Scuola Statale Anno 1 - Numero 1 Via Merope n. 24 00133 ... · abbiamo fatto i biscotti per Natale...

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Noi alunni della scuola primaria viviamo in un quartiere chiamato Tor- re Angela; è un quar- tiere di Roma e situato tra due vie consolari: la Prenestina e la Casilina. Essa ha origini molto antiche che risalgono al medioevo. Il nome di Torre Angela è stato cambiato nel tempo , infatti per un certo pe- riodo è stata chiamata Borgata Andrè. Sul nome di questa borgata ci sono due Teorie; una reale, secondo la quale questa zona prese il nome dal borgo di S. Andrea. Un’altra più leggendaria, secondo la quale si racconta che una fanciulla di nome Andrè talmente bella (Continua a pagina 4) Momenti di vita scolastica Io vado volentieri a scuola. In alcuni momenti mi diverto perché giochiamo, chiacchieriamo e a pranzo mangiamo insieme. Un momento che mi è piaciuto è stato quando abbiamo fatto i biscotti per Natale con la ma- estra Antonietta : prendevamo tutti gli ingre- (Continua a pagina 4) A Giambattista Basile , uno dei più grandi narratori della lettera- tura italiana barocca, si riconosce il merito di aver utilizzato la fiaba come espressione della tradizione popolare. Basile, definito il “Boccaccio napoletano”, (Continua a pagina 2) La pace Ho nel cuore la pace con solo boccioli di fiori e tante pupille di bambini una pace da nulla solo amore nel mio cuore. Arriverà forse quel giorno in cui la notte lascerà trapassare la pace come la rugiada che filtra la terra. (Monica Alice Simoes No- ves VE) (Continua a pagina 7) La nostra biblio- teca Noi bambini della IV E, in classe, ci siamo crea- ti,una piccola biblioteca per ragazzi. In questo piccolo angolo dedicato alla lettura ci sono libri di vari generi: d’avventura, umoristici, (Continua a pagina 11) Desiderio di pace Torre Angela Il giornalino della Basile Sommario Continuità 2 Lo cunto de li cunti 2 Proverbi del Cunto 3 Momenti di vita 4 Desiderio di pace 7 La biblioteca 11 Gianburrasca 13 Cruciverba 14 Rebus 15 Barzellette 15 Siamo alla fine 16 Gianbattista Basile Scuola Statale primaria e dell’infanzia“ Gianbattista Basile” Via Merope n. 24 00133 Roma Anno 1 - Numero 1 Il giornalino è anche sul sito WWW.138basile .it Cari lettori Eccovi il primo nu- mero del nostro giornalino. Perché un giornalino? La rispo- sta è abbastanza scontata: un giornale permette a chi lo desidera di comuni- care le proprie idee, sentimenti, cono- scenze e … altro. Godetevi queste pa- gine e arrivederci al prossimo numero! (La redazione)

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Noi alunni della scuola primaria viviamo in un quartiere chiamato Tor-re Angela; è un quar-tiere di Roma e situato tra due vie consolari: la Prenestina e la Casilina. Essa ha origini molto antiche che risalgono al medioevo. Il nome di Torre Angela è stato cambiato nel tempo , infatti per un certo pe-riodo è stata chiamata Borgata Andrè. Sul nome di questa borgata ci sono due Teorie; una reale, secondo la quale questa zona prese il nome dal borgo di S. Andrea. Un’altra più leggendaria, secondo la quale si racconta che una fanciulla di nome Andrè talmente bella

(Continua a pagina 4)

Momenti di vita scolastica

Io vado volentieri a scuola. In alcuni momenti mi diverto perché giochiamo, chiacchieriamo e a pranzo mangiamo insieme. Un momento che mi è piaciuto è stato quando abbiamo fatto i biscotti per Natale con la ma-estra Antonietta : prendevamo tutti gli ingre-

(Continua a pagina 4)

A Giambattista Basile,

uno dei più grandi narratori della lettera-tura italiana barocca, si riconosce il merito di aver utilizzato la fiaba come espressione della tradizione popolare. Basile, definito il “Boccaccio napoletano”,

(Continua a pagina 2)

La pace

Ho nel cuore la pace con solo boccioli di fiori

e tante pupille di bambini una pace da nulla

solo amore nel mio cuore. Arriverà forse quel giorno

in cui la notte lascerà trapassare la pace

come la rugiada che filtra la terra.

