Scuola Statale Anno 2 - Numero 1 Via Merope n. 24 00133 ... · disegni, giochi di pa-role e...
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Perchè il 25 dicembre?:Il Natale è la festa più im-portante per i cristiani e si festeggia il 25 di-cembre, tale data fu scelta in seguito a studi fatti circa la posizione delle costellazioni, de-scritte dalla Bibbia e altri testi, importanti la
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Quella dell’albero di Natale è insieme al presepe, una delle tradizioni natalizie più diffusa. L’origine risale ai Babilonesi e
agli Egizi. Inizialmen-te tale tradizione era legata all’albero di Adamo ed Eva di cui si parla nella Bibbia. In Italia l’albero vie-ne allestito l’8 Di-cembre, il giorno dell’ Immacolata. Antica-
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La Stella Cometa: La stella Cometa viene messa sulla capanna del presepe che si prepara per rievocare la nascita di Gesù. .Si dice sia stata particolarmente luminosa la notte in cui nacque Gesù e abbia guidato i Re Magi a far visita al Re dei Re. Il viaggio durò circa due anni e in quel periodo essi non senti-rono ne fame, ne fatica, ne freddo perchè protetti dalla stella. ( Miryam) V E
Il Natale
Scuola Statale primaria e dell’infanzia“
Gianbattista Basile” Via Merope n. 24
00133 Roma
Anno 2 - Numero 1
Il giornalino è anche sul sito WWW.138basile.it
Cari lettori
Siamo arrivati a Natale e con gli au-guri da parte di tut-ta la scuola, insieme alle letterine ed ai lavoretti, abbiamo realizzato questo giornalino. I bambini hanno fat-to ricerche , poesie, disegni, giochi di pa-role e barzellette. Buona lettura e buo-ne feste a tutti !!! (La redazione)
Albero di Natale
Il giornalino della Basile
Sommario
Curiosità natalizie 2
Curiosità natalizie 3
Curiosità natalizie 4
Curiosità natalizie 5
Ricette napoletane 6
Scuola dell’infanzia 7
Angolo della poesia 8
Un origami 9
Fiaba: Il gigante... 10
Riciclando 11
Barzellette 12
La figura di Babbo Natale è assai antica, risale all’antica Roma. Nel 1800 viene identi-ficato come un vecchio forte e buono, dalla barba lunga e bianca che vive nel Polo Nord insieme agli gnomi che lo aiutano a co-struire doni per i bambini. La notte di Natale egli li consegna con l’aiuto della sua slitta guidata da ren-ne volanti. In alcuni paesi Babbo Natale è rappre-sentato da San Nicola che porta attraverso i camini regali ai più piccoli. In O-landa e in America, Babbo Natale prende il nome di Santa Claus ma ha le stesse caratteristiche del nostro Babbo Natale. (Federica, Federico, Andrea) VE
mente veniva allestito con addobbi naturali (frutti, dol-
ci) oggi con decorazioni e fe-stoni luminosi, prediligendo i colori dell’oro, rosso e blu. Ai suoi piedi vengono deposti i regali che verranno aperti la notte di Natale. (Rebecca, Erika, Federico) VE
in quella data, si festeggiavano i “Saturnali”, in onore del dio Saturno, con ricchi banchetti e allegre feste. I Celti invece, il 25 dicembre, festeggiavano il solstizio d’inverno. La chiesa cattolica orientale festeggia il Natale dal 24 dicembre al 6 gennaio, giorno in cui fanno risalire la nascita di Gesù Bambino.
