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Scuola Secondaria di Primo Grado “Mons. Corvino” Siano PROGETTO “AREA A RISCHIO” Diario di bordo Classe I B Anno Scolastico 2008/2009

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Scuola Secondaria di Primo Grado“Mons. Corvino”

Siano

PROGETTO

“AREA A RISCHIO

”Diario di bordo

Classe I B

Anno Scolastico 2008/2009

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- Sviluppo del progetto -(sintesi)

• Motivazione: Maturare il senso di appartenenza sociale e culturale Costruire un contesto favorevole di apprendimento significativo e personalizzato

• Finalità generali e obiettivi principali:• Osservazione, ricerche e descrizione del territorio• Ricerche su: storia, tradizioni, cerimonie, musiche, usi e costumi locali.• Conoscere il proprio territorio, scoprire il valore sociale ed estetico dei beni paesaggistici e

culturali• Riconoscere la validità della cultura territoriale• Migliorare le capacità descrittive• Saper comunicare• Saper cooperare e lavorare in gruppo a una ricerca e nelle attività.

• Ambiti coinvolti: • Scientifico, storico, musicale.

• Articolazione:• Realizzazione di cartelloni, testi e canzoni. Monitoraggio attività (questionario). Escursioni

guidate. Presentazione finale dei prodotti realizzati.

Progetto

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Le tematiche

Ricerca Storico - Musicale

Percoca sianeseCiliegia

VitePomodoro

Progetto

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Secondo le notizie storiche che abbiamo raccolto, Siano è situato in una valle dell’Agro nocerino sarnese. La vallata è nota come “Valle dell’Orco”, nome da origini antiche, molto probabilmente legato alle condizioni climatiche. La nascita di Siano risale a più di 3000 anni fa (età del bronzo), quando, popoli provenienti dall’Asia Minore, si insediarono nella valle sianese, portando nuove coltivazioni. Altri abitanti si stabilirono nelle zone più alte dedicandosi alla pastorizia. Nel I – II sec.d.C. Siano fu colonia romana. Il territorio urbano, è circondato da tre monti principali: Porche, Iulio e Bosco Borbone/Torre del Gatto. Il clima è mite, le estati sono calde e secche e le piogge prevalentemente invernali. Esso è favorevole alle coltivazioni di ortaggi, agrumi, ciliegi, viti, allori e lecci e i boschi circostanti favoriscono la crescita spontanea di castagne, funghi e more. Il vitigno più diffuso e caratteristico è il “Piedirosso”, detto in dialetto “Pier ’e palummo”. Siano è la “città delle ciliegie” e della “percoca” . Il patrono è San Rocco.

Siano

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La I B a “caccia di notizie” per le strade di Siano

Uscita sul territorio

Giovedì 30 marzo 2009 siamo andati

per le strade di Siano, con

insegnanti e genitori, a caccia di notizie.

Progetto

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MONUMENTO AI CADUTI IN GUERRA

È situato nella villa comunale che costeggia via D’Andrea e vuole ricordare i caduti delle guerre 1915/18 e 1940/45. Il monumento è molto alto, ci sono cinque scalini, è presente una lapide di marmo con incisi i nomi dei sianesi che hanno dato la vita per la Patria e, in cima, è raffigurata una statua di colore scuro. Ai lati di questo monumento c’è un giardino con tanti alberi.

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LA CHIESA DI SAN ROCCO E SAN SEBASTIANO

Si tratta di un edificio costruito fra il 1776 e il 1785, si

affaccia in piazza San Rocco ed è nato come congrega. La

facciata è a due ordini con paraste, il campanile è del secolo scorso. La pianta è a croce latina, lunga quaranta

metri, ampia diciassette (nove metri nella navata),

mentre la cupola è di diciotto metri, il transetto poggia su un’ antica cripta ossario. ”.

Essa è nota anche come "Chiesa Madre" e fu costruita al centro della cittadina sul

sito della preesistente cappella dei due santi. Il 12

gennaio 1936 fu dotata di un magnifico organo la cui cassa

armonica contiene 2000 canne.

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Chiesa S. Maria delle GraziePresente a partire dal 1309.

Chiesa parrocchiale di Siano, fino al 1840.Ancora oggi la parrocchia della città porta il suo nome. Nel ‘700, iniziò ad essere sostituita dalla

Chiesa Madre

Statua in memoria della frana del 1998

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Monumenti artistici

Portale del “700 in via Casa Leo

Edicola votiva maiolicata

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Tradizioni musicali

Siano, nel corso della sua storia, ha avuto grande interesse anche per la musica. Fotografie e racconti dei

nostri nonni hannoportato a noi molte testimonianze dimusiche, soprattutto, popolari e folk,

realizzate con semplici strumenti (nacchere, tammorre, putipù,

triccaballacche, mandolino, ecc.) e con testi che parlano delle

abitudini, degli stati d’animo, delle attività

svolte e dei tanti viaggi che consentivano a molti sianesi di tentare la fortuna in

America.