(Monica Alice Simoes No-ves VE)

(Continua a pagina 7)

La nostra biblio-teca Noi bambini della IV E, in classe, ci siamo crea-ti,una piccola biblioteca per ragazzi. In questo piccolo angolo dedicato alla lettura ci sono libri di vari generi: d’avventura, umoristici,

(Continua a pagina 11)

Desiderio di pace

Torre Angela

Il giornalino della Basile

Sommario

Continuità 2

Lo cunto de li cunti 2

Proverbi del Cunto 3

Momenti di vita 4

Desiderio di pace 7

La biblioteca 11

Gianburrasca 13

Cruciverba 14

Rebus 15

Barzellette 15

Siamo alla fine 16

Gianbattista Basile

Scuola Statale primaria e dell’infanzia“

Gianbattista Basile” Via Merope n. 24

00133 Roma

Anno 1 - Numero 1

Il giornalino è anche sul sito WWW.138basile .it

Cari lettori

Eccovi il primo nu-mero del nostro giornalino. Perché un giornalino? La rispo-sta è abbastanza scontata: un giornale permette a chi lo desidera di comuni-care le proprie idee, sentimenti, cono-scenze e … altro. Godetevi queste pa-gine e arrivederci al prossimo numero! (La redazione)

Qualche mese fa sono venuti i bambini della scuola mater-na per incontrare noi di quin-ta elementare .Quel giorno gli abbiamo donato delle meda-gliette fatte da noi raffigu-rati gli animali del bosco .I piccoli per noi anno cantato una canzone e poi hanno visi-tato le varie classi tra cui la nostra .Cesare ha raccontato cosa si fa alla scuola elemen-tare . per finire abbiamo di-segnato tante mani e qualcu-no le ha scambiate con un bambino della materna diven-tando il suo tutor .Poi i bam-bini della scuola materna hanno stampato le loro mani sul cartellone attaccato alla parete. L’11 marzo siamo an-dati in prima C dove abbiamo narrato una storia narrata da immagini .La storia si intito-

lava”’L’ amicizia ritrovata” e racconta di un’ amicizia ri-trovata tra gli animali del bo-sco. Poi abbiamo dato loro le medagliette e abbiamo rispo-sto alle loro domande dopo alcuni giorni siamo andati alla scuola materna. Abbiamo raccontato anche a loro la storia,e gli abbiamo fatto ve-

dere le immagini da vicino. Queste due giornate sono servite per far conoscere cosa si impara alla scuola pri-maria. Pensiamo che i bambi-ni della scuola materna ora saranno più tranquilli nel pas-saggio alla scuola primaria. (V C)

utilizzò il dialetto e la fiaba per racconta-re, attraverso efficaci metafore, la con-flittuale realtà del territorio campano del XVII secolo. La massima espressione della sua crea-tività viene raggiunta nella opera più no-

ta : il Pentamerone ovvero “Lo Cunto de li Cunti”. Classi 4° A - B

E' la principessa Zoza a dare occasio-ne alle cinque giornate ed alle cinquanta no-velle dell'opera. Caduta in una terribile malin-conia, non ride mai, neppure alle più buffone-sche imprese. Un giorno però l'atto stizzoso ed inverecondo di una vecchia contro un ragaz-zo la fa prorompere in una grande risata. In-furiata la vecchia le scaglia una maledizione: non avrà più pace fino a quando non avrà

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Gianbattista Basile

Il giornalino della Basile

La continuità

Lo cunto in breve

“Ca giova sempe essere cortese” (E' sempre opportuno essere cortesi) “‘A ‘mmiria, figliu mio, se stessa màcera” (Figlio mio, ricorda che l'invidia distrugge anche se stessa) “Figlio de la ‘mmiria è ‘o crepacore” (Figlio dell'invidia è il crepacuore) “Nisciunu male fuie mai senza castigo” (Nessun male è senza castigo) “Chi fa bene, sempe bene aspetta” (Chi fa del bene, riceve del bene) “Quanno l'ommo meno se l'aspetta, ‘e ggrazie soie te fa chiovere ‘o Cielo” (La fortuna arriva, quando meno te lo a-spetti) “Chi sputa ‘n cielo le ritorna ‘n faccia” (Chi sputa in cielo gli ritorna in faccia) “ ‘O cane scuttato ‘a ll'acqua càura, tene paura pure ‘e ll'acqua fredda” (Il cane che si è scottato con l'acqua calda, ha paura anche dell'acqua fredda) “ ‘A votte chiena e ‘a mugliera ‘mbriaca” (La botte piena e la moglie ubriaca) “ Chi nun ave pietà, pietà nun trova” (Chi non ha pietà, non trova pietà) “Sempe che può, fa bene e scordatenne” (Se hai possibilità fai del bene e poi dimen-ticatene)

