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Ufficio XVI - Ambito territoriale per la provincia di Reggio Emilia Ufficio Educazione Fisica e Sportiva Prof. Paolo Seclì Scuola secondaria di primo grado: Educazione fisica

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Ufficio XVI - Ambito territoriale per la provincia di Reggio EmiliaUfficio Educazione Fisica e Sportiva

Prof. Paolo Seclì

Scuola secondaria di primo grado:

Educazione fisica

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CRONISTORIA DELLA DISCIPLINA

DAL 1979 AD OGGI PIÙ VOLTE NELLA SCUOLA SECONDARIA 1° GRADO ALLA DISCIPLINA È

STATA CAMBIATA LA DENOMINAZINE

EDUCAZIONE

FISICA

CORPO MOVIMENTO SPORT (2)

SCIENZE MOTORIE E

SPORTIVE (1)

EDUCAZIONE FISICA (3)

1979 2004 2007 2012

(1) Min. Moratti(2) Min. Fioroni(3) Min. Profumo

Paolo Seclì

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«La nostra disciplina torna ad assumere la denominazione di Educazione Fisica , termine altamente dibattuto e contrastato nel nostro paese ma definizione prevalente nell’Unione europea. [...]

Si potrebbe pensare a un ritorno al passato, a quello storico conflitto tra psicomotricità e educazione fisica tradizionale d’impronta meccanicistica che ha alimentato, per anni, il dibattito tra esperti in materia e docenti di ogni ordine e grado.

LA DENOMINAZIONE «EDUCAZIONE FISICA»

Non è così. [...]

In essa convergono sia il concetto di attività motoria sia quello di attività sportiva con tutte le possibili componenti in esse presenti (attività espressiva, mimo, danza, ecc.), superando i preconcetti che nei programmi per la scuola elementare del 1985 determinarono l’introduzione dell’Educazione motoria per discostarsi dalla vetusta educazione ginnico-addestrativa» .

Cfr. Seclì P. et al., “Chiamatela Educazione fisica ”, Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 – Numero monografico s ulle Indicazioni 2012, pp. 81-85. Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.

Paolo Seclì

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«Il consenso sta nel significato che ha per noi insegnanti di EF questa dicitura, che assegna alla disciplina l’orientamento pedagogico di educazione globale della persona, in tutte le aree della sua personalità (cognitiva, affettivo- emotiva, socio-relazionale).

Parliamo di educazione attraverso il corpo e il movimento secondo un paradigma in cui si evidenziano due direttrici fondamentali:

• educazione del corpo e del movimento , tesa a sviluppare competenze motorie e sportive, come ambito specifico e caratterizzante la disciplina stessa;

LA DENOMINAZIONE «EDUCAZIONE FISICA»

e sportive, come ambito specifico e caratterizzante la disciplina stessa;

• educazione al corpo e al movimento , tesa a coltivare sani stili comportamentali e di vita, come ambito preventivo e salutistico».

EF: definizione più utilizzata o maggiormente condivi sa dalla letteratura

internazionale, non solo europea: Physical Education ( anglofoni),

Éducation Physique (francofoni), Educación Fisica (isp anici)

Cfr. Seclì P. et al, “Chiamatela Educazione fisica” , Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 – Numero monografico s ulle Indicazioni 2012, pp. 81-85. Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.

Paolo Seclì

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Educazione fisica (1)

Nel primo ciclo l’educazione fisica promuove la cono scenza di sé e delle proprie potenzialità nella costante relazione con l’a mbiente, gli altri, gli oggetti.

Contribuisce, inoltre, alla formazione della persona lità dell’alunno attraverso la conoscenza e la consapevolezza della pro pria identità corporea, nonché del continuo bisogno di movimento come cura costante della propria persona e del proprio benessere.

Primo ciclo d’istruzione

della propria persona e del proprio benessere.

In particolare, lo «stare bene con se stessi» richi ama l’esigenza che il curricolo dell’educazione al movimento preveda esper ienze tese a consolidare stili di vita corretti e salutari , come presupposto di una cultura personale che valorizzi le esperienze motorie e sportive, anche extrascolastiche, come prevenzione di ipocinesia, sovrappeso e cattive abitudini alimentari , involuzione delle capacità motorie, precoce abbandono della pratica sportiva e utilizzo di sostanze che inducono dipendenza.

(p. 76 API)Paolo Seclì

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Primo ciclo d’istruzione

Le attività motorie e sportive forniscono agli alun ni le occasioni per riflettere sui cambiamenti del proprio corpo, per a ccettarli e viverli serenamente come espressione della crescita e del processo di maturazione di ogni persona; offrono altresì occasio ni per riflettere sulle valenze che l’immagine di sé assume nel confronto col gruppo dei pari.

Educazione fisica (2)

L’educazione motoria è quindi l’occasione per promuo vere esperienze cognitive, sociali, culturali e affettive.[…]

(p. 76 API)

La conquista di abilità motorie e la possibilità di sperimentare il successo delle proprie azioni sono fonte di gratific azione che incentivano l’autostima dell’alunno e l’ampliamento progressivo della sua esperienza, arricchendola di stimoli sempre nuov i.

