessi alla loro
funzione in conformità delle disposizioni legislative, nel rispetto della libertà
d’insegnamento e della coscienza morale e civile degli alunni e dei loro genitori. Essi
partecipano alle attività collegiali e contribuiscono all’elaborazione e alla gestione del piano
dell’offerta formativa.
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D) PERSONALE NON DOCENTE Le mansioni del personale non docente, in conformità delle leggi e dei contratti di lavoro,
sono essenziali ai fini del corretto funzionamento dell’Istituto. Il coordinamento delle loro
attivitàè affidato al Direttore dei servizi amministrativi.
E) I GENITORI I genitorihanno il diritto-dovere di interessarsi alle attività e alle problematiche
dell’istituto e di dare il proprio contributo per la loro risoluzione. Tale diritto-dovere viene
esercitato mediante la partecipazioneai vari organi collegiali e seguendo l’inserimento, lo
studio e la formazione del proprio figlio attraverso contatti con il Dirigente e i docenti della
classe, al fine di realizzare sintonia fra l’azione formativa della famiglia e quella della
scuola.
RICEVIMENTO UFFICI AMMINISTRATI
Uffici di Segreteria:
Apertura al pubblico in orario antimeridiano
Mercoledì e venerdì dalle ore 8,30 alle ore 10.30.
Apertura al pubblico in orario pomeridiano
Martedì e giovedì dalle ore 13,00 alle ore 14,57.
Ufficio di Dirigenza:
Il DS riceve tutti i giorni previo appuntamento.
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ORGANI COLLEGIALI
Gli Organi Collegiali della scuola sono:
1 Consiglio d’Istituto
2 Giunta Esecutiva
3 Collegio dei Docenti
4 Comitato per la Valutazione dei Docenti
5 Consigli di classe
6 Commissione Elettorale
7 Organo di Garanzia
8 Dipartimenti disciplinari
9 GLH (Gruppo di lavoro alunni D.A.)
Il funzionamento di ciascuno è regolato dalle disposizioni di legge in vigore.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
1. Le classi vengono formate secondo il criterio dell’eterogeneità; gli alunni sono assegnati alle classi in base alle fasce di livello individuate dai voti riportati nella scheda di valutazione delle scuole primarie. L’individuazione delle fasce viene effettuata da un’apposita commissione designata dal Dirigente Scolastico. Inoltre, nel rispetto del criterio sopra indicato, laddove sia possibile, si terrà conto anche di quanto segue:
2. Rapporto proporzionato tra maschi e femmine; 3. Assegnazione degli alunni ai corsi di appartenenza dei fratelli maggiori frequentanti su
richiesta espressa dei genitori; 4. Assegnazione degli alunni ripetenti ai corsi di provenienza, salvo in caso diparticolari
necessità di carattere educativo-didattico, evidenziate e motivate dai genitori, daiConsigli di classe o dal Dirigente Scolastico;
5. Assegnazione degli alunni D.A. ai corsi tenendo conto di eventuali indicazioni dei docenti della scuola primaria e/o dei genitori.
CRITERI PER L’INFORMAZIONE
Al fine di offrire una corretta e puntuale informazione, la scuola dispone di:Albo della scuola
1. Bacheca sindacale 2. Bacheca dei genitori 3. Spazi ben visibili per:
Organigramma sicurezza DLgs 81/2008, Esposizione tabelle orario di lavoro dei dipendenti con indicazione di funzioni edislocazione; Organigramma della Direzione e della Segreteria; Organigramma degli Organi Collegiali; Organigramma del Consiglio d’Istituto;
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Organico del personale docente e non docente. 5. Sito WEB: www.scuolaiaccarino.gov.it
La scuola, inoltre, assicura la tempestività dell’informazione con contatto telefonico
durante il quale il dipendente, prima di fornire notizie, è tenuto a citare il nome della scuola, le
proprie generalità e la qualifica rivestita. In caso di richieste alle quali non si sappia dare
adeguata risposta, il dipendente è tenuto a passare la telefonata ad altro impiegato in grado di
essere esauriente.
Il personale all’ingresso deve indossare il cartellino d’identificazione in maniera ben
visibile e per l’intero orario di servizio, nonché fornire all’utenza le prime informazioni.
VIGILANZA SUGLI ALUNNI
La scuola è dotata di un impianto di videosorveglianza che monitora i cancelli, i viali, gli
atri e gli ingressi dell’Istituto 24 ore su 24.
Gli allievi,inoltre, sono sorvegliati, dal momento del loro ingresso nella scuola fino
all’uscita dalla stessa, dal personale ausiliario che è opportunamente dislocato sui vari piani e
dai docenti che si alternano nelle classi. Le stesse regole si applicanodurante l’orario dei
laboratori curricolari ed extracurricolari.
I docenti aspettanogli alunni nelle rispettive classi 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni
ed effettuano rapidi cambi al termine dell’ora.
Nel caso in cui l’attesa per il predetto cambio si protragga oltre i cinque minuti, la
sorveglianza della scolaresca può essere affidata ad un collaboratore scolastico presente sul
piano. Quando ciò non sia possibile il docenteche ha terminato, anche se si tratta di fine
dell’orario di servizio, non abbandonerà la classe fino all’arrivo dell’insegnante che gli succede
o di eventuale sostituto.
Gli stessi collaboratori scolastici vigileranno affinché nessun allievo si trattenga nei
corridoi, per le scale o nei bagni oltre il necessario.
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Inoltre tutto il personale della scuola s'impegnerà affinché, al di fuori dei previsti orari di
ricevimento, nessun estraneo circoli nei locali scolastici senza permesso o valido motivo.
Al termine delle lezioni tutto il personale ausiliario sorveglierà l’ordinato svolgimento
delle operazioni di uscita delle classi.
COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI
1. Gli alunni hanno il dovere di arrivare a scuola in orario, indossando,durante le attività didattiche,la divisa scolastica deliberata dal Consiglio d’Istituto. Tutti i docenti del Consiglio di Classesono tenuti a far rispettare tale delibera.
In caso di mancata osservanza l’insegnante della prima ora deve rilevare la
mancanza e annotarla sul registro di classe. Dopo tre annotazioni (anche non
consecutive) il coordinatore deveavvisare la famiglia sull’inadempienza dell’alunno e
deve invitare uno dei familiari a portare la divisa a scuola in giornata.
La divisa sarà indossata anche nei giorni in cui è prevista l’attività in palestra.
2. All’inizio delle lezioni gli allievi dovranno trovarsi in classe, senza attardarsi sui pianerottoli o per le scale e senza affacciarsi alle ringhiere.
3. L'ingresso in aula sarà consentito fino a 5 minuti di ritardo, dopodiché lo studente sarà ammesso in classe solo se munito di giustifica del ritardo (scritta o effettuata personalmente da un genitore)
4. Il ritardo ingiustificato sarà annotato sul diario di classe dal docente in servizio alla prima ora e dovrà essere giustificato dall'alunno il giorno successivo. Nel caso in cui i ritardi si dovessero ripetere per quattro volte, il coordinatore, sentito il Consiglio di Classe, ne darà comunicazione alla famiglia tramite il libretto personale dell’alunno “Comunicazione scuola-famiglia” o contatto telefonico, specificando che tale abitudine influirà sul voto di comportamento.
5. Non è permesso uscire prima del termine della giornata scolastica, se non per gravi e giustificati motivi. L’uscita anticipata è concessa tre volte nei primo quadrimestre e tre volte nel secondo. Un numero superiore di uscite anticipate influirà sul voto di
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comportamento. Nel caso se ne verifichi la necessità, a prelevare l’alunno deve essere uno dei genitori o persona delegata munita di documento d'identità proprio e del delegante,preventivamente autorizzato dal Dirigente Scolastico o dal Vicario. Le uscite anticipate dovranno essere trascrittesul Registro di classe dal docente in servizio nell'ora in cui il caso si verifichi, con la penna rossa.
6. Le assenze vanno giustificate sull'apposito libretto nello stesso giorno in cui l’alunno rientra a scuola. In caso contrario i docenti della prima ora dovranno annotarlo sul diario di classe e dopo il terzo giorno d’inadempienza potranno:
• chiedere l’accompagnamento dell’alunno da parte di un genitore annotandolo sul registro di classe;
• comunicare ai genitori tramite il libretto personale di “Comunicazione scuola-famiglia” annotandolo sul registro;
• comunicare telefonicamente ai genitori l’inadempienza dell’alunno. Le assenze fatte in giorni diversi, non consecutivi, devono essere giustificate su
singoli foglietti e non cumulati su uno solo.
7. Se le assenze saltuarie dovessero superare le sei unità mensili, ne verrà data comunicazione alla famiglia sempre tramite libretto personale o telefonicamente.
Come predisposto dai libretti delle giustifiche adottato dalla nostra scuola la 5°
assenza deve essere giustificata personalmente da uno dei genitori.
8. Nel caso di assenze per malattiasuperiori a cinque giorni è indispensabile il certificato medico.
9. Le assenze superiori a cinque giorni non dovute a motivi di salute saranno certificate da un genitore.
10. Le assenze di massa saranno segnalate alle famiglie e dovranno essere comunque giustificate.
11. Gli studenti devono avere un comportamento corretto verso tutti gli operatori scolastici.
12. A nessun alunno è permesso girovagare per i corridoi orecarsi nelle altre classi senza un valido motivo e senza l’autorizzazione del proprio insegnante. Agli alunni inoltre è fatto assoluto divieto di recarsi in sala professori.
13. Gli allievi potranno richiedere ditelefonare a casa solo per seri motivi e previa autorizzazione scritta del docente che rileva il problema.L’autorizzazione deve essere scritta sull’apposito MODULO che è in possesso dei collaboratori dei piani. Gli stessi
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collaboratori dei piani, dopo la compilazione, laconsegneranno al collaboratore all’ingresso che procederà secondo le modalità concordate con la segreteria. E’ fatto assoluto divieto agli alunni di recarsi in segreteria.
14. Le uscite per il bagno sono consentite durante l’orario stabilito. Le uscite fuori orario saranno permesse solo in casi di particolari ed urgenti motivi. Alle alunne è concesso di uscire in due mentre gli alunni potranno uscire solouno alla volta.
15. Gli allievi sono tenuti a lasciare in ordine la propria aula e a gettare le carte o altro negli appositi cestini.
16. Gli studenti devono essere rispettosi nell’uso dei bagni.
17. Qualsiasi danno arrecato volontariamente alle suppellettili (banchi, sedie, maniglie, interruttori, vetri, ecc.) e al materiale didattico,verrà risarcito dalle famiglie degli alunni interessati.
18. Qualsiasi danno provocato a un compagno all’interno della scuola,sarà risarcito dai genitori, come stabilito da una sentenza della Suprema Corte di Cassazione, che ha riconosciuto la corresponsabilità delle famiglie, che devono esercitare "una pregnante vigilanza sull'educazione del figlio".
19. La scuola non si assume responsabilità per lo smarrimento di oggetti personali.
20. Durante le ore di lezione il telefono cellulare va tenuto spento e in cartella. In caso di mancato rispetto, si procederà:
• al ritiro immediato del cellulare; • informazione tempestiva alla famiglia; • riconsegna del cellulare al genitore.
21. Al termine delle lezioni, i docenti consentiranno l’uscita degli alunni dalle aule solo dopo il suono del campanello.