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sposato il principe di Caporotondo, il quale, per l'imprecazione di una fata, giace in cata-lessi in una tomba sulla quale vi è un'anfora: la donna che in tre giorni riempirà quest'ulti-ma di lagrime lo farà risuscitare e sarà da lui fatta sposa. Per sette anni la principessa viaggia senza sosta fino a quando trova la tomba: in meno di due giorni riempie di lagrime l'anfora, ma vinta dalla stanchezza si addormenta. Ne approfitta una schiava, la quale avendo osser-vato ogni cosa, strappa dal grembo di Zoza l'anfora, e in “ quattro strizzate d'occhi la riempie a ribocco ”Il principe risuscitato la conduce a palazzo e la fa sua sposa. Sveglia-tasi e vista la tomba vuota, Zoza “ stette sul punto di sballare i fagotti dell'anima sua alla dogana della Morte ”. Ma riavutasi si av-via alla città, protetta dalle fate che le hanno donato una noce, una castagna ed una noccio-la fatata: una volta aperte, dalla noce esce un nanetto che canta meravigliosamente, dalla castagna una chioccia con dodici pulcini d'oro, dalla nocciola una bambola che fila oro. Zoza regala ogni cosa alla schiava divenuta regina, ma la bambola infonde in lei un tale desiderio di sentire raccontare fiabe che il re, per accontentarla, chiama dieci vecchie raccon-tatrici, le quali narrano ciascuna una favola al giorno. All'ultimo giorno Zoza si sostitui-sce ad una di esse, narra la propria storia, smaschera la schiava e sposa il principe. Classi 4° A - B

I proverbi del Cunto

che faceva innamorare di sé le persone un giorno si innamorò di un monaco che però ,spinto dalla sua grande fede la respinse. Da quel giorno di lei non si seppe più niente.

In seguito questa zona fu chiamata Torre Angela per una torre che apparteneva ad Angelo o Agnolo di Bu-falo , che passò dopo ad un’ altra famiglia nobile,fino a Romolo Vaselli che la divise in quattro nuclei: Pineta, Torraccio, Arcacci e Torre Nova. Il nome Arcacci deri-va da resti di archi di acquedotto romano distrutto dalle invasioni barbiche.

Torre Nova è il nucleo centrale in cui si trova la par-rocchia di S.Simone e Giuda Taddeo. Il nome Torrac-cio deriva da un rudere di un’ antica torre medievale chiamata il Torraccio. L’ ultimo nucleo si chiama la Pineta perché, in questa zona crescevano molti pini. Torre Angela ci sono scuole di ogni grado: scuola dell’infanzia, primaria, media e, a poca distanza, scuo-le superiori e università.

vostro bene” poi dice che noi siamo come dei figli suoi ed è bello sentire una maestra che dice così. Mi piace quando la maestra mi chiama per consegnare fogli, è bello perché mi faccio qualche giro per le classi: è bello fare l’assistente della maestra. CHIARA LEUZZI Il giorno più bello della mia vita scolastica è stato quando io, Chiara, Alex e Federico sia-mo andati alla scuola RI-REI .Quando abbia-mo fatto la torta ci siamo divertiti molto. Poi abbiamo chiesto se potevamo andare alla stanza delle stimolazioni, siamo anche saliti sul dondolo, sul pallone e sul letto ad acqua . È stato bello aiutare i bambini di RI-REI e vorrei ritornarci di nuovo. ROBERTA DI CHARA Noi alle 8:30 andiamo a scuola , tre volte a settimana facciamo matematica, e due volte

Pagina 4 Il giornalino della Basile

Torre Angela (V C)

dienti e li mescolavamo, la maestra ci ha da-to la pasta che avevamo impastato e con le formine che avevo portato io, abbiamo fatto dei bellissimi biscotti e li abbiamo portati a cuocere e quando erano cotti ce li siamo portati a casa. In quel momento mi divertivo perché non facevamo gli esercizi, ma anche perché fare dei biscotti a scuola con gli amici è bello. I biscotti sono venuti buonissimi! Un altro momento che mi è piaciuto è stato quando siamo andati alla scuola RI-REI: una scuola dove ci sono bambini che non stanno bene. Quando siamo andati a giocare con questi bambini mi sono sentita felice perché aiutare dei bambini che non stanno bene è bello soprattutto se uno gli vuole bene e io gli voglio bene. Non mi piace quando la mae-stra Antonietta ci forza a mangiare tutto velocemente mai lei lo dice per il nostro be-ne. Questa è la frase che dice la maestra Anto-nietta: ”Quello che io faccio per voi è per il