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Chesta matina

Chesta matina me sono alzata,chesta matina me sono alzata

me sono alzata pè lavorà.

Me so infilata e scarpette noveme so infilata e scarpette bbonepecchè o’ padron mi aspetta già.

Me so affacciata alla finestra,me so affacciata alla finestra,alla finestra non c’era il sole.

Ho lavorato senza la luna,ho lavorato senza la luna,se la fortuna mi aiuterà.

Me sono acciso a lavorare,me sono acciso a lavorare,

devo solo riposare.

Me sono acciso a lavorare,me sono acciso a lavorare,a lavorare alla cunservà.

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Il pescoProgetto

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La percoca sianeseLa percoca giallona

di Siano è una varietà molto

particolare, il frutto, prodotto dal pesco (Prunus Persica), è commestibile.

DescrizioneLa percoca di Siano

presenta un frutto di media pezzatura , di forma rotonda,con epidermide gialla e sovracolore rosa, polpa giallo chiaro, molto consistente e di ottimo sapore.

StoriaIl pesco è un albero

originario della Cina,dove è considerato simbolo di immortalità, ed i cui ifiori sono stati celebrati da poeti, pittori e cantanti.

Malattie Il pesco soffre facilmente le

avversità di natura biologica.

I parassiti animali più importanti sono senz’altro gli insetti :

fra i più frequenti ricorrono specie di afidi, di coccinelle alcuni lepidotteri, come la tignola delle gemme e dei frutti, la tignola orientale e il rodilegno, rosso cosus e un dittero: la mosca mediterranea della frutta.

ColtivazioneLa coltivazione del pesco,di solito, viene attuata

partendo da piante innestate di un anno

di età acquistate presso i vivaisti .

Tuttavia è possibile riprodurre questa pianta attraverso il seme anche se la qualità dei frutti sarà piuttosto

imprevedibile.FruttiLe pesche sono carnose,Succose e zuccherine,con

una polpa dolcissima e profumata, bianca, gialla o rossa, una buccia sottile vellutata, o liscia, che va dal colore giallo al rosso-carminio al salmone e con un nocciolo duro.

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LA CILIEGIA

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Le ciliegie di Siano. La ciliegia tipica di Siano è la “SCIAZZA” (epoca di fioritura intorno a fine marzo – inizio aprile, epoca di maturazione: maggio – giugno; frutto con pezzatura

media, colore nero perlato, brillante, polpa spessa e croccante, sapore agro – dolce.

“PAGLIACCIA” o “PALLACCIA” o “PAZZACCIA” o “PALLACCIO” presente sia a Siano che negli altri comuni dell’Irno (albero con aspetto assurgente, elevata vigoria, elevata produttività dopo una fase di accrescimento poco produttiva fino a circa il decimo anno; epoca di fioritura intorno alla seconda decade di aprile, epoca di maturazione intorno alla prima decade di giugno; frutto con pezzatura grande, colore rosso porpora, a maturità scuro pur mantenendo una venatura rossa; polpa molto consistente, sapore agro-dolce, tendente all’acidulo). Altre cultivar sono:

“PALERMITANA SAN GIORGIO”, “IMPERIALE”, “MARIA LUISA”.

Le ciliegie sono il frutto di un albero della famiglia delle Rosacee, la stessa delle rose. Esitono due specie di alberi, il Prunus avium, o ciliegio dolce, e il

Prunus cerasus, o ciliegio acido.

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La vite

L’uva Piedirosso detta anche “Pèr ‘e palummo” viene coltivata, maggiormente nella provincia di Napoli, ma è presente anche nelle tipiche coltivazioni di Siano. Il suo nome è dovuto al colore rosso che assume il “raspo” alla fine dell’estate, quando l’uva completa la maturazione.

Il vino

Le due specie di vite più importanti per la produzione di uva sono :La Vitis vinifera originaria dell’Europa, la Vitis labrusca originaria dell’america del nord.

La Vitis labrusca, essendo immune dalla fillossera, che aggrediscele radici della Vitis vinifera, viene utilizzata come porta-innesto per la vita europea. L’ Italia è il primo produttore al mondo di uva da tavola: italia, vittoria, regina, per le uve bianche red globe e rosada per le uve rosse.

l’uva è il frutto della vite. Si presenta sotto forma di grappolo, composto da un raspo da numerosi acini. L’acino è a sua

volta costituito dalla buccia, dalla polpa e dai semi. L’uva viene utilizzata soprattutto per la produzione del vino e si parla, in questo caso, di uva da vino

Una volta pigiata, l’uva viene fatta fermentare in un tino per 5-6 giorni.

In questo periodo, lo zucchero diventa alcool etilico. Il liquido prodotto è il vino. Le ricerche scientifiche hanno

evidenziato che l’ assunzione di vinorosso comporti una migliore stabilità del plasma cioè

aggressione piastrinica. Un’altra proprietà molto interessante viene

attribuita all‘estratto deiSemi d’uva è l’effetto antimutageno .