Paolo Seclì

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L’attività motoria e sportiva, soprattutto nelle oc casioni in cui fa sperimentare la vittoria o la sconfitta , contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni .

Attraverso la dimensione motoria l’alunno è facilit ato nell’espressione di istanze comunicative e disagi di varia natura che non sempre riesce a

Primo ciclo d’istruzione

Educazione fisica (3)

di istanze comunicative e disagi di varia natura che non sempre riesce a comunicare con il linguaggio verbale.

L’attività motoria praticata in ambiente naturale rappresenta un elemento determinante per un’azione educativa integr ata, per la formazione di futuri cittadini del mondo, rispettosi dei valori umani, civili e ambientali.

(p. 76 API)Paolo Seclì

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Partecipare alle attività motorie e sportive signif ica condividere con altre persone esperienze di gruppo, promuovendo l’inserime nto anche di alunni con varie forme di diversità ed esaltando il valore della cooperazione e del lavoro di squadra. Il gioco e lo sport sono, infatti, mediatori e faci litatori di relazioni e «incontri».

L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e

Primo ciclo d’istruzione

Educazione fisica (4)

L’attività sportiva promuove il valore del rispetto di regole concordate e condivise e i valori etici che sono alla base della convivenza civile. I docenti sono impegnati a trasmettere e a far vivere ai ragazzi i principi di una cultura sportiva portatrice di rispetto per sé e per l’avversario, di lealtà, di senso di appartenenza e di responsabilità , di controllo dell’aggressività, di negazione di qualunque forma d i violenza .

L’esperienza motoria deve connotarsi come «vissuto p ositivo», mettendo in risalto la capacità di fare dell’alunno , rendendolo costantemente protagonista e progressivamente consa pevole delle competenze motorie via via acquisite.

(p. 76 API)Paolo Seclì

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OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO

ARTICOLATI IN 4 NUCLEI TEMATICI

• IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMP O

• IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ

Primo ciclo d’istruzione

• IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ

COMUNICATIVO-ESPRESSIVA

• IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY

• SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA

(pp. 77 API)Paolo Seclì

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Abolizione del nucleo tematico « Il corpo e le funzioni senso-percettive”» sia nella scuola primaria che nella scuola secondaria di I grado , per due ordini di ragioni:

a) il corpo non può essere considerato in modo avulso e astratto da un contesto di realtà, il corpo è tale proprio perché inserito in uno spazio e in un tempo. Alcuni obiettivi di questo nucleo tematico , nelle precedenti Indicazioni (2007), si riscontravano anche nel nucleo tematico «Il movimento del corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo» , creando confusione agli insegnanti

NovitàIndicazioni 2007 vs 2012

relazione con lo spazio e il tempo» , creando confusione agli insegnanti soprattutto in fase di verifica e di valutazione;

b) alcuni obiettivi del nucleo tematico « Il corpo e le funzioni senso-percettive» sono assolutamente riconducibili all’obiettivo «Salute e benessere, prevenzione e sicurezza» . Infatti, sono collocati in quest’ambito, ad esempio, gli obiettivi relativi alla capacità di rilevare i principali cambiamenti del corpo e di impegnarsi per migliorare la propria efficienza fisica in vista di buone prassi di vita.

Cfr. Seclì P. et al, “Chiamatela Educazione fisica” , Rivista dell'istruzione n. 5 Settembre/Ottobre 2012 – Numero monografico s ulle Indicazioni 2012, pp. 81-85. Bimestrale, Maggioli Editore, Rimini.

Paolo Seclì

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Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado

Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo

– Saper utilizzare e trasferire le abilità per la rea lizzazione dei gesti tecnici dei vari sport.

– Saper utilizzare l’esperienza motoria acquisita pe r risolvere situazioni nuove o inusuali.situazioni nuove o inusuali.

– Utilizzare e correlare le variabili spazio-tempora li funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situaz ione sportiva.

– Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artific iale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole ).

(p. 78 API)Paolo Seclì

Multilateralità, trasferibilità, multisport, situazi one-problema, implementazione della Outdoor Education, interdiscip linarità

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Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva

– Conoscere e applicare semplici tecniche di espressi one corporea per rappresentare idee, stati d’animo e st orie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo.

La scuola secondaria di primo grado

Obiettivi di apprendimento

– Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport.

– Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco.

(p. 78 API)Paolo Seclì

Nucleo tematico non sempre proposto e valorizzato in modo adeguato, differenze di genere, emersione asse corpo-moviment o-emozione,

contenimento del disagio

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FUNZIONI

AFFETTIVE

ed EMOTIVEFUNZIONI

COGNITIVE

FUNZIONI

COMPLESSITÀ DELLA PERSONALITÀ

FUNZIONI

ORGANICHEFUNZIONI

SOCIALI

FUNZIONI

CORPOREE

MOTORIE

Paolo Seclì

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Il gioco, lo sport, le regole e il fair play

– Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti.