Parrocchia di S. Simone e Giuda Taddeo

Momenti di vita scolastica

italiano, di mattina. Poi a mezzogiorno andiamo a mensa , dopo che ce ne andiamo da mensa facciamo dieci minuti di riposo e dopo facciamo ricreazione quando è finita ricreazione continuiamo a la-vorare fino alle 4:20. A me andare a scuola piace tanto; i miei amici sono ;Alex, Matteo, Mario, Federico, Chiara e anche un po’ Simone perché con loro mi di-verto molto. Il lunedì mattina facciamo ginnastica con la maestra Monica. L e materie che facciamo sono: italiano, sto-ria geografia, matematica, inglese, geome-tria , religione, immagine e studi sociali. GIANLUCA

Momenti di vita scolastica

I miei momenti più belli sono quando ho cono-sciuto tutti i miei amici di classe. Dopo es-serci conosciuti abbiamo fatto tanti giochi insieme, con le costruzioni, le carte ecc… Anche quando andiamo a mensa ci facciamo un sacco di risate anche prendendoci in giro fra di noi. Ma alla fine ci vogliamo bene anche se ci facciamo i dispetti. Le mie maestre sono molto brave anzi bra-vissime e noi vogliamo loro bene . Questa classe non la vorrei finire mai.

Momenti di vita scolastica Per me i momenti più belli sono quelli della ricreazione, perché si gioca e ci divertiamo. Invece i momenti più brutti sono quando la maestra di inglese si arrabbia perché faccia-mo i cattivi . Però il mio momento bellissimo è quando c’è silenzio nella classe.

Momenti di vita scolastica Il giorno che mi è piaciuto di scuola è: quando abbiamo fatto la recita di fine anno 2007. Parlava del riciclaggio io facevo il bambino, Mattia l’allievo, Alex, Tara e Manuel i lavan-dai. Le maestre, quando non sapevamo una frase, ce le dicevano. Quando era quasi finita la re-cita Luca si era stancato.

Momenti di vita scolastica Io racconto il momento quando stavamo in palestra. Noi stavamo in palestra a iniziare il riscaldamento, quando la maestra batteva le mani una volta dovevamo camminare, quando le batteva due volte, dovevamo correre, quando diceva cambio, dovevamo andare dalla parte opposta, e quando ci diceva stop, dove-vamo fermarci. Dopo il riscaldamento abbia-mo giocato a ruba bandiera io speravo di sta-re con il mio amico ALESSIO ma purtroppo lui faceva parte della squadra di Sara e io di quella di Chiara. Io ero il numero sette e sta-vo contro Roberta: la bandiera l’ho presa sempre io. Poi abbiamo giocato a il gioco dei cerchi, l’altra volta sono arrivato secondo, ma questa volta terzultimo perché era rimasto solo un cerchio e c’è arrivata prima Noemi di me. Io, al gioco dei cerchi, avevo scommesso con la maestra 21 figurine che avrebbe vinto Matteo ma purtroppo le ho perse. Questo momento di palestra mi ha molto divertito.

Anno 1 Numero 1 Pagina 5

Momenti di vita scolastica

Il mio giorno più bello di scuola è stato quando Federica ha fatto il compleanno. Ha portato le ciambelle, al cioccolato, le patati-ne, la coca-cola e l’ aranciata. Quel giorno è stato il più bello di tutti i compleanni. Abbiamo giocato a carte e A B C e poi a scacchi con la mia amica di scuola. Oltre a lei giocavamo anche con: Gianluca, Alex e Chiara. Con loro mi diverto molto perché sono i miei migliori amici.

Momenti di vita scolastica

I mie momenti di vita scolastica sono quando la mattina mi alzo per an-dare a scuola. La mattina incominciamo a lavorare dopo alle 10 facciamo ricreazione. Poi ci mettiamo di nuovo a lavorare poi dopo un po’ viene la maestra d’ Ita-liano. Ci laviamo le mani e an-diamo a mensa dove io non mangio quasi niente perché il cibo non mi pia-ce. Poi quando torno dalla mensa per andare in clas-se prima ci riposiamo un

po’ e poi facciamo la ricreazione. Lavoriamo poi alle 4 ci prepariamo per usci-re. A me piace andare a scuola perché impa-ro tante cose. Per me la scuola è un divertimento Giulio Mirsello

Momenti di vita scolastica Ci sono vari momenti belli nella vita scolastica ma, anche quelli difficili.