notte in cui nacque il bambino Gesù . Questa data in origine era legata alla festa del Re Sole che si svol-geva ogni anno in E-gitto. Fu poi ripresa dai Romani, i quali erano soliti, in que-sta occasione, scam-biarsi dei doni. In una epoca successi-va, a Roma, sempre
Stella di Natale: La leggen-da narra che il 25 Dicembre una bambina messicana si re-
casse in chiesa e portasse come do-no, al pic-colo Gesù, delle fra-sche sec-che tenute insieme da un nastro rosso. Tri-ste e ver-gognosa
per il suo povero dono lasciò cadere sui ramoscelli secchi delle lacrime che si trasfor-marono in un fiore rosso, con al centro, delle bacche d’oro. (Chiara, Andrea) VE
Babbo Natale Albero di Natale Stella di Natale
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Perchè il 25 dicembre?:
Il giornalino della Basile
Tradizioni natalizie
Avvento: Questo termine di origine latina vuol dire “attesa”, ha la durata di quattro setti-mane ed è il periodo che precede il Natale. I bambini sono soliti, in que-sto periodo, pre-parare un calenda-rio con venticinque finestrelle. In o-gnuna delle quali trovano piccoli do-ni che possono prendere in cam-bio di un impegno da portare avanti per l’intera giorna-ta. Nelle chiese cattoliche ogni do-menica d’avvento viene accesa una candela, di solito sono di colore rosso o di tonalità , che vanno dal chiaro allo scuro, tendenti al rosso. (Alessandro) VE
Agrifoglio: L’agrifoglio è una pianta con bacche rosse e foglie verdi che si regala a parenti ed ami-ci per Natale. La leggenda narra che, un piccolo orfanello
che viveva con i pastori. la notte di Natale fosse sveglia-to, insieme agli altri, dagli an-geli che con canti annunciava-no loro la lieta novella: era na-
to il figlio di Dio. Tutti si al-zarono per andare a conosce-re il piccolo Gesù e a portargli dei doni. L’orfanello portò una corona di alloro dalle foglie di
un verde tri-ste e scuro ma, giunto alla capanna, si vergognò del suo povero regalo e una lacrima gli cadde sulla corona. Il Bambinello, commosso dalla semplici-tà dell’orfanello,
toccò con i piedini la corona le cui foglie divennero di un ver-de brillante e tra di esse spuntarono numerose bacche rosse. (Giuseppe) VE
Dolci natalizi: Numerosi sono i dolci che si preparano per il Natale: in Germania, è abitudine preparare lo “Stollen”. Questo dolce rappresenta il bambino Gesù avvolto in fasce. I bambini tedeschi lo la-sciano, insieme ad un bicchiere di latte, a Bab-bo Natale che ne è par-ticolarmente goloso. In Polonia si prepara un dol-
ce di forma quadrata con i semi di papavero. In Italia esiste una vasta va-rietà di dolci regionali. Al Nord si preparano torroni, pandori e panettoni; al cen-tro il panforte, in Toscana, e il “pangiallo” nel Lazio, quest’ultimo è preparato con frutta secca, canditi, miele e farina; al Sud si mangia il “ Carrozzo”, che viene prepa-rato in Abruzzo con mandor-le, uvetta e ricoperto di cioccolato. (Alice, Alessio C., Cristina) VE
Pangiallo
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Il panettone: Nel 200, data in cui si fa risalire la cre-azione del “panettone”, questo dolce aveva la for-ma di una pagnotta. La leggenda narra che nei 1400, il Du-ca Ludovico di Mila-
no, avesse incaricato il suo cuoco di prepa-rare i dolci per la festa di Natale. Dopo a-verli preparati e messi nel forno, egli incari-cò Toni, l’aiuto-cuoco, di sorvegliarli ma, quest’ultimo si addormentò e i dolci si bru-ciarono. Il cuoco per rimediare al pasticcio combinato dal suo aiutante, prese della pa-sta di pane la mescolò con tutti gli ingre-dienti che aveva a sua disposizione: uvetta, canditi, e lo infornò. Il risultato fu un enor-me dolce che piacque tanto agli ospiti e che, dal nome dell’aiuto cuoco, fu chiamato “ Pan di Toni” e da quello, con il tempo, si trasfor-mò in “panettone”. (Alessio, Serena, Simo-ne) V E
Leggenda del bastoncino di zucchero:
Il famoso bastoncino che viene venduto du-rante il periodo natalizio è fatto di zucchero, ha il sapore di menta ed è bianco a strisce rosse. La leggenda narra che un pasticcere lo avesse creato per ricordare Gesù alle perso-ne. Tale bastoncino racchiude in se molti significati:
Il caramello ( di cui è fatto il bastoncino) rappresenta Gesù come la roccia solida su cui sono costruite le no-stre vite.
La forma a “J” sta per Jesus ( Gesù) e rappresenta anche la forma di un bastone da pastore.
Il colore bianco rappresenta la purezza e l’ assenza del peccato.
Le strisce rosse grandi rappresentano il sangue di Cristo.
Il sapore di menta piperita ricorda il sapo-re dell’ issopa che è una pianta aroma-tica usata nel vecchio testamento per purificare. (Emanuele) V E
Un’ artista di strada molto povero che rallegrava la gente con i suoi gio-chi di acrobazia, si trovava a Bet-lemme nei giorni seguenti alla nascita del Bambino Gesù. Voleva andare a salutarlo ma, non aveva nemmeno un dono da portargli .