Gli allievi delle classi dei piani superiori, sotto il controllo del docente dell’ultima
ora,scenderanno le scale in fila per due e si recheranno presso l’uscita a loro assegnata
nel massimo silenzio.
Gli alunni che si trovano nelle classi dei pianoterra e del primo piano, munite di
porta di sicurezza con uscita sul cortile, rispettando l’ordine stabilito dai docenti di
classe, usciranno direttamente dalle proprie aule.
38
Gli alunni delle classi del primo piano e del pianoterra, sprovviste diporta di
sicurezza, in fila per due accompagnati dal docente dell’ultima ora, raggiungeranno
l’uscita loro assegnata in ordine e nel massimo silenzio.
22. In caso di condizioni atmosferiche avverse, si consentirà agli alunni l’ingresso nelle classi 5minuti prima dell’inizio delle lezioni. In tal caso, la vigilanza è di competenza dei docenti.
23. In caso d’infortunio, il personale docente e/o non docente presente al fatto,relazionerà immediatamente secondo il modello predisposto, per iscritto, quanto accaduto. I genitori verranno contattati tempestivamente e sono tenuti a provvedere all’accertamento medico. Qualora la famiglia risulti irreperibile, si valuterà l’opportunità di un controllo ospedaliero o la richiesta d’intervento del 118. I genitori saranno tenuti a consegnare in segreteria, entro le 24 ore successive all’evento, i referti medici ed a segnalare gli eventuali postumi dell’infortunio. L’istituzione scolastica attiverà la procedura per avviare la pratica assicurativa, entro 48 ore dalla consegna del referto medico da parte della famiglia.
USO DEGLI SPAZI, DELL’AULA D’INFORMATICA, DELLA BIBLIOTECA E
DELLA PALESTRA
La palestra sarà utilizzata nelle ore curricolari ed extracurricolari prioritariamente
secondo l’orario delle lezioni di Scienze Motorie e di avviamento alla pratica sportiva,
secondariamente per altre attività preventivamente richieste ed autorizzate.
La fruizione della palestra per le attività motorio-sportive è così regolamentata:
• È vietato agli alunni l’ingresso nella palestra senzail docente; • Gli alunni potranno utilizzare gli spogliatoi cinque minuti prima e dopo l’attività fisica,
sotto la sorveglianza del personale addetto; • Gli studenti dovranno indossare indumenti idonei all’attività motoria e non potranno
partecipare attivamente alla lezione se sprovvisti di scarpe da ginnastica; • E’ severamente vietato mangiare o masticare chewinggum; • Agli allievi non impegnati nelle lezioninon è consentito transitare o soffermarsi nel
corridoio di accesso alla palestra;
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• Eventuali problemi di salute che impediscono la partecipazione attiva alle lezioni pratiche di educazione motoria, dovranno essere segnalate dai genitori alla scuola. Le richieste di esonero parziale o totale dovranno essere certificate con dichiarazione medica.
• Sarà responsabilità degli allievi la cura di oggetti personali e materiali scolastici riposti nelle apposite custodie.
SPAZI ESTERNI
Lafruizione degli spazi esterni sarà occasione per lo svolgimento di attività e lezioni in
ambiente naturale ed avverrà secondo le seguenti modalità:
• A seguito di autorizzazione del Dirigente scolastico; • Con tassativo divieto all’ingresso degli estranei; • Con sosta dei veicoli consentita solo negli spazi antistanti la scuola o segnalati con
strisce.
AULA D'INFORMATICA E LABORATORI
Il laboratorio d’informatica, la sala video e gli altri laboratori possono essere usati da
tutti i docenti sulla base della programmazione e/o a seguito di richiesta e successiva
autorizzazione.
BIBLIOTECA
L’accesso alla biblioteca è regolamentato dalle disposizioni del Dirigente Scolastico.
La scadenza per la restituzionedei libri è fissata nel mese successivo al prestito.
Coloro che riporteranno il testo preso in prestito rotto, sporco o comunque danneggiato,
40
sonoobbligati a ricomprarlo e, qualora il testo in questione dovesse essere fuori commercio,
sarà necessario comprarne un altro dello stesso argomento e valore commerciale.
CONSERVAZIONE DELLE STRUTTURE E DELLE DOTAZIONI
Alunni, personale docente e non docente devono avere cura delle strutture, delle
dotazioni (porte, finestre, vetri, banchi, sedie, pareti, computers, sussidi didattici, attrezzature
in genere) e di tutto quanto riguarda l’arredo scolastico.
Chiunque provochi guasti e/o rotture è tenuto al risarcimento, provvedendo
direttamente al ripristino della struttura e/o dotazione. Qualora non dovesse essere individuato
il responsabile del danneggiamento, il risarcimento sarà a carico dell’intera classe.
I sussidi didattici, le dotazioni e le attrezzature sono affidati al D.S.G.A. che provvederà
a inizio e a fine anno scolastico a relazionare sull’esistente, in termini di efficienza, di
possibilità d’impiego, di necessità di riparazioni, di adeguamenti e di ampliamenti.
LABORATORIEXTRACURRICULARI
I laboratori extracurriculari si attuanoa prosieguo dell’orario curriculari. Gli alunni che vi
partecipano sono tenuti a frequentarli per l’intera loro durata.
USCITE ANTICIPATE E POSTICIPI D’INGRESSO
Durante l’anno scolastico, nel caso d’impossibilità di regolare sostituzioni di docenti
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assenti o non nominati dal C.S.A., le classi, debitamente avvertite un giorno precedente,
potranno posticipare l’ingresso o anticipare l’uscita.