I mutageni sono in grado di assumere un ruolo importante in alcune

malattie croniche degenerative come quelli presenti in certi tipi di tumore. Molto gustosa è la percoca immersa nel

vino.

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Il pomodoro

Fin dagli inizi del 1900 nell’Agro Nocerino-Sarnese erano attive

moltissime industrie di trasformazione dei prodotti alimentari. Molti dei nostri nonni, soprattutto d’estate,

uscivano ben presto al mattino per recarsi, chi nei campi e chi nelle fabbriche

sparse sul territorio circostante Siano, per

dedicarsi alla coltivazione o alla lavorazione e il

confezionamento dei prodotti della “terra”. I nostri nonni

lavoravano dall’alba al tramonto per pochi soldi.

Ancora oggi, alcuni sianesi, escono di buon’ora per

lavorare nei campi e nelle serre della “Piana del Sele”

Le famiglie raccontano….

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Il pomodoro

Il pomodoro è una pianta erbacea introdotta in Europa a seguito delle conquiste spagnole delle Americhe. In un primo momento fu considerata una pianta ornamentale e, per molto tempo, poiché era ritenuta tossica, non fu usata a scopo alimentare. In Italia il pomodoro fu introdotto all’inizio del 1500. I primi pomodori arrivati in Italia erano di colore giallo, successivamente, si affermò la varietà rossa. L’uso a scopo alimentare si diffuse Italia, soprattutto, a Napoli e in tutta la Campania, alla fine del “500.

In cucina: nel “500 il pomodoro veniva consumato, con sale e pepe, crudo o fritto nell’olio. Intorno alla metà del “700, quando era diffuso in gran parte dell’Europa, era molto ricercato in Inghilterra, per la preparazione delle minestre. Un ottimo sugo veniva ottenuto bollendo per mezz’ora, in poca acqua, bacche mature che venivano poi passate al setaccio per eliminare le bucce e i semi. All’inizio dell”800 il pomodoro entrò come ingrediente base nella cucina europea.

(Solanum Lycopersicon)

Composizione chimica: Acqua (fino al 93%), zuccheri (glucosio e fruttosio), acidi, amminoacidi e proteine, elementi minerali, Sali e altre sostanze. Fra le vitamine contenute nel pomodoro, la C (detto acido ascorbico), è quella maggiormente presente ma non è trascurabile nemmeno il contenuto di vitamina A.

Consigli: è bene non mangiare il pomodoro ancora verde perché questo colore indica presenza di “solanina” che può renderlo tossico. Tossiche sono anche le foglie e il fusto.

Origini: è originario dell’area comprendente le isole Galapagos (Ecuador) fino al Cile settentrionale.

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Da pianta ornamentale a ingrediente base della cucina

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Tradizionied eventi

Festa della ciliegia, giugno Sagra della trippa e suffritt’, primi di agosto. Sagra della percoca nel vino e della braciola

di capra Festa di San Rocco con caratteristici fuochi

d’artificio, agosto Sagra della pasta e fagioli e della carne di

maiale . Motoraduno per il santuario di

Montevergine. Sagra della pizza fritta e mallone con le

patate. Giornata della Solidarietà “- Raduno

Regionale delle Misericordie d’Italia”. Mostra del libro. Fiera del design e della creatività artigiana. Festa dell’albero.

Braciola di capraPizza fritta e mallone.

Migliaccio.‘A farenata.

“Fantasilandia” – Premio Letteratura dell’ Infanzia (maggio).

Torneo di calcio “Valle dell’ Orco”“Si tiene in aprile e vi gareggiano allievi di

squadre della categoria professionisti”Strasiano”, giugno; gara podistica

interregionale.PERSONALITA’ LEGATE A SIANOSabato Maria Corvino, presbitero.

Amministrazione comunale.Sindaco: Sabato Tenore

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Conclusioni Gli Alunni della classe I B

A conclusione del Progetto “Area a Rischio”, pensiamo che questa

avventura ci ha consentito di socializzare lavorando piacevolmente in

gruppo. Gli insegnanti del corso ci hanno dato ampia libertà di espressione

facendoci utilizzare: ricerche scritte, laboratorio musicale, realizzazione di

cartelloni, il computer per la rappresentazione in “Power Point” delle varie

fasi che ci hanno consentito di condurre il progetto. Nel corso delle ricerche

abbiamo conosciuto molte notizie, per noi nuove, sul territorio di Siano, che

abbiamo scoperto ricco di storia e tradizioni. Trascorrere tante ore con i

professori Corvino e Vicinanza è stato divertente perché hanno avuto la

pazienza di farci lavorare da protagonisti. E’ stata un’esperienza fantastica

e speriamo di ripeterla. Un saluto dalla mitica I B.

FFINE DEL VIAGGIO

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