Nella classe mi trovo bene con tutti, ma vado più d’accordo con le mie amiche Sara e Gior-gia.

Sara l’ho conosciuta sei anni fa, siamo andate insieme anche all’asilo, siamo state sempre a-miche e non abbiamo mai litigato, lei ha un bel carattere , alcune volte a ricreazione gioca con me, per esempio a dama o leggiamo il libro di lettura.

Giorgia è una bambina molto intelligente, sim-patica , gioca anche lei con me.

Il momento difficile della vita scolastica è quando ho litigato con Giulia.

Gli altri momenti belli sono quelli quando si va in gita e siamo tutti uni-ti,per esempio quando siamo an-dati a vedere “Roma Antica” e le maestre Antoniet-ta e Monica ci han-no spiegato tante cose.

È bello anche fare lavori di gruppo , perché si lavora bene con i compagni ci si scambiano le idee.

Ultimamente mi è piaciuto moltissimo stare con i bambini della scuola “Ri-Rei” , perché lo-ro anno bisogno di noi e anche noi di loro , an-che perché io non ero stata mai, con bambini che hanno qualche problema.

Pagina 6 Il giornalino della Basile

mo aiutare Maria

Il mio compagno di banco è Alex che mi sta simpatico e con lui gioco molto.

Io della mia classe sono contenta e mi di-spiace se qualcuno viene bocciato perché con loro ci passo dei momenti scolastici belli. Io con Alex e Chiara faccio un gioco durante la lezione, sarebbe che se ci manca una cosa ce la prestiamo tra di noi e la pa-ghiamo con soldi finti che ha portato Alex.

Momenti di vita scolastica

I miei momenti di vita scolastica più belli sono quando sto con i miei amici di classe e quando facciamo un esercizio, quando la maestra ci dà un dettato o quando a ricreazione giochia-mo. Io a ricreazione gioco a uno con Giorgio, Roberta, Chiara e Matias ma dal 21 aprile gio-co alle carte del mulino con Giorgia .

Quando proponiamo la recita tutti insieme, io sto nella famiglia dei gialli insieme a Giorgia, Matteo e Maria; io Giorgia e Matteo dobbia-

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Desiderio di pace LA PACE La pace è come il grano che da felicità all’uomo è come un sentimento d’amore tra un ragazzo e una ragazza anzi è molto di più! La pace è come la felicità che sta nel cuore d’ogni persona se quella persona avrà voglia di usarla anche il più piccolo pensiero nasconderà un gran sentimento di pace. (Martina Censoni VE) LA PACE L’uomo nel dolore Non smette di sperare nella pa-ce. La pace è pura Fragile Preziosa Come un grappolo d’uva

Credo nella pace Amo Spero M’incantate Olivi verdi Freschi boccioli puri La guerra non è un gioco Possiamo spegnerla con l’amore Nel mio cuore c’è Felicità Speranza (Encalada Valeria VE) La Pace La pace è l’uva perché è una nuova vita. E’ la felicità che fa sorridere l’uomo. E’

la luce perché illumina gli spazi bui della guerra. (Alessandro Comastri) LA PACE La pace è come un giorno di primavera con campi fioriti. La guerra è come la stagione invernale che tutto dorme e nessuno si sveglia. La pace è tranquillità, sereni-tà in tutte le cose, è buon umore per tutti. La guerra è nervosa agitata e senza pensieri. Nella guerra non c’è cibo, c’è solo odio per tutti. Nella pace ci sono frutti frutti maturi e belle giornate.

La pace è luce immensa sen-za fine come il sole. La guerra è come una notte senza luna. (Francesco Scafati VE) IO PACE Io Pace verrò sulla Terra. Cadrò felice senza far rumore mi appoggerò con molta delicatezza sugli uomini. Io Pace ti seguirò come un’ombra ovunque andrai uomo. Come grano ti nutrirò come vino ti rallegrerò! (Giulia Di Claudio) VE PACE Pace Silenzio profondo dei sassi Oro splendente del grano Pace. Un giorno sboccerà in tutti noi La natura sboccerà Pace, amore Che nel fondo di ogni uomo

sboccerà. (Alex Puscas VE) LA PACE La pace è luce arcobaleno una promessa di speranza un fiore che sboccia un chicco d’uva. La pace l’uomo cerca con ansia coltivando viti, ulivi dove le loro foglie sono leggere come goccia di rugiada che cade con un suono legge-ro su Madre Terra. (Naticchioni Leonardo VE)