REGOLAMENTAZIONE DELL’ACCESSO ALL’EDIFICIO SCOLASTICO PER
L’UTENZA
Come da delibera del Consiglio d’Istituto del 26/10/2011 (prot.4121/Sic. Del
07/11/2011) la regolamentazione dell’accesso all’edificio scolastico per l’utenza è così
disciplinata:
ENTRATA E USCITA DEGLI ALUNNI
− Al fine di garantire l’entrata e l’uscita in totale sicurezza degli alunni che frequentano questa istituzione scolastica, i cancelli carrabili posti a monte ed a valle dell’istituto saranno chiusi e pertanto l’ingresso e l’uscita degli allievi avverrà esclusivamente attraverso i varchi pedonali posti a monte e a valle dell’edificio;
− Sarà interdetto l’accesso alle auto dei genitori accompagnatori che dovranno lasciare e attendere i propri figli all’esterno delle aree scolastiche;
− I pulmini destinati al trasporto degli alunni, utilizzeranno il piazzale interno, posto a valle dell’ edificio scolastico, quale piazzola di stazionamento;
− Sarà consentito, previa autorizzazione del Dirigente Scolastico, l’ingresso alle sole autovetture di trasporto degli alunni diversamente abili e dei beneficiari della legge 104/92 le quali utilizzeranno il cancello carrabile posto a monte procedendo a passo d’uomo, prestando la massima attenzione durante l’ingresso e l’uscita degli studenti dalla scuola e cedendo, laddove necessario, loro il passo.
PARCHEGGIO DELLE AUTOVETTURE
− Il personale accederà alla scuola dal varco posto a monte e parcheggerà le proprie autovetture negli spazi antistanti l’anfiteatro e nel piazzale antistante l’ingresso primario, cioè in prossimità delle aule del Corso F; si raccomanda di parcheggiare le auto in modo ordinato e razionale e di non ostruire le celle di raccolta.
− Le autovetture dei disabili saranno parcheggiate nello spazio appositamente predisposto e segnalato nell’area posta di fronte la centrale termica;
− Al di là della fascia oraria suindicata le auto dei genitori, fornitori, clienti, ecc. saranno temporaneamente parcheggiate nell’area opportunamente segnalata posta lungo il perimetro meridionale dell’edificio scolastico.
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NORME COMUNI
− E’ assolutamente vietato entrare con motorini in tutti gli spazi di pertinenza della scuola;
− E’ assolutamente vietato sostare o parcheggiare negli spazi non consentiti; − E’assolutamente vietato sostare o parcheggiare negli spazi adibiti a cella di raccolta o in
prossimità delle uscite di emergenza, compresa quella della palestra. − E’assolutamente vietato parcheggiare davanti alla pedana di accesso per i disabili.
USO DEL TELEFONO PUBBLICO
L’uso del telefono,al personale e agli alunni, è consentito soltanto in casi che
presentano carattere di urgenza e per motivi di salute. I cellulari, durantele lezioni, dovranno
essere sempre tenuti spenti.
VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE
Sulla base delle programmazioni educative e didattiche dei singoliConsigli di classe, gli
studenti partecipanoalle iniziative esterne alla scuola, previa autorizzazione scritta dei genitori.
Ogni visita didattica deve essere preceduta da adeguata preparazione, al fine di fornire gli
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elementi conoscitivi indispensabili per una proficua fruizione della stessa visita.
Tutte le procedure relative allo svolgimento dell’iniziativa sono curate dalla vicaria e
dalla funzione strumentale specifica.
Il coordinatore comunica per iscritto, utilizzando il modellopredisposto, l’uscita
didatticainserita nel piano annuale delle uscita deliberato dal Consiglio di Classe nel mese di
ottobre, secondo il “Regolamento delle visite guidate e dei viaggi d’istruzione” deliberato dagli
OO. CC.
MODALITA’DI COMUNICAZIONE CON LE FAMIGLIE
I docenti delle varie discipline ricevono i genitori degli alunni in orario antimeridiano,
nelle ultimedue settimane di ogni mese. Nel mese diMaggio invece i docenti riceveranno i
genitori nelle prime due settimane del mese. L’orario di ricevimento dei docenti
saràcomunicato alle famiglie tramite gli alunni, sarà affisso all’albo dei genitori e pubblicato
sul sito Web della scuola.
Nel caso di comportamentoinadeguato di un alunno, il docente che rileva l’infrazione
deve contattare la famiglia mediante comunicazione scritta, sul diario o sul quaderno degli
avvisi, e richiederne l’accompagnamento nel giorno e nell’ora in cui il docente stesso è
disponibile.
Nel caso in cuiil genitore non ottemperi alla richiesta di accompagnamento è possibile
una seconda convocazione da parte del docente che, se disattesa ancora una volta, condurrà
all'attivazione dei canali di comunicazione ufficiali della Scuola e, laddove necessario, alla
convocazione del genitore stesso presso l'Ufficio di Dirigenza.
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Genitori e alunni sono ricevuti dal Dirigente Scolastico soltanto per motivi urgenti e
previo appuntamento.
MODALITA’ DI CONVOCAZIONE DELLE ASSEMBLEE DEI GENITORI
I genitori sonoconvocati alle assemblee d’Istituto, di classe e a quelle per il rinnovo
degli organi collegiali previo avviso scritto, almeno cinque giorni prima della data fissata per la
stessa. I genitori hanno il diritto di richiedere le assemblee secondo il Regolamento stabilito
dall’art. 45 del D. P. R. 416/74.
REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DEGLI ALLIEVI
Il presente regolamento recepisce le indicazioni dei d.p.r. n.249/98 e n.235/07 del ed è
parte integrante del REGOLAMENTO D’ISTITUTO.
Per disciplina s’intende il complesso dei comportamenti, interni ed esterni all’edificio
scolastico, che riguardano il rapporto sociale instaurato, al momento dell’iscrizione, tra l’allievo
e le altre componenti umane della scuola: compagni, docenti, personale amministrativo e
ausiliario, genitori, e tutte le persone la cui funzione sia occasionalmente connessa
all’erogazione del servizio scolastico.