– Saper realizzare strategie di gioco, mettere in at to comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva al le scelte della squadra.

La scuola secondaria di primo grado

Obiettivi di apprendimento

squadra.

– Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice.

– Saper gestire in modo consapevole le situazioni co mpetitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altr o, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta .

(p. 78 API)Paolo Seclì

Autocritica del modello tecnico-sportivo tradizional e, richiesta «ferma» delle norme di rispetto, istituzione di riconoscimen to sociale del modello fair-play

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Salute e benessere, prevenzione e sicurezza (1)

– Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfolog ici caratteristici dell’età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle presta zioni.

– Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazio ne al tipo di

La scuola secondaria di primo grado

Obiettivi di apprendimento

– Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazio ne al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro.

– Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l’altrui sicurezza.

Paolo Seclì

Autonomia, responsabilità, cura di sé, condizione di benessere

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Salute e benessere, prevenzione e sicurezza (2)

– Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo.

– Praticare attività di movimento per migliorare la p ropria efficienza

La scuola secondaria di primo grado

Obiettivi di apprendimento

– Praticare attività di movimento per migliorare la p ropria efficienza fisica riconoscendone i benefici.

– Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all’assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcol).

Paolo Seclì

Emergono in modo rilevante le finalità FORMATIVE e PREVENTIVE della disciplina anche come contrasto alle varie fo rme di disagio

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Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado

L’alunno è consapevole delle proprie competenze moto rie sia nei punti di forza sia nei limiti.

Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione.

Utilizza gli aspetti comunicativo -relazionali del linguaggio motorio

La scuola secondaria di primo grado

Utilizza gli aspetti comunicativo -relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.

Riconosce, ricerca e applica a se stesso comportame nti di promozione dello «star bene» in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.

Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri.

È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi res ponsabilità e di impegnarsi per il bene comune.

(p. 78 API)Paolo Seclì

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PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (1)

Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti

sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperi enze educative vissute

in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in

autonomia e con responsabilità, le situazioni di vit a tipiche della

propria età , riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le

sue dimensioni. [...]

Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri

limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso

e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità , le tradizioni

culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.

(p. 16 A.P.I.)Paolo Seclì

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[...] Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e

corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto

della convivenza civile.

Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (2)

attenzione per le funzioni pubbliche partecipa

diverse forme in cui questo può avvenire: momenti e ducativi informali e

non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro , occasioni rituali

nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni

sportive non agonistiche, volontariato, ecc.

(p. 16 A.P.I.)Paolo Seclì

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Dimostra originalità e spirito di iniziativa . Si assume le proprie

responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire

aiuto a chi lo chiede.

PROFILO DELLE COMPETENZE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE (3)

In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si

impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono

congeniali. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi co n le

novità e gli imprevisti.

(p. 16 A.P.I.)Paolo Seclì

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Riflessioni non solo sul « cosa» è cambiato nelle Indicazioni nazionali 2012 e su quali attività prop orre

Ma anche Riflessioni sul « come» la scuola e il ruolo del

Dubbi e riflessioni ? ? ?

Ma anche Riflessioni sul « come» la scuola e il ruolo del docente di EF è chiamato a cambiare

Paolo Seclì

Nuovo ruolo degli insegnati di EF anche in riferime nto alla loro presenza degli Istituti comprensivi:azione di coordinamento progettuale verticale.

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Criticità e futuro della Scuola secondaria di primo grado (1)

� Età critica degli alunni,� Disagio crescente (alunni, docenti, dirigenti)� Conflittualità interna alle scuole� Aumento di relazioni critiche con le famiglie� Modello organizzativa non sempre funzionale (orario, pluralità di

docenti , ...)docenti , ...)

� Modelli educativi ??� Mancanza o ridotta attenzione ai percorsi di accogl ienza e

continuità tra scuola primaria e secondaria di 1°gr ado,� ...

Il presente è il risultato anche di ciò che è succe sso nel passato:

non tutto ciò che avviene nella scuola secondaria d ipende dalla stessa ma la precede, occorre una presa di coscienza dell’inte ro percorso scolastico verticale (3-14 anni)

Paolo Seclì

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Passare da un modello trasmissivo ad una scuola ATTIVA, dove l’agito

Criticità e futuro della Scuola secondaria di primo grado (2)

INSEGNANTI EDUCAZIONE FISICA

PALESTREPunti di forza

Passare da un modello trasmissivo ad una scuola ATTIVA, dove l’agito

e la valorizzazione della dimensione corporea, motoria e sportiva creano

un modello educativo efficace un contesto educativo stimolante e

attraente per l’utenza.

• Un nuovo modello di scuola a 50 anni (1) dalla nasc ita?

• Formazione (e selezione?) dei docenti e dirigenti?

Paolo Seclì

(1) Legge 31.12.1963, entrata in vigore il 14.02.19 63 (G.U. n.27 del 30.01.1963)