Io voglio la pace Io voglio che tutta la gente non faccia la guerra per la fede e per la politica. Io voglio che tutta la gente rispetti la natura e non la distrugga. Io voglio che tutta la gente non faccia la guerra che scopra la ricchezza nella freschezza dei monti e dei mari. (Mazhar Mohamed Ismael VE) La Pace…. Mi piace la pace, la pace mi piace

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Desiderio di pace

Mondo Le guerre son brutte, terribili tutte. Voglio un mondo di bontà, per esprimere la mia felicità. Per vedere la gioia nel cuore delle persone perché anche nel posto più profondo dell’Universo c’è l’Amore. Voglio un mondo a forma di cuore, che sia pieno d’Amore, un cuore che non smetterà mai di battere, se l’uomo capirà l’importanza della fraternità e infine quando tutto questo succederà la Pace sulla terra scoppierà. La pace è come un sorriso, che arriva e poi rimane impresso sul nostro viso

nel profondo del nostro cuo-re. (Mihaela Darlan Irina VE)

La Pace La Pace è come la neve.

Io desidero che ricopra tut-to il ma non lo può fare i raggi lo impediscono. L’uomo vuole conquistare solo la guerra senza rendersi cono dei beni che… offre la Terra. Vorrei che ogni uomo apra il suo cuore offra più amore rispetti di più il mondo la vita che a lui si offre. Anche la cosa più insignifi-cante per chi soffre è molto impor-

tante ed è una cosa che forse mai avrà se l’uomo di far la guerra. non la smetterà. La pace, nemica della guerra è la luce che non so se mai verrà sulla terra ma so che se ogni uomo vuole la troverà sempre nel suo cuore. (Daniela Roxana Moveleanu VE) La pace per i bambini I bambini di prima mattina sorridono. Saltano sui letti dei genitori dicono: “Buongiorno” con il sorriso sulle labbra. I genitori rispondono: “Buongiorno pure a voi!” con lo sguardo di ghiro appena sveglio. I bambini raccontano cosa hanno sognato e felici i genitori saranno nell’ascoltarli. I bambini diranno: ” Dobbiamo mangiare poi dobbiamo andare a scuo-la”. Questa semplicità di vita è

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felicità. (Emanuela Nwoneri VE) La pace verrà sulla terra La pace verrà sulla terra, felici noi saremo felici noi salteremo così più nessuno porterà l’odio. L’odio è brutto con il colore rosso vedrai le fiamme come un cuore rotto. La felicità è il sole che brilla sulla terra

Sarà tutto bello senza l’odio solo con l’amore vivremo feli-ci. E quel giorno l’uomo SORRI-DERA’. (Emanuela Nwoneri VE) La pace Al sorgere del sole gli uccelli cinguettano invece al tramonto no. Spero qualunque sia il colore della pelle,sia liberato dalla fame. La prima da mettere in men-te è la pace come degli alberi in un giar-dino..!! (Aymane Himafi VE) La pace Quant’è bella la Pace è bella come un bocciolo d’oliva,

che viene portato da una colomba. Ed è bella come il contadino, stanco, che beve il vino col pane. Ed è bello come l’Arcobaleno uguale alle ali di una farfalla che vola libera come la pace senza che ci sia la guerra! (Leonardo Viliman Gabriel VE)

La pace La pace verrà sulla terra E tutti i bambini saranno contenti Giocheranno insieme come dei boccioli, non ci sarà più il razzismo tutti gli uomini saranno liberi di fare che il cuore ricolmo di pace quello dice loro . Tutti gli uomini andranno d‘accordo! Le guerre finiranno Non ci saranno più Nessuno avrà il diritto di uc-cidere I barboni non vagabonderan-no più Sulle strade del mondo Alla fine verrà quel mondo della pace. (Giorgio V E)

Pagina 10 Il giornalino della Basile

“La storia del re Ulisse” è un libro che rac-conta le avventure di un re di nome Ulisse, che lasciò la sua terra e la sua famiglia per andare in guerra. Quest’uomo, prima di ri-tornare in patria, dove l’attendeva una brutta sorpresa, ha dovuto superare, con i suoi compagni di viaggio, moltissimi pericoli con l’aiuto della sua intelligenza e degli dei. Vi consigliamo di leggere questo libro per-chè è molto bello, é pieno di avventure in-teressanti e di personaggi fantastici. Que-sto testo è piaciuto a tanti bambini della nostra classe.

Le vacanze di Nicola

“Le vacanze di Nicola” è un libro umoristi-co. Racconta la storia di un bambino che trascorre le vacanze con i suoi genitori. In questo lungo viaggio conosce tanti ra-gazzi e gli accadono cose bizzarre. Nicola non era entusiasta delle sue vacanze per-ché immaginava che sarebbero state noio-se invece si sono rivelata divertentissime. Noi consigliamo questo libro a tutti perché è adatto a bambini di tutte le età, è diver-tente e pieno di avventure.