La disciplina ha come scopo la conservazione di un ambiente consono all’azione
educativa ed il suo mantenimento. Essaè, per larga parte, affidato agli stessi studenti, nella
prospettiva dell’autodisciplina che scaturisce dal senso di appartenenza alla collettività
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dall’interesse e dalla motivazione alla partecipazione consapevole al processo d’istruzione e
formazione scolastica.
Sono comportamenti contrari al regolare e proficuo svolgimento delle attività didattiche:
• Occasionale disturbo alla normale vita scolastica; • Occasionale o persistente mancato rispetto delle norme del Regolamento
d’Istituto relative agli orari, al regime delle entrate posticipate e delle uscite anticipate, alle assenze;
• Offesa alla dignità personale di compagni o del personale della scuola,dichiarazioni mendaci;
• Offesa al decoro, all’igiene e alla salubrità dell’ambiente scolastico, al buon nome della scuola e alla sua dignità di servizio pubblico;
• Danneggiamenti a cose e materiali altrui o scolastici; • Atteggiamenti persecutori e/o prevaricatori nei confronti dei compagni e/o del
personale della scuola; • Violenze personali.
Costituiscono attenuanti:
� l’involontarietà in quanto compatibile con l’infrazione; � il mancato controllo emotivo connesso alla brevità dell’infrazione e all’età dello
studente; � la situazione di diversabilità; � l’immediato e leale riconoscimento dell’infrazione e della sua gravità; � la provocazione ricevuta. Costituiscono aggravanti:
� la recidiva; � le circostanze dell’infrazione fra le quali l’aver commesso e/o omesso l’azione nei
laboratori, durante le visite guidate, i viaggi d’istruzione, gli scambi culturali; � il carattere di gruppo dell’infrazione.
SANZIONI DISCIPLINARI
COMPORTAMENTI
INADEGUATI
SANZIONI ORGANO EROGATORE
Ritardofrequente e/o
sistematico
Richiamo verbale
Comunicazione scritta otelefonica alla famiglia
Al terzo richiamo convocazione dei Genitori
� Docente che rileva l’infrazione
� Coordinatore del Consiglio di Classe
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Inadempienza dei propri
doveri e/o disturbo
dell’attività didattica
Richiamo verbale
Comunicazione scritta otelefonica alla famiglia
Al terzo richiamo convocazione dei Genitori
� Docente che rileva l’infrazione
� Coordinatore del Consiglio di Classe
Abbigliamento
inadeguato all’Istituzione
Scolastica
Richiamo verbale
Comunicazione scritta o telefonica alla famiglia
Al terzo richiamo convocazione dei Genitori
� Docenti
� Coordinatore
Assenza ingiustificata
non nota alla famiglia
Comunicazione telefonica tempestiva alla famiglia
� Docente e/ocoordinatore
Uso del cellulare
all’interno dell’edificio
scolastico.
Riprese audio o video
all’interno della scuola
Ritiro immediato del cellulare e restituzione al genitore
Sospensione dalle lezioni o con obbligo di frequenza, da uno a tre giorni
� Docente che rileva l’infrazione
� Consiglio di classe
Comportamento
irrispettoso nei riguardi
degli spazi interni ed esterni
alla scuola (cartacce, scritte
sulle pareti, suibanchi, ecc).
Richiamo verbale
Invito a rimediare al danno arrecato (pulire ciò che si è sporcato con i compagni di classe corresponsabili)
� Docenti
Permanenza arbitraria
fuori dall’aula per un tempo
prolungato.
Richiamo verbale
Comunicazione alla famiglia
� Docente che rileva l’infrazione
Comportamenti scorretti
durante le uscite didattiche.
Comunicazione alla famiglia
Esclusione dalle visite guidate programmate per l’intero anno scolastico, nonché dal viaggio d’istruzione
Ricaduta sul voto di comportamento
� Docente
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Disturbo sistematico del
regolaresvolgimento delle
lezioni.
Comunicazione immediata alla famiglia
Convocazione dei genitori Allontanamento dalle lezioni da uno a tre giorni
Ricaduta sul voto di condotta
� Docente
� Coordinatore
� Consiglio di ClasseeDirigente scolastico
Aggressività verbale
(minacce, gesti, ingiurie,
episodi di bullismo) verso
coetanei ed adulti
Nota sul registro di classe
Convocazione della famiglia
Allontanamento dalle lezioni da due a cinque giorni e possibilità di commutazione della sanzione in attività socialmente utili all’interno della scuola
Ricaduta sul voto di comportamento
� Docente
� Coordinatore
� Consiglio di Classee Dirigente scolastico
Aggressività fisica nei
confronti dei compagni,
delpersonale scolastico e
degli adulti presenti a
scuola
Nota sul registro di classe
Convocazione della famiglia
Allontanamento dalle lezioni da cinque a quindici giorni
Ricaduta sul voto di condotta
� Docente
� Consiglio di Classe
� Consiglio d’Istituto
� Organo diGaranzia
Atti di danneggiamento
e/o vandalismo alle
strutture ed al materiale
didattico
Convocazione della famiglia
Risarcimento del danno
Allontanamento dalla lezione proporzionale alla gravità dell’accaduto
Ricaduta sul voto di condotta
� Dirigente scolastico
� Organo di Garanzia
� Consiglio d’Istituto
o L’allontanamento dalle lezioni viene comunicato ai genitori in tempo utile perché possano prendere atto della esclusione dalla frequenza.
o Quando il comportamento di un alunno sia tale da rendere problematica la vigilanza da parte dei docenti,per la sua comprovata mancanza di rispetto delle norme scolastiche e/o per la sicurezza dell’alunno stesso e degli altri compagni, spetterà al Consiglio di Classevalutare l’opportunità della sua partecipazione alle visite guidate o al viaggio d’istruzione di uno o più giorni. In caso di non partecipazione alla visita guidata o al viaggio d’istruzione, l’alunno/a, negli stessi giorni, frequenterà la scuola ed eseguirà le attività didattiche proposte.