Dopo qualche esitazione decise di recarsi lo stes-so alla grotta. Mentre camminava gli venne in men-te di fare per Gesù quello che sapeva fare meglio: il giocoliere. I suoi giochi con le palline divertiro-no il piccolo Bambino che si mise a ridere. Da quel giorno per ricordarci le allegre risate di Gesù Bambino si appendono delle palline colorate all’albero di Natale. (Cristiano) V E
Pettirosso: La leggenda narra che, in origine, il pet-tirosso narra che fosse un uccellino tut-to marrone. La notte in cui nacque Gesù egli condivise la grotta con Maria Giu-seppe. Quando la notte si fece buia e
fredda, tutti si addor-mentarono e il fuoco si stava spegnendo. L’uccellino, battendo le ali, lo tenne vivo e ac-ceso tutta la notte
perchè il bambino non avesse freddo. Al mattino Gesù premiò la sua generosità tingendogli il petto di rosso. (Annarita) V E
Le palline di Natale:
Pagina 4 Il giornalino della Basile
Il vischio: A Natale si è soliti scambiarsi dei ra-metti di vischio che vengono at-taccati sulle porte per augurare buo-na fortuna. Si dice che un vecchio, ricco ed avaro, vi-vesse solo in una casa triste e vuo-ta. La notte di Na-tale fu chiamato da un gruppo di fanciulli che lo invitarono ad andare a far visita a Gesù insieme a loro. All’inizio l’anziano si rifiutò ma poi si lasciò convincere. Arrivati da Gesù si accorse che solo lui, nonostante fosse ricco, non aveva portato un dono. Si appoggiò ad un albero e pianse per la vergogna. All’alba le lacrime e-rano diventate bacche bianche, nacque così la pianta di vischio. (Elena) V E
Babbo Natale: La figura di Babbo Natale è assai antica, ri-sale all’antica Roma. Nel 1800 viene identifi-
cato come un vecchio forte e buono, dalla bar-ba lunga e bian-ca che vive nel Polo Nord insie-me agli gnomi che lo aiutano a costruire doni per i bambini. La notte di Natale egli li consegna con l’aiuto della
sua slitta guidata da renne volanti. In alcuni paesi Babbo Natale è rappresentato da San Nicola che porta attraverso i camini regali ai più piccoli. In Olanda e in America, Babbo Natale prende il nome di Santa Claus ma ha le stesse caratteristiche del nostro Babbo Natale. (Federica, Federico, Andrea) V E
Dolce Albanese I miei nonni in Albania per il natale vanno nel bosco a tagliare un albe-ro. Quando l’ hanno preso, mia nonna lo mette in un vaso e dopo l’addobba con palline, stelline, fili colorati e infine ci mette un po’ di cotone per indicare la neve. Quando hanno sistemato tutto mia nonna fa da mangiare: il maiale, le uova, le patate , le verdure lesse che è una tradizione. Questi sono gli ingredienti di una torta natalizia che si chiama Balla-va. INGREDIENTI: 1 kg di farina, 2 uova, 1 bicchiere d’olio d’oliva, 1 bicchiere di yogurt, 1 bicchiere di latte, 1 kg di noci Con questi ingredienti si fa la pasta, si lascia riposare per un pò dopo si tagliano pezzettini piccoli e si fanno le sfoglie, dopo si mette uno a uno sulla teglia e ad ogni sfoglia si mettono le noci.
Poi si mette in forno per quattro ore in temperatura 150°C. dopo che sono passate quattro ore si lascia raffreddare e poi si mette lo sciroppo. (V A)
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Struffoli Ingredienti: 500 g di farina, 5 uova + 2 rossi, miele, zucchero, confettini colorati, sale, olio
per friggere. Lavorare a lungo la farina con le uova, i rossi ed un pizzico di sale. Far riposare l’impasto 30 minu-ti. Lavorare di nuovo,
tagliare la pasta a tocchetti e friggerli. In una casseruola sciogliere il miele con un cucchiaio o due di zucchero e tuffarvi gli struffoli. Sistemarli, a cupola, in un piatto e decorarli con i confettini colorati (diavolilli).
Pizza di scarole Ingredienti per la pasta: 500 gr di farina, 50 gr di strutto o olio, un cubetto di lievito, sa-le. Impastare tutti gli ingredienti e far lievita-re. Sbollentare la scarola e ripassarla in padella con olio e peperoncino (che poi si toglieran-no). Rivestire uno stampo oleato di pasta; mettere la scarola, cap-peri dissalati ed olive di Gaeta. Metter in forno a 200° per 45 minuti.