EMANUELE e FEDERICO.

classici e anche di paura. Noi ogni due mesi circa, sce-gliamo un libro che possiamo portare a casa e leggere nel tempo libero. Alla fine del tempo stabilito riportiamo i testi a scuola, raccontia-mo ai nostri compagni la trama del racconto e esprimiamo il nostro giudizio sul libro letto. (ANNARITA)

Le avventure di Po-konaso

Le avventure di Poko-naso sono una collana di libri che raccontano le avventure di un bambino di nome Poko-naso che viveva nell’era di Neandertal. Consigliamo questo li-bro perché è umoristi-co, è scritto in modo

semplice, è facile da comprendere ed ha an-che qualche illustrazione che aiuta ad immagi-nare personaggi e luoghi. ELENA E FEDERICA B

Il libro di Odisseo

Anno 1 Numero 1

La biblioteca della IV E

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‘Zanna Bianca .Zanna bianca è un libro che racconta la storia di un ra-gazzo che trova un lupo a cui dà il nome di Zanna Bianca. I due personaggi diventano a-mici inseparabili e vivono in-sieme numerose avventure, alcune delle quali molto peri-colose, .Noi vi consigliamo di leggere questo libro perché è affa-scinante, le avventure sono interessanti, piene di sospen-ce e vi invitiamo anche a ve-dere il film. (ANTONY E ALESSIO G)

Il Mago di Oz Il Mago di Oz è un libro clas-sico che racconta delle av-venture di una bambina di nome Dorothy che, a causa ad un ciclone, si ritrova in un

mondo in cantato. Per torna-re a casa deve chiedere aiu-to al Mago di Oz che vive nella città di Smeraldo. Du-rante il viaggio incontra vari personaggi: il leone codardo, l’ uomo di latta senza cuore e lo Spaventapasseri senza cervello che l’aiuteranno a superare tante situazioni difficili. A noi il libro è piaciuto mol-tissimo perché è avventuroso ed ha un bel finale. Dopo la lettura vi consigliamo di ve-dere anche il film. (VALENTINA,ANNARITA E

ALICE)

Mistero sull’ Orient Express Questo libro è un romanzo di avventura. Racconta il viaggio di dieci ragazzi e di Martine,la loro accompagnatrice,sull’ Orient Express. Sul treno c’è anche un inve-stigatore che si accorge che a bordo del treno c’è stato un furto e, con l’aiuto dei ragazzi, smaschera il la-dro. Il racconto si conclude con il matrimonio di Martine

e l’investigatore. Questo libro d’avventura ci è piaciuto tanto perché i pro-tagonisti sono dei bambini come noi che hanno il corag-gio degli adulti. CHIARA e SERENA

Il principe felice “Il principe felice” è un libro classico , ed è stato scritto da Oscar Wilde. Questo principe era una statua e un merlo gli rubò i rubini che aveva al posto degli occhi . Quando l’uccello riuscì nella sua impresa il principe di-ventò cieco. Il racconto ha un tragico finale. Consigliamo di leggere questo libro per-ché anche se la storia è tri-ste, è molto commuovente può essere letto da ogni bambino perché non ci sono cose difficili da capire. (REBECCA e FRANCESO).

Pagina 12 Il giornalino della Basile

Anno 1 Numero 1 Pagina 13

Le avventure di Gian Burrasca (II C e D)

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ORIZZONTALI 1- Il nome del narratore che ha dato il titolo alla nostra scuola (138° Circ.)

12-Il paese del principe di “Lo Cunto de li Cunti” 13- Nome di un serpente

15- E’ percorsa dalle automobili 16- Le usano i rapaci per volare

17- Così venivano chiamati i primi uomini 19- Esclamazione del torero

20- Tavola di legno in inglese 22- Il primo numero dispari dopo l’1

23- Acrostico di questa breve poesia Ricorda che rispettare e

Amare Ogni bambino

Leva dal cuoricino Ogni cattivo pensierino

25- La sorella della mamma 27- Ultima sillaba di CASETTA

28- Sinonimo di russare 32- Ciò che compie il soggetto

33- Preposizione semplice 36- Orient-Express

37- Quarta nota musicale 38- Sigla di Roma

39- La seconda persona singolare del verbo FARE al modo indicativo tempo presente