o Episodi d'indisciplina gravissimi, eccezionali e che possono incidere sulla
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sicurezza,saranno esaminati dal Consiglio d’Istituto che può deliberare sospensioni superiori a 15 giorni
o Esclusiva competenza del Dirigente Scolastico è la denuncia di atti di violenza all’autorità giudiziaria.
o I genitori, come stabilito da una recente sentenza della Suprema Corte di Cassazione, devono esercitare "una pregnante vigilanza sull'educazione del figlio". Essi pertanto sono considerati corresponsabili delle sue azioni e sono tenuti al risarcimento, qualora lo studente provochi danni a scuola a qualche compagno.
o Nei casi in cui l’autorità giudiziaria, i servizi sociali, la situazione obiettiva della famiglia o dello stesso studente sconsiglino il rientro nella comunità scolastica di appartenenza, allo studente è consentito iscriversi , anche in corso di anno scolastico, ad altra scuola.
IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori.Il ricorso deve
essere presentato entro il quindicesimo giorno dalla data della comunicazione del
provvedimento disciplinare, all’apposito Organo di Garanzia della scuola, fatto salvi i casi di
patteggiamento e/o di esplicita accettazione da parte dei genitori, in sede di Organo di
Garanzia, delle sanzioni proposte.
Il Consiglio di Istituto nomina al suo interno un Organo di Garanzia costituito: dal
Dirigente Scolastico o, in sua vece, dal docente Vicario, daun docente, due genitori, e
presieduto da un genitore. Il Consiglio di Garanzia dura in carica tre anni, delibera il proprio
regolamento ed è convocato dal Presidente o su richiesta della maggioranza dei componenti. Al
Consiglio di Garanzia sono indirizzatii ricorsi contro le decisioni del Dirigente Scolastico, dei
docenti e delleConsigli di classe. Il Consiglio di garanzia delibera nei 10 giorni successivi
all’inoltro del ricorso. Qualora l’Organo di garanzia non decida entro tale termine, la sanzione
viene confermata.
PUBBLICAZIONE DEGLI ATTI
Le sedute degli Organi Collegiali sono riservate ai soli componenti e vincolati dall’obbligo
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del segreto d’ufficio. Il verbale ed ogni altro atto sono riservati. Se ne può rilasciare copia o
tuttaviaautorizzarne la visione ai sensi delle norme vigenti sulla trasparenza amministrativa.
Tutti gli atti sono affissi all’albo dell’Istituto e, a richiesta, possono essere visionati
secondo le modalità previste dalla legge 291 del 1990.
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PATTO EDUCATIVO DI
CORRESPONSABILITA’
ANNO SCOLASTICO 2013-2014/ 2014-2015/ 2015-2016
La comunità scolastica, interagendo con la più vasta comunità civile e sociale di cui
è parte, mira allo sviluppo della personalità, della responsabilità e dell’autonomia da parte
degli studenti. In essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione della cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio e lo
sviluppo delle potenzialità di ciascuno
La nostra scuola, in linea con le Indicazioni del Ministero della Pubblica Istruzione,
propone il seguente Patto Educativo di corresponsabilità finalizzato a definire, in maniera
puntuale e condivisa, i diritti e i doveri nel rapporto tra istituzione scolastica, famiglie e
studenti.
Il rispetto di tale patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un
rapporto di fiducia reciproca, per potenziare le finalità dell’offerta formativa e per guidare le
studentesse e gli studenti nella loro crescita globale.
Base del presente patto educativo, che ha valenza triennale, è la conoscenza e il
rispetto del Regolamento d’Istituto, la Carta dei servizi e lo Statuto degli studenti.
I docenti si impegnano a:
• creare un clima di serenità, di confronto, di reciprocità e di collaborazione con le diverse componenti;
• realizzare i curricoli disciplinari, le scelte organizzative e le metodologie didattiche elaborate nel POF;
• essere puntuali; • ascoltare le esigenze di ogni singolo alunno; • avere massima disponibilità sia sul piano didattico che educativo; • incoraggiare gli alunni e favorire l’autostima; • favorire la relazione con la famiglia; • mantenere i rapporti con le strutture presenti sul territorio;
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La famiglia si impegna a:
• conoscere l’offerta formativa della scuola e a partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti nel rispetto della libertà di insegnamento e della loro competenza valutativa;prendere visione del Regolamento della scuola e dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti, rispettarli e farli rispettare ai propri figli;
• informare la scuola di eventuali problematiche che possano avere ripercussioni sull’andamento scolastico dello studente;
• esercitare una funzione di controllo nell’impegno quotidiano del figlio; • tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare dei propri
figli; • partecipare a riunioni, assemblee, consigli e colloqui previsti; • limitare le assenze dei figli a casi di effettiva necessità.
Il personale ausiliario e amministrativo si impegna a:
• collaborare, in modo costruttivo, con tutti gli utenti della scuola.