Natale a tavola…..con i napoletani (V A e B)
Nasce Adesso Tanto Amore Lieto Evento
Nuovo Annuncio Tanto Amore Luminoso Entusiasmo
Natale Amore Tutti Ansiosi Lo Elogiano
Novità Annunciata Tanto Affetto Lento Elogiano
Acrostici natalizi (IV C)
Anno 2 Numero 1
UNA STELLA
Buon Natale con una stella:
questa notte sarà la più bella
senza litigi e senza guerra,
sia così per tutta la terra
Una stella che porta gli auguri,
auguri che fanno crollare i muri:
niente più guerra ci sarà
pace e amore in gran quantità
IL GIROTONDO DI NATALE
Il mondo è una grande palla, chi si ama,chi si odia, chi canta,chi balla.
Alcuni sono in pace altri in guerra
e per rabbia distruggono
la nostra bella terra,
Il mondo ha milioni di abitanti Alti, bassi, mori, gialli, rossi e bianchi.
Ci vivono tante e diverse genti
Con lingue, culture e religioni diffe-renti.
E se ognuno viene da un paese di-verso
che spasso incontrarsi, in un comune universo.
Starò insieme in armonia
abbracciamoci cantando in allegria.
Tutti in pace,fratelli a Natale,
perché ognuno, anche diverso, oggi è uguale.
Prendiamoci per mano felici,
danziamo in girotondo
con milioni di amici!!
LA BARBA DI BABBO NATALE
Sulla barba di Babbo Natale
ti vien voglia di sciare
è così bianca e delicata
che sembra fatta di panna montata
è così lunga e ricciolina
che sembra una nuvola di prima mattina.
Babbo Natale col tuo barbone
lo sai che fai proprio un figurone?
La pagina della Scuola dell’infanzia
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Natale Sento già il Natale arrivare
sento già un coro cantare. Da lontano la neve venire
e i bambini che vogliono gioire. Le campane vengono suonate
le luci delle case sono illuminate. Dolce tintinnio suonare
meravigliosa melodia addormentare. Il Natale si deve festeggiare perché aiuta il cuore ad amare.
Michelle IV C
Il Natale è …
Grande già è Nei cuori delle
Persone , che fa Risplendere le
Nostre città e i Nostri cuori , è un
Dono per noi, perchè Ci fa ricordare l Affetto che noi Sentiamo per
Gesù Bambino che Nasce di nuovo!!!
Il Natale È bello (IV C)
Pagina 8 Il giornalino della Basile
L’angolo della poesia Natale è… Luci colorate per le strade Un girotondo intorno all ’albero Gesù che nasce Il presepe acceso con le lucette La stella cometa che si muove nel cielo La neve che cade sulle case Tanti regali sotto l ’albero Essere più buoni Aiutare chi ha bisogno Babbo natale che porta i regali Giocare con la mamma accanto all ’albero Papà che costruisce le casette per il presepe Perdonare Tante canzoni belle La porta di casa aperta Babbo natale che arriva con la slitta Giocare con il mio fratellino L’albero che brilla di lucine I monti innevati
Pagina 12 Il giornalino della Basile
Barzelletta Qual è l’ animale più veloce del
mondo? è l’ aquila perché sta
Là qui Là
(Cristiano V E)
Barzelletta Se il cuore ti batte forte forte … Non pensare subito che sia a-more: potrebbe essere un infar-to! (Giuseppe V E)
Hanno collaborato a questo giornalino i bambini e gli insegnanti della scuola dell’infanzia, delle classi 1a Mela, I C,a 3a
C, 3a D, 4a C, 5a A, 5a B, 5a C, 5a D, 5a E - L’insegnante Vincenza Siani ha provveduto alla raccolta dei materiali. - Re-sponsabile del progetto e dell’impaginazione Giacomo Lo Torto
Barzelletta Pierino alla maestra :” Posso andare al bagno?” La maestra :”No! solo se ri-spondi a questa domanda: qual è il lago più grande del mondo?“ Pierino: ”Non lo so … Posso andare al bagno? Ti prego!” “No! devi rispondere alla domanda!“ “ Va bene: é quello sotto alle mie gam-be!!!” .. (Alessandro V E)
Barzelletta Genio:- Sono il genio della lampada, esau-dirò ogni tuo desiderio!- Elisa:- Voglio diventare intelligente!- Genio:- Cosa!? Vuoi diventare intelligen-te?? Forse non ci siamo capiti … ho detto desideri, non miracoli!!-(Giuseppe V E)