VERTICALI 2- E’ circondata dal mare 3- Targa automobilistica di Macerata 4- Il cognome del narratore che ha dato il nome alla nostra scuola 5- La prima, la terza e la sesta lettera della parola APPUNTI 6- Segno zodiacale tra l’Ariete e i Gemelli 7- Nome dell’Azienda dei trasporti pubblici di Roma 8- Serve per disinfettare le ferite 9- Tirare fuori dalla tana 10- La prima sillaba di TONO 11- Breve episodio curioso e divertente 13- Le prime due lettere dell’alfabeto al contrario 14- Preposizione articolata 18- Si ha quando ci si arrabbia 19- Crea oggetti d’oro 21- Prima nota musicale 22- Si usano per mettere l’uva durante la vendemmia 24- Articolo determinativo di “sorella” 26- Prima coniugazione 28- Nome di un cantante 29- Sillaba iniziale di ANCORA 30- Reggio Calabria sulle automobili 31- Segno della moltiplicazione 34- Le prime due lettere di OFFESO 35- Napoli sigla automobilistica

Cruciverba (IV a e B)

Pagina 14 Il giornalino della Basile

L’ è grande forza 12

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REBUS (1,5,1,3,6,5)

BARZELLETTE (IV E) Il leone

Un gruppo di cacciatori va in una foresta con il capitano Cilecca. Ad un certo punto arriva un leone e i cacciatori spaventati si arrampi-cano sugli alberi. Un cacciatore chiama il ca-pitano dicendo:<<Cilecca!>> e il capitano: <<No, ci mangia!>>. (Serena)

I tre matti nel manicomio

Ci sono tre matti che sono usciti dal manico-mio vanno in hotel , e chiedono se c’ è una stanza. Il proletario risponde che c’ è però sta al novantesimo piano uno suggerisce di prendere l’ascensore, ma era rotto. loro sal-gono le scale e ci arrivano. Uno dei tre comin-cia a ridere un atro chiede perché stava ri-dendo e lui dice che si erano scordati le chia-vi giù (Cristiano e Andrea)

Il gatto Il gatto va da-vanti a un gior-nalaio che gli chiede :” Perchè stai qui ?” Il gatto rispon-de:”Sai, sto a-spettando topo-lino”.(Elena)

Totti

Ci sono Totti e Beckam alla coppa Italia Roma Real Madrid e Beckam dice a Totti :<<Ciao Totti come va il tuo tim >> e Totti rispon-de :<<Ma che tim io mi trovo meglio con Om-nitel. (FRANCESCO)

Anno 1 Numero 1 Pagina 15

spinto ad essere educati e grazie ai loro lunghi discorsi ma anche ai nostri tre campi scuola. Sempre grazie alle nostre care maestre abbiamo imparato ad essere uniti e formare un gruppo classe(senza divisione fra maschi e femmine). In questa periodo siamo tutti tristi e nello stesso tempo felici: tristi perché lascere-mo fra pochi mesi i nostri compagni e le nostre mae-stre, felici perché andremo

Siamo arrivati alla fine La scuola primaria è stata la base dei nostri studi. In questi cinque anni abbiamo provato molte emozioni: rab-bia, causata da alcuni litigi, amore perché ci vogliamo be-ne nonostante tutto, la feli-cità. In questi cinque anni abbiamo anche imparato ad essere au-tonomi maturi e responsabi-li,soprattutto grazie alle no-stre maestre che ci hanno

alle medie e conosceremo al-tri compagni e i professori. La maggior parte della classe ha paura di andare alle me-die, ha paura di un percorso di studio più difficile. Spe-riamo di non trovare grandi difficoltà. Il nostro gruppo classe è stata fortunato per-ché abbiamo avuto sempre le stesse maestre. Le ringra-ziamo per essere state pre-senti anche in difficili circo-stanze. (V C)

L’amore Un signore era innamorato di una signora e ogni giorno con la sua chitarra cantava :<<Non faccio colazione perché penso a te , non pran-zo perché penso a te , non ceno perché penso a te , non dormo perché ho una fame terribile. (CRISTINA)

Punizioni Alessandro dice alla maestra :<<Si può puni-re un bambino che non ha fatto niente?>> <<Certo che no >> risponde la maestra. Ales-sandro dice :<< Beh! Allora non ho fatto i compiti!>> (ALESSANDRO)

Hanno collaborato a questo giornalino i bambini e gli insegnanti delle classi 2a C, 2a D, 3a C, 4a A, 4a B, 4a E, 5a C, 5a E - Responsabile del progetto e dell’impaginazione Giacomo Lo Torto

Pagina 16 Il giornalino della Basile