Agli alunni è richiesto:
• serietà nell’impegno, nell’ascolto, nell’attenzione e nella partecipazione in classe;
• puntualità e rispetto dell’orario scolastico; • serietà nell’impegno; • utilizzo della divisa scolastica; • puntualità nelle giustifichi; • non utilizzo del cellulare all’interno dell’edificio scolastico; • comportamento corretto e rispettoso verso i docenti, il personale della scuola e
gli alunni che la frequentano; • comportamento corretto nelle uscite didattiche; • comportamento corretto verso la scuola e i suoi arredi;
COMPORTAMENTI INADEGUATI
SANZIONI
ORGANO
EROGATORE
- Ritardo frequente e/o sistematico
- Nota sul registro di classe
- Dopo la quarta nota
comunicazione scritta o
telefonica alla famiglia
- Docente
che rileva
l’infrazione
-
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- Al terzo richiamo
convocazione dei Genitori
Coordinatore del
Consiglio di
classe
- Mancanza ai propri doveri e/o disturbo dell’attività
didattica
- Richiamo verbale
-Comunicazione scritta o
telefonica alla famiglia
- Al terzo richiamo
convocazione dei Genitori
- Docente
che rileva
l’infrazione
-
Coordinatore del
Consiglio di
classe
- Mancata osservazione dell’obbligo della divisa
scolastica o abbigliamento inadeguato all’Istituzione
Scolastica
- Nota sul registro di classe
-Comunicazione telefonica alla
famiglia dopo tre note.
- Docenti
-
Coordinatore
- Assenza ingiustificata non nota alla famiglia - Comunicazione tempestiva
alla famiglia
- Docente
- Uso del cellulare all’interno
dell’edificio scolastico
- Ritiro immediato del cellulare,
convocazione immediata della
famiglia e restituzione al genitore
- Docente
che rileva
l’infrazione
- Comportamento irrispettoso nei riguardi degli
spazi interni ed esterni alla scuola (cartacce,
scritte sulle pareti, sui banchi, ecc)
- Richiamo verbale
- Invito a rimediare al danno
arrecato (pulire ciò che si è
sporcato con i compagni di classe
corresponsabili)
- Docenti
- Permanenza arbitraria fuori dall’aula per un
tempo prolungato
- Richiamo verbale
- Comunicazione alla famiglia
- Docente
che rileva
l’infrazione
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- Comportamenti scorretti durante le
uscite didattiche
- Comunicazione alla famiglia
- Esclusione dalle visite guidate
programmate per l’intero anno
scolastico, nonché dal viaggio
d’istruzione
- Ricaduta sul voto di condotta
- Docente
- Consiglio di
classe e il
Dirigente
Scolastico
- Disturbo sistematico del regolare
svolgimento delle lezioni
- Comunicazione immediata
alla famiglia
- Convocazione dei genitori
- Allontanamento dalle lezioni
da uno a tre giorni
- Ricaduta sul voto di condotta
- Docente
-
Coordinatore
- Consiglio di
classe e il
Dirigente
scolastico
- Aggressività verbale (minacce, gesti,
ingiurie, episodi di bullismo) verso coetanei
ed adulti
- Nota sul verbale di classe
- Convocazione della famiglia
- Allontanamento dalle lezioni
da due a cinque giorni e possibilità
di commutazione della sanzione in
attività socialmente utili all’interno
della scuola
- Ricaduta sul voto di condotta
- Docente
-
Coordinatore
- Consiglio di
classe e
Dirigente
scolastico
- Aggressività fisica nei confronti dei compagni,
del personale scolastico e degli adulti
presenti a scuola
- Nota sul diario di classe
- Convocazione della famiglia
- Allontanamento dalle lezioni
da cinque a quindici giorni
- Docente
- Consiglio di
classe
- Consiglio
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- Ricaduta sul voto di condotta d’Istituto e
Organo di
Garanzia
- Atti di danneggiamento e/o vandalismo alle strutture
ed al materiale didattico
- Convocazione della famiglia
- Risarcimento del danno
- Allontanamento dalla lezione
proporzionale alla gravità
dell’accaduto
- Ricaduta sul voto di condotta
-Dirigente
scolastico
- Organo di
Garanzia
- Consiglio
d’Istituto
IMPUGNAZIONI
Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte dei genitori, entro 15 giorni dalla comunicazione
della loro irrogazione, all’apposito Organo di Garanzia della scuola, salvo i casi di patteggiamento e/o di esplicita
accettazione da parte dei genitori, in sede di Organo di Garanzia, delle sanzioni proposte.
Il Consiglio di Istituto nomina al suo interno un Organo di Garanzia composto da un docente, due genitori,
dal Dirigente Scolastico o, in sua vece, dal docente Vicario e presieduto da un genitore. Il Consiglio di Garanzia
dura in carica tre anni, delibera il proprio regolamento ed è convocato dal Presidente o su richiesta della
maggioranza dei componenti. Al Consiglio di Garanzia sono rivolti i ricorsi contro le decisioni del Dirigente
Scolastico, dei docenti e del Consiglio di Classe che possono essere inoltrati entro 15 giorni dall’erogazione della
sanzione. Il Consiglio di garanzia delibera nei 10 giorni successivi all’inoltro del ricorso. Qualora l’Organo di
garanzia non decida entro tale termine, la sanzione sarà confermata.
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
==========================================
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- Ricevuta di avvenuta consegna del Patto Educativo di corresponsabilità alla famiglia -
Scuola Secondaria di I grado “E. IACCARINO”
Classe…………… Sezione……………… a. s. 20___ -
20___
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A.S. 2014/2015
CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL VOTO DI CONDOTTA
VOTO DECIMALE
INDICATORI DESCRITTORI
10 Atteggiamento IRREPRENSIBILE L’alunno ha un comportamento esemplare con i
docenti, i compagni e con il personale della scuola Ruolo propositivo all’interno della classe e funzio ne di
leader positivo Interesse e partecipazione propositiva alle lezioni ed
alle attività della scuola Attenzione e disponibilità verso gli altri
Note disciplinari NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari
Uso del materiale e delle strutture della scuola
APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le
strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi ASSIDUA
Frequenza assidua e puntualità Rispetto delle consegne PUNTUALE E COSTANTE
Puntuale e serio nello svolgimento delle consegne scolastiche
9 Atteggiamento POSITIVO L’alunno/a è sempre corretto/a nei comportamenti co n i
docenti, con i compagni, con il personale della scu ola Interesse e partecipazione attiva alle lezioni Ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe Equilibrio nei rapporti interpersonali
Note disciplinari NESSUNA Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari
Uso del materiale e delle strutture della scuola
APPROPRIATO Utilizza in maniera responsabile il materiale e le
strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi REGOLARE
Frequenza assidua o assenze sporadiche, rari ritard i e/o uscite anticipate
Rispetto delle consegne PUNTUALE Puntuale nello svolgimento delle consegne scolastich e
8 Atteggiamento ADEGUATO Il comportamento dell’alunno/a è sostanzialmente
corretto Ruolo collaborativo al funzionamento del gruppo
classe. Discreta attenzione e partecipazione alle attività
scolastiche. Note disciplinari NESSUNA
Non ha a suo carico provvedimenti disciplinari Uso del materiale e delle strutture della scuola
ADEGUATO Utilizza il materiale e le strutture della scuola i n maniera
adeguata Frequenza, Assenze e Ritardi RARAMENTE IRREGOLARE
Alcune assenze, ritardi e/o uscite anticipate Rispetto delle consegne REGOLARE
Svolge le consegne regolarmente 7 Atteggiamento REPRENSIBILE
Episodi limitati e non gravi di mancato rispetto del regolamento scolastico
L’alunno viene spesso richiamato ad un atteggiament o più consono. Mostra interesse selettivo e partecipa zione discontinua all’attività didattica.
Note disciplinari SPORADICHE
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Qualche a mmonizion e verba le e scritt a Uso del materiale e delle strutture della scuola
RARAMENTE INAPPROPRIATO Non sempre utilizza in maniera diligente il materia le e le
strutture della scuola Frequenza, Assenze e Ritardi IRREGOLARE
La frequenza è connotata da assenze, ritardi e/o us cite anticipate
Rispetto delle consegne NON SEMPRE PUNTUALE E COSTANTE Svolgimento saltuario dei compiti assegnati
6 Atteggiamento BIASIMEVOLE Episodi ripetuti di mancato rispetto del regolamento
scolastico, anche soggetti a sanzioni disciplinari (sospensione dalle lezioni)
L’alunno viene spesso richiamato ad un atteggiament o più consono e mostra scarsa partecipazione alle lez ioni e disturbo dell’attività didattica.
Note disciplinari FREQUENTI Ammonizioni verbali e scritte superiori a due nell’ arco
di ciascun quadrimestre e/o allontanamento dalla co munità scolastica per violazioni non gravi.
Uso del materiale e delle strutture della scuola
NEGLIGENTE Utilizza in maniera trascurata il materiale e le st rutture
della scuola. Frequenza, Assenze e Ritardi DISCONTINUA
Frequenti assenze, ritardi e/o uscite anticipate. Rispetto delle consegne CARENTE
Non assolve alle consegne in maniera puntuale e costante.
5 Atteggiamento RIPROVEVOLE Mancanza continua del rispetto del regolamento
scolastico. Funzione negativa nel gruppo classe. Continuo disturbo delle lezioni. Completo disinteresse per le attività didattiche.
Note disciplinari RIPETUTE E GRAVI Gravi episodi che hanno dato luogo a sanzioni
disciplinari con sospensione superiore ai 15 gg. (d i competenza del Consiglio di Istituto): condizione necessaria .
Uso del materiale e delle strutture della scuola
IRRESPONSABILE Utilizza in maniera assolutamente irresponsabile il
materiale e la struttura della scuola. Frequenza, Assenze e Ritardi DISCONTINUA E IRREGOLARE
Numerose assenze e continui ritardi e/o uscite anticipate
Rispetto delle consegne INESISTENTE Non rispetta le consegne
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SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
“ETTORE IACCARINO”
REGOLAMENTO PER LE VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
C.M. 653/1996
Procedura
La proposta delle visite guidate è presentata dai Docenti al Consiglio di Classe di ottobre , utilizzando il modello all’uopo predisposto. Il Coordinatore consegnerà il modello debitamente compilato e firmato alla funzione strumentale preposta a conclusione di ciascun consiglio. Viaggi d’istruzione: le proposte dei viaggi per le classi prime, seconde e terze vengono approntate con un itinerario di massima da una Commissione designata dal D.S. nel mese di giugno. La Commissione è presieduta dalla Funzione Strumentale preposta. Le proposte vengono presentate: al Collegio dei docenti per l’approvazione, al Consiglio di Istituto per la delibera Il Dirigente Scolastico ne autorizza l’attuazione, designando i docenti accompagnatori, sentita la loro disponibilità (verbalizzata nei consigli di classe). Alla Funzione Strumentale compete:
• approntare il programma dettagliato del viaggio di istruzione per la gara d’appalto;
• di accertarsi dell’avvenuto pagamento da parte degli alunni; • controllare le autorizzazioni dei genitori; • instaurare i rapporti con l’agenzia di viaggio per tutte le fasi
dell’organizzazione del viaggio. Al docente coordinatore compete:
• presentare alla Funzione Strumentale il programma dettagliato dell’ uscita didattica;
• raccogliere le autorizzazioni e le attestazioni degli avvenuti versamenti della quota di partecipazione degli alunni partecipanti ai viaggi e alle uscite e consegnarle al Funzione Strumentale;
• redigere l’elenco completo di nome e cognome dei partecipanti e con l’indicazione del/i docenti accompagnatori;
• presentare relazione entro sette giorni dall’uscita o dal viaggio effettuato.
Periodo
Non oltre il 30 aprile dell’anno scolastico in corso. Fanno eccezione le visite di istruzione a carattere ambientale e sportive e quelle che prevedono autorizzazioni specifiche (Palazzi Istituzionali)
Visite Guidate
La domanda per ciascuna visita, debitamente programmata nel primo consiglio di classe, va presentata dal docente proponente al Preside